Noi
Anno V - N° 11 Dicembre 2013
ECONOMIA ARTE SALUTE TERRITORIO PROFESSIONI Outlook Mercati Cosa è successo a Novembre?
SPECIALE
NOI a tavola!
ECONOMIA La regolarizzazione dei capitali detenuti all’estero
PROFESSIONI Una barca, due droni, un fotografo e una sfida
NOI A TAVOLA! Il premiatissimo Dol Gin di Florian Rabanser
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Noi
Anno V - N° 11 Dicembre 2013
ECONOMIA ARTE SALUTE
sommario
TERRITORIO PROFESSIONI Outlook Mercati Cosa è successo a Novembre?
5 EDITORIALE SPECIALE
NOI a tavola!
6 RIFLESSIONI ECONOMIA La regolarizzazione dei capitali detenuti all’estero
PROFESSIONI Una barca, due droni, un fotografo e una sfida
NOI A TAVOLA! Il premiatissimo Dol Gin di Florian Rabanser
N° 11 - Dicembre 2013 Autorizzazione Tribunale di Novara n. 372 del 15.12.2008 Direttore Editoriale Marco Trivelli Direttore Responsabile Giuliano Ladolfi Hanno collaborato a questo numero: Andrea Baiardi Daniele Bevacqua Engarda Giordani Giulio Greco Giorgio Piccaia Chiara Ratto Gabriele Rossi Giuseppe Tortomasi Mark Welner Marco Zacchera Grafica e impaginazione CENTROMEDIA Editore e Pubblicità CENTROMEDIA 28024 Gozzano (NO) - Italy Viale Parona, 6 info@centromediaitalia.com
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8 ECONOMIA 12 OUTLOOK MERCATI 16 ECONOMIA 20 SALUTE 22 PSICOLOGIA 24 TERRITORIO 29 PROFESSIONI 32 LA NOSTRA STORIA 35 LETTERATURA 44 IDEE VACANZA 52 ARTE 59 NOI A TAVOLA!
editoriale
Non restare chiuso qui. Pensiero… È quasi fine anno, tempo di bilanci. Fedele alla linea editoriale che NOI si è imposta in questi cinque anni di vita, non vi tedierò con logorroiche analisi sulla crisi economica e politica che stiamo vivendo. Non vi parlerò delle tante problematiche sociali che, anche nella nostra zona, troppe volte passano inosservate. Voglio parlarvi di alcuni Italiani che ci hanno lasciato in questo 2013 ormai al capolinea. Come non ricordarsi di Ottavio Missoni, Mariangela Melato, Armando Trovajoli, Pietro Mennea, Enzo Jannacci, Franco Califano, Rossella Falk, Giulio Andreotti, Little Tony, Franca Rame, Margherita Hack, il Cardinale Ersilio Tonini, Alberto Bevilacqua, Jimmy Fontana, Aldo Reggiani, Giuliano Gemma, Zuzzurro, Marcello D'Orta… E chissà quant’altri ne ho dimenticati.
Ognuno di loro ci ha lasciato qualcosa, un ricordo difficile da cancellare. Ma voglio anche parlarvi di un "poeta" che nel gennaio 2013 se n'è andato.. Forse non è noto a tutti, ma ha fatto vivere a tanti di noi sensazioni uniche, attimi indimenticabili della nostra gioventù. È Valerio Negrini, il paroliere dei Pooh. Ci emoziona ancora oggi, con testi straordinariamente attuali come Pierre. La sua musica, le sue parole arrivano dritte al cuore, sono la colonna sonora di alcune generazioni. Si fa in fretta a dire musica leggera, sono solo canzonette: quando si arriva al cuore, quando la vita di tanta gente è stata scandita dalla sua poesia, allora possiamo essere certi che le “canzonette” non sono state inutili. Grazie Valerio per averci fatto sognare. Nessuno fermerà la tua poesia.
Marco Trivelli
NOI - DICEMBRE 2013
Baby prostitute: indignazio Nel mese di novembre le baby prostitute che, sostenute dalle madri, offrivano prestazione sessuali a pagamento, hanno riempito di indignazione giornali e telegiornali. Permettetemi un commento provocatorio: indignazione assolutamente fuori luogo, perché conseguenza inevitabile di una mentalità che troppo spesso giornali e telegiornali diffondono con leggerezza e superficialità senza capacità di considerar le conseguenze. Per troppi decenni ci hanno assuefatti al “male” proclamando la sovranità assoluta dell’Io in materia etica e il primo posto del denaro nella scala dei valori individuali. Ma non era una delle conquiste civili il proclama: «Il corpo è mio e lo gestisco come voglio»? Ma non era una delle conquiste civili liberare l’umanità da
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ogni tabù sessuale che per secoli hanno oppresso la libertà individuale? Ma non era una delle conquiste civili legalizzare l’aborto per contrastare la piaga dell’aborto clandestino? Se a questo aggiungiamo che ormai il denaro è diventato il valore supremo, l’ideale unico dell’esistenza umana, traiamo le conseguenze che la prostituzione minorile non deve sconvolgere nessuno. Mi si potrà obiettare che la questione riguarda persone minorenni. E allora dove sta il problema? Nella legge? Legalizziamo la prostituzione minorile: altra conquista civile. Del resto il corpo è loro e lo gestiscono come vogliono. E, quando ragazzi o ragazze si accorgono che tutto si può comprare e tutto si può vendere, quale ragione interiore li può distogliere dalla prostituzione?
Quale criterio esiste per loro nel distinguere il bene dal male? E quale forza interiore può costituire una remora per gli adulti che sfruttano la minore età per i loro desideri? Dove sta il limite? E perché una famiglia dovrebbe privarsi della possibilità di vestire abiti firmati e di condurre una vita agiata? Perché un giovane o una giovane non dovrebbe usare la sessualità per fare carriera? E perché una persona ricca dovrebbe soffocare i suoi impulsi comprando la soddisfazione dei sensi? Stiamo scoprendo come i nostri giovani sono cresciuti ormai assuefatti alla banalità del male. Questo non significa che il male sia una scoperta contemporanea, anzi. Non dimentichiamo che fino a settant’an-
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riflessioni
[... non penso che la vicenda, nonostante le riflessioni suscitate dal caso e le giuste preoccupazioni espresse da parte della stampa e della televisione, riuscirà a produrre un cambiamento nella mentalità comune...]
one fuori luogo ni fa nell’Europa occidentale il male si realizzava negli ideali della guerra con tutte le conseguenze provocate da una violenza “legalizzata”. Ma oggi, quando cerchiamo di lasciarci alle spalle questa belluina eredità, non dobbiamo pensare di aver compiuto un grande passo avanti: sta crescendo una generazione allevata secondo i princìpi del relativismo e, quando tutto è relativo, come ha scritto sulla «Stampa» con estrema lucidità e coerenza Paolo Flores d’Arcais, non esiste alcuna distinzione tra la morale di S. Francesco d’Assisi improntata all’amore per il prossimo, alla pace, alla solidarietà, e quella di Hitler che ha mandato alla camera a gas sei milioni di Ebrei. E allora perché si indignano i giornali e i telegiornali che proclamano quotidianamente il relativismo morale?
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Perché, altro settore di carattere morale, si indignano contro i politici che sperperano il denaro pubblico? Solo perché non possono fare altrettanto? E, quando di fronte alle baby prostitute ci si domanda: la famiglia, la scuola, le amicizie, la stampa, il cinema, la televisione non hanno insegnato nulla a queste ragazze, dobbiamo rispondere, senza generalizzare ma anche senza lavarsi la coscienza, che la mentalità comune ha insegnato molto a loro, ha insegnato che chi vuole “fare la bella vita” e non può permetterselo, deve ingegnarsi per trovare una soluzione e la prostituzione rappresenta la via più efficiente ed efficace. Non penso che la vicenda, nonostante le riflessioni suscitate dal caso e le giuste preoccupazioni espresse da parte della stampa e della televisione, riuscirà a pro-
durre un cambiamento nella mentalità comune. Siamo troppo abituati al “male” per ricordare oggi quello che è successo ieri; siamo troppo abituati al “male” per considerare le conseguenze che le “cattive” idee possono produrre. Non è bastata la riflessione sulle conseguenze delle ideologie del secolo scorso che hanno giustificato e abbagliato decine di milioni di persone. Non è bastato un olocausto né sono bastati decenni di guerra fredda né le vicende legate al terrorismo degli “Anni di piombo”. La storia, ripeto spesso, è maestra di vita, ma gli alunni stanno facendo l’intervallo, un lungo intervallo. Giuliano Ladolfi
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ECONOMIA
DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE NOVARESI
Crescita "zero" nei primi mesi dell'anno e artigianato ancora in perdita Il tessuto produttivo tiene, ma non cresce, almeno da un punto di vista numerico: questo il quadro complessivo che emerge dai dati relativi all’andamento demografico delle imprese novaresi nei primi nove mesi del 2013. Tra gennaio e settembre lo stock delle imprese registrate è aumentato complessivamente di 34 unità, variazione che, in termini percentuali, si traduce in un incremento del +0,1%, a fronte del +0,5% registrato nello stesso periodo dello scorso anno. «I dati rispecchiano le profonde difficoltà che sta attraversando il nostro sistema
economico – commenta Paolo Rovellotti, presidente della Camera di Commercio – Non a caso il risultato di questa rilevazione appare il più basso registrato nei primi 9 mesi dell’anno dal 2003 ad oggi. Se la crescita di alcuni comparti, così come quella delle società di capitali, rappresenta un segnale di conforto, non mancano campanelli d’allarme preoccupanti, primo fra tutti l’acuirsi delle sofferenze dell’artigianato: tra gennaio e settembre le ditte artigiane hanno chiuso al ritmo di tre al giorno, senza essere bilanciate da un’apertura altrettanto vivace di attività. Il lavoro
è figlio dell’impresa – aggiunge Rovellotti – ma può nascere solo se l’impresa non è fiaccata da burocrazia, fisco e ostacoli legislativi». QUADRO GENERALE Tra gennaio e settembre 2013 si sono iscritte al registro delle imprese 1.790 aziende, mentre sono 1.751 quelle che hanno cessato la propria attività, portando lo stock complessivo a 31.721 unità, di cui il 32,3% risulta costituito da ditte artigiane. L’artigianato, in particolare, continua ad essere interessato da un calo demografico:
Pmi Day 2013
circa 240 studenti hanno visitato 9 aziende novaresi Sono stati circa 240 gli studenti provenienti da cinque istituti tecnici superiori del Novarese che hanno preso parte alle visite aziendali organizzate dal Comitato per la Piccola Industria dell’Associazione Industriali di Novara in occasione di “Industriamoci”, la quarta “Giornata nazionale delle piccole e medie imprese” promossa dalla Piccola Industria di Confidustria venerdì 15 novembre 2013. Le classi quarte di meccanica, elettrotecnica e chimica dell'Itis “Omar”, hanno visitato, rispettivamente, la B-Pack di San Pietro Mosezzo, la Electronic Sy-
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stems di Momo e la Comie di Sizzano. Due classi terze dell'Itis “Fauser” sono state al Centro interportuale merci di Novara e una classe quarta di meccanica
dell’Istituto tecnico “Leonardo da Vinci” di Borgomanero si è recata al Mollificio Valli di Oleggio Castello. Alcuni studenti dell’Istituto agrario “Bonfantini” hanno visitato la F.lli Francoli, a Ghemme, guidati personalmente dal presidente del Comitato per Piccola Industria dell’Ain, Roberto Francoli, mentre circa 70 studenti dei corsi di elettronica e meccanica dell’Ipsia “Bellini” hanno visitato, in tre differenti gruppi, gli impianti di Balchem Italia (Marano Ticino), Procos (Cameri) e Gottifredi Maffioli (Novara). «È stata una giornata davvero importante – spiega Francoli – perché le visite che
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ECONOMIA
nei primi nove mesi dell’anno le chiusure di attività hanno infatti superato le aperture, con un conseguente saldo negativo di 287 imprese che fa scendere la consistenza della componente artigiana a 10.258 unità.
il 30,6% nell’industria (di cui 18% nelle costruzioni e 12,6% nell’industria in senso stretto) e per il 58,7% nel terziario (di cui 24,1% nel commercio e 34,6% negli altri servizi).
DINAMICHE SETTORIALI Sotto il profilo settoriale l’andamento demografico appare eterogeneo, con risultati positivi per i servizi e in perdita per tutte le altre attività economiche. I comparti che nel periodo gennaio-settembre evidenziano gli incrementi maggiori sono il commercio (+100 unità), i servizi alle imprese (+64 unità), l’alloggio e ristorazione (+51), le attività finanziarie e assicurative (+48). Si registra, invece, una riduzione significativa della base imprenditoriale delle costruzioni (-185 unità) ed una, più contenuta, delle attività manifatturiere (-52), con particolare riferimento al comparto della meccanica ed elettronica; in lieve calo risulta anche l’agricoltura (-15). Per quanto riguarda la composizione settoriale, alla data del 30 settembre 2013 il sistema produttivo locale risulta costituito da 31.721 imprese, di cui 28.650 attive ed operanti per il 7,1% nell’agricoltura, per
Dall’analisi della forma giuridica emerge come le società di capitale, equivalenti al 19,8% delle imprese registrate nel Novarese, evidenzino tra gennaio e settembre un tasso di crescita del +1,8%, superiore dunque alla media provinciale, con un saldo, in termini assoluti, pari a +111 unità. Arretrano, invece, le ditte individuali, che nel periodo in esame aprono 1.308 sedi, pari al 73,1% delle iscrizioni complessive, ma concentrano, nel contempo, oltre l’80% delle cessazioni (1.408 in termini assoluti), con un’incidenza sul totale delle imprese novaresi registrate pari al 56,6%. Tra gennaio e settembre si rilevano, infine, 159 iscrizioni (11,8% del totale) e 167 cessazioni (12%) relativamente alle società di persone, con una consistenza alla fine dei nove mesi di 6.645 unità produttive, corrispondente al 20,9% del sistema imprenditoriale novarese.
avevamo organizzato hanno costituito un momento di conoscenza diretta della vita aziendale, facendo “toccare con mano” a studenti e insegnanti come si svolge l’attività all’interno di una piccola o media impresa e come viene organizzato il lavoro quotidiano. Abbiamo avuto feedback molto positivi e siamo convinti che si tratti di un’iniziativa che potrà ancora crescere nei prossimi anni. L’evento si è collegato direttamente con la due-giorni di orientamento “Woooow, io e il mio futuro”, che era stata organizzata a fine ottobre dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Ain e con le iniziative della “Settimana della cultura d’impresa” promossa da Confindustria». «Anche a livello nazionale – aggiunge
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Fonte CCIAA Novara
Carlo Robiglio, past-president del Comitato Piccola Industria dell’Ain e componente il comitato organizzativo nazionale del “Pmi Day” – è stata un’iniziativa di grande successo e che ha dimostrato dimostrato la vivacità della Piccola Industria di Confindustria e la sua capacità di valorizzare il lavoro dei piccoli imprenditori. Eventi come questo, cui siamo molto soddisfatti che abbia aderito, per la pri-
È crollato il popolo delle Partite Iva
Dal 2008 al giugno del 2013 hanno cessato l’attività ben 400 mila lavoratori indipendenti. In questi cinque anni e mezzo di crisi economica la contrazione è stata del 6,7%. Sempre nello stesso periodo di tempo, ogni cento lavoratori autonomi, ben 7,2 hanno chiuso i battenti. Al 30 giugno di quest’anno il cosiddetto popolo delle partite Iva ammonta a 5.559.000 lavoratori. A scattare la fotografia sul mondo del lavoro autonomo e delle micro imprese è stata la CGIA di Mestre. «A differenza dei lavoratori dipendenti – fa notare il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi – quando un autonomo chiude l’attività non dispone di nessuna misura di sostegno al reddito. Ad esclusione dei collaboratori a progetto che possono contare su un indennizzo una tantum, le partite Iva non usufruiscono dell’indennità di disoccupazione, di nessuna forma di cassa integrazione o di mobilità lunga o corta. Spesso si ritrovano solo con molti debiti da pagare e un futuro tutto da inventare».
ma volta, anche Piccolindustria dell’Unione Industriale di Torino, dimostrano come sia importante la diffusione della cultura d’impresa, soprattutto fra i giovani, per far comprendere concretamente che cosa significa dire che il mondo delle Pmi è la vera “spina dorsale” dell’economia del nostro Paese». C.S.
