Iride Aprile 2012

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Sede, Uffici, Recapiti • Editoriale.................................................3 • Grazie a Coldiretti l'Imu è più leggera........4

• Coldiretti Novara Vco attiva il nuovo Servizio Tecnico Vitivinicolo..................6 • Riso, una proposta per la classificazione delle nuove varietà..................................8 • Riso e credito al centro del convegno alla Banca Popolare di Novara................8 • Campagna Amica quattro anni di tanti successi..............10 • 1° maggio: ad Oleggio torna Fiera Agricola.......................................11 • Esporre la bandiera di Coldiretti non è pubblicità....................................12 • AL CENTRO DEL GIORNALE, GLI INSERTI DA STACCARE E UTILIZZARE COME PRIMA NOTA PER GLI ADEMPIMENTI DELLA CONDIZIONALITÀ • Danni da cinghiali e fauna selvatica: Coldiretti scrive agli assessori regionali...21 • Pacchetto Latte, ecco il regolamento.............................22 • Definite le regole relative all'introduzione delle fasce tampone lungo i corsi d'acqua.............23 • Lavorazioni, se si utilizza acqua il piano di analisi diventa obbligatorio...24 • Redditi: documentazione per la campagna fiscale........................25 • Isee: cos'è, a cosa serve, come può aiutarvi il CAF......................26 • SocialCard: requisiti e limiti per chiederla.............................26 • Datori di lavoro: i principali adempimenti.....................28 • Aumentano i costi agricoli: boom per gasolio, animali e assicurazioni....29 • Rinnovabili, ripartite le quote..............30 • Il Corsivo...................................:...........31 CONTATTI FEDERAZIONE INTERPROVINCIALE

In primo piano

• Vinitaly, successo per i vini novaresi...................................5

Segreteria, tel. 0321.674223 Amministrazione, tel. 0321.674205 Responsabile Fiscale, tel. 0321.674221-215 Campagna Amica, tel. 0321.674225 Terranostra, tel. 0321.674225 Responsabile CAA, tel. 0321.674222 Inipa, tel. 0321.674209

Segretario di Zona Novara, tel. 0321.674218 Ufficio Caa, tel. 0321.674208 Ufficio Fiscale, tel. 0321.674215 – 220 – 217 CreditAgri Italia, tel. 0321.674242 Responsabile Provinciale Epaca, tel. 0321.674219 Elaborazione Buste Paga, tel. 0321.674216


Editoriale

di GIAN CARLO RAMELLA, direttore Coldiretti Novara Vco

Competitivi nella qualità: ecco la ricetta giusta dei veri protagonisti!

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ssere competitivi non significa necessariamente produrre di più o avere grandi caratteristiche dimensionali, bensì produrre e promuovere qualità ponendosi sul mercato con autorevolezza e criteri di unicità. Questo principio è stato sottolineato di recente dal nostro presidente nazionale Sergio Marini e, come ben sappiamo, è il vero elemento distintivo delle nostre imprese, partecipi di un tessuto agroalimentare che, nelle due province di Novara e Vco come nel resto d'Italia, costituisce un modello vincente. Una linea di pensiero che abbiamo voluto tradurre anche nella quotidiana operatività della nostra struttura che, ad ogni livello, difende la propria autorevolezza e si pone come forza propositiva e concertativa sapendo di poter contare sulla convinta adesione dei propri associati e della maggioranza dei cittadini. Forte di tale fiducia, ribadita nel corso della mobilitazione dello scorso mese di marzo, Coldiretti ha saputo condurre a buoni esiti una trattativa difficile e complessa come quella sulla nuova Imu che, a seguito di un confronto serrato con gli esponenti dell'esecutivo Monti, risulta ora essere meno pesante ed impattante per le imprese agricole. Con la stessa energia - e lo vedremo sempre nelle pagine del giornale - Coldiretti sta affrontando sul territorio tematiche altrettanto attuali e vitali per l'operatività delle imprese e dell'intero settore primario: dalla certificazione delle sementi risiere alle tematiche del settore lattiero caseario, passando per l'annoso problema del risarcimento dei danni causati dai cinghiali, quest'ultimo oggetto di una lettera recentemente spedita agli assessori regionali competenti e in merito alla quale attendiamo risposta. Un'inizio di primavera intenso, dunque: sul piano dell'operatività dell'organizzazione come su quello delle numerose iniziative che hanno visto Coldiretti Novara Vco protagonista: tra queste, il ritorno alla manifestazione enogastronomica Degusto Novara e il dono - per la prima volta - dell'ulivo prodotto dalle nostre imprese alla Cattedrale di Novara in occasioL'Iride Agricoltura 2000 - Aprile 2012

ne della Domenica delle Palme. Altre ci attendono a breve, come il canonico appuntamento con la Fiera Agricola del I maggio a Oleggio. Siamo consapevoli che il "nuovo protagonismo dell'agricoltura italiana" si costruisce attraverso l'efficienza dell'organizzazione e la presenza partecipata su più fronti, non ultimo quello della società civile che - attraverso i nostri Agrimercati e le iniziative sul territorio - rinsaldano l'alleanza tra Coldiretti e i cittadini consumatori. Restano però numerosi nodi da affrontare, e sarà questo il lavoro delle prossime settimane. Problemi che riguardano, ancora una volta, la congiuntura economica generalizzata e le sue pesanti ricadute sull'operatività delle imprese agricole: sei su dieci, ad esempio hanno difficoltà ad accedere al credito e non si piò non rimarcare come il costo del denaro in agricoltura abbia raggiunto il 6%, risultando superiore del 30% a quello medio del settore industriale. Una situazione pesante, che si innesta sul già caldo fronte dei forti aumenti legati al caro-carburante. Anche per questo nell'appena trascorso 2011 sono aumentate di un terzo le aziende del settore in sofferenza nel far fronte ai debiti pregressi, mentre si è fatta sempre più drammatica la stretta creditizia che fa venire meno la possibilità di garantire liquidità. Il comparto agricolo ed agroalimentare rappresenta per il settore creditizio un universo da 43,5 miliardi di euro impiegati. Un ruolo determinante in tal senso viene ricoperto dai consorzi fidi che, come CreditAgri Italia, continuano a sostenere le imprese attraverso il rilascio di forme di garanzia. L'agricoltura vuole dunque tornare protagonista, ha i mezzi per farlo ma non deve trovarsi piegata da un eccessivo peso provocato dalla troppa burocrazia che grava sul settore primario: ancora una volta ribadiamo che il nostro settore "è, può e vuole" essere il motore autentico di una ripresa economica che davvero per il nostro Sistema-Italia non può più aspettare.

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SINDACALE - I RISULTATI DELLA MOBILITAZIONE

Grazie a Coldiretti l'IMU è più leggera Q da NOVARA - ELENA SASSONE (Responsabile Servizi Fiscali Impresa Verde)

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mu, si cambia. L’approvazione dell’emendamento al decreto legge fiscale raccoglie diverse tesi esposte da Coldiretti al tavolo di confronto con il governo: la direzione è quella di una maggiore equità fiscale. Ma vediamo come gli emendamenti andranno a incidere sull’Imu agricola. Per quanto attiene ai terreni agricoli, posseduti e condotti da coltivatori diretti o Iap (Imprenditori agricoli professionali) iscritti nelle relative gestioni previdenziali, oltre alla conferma del coefficiente moltiplicatore a livello ridotto a 110, viene ripristinata sia la franchigia, al di sotto della quale non è dovuta l’imposta, sia alcune riduzioni. Per i terreni agricoli non utilizzati da soggetti coltivatori diretti e Iap è previsto, invece, un aggravio dell’Imu per l’aumento del coefficiente moltiplicatore, utilizzato per il calcolo della base imponibile, che sale da 130 a 135 e non è prevista alcuna franchigia. Importanti le novità per i fabbricati rurali: per quelli ad uso strumentale (stalle, depositi, agriturismi, fienili, serre etc.), ubicati in comuni classificati montani o parzialmente montani (altitudine superiore a mille metri secondo gli elenchi Istat), è prevista l’esenzione dall’imposta. Relativamente alle modalità di pagamento del tributo, è stabilito che per i fabbricati rurali ad uso strumentale l’acconto di giugno (da effettuare quest’anno entro il giorno 18) sarà corrisposto nella misura del 30% (il restante 70% sarà liquidato con il saldo del 16 dicembre). Riguardo ai fabbricati rurali (abitativi e strumentali) ancora iscritti al catasto terreni, essi dovranno essere trasferiti a quello urbano entro il 30 novembre, mentre il pagamento dovrà essere assolto in un’unica soluzione a dicembre.

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Ma proprio sui fabbricati andrà a influire la norma che prevede che con decreto del presidente del consiglio, si possa procedere, sulla base del gettito della prima rata del tributo, ad una modifica delle aliquote, delle relative variazioni e della detrazione previste dalla legge. In particolare, per il settore agricolo l’abbassamento delle aliquote prima del versamento della seconda rata riguarderà i fabbricati strumentali ove, come si prevede, il gettito stimato dopo l’accatastamento supererebbe il limite di 135 milioni stimati dal ministero dell’economia. Inoltre, per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, si prevede un abbattimento della base imponibile, limitatamente al periodo in cui sussistono dette condizioni.

Dopo la Mobilitazione e il confronto istituzionale, il Governo rivede i contenuti della nuova tassa che diventa meno devastante ed impositiva per le imprese agricole

Dichiarazione IMU, quando va presentata ?

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er quanto riguarda la dichiarazione Imu è precisato che deve essere presentata entro 90 giorni dalla data in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti per la determinazione della tassa. Ai comuni è data la possibilità di predisporre i propri regolamenti e deliberare le aliquote entro il 30 settembre 2012 (termine in precedenza fissato al 30 giugno). Tale differimento presuppone che, in occasione del pagamento della prima rata, l’imposta sarà calcolata con l’applicazione delle aliquote previste dalla normativa di riferimento salvo conguaglio in sede di saldo. Il Caf Coldiretti di Novara e Vco è a disposizione degli associati per offrire supporto, maggiori informazioni e consulenza specifica alle imprese agricole.

▶ IL PRESIDENTE DI COLDIRETTI MARINI CONCLUDE A ROMA LA MOBILITAZIONE

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SPECIALE VINITALY

VINITALY, successo per i vini novaresi! Bilancio positivo per la presenza delle imprese vinicole delle due province a Veronafiere Q da NOVARA - MARCO CIAMPANELLI (Referente Campagna Amica)

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positivo il bilancio della partecipazione del territorio novarese a Vinitaly 2012. I produttori del Novarese erano presenti in forze al padiglione del Piemonte e in molti hanno notato un aumento di interesse verso l’enologia e le produzioni made in Novara e Vco: merito dell’ottimo lavoro svolto in vigna e cantina negli ultimi anni, merito di un mercato crescente per la Docg Ghemme che ha saputo fare da volano agli altri vini del territorio (in particolare le Doc Boca, Fara, Sizzano e Colline Novaresi), grazie ad un’innovazione produttiva che, negli ultimi tempi, ha portato alla creazione di etichette nuove e interessanti (dai nebbioli rosè fino al passito di Vespolina, quest’ultimo prodotto dall’azienda Ioppa e presentato per la prima volta lo scorso autunno). A Vinitaly c'erano anche i produttori della nuova Doc “Valli Ossolane”. «Un dato interessante che emerge da Vinitaly è la crescente attenzione per il consumo dei vini del territorio, anche dal punto di vista della ristorazione» sottolinea il direttore di Coldiretti Novara Vco Gian Carlo Ramella. «È un dato che ci accomuna al resto del Paese, che scopre gli italiani, in termini di scelte di consumo, addirittura più nazionalisti dei francesi: si tratta di una clamorosa inversione di tendenza nei consumi a favore del prodotto Made in Italy che può ormai contare su centinaia di vini a denominazione di origine».

