Noi Anno V N° 9 - Ottobre 2013
Outlook Mercati
Cosa è successo in Agosto e Settembre? ECONOMIA ARTE SALUTE
ALE I C E SP K-END WEE
Libro d'artista. Il gesto creativo e la parola.
NOI a tavola! Sua Maestà il Tartufo
Igor Gorgonzola Volley Novara:
a Novara la grande festa per la presentazione della squadra
Large lascia a casa solo la casa.
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sommario
Noi Anno V N° 9 - Ottobre 2013
Outlook Mercati
Cosa è successo in Agosto e Settembre?
Libro d'artista. Il gesto creativo e la parola.
ECONOMIA ARTE SALUTE
NOI a tavola! Sua Maestà il Tartufo
IA L E S P E CK - E N D WEE
Igor Gorgonzola Volley Novara:
5 IL PUNTO
a Novara la grande festa per la presentazione della squadra
8 ECONOMIA 10 OUTLOOK MERCATI N° 9 - Ottobre 2013 Autorizzazione Tribunale di Novara n. 372 del 15.12.2008 Direttore Editoriale Marco Trivelli Direttore Responsabile Giuliano Ladolfi Hanno collaborato a questo numero: Andrea Baiardi Daniele Bevacqua Giulio Greco Giorgio Piccaia Gabriele Rossi Giuseppe Tortomasi Mark Welner Marco Zacchera Grafica e impaginazione CENTROMEDIA Editore e Pubblicità CENTROMEDIA 28024 Gozzano (NO) - Italy Viale Parona, 6 info@centromediaitalia.com
16 TERRITORIO 20 SALUTE 22 PSICOLOGIA 24 LETTERATURA 25 ARTE 30 SPECIALE WEEK-END 40 SPORT 49 NOI .. A TAVOLA! 52 SPECIALE TARTUFO 57 A CACCIA DI SAPORI D' AUTUNNO
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NOI - OTTOBRE 2013
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IL PUNTO
Massacro a Lampedusa questa o qualche altra associazione simile: ne uscirà arricchito prima di tutto a livello intimo e personale.
Marco Zacchera, parlamentare dal 1994, ex Sindaco di Verbania
C
ominciamo con l’evitare le solite frasi di più o meno sincero cordoglio, e a volte di vera ipocrisia, e se chi legge ha veramente a cuore il problema, offra intanto alla Caritas della sua città l’equivalente di almeno un’ora di lavoro al mese. Un piccolo segno concreto di solidarietà, perché se a Lampedusa c’è emergenza, la stessa emergenza si vive da mesi in tutta Italia per migliaia di situazioni disperate di italiani e di immigrati che non ce la fanno più ad andare avanti. L’aiuto della Caritas (e indico questa specifica organizzazione perché la conosco bene ed è attiva in tutta Italia) è prezioso in un quadro di onestà e serietà. Meglio ancora che questo aiuto sia continuativo e se chi legge ha un po’ di tempo lo dedichi ad una collaborazione diretta con NOI - OTTOBRE 2013
Fatto questo o qualcosa di analogo (perché chi non lo fa non ha il diritto di disquisire) affrontiamo ancora una volta il problema della immigrazione clandestina senza ipocrisie e ricordando che i vivi e i morti che cercano di raggiungere il nostro paese dal Canale di Sicilia sono solo una minima parte dei disperati che ogni giorno si indirizzano verso l’Europa e l’Italia. In buona sostanza - dato per scontato l’aiuto immediato e di emergenza verso tutti che è comunque assolutamente doveroso - come Italia e come Europa dobbiamo prendere una decisione senza ipocrisie: accettiamo o contrastiamo l’immigrazione clandestina? Se la accettiamo senza regole la strada è fatalmente verso un “liberi tutti” e allora ci si muova nella strategia dell’accoglienza con investimenti opportuni ed indispensabili (e qui l’Europa ha molte responsabilità), se invece non si vuole accettare questo fenomeno allora si deve contrastarlo sul serio. Nel primo caso si deve investire in centri di accoglienza ed identificazione, ma bisogna anche avere consapevolezza che se oggi si accolgono 1000 persone, domani saranno 2000 e poi 10.000, perché in Africa, in Medio Oriente, in Asia ci sono decine di milioni di persone in condizioni disperate
e buona parte di loro vorrebbero venire in Europa perché sperano di stare meglio ed è profondamente umana questa speranza e questa necessità. Siamo pronti, li accettiamo, li aiutiamo? Se passa il tam-tam “se arriviamo lì siamo a posto” il traffico aumenterà, rendiamocene conto. Per 155 naufraghi che ora saranno accolti a Roma il sindaco Marino va sui giornali e si guadagna l’applauso, ma quante migliaia di senzatetto ha già la capitale, e chi accoglierà quelli che arriveranno domani? Oltretutto già oggi non si riesce a respingere l’immigrato clandestino al proprio paese perché neppure lo si conosce, e quindi questa gente diventa immigrata clandestina cronica, con detenzione in “centri” che spesso sono autentici lager da cui pian piano però si “filtra” di fatto fuori, di solito per uscire dall’Italia verso il nord Europa. Numeri, non opinioni: l’anno scorso sono stati effettivamente accompagnati alla frontiera (e magari sono rientrati due ore dopo) 4.014 stranieri, meno dell’1% di quelli stimati (per difetto) essere oggi in Italia: solo in questo dato è contenuto il fallimento della “Bossi-Fini”, ma anche di tutte le norme che l’hanno preceduta. Una volta di più c’è una ipocrisia spaventosa a cavillare per chi vuole entrare in regola (e allora la burocrazia è infinita) e chi lo fa clandestinamente e verso il quale di fatto poi “si chiude un occhio”, ma 5
IL PUNTO
che se non va a nord entra in un circuito di clandestinità dove altri sfruttatori lo sfrutteranno.. Allora, accogliamo tutti? È una alta e nobile concezione etica e morale, soprattutto per chi sfugge da teatri di guerra, ma allora accettiamone le conseguenze con milioni di arrivi potenziali. Forse – in entrambi i casi – l’Italia e l’Europa dovrebbero intanto essere più presenti, non solo e non tanto a Lampedusa, ma sulle opposte coste del mediterraneo. Gli scafisti albanesi – ricordiamocelo – hanno sospeso il “lavoro” quando i gommoni sono stati distrutti a terra e mitragliati (vuoti!) dai nostri militari e il traffico non “rendeva” più perché era diventato troppo pericoloso. Questo NON avviene nel Mediterraneo, là dove le autorità libiche (ma anche tunisine ed egiziane) di fatto non esistono più o sono nelle mani della mafia che è attenta registra del traffico. Gheddafi mi stava antipatico, ma l’intesa con l’Italia che ci ha permesso (come in Albania) di creare pattugliamenti misti 6
nelle stesse acque territoriali libiche, ha fermato alla partenza per mesi migliaia di immigrati. Se l’Europa volesse veramente bloccare almeno questo flusso migratorio con i droni (gli aerei-spia senza pilota) è possibile controllare e impedire ogni partenza intercettandola appena prende il mare, non al capolinea. Se lo si vuole fare lo si può, ma bisogna volerlo, e fornire ovviamente assistenza alla partenza, per convincere i migranti a non partire, magari ampliando gli spazi di una immigrazione controllata. La cosa più assurda è comunque di dare l’impressione di essere leoni (a parole) ma gattini nella pratica, come sta facendo l’Italia, ovvero minacciare espulsioni formali e poi non applicarle quasi mai. Servirebbe anche un chiarimento europeo: cosa vuol fare l’Europa per tutelare le sue frontiere? Non è vero che non stia contribuendo, ma come vengono spesi questi fondi – comunque insufficienti - è un mezzo mistero visto che servono per molti “fronti”, dalle
Canarie a Gibilterra alla Sicilia. Mai come ora servirebbe comunque una legislazione comune europea, che purtroppo non esiste. Un aspetto infine sugli scafisti, che regolarmente “spariscono” e la fanno franca dopo aver taglieggiato la miseria. Possibile che non sia possibile varare intanto una legge di inasprimento ossessivo delle pene affinché i nuovi mercanti di schiavi - se finalmente presi (ma bisogna volerlo fare) restino a marcire a vita in una cella? E non solo i marinai dei barconi, ma soprattutto le menti, la “cupola”, chi ci guadagna. Solo una volta ho sentito che era stato arrestato un boss del traffico: come mai? Oppure si abbia il coraggio di distruggere i barconi (vuoti) alla fonda sulle coste libiche: senza barche non si traversa, e solo così meno persone – persone come me e come te, con gli stessi diritti e dignità – finiranno in fondo al mare. Il caso Albania dovrebbe pur insegnare qualcosa… Marco Zacchera NOI - OTTOBRE 2013
ECONOMIA
Al secondo posto troviamo l’abbigliamento e le calzature. Con una spesa famigliare annua pari a 66,5 miliardi di euro, il ritocco dell’Iva porterà un gettito aggiuntivo di 550 milioni di euro, pari al 19,3% del maggior gettito totale atteso. Al terzo posto di questa classifica troviamo le riparazioni, le manutenzioni e i pezzi di ricambio dei mezzi di trasporto. A seguito di una spesa famigliare annua di 36 miliardi di euro, l’incremento dell’aliquota ordinaria dell’Iva su questa spesa “garantirà” un gettito aggiuntivo di 298 milioni di euro, pari al 10,4% del maggior gettito previsto.
IVA: l’aumento penalizza soprattutto il “MADE IN ITALY”: mobili, elettrodomestici, abbigliamento e calzature. L’aliquota ordinaria dell’Iva è salita al 22%. Alla luce di questa novità, l’Ufficio studi della CGIA ha individuato, sulla base della spesa media annua delle famiglie italiane, quali saranno i prodotti ed i servizi che subiranno i maggiori aggravi; la stima si basa sull’ipotesi che nel 2014 la propensione alla spesa al consumo delle famiglie italiane rimanga la stessa di quella registrata l’anno scorso (ultimo dato statistico oggi disponibile).
