Seguimi Poi Gesù, partito di là, vide un uomo chiamato Matteo che sedeva nel banco delle imposte e gli disse: «Seguimi». Ed egli, alzatosi, lo seguì. (Matteo 9:9) PERIODICO DELLA CHIESA CRISTIANA DELLA GRAZIA
Editoriale di Saro Barracato
Il luogo chiamato Calvario Il luogo chiamato Calvario è il posto dove il peccato abbondò di più, ma fu pure quello dove la Grazia sovrabbondò ancor più. Guardiamo il nostro Salvatore dentro la sala di consiglio del Sinedrio e udiamoli mentre accusano il Figlio di Dio di bestemmia. GuardiamoLo mentre è condotto nel pretorio davanti a Pilato e al tribunale di Erode, «disprezzato e rigettato dagli uomini» (Isaia 53:3), e osserviamo come si sono beffati di Lui, come Gli hanno strappato i capelli, come hanno contaminato il Suo volto benedetto con i loro esecranti sputi, come Lo hanno coronato di spine, assalito con insulti su insulti e crudeltà su crudeltà, e poi chiediamoci se il peccato veramente non è abbondato lì. GuardiamoLo mentre procede con dolore lungo le strade affollate, schernito dalla moltitudine ma pianto dalle figlie di Gerusalemme. OsserviamoLo quando infine sale sulla collina del giudizio; guardiamoLo appeso sulla croce in una indescrivibile agonia mentre gli spettatori senza cuore Lo deridono, segue a pagina 3
ANNO XI, N° 2 - 2011
La salvezza… il dono di Dio pag. 3
Se lo Spirito Santo abita in noi pag. 5
La seduzione degli ultimi tempi pag. 6
RUBRICHE ATTRAVERSO GLI OCCHI DEI GIOVANI LA PAROLA DI DIO LA SACRA SCRITTURA DOMANDE E RISPOSTE
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Seguimi
EDITORE Verein Weltweite Kirche Gottes Postfach 8215 - 8036 Zürich (Svizzera)
DIRETTORE Saro Barracato
Anno XI, N° 2
DICEMBRE 2011
Sommario
REDATTORE CAPO Lillo Incardona
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Il dono della salvezza
pag. 3
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La vera vita in Cristo di Nuccio Patelmo
pag. 5
Nessuno vi seduca
pag. 6
REDAZIONE Antonella Barracato Maria Ferreri Noemi Incardona Giusi Lo Buglio Emilia Lucania Antonella Seminerio
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COLLABORATORI Massimo Mare Nuccio Patelmo
Rubriche
TRADUTTORI Vera Derrigo, Vladimiro Meandri, Andrea Papi, Alice Porcu, Vincenzo Scannapieco
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Personalmente dal direttore
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Attraverso gli occhi dei giovani a cura di Maria Ferreri e Noemi Incardona
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La Parola di Dio a cura di Giusi Lo Buglio e Antonella Seminerio
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La Sacra Scrittura
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Domande e risposte
REDAZIONE TECNICA Francesco Incardona Lillo Incardona
PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE Francesco Incardona Lillo Incardona
a cura di Saro Barracato
a cura di Emilia Lucania a cura di Antonella Barracato
STAMPATO IN SVIZZERA
Seguimi contiene anche articoli tratti dalle nostre pubblicazioni internazionali e viene diffuso in Italia dalla Chiesa Cristiana della Grazia L’abbonamento è completamente gratuito e può essere richiesto al seguente indirizzo:
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segue da pag. 1
Lo scherniscono e si prendono gioco persino delle Sue grida in punto di morte, e poi chiediamoci se il peccato non è abbondato lì. Quello sicuramente è stato il giorno più nero della storia umana. Hanno ucciso il Figlio di Dio e Lo hanno gettato fuori dalla vigna dicendo: «Questo è l’erede, uccidiamolo, e facciamo nostra la sua eredità» (Matteo 21:38). Il peccato fu così pesante da fendere la terra e dividere le rocce, provocando l’apertura delle tombe mentre la grande cortina del tempio veniva squarciata da cima a fondo. Eppure «dove il peccato è abbondato la grazia è sovrabbondata». Come si può tentare di descrivere la grazia che in un modo così glorioso abbondava
I L DONO DELLA SALVEZZA “Infatti, per condurre molti figli alla gloria, era giusto che colui, a causa del quale e per mezzo del quale sono tutte le cose, rendesse perfetto, per via di sofferenze, l’autore della loro salvezza” (Ebrei 2:10). La salvezza è un dono di Dio, non è qualcosa che ci meritiamo né può essere guadagnata. La salvezza è per grazia, solo per grazia. È a disposizione di tutti, ma è Dio il Padre che chiama alla salvezza. Gesù ha affermato: “Nessuno può venire a me se il Padre che mi ha mandato non lo attira, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno”. “Questo è il motivo per cui vi ho detto che nessuno può venire a me se il Padre non lo attira” (Giovanni 6:44, 65).