Anche a Novara e Vco imprese giovani che sanno innovare e dare qualità

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n comparto dinamico, fatto di imprese che sanno innovare e vogliono costruirsi un futuro importante. L'annuale appuntamento con Vinitaly è anche l'occasione per tracciare un quadro d'analisi sulla crescita e sullo stato dell'arte della viticoltura. Novarese e non solo. Le imprese vinicole novaresi sono da anni esempio di quel "rinnovamento generazionale" che vede i figli affiancarsi ai propri genitori nel reggere le redini delle imprese: un dato che proprio a Vinitaly è stato al centro dell'incontro che ha presentato la ricerca qualitativa commissionata all’Ispo ‘Di padre in figlio – Il passaggio generazionale nelle grandi famiglie del vino". Nuove imprese all'avanguardia, si diceva, che informatizzano, pianificano, rispettano l’ambiente, comunicano più dei loro padri, ma soprattutto sono in grado di aprirsi autentiche autostrade commerciali verso l’estero. In un Paese epicentro del family business (secondo l’omonima rivista americana, nel mondo 6 aziende familiari tra le 10 più anziane sono italiane), la ricerca dimostra come quello del vino sia il settore dove più sono convogliate le positività del fenomeno. «Gli economisti intervistati – ha detto Renato Mannheimer nel presentare la ricerca - ritengono il comparto una sorta di eccezione che si distingue da tutti gli altri settori in modo molto positivo. Se infatti in generale con la generazione dei figli si perde coraggio, abilità e spirito di sacrificio, nel comparto vinicolo prevalgono saggezza, buon senso e continuità». E si tratta di una formula decisiva in un contesto che vede la viticoltura quale settore chiave, insieme all'intera economia agricola, nella formazione del Pil nazionale italiano.

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▶ SUCCESSO DI PUBBLICO PER VINITALY

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SPECIALE VINITALY Impollinazione

A Rovellotti Viticoltori in Ghemme il prestigioso premio "Cangrande"

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n questa 46° edizione del Vinitaly di Verona, per il Piemonte, la Medaglia Cangrande è stata conferita ad una prestigiosa azienda del territorio, Rovellotti Viticoltori in Ghemme. Si tratta del prestigioso riconoscimento che, in ogni edizione del Vinitaly, la Fiera di Verona assegna ai benemeriti della vitivinicoltura segnalati dalle Regioni Italiane. La cerimonia di consegna si è svolta domenica 25 Marzo 2012, a seguire la cerimonia di inaugurazione prevista alle ore 11 presso l’auditorium della fiera. «Con la scelta di designare Rovellotti per la Medaglia Cangrande - ha dichiarato Claudio Sacchetto, assessore agricoltura Regione Piemonte - abbiamo voluto anche rendere omaggio a questa importante isola dell’arcipelago vitivinicolo piemontese e ai suoi pregiati vini. Un territorio, questo, che ha contribuito al rinascimento e alla affermazione della vitivinicoltura piemontese».

▶ DEGUSTAZIONE A VINITALY

Tante le aziende Coldiretti Novara Vco attiva del territorio il nuovo Servizio Tecnico Vitivinicolo presenti attraverso

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a sempre più importante strategicità del settore vitivinicolo novarese vede nell'impegno della Coldiretti di Novara e Vco un'importante azione di rinnovamento. È infatti attivo presso gli uffici della Federazione Interprovinciale il nuovo SERVIZIO TECNICO VITIVINICOLO, attraverso il Sistema Servizi di Impresa Verde. Per tutte le informazioni, rivolgersi presso gli Uffici Zona. Il nuovo servizio è in grado di fornire assistenza in merito a:

• Domande di estirpo e reimpianto vigneti • Contributo per ristrutturazione vigneti • Contributi vari Ocm Vino (Vendemmia verde, ecc.) • Tenuta registri di cantina • Adempimenti vini Doc e fascettatura • Dichiarazioni di giacenza, produzione e vinificazione • Assistenza per legislazione, etichettatura e adempimenti vari settore vinicolo • Pratiche per il rilascio di autorizzazioni sanitarie • Manuali per autocontrollo Haccp aziendali • Pratiche per apertura deposito fiscale e predisposizione invii telematici • Agenzia Dogane per le esportazioni

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l'Ente Camerale Q da NOVARA - MARCO CIAMPANELLI (Referente Campagna Amica)

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ome detto è stata nutrita la partecipazione dei produttori vitivinicoli della provincia di Novara all'edizione 2012 di Vinitaly: in particolare, negli stand allestiti presso il padiglione del Piemonte, attraverso la sola Camera di Commercio di Novara si sono iscritte ben tredici realtà produttrici della zona:

Azienda Agricola Cascina Zoina di Da Pos Daniela Azienda Brigatti Francesco Azienda Agricola Mazzoni Tiziano Cantine del Castello Conti Azienda Agricola Boniperti Castaldi Francesca Azienda Agricola Vitivinicola La Torretta di Ferro Lorenzo Azienda Agricola Bianchi Cecilia Azienda Barbaglia Antonio Vallana e Figlio Azienda Agricola Codecasa Giada Rovellotti Viticoltori Casa Vinicola Paride di Chiovini Paride

Presenti a Vinitaly 2012 anche altre importanti aziende vinicole del territorio attraverso propri stand.

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Impollinazione

Vinitaly 2012,un'edizione di grandi numeri con numerosi visitatori e buyers dai Paesi esteri Q da NOVARA - MARCO CIAMPANELLI (Referente Campagna Amica)

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a crescente attenzione avuta dai nostri vini a Vinitaly è il primo segno di un'edizione caratterizzata da numeri positivi, segno del "buon nome" di cui il vino italiano oggi gode sui mercati internazionali. Non a caso, Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Federvini, ha detto: «Questo è il Vinitaly dell'export». Vinitaly ha vinto la sua scommessa e incassa la soddisfazione degli espositori e un numero di visitatori professionali in crescita dall’estero e soprattutto dal canale horeca italiano. Questi ultimi sono giunti in grande numero già nella giorna-

ta di lunedì e molto forte è stata la partecipazione di ristoratori, titolari di enoteche e wine bar provenienti dal Sud Italia. La nuova formula su 4 giorni, dalla domenica al mercoledì, si è dimostrata vincente e la presenza tra gli stand anche degli operatori esteri si è fatta sentire «con un grande ritorno di Stati Uniti e Canada – dice Ettore Riello, presidente di Veronafiere –, oltre che da tutti i Paesi consumatori emergenti asiatici con la Cina che entra nella nostra top 10, dalla Russia, dal Nord Europa, dalla Francia, ma anche massicciamente dalla Germania per un totale di oltre 140.000 visitatori da 120 Paesi. La percentuale di quelli esteri è cresciu-

ta arrivando al 35% del totale». Tasting, il banco d'assaggio dedicato a grappe, amari, liquori realizzato in collaborazione con il Centro Studi Assaggiatori ha fatto registrare un grande successo, con 5.500 assaggi. Importante la conferma dei media presenti da oltre 45 Paesi (Usa, Germania, Russia in testa), con oltre 2.500 giornalisti accreditati in rappresentanza di oltre 170 radio e tv, 105 quotidiani e 110 testate online. E, davvero, ha ragione il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani, ad affermare: «Il successo d’impresa delle famiglie italiane del vino è anche il successo di Vinitaly».

▶ RAMELLA E GERMANO PRETI CON LA DELIBERA DI CUREGGIO

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L'Iride Agricoltura 2000 - Marzo 2012

L'Iride Agricoltura 2000 - Dicembre 2011

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ECONOMICO

RISO, una proposta per la classificazione delle nuove varietà COLDIRETTI A DIFESA DEL MADE IN ITALY Riso e credito al centro del convegno alla Banca Popolare di Novara

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uono il riscontro di pubblico per il convegno di lunedì 2 aprile, presso la sede della Banca Popolare di Novara in via Negroni, dal titolo "Sosteniamo l'agricoltura- La Filiera del Riso". Numerosi gli interventi a firma Coldiretti, tra cui quelli di Giorgio Piazza (presidente CreditAgri Italia), di Roberto Grassa (Amministratore delegato CreditAgri Italia), Mauro Tonello (vice presidente Coldiretti e presidente Filiera Italiana Riso Sca Spa). Con loro anche Fabrizio Rosatella (responsabile agricoltura Banco Popolare) e Alberto Mauro (responsabile divisione nord Banca Popolare). Introduzione e conclusioni di Paolo Rovellotti, presidente Coldiretti interprovinciale e Camera di Comercio di Novara. Diverse le argomentazioni chiave del convegno: CreditAgri Italia ha ribadito il ruolo che intende assumere nella concessione del credito agevolato alle imprese agricole, ponendosi come una forza attiva e concreta. Rovellotti ha presentato il convegno come l'incontro tra il mondo agricolo e la banca del territorio. La Banca Popolare di Novara ha sottolineato come, negli ultimi tempi, la struttura dell'intero Banco Popolare si sia ulteriormente rafforzata, in merito, con una sezione apposita per trattare il credito agrario: sulla base di questo, è stata confermata la disponibilità a dare ascolto alle imprese bisognose di credito. In questo discorso, è emersa ▶ IL CONVEGNO ALLA BPN la problematica relativa alla cessione delle cascine e delle aziende agricole di proprietà dell'ospedale Maggiore: si sta studiando la possibilità che gli attuali affittuari possano divenire proprietarie e, come sottolinea il direttore di Coldiretti Novara Vco Gian Carlo Ramella, «va valutato positivamente l'impegno della Banca Popolare ad aprire un discorso di intervento, qualora - come purtroppo è prevedibile non risultassero sufficienti i fondi previsti da Ismea».

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Q da NOVARA - MARCO CIAMPANELLI (Referente Campagna Amica)

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i discute in questi giorni della revisione del decreto annuale sulla classificazione delle varietà di riso. Il ministero ha comunicato che il decreto interministeriale relativo alla campagna 2011/2012 verrà pubblicato entro tempi brevi con i contenuti approvati dalla Conferenza Stato Regioni del 15 marzo e già illustrati nell’incontro di filiera del 15 novembre. Nell’occasione, Coldiretti ha nuovamente sollevato il problema della mancata classificazione della varietà Ulisse (unitamente ad altre varietà) sul quale il ministero si è detto disponibile a ricercare una possibile soluzione nei prossimi provvedimenti annuali. In relazione alla revisione del decreto annuale, è stato illustrato il documento Coldiretti definito e condiviso nell’ambito del gruppo di lavoro riso, con la premessa che una volta definite le regole che governeranno le prossime campagne di semina, potremmo negoziare i parametri che fisseranno le caratteristiche. Il ministero ha acquisito il documento, ne darà diffusione ed attuerà una sorta di comparazione con altre proposte che verranno formulate dalle organizzazioni di filiera per avviare un percorso negoziale sulla composizione del nuovo provvedimento. Nell’occasione è intervenuto il dott. Frigeri, del Mipaf che segue lavori della Commissione per l’iscrizione delle varietà al registro nazionale, comunicando che le nuove disposizioni Ue in materia di iscrizione delle sementi di riso potrebbero influire sulla valutazione delle future varietà in termini di misurazione delle caratteristiche.

