Seguimi n1 Gennaio-Maggio 2015

Page 1

Seguimi

CHIESA CRISTIANA DELLA GRAZIA - ANNO II N° 1 | GENNAIO - MAGGIO 2015

“Ed egli alzatosi, lo seguì”. Matteo 9:9

Liberi di scegliere

pag. 10


EDITORIALE

di Joseph Tkach

Venerdì Santo e Domenica di Pasqua

D

urante il periodo Pasquale si celebrano la morte e la risurrezione di Gesù. Si tratta di celebrazioni centrali per la cristianità, perché tutto il credo e la speranza cristiana sono racchiusi nel ricordo evocato da queste ricorrenze, dal Venerdì Santo alla domenica di Pasqua. Alcuni cristiani pongono molta enfasi sui dettagli legati a questi eventi, moltissimo per esempio è stato scritto riguardo all’anno esatto o alla data precisa in cui si sono verificati questi fatti storici, nel tentativo di ripercorrere anche la cronologia esatta dell’arresto, del processo, della morte e della risurrezione di Gesù. Sebbene la maggioranza accetti la crocifissione di Gesù come fatto avvenuto il venerdì, sono in molti ad insistere sul fatto che in realtà sia avvenuta il mercoledì, oppure il giovedì. Un altro argomento discusso riguarda il tempo in cui Gesù è rimasto nel sepolcro. Alcuni affermano che Gesù rimase nel sepolcro tre giorni e tre notti, altri ritengono questo aspetto marginale. Ci sono cristiani che affermano che non sia corretto osservare queste festività secondo il calendario ortodosso accettato dalla maggioranza della cristianità, ma che sarebbe opportuno fare riferimento al Vecchio Testamento per commemorare correttamente questi eventi. Tempo addietro, anch’io ho ritenuto che questi dettagli fossero importanti, ho trascorso molto tempo alla ricerca di risposte risolutive a questi quesiti, ma oggi mi rendo conto di aver sprecato tempo. Chiaramente con questo non intendo sminuire l’importanza dei

Seguimi n°1 Gennaio - Maggio 2015

SEGUIMI viene diffusa in Italia dalla Chiesa Cristiana

della Grazia (già Chiesa di Dio Universale) aderente

alla denominazione internazionale Grace Communion International.

L'abbonamento è completamente gratuito e può es-

sere richiesto all'indirizzo:

Chiesa Cristiana della Grazia - Casella Postale 67 24030 Brembate di Sopra (BG).

2

Seguimi |Gennaio - Maggio 2015

dettagli, gli eventi dell’ultima settimana di Gesù prima della crocifissione furono esattamente corrispondenti alla volontà di Dio, affinché ogni profezia inerente il Messia si realizzasse in Cristo. Tuttavia, la ricerca affannosa nel tentare di mettere in ordine la cronologia degli eventi, rischia di portarci a disquisire su questioni difficilmente risolvibili, perché la Scrittura lascia alcuni punti in sospeso, o ambigui, in merito alla precisa cronologia dei fatti. Comunque, anche se ogni dettaglio fosse precisamente ed inconfutabilmente riportato alla luce come molti vorrebbero, ciò non avrebbe davvero importanza, o meglio: non è così importante sapere quando le cose accaddero, ma che cosa accadde. La questione centrale, è che circa 2.000 anni fa il figlio di Dio fu giustiziato ed in seguito risorse, questo fa davvero la differenza, questo è ciò che può cambiare per sempre la vita di ogni uomo, ciò che cambiò per sempre il destino dell’umanità. Se ciò non fosse mai accaduto, allora, come scrisse l’apostolo Paolo alla chiesa di Corinto, "La nostra predicazione è inutile e così è la vostra fede" (1 Corinzi 15:14). In questa lettera, Paolo citando il profeta Isaia (Isaia 25:8) ricorda che se Gesù Cristo è risuscitato davvero dai morti, allora 'La morte è stata inghiottita nella vittoria'" (v. 54). Isaia 25:8: “Egli annienterà per sempre la morte. Il Signore Dio asciugherà le lacrime da ogni viso; eliminerà la vergogna del suo popolo da tutta la terra. Il Signore ha parlato”.

Eventuali manoscritti o foto inviate dai lettori, non sa-

ranno restituiti.

Seguimi è disponibile online e scaricabile in formato

pdf e epub sul sito www.ccdg.it e può essere richiesta

per email all’indirizzo info@ccdg.it. EDITORE

Verein Weltweite Kirche Gottes - Postfach 8215 -

8036 Zürich (Svizzera).

DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Bernardi REDATTORE CAPO Alice Porcu

SOMMARIO 2 Editoriale

Venerdì Santo e Domenica di Pasqua 4 Notizie dal mondo

17 battesimi a Typp City (Ohio) 5 Parole di vita

La resurrezione nel cristianesimo Cos’é la liturgia? 6 Bibbia a 360°gradi Chi è quest’uomo?

10 Rubrica Contributi dei lettori Liberi di scegliere

12 Studio biblico

Qual’è il messaggio di Gesù Cristo

COLLABORATORI Massimo Mare Nuccio Patelmo Valeria Porcu

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE Alice Porcu

TRADUTTORI Vera Derrigo Vladimiro Meandri Alice Porcu Vincenzo Scannapieco.

Fonti fotografie e immagini

Alice Porcu e freepik,freeimages.com


EDITORIALE Questa scrittura dell’Antico Testamento probabilmente era a quei tempi una scrittura ben conosciuta e Paolo stava loro mostrando che non si trattava di una semplice banalità, ma che ciò che il profeta Isaia diceva Gesù lo realizzò e divenne realtà. La morte venne inghiottita dalla vittoria, per questo Paolo poté scrivere con fiducia: "Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione? "(1 Corinzi 15:55). La morte lascia sempre dietro di sé una scia di dolore, a volte più intensa a volte meno, se viene a mancare un conoscente subiremo una certa misura di dolore, ma se viene a mancare una persona cara il dolore sofferto sarà grande e ci toccherà personalmente. La nostra visione cristiana del mondo, ci permette però di guardare a queste parole di Paolo con fiducia, sapendo che c’è di più nella vita di quanto sperimentano i nostri corpi mortali.

Gesù disse che avrebbe preparato un posto per noi dopo la morte. Sapendo che la morte non è la fine dei nostri cari possiamo vivere diversamente il terribile dolore della perdita, come dice Paolo: " non siate tristi come quelli che non hanno speranza" (1 Tessalonicesi 4:13). Tuttavia, sentiremo comunque la mancanza della presenza delle persone care decedute, per questo la morte è definita “il nemico”. Il Salmo 56:8 ci rassicura: “Tu conti i passi della mia vita errante; raccogli le mie lacrime nell'otre tuo; non le registri forse nel tuo libro?” Il messaggio è chiaro: Dio conosce ogni nostro dolore e sofferenza, ed ha promesso alla fine di cancellarli definitivamente e per sempre. Giovanni, nell’Apocalisse ci dice la stessa cosa del profeta Isaia: Apocalisse 21:04: "Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi. Non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di

di Joseph Tkach

prima sono passate”. Se Dio non cancellasse il nostro dolore non avremmo speranza, avremmo motivo per non smettere di piangere, ma Dio cancellerà tutto il male, e se dobbiamo piangere, dovremmo farlo soltanto riguardo ai nostri peccati del passato, per le occasioni mancate e per il male commesso verso gli altri. Nella pienezza del Regno di Dio non ci sarà più alcun ricordo né del dolore né della morte, ma ci sarà condivisione piena della vita di Dio, nella luce eterna e nell’amore eterno. Tutto questo sarà possibile grazie a Gesù, al sacrificio a cui si è sottoposto volontariamente nella piena fiducia del Padre, così si legge nella Bibbia: “Colui che per la gioia che gli era posta dinanzi sopportò la croce” (Ebrei 12:2). Le questioni riguardanti la cronologia dei fatti della morte e risurrezione di Gesù non sono poi così importanti, se lo fossero state Dio le avrebbe rese indiscutibilmente chiare, quello che è importante è ciò che il Signore ha compiuto qui sulla terra, il fatto che ha cambiato la natura della morte grazie alla Sua risurrezione, aprendo un percorso di speranza verso il cielo e mostrandoci quel tempo in cui non ci sarà più morte, dolore, sofferenza, lacrime e cattiveria, ma tutte le cose saranno fatte nuove (Apocalisse 21:5). Questo è ciò che Gesù ha fatto, e questo è ciò su cui dovremmo focalizzarci quando celebriamo e parliamo degli eventi Pasquali.