Al vertice di questa particolare graduatoria troviamo i mobili, gli elettrodomestici e la manutenzione della casa. A fronte di una spesa annua delle famiglie italiane pari a 68,5 miliardi di euro, l’aumento dell’Iva comporterà un aggravio annuo di queste voci di 567 milioni di euro. Fatto 100 il gettito atteso dalla spesa delle famiglie, con l’aumento di un punto dell’Iva sulle famiglie, questa tipologia di spesa inciderà sul totale per una quota pari al 19,8%.
“A subire l’aggravio più pesante – dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA - sono gli acquisti dei prodotti made in Italy che costituiscono l’asse portante del nostro manifatturiero. Pertanto, il probabile calo dei consumi che interesserà queste voci avrà degli effetti molto negativi anche sulla miriade di piccole e medie imprese che già oggi operano in condizioni di grave difficoltà a seguito di una tassazione a livelli record, ad una burocrazia eccessiva ed asfissiante e di una crisi che continua a produrre i suoi effetti negativi”. Il gettito annuo atteso dall’incremento dell’aliquota ordinaria dell’IVA dal 21% al 22% è pari a 4,2 miliardi di euro all’anno: questa somma graverà per il 67% (in valore assoluto pari a 2,85 miliardi di euro circa) sulle tasche delle famiglie, mentre il rimanente 33% (1,35 miliardi) “colpirà” le imprese, il settore “no profit” e in parte anche l’Amministrazione pubblica.
Crisi: potere d’acquisto ai minimi. Torniamo ai livelli del 1990. È sceso del 2% il reddito disponibile delle famiglie ma il reale potere d’acquisto è diminuito del 4,7%, un vero e proprio crollo con una perdita che è la peggiore dal 1990, data di inizio delle serie storiche. E’ questa la preoccupante fotografia dell’Istat che ritrae l’ennesimo colpo ai consumi. Dall’Istituto di statistica fanno sapere 8
poi che anche la propensione al risparmio ha toccato i minimi degli ultimi 22 anni, calando dell’8,4% (dall’8,8% del 2011), anche qui ai minimi dal 1990. La cinghia, insomma, è stata tirata al massimo e non possibile stringerla oltre. L’Istat rende, inoltre, noto che sono diminuiti dell’8,3% gli investimenti fissi lordi, mentre i consumi finali nazionali
scendono del 3,8%. Qualche spiraglio di luce arriva dalle esportazioni di beni e servizi (+2% ) mentre le importazioni sono calate del 7,4%. E il valore aggiunto, a prezzi costanti, è in discesa n tutti i settori: -5,8% nelle costruzioni; -4,4% nell’agricoltura, silvicoltura e pesca; -3,1% nell’industria in senso stretto e -1,7% i servizi. NOI - OTTOBRE 2013
ECONOMIA
Wooooow! Io e il Mio Futuro… Il 25 e 26 ottobre torna “Wooooow! Io e il Mio Futuro…”, la due-giorni di orientamento organizzata dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Ain
Rifiuti:
dal 2000 le bollette sono aumentate del
67%
Tra il duemila ed il 2013 l’aumento delle bollette relative al servizio di asporto rifiuti è stato del 67 per cento: se tredici anni fa ogni famiglia pagava mediamente 270 euro, con il debutto della Tares l’esborso medio per ciascun nucleo famigliare dovrebbe attestarsi sui 451 euro. “Come è possibile che nel 2013 le famiglie paghino un importo così pesante – sottolinea il segretario Giuseppe Bortolussi – quando negli ultimi 5 anni di crisi economica la produzione dei rifiuti urbani è diminuita del 5 per cento e l’incidenza della raccolta differenziata, che ha consentito una forte riduzione dei costi di smaltimento, è aumentata di oltre il 30 per cento?” Da quest’anno tutti gli 8.100 Comuni d’Italia dovranno adottare la Tares che, sulla base delle prime indicazioni emerse dalle analisi effettuate, sembra essere molto più onerosa. La Tares costerà quindi agli italiani quasi 2 miliardi di euro in più rispetto a quanto hanno pagato l’anno scorso. NOI - OTTOBRE 2013
Si terrà nelle mattinate di venerdì 25 e di sabato 26 ottobre 2013, nella Sala Borsa di P.zza Martiri della Libertà, a Novara, la seconda edizione di “Wooooow! Io e il Mio Futuro…”, la due-giorni di orientamento per gli studenti delle scuole secondarie novaresi ideata e organizzata dal Gruppo Giovani Imprenditori dell'Associazione Industriali di Novara. Il programma dell’evento, che venerdì dalle 8,15 alle 13 sarà aperto a ragazzi, genitori e insegnanti delle classi quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado mentre sabato, con gli stessi orari, si dedicherà alle scuole secondarie di primo grado, è in fase di definizione e verrà reso noto nelle prossime settimane. «Il primo giorno – anticipa il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Ain, Marco Caletti – sarà destinato a favorire il contatto tra chi sta completando gli studi superiori e il mondo del lavoro, attraverso workshop e stand aziendali in cui “toccare con mano” le
opportunità e le proposte di alcune imprese del territorio. Il secondo giorno, sempre per mezzo di workshop e punti informativi, cercheremo di fornire agli studenti di terza media e alle loro famiglie una conoscenza più approfondita possibile dell’offerta delle scuole secondarie di secondo grado presenti nel Novarese. Anche quest’anno l’iniziativa sarà simile a un evento fieristico e sarà caratterizzata da un’impostazione molto pragmatica. Stiamo contattando le aziende disponibili a presentare le proprie realtà nei “corner” informativi che verranno loro dedicati e che saranno gestiti in modo autonomo anche da altri enti e istituzioni». L’evento, che si inserisce tra le iniziative di “Orientagiovani”, la giornata indetta a livello nazionale dai Giovani Imprenditori di Confindustria, è organizzato in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale – Ambito territoriale di Novara.
Noi
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OUTLOOK MERCATI
i t a c r me Outlook
a cura di Giuseppe Tortomasi Daniele Bevacqua
Cos'è successo in Agosto e Settembre Storno (leggero) ad agosto e nuovi massimi a settembre. Nessun segno strutturale d’indebolimento sull’equity e, alla fine, un’estate serena per le Borse. La paura di un tapering annunciato e atteso, ma non realizzato, si è trasformata di fatto in una sorta di nuovo QE. Confermando la volontà di sostenere l’economia, Bernanke ha sorpreso i mercati, decidendo in maniera contraddittoria rispetto a quelle che erano le aspettative dettate dalle dichiarazioni della stessa FED. Ecco le domande per ottobre, mese chiave per fare profitto nell’ultimo trimestre dell’anno: 1) Quali aree di investimento potranno dare profitti per la fine dell’anno? 2) Il modello sull’equity conferma il massimo del 2013? 3) A quale livello si stabilizzeranno i rendimenti delle obbligazioni di qualità?
Dopo oltre quattro anni di rialzi
Il nostro modello chiama per il 2013 un massimo dell’equity che non dovrebbe essere superato nei prossimi due anni: questo è sensato e ragionevolmente in linea con una crescita dei corsi che dura da oltre quattro anni. Il 2013 è stato un anno straordinario per la Borsa USA che dai circa 1400 punti di fine 2012 è passato agli oltre 1700 di settembre. Immaginare che la crescita possa continuare in maniera lineare è a questo punto molto ottimistico. Per avere il rally di fine anno, che speriamo tutti di poter vedere, è necessario che il mercato tiri un po’ il fiato. In effetti, un’ulteriore accelerazione rialzista produrrebbe un potenziale massimo a ottobre, evento che non ha una statistica favorevole sulla prosecuzione dei rialzi (basti pensare all’ottobre 2007). 10
Il grafico sopra (che è importante per la direzione, non per l’ampiezza dei movimenti) mostra lo schema che il modello ritiene statisticamente ragionevole per avere il rally di fine anno in un 2013 che dovrebbe rappresentare una sorta di fine corsa del movimento iniziato nel marzo 2009. Alcuni analisti e molte grosse banche pensano che il momento che stiamo vivendo potrebbe (al contrario di quello che indica il nostro modello) essere invece l’inizio di un trend fortissimo, un nuovo inizio di un periodo come quello che cominciò nel 1982 e portò le Borse a salire fino al marzo 2000. Senza arrivare a questi livelli di ottimismo, proviamo a immaginare uno scenario di crescita in cui l’equity possa continuare a sviluppare un incremento dei corsi. Perché questo succeda, è necessario che l’espansione non sia legata solo a manovre monetaristiche, ma che ci sia anche crescita economica reale e in particolare negli Stati Uniti. NOI - OTTOBRE 2013
OUTLOOK MERCATI
10 Condizioni per una Crescita Sostenibile
Questo è il parere dell’Ufficio Studi di Riverfront sull’argomento crescita negli USA: “Crediamo che l’espansione economica statunitense abbia intrapreso un sentiero di crescita sostenibile. Con l’inizio del quinto anno di crescita, continuiamo a preferire alcuni indicatori, non solo come misure di crescita sostenibile, ma anche indizi che ci dicano che l’economia potrebbe vacillare. La comparazione tra le condizioni del 2009 e i dati più recenti mostra che quasi tutti i nostri requisiti sono stati soddisfatti, ma c’è ancora spazio di miglioramento per molti di loro. Di conseguenza continuiamo ad aspettarci che la crescita economica continui a rimanere al di sotto della media postseconda guerra mondiale e che la Fed continui il suo acquisto mensile di Treasuries e di mortgage backed securities (QE3). Il National Bureau of Economic Research (NBER) ha designato giugno 2009 come data iniziale dell’espansione economica a seguito della Grande Recessione cominciata a dicembre 2007. All’epoca, molto prima che la valutazione del NBER fosse annunciata, scrivemmo che l’eventualità che il governo comprasse obbligazioni del settore privato sarebbe stata solo una misura temporanea per stimolare la crescita e non la cura per gli squilibri strutturali che avevano condotto all’eccesso d’indebitamento di massa. Credevamo che un rilassamento controllato del debito (come affermato dal governo essere nelle sue intenzioni) potesse facilitare la transizione a una crescita più sostenibile che fosse meno dipendente dai consumi alimentati dal debito e dal deficit di spesa pubblica. Nelle nostre analisi di giugno 2009 abbiamo quindi esposto dieci condizioni che pensavamo fossero necessarie per una ripresa economica sostenibile. Abbiamo rivisto questa lista periodicamente, l’ultima
