Iride Marzo 2012

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Sede, Uffici, Recapiti

• Editoriale.................................................3 • Mobilitazione: i presìdi Coldiretti hanno portato importanti risultati.........4 • Trattative serrate con il Governo per la revisione IMU...............................6

• Parte da Novara la rivoluzionaria Filiera Italiana Riso................................8 • "Il Carnaroli esiste grazie all'ingegneria genetica". È bufera sul ministro Clini...10 • Via alla moratoria per le PMI agricole, non cambia il tasso di interesse..........11 • Campagna Amica nella Filiera Tutta Italiana.....................12 • Coldiretti incontra i suoi Associati.....14 • Degusto Novara 2012 con i prodotti di Coldiretti....................15 • Agricoltura e Parco del Ticino, gli impegni del presidente....................16 • Rifiuti speciali? Nessun problema con Cascina Pulita................................18 • Misura 132 e sistemi di qualità alimentare.............................20 • Condizionalità 2012: precisazione in merito all'istituzione delle fasce tampone lungo i corsi d'acqua.............20 • Arboricoltura da legno non più a classe bosco..........................22 • Nuova busta di raccolta dei documenti contabili.......................25 • Accatastamento fabbricati rurali, importante convenzione tra Coldiretti e Collegio Geometri.............................25 • Pensioni e Manovra, ancora chiarimenti...............................26 • Pensionati Coldiretti, c'è un'assicurazione creata su misura....27 • L'apprendistato si rinnova: drecreto e nuovi contratti..................28 • Il Corsivo...................................:...........31

CONTATTI FEDERAZIONE INTERPROVINCIALE

In primo piano

• Vittoria su Simest! Grazie ai Comuniche hanno deliberato...........7

Segreteria, tel. 0321.674223 Amministrazione, tel. 0321.674205 Responsabile Fiscale, tel. 0321.674221-215 Campagna Amica, tel. 0321.674225 Terranostra, tel. 0321.674225 Responsabile CAA, tel. 0321.674222 Inipa, tel. 0321.674209

Segretario di Zona Novara, tel. 0321.674218 Ufficio Caa, tel. 0321.674208 Ufficio Fiscale, tel. 0321.674215 – 220 – 217 CreditAgri Italia, tel. 0321.674242 Responsabile Provinciale Epaca, tel. 0321.674219 Elaborazione Buste Paga, tel. 0321.674216


Editoriale

di GIAN CARLO RAMELLA, direttore Coldiretti Novara Vco

Grazie al Sistema Coldiretti l'agricoltura sarà motore di una nuova Ricostruzione

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iù volte da queste colonne abiamo ribadito il ruolo di Coldiretti come vera "forza motrice" di una Repubblica tutto sommato ancor giovane e non dimentica dell'entusiasmo dei suoi esordi, della capacità - cioè - di essere protagonista nella storia e di una fattiva Ricostruzione dopo gli anni tragici della seconda Guerra Mondiale. Ciè che oggi è letto dai nostri figli e nipoti sui testi di storia contemporanea, molti di noi l'hanno vissuto e ben sanno quali sono stati i sacrifici - ma anche le battaglie e le vittorie - che hanno segnato il cammino dell'agricoltura nei primi decenni della nuova Italia. Un percorso tutto in salita, con una "Coltivatori Diretti" impegnata nel dare dignità al lavoro degli agricoltori, tutelandoli e formandoli per divenire ciò che sono oggi: ovvero autentici "capitani d'impresa". Ma, in tutti questi anni, Coldiretti ha saputo spendersi anche nel'interesse più generale della nostra nazione e dei suoi cittadini, dando ad essi un'altra dignità: quella di "consumatori consapevoli" con il diritto di poter ricevere cibo sano e rintracciabile in etichetta. Per prima, Coldiretti ha compreso che l'interesse di un'agricoltura produttrice di "economia reale" collima a pieno titolo con l'aspirazione al benessere di un'intero Paese e della sua società. Gli altri sono venuti a seguire. L'attuale situazione di crisi, dettata da una serie di concause che partono dalla politica nazionale fino al crollo delle "economie di carta" a livello globale, purtroppo non aiuta a guardare al futuro con le speranze di un tempo. Eppure ci troviamo in una situazione molto simile a quella di un dopoguerra in cui la popolazione - e gli agricoltori in primis - sono chiamati a "ricostruire" un sistema dove ogni equilibrio è, pressochè, saltato. Situazione delicata, si diceva, in cui un governo di "tecnici" agisce, di fatto, con la consapevolezza di una maggioranza parlamentare che, fino alla naturale scadenza del 2013, gli garantisce carta bianca o quasi sulle azioni di risanamento del Paese. Una fase che rende l'equilibrio delle trattative ancor più delicato e che, come visto nei mesi scorsi e anche in questi giorni di discussione sui temi occupazionali, ha rischiato L'Iride Agricoltura 2000 - Marzo 2012

di produrre sconquassi nella base sociale del Paese. Coldiretti, anche questa volta, ha agito con la maturità di una forza sindacale in grado di agire per il bene delle imprese (al costo di portare in piazza migliaia di manifestanti) ma di non mollare il filo del dialogo. I risultati stanno arrivando. Sul fronte della Simest - dove la battaglia intrapresa sul territorio, con l'adesione della maggioranza dei Comuni di Novara e Vco - come su quello dell'Imu, in ordine al quale il Governo dovrebbe tornare, almeno parzialmente sui suoi passi, mitigando gli effetti sulle imprese provocati da questa tassa improba. Coldiretti, le imprese, i consumatori: ormai si è costruito un sistema di alleanze in grado di controbattere le distorsioni di mercato provocate da troppe "lobby" di grandi gruppi e multinazionali: e ciò non solo attraverso il sistema - sempre più vitale e strategico - di Campagna Amica e della Filiera Agricola Tutta Italiana, ma anche per il tramite di un sistema di "rete" e di "servizi" che parte da Impresa Verde fino a toccare una serie di nuovi servizi che comprendono già oggi il mondo delle assicurazioni (con Green Assicurazioni), del credito (con CreditAgri) e persino della telefonia (con Agritel). A tutti voi l'invito ad essere partecipi e protagonisti di questa nuova "Ricostruzione" che deve coinvolgere il nostro territorio e che, se vissuta con entusiasmo, porterà vantaggi e crescita per le nostre imprese e l'intera società.

Coldiretti Novara Vco augura

Buona Pasqua a tutti gli associati ed amici!

▶ CORAGGIO, ITALIA!

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Sindacale - LA MOBILITAZIONE

MOBILITAZIONE: i presidi Coldiretti hanno portato importanti risultati  da ROMA

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è una forte disattenzione in questo momento nei confronti dell'agroalimentare e dell'agricoltura: troppi dimenticano che si tratta di due fra le leve più competitive per il Paese. Lo sono oggi e lo saranno domani». Lo ha detto il presidente di Coldiretti Sergio Marini a Roma nel corso della grande mobilitazione che il 15 marzo scorso ha portato in piazza a Roma migliaia di partecipanti, scesi anche dalle nostre province. Gian Carlo Ramella, direttore interprovinciale: «Coldiretti rappresenta la maggioranza degli agricoltori del territorio: onesti, responsabili e disposti a fare dei sacrifici per il bene del Paese. Guai, però, ad approfittarsene e credere che sull’agricoltura – settore chiave per la ripresa economica – possano gravare tasse insulse ed esagerate che ucciderebbero le nostre imprese. Il riferimento è all’impatto dirompente della nuova Imu, una vera “patrimoniale agricola su fabbricati rurali e terreni” che anche i sindaci delle nostre due province devono trovare il coraggio, com’è nei loro poteri, di mitigare». L’appello a “scommettere sull’economia reale prodotta dall’agricoltura made in Novara e Vco” passa dunque anche per Roma, dove una nutrita rappresentanza di imprenditori agricoli scesi dalle due province ha presidiato, il 15 marzo, alcuni luoghi simbolo della “capitale politica”. A sostenere l’azione di Coldiretti, anche importanti rappresentanti delle istituzioni: in particolare, sono scesi a nella capitale, per intervenire alla manifestazione,

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anche il sindaco di Ghemme “Città del Vino” Alfredo Corazza e il sindaco di Quarna Sotto Matteo Ceresa: «Una presenza simbolica ma concreta che unisce il territorio delle nostre due province a quello di un’intera “Italia Agricola” che ha visto Coldiretti “far squadra” insieme ai sindaci dei borghi rurali di tutta la penisola». In particolare alle ore 9,30 del 15 marzo i nostri “berretti gialli” si sono ritrovati in piazza Montecitorio a Roma, con l’attivazione di presidi anche presso il ministero dello Sviluppo Economico in via Veneto 33 e la sede della Simest in largo Tassoni.

SUL PALCO CON MARINI ANCHE I SINDACI DI QUARNA SOTTO E GHEMME IN RAPPRESENTANZA DEI NOSTRI COMUNI

▶ MOBILITAZIONE CON IL PRESIDENTE MARINI

Una manifestazione di respiro nazionale che ha visto la delegazione di Coldiretti Novara Vco presente insieme ai rappresentanti di tutta Italia. Sul palco di Roma, sono intervenuti gli stessi sindaci Corazza e Ceresa hanno preso la parola e difeso le istanze di Coldiretti, dimostrando il forte legame costruito sul territorio tra Coldiretti e i molti Comuni che ne recepiscono il ruolo di “forza sociale” e la costruttiva azione sindacale. «La forte iniziativa è stata occasione per affermare la centralità del settore agroalimentare quale una delle poche leve competitive di cui il Paese dispone per ricominciare a crescere» aggiunge il presidente di Coldiretti Novara Vco Paolo Rovellotti, presente a Roma anche in qualità di vertice della Camera di Commercio di Novara «La nostra presenza nella capitale – riprende Ramella – è stata inoltre un'importante occasione di denuncia che riguarda gli ormai troppi casi di sottovalutazione nei confronti di un settore che è patrimonio del Paese. Dal mancato divieto per legge del finanziamento di prodotti realizzati all’estero che imitano il vero made in Italy alle sperequazioni determinate dall’’Imu in agricoltura che aumenta in maniera maggiore per chi la terra la usa per vivere rispetto a chi la dispone per divertirsi o speculare, fino ai ritardi accumulati sull’applicazione della legge nazionale sull’etichettatura per fare sapere agli italiani quello che mangiano». Temi che, come vedremo anche nelle prossime pagine, hanno visto ottenere importanti successi proprio a seguito della Mobilitazione di Coldiretti...

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Vittoria totale sul caso Simest!

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ince la Coldiretti, niente più soldi pubblici al falso pecorino. La Simest, finanziaria partecipata dal Ministero dello Sviluppo economico, cede le quote di partecipazione in Lactitalia, la società che produce in Romania con latte rumeno pecorini e caciotte che fanno concorrenza alle aziende del vero made in Italy». L'annuncio è giunto al termine della manifestazione promossa a Roma dalla Coldiretti e dall'alleanza per il made in Italy, formata dalle associazioni dei consumatori e degli ambientalisti, e dai di 2215 i comuni, 12 regioni, 26 province, 41 Camere di Commercio e 119 tra Comunità Montane, Consorzi di Tutela e altri enti come Unioncamere, che hanno adottato delibere con le quali si denunciava che le operazioni di sostegno dell’Italian sounding, da parte della Simest, determinano danni gravi in quanto bloccano ogni potenzialità di crescita delle imprese italiane a causa della “saturazione”del mercato con prodotti che richiamano qualità italiane senza essere di origine nazionale. «È un grande risultato della nostra mobilitazione, finalmente ha vinto il buonsenso» ha sottolineato il presidente della

Coldiretti Sergio Marini. «Una vicenda incredibile si è chiusa positivamente ma ci chiediamo in quali altre occasioni ci sia stata una cattiva utilizzazione delle risorse pubbliche come questa senza che nessuno se ne occupasse o intervenisse. Per questo ora l’impegno del Governo e del Parlamento eve essere rivolto a vietare per legge il finanziamento pubblico di prodotti realizzati all’estero che imitano il vero Made in Italy. Occorre avere la forza di distinguere la vera internazionalizzazione da quelle forme di delocalizzazione aggravate dall’uso improprio del “marchio Italia” che danneggiano il Paese facendo perdere occupazione e svilendo il valore del Made in Italy, costruito con sacrifici da generazioni di imprenditori». Ancora Marini: «Il nostro modello di agricoltura è un molto distintivo. Siamo i primi del mondo in termini di valore aggiunto ad ettaro, siamo i primi del mondo in termini di biodiversità, in termini di prodotti a denominazione, in termini di sicurezza alimentare. Non vogliamo copiare nessun altro modello, peraltro peggiore del nostro. L'agricoltura deve essere messa in condizione di essere la vera protagonista dello sviluppo del Paese».