L

a morte è stata inghiottita n el la vi tt o ri a e i l d es t in o d i ogni essere umano venne c a m bi a to pe r s e m p re .

Joseph Tkach

3

Seguimi |Gennaio - Maggio 2015


NOTIZIE

dal Mondo

17 Battesimi a Typp City, chiesa in Ohio

La Congregazione Cristiana CrossRoads, è una chiesa della Grace Communion International che opera il suo ministero in Tipp City, Ohio.

Q

uesta chiesa è guidata da un team di anziani coordinati dal pastore senior Jim Valekis. Il team è composto anche dal vice pastore Becky Valekis (moglie di Jim), che coordina i programmi di discepolato. Da oltre 10 anni, CrossRoads enfatizza l'evangelismo come percorso efficace per guadagnare, edificare, preparare e moltiplicare i discepoli. Il lavoro e gli sforzi evangelici di questa chiesa si sono orientati in due direzioni: il contatto interpersonale e la sensibilizzazione verso la vita comunitaria attraverso eventi e incontri. La fedeltà al Signore della chiesa CrossRoads e i costanti sforzi creativi nel collaborare all’opera che Gesù sta compiendo nella comunità, hanno dato frutti significativi; infatti, il 24 agosto dello scorso anno, durante un incontro di preghiera fiume sono state battezzate 17 persone, di cui 15 sono residenti e provenienti dalla comunità vicina ed entrano nella Grace Communion International come nuovi membri, mentre due sono figli di membri di vecchia data della nostra denominazione. L’evento è stato organizzato con la presenza di famiglie e ospiti, permettendo a chi lo voleva di farsi avanti per il battesimo. Una persona presente, toccata positivamente dalla cerimonia, dal culto e dalla Parola di Dio, ha scelto di battezzarsi. Riflettendo sulla giornata, il pastore Jim ha esposto un commento con queste parole: Abbiamo un sacco di lavoro da fare per aiutare questi nuovi convertiti, affinché imparino a vivere le loro nuove vite trasformate da Cristo. Molti di loro provengono da situazioni difficili, sarà quindi una sfida quella di aiutarli ad imparare a seguire lo Spirito di Dio nella vera libertà che Cristo dona loro. Questo fine settimana è stato il culmine di anni di duro lavoro durante i quali momenti di "dolce ispirazione" sono spesso stati seguiti da momenti di "dolce stanchezza," ma ne è

4

Seguimi |Gennaio - Maggio 2015

valsa la pena e ci è stato dimostrato che anche se Gesù fa tutto per noi, vuole che noi lavoriamo e facciamo tutto con lui. La Sua grazia "funziona!" E che gioia è stata quella di vedere così tante vite trasformate da Cristo! È una benedizione l’essere abilitati dallo Spirito ad entrare con il nostro Signore nella gioia del Suo raccolto. Riportiamo di seguito alcuni commenti di persone presenti e partecipi all’evento: • E’ stato davvero tutto molto incredibile! Essere guidato da Dio e dalle persone di CrossRoads ha reso la mia vita così piena! Mi auguro, di aver potuto toccare positivamente altre persone durante la cerimonia, in modo che anch’essi possano lasciarsi guidare da Dio! • Ho versato più di qualche lacrima durante il culto. Sono enormemente felice di essere parte di questa chiesa, di far parte di CrossRoads, è un movimento incredibile che guida persone a Gesù Cristo. Quando quella notte di Halloween di alcuni anni fa io e mia moglie varcammo la porta di quella chiesa non avremmo mai immaginato di quanto sarebbe cambiata la nostra vita. Quasi tutta la mia famiglie ieri era là: mia moglie, mia madre, mia sorella, tutti e quattro i miei figli e tutti e quattro i miei nipoti. Due dei miei figli ed un mio nipote che nella loro vita hanno lottato tanto per molte cose e hanno anche resistito molto al Signore, hanno accettato Cristo e si sono battezzati, adesso inizieranno a vedere quali meravigliosi cambiamenti avverranno nelle loro vite.

• Desidero ringraziare ciascuno di voi per la vostra preghiera e per il vostro servizio che ha reso così meravigliosa la celebrazione di Domenica! Ringrazio Dio per tutti voi! È stata davvero una bellissima, gioiosa e modesta giornata! Gloria a Dio Padre ed al nostro Signore Gesù. • Il pensiero che mi ha colpito molto durante il culto è stato che, anche se Dio invia il messaggio, esso non sempre viene recepito, oppure se il messaggio viene ricevuto, a volte i piedi sono troppo timidi per muoversi. Ma questo fine settimana ho visto qualcosa di diverso: il messaggio è stato ricevuto ed i piedi hanno cominciato a correre. E’ possibile guidare dei fedeli a crescere, ma è anche possibile acquisire dei leader e crescere in modo esplosivo. Qui alla chiesa CrossRoad quello che vedo è leader che acquisiscono altri leader tramite Cristo ed i risultati parlano da soli! • Grandi cose sono su di noi, io prego affinché rimaniamo vicini a Dio e gli uni agli altri in modo che possiamo seguire questo movimento fin dove Dio vorrà portarlo! Diamo il benvenuto a questi nuovi credenti nel corpo di Cristo e celebriamo con CrossRoads questo frutto del loro fedele lavoro nel Signore.


Parole di Vita

La risurrezione nel cristianesimo

"Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in Lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno»" (Giovanni 6:40).

L

a risurrezione di Gesù costituisce il centro della fede cristiana. La nostra fede in Gesù Cristo è basata sul fatto che Egli ha compiuto quello che nessun’altro ha mai fatto: è risorto dai morti a vita eterna. E' strano come a volte si sia propensi a credere in cose che non hanno senso o di cui non ci siano prove che le sostengano. Alcuni giornali tormentano i lettori con diete sensazionali per giri d’affari di svariati milioni, altri affermano che Elvis Presley è ancora vivo, o che J. F. Kennedy è stato rapito dagli alieni. Per non parlare di chi annuncia che alcuni minatori avrebbero scoperto un’entrata per l’inferno.

Cos’è la liturgia?

Sono moltissime le persone pronte a credere a certe cose, non perché l’abbiano provato personalmente, ma perché si fidano di fonti “autorevoli” che asseriscono siano vere. Usiamo il telefono, ma non ha molta importanza chi l’ha inventato. Andiamo dai medici, ma non ci importa chi ha scoperto il vaccino che ci somministrano. Possiamo godere di un bel tramonto senza troppo pensare a Galileo, ai telescopi o alle carte stellari. La maggior parte dei fatti che conosciamo ha poco o nulla a che fare con chi siamo e come viviamo. La risurrezione di Gesù è diversa. Potrebbe sembrare facile credere alla risurrezione di Gesù semplicemente come a un fatto storico, ma non è così, perché la risurrezione di Cristo cambia tutto. Se Gesù Cristo è VERAMENTE risorto dai morti, Egli è molto più di un’importante figura storica, perché affermò di essere il Figlio di Dio.