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volta il 29 novembre del 2010, data in cui la maggior parte delle condizioni erano soddisfatte. Ecco come stanno le cose ora: 1) Tasso di risparmio maggiore o uguale all’8%: il tasso di risparmi personali (entrate meno spese) al 4% rimane basso rispetto agli standard storici, ma per una buona ragione (a nostro modo di vedere), dati i quasi quattro anni di rendimenti reali negativi. Una misura alternativa dei risparmi (dal report della Fed sul flusso dei fondi) mostra che, contando anche i tangible asset, i risparmi delle famiglie salgono sopra il 9%. Posto che pensiamo che gli immobili residenziali siano un veicolo di risparmio molto meno rischioso oggi che durante il picco della bolla immobiliare sei anni fa, crediamo che il calcolo del semplice tasso di risparmio sottostimi la forza dei bilanci del settore privato. 2) Prezzi delle case in crescita: i prezzi delle case hanno finalmente toccato il fondo all’inizio del 2012, quando sono diventati allettanti in rapporto agli affitti e ai redditi. Il supporto al settore immobiliare e a quello dei mutui ricopre una buona fetta della politica della Fed, date le migliaia di miliardi di dollari persi nel capitale dei proprietari immobiliari. Secondo il rapporto della Fed sui flussi dei fondi, il valore degli immobili delle famiglie è ancora di 4.2 mila miliardi di dollari al di sotto del picco del 2006 (sebbene abbia recuperato di 2 mila miliardi dal minimo). Ci aspettiamo che l’attuale tasso di apprezzamento annuo del mercato immobiliare (12%) si attenui, con tassi crescenti sui mutui e un aumento dell’invenduto. 3) Tassi sui mutui sotto al 5.5%: l’aumento dei tassi sui mutui dai minimi di 3.5% ha smorzato l’attività di rifinanziamento, ma le case rimangono a buon mercato in base agli attuali introiti delle famiglie e ai loro prezzi. Pensiamo che la convenienza delle case probabilmente permarrà anche con un aumento di
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OUTLOOK MERCATI
un punto percentuale dei tassi sui mutui, che attualmente sono in area 4.8%. Ad ogni modo se continuasse l’aumento a due cifre dei prezzi delle case (senza un proporzionale aumento dei redditi delle famiglie) i potenziali acquirenti potrebbero essere rapidamente tagliati fuori dal mercato. Pensiamo che l’ultima cosa che la Fed voglia fare sia annullare la ripresa del mercato immobiliare: ci aspettiamo quindi che il supporto rimarrà. 4) Tasso di disoccupazione in continua diminuzione: la Fed ha esplicitamente vincolato le proprie politiche monetarie al tasso di disoccupazione, con il 6.5% come soglia (potenzialmente rivedibile al ribasso questa settimana) prima che la commissione consideri di aumentare i tassi. Al 7.3% c’è ancora spazio di manovra, ma il presidente Ben Bernanke ha riconosciuto che questa è una misura imperfetta per le condizioni del mercato del lavoro, particolarmente con una contrazione della forzalavoro (in parte a causa del ritiro dei cosiddetti “baby boomer” e in parte a causa dei requisiti formativi più stringenti per le persone che entrano nel mondo del lavoro). Ci piacerebbe vedere un miglioramento ai livelli pre-crisi delle assunzioni e nel tasso di dimissioni (una misura della labour confidence) prima di segnalare il via libera. In più ci siamo focalizzati sui libri paga aggregati (ore di lavoro moltiplicate per salario orario) come misura del benessere economico e della domanda dei consumatori: ad agosto tale misura è cresciuta del 4.2% YoY, tranquillamente al di sopra della soglia del 2% dell’inflazione. 5) Le Weekly Initial Jobless Claims rimangono in area 300.000: al picco nel 2009, le richieste di sussidi di disoccupazione era12
no salite a 670.000 (poco al di sotto del massimo di 695.000 registrato nel 1982). Attualmente la media mobile a 4 settimane è a quota 332.250, il suo livello più basso da ottobre 2007, appena prima che cominciasse la Grande Recessione. Vediamo le richieste di sussidi come un indicatore coincidente di crescita economica (dal momento che vengono riportate settimanalmente, mentre il PIL solo trimestralmente), e agli attuali livelli suggeriscono una crescita intorno al 3% YoY per il terzo trimestre. 6) PMI sopra quota 50: i responsabili degli acquisti hanno una conoscenza unica dell’attività economica, quindi facciamo molta attenzione ai sondaggi dei responsabili degli acquisti dell’Institute of Supply Management. Il PMI del manifatturiero, sebbene rappresenti solo il 20% dell’economia, aiuta a fornire informazioni sulla sua direzione, dal momento che tende ad essere ciclico, mentre quello relativo ai servizi fornisce un quadro abbastanza buono del benessere generale dell’economia statunitense. Rispettivamente a quota 55.7 e 58.6, entrambi gli indicatori hanno conosciuto un’accelerazione nei mesi scorsi e indicano un proseguimento dell’espansione. 7) Aspettative di inflazione sotto al 3%: il fatto che le aspettative di inflazione siano basse è critico per la Fed per poter proseguire le sue politiche straordinariamente accomodanti. Fortunatamente non tutta la moneta stampata si è tradotta in un aumento dell’inflazione, per lo più a causa della bassa velocità di circolazione della moneta (molta della liquidità nei bilanci non è stata prestata o pagata) e di un output gap abbastanza NOI - OTTOBRE 2013
OUTLOOK MERCATI
elevato (capacità produttiva sottoutilizzata). L’inflazione decennale implicita, misurata dalla differenza tra il rendimento del decennale americano indicizzato all’inflazione (TIPS) e il rendimento regolare (nominale) dei Treasuries, è attualmente al 2.1%, proprio al livello a cui la vorrebbe la Fed. 8) Spread creditizi stabili: gli spread sul credito sono stati un’importante misura del sentiment durante la crisi finanziaria globale e sono stati utili anche più recentemente durante la crisi del debito sovrano europeo. Usiamo gli spread sui CDS, ma monitoriamo anche quelli sul cash: ad oggi, gli spread dei CDS High Yield sono vicini ai minimi storici a quota 373bp (dopo essere saliti a 1800bp nel 2009). In Europa, usando come esempio il rendimento del decennale italiano rispetto al Bund, gli spread sono scesi a 260bp dopo aver toccato un massimo a 520bp durante il 2011 e il 2012 (sebbene rimangano ancora ben al di sopra della soglia pre-crisi dei 200bp). Più preoccupante secondo noi è che gli spread dei CDS degli EM si sono allargati da appena 200bp a 306bp, riflettendo le difficoltà dei Paesi più vulnerabili come l’India, l’Indonesia, il Brasile e la Turchia (che sono importatori netti e dipendono dal finanziamento esterno). 9) Produttività positiva: l’output per ora lavorata (che misura la produttività) è attualmente in aumento, anche se di poco. Ciò desta qualche preoccupazione, visto che crediamo che la produttività (intesa come maggior efficienza dei processi produttivi) sia la chiave per avere prosperità e generazione di benessere nel lungo periodo. Una maggior produttività richiede investimenti (sia da parte delle imprese che dai governi) senza risultati certi. Ci piacerebbe vedere le aziende utilizzare la propria solidità dei bilanci per aumentare gli investimenti, a compensazione della riduzione della spesa pubblica. Sebbene stagnante appena al di sopra dello zero negli ultimi trimestri, la media a 5 anni è appena al di sotto del 2% e fornisce un quadro migliore del trend della produttività (per quanto la serie storica possa essere volatile). Con bassi costi del lavoro ed elevati margini di profitto, pensiamo che ci sia maggior spazio per assunzioni e investimenti, che crediamo in ultima istanza in grado di aumentare nuovamente la produttività. 10) Basso grado di indebitamento: una combinazione di default e tassi d’interesse a livelli più che mai depressi ha permesso al servizio del debito delle famiglie e ai ratio delle obbligazioni finanziarie di scendere ai loro livelli minimi da decenni a questa parte. Tre anni fa, quanto il rapporto del costo del debito era al 12%, abbiamo scritto: “ci aspettiamo un maggior numero di default, una continua ristrutturazione, la vendita di asset e che la generazione di reddito sarà un processo lento, ma che da ultimo lascerà i consumatori americani in grado di supportare una crescita economica sostenibile”. Con il servizio del debito al 10.5% non ci aspettiamo alcun rapido aumento del grado d’indebitamento (nei primi anni ’80 è rimasto a bassi livelli per quattro anni), ma crediamo che l’attuale basso grado di leverage e una miglior allocazione del credito forniscano una base solida per sostenere la crescita.” NOI - OTTOBRE 2013
L’ipotesi di un sistema economico in stabile ripresa è molto interessante. Tutto il mondo degli analisti si sta muovendo tra quegli economisti che non vedono gli effetti della ripresa e quelli che invece sono convinti che l’economia sia di nuovo sulla strada giusta. La stessa FED ha sorpreso i mercati con una decisione molto lontana dalle aspettative. Se si pensa che proprio la FED ha contribuito a creare l’attesa di una riduzione del QE, pare di poter dire che anche a quel livello non ci siano segnali univoci. Sulla posizione della FED e sulla possibilità che i suoi interventi modifichino i rendimenti dei mercati obbligazionari, pubblichiamo questo studio molto interessante e molto bullish sull’equity:
“Un’altra chance per vendere le obbligazioni?