▶ I BERRETTI GIALLI A ROMA

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Politica - Azione Sindacale Impollinazione

Trattative serrate con il Governo per la revisione Imu  da NOVARA - ELENA SASSONE (Responsabile Servizi Fiscali Impresa Verde)

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iamo fiduciosi che possa emergere un sostanziale cambiamento dell’attuale norma sull’Imu, particolarmente penalizzante per il settore agricolo e che il lungo lavoro fatto al tavolo possa portare a consistenti miglioramenti che rendano più equo e sopportabile l’impatto sulle imprese agricole». Così il presidente di Coldiretti Sergio Marini commenta l'esito del positivo incontro del 20 marzo con il Sottosegretario all’Economia, Vieri Ceriani al tavolo istituito nel mese scorso per verificare l’impatto dell’Imu in agricoltura. «Come avevamo annunciato – ha sottolineato Marini - finita 'l’emergenza manovra' abbiamo aperto un serrato confronto con il Parlamento e il Governo per riaffermare il ruolo strategico di un settore determinante dell’economia reale». Buone notizie, su questo fronte, giungono anche da Montecitorio. Anche la Camera dei Deputati, infatti, sull'Imu applicata a fabbricati rurali e terreni agricoli non ci vede chiaro. Tanto da impegnare il Governo a rivalutarne i contenuti e l'impatto. Lo afferma un ordine del giorno (a firma dei deputati Porfidia, Belcastro e Iannacone) votato dalla Camera che impegna il Governo a portare dei correttivi all’applicazione delle imposte per le imprese agricole. Ecco il testo inviato dal relatore Ezio Falini al presidente della Coldiretti Marini. Premesso che: • molte piccole e medie aziende agricole sono in crisi per le crescenti difficoltà economiche che stanno investendo l'intero settore; che l'introduzione dell'Imu certamente non può che accrescere questa situazione di asfissia in questo momento di crisi economica e di recessione; in effetti, allo stato attuale, si è attuata una duplicazione di imposta sui fabbricati rurali il cui reddito era già ricompreso in quello dei terreni che per gli agricoltori equivalgono a mezzi di produzione;

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Tutti i soci devono impegnare i loro Comuni a ridurre le aliquote  GIANCARLO RAMELLA Direttore Coldiretti Novara Vco LA NOTIZIA di un impegno della Camera dei Deputati e di confronti con il Governo a rivedere l'Imu va certamente accolta con soddisfazione. Ma attenzione: sul fronte di questa nuova tassa, complici anche i tempi ormai stretti, è necessario non abbassare la guardia. Tutti i soci debbono sentirsi impegnati a far valere le proprie istanze nei confronti dei Comuni dove risiedono o dove si trovano le loro imprese: parlate con i vostri Sindaci ed amministratori, fate loro capire che così com'è l'Imu è una "patrimoniale agricola" che rischia di uccidere le imprese. E ricordate loro che è nei poteri di ogni Comune mitigarne gli effetti fino a ridurne l'impatto nella quota del 50%. Il mio appello è ancor più energico nei confronti di tutti i soci che rivestono incarichi amministrativi nei loro Comuni: sentano essi il dovere di battersi per primi, di dare il buon esempio e di difendere il futuro delle imprese di tutti i loro colleghi!

▶ TRATTORI A NOVARA • da studi efettuati dalle principali organizzazioni di settore gli incrementi arriveranno a sfiorare il 400 per cento ed, in particolare, la Coldiretti ha valutato in oltre un miliardo i costi aggiuntivi che peseranno sugli agricoltori in seguito all’Imu; con l’introduzione di questa tassa sono a rischio sopravvivenza moltissime aziende sotto i 20 ettari, aziende che grazie a sacrifici fatti per investire in innovazione erano riuscite a non venire sommerse dalla crisi che si è abbattuta sul Vecchio continente e a rimanere competitive; • questo settore ha cominciato nel 2011 a perdere posizioni sino ad arrivare nel terzo trimestre dello scorso anno all'andamento congiunturale più negativo del valore aggiunto con il suo meno 0,9 per cento, le nuove tasse unitamente agli elevati aumenti del prezzo del gasolio non potranno che portare ad una chiusura di molte aziende cosa che comporterà meno occupazione, aumento dei prezzi al dettaglio, impoverimento ulteriore delle famiglie già fortemente penalizzate con le nuove manovre economiche; gli operatori continuano a denunciare un abbandono del sistema agricolo nazionale, che rappresenta o almeno ha rappresentato sino ad oggi un settore d'avanguardia e un fiore all'occhiello per il nostro paese nel mondo; tutto ciò, se non si attueranno in tempi necessariamente rapidi provvedimenti a difesa del settore agricolo, fa correre il rischio di farlo precipitare in una crisi irreversibile; • la Camera impegna il Governo: a promuovere una revisione del meccanismo dell'Imu, di cui le aziende agricole sentiranno tutto il peso nel corrente anno fiscale, prevedendo una tassazione diversa per gli stabili agricoli non più funzionali all'attività agricola e trasformati in abitazione e i fabbricati che servono a lavoro e che da sempre sono stati inseriti nel valore dei terreni".

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SPindacale rimo Piano

Il caso Simest

Impollinazione

SIMEST Vero made in Italy: grazie ai Comuni che hanno deliberato

...e sono la maggioranza nelle DUE PROVINCE! I COMUNI DI NOVARA-VCO CHE HANNO DELIBERATO A FAVORE DEL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE

▶ CACIOTTA E PECORINO RUMENO

«Moltissimi paesi delle due province hanno aderito all'azione di Coldiretti. Attesa a breve anche la delibera della Provincia di Novara»

Provincia di Novara

AMENO (delibera di giunta n.89 del 21 dicembre 2011) ARMENO (delibera di giunta n.99 del 22 novembre 2011) BARENGO (delibera di giunta n.69 del 31 dicembre 2011) BOCA (delibera di giunta n.60 del 20 dicembre 2011) BOLZANO NOVARESE (delibera di giunta n.1 del 18 gennaio 2012) BORGOLAVEZZARO (delibera di consiglio n.22 del 21 dicembre 2011) BORGOMANERO (delibera di consiglio n.2 del 16 gennaio 2012) CALTIGNAGA (delibera di consiglio n.107 del 23 dicembre 2011) CAMERI (delibera di giunta n.7 del 28 febbraio 2012) CASALBELTRAME (delibera di giunta n.45 del 14 dicembre 2011) CASALEGGIO NOVARA (delibera di giunta n.1 del 9 febbraio 2012) CASALINO (delibera di giunta n.158 del 12 dicembre 2011) CASTELLAZZO N. (delibera di giunta n.19 del 30 novembre 2011) CAVAGLIO D'AGOGNA (delibera di consiglio n.31 del 29 dicembre 2011) CAVALLIRIO (delibera di giunta n.133 del 23 dicembre 2011) CUREGGIO (delibera di consiglio n.44 del 30 novembre 2011) DIVIGNANO (delibera di consiglio n.1 del 5 gennaio 2012) FONTANETO D'AGOGNA (delibera di giunta n.1 del 4 gennaio 2012) GARGALLO (delibera di giunta n.118 del 22 dicembre 2011) GHEMME (delibera di consiglio n.100 del 21 dicembre 2011) GRANOZZO CON M. (delibera di giunta n.73 del 28 novembre 2011) LESA (delibera di giunta n.24 del 16 febbraio 2012) MAGGIORA (delibera di giunta n.85 del 31 dicembre 2011) MARANO TICINO (delibera di giunta n.85 del 9 dicembre 2011) MASSINO VISCONTI (delibera di giunta n.2 del 19 gennaio 2012) MEZZOMERICO (delibera di giunta n.122 del 20 dicembre 2011) MIASINO (delibera di giunta n.58 del 30 dicembre 2011) NEBBIUNO (delibera di giunta n.113 del 3 dicembre 2011) OLEGGIO (delibera di giunta n.290 del 12 dicembre 2011) ORTA SAN GIULIO (delibera di giunta n.13 del 30 gennaio 2012) PARUZZARO (delibera di giunta n.78 del 20 dicembre 2011) PELLA (delibera di giunta n.11 del 16 febbraio 2012) PISANO (delibera di giunta n.3 del 27 gennaio 2012) RECETTO (delibera di giunta n.133 del 21 dicembre 2011) ROMENTINO (delibera di giunta n.40 del 20 dicembre 2011) SILLAVENGO (delibera di giunta n.3 del 19 gennaio 2012) SORISO (delibera di giunta n.8 del 31 gennaio 2012) SOZZAGO (delibera di giunta n.4 del 16 gennaio 2012) TORNACO (delibera di giunta n.6 del 13 gennaio 2012) TRECATE (delibera di consiglio n.4 del 14 febbraio 2012) VAPRIO D'AGOGNA (delibera di giunta n.5 del 5 gennaio 2012) VINZAGLIO (delibera di giunta n.5 del 24 gennaio 2012)

 da NOVARA - MARCO CIAMPANELLI (Referente Campagna Amica)

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ontinua a crescere di giorno in giorno il numero delle delibere "in difesa del vero made in Italy" adottate dai Comuni di Novara e Vco che, a breve, dovrebbe accogliere anche l'adesione della Provincia di Novara. Un contributo importante alla "partita" giocata a livello nazionale e che ha portato importanti risultati, con il ritiro delle quote di stato (Simest) in Lactitalia, produttrice dell'ormai noto "Pecorino" rumeno. Coldiretti Novara Vco accoglie dunque con estrema soddisfaProvincia del Verbano Cusio Ossola zione l'esito "della battaglia intrapresa dalle nostre istituzioni ARIZZANO (delibera di giunta n.103 del 13 dicembre 2011) BEURA CARDEZZA (delibera di giunta n.87 del 28 dicembre 2011) in difesa del “vero Made in Italy agroalimentare” resasi necessaCANNOBIO (delibera di giunta n.11 del 19 gennaio 2012) CAVAGLIO SPOCCIA (delibera di giunta n.18 del 25 gennaio 2012) ria dopo la denuncia dello “scandalo Simest”, società controllata FALMENTA (delibera di giunta n.21 del 28 gennaio 2012) GURRO (delibera di consiglio n.16 del 17 dicembre 2011) dal Ministero dello Sviluppo Economico che, come si è scoperto, MADONNA DEL SASSO (delibera di consiglio n.37 del 28 novembre 2011) sosteneva la produzione e la promozione all’estero di prodotti MERGOZZO (delibera di consiglio n.9 del 6 febbraio 2012) MONTECRESTESE (delibera di giunta n.6 del 17 febbraio 2012) che solo nel nome si richiamano all'“italian sounding” . ORNAVASSO (delibera di giunta n.5 del 16 gennaio 2012) PALLANZENO (delibera di giunta n.2 dell'11 gennaio 2012) Ritenendo il fatto estremamente grave, Coldiretti Novara Vco PIEDIMULERA (delibera di giunta n.3 del 16 gennaio 2012) QUARNA SOTTO (delibera di giunta n.50 del 7 dicembre 2011) aveva invitato Enti e Comuni a prendere posizione a difesa e SAN BERNARDINO VERBANO (delibera di giunta n.88 del 16 dicembre 2011) TOCENO (delibera di giunta n.51 del 20 dicembre 2011) tutela delle nostre produzioni tipiche, anche a salvaguardia da SEPPIANA (delibera di giunta n.3 del 18 gennaio 2012) STRESA (delibera di consiglio n.129 del 22 dicembre 2011) un consimile pericolo di concorrenza sleale. TRASQUERA (delibera di giunta n.6 dell'11 gennaio 2012) "Le istituzioni del territorio della nostra provincia, adeguataTRONTANO (delibera di giunta n.1 del 9 gennaio 2012) VALSTRONA (delibera di giunta n.70 del 21 dicembre 2011) mente informate da Coldiretti sull’anomalia della Simest, si soCAMERA DI COMMERCIO DI VERBANIA no mostrate molto sensibili al problema della concorrenza che (delibera del consiglio camerale del 16 febbraio 2012) danneggia gli autentici prodotti “made in Italy”. CAMERA DI COMMERCIO DI NOVARA (delibera del consiglio camerale del 5 dicembre 2011) Un'azione forte, dunque, che si ritiene utile anche per preserCOMUNITA' MONTANA DELLE VALLI DELL'OSSOLA ▶ RAMELLA E GERMANO PRETI vare le nostre produzioni tipiche da rischi di imitazioni che (delibera dell'organo esecutivo n.13 dell'8 febbraio 2012) CON LA DELIBERA DI CUREGGIO danneggerebbero in modo irreparabile il loro mercato estero.