Se è così, tutto ciò che ha detto, deve essere preso sul serio. Noi crediamo in Gesù perché Egli è risorto dai morti, Egli disse ai Suoi discepoli che sarebbe risuscitato il terzo giorno dopo la sua crocifissione, e lo fece! La Sua risurrezione conferma tutto quello che ha detto: era davvero il Figlio di Dio. Nel Vangelo di Giovanni, Gesù ha affermato: "Io vi dico in verità, chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna e non sarà condannato, ma è passato dalla morte alla vita" (Giovanni 5:24). Parole più confortanti di queste non sono mai state pronunciate! Non importa quanto siamo stati lontani da Dio o quanto siano stati oscuri e vili i nostri peccati. Crediamo alla Parola di Dio che annuncia la buona notizia che redime i peccatori attraverso Suo Figlio Gesù. Dio ci perdona, ci accetta e ci offre una nuova vita nel Suo regno eterno, e la Sua risurrezione lo dimostra.

"Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale" (Romani 12:1).

L

a liturgia è il complesso degli atti con cui si rende il culto dovuto a Dio. Molte persone tendono ad avere reazioni piuttosto negative quando si tratta di parlare di liturgia, perché pensano a dei rituali molto formali e rigidi. In realtà, la liturgia è qualcosa di importante. Non è solo qualcosa che fanno le "grandi chiese”(la chiesa cattolica, ortodossa, anglicana) durante i culti, ma è un modello di vita. Il termine “Liturgia” deriva dal greco “latreou” o “leiturgeo” (letteralmente "azione per il popolo") esso descrive tutto ciò che riguarda un servizio pubblico a favore del popolo. Nell'antica Atene, la liturgia era riferita al servizio imposto dalla legge ai cittadini più ricchi, per pagare le opere pubbliche. Qualsiasi servizio di tipo pubblico era descritto dalla liturgia, e chi non accettava questo compito, era definito un idiota (idiotes– an).

Nella Scrittura sopra citata, la parola greca tradotta con "culto" è latreou. I cittadini della comunità di Roma che non volevano essere considerati “idioti”, accettavano la loro responsabilità di rendere il servizio pubblico a Dio. La Bibbia continua così: "Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà" (Romani 12:2). Il concetto che qui Paolo quindi esprime, è che dobbiamo conformarci a Gesù Cristo, la cui vita fu tutta un servizio per condurci al vero culto di Dio. Egli è il Leiturgos, il nostro ministro del santuario e del vero tabernacolo (Ebrei 8:2). La vera liturgia non ha a che fare quindi solo con qualcosa di religioso in relazione al culto, o servizio religioso in

chiesa, ma è parte del ritmo della nostra vita quotidiana. Il tempio di Gerusalemme era un posto molto liturgico, con cerimonie che si susseguivano senza sosta. Alla dedicazione, Salomone pregò: "Siano i tuoi occhi giorno e notte aperti su questa casa, sul luogo nel quale dicesti di voler mettere il tuo nome! Ascolta la preghiera che il tuo servo farà, rivolto a questo luogo!" (2 Cronache 6:20) Oggi, nel Nuovo Patto che Dio ha stipulato con il Suo popolo, non abbiamo più un tempio fisico dove recarci per adorare, perché il popolo di Dio stesso è il tempio dello Spirito Santo in cui Dio vuole abitare (1 Corinzi 3:16), e dove gli atti di culto spirituale non sono circoscritti a un luogo o un determinato tempo, ma devono continuare "senza sosta" per condividere l'amore e la vita in Cristo con tutti. L’intera vita del cristiano quindi è liturgia.

5

Seguimi |Gennaio - Maggio 2015


di Michael Morrison

G

Chi è quest’uomo?

esù chiese ai suoi discepoli, “Chi dicono che io sia?”. Questa domanda è rivolta anche a noi: chi è quest’uomo? Che autorità ha e perché dovremmo fidarci di Lui? Poiché Gesù Cristo è il fondamento della fede cristiana, abbiamo bisogno di comprendere chi Egli è realmente. Completamente umano, oppure in parte

Gesù nacque in modo normale come qualunque uomo e fu cresciuto normalmente. Come tutti provava la sensazioei della fame e della sete, si stancava, mangiava, beveva e dormiva. Le Sue sembianze erano normali, provava emozioni come la compassione e lo stupore, provava dolore ed apprensione (Matteo 9:36; Luca 7:9; Giovanni 11:38; Matteo 26:37). Come tutti gli uomini Egli pregava Dio, si autodefiniva uomo e si faceva definire tale dagli altri uomini. In tutte que-

6

Seguimi |Gennaio - Maggio 2015

ste caratteristiche, Egli era un essere umano. Tuttavia Gesù era un essere straordinario, alcuni,dopo averlo visto ascendere al cielo dichiararono che Lui non era un uomo (2 Giovanni 7), alcuni pensarono che Gesù fosse talmente santo da non avere niente a che fare con la carne, con la sporcizia, con il sudore, o con le normali funzioni digestive e le imperfezioni umane. Di Lui pensarono anche che avesse sembianze umane come gli angeli quando apparivano, ma che come loro, non fosse davvero un uomo. Il Nuovo Testamento, invece, ci rende assolutamente chiaro il fatto che Gesù era veramente e pienamente umano. Giovanni ci dice, “La Parola è diventata carne” (Giovanni 1:14). La cosa importante da comprendere è che Egli non aveva soltanto l’apparenza della carne, non era un uomo solo nelle sembianze, ma lo era realmente, in carne ed ossa. “Gesù Cristo è venuto in carne” (1 Gio-

vanni 4:2). Noi lo sappiamo, dice Giovanni, perché l’abbiamo visto e toccato (1 Giovanni 1:1-2). Paolo disse che Gesù “divenne simile agli uomini” (Filippesi 2:7), “nato sotto la legge” (Galati 4:4) ,“simile a carne di peccato” (Romani 8:3). Gesù è venuto per salvare gli esseri umani, per questo l’autore della lettera agli Ebrei afferma che era necessario che Egli “partecipasse similmente al sangue e alla carne” (Ebrei 2:14-17).

Egli non aveva soltanto l’apparenza della carne, non era un uomo solo nelle sembianze, ma lo era realmente in carne ed ossa.

La nostra salvezza dipende dalla realtà dell’umanità di Gesù. Il suo ruolo come nostro intercessore, come nostro sommo sacerdote, dipende dalla sua reale esperienza come essere umano


Bibbia a 360 gradi

(Ebrei 4:15). Anche dopo la resurrezione Gesù era uomo in carne ed ossa (Giovanni 20:27; Luca 24:39). Persino nella gloria celeste, Egli continua a mantenere sembianze umane (1 Timoteo 2:5). Agire come Dio

“Chi è costui?” Chiesero i farisei quando sentirono Gesù che perdonava i peccati; “Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?” (Luca 5:21). Il peccato è un offesa a Dio, come poteva un uomo parlare come Dio ed affermare che l’offesa era stata rimossa? Agli occhi dei religiosi del tempo ciò apparve blasfemo. Gesù sapeva cosa pensavano di Lui e nonostante ciò continuò a confermare il perdono dei peccati, sostenendo che Egli stesso era senza peccato (Giovanni 8:4547). Gesù fece delle dichiarazioni sorprendenti: -Egli disse che si sarebbe seduto alla destra di Dio in cielo (affermazione, anche questa, considerata blasfema dai capi dei giudei (Matteo 26:63-65). -Affermò di essere il Figlio di Dio, che secondo la cultura ebraica equivaleva ad affermare di essere uguali a Dio, pertanto anche queste parole di Gesù furono considerate blasfeme , (Giovanni 5:18; 19:7). -Gesù affermò di essere in una relazione di comunione così perfetta con Dio, da fare soltanto la Sua volontà (Giovanni 5:19). -Affermò di essere “uno con il Padre” (Giovanni 10:30), e i capi giudei risposero così: “Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmia; e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio”. (Giovanni 10:33) -Disse inoltre di essere così simile a Dio e che chi vedeva Lui avrebbe visto il Padre (Giovanni 14:9; 1:18). -Disse di essere in grado di mandare lo Spirito di Dio (Giovanni 16:7). -Dichiarò di poter mandare i suoi angeli (Matteo 13:41). -Egli sapeva che Dio era il giudice del mondo, e disse di essere anch’Egli stesso giudice del mondo (Giovanni 5:22). -Disse di poter risuscitare i morti ed anche sé stesso (Giovanni 5:21; 6:40; 10:18).