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Il mondo del Riso Il documento di Coldiretti

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l contributo di Coldiretti alla stesura di nuovi criteri per la classificazione delle varietà di riso. Premessa: La bozza del decreto annuale interministeriale (Mipaf e Sviluppo Economico) concernente la denominazione dei risoni e delle corrispondenti varietà di riso (iscrizione nei gruppi commerciali) relativo alla campagna 2011/2012 era stata già definita, in termini sostanziali lo scorso 15 Novembre dai rappresentanti ministeriali, dall’Ense, dall’Ente Risi con la partecipazione dei rappresentanti dell’intera filiera. Il provvedimento, non ancora pubblicato, è stato approvato il 15 Marzo scorso dalla Conferenza Stato-Regioni, pertanto, il Ministero ritiene che non potrà apportare eventuali aggiustamenti a quanto già definito nell’ambito della Conferenza. In ogni caso è urgente ed indispensabile definire nuovi criteri per la composizione dei decreti che regoleranno in futuro la produzione e la commercializzazione delle varietà di riso (in mancanza di un serio provvedimento legislativo). A questo proposito è emblematico l’esempio della varietà Ulisse che risponde alle esigenze produttive (incremento di resa) e commerciali (qualità organolettiche) ma non raggiunge le caratteristiche per essere classificato in un determinato gruppo di appartenenza; Pertanto è necessario colmare tali lacune nell’ambito delle disposizioni nazionali attraverso un adeguamento del decreto annuale interministeriale alle attuali esigenze di filiera. In questo contesto, a partire dalla prossima campagna, la componente Coldiretti propone i seguenti aggiustamenti al provvedimento annuale: • Mantenere l’attuale griglia dell’allegato F del Decreto dell'11 Gennaio 2011 ipotizzando una % di scostamento da negoziare; • Prima dell’attribuzione ai gruppi è necessario rimisurare le caratteristiche delle varietà testimoni, seminate nella stessa annata agraria, per evitare che l’andamento climatico della stagione influisca nella comparazione con le nuove varietà oggetto di iscrizione; • Le coltivazioni delle varietà di nuova iscrizione che dovranno essere classificate compatibilmente con il provvedimento annuale dovranno essere contenute in termini di superficie, con una diffusione del seme in modo razionale nelle aree a vocazione, al fine di ridurre i rischi commerciali (sempre a carico del produttore) di una mancata classificazione; • Rivedere la % delle rotture di riso (attualmente 5%); • Rendere obbligatori i controlli di qualità, anche attraverso Ente Risi, su tutte le fasi operative della filiera; • Composizione di una commissione qualità, promossa dal Mipaf: a) per valutare le qualità organolettiche e gastronomiche del prodotto (una varietà magari rientra nei parametri ma in termini di commestibilità rovina il mercato del riso); b) per introdurre un meccanismo a tutela, conservazione, diffusione e ulteriore valorizzazione del nostro patrimonio varietale che rappresenta l’immagine commerciale nel mondo; • Avviare un programma di riduzione (cancellazione) delle varietà; • Il provvedimento annuale dovrà essere approvato e pubblicato entro il mese di novembre di ogni anno per consentire una seria programmazione delle semine. Coldiretti ritiene inoltre che per consolidare e ulteriormente valorizzare le produzioni nazionali nonché conferire spessore ai provvedimenti legislativi è necessario proporre e possibilmente applicare, anche progressivamente, l’obbligatorietà del luogo di origine e di provenienza sulle confezioni di riso poste in vendita.

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Riso, al lavoro la consulta di Coldiretti Novara Vco

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e peculiarità del settore riso e la positiva intraprendenza dei produttori hanno portato il consiglio provinciale di Coldiretti a deliberare la costituzione di una Consulta per affrontare tutte le tematiche del settore. Oltre ai componenti del consiglio direttivo dediti alla risicoltura (Giuseppe Rosso, Fabrizio Rizzotti, Emilio Simonelli, Giuseppe Locatelli, Cesare Giarda, Angelo Re, Claudio Varallo e Alfredo Saracco) fanno parte della consulta, in rappresentanza dell'intero territorio provinciale, Ilario Pieropan, Maddalena Francese, Antonio Ferrari, Giuseppe Zanzola, Carlo Tega, Cesare Tromellini, Angelo Ballasina, Lorenzo Bovio, Alessandro Depaoli, Stefano Tosi ed Elena Lovati.

▶ RISAIE IN SOMMERSIONE

▶ RISO MATURO

Riso, sul mercato vendite in calo rispetto al 2011

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er quanto riguarda l’andamento del mercato italiano, con 33.344 tonnellate le vendite dei produttori risultano in linea con il trend degli ultimi due mesi. Le transazioni hanno riguardato 13.711 tonnellate di lunghi A, 10.673 tonnellate di lunghi B, 7.907 tonnellate di tondi e 1.053 tonnellate di medi. La disponibilità risulta collocata al 62,8% a fronte del 70% della scorsa campagna; le vendite attuali risultano in calo di 185.353 tonnellate (-16,3%) rispetto ad un anno fa.

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CAMPAGNA AMICA LA FILIERA AGRICOLA TUTTA ITALIANA Impollinazione

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COS'È OGGI, COSA SARÀ NEL FUTURO...

CAMPAGNA AMICA. Quattro anni di tanti successi IL BILANCIO DI TONI DE AMICIS, RESPONSABILE NAZIONALE Q da NOVARA - MARCO CIAMPANELLI (Referente Campagna Amica)

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alla nascita della Fondazione Campagna Amica, sia sul territorio delle nostre due province, sono trascorsi quattro anni, ma se per un attimo proviamo a guardarci indietro scopriamo che quanto è stato realizzato ha già assunto un'importanza significativamente determinante per il mondo agricolo, nonchè utili risvolti per la società nel suo complesso. Toni De Amicis, direttore generale della Fondazione Campagna Amica, nel parlare del percorso compiuto, guarda al futuro e parla degli obiettivi che verranno. Già oggi Campagna Amica come "brand", ovvero come marchio identificativo della vera distintività del made in Italy alimentare, è diventato un grande patrimonio, unico ed originale, per il nostro Paese. Un patrimonio certamente immateriale, composto da valori etici, ambientali, sociali ed economici. Ma sono valori riconoscibili da segni distintivi, messaggi e temi caratterizzanti, in grado di orientare il consumatore verso il marchio Campagna Amica. Nello stesso tempo, il nostro è anche un grande patrimonio materiale, composto da una rete di seimila punti vendita sparsi ovunque nel Paese, in cui sono coinvolti ogni anno

ventimila produttori agricoli e frequentati da oltre nove milioni di cittadini consumatori. Campagna Amica, quindi, è divenuta anche un grande circuito di produttori in vendita diretta, che intendono affermare un nuovo modello di produzione e di vendita dei prodotti agricoli basato sul riaccorciamento della filiera agroalimentare. Un nuovo modello che, in alle▶ QUI SOTTO UN MANIFESTO DI CAMPAGNA AMICA anza con i consumatori stessi, IN ALTO, TONI DE AMICIS si vuole contrapporre ai poteri forti dell'attuale sistema agroalimentare italiano, per riequilibrarne i punti di forza, oggi assolutamente penalizzanti per il mondo agricolo. Questa, dunque, è oggi Campagna Amica: un grande movimento di produttori agricoli e consumatori che, scommettendo sul made in Italy e sulle risorse dei nostri territori, stanno dando una risposta concreta alla crisi economica che investe ormai da troppi anni il nostro Paese.

Campagna Amica è un nuovo modello che vuole controbilanciare lo strapotere delle: • filiere lunghe, ovvero quelle interminabili • grande distribuzione organizzata, che ha il monopolio della distribuzione alimencatene di intermediazioni commerciali che creano diseconomie e speculazioni al danno tare nel nostro Paese (con una quota sopra di tutti il 70%), che trattiene il 60% del prezzo pagato dal consumatore per il prodotto (quello • multinazionali, che fanno spessissimo che il presidente di Coldiretti Sergio Marini chiama furto di valore) e che impone, come concorrenza sleale con le loro delocalizzaregola di accesso, il "credito di fornitura" ai zioni produttive (quanti casi come la Simest ci sono ancora nel nostro Paese?), con i loro produttori, con veri e propri contratti capecontinui furti d'immagine e con la quasi tostro. tale mancanza di trasparenza sulla composizione dei prodotti

www.campagnamica.it

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L'Iride Agricoltura 2000 - Aprile 2012


Dal Territorio: Oleggio Q

INTENSO PROGRAMMA - Molti gli eventi in tutto il centro cittadino

1° maggio: ad Oleggio ritorna Fiera Agricola GIUNTA ALLA QUATTORDICESIMA EDIZIONE, VEDRÀ PROTAGONISTI I PRODUTTORI DI COLDIRETTI E CAMPAGNA AMICA LA PRIMA MANIFESTAZIONE RISALE AL 1906 Q da OLEGGIO - CHRISTIAN INVERNIZZI (Segretario di zona Coldiretti Oleggio)

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i rinnova ad Oleggio "Città del Latte", il 1° maggio prossimo, l’appuntamento con la Fiera Agricola, giunta alla quattordicesima edizione ma che richiama una tradizione ben più antica, quella ormai ultracentenaria che la vide nascere nel lontano 1906. Da quando la tradizione è stata ripresa, il successo di partecipazione è stato crescente per numero di visitatori ed espositori: ogni anno, infatti, migliaia di persone si riversano nelle piazze e nelle vie della cittadina del Medio Novarese per incontrare l’agricoltura, la ruralità e le tradizioni, e pure per osservare la mostra mercato che, quest’anno, conterà oltre 120 espositori. La Coldiretti di Novara e Vco sarà presente in forze, proponendo varie degustazioni di prodotti tipici grazie ai produttori di Campagna Amica. Il programma di quest’anno sarà par-

ticolarmente intenso: dall’inaugurazione alle ore 9.30 fino alla chiusura, il susseguirsi di eventi è dinamico in tutti i punti di aggregazione. In via Roma sono previste attività educative per i bambini dai 6 agli 11 anni; in via Calini sarà allestita la mostra cunicola e verranno proposte prove di agilità canina; ancora, in viale Garibaldi ci sarà l’esposizione del Gruppo Boscaioli Oleggesi, mentre in vicolo Chiesa è prevista l’apertura straordinaria del museo civico etnografico. Ancor più ricco il programma nella centralissima piazza Martiri, con l’esposizione delle macchine agricole storiche e la dimostrazione della trebbiatura con macchine del primo ‘900. Un appuntamento importante per la città di Oleggio, che vede la Coldiretti fortemente impegnata per trasmettere e comunicare l’attualità dei valori rurali anche al pubblico dei cittadini consumatori, che proprio a Oleggio hanno decretato il successo di uno degli Agrimercati di Campagna Amica presente ormai da diversi mesi».

Q IN SEI LEZIONI

OLEGGIO IN FIORE con tanti eventi Q da OLEGGIO - C.I.

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na mostra mercato del verde per una giornata di primavera speciale. È quanto ha proposto Oleggio domenica 15 aprile con la manifestazione "Oleggio in Fiore" che si è svolta al Parco Beldì. Per tutta la durata della manifestazione, dalle 9.30 del mattino fino a sera, il pubblico ha affollato i molti stand presenti e partecipato a conferenze ed incontri, tra cui quello promosso da Coldiretti Novara Vco sul tema "I fiori parlano sempre", dove sono stati illustrati aspetti pratici di coltivazione, ma dove pure si è parlato di utilizzo dei fiori in cucina per realizzare preparazioni gastronomiche prelibate. I laboratori per i più piccoli, curati da educatori professionali, e le passeggiate con pony e cavalli hanno avuto il merito di avvicinare anche le nuove generazioni al mondo dell'ortoflorovivaismo. Importante è stato anche il legame con il territorio, con le visite guidate alla Basilica di San Michele, a due passi dal parco, a cura del museo civico etnografico del comune. Una delle novità per quest'anno 2012 è stata la presenza della mongolfiera che permetterà ai presenti di poter ammirare il panorama della campagna oleggese dall'alto.