Quando ha deciso di non mettere un freno al Quantitative Easing la scorsa settimana, la Fed ha dato un’altra possibilità agli investitori obbligazionari di vendere obbligazioni. I rendimenti del decennale americano sono scesi dal 3% al 2.7% e non ci aspettiamo che possano scendere oltre il supporto tecnico del 2.4%. Dato il proseguimento della linea accomodante della Fed, ci aspettiamo che la crescita economica acceleri nel 2014, fatto che potrebbe causare un aumento dei tassi d’interesse sopra il 3%. Quindi vediamo un’opportunità per ridurre ulteriormente l’esposizione al mercato obbligazionario in quello che pensiamo possa essere solo un temporaneo ‘pullback’ dei tassi. Non riteniamo che un aumento dei tassi al di sopra del 3% possa colpire il mercato azionario, ammesso che il driver di questo evento sia la crescita economica. Sia la crescita americana che quella globale sembrano riaccelerare, dal momento che i PMI sono in un territorio che ne decreta l’espansione. Gli utili attesi a 12 mesi dal consensus per l’S&P 500 a 119$ segnano un nuovo massimo e le proiezioni relative ai ricavi implicano un margine di profitto pari al 10.3%, appena al di sotto del precedente picco del 2007 (fissato a 10.5%). Con le basse aspettative di inflazione (la Fed si aspetta che la ‘core inflation’ rimanga al di sotto del 2% fino al 2015), pensiamo che il P/E atteso in area 14.3 abbia attualmente spazio per aumentare quando gli utili emergeranno. Crediamo quindi che lo S&P 500 possa salire a quota 1800 entro la fine dell’anno (dagli attuali 1710 punti) e, addirittura, a 1850 entro la metà del prossimo, il che è anche coerente con la nostra analisi del trend degli utili e con il framework Price Matters. I rendimenti dei Treasury e l’inflazione ‘core’ sono stati correlati negli ultimi 10 anni, fino all’inizio del secondo round del QE cominciato nel 2011. Di qui è cominciato un periodo di ‘repressione finanziaria’, per mezzo della quale i tassi reali sono tenuti negativi. Sebbene i Treasury a 10 anni stiano cominciando a normalizzarsi, i rendimenti indicizzati all’inflazione sono ancora negativi per scadenze inferiori a 5 anni. La Fed ha af13
OUTLOOK MERCATI
fermato che l’obiettivo è quello di portare l’inflazione attuale al 2% nel corso dei prossimi anni. Il Presidente della Fed, Ben Bernanke, nell’ultima conferenza stampa lo scorso mercoledì ha commentato: “sarebbe improbabile che la commissione aumentasse i tassi se l’inflazione prevista rimanesse sotto il nostro obiettivo del 2% per lungo tempo…e nel fare la sua valutazione, la commissione terrebbe anche conto di aspetti addizionali delle condizioni del mercato del lavoro come l’aumento dei posti di lavoro. Quindi il primo aumento dei tassi a breve termine potrebbe non verificarsi fino a che il tasso di disoccupazione non sarà significativamente al di sotto del 6.5%”. In base alle condizioni di Bernanke e agli attuali trend, è improbabile che si verifichi un aumento dei tassi prima del 2015. Ad ogni modo, con i miglioramenti dell’economia ci aspettiamo che la Fed cominci il ‘tapering’ tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2014. Crediamo che queste circostanze supportino le nostre aspettative per rendimenti negativi (depurati dagli effetti dell’inflazione) su cash e Treasury e che i rendimenti reali sull’azionario saranno intorno al 6%. Durante la sessione di domande successive alla sua dichiarazione, Bernanke ha anche parlato della sua preoccupazione circa “la possibilità di un blocco del governo, ma anche dell’innalzamento del tetto del debito pubblico” come di fatti da considerare quando si debbono decidere le tempistiche del tapering. Come Bernanke, crediamo che “è di straordina-
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ria importanza che il Congresso e l’amministrazione lavorino insieme per trovare il modo di assicurare che il governo sia finanziato, che siano forniti i servizi pubblici, che il governo paghi i conti e che si eviti un evento simile al 2011 che avrebbe, almeno per un po’, un evidente effetto negativo sulla fiducia e sull’economia”. Tenendo questo a mente, ci aspettiamo che il blocco di governo sarà evitato, ma se anche dovesse verificarsi sarebbe breve. In aggiunta, vediamo come molto improbabile un default del governo che, a differenza di un blocco, ha conseguenze politiche tali (ad esempio l’interruzione dei pagamenti del sistema previdenziale, dei salari delle forze armate e dei rimborsi per l’assistenza sanitaria) che i partiti responsabili soffrirebbero di un’enorme impopolarità.” Quindi, secondo questa analisi, per le obbligazioni solo un rimbalzo tecnico, per le borse obiettivi interessanti e problemi politici poco radicati e buoni solo per schermaglie di partito: nulla di serio o di grave all’orizzonte, almeno in USA. In pratica, un ribasso dell’equity sarebbe solo una reazione ragionevole alla decisione della FED che, preso in contropiede il mercato, ha sottolineato la debolezza dell’economia e della politica, cioè un contesto in cui si devono lasciare i cordoni della borsa ben aperti per evitare crolli improvvisi della liquidità. I cali che seguono le decisioni della FED, che all’inizio spingo-
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OUTLOOK MERCATI
no i mercati a salire, sono una cosa abbastanza comune, come si vede dal grafico qui sotto:
Conclusioni
Essere rimasti alla finestra in agosto e settembre è stato abbastanza neutro per le posizioni. Mentre agosto è stato abbastanza debole, settembre si è un po’ rivitalizzato, ma il comportamento della FED ha contribuito a generare incertezza, dopo una prima fase di euforia. A nostro giudizio il punto chiave sarà l’andamento del mese di ottobre. Il nostro atteggiamento è improntato alla prudenza in un anno in cui la classe d’investimento obbligazionaria non poteva che dare problemi ai portafogli, vista l’estrema supervalutazione dei titoli di qualità e che il mercato azionario viene da oltre quattro anni di crescita. Il fatto che le azioni abbiano continuato a salire nel mondo sviluppato e le obbligazioni high yield le abbiano seguite, ci pare sia più un movimento di estenuazione del rialzo dell’equity, piuttosto che un inizio di un nuovo trend secolare al rialzo. La correlazione tra titoli obbligazionari di bassa qualità e azioni è un fenomeno noto, specie in presenza di tassi molto bassi e titoli di qualità spinti a livelli di prezzo assurdi dal rischio sistemico che pare (per ora) sopito. A conferma dell’instabilità del mercato, si deve considerare
il crollo dei debiti dei Paesi emergenti legato alla crescita di rendimento del decennale USA. Una vera politica restrittiva in USA potrebbe portare a ulteriori cali su questi mercati, generando effetti indotti molto complessi da valutare, non solo a livello finanziario. Insomma, abbiamo davanti a noi uno scenario complicato e di difficile lettura, proprio nel periodo più delicato e importante dell’anno. La nostra impostazione resterà anche questa volta molto tattica. Ottobre è per noi il mese decisivo: se il mercato in questo mese scenderà, a fronte di una possibile ripresa di tematiche negative (la crisi italiana è solo una di queste, tra le altre citiamo il tetto del debito americano e la nuova politica tedesca dopo le elezioni), ci saranno le condizioni di prezzo per acquistare azioni e debito emergente. Sulla ripresa delle obbligazioni di qualità avremo la possibilità di scaricare su rimbalzo le posizioni obbligazionarie senior ancora in essere e magari potremo approfittare per allungare la duration sui titoli italiani, specie se le cose politiche di casa nostra si complicheranno ancora. Su un ribasso, saremo pronti a comprare per beneficiare di un possibile rally di fine anno, che sarebbe in linea con molte delle statistiche che hanno fin qui caratterizzato il 2013. In questo scenario, il rialzo potrà continuare fino a dicembre, forse fino a gennaio, ma non crediamo che nel 2014 le Borse potranno superare i massimi fatti nel 2013. Un ottobre in correzione, quindi, che potrebbe dare un’opportunità di acquisto. Se invece il mercato a ottobre non dovesse scendere, allora probabilmente si assisterà all’ultima corsa del Toro partito nel marzo del 2009. In questo caso le obbligazioni di qualità scenderanno ancora, verso livelli che le renderanno appetibili nel medio termine, a scapito delle Borse e dei titoli di bassa qualità, sia Emergenti sia dei Paesi Sviluppati. Si aprirebbe in questo caso uno scenario molto negativo, in cui il rischio sistemico tornerebbe visibile prima della fine del 2013 e forse si alzerebbe di nuovo il rischio di una recessione non più solo limitata alla Periferia d’Europa. In questo caso, preferiremmo non partecipare all’ultima fase di rialzo, se non con speculazioni di piccolo cabotaggio e restare alla finestra in attesa di rientrare sul mercato obbligazionario di qualità quando i rendimenti saranno diventati interessanti.