- Dichiarò che la vita eterna di ogni uomo dipende dalla relazione che instaura con Lui (Matteo 7:23). - Disse che le parole di Mosè non erano sufficienti (Matteo 5:21-48). -Dichiarò di essere il Signore del Sabato (ovvero, il Signore di una legge data da Dio (Luca 6:5). Se Lui fosse stato un semplice uomo, i suoi insegnamenti sarebbero stati arroganti e peccaminosi, ma Gesù accompagnò le sue parole con sorprendenti azioni. “Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre è in me; se no, credete a ragion di quelle opere stesse” (Giovanni 14:11).

I miracoli non posso costituire una forzatura alla fede, ma costituiscono una potente testimonianza.

I miracoli non possono costituire una forzatura alla fede, ma costituiscono una potente testimonianza. Per mostrare che aveva l’autorità di perdonare i peccati, Gesù guarì un paralitico (Luca 5:23-25). I suoi miracoli testimoniavano che quello che diceva di sé stesso era vero: Egli aveva un potere che andava oltre la semplice natura umana, perché era molto più di un uomo. Tutte le Sue affermazioni, se dette da qualsiasi altro uomo sarebbero state davvero blasfeme, invece per Gesù e per chi dimostrò di essere non lo erano. Egli poteva parlare come Dio ed agire come Dio, perché Egli era Dio in carne. Chi credeva di essere? Gesù aveva le idee chiare riguardo alla Sua identità, fin da quando aveva 12 anni, aveva una relazione speciale con il Padre in cielo (Luca 2:49). Al momento del suo battesimo, Egli udì una voce dal cielo che lo annunciava come il Figlio di Dio (Luca 3:22). Egli era del tutto consapevole della missione che aveva da compiere (Luca 4:43; 9:22; 13:33; 22:37). Quando Pietro disse: “Tu sei il Cristo, il Figliol dell’Iddio vivente”, Gesù rispose, dicendo: ”Tu sei beato, o Simone, figliol di Giona, perché non la carne e il sangue t’hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli” (Matteo 16:16-17). Gesù

di Michael Morrison

era il Figlio di Dio, Egli era il Cristo, il Messia, una persona unica e speciale, unta da Dio per una missione speciale. Quando Gesù chiamò i 12 apostoli, uno per ogni tribù d’Israele, non contò se stesso tra i 12, perché Egli era al di sopra di tutti loro ed al di sopra di tutto Israele, Egli era il creatore del nuovo Israele. Durante la santa cena, proclamò di essere il fondamento del Nuovo Patto, il nuovo tramite per instaurare una relazione con Dio. Vedeva sé stesso come il punto focale attraverso cui Dio realizzava il Suo progetto di redenzione per il mondo. Gesù si pronunciò con coraggio contro le tradizioni, contro le leggi, contro i templi e contro i capi religiosi. Egli pretese che i suoi seguaci abbandonassero tutto e lo seguissero, che mettessero Lui al primo posto nella loro vita e che gli fossero completamente fedeli. Parlò con la stessa autorità di Dio, e poté farlo perché era uguale a di Dio. Egli sapeva di essere il compimento delle profezie del Vecchio Testamento, sapeva di essere l’uomo di dolore che sarebbe morto per riscattare l’umanità dai suoi peccati (Isaia 53:4-5, 12; Matteo 26:24, Marco 9:12; Luca 22:37; 24:46); Era il Re della pace che sarebbe entrato in Gerusalemme cavalcando un asinello (Zaccaria 9:9-10; Matteo 21;1-9). Egli era il figlio dell’uomo al quale sarebbe stato dato tutto il potere e l’autorità come annunciato dalle profezie degli antichi profeti (Daniele 7:13-14; Matteo 26:64). La vita precedente Gesù affermò di essere esistito prima che Abramo fosse nato: “In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse nato, io sono” (Giovanni 8:58). A queste affermazioni, i capi giudei capirono che Lui stava dicendo di essere divino e volevano ucciderlo (v. 59). La frase “IO SONO” è un eco di Esodo 3:14, dove Dio rivelò il suo nome a Mosè: “Dirai così ai figlioli d’Israele: L’IO SONO mi ha mandato da voi.” Gesù usò questo stesso nome per sé stesso.

“In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse nato, io sono”. (Giovanni 8:58)

7

Seguimi |Gennaio - Maggio 2015


Bibbia a 360 gradi

Gesù disse che condivideva la gloria con Dio prima che il mondo fosse (Giovanni 17:5). Giovanni ci dice che Lui esisteva prima dell’inizio dei tempi, come la Parola (Giovanni 1:1) e che l’universo era stato creato attraverso la Parola (Giovanni 1:3). Nel processo di creazione, il Padre era l’ideatore e la Parola era il creatore che portava a compimento il disegno. “Tutte le cose sono state create per mezzo di Lui e in vista di Lui” (Colossesi 1:16; 1 Corinzi 8:6). Ebrei 1:2 ci dice che Dio ha creato l’universo attraverso il Figlio. Sia la lettera agli Ebrei che quella ai Colossesi ci dicono che il Figlio sostiene l’universo (Ebrei 1:3; Colossesi 1:17). Entrambe ci dicono che “è l’immagine dell’invisibile Dio” (Colossesi 1:15) e “l’impronta della sua essenza” (Ebrei 1:3).

“Egli è l’immagine del Dio invisibile”.

(Colossesi 1:15)

Chi è quindi Gesù? Egli è l’essere divino che divenne carne, Egli era in principio con Dio; è il creatore di tutte le cose e l’autore della vita (Atti 3:15). Egli assomiglia esattamente a Dio, ha la stessa gloria di Dio e possiede poteri che appartengono solo a Dio. Non ci deve sorprendere che i discepoli conclusero che Lui era Dio, in carne. Degno di adorazione Gesù fu concepito in modo soprannaturale (Matteo 1:20; Luca 1:35), visse senza mai peccare (Ebrei 4:15), era senza colpa e senza impurità (Ebrei 7:26; 9:14), non commise alcun peccato (1 Pietro 2:22); in Lui non c’era peccato (1 Giovanni 3:5), non ha mai conosciuto il peccato (2 Corinzi 5:21). Non importava quanto seducente il peccato fosse, il desiderio di servire il Padre, prevaleva sempre su tutto dentro di Lui, la sua missione era fare la volontà di Dio (Ebrei 10:7). In molte occasioni la gente adorò Gesù (Matteo 14:33; 28:9, 17; Giovanni 9:38). Gli angeli rifiutarono l’adorazione