▶ OLEGGIO, IL RITORNO DI FIERAGRICOLA: COLDIRETTI SARÀ SEMPRE PROTAGONISTA

L'Iride Agricoltura 2000 - Aprile 2012

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Dal Territorio Q

IMPORTANTE SENTENZA

ESPORRE LA BANDIERA DI COLDIRETTI non è pubblicità Q da NOVARA - REDAZIONE

L

e bandiere di Coldiretti, esposte da un imprenditore che di tale organizzazione sia socio, non rappresentano un mezzo di comunicazione, assoggettabile all’imposta di pubblicità, non essendo assolutamente idoneo a costituire un adeguato messaggio pubblicitario, in assenza totale di riferimenti oggettivi all’azienda dell’imprenditore che le espone ed ai suoi prodotti e/o servizi. Con tali motivazioni, la Commissione tributaria provinciale di Arezzo (sentenza n. 53/5/12 depositata il 22 marzo 2012) ha accolto il ricorso presentato dal titolare di un’azienda agricola che, in qualità di socio della Coldiretti, aveva esposto all’interno della medesima quattro bandiere recanti il logo e la dicitura Coldiretti, a testimonianza di una

condivisione di valori, principi ed ideali che riconosce come propri. Questa forma di partecipazione, espressa mediante un veicolo di comunicazione ideologica quali sono appunto le insegne, aveva indotto il Comune di Arezzo a ritenere, invece, che il messaggio in esse contenuto (logo e semplice dicitura dell’organizzazione) rappresentasse comunque un mezzo espressivo di un’attività economica, avente finalità lucrativa, suscettibile di assoggettamento all’imposta di pubblicità. E’ opportuno, a tale riguardo, osservare che il comportamento tenuto nella circostanza dal titolare dell’azienda non può essere inteso come una volontà di migliorare la propria immagine, quanto piuttosto di testimoniare, come già detto, una condivisione della “ideologia” propria dell’organizzazione cui la bandiera stessa si riferisce.

Zone Montane: indennità compensativa Q da NOVARA - C.S.

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a Regione Piemonte ha aperto i termini per la presentazione delle domande relative all'indennità compensativa (misura 211 del Psr 2001/2013): l'indennità è concessa per ogni ettaro di superficie coltivata ricadente nelle zone classificate montane sulla base di parametri unitari, fissati per tipo di coltura; se l'ammontare dei contributi richiesti eccede la disponibilità finanziaria; al fine di favorire le aziende maggiormente svantaggiate, verranno prioritariamente escluse le coltivazioni proprie dei fondovalle o delle zone più fertili, secondo un criterio attitudinale e di fertilità dei suoli. L'entità del contributo si calcola su base di ettarato Sau (superficie agricola utilizzata) ammessi per ogni azienda, moltiplicati per gli importi unitari colturali entro 40 ettari. Possono presentare domanda gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile e s.m.i., titolari di impresa iscritta al "registro delle imprese" della Camera di Commercio, fatte salve le esenzioni di legge. Per tutti gli ulteriori dettagli e le specificità del caso è opportuno prendere contatti con il CAA Coldiretti Novara Vco.

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DUE INSERTI DA UTILIZZARE PER GLI ADEMPIMENTI RELATIVI ALLA CONDIZIONALITÀ Q da NOVARA - CLAUDIO SALSA (Responsabile CAA Coldiretti)

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elle prossime pagine trovate due inserti da staccare e conservare: saranno utili alle imprese da utilizzare come prima nota per gli adempimenti relativi alla condizionalità. Relativamente al primo, si tratta del Registro dei Trattamenti per l'anno 2012 ed è indirizzato a tutte le aziende che utilizzano fitofarmaci. Il secondo è il Registro Direttiva Nitrati Anno 2012: sono tenute alla compilazione della scheda: a) le aziende tenute alla compilazione del PUA, sia in forma semplificata sia completa. b) le aziende ricadenti in Zvn (Zone Vulnerabili da Nitrati), non tenute alla compilazione del PUA, con fabbisono azotato colturale maggiore di 3.000 Kg annui (equivalenti a circa 21 ha nella situazione media piemontese). Tali aziende possono, in alternativa alla compilazione della scheda per la registrazione delle fertilizzazioni, optare per la conservazione della documentazione giustificativa relativa all'acquisto ed alla cessione dei concimi, a condizione che se ne possa desumere la quantità utilizzata. Qualora le aziende summenzionate aderiscano alle misure Psr, possono compilare la scheda in sostituzione a quella prevista dal Psr stesso, purchè completa delle voci "epoca" e "modalità di interramento". Si raccomanda, se possibile, indicare gli identificativi catastali (Comune, Foglio, Mappale) dei terreni oggetto di interventi di fertilizzazione. Da quest'anno il servizio è erogato direttamente da Impresa Verde presso gli Uffici Zona.

L'Iride Agricoltura 2000 - Aprile 2012


REGISTRO DEI TRATTAMENTI ANNO 2012 DATI ANAGRAFICI RELATIVI ALL’AZIENDA COGNOME O RAGIONE SOCIALE

NOME

SESSO M

DATA DI NASCITA

F giorno

mese

CODICE FISCALE

anno

PROV.

COMUNE DI NASCITA

P. IVA

DOMICILIO O SEDE LEGALE

INDIRIZZO E NUMERO CIVICO

COMUNE

PROV.

UBICAZIONE AZIENDA (solo se diverso dal domicilio o sede legale) INDIRIZZO E NUMERO CIVICO

COMUNE

PROV.

RAPPRESENTANTE LEGALE (solo se il titolare è persona giuridica) COGNOME O RAGIONE SOCIALE

SESSO

NOME

M

DATA DI NASCITA

F giorno

COMUNE DI NASCITA

FIRMA DEL TITOLARE DELL’AZIENDA

mese

anno

PROV.


DATA

COLTURA

ESTENSIONE IN ETTARI

FASE DEL CICLO BIOLOGICO (*) RACCOLTA

INIZIO FIORITURA

TRAPIANTO

SEMINA

* di semina, trapianto, inizio fioritura o inizio raccolta mettendo la X nella casella corrispondente

AVVERSITÀ DA COMBATTERE NOME DEL PRODOTTO DOSE PER ETTARO

QUANTITÀ (Kg o litri) TOTALI

Firma dell’utilizzatore se diverso dal titolare dell’Azienda

NOTE


REGISTRO DIRETTIVA NITRATI ANNO 2012 DATI ANAGRAFICI RELATIVI ALL’AZIENDA COGNOME O RAGIONE SOCIALE

NOME

SESSO M

DATA DI NASCITA

F giorno

mese

CODICE FISCALE

anno

PROV.

COMUNE DI NASCITA

P. IVA

DOMICILIO O SEDE LEGALE

INDIRIZZO E NUMERO CIVICO

COMUNE

PROV.

UBICAZIONE AZIENDA (solo se diverso dal domicilio o sede legale) INDIRIZZO E NUMERO CIVICO

COMUNE

PROV.

RAPPRESENTANTE LEGALE (solo se il titolare è persona giuridica) COGNOME O RAGIONE SOCIALE

SESSO

NOME

M

DATA DI NASCITA

F giorno

COMUNE DI NASCITA

FIRMA DEL TITOLARE DELL’AZIENDA

mese

anno

PROV.




Tabella Limiti massimi di apporto d’azoto in kg/ha/anno (1) N efficente Resa kg N/ha t/ha Frumento tenero 180 6,5 gran Frumento duro e grani di forza 190 6,0 gran Orzo 150 6,0 gran Avena 110 4,5 gran Segale 120 4,5 gran Triticale 150 6,0 gran Silomais (irriguo) 280 23 s.s. Silomais (non irriguo) 210 18,4 s.s. Mais da granella (irriguo) 280 13 gran Mais da granella (non irriguo) 210 10,4 gran Sorgo granella 220 7,5 gran Erbaio invernale di loiessa 120 7,0 s.s. Erbaio estivo di panico 110 7,0 s.s. Prati avvicendati o permanenti 300 13,0 s.s. Prati avvicendati 170 di sole leguminose Leguminose da granella 30 (pisello, soia) Colza 150 4,0 gran Girasole 120 3,5 gran Barbabietola da zucchero 160 60,0 tq Riso 160 7,0 gran Patata 190 48,0 tq Pomodoro 180 80,0 tq Arboree Actinidia 150 25 Albicocco 135 13 Ciliegio 120 9 Melo 120 35 Nocciolo 100 2 Noce 120 4 Pero 120 30 Pesco 175 25 Susino 120 20 Vite lavorata 70 9 Vite alta produzione 100 18 Pioppo 120 20 Pioppo da biomassa 130 15 Orticole Aglio 170 9 tq Asparago verde 210 7 tq Basilico 110 20 12 Colture

Colture Bietola da coste Biet. rosse Bietola da foglie Broccolo Cavolo cappuccio Carota Cavolfiore Cavolo verza Cece Cetriolo Cicoria Cipolla Cocomero Endivie Fagiolino da industria Fagiolino da mercato fresco Fagiolo Finocchio Fragola Lattuga Mais dolce Melanzana Melone Peperone Porro Prezzemolo Radicchio Ravanello Ravanello da seme Scalogno Sedano Spinacio da industria Spinacio da mercato fresco Verza Verza da industria Verza da seme Zucca Zucchino da industria Zucchino da mercato fresco

N efficente kg N/ha 190 90 280 180 250 195 225 165 80 225 210 160 130 130 70 50 70 240 160 130 170 175 140 200 126 100 190 80 160 120 250 190 125 150 150 160 210 190 190

Resa t/ha 35 tq 40 tq 25 tq 20 tq 27 tq 55 tq 35 tq 30 tq 3 tq 25 tq 32 tq 35 tq 60 tq 35 tq 9 tq 9 tq 4 tq 38 tq 35 tq 30 tq 16 tq 70 tq 35 tq 50 tq 35 tq 20 tq 20 tq 30 tq n.d. tq 8 tq 80 tq 20 tq 13 tq 35 tq 35 tq n.d. tq 40 tq 50 tq 50 tq

NOTE: Gli apporti massimi di azoto della tabella devono essere ridotti nei seguenti casi: a) coltura che segue l’aratura di un prato avvicendato di almeno 3 anni = - 40 kg N/ha; b) coltura che segue l’aratura di un medicaio di almeno 3 anni = - 60 kg N/ha. NOTA 2: Gli apporti massimi di azoto della tabella possono essere superati qualora l’azienda giustifichi e dimostri nel PUA, sulla base di opportuna documentazione (fatture di vendita o analoga documentazione), che il livello produttivo raggiunto negli ultimi 3 anni supera quello medio tabellare. LEGENDA: Ss= sostanza secca - gran=granella all'umidità commerciale - tq=tal quale



DATA

COLTURA

ESTENSIONE IN ETTARI

FASE DEL CICLO BIOLOGICO (*) RACCOLTA

INIZIO FIORITURA

TRAPIANTO

SEMINA

* di semina, trapianto, inizio fioritura o inizio raccolta mettendo la X nella casella corrispondente