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TERRITORIO
SALVATORE FIUME E L'EXPO La nostra ricerca storica sulla permanenza di Salvatore Fiume a Novara negli anni 1942 e1943 ci ha portato a pubblicare molti articoli dal maggio 2011 ad oggi. Questo percorso giornalistico ci permette di proporre una serie di eventi per il 2013, 2014, 2015, che si possono collegare a quelli già in preparazione a Milano per il centenario della nascita dell' artista, che verrà celebrato dalla Fondazione Fiume in concomitanza e facendolo rientrare nei circuiti dell'Expo. Inoltre, la stessa Fondazione, è sempre stata interessata ad inserire anche la nostra città di Novara in questo ambizioso progetto.
dalla stanza adiacente, diventerebbe un luogo di conferenze, mostre, premiazioni istituzionali, ecc. e potrebbe essere affittata per convegni, matrimoni civili o altri eventi. Quindi autofinanziarsi da sola. I giardini che situati di fronte all’edificio verso Viale Curtatone potrebbero diventare i “Giardini Fiume”, con il posizionamento di eventuali riproduzioni di sculture dell’artista, in modo tale che il percorso dal parcheggio alla “Sala Fiume” diventi una
Ecco le nostre proposte: 1) Recupero dell'opera che si trova all’interno della ex Caserma Gherzi in Viale Curtatone. Rendere la stanza che contiene l’opera accessibile al pubblico da Viale Curtatone, creando una porta a cui accedere e recuperando il percorso pedonale che costeggia l'edificio dall’ampio parcheggio adiacente alla caserma. Questo renderà autonoma e indipendente la sala. Potrà così trasformarsi in “Sala Fiume”. Demolendo semplicemente la tramezza che la divide
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Medaglioni zodiacali sul soffitto della stanza del policromo
passeggiata in un museo Fiume all’aperto. Inoltre, coloro che passano con l’auto in Viale Curtatone e rallentano per il semaforo potrebbero “visitare” il museo all’aperto semplicemente con uno sguardo, aspettando il verde per ripartire. 2) Esposizione nella Biblioteca Negroni del libro “Viva Gioconda” edito da Bianchi Giovini nel 1943, con autografo di Salvatore Fiume, e di tutto quello che c'è in biblioteca riguardo all'artista: si potrebbe così celebrare i settant'anni del libro (1943-2013). 3) Pubblicazione dei seguenti libri, per poi venderli nel book-shop dei musei novaresi e nelle librerie : - "Viva Gioconda" e "I Miserabili" di Salvatore Fiume. - Il catalogo della mostra tenutasi a Palazzo Pirelli nel 2012 dove é stato inserito per la prima volta il policromo della caserma Gherzi. - Il diario manoscritto del Dott Luigi Vercelli, scritto durante la prima guerra mondiale quando fu il medico da campo nella campagna di Macedonia, al quale sicuramente Salvatore Fiume si è ispirato per il policromo.
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TERRITORIO
4) I luoghi di Fiume a Novara, evidenziati con targhe o istallazioni commemorative sul muro esterno: - Baluardo Quintino Sella, casa del Dott. Vercelli; - Piazza Gramsci, casa del dott Ferrario; - Ex Caserma Gherzi, dove è situato il policromo; - Albergo Ristorante “Parmigiano”, che nel 1994 ha ospitato Salvatore Fiume; - Ospedale Maggiore, dove venne ricoverato il maestro; - Teatro Faraggiana, dove nel 1994 venne messa in scena la commedia di Fiume “Quegli angeli ladri”; - Cinema VIP, che nel 1994 vide proiettato sui suoi schermi “Purché sia bellissima”, omaggio all’artista del regista novarese Guido Gagliardi. 5) Al Teatro Faraggiana riproporre “Una serata d'onore”, con la commedia scritta da Fiume “Quegli angeli ladri”. Gli attori dovrebbero provenire da una scuola teatrale di Novara. Alla serata d’onore richiamare i “vecchi” attori che la misero in scena nel 1994, come Antonio Spanedda, e ricordare Guido Gagliardi, il regista dell’opera, amico di Salvatore Fiume. Riutilizzare la locandina dipinta dal Maestro. 6) L’EXPO è dedicata all’alimentazione, quindi perché non rielaborare le ricette contenute nel libro “Cucina d'Artista” con i nostri prodotti locali e preparare un percorso enogastronomico-culturale in collaborazione con i ristoranti locali che possono offrire a chi assaggia la pietanza una brochure con la ricetta e la foto dell'opera, la sua storia, la biografia dell'artista e gli orari di apertura della “Sala Fiume”? Con tutte le ricette si può quindi ricavare un volumetto che potrebbe essere distribuito, ad esempio, dall' ATL. 7) Inserire nel sito del Comune di Novara e della Provincia la storia del policromo, le foto e tutti gli eventi su Fiume novaresi. E perché no? - anche la lista dei ristoranti che hanno aderito alla proposta delle “ricette”.
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Fotografie per gentile concessione della signora Sandra Jetti Bonomo, presente nel maggio 1994 quando Salvatore Fiume venne in visita a Novara.
8) Portare, con gite organizzate, tutti gli appassionati a visitare la filanda di Canzo e la sala museale a Palazzo Lombardia a Milano. 9) Organizzare una mostra e un convegno presso l'Università di Novara sull'opera del grande Maestro, invitando i figli di Fiume. 10) Fare una foto ad alta definizione e a grandezza reale del policromo, ed esporla in una piazza o in un museo novarese, con le locandine di tutti gli eventi collegati. 11) Dedicare uno spazio pubblico od una via a Salvatore Fiume, e posare in una Piazza o in una rotonda una scultura dell'artista. 12) Esporre all'interno dell'Archivio di Stato del fondo Ferrario (colui che diede i colori a Fiume), i biglietti d'augurio firmati dall'artista ed il materiale che possa far capire la personalità di Arturo Ferrario. Può essere d’aiuto il figlio, dott.Franco Ferrario. 13) Organizzare Incontri nelle scuole superiori nel 2014, invitando i figli di Fiume, per far capire ai ragazzi l'importanza della prima opera dell'artista e del periodo stori-
co in cui è vissuto. Potrebbero intervenire anche la signora Antonella Vercelli, il dott. Franco Ferrario ed il dott Leigheb. Essendo la Caserma Gherzi molto vicina alle scuole superiori di Novara, i ragazzi potrebbero tranquillamente visitare la “Sala Fiume” a piedi. 14) Un annullo filatelico sul libro “Viva Gioconda” o catalogo o cartolina raffigurante l'opera di Salvatore Fiume per il settantesimo anniversario dell'opera stessa 1943-2013. In concomitanza con una piccola conferenza e la messa in vendita delle due opere “I Miserabili” e “Viva Gioconda”. 15) Creare un profilo Facebook e Twitter per l'opera. Inserire il link nel sito del Comune di Novara, in quello della Provincia e anche in quello della Regione Piemonte. Aggiornare questi profili con informazioni e novità sulle opere di Fiume presenti, non solo a Novara, ma in tutto il mondo. Ed inserire anche tutte le iniziative inerenti all'Expo, per abbracciare il maggior numero di pubblico possibile. 16) Creare un tour multimediale e virtua-
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TERRITORIO
Funzionaria della Sovrintendenza dei Beni Culturali di Torino, che dopo aver ricevuto tutti i nostri articoli ha preso visione dell’opera, ponendola sotto tutela. Una grande vittoria per tutti “NOI”. Ma la nostra ricerca storica non è finita, ci sono infatti nuovi elementi. Abbiamo chiesto a Laura e Luciano Fiume se i medaglioni raffiguranti i segni zodiacali posti sul soffitto della stanza dove si trova il policromo, fossero del padre. Ecco la risposta della figlia Laura. «Posso affermare che i segni zodiacali sono stati realizzati da mio padre. Sappiamo che era stata affidata a lui tutta la decorazione della stanza, compresi i mobili, che ora non ci sono più. Inoltre, sia per me che per mio fratello, è evidentemente riconoscibile la “mano” di nostro padre, anche se giovanile, nella modellazione dei medaglioni che rappresentano i segni zodiacali». Laura e Luciano Fiume Quindi anche le decorazioni sul soffitto sono opera del Maestro.
le della stanza dove è racchiusa l’opera, in modo che dai computer di tutto il mondo si possa vedere questo splendido policromo. 17) Proporre una serata di lettura di alcune pagine delle opere di Salvatore Fiume e precisamente: - “Viva Gioconda” scritta nel 1943 a Novara. - “I Miserabili”, le pagine che trattano dell’opera della ex Caserma Gherzi. - “Quegli angeli ladri”, opera teatrale messa scena nel 1994 . 18
Nella stessa serata si potrebbe rivedere il video cinematografico “Purché sia bellissima” che Guido Gagliardi, attore e regista, dedicò al Maestro. Ed esporre la locandina che il Maestro dipinse per la serata al VIP. 18) Ristampare un numero speciale di “NOI” che raccolga tutti gli articoli. E ripercorra il lungo percorso che ci ha portato all’inserimento dell’opera, nell’ottobre del 2012, in un catalogo di Salvatore Fiume. Per non dimenticare la visita nella primavera del 2013 della Dottoressa Giorgia Corso,
Ora sveliamo il mistero della carta da parati. Questa venne posata nell'inverno tra il 1942 ed il 1943 da Arturo Ferrario, che procedeva con i suoi lavori di rivestimento delle pareti proprio mentre l'artista completava la sua opera. La tappezzeria era la TEKKO® della ditta storica Salubra di Basilea (Svizzera), di cui la ditta Q. Ferrario aveva l'esclusiva in Piemonte, eccetto Torino. Noi speriamo che questo programma possa essere preso in considerazione dagli enti competenti e dagli sponsor novaresi, per trasformare quest'opera in un polo d’attrazione per i visitatori dell’EXPO 2015. Andrea Baiardi NOI - OTTOBRE 2013
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SALUTE
Banchetti informativi, tavole rotonde a tema, e anche un flash mob con un’allattata collettiva: sono solo alcune delle iniziative che si sono svolte in piazza Carlo Alberto a Torino il 6 ottobre dalle 10 alle 18 per la Settimana mondiale dell’allattamento materno (Sam). Una giornata organizzata dal Gruppo di coordinamento “Allattamento al seno” della Regione Piemonte e rivolta a mamme e operatori sanitari ma anche a tutti coloro che possono sostenere le mamme che allattano. Il tema proposto quest’anno dall’Organizzazione mondiale della sanità a tutte le nazioni per la Sam è “Sostenere l’allattamento: Vicine alle madri” e richiama l’attenzione sull’importanza del sostegno alle madri ad avviare e sostenere l’allattamento al seno. In Regione Piemonte dal 1998 a tutt’oggi è attivo un progetto che coinvolge tutte le Asl per offrire nei Punti nascita e nei Consultori familiari la migliore assistenza possibile affinché le mamme che desiderano allattare i loro bambini riescano a farlo e a farlo con piacere. I risultati del lavoro fatto in Piemonte sono stati d’esempio anche per altre Regioni. In
questi ultimi anni molti servizi sanitari rivolti a mamme e neonati sono stati ridimensionati, le carenze degli organici hanno abbassato nei Punti nascita il livello di qualità dell’assistenza offerta alle donne per favorire un fisiologico avvio dell’allattamento. Per man-
tenere i livelli raggiunti negli anni passati e non rischiare di tornare indietro è importante mantenere alto il livello di motivazione e formazione continua degli operatori sanitari. L’allattamento al seno è il miglior modo per nutrire il neonato. L’Oms raccomanda che
i bambini vengano allattati fino a 6 mesi in modo esclusivo e poi, parallelamente all’introduzione di alimenti solidi, fino a quando mamma e bambino lo desiderano. I vantaggi in termini di salute sono innegabili, non solo per favorire una crescita adeguata ma per proteggere il bambino da malattie infettive e da altre patologie, con un notevole risparmio per il sistema sanitario. Tuttavia, dagli anni ’50 la norma nella nutrizione è diventato l’uso del latte artificiale e del biberon e le donne hanno bruscamente perso tutte quelle conoscenze e abilità necessarie ad allattare il proprio bambino. Inoltre, anche quando le madri riescono ad avviare bene l’allattamento al seno, troppo spesso si osserva, nelle settimane o nei mesi dopo il parto, un forte calo dei tassi di allattamento, in particolare di quello esclusivo. In tutti i paesi del mondo si sta perciò lavorando per recuperare la cultura dell’allattamento: si formano gli operatori sanitari perché sappiano di nuovo aiutare le mamme che allattano, si informano, si fanno campagne di promozione, si creano nei consultori degli spazi per offrire sostegno alle mamme in difficoltà.