8

Seguimi |Gennaio - Maggio 2015

degli uomini (Apocalisse 19:10), mentre invece Gesù non la rifiutò. Anzi, furono gli angeli ad adorare Gesù, il Figlio di Dio (Ebrei 1:6). Alcune preghiere nella Scrittura sono indirizzate a Gesù (Atti 7:59-60; 2 Corinzi 12:8; Apocalisse 22:20) perché Egli è degno di adorazione. Il Nuovo Testamento spesso si rivolge a Gesù Cristo con lodi elaborate e con significati generalmente riservati soltanto a Dio: “A Lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen” (2 Timoteo 4:18; 2 Pietro 3:18; Apocalisse 1:6). A Cristo è riservato il più alto titolo che sia mai stato dato (Efesini 1:20-21). Anche se noi lo chiamiamo Dio, la posizione ed il titolo di Gesù non sono esprimibili semplicemente con questo titolo, con questo “nome”. In Apocalisse, la lode data a Dio e all’Agnello è identica, la stessa, implicando con questo uguaglianza fra loro: “A Colui che siede sul trono e all’Agnello siano la benedizione e l’onore e la gloria e l’imperio, nei secoli dei secoli” (Apocalisse 5:13). Al Figlio deve essere dato lo stesso onore dato al Padre (Giovanni 5:23). Sia Dio che Gesù vengono chiamati l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine di tutto (Apocalisse 1:8, 17; 21:6; 22:13). Il Nuovo Testamento usa spesso versetti del Vecchio Testamento che riguardano Dio, applicandoli a Gesù Cristo. Uno degli esempi più sorprendenti riguarda il verso sull’adorazione: “Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e Gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre” (Filippesi 2:9-11, che richiama Isaia 45:23). Gesù riceverà l’onore ed il rispetto che, come disse Isaia, erano stati riservati a Dio.

“P

di Michael Morrison

Isaia disse che c’è solo un Salvatore: Dio (Isaia 43:11; 45:21). Paolo scrisse altrettanto chiaramente che Dio è il Salvatore e che Gesù è il Salvatore (Tito 1:3-4; 2:10, 13). La domanda quindi è: c’è un solo Salvatore o ce ne sono due? I primi cristiani conclusero che, pur essendoci un solo Dio ed un solo Salvatore, il Padre è Dio, e Gesù è Dio. Il Padre e il Figlio sono la stessa cosa in essenza (Dio), ma differenti persone. Molti altri versetti del nuovo testamento chiamano Gesù, Dio. Giovanni 1:1 dice: “La Parola era Dio.” Il verso 18 dice: “Nessuno ha mai visto Iddio; l’unigenito Figliolo, che è nel seno del Padre, è quel che lo ha fatto conoscere”. Gesù è il Dio che fece conoscere il Padre. Dopo la resurrezione, Tommaso riconobbe che Gesù era Dio: “Tommaso gli rispose e disse: “Signor mio e Dio mio!” (Giov. 20:28). Paolo disse che i patriarchi erano grandi perché da loro “è venuto, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno! Amen“ (Romani 9:5). In Ebrei è scritto che Dio stesso, chiama Gesù Dio: “Dice del Figliolo: Il tuo trono, o Dio, è nei secoli dei secoli” (Ebrei 1:8). “Poiché in Lui”, disse Paolo, “abita corporalmente tutta la pienezza della Deità” (Colossesi 2:9). Gesù Cristo è pienamente divino, ma tutt’ora ha un corpo, Egli è l’esatta rappresentazione di Dio fatto carne. Se Gesù fosse stato solo umano, sarebbe stato un errore dover riporre fede in Lui; ma siccome è divino, ci è richiesto di avere fede in Lui, ed Egli è completamente affidabile, perché è Dio. Tuttavia, definire Gesù semplicemente “Dio” potrebbe risultare ingannevole, le parole Gesù e Dio, potrebbero apparire semplicemente uguali.

erciò Dio lo ha sovranamente innalzato e Gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre”. (Filippesi 2:9-11)


Bibbia a 360 gradi

In realtà, Gesù era anche un uomo, e non rappresenta Dio completamente. Non possiamo nemmeno dire che “Dio è Gesù”. In molti casi, parlare di “Dio” significa parlare del “Padre”, per questo la Bibbia si riferisce a Gesù con la parola “Dio”. Ma la parola Dio può essere comunque legittimamente utilizzata per riferirsi a Gesù, perché Egli è divino. Come Figlio di Dio, Egli è una delle tre persone della Trinità. Gesù è una persona unica, perché in Lui l’umanità e la Deità di Dio Padre sono unite. La divinità di Gesù è centrale per noi, perché Egli ci ha rivelato Dio in maniera accurata essendo anche Lui divino (Giovanni 1:18; 14:9). Solo una persona divina della stessa essenza di Dio Padre poteva perdonare i nostri peccati, redimerci e riconciliarci con Dio. Solo una per-

S

- Il Figlio e il Padre sono due persone

in quell’unico e solo Dio.

Il Concilio di Nicea (325 D.C.) dichiarò che Gesù il Figlio di Dio, era divino, della stessa essenza del Padre. Il Concilio di Calcedonia (451 D.C.) spiegò che Egli era anche umano: “Il nostro Signore Gesù Cristo è uno ed è Figlio; è lo stesso perfetto nella famiglia di Dio e lo stesso perfetto nell’umanità, veramente Dio e veramente uomo, generato dal Padre prima di tutti i secoli nella famiglia di Dio, e generato dalla Vergine Maria nell’umanità; l’unico e lo stesso Cristo, Figlio, Signore, unigenito, mostratosi in due nature (la differenza delle due nature fu “abbattuta” a causa dell’unione, ma le proprietà di ciascuna natura sono state preservate e fuse in un'unica persona).”

olo una persona divina della stessa essenza di Dio Padre poteva perdonare i nostri peccati, redimerci e riconciliarci con Dio. il Salvatore, che adoriamo in salmi e preghiere.

sona divina poteva essere oggetto della nostra fede, il Signore, a cui diamo completa fedeltà, il Salvatore, che adoriamo in salmi e preghiere. Veramente umano e veramente divino Come potete vedere dalle scritture riportate precedentemente, le informazioni bibliche su Gesù sono sparpagliate in tutto il Nuovo Testamento. Il quadro è consistente e completo, ma non è rintracciabile tutto in un unico brano. La chiesa primitiva dovette raccogliere tutti i fatti della rivelazione biblica tirandone le seguenti conclusioni:

-- Gesù, il Figlio di Dio, è genuina-

mente divino.

- Il Figlio di Dio divenne genuinamente umano, mentre il Padre non lo divenne. - Il Figlio di Dio e il Padre sono distinti, ovvero, non sono la stessa persona. - C’è un solo Dio.

L’ultima parte delle conclusioni citate è stata inclusa a motivo del fatto che alcuni affermano che la natura divina di Gesù, sopraffacendo la natura umana, lo rendeva non veramente umano. Altri affermarono che l’unione delle due nature formava una terza natura, in modo che Gesù non era più né umano, né divino. La Sacra Bibbia, invece, afferma chiaramente che Egli era veramente umano e veramente divino, e questo è quello che la chiesa deve dichiarare.

di Michael Morrison

tamente dipendente dal Padre, cioè come l’umanità avrebbe dovuto essere.

Gesù ci mostra qual è la vera umanità, Egli cimostra una persona completamente dipendente dal Padre, cioè come l’umanità avrebbe dovuto essere. Gesù ci mostra anche cosa Dio è capace di fare. Lui è capace di diventare parte della sua creazione, può collegare la distanza che c’è tra il creato e ciò che non è stato creato, tra ciò che è santo e ciò che è peccato. Quello che potremmo considerare come impossibile, per Dio è possibile. Gesù ci mostra anche come sarà l’umanità nella nuova creazione. Quando ritornerà e saremo resuscitati, saremo simili a Lui (1 Giovanni 3:2), ed avremmo dei corpi uguali al suo corpo glorioso (1 Corinzi 15:42-49). Gesù è il nostro pioniere e ci mostra che la via per raggiungere Dio passa attraverso di Lui. Perché Lui è umano, Lui capisce le nostre debolezze, e perché Lui è divino, Lui intercede per noi alla destra di Dio (Ebrei 4:15). Con Gesù come nostro Salvatore possiamo fidarci, la nostra salvezza è sicura.

