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1.3 Processo di Design Thinking
1.3 Processo di Design Thinking
Ci sono molte varianti del processo di Design Thinking in uso oggi, e ognuna ha da tre a sette fasi, stadi o modalità. Indipendentemente da ciò, tutte le varianti del Design Thinking sono molto simili. Qui ci concentreremo sul modello a cinque fasi proposto dall'Hasso-Plattner Institute of Design di Stanford, che è anche conosciuto come d.school. Abbiamo scelto l'approccio di d.school perché rappresentano l'avanguardia nell'applicazione e nell'insegnamento del Design Thinking.
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Per comprenderere il quadro globale, potremmo guardare il processo di Design Thinking presentato nella forma del doppio diamante. Perché non due cerchi o due triangoli? La forma del diamante è essenziale, poiché riflette due diverse dinamiche che si alternano nel processo del Design Thinking: esplorazione (divergenza) e sintesi (convergenza).
Nelle fasi divergenti esploriamo, facciamo brainstorming e raccogliamo dati. I membri del team che si sentono a loro agio nell'inventare nuove idee si sentono molto a loro agio in questa fase. È un po' come raccogliere gli ingredienti prima di fare una torta. Nelle fasi convergenti, smettiamo di moltiplicare e iniziamo l'analisi e la sintesi. Raggruppiamo le somiglianze, raggruppiamo gli elementi, li organizziamo e poi cominciamo a trarre le prime conclusioni. Quindi, i membri del team che individuano lo schema sono i campioni di quella fase, mentre quelli abituati a essere considerati i creatori naturali fanno una breve pausa :) Continuando con una analogia culinaria, questo è il momento in cui vari piccoli biscotti vengono creati con gli ingredienti dati (e alcuni vengono lasciati da parte, forse per la prossima torta!)
Poiché i processi divergenti e convergenti si ripetono due volte, il diamante è doppio. Ma l'attenzione è diversa. Prima si lavora sul problema e solo nella seconda fase si passa alla soluzione. Questo è molto importante, troppo spesso cerchiamo di arrivare subito alla soluzione, senza guardare veramente qual è il problema. Così, se un'auto è una soluzione, qual è il problema - la mobilità da A a B. Se un tostapane è una soluzione, qual è il problema - riscaldare il pane.
Fasi del Design Thinking
Le cinque fasi del Design Thinking sono le seguenti: 5
● Empatizzare: Capire di chi è il problema che stai risolvendo Il processo di Design Thinking è utile solo quando il problema è ben identificato. Ma il problema di chi? È qui che dobbiamo definire l'utente. Per esempio, ci siamo resi conto che i nostri dipendenti hanno difficoltà con certe procedure o con l'accesso alla piattaforma online che dovrebbero usare nel loro lavoro quotidiano. O forse hanno un problema a raggiungere l'ufficio con il trasporto pubblico. Nei primi passi, il nostro compito è capire quel problema, decostruirlo o mapparlo. Non c'è altro modo che connettersi al pubblico di riferimento direttamente interessato: capire le loro difficoltà e le loro necessità; le abitudini che hanno sviluppato e le barriere che devono affrontare. Intervistare le persone e osservare il loro modo di affrontare le situazioni problematiche fornisce al pensatore di design le preziose intuizioni, le risposte alla domanda: perché?.
● Definire - i bisogni del vostro utente e il suo problema Raccogliere i dati è una cosa, ma analizzarli è un altro compito. I dati raccolti sono solo gli ingredienti, come un detective dobbiamo dar loro un senso, costruire collegamenti tra di loro, facendo attenzione che nulla sia trascurato o lasciato indietro.
5 Fonte: d.school
Abbiamo bisogno di un approccio strutturato per dare un nome ai principali risultati e trasformarli nei cosiddetti insight (intuizione) - una sorta di svolta, una comprensione approfondita del comportamento degli utenti. Potrebbe essere più facile se confermiamo le storie umane raccolte con delle interviste e delle osservazioni e, se possibile, troviamo il filo rosso che le unisce tra loro. Anche in questo caso, l'uso di strumenti come i diagrammi di affinità, le mappe di empatia e la mappa del percorso degli utenti alimenta la nostra comprensione e ci aiuta a definire il vero problema che i nostri utenti di riferimento affrontano.
● Ideare - generare idee per soluzioni creative Capire il problema e la realtà che l'utente sta affrontando, aiuta a formulare le sfide generate utilizzando le domande Come potremmo fare per…?. C'è una parte magica che appare in questa fase e se la fase di ricerca dell'utente è fatta bene, le idee verranno in mente rapidamente. Come si dice: il modo migliore per trovare una buona idea è avere molte idee! Come nelle fasi precedenti del processo di Design Thinking, è qui che spesso ci si blocca nell’individualismo, quindi la collaborazione del team è molto preziosa. Permette di "attaccare" la sfida da diverse angolazioni, differenti punti di vista e attivare le risorse a cui potremmo non pensare in un contesto individuale. Utilizzando varie tecniche di brainstorming, brainwriting e storytelling puntiamo alla quantità piuttosto che alla qualità, sfidando il modo di pensare del passato. Alla fine, vogliamo innovare, giusto?
● Prototipare - portare le idee alla realtà "Mai presentarsi a una riunione senza un prototipo" dice Simon Sinek6. Quindi, quale vantaggio potrebbe portare un prototipo alla discussione? Dopo aver generato delle idee (molte!) è il momento di testarle nella realtà. Ma il test richiede l'interazione con la soluzione. Ecco perché la visualizzazione (schizzo, storyboard, disegni) o la materializzazione (prototipi, modelli fatto con i mattoncini Lego, percorsi dettagliati e guidati) sono esempi molto pratici per la prototipazione. Il loro compito principale è quello di convalidare o invalidare l'idea, ed eventualmente migliorarla. Ecco perché molto spesso i prototipi sono rappresentazioni veloci e semplici di un'idea e possono essere rimodellati e corretti. Sono lontani dall'essere perfetti!
● Testare - lasciate che i vostri utenti interagiscano con la soluzione prototipata Testare le idee va molto oltre il chiedere un feedback verbale. Dobbiamo vedere come i nostri utenti interagiscono con la nuova soluzione! Questo è il motivo per cui usiamo i prototipi. Vogliamo mostrarli alle persone, idealmente a quelle che si confrontano con il problema che
6 Design Thinking. Thinking like a Designer” https://www.youtube.com/watch?v=8Vvfi3wZ9pg