AVVERSITÀ DA COMBATTERE

NOME DEL PRODOTTO DOSE PER ETTARO

QUANTITÀ (Kg o litri) TOTALI

Firma dell’utilizzatore se diverso dal titolare dell’Azienda

NOTE


Dal Territorio: Medio e Alto Novarese Danni da cinghiali e fauna selvatica: Coldiretti scrive agli assessori regionali

▶ UN CINGHIALE E I DANNI ALLE COLTURE DI MAIS A OLEGGIO

Q da OLEGGIO - CHRISTIAN INVERNIZZI (Segretario di zona Coldiretti Oleggio)

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ontinua l'azione di Coldiretti relativamente al problema dei danni causati dalla fauna selvatica, con particolare riguardo alle aree protette. Dopo l'intervista dello scorso mese al presidente del parco del Ticino Avanza (pubblicata proprio su queste pagine) Coldiretti ha indirizzato una lettera agli assessori regionali William Casoni e Claudio Sacchetto, evidenziando in essa le numerose problematiche connesse alla gestione della selvaggina sia nei parchi che per i danni causati alle coltivazioni agricole, nonché per i sinistri stradali causati dai cinghiali. ▶ PRATI DANNEGGIATI DAI CINGHIALI

L'Iride Agricoltura 2000 - Aprile 2012

All’assessore Casoni, Paolo Rovellotti e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Piemonte, hanno evidenziato che la legislazione vigente prevede che il risarcimento a favore degli imprenditori agricoli, ricadenti con i loro beni strumentali, all’interno di tali aree, sia di competenza della regione Piemonte con fondi appositamente stanziati, mediante il trasferimento delle risorse stesse alle Province. Le Province, alle quali compete l’accertamento, l’istruttoria e la liquidazione del risarcimento danni, hanno comunicato che i fondi stanziati dalla Regione sono stati interamente utilizzati e il capitolo risulta privo di disponibilità residua. Inoltre le imprese stanno chiedendo alle province di procedere con gli accertamenti, e in molti casi, proprio alla luce della mancanza delle disponibilità economiche sulla liquidazione queste non procedono con gli accertamenti dei danni 2012. All’assessore all’agricoltura Sacchetto, sono state segnalate diverse problematiche: in questi giorni, in particolare, gli allevatori di pecore stanno trasferendo le greggi dalla stalla dove hanno trascorso l’inverno, ai pascoli montani. Tra circa un mese, si trasferiranno anche i margari. Tra questi operatori, la tensione per gli attacchi da lupo è ovviamente molto elevata. Coldiretti Piemonte ha chiesto di emanare una circolare che indichi, in caso di attacchi da lupo, a quali uffici va inviata la segnalazione per la richiesta degli indennizzi e quali sono i documenti da allegare alla domanda, mettendo a disposizione il proprio CAA. «Gli ATC ed i CA – puntualizza il presidente di Coldiretti Piemonte e Novara Vco Paolo Rovellotti - non hanno pagato gli indennizzi per i danni da selvaggina per l’anno 2011. Inoltre, con la scusante che la Regione non ha pagato i danni dello scorso anno, nessuno degli organismi di gestione ha dato incarico ai periti per l’individuazione del danno 2012». Coldiretti Piemonte ha chiesto all’Assessore una comunicazione agli ATC e CA del Piemonte per illustrare le intenzioni amministrative al riguardo. “Relativamente ai danni causati dai cinghiali, le Amministrazioni Provinciali, non accettano più le istanze da parte dei cittadini che hanno subito incidenti con le auto. La motivazione adottata è che la Regione non eroga più fondi per questo genere di indennizzi. Anche a questo riguardo, è opportuno un chiarimento definitivo per porre fine ad una situazione di rimbalzo di responsabilità. Attendiamo ora la risposta dai due assessori competenti». Ricordiamo ancora una volta che gli imprenditori agricoli sono alle prese con situazioni-limite: molti di loro - in particolare quelli che operano nelle zone ricomprese nell'area del Parco del Ticino - aspettano ancora il pagamento dei danni provocati dai cinghiali nel 2010. Coldiretti Novara Vco torna ancora una volta a chiedere che siano riconosciuti alle imprese i danni subiti e che si attuino tutti i possibili interventi di prevenzione e selecontrollo per scongiurare il ripetersi - come purrtoppo avviene da anni di danni gravi, con particolare riguardo alla coltivazione di mais e dei prati a fieno.

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CAA CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI: NOTIZIE

Pacchetto LATTE, ecco il regolamento Q da NOVARA - CLAUDIO SALSA (Responsabile CAA Coldiretti)

C

on la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea del reg. 261/2012, si è definitivamente concluso l’iter che ha portato alla modifica del reg. CE 1234/2007 e definito il così detto “pacchetto latte”. Il tutto ha preso avvio fin dall’ottobre del 2009, quando, in risposta alla grave situazione del mercato lattiero, fu costituito, a livello comunitario, un gruppo di esperti che, in vista dell’abolizione delle quote latte entro il 2015, contribuisse a studiare norme atte a stabilizzare il mercato e conseguentemente il reddito dei produttori lattiero caseari. Il 15 giugno del 2010 il gruppo di esperti di alto livello consegnò la proprie relazione nella quale venivano evidenziate le carenze strutturali della filiera a partire dalle disparità di potere contrattuale dei vari soggetti che la compongono. Proprio su questa base, le soluzioni ipotizzate dal gruppo di lavoro individuavano un sistema nel quale la componente associativa e l’interprofessione, legate all’eventuale obbligo di stipulare dei contratti di fornitura di latte in modo scritto, potessero aiutare il comparto ad autoregolarsi. Sulla base di queste fondamentali indicazioni nasce il “pacchetto latte” che risulta essere la prima importante norma che interessa il comparto agricolo entrata in vigore con il metodo della codecisione (parlamento - consiglio commissione). Proprio grazie a questo nuovo sistema, che vede attribuito al Parlamento Europeo un ruolo molto importante, la prima proposta della commissione sul “pacchetto latte” ha subito fondamentali e sostanziali modifiche quali la possibilità da parte dei consorzi di tutela delle produzioni DOP e IGP di adottare sistemi di controllo dell’offerta di tali produzioni.

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Le principali novità introdotte

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on il pacchetto latte vengono introdotte nella legislazione esistente norme specifiche per la costituzione e il funzionamento delle Organizzazioni di prodotto nel comparto lattiero caseario, assegnando loro l’obiettivo di negoziare, a nome degli allevatori, i contratti per la consegna del latte crudo alla trasformazione. Al fine di evitare squilibri nei rapporti all’interno della filiera e garantire la leale concorrenza, le O.P. non potranno rappresentare più del 3.5% della produzione di latte comunitario e non più del 33% del latte dello Stato ▶ LAVORAZIONE DEL GORGONZOLA membro. Vengono introdotte, anche per il comparto del latte, le Organizzazioni Interprofessionali, già legiferate e sperimentate dalla Comunità Europea nel settore ortofrutticolo, con il ruolo di soggetti in grado di raggruppare le varie componenti della filiera dalla produzione alla commercializzazione per redigere contratti tipo, promuovere le produzioni del comparto, e sviluppare nuovi studi o ricerche da cui l’intera filiera ne tragga un beneficio. Particolare rilevanza riveste poi la nuova norma, precedentemente citata, sulla regolazione dell’offerta di formaggio a denominazione di origine protetta o indicazione geografica, fortemente sostenuta dal nostro Paese. La disposizione consente agli Stati membri, su richiesta dei consorzi di tutela di tali prodotti, di stabilire norme vincolanti per adeguare l’offerta del formaggio interessato alla domanda. Nel dettaglio si tratta di poter svolgere liberamente tutte quelle azioni (es. contribuzione differenziata) che già i consorzi di tutela cercavano di mettere in atto per regolare i mercati, ma con il timore di andare contro le norme imposte dall’antitrust. Nel regolamento è però previsto che la decisione di adottare norme che regolamentino l’offerta deve essere presa dai produttori stessi con maggioranza qualificata sia in termini di numero di produttori che di latte prodotto: almeno due terzi dei produttori che rappresentino almeno i due terzi di latte destinato ad un particolare formaggio DOP devono quindi condividere la strategia da adottare. Non da ultimo, il regolamento prevede la possibilità per gli Stati membri di rendere obbligatoria la stipula di contratti scritti per la fornitura di latte crudo.

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Definite le regole relative all'introduzione delle fasce tampone Q da NOVARA - CLAUDIO SALSA (Responsabile CAA Coldiretti)

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ome annunciato nel numero precedente, con determina numero 296 del 5 aprile scorso, la Regione Piemonte ha approvato l'elenco dei corpi idrici ricadenti nel territorio piemontese e soggetti all'applicazione dell'introduzione delle "fasce tampone" lungo i corsi d'acqua. Nell'elenco, sono indicati per ciascun corpo idrico lo stato attuale risultante dal monitoraggio e i vincoli che ne derivano a carico degli agricoltori, in merito alla larghezza della fascia tampone e della fascia di divieto di impiego dei fertilizzanti inorganici. Nella tabella a fianco, alleghiamo un esempio in cui vengono evidenziate, a seconda del corpo idrico, le distanze che devono essere rispettate. Sempre a fianco pubblichiamo la mappa del piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po, dalla quale sono state tratte le informazioni necessarie alla formazione degli elenchi e all'individuazione delle fasce di rispetto. L'elenco completo dei corpi idrici e tutta la documentazione è disponibile sul sito internet della Regione Piemonte (www.regione.piemonte.it/ agri) nella sezione dedicata alla condizionalità . I tecnici e gli uffici del Caa Coldiretti sul territorio di Novara e Vco restano a disposizione degli associati, previo appuntamento per le ulteriori delucidazioni del caso.

L'Iride Agricoltura 2000 - Aprile 2012

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CAA CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI: NOTIZIE

Lavorazioni, se si utilizza acqua il piano di analisi diventa obbligatorio Q da NOVARA - MARCO CIAMPANELLI (Referente Campagna Amica)

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on la pubblicazione della DGR n. 2-3258 del 10 gennaio 2012 “Approvazione linee guida per il controllo igienico-sanitario della qualità delle acque utilizzate nelle imprese alimentari, che utilizzano l’acqua nella loro attività di lavorazione, sono tenute a considerare l’acqua come un prerequisito igienico-sanitario fondamentale per la propria attività. A tal proposito le imprese alimentari devono inserire il controllo della qualità dell’acqua nel piano di autocontrollo igienico sanitario (manuale haccp) considerando la situazione della rete idrica interna, l’utilizzo dell’acqua e la tipologia di approvvigionamento idrico (acquedotto, pozzo, sorgente, ecc). Il provvedimento normativo classifica le aziende alimentari in funzione dell’utilizzo previsto dell’acqua in due categorie: categoria 1: imprese alimentari che non svolgono preparazione e/o trasformazione ma svolgono principalmente attività di vendita, deposito, centri imballaggio uova, confezionamento frutta, ecc. categoria 2: imprese alimentari che svolgono attività di preparazione e/o trasformazione (macellerie, agriturismi, laboratori, ecc). I punti acqua presenti nell’impresa alimentare devono essere numerati, riportati in planimetria e classificati in funzione del loro utilizzo: punti a: utilizzo dell’acqua come ingrediente o come coadiuvante nelle preparazioni punti b: utilizzo dell’acqua per il lavaggio di impianti e attrezzature destinati a venire in contatto con le sostanze alimentari punti c: utilizzo dell’acqua alimentare per scopi tecnologici quali raffreddamento impianti, ecc. Seguendo la classificazione sopra esposta le aziende di categoria 1 che non hanno punti acqua di tipo a non sono obbligare ad effet-