nel nostro Signore sulla croce? La grazia che cadde in gocce purificatrici da quelle vene aperte; la grazia che si riversò a fiumi da quel costato lacerato; la grazia che cominciò anche allora a intercedere per i trasgressori mentre Gesù pregava: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno» (Luca 23); la grazia che gridò con voce potente: «E' compiuto» (Giovanni 19:30), prima che il Salvatore chinasse il Suo capo e rendesse il Suo spirito. Possa il Padre darci la benedizione di conoscere nella nostra propria esperienza quanto abbondi la grazia attraverso il sacrificio espiatorio dell’Unigenito Figlio sulla croce! Per tutti quelli che deliberatamente dubitano della potenza del Cristo di salvare i perduti, rispondiamo con l’affermazione ispirata dallo Spirito «Egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si
avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro» (Ebrei 7:25). Questo nostro cuore malvagio trova impossibile crederlo finché lo Spirito Santo non viene con una energia soprannaturale e illumina la comprensione, dirige la volontà e porta il cuore dell’uomo a riposare in Gesù Cristo. Quanto siamo colpevoli se non crediamo che ciò che Dio dice è assolutamente vero, sebbene milioni di angeli davanti al trono dell’Altissimo fanno di testimonianza alla verità che «dove il peccato è abbondato, la grazia è sovrabbondata».
Gesù Cristo è la nostra salvezza (Luca 2:25-32) e ce l’ha assicurata con la Sua vita, morte, risurrezione e ascensione. Ha fatto tutto il necessario affinché tutti gli uomini siano salvati. La salvezza non dipende da ciò che facciamo, ma solo da quello che Cristo ha fatto per noi.
vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria” (Efesini 1:13-14).
BENEDETTO IN ETERNO CRISTO GESÙ PER LA SUA GRAZIA INEFFABILE!
Saro Barracato
La salvezza è chiaramente un Cristo ha stabilito la nostra dono di Dio, ed è opera del Padre, salvezza fin dalla fondazione del del Figlio e dello Spirito Santo. mondo, molto prima che prendessimo la nostra decisione: Preghiera “La salvezza non si trova in nessun altro, perché non c’è GRAZIE PADRE, nessun altro nome sotto il cielo dato agli uomini, attraverso il PER LA TUA STUPENDA GRAZIA quale possiamo essere salvati” NEL MANDARE TUO FIGLIO (Atti 4:12). CHE È LA NOSTRA SALVEZZA, Lo Spirito Santo ci guida verso la verità (Giovanni 16:13), e E PER IL DONO DELLO SPIRITO SANTO garantisce la nostra salvezza: “In CHE CI METTE IN GRADO lui voi pure, dopo aver ascoltato la DI AVERE FEDE IN TE. AMEN! parola della verità, il vangelo della 3
Sito web Chiesa Cristiana della Grazia Carissimi collaboratori ed amici, desideriamo ardentemente dare gloria a Dio perché ancora una volta ha voluto darci tutto il necessario per raggiungere questo obiettivo storico per la chiesa in Italia. Ricordiamo ai nostri lettori che possono visitare il nostro sito web: http://www.ccdg.it . Grazie a Dio, dopo poco meno di un anno e mezzo abbiamo avuto circa 80.000 visitatori. Ringraziamo tutti coloro che hanno avuto una parte molto importante nella costruzione; non è a caso che abbiamo cominciato col ringraziare e lodare il Signore per questa grande benedizione. Ringraziamo anche il nostro team che collabora con grande cuore alla proclamazione dell’Evangelo. Nella Home Page, oltre ad un breve messaggio di benvenuto per chiarire qual è lo scopo del sito della Chiesa Cristiana della Grazia, c’è la possibilità di accedere a diverse sezioni:
CHI SIAMO
serve a far conoscere al visitatore le nostre radici.
DOVE SIAMO
presenta le nostre comunità sparse nel territorio nazionale.
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vengono pubblicati alcuni dei sermoni già predicati nelle nostre comunità.
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in questa sezione si possono trovare dei ministudi sulla Parola di Dio.
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spiega il significato dell’Evangelo di Gesù Cristo.
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verranno visualizzate le nostre riviste già pubblicate, con la possibilità di abbonarsi.
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si trovano alcune foto di nostre comunità locali e convegni.
2) MEDITAZIONI SULLA PAROLA
per tutti coloro che hanno problemi di lettura e possono ascoltare spunti interessanti sulla Parola di Dio.