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L'Iride Agricoltura 2000 - Marzo 2012

L'Iride Agricoltura 2000 - Dicembre 2011

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Sindacale

Parte da Novara la rivoluzionaria Filiera Italiana Riso

Convegno con le istituzioni e 200 partecipanti  da NOVARA - MARCO CIAMPANELLI (Referente Campagna Amica)

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a oggi, finalmente possiamo dire che la filiera made in Italy del riso esiste». A tenerla a battesimo è stata la Coldiretti, davanti ad una platea di oltre 200 persone e numerose autorità intervenute questa mattina a Novara al convegno su “Il Made in Italy nel Riso” (Albergo Italia, ore 9.30 del 12 marzo scorso). Il progetto che si concretizza è quello di una struttura fortemente innovativa, che nasce dalla Società di Scopo sui cereali voluta da Coldiretti e si traduce operativamente nella “Filiera Italia-

"Filiera Italiana Riso" si propone: •

di lavorare, conservare, trasformare e commercializzare i prodotti agricoli conferiti dai soci ed in particolare il riso

• di assicurare la programmazione della produzione dei soci e l'adeguamento della stessa alla domanda, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo; • di promuovere la concentrazione dell'offerta e l'immissione sul mercato della produzione dei soci • di ottimizzare i costi di produzione e tendere alla stabilizzazione dei prezzi • di assicurare la trasparenza e la regolarità dei rapporti economici con gli associati nella determinazione dei prezzi di vendita dei prodotti

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na Riso Sca Spa”, realtà che si propone “di restituire dignità piena e potere contrattuale ai produttori di riso, ovvero ai protagonisti autentici di quella che è un'autentica economia reale nel settore primario”. In tanti erano presenti, come detto, a seguire i lavori: c’era la grande maggioranza di imprenditori risicoli, aderenti a Coldiretti e non solo, oltre ad esponenti del mondo istituzionale ed economico. Tra i rappresentanti delle istituzioni, va ricordata la presenza del sindaco di Novara Andrea Ballarè, dell’assessore provinciale all’agricoltura Marzio Liuni (con i dirigenti del Settore Agricoltura Antonio Pogliani e Lidia Papandrea), del presidente della Coldiretti di Ver▶ IL CONVEGNO A NOVARA

celli Paolo Dellarole, del presidente del Consorzio Agrario di Novara e Vco Giuseppe Locatelli, del segretario generale della Camera di Commercio Cristina d’Ercole, del presidente della Fondazione Agraria Novarese Paola Battioli e di Silvano Bertini, presidente dell’Associazione provinciale laureati in scienze agrarie e forestali. Dopo il saluto del presidente di Coldiretti Novara-Vco e della Camera di Commercio di Novara Paolo Rovellotti e l'introduzione del direttore Gian Carlo Ramella, il convegno è iniziato tracciando la “situazione attuale” del comparto risicolo italiano, alle prese con una Politica Agricola Comunitaria in fluida evoluzione. In sintesi, come ha ricordato il dottor Paolo Abballe - responsabile economico Coldiretti per il settore riso - potrebbe esservi una contrazione dell'aiuto Pac mentre si rende oltremodo necessario l'avvio di un sistema di contrattazione che riconosca il giusto valore della produzione nazionale. Nella Bassa Novarese, è importante ricordarlo, insistono 35.816 ettari destinati a risaia, con un ruolo strategico determinante sul fronte economico. E la “territorialità” del riso italiano è proprio alla base del ragionamento che, illustrato da Emanuele Occhi, direttore di Filiera Italiana Riso Sca Spa, ha portato alla definizione del progetto. La nuova realtà avrà il compito di promuovere la filiera del riso nazionale agendo concretamente e con strategie mirate a supporto delle imprese, sviluppando in particolare i sistemi di commercializzazione, attraverso la stipula di nuovi contratti di filiera con le industrie di lavorazione che credono nella valorizzazione del riso Made in Italy.

L'Iride Agricoltura 2000 - Marzo 2012


La nuova Filiera Italiana Riso L'ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA ATTUALE:

Le priorità del comparto negli interventi dei risicoltori

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vidente e partecipato l’interesse della platea che, soprattutto per parte dei risicoltori presenti, ha rivolto domande e fatto puntuali considerazioni.

Ilario Pieropan, di San Pietro Mosezzo, ad esempio, ha sottolineato il tema delle varietà del riso, con specifico riferimento all’importanza della loro classificazione e tipologia, ponendo particolare attenzione all’attuale, elevato numero delle varietà stesse.

IL NUOVO MODELLO DI FILIERA CHE TUTELA RINTRACCIABILITÀ E REDDITO D'IMPRESA:

Maddalena Francese, risicoltrice di Gionzana, ha invece evidenziato l’importanza di preservare e poter promuovere le varietà storiche di riso, supportati da adeguati strumenti legislativi. A tal proposito, nel suo intervento, ha citato l’esempio stesso della propria azienda che produce e tramanda le varietà “Maratelli” e “Razza77”. Zanzola Giuseppe, ceranese, invece, ha rimarcato l’importanza della valorizzazione e riconoscibilità del riso italiano, invitando a continuare sulla strada della rintracciabilità in etichetta attraverso la promozione di un sistema di riconoscibilità che identifichi con chiarezza l’italianità di “produzione”.

I principi sono: trasparenza, garanzie, correttezza, affidabilità. risultati economici

Intervento importante anche quello di Giuseppe Locatelli che ha rivendicato l'origine e il ruolo di parte agricola dell'Ente Risi, che deve rispondere primariamente alle necessità e ai bisogni del mondo dei produttori agricoli e non, invece, alle logiche industriali.

«Ecco come funziona il nuovo Sistema di Filiera e perchè potrà rivoluzionare il rapporto tra imprese e mercato»

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alla presa d'atto del “valore aggiunto territoriale” e del “ruolo attivo del risicoltore”, la nuova Filiera Italiana Riso giunge a designare una tracciabilità del prodotto fino al consumatore finale, con il conseguente riconoscimento di un valore aggiunto all'impresa agricola produttrice: ciò, come ha spiegato il dottor Emanuele Occhi, si concretizza nella fissazione di un prezzo “giusto” per il risone, che tenga conto dell'andamento dei mercati e dei concreti costi di lavorazione in campo. «La creazione della nuova filiera permetterà dunque di contrattare a valle i prezzi dei prodotti e servizi tramite l’effetto della massa critica e, a monte, permette di aumentare il potere contrattuale rivendicando un prezzo remunerativo che tenga almeno conto del costo “giusto” alla produzione». I principi chiave della Società di Scopo, ricordati dal suo direttore, valgono ad essere garanzia di una rintracciabilità di filiera che giunge sino al consumatore finale: trasparenza, garanzie, correttezza, affidabilità e risultati economici. Dal punto di vista commerciale e di mercato, sarà di strategica importanza individuare un giusto percorso di confronto

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con la realtà industriale risiera e la distribuzione. «L’avvio operativo di una società di scopo tra produttori, rappresenta un’opportunità interessante che consente alle imprese agricole di concentrare, valorizzare, promuovere e commercializzare le proprie produzioni, garantendo identificazione e rintracciabilità in etichetta. Un modo di agire innovativo, che applica criteri di democrazia e trasparenza». Soprattutto nella filiera del riso, la creazione di una società di scopo - che potrà essere partecipata da vari attori del comparto - è una riorganizzazione epocale che aiuta il produttore a non subire la logica della speculazione industriale e rompere i legami storici con il passato. Al contempo potrebbe aiutare le medio piccole aziende trasformatrici ad avere un flusso sufficiente e costante di prodotto. Da questo principio nasce la volontà di riconoscere il ruolo importante delle oltre 100 realtà trasformatrici risiere di carattere artigianale, che però lavorano attualmente solo il 30% del prodotto disponibile (il 70% della quota è invece lavorato dalle industrie di più grandi dimensioni, ma che in Italia sono solo una quarantina).

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Politica - Azione Sindacale

È bufera sul ministro Clini: «Il Carnaroli esiste grazie all'ingegneria genetica» Coldiretti "sconcertata" dalle dichiarazioni con cui l'esponente di Governo tentava una difesa degli Ogm  da NOVARA - (REDAZIONE)

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ichiarazioni gravi, che rischiano di avere ripercussioni pesanti sul mercato di un riso che rappresenta l’eccellenza del mercato nazionale. Ed è inaccettabile, per di più, che vengano rese da un ministro sul principale quotidiano nazionale». Così il direttore della Coldiretti interprovinciale di Novara e Vco Gian Carlo Ramella commenta le dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini riportate giovedì 15 marzo sulle colonne del Corriere della Sera: dichiarazioni di apertura agli Ogm che, secondo lo stesso ministro, “potrebbero portare dei benefici”. Dichiarazione che non trova d’accordo Coldiretti, certo, ma la gravità sta altrove: ovvero nel fatto che il ministro, come riporta il Corriere in prima pagina, dichiara testualmente: “Grazie all’inge-

▶ RISO MATURO

Rizzotti (Filiera Italiana Riso): «Ingegneria genetica sul Carnaroli? Il ministro Clini ha il dovere di fare i nomi»

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a sempre, per sostenere la veridicità di un'accusa, servono prove. Difficili, anzi impossibili da trovare di fronte alla palese infondatezza di dichiarazioni che, però, rischiano di avere ripercussioni pesanti sul mercato di un riso d'eccellenza. «L'accusa è stata lanciata, adesso il ministro dica chiaramente nome e cognome di chi, secondo lui, abbia mai prodotto riso Carnaroli applicando l’ingegneria genetica: nel caso, sarà nostro produrre opportuna denuncia alla Procura della Repubblica di tali soggetti». Ma nomi non ne arriveranno - e per fortuna - poichè il problema sollevato dal ministro Clini, come abbiamo visto, a tutti gli effetti non esiste. Ora, è invece necessario proteggere questo riso da possibili speculazioni di mercato...

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gneria genetica sono stati ottenuti molti dei nostri alimenti tipici”. Tra cui, come specifica a pagina 26 il quotidiano di via Solferino, anche il nostro riso Carnaroli. «La varietà di riso Carnaroli è stata registrata oltre sessant’anni fa, ovvero periodo in cui di ingegneria genetica in agricoltura non se ne parlava affatto. Ma la sua storia è ancora più remota» prosegue Ramella. «A differenza di quello che dichiara il ministro “tecnico”, l’ingegneria genetica e la transgenesi - sottolinea Ramella - non centrano niente con il riso Carnaroli e gli altri prodotti citati (e danneggiati) nelle dichiarazioni di Clini, ovvero il pomodoro San Marzano e la Cipolla Rossa di Tropea e la vite nero d’Avola che subiranno gravi danni economici sul mercato dalle dichiarazioni superficiali ed inopportune. Bisogna conoscere la differenza tra gli incroci e gli ibridi rispetto all’ingegneria genetica. E a proposito di innovazioni che rischiano di depotenziare il Made in Italy come leva strategica di crescita del Paese, l’agricoltura italiana ha primati nel mondo per valore aggiunto per ettaro. biodiversità e denominazioni di origine e non abbiamo proprio bisogno copiare nessun altro modello molto meno sostenibile ed avanzato del nostro». Ed anche il presidente nazionale di Coldiretti Sergio Marini ha avuto parole chiare sulla vicenda: «Evidentemente il Ministro Clini non ha trovato sufficienti problemi per l’Italia nel suo Ministero dell’Ambiente e sta pensando di aggiungerne dei nuovi. Le dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente al Corriere della Sera a favore degli Ogm sono l’ultimo caso di sottovalutazione e disattenzione nei confronti del valore del Made in Italy non c’entra niente».

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CreditAgri Impollinazione

Via alla moratoria per le Piccole e Medie Imprese agricole, non cambia il tasso di interesse

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oratoria atto terzo; per effetto, infatti, della recente sottoscrizione del nuovo accordo tra Governo, Abi (Associazione Bancaria Italiana), Coldiretti e organizzazioni di categoria, sono state introdotte specifiche misure in materia di credito alle imprese (incluse, naturalmente, quelle agricole). Obiettivo dichiarato ed auspicato è quello, in una situazione in cui continuano a registrarsi forti tensioni e criticità in ambito finanziario, di rilanciare ed invertire la tendenza del ciclo economico fornendo un set di strumenti che permettano di ottenere un reale supporto. Una possibile “boccata di ossigeno” per le realtà aziendali che presentano una situazione di indebitamento nei confronti del sistema bancario, per riuscire a recuperare, almeno in parte, la liquidità necessaria per gestire l’ordinario processo produttivo. Un’opportunità da valutare caso per caso, con estrema attenzione, nella consapevolezza che le misure introdotte, da sole, non potranno consentire di risolvere la problematica della “stretta creditizia”, ma potrebbero permettere di usufruire di un significativo sollievo. In merito, i punti qualificanti dell’intesa riguardano la sospensione, per un massimo di 12 mesi, del pagamento della quota capitale delle rate relative ai finanziamenti in essere a medio e lungo termine (oltre che dei canoni di leasing immobiliare e di sei mesi per quello mobiliare), l’allungamento della durata dei mutui e, fino ad un massimo di 120 giorni, dei prestiti di conduzione concessi alle imprese agricole (ovvero delle scadenze del credito

agrario a breve termine, perfezionato con o senza cambiali). Possono usufruire della sospensiva solo le posizioni già in essere alla data del 28 febbraio 2012 e che, in passato, non abbiano beneficiato di simili interventi. Al momento della domanda (da presentare alla banca finanziatrice), inoltre, le rate devono risultare “in bonis”, ovvero non possono accedere le imprese che eventualmente presentano sofferenze, incagli o posizioni scadute/sconfinanti da più di 90 giorni. La scadenza per aderire è stata fissata al 31 dicembre 2012 e le modalità, in linea generale, prevedono la necessità di presentare una specifica richiesta alla banca interessata (sempre che quest’ultima abbia deciso di aderire all’accordo), la quale potrà anche non esprimere un effettivo parere, essendo ammesso il principio del silenzio assenso (il rifiuto, viceversa, deve essere necessariamente comunicato entro il termine massimo di 30 giorni lavorativi dalla presentazione della domanda). Importante è l’aspetto che prevede che in presenza di interventi di sospensione del pagamento della quota capitale delle rate ed allungamento delle tempistiche di rimborso, non possano essere addebitate all’impresa richiedente spese ed oneri aggiuntivi, né modificato il tasso di interesse applicato al contratto originario. Per maggiori informazioni, per effettuare un’analisi in merito all’opportunità di aderire alle suddette misure e valutarne l’effettivo impatto sull’assetto aziendale, è possibile contattare la segreteria provinciale di CreditAgri Italia s.c.p.a.

CHI PUÒ ADERIRE E LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE MISURE INTRODOTTE PMI ITALIANE "IN BONIS"

SOSPENSIONE DELLE RATE

SCADENZE PIÙ LUNGHE

Possono beneficiare delle misure introdotte le piccole e medie imprese italiane di tutti i settori che, al momento della domanda non presentano, nei confronti della banca, soferenze, incagli, rate scadute o sconfinamenti da oltre 90 giorni. preclusa, inoltre, la possbilità di accesso alle aziende che abiano utilizzato, nel recente passato, i medesimi benefici.