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tuare analisi mentre le imprese di categoria 2 devono rispettare il piano di analisi previsto dalle linee guida in relazione al tipo di approvvigionamento idrico (pozzo, acquedotto, ecc.) e alla tipologia di punto acqua. Il piano di analisi prevede i seguenti controlli: Aziende alimentari allacciate all’acquedotto senza addolcimento e/o accumulo: un'analisi all’anno a rotazione sui singoli punti acqua di tipo a dell’esercizio coni seguenti parametri: microbiologici: Coliformi a 37° C, Escherichia Coli, Enterecocchi (un anno sì e un anno no); chimici: pH, conducibilità, ferro, ammonio, parametri organolettici. Aziende alimentari allacciate all’acquedotto con addolcimento e/o accumulo: due analisi all’anno a rotazione sui singoli punti acqua di tipo a dell’esercizio con i seguenti parametri: microbiologici: Coliformi a 37° C, Escherichia Coli, Enterococchi (un anno sì e un anno no). chimici: pH, conducibilità, ferro, ammonio. Aziende alimentari con approvvigionamento autonomo (pozzo, sorgente, ecc.): due analisi all’anno a rotazione sui singoli punti acqua di tipo a; un'analisi all’anno a rotazione sui singoli punti acqua di tipo b; con i seguenti parametri: microbiologici: Coliformi a 37° C, Escherichia Coli, Enterococchi;

Occorre inserire il documento nel manuale di auocontrollo. La delibera regionale divide le aziende alimentari in due distinte categorie

chimici: pH, conducibilità, ferro, ammonio, parametri organolettici, nitriti, nitrati, nichel, cromo, piombo. Le nuove aziende alimentari, oltre a rispettare il piano di analisi, dovranno richiedere, prima di presentare la SCIA, il giudizio d’idoneità delle acque utilizzare al SIAN dell’ASL territorialmente competente, presentando la seguente documentazione in relazione al tipo di approvvigionamento idrico. Aziende alimentari con allacciamento all’acquedotto a) Relazione tecnica con descrizione della tipologia della fonte di approvvigionamento, degli impianti di accumulo, adduzione, distribuzione e dei materiali utilizzati nella rete idrica interna ai sensi del DM 174/2004. b) Individuazione dei potenziali centri di pericolo indicati al comma 4, articolo 94 del D.Lgs 152/2006. c) Copia del contratto con l’ente gestore dell’acquedotto. Aziende alimentari con approvvigionamento autonomo a) Dichiarazione documentata di impossibilità di allacciamento all’acquedotto o in caso di allacciamento già esistente dichiarazione di documentata necessità di rifornimento idrico aggiuntivo. b) Relazione tecnica con descrizione della tipologia della fonte di approvvigionamento degli impianti di accumulo, adduzione, distribuzione e dei materiali utilizzati nella rete idrica interna ai sensi del DM 174/2004. c) Individuazione e descrizione delle attività di potenziale pericolo di inquinamento eventualmente presenti nel raggio di 200 mt dal punto di captazione. d) Autorizzazione rilasciata dalla Provincia o copia della domanda regolarmente inoltrata. Successivamente il SIAN dell’ASL provvederà a rilasciare il giudizio di idoneità effettuando a seconda dei casi i controlli analitici ufficiali. È sempre consigliabile consultare l’Asl territorialmente competente prima di richiedere il giudizio d’idoneità dell’acqua.

L'Iride Agricoltura 2000 - Aprile 2012


Fiscale/Caf

Redditi: documentazione per la campagna fiscale Q da NOVARA - ORNELLA FALLARINI (Responsabile Caf Coldiretti Novara Vco)

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nche quest’anno Impresa Verde si prepara ad elaborare e inoltrare le dichiarazioni dei redditi. Per motivi organizzativi, i soci stanno ricevendo una lettera con l'invito a presentarsi presso gli Uffici Zona più vicini ad una data prestabilita (in caso di grave impedimento è opportuno prendere un nuovo appuntamento telefonando al predetto ufficio). Al fine di una corretta elaborazione è obbligatorio portare i seguenti documenti: 1) Codice fiscale del coniuge e dei figli (specificando se a carico) conviventi fino a 26 anni. 2) Dati relativi a eventuali variazioni di terreni e fabbricati: - per l'acquisto copia dell’atto notarile o dichiarazione di successione. - per la vendita: copia dell'atto di vendita. Se trattasi di terreni va incluso obbligatoriamente. Il Certificato di Destinazione Urbanistica (CDU) anche per i terreni agricoli (normalmente compreso nell’atto notarile). 3) Copia eventuale perizia di rivalutazione dei terreni e copia versamento del 4%. Va consegnata anche se il terreno non è ancora stato venduto 4) Portare eventuali contratti d’affitto stipulati con giovani agricoltori di durata superiore ai 5 anni nei confronti di giovani agricoltori inferiori a 40 anni (Contratti in Deroga) 5) Atti notarili di fabbricati posseduti all’estero ed eventuali Conti Corrente Esteri. 6) Affitti relativi ai fabbricati percepiti nel 2011 e affitti non percepiti (inquilino moroso) ma risultanti da contratti registrati. Per coloro che hanno optato per la Cedolare Secca portare ricevuta della raccomandata spedita all’affittuario e eventuali acconti versati nel 2011. 7) Valore venale dei terreni edificabili per conteggio IMU 8) Copia modelli CUD 2011 sia di pensione che di lavoro 9) Documenti di eventuali altri redditi : - compensi derivanti da indennità di carica di Enti Pubblici; - qualsiasi altro reddito da valutare con l’addetto fiscale 10) Ricevute spese mediche, scontrini parlanti, sostenute nell’anno 2011 solo se superano i 129 euro complessivi; 11) Ricevute relative agli interessi pagati per mutui sull’abitazione principale, per mutui su altre abitazioni e per interessi per mutui agrari; nel caso di mutuo sull’abitazione, portare il contratto di mutuo anche se stipulato in anni precedenti 12) Ricevute di pagamento rilasciate dall’assicurazione per le polizze vita o infortuni ed i versamenti di pensioni integrative, versate nell’anno 2011, unitamente ai contratti stipulati con l’assicurazione, anche se trattasi di rinnovi. 13) Versamenti e contratti relativi alle forme pensionistiche integrative (fondi pensione aperti e chiusi ai sensi

L'Iride Agricoltura 2000 - Aprile 2012

dell’art. 9 D.Lgs.124/93 14) Ricevute per spese funerarie sostenute nell’anno 2011 15) Detrazione 36% e 55% : Bonifici di pagamento effettuati a favore delle imprese che hanno eseguito i lavori. Nei casi in cui è stata inviata portare ricevuta postale della raccomandata con la quale è stata trasmessa al Centro di Servizi (Enea per il 55%) la comunicazione della data inizio lavori, oltre alla copia di quest’ultima. Fatture dei lavori. (se condominio basta la dichiarazione dell’Amministratore). Portare gli estremi catastali dell’immobile sul quale sono stati effettuati gli interventi. 16) Assegni periodici pagati nell’anno 2011, corrisposti dal coniuge conseguenti a separazione legale o divorzio e derivanti da provvedimento giudiziario; 17) Ricevute per spese istruzione sostenute per i figli (si ricorda che per gli istituti privati si deve produrre la dichiarazione della scuola); 18) Eventuali acconti d'imposta: versamento di Irpef (codici 4033 e 4034) effettuati a giugno/ luglio e novembre 2011. Al fine di garantire un buon servizio la preghiamo di presentarsi nel giorno sopra indicato solo se in possesso di tutta la documentazione necessaria.

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Fiscale/Caf

ISEE: cos'è, a cosa serve, come può aiutarvi il CAF Q da NOVARA - ORNELLA FALLARINI (Responsabile Caf Coldiretti Novara Vco)

Q FEDERPENSIONATI

Cos'è la dichiarazione Isee? La dichiarazione Isee è il cosiddetto riccometro, ma non è il reddito familiare. È un calcolo che considera tanti elementi (entrate e spese) per definire la situazione economica della famiglia. Dura un anno ed è valida per tutti i componenti della famiglia.

Domenica delle Palme, i pensionati di Coldiretti hanno distribuito l'ulivo a Km Zero in Cattedrale

A cosa serve l'Isee? • Permette di accedere a tutte le tariffe agevolate comunali (nido, refezione e trasporto scolastico, ecc...) ed altre (università, Telecom, ecc...); • permette di accedere agli aiuti per acquistare i libri di testo, il materiale scolastico e per avere il rimborso delle spese scolastiche sostenute; • permette di avere accesso all’assegno di maternità e all’assegno per i nuclei familiari numerosi; Come può aiutarvi il Caf Coldiretti? Presso tutti i nostri uffici del Caf Coldiretti è possibile trovare assistenza nella compilazione delle dichiarazioni Isee ed Iseu, previo appuntamento da concordarsi telefonicamente o contestualmente a quello preso per la dichiarazione dei redditi.

La dichiarazione Isee considera diversi elementi e variabili e giunge così a tracciare un quadro veritiero della situazione economica familiare: può essere usata e richiesta per aver accesso ad agevolazioni comunali, scolastiche e sociali. Dura un anno

Cosa occorre per compilare l'Isee? 1) Codice fiscale di tutti i componenti della tua famiglia 2) Importo dell’ultima dichiarazione dei redditi di tutti i componenti la famiglia 3) La cifra totale dei tuoi risparmi (l’Isee ne valuta una percentuale) 4) I dati del “gestore” dei tuoi risparmi (nome e codice della banca, ufficio postale, società di investimento, ecc.) 5) Il valore catastale della casa e dei terreni che possiede la famiglia (quello che dichiari per l’Ici) 6) La cifra che ti resta da pagare del mutuo (calcolata al 31 dicembre dell’anno scorso) 7) I dati del contratto di affitto (estremi di registrazione) e la cifra annua pagata 8) Se nella famiglia sono presenti persone portatori di handicap o con invalidità superiore al 66% occorre anche il certificato.

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Q da NOVARA

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n ulivo rigorosamente “a chilometro zero” quello donato da Coldiretti e distribuito lo scorso 1° aprile, Domenica delle Palme, in Basilica di San Gaudenzio e in Cattedrale a Novara. Un'iniziativa resa possibile dalla ripresa dell’olivicoltura sul territorio delle due province: in particolare, sul Lago Maggiore, è nostra intenzione riprendere una produzione olearia un tempo presente ed apprezzata e, su questo fronte, possiamo dire di essere già a buon punto. Ma colture sperimentali di olivo si possono trovare anche in pianura, in particolare a Oleggio. La decisione di attuare l'iniziativa è stata presa dal consiglio dell’Associazione Pensionati Coldiretti: gli stessi pensionati, insieme al loro presidente Emilio Simonelli, che si sono resi disponibili ad aiutare le medesime Parrocchie, nel distribuire i ramoscelli ai fedeli. I rami d'ulivo donato proviene dalle aziende agricole di Coldiretti “Fucci” di Borgo Ticino, “Apostolo” di Oleggio e “Podico” di Verbania. Storicamente, la produzione di olivo sul lago Maggiore e nell’antico Feudo della Riviera di San Giulio (Lago d’Orta) è documentata già nell’Alto Medioevo, dal X al XV secolo: oggi si coltivano nel solo Lago Maggiore circa 1500 piante d’olivo, ma si tratta di una recente reintroduzione destinata, negli anni, a crescere e a svilupparsi. La coltura del'ulivo è tuttoggi praticata nell'area dei grandi laghi del nord Italia (fra cui Garda, Iseo e Como).