Vi invitiamo a visitare il nostro sito col vivo desiderio che possiate trovare il link necessario per connettervi con il nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo! 4
La vera vita in Cristo La vita umana si trova a un livello inferiore a quella di Dio. E’ impossibile superare l’abisso che ci separa. La sola speranza che ha ogni essere umano è quella di accettare il Figlio di Dio, perché lo Spirito in noi ci fa diventare Suoi figli. Chi ha ricevuto Cristo ha molto di più di ciò che ha perduto Adamo quando fu cacciato dal giardino di Eden. Quando si accetta il Figlio di Dio si riceve, non solo il perdono dei peccati, ma anche la vita divina che in Eden era raffigurata dall’albero della vita. Quando il peccato è cancellato dal sacrificio di Cristo, l’uomo ritorna nella condizione che aveva Adamo prima che entrasse il peccato nel mondo. Questo è il punto di partenza per essere plasmati secondo l’immagine di Cristo. Per raggiungere questa meta, l’uomo ha bisogno del dono dello Spirito Santo. Nella lettera ai Romani c’è un versetto fondamentale per capire che: “Non siete nella carne ma nello Spirito, se lo Spirito di Dio abita veramente in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui” (Romani 8:9). Questa è la più grande benedizione per l’uomo che deve comprendere come utilizzarla al meglio. Lo Spirito Santo che è sparso e dimora in noi, si manifesta con una duplice azione: esteriore e interiore. Sicuramente la manifestazione interiore è quella più importante, anche se quella esteriore non è da sottovalutare. Per capire come mai noi peccatori possiamo ricevere il dono dello Spirito Santo, dobbiamo andare nel libro degli Atti, capitolo 2 versi 32 e 33: “Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato; di ciò, noi tutti siamo testimoni. Egli dunque, essendo stato esaltato dalla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete e udite”. Pietro sta dicendo alla gente: l’effusione dello Spirito
Santo di cui siete stati testimoni con i vostri occhi e con le vostre orecchie, è la prova che il Signor Gesù è stato elevato alla destra di Dio. Lo Spirito Santo è stato sparso sull’intera umanità per dimostrare quello che è avvenuto nei cieli. Questa effusione, iniziata proprio il giorno di Pentecoste, prova la sovranità di Gesù Cristo. È evidente che l’effusione dello Spirito Santo non ha alcun rapporto con i meriti umani ma unicamente con quelli del Signore. Non è importante considerare quello che siamo, ma solo che per la morte di Gesù in croce abbiamo ricevuto il perdono dei peccati, per la Sua risurrezione dai morti abbiamo ricevuto una nuova vita e per la Sua elevazione alla destra del Padre abbiamo ricevuto lo Spirito Santo che Egli ha sparso. Per essere veramente coscienti che lo Spirito Santo è in noi, abbiamo bisogno della rivelazione divina. Quando vediamo il Cristo come Signore glorioso, sperimentiamo la potenza dello Spirito. Quando Lo vediamo come Signore della nostra vita, conosciamo la potenza dello Spirito. Non sono chiacchiere buttate al vento ma è la vera rivelazione dello Spirito che dimora in noi. Evitiamo di sbagliare come i nostri fratelli di Corinto che avevano ricevuto lo Spirito Santo, ma non Gli permettevano di farlo operare per condurli verso la maturità spirituale. Per loro erano importanti i segni visibili come le lingue e i miracoli, ma la loro condotta era piena di contraddizioni e costituiva una offesa al nome del Signore. Paolo li richiama a una condotta degna, inchiodandoli alla loro responsabilità: “Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?” (1Corinzi 3:16). Anche le nostre menti si devono aprire alla rivelazione, per essere pienamente coscienti che lo Spirito Santo dimora in noi e, se abbiamo lo Spirito, abbiamo anche il Padre e il
Figlio. Questa non è una teoria o una dottrina, è una preziosa realtà. Purtroppo molti credenti pensano che lo Spirito Santo eserciti solo una certa influenza, qualcosa che li avverte e li riprende quando hanno agito male e che cerca di farli diventare più buoni. Se ragionano così, non possono comprendere la grandezza di Chi viene ad abitare dentro di loro e limitiamo la loro potente azione. I nostri cuori si devono aprire per vedere la grandezza del dono di Dio e che noi siamo dei vasi di terra in cui abita un tesoro inestimabile: lo Spirito Santo. Tante pene e tormenti cesserebbero se aprissimo gli occhi per vedere la grandezza del tesoro nascosto che c’è in noi. Senza saperlo, abbiamo dentro di noi tutte le risorse necessarie per rispondere alle esigenze della nostra vita. Noi custodiamo una potenza che è superiore a quella dell’energia atomica, ma se non abbiamo fede, la usiamo solo per scaldare una tazzina d’acqua per il the. Noi siamo come