Possibile sospendere, fino ad un massimo di 12 mesi, la quota capitale delle rate dei mutui a medio e lungo termine in essere alla data del 28 febbraio 2012. Gli interessi, viceversa, dovranno essere regolarmente pagati alle scadenze inizialmente previste. Per i contratti di leasing mobiliare, la sospensione non può superare i sei mesi (dodici per il leasing immobiliare)

La durata del periodo di ammortamento dei finanziamenti in essere può essere allungata fino ad un massimo del 100% della durata residua, ovvero di due anni mer i mutui chirografari e di tre anni per quelli ipotecari. Le anticipazioni su crediti possono essere prorogate fino a 270 giorni e 120 giorni è il periodo di allungamento concesso per il credito agrario di conduzione

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Impollinazione Impollinazione

Ecco come vendere meglio i tuoi prodotti... Oggi esiste un motivo in piĂš per aderire alla Fondazione Campagna Amica

puoi diventare fornitore delle Botteghe di Campagna Amica

Sei un'impresa agricola, una cooperativa o un consorzio che produce ortofrutta, carne, salumi, formaggi, vini, miele, confetture e altri prodotti da offrire al libero mercato? La rete di Campagna Amica, costituita dai Mercati o dai Punti in vendita diretta, si arricchisce delle Botteghe, alle quali potrai proporre le tue produzioni aziendali. Accreditati a Fondazione Campagna Amica e aderisci al nostro Consorzio Produttori: avrai cosĂŹ diritto a conferire i tuoi prodotti alla prima grande catena di Botteghe a marchio Campagna Amica! Potrai trovare informazioni e moduli di adesione in tutte le sedi Coldiretti, oltre che sul sito www.campagnamica.it


Campagna Amica LA FILIERA AGRICOLA TUTTA ITALIANA Impollinazione

I CAPISALDI DEL PROGETTO - "Punti", "Botteghe" e "Mercati"

CAMPAGNA AMICA nella Filiera Tutta Italiana Una rete vendita sempre più forte e organizzata  da NOVARA - MARCO CIAMPANELLI (Referente Campagna Amica)

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tagionalità, rintracciabilità, territorialità e sostenibilità ambientale: sono questi i capisaldi del progetto di Coldiretti finalizzato alla valorizzazione delle tipicità locali tramite la filiera corta, un processo che prevede la riduzione dei passaggi di filiera abbassando, quindi, anche le spese ed il consumo di energie. «Ogni processo produttivo di tale sistema agroalimentare è realizzato nel rispetto della trasparenza, dell'ambiente, del prezzo euo e della qualità, al fine di valorizzare le tipicità locali». Coldiretti ha preso un impegno preciso e conto a favore dei produttori agricoli e del dialogo con il consumatore, ed è così che il progetto "una Filiera Agricola Tutta Italiana" si concretizza sul territorio dando vita ad una rete di vendita sempre più forte ed organizzata: i Mercati di Campagna Amica, i Punti di Campagna Amica e le Botteghe di Campagna Amica.

MERCATI DI CAMPAGNA AMICA Sono ormai riconosciuti da tutti i Mercati di Campagna Amica, luoghi in cui il produttore si avvicina al consumatore settimanalmente, lo raggiunge nei paesi, piccoli o grandi, e crea

con lui un rapporto di fiducia, proponendo i suoi prodotti di qualità e a chilometro zero. Il consumatore stesso sa di poter trovare, vicino a casa e ogni settimana, i migliori prodotti locali proposti con trasparenza, rintracciabilità e ad un prezzo equo.

PUNTI CAMPAGNA AMICA Nella rete dei Punti Campagna Amica, il consumatore può acquistare, direttamente in azienda e senza intermdiari, il meglio delle produzioni fresche e trasformate del territorio. La massima attenzione in termini di stagionalità, freschezza e rintracciabilità è garantita dalla presenza del produtore e dalla vicinanza con i luoghi della produzione.

BOTTEGA CAMPAGNA AMICA La Bottega è un punto vendita diretta organizzata in cui è disponibile l'assortimento completo della filiera agricola italiana. A fianco dei prodotti locali e tipici del territorio di Novara e Vco, si possono acquistare i prodotti agricoli delle altre regioni italiani come, allo stesso modo, in tutto il Paese si trovano i prodotti tipici delle nostre due province. Una "Bottega italiana", appunto, di garanzia e di qualità certificate, a marchio Campagna Amica.

Marini: la tutela dei marchi nazionali va considerata come una priorità per il Paese

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ono passati in mani straniere marchi storici del'agroalimentare italiano per un fatturato di oltre 5 miliardi di euro nell'ultimo annno, anche per effetto di una crisi che ha reso più facili le operazioni di acquisizione nel nostro Paese. A lanciare l'allarme è il presidente di Coldiretti Serigo Marini. Che sottolinea: «Nello spazio di dodici mesi sono stati ceduti all'estero pezzi importanti del made in Italy alimentare che sta diventando un'appetibile terra di conquista per gli stranieri con la tutela dei marchi nazionali che è diventata una priorità per il Paese, da attuare anche con un'apposita task-force». Si è iniziato con l'importare materie prime dall'estero per produrre prodotti tricolori; poi si è passati ad acquisire direttamente marchi storici ed il prossimo passo rischia di essere la chiusura degli stabilimenti italiani per

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trasferirli all'estero. Un processo favorito dalla crisi, di fronte al quale occorre accelerare nella costruzione di una Filiera Agricola Tutta Italiana che veda direttamente protagonisti gli agricoltori per garantire quel legame con il territorio che ha consentito ai grandi marchi di raggiungere traguardi prestigiosi. Ed è dunque per queso che nel presente - ma, ancor di più, nel futuro - della Filiera Agricola Tutta Italiana la rete di Campagna Amica, attraverso gli Agrimercati, i Punti e le Botteghe i Campagna Amica deve giocare un ruolo di fondamentale importanza e strategia. Il progetto, ben accolto dai consumatori ha già dato piena coscienza di poter contare su una rete di vendita che già si è consolidata come la prima e più capillare realtà distributiva italiana. Un contesto in cui l'agricoltura torna ad essere protagonista.

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Dal Territorio NOTIZIE IN PRIMO PIANO

Coldiretti incontra i suoi Associati Numerose e partecipate le riunioni sezionali  da NOVARA

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a avuto un ottimo riscontro in termini di adesioni e parteicpazione attiva dei soci il ciclo di assemblee informatice che ha visto Coldiretti Novara e Vco incontrare i propri associati nelle singole zone. Gli incontri si sono svolti, per la zona di Novara, a Cameri, Vicolungo, Vespolate, Novara, Trecate, Cerano, Nibbiola e Carpignano Sesia (prossimamente verrà convocata un'ulteriore riunione per gli associati di San Pietro Mosezzo e Biandrate); per la zona di Oleggio a Oleggio, Momo e Suno; per la zona di Borgomanero ad Armeno e Borgomanero. Coldiretti, nel ringraziare tutti coloro che vi hanno preso parte, registra un confortante successo di presenza, sotto-

lineate da un interesse concreto verso i temi trattati. Una serie di interventi ha caratterizzato lo svolgersi di ogni assemblea con relazioni tecniche sui temi di più stretta attualità e considerazioni sindacali sull'attività di Coldireti con il duplice scopo di portare a conoscenza di tutti l'impegno della struttura ed accogliere le istanze della base. Il processo evolutivo della Pac, l'Imu ormai alle porte e le novità sulla creazione della Filiera Italiana Riso hanno catalizzato l'interesse dei soci che hanno colto l'occasione per porre domande specifiche utile a tutti per chiarire i temi generali. Si è parlato anche della forte azione di sensibilizzazione intrapresa nei confronti delle amministrazioni comunali a seguito del "caso Simest: un percorso

Nuova sede a Domodossola per la Coldiretti: è operativo l'ufficio in borgata Case delle Rane

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i trova alle porte della città di Domodossola, limitrofa al Consorzio Agrario, la nuova sede di Coldiretti, operativa già dalle scorse settimane. Ricavata dalla ristrutturazione di un'antico edificio in pietra situato in borgata Case delle Rane, la sede accoglie gli uffici di Coldiretti e Impresa Verde ed è facilmente raggiungibile da tutti gli associati, con ottima facilità di parcheggio. Positiva anche la vicinanza con la superstrada dell'Ossola, che agevola tutti gli associati provenienti dal circondario e dalle più lontane valli. I nuovi uffici sostituiscono la vecchia sede di via M. Ceretti e permetterà di offrire a tutti gli associati servizi ancor più efficienti e puntuali.

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che sul territorio delle due province di Novara e Vco, come già scritto, ha portato risultati molto buoni. L'impegno di Coldiretti non è mancato anche sui temi programmatici (con particolare attenzione al progetto di Campagna Amica) ed economici, al fine di raccogliere le istanze dei soci e individuare insieme le giuste vie per recuperare capacità contrattuale e ridare giusta dignità e reddito alle imprese.

Bando recupero vigneto  da BRIONA

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stata pubblicato il bando per il recupero di un vigneto a rischio di abbandono al quale possono partecipare i proprietari/conduttori di vigneti condotti nei Comuni di Barengo, Boca, Cavaglio d'Agogna, Cressa, Briona, Ghemme, Marano Ticino, Mezzomerico, Romagnano Sesia il cui vigneto abbia le seguenti caratteristiche: a) sistema di allevamento delle viti a maggiorino (es. impianti prima del 19709; b) accessibilità e percorribilità delle strade utilizzate per raggiungerlo (strada comunale, vicinale, interoderale); c) faciòità e possibilità di effettuare nel vigneto visite didatico-turistiche; d) caratteristiche tecniche: sostegni utilizati (che dovranno essere in legno), legacci utilizzati (che dovranno essere in salice). Non è necessario essere imprenditori agricoli o coltivatori diretti. Le domande dovranno pervenire entro le ore 12 del prossimo 16 aprile. L'importo del rimborso spese tecniche è stabilito in 250 euro annui per il 2012; il richiedente è soggetto al vincolo dell'inalienabilità del vigneto per un periodo di tre anni.

Ottobre-Novembre 2011 - L’Iride Agricoltura 2000

L'Iride L'Iride Agricoltura Agricoltura 2000 2000 - Gennaio - Marzo 2012


Dal Territorio 

EVENTO - L'agroalimentare "a chilometro zero" torna in città

Degusto Novara 2012 coi prodotti Coldiretti  da NOVARA - MARCO CIAMPANELLI (Referente Campagna Amica)

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orna anche quest'anno (dal 30 marzo al 1° aprile) la manifestazione Degusto Novara, un evento gastronomico dedicato alle specialità agroalimentari del territorio novarese che vedrà l'allestimento di una fiera di prodotti alimentari e novaresi - presenti i produttori di Coldiretti - che da quest'anno può fregiarsi della qualifica di "fiera regionale", di recente attribuita dalla Regione Piemonte. L'evento, in collaborazione con Ascom, prevede anche quest'anno l'allestimento di un'area dedicata alla ristorazione con la presenza e la partecipazione di quotati chef del territorio e non solo. I produttori di Coldiretti e Campagna Amica saranno ospitati nel quadriportico di Palazzo Orelli (sala contrattazione Borsa Merci).

BANCA DI INTRA


Dal Territorio

AGRICOLTURA E PARCO, GLI IMPEGNI DEL PRESIDENTE  da JACOPO FONTANETO (Responsabile Comunicazione)

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oldiretti novara e Vco ha ritenuto doveroso ed opportuno incontrare il presidente dell'Ente di Gestione del Parco del Ticino e del Lago Maggiore per un'intervista in merito alle iniziative programmatiche che distingueranno la sua presidenza e l'operatività del nuovo consiglio, e sentire dalla sua viva voce quali sono gli impegni nei confronti del mondo agricolo e non... Presidente Avanza, con la sua nomina ci si attende l'apertura una nuova fase per il Parco del Ticino: quali i punti di continuità e cosa cambierà nella gestione? «Pur non essendo ancora trascorsi i canonici “100 giorni” che in Italia sono ormai di moda, ho vissuto con intensità questi primi tre mesi di mandato. Mesi impegnativi ed interessanti, che in prim'ordine mi hanno consentito di analizzare la linea tenuta sinora dal Parco e orientarmi circa il futuro. Gli impegni presi dalla precedente amministrazione saranno rispettati ma, nel contempo, andrò a concentrare la mia attenzione anche su tematiche care alla mia sensibilità: l'ambiente continuerà ad essere predominante, dunque, ma con spazio anche per un incremento dell'appeal turistico, non solo legato alla didattica e alle scuole. In altre parole, vorremmo aprire di più il nostro parco al turismo familiare, con allettanti proposte per trascorrere il fine settimana in una zona fruibile e che possa offrire strutture adeguate. Un esempio? Miglioreremo le piste ciclabili, integrandole ai percorsi proposti anche nelle attività didattiche». Lei è un presidente agricoltore: qual è, secondo lei, il peso del settore primario nel contesto economico e naturale dell'area parco?

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Il Parco del Ticino: un po' di numeri... IL PARCO PIEMONTESE della valle del Ticino è stato istituito con legge regionale n.53 del 21 agosto 1978. Tra le principali finalità dell'Ente elencate dalla legge istitutiva troviamo: l'organizzazione del territorio per la fruizione a scopo ricreativo, didattico e scientifico, la salvaguardia della qualità delle acque, la promozione dell'attività agricola e la tutela del patrimonio forestale. Il Territorio del Parco ha una superficie di 6561 ettari ed occupa una ristretta fascia lungo la riva destra del Ticino, dal suo imbocco dal Lago Maggiore fino al confine regionale, comprendendo parte del territorio di undici Comuni, da Castelletto Ticino a Cerano. Nell'area "storica" del Parco del Ticino (lungo l'asta del fiume) insistono oltre 100 aziende agricole dedite in particolare alla coltivazione di cereali e alla zootecnia. Con l'approvazione di un Piano di Area, che rappresenta lo strumento urbanistico di riferimento per gli interventi nel Parco, il territorio del Parco è stato suddiviso in zone articolate secondo le modalità di utilizzo prevalente che sono: le aree di conservazione dell'agricoltura; le riserve naturali, suddivise in riserve orientate, integrali e speciali; le località di afflusso e aree attrezzate. La sede del Parco del Ticino è a Cameri presso Villa Pichetta.