Com’è possibile tutto questo? La nostra salvezza dipende da Gesù, umano e divino. Ma com’è possible tutto questo? Come può un essere infinito diventare finito? Come può il santo Figlio di Dio diventare umano nelle sembianze di un corpo peccaminoso? La nostra domanda nasce principalmente perché la sola umanità che possiamo vedere è tristemente corrotta. Questa non era l’umanità che Dio creò in Cristo, Gesù ci mostra qual è la vera umanità, Egli ci mostra una persona comple-

Michael Morrison

9

Seguimi |Gennaio - Maggio 2015


Contributi dei lettori Liberi di scegliere Rubrica

“G

esù dunque disse loro: “Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che io sono, e che non faccio nulla da me, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato. E Colui che mi ha mandato è con me; Egli non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che Gli piacciono»” (Giovanni 8:28-29). Durante la Sua vita Gesù mostrò in molti modi di essere chi diceva di essere, moltissimi miracoli e segni ci vengono narrati nella Scrittura e Giovanni nel suo Vangelo, ci dice anche che molti altri segni furono fatti in presenza dei disce-

10

Seguimi |Gennaio - Maggio 2015

poli e non sono stati riportati nei Vangeli per noi: “Or Gesù fece in presenza dei discepoli molti altri segni miracolosi, che non sono scritti in questo libro; ma questi sono stati scritti, affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e, affinché, credendo, abbiate vita nel Suo nome.” (Giovanni 20:30-31;) La morte di Gesù in croce fu accompagnata da molti segni che confermavano la Sua natura divina. Il terremoto, il buio, la cortina del tempio che si lacera e le Sue parole: "Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno", testimoniano la realizzazione del Suo scopo sulla

terra. Tutta la Scrittura conferma la divinità di Colui che si è immolato per la salvezza dell’umanità. La lettera agli Ebrei ci ricorda: "Mentre ogni sacerdote sta in piedi ogni giorno a svolgere il suo servizio e offrire ripetutamente gli stessi sacrifici che non possono mai togliere i peccati, Gesù, dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati, e per sempre, si è seduto alla destra di Dio, e aspetta soltanto che i suoi nemici siano posti come sgabello dei suoi piedi" (Ebrei 10:11-13). Cristo ci ha riscattati dalla maledizione


della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno») (Galati 3:13). Gesù disse: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno». Poi divisero le sue vesti, tirandole a sorte. (Luca 23:34). Sicuramente i soldati romani che inchiodarono Gesù sulla croce non sapevano di uccidere il Figlio di Dio, non erano consapevoli di crocifiggere l’unica creatura pura e senza peccato in tutta la creazione, costringendolo a divenire e a rappresentare una maledizione attraverso l’esecuzione di quella condanna. Nonostante la maestà dei segni che accompagnarono la vita del Cristo e quelli che caratterizzarono la Sua crocifissione, non tutti coloro che vi assistettero credettero e riconobbero attraverso quegli eventi la divinità di Cristo. Un ufficiale romano, osservando gli eventi che accompagnarono l’esecuzione della Sua condanna ed ascoltando le Sue parole mentre moriva agonizzante sulla Croce, ad un certo punto realizzò l’identità di Cristo: "Quando l'ufficiale romano che stava di fronte a Lui vide che era morto, esclamò: “Quest'uomo era veramente il Figlio di Dio!” (Marco 15:39). Ma noi, uomini e donne moderne, chi crediamo che Egli sia? Viviamo in una nazione che si dice cristiana, almeno a maggioranza, eppure in pochi sembrano dare credito alla persona di Cristo attraverso la propria vita. A Tommaso, il quale ebbe difficoltà a credere alla risurrezione di Gesù nonostante avesse visto morti risuscitare, ciechi, sordi, storpi e malati di ogni genere guarire, Gesù camminare sul mare, e molte altre cose a noi sconosciute, Gesù disse: «Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!» (Giovanni 20:29) Cosa ci serve per comprendere e riconoscere chi è veramente Gesù? Il Signore dice: «Ecco su chi io poserò lo sguardo: su colui che è umile, che ha lo spirito afflitto e trema alla mia parola (Isaia 66:2). Gesù afferma anche che nessuno può riconoscere chi veramente Egli è, se non gli è concesso da Dio stesso (Giovanni 6:65). In altre parole, per comprendere

chi è Gesù, abbiamo bisogno che sia Dio stesso a rivelarcelo, ma perché Dio ci riveli la natura di Suo Figlio, perché rivolga il Suo sguardo verso di noi, Egli richiede da parte nostra umiltà! Solo se assumeremo un atteggiamento di umiltà riusciremo a vedere chi è realmente Gesù Cristo e realizzeremo la grandezza, la portata e l’importanza che riveste nella nostra vita. Chiaramente, quella di guardare a Gesù e di voler comprendere la realtà di Dio è una scelta a cui sicuramente nessuno ci obbliga. Certo è che quest’uomo ha cambiato la storia; anche il tempo che viviamo ci ricorda di Lui, ogni fine anno festeggiamo l’arrivo di un anno nuovo che altro non è che un anno in più dal giorno in cui quest’uomo straordinario ha camminato sulla terra. Ma chi sarà mai poi davvero questo Gesù che ci fa contare gli anni della nostra esistenza umana sulla terra? Forse, la prima riflessione da fare sarebbe quella di comprendere che se Gesù è davvero il Figlio di Dio, ignorando Lui si ignorerebbe la cosa più preziosa a cui si possa rivolgere il nostro pensiero.

S

Contributi dei lettori

Chissà se anche allora potrà dire: “Padre perdona loro perché non sanno quello che hanno fatto”. Forse si, o forse no, allora sarà Lui a giudicare, oggi siamo noi liberi di giudicare chi Lui è per noi in questa vita. La nostra vita non è nostra, l’abbiamo ricevuta in dono.

L

a nostra vita non è nostra, aa.l’abbiamo ricevuta in dono

Ponzio Pilato fu libero di giudicare Gesù perché era incaricato di autorità dall’alto e quindi libero di decidere cosa farne di Lui, ma Gesù non omise di ricordagli che quell’autorità un giorno gli sarebbe stata tolta, che non era un’autorità assoluta, solo Dio Onnipotente ha autorità assoluta! Giovanni 19:10-11; 10: “Allora Pilato gli disse: «Non mi parli? Non sai che ho il potere di liberarti e il potere di crocifiggerti?» 11 Gesù gli rispose: «Tu non avresti alcuna autorità su di me, se ciò non ti fosse stato dato dall'alto;»”

iamo liberi di ignorarlo e anche liberi di non curarcene, ma questo sempre grazie al Suo amore, perché Dio è libertà.

Certo, si è anche liberi di ignorarlo, si è anche liberi di non curarsene, e questo sempre grazie al Suo amore, perché Dio è libertà. Ma la libertà richiede responsabilità, pertanto, anche ignorando quest’uomo ed il Suo significato per noi, non ci si esime dalla responsabilità che ci è donata. Dio, per mostrare chi è, e di quale amore è capace, si è incarnato deponendo la Sua vita umana sotto le peggiori torture, si è assunto tutta la responsabilità di venirci incontro. Adesso, siamo liberi di ignorare questo amore, ma verrà il giorno in cui lo vedremo faccia a faccia, allora la nostra libertà ci presenterà il conto e ci verrà chiesto cosa ne abbiamo fatto di tutte le volte che guardando a Lui abbiamo voltato la faccia dall’altra parte.