quell’individuo che va in giro con cinque euro in tasca e non si preoccupa di perderli. Se capissimo veramente il tesoro che c’è in noi, saremmo come chi passeggia con diecimila euro in tasca, e li controlla ad ogni passo, li tocca per essere sicuro che non li abbia smarriti o che glieli abbiano rubato. Se non diamo la giusta importanza a Chi dimora in noi, Gli manchiamo di rispetto e Lo offendiamo. Al tempo dell’Antico Testamento, nel campo d’Israele c’erano centinaia di tende dove ognuno poteva lavorare, mangiare, riposare. Solo una tenda ispirava timore e riverenza; nessuno poteva entrarci e, quando vi si passava davanti, si doveva abbassare il capo. Nessuno poteva toccarla impunemente; se un uomo o un animale la toccava, la punizione era la morte. Che cosa c’era di particolare in quella tenda? Era il tempio dell’Iddio vivente, che l’aveva scelta come Sua dimora. 5
Al momento della nostra conversione, Dio è entrato in noi e ne ha fatto il Suo tempio. Al tempo di Salomone, Dio lasciò la tenda di convegno per andare ad abitare in un tempio fatto di pietre; oggi dimora in un tempio fatto da credenti, pietre viventi di quel tempio. Se capiremo veramente che Dio ci ha scelto come Sua dimora, un sentimento di profonda riverenza riempirà la nostra vita. Il motivo per cui alcuni non conoscono la potenza dello Spirito Santo è perché ancora non riconoscono la Sua presenza. Perché ci sono credenti vittoriosi in Cristo e altri che conoscono solo sconfitte? La differenza non sta nella presenza o assenza dello Spirito, ma nel riconoscere la Sua Signoria. La rivelazione che lo Spirito Santo è una Persona realmente presente che può rivoluzionare la nostra vita. Leggiamo 1 Corinzi capitolo 6, versi 19 e 20: “Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo”. Questi versetti ci fanno compiere un altro passo avanti. Se siamo consapevoli di essere la dimora di Dio, dobbiamo accettare totalmente la Sua Signoria. Quando comprendiamo che siamo il tempio di Dio, dobbiamo riconoscere che non apparteniamo a noi stessi. Non basta sapere che abbiamo lo Spirito Santo se non riconosciamo il diritto di proprietà che Dio ha su di noi. Quando permetteremo allo Spirito di darci questa rivelazione dovremo compiere due passi molto importanti: il primo verso la santificazione e il secondo verso la consacrazione. Nella nostra vita è già arrivato il giorno della conversione, ma deve arrivare il momento in cui abbandoniamo ogni diritto su noi stessi per sottometterci alla sovranità assoluta di Gesù Cristo. Da quel giorno non saremo più padroni ma solo amministratori di noi stessi. Fino a quando la sovranità di Dio non è stabilita nella nostra vita, lo Spirito Santo non può agire efficacemente in noi. Egli non può dirigere la nostra vita
finché non abbiamo affidato alle Sue mani ogni controllo delle nostre azioni. Se non gli diamo piena autorità sulla nostra vita, lo Spirito Santo sarà sempre presente, ma non potrà usare la Sua potenza, perché la ostacoliamo. Dobbiamo comprendere che c’è una grande differenza tra un peccatore perdonato e uno impenitente, come c’è anche tra un credente consacrato e uno ignaro di essere dimora dello Spirito. Voglia il Signore condurre ognuno di noi a un pieno riconoscimento della Sua Signoria. Se ci abbandoniamo completamente a Lui e alla potenza dello Spirito, non abbiamo bisogno di cercare sentimenti particolari o manifestazioni sovrannaturali, ma possiamo guardare in alto e ringraziare il Signore per quello che ha già fatto. Possiamo ringraziarlo con fiducia perché la gloria di Dio ha già riempito il Suo tempio che siamo noi. Prendiamo coscienza di questa realtà e conduciamo la nostra vita con timore e rispetto verso Chi ci ha degnato della Sua presenza. Smettiamo di pretendere di avere il controllo della nostra vita perché potremmo compromettere la nostra crescita spirituale, ricordiamoci che abbiamo fatto un patto nel quale Gesù Cristo deve essere veramente il Signore della nostra vita e che deve regnare in noi. preghiamo intensamente affinché apriamo il nostro cuore a questa rivelazione che può decidere l’andamento della nostra vita spirituale. Prendiamo coscienza che: “Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: «Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo” (2 corinzi 6:16). Questo significa che il nostro corpo ospita il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Rendiamoci conto di questo grande tesoro e viviamo col più profondo timore e rispetto per Dio. Quando prenderemo piena coscienza di questa profonda verità, capiremo che in noi c’è tutto ciò di cui abbiamo bisogno e non c’è necessità di andare a cercare altro. Tutto il resto ci può solo allontanare da questa reale verità spirituale. Gloria a Dio! Amen!