«Gli agricoltori, con la loro stessa presenza, sono i primi difensori del Parco. Ne garantiscono un continuo presidio, è importante cogliere gli aspetti multifunzionali delle loro imprese. Ed è giusto che il Parco sia attento alle istanze del mondo rurale, dal quale – nonostante le problematiche in essere, di cui parleremo più avanti - possono trarre benefici: in questo senso è importante che le imprese siano consapevoli di poter avere una risorsa in più. Ci batteremo affinchè il nuovo regolamento regionale che verrà approvato tra poco tenga conto delle istanze delle imprese e ne riconosca i ruoli, agevolandole nella loro operatività quotidiana. Come Ente Parco, abbiamo intenzione di scommettere su rintracciabilità e chilometro zero, cogliendo in questo senso un tema caro alla stessa Coldiretti: in concreto, ci proponiamo di creare un marchio distintivo per i prodotti tipici, collegato a un regolamento che sarà un vero “codice etico” per le imprese. Abbiamo sviluppato questo concetto cogliendo una proposta giunta dagli stessi agricoltori, in particolare dall'azienda Facchi associata a Coldiretti e valido esempio di impresa agricola dove tutta la famiglia è coinvolta. Ed è un discorso che merita di essere approfondito coinvolgendo anche le altre imprese che operano all'interno del Parco. Siamo al lavoro anche per la realizzazione del nuovo sito internet e vorremmo poter inserire tutte le imprese agricole in grado di cogliere questo giusto stimolo». Parliamo di Expo 2015: pensa che nella promozione del Parco del Ticino possano avere un ruolo importante anche i prodotti delle aziende che su esso insistono, magari con la creazione di un apposito marchio collegato alla rintracciabilità e al chilometro zero? «Si tratta di una grande opportunità per l'economia del nostro territorio, per il Parco e per l'agricoltura: ricordo che il tema di Expo è

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Medio Novarese IL NEO PRESIDENTE:

▶ FOTO AUTUNNALE DI VILLA PICHETTA, SEDE DEL PARCO

il settore food, ed è importante evidenziare il legame sinergico tra il cibo, l'agricoltura e la natura. Il Parco del Ticino è un sito vicinissimo alle aree interessate dalla grande esposizione mondiale e si preparerà ad accogliere i visitatori che approfitteranno della presenza a Milano per un tour nelle vicine terre colme di bellezze naturali e rurali. L'area dei due Parchi – piemontese e lombardo – formano la riserva naturale fluviale più estesa d'Europa, connotazione – questa – poco conosciuta anche sul territorio. Un sistema che ben si integra con altre “bellezze” fruibili già ora, come i Lagoni di Mercurago ad Arona (che verranno presto interessanti da un progetto di forte impatto storico e didattico), il Mulino di Bellinzago con la sua attività di pilatura di riso e frumento, il Casone di Pombia e Montelame. Collegato ad Expo è anche il progetto della grande idrovia dal Lago Maggiore ai navigli della città meneghina: noi stiamo operando per creare già in vista della prossima estate un punto di attracco a Castelletto Ticino. L'agricoltura, come detto, sarà una “naturale ed istintiva protagonista” della nostra adesione ad Expo: lavoreremo al meglio per promuovere l'unicità delle caratteristiche territoriali e i prodotti agroalimentari che ci contraddistinguono». Quali sono gli interventi che prevedete a

tutela dell'agricoltura e delle imprese che operano all'interno dell'area del Parco Ticino? «Inizio con una battuta: l'agricoltura era preesistente alla nascita del Parco: certamente lo sforzo della nostra amministrazione sarà il far coesistere lo svolgimento dell'attività agricola con tutte le realtà e i regolamenti vigenti. Da tali incontri, ad esempio, è emersa tutta la gravità legata al problema dei cinghiali...». Era proprio la prossima domanda... «Lo premetto subito: sono un agricoltore e capisco bene il malessere che si prova a vedere i propri sforzi annullati per via di un raccolto distrutto da parte degli ungulati. I cinghiali, purtroppo, sono aiutati dalla natura stessa, in quanto non trovano nel nostro ecosistema un predatore antagonista in grado di limitarne lo sviluppo. Cosa possiamo fare? Innanzitutto incoraggiare l'opera dei selecontrollori, che sono una cinquantina e sono presenti per cinque giorni alla settimana in tutta l'area del Parco, da Cerano a Varallo Pombia. I risultati di quest'anno sono incoraggianti: siamo vicini ai 100 capi abbattuti in questi tre mesi, a fronte dei poco più di 200 abbattuti durante tutto il corso del 2011. In caso di emergenza, siamo sempre disponibili ad un confronto con tavoli tecnici che possano monitorare di volta in volta le pro-

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«Sono un agricoltore e capisco lo stato d'animo di chi si vede rovinato il raccolto dai cinghiali. Faremo pressione perchè i risarcimenti attesi dalle imprese possano giungere nel più breve tempo possibile» blematiche e studiare interventi opportuni. Abbiamo avuto modo di valutare altre ipotesi di prevenzione, come le recinzioni elettrificate: esse funzionano in altre parti del Paese, ma ci sembrano poco efficaci in un'area stretta e molto lunga com'è quella che caratterizza il Parco. Continueremo ad aprire la partecipazione al gruppo dei selecontrollori anche agli agricolori, purchè muniti di tutti i requisiti necessari, porto d'armi in primis. Bene la prevenzione, ma le imprese aspettano ancora il pagamento dei danni per l'annata 2010... «È vero e non nascondo la mia preoccupazione. Al danno, che c'è stato, non deve ora aggiungersi la beffa. Purtroppo la partita è complessa e la palla ora è nelle mani della Regione: i risarcimenti sono stati approvati. Per parte nostra, cercheremo di rendere più celeri questi trasferimenti di denaro alle imprese agricole danneggiate, con opportune e continue pressioni nei confronti della Regione. Ma, ad oggi, non siamo in grado di fare previsioni temporali. Per il futuro cercheremo di intensificare un buon rapporto tra gli Enti, in particolare con la Provincia, in modo da poter agire con maggior sinergia: un primo passo è stato fatto in ordine al corso per la formazione dei nuovi selecontrollori, che si terrà presso la sala della nostra Villa Pichetta».

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Condizionalità : corretta gestione dei rifiuti La corretta gestione dei rifiuti è un prerequisito indispensabile per la domanda unica Pac

Rinnovata la convenzione con Cascina Pulita



Caa CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI: NOTIZIE

Misura 132 e sistemi di qualità alimentare Le domande vanno presentate entro il 10 aprile  da NOVARA - MARCO CIAMPANELLI (Referente Campagna Amica)

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stato pubblicato dalla Regione Piemonte il bando pubblico per la presentazione delle domande relative alla partecipazione degli agricoltori a sistemi di qualità alimentare. Finalità e obiettivi La misura si propone di sostenere e promuovere la partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare col fine di perseguire i seguenti obiettivi: valorizzare le produzioni di qualità; assicurare i consumatori sulla qualità dei prodotti o dei processi produttivi in quanto sono il risultato della partecipazione dei produttori ai sistemi di qualità oggetto del sostegno; incrementare il valore aggiunto di tali prodotti; sostenere e incentivare la partecipazione degli agricoltori ai “sistemi di qualità”. Beneficiari Sono ammessi a presentare domanda gli imprenditori agricoli singoli e associati che aderiscono e partecipano ad uno dei seguenti sistemi di qualità: 1) Protezione delle indicazioni geografiche (IGP) e delle denominazioni d’origine (DOP) dei prodotti agricoli e alimentari (Regolamento CEE 510/06). 2) Metodo di produzione biologica di prodotti agricoli e indicazioni di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari (Regolamento CEE n. 2092/91 e

Tra gli obiettivi: valorizzare produzioni di qualità e dare assicurarazioni su qualità di prodotti e processi produttivi al consumatore

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successive modificazioni e integrazioni, dal 1°gennaio 2009 sostituito dal Regolamento CE n. 834/2007). 3) Organizzazione Comune del Mercato Vitivinicolo. Vini di qualità prodotti in regioni determinate VQPRD (Titolo VI del Regolamento CEE n. 1493/99 sostituito dal Regolamento CEE n. 479/2008).

Sono ammessi a presentare domanda gli imprenditori agricoli singoli e associati che aderiscono e partecipano ad uno dei sistemi di qualità previsti dal bando. Tra i prodotti coinvolti dal provvedimento, molti costituiscono le eccellenze alimentari made in Novara e Vco Questi i necessari requisiti: - impresa individuale: titolare di partita iva; iscritte al Registro delle imprese della Camera di Commercio; in possesso di qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP) (D.Lgs n. 99 del 29 marzo 2004) oppure imprenditore agricolo ai sensi dell’articolo n. 2135 del Codice Civile. • società agricola (ai sensi del D.Lgs n. 99 del 29 marzo 2004): titolare di partita iva; iscritte al Registro delle imprese della Camera di Commercio; in possesso di qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP) oppure imprenditore agricolo ai sensi dell’articolo n. 2135 del Codice Civile. • società cooperativa agricola a mutualità prevalente.

Sistemi di qualità ammessi al sostegno 1) Protezione delle indicazioni geografiche (IGP) e delle denominazioni d’origine (DOP) dei prodotti agricoli e alimentari (Regolamento CEE 510/06). Le produzioni che possono usufruire dell’aiuto devono essere iscritte nello specifico registro comunitario. Le attuali produzioni piemontesi iscritte sono: Grana Padano Dop, Gorgonzola Dop, Taleggio Dop, Bra Dop, Castelmagno Dop, Bra Dop, Raschera Dop, Murazzano Dop, Toma Piemontese Dop, Robiola di Roccaverano Dop, Mortadella di Bologna Igp, Salame Cremona Igp, Salamini italiani alla cacciatora Dop, Crudo di Cuneo Dop, Nocciola Piemonte Igp, Castagna Cuneo Igp, Marone della Valle di Susa Igp, Fagiolo Cuneo Igp, Riso di Baraggia biellese e vercellese Dop, Tinca gobba dorata dela Pianalto di Poirino Dop. I nuovi prodotti DOP/IGP saranno inseriti nella suddetta lista a seguito della loro iscrizione nel registro comunitario. 2) Metodo di produzione biologica di prodotti agricoli e indicazioni di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari (Regolamento CEE n. 2092/91 e successive modificazioni e integrazioni, dal 1°gennaio 2009 sostituito dal Regolamento CE n. 834/2007). 3) Organizzazione Comune del Mercato Vitivinicolo. Vini di qualità prodotti in regioni determinate VQPRD (Titolo VI del Regolamento CEE n. 1493/99 sostituito dal Regolamento CEE n. 479/2008). Le produzioni che possono usufruire dell’aiuto devono essere riconosciute con apposito decreto ministeriale, inserite nell’elenco delle denominazioni riconosciute e devono essere assoggettate a specifici piani di controllo. Risultano iscritte in elenco tutti le produzioni vinicole Doc e Docg di Novara e Vco (compreso il nuovo "Valli Ossolane"). I controlli sulle produzioni di cui ai punti 1), 2) e 3) sono effettuati da organismi di certificazione indipendenti accreditati secondo le specifiche norme comunitarie.

L'Iride Agricoltura 2000 - Marzo 2012


Condizioni di accesso Il sostegno è concesso per i soli prodotti agricoli destinati direttamente o indirettamente al consumo umano e a condizione che le imprese: 1. per le produzioni DOP/IGP siano assoggettate agli specifici Piani di Controllo approvati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali; 2. per le produzioni biologiche siano iscritte nell’Elenco regionale degli operatori dell’agricoltura biologica, aggiornato al 31 dicembre dell’anno precedente; 3. per le produzioni vinicole DOC/DOCG siano assoggettate agli specifici Piani di Controllo approvati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Le imprese richiedenti per essere ammesse a presentare domanda di aiuto devono impegnarsi - a non richiedere/ottenere altre agevolazioni pubbliche per i costi di certificazione oggetto del presente bando; - a mantenere l’adesione al sistema/sistemi di qualità per i quali l’aiuto è stato concesso per un minimo di tre anni consecutivi dall’anno di presentazione della domanda di aiuto. Tipologia di intervento Importo contributo ammesso Il sostegno viene erogato in base ai costi di certificazione realmente sostenuti ed il pagamento avviene in base ai giustificativi di spesa che attestano sia l’ammontare che la natura dei costi. L’aiuto è concesso per un importo pari al 100% delle spese sostenute per i costi di certificazione per la partecipazione ai sistemi di qualità di cui al punto 3, fino ad un importo massimo concedibile di 3.000,00 euro all’anno per impresa

agricola e per un periodo massimo di 5 anni, come definito dal Reg. CEE 1698/05. L’importo minimo dell’aiuto che può essere concesso in fase di approvazione delle domande di aiuto è di 40,00 euro. Nel caso di soggetti beneficiari che richiedano il sostegno per più sistemi di qualità l’importo minimo dell’aiuto concedibile è pari a euro 40,00 e l’importo massimo dell’aiuto concedibile è pari ad euro 3.000,00, cumulativamente per tutti i sistemi di qualità. Spese ammissibili La spesa ammessa equivale all’importo dei costi fissi sostenuti dall’impresa nel periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno nei confronti dell’organismo di certificazione per l’accesso e la partecipazione al sistema di qualità. Modalità di presentazione della domanda di aiuto. Procedura e documentazione. La presentazione delle domande di aiuto è da effettuarsi esclusivamente in maniera informatizzata entro e non oltre il 10 aprile 2012 alle ore 24, pena la non ammissibilità delle domande stesse. La domanda di aiuto cartacea in originale, debitamente compilata e sottoscritta, unitamente a tutta la documentazione di accompagnamento dovrà essere conservata nella pratica. Le domande presentate dai beneficiairi in proprio devono pervenire altresì in forma cartacea alle Province di competenza entro le ore 12 del 13 aprile 2012 . Coldiretti è a disposizione degli interessati per ulteriori informazioni e il necessario supporto consulenziale.