Quale autorità pensi di avere sulla tua vita? Non esiste nessun altro scopo nella vita umana se non quello di ricercare Dio e rendere onore e gloria a Colui che ha dato tutto per noi e che ci ama di un amore Eterno. Siamo liberi di scegliere…

Francesco Bernardi Anziano della congregazione di Acquaviva delle Fonti

11

Seguimi |Gennaio - Maggio 2015


di James Henderson

Studio biblico

Qual’è il messaggio di Gesù Cristo?

G

esù disse che le Sue parole erano parole di vita (Giovanni 6:63), che “la Sua dottrina”proveniva da Dio Padre (Giovanni 3:34; 7:16; 14:10), ed il Suo desiderio era che le Sue parole dimorassero nei credenti (Giovanni 15:7).

La mia dottrina non è mia,

ma di colui che mi ha mandato. (Giovanni 7:16)

Giovanni, in merito all’insegnamento di Gesù affermò quanto segue: “Chi va oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Dio; chi dimora nella dottrina di Cristo, ha il Padre e il Figlio” (2Giovanni 9). “Or perché mi chiamate, Signore, Signore, disse Cristo, “e non fate quello che

12

Seguimi |Gennaio - Maggio 2015

dico?” (Luca 6:46). Come può una persona dirsi Cristiana, dire di arrendersi alla signoria di Cristo e allo stesso tempo ignorare le Sue parole? Il Cristiano obbedisce al Signore Gesù Cristo e al Suo Vangelo (2 Corinzi 10:5; 2 Tessalonicesi 1:8). Il sermone sul monte Il Sermone sul monte contiene alcuni degli insegnamenti più importanti di Gesù (Matteo 5:1; 7:29; Luca 6:20-49). In questo sermone, Gesù espone le principali attitudini spirituali che i suoi seguaci dovrebbero comprendere e sviluppare. Qui, Egli afferma che i poveri in spirito, i mansueti ed i puri di cuore, ovvero persone sensibili alle miserie altrui, assetate di giustizia, misericordiose e persone perseguitate per il bene e la ret-

titudine, sono benedette e ricche agli occhi di Dio, esse sono il sale della terra e glorificano il Padre. (Matteo 5:1-16). Poi, Gesù pone a confronto le istruzioni contenute nel Vecchio Testamento (“ciò che fu detto agli antichi”) con i Suoi insegnamenti (“ma io vi dico”). Notate le frasi comparative in (Matteo 5:21-22, 27-28, 31-34, 38-39, 43-44).

Voi avete udito che fu detto:

"Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico". Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano. (Matteo 5:43-44)


di James Henderson

Studio biblico

Introducendo questi accostamenti tra i vecchi e i nuovi insegnamenti, Gesù fa una premessa: “Non pensate che io sia venuto ad abrogare la legge o i profeti, io non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento” (Matteo 5:17). Come già spiegato nella terza lezione, Matteo utilizza le parole “compimento o adempiere” in modo profetico, non nel senso di “mantenere” o “osservare”. Se Gesù non avesse adempiuto ogni ”iota” o “apice” (Matteo 5:18) delle profezie messianiche, allora Egli sarebbe stato un impostore. Perché Gesù provasse di essere chi diceva di essere, il Figlio di Dio, il Messia, tutto ciò che era scritto nella Legge, nei Profeti e negli scritti che riguardavano il Messia, dovevano realizzarsi e ricevere l’adempimento profetico in Cristo (Luca 24:44). Tutto ciò che Gesù disse, tutte le Sue parole, sono per noi comandamenti. Infatti, quando Egli usava l’espressione “questi comandamenti” in Matteo 5:19, con “questi” intendeva ciò che Egli stava per comandare, in contrapposizione a “quelli”, intendeva i comandamenti precedentemente dati attraverso il Vecchio Patto. L’interesse di Gesù è quello di focalizzare i credenti sulla fede e sull’ubbidienza. Attraverso questi paragoni e confronti, Gesù intende porre l’attenzione dei Suoi seguaci sull’ubbidienza alle Sue parole, piuttosto che alle apparenze della legge di Mosé, la quale è insufficiente (vedi l’insegnamento di Mosè sull’assassinio, l’adulterio e sul divorzio in Matteo 5:21-32), spesso insignificante (vedi l’insegnamento di Mosè sul giuramento in Matteo 5: 33-37) e a volte contraria alle Sue vedute morali (vedi l’insegnamento di Mosè sulla giustizia e sul comportamento verso i nemici in (Matteo 5:38-48).

I

l nostro Signore, Colui che modella la forma, il contenuto ed infine la meta della nostra fede, procede nel suo parlare differenziando il cristianesimo dalla religiosità.

In Matteo 6, il nostro Signore, Colui che “modella la forma, il contenuto ed infine la meta della nostra fede” (Jinkins 2001; 98), procede nel Suo parlare differenziando il Cristianesimo dalla Religiosità. La vera carità non compie buone opere per metterle in mostra e per ricevere ammirazione, ma serve silenziosamente (Matteo 6:1-4). Preghiere e digiuni non vanno fatti o mostrati pubblicamente, per mettere in mostra la propria religiosità, ma vanno eseguiti in umiltà e devozione (Matteo 6:5-18). L’obiettivo deve essere ricercare quella rettitudine che Cristo ha descritto nei precedenti capitoli (Matteo 6:19-34). Il sermone termina energicamente nel capitolo 7 del Vangelo di Matteo:” I Cristiani non dovrebbero condannare gli altri giudicandoli, ma dovrebbero riconoscere ché siamo tutti peccatori” (Matteo 7: 1-6). Dio, nostro Padre, vuole benedirci con buoni doni, ed il fine di tutto ciò che fu detto e rivelato attraverso la legge agli antichi ed ai profeti, è che dovremmo trattare gli altri come noi stessi vorremmo essere trattati (Matteo 7:7-12). Coloro che vivono nel Regno di Dio devono fare la volontà del Padre (Matteo 7:13-23), che consiste nell’udire e fare ciò che Cristo dice (Matteo 7:24-27).

D

come il fondamento e la roccia, sulla quale gli scribi e i Farisei avevano costruito la rettitudine. Cristo dice che i Suoi seguaci dovrebbero andare oltre questo, costruendo la loro fede soltanto su di Lui (Matteo 5:20). Cristo, non la Legge, è la Roccia della quale cantò Mosè (Deuterenomio 32:4; Salmo 18:2; 1Corinzi 10:4). (Giovanni 1:17) Perché la legge è stata data per mezzo di Mosè, ma la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo. Bisogna nascere di nuovo Gesù, andando contro le aspettative delle persone e dei religiosi, invece di esaltare e magnificare la legge di Mosè, insegnò loro attribuendo a sé stesso la natura di Figlio di Dio. Andò anche oltre, affermando: “Voi investigate le Scritture, perché pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me. Ma voi non volete venire a me per avere la vita” (Giovanni 5:39-40). La vita eterna non viene dalla corretta interpretazione delle Scritture sia dell’Antico che del Nuovo Testamento, anche se ispirate per far capire la salvezza e per la manifestazione della fede (come di-

io, nostro Padre, vuole benedirci con buoni doni, ed il fine di tutto ciò che fu detto e rivelato attraverso la legge agli antichi ed ai profeti, è che dovremmo trattare gli altri come noi stessi vorremmo essere trattati . (Matteo 7:7-12)

Costruire la fede su qualsiasi altra cosa che non siano i Suoi insegnamenti equivale a costruire una casa sulla sabbia, che cadrà non appena arriveranno le tempeste. La fede costruita sulle parole di Cristo, invece, è simile ad una casa costruita sulla roccia, essa ha un fondamento solido che resisterà alle prove del tempo (Matteo 7:24-27). Alle orecchie di coloro che ascoltavano queste parole suonavano come qualcosa di scioccante (Matteo 7:29) perché vedevano la legge del Vecchio Testamento

scusso nel primo studio). E’ necessario andare a Gesù per ricevere la vita eterna, non esiste altra fonte di salvezza, Gesù è “la via, la verità, e la vita” (Giovanni 14:6). Non c’è altra strada per andare al Padre, se non tramite il Figlio. Salvezza, significa andare verso quell’uomo che duemila anni fa circa dichiarò di essere Figlio di Dio e si chiamava Gesù Cristo. Ma come possiamo andare a Gesù? In Giovanni 3 si legge che Nicodemo andò da Gesù di notte per approfondire i Suoi insegnamenti. Nicodemo fu sorpreso