Nuccio Patelmo
N ESSUNO VI SEDUCA ! "Ora come Egli era seduto sul monte degli Ulivi, i discepoli si avvicinarono a lui privatamente, dicendo: 'Dicci, quando avverranno queste cose? E quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo?" (Matteo 24:3). Molte persone sono preoccupate per i disordini nelle nazioni arabe, gli sconvolgimenti climatici, il grande aumento di terremoti e di eruzioni vulcaniche. Ci sono inondazioni, siccità, e malattie in tutto il mondo. Lo sapevate che di recente, in un solo giorno, ci sono stati 625 terremoti pari o superiori a 2,5 della scala Richter? La maggior parte delle persone è sinceramente preoccupata che tutti questi sconvolgimenti e distruzioni siano l’adempimento della profezia di Cristo sulla fine del mondo, anche se Egli non ha chiarito esattamente che cosa intendesse per fine. I discepoli di Gesù posero una domanda su quest’argomento, e com’è scritto nella Bibbia, ebbero una risposta. Perché non si vuole riconoscere quella che è stata la risposta di Gesù, e perché non la si vuole capire? Gesù non ha dato una precisa tabella di marcia per il futuro. Egli ha chiarito qual è la ragione per la quale ha risposto alla domanda dei discepoli. La questione centrale è sempre la fede; se abbiamo creduto, dovremmo fare quello che ci dice, invece di preoccuparci sulla immediatezza del Suo ritorno. Gesù tornerà: un giorno i cieli si apriranno e Lo vedremo tornare. Nel frattempo, noi che Gli apparteniamo, dobbiamo fare come Lui ci dice: “Ecco, ve l'ho predetto” (versetto 25). Egli ci mette in guardia dall’essere sviati: “Ma quel giorno e quell'ora nessuno li sa, neppure gli angeli dei cieli, ma solo il Padre mio” (versetto 36). “Perciò, anche voi siate pronti; perché, nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà” (versetto 44). Il Suo avvertimento è di essere pronti: “Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà così occupato!” (versetto 46). Il Suo comando è che dobbiamo amarci, e questa deve essere la nostra occupazione a tempo pieno (Giovanni 13:34), lasciando poco spazio per le preoccupazioni apocalittiche. Preghiera PADRE MISERICORDIOSO, NELLE GRANDI CATASTROFI, SIA CAUSATE DAGLI UOMINI SIA NATURALI, AIUTACI A ESPRIMERE IL TUO AMORE VERSO CHI SOFFRE. NEL NOME DI GESÙ. AMEN!
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ATTRAVERSO GLI OCCHI DEI GIOVANI A cura di Maria Ferreri e Noemi Incardona
AMARE, AMARE IN CRISTO⁄ È facile constatare quanto al giorno d’oggi sia difficile trovare un sentimento, un qualche legame umano sincero, semplice, privo di egoismo e di secondi fini. Siamo bombardati continuamente da messaggi apparentemente innocui o addirittura apparentemente positivi, che in realtà ci spingono all’autoaffermazione e al successo, anche a discapito della famiglia e degli amici. I giovani sono le prime vittime di questa specie di “lavaggio del cervello”, per i quali la priorità assoluta è diventata conquistare la propria autonomia e diventare qualcuno. In questa affannosa scalata verso il successo a tutti i costi ed avere di più rispetto agli altri, non c’è nemmeno il tempo per dedicarsi alla propria famiglia e ai propri affetti. Così, quella che è stata la prima benedizione di Dio nei confronti dell’uomo, è diventata un impiccio, un ostacolo fastidioso alla propria affermazione e alla propria auto-realizzazione.
avvicinarono a lui per metterlo alla prova, dicendo: “È lecito a un marito mandar via la moglie?” Egli rispose loro: “Che cosa vi ha comandato Mosè?” Essi dissero: “Mosè permise di scrivere un atto di ripudio e di mandarla via”. Gesù disse loro: “È per la durezza del vostro cuore che Mosè scrisse per voi questa norma; ma al principio della creazione Dio li fece maschio e femmina. Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre, e i due saranno una sola carne. Così non sono più due, ma una sola carne. L’uomo dunque non separi quel che Dio ha unito”. Nell’ordine perfetto di Dio un uomo ed una donna che decidevano di sposarsi divenivano una sola carne. Non c’era spazio per la separazione e il divorzio, i due vivevano la propria vita insieme semplicemente amandosi l’un l’altra, uniti non solo nel senso fisico.
“Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato sé stesso per lei, (…) Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la propria persona. Chi ama sua moglie ama sé stesso. Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. (…) Ma d’altronde, anche fra di voi, ciascuno individualmente ami sua moglie, come ama Se nel caos e nello sfrenato individualismo della sé stesso; e altresì la moglie rispetti il marito” società di oggi, anche nel rapporto tra genitori e (Efesini 5:22-23). figli ha trovato posto la malvagità e l’incapacità di Dio aveva concepito il matrimonio come un amare in modo sano, cosa succede tra una moglie legame che prefigurava il legame tra Cristo e la ed un marito, tra i quali non c’è nemmeno il chiesa, caratterizzato, quindi, da un amore senza legame di sangue a porre freno all’egoismo? condizioni in cui c’è più gioia nel dare che nel Purtroppo, guardandoci intorno vediamo quanto sia ricevere. Ma l’uomo per la sua durezza di cuore in crisi la famiglia e i rapporti interpersonali ed l’ha reso lontano dalla santa e buona volontà di affettivi. Dio. Così il legame tra uomo e donna è diventato il Leggendo la Scrittura capiamo che questa teatro per eccellenza dell’egoismo, della della ricerca del proprio degenerazione era già iniziata ai tempi di Gesù. In possessività, appagamento. Marco 10:2-12 leggiamo infatti: “Dei Farisei si La Scrittura è chiara, invece, su questo punto: “Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. Dio li benedisse; e Dio disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra” (Genesi 1:27-28).
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…Come in tutte le cose, anche in questo caso se non è Dio a guidare, il risultato è quello che purtroppo possiamo constatare noi stessi. I matrimoni durevoli sono diventati una rarità, mentre divorziare è diventata una prassi comune, la soluzione a qualsiasi problema e difficoltà. Fra le coppie più mature, così come le giovani, il rispetto e perfino l’amore con il tempo scemano lasciando il posto a liti, offese reciproche ed incomprensioni.
Infatti, se è facile per l’uomo cadere nel proprio egoismo, lo è anche fare del proprio sentimento d’amore qualcosa di talmente viscerale da diventare malato.
Dio ci ha voluto dare questa beatitudine ma stiamo attenti a non dimenticare che dobbiamo rendere grazia a Dio se abbiamo trovato un compagno o una compagna. Potremmo arrivare al punto di amare più la creatura che Dio, mettendola al primo posto e facendo di essa il “centro” di tutta la nostra vita, posto L’uomo trasforma così una benedizione di Dio, che, invece, dovrebbe essere di Dio. Una cosa molto nell’ennesima occasione per soddisfare il proprio rischiosa che può portarci a sacrificare la santa volontà di Dio per fare quella della persona che ego e i propri bisogni individualistici. amiamo. In realtà l’amore è ben altro: L'amore è paziente, è Vado forse cercando il favore degli uomini, o benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? non si gonfia, non si comporta in modo Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei sconveniente, non cerca il proprio interesse, non servo di Cristo (Galati 1:10). s'inasprisce, non addebita il male, non gode Se da una parte dobbiamo operare pazienza ed dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni essere amorevoli verso colui o colei che amiamo, dobbiamo essere pronti a fare valere la nostra fede in cosa (1 Corinzi 13:4-7). Dio e preoccuparci per prima cosa di amare il Signore Questa descrizione dell’amore che Paolo ci fa, è ed i suoi precetti, senza mai dimenticare che tutto il senza dubbio l’eccellenza dell’amore con cui Cristo resto viene dopo. ha amato i suoi figli. Ma se ci pensiamo, se Non scordiamoci mai che nessuno ci ama come il soffermandoci su ogni singolo punto, applicassimo questi principi alla base del nostro ragazzo, compagno Signore ci ha amati e ci ama. Non scordiamoci mai o marito… non sarebbe forse l’ideale più alto di che il Suo amore non potrà mai comparare quello di nessun altro essere umano, poiché solo Dio è amore a cui possiamo aspirare. Fedele e non delude mai. Non permettiamo mai L’amore non è affatto “battiti di cuore e farfalle che qualcuno nella nostra vita prenda il posto che allo stomaco”. Amare una persona in senso pieno e il Signore deve avere nel nostro cuore; siamo sobri completo è impossibile senza l’aiuto di Dio ed è una ed equilibrati anche nell’amore, amando come cosa meravigliosa se una coppia è benedetta dal Cristo ci ha insegnato e imparando a farlo in modo Signore. sempre più simile a come il nostro Maestro ci ha amati. Ovviamente non sarà mai facile e non sarà sempre Detto questo non ci resta che metterci all’opera, tutto liscio ma se evitiamo i litigi a favore delle pacifiche discussioni, se mettiamo da parte il nostro caricarci di una buona dose di pazienza e orgoglio e siamo i primi a chiedere scusa, se sopportazione che solo il Signore può darci, e perdoniamo veramente, nel modo più sano e giusto, imparare ad amare con il Suo Amore. non rinfacciando gli errori alla persona che ci sta Solo così “L’amore non verrà mai meno” (1 accanto, se non cerchiamo il nostro interesse ma Corinzi 13:8) sappiamo anche mettere da parte il nostro “io” per la persona che ci sta accanto, allora sarà amore e “Le grandi acque non potranno spegnerlo, i fiumi non Il frutto dello Spirito invece è amore, potranno sommergerlo”, come leggiamo nel Cantico dei cantici. gioia, pace, pazienza, benevolenza, D’altra parte, non dobbiamo incorrere nell’errore bontà, fedeltà, mansuetudine, opposto, e cioè di fare di fare di una persona il centro della nostra vita, di avere come perenne obiettivo autocontrollo… quello di compiacere questa persona. Voi siete stati riscattati a caro prezzo, non diventate schiavi degli uomini (1 Corinzi 7:23). Galati 5:22 8
LA PAROLA DI DIO A cura di Giusi Lo Buglio e Antonella Seminerio
LA SAGGEZZA NEL LIBRO DEI PROVERBI
9:10
Il principio della saggezza è il timore del SIGNORE, e conoscere il Santo è l’intelligenza.