Un Numero Verde per segnalare disservizi nella Sanità Dal 1° ottobre è attivo un canale specifico dedicato alla sanità, con il numero verde 800 333444. I cittadini piemontesi possono richiedere informazioni, avere chiarimenti su dubbi, segnalare eventuali disservizi: riceveranno, nel più breve tempo possibile, una risposta dagli operatori. La Direzione regionale Sanità ha individuato una serie di referenti all’interno della propria struttura, con le adeguate competenze in materia, che contribuiranno a fornire le risposte specifiche sugli argomenti richiesti. “E’ un canale di contatto diretto che aiuterà a monitorare il funzionamento della sanità piemontese. Come anticipato nelle scorse settimane, abbiamo deciso di utilizzare questa modalità di comuni20
cazione diretta, anche con l’ausilio delle tecnologie moderne, per fornire un ulteriore servizio ai cittadini in un periodo in cui la sanità è spesso al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica.” dichiara il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota. “Siamo convinti che il numero verde, assieme ad altri strumenti già utilizzati, può contribuire a ridurre le disfunzioni organizzative che si verificano in un sistema complesso come quello sanitario e far emergere eventuali criticità, sulle quali intervenire con soluzioni adeguate.” Il numero verde 800333444 è uno strumento che si aggiunge a quelli già da tempo attivati dalle Aziende sanitarie regionali che, con i loro Uffici di rela-
zioni con il pubblico, svolgono su tutto il territorio la funzione di contatto e di ascolto con i cittadini, e dalla rete degli Urp della Regione. “La nostra intenzione è rafforzare il coordinamento e la collaborazione con gli Urp delle aziende sanitarie regionali. Nei giorni scorsi si è svolto un primo incontro specifico dal quale sono emersi spunti interessanti che la Direzione regionale Sanità intende sviluppare” - sottolinea l’assessore alla Sanità, Ugo Cavallera. La chiamata è gratuita: il numero, gestito dal servizio interno regionale con il supporto tecnico del Csi, già attivo per altre materie di interesse regionale (lavoro, tributi, ambiente, politiche sociali), è operativo dalle 8 alle 18, dal lunedì al venerdì. NOI - OTTOBRE 2013
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Manovre di "self help strategico"
Come superare le proprie paure ed acquisire autonomia personale: evitare di evitare
Fernando Pessoa, un famoso poeta portoghese vittima del suo essere fobico, diceva: «Porto addosso le ferite delle battaglie che ho evitato», ferite che non guariscono né si cicatrizzano, ma che rimangono sulla propria pelle come una sorta di traccia indelebile, sempre aperte e doloranti.
di Chiara Ratto Psicologa e Psicoterapeuta
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Ho utilizzato questo aforisma per introdurre il tema dell’«evitamento», una delle principali tentate soluzioni messe in atto dalle persone, come forma di autodifesa nei confronti della paura. Il concetto di «tentata soluzione» è uno dei più importanti in Terapia Breve Strategica, poiché permette di definire come ciascuno di noi cerchi di affrontare o di reagire a particolari realtà problematiche. Molto spesso infatti, utilizziamo di fronte alle difficoltà, per una sorta di «economia mentale», sempre le stesse strategie risolutive, magari perché in passato si sono rivelate utili nel gestire
situazioni simili, anche se il più delle volte non solo non producono i risultati desiderati, poiché non portano in alcun modo alla soluzione definitiva del problema, ma contribuiscono addirittura ad alimentarlo, mantenendolo più a lungo nel tempo. La ricerca empirica condotta negli ultimi anni dal Centro di Terapia Strategica di Arezzo, da Giorgio Nardone e dai suoi collaboratori, mostra chiaramente come la maggior parte di coloro che soffrono di un disturbo basato sulla paura, che questo sia una fobia o una sindrome di attacchi di panico, abbiano in comune una ridondante strategia comportamentale: quella di evitare sistematicamente luoghi, circostanze o situazioni che possano essere associate all’insorgere della incontrollabile paura. Tale reazione tuttavia, diventa nel tempo una micidiale trappola, poiché conduce gradatamente il soggetto ad incrementare gli evitamen-
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PSICOLOGIA
ti sino alla completa incapacità tipica dei disturbi fobici generalizzati. Ogni evitamento infatti, conferma la pericolosità della situazione evitata e prepara l’evitamento successivo, finché la spirale di progressivi evitamenti produce l’incremento non solo della sfiducia nelle proprie risorse, ma anche della reazione fobica del soggetto, in modo da far divenire il disturbo sempre più impedente e limitante.
di non essere in grado di fronteggiarla o per il timore di soffrirne. In altre parole, dovremmo imparare a porci di fronte alle realtà che temiamo come se le considerassimo delle buone occasioni per costruire nuove esperienze di apprendimento o di crescita personale, anzi uti-
lizzare la paura degli effetti dannosi che il ripetere di evitamenti potrebbe produrre, come risorsa per superare la paura di ogni singola situazione che vorremmo evitare. Il limite di ogni paura infatti, è sempre una paura più grande (Giorgio Nardone, 1998, Psicosoluzioni).
Pensiamo ad esempio ad una delle paure più alla moda negli ultimi anni: la paura di volare. A questo proposito, mi viene in mente un paziente, un imprenditore di successo, che un giorno si presentò nel mio studio dicendo che, per motivi di carriera, doveva assolutamente superare il suo terrore di salire in aereo e dichiarando di non aver mai, fino ad allora, tentato di prenderne uno, essendo riuscito ad organizzarsi la vita evitando tale situazione. È abbastanza evidente come, in un caso di questo genere, la paura si sia mantenuta nel tempo proprio in virtù dei continui evitamenti e come, per superarla, si renda necessario innanzitutto mettere la persona nelle condizioni di affrontare la situazione tanto temuta, cosa che in Terapia Breve Strategica, avviene in tempi brevi grazie al ricorso a suggestivi stratagemmi terapeutici. Qualora la situazione del soggetto non sia compromessa al punto tale da richiedere una psicoterapia comunque, una forma di autoinganno terapeutico particolarmente efficace potrebbe essere quella di prescriversi di «evitare di evitare», assumendo questa come regola di fondo nella propria interazione con la realtà. Avere tale disposizione non significa mettersi costantemente alla prova, cosa che potrebbe rivelarsi, in alcuni casi, anche controproducente o addirittura catastrofica nei suoi effetti, quanto piuttosto cercare di non rinunciare mai a nessuna delle situazioni che la nostra esistenza ordinaria ci propone, per la paura
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LETTERATURA
Un romanzo per aprire gli occhi sulla nostra società Ander Island è un romanzo da leggere tutto d’un fiato, un viaggio spasmodico e a tratti surreale in un’isola equatoriale da poco scoperta e colonizzata. La ricerca della felicità caratterizza il percorso dei personaggi che vagano per l’isola affrontando le insidie dovute al loro modo di intendere la vita non esattamente convenzionale. In tutto questo si inserisce un’affascinante figura femminile che funge da motore e musa per il protagonista, ben supportato dal suo amico e collega Mr. Paker. Il racconto fornisce innumerevoli spunti di riflessione, fotografando la società contemporanea e non risparmiandola da critiche. Castagnetti tratteggia un mondo capitalistico e alla deriva, dove i sogni sono difficilmente percorribili ma assolutamente indispensabili… Non si legga questo racconto come testo di evasione o come parto di pura fantasia, l’autore si propone di entrare a capofitto in una parte della società edonistica contemporanea la quale non ha assolutamente raggiunto la consapevolezza cui sarà inevitabilmente condotta da una mentalità che ha posto il piacere come unica divinità. Ci sono passaggi molto crudi, ma la verità 24
va “sbattuta in faccia” senza mezzi termini, deve far male per poter essere compresa. In un mondo che negli ultimi anni ha visto aumentare in modo scandaloso la ricchezza di pochi i quali dominano l’intero pianeta, in un mondo in cui gran parte della gioventù non si pone altro fine che il divertimento, in un mondo in cui il potere politico è coartato dalla finanza, passare i limiti, come è avvenuto nel secolo scorso con i totalitarismi nazisti e comunisti, è una tentazione cui difficilmente ci si potrà sottrarre. E, se in questo momento il risultato è l’impoverimento della classe media dei Paesi sviluppati, un domani senza alcuna remora ci si dedicherà a distruggere le conquiste democratiche, civili e umane della nostra storia. Purtroppo una cultura “liquida” come quella postmoderna non è in grado di sondare i pericoli di questa situazione. Tocca alla letteratura colpire con micidiali colpi allo stomaco la società per risvegliarla dal torpore con cui i mass media la stanno narcotizzando, distraendola dalla previsione del pericolo. E qui non è in gioco il destino di un’isola, ma il destino di miliardi di individui.