ASSEMBLEE COSMAN

S

ono convocate le Assemblee Parziali dei Consorziati al Cosman con i seguenti punti all’Ordine del Giorno: 1) Discussione materie oggetto dell'Assemblea Generale; 2) Nomina dei delegati partecipanti all'Assemblea Generale; 3) Illustrazione dei programmi e delle attività del Consorzio. L'assemblea parziale che interessa i consorziati delle province di Novara e Vco avrà luogo venerdì 20 Aprile 2012, (alle ore 13,30 in prima convocazione) ed occorrendo in SECONDA CONVOCAZIONE alle ore 14.30, a SAN MICHELE Frazione di ALESSANDRIA (AL), presso la Sala della Parrocchia. Ai sensi dell’art. 17 dello Statuto ogni consorziato ha diritto ad un voto e può farsi rappresentare con delega scritta da altro consorziato o da un famigliare convivente. Ogni consorziato può rappresentare al massimo altri due consorziati. La delega deve essere accompagnata da fotocopia della carta d’identità del delegante e riportare i dati identificativi del delegato. Venerdì 27 aprile avrà invece luogo presso la sede del Cosman l’Assemblea Generale dei delegati eletti nelle Assemblee Parziali.

Fasce tampone: ecco le specifiche della delibera regionale del 19 marzo 2012  da NOVARA - CLAUDIO SALSA

(Responsabile CAA Coldiretti)

R

iguard all’istituzione delle fasce tampone lungo i corsi d’acqua sono necessarie alcune precisazioni importanti, che emergono dalle disposizioni ministeriali di recente adottate. La Regione Piemonte nel recepire le norme emanate dal Ministro relative all’istituzione del fasce tampone lungo i corsi d’acqua ha differenziato - con delibera del 19 marzo - la larghezza in funzione dello “stato complessivo attuale” dei corpi idrici: • Almeno 5 metri di larghezza per i corpi idrici il cui stato è classificato come “pessimo” o “scarso” • Almeno 3 metri di larghezza per i corpi idrici il cui stato è classificato come “sufficiente” o “buono”

L'Iride Agricoltura 2000 - Marzo 2012

La classificazione sarà resa disponibile direttamente dalla Regione in modo che le aziende possano verificare la loro posizione. Sono inoltre state inserite delle deroghe: • È ammessa per le risaie la deroga agli impegni per l’istituzione delle fasce tampone È altresì ammessa la deroga ad effettuare trattamenti nelle fasce tampone per: • Terreni stabilmente inerbiti per l’intero anno solare • Colture autunno-vernine seminate prima del 1/1/2012 • Terreni montani Gli uffici del Caa Coldiretti restano a disposizione di tutte le imprese agricole associate pe tutte le ulteriori delucidazioni e il supporto in merito. Sul prossimo numero pubblicheremo gli elenchi dei corpi idrici con le relative classificazioni.

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Caa CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA COLDIRETTI: NOTIZIE

Arboricoltura da legno non più a classe bosco C'è l'assimilazione agli impianti di frutticoltura  da NOVARA - CLAUDIO SALSA (Responsabile CAA Coldiretti)

L'

articolo 26 del D.L. n.5/2012 Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e sviluppo ha finalmente previsto l’assimilazione agli impianti di frutticoltura e arboricoltura da legno delle formazioni forestali artificiali realizzate su terreni agricoli a seguito dell’adesione alle misure agro-ambientali applicate a seguito dei Piani Regionali di Sviluppo Rurale (Psr). Questo articolo ha lo scopo di favorire, in generale, l’esercizio dell’attività agricola nei terreni che hanno aderito a misure comunitarie di valorizzazione ambientale. In questo senso, la norma prevede procedure autorizzative, anche nell’ottica di una valorizzazione dell’importanza dei paesaggi rurali e del loro ruolo dal punto di vista ambientale, costituendo un efficace strumento per il controllo dell’erosione e del dissesto idrogeologico. La novità consiste, quindi, nel fatto che, dove non diversamente già definito dalle Regioni, si escludono dalla definizione di bosco le formazioni forestali di origine

artificiale realizzate su terreni agricoli a seguito dell’adesione a misure agroambientali promosse nell’ambito delle politiche di sviluppo rurale dell’Unione europea una volta scaduti i relativi vincoli, dove con quest’ultima specificazione si intende fare riferimento alla durata del ciclo produttivo, come indicato dalle Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale (turni minimi). È evidente che la disposizione si riferisce agli interventi di rimboschimento effettuati in Italia, a seguito del ritiro dei seminativi dalla produzione, per contenere a livello comunitario le produzioni agricole eccedentarie (il cosiddetto set aside).

Dove non diversamente già definito, si escludono dalla definizione di bosco le "formazioni forestali" di origine artificiale realizzate su terreni a seguito dell'adesione a misure agroambientali

Tra i regolamenti comunitari che hanno previsto un regime di aiuti per il ritiro dei terreni agricoli dalla produzione e la loro destinazione forestale, si ricorda il reg. Cee 2080/92 che ha incentivato le colture legnose come alternativa a quelle alimentari, in modo temporaneo e reversibile, al fine di contenere le produzioni eccedentarie. La maggior parte delle Regioni, però, nella fase di attuazione del Reg. Cee 2080/92 hanno imposto ai terreni rimboschiti il vincolo di destinazione a bosco, riducendo così i margini di interesse degli imprenditori ad investire negli impianti di arboricoltura da legno sapendo che, poi, questi sarebbero stati assoggettati alle medesime restrizioni, per gli interventi selvicolturali, esistenti per i boschi. Altra novità introdotta dal decreto semplificazioni riguarda l’esclusione dalla definizione di bosco anche dei “terrazzamenti, i paesaggi agrari e pastorali di interesse storico coinvolti da processi di forestazione, naturale o artificiale, oggetto di recupero a fini produttivi.”. Per questi casi è evidente un interesse culturale da valutare positivamente per scopi paesaggistici.

Convocata l'assemblea del Condifesa di Novara

P

er le ore 23,00 del giorno martedì 3 aprile 2012 in prima convocazione e per le ore 18,00 del giorno mercoledì 4 aprile 2012 in seconda convocazione, presso il Ristorante Farese, Via Tosalli, 57 – Fara Novarese è convocata l'Assemblea Ordinaria dei Soci del Consorzio Provinciale per la Difesa delle Colture Agrarie dalle Avversità Atmosferiche "Novara". L' ordine del giorno è il seguente: 1) Lettura ed approvazione Verbale seduta precedente; 2) Relazione del Presidente: Linee guida Asnacodi 2012:delibere inerenti e conseguenti; 3) Iniziative relative alle forme di difesa per la Campagna Grandine 2012;

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4) Operatività Consorzio per la Campagna Grandine 2012; 5) Approvazione elaborato di previsione delle attività da svolgere nell’ambito dell’esercizio 2012; 6) Approvazione Bilancio Consuntivo e nota integrativa anno 2011; 7) Esame e approvazione conto consuntivo - contabilità separata delle attività di difesa 2011 e relazione accompagnatoria; 8) Determinazione contributo soci spese funzionamento anno 2012; 9) Esame ed approvazione “Relazione attività di difesa delle produzioni svolte nell’anno 2011 e risultati conseguiti”; 10) Varie ed eventuali.

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Agricoltura e Ambiente 

AGEVOLAZIONI PER I CONSORZIATI

Cosman, arriva il contributo della Regione  da NOVARA - CLAUDIO SALSA

(Responsabile Centro Assistenza Agricola)

L

a Giunta Regionale con la DGR n. 33-3366 del 03/02/2012 ha approvato il Programma annuale di attività del Consorzio CO.SM.AN. autorizzando la concessione di un contributo regionale pari a 3,9 milioni di euro per l’anno 2012. Il contributo autorizzato consentirà di agevolare le polizze assicurative stipulate dal Consorzio a favore di tutti gli allevatori piemontesi tenuti per la copertura dei rischi da epizoozie, calamità naturali, e per la copertura dei costi di smaltimento per la mortalità ordinaria e per la mortalità a seguito di epizoozie e calamità naturali. L’entità del contributo consentirà di agevolare per il 70% il costo del premio assicurativo per la polizza collettiva per il rimborso dei costi di smaltimento dovuti mortalità ordinaria. Inoltre, a tutti i piccoli allevatori non tenuti a consorziarsi, verrà consenti-

to di consorziarsi volontariamente ed aderire alla polizza collettiva per il rimborso dei costi di smaltimento dovuti mortalità ordinaria, beneficiando anch’essi del contributo al 70% con un massimale di smaltimento illimitato. Viene poi mantenuta la percentuale massima ammissibile (50%) di contributo sul costo del premio assicurativo per le polizze volontarie per la copertura dei danni conseguenti ad epizoozie (valore degli animali, compreso eventuale valore genetico, mancato reddito a seguito di fermo dell’allevamento o comunque limitazioni alla vendita o alla movimentazione, ecc.), a cui possono aderire tutti i consorziati. L’efficacia del nuovo sistema di smaltimento delle carcasse animali attraverso l’assicurazione agevolata in zootecnia introdotto dal Consorzio nel 2010 ha consentito di far registrare, rispetto agli anni precedenti, un notevole aumento dei quantitativi smaltiti ed una sensibile riduzione dei costi di ritiro e smaltimento.

Conto energia, dal 20 febbraio certificazioni fiscali a disposizione

A

far data dallo scorso 20 febbraio sono disponibili le certificazioni fiscali rilasciate ai sensi dell’art.4 comma 6/Ter d.p.r. 322 del 22/07/1998, relative alle ritenute del 4% operate nell’anno 2011 sulle tariffe incentivanti del Conto Energia nei casi previsti dalla circolare 46/E dell’Agenzia delle Entrate, per evitare di pagare due volte la stessa tassa. Ad annunciarlo è il Gse, Gestore dei Servizi Energetici. Il secondo comma, articolo 28 del Dpr 600/73 ha previsto che gli enti pubblici e privati i quali erogano contributi pubblici alle imprese (esclusi quelli per l’acquisto di beni materiali), devono operare una ritenuta del 4% a titolo di acconto delle imposte sul reddito delle persone fisiche o dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche dovute all’erario da chi percepisce il contributo medesimo. La tariffa incentivante Conto energia, essendo un contributo pubblico in conto esercizio e non riservato all’acquisto di beni materiali, è sottoposta a ritenuta d’acconto.

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 ENERGIA E AMBIENTE

Cogenerazione, la richiesta incentivi slitta al 31 marzo  da NOVARA - CLAUDIO SALSA (Responsabile Centro Assistenza Agricola)

È

stato prorogato al 31 marzo 2012 il termine di presentazione delle domande di riconoscimento come Cogenerazione ad Alto Rendimento (Car), per le unità entrate in esercizio negli anni precedenti il 2011, per accedere agli incentivi previsti dal decreto del 5 settembre 2011 del Ministero dello Sviluppo. La proroga è stata decisa per venire incontro alle richieste espresse da vari operatori economici, in modo da definire una scadenza temporale di presentazione delle domande che consenta agli operatori interessati di adeguare le proprie procedure alla nuova disciplina. Resta in ogni caso invariato il termine di 120 giorni solari dalla ricezione di ciascuna domanda per la verifica e la risposta del Gse, il Gestore dei servizi elettrici. Ricordiamo che le unità di cogenerazione hanno diritto, per ciascun anno solare in cui soddisfino i requisiti di Car, all’emissione dei Certificati Bianchi (o Titoli di Efficienza Energetica) di tipologia II in numero proporzionale al risparmio energetico realizzato. I Certificati Bianchi possono essere utilizzati per assolvere all’obbligo di cui al D.M. 20 luglio 2004, oppure possono essere oggetto di scambio e contrattazione. In alternativa, l’operatore può richiedere il ritiro da parte del Gse dei Certificati Bianchi a cui ha diritto.

▶ IMPIANTO FOTOOLTAICO

L'Iride Agricoltura 2000 - Marzo 2012


Riorganizzazione Servizi

Nuova busta di raccolta dei documenti contabili  da NOVARA - ORNELLA FALLARINI (Responsabile Caf Coldiretti Novara Vco)

A

partire da quest'anno, al fine di migliorare il servizio di gstione della contabilità e per evitare il più possibile qualsiasi disguido (certificando e tracciando ogni passaggio) è stato intrdotto per tutte le imprese contabilizzate un nuovo strumento di raccolta documenti.. Si tratta di una busta mensile che conterrà tutti i documenti di rilevanza contabile: inizialmente la busta sarà consegnata nei nostri uffici e, quindi, sostituita ad ogni vostra consegna.