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ECONOMIA Il Presidente AIN Fabio Ravanelli e Aureliano Curini, Direttore AIN
Associazione Industriali Novara e Unione Industriale Biellese verso l'aggregazione entro il 2016 È uno dei primi esempi concreti di quanto stabilito dalla cosiddetta “Riforma Pesenti”, il percorso di razionalizzazione di Confindustria che porterà, in un contesto economico che rende ineludibili scelte orientate al miglioramento della capacità di rappresentanza e dell’offerta di servizi di tutto il sistema, a una serie di cambiamenti e di aggregazioni che coinvolgeranno, in un’ottica di efficientamento e di risparmio, sia il livello centrale sia le rappresentanze territoriali e di categoria: Unione Industriale Biellese (Uib) e Associazione Industriali di Novara (Ain) hanno formalmente avviato l'iter che porterà, entro il 2016, alla loro aggregazione, al fine di raggiungere un significativo incremento dei servizi offerti alle imprese associate, una contestuale riduzione dei costi, un forte potenziamento della rappresentanza del sistema produttivo territoriale e un concreto miglioramento in termini di efficienza e di razionalizzazione dell’operatività delle strutture. I vertici dei due sodalizi hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa che delinea gli indirizzi operativi del processo di unificazione e che è stato formalmente approvato dal10
la vicepresidente di Confindustria – con delega all’Organizzazione - Antonella Mansi e dal presidente di Confindustria Piemonte, Gianfranco Carbonato. Si tratta soltanto dell’inizio di un percorso, che, dopo l’approvazione da parte delle rispettive Giunte, avvenuta all’unanimità nei giorni scorsi, dovrà essere sottoposto alla valutazione delle relative Assemblee, nel giugno 2014, e comporterà, in caso di riscontro positivo, una serie di passaggi attuativi, dal punto di vista giuridico e operativo, ancora da definire. Ma l’opportunità della scelta è determinata anche dal fatto che i territori di Biella e di Novara condividono già alcune caratteristiche strutturali (la forte presenza di un tessuto manifatturiero e di importanti distretti industriali e sono entrambe parte del “Club dei 15” di Confindustria) che possono consentire di esprimere, attraverso l’unificazione delle organizzazioni di rappresentanza del mondo industriale, quella crescente forza contrattuale e progettuale che, con l’unificazione di Ain e Uib, potrà caratterizzare un sodalizio di quasi mille aziende con oltre 46mila addetti complessivi.
«L'obiettivo – commenta la presidente dell'Uib, Marilena Bolli – è di ottimizzare le risorse, efficientare i costi e migliorare ancora i servizi alle imprese associate prendendo il "meglio" dalle due associazioni. Dobbiamo essere noi industriali i primi a realizzare la semplificazione delle strutture e dei procedimenti che vorremmo vedere attuata a livello di pubblica amministrazione. Sono convinta che sia un'importante sfida per il nostro futuro e sono certa che le strutture delle nostre associazioni sapranno realizzare, con il nostro commitment, questo importante cambiamento». «È del tutto prematuro – aggiunge il presidente dell’Ain, Fabio Ravanelli – parlare ora dei cambiamenti operativi che, oltre a una significativa razionalizzazione della "governance" della nuova realtà, porterà con sé questa importante unificazione. Sicuramente rimarranno attive tutte le sedi territoriali, mentre i servizi offerti saranno fortemente implementati al fine di rispondere sempre meglio alle esigenze di rappresentanza e di supporto alla competitività delle imprese nostre associate».
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OUTLOOK MERCATI
i t a c r me Outlook
a cura di Giuseppe Tortomasi Daniele Bevacqua
Cos'è successo a Novembre Con Dicembre si entra nel mese che, dopo aprile, ha la statistica di mese con la miglior performance nell’anno. Novembre ha superato i massimi di ottobre confermando la struttura rialzista di questo 2013 e sul Dow Jones la quota di 16000 ha rallentato la crescita di mercato per poche sedute. Per Dicembre ecco le domande: 1) Restare al rialzo sulle azioni per prendere il possibile rally di fine anno?
Dicembre, mese d’oro in Borsa La statistica di dicembre è, di regola, molto confortante per l’investimento in equity. È noto che le performance passate non sono garanzia per i guadagni futuri, tuttavia chi investe sa quanto importante sia la statistica. Di solito un anno in Borsa si chiude come era cominciato e tra tanti anni buoni, il 2013 è stato uno tra quelli che hanno messo in fila il maggior numero di statistiche favorevoli per il rialzo.
2) Tutte le Borse stanno sui massimi tranne poche eccezioni: conviene stare con i migliori o con i peggiori? 3) Il rialzo dei mercati è stato solo frutto della politica di denaro facile delle Banche Centrali?
Se analizziamo il grafico sopra, un chart settimanale dell’andamento di SPX nel 2013, notiamo che le candele negative, cioè le settimane in cui la chiusura è stata inferiore all’apertura, sono fin qui solo 13. Cosa ancora più impressionante, le settimane negative consecutive sono state al massimo due! Un toro scatenato che ha trovato sostegno nella media a 100 giorni (media blu) e non si è mai riavvicinato alla sua media a 200 giorni (media rossa), le due medie sono orientate in maniera quasi perfettamente parallela e rialzista. 12
NOI - DICEMBRE 2013
OUTLOOK MERCATI
i t a c r me Outlook
Uno scenario perfetto? Si, ma solo in apparenza. Dopo l’ultima serie di sette settimane rialziste che ci ha portato fino al Thanksgiving, secondo noi il mercato USA ha raggiunto tutti i suoi obiettivi. Adesso, pur rimanendo l’America un ambiente molto favorevole all’investimento equity, secondo noi per fare profitto da qui a gennaio si deve cercare altrove. Leggiamo sotto un commento (come sempre molto interessante) di Riverfront: “Dow a 16'000 – Alimentato dalla Fed, sostenuto dagli utili I nuovi massimi del Dow Jones e dello S&P 500, combinati con le preoccupazioni degli investitori in merito a debito, deficit, Obamacare e politica in generale, hanno generato la paura che i mercati azionari si fossero de-correlati dai fondamentali. Non siamo d’accordo. Alcuni credono che l’unica ragione dei nuovi massimi sia la moneta stampata dalla Fed. Siamo consapevoli del ruolo della Fed nel supportare i mercati. Certo, lo S&P 500 è sopra la propria media mobile a 200 giorni del 9.7% ed è salito del 28% negli ultimi 12 mesi, rendendosi vulnerabile a un consolidamento o a un pull-back (come si vede dal grafico). Ad ogni modo crediamo che, nel valutare la performance del mercato, sia stata data troppa poca attenzione agli utili. Nel grafico successivo, le azioni large cap statunitensi e gli utili sono indicizzati a 100 a partire dal 1992. Da quel momento sono cresciuti di un ammontare simile. Il nostro punto di vista è: non c’è nessuna bolla. Per dare un esempio di bolla speculativa segnaliamo il periodo 1997-2000, quando i prezzi delle azioni sono aumentati molto più velocemente degli utili. Dal 2000 ad oggi gli utili sono raddoppiati, mentre le azioni large cap sono cresciute del 20%. Il supporto che gli utili societari hanno dato alle azioni nei tardi anni ’90 è stato insufficiente secondo noi, risultando in un P/E nei mesi precedenti al crollo superiore a 30 volte. NOI - DICEMBRE 2013
La fase bear successiva è stata una conseguenza di una riduzione degli utili e dei P/E, ritornati ai livelli pre-bolla. Il bear market del 2008 è stato principalmente un evento che si spiega facendo riferimento alle condizioni economiche e agli utili, ma è stato esacerbato dai timori della depressione seguiti dalla paura di una doppia recessione. Questo ha causato il crollo dei P/E. Messo in relazione agli utili dei periodi precedenti, il P/E dell’attuale mercato è simile a quello dei primi anni ’90 e del 2005, inoltre i tassi d’interesse sono molto più bassi dei periodi precedenti, e questo rende, secondo noi, le valutazioni delle azioni molto più appetibili di quelle delle obbligazioni. Ci aspettiamo che la prossima fase “bear” si verificherà quando il mondo andrà in recessione e gli utili crolleranno, non quando la Fed smetterà semplicemente di stampare moneta. Non ci attendiamo una fase recessiva nel 2014, ma crediamo che gli investitori dovranno abbassare le proprie aspettative
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OUTLOOK MERCATI
Giuseppe Tortomasi
sui rendimenti delle azioni statunitensi, visto quanto i prezzi sono cresciuti velocemente quest’anno rispetto agli utili. Con lo S&P 500 al di sopra delle medie mobili a 50 e 200 giorni rispettivamente del 4% e del 10% e il sentiment degli investitori che mostra un ottimismo estremo, abbiamo liquidato le nostre posizioni americane, anche perché hanno raggiunto il target in area 1800 e abbiamo reinvestito in altre operazioni che ci danno più garanzie nel lungo termine”. La questione meridionale 2 Ci sentiamo molto in linea con le logiche di Riverfront. Troviamo di grande interesse l’analisi fatta dai colleghi americani sugli utili dello SPX: l’esperienza ci insegna che il mercato raramente sbaglia i suoi conti e che alla fine un rialzo così testardo e prolungato difficilmente dimostra di non avere basi se non nelle politiche delle Banche Centrali. Tuttavia, secondo noi, al di là delle considerazioni di analisi fondamentale, il mercato nel 2013 in Usa è cresciuto troppo e si è allontanato troppo dalla sua media di trend. Forse questo non basterà per generare una correzione forte, vista anche la stagionalità del mercato, ma difficilmente ci sarà spazio per nuovi rialzi. Anche noi stiamo cercando mercati in grado di performare ancora in quest’ultimo scorcio di 2013 e in particolare guardiamo all’Italia.
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Il mercato italiano resta attaccato a fatica ai massimi dell’anno, supportato dalla media mobile a 50 giorni con la media a 200 (in rosso) mentre il Paese attraversa una fase politica davvero congestionata. Ogni giorno il Governo subisce attacchi da destra e da sinistra, e sembra essere sempre sul punto di cadere. Se Letta dovesse lasciare, si aprirebbe una crisi al buio di difficilissima soluzione. Forse si tornerebbe alle urne con gli annessi rischi di ingovernabilità. Tuttavia la Borsa resta in alto, non molto decisa a salire, a dir la verità, ma resistente. Anche il Btp sta sui massimi: sembra davvero che il Governo e la situazione politica lascino indifferenti i mercati e gli investitori. Adesso mancano un paio di tasselli per pensare che Letta possa mangiare in pace il panettone (come si dice qui a Milano). Se il Governo non cadrà, secondo noi l’opportunità rappresentata dalla Borsa italiana potrebbe manifestarsi chiara anche agli investitori internazionali, catalizzando acquisti in grado di rilanciarci verso una condizione meno penalizzata di quella che stiamo vivendo. Anche il Giappone l’anno scorso ha vissuto qualcosa di simile: un mercato considerato perso per l’investimento, senza speranze, di colpo per volontà politica è diventato il miglior performer al mondo, e in pochi mesi!
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OUTLOOK MERCATI
Ancora oggi il Nikkei sta sui suoi massimi dell’anno. Perché una cosa simile non dovrebbe poter accadere anche in Italia? Certo, il catalizzatore politico è indispensabile, insieme a qualcosa che possa cambiare la situazione, sparigliare le carte a livello economico. Per ora Letta ce la sta facendo, ormai siamo al redde rationem.
Conclusioni
Mentre i Citisurprise continuano imperterriti a dare segnali di vendita su tutte e due le sponde dell’Atlantico, i mercati continuano a salire. Noi, confermando lo stile di questo 2013, ci manteniamo totalmente tattici, seguendo il trend senza cercare di indovinare il futuro. Visto che le condizioni di ipercomprato sono in qualche modo preoccupanti in Usa e i target rialzisti segnalati da tutte le majors sono stati raggiunti in un clima di forte ottimismo, non ci pare il momento migliore per restare investiti in America. Siamo quindi molto liquidi, tesi a proteggere quanto di buono fatto fino ad ora. Non siamo, però, insensibili all’idea di fare qualche puntata tattica per approfittare di un eventuale rally di fine anno. Questo scatto in avanti pensiamo possa coinvolgere la periferia d’Europa e in particolare l’Italia. Purtroppo le condizioni politiche non permettono operazioni improntate ad una visibilità chiara e quindi long con convinzione. Noi oggi restiamo leggeri sull’equity, ma pronti in caso di segnale d’acquisto ad entrare con decisione sul Mib. Potrebbero arrivare sorprese davvero interessanti in Italia, anche se la politica continua a dare segnali molto ambigui e il rischio di una ricaduta nell’ingovernabilità è sempre dietro l’angolo. Ma se il Governo non cadrà e si riuscirà a fare qualcosa per mettere le mani sui soldi che ora sono oltralpe nelle banche svizzere, allora lo scenario potrebbe cambiare in tempi molto rapidi. Questa opportunità deve essere colta in tempo, e per farlo si deve vigilare e stare pronti ad entrare perché, purtroppo, anticipare il movimento potrebbe rivelarsi troppo rischioso. Da ultimo segnaliamo una curiosità: il nostro modello sull’an-
damento dello SPX sembra indicare in area 1929 il possibile massimo futuro per SPX nel 2014. È questo un numero singolare, che è stato importante per la Borsa quando nell’anno 1929 segnò un massimo destinato ad essere ricordato per sempre. Ora il modello, ovviamente è solo una coincidenza, propone il massimo per il 2014 proprio in quell’area: stranezze dei modelli matematici.
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ECONOMIA
La regolarizzazione dei capitali detenuti all’estero mediante la voluntary disclosure
L
’Agenzia delle Entrate, con una circolare “balneare” di fine luglio, ha ufficializzato la possibilità per i contribuenti, che detengono illecitamente capitali all’estero, di procedere alla loro regolarizzazione attraverso una procedura denominata Voluntary Disclosure, traducibile in “autodenuncia”. Prima di spiegare di cosa si tratti, chi sono coloro che potrebbero profittevolmente beneficiarne e quanto potrebbe costare, cerchiamo di capire perché coloro che non hanno aderito agli Scudi Fiscali dovrebbero adesso, ad un costo superiore, auto-denunciarsi.
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Il motivo principale è che dal 2009 ad oggi il mondo è cambiato e la lotta al contrasto del riciclaggio finanziario e all’evasione fiscale internazionale, complice anche la crisi economica, è diventata molto più penetrante ed incisiva di prima, tanto è vero che molti Stati inseriti nella cosìddetta “Black List” hanno cominciato a collaborare. Inoltre, negli ultimi anni, si è assistito a casi di “fiduciari” esteri che, venuti a conoscenza che il loro cliente era indagato in Italia, si sono presentati spontaneamente alle Procure italiane, consegnando dati e documenti, oppure funzionari bancari che hanno venduto i dati dei conti correnti alle amministrazioni fiscali
europee (il caso più conosciuto é quello di Hervè Falciani della HSBC di Ginevra). Ma l’elemento che forse sarà determinante per il successo di questa procedura è il mutato comportamento delle grandi banche svizzere che, sposando la politica del “White Money”, anche per le note vicissitudini incontrate negli Stati Uniti, non accettano più somme non dichiarate, limitano il prelievo di quelle custodite e chiedono espressamente ai clienti di regolarizzare fiscalmente il denaro depositato, pena la “cacciata” dall’istituto. In questo contesto, con l’aggiunta delle restrizioni vigenti in Italia sull’uso del
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contante, il contribuente che detiene fondi all’estero non dichiarati incontra moltissime difficoltà per poterli utilizzare e quindi è gioco forza spinto a valutare la possibilità di emergere di fronte al Fisco nazionale al fine di rendere bancabili le somme. Come funziona la procedura? La “Voluntary Disclosure” è a tutti gli effetti una verifica fiscale sui capitali detenuti all’estero, che differisce dai normali accertamenti solo perché la fonte di innesco non proviene dall’Agenzia delle Entrate ma direttamente dal contribuente. Non è un condono, perché non vi è una legge ad hoc e le imposte e gli interessi vanno pagati integralmente, e non è uno Scudo perché non vi è anonimato. Il vantaggio per i contribuenti è nella misura delle sanzioni, che possono essere ridotte fino alla metà del minimo e poi definite nella misura di un terzo o di un sesto a seconda della tipologia di violazione. Inoltre, non vi è un termine di scadenza ma può essere esperita in qualsiasi momento per le annualità ancora accertabili. Per potervi accedere: a) il contribuente si rivolge ad un commercialista o ad un avvocato tributarista illustrando la propria situazione e manifestando la volontà di regolarizzarsi; b) il professionista valuta il cliente ed effettua un primo calcolo di quanto dovrà pagare; c) successivamente si reca presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate demandato ad esaminare le richieste (UCIFI) e, senza spendere il nome del cliente, espone il caso e cerca di definire le “regole” e la documentazione da produrre; d) ottenuto il consenso definitivo dal cliente, presenta istanza formale all’Agenzia delle Entrate e lo rappresenta nella verifica; e) l’Agenzia emette gli atti impositivi ed il contribuente presta “acquiescenza” alle somme precedentemente definite in con-
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Il Dott. Stefano Noro
traddittorio dal professionista con l’Agenzia. Poiché il comportamento che l’Amministrazione Finanziaria utilizzerà nella verifica non potrà essere molto differente da quello tenuto nel corso degli accertamenti eseguiti precedentemente sui capitali esteri ed in particolare nei controlli scaturiti dalla Lista Falciani, è molto importante che il professionista cui si affida l’incarico abbia avuto una significativa esperienza in questa tipologia di verifiche, in quanto vi sono ancora molte questioni non ancora risolte a livello interpretativo che, se conosciute, possono far variare significativamente il costo della regolarizzazione.