Biografia: Francesco Castagnetti, nato a Biella il 28/07/1988, ha frequentato il locale liceo scientifico. Si è, quindi, iscritto alla facoltà di Filosofia. Nel 2010 ha lavorato come addetto stampa alla Provincia di Biella, in seguito si è dimesso per seguire un corso di scrittura a Parigi dove ha soggiornato alcuni mesi dedicandosi alla scrittura. Tornato in Italia ha iniziato la sua esperienza come commerciale di un’importante azienda tessile italiana, occupazione che svolge attualmente. Nel 2011 ha pubblicato il primo romanzo Campari gin shakerato che riscuote discreto successo di vendita e di critica. Codice ISBN: 978-88-6644-115-1 Giulio Greco Autore: Francesco Castagnetti Titolo: Ander Island Anno di Edizione: 2013 Numero di pagine: 92 Collana: Perle narrativa Prezzo: 12 euro
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ARTE
Libro d'artista. Il gesto creativo e la parola. Giorgio e Matteo Piccaia espongono il loro Mandala (nella foto) a Torino. I due artisti piemontesi (Giorgio Piccaia risiede ad Agrate Conturbia e Matteo Piccaia ha vissuto la sua giovinezza a Domodossola) sono stati invitati con l'opera esposta a Venezia al padiglione Tibet alla mostra internazionale sul libro d'artista. Intanto proseguono con successo di critica e di pubblico le due mostre Giorgio Piccaia al MIDeC Museo internazionale design e ceramica e I Piccaia: Opera Romantica a Villa Frua a Cerro e Laveno Mombello. Sabato 5 ottobre è stata inaugurata a Torino nel Salone delle Feste della Biblioteca Civica Villa Amoretti la seconda edizione della mostra internazionale sul libro d'artista Libro d'Artista - Il gesto creativo e la parola, ideata e curata dall'artista Mariella Loro. L’esposizione è compresa nel progetto AMACI, Giornata Del Contemporaneo. Presenti archivi ed artisti storici specialisti del campo, esposti oltre ai preziosi libri d'artista anche: carte, tele, sculture, installazioni (che trattano il tema della mostra sotto ogni punto di vista) tra cui ricordiamo le delicate Khata tibetane presentate da Padiglione Tibet, una grande spirale (scultura/ installazione su cartoncino) realizzata dagli NOI - OTTOBRE 2013
allievi e professori dell'Accademia egiziana e L'albero Libro da cui si sono tratte le tavole che hanno permesso la realizzazione di un libro d'artista dedicato alla biblioteca a ricordo dell'evento. Gli artisti presentati dall'archivio Non solo libri: Libri d'artista - libri/oggetto Lucio Afeltra, Dino Aloi, Erika Baggini, Piergiorgio Baroldi, Giovanni Bonanno, Paolo Carnevale, Domenico Castaldi, Giampietro Cudin, Giovanna Donnarumma & Giovanni Ippolito, Maria Pia Fanna Roncoroni, Giglio Frigerio, Bruno Gripari, Bruno Gorgone, K↔MariaBenassi, Viola Bergamini, Orsola Cacici, Elisa Ferri, Melissa Simionato, Giuseppe Spinelli, Silvia Lepore, Ruggero Maggi, Marco Rizzo, Lucia Paese, Sandro Pellarin, Marisa Pezzoli, Pino Secchi, Ilaria Sperotto, Francesco Stefanini, Andrea Vizzini, Doriana Vovola. Khata - Padiglione Tibet Lorenzo Alagio, Salvatore Anelli, Franco Ballabeni - Biffi Giorgio, Luisa Bergamini, Teo De Palma, Marcello Diotallevi, Annamaria Gelmi, Franca Lanni – Renata Petti, Oronzo Liuzzi, Fabrizio Martinelli, Paolo
Nutarelli, Clara Paci, Angela Rapio, Gianni Sedda, Cesare Serafino - Lucio Tiziano Serafino. Mandala - Padiglione Tibet Rosaspina B. Canosburi, Ursula Huber, Giorgio Piccaia – Matteo Piccaia, Tiziana Priori – Simonetta Chierici, Virginia Ryan, Micaela Tornaghi. La mostra sarà visitabile dal 5 al 19 ottobre. Durante questo periodo saranno realizzati due laboratori (necessaria la prenotazione) sul tema per le scuole di ogni ordine e grado, con l’ assistenza di alcuni artisti espositori oltre alla curatrice. Libro d'Artista - Il gesto creativo e la parola a cura di Mariella Loro 5 – 19 ottobre 2013 Biblioteca civica Villa Amoretti Corso Orbassano, 200 (linee GTT: 2 - 5 - 58) tel. 011 4438604/4438605 orari: lunedì 15.00-19.55; dal martedì al venerdì 8.15-19.55; sabato 10.30-18.00
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Sculture della terra "Sculture della terra" è il titolo della mostra di arte contemporanea visitabile nella Sala Mostre del Palazzo della Regione Piemonte, in piazza Castello 165 a Torino. La scenografia, a corollario di 50 sculture in terra ceramica realizzate da importanti artisti, sarà composta da 2 mila "sculture naturali", ovvero zucche di 450 diverse varietà, provenienti da tutto il mondo e coltivate a Piozzo, il centro del Cuneese noto per questa particolare collezione di colture. La mostra, organizzata dalla Regione Piemonte, in collaborazione con i Comuni di Castellamonte (To) e Piozzo (Cn), propone una riflessione sulle questioni culturali, ambientali, civili, politiche che ruotano intorno al tema della Terra e dei suoi 26
prodotti, attraverso l'arte: è il presupposto del progetto "Sculture della Terra", nato per indagare i rapporti che legano i valori della natura alla cultura contemporanea e che vuole essere un piccolo contributo al tema dell'Expo 2015. In mostra anche una scultura gigante in ferro battuto di circa tre metri, realizzata da Giuseppe Lorenzi, che raffigura la carrozza di Cenerentola. All'inaugurazione interverranno l'assessore regionale alla Cultura Michele Coppola ed il curatore Vittorio Amedeo Sacco, direttore del Museo della Ceramica di Castellamonte. La mostra sarà aperta fino a domenica 13 ottobre (tutti i giorni, ore 10-19). Per ulteriori informazioni: relazioni.esterne@regione.piemonte.it NOI - OTTOBRE 2013
ARTE
SPAESAMENTO
mbre a ottobre alla galleria Eventinove, si tratta della icato nel sito del Metropolitan Museum di New York arabo del XX secolo. Shafik, artista di successo rte orientale con le più avanzate tecniche compositive MEDHAT SHAFIK dal 28 settembre al 26 ottobre o in equilibrio tra il mondo contemporaneo, l’incisione alla Galleria Eventinove di spettatore Borgomanero va installazione intende proiettare lo in una za evocativa. Il volere dell’artista infatti è proprio quello Un grande progetto d’arte è in programma La sua consacrazione arriva con la Biennarno perdaproiettarlo in una sorta di visione incantata e settembre a ottobre alla galleria Eventi- le di Venezia del 1995, dove il Padiglione nove, si tratta della mostra "Spaesamento"
Egitto da lui rappresentato viene premiato
ssegne dell’artista artistiche nazionali è alle Nazioni. Nel 1997 Medhat Sahfik. ed internazionali. con ilNel1991 Leone d’Oro azzo deiIndicato Diamanti, sette pittorialdel moderno nel sito“Akhnaton: del Metropolitan Museum Museo della Repubblica di San Marino e arrivadi con la Biennale di più Venezia del “Luoghi” 1995, dove il A. Fiz ed inizia a GhiNew York come uno dei interessancurata da ti artisti del mondo arabo del XX secolo. bellina la realizzazione di un’opera monuo con il Leone d’Oro alle Nazioni. Nel 1997 al Museo Shafik, artista di successo internazionale, mentale “Qanat, le rotte del cielo” nell’am. Fiz ed inizia a Ghibellina la realizzazione di un’opera coniuga le suggestioni e i colori dell’arte bito delle Orestiadi. Nel 1998 la personale delle Orestiadi. Nel 1998 la personale a Les Mans, al orientale con le più avanzate tecniche coma Les Mans, al Centre Culturel l’Espal; la nale du Film sur l’art al Centre Pompidou di Parigi con positive delle avanguardie occidentali, cre- partecipazione alla VI Biennale du Film zione “La via della seta” in San Francesco a Como, ando un linguaggio in equilibrio tra il mon- sur l’art al Centre Pompidou di Parigi con na personale ad Art Basel 30.rupestre Nel 2001 allasceta”. Nel 1999 realizdo contemporaneo, l’incisione e “Ilespone percorso della ermania,il segno alla Galleria Civica d’arte Moderna di Spoleto,“La via della seta” in San arabo. In particolare la suggestiva za l’installazione na Corgnati e, all’Arengario di loMilano, l’odio del curata da A. Fiz ed E. installazione intende proiettare spettatore“ Tutto Francesco a Como, clo di opere “Sabbie”,mitica impronte carta, presentate da con una personale ad in una dimensione sacrale su e metafoPontiggia; è presente rica di grande forza evocativa. Art Basel 30. Nel emporanea di Pietrasanta e Milano partecipa a “Glass2001 espone alla Galleria Il volere infatti è proprio quel- d’arte Contemporanea di Bad Homburg in ostri” curata dadell’artista M. Sciaccaluga al Museo Archeologico