All'interno della busta dovranno essere inseriti i seguenti documenti: • fatture di acquisto suddivise per attività • fatture di vendita suddivise per attività • riepilogo corrispettivi privati suddivisi per attività • modelli di pagamento F23 ed F24 Una serie di facili sezioni da complare, stampate sul fronte della busta, consentiranno di evidenziare alcune tipologie di documenti come:

• fatture contenenti le Ritenute di Acconto dei professionisti (es. veterinari, periti e professionisti iscritti agli Albi). • fatture relative a movimentazioni intra Cee (vendite ed acquisti con i Paesi Cee come Francia, Germania, ecc.) • fatture relative a movimentazioni con la Svizzera • qualsiasi altra informazione che si ritiene necessaria

ACCATASTAMENTO FABBRICATI RURALI, IMPORTANTE CONVENZIONE TRA COLDIRETTI E COLLEGIO GEOMETRI

L

o scorso 22 marzo, la federazione interprovinciale Coldiretti ha siglato un'importante convenzione con il Collegio dei Geometri della provincia di Novara. L'accordo si riferisce all'affidamento dell'incarico di accatastamento dei fabbricati rurali, di cui alla legge 22/12/2011, n. 214 La convenzione impegna i geometri appartenenti all'Ordine ad adottare comportamenti rigorosamente predefiniti, non interpretabili ed applicare una scontistica prestabilita sulle pratiche di accatastamento dei fabbricati rurali: l'accatastamentosi rende necessario e obbligatorio con l'approvazione degli ultimi provvedimenti del governo Monti e tali accatastamenti dovranno essere effettuati entro il prossimo 30 novembre. Copia della convenzione sottoscritta è disponibile presso la sede della federazione interprovinciale Coldiretti. Si invitano i soci che affidano incarichi a professionisti a far presente la loro posizione di associato Coldiretti e di ricordare al professionista incaricato la vigenza dell'accordo stesso.

Quando si deve utilizzare la busta

La busta deve essere consegnata presso il proprio Ufficio Zona con cadenza mensile, entro e non oltre il giorno 5 del mese successivo.

La busta va consegnata in Ufficio Zona con periodicità mensile, entro e non oltre il giorno 5 del mese successivo

Ad esempio, per il mese di aprile 2012 la busta deve pervenire presso i nostri uffici il 5 di maggio. L'addetto che riceverà la busta delle altre formalità quali l'apposizione della data di ricezione e le firme necessarie. Gli uffici sono a disposizione per qualsiasi chiarimento, contando sulla collaborazione di tutti siamo certi di poter entrare a regime entro breve ottenendo un servizio preciso ed attento.

L'Iride Agricoltura 2000 - Marzo 2012

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Notizie Epaca 

LE RIFORME DEL GOVERNO MONTI E LA PREVIDENZA

Pensioni e Manovra, ancora chiarimenti  da VERBANIA - DORIANA VITTON (Responsabile Provinciale Epaca Verbania)

stico nel caso di accesso alla pensione ad un’età anagrafica inferiore a 62 anni.

Pensioni divecchiaia Nulla è modificato in materia di età anagrafica e di disciplina delle decorrenze per l’accesso alla pensione di vecchiaia per i soggetti non vedenti o invalidi in misura non inferiore all’80%

Decorrenza delle prestazioni La pensione di vecchiaia decorre dal primo giorno del mese successivo a quello nel quale l’assicurato ha compiuto l’età pensionabile, ovvero, nel caso in cui a tale data non risultino soddisfatti i requisiti di anzianità assicurativa e contributiva, dal primo giorno del mese successivo a quello in cui i requisiti suddetti vengono raggiunti. Ai fini del conseguimento delle predette prestazioni pensionistiche è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro dipendente.

Trasformazione dell'assegno ordinario di invalidità L’assegno ordinario di invalidità è trasformato d’ufficio in pensione di vecchiaia al compimento dell’età anagrafica prevista nelle singole gestioni assicurative dalla normativa in esame in presenza dei prescritti requisiti di assicurazione e contribuzione a condizione che gli interessati abbiano cessato il rapporto di lavoro dipendente. Pensioni di anzianità anticipata Ai fini del raggiungimento di tale requisito è valutabile4 la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell’assicurato, fermo restando il contestuale perfezionamento del requisito di 35 anni di contribuzione utile per il diritto alla pensione di anzianità disciplinata dalla previgente normativa. Per i soggetti che accedono alla pensione anticipata ad un’età inferiore a 62 anni si applica, sulla quota di trattamento pensionistico relativa alle anzianità contributive maturate al 31/12/11, una riduzione pari all’1% per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni; tale % annua è elevata al 2% per ogni ulteriore anno di anticipo rispetto a 2 anni. In altri termini, la riduzione è pari all’1% per ciascuno degli ultimi 2 anni mancanti al compimento di 62 anni (es. soggetto che accede al trattamento anticipato all’età di 60 anni subirà una riduzione del 2%) e al 2% per ciascuno degli anni mancanti al compimento dei 60 anni ( es. soggetto che accede al trattamento anticipato all’età di 58 anni subirà una riduzione del 6%). Nei confronti dei lavoratori con riferimento ai quali il primo accredito contributivo decorre dal 1/1/96 non opera la riduzione del trattamento pensioni-

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Introduzione del sistema contributivo dal 1° gennaio 2012 La quota di pensione corrispondente alle anzianità contributive maturate a decorrere dal 1/1/12 è calcolata secondo il sistema contributivo. Ai lavoratori iscritti all’AGO ed alle forme sostitutive ed esclusive della stessa che alla data del 31/12/95 possono far valere un’anzianità contributiva di almeno 18 anni, la pensione è calcolata secondo le regole del sistema misto e quindi l’importo è determinato dalla somma: a) Della quota di pensione corrispondente alle anzianità contributive maturate al 31/12/11, (secondo il sistema retributivo);

Tra le novità, la trasformazione d'ufficio dell'assegno ordinario di invalidità in pensione di vecchiaia al compimento dall'età anagrafica prevista nelle singole gestioni assicurative dalla normativa in esame

b) Della quota di pensione corrispondente alle anzianità contributive maturate dal 1/1/12, calcolata secondo il sistema contributivo. Categorie di lavoratori ai quali continua ad applicarsi la normativa vigente • Soggetti che hanno maturato i requisiti entro il 31/12/11 • Lavoratori collocati in mobilità Lavoratori che antecedentemente alla data del 4/12/11, siano autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione • Lavoratori il cui rapporto di lavoro si sia risolto entro il 31/12/11, in ragione di accordi individuali sottoscritti , o in applicazione di accordi collettivi di incentivo all’esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale, a condizione che ricorrano i seguenti elementi: la data di cessazione del rapporto di lavoro risulti da elementi certi e oggettivi, quali le comunicazioni obbligatorie agli ispettorati del lavoro o ad altri soggetti equipollenti, il lavoratore risulti in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi che, in base alla previgente disciplina pensionistica, avrebbero comportato la decorrenza del trattamento medesimo entro un periodo non superiore a 24 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legge n° 201/2011 • Lavoratori che risultano in congedo per assistere figli con disabilità gravi , i quali maturino, entro 24 mesi dalla data di inizio del predetto congedo, il requisito contributivo per l’accesso al pensionamento indipendentemente dall’età anagrafica Totalizzazione dei periodi assicurativi A decorrere dal 1/1/12, è data facoltà di cumulare i periodi assicurativi non coincidenti, ancorché inferiori a 3 anni (vecchia norma), al fine del conseguimento di un’unica pensione. Prestazioni assistenziali A decorrere dal 1/1/18 il requisito anagrafico per il conseguimento dell’assegno sociale è elevato 66 anni.

L'Iride L'Iride Agricoltura Agricoltura 2000 2000 - Febbraio - Marzo 2012


Federpensionati 

SERVIZI E ASSISTENZA NELLE PRATICHE PREVIDENZIALI

Pensionati Coldiretti, c'è un'assicurazione creata su misura...  da NOVARA - EMILIO SIMONELLI (Presidente Federpensionati Novara Vco) Cari pensionati,

F

ederpensionati propone la Polizza Infortuni, un prodotto studiato appositamente per Coldiretti da Green e Fata Assicurazioni, che tutela i pensionati rispetto agli infortuni agricoli ed extra agricoli ad un costo annuale fortemente competitivo sul mercato. Con questa iniziativa, studiata appositamente per la categoria dei pensionati vogliamo rispondere alle richieste pervenute da molti nostri associati, garantendo loro una copertura assicurativa vantaggiosa ed efficace che permetta di vivere un po’ più serenamente l’età pensionabile”. I DETTAGLI DELLA POLIZZA Cos’è e a chi è rivolta: è una polizza infortuni esclusiva, studiata appositamente per i pensionati iscritti alla Coldiretti che non abbiano compiuto l’85° anno di età al momento dell’adesione, anche se titolari o contitolari di partita IVa. La copertura è interessante per la categoria dei pensionati che, pur continuando a svolgere attività agricole, non hanno più una copertura INAIL che li tutela. Validità: 24 ore su 24 sia durante le occupazioni professionali che nello svolgimento di ogni altra attività che non abbia carattere professionale (infortuni domestici, automobilistici…) in tutto il mondo. Valore assicurato Morte: Euro 75.000,00 Invalidità permanente: euro 150.000,00 (Euro 75.000,00 per il pensionato al di sopra degli 80 anni). Limiti di età: 85 anni Franchigia assoluta del 5% che si annulla in caso di invalidità permanente pari o superiore al 15%. In caso di invalidità permanente pari o superiore al 50% viene riconosciuta l’intera

somma assicurata. Infortuni: viene considerato infortunio qualsiasi evento dovuto a causa fortuita, violenta ed esterna che produca lesioni fisiche oggettivamente constatabili, le quali abbiano per conseguenza un’invalidità permanente. • Asfissia non dipendente da malattia. • Avvelenamento acuto e liscioni derivanti da ingestione o assorbimento, assideramento, congelamento, folgorazione, colpi di sole o di calore o di freddo • Affezioni conseguenti a morsi o punture di animali (con esclusione della malaria). • Gli infortuni subiti in qualitàdi conducente di veicoli a motore (macchine agricole, automobili, motocicici...) L’assicurazione non è valida in merito a: • Ubriachezza • Uso di droghe

• Malattie • Sport • Lesione dovute a osteoporosi • (altro) Quanto costa: Euro 100,00 l’anno comprensivo di imposte ed altri oneri: il premio è annuale e valido per una sola persona. Il premio pagato è fiscalmente deducibile. Non è possibile applicare sconti e/o maggiorazioni al premio. Durata: la garanzia ha effetto alle ore 24 del giorno del pagamento del premio di adesione e scade alle ore 24 dell’ultimo giorno del mese di decorrenza. Rinnovo: la copertura NON si rinnova automaticamente, quindi alla scadenza annuale l’assicurato deve sottoscrivere una nuova proposta di adesione. Per qualsiasi ulteriore informazione riguardante la polizza o per sottoscriverla, rivolgersi agli Uffici Zona.

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CRISI E MISURE fra i temi al centro del Consiglio Nazionale di Federpensionati Coldiretti

S

i fa sempre più delicata la situazione dei pensionati delle aree interne e delle loro famiglie che devono farsi carico anche delle disfunzioni dei servizi pubblici per le diverse disabilità. A denunciarlo è il presidente della Federpensionati, Antonio Mansueto, dopo che il Consiglio Nazionale dell’associazione ha esaminato le conseguenze negative che i ripetuti tagli apportati dalle manovre finanziarie del 2011 stanno arrecando alle politiche sociali. «Ora – sottolinea da Novara il presidente dell'associazione interprovinciale pensionati Emilio Simonelli – è tempo che alle enunciazioni politiche seguano fatti concreti». Ai lavori del consiglio nazionale di Federpensionati è intervenuto il presidente nazionale della Coldiretti, Sergio Marini, il quale ha illustrato il lavoro che si sta portando avanti per modificare l’imposta Imu su terreni e fabbricati rurali e per una riforma della Pac che vada nell’interesse dei veri agricoltori. Molti gli interventi e i suggerimenti di tutti i consiglieri per il “Patto intergenerazionale fra Pensionati Donne e Giovani Imprese”.