Ad esempio è molto importante valutare e gestire la posizione di eventuali cointestatari e/o procuratori del conto. A chi conviene accedere? Ipotizzando di auto-denunciarsi nel corso del 2014, le categorie di contribuenti che possono regolarizzare la propria posizione ad un costo ragionevole sono sostanzialmente due: I) gli eredi; II) coloro che hanno costituito le somme all’estero sin dal 31.12.2004 e tra il 1 gennaio 2005 ed il 31 dicembre 2012 non hanno più “alimentato” il conto con nuovo denaro, ma hanno avuto esclusi-
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ECONOMIA
La regolarizzazione dei capitali detenuti all’estero mediante la voluntary disclosure
vamente accrediti di cedole, dividendi, capital gain e addebiti per prelevamenti. Per coloro che hanno aperto il conto da dieci anni, e quindi in un periodo di imposta non più accertabile, e da allora lo detengono “passivamente”, il costo della regolarizzazione può oscillare tra il 10% ed il 13% del capitale (8% per regolarizzare il quadro RW degli ultimi otto anni e un’aliquota variabile, in base ai profitti ottenuti, per regolarizzare i redditi di capitale degli ultimi quattro anni). Per gli eredi il vantaggio è facilmente comprensibile, in quanto le sanzioni del de-cuius non sono a loro trasmissibili. Pertanto se il defunto ha, a sua volta, detenuto il conto “passivamente” da almeno dieci anni, il costo della regolarizzazione si può quantificare in pochi punti percentuali. Per tutti gli altri, ossia coloro che hanno esportato capitali negli ultimi dieci anni, scatta invece una presunzione legale che le somme trasferite derivino da redditi sottratti a tassazione in Italia e pertanto, in assenza di prova contraria, devono pagare l’irpef ad aliquote ordinarie. È legittimo prevedere che il costo non potrà essere inferiore ad almeno il 60 per cento del capitale. Vi sono rischi penali? Sui rischi “penali” della procedura vi è molta disinformazione e, in ogni caso, è possibile che, nell’iter parlamentare della Legge di Stabilità, venga inserita una depenalizzazione degli eventuali reati che dovessero emergere, È importante però sapere che, per gli eredi e per coloro che detengono i conti da più di dieci anni, con patrimoni fino a 4,5 milioni di euro, sostanzialmente non esistono rischi di ritrovarsi davanti ad un Procuratore della Repubblica. In caso di regolarizzazione vi è obbligo di rimpatriare i capitali?
che non esiste obbligo di rimpatriarli. Il contribuente può anche scegliere di lasciare le somme all’estero, ma dovrà negli anni successivi adempiere agli obblighi previsti per il monitoraggio fiscale (indicazione nel quadro RW del Modello Unico delle somme detenute al 31.12), pagare l’imposta sulle attività finanziarie detenute all’estero (1,5 per mille) e dichiarare nel Modello Unico i redditi di capitale percepiti, assolvendo l’imposta del 20%. Una soluzione intermedia, che garantisce anche la riservatezza, è lasciare le somme all’estero intestandole ad una società fiduciaria italiana. La fiduciaria, come le banche italiane, fa da sostituto di imposta ed assolve tutti gli obblighi fiscali e di monitoraggio per conto del cliente, evitandogli ogni incombenza in sede di dichiarazione dei redditi. Si possono regolarizzare anche gli immobili? Anche gli immobili possono essere oggetto di regolarizzazione attraverso questa procedura, ma occorre sempre verificare quando sono stati acquistati e l’anno in cui è stato costituito all’estero il denaro utilizzato per l’acquisto. Da quando si potrà esperire? La Voluntary Disclosure, non dovendo attendere l’emanazione di norme apposite, è già in vigore e vi sono già state almeno un centinaio di regolarizzazioni. Il mio consiglio è però di aspettare l’approvazione definitiva della Legge di Stabilità, che potrebbe portare novità positive, e da gennaio contattare i professionisti per valutare il da farsi. Dott. Stefano Noro
Partner Sala, Noro & Associati s.noro@dottcomm.it
Nella verifica il contribuente dovrà anche comunicare all’Agenzia cosa intende fare dei capitali ed è bene precisare NOI - DICEMBRE 2013
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salute
L'ASSISTENZA DOMICILIARE L’assistenza domiciliare è costituita dalle prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative e assistenziali che vengono erogate direttamente a casa di quei cittadini che, per particolari condizioni cliniche o di non autosufficienza, non sono in grado di recarsi presso l’ambulatorio del proprio medico. È un modello di cura alternativo al ricovero in ospedale o in struttura residenziale, per permettere alla persona di rimanere il più possibile nel proprio ambiente abituale di vita. Esistono diverse tipologie di cure domiciliari, a seconda della complessità e dei bisogni espressi dalle persone. Assistenza domiciliare integrata (A.D.I.): assicura alle persone affette da patologie gravi, in condizioni di non autosufficienza o malati terminali, cure sanitarie presso il proprio domicilio. Comprende visite del medico di medicina generale e dei medici specialistici, prestazioni infermieristiche, 20
riabilitative e di assistenza alla persona. Può rendersi necessario per consentire le cure dopo un ricovero o essere proposto in alternativa al ricovero stesso, se le condizioni cliniche del paziente lo consentono. Prevede l’integrazione di diverse figure professionali, secondo un piano concordato e sotto la responsabilità del medico di famiglia. È indispensabile la collaborazione dei familiari o di altre persone (come per esempio volontari) che si prendano cura del paziente. La proposta di attivazione viene formulata dal medico di famiglia. Assistenza domiciliare programmata (A.D.P.): assicura visite programmate del medico di famiglia presso il domicilio di pazienti non deambulanti, con particolari patologie croniche o invalidanti, che non sono in grado di recarsi o di essere trasportati di essere presso l’ambulatorio. La proposta di attivazione viene formulata dal medico di famiglia.
Assistenza domiciliare infermieristica (S.I.D.): si tratta di prestazioni infermieristiche (medicazioni, terapie iniettive ecc.) rivolte a pazienti che, a causa di limitazioni fisiche e/o ambientali, non sono in grado di recarsi presso gli ambulatori infermieristici del Distretto. La richiesta, redatta dal medico di famiglia, può essere consegnata direttamente dal cittadino o da un familiare sempre presso le Cure domiciliari. Prestazioni infermieristiche estemporanee (P.I.E.): sono prestazioni occasionali (prelievo ematico, elettrocardiogramma) effettuate a soggetti per i quali non è prevista una presa in carico continuativa. La richiesta, redatta dal medico di famiglia, può essere consegnata direttamente dal cittadino o da un familiare sempre presso le Cure domiciliari.
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Manovre di "self help strategico"
Imparare ad essere
dei sani egoisti
"Se non so dare non so nemmeno prendere, così come se non so prendere non sono in grado di dare" Giorgio Nardone
Una concezione molto comune, che ha radici nella cultura moralista occidentale, è quella che ogni qual volta mettiamo in atto qualcosa di vantaggioso per noi stessi, automaticamente, provochiamo un danno o uno svantaggio a qualcun altro. Questa convinzione spesso ci porta ad incrementare comportamenti altruistici, che in realtà tuttavia, non sono così tanto convenienti. Questi atteggiamenti infatti, costruiscono a volte relazioni disfunzionali in cui alcune persone si abituano a ricevere senza dare, non costruendo, di conseguenza, il proprio senso di responsabilità.
di Chiara Ratto Psicologa e Psicoterapeuta
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La tendenza dominante della famiglia italiana degli ultimi anni ad esempio, è quella di «iperproteggere» i figli. Gli adulti si sostituiscono continuamente ai giovani e cercano di eliminare tutte le difficoltà, fino ad intervenire direttamente facendo le cose al posto loro, ma questo inevitabilmente comporta che i
figli non riescano a maturare una propria autonomia ed una propria sicurezza personale mediante l’esperienza del superamento degli ostacoli (Nardone, Giannotti, Rocchi, 2001). L’incapacità di dire «no» e la tendenza a sostituirsi agli altri considerati fragili, sono modalità molto comuni di relazione con gli altri e che potrebbero essere anche definite, ironicamente, come manifestazioni della cosiddetta «sindrome del cane sanbernardo» (Milanese, Modrazzi, 2007), poiché proprio come questo cane, il soggetto non riesce a non correre in soccorso di chi, in difficoltà, chiede il suo aiuto, profondendo tutte le sue energie e tutto il suo impegno fino a «salvataggio avvenuto». Per ogni persona «riscattata dalle nevi», però, ce ne sono molte altre in attesa di essere aiutate, così che il «cane sanbernardo» si trova spesso impegnato in continue ed ininterrotte operazioni di salvataggio.
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PSICOLOGIA
Come in tutti i casi di copioni ridondanti, anche questo modello dell’«io ti salverò» potrebbe risultare inizialmente vincente e fonte di successo sul piano delle nostre relazioni personali ed infatti, ciò che in qualche modo lo alimenta è, per quanto possa sembrare assurdo o irragionevole, una vera e propria forma di piacere, legata alla percezione di sentirsi in qualche modo confermati nella propria capacità di essere d’aiuto alle persone e, di conseguenza, sempre amati e ricercati da tutti. Malgrado questa piacevole sensazione che si ottiene in prima battuta però, presto ci si rende conto di quali potrebbero essere i numerosi «effetti collaterali» che un simile atteggiamento produce, primo fra tutti, il rischio di creare intorno a noi delle persone un po’ viziate, abituate a prendere senza mai dare e che, proprio in virtù del nostro esserci sempre, potrebbero anche non riuscire mai, in futuro, a gestire da sole le loro difficoltà ed i loro momenti critici.
che produce un sano scambio altruistico tra gli esseri umani. Il passaggio, in questi casi, è quello da un autoinganno del sentirsi a posto con la propria coscienza evitando comportamenti egoisti, ad un autoinganno basato sul prescriversi di essere dei «sani egoisti». In questo modo infatti, è possibile liberarsi dal rischio di far troppo
del bene e di proteggere eccessivamente le persone care, rendendole persone insicure ed incapaci di costruire relazioni funzionali con se stesse e con gli altri. Questa nuova inclinazione inoltre, può anche amanciparci dal senso di colpa rispetto al fare qualcosa solo per noi stessi, proprio perché, da questa prospettiva, far star bene noi vuol dire anche far star bene le persone intorno a noi.
Quanto esposto fin qui ci pone dunque di fronte ad un dilemma: se rischiamo in qualche modo di sentirci in colpa sia quando ci comportiamo in maniera egoista che quando ci comportiamo in maniera altruista, come dovremmo comportarci? La via d’uscita ci viene indicata dal logico norvegese Jon Esler (1979) ed è quella che Giorgio Nardone definisce «sano egoismo». Esler infatti, afferma come il comportamento più intelligente, per ottenere dei vantaggi nella relazione con gli altri, sia quello di cominciare con il dare per ricevere. Il «sano egoista» quindi, è colui che dà in piccole porzioni a più persone, poiché quello che gli tornerà indietro, nella sua sommatoria, sarà sempre maggiore di ciò che ha dato. In altre parole, la persona che adotta questo atteggiamento segue l’indicazione di Lao Tsu: «se vuoi avere, comincia con il dare» e l’effetto finale di una tale interazione sarà una cooperazione vantaggiosa per tutti, che tuttavia ha origine da un comportamento dichiaratamente egoista
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TERRITORIO
L'arte del fare
Percorsi formativi dell'Ecomuseo Per la prima volta l’Ecomuseo Cusius propone dei corsi di avvicinamento ad alcune “arti” per incontrare nuovi amici e nuovi appassionati e far scoprire aspetti legati al proprio benessere e alla propria crescita. Sono indirizzati a persone che desiderano approfondirne la conoscenza in forma teorica e pratica creando legami nuovi tra persone e luoghi. L’Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone rappresenta un modello di offerta culturale legato alla valorizzazione e alla tutela delle risorse ambientali, culturali e storico - etnografiche locali. Può essere immaginato come una rete che intreccia aree e temi, per la riscoperta dell’intero territorio, non solo nei suoi aspetti culturali, ma anche in quelli paesaggistici, della cultura materiale, 24
dell’artigianato e dell’industria locale, delle opportunità per il tempo libero. La presentazione dei corsi, che rappresentano l’avvio delle attività per il 2014, sarà presso la Sala Consigliare del Comune di Pettenasco venerdì 29 novembre 2013 alle ore 21. I corsi che prevedono un’iscrizione a pagamento rappresentano anche un modo per reperire risorse economiche essenziali per affrontare in maniera propositiva questa fase così difficile per tutte le realtà culturali. Aderire significa alimentare una realtà importante per la tutela e la conservazione della nostra storia. Le arti che saranno presentate e approfondite sono: l’arte del ben mangiare, del camminare, della filatura, dello scrivere.
Parallelamente saranno organizzati incontri divulgativi “Document-azione” aperti al pubblico attraverso la proiezione di documentari e interviste sulla storia locale. Un modo per far conoscere storie e testimonianze di luoghi, mestieri e persone. Riprendono inoltre le presentazioni dei “Libri di lago” attraverso l’incontro e il dialogo con coppie di autori che vivono e scrivono del territorio. Per informazioni e iscrizioni: Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone Via Fara 7/A 28028 Pettenasco (NO) Tel. 0323.89622; fax 0323.888621; ecomuseo@lagodorta.net; http://www.lagodorta.net NOI - DICEMBRE 2013
TERRITORIO
LA SALUTE VIEN MANGIANDO
FRANCIGENI PER NASCITA
PURA LANA NOSTRANA
Relatori Luisa Mondo, medico chirurgo, specialista in igiene e medicina preventiva. Si occuperà della teoria, analizzando come i nostri stili alimentari possono influenzare la salute del pianeta e quella dei singoli, esaminando le relazioni tra allevamenti intensivi e inquinamento, effetto serra, consumo di acqua ed energia, tra crisi economica e obesità (nuova malattia della povertà), tra alimentazione prevalentemente o totalmente vegetale e prevenzione di ipertensione, diabete, osteoporosi, tumori.
Parole e riflessioni sul Pellegrinaggio, la Via Francigena e il Cammino di Santiago di Compostella. Il corso intende contribuire allo sviluppo della capacità di accrescere il desiderio di conoscenza della Via Francigena intesa non come mera valorizzazione turistica ma soprattutto in considerazione del suo valore storico e comunicativo, con particolare accento sulla cultura del Pellegrinaggio relazionato al famoso Cammino di Santiago di Compostella.
Gabriella Guidetti per diversi anni insegnante nella formazione professionale Enaip Piemonte e Lombardia presso il CFP di Varese e presso il CFP TicinoMalpensa di Somma Lombardo. Da alcuni anni ha incentrato il suo interesse sul recupero delle attività del territorio e che ora sto traducendo in un progetto di riscoperta della filiera corta della lana. Per dare un'altra prospettiva ai saperi pratici tradizionali, che sono troppo importanti per essere dimenticati e troppo preziosi per essere solo messi in mostra in un museo o riproposti per breve tempo in una festa di paese. La lana è stata per millenni una materia prima indispensabile alla sopravvivenza, un elemento essenziale della civiltà contadina. Riscoprirla ed imparare ad utilizzarla vuol dire anche riappropriarci della nostra storia. Nel corso verranno proposte le tecniche di cardatura e filatura manuale a fuso e ruota.