13

Seguimi |Gennaio - Maggio 2015


Studio biblico

quando Gesù gli disse “dovete nascere di nuovo” (Giovanni 3:7) .“Come possono accadere queste cose?” Rispose Nicodemo, “può nostra madre farci nascere di nuovo?” (Giovanni 3:4). Gesù stava parlando di una trasformazione spirituale, di una rinascita di termini soprannaturali, nascere “dall’alto”, che in questo passaggio è la traduzione complementare della parola Greca “di nuovo”. Tale rinascita ha inizio quando noi, personalmente, crediamo in Gesù. “Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo Unigenito Figlio, affinchè chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16). Gesù disse anche: “In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita”(Giovanni 5:24). E’ un atto di fede. Giovanni il Battista disse che la persona che “crede nel Figlio ha vita eterna” (Giovanni 3:36). Credere in Cristo è il punto di partenza dell’essere “nati di nuovo, poiché siete stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma incorruttibile, per mezzo della parola di Dio vivente e che dura in eterno” (1 Pietro 1:23). Credere in Cristo significa accettare chi è Gesù, ovvero che Egli è “il Cristo, il Figlio del Dio vivente” (Matteo 16:16; Luca 9:18-20; Atti 8:37), che ha “le parole della vita eterna” (Giovanni 6:68-69). Credere in Cristo significa accettare che Gesù è Dio, e che: • “E’ la Parola che fu fatta carne ed ha abitato fra di noi” (Giovanni 1:14). • Fu crocifisso per noi “ affinchè per la grazia di Dio gustasse la morte per tutti” (Ebrei 2:9). • “E’ morto per tutti, affinchè quelli che vivono, non vivano più d’ora in avanti per sé stessi, ma per Colui che è morto ed è risuscitato per loro” (2 Corinzi 5:15). • “E’ morto al peccato una volta per sempre” (Romani 6:10) e “in cui abbiamo la redenzione per mezzo del Suo sangue e il perdono dei peccati” (Colossesi 1:14).

14

Seguimi |Gennaio - Maggio 2015

• “Poiché a questo fine Cristo è morto ed è tornato in vita: per signoreggiare sui morti e sui vivi” (Romani 14:9). • “E’ andato in cielo ed è alla destra di Dio, dove Gli sono sottoposti angeli, potestà e potenze” (1 Pietro 3:22). • “…Questo Gesù, che è stato portato in cielo di mezzo a voi” (Atti 1:11). • “…Ha da giudicare i vivi e i morti, nella sua apparizione e nel suo regno” (2 Timoteo 4:1). • Disse:“…ritornerò e vi accoglierò presso di me”… ( Giovanni 14:1-4). Accettando in fede Gesù Cristo nel nostro cuore, così come Egli si rivelò, noi “nasciamo di nuovo”. Pentitevi e siate battezzati Giovanni il Battista proclamò “Pentitevi e credete nel vangelo” (Marco 1:15). Gesù insegnò che Egli, il Figlio di Dio e Figlio dell’uomo, ebbe il potere sulla terra di perdonare i peccati” (Marco 2:10; Matteo 9:6). Questo è il vangelo: Dio mandò Suo Figlio per la salvezza del mondo. Incluso nel messaggio di salvezza c’era il pentimento: “…perché io non sono venuto per chiamare a ravvedimento i giusti, ma i peccatori” (Matteo 9:13). E Paolo chiarisce qualsiasi confusione in merito:”Non c’è alcun giusto, neppure uno”(Romani 3:10), siamo tutti peccatori che Cristo chiama al pentimento. Il pentimento è un richiamare Dio. Biblicamente parlando, l’umanità è in uno stato di alienazione da Dio, esattamente come nella storia del figliol prodigo in Luca 15. L’uomo si è allontanato dal Padre, e allo stesso modo, come nella storia, il Padre desidera che ritorniamo a Lui. Allontanarsi dal Padre è solo l’inizio del peccato. In un prossimo studio biblico discuteremo del peccato e della responsabilità cristiana a riguardo. Il solo modo per poter ritornare a Dio Padre è tramite il Figlio: “ Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio, e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio

di James Henderson

e Colui al quale il Figlio avrà voluto rivelarlo” (Matteo 11:27). Dunque, l’inizio del pentimento consiste nel riconoscere la propria alienazione da Dio e nel rivolgersi a Gesù per andare dal Padre, distogliendo il proprio cammino dalle vie percorse fino a quel momento per percorrere la via di Cristo, verso la salvezza. Il processo di conversione che coinvolge il nostro essere, il riconoscimento di Gesù come salvatore, Signore e Re che verrà, viene testimoniato attraverso la cerimonia del battesimo. Cristo ha stabilito nella Sua Parola, che i Suoi discepoli testimoniassero con il battesimo il proprio cammino verso la salvezza. Pertanto, i discepoli di Cristo saranno battezzati “nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Matteo 28:19). Il battesimo è un’espressione esteriore dell’impegno interiore di seguire Gesù. In Matteo 28:20, Gesù continuò: “Insegnando loro di osservare tutte le cose che vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen”. Nella maggioranza degli esempi di conversione nel Nuovo Testamento, all’insegnamento segue il battesimo. Teniamo sempre presente che Gesù affermò chiaramente di aver lasciato dei comandamenti per noi, descritti nel Sermone sul Monte. Gesù spiegò anche che le Sue parole sono parole di vita che influenzano il credente, in quanto lo informano e lo istruiscono circa la via della salvezza.

James Henderson

NEL PROSSIMO STUDIO: Chi o che cos’è lo Spirito Santo e perché è importante per il credente


Convegno Annuale - Montegrotto Terme 20-23 Agosto 2015

Ringraziamo Dio per averci incoraggiati ad organizzare anche quest'anno il Convegno che si terrà

nuovamente all'Hotel Commodore di Montegrotto Terme (Padova) dal 20 al 23 Agosto 2015.

Siamo fiduciosi che il Signore permetterà a tutti coloro che desiderano essere presenti, di riuscire a superare ogni ostacolo ed ogni impedimento per poterlo lodare e glorificare in comunione fraterna per la meravigliosa opera che sta compiendo in ognuno di noi e per l'edificazione della Sua Chiesa. Anche quest’anno saranno con noi il presidente della Chiesa, Joseph Tkach e il responsabile delle missioni in Europa, James Henderson, oltre a fratelli ospiti provenienti dalla Svizzera, Francia e altre parti del mondo. Vi aspettiamo a Montegrotto!

Hotel Commodore Terme & Spa - Via Pio X, 2 35036 Montegrotto Terme - Padova

Per maggiori informazioni contattare: gianni.tarroni@gmail.com cel. 333-1894558

Carissimi lettori, la congregazione di Acquaviva delle Fonti ha aperto una pagina facebook, per trovarla basta digitare “Chiesa Cristiana della Grazia di Acquaviva delle Fonti” su Google! 15

Seguimi |Gennaio - Maggio 2015


In

Lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. Egli è l'immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura; poiché in Lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di Lui. Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in Lui. Colossesi 1:14-17

info@ccdg.it

Casella Postale 67

Brembate di Sopra BG Italia 24030

Scarica SEGUIMI sul sito WWW.CCDG.IT Copyright © Verein Weltweite Kirche Gottes


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.