L'Iride Agricoltura 2000 - Marzo 2012

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Lavoro e Servizi alle Imprese

IL NUOVO REGOLA-

L'apprendistato si rinnova: decreto e nuovi contratti  GIUSEPPE RAVIZZOTTI (Referente Ufficio Datori di Lavoro)

C

on il decreto legislativo 167/2011 è stato emanato il Testo unico sull’apprendistato entrato in vigore il 25 ottobre 2011 rendendo così la normativa uniforme su tutto il territorio nazionale e per tutti i settori. Questa riforma definisce l’apprendistato un contratto di lavoro finalizzato all’occupazione dei giovani, a tempo indeterminato senza che le parti possono rescindere durante il periodo di formazione se non per giusta causa o giustificato motivo. Al termine del periodo di formazione, se nessuna delle parti esercita la facoltà di recesso, il rapporto si trasforma in ordinario lavoro subordinato a tempo indeterminato. Il Decreto prevede che devono essere rispettati i seguenti principi stabiliti nell’art.icolo 2: • redazione in forma scritta del con-

L’Iride Agricoltura 2000 Mensile di politica, ambiente, agricoltura di Novara, della Valsesia e del Verbano Cusio Ossola DIRETTORE EDITORIALE E AMMINISTRATIVO: GIAN CARLO RAMELLA DIRETTORE RESPONSABILE: JACOPO FONTANETO direzione, redazione, amministrazione: via Ravizza, 11-13- 28100 Novara Recapiti telefonici: 0321.674224 Recapito fax: 0321.674200 e-mail della redazione: jacopo.fontaneto@coldiretti.it hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Mons. Mario Bandera, Carlo Castelli, Marco Ciampanelli, Ornella Fallarini, Paolo Favini, Domenico Giorcelli, Christian Invernizzi, Aldo Isotta, Giuseppe Ravizzotti, Claudio Salsa, Doriana Vitton rubriche di alimentazione e salute: Elena Amoruso la rubrica TecniCA è curata da: Angelo Rossi Fotocomposizione ed impaginazione a cura del nostro Settore Grafico - Generazione CTP e Stampa: Tipografia Italgrafica, Novara Inserzioni e pubblicità si raccolgono presso la redazione, per ogni informazione su tariffe, promozioni e disponibilità di spazio contattare lo 0321-674224 o inviare una mail a: novara@ coldiretti.it Il giornale è iscritto registrato al Tribunale di Novara, aut. n° 62 del 5-11-2002

tratto, del patto di prova e del relativo piano formativo individuale da definire, anche sulla base di moduli e formulari stabiliti dalla contrattazione collettiva o dagli enti bilaterali; • divieto di retribuzione a cottimo; • possibilità di sottoinquadramento del lavoratore fino a due livelli inferiori; • presenza di un tutore o referente aziendale; • registrazione della formazione nel libretto formativo del cittadino; • possibilità di prolungare il periodo di apprendistato in caso di malattia, infortunio o altra causa di sospensione involontaria del rapporto, superiore a 30 giorni, secondo quanto previsto dai contratti collettivi. Le tipologie del contratto di apprendistato Il decreto ha individuato tre tipologie di apprendistato: Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale: è rivolto in tutti i settori di attività pubblici o privati, a soggetti di età compresa tra i 15 e 25 anni di età, anche per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e non può superare i tre anni di durata. Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere: è rivolto in tutti i settori di attività pubblici o privati, a soggetti di età compresa tra i 18 e 29 anni che potranno apprendere un mestiere o una professione in ambiente di lavoro. I CCNL possono prevedere specifiche modalità di svolgimento del contratto di apprendistato, anche a tempo determinato, laddove l’attività sia svolta a cicli stagionali. Apprendistato di alta formazione e di ricerca: è rivolto a soggetti di età compresa tra i 18 e 29 anni di età, che aspirano al più alto livello di formazione in tutti i settori pubblici e privati nel campo delle ricerche del dottorato e del praticantato in studi professionali per l’accesso alle professioni ordinistiche.

Non si garantisce la restituzione del materiale inviato Il numero è stato chiuso in redazione il 26 gennaio

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Le tipologie del contratto I datori di lavoro che tra il 1 gennaio

Al termine del periodo di formazione, se nessuna delle parti eserciterà la facoltà di recesso, il rapporto andrà a trasformarsi in ordinario lavoro subordinato a tempo indeterminato 2012 ed il 31 dicembre 2016 assumeranno apprendisti sarà riconosciuto uno sgravio del 100% dei contributi per tre anni, purchè non abbiano alle proprie dipendenze più di 9 lavoratori. La contribuzione a carico del lavoratore rimane del 5,84%. Formazione obbligatoria e sanzioni Per poter usufruire delle agevolazioni dell’apprendistato, è obbligo del datore di lavoro a far partecipare il lavoratore a corsi di formazione previsti dal contratto dell’apprendistato. Il mancato obbligo comporta a carico del datore di lavoro il pagamento di una somma pari al doppio dei contributi previdenziali risparmiati utilizzando il contratto di apprendistato oltre la possibilità per il lavoratore di chiedere la trasformazione del contratto in un rapporto ordinario facendo venir meno al datore di lavoro la possibilità di recedere dal contratto alla fine del periodo formativo; sanzione amministrativa da 100 a 600 euro per ogni violazione; in caso di recidiva, la sanzione applicabile varia da 300 a 1500 euro. Regime transitorio L’entrata in vigore della nuova normativa ha segnato l’inizio di un periodo transitorio di non oltre sei mesi e fissato dal Ministero al 25 aprile 2012 entro il quale le Regioni si devono adeguare con apposite disposizioni regionale e contrattuali.

L'Iride Agricoltura 2000 - Marzo 2012


Informazione Pubblicitaria Coldiretti ha attivato convenzioni particolarmente agevolative con le ditte che ospitiamo in questa pagina di inserzioni pubblicitarie: Coldiretti ha attivato convenzioni particolarmente agevolative con le ditte che ospitiamo in questa inserzione: contatto: sig. Andrea Rutigliano, tel. 333.5349155

BUTAN GAS SPA, Società leader nella vendita di G.P.L. in Piccoli Serbatoi e Bombole, ha da tempo avviato un'attività di collaborazione con Aziende Agricole produttrici di Cereali (RISO, MAIS...) il cui ciclo produttivo prevede l'essiccazione dei Cereali attraverso l'utilizzo di un combustibile. Nell'ambito di questo processo, molte aziende di settore hanno deciso di trasformare l'impianto di essiccazione installando un bruciatore funzionante con il GPL Butan Gas.

I VANTAGGI NELL'ESSICCAZIONE COL G.P.L. • Migliore qualità del prodotto essiccato col G.P.L. rispetto ad altri combustibili, per purezza e integrità • Ecologicità del G.P.L. per ridotte emissioni di sostanze inquinanti e di gas serra • Elevato potere calorifico del G.P.L. • Prezzo G.P.L. vantaggioso • Contributo Economico a favore dell'azienda agricola che decide di sostituire il bruciatore • Impianto GPL chiavi in mano: comprende serbatoio in comodato d'uso, tubazione e allaccio al bruciatore • Tempi di realizzazione veloci • Servizio di consegna non stop • Assistenza tecnico-manutentiva 24 h tramite azienda locale che realizza l'impianto • Trasportatore dedicato • Assistenza commerciale con funzionario vendita di zona • Assistenza pratiche VV. FF

BUTANGAS NELL'ESSICCAZIONE DEL RISO DAL 2008 AD OGGI, ABBIAMO TRASFORMATO E REALIZZATO 60 IMPIANTI DI ESSICCAZIONE A G.P.L. NELLE PROVINCE DI NOVARA, PAVIA E MILANO. L’ATTIVITA’ DI REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI A GPL E’ STATA SEGUITA IN TUTTE LE FASI: PROGETTUALI, OPERATIVE, E DI ASSISTENZA TECNICA.

Confronto Gpl-Gasolio: un esempio

ESSICCATOIO DI RISO / PREZZI SENZA IVA

potenza termica bruciatore k/cal/h

GASOLIO 100.000

GPL (+20% consumi vs gasolio) 100.000

GPL 100.000

litri/annui

9.500

11.400

11.400

prezzo euro/litro fatturato risparmio GPL vs gasolio

1,000 9.500

0,7450 8.493 1.007

Il GPL rispetto ad altri combustibili Combustibile

Potere calorifico Rendimento superiore

GPL sfuso in serbatoi

12.000 Kcal/kg

0,88

Gasolio

9000 Kcal/lt

0,75

Olio comb. 3/5° E

10.300 Kcal/kg

0,7

Kerosene

8600 Kcal/kg

0,75

Metano

9000 Kcal/mc

0,88

Per produrre lo stesso calore che si ottiene bruciando 1 kg. di GPL bisogna utilizzare circa: - 1,4 mc di metano - 1,5 kg di btz - 1,6 lt. di gasolio - 3 kg. di carbone - 7,3 kg. di legna - 12,3 kWh di energia elettrica Per quanto attiene alle emissioni inquinanti, si veda la seguente tabella: Emissioni

Gas (sia metano che GPL)

Gasolio

Sox

20 mg/kWh

350 mg/kWh

Nox

150 mg/kWh

350 mg/kWh

Polveri

0 mg/kWh

20 mg/kWh


Convenzione Coldiretti ha rinnovato la convenzione con Fleming Research di Novara anche per l'anno 2012: queste le gevolazioni previste:


il Corsivo Agroalimentare

Gruppi di Acquisto in crescita: forme di difesa dalla crisi?

S

pinti dal caro benzina e dalla crisi, sono raddoppiati negli ultimi 3 anni i gruppi di acquisto formati da condomini, colleghi, parenti o gruppi di amici che decidono di fare la spesa insieme per ottenere condizioni vantaggiose ma soprattutto per garantirsi la qualità degli acquisti. È quanto emerge da un’analisi Coldiretti secondo la quale sono oltre 800 i gruppi di acquisto solidale (Gas) strutturati presenti lungo tutto il territorio nazionale anche se una maggiore concentrazione si segnala in Lombardia, Toscana, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. Accanto a queste realtà che dispongono di una vera e propria struttura organizzativa, si contano decine di migliaia di iniziative spontanee che “nascono” e “muoiono” in continuazione nei palazzi, nei posti di lavoro, nei centri sportivi e ricreativi sulla base di semplici accordi verbali. Si tratta di una tendenza che avvicina il produttore al consumatore che, soprattutto nelle città, sta contagiando gli italiani che intendono così garantirsi un volume di acquisto sufficiente ad ottimizza-

re i costi di trasporto e ad accedere a più vantaggiosi canali distributivi: dai mercati all'ingrosso a quelli degli agricoltori di campagna amica, fino direttamente nelle aziende. I mercati generali all'ingrosso, che in determinate occasioni della settimana sono aperti al pubblico, vendono i prodotti in cassette che vengono poi divise tra i partecipanti al gruppo. Un crescente numero di gruppi di acquisto nasce in realtà con l'obiettivo di approvvigionarsi direttamente nei mercati, nelle botteghe o nei punti vendita degli agricoltori di Campagna Amica per assicurarsi l'origine, la genuinità dei prodotti che si portano in tavola. Una rete di vendita diretta sul territorio della quale fanno oramai parte 3.972 aziende agricole, 670 agriturismi, 878 mercati, 163 botteghe per un totale di 5.683 punti vendita di campagna Amica. Ogni Gas ha propri criteri per selezionare i fornitori, individuare i modi di consegna, stabilire con il produttore un prezzo equo e scegliere cosa acquistare privilegiando la stagionalità, il biologico, il sostegno alle cooperative sociali, la ridu-

• AGRI METEO a cura di GIOSIA GIACOMO TIRABOSCHI



PIOGGIA E NEVE

VARIABILE

NEVE

VARIABILE

VARIABILE

VARIABILE

 SOLE

LUNE DI APRILE 2012

SOLE

luna piena lunedì 6 alle ore 21.19 ultimo quarto lunedì 13 alle ore 12.50 luna nuova martedì 21 alle ore 9.18 primo quarto mercoledì 29 alle ore 11.58

L'

area di alta pressione sull'oceano Atlantico che, in questo periodo, gravita attorno alle isole Azzorre, si sta allargando progressivamente verso l'Europa ed il bacino del Mediterraneo, come prevedibile avanguardia in concomitanza con l'equinozio di primavera. Ciò anticipa, statisticamente, l'arrivo della primavera secondo lo schema classico al quale la nostra agricoltura è abituata. Finalmente, quindi, si dovrebbe rientrare nella norma dopo un inverno eccezionale rispetto agli ultimi 40 anni. Si consiglia di approfittare del bel tempo per anticipare le lavorazioni primaverili e permettere un'adeguata arieggiatura del terreno. Questo risulta utile dopo le gelate tardive del mese di febbraio, che hanno raffreddato in profondità gli strati utili alla coltivazione. Umidità scarsa, probabile carenza idrica nei prossimi mesi.

L'Iride Agricoltura 2000 - Marzo 2012

di JACOPO FONTANETO (Responsabile Comunicazione)

zione degli imballaggi, le dimensioni del produttore o infine la vicinanza territoriale (chilometro zero). Le modalità di acquisto variano notevolmente e vanno dalla consegna a domicilio, alla prenotazione via internet fino “all'adozione” in gruppo di interi animali o piante da frutto. Anche gli accordi del gruppo di acquisto con l'azienda sono differenti e possono prevedere la consegna settimanale del prodotto (ad esempio una cassetta di frutta e verdura di stagione) oppure la formulazione di specifici ordini per telefono o attraverso internet ma anche tramite abbonamento con l'offerta di prodotti a scadenze fisse e pagamento anticipato. Le modalità maggiormente diffuse sono la distribuzione di cassette di ortofrutta a cadenza settimanale o bisettimanale e la vendita di pacchi di carne. • CANTON D’LA PUESIA

(curà dal Carletu)

La "Cupula" illuminà Cum'l'è bèla la "cupula" illuminà, ch'la fa da riciam ai "nuares" luntan, a gh'disa a tuti l'è chi la tò cà e sa ti ghè bisogn mi ta stendi la man, cha ti la guardi dal di ò da nott l'è sempar bèla parchè l'è sul par nün, quand ti ve a spass anca s'l'è 'n bot ti penssi, custa chi gh'l'avuma sultant nün, cul cha la fai g'aveva i barbis, maton sü maton a la tirà sü, da tüti i canton sa spegia int'i ris e dopu la 'nscima g'han mis propi "Lü", cul bèl "Salvaur" cha 'l brila a tüttt andà che quand ti la guardi sa slarga al cör, parchè là 'nt'l'aria l'è propi la so cà visin al paradis l'è cul cha gh'vör. Setembar 2004

Carlo Castelli (Carletu)

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L'Iride Agricoltura 2000 - Dicembre 2011



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