▶ LA DISTRIBUZIONE DELL'ULIVO

L'Iride Agricoltura 2000 - Aprile 2012


NOTIZIE EPACA Q

LA CARTA ACQUISTI VALE 40 EURO OGNI MESE

SocialCard: requisiti e limiti per chiederla Q da NOVARA - PAOLO FAVINI (Responsabile Provinciale Epaca Novara) Ormai da diverso tempo è entrato in uso un nuovo strumento di sostegno alle spese della vita quotidiana, utile in particolare agli anziani (ma, come vedremo, non solo): si tratta della "Social Card", ovvero una cartaacquisti del valore di 40 euro al mese. Tale carta è "ricaricata" ogni bimestre e il dato interessante è che il possesso dei requisiti, anche per un solo giorno nel bimestre in oggetto, dà diritto al possessore ad ottenere l'intero accredito di 80 euro (per i due mesi). Due, in particolare, sono le categorie di cittadini che possono richiederla, previo il possesso dei necessari requisiti. ANZIANI CON 65 ANNI E OLTRE - Per ottenere la concessione della SocialCard i richiedenti debbono: • essere cittadini italiani e residenti sul territorio nazionale; • avere un reddito personale tale la cui imposta netta ai fini Irpef risulti pari a zero nell'anno di imposta (o nel secondo anno di imposta) antecedente al momento della richiesta della Social Card stessa; • proprietari (da soli o insieme al coniuge) di una casa di abitazione e di un solo autoveicolo; • titolari (da soli o insieme al coniuge) di una sola utenza elettrica e di una sola utenza del gas; • avere meno di 15 mila euro di risparmi in banca, alle Poste, ecc. (da soli o insieme al coniuge); • avere un indicatore Isee familiare relativo ad una situazione economica complessiva fino a 6.499,82 euro nel 2012. Per i cittadini con un'età compresa tra i 65 ed i 69 anni i trattamenti pensionistici/assistenziali (contano anche la quattordicesima e i bonus straordinari), cumulati ai relativi redditi propri non devono superare i 6.499,82 euro nel 2012. Per i cittadini con un'età compresa pari o superiore ai 70 anni i trattamenti pensionistici/assistenziali (contano anche la quattordicesima e i bonus straordinari), cumulati ai relativi redditi propri non devono superare i

8.666,43 euro nel 2012. La ricarica, in via sperimentale, può arrivare fino a 137 euro mensili in 2 città con oltre 250 mila abitanti (ma non è il caso delle nostre province di Novara e Vco). La SocialCard può essere distribuita anche a stranieri comunitari e lungo soggiornanti. FAMIGLIE CON BAMBINI DI ETA' INFERIORE AI TRE ANNI - Le famiglie richiedenti la SocialCard debbono: • essere cittadini italiani e residenti sul territorio nazionale; • essere proprietarie, al massimo, di una sola casa di abitazione; • essere titolari di una sola utenza elettrica ad uso domestico; • essere titolari di una sola utenza elettrica ad uso non domestico; • essere titolari di due utenze del gas; • essere proprietarie al massimo di due autoveicoli; • avere meno di 15 mila euro di risparmi in banca, alle Poste, ecc.; • avere un indicatore Isee familiare relativo ad una situazione economica complessiva fino a 6.499,82 euro nel 2012. Ai titolari della SocialCard, la legge 2/2009 ha riconosciuto anche il diritto al rimborso spese per latte e pannolini. COME SI OTTIENE LA CARD - Per otte-

L'Iride Agricoltura 2000 - Aprile 2012

La carta è ricaricata ogni bimestre ed è rivolta in particolare a due categorie di cittadini in possesso di specifici requisiti: gli anziani con oltre 65 anni di età e le famiglie con bambini di età inferiore ai tre anni

nerla è necessario recarsi presso un ufficio postale abilitato, muniti di: modulo di richiesta debitamente compilato in ogni sua parte con i relativi allegati (specialmente la dichiarazione Isee); originale e copia di un documento di identità valido. La carta può essere intestata ad una persona di fiducia. Dopo aver elaborato la richiesta e verificato i requisiti, l'Inps trasmette in via telematica alle Poste gli esiti delle verifiche: se l'esito è positivo, è indicato anche l'importo da accreditare sulla carta. Le Poste invieranno una lettera agli interessati: di respinta, nel caso in cui non si riscontri il diritto; di accoglimento nel caso di diritto, invitando il titolare a ritornare nel medesimo ufficio postale per ritirare la card, che sarà già attiva e caricata. UTILIZZO DELLA CARD - La Card può essere usata per acquistare generi alimentari, farmaci o parafarmaci, oltrechè per pagare le bollette di luce e gas. RIVALUTAZIONE LIMITI - Le soglie di reddito verranno rivalutate ogni anno applicando la medesima percentuale che si prevede per la perequazione automatica dei trattamenti pensionistici. AUMENTI LOCALI - Regioni ed enti locali potranno integrare il fondo della SocialCard vincolando, attraverso specifici protocolli di intesa con i ministeri competenti, l'utilizzo dei propri contributi a specifici usi a favore dei residenti nel proprio ambito di competenza territoriale. ATTENZIONE ALLA SCADENZA ISEE - La SocialCard è legata alla dichiarazione Isee, che ha validità per 12 mesi: se la dichiarazione non viene rinnovata, l'Inps sospenderà l'accredito della SocialCard. Importante: non è prevista retroattività! Pertanto, se un bimestre risulta "scoperto" della dichiarazione Isee non potrà essere effettuato l'accredito, anche se successivamente l'interessato produrrà la dichiarazione che attesti il diritto.

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LAVORO E SERVIZI ALLE IMPRESE

IL NUOVO REGOLA-

Datori di lavoro: i principali adempimenti Q GIUSEPPE RAVIZZOTTI (Referente Ufficio Datori di Lavoro) L’assunzione di manodopera: lavoratori agricoli subordinati I titolari d'impresa agricola quando assumono personale destinato a lavorare nell'azienda sono tenuti ad assolvere a vari adempimenti che qui si riassumono schematicamente: a) Per l’apertura della posizione INPS quale datore di lavoro occorre compilare la "Denuncia aziendale" (prevista dall'art. 5 del Decreto Legislativo 375/93 e dal comma 3 dell'art. 9-ter della Legge n. 608/96) e inviarla all'Inps. Occorre indicare la ragione sociale, i dati anagrafici del titolare aziendale, la ripartizione colturale e le relative superfici catastali, descrizione del parco macchine, dell’allevamento animali e tutti i dati catastali dell'Azienda agricola; b) le assunzioni di lavoratori devono essere comunicate in forma on line

L’Iride Agricoltura 2000 Mensile di politica, ambiente, agricoltura di Novara, della Valsesia e del Verbano Cusio Ossola DIRETTORE EDITORIALE E AMMINISTRATIVO: GIAN CARLO RAMELLA DIRETTORE RESPONSABILE: JACOPO FONTANETO direzione, redazione, amministrazione: via Ravizza, 11-13- 28100 Novara Recapiti telefonici: 0321.674224 Recapito fax: 0321.674200 e-mail della redazione: jacopo.fontaneto@coldiretti.it hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Mons. Mario Bandera, Carlo Castelli, Marco Ciampanelli, Ornella Fallarini, Paolo Favini, Domenico Giorcelli, Christian Invernizzi, Aldo Isotta, Giuseppe Ravizzotti, Claudio Salsa, Doriana Vitton rubriche di alimentazione e salute: Elena Amoruso la rubrica TecniCA è curata da: Angelo Rossi Fotocomposizione ed impaginazione a cura del nostro Settore Grafico - Generazione CTP e Stampa: Tipografia Italgrafica, Novara Inserzioni e pubblicità si raccolgono presso la redazione, per ogni informazione su tariffe, promozioni e disponibilità di spazio contattare lo 0321-674224 o inviare una mail a: novara@ coldiretti.it Il giornale è iscritto registrato al Tribunale di Novara, aut. n° 62 del 5-11-2002 Non si garantisce la restituzione del materiale inviato Il numero è stato chiuso in redazione il 12 aprile

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agli Uffici competenti almeno entro il giorno antecedente all’inizio del rapporto di lavoro, c) le cessazioni dei rapporti di lavoro devono essere comunicate agli stessi uffici entro i cinque giorni successivi. d) recapitare al dipendente ogni mese la "Busta Paga" con indicate ore e giornate svolte in azienda il quale dovrà sottoscriverla per ricevuta; e) essere provvisti del registro infortuni debitamente vidimati dall’ ASL di competenza (Spresal). Sicurezza e salute nell’azienda agricola Anche il settore agricolo è sottoposto alle norme in materia di sicurezza stabilite dal Decreto Legislativo n. 81/2008 e successive modifiche con d.lgs 106/2009. I punti fondamentali per la messa a punto del "Sistema" aziendale possono essere così riassunti: • analisi dell’azienda agricola per la valutazione dei rischi e stesura di una relazione tecnica riassuntiva; • individuazione delle misure di prevenzione e tutela; informazione e formazione dei dipen• denti; • controlli sanitari e sopralluogo medico in azienda effettuati dal medico competente; • momenti di consultazione e partecipazione. Figure primarie della sicurezza Le figure primarie della sicurezza, ciascuna con i propri compiti e le proprie competenze, sono: a) Il datore di lavoro: valuta i rischi e prende misure idonee per la prevenzione e la tutela; è direttamente responsabile della sicurezza e della salute dei lavoratori che deve formare e informare sui rischi aziendali; nomina le figure del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (nel caso di aziende fino a 15 dipendenti può essere lo stesso datore di lavoro che abbia frequentato apposito corso di formazione in materia di sicurezza)

Dall'assunzione alla "busta paga" e tutela della sicurezza, sono diverse le incombenze che competono al titolare d'impresa. A supporto, vi sono i diversi corsi di Inipa e del medico competente. b) I lavoratori: eleggono il rappresentante per la sicurezza; rispettano le istruzioni impartite e non manomettono o alterano i macchinari; utilizzano i dispositivi di protezione individuale; sono tenuti a partecipare ai corsi di formazione. c) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione che può essere nominato all’interno dell’azienda o essere un consulente esterno: affianca il datore di lavoro nei suoi compiti; deve possedere attitudini e capacità adeguate. d) Il medico competente: collabora con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione; informa i lavoratori che mantiene sotto costante monitoraggio sanitario; visita gli ambienti di lavoro e collabora per la sicurezza. e) Il rappresentante per la sicurezza: è designato nell’ambito delle rappresentanze sindacali all’interno dell’azienda o, in assenza di queste, è eletto direttamente dai lavoratori; per aziende fino a 15 dipendenti può essere individuato per più imprese, nell’ambito territoriale. I responsabili del servizio di prevenzione e protezione e di primo soccorso devono essere formati con opportuni corsi di formazione che INIPA, Ente di formazione della Coldiretti, organizza periodicamente.