2:7
Egli tiene in serbo per gli uomini retti un aiuto potente, uno scudo per quelli che camminano nell’integrità.
14:8
La saggezza dell’uomo accorto sta nel discernere la propria strada; ma la follia degli stolti non è che inganno.
16:9
Il cuore dell’uomo medita la sua via, ma il SIGNORE dirige i suoi passi.
2:6
Il SIGNORE infatti dà la saggezza; dalla sua bocca provengono la scienza e l’intelligenza.
2:10-11
Perché la saggezza ti entrerà nella mente, la scienza sarà la delizia del tuo cuore, la riflessione veglierà su di te, l’intelligenza ti proteggerà.
14:16
Il saggio teme, ed evita il male; ma lo stolto è arrogante e presuntuoso.
15:20
Il figlio saggio rallegra il padre, ma l’uomo stolto disprezza sua madre.
14:24
La corona dei saggi è la loro ricchezza, ma la follia degli stolti non è che follia.
16:21
Il saggio di cuore è chiamato intelligente, e la dolcezza delle labbra aumenta il sapere.
16:23-24
16:20
Il cuore del saggio gli rende assennata la bocca e aumenta il sapere sulle sue labbra. Le parole gentili sono un favo di miele; dolcezza dell’anima, salute alle ossa. Chi presta attenzione alla parola se ne troverà bene, e beato colui che confida nel SIGNORE! 9
LA SACRA SCRITTURA A cura di Emilia Lucania
LA FEDE NON PUÒ AVERE CONFINI (Seconda parte)
“Come è vero che vive il Signore, Dio d'Israele, che io servo, non ci sarà né rugiada né pioggia in questi anni, se non alla mia parola”. (1 Re 17:1).
Seconda parte I cananei discendevano da Canaan, nipote di Noè. Essi occupavano il territorio oggi compreso tra il nord Israele, il Libano e parte della Siria e della Giordania. Cam aveva attirato la maledizione del patriarca, perché aveva visto Noè, in stato di ebbrezza, nella sua nudità.
spirito immondo. Tale donna era pagana, di origine siro-fenicia.
I cananei occuparono la regione ad Ovest del Giordano, abitata da altre popolazioni. La loro immoralità e la perversità furono oggetto di condanna. Ma l’Eterno fece un patto con Abramo, dicendogli: “Io do alla tua discendenza questo paese, dal fiume d'Egitto al gran fiume, il fiume Eufrate” (Genesi 15:18). Fra i popoli che rientravano nella promessa fatta ad Abramo c’erano anche i cananei.
La donna straniera non si lasciò intimidire dagli apostoli, che si erano sentiti disturbati dalla sua insistente invocazione di aiuto. La cananea intuì che il progetto di Gesù non la escludeva dalla salvezza. Ella sapeva che Gesù era la sua speranza e sussurrò: «Non c’è un piccolo spazio anche per me?».