Chiara e Virginio Bertossi si occuperanno della pratica che si svolgerà nel loro agriturismo circondato da un ettaro di terreno, situato a 600mt. di altitudine, sulle colline della sponda occidentale del lago d’Orta in una posizione molto soleggiata e tranquilla. Virginio e la moglie Chiara, lasciando “la grande città”, hanno fortemente voluto questa struttura costruita da zero negli ultimi 13 anni. Hanno acquisito il Marchio di Qualità “Ospitalità italiana” Vincenzo Scotti, presidente della cooperativa Il Glicine, referente per allevamenti, coltivazione lamponi, raccolta piccoli frutti, manutenzioni meccaniche e strutture. Verrà proposta la visita all’Alpe Selviana. Calendario Domenica 19 gennaio Orario 15/18 Domenica 23 febbraio Orario 15/18 Domenica 30 marzo Orario 16/18,30 Venerdì 11 aprile Orario 16/18,30 Costo a partecipante: € 50,00 comprensivo di “tessera amico Ecomuseo” (€ 40,00 per amici Ecomuseo). Numero minimo di partecipanti per attivazione corso: 5.
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Relatori Giacinto Rosciano, Custode della Via per conto della Confraternita di San Jacopo di Compostella di Perugia, Motivatore della Via Francigena in Val di Susa in qualità di Pellegrino della Via Francigena e del Cammino di Santiago di Compostella. Prof. Mario Cavargna, Storico e Pellegrino del Cammino di Santiago, Bussoleno; Prof. Germano Bellicardi Presidente Società di Ricerche e Studi Valsusini “Segusium”, Susa; Prof. Massimo Centini, Antropologo culturale e scrittore, Torino. Calendario Sabato 8 febbraio Orario 15/18 Sabato 15 febbraio Orario 15/18 Sabato 22 febbraio Orario 15/18 in collaborazione con il comune di Suno. Venerdì 28 febbraio Orario 21/23 Gli incontri teorici si concluderanno con una passeggiata in rosa sabato 8 marzo tra le 15 e le 18 alla scoperta dei segni della Via Francigena sul nostro territorio. In collaborazione con il comune di Briga Novarese.
Calendario Venerdì 14 marzo Orario 14,30/17,30 Venerdì 21 marzo Orario 14,30/17,30 Venerdì 28 marzo Orario 14,30/17,30 Venerdì 4 aprile Orario 14,30/17,30 Venerdì 11 aprile Orario 14,30/17,30 Costo a partecipante: € 50,00 comprensivo di “tessera amico Ecomuseo” (€ 40,00 per amici Ecomuseo). Numero minimo di partecipanti per attivazione corso: 4.
Costo a partecipante: € 40,00 comprensivo di “tessera amico Ecomuseo” (€ 30,00 per amici Ecomuseo). Numero minimo di partecipanti per attivazione corso: 11.
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TERRITORIO
TRA LE TRAME DEL LAGO
DOCUMENT-AZIONE
LIBRI DI LAGO
Antonella Mecenero è insegnante e scrittrice. Ha frequentato un master presso la Scuola Holden di Torino e ha vinto numerosi premi nazionali di narrativa. Per Interlinea ha pubblicato “La pietra nel cuore” giallo ambientato sul lago d’Orta. Nel corso vengono presentate e applicate tecniche di scrittura base (narratore e narratorio; creazione e caratterizzazione del personaggio; ambientazione; dialoghi), approfondimento sulle storie ambientate sul Lago d’Orta e su come mettere un luogo geografico al centro della narrazione.
A passeggio con le immagini Tra gli obiettivi degli incontri è primaria l’analisi del territorio, la promozione turistica, il coinvolgimento della cittadinanza alla conservazione della memoria dei luoghi e dei giovani nell’acquisizione di competenze sulla storia del luogo in cui vivono L’associazione Aquario2012 è nata dall’esperienza legata alle arti visive e alla comunicazione multimediale è attiva nella tutela del patrimonio ambientale, nella divulgazione di arte e cultura e nella promozione del territorio e delle sue risorse, supportando elementi che diano nuove idee e impulsi alla società, come mezzo di solidarietà sociale per il benessere comune. Fabio Valeggia, di professione ingegnere, ama cimentarsi nel campo artistico, in quello dei fumetti e delle illustrazioni per l'infanzia. Appassionato di storia locale, è innamorato del Lago d'Orta e del territorio che lo circonda e sovente ne percorre sentieri e antiche mulattiere in sella alla sua mountain bike. In questi anni ha collaborato a numerose pubblicazioni di storia locale e ha dato alle stampe diversi libri che guidano alla scoperta del territorio intorno al lago.
Turismo e trekking sui laghi Sabato 1 febbraio Pettenasco, sala consiliare Ore 16
Calendario Domenica 9 febbraio Orario 14/18 Domenica 9 marzo Orario 14/18 Domenica 23 marzo Orario 14/18 Costo a partecipante: € 40,00 comprensivo di “tessera amico Ecomuseo” (€ 30,00 per amici Ecomuseo). Numero minimo di partecipanti per attivazione corso: 5.
Oreste Pastore Il turismo nel Verbano Cusio Ossola Fabio Valeggia Trekking sul lago d’Orta. Storie di lago Sabato 1 marzo Pettenasco, sala consiliare Ore 16 Domenico Brioschi Villa Pirla, ma procediamo con ordine. Giorgio Rava Ortelius, tra poesia e cucina Un lago in giallo Sabato 5 aprile Pettenasco, sala consiliare Ore 16 Francesca Battistella La stretta del lupo. Antonella Mecenero La pietra nel cuore.
Calendario Giovedì 16 gennaio Ore 21 Fabio Valeggia: l’archivio della memoria. Giovedì 23 gennaio Ore 21 Associazione Aquario2012: Orta San Giulio. Giovedì 30 gennaio Ore 21 Associazione Aquario2012: Briga N.se Pettenasco, sala consiliare Ingresso libero
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PROFESSIONI
Una barca, due droni, un fotografo e una sfida. LAGOMAGGIORE IN VELA, una straordinaria esperienza multisensoriale LAGOMAGGIORE IN VELA, un ambizioso progetto editoriale di taglio internazionale che abbraccia le due sponde italiane e quella svizzera del Lago Maggiore. Un team di professionisti dell’immagine vivrà due anni a bordo di una barca a vela dalla quale si innalzeranno droni in grado di fotografare angoli ed aspetti del territorio lacustre e montano ancora inesplorati. La sfida sarà quella di raccontare uno straordinario e variegato territorio attraverso emozioni vissute anche da NOI - DICEMBRE 2013
persone non dotate del dono della vista, ma ugualmente in grado di vivere appieno la meraviglia della natura. Molte sono le attese ed altrettanti sono i valori di questo progetto che per la presentazione sceglie l’innovazione, producendo un video di lancio dedicato sia alla stampa che al pubblico. Farà seguito, nei primi mesi dell’anno, un appuntamento presso il cantiere dove è alla fonda la barca FANTINI CAIPIRINA, appositamente attrezzata per questa esperienza unica, originale e multisensoriale.
Unica, perché nessuno mai ha approcciato il territorio in maniera così strutturata, programmando due anni di lavoro fotografico per volgere lo sguardo dal lago verso terra e non viceversa, come consuetudine. Originale perché per la prima volta la visione sarà a 360° grazie all’utilizzo di mezzi tecnologici ed innovativi come lo sono i modernissimi droni telecomandati. Multisensoriale perché la vita in barca consentirà di programmare test di prodotto specifico per condizioni clima29
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tiche estreme (il team vestirà la nuova collezione Killer Loop) workshop e stage di varia natura, potendo disporre di un vero e proprio laboratorio fotografico itinerante, operativo con qualsiasi clima. Interessante sarà l’interazione con non vedenti, che vivranno con il team momenti suggestivi per “fotografare” attraverso la loro sensibilità il territorio, riproposto nel volume attraverso la traduzione delle immagini in Braille. Quattro appuntamenti ufficiali seguiranno l’evoluzione del progetto, che sarà monitorato e seguito mensilmente da attività di comunicazione presente sul sito e promossa sui social network, e riporterà aspetti e curiosità in fiery. Seguite questo avvincente progetto su www.walterzerlaproject.com (E.G.)
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INFORMAZIONI
PROFESSIONI
Obiettivo del progetto Realizzazione di un libro fotografico completo di documentari video, stampato in 2 formati editoriali (nella versione elegante completa di DVD allegato) con traduzioni nel sistema Braille Titolo LAGO MAGGIORE IN VELA Ideazione, produzione e realizzazione Walter Zerla, fotografo www.walterzerla.com Durata del progetto 23 novembre 2013/ 30 aprile 2015 Sito internet www.walterzerlaproject.com Imbarcazione utilizzata Monoscafo cabinato a vela di 9 metri, modello CAIPIRINA, Cantiere Gilardoni Droni N. 2 apparecchi Highdrone. Il primo con sistema a 8 rotori per apparecchi fotografici reflex; il secondo con sistema a 4 rotori per apparecchi video
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Riprese fotografiche apparecchi e obiettivi Phase One, con scafandro e apparecchi Canon per riprese in acqua Riprese video telecamere Panasonic, Rollei Bulled HD; apparecchi video stagni GoPro HD; attrezzature Manfrotto per l’organizzazione e la gestione fotografica e video. (Sistemi computerizzati Apple per la gestione e l’archiviazione delle immagini e video) Attività Escursioni sensoriali; workshop fotografici Partner Tecnici Killer Loop, Phase One, Mafer Photo Sponsor Fantini Rubinetteria; Audi Autoarona; A.G.Press; Edilcusio; Sportway; New Photo Service; InPromotion Ufficio Stampa Engarda Giordani Comunicazione
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LA NOSTRA STORIA
Un Natale di fine Ottocento a Novara
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mmaginiamo una Novara prenatalizia di fine Ottocento. Il sole sorge alle 7 e 34 minuti e tramonta alle 16 e 27 minuti, con la neve e il vento freddo che attraversa i portici del centro, ma che non impedisce alle persone di uscire da casa per gli acquisti natalizi. Già da Santa Lucia, sotto le arcate dei portici, le bancarelle sono colme di caramelli e dolciumi da regalare ai bimbi per festeggiare la santa. I giorni che precedono il Natale, sui banchi del mercato in Piazza Duomo e in Piazza delle Erbe ci sono polli, tacchini, anitre ed oche circondati da frutta e verdura e da tartufi.
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Nelle botteghe dei pizzicagnoli e salsamentari di Battioli Angiola (Corso Cavour n. 420-10) e di Auner Annibale (Via Piazza delle Erbe n. 98-2 e con banco in Piazza delle Erbe n. 125-17) venivano esposti in bella vista prosciutti, salumi e la testa di maiale adornata d’alloro, con forme di formaggio fresco e stagionato. Le drogherie di Somaglino Eus (Portici Piazza delle Erbe n. 136) e di Bressi Giovanni Battista (Corso Porta Milano n. 37) servivano massaie che dopo aver acquistato il riso da Pozio Giovanola Pietro - Palazzo del Mercato 11, ora cercano lo zafferano per poter mettere in tavola il giorno di Natale un buon riso alla milanese.
La città aveva molte botteghe di confetturieri dove i panettoni e le scatole di biscottini, dolci e pasticcini di ogni specie abbellivano le vetrine. Forse è per questo motivo che una folla continua e numerosa invadeva queste botteghe e se ne usciva con pacchettini chiusi con un bel fiocco. Il profumo di dolci invadeva le vie del centro storico rendendo più tollerabile il freddo pungente. Se si voleva acquistare della buona cioccolata si poteva entrare nel laboratorio di Vanbianchi Pietro (Via Piazza Erbe n. 108-7). I panettieri lavorano notte e giorno, ma soprattutto Castoldi Giovanni Battista, NOI - DICEMBRE 2013
LA NOSTRA STORIA
con pane di lusso e fabbrica di grissini (Corso di Porta Torino 628-42) e Negri Gaudenzio (Corso Cavour 483-8). Le signore e signorine si soffermano infreddolite, ma riscaldate dai loro manicotti di pelliccia, ad ammirare le vetrine che espongono veli, sete e ninnoli dorati che fanno bella mostra di sé nei negozi di Chincaglierie e Bigiotterie di Ferrari Michele (Portici Piazza delle Erbe n. 102) o Rossi Pietro (Corso Cavour n. 582). Dopo le 16 pomeridiane il buio invade le vie del centro, allora vengono accese i lumi a gas che illuminano le vetrine NOI - DICEMBRE 2013
delle gioiellerie con i preziosi esposti da Rossini Antonio, insegna della Torre d’oro (Portici Mercanti n. 80-38) o da Spreafico Luigi, insegna della Mano in Fede sotto i portici (Piazza delle Erbe n. 132-31), che possono attirare l’attenzione dei mariti o dei fidanzati in cerca del regalo per la loro amata. Le signore più accorte si soffermano anche da Lorenzoni Giuseppe Antonio, fabbricatore e venditore di candele in Piazza delle Erbe n. 100-108 e da Rampi Felice, bottega di fiocchi, frange e passamanerie in Piazza del Rosario n. 147, per abbellire la casa con fiocchi colorati e delle belle candele.
Alcuni si regalano un ritratto fotografico dal fotografo Bossi Pasquale, Via Mossotti n. 285. Il 25 dicembre nessun novarese si dimentica di recasi alla Santa Messa di Natale in Duomo, alle 10.30 o nella Basilica di San Gaudenzio, alle ore 11.
Buon Natale a Tutti!
Andrea Baiardi
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Felice Cavallotti e Carlo Romussi
Comitato di Novara - V.C.O.
Archivio di StAto di NovARA
Felice Cavallotti (1842-1898)
di StAto di NovARA
Due illustri patrioti tra Milano e il Novarese
MoStRA Storico-docuMeNtAriA del risorgimento italiano Comitato di Novara - V.C.O. Archivio di StAto di NovARA cura dell’istituto per la Storia del risorgimento italiano di Novara
istituto per la Storia del risorgimento italiano
Comitato di Novara - V.C.O.
istituto per la Storia del risorgimento italiano
Felice Cavallotti e Carlo Romussi Felice Cavallotti (1842-1898)
Carlo Romussi (1847-1913)
Due illustri patrioti tra Milano e il Novarese MoStRA Storico-docuMeNtAriA a cura dell’istituto per la Storia del risorgimento italiano di Novara
Carlo Romussi (1847-1913)
istituto per la Storia
con il Patrocinio di
in Collaborazione con - Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Novara - Biblioteca Civica “Negroni” di Novara Convitto Nazionale “Carlo Alberto” di Novara - Liceo Classico e Linguistico Statale “Carlo Alberto” di Novara - LIONS Club Novara Host con il Contributo dello Studio Legale Ass.to Viola & Zanari di Novara
Archivio di Stato di Novara - via cavallotti dal 5 dicembre al 20 dicembre 2013 orario: lunedì-venerdì, ore 9-15 apertura straordinaria il 21 dicembre, ore 9-13 INGRESSO LIBERO
Archivio di StAto di NovARA
letteratura
Comitato di Novara - V.C.O.
istituto per la Storia del risorgimento italiano
La rivista “Novarien.” festeggia il suo direttore: Giancarlo Andenna nominato Accademico dei Lincei
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n novarese entra a far parte dell’Accademia dei Lincei, una delle più prestigiose istituzioni culturali italiane ed europee. È Giancarlo Andenna, direttore della rivista storica “Novarien.” oltre che autore e consulente della casa editrice interlinea, per restare a Novara. Ma la sua fama è internazionale nel campo degli studi medioevali. Alunno dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo di Roma, in gioventù è stato legato all'ambiente dell'Archivio storico diocesano di Novara animato da don Angelo L. Stoppa, ha insegnato all’università di Lecce e poi nel 1993
NOI - DICEMBRE 2013
è diventato ordinario di Storia medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica di Milano, dove è stato fino a poco tempo fa Direttore del Dipartimento di Studi Medievali, Umanistici e Rinascimentali. Presso la sede di Brescia dell’Università Cattolica dirige il CESIMB (Centro di studi sulla storia degli insediamenti monastici bresciani), che organizza convegni e pubblica volumi relativi alla civiltà monastica medievale lombarda. Specialista di studi di età medievale dal X al XV secolo, i suoi campi di indagine riguardano la storia delle istituzioni civili ed ecclesiastiche delle campagne
lombarde, i processi di trasformazione urbana nelle città lombarde e meridionali tra XII e XV secolo; i simboli cittadini del potere, tra cui il "Palatium Communis", la storia dei gruppi dirigenti del "Regnum Italiae" in età precomunale e comunale, la storia del monachesimo e i problemi relativi agli statuti delle communitates mercatorum della Lombardia medievale. La nomina di Andenna, che ha curato diversi volumi con Dorino Tuniz, è un vanto per la cultura novarese e per la rivista “Novarien.” promossa dall’Associazione di Storia della Chiesa Novarese.