L'Iride Agricoltura 2000 - Aprile 2012


FARE IMPRESA Impollinazione

Aumentano i costi agricoli: boom per gasolio, animali e assicurazioni

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ncora aumenti per i costi agricoli. Secondo le rilevazioni Ismea relative al mese di febbraio, gli agricoltori italiani hanno speso l’1,7 per cento in più per i mezzi produttivi, rispetto allo stesso periodo del 2011. I maggiori rincari si sono verificati per gli animali da allevamento (+10%), ma continua anche la corsa dei prodotti energetici (+ 6,3%) e dei concimi (+ 4,7%), con punte rispettivamente dell’8,9% per i carburanti e del 7,2% per gli azotati. Aumentano, seppur di poco, anche le sementi, cresciute del 2,3% e gli antiparassitari (+1%). Tra le spese varie è boom per le assicurazioni, con un rincaro del 9,7% mentre rimane stabile il costo del lavoro. Timidissimi segnali positivi solo dai mangimi che fanno segnare complessivamente una diminuzione dei prezzi dello 0,7%. Un dato dovuto quasi interamente al crollo di panelli e farine (-18,9%) ma va comunque sottolineato come tutte le altre voci mantengano il segno positivo, tranne orzo e cruscami. In un anno anche l’aumento del prezzo del gasolio destinato all'attività agricola è costato caro: agli agricoltori

L'Iride Agricoltura 2000 - Marzo 2012

circa 330 milioni di euro, secondo l'analisi effettuata da Coldiretti sulla base degli ultimi dati sulle quotazioni dei prodotti petroliferi delle camere di commercio. Rispetto al 2011, il mese di marzo appena trascorso ha visto un incremento del 44%del prezzo del gasolio, passato da 0,74 euro al litro a 1,07 euro al litro. Considerato che ogni anno si consumano circa 2 miliardi di chili di carburante agricolo, le imprese hanno sborsato in più 330 milioni, che vanno ad aggiungersi ai contemporanei rincari verificatisi un po’ su tutti i mezzi di produzione. Secondo un’analisi di Coldiretti, per arare un terreno di otto ettari (la superficie media aziendale secondo l’Istat) un agricoltore italiano spende oggi circa 160 euro in più rispetto allo stesso periodo del 2011. Per trebbiare o spandere il letame l’aggravio di costi sarà di 105 euro. Oltre all'aumento dei costi per il movimento delle macchine come i trattori, in agricoltura il caro petrolio colpisce soprattutto le attività agricole che utilizzano il carburante per il riscaldamento delle serre (fiori, ortaggi e funghi), di locali come le stalle, ma anche per l'essiccazione dei foraggi destinati all'alimentazione degli animali.

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AGRICOLTURA ED ENERGIA IL NODO DELLE ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE

Rinnovabili, ripartite le quote ECCO COME FUNZIONA LA SUDDIVISIONE PRODUTTIVA TRA LE REGIONI ITALIANE Q da NOVARA - CLAUDIO SALSA (Responsabile Centro Assistenza Agricola)

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on la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n. 78 del 2 aprile 2012) del Dm Sviluppo 15 marzo 2012, è entrato in vigore il provvedimento che ripartisce tra le Regioni la quota di produzione da rinnovabili al 2020 il cosiddetto "Burden sharing". Il documento, emanato dal ministro dello Sviluppo economico, definisce e quantifica gli obiettivi intermedi e finali che ciascuna regione e provincia autonoma deve conseguire ai fini del raggiungimento degli obiettivi nazionali fino al 2020 in materia di quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia e di quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti. Ai sensi del decreto, il consumo finale lordo di energia di una Regione o Provincia autonoma è determinato dalla somma dei seguenti tre termini: consumi elettrici, compresi i consumi degli ausiliari di centrale, le perdite di rete e i consumi elettrici per trasporto; consumi di energia per riscaldamento e raffreddamento

in tutti i settori, con esclusione del contributo dell'energia elettrica per usi termici; consumi per tutte le forme di trasporto, ad eccezione del trasporto elettrico e della navigazione internazionale. Il documento è composto da 7 articoli e 2 allegati, disciplina: le modalità di determinazione e conseguimento degli obiettivi delle regioni e delle province autonome (art. 2); gli obiettivi delle regioni e province autonome (art. 3); gli orientamenti per iniziative prioritarie e la collaborazione Stato-Regioni e Province autonome (art. 4); il monitoraggio e la verifica di raggiungimento degli obiettivi (art. 5); le modalità di gestione dei casi di mancato raggiungimento degli obiettivi (art. 6); le disposizioni finali (art. 7). Il decreto ministeriale inoltre introduce gli obiettivi regionali intermedi al 2012, 2014, 2016 e 2018 e determina anche le modalità di esercizio del potere sostitutivo del Governo nei casi di inadempienza delle Regioni. Ma è bene sottolineare che soltanto a partire dal 2016 gli obiettivi intermedi e finali risulteranno vincolanti. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito http://www.fattoriedelsole.org/.

Riqualificazione energetica e detrazioni: nel 2010 risparmiati 2.000 gigawatt

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er il 2010 il risparmio energetico attribuibile agli interventi di riqualificazione energetica, che hanno beneficiato delle detrazioni fiscali del 55%, è superiore ai 2.000 GWh/anno in energia primaria, con un conseguente valore di CO2 non emessa in atmosfera pari a circa 430 kt/anno. Da un’analisi quantitativa risulta che la maggior parte delle pratiche ricevute da Enea riguarda la sostituzione degli infissi (55%), vale a dire oltre 220.000 interventi su un totale di circa 405.000 pratiche; oltre 125.000 pratiche, pari al 31% del totale, coinvolgono la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale; quasi 50.000 pratiche, ossia il 12% rispetto al totale, prevedono l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria; solo l’1% di tutte le pratiche inviate riguarda la coibentazione di strutture opache orizzontali (quasi 5.000 interventi); soltanto l’1% del totale delle documentazioni pervenute riguarda la coibentazione di strutture opache verticali, circa 5.000 interventi.

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Conto Energia, le nuove procedure

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soggetti titolari di impianti fotovoltaici incentivati in Conto Energia, di potenza nominale superiore a 20 kW, dovranno inviare la dichiarazione di consumo relativa all’energia elettrica prodotta nell’anno 2011 entro il 30 aprile 2012. A comunicarlo è il Gestore dei servizi elettrici (Gse). La normativa vigente prevede, per i soggetti responsabili di detti impianti, l’obbligo di trasmissione al Gse di copia della dichiarazione annuale di consumo inviata all’Agenzia delle Dogane tramite apposito servizio telematico Edi, relativa alla produzione di energia elettrica dell’anno solare precedente. A partire dal 10 aprile 2012, l’inoltro della documentazione richiesta deve però avvenire esclusivamente attraverso la procedura informatizzata. Il mancato invio della dichiarazione di consumo comporta la sospensione dell’erogazione degli incentivi. Inoltre, al fine di costituire un archivio storico delle dichiarazioni di consumo, il Gestore richiede agli operatori di caricare sul portale anche le dichiarazioni annuali precedentemente inviate per le produzioni antecedenti l’anno 2011. Il Gse stesso si riserva di effettuare controlli con l’Agenzia delle Dogane per accertare la veridicità delle dichiarazioni inviate. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.fattoriedelsole.org.

▶ PANNELLI FOTOVOLTAICI

L'Iride Agricoltura 2000 - Aprile 2012


il Corsivo Agroalimentare

Gruppi di Acquisto in crescita: forme di difesa dalla crisi?

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prossimi rincari dei prezzi dei generi alimentari del 5% sono spinti da tasse e benzina che fanno impennare i costi di produzione. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare le previsioni dell'Osservatorio Prezzi e Mercati di Indis-Unioncamere che stima per i prossimi mesi un adeguamento dei listini dei generi alimentari con il costo di pasta, riso e cereali da colazione che potrebbero salire del 5%. Il ritocco verso l’alto è annunciato dopo che i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati secondo l’Istat a marzo del 2,8% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, una percentuale al di sotto dell’inflazione (+3,3%) che hanno dunque contribuito a frenare. A pesare nei prossimi mesi è l’aumento del carico fiscale ma anche il record raggiunto dal prezzo dei carburanti in un Paese come l`Italia dove l'88 per cento dei trasporti commerciali avviene per strada. A subire gli effetti dell’aumento dei costi energetici è l'intero sistema agroalimentare, produzione, trasformazione e distribuzione, dove si stima che i costi di

trasporto e della logistica siano circa un terzo del totale. L’effetto valanga determinato dall’aumento del costo dei carburanti sulla spesa è particolarmente evidente anche per la crescente dipendenza dell’Italia per l’alimentazione dall’estero da dove arrivano quasi la metà dei cibi consumati. Una situazione che espone l’Italia alle conseguenze dell’accresciuta volatilità dei mercati internazionali sotto la spinta delle speculazioni. Si conferma dunque la necessità di investire sul sistema produttivo agricolo nazionale che peraltro sta svolgendo con grandi difficoltà una funzione deflattiva con un calo dei prezzi alla produzione agricola dell’1,4% a febbraio rispetto allo scorso anno, con un ribasso record del 6,3% per le coltivazioni, secondo le rilevazioni Ismea. A fronte di questi numeri serpeggia una domanda di fondo sull'efficacia di alcuni provvedimenti presi per fronteggiare la crisi e, in particolare, l'aumento della pressione fiscale sui carburanti e il gasolio.

• AGRI METEO a cura di GIOSIA GIACOMO TIRABOSCHI

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PIOGGIA E NEVE

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LUNE DI MAGGIO 2012

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luna piena domenica 6 alle ore 5.35 ultimo quarto sabato 12 alle ore 23.47 luna nuova luned' 21 alle ore 1.47 primo quarto lunedì 28 alle ore 22.16

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l progressivo spostamento dell'asse magnetico terrestre che si è accelerato notevolmente in questi ultimi anni ha portato a minori livelli di ionizazione degli strati superiori dell'atmosfera. Senza entrare in dettagli scientifici, la conseguenza di ciò si concretizza in una maggiore soglia di valori necessari per determinare precipitazioni di qualsiasi tipo. Ciò si sta concretizzando soprattutto nella fascia planetaria del nord Europa e del nord America, con scarse precipitazioni aggravate, in ambito mediterraneo, dall'alta pressione africana che si è saldata, di fatto, con quella delle Azzorre. In questo contesto, è evidente che - con l'approssimarsi della bella stagione - diventeranno sempre più improbabili precipitazioni di tipo classico, mentre saranno sempre possibili fenomeni diluviali improvvisi legati allo sbalzo delle zone subalpine.

L'Iride Agricoltura 2000 - Aprile 2012

di JACOPO FONTANETO (Responsabile Comunicazione)

E forse non sarà un caso il record che si registra quest'anno in relazione ai cosiddetti "orti urbani", ovvero gli spazi verdi che sempre più stanno tornando ai margini delle città: dove un tempo gli anziani coltivavano per hobby i loro ortaggi, ora stanno prendendo il loro posto sempre più giovani padri di famiglia. Essi vedono nell'agricoltura fai-da-te un mezzo per arricchire di primizie la tavola quotidiana abbattendo i costi. E in questo caso, si tratta davvero di un "ritorno agli attrezzi del mestiere" su cui sarebbe doveroso riflettere a fondo... • CANTON D’LA PUESIA

(curà dal Carletu)

I strà d'la mè cità Sü i strà dua i camini i mè pé pistan la tèra, tèra di mè vécc tra dla mè vita drita ò storta cume l'ho passà l'è sempar la tèra dua son caminà. Sarà la tèra dal mè fiö che insèma a lé i son mis al mund, parchè la dona chi son truvà la pista anca lé la tèra dua son caminà. Sü cula tèra benedèta che ho sempar pistà sü, al temp al passa svèltu e anca se ìl temp al passa e mi i gh'sarò pü lü 'l continuarà a pistala sü, sperand ch'la sia pulida cume quand i seri fiulin, cula tèra che ho tantu amà ch'l'è la tèra dla mè cità. Luntan da cà, in gir par al mund cula cha ma dai la ita l'ho mai dismentigà; l'è la tèra do mè vécc ...l'è la tèra dla mè cità Utubar 1999

Carlo Castelli (Carletu)

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L'Iride Agricoltura 2000 - Dicembre 2011



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