“Gesù le disse: «Lascia che prima siano saziati i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli per buttarlo ai cagnolini»”. “«Sì, Signore», ella rispose, «ma i cagnolini, sotto la tavola, mangiano le briciole “Noè, che era agricoltore, cominciò a piantare la dei figli»” (Marco 7:28). E Gesù rispose alla fede vigna e bevve del vino; s’inebriò e si denudò in della cananea, liberando la figliola dallo spirito mezzo alla sua tenda. Cam, padre di Canaan, vide la immondo. nudità di suo padre e andò a dirlo, fuori, ai suoi Il grido insistente di una madre, che aveva sentito fratelli. Ma Sem e Iafet presero il suo mantello, se lo misero insieme sulle spalle e, camminando soltanto parlare del Signore, non poteva non toccare il all'indietro, coprirono la nudità del loro padre. cuore misericordioso di Gesù. Siccome avevano il viso rivolto dalla parte opposta, non videro la nudità del loro padre” (Genesi 9:20Ma la fede della donna, che non faceva parte del 23). patto, che l’Eterno aveva stipulato con Abramo, non Svegliatosi, Noè disse: “Maledetto Canaan! Sia conosceva il piano di Gesù il Cristo, venuto in terra per salvare ciò che era perduto. servo dei servi dei suoi fratelli!” (Genesi 9:25)
La nostra salvezza è legata alla fede riconoscente di chi sa arrendersi e riscoprire che tutto ciò di cui abbiamo bisogno è l’amore del Signore, quell’amore, Nel vangelo secondo Marco 7:24, Gesù si trovava a che Gesù non ha rifiutato a nessuno. Tiro, città della Fenicia (l’odierno Libano). Quell’amore, che agli occhi del mondo sono briciole Il Signore stava per entrare in una casa, ma non poté rimanere nascosto: una donna corse ai suoi piedi, inutili, ma con gli occhi della fede diventano briciole chiedendo aiuto per la sua bambina, posseduta da uno di salvezza eterna. Amen! 10
DOMANDE E RISPOSTE A cura di Antonella Barracato
DIO È INFINITAMENTE D. C’è vita dopo la morte? Ci sono tante opinioni diverse su questo importante argomento ma esiste una sola fonte di conoscenza rivelata che consenta di scoprire la verità su ciò che accade dopo la morte. Questa fonte di conoscenza spirituale è la Sacra Bibbia. La Bibbia parla di una prima risurrezione che avverrà quando Gesù Cristo ritornerà sulla terra per ristabilire il governo divino sul mondo intero. Questo incredibile evento è descritto in 1 Tessalonicesi 4:16 : “perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo” . E leggiamo ancora in Apocalisse 20:5-6: “Questa è la prima risurrezione. Beato e santo è colui che partecipa alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni.”
MISERICORDIOSO , GIUSTO E PIENO DI AMORE E SOLLECITUDINE .
Verrà il momento in cui torneranno tutti in vita alla seconda risurrezione. Essi, allora, avranno per la prima volta l’opportunità di comprendere il piano di Dio e di poter confrontare Le Sacre Scritture rivelano chiaramente che verrà il momento in cui Dio riporterà in vita «il rimanente dei morti» - cioè, coloro che caddero in inganno e non compresero la Via della salvezza e ai quali rivelerà il Suo piano di salvezza.
La Parola di Dio dice chiaramente: “Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento.” (2 Pietro Ciò significa che coloro che partecipano alla 3:9) prima risurrezione, che coinciderà con il ritorno di L’apostolo Paolo ha scritto per ispirazione divina Cristo, non moriranno mai più. Essi vivranno che Dio, il nostro Salvatore, “vuole che tutti gli risuscitati dalla morte con corpi immortali glorificati, per vivere da quel momento in poi una uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità”. (1 Timoteo 2:4) vita eterna. Quelli che verranno risorti quando Dio ristabilirà il Suo governo sulla terra saranno coloro che, in questa vita, hanno creduto in Cristo e al vero Vangelo ed hanno ricevuto la promessa della vita eterna, in una sola parola la sua chiesa.
Precisando anche che (vv. 5-6) C’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, che ha dato sé stesso come prezzo di riscatto per tutti; questa è la testimonianza resa a suo tempo.
Ma che ne sarà della moltitudine di persone che non hanno mai veramente conosciuto Dio o la Bibbia, né si sono mai resi conto di nulla? E delle centinaia di milioni che vivono in regioni del mondo dove non è possibile accostarsi alla Bibbia ed alla conoscenza del vero Dio? E dei bambini che muoiono in tenera età, troppo piccoli per poter avere fiducia in Cristo?
È quindi prerogativa di Dio offrire agli esseri umani la conoscenza della verità e la prima reale occasione di udire, comprendere la Sua via di salvezza, risuscitandoli tutti dalla morte con la seconda risurrezione (Romani 11:15) e dando loro la possibilità di scegliere tra la via che conduce a vita eterna e quella che conduce a morte eterna. 11
Io sono la vite, voi siete i tralci.
Colui che dimora in me e nel quale io dimoro,
porta molto frutto; perchĂŠ senza di me
non potete far nulla.
Giovanni 15:5 12