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letteratura
Quel novembre del ’56: ricordo di Guido Cantelli in Conservatorio.
I
Con un libro sul direttore d’orchestra parte una nuova collana novarese
l 24 novembre 1956 moriva, in una sciagura aerea a Orly, Guido Cantelli, il giovane musicista novarese che da una settimana appena era stato nominato direttore stabile dell’orchestra del Teatro alla Scala. Il direttore d’orchestra è stato ricordato sabato 30 novembre grazie a un volumetto biografico scritto dal giornalista Mario Giarda con cui inizia la collana “Novaresi nella storia” promossa dall’associazione “NovareSi Per” a cura di Territorio e Cultura Onlus ed edita da Interlinea. Sarà subito in edicola con il “Corriere di Novaera” e da gennaio in libreria. In Guido Cantelli, il direttore d’orchestra entrato nel mito (pp. 48, euro 5) Giarda racconta come quella nota piovosa di novembre del ’56 Novara, Milano e il mondo intero perdevano il successore di Toscanini e De Sabata e, insieme, il maestro «dei tempi nuovi» (come lo definì Massimo Mila, forse il maggiore musicologo italiano), osannato in vita nei teatri d’Europa e d’America e considerato oggi dalla critica uno dei direttori più significativi del Novecento. Quando morì, Cantelli aveva solo trentaNOI - DICEMBRE 2013
sei anni e ancora tanta strada, tanti concerti, tanti successi davanti a sé. Sappiamo bene che la storia non si fa con i se e con i ma, per cui è ozioso domandarsi che cosa sarebbe diventato se fosse vissuto più a lungo, come per esempio i quasi coetanei Bernstein, Giulini, Sawallish o lo stesso Karajan, che era di una dozzina d’anni più anziano. Ugualmente, però, è difficile scrollarsi di dosso una sensazione di ingiustizia e di amarezza per quella bacchetta spezzata così brutalmente… Mario Giarda, giornalista, ha lavorato al “Corriere di Novara”, alla “Gazzetta del
Popolo” e al “Corriere della Sera”, dove è stato vice caporedattore, responsabile della redazione Grande Milano. Oltre alla tesi di laurea in storia contemporanea, ha pubblicato testi di argomento sociale, storico e artistico. A Guido Cantelli ha già dedicato due volumi, in collaborazione con il maestro Folco Perrino e con il critico musicale Paolo Bertoli. Ha tenuto lezioni e corsi di giornalismo all’Università Statale di Milano, al liceo classico Carlo Alberto di Novara, all’Accademia di belle arti europea di Novara, alla Casa della cultura di Monza e Brianza. La collana “Novaresi nella storia” propone a dicembre una monografia su Alessandro Bermani scritta da Mauro Begozzi e poi su Tanzio Da Varallo (autore: Filippo M. Ferro), Pier Lombardo (Giancarlo Andenna), Gaudenzio Ferrari (Raul Capra), Carlo Bascapè (Dorino Tuniz), Giovan Battista Crespi Cerano (Marco Rosci), Alessandro Antonelli (Franco Bordino), Giuseppe Prina ( Paolo Cirri), Marchesa Colombi (Silvia Benatti), Giacomo Fauser (Giovanni Pieri), Giuseppa Tornielli Bellini (Susanna Borlandelli). 37
La casa editrice “Giuliano Ladolfi” presenta allo IULM un libro su Mike Bongiorno
N
ella pubblicazione Tutta colpa di Mike, scritta da Edmondo Conti in collaborazione con Nicolò Bongiorno, edita dalla casa editrice borgomanerese “Giuliano Ladolfi”, rivive la figura umana e professionale di un mostro sacro della Tv. Martedì 19 novembre alle 17 nella sala dei Seminari dell’Università dello IULM di Milano è stata presentata la pubblicazione alla presenza dei più importanti personaggi che lavorano nella televisione: da Alvise Borghi a Tiziana Martinengo, da Carolina Borella a Mario Bianchi.
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L’incontro, coordinato da Nicolò Bongiorno, ha visto la partecipazione del Rettor Magnifico Giovanni Puglisi, Leonardo Pasquinelli, Vice Presidente Endemol, Giorgio Restelli, Direttore Risorse Artistiche Mediaset, i quali hanno rievocato i rapporti di lavoro intercorsi con il grande presentatore. In sala la signora Daniela Zuccoli con gli altri due figli, Michele e Leonardo, il mondo della spettacolo milanese, oltre a una rappresentanza studentesca del Liceo delle Scienze Umane del “Don Bosco” di Borgomanero. La proiezione di un video che ha ripercorso sinteticamente la carriera
televisiva di Mike, le parole dell’autore, Edmondo Conti, e gli interventi dei relatori hanno sottolineato la particolarità di questo libro che fonde tre filoni particolari: l’esperienza dello scrittore che ha raggiunto il successo nel mondo della televisione, la descrizione dei programmi di quiz degli ultimi trent’anni, con particolare attenzione a quelli ideati e condotti da Mike, e le testimonianze di coloro che lo hanno conosciuto. Telemike, Flash, Superflash, Pentatlon, La ruota della fortuna, Bis, Tris... insomma la tv italiana raccontata prima con gli occhi di devoto spettatore e poi con quelli di addetto ai lavori, che attribuisce simpaticamente a Mike la “col-
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LETTERATURA
pa” di aver dato vita negli Anni Ottanta insieme all’imprenditore Berlusconi alla tv commerciale e di avergli fatto amare la tv tanto da indurlo a lavorarci. «Questa è la storia – spiega Conti nella prefazione - del modo in cui una grande passione possa legare indissolubilmente un fan al proprio beniamino televisivo. L’autore con questa narrazione intende lanciare un messaggio a tutti coloro che credono fortemente in un ideale senza farsi scoraggiare dalle difficoltà incontrate lungo il cammino». Secondo Nicolò, la pubblicazione sarebbe piaciuta molto al papà, perché il libro ha il sapore di una fiaba a lieto fine, «è il percorso di un uomo che ha creduto fino in fondo nel suo sogno». Divertenti sono i capitoli che rievocano aneddoti della professione di Mike, predisposti dai presentatori Pippo Baudo, Fabio Fazio e Fiorello, dalle vallette Susanna Messaggio, Antonella Elia e Miriana Trevisan, dagli autori Ludovico Peregrini, Alvise Borghi e Davide Tortorella, dai registi Mario Bianchi eTiziana Martinengoe dai più stretti collaboratori.
gnetti, Beatrice Benfatti di 22 anni. Del resto i titolari stessi rispecchiano questa impostazione. Elemento imprescindibile di ogni scelta è la profondità culturale che ogni opera pubblicata deve possedere, per il fatto che noi non diamo valore unicamente al nome dell’autore, bensì valorizziamo l’opera in se stessa. E questo carattere si riscontra nel testo che stiamo presentando: abbiamo di fronte a noi un’opera che supera l’aspetto di divulgazione e di intrattenimento, perché riveste importanza di ricerca e di documentazione nel settore televisivo. Edmondo Conti, autore Endemol di programmi televisivi di successo per Rai e Mediaset, ha voluto trasferire con abilità la sua esperienza nel mondo degli amanti del libro. Non è un caso che la prima presentazione avvenga in una sede prestigiosa come questa a testimonianza del valore inequivocabile di quest’opera che può essere gustata da un pubblico di tutte le età, come quello presente. Leggetelo in svariate occasioni e divertitevi con… ALLEGRIA!!!».
Giuliano Ladolfi ha chiuso l’incontro con un intervento di carattere sociolinguistico, che ha sintetizzano il saggio pubblicato alla fine del libro: rovesciando il giudizio negativo espresso da Umberto Eco nel 1961 sul linguaggio di Mike, egli ha dimostrato l’importanza del presentatore nella diffusione dell’italiano parlato a tutti gli strati della popolazione che in quel periodo usava in modo prevalente il dialetto per la comunicazione quotidiana. Parte del ricavato delle vendite del libro, primo step di un progetto editoriale più ampio che includerà una mediateca virtuale con tutte le ore televisive di Mike, sosterrà progetti di utilità sociale della Fondazione Mike Bongiorno. Edmondo Conti e Nicolò Bongiorno, Tutta colpa di Mike, Giuliano Ladolfi Editore, 2013, pagg. 240 15 euro Marco Trivelli
È intervenuto, quindi, Giulio Greco che ha spiegato i motivi che ha indotto la casa editrice a credere nella pubblicazione: «Perché una casa editrice come la “Giuliano Ladolfi” si è entusiasmata alla lettura del testo “Tutta colpa di Mike” di Edmondo Conti? Innanzitutto occorre precisare che la nostra casa editrice presenta un duplice aspetto: da una parte si giova della consulenza di personaggi di spicco nel panorama culturale italiano ed europeo, come Luca Canali, Ferruccio Parazzoli, Franco Loi, Maurizio Schoepflin; dall’altra si impegna a lanciare giovani promettenti, come Giulia Rusconi, Marco Bini, Francesco Iannone, i poeti nati negli Anni Ottanta, Francesco Casta-
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LETTERATURA
"...è stata “colpa” sua, anzi, “merito” suo se è nata la tv pubblica in Italia nel 1954, la tv commerciale nel 1980..."
Tutta colpa di Mike:
intervista all’Autore
S
ul numero di novembre Giulio Greco ha presentato la pubblicazione Tutta colpa di Mike di Edmondo Conti. Il libro sta riscuotendo un meritato successo: la storia dei quiz televisivi interessa milioni di persone soprattutto dopo che Antonella Clerici ne ha parlato durante la trasmissione del 18 novembre scorso alla Prova del cuoco. Molte persone hanno espresso il desiderio di approfondire la conoscenza dello scrittore, per cui abbiamo pensato di intervistarlo: Chi è Edmondo Conti? Sono romano di nascita, ma milanese d’adozione. Lavoro come produttore televisivo in Endemol. Sono nato nel ’71 e laureato in Giurisprudenza nel ’97,
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ma la mia vera passione è sempre stata la tv. Dopo l’esperienza del ’98 a Buona Domenica con Maurizio Costanzo non ho più lasciato la televisione! In tanti anni ho avuto la fortuna di conoscere numerosi personaggi della tv italiana, ma Mike Bongiorno è stato la fonte d’ispirazione il libro: Tutta colpa di Mike appunto. Come è strutturato il testo? Tutto è nato dalla mia grande passione per la tv che mi fa rimpiangere i programmi del passato. Suggestionato dal sogno di riportarli in auge, ho provato a raccontare il fascino di ogni giornata televisiva degli Anni Ottanta, quando un pioniere geniale come Silvio Berlusconi ha osato sfidare un colosso monopolista come la Rai.
Partito da un collegamento che serviva via cavo il suo ultra moderno quartiere residenziale di Milano Due, è riuscito a superare la concorrenza con entusiasmo, amore, tante intuizioni e soprattutto con il fondamentale sostegno dell’indimenticabile Mike Bongiorno. Come hai conosciuto Mike? Sin dall’infanzia non rinunciavo mai a seguire i suoi quiz del giovedì sera e divenni un suo affezionato telespettatore; come spettatore in studio, l’ho incontrato nel 1990 quando partecipai dal vivo a un suo quiz del mezzogiorno, Tris; come concorrente in una sua trasmissione nel 1996 a Telemania, e infine a partire dal 2000 ho potuto conoscerlo in veste professionale quando sono approdato alla Direzione di Canale 5, come
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responsabile delle produzioni della rete. Mike è il vero ispiratore di questo libro? Sì, è stata “colpa” sua, anzi, “merito” suo se è nata la tv pubblica in Italia nel 1954, la tv commerciale nel 1980 e se mi sono innamorato perdutamente della tv.
colo e gli anziani bisognosi di cure e calore umano. Infatti parte del ricavato dalla vendita del libro andrà proprio a beneficio dei progetti della Fondazione. E poi non dimentichiamo che, grazie a Nicolò, nel libro sono presenti decine di fotografie inedite tratte dall’archivio personale della famiglia Bongiorno.
Oltre a te come coautore figura anche Nicolò Bongiorno, il secondo dei tre figli di Mike. Quale è stato il piano di un simile lavoro comune? Intanto se Nicolò non avesse creduto in questo progetto, questo libro forse non sarebbe mai stato pubblicato. Lui vi ha immediatamente colto i valori costitutivi della Fondazione “Mike”, nata per sostenere i giovani in cerca di lavoro soprattutto nel campo dello spetta-
Allora il libro presenta sfaccettature diversamente interessanti. Il libro è sintesi di tre anime: un’anima autobiografica, poiché racconto la storia della tv con i miei occhi da appassionato telespettatore, poi con gli occhi dell’autore, quale sono stato per alcuni anni, in seguito con gli occhi della Direzione di rete e infine con gli occhi del Produttore esecutivo, incarico che ricopro tuttora. Ha un’anima tecnica nella descrizione
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delle sfide più appassionanti della tv e un’anima dedicata a Mike con le schede dei suoi programmi più belli. Ci sono anche le interviste a volti noti, conduttori e vallette, e volti meno noti come i suoi autori e il suo staff tecnico. Edmondo, dove possiamo acquistare questo libro? Il libro si trova nelle migliori librerie e punti vendita italiani, nei migliori siti online ma, se non doveste trovarlo, il modo più semplice è quello di ordinarlo online sul sito dell’Editore www.ladolfieditore.it. Vi arriverà comodamente a casa o presso la libreria di vostra fiducia! Luca Medici www.my-home.biz
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Inverno 2013/2014
E E ID nza a c a v
ENA ID ZA ACA V
Dove andare a Natale? Natale in montagna o cenone con vista sul lago di Wörthersee? Musica tradizionale stiriana a Bad Waltersdorf o giro in slitta a Bad Bleiberg? Le offerte di questo periodo sono variegate come le ricette dei dolci natalizi. I Falkensteiner Hotels & Residences hanno preparato dei pacchetti per tutti i gusti da far invidia perfino a Babbo Natale!
Pacchetti per le famiglie del Falkensteiner Family Hotel Lido Ehrenburgerhof Al Falkensteiner Family Hotel Lido Ehrenburgerhof si rivive il Natale di una volta. Festeggiate l'arrivo di Gesù Bambino con i vostri cari, trascorrendo quattro o cinque giorni in Alto Adige nella casa madre del gruppo Falkensteiner. Per la gioia di bambini e genitori, oltre al programma indoor per i più 44
piccoli, che prevede la preparazione di dolci, l'addobbo dell'albero natalizio e le ore di bricolage, quest'anno nel parco dell'hotel troverete anche l'incantevole paradiso invernale di Falky, con castelli e scivoli di neve, igloo, pista di pattinaggio sul ghiaccio e giochi invernali per tutta la famiglia. Tra parentesi: per ogni famiglia, un bambino di età inferiore ai 15 anni non compiuti soggiornerà gratis.
Offerta valida dal 20.12 al 26.12.2013, a partire da € 476 a persona. www.lido.falkensteiner.com Natale sul mare al Falkensteiner Hotel & Spa Iadera Festeggiare il Natale al mare non è soltanto qualcosa di straordinario, ma al Falkensteiner Hotel & Spa Iadera è anche un evento entusiasmante: l'hotel cinque stelle, situato all'estremità della NOI - DICEMBRE 2013
IDEA VACANZA
penisola di Punta Skala, arricchisce l'offerta dei 6.000 m² dell'Acquapura SPA ed hammam con un piacevole programma natalizio. La preparazione dei dolci, le passeggiate e i falò sulla spiaggia, la musica dal vivo e l'eccellente cena natalizia di più portate trasformeranno le festività in un evento davvero speciale. "Tortini di cioccolata all'olio di oliva con spuma di fave tonka e salsa al vino rosso"... stiamo arrivando! Il "programma natalizio" per 2 notti è disponibile dal 23.12 al 26.12.2013 a partire da € 239 a persona. www.iadera.falkensteiner.com Festa del gusto al Falkensteiner Balance Resort Stegersbach A Natale una delle cose più importanti è sicuramente il cibo: biscotti, pane alla frutta secca, vin brulé, arrosto, gnocchi, salsicce, insalata di patate... La lista potrebbe continuare all'infinito. Al Falkensteiner Balance Resort Stegersbach vi aspetta un Natale ricco di momenti gustosi, che vi accompagneranno dalla colazione al cenone. Ecco le proposte dell'hotel cinque stelle per le festività: 22/12 Degustazione di sigari e rum 23/12 Passeggiata tra le dolci colline austriache, con vin brulé e pane alla frutta secca da gustare accanto al fuoco 24/12 Relax nell'Acquapura SPA con un massaggio di 30 minuti a scelta Storie e tradizioni natalizie con bicchiere di vin brulé Uhudler Aperitivo di Natale nel bar della hall e cena nel ristorante IMAGO Gran finale nel bar della hall e navetta per la Messa natalizia nella chiesa di Stegersbach 25/12 Tè delle cinque davanti al caminetto, con selezione di infusi e buffet di dolci. Vi è venuta fame? L'offerta "Speciale Natale" è disponibile dal 22.12 al 26.12.2013 per 3, 4 o 7 notti a partire da € 479 a persona. www.balanceresort.falkensteiner.com NOI - DICEMBRE 2013
Momenti suggestivi al Falkensteiner Therme & Golf Hotel Bad Waltersdorf Cosa c'è di più bello che camminare nella neve alla scoperta delle colline stiriane, per poi tornare a riscaldarsi con le piacevoli acque termali a una temperatura di 35 gradi? Al Therme & Golf Hotel Bad Waltersdorf potrete accogliere il Natale in un'atmosfera suggestiva e priva di stress. Grazie alla musica tipica stiriana, tre menù festivi con specialità regionali e la fiaccolata che vi condurrà in chiesa per la Messa della Vigilia, il "magico triduo natalizio" dell'hotel a quattro stelle vi donerà una festa rilassante che rimarrà a lungo nella mente. L'offerta è valida per 3 notti dal 23.12 al 28.12.2013, a partire da € 328 a persona. www.badwaltersdorf.falkensteiner.com I piaceri della natura al Falkensteiner Hotel & Spa Bad Leonfelden Gli amanti della natura e degli sport invernali saranno lieti di scoprire il programma dell'hotel Falkensteiner a quattro stelle situato in Alta Austria. Oltre a una cucina regionale e all'Acquapura SPA di 2.500 m², nel periodo natalizio potrete scoprire i dintorni dell'hotel con una visita al laboratorio di pasticceria artigianale "Lebzelterei Kastner" o con un'escursione guidata alla scoperta dei daini, con merenda finale. Gli appassionati di sci troveranno il paradiso delle piste nel comprensorio dello Sternstein o sui percorsi di sci di fondo. La "Magia di Natale" per 2 o 3 notti vi aspetta a partire da € 225 a persona. Offerta valida dal 23.12 al 26.12.2013. www.badleonfelden.falkensteiner.com
ore di puro relax con giri in slitta e in carrozza, passeggiate con le fiaccole e partecipando alla Messa natalizia. Il divertimento è garantito dai capitomboli sulla neve, dalle partite di Eisstock con il direttore dell'hotel e dalla musica dal vivo. E anche il palato avrà la sua parte: dolci, cena natalizia, degustazione di vini e strudel sono solo alcune proposte appetitose per un "Natale nell'alta valle termale". L'offerta è valida per 3 notti dal 22.12 al 29.12.2013, a partire da € 299 a persona. www.bleibergerhof.falkensteiner.com Atmosfera scatenata al Falkensteiner Hotel Wien Margareten Il Falkensteiner Hotel Wien Margareten inaugurato a settembre vi invita a trascorrere una breve vacanza natalizia nella capitale austriaca, dove i mercatini di Natale e le incantevoli luci viennesi creano un'atmosfera da fiaba. Il programma per le feste vi augura un "Delicious X-Mas" a partire da € 109 a persona (offerta valida dal 24.12 al 26.12.2013). www.margareten.falkensteiner.com Il Falkensteiner Michaeler Tourism Group AG (FMTG AG) è una compagnia turistica privata che occupa una posizione di spicco in sei Paesi europei. Sotto la sua egida riunisce i settori Hotels & Residences, che al momento contano 30 hotel a quattro e cinque stelle, residence, l'FMTG-Development e la società di consulenza turistica Michaeler & Partner.
Pace e raccoglimento al Falkensteiner Hotel & Spa Bleibergerhof Se dovessimo descrivere con un aggettivo la valle termale carinziana che circonda il Falkensteiner Hotel & Spa Bleibergerhof, sicuramente la definiremmo "idillica". Nel nostro hotel a quattro stelle potrete abbandonarvi alla quiete assoluta e a 45
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IDEA VACANZA
ENA ID ZA ACA V
Il fascino del mare d’inverno a Capodanno 5 proposte del consorzio Cesenatico Bellavita® all'insegna del gusto, del benessere e di un imbattibile rapporto qualità-prezzo Se siete abituati a pensare al mare d’inverno come ad una landa desolata, un deserto il cui silenzio viene rotto solamente dall'infrangersi delle onde sulla spiaggia vuota e triste, forse non siete mai stati a Cesenatico. La realtà dei fatti è che la calda atmosfera del Natale e l'allegria del Capodanno non lasciano indifferenti le vie e il centro storico di questa città che il consorzio turistico Cesenatico Bellavita® ha voluto risvegliare, come se l’energia trasmessa dal proprio “cognome” fosse in grado di contagiare ogni aspetto della vita dell’intero territorio. Delle strutture del cesenaticense coinvolte nell’impresa di promuovere un turismo diverso, fondato in primis su Autenticità della vacanza, Gastronomia, Sport wellness e family, saranno 5 quelle che veglieranno - con pacchetti per capodanno contraddistinti da ottime NOI - DICEMBRE 2013
proposte gastronomiche e qualità dei servizi ma soprattutto da quello che è forse il miglior rapporto qualità prezzo in Italia - sulla ricca offerta di eventi tipici delle feste che da anni ormai affascinano i turisti che scelgono Cesenatico per trascorrere qualche giorno su questo mare che non conosce la differenza tra le stagioni. L’Hotel Miramare – in pieno centro, con vista sul molo e sulla spiaggia - , il Tiffany Hotel & Resort – in fremente attesa, con pacchetti ed offerte pensati appositamente per il Capodanno - il Grand Hotel - in un palazzo aristocratico e mondano, ma allo stesso tempo genuino e sincero, inaugurato nel 1929, a pochi passi dal mare e affacciato direttamente su piazza A.Costa, il punto più esclusivo e frequentato dell’ultimo giorno dell’anno - il Camping Cesenatico – fulcro della Riviera Adriatica, tra
Rimini e Ravenna - e Residenza Lido – che prepara una festa all’insegna del wellness e dell’intrattenimento – saranno infatti i fari accesi sulle attrattive natalizie ed invernali di Cesenatico. Tra esse, impossibile non ricordare, dall’1 dicembre al 6 gennaio, il Presepe della Marineria, l'unico presepe galleggiante al mondo, opera degli artisti Tinin Mantegazza, Maurizio Bertoni e Mino Savadori, da un'originale idea di Guerrino Gardini, che ogni anno si arricchisce di una nuova statua e di un nuovo personaggio. Dopo aver riscosso un grande successo di pubblico durante le festività natalizie del 2012, ritorna poi sul lungomare di Cesenatico la pista di pattinaggio su ghiaccio, che rimarrà aperta fino al 12 gennaio. Novità 2013 è la realizzazione di un punto ristoro, costruito in stile baita di montagna, in cui ci si potrà rifocillare con le bevande tipiche dell’alta montagna. Dall’8 dicembre al 6 gennaio, nella splendida cornice del Porto Canale progettato da Leonardo e illuminato dalle mille luci del presepe della marineria, le domeniche e i festivi di dicembre, fino all’Epifania, non possono mancare le tradizionali bancarelle del Mercatino di Natale, con tanti prodotti tipici da acquistare o da degustare: decorazioni, addobbi, piante e fiori, gadget, prodotti artigianali, idee regalo, giocattoli, abbigliamento e oggettistica. Infine – o per cominciare – il Capodanno, che a Cesenatico si festeggia a suon di musica, con il duplice appuntamento al Teatro Comunale con la Compagnia Magia D’Operetta e poi in piazza Ciceruacchio, sul Porto Canale, tra spettacolari fuochi d'artificio, brindisi di mezzanotte ed esibizioni live che accompagneranno al nuovo anno con una serata carica di emozioni e divertimento. Per Informazioni: Consorzio Cesenatico Bellavita Via Mazzini 93, 47042 Cesenatico (FC) E-mail: info@cesenaticobellavita.it Sito web: www.cesenaticobellavita.it 47
Nel luglio del 2013 l’inaugurazione di un Nuovo Planetario sulle cime della Val D’Ega - che vanta tre gruppi Dolomitici (Catinaccio, Latemar e Bletterbach) annoverati tra i siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità Unesco - ha fatto brillare gli occhi degli appassionati di astronomia ma anche degli appassionati della montagna, che hanno visto profilarsi all’orizzonte la possibilità di unire il loro amore per le passeggiate in alta quota e per le discese sugli sci a delle vere e proprie escursioni celesti, 48
come ad abbattere quel confine tanto odioso tra la terra ed il cielo. Ora, a sottolineare ulteriormente il fatto che quello di San Valentino in Campo non è solo l’unico planetario dell’Alto Adige, ma piuttosto un avamposto stellare capace di contagiare i dintorni fino a creare il primo Astrovillaggio d’Europa, ecco arrivare una serie di iniziative che stringeranno ancora di più quel nodo che già da tempo teneva insieme il bianco della neve e il nero apparente del cielo notturno che la sovrasta.
Fino al 27 marzo 2014, ogni giovedì, si svolgerà presso il Planetarium Altoatesino di San Valentino in Campo il "Planetarium Night 1+1". Dalle ore 19.00, gli esperti collaboratori scientifici, l'astronomo Luca Cipriani e l'astrofisico David Gruber, daranno vita ad un viaggio indimenticabile intorno al pianeta e verso mondi lontani. Le presentazioni didattiche in lingua tedesca avranno luogo alle ore 19.00 e 21.00. Alle ore 20.00 verrà invece offerta una presentazione in lingua italiana. NOI - DICEMBRE 2013
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Una Val D’Ega stellare Tante iniziative tra stelle e Dolomiti al Planetarium di San Valentino in Campo (BZ) E tutto questo a condizioni strepitose: l'acquisto di un biglietto d'entrata per adulti comprende un secondo biglietto gratuito. A gennaio 2014, in programma alcuni eventi da non perdere: il 10 gennaio, con la lettura del gruppo TANNA donne tenaci, Ingrid Windisch (tedesco), Donatella Trevisan (italiano) e Heidi Hintner (tedesco) interpreteranno poesie e testi dedicati alle stelle a cui il Planetarium donerà un sottofondo visivo ed acustico assolutamente unico. NOI - DICEMBRE 2013
L'11 e 12 gennaio sarà la volta del "Teatro Stellare". Un attore proveniente dalla Germania interpreterà al Planetarium "Il piccolo Principe", il tutto arricchito da splendide immagini tratte dallo stesso racconto proiettate sulla cupola. Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito www.planetarium.bz.it oppure scrivere una e-mail all'indirizzo info@planetarium.bz.it Prezzo entrata: 7 € a persona, 5 € a persona per gruppi a partire dalle 10 persone, 7 € biglietto mini-famiglia (1
adulto pagante + 1 entrata gratuita per un bambino sotto i 14 anni d'età), 14 € biglietto famiglia (2 adulti paganti + 1 entrata gratuita per un bambino sotto ai 14 anni d'età). Per Informazioni: Val D’Ega Turismo Tel. 0471 619500 E-mail: info@valdega.com Sito web: www.valdega.com
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volta insieme, a conferma di come Valenza - nota come centro mondiale d'arte orafa - sia anche un vivace centro culturale e artistico che nel corso degli ultimi decenni ha saputo accogliere artisti italiani e stranieri con le loro opere più significative.
arte
come Sironi, Carrà, Guttuso, Fontana, e ai nomi di spicco tra Novecento e nuovo millennio, come Baj, Tadini, Chia, Kounellis, Kats, Salle. “La mostra si articola in un percorso espositivo che attraversa oltre un secolo d'arte europea – spiega il curatore Domenico Maria Papa - dalla seconda metà dell'Ottocento ai giorni nostri, evidenziando come si sia evoluto la stessa idea di collezionismo. Il disegno generale di ogni collezione risponde, infatti, a scelte culturali, affettive, di gusto e infine economiche, tanto da essere esso stesso un atto autenticamente creativo. La mostra intende evidenziare quanto intenso possa essere il rapporto tra autore, opera e collezionista". La mostra è allestita nella Villa Scalcabarozzi, destinata a diventare nel 2014 sede del Museo del Gioiello di Valenza. “Expo2015 includerà Valenza nella sua estensione volta ai siti di particolare interesse – commenta il sindaco Sergio Cassano -; Villa Scalcabarozzi, la futura sede del Museo del Gioiello, sarà uno dei punti di attrazione della nostra città. Stiamo da tempo lavorando a questo progetto e la grande mostra
Tesori d'arte a Valenza Capolavori dalle collezioni private: da Morbelli a Boldini, da Sironi a Guttuso, a Fontana e Chia
Il Comune di Valenza presenta nella sede di Villa Scalcabarozzi la mostra "Tesori d'arte a Valenza" per scoprire i capolavori dell'arte dell'Ottocento, del Novecento e degli anni più recenti presenti nelle collezioni private di Valenza. In un percorso espositivo a cura di Domenico Maria Papa, sarà possibile ammirare oltre un centinaio di opere, per lo più capolavori che raramente sono visibili al pubblico. Dall’8 dicembre fino al 5 gennaio 2014 saranno in mostra per la prima 52
Le collezioni spaziano lungo un ampio arco temporale ed esprimono il gusto sicuro di scelte che rivelano sensibilità, passione e competenza. Le raccolte private valenzane danno prova, dunque, di come il collezionismo possa esso stesso un atto creativo, assai prossimo a quello dell'artista, con una forte rilevanza nella storia culturale di un intero territorio. Il percorso si snoda dai maestri dell'Ottocento, come Boldini, Induno, Fattori, Nono, Nomellini, Bistolfi, agli artisti che hanno fatto l'arte del Novecento
delle collezioni valenzane vuole essere l’inizio, importante e significativo, di un percorso che porterà alla sua apertura. Insomma, Valenza, città d’arte, inizia a mettersi in mostra". Ingresso mostra: 5 euro Informazioni: Centro Comunale di Cultura tel. 0131-949287 www.museodelgioiellovalenza.it La mostra è promossa dal Comune di Valenza, con il supporto di Fondazione CRT, Fondazione CRA e Chiaragas. NOI - DICEMBRE 2013
ALLEGRO ANDANTE - Omaggio a Giuseppe Verdi La terza edizione di RILUCE, la rassegna d’arte luminosa di The Style Outlets, si colora di musica: dal 23 novembre al 19 gennaio 2014, RILUCE - esercizi di arte luminosa reinterpreta in chiave POP il grande Maestro e la sua musica. È Giuseppe Verdi il protagonista della terza edizione di RILUCE - esercizi di arte luminosa, la mostra a cielo aperto di The Style Outlets che propone installazioni luminose uniche nel loro genere. L’appuntamento, tributo al padre dell’opera mondiale nel duecentesimo anniversario dalla sua nascita, è a Castel Guelfo e Vicolungo (NO) The Style Outlets. La mostra è caratterizzata da un allestimento dal taglio marcatamente POP che gioca su colore, ironia e stile comics alla Lichtenstein. Il tono del racconto, divertente e divertito, è teso ad avvicinare l’opera verdiana al grande pubblico. L’idea di una lettura in chiave pop nasce dalla sostanza stessa del protagonista: Giuseppe Verdi è uno dei personaggi più amati della nostra storia, un’icona nazional-popolare, un’immagine scolpita nella memoria collettiva di tutti gli italiani. La musica di Verdi è NOI - DICEMBRE 2013
stata pensata e scritta per emozionare, far cantare e – perché no – ballare gli uomini e le donne del suo tempo...in una parola: POP! Come ogni anno, nei due centri gli allestimenti originali e inediti sono declinati in percorsi narrativi differenti: a Castel Guelfo il percorso si snoda sotto ‘le luci della ribalta’ ovvero le lampadine che storicamente illuminavano il proscenio, a Vicolungo invece le vie sono illuminate con migliaia di incandescenze gialle che creano la suggestione di una passeggiata ‘a lume di candela’. Gli strumenti dell’orchestra, gli spartiti, l’inconfondibile cappello a cilindro, il leggio da direttore d’orchestra, il palcoscenico del Falstaff e del Rigoletto, i manifesti delle prime, il binocolo da teatro, sono alcuni degli elementi di uno spettacolo d’opera che ALLEGRO ANDANTE reinterpreta e trasforma in installazioni luminose king-size, posta-
zioni multimediali interattive e colorate scenografie. Una sintesi divertente e colorata del magico universo verdiano sulle note di una colonna sonora che ripropone i pezzi più celebri del Maestro. Un allestimento dal grande impatto scenico che non rinuncia ai contenuti. Lungo il percorso, infatti, trovano spazio curiosità, aneddoti e racconti sulla vita e l’opera di Giuseppe Verdi: il visitatore può semplicemente abbandonarsi alle suggestioni verdiane oppure decidere di soffermarsi per un approfondimento insolito e divertente. Dal 23/11/2013 al 19/01/2014 Castel Guelfo The Style Outlets A14 BO-AN uscita Castel S. Pietro T.me Vicolungo The Style Outlets, A4 MI-TO uscita Biandrate Vicolungo Ingresso libero 53
ARTE
I Piccaia a Gallarate Dopo il successo della mostra al Museo Internazionale Design Ceramico di Cerro di Laveno Mombello Giorgio Piccaia espone allo Spazio Zero di Gallarate dal 30 novembre al 15 dicembre 2013, proseguendo idealmente il progetto dal titolo “L’essenza del possedere”. La mostra, organizzata da Metamusa Arte ed Eventi a cura di Erika La Rosa, ripropone inoltre la felice collaborazione tra Giorgio e il padre Matteo Piccaia, avviata proprio un anno fa nello spazio espositivo. Giorgio Piccaia approfondisce il lavoro artistico presentato al Midec dedicato alla produzione di sue opere d’arte in 40 54
ceramica arricchendolo di opere di piccole dimensioni su carta che riprendono i disegni delle ceramiche. «Un ritorno al pensiero elementare per ricominciare ad apprezzare la vita – scrive Erika La Rosa nella presentazione in catalogo - un segno, una traccia, un’impronta per non dimenticare l’origine di tutto e cancellare il superfluo… Le opere in ceramica di Giorgio Piccaia partono da questa premessa…». La forma grezza della terra, manipolata, si trasforma in oggetti circolari simili tra loro ma tutti diversi. Piatti dal contorno irregolare dove l’incertezza del dettaglio diventa elemento
essenziale e distintivo. Creati ad uno ad uno i piatti hanno un sapore alchemico dove si mescolano gli elementi per realizzare un’opera unica. Ci spiega Giorgio: “Sono affascinato dal mio lavoro in ceramica e dalla creta. Adamo, il nome del primo uomo secondo l'ebraismo, il cristianesimo e l'islam, è collegato con la parola "terra", il suo corpo sarebbe stato modellato con la creta e la circolarità del piatto è il cosmo e il mandala, il possedere l’essenza secondo la religione buddhista”. Matteo Piccaia presenta il progetto Melantica, una serie di bellissimi quadri a olio dedicati al frutto proibito che, NOI NOI- -NOVEMBRE DICEMBRE 2013
arte
nella tradizione di discendenza biblica, Adamo ed Eva presero dall’albero della conoscenza del bene e del male e da cui scaturì il peccato originale. Così scriveva Manuela Boscolo di Matteo Piccaia nel 2009. “…Avanti all’opera di Matteo Piccaia ci si deve fermare affinché tutto il suo universo possa penetrarci e condurci nel suo luogo d’origine. Una fresca, limpida distesa d’immagini musicali, fuse dalla consapevolezza e incastonate nella realtà dalla ferma convinzione d’un sognatore. Se siamo granelli di zucchero, formeremo tutti una soluzione dolce. Altrimenti siamo NOI - DICEMBRE 2013
granelli di sale e formeremo una soluzione salata. Ma all’occhio nudo siamo granelli uguali. Assurdo? Eppure è così. Piccole cose, che tutti facciamo, possono apparire diverse, addirittura surreali se usiamo un insolito metro d’analisi. Questo ci spiega Matteo Piccaia…”. Dopo una prima mostra insieme allo Spazio Zero nel 2012 i due artisti, padre e figlio, hanno proseguito portando avanti una ricerca comune, fino alla prestigiosa partecipazione al Padiglione Tibet durante la 55° Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia , dove sono stati invitati ad esporre.
I Piccaia a Gallarate L’essenza del possedere di Giorgio Piccaia/ Melantica di Matteo Piccaia Spazio Zero Via Scipione Ronchetti 6 – Gallarate Dal 30 novembre al 15 dicembre 2013 Tutti i giorni. 10.30-12.30/15.00-19.30 A cura di Erika La Rosa Organizzazione e grafica Metamusa arte ed eventi, Gallarate
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arte
PINO PASCALI
e l’arte povera
a cura di Valerio Dehò e Marco Emilio Bertona L’ultimo appuntamento dell’anno con la MEB Arte Studio di Borgomanero è una mostra museale dedicata a Pino Pascali e all’arte povera. La mostra, curata da Valerio Dehò e Marco Emilio Bertona, porta in scena una serie di sculture molto importanti degli anni ’60 di Pino Pascali, esponente pugliese dell’arte povera, che attraverso un uso sorprendente dell’ironia ha realizzato una serie di opere uniche nel proprio genere. Opere come “Colli di Damigella” dove oggetti di uso comune prendono una nuova vita sotto il profilo artistico, o “Bombe Bombe Bambù” esemplare lavoro in cui le armi assumono una dimensione quasi ludica e insieme visionaria. Oltre alla figura di Pino Pascali, la mostra vede la presenza di molti degli gli altri esponenti del movimento dell’arte povera nata negli anni ’60 con la benedizione critica di Germano Celant, tra i quali segnaliamo Mario Merz con un neon del 1968, Michelangelo Pistoletto con un acciaio degli anni ’70, Janis Kounellis ed i suoi piombi, Aldo Mondino e Gianni Piacentino. Il risultato è una visione trasversale su quello che è stata uno degli ultimi grandi movimenti artistici italiani del secolo scorso. Orari mostra: dal 30/11/2013 al 01/02/2014 mercoledì - venerdì 15.00 – 19.00 sabato 10.00 – 12.30 / 15.00 – 19.00 altri giorni ed altri orari su appuntamento Informazioni sulle opere esposte e sulla galleria sono disponibili sul sito www.mebartestudio.it 56
RENOIR
Dalle Collezioni del Musée d'Orsay e dell'Orangerie
La Città di Torino, la GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e Skira editore presentano fino al 23 febbraio 2014 una splendida mostra dedicata al grande artista francese, con i capolavori dalle Collezioni del Musée d’Orsay e del Musée de l’Orangerie di Parigi. La mostra sarà allestita al primo piano della GAM, nella sala dell’Exhibition Area, all’interno del percorso delle collezioni permanenti, recentemente riallestite secondo quattro nuovi percorsi tematici. Anche dal punto di vista dell’allestimento la mostra avrà dunque il respiro, l’agio e la piacevolezza di una grande rassegna internazionale. In mostra sono esposti anche gli strumenti di lavoro dell’artista: tavolozza, scatola di colori, pennelli, inseparabili attrezzi del grande maestro. Sino all’ultimo aveva lavorato alle sue Bagnanti, facendosi legare i pennelli alle dita ormai deformate dall’artrite reumatoide. Renoir muore il 3 dicembre 1919, ucciso da un’infezione polmonare; la sera prima di morire pronuncia queste parole: “Forse adesso incomincio a capire qualcosa”. Dopo neppure due mesi muore anche Modigliani, che Renoir riceveva spesso nel suo studio. Il mondo dell’arte perde così due straordinari interpreti. Accompagna la mostra una pubblicazione edita da Skira che presenta, oltre alle riproduzioni delle opere in mostra, diversi contributi critici. In particolare Sylvie Patry approfondisce le modalità attraverso cui le istituzioni museali francesi hanno accolto e acquisito nel corso del tempo l’opera di Renoir. GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea Via Magenta 31 – Torino INFORMAZIONI • Infoline: 011.0881178 (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00 sabato dalle 9.00 alle 13.00) SITO INTERNET www.mostrarenoir.it NOI - DICEMBRE 2013
a tavola! Supplemento a NOI di Dicembre 2013
Il mensile del buon gusto italiano
Coffee breack gourmet SorgentedelVino LIVE: alla scoperta della vera natura del vino. Il cibo è storia MIssion is possible tra le Dolomiti 43° Mostra Mercato del Tartufo di San Miniato
Il Torrone Conosciamo un classico dei dolci delle Feste
Noi a tavola!
Il torrone, un classico tra i dolci delle Feste
Si dà arie da duro, ma è dolcissimo! Il torrone è un classico dolce natalizio, composto da un impasto di albume d'uovo, miele e zucchero, farcito con mandorle, noci, arachidi o nocciole, spesso ricoperto da due ostie. È un dolce molto antico e viene considerato tipico di molte regioni, non solo italiane. Apprezzato e consumato dalle classi agiate, come da quelle più povere, il torrone era conosciuto già al tempo dei Romani come dimostrano alcuni scritti di Tito Livio. Anche il poeta latino Marco Valerio Marziale ci racconta che la cupedia, nome con cui era conosciuto dai romani il torrone, era una delle specialità gastronomiche del Sannio e non a caso i venditori
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ambulanti di torrone vengono chiamati "cupetari". Gli Arabi portarono questo dolce lungo le coste del Mediterraneo, in particolare in Spagna. La versione Iberica del torrone ha origine nella città di Alicante in particolare a Jijona dove ne è documentata la presenza a partire dal XV secolo. Secondo la tradizione cremonese, il primo torrone sarebbe stato servito il 25 ottobre 1441 al banchetto per le nozze, celebrate a Cremona, fra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti. Il nuovo dolce, sempre secondo la tradizione, venne modellato riproducendo la forma del Torrazzo, la torre campanaria della città, da cui avrebbe preso il nome.
Questo episodio viene rievocato ogni anno con una Festa del Torrone. Tuttavia la prima notizia certa riguardo al torrone a Cremona risale al 1543, anno in cui il Comune di Cremona acquistò del torrone per farne dono ad alcune autorità, soprattutto milanesi. Il termine "torrone" invece deriverebbe dal latino torreo, verbo che significa "abbrustolire", con riferimento alla tostatura delle nocciole e delle mandorle. Alcune correnti di studiosi attribuiscono al torrone anche origini arabe; a supporto di questa tesi vi sarebbe, fra l'altro, il De medicinis et cibis semplicibus, trattato dell'XI secolo scritto da un medico arabo, in cui è citato il turun.
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Noi a tavola!
Le principali varietà di torrone sono quello duro e quello morbido: la differenza fra le due è dovuta a diversi fattori. Innanzitutto il diverso grado di cottura dell'impasto: difatti nel torrone duro (anche chiamato "friabile") la cottura è solitamente prolungata nel tempo fino a giungere (in alcuni prodotti tipici) le 12 ore. Altrettanto importante è la composizione della ricetta ed il rapporto tra il miele e gli zuccheri (tra cui saccarosio, sciroppo di glucosio, sciroppo di zucchero invertito). Il torrone tenero, invece, ha una cottura che solitamente non supera le 2 ore; ciò permette di avere un'umidità dell'impasto più alta; questo fattore in combinazione alla ricetta diversa produce un impasto più tenero. Come già detto, i torroni si distinguono poi fra mandorlati e nocciolati. La variante aquilana, prodotta industrialmente già nel XIX secolo, prevede un impasto contenente cacao. Varianti più moderne comprendono il torrone classico ricoperto di cioccolato. C'è, poi, una terza tipologia di torrone, quello di pasta reale, delicata pasta di
NOI A TAVOLA
mandorle ricoperta di cioccolato pregiato o di glassa di zucchero fondente, ma non è considerata propriamente un "torrone". Oggi il torrone è uno dei dolci natalizi più diffusi in Italia e sempre più spesso è possibile trovarlo anche all'estero. I principali centri di produzione sono Cremona, dove operano le due principali industrie del settore (Sperlari e Vergani), Benevento dove opera, tra le altre, l'azienda Alberti, con il marchio Strega, e San Marco dei Cavoti, pure in provincia di Benevento, ove la tradizione è radicata dal 1892 e dove si svolge annualmente la Festa del Torrone. Varie altre zone d'Italia, hanno altresì consolidato un'ottima tradizione nella produzione di questo dolce nelle diverse varianti: fra queste citiamo Bagnara Calabra, Taurianova (località dove questo dolce è prodotto artigianalmente), Gallo d'Alba (CN), Cologna Veneta (meglio noto come "mandorlato di Cologna"), Ospedaletto d'Alpinolo, Alvito, Dentecane e Grottaminarda (dove riprende il nome latino-sannita di "cupeta"), Camerino, L'Aquila, vari comuni del
beneventano e delle terre del Sannio. Piuttosto caratteristico per la sua rusticità è il torrone della Sardegna nel Campidano, nel Logudoro ed in Barbagia, con centri di produzione a Tonara, il cui aroma più intenso è dovuto al fatto che la sua componente dolce deriva esclusivamente dal miele di macchia mediterranea, senza zuccheri aggiunti. La caratteristica del torrone sardo è la sua morbidezza e soprattutto il color avorio. Difatti non è bianco come gli altri torroni poiché la ricetta non impiega lo zucchero o ne usa minime quantità, preferendo a questo l'utilizzo di miele. Esistono molteplici ricette in Sardegna che vedono l'uso di scorze di arancia o di limone, ostie, pinoli, vaniglia, ecc. Le ricette artigianali possono variare da paese a paese e secondo la tradizione. Nel cuore della Sicilia, a Caltanissetta, i maestri pasticceri continuano la tradizione nissena con la produzione della Cubaita, il classico torrone siciliano. Unendo il verde del pistacchio, il giallo del miele e il bianco delle mandorle, offerti naturalmente dalle campagne nissene, i cosiddetti "turrunari" del luogo, creano un dolce artigianale talmente
buono che racchiude in se i profumi e i sapori tipici di questa terra, mescolati ai colori caldi e vivaci che caratterizzano la sua personalità. Una tradizione che si è rinnovata negli ultimi anni grazie ad importanti innovazioni di prodotto e di processo che hanno permesso la creazione di nuovi torroni (al cioccolato e ad altri aromi tipici isolani).
GIORNALISTI AI FORNELLI
in ricordo di Maria Teresa Masiello NOI vince il premio della creativitĂ con Engarda Giordani
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Noi a tavola!
Lo scorso sabato 9 novembre, ad Armeno, in occasione del 59° Convegno Alberghiero, si è svolta la 4° edizione di Giornalisti ai fornelli: ben ventuno i giornalisti della provincia di Novara e del VCO che si sono sfidati in cucina, nella preparazione di un dolce, questo il tema dell’edizione 2013, in ricordo della giornalista Maria Teresa Masiello. Il premio per il piatto più creativo è stato consegnato ad Engarda Giordani, giornalista di Noi Magazine, che insieme a Laura Dulio, ha presentato i deliziosi “Cupcakes sapori, colori e profumi d’autunno”. I primi tre classificati sono stati invece Gisella Motta, fotografa per Bell’Italia, Bell’Europa e Gente, con una simpatica “Casetta in Canadà” al cioccolato, secondo posto per Vittorio Grassi del Sempione con il piatto “Dolcezze Letterarie” e terzo posto per Cinzia Bovio de La Stampa con “Non è l’Alaska”. La premiazione è avvenuta la sera stessa, presentata da Vincenzo Amato ed accompagnata dal simpatico coro di Crusinallo “Cui d’la pescia”. Erano presenti il Sindaco di Armeno Pietro Fortis, il Presidente dell’Associazione Alberghieri, Renzo Cereda ed i familiari di Maria Teresa Masiello. NOI - DICEMBRE 2013
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Noi a tavola!
NOI A TAVOLA ARTE
Sorgentedelvino LIVE, alla scoperta della vera natura del vino. Dal 15 al 17 febbraio 2014 alla Fonderia di Reggio Emilia i vini unici e irripetibili di 150 vignaioli naturali
I migliori vini italiani nascono da una cultura agricola profondamente radicata nel territorio d'origine, un saper fare che non ha bisogno di artifici chimici o tecnologici, ma di un armonioso lavoro comune di uomo, vigneto e clima. Sono vini naturali, di tradizione e territorio prodotti da vignaioli che hanno scelto di lavorare seguendo le leggi della natura per darci ogni anno la gioia di un vino unico e irripetibile. Sono questi i vini che si possono assaggiare da sabato 15 a lunedì 17 febbraio 2014 alla Fonderia di Reggio Emilia dove si svolge la 6a edizione di Sorgentedelvino LIVE, la manifestazione nata tra le mura del castello di Agazzano (PC) che quest'anno sceglie come scenario un luogo di cultura viva, la sede della Fondazione Nazionale della Danza – Compagnia Aterballetto a ribadire ancora una volta che il vino è sempre stato e deve continuare ad essere cultura e non un mero prodotto di consumo. A Reggio Emilia in questi tre giorni si danno appuntamento 150 vignaioli da
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tutta Italia e da alcune regioni europee: nomi eccellenti dell'enologia e piccole aziende emergenti selezionate per la qualità dei loro vini e la serietà del loro lavoro, zone di produzione blasonate accanto a territori, altrettanto vocati, ancora da scoprire. Oltre 800 i vini in assaggio e vendita diretta, un'occasione imperdibile per godere della più ampia panoramica sulla produzione enologica naturale italiana e tornare a casa con le proprie bottiglie preferite dopo averle assaggiate insieme al produttore. “Abbiamo attraversato l’Italia – raccontano gli organizzatori - scoperto vigneti, visitato cantine; abbiamo parlato e assaggiato molto in questi anni senza smettere mai di stupirci o di imparare. Ci sono vini che abbiamo visto nascere nelle prime vendemmie che abbiamo seguito negli anni e che oggi possiamo gustare insieme a chi li ha fatti, a chi li porterà a casa sulle proprie tavole e a chi li proporrà nelle sale dei propri ristoranti.”
Accanto a questi vini autentici i sapori non omologati di produttori alimentari presenti con formaggi e salumi, olio e conserve, pasta e dolci realizzati in modo artigianale con una scelta accurata delle materie prime. Il programma dell'evento è inoltre arricchito da degustazioni guidate e momenti di approfondimento. Gli orari di apertura degli stand sono: sabato 15 febbraio dalle 14 alle 19, domenica 16 febbraio dalle 10 alle 19 e lunedì 17 febbraio dalle 12 alle 18. Ingresso 15 euro incluso calice da degustazione. Sorgentedelvino LIVE è pensato e realizzato dall’associazione culturale Echofficine. Per informazioni: Sorgentedelvino LIVE Tel: 348/7186660 Email: live@sorgentedelvino.it Sito web: www.sorgentedelvinolive.org
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Il cibo è storia All'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR) domenica 8 dicembre documenti e gustose curiosità gastronomiche locali. La cultura del cibo da sempre esaltata nei piatti preparati dallo chef Massimo Spigaroli (Stella Michelin) dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR) di Luciano e Massimo Spigaroli – incontra la storia gastronomica locale grazie agli studi di Mario Calidoni, autore del volume “La dispensa dei Sanvitale” (edito da Silva edizioni e l’Associazione culturale Jacopo Sanvitale). Domenica 8 dicembre 2013 gli eleganti spazi dell’Antica Corte si aprono ad un pomeriggio culturale su “La cucina nobile a Parma”. Durante l’ evento, a cui
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tutti gli interessati possono partecipare, Giovanni Ballarini, presidente dell’Accademia italiana della cucina, dialogherà sull’argomento con Mario Calidoni, che ha raccolto nel libro documenti e note storiche sui cibi e pranzi della nobile famiglia Sanvitale a Parma e Fontanellato (PR) per raccontarne abitudini alimentari e curiosità di carattere storico e gastronomico. Dopo la discussione sul volume, seguirà un piccolo servizio di credenza offerto dalle cucine dell’Antica Corte Pallavicina. Saranno esposte, inoltre, copie delle ceramiche conservate nelle
credenze della sala da pranzo della Rocca di Fontanellato, di cui l’Associazione culturale Jacopo Sanvitale ha curato con scrupolo la riproduzione da alcuni anni. L’appuntamento è alle 16.30. Si comincia con la visita alle stanze del castello dell’Antica Corte e alle storiche cantine di stagionatura dei culatelli, per continuare con il saluto di benvenuto della famiglia Spigaroli e l’incontro culturale. L’evento è patrocinato oltre che dall’ Associazione culturale Jacopo Sanvitale e dall’Antica Corte Pallavicina anche dalla Provincia di Parma e dal Comune di Fontanellato. Per informazioni: Antica Corte Pallavicina Strada del Palazzo Due Torri 3 43010 Polesine Parmense (PR) Tel. 0524936539 Sito web: www.fratellispigaroli.it
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NOI A TAVOLA
sto obbiettivo è entrato a far parte della SCAE (Speciality Coffee Association of Europe), la cui appartenenza si basa sull'obbligo di uno standard qualitativo elevato e si impegna costantemente per migliorarlo. Grazie alla sua determinazione nasce il Centro di Formazione sul Caffè autorizzato SCAE a Fiè allo Sciliar, nel quale si possono frequentare corsi di Latte Art, Barista e degustazione, inoltre si può imparare molto riguardo la storia delle piante, la raccolta e le tipologie di preparazione. L’ingrediente segreto sta nella qualità della materia prima, a cui Valentin tiene particolarmente. I chicchi di caffè devono essere assolutamente sani e i migliori nascono nelle piantagioni biologiche ed equo-solidali. Per informazioni: Alpe di Siusi Marketing Tel. 0471.709600 E-mail: info@alpedisiusi.info Sito web: www.alpedisiusi.info
Coffee break gourmet Valentin Hofer è il primo sommelier italiano del caffè. Dalla sua torrefazione tra le Dolomiti, nell’Alpe di Siusi (Seiser Alm / Südtirol), ne insegna la cultura con enorme passione. È il primo sommelier di caffè italiano, l’ingegnoso Valentin Hofer, che ha creato una vera e propria “scienza” della profumata bevanda aromatica tra le Dolomiti. Il sapore quotidiano a cui non vogliamo mai rinunciare diventa raffinato e seducente nella sua piccola, ma preziosa, torrefazione “Caroma” di Fiè allo Sciliar, nell’area vacanze Alpe di Siusi. Valentin Hofer nel retro del suo negozio si occupa di tostare con cura e dedizione chicchi di altissima qualità.
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Qui accompagna i suoi ospiti, lasciandoli inebriare dagli aromi che sprigionano le varie miscele. Quella di Valentin Hofer non è solo un'arte, ma una mission, un impegno costante mirato a diffondere la cultura del caffè, i procedimenti di tostatura, le sfumature che ci sono tra le varie tipologie, le origini dell’aromatica bevanda che delizia i nostri palati ogni volta che la sorseggiamo da una tazzina. Con que-
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Mission is possible tra le Dolomiti La quintessenza del gin è nell’Alpe di Siusi (Seiser Alm/Südtirol), dove è stato creato il premiatissimo Dol Gin di Florian Rabanser.
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hi l’avrebbe mai detto che uno dei migliori gin del mondo è stato creato tra le Dolomiti? Non siamo mica in Olanda o in London city, ma nel cuore dell’area vacanze Alpe di Siusi. Sorpresi? Florian Rabanser albergatore e oggi premiato produttore di distillati, dopo aver trasformato il maso Plunhof di Siusi da rifugio del XIV secolo in un complesso agricolo modello, ha intrapreso un lavoro certosino, fatto di ricerca e di passione, per creare la propria distilleria. Ha consultato i maggiori esperti di tutta Europa, intraprendendo un’ingegnosa sperimentazione sulle erbe, le spezie e le bacche che crescono tra le rigogliose Dolomiti. Così nella sua “stratosferica” cantina, piena di alambicchi in rame cesellato, calderoni, botti ed utensili di ogni tipo, seleziona, macera e lavora le erbe per trasformarle in distillati dagli aromi divini. Si tratta di grappe, quintessenze
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di frutta, aceto balsamico, alchimie naturali ed artigianali, che hanno visto già prestigiosi riconoscimenti in manifestazioni come la Distillata di Vienna e Salisburgo e l’Alambicco d’Oro in Italia. Ma il premio più ambizioso Florian Rabanser l’ha vinto con il gin. La sua recente creatura da assaporare, senza dubbio con piacere, il “Dol Gin”, ha ricevuto il punteggio massimo nella categoria argento dalla giuria dell’International Wine & Spirit Competition di Londra, essendo dichiarato il migliore tra centinaia di eccellenti degustazioni alla cieca (la medaglia d’oro non venne assegnata). Un risultato che definire strepitoso è poco. La ricerca del “giusto aroma” è durata circa 2 anni, fino a quando Florian ha trovato il raffinato equilibrio del Dol Gin in 24 ingredienti aromatici: tra questi la radice di genziana, achillea di montagna, anice selvatica, fiori di sambuco, radici di angelica, cumino e
rosa canina. Questi cosiddetti “botanicals” distillati sono solo bacche, spezie ed erbe che crescono nelle Dolomiti, con l’unica eccezione della buccia di limone, che proviene dal Lago di Garda. Grazie a nozioni dell’antica conoscenza contadina e l’aiuto di un amico farmacista, il gin di Florian è ormai apprezzato in tutto il mondo. E anche il Gambero Rosso ha voluto dedicargli un giudizio più che positivo. Per informazioni: Alpe di Siusi Marketing Tel. 0471.709600 E-mail: info@alpedisiusi.info Sito web: www.alpedisiusi.info
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Sabato 23 e Domenica 24 Novembre si è svolto il terzo week di mostra mercato nazionale, tra cooking show e caccia al più grosso tartufo della stagione.
La 43° Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato 100 mila presenze, il gemellaggio con il cous cous. Testimonial Edoardo Raspelli con la show girl Ksenia Zaynak.
Il laboratorio del gusto a cielo aperto più lungo d'Italia, con i suoi due chilometri di prodotti e produttori, aveva quest’anno un testimonial d'eccezione, il noto conduttore della trasmissione televisiva Melaverde, in onda su Canale 5, Edoardo Raspelli, presente alla 43° Mostra Mercato Nazionale per celebrare e omaggiare il Re della tavola, il tartufo bianco di San Miniato. È stato un fine settimana denso di appuntamenti per i visitatori e golosi, con la presenza sabato 23 dello chef Shady Hasbun che ha proposto Kufta Batata, Severino Saccardi che ha presentato il libro "Cibi nel mondo" e Tiziana Di Masi che ha proposto il teatro civil gastronomico con "Mafie in pentola". Non sono mancati, attorno al Tartufo Bianco di San Miniato, i vini dell'Associazione vignaioli, i laboratori del gusto della condotta slow food e la caccia al tartufo con i cani campioni.
Ksenia Zaynak
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Domenica 24 al mattino, Edoardo Raspelli è stato ricevuto nel municipio di San Miniato per poi presiedere, da gran cerimoniere, l'evento del giorno, il Cous Cous della pace, della solidarietà e dell'incontro tra i popoli al tartufo bianco di San Miniato. L'iniziativa, prima del suo genere (Cous cous che incontra il tartufo bianco) sotto il profilo gastronomico, vuole essere un messaggio di pace, di solidarietà e di integrazione tra i popoli dell'Africa, del Mediterraneo e dell'Europa in questo particolare momento storico, NOI - DICEMBRE 2013
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da lanciare attraverso un piatto che unisce tanti Paesi. A suggellare il messaggio che questo incontro tra cibi di diverse culture evoca, c’erano i rappresentanti di alcune città del mondo invitate per l'occasione: Betlemme, Silly (Belgio), Apolda (Germania), Villeneuve Lez Avignon (Francia), Boujadour (Sawarawi), Ouagadougou (Burkina Faso). A cucinare il Cous Cous c’era lo chef Jean Michel Alberto Carasso, specializzato in cucina greca, medio-orentale e dei paesi del Mediterraneo coadiuvato da Luisa Ghetti. Il pomeriggio della domenica è continuato con lo chef Mirko Martinelli, già volto noto Rai che ha proposto in un cooking show tre diversi modi per interpretare il tartufo bianco di San Miniato, per concludersi alle 18 con le premiazioni della 43°Mostra Mercato. Grande attesa per chi aveva trovato il tartufo più grosso della stagione. San Miniato detiene, infatti, il record del tartufo più grosso del mondo mai trovato, a cui è stato dedicato anche un monumento, e che pesava 2520 grammi. Durante la premiazione è stato consegnato un bell'esemplare di tartufo bianco di San Miniato a Edoardo Raspelli, per l'impegno, la competenza e la professionalità dimostrata come giornalista e gastronomo italiano e per il modo colloquiale con cui parla di cibo e di agroalimentare, molto apprezzato dai telespettatori nella trasmissione Melaverde in onda su Canale 5. Dopo l’inaugurazione della mostra mercato alla presenza del console del Kuwait e la partecipazione a San Miniato di Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni, Gaetano Gennai e Nicolas Burdisso, e a seguito della consegna del Tartufo di San Miniato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e in attesa di omaggiare i calciatori Giuseppe Rossi e Francesco Totti, la presenza di NOI - DICEMBRE 2013
Edoardo Raspelli ha rappresentato la miglior chiusura di una manifestazione della 43° Mostra Mercato Nazionale del Tartufo bianco di San Miniato che ogni anno vede la presenza di circa centomila visitatori e ha nell'agroalimentare le sue radici. Alla Fiera era presente anche la show girl Ksenia Zaynak: 27 anni, papà italiano e mamma siberiana, campio-
(a Biella Fiere), del Consorzio del Formaggio Castelmagno con il calendario 2011/2012 (diretta da Edoardo Raspelli e fotografata da Amerigo Vianello) e del Consorzio per il prosciutto Crudo di Cuneo DOP. Nell’ estate 2011 ha co-condotto con Edoardo Raspelli, per due mesi, tutti i lunedì, i Caffè della Versiliana a Marina di Pietrasanta (Lucca). Ha posato accanto ad Edoardo Raspelli per la Camera di Commercio e
Edoardo Raspelli
nessa di ginnastica ritmica, abita nel Mantovano. Ha il diploma di geometra e studia per diventare ingegnere. È stata interprete del promo film di Ettore Pasculli "La febbre italiana “, testimonial tra l’altro del Cous Cous Fest 2009 (a San Vito Lo Capo,Trapani), di Wucciria (per l'Università di Palermo), della Fiera Nazionale del Riso Vialone Nano ad Isola della Scala (VR), del Festival Nazionale del Risotto Italiano
per la Confagricoltura di Salerno nella campagna di manifesti giganti per i prodotti della provincia: Mozzarella di Bufala Campana, latte, vino, olio extra vergine d’oliva, ortofrutta... Collabora con la nota casa di moda "Atelier Fix Design": nell’estate 2012 ha sfilato con la collezione 2012/2013 a Forte dei Marmi. Ha partecipato al recente spot per le auto Suzuky.
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Il Pranzo di
Natale
Il Menù di
Capodanno
Acqua Minerale Vino Coccole con Caffè
Aperitivo di Benvenuto --------------------Arrosticino di Polipo e Patata novella, Cappasanta allo Chablis e Scampo gratinato La Tartelletta al Cotechino con Lenticchie di Castelluccio, Crema Di Parmigiano e Cavolo nero stufato --------------------Tagliolini con Capperi, Cipollotti, Tartufi di Mare e Calamaro brasato alla Paprika dolce Gnocchetti di Spinaci ai tre Pepi con Castelmagno,Vaniglia e Gocce di Olio al Rosmarino --------------------Rana Pescatrice brasata con Olive taggiasche, Pomodoro e Crema di Acciughe del Cantabrico Scottadito di Maialino da latte alle Erbe, Salsa al Rabarbaro e Tortino di Cardi gobbi --------------------Morbido al Moscato, Croccante al Sesamo e Crema di Cachi
45.00
Bevande escluse
Aperitivo di Benvenuto -------------------Ostrica marinata al Lime e Sedano con Melone invernale, Gambero al gratin e Bresaola di Tonno. Triade di Verdure farcite: Peperone, Carciofo e Patata violetta. -------------------Gelosia di Pagro e Branzino con Lamelle di Astice, Basilico, Pomodoro candito e affumicato. Paccheri con Ragù di Quaglia allo Cherry, Crema di Cotechino e Polvere di Cacao. -------------------Rollata di Faraona alle Prugne in crosta di Frutta secca e Paglia di Patata. --------------------Dessert ‘Paesaggio natalizio’
60.00
A LC HIM I S T A il ristorante
L'Alchimista ristorante
Oleggio Castello (NO) - Via Vittorio Veneto, 53 Tel. 0322 53255 - Chiuso il Martedì