lo di sottrarre il visitatore dal frastuono del Germania, alla Galleria Civica d’arte Momondo esterno partecipa per proiettarloa in“L’ebbrezza una sorta derna di Spoleto, le Arti di Brescia, di Noè” alla Palazzo Racani Arroni. di visione incantata e concedergli un senso “Nidi di luce” curata da Martina Corgnati Gimignano e alla Biennale Internazionale del Cairo di quiete. e, all’Arengario di Milano, “ Tutto l’odio l’installazione “La dimora del poeta”, viene esposta ed Dagli anni Ottanta partecipa con successo del mondo” curata da A. Riva. alazzo aForti. 2005artistiche partecipa alla rassegna “identità molteNel rassegne nazionali ed Nel 2002 inizia il nuovo ciclo di opere iena alle Papesse. torna a Verona due su carta, presentate da internazionali. NelNel 19912007 è presente a due “Sabbie”,in impronte o Splendore”, daa Giorgio al Palazzo importanticurata rassegne: Ferrara, a Cortenova, Palazzo Marco Meneguzzo, alla Galleria Marcotiene adei Palazzo Il 2008lo vede del protagonista di un Diamanti,Forti. “Akhnaton: sette pittori rossi artecontemporanea di Pietrasanta e moderno Egitto” a cura di C. Siniscalco. Milano partecipa a “Glass Way, lòe stanze uomo e le chiesa di S. Agostino di Pietrasanta, in
si. Inoltre partecipa a “Correnti Mediterranee – Artisti NOIAffari - OTTOBRE 2013 ero degli Esteri e in mostra a Damasco, Beirut e nale di Sabbioneta. La sua ultima personale si è tenuta
del vetro dall’archeologia ai giorni nostri” curata da M. Sciaccaluga al Museo Archeologico di Aosta. Nel 2003 espone una personale all’Accademia di Belle Arti di Brescia, partecipa a “L’ebbrezza di Noè” alla Galleria d’arte Moderna e Contemporanea di San Gimignano e alla Biennale Internazionale del Cairo vincendo il The Nile Grand Prize. Nel 2004 a Verona, l’installazione “La dimora del poeta”, viene esposta ed acquisita nella collezione Permanente del Museo di Palazzo Forti. Nel 2005 partecipa alla rassegna “identità e nomadismi” al Museo d’arte Contemporanea di Siena alle Papesse. Nel 2007 torna a Verona in due occasioni speciali: la mostra internazionale “Il Settimo Splendore”, curata da Giorgio Cortenova, al Palazzo della Ragione e la personale “Le Città invisibili” che si tiene a Palazzo Forti. Il 2008 lo vede protagonista di un progetto site-specific pensato per la Piazza del Duomo e le chiesa di S. Agostino di Pietrasanta, in collaborazione con il Comune e la galleria Marcorossi. Inoltre partecipa a “Correnti Mediterranee – Artisti Arabi tra Mediterraneo e Italia”, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e in mostra a Damasco, Beirut e il Cairo. Nel 2010 partecipa alla II Biennale Internazionale di Sabbioneta. La sua ultima personale si è tenuta nel 2011 alla Fondazione Stelline di Milano: l’esposizione, dal titolo Archetipi – Le origini del futuro, curata da Arturo Carlo Quintavalle, ha presentato il nuovo ciclo di opere dell’artista, che indaga le origini del suo fare pittorico. Nel 2012 una sua monumentale scultura di marmo di Carrara è entrata a far parte della collezione permanente del nuovo Museo della Scultura all’aperto dell’Idroscalo di Milano, ha esposto una mostra antologica allo CSAC di Parma , il suo progetto Athar è stato presentato dalla Galleria Marcorossi a Milano e presso Casa Toesca a Rivarolo Canavese, Torino. . eventinove artecontemporanea C.so Garibaldi 29 Borgomanero (NO) tel. 0322846480 galleriaborgomanero@eventinove.it www.eventinove.it 27
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Dove non si tocca a cura di Gabi Scardi Progetto di Asilo Bianco Museo Tornielli, Ameno (NO) dal 26 ottobre al 12 gennaio 2014
È ovunque, dentro di noi e intorno a noi; è irriducibile: simile e diversa, avvolgente e pericolosa, duttile, ma incontrollabile. Elemento archetipico per eccellenza, capace di rappresentare sia la sicurezza che la precarietà, l’acqua è metafora di una condizione generativa: elemento da cui iniziamo, il suo flusso è quello, ininterrotto, dell’esistenza. Rappresenta quindi l’interdipendenza e la vitalità a livello simbolico, ma non solo: è uno dei temi cruciali della contemporaneità. Milioni di persone ne soffrono gravemente la mancanza, fino a rischiare la sopravvivenza e la guerra per l’acqua rischia di contrassegnare il futuro. Acqua potabile, acqua pubblica e acqua privata, riserve, fornitura, distribuzione sono i termini di una questione, letteralmente, vitale. Tra gli artisti in mostra: Carlo Benvenuto, Johanna Billing, Lorenzo Casali e Micol Roubini, Marta Fernandez Calvo, Michael Fliri, Meri Gorni, Roni Horn, Talia Keinan, Shin II Kim, Claudia Losi, Isola Norzi, Giovanni Ozzola, Jessica Stockholder, Eugenia Vanni. Dove non si tocca è una mostra temporanea in cui gli artisti coinvolti instaurano tra loro dialoghi fluidi su uno stesso tema, l'acqua, elemento che connota in modo forte il territorio in cui si trova lo spazio museale e che è da anni il luogo di attività di Asilo Bianco. Il progetto si propone di affiancare a una sede espositiva più istituzionale come il Museo Tornielli di Ameno i piccoli musei del territorio, come il Museo del Rubinetto di San Maurizio d'Opaglio, che saranno coinvolti nell'allestimento. La mostra, curata da Gabi Scardi, è promossa dall’associazione culturale Asilo Bianco, nell’ambito del progetto di valorizzazione Cuore Verde tra Due Laghi, sostenuto da Fondazione Cariplo, Regione Piemonte, Provincia di Novara e comuni aderenti. Museo Tornielli Piazza Marconi 1 – Ameno (No) Ingresso libero Orari: dal giovedì alla domenica 15 – 18.30 www.museotornielli.it
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Vigevano: riaperta la trecentesca Strada Coperta È rinato il monumento architettonico visconteo unico in Europa In nove mesi, tanto quanto il tempo di gestazione di un bambino, è stato realizzato il restauro della trecentesca Strada Coperta del Castello di Vigevano (Pv), che dal 12 settembre scorso è nuovamente aperta al pubblico. Ora è duanque finalmente possibile ammirare in tutta la sua origina30
lità questo monumento architettonico unico in Europa. Il già suggestivo camminamento, costruito in epoca viscontea, è ora ulteriormente impreziosito dai recenti ritrovamenti come alcuni stemmi di epoca sforzesca e le tracce dei posti di guardia. Ma la scoperta che ha sicuramente sorpre-
so i restauratori sono le tracce della cappella di Beatrice d’Este di cui oggi si può vedere l’abside: anche questa cappella, come la Loggia delle Dame e gli appartamenti di Beatrice d’Este, sono attribuiti a Donato Bramante.
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SPECIALE WEEK-END
I lavori di restauro hanno portato in evidenza, nella parta centrale, tra i mattoni, i posti di guardia e, sui muri traversi, alcuni stemmi di epoca sforzesca. Sempre nella parte centrale, al cosiddetto “Portone” che chiudeva la cinta muraria dell’epoca viscontea, si possono vedere i graffiti con losanghe le cui incisioni erano decorate con pittura rossa. Il Castello di Vigevano appare ancora più stupefacente, tanto che è davvero difficile trovare simili accostamenti murali in tutta l’architettura castellana europea. Con
questo recupero il Castello di Vigevano offre ai visitatori un nuovo motivo di visita e di godimento estetico. Per informazioni: Infopoint del Castello (ingresso dallo scalone della Piazza Ducale) Tel. 0381.691636 E-mail: infopointcastello@comune.vigevano.pv.it Sito web: www.comune.vigevano.pv.it
Dissonanze Armoniche
A Vigevano inaugurata, nella Strada Sotterranea Nuova del Castello Sforzesco, la mostra d’arte contemporanea organizzata dal Gruppo 7 con la Città di Vigevano.
La Strada Coperta, così chiamata per il compito che assolveva di “coprire” dagli sguardi indiscreti il passaggio dei duchi quando uscivano dal Castello, era un vero e proprio ponte fortificato che univa il Mastio del Castello e la Rocca Vecchia. La sicurezza di questo passaggio privilegiato era garantito da due ponti levatoi e in corrispondenza delle feritoie, tutt’oggi visibili, dai soldati appostati sui camminamenti di ronda che correvano sulle mura. Proprio a causa di quest’ultime, in passato si è ormai accertato che la strada fosse più stretta di quanto ci appare oggi.
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Pittura, scultura, colori e forme che si incontrano e si scontrano, talvolta con arditi accostamenti, altre con i materiali più disparati. Si intitola “Dissonanze Armoniche”, la mostra curata da Giuseppe Castelli, che inaugura sabato 28 settembre 2013, alle 17.30, negli spazi della Strada Sotterranea Nuova del Castello Sforzesco di Vigevano (PV). In esposizione, le opere di 9 artisti contemporanei, facenti parte del “Gruppo7”. Tale Gruppo, formatosi oltre due anni fa con lo scopo di riunire artisti differenti per stile, concezione, storia personale, ma con l’intento comune di vivere intensamente il confronto che solo può portare ad un affinamento del gusto e dell’espressione artistica, ha organizzato in questi anni varie manifestazioni espositive in diverse località delle provincie di Pavia ed Alessandria. Gabriele Armellini propone una pittura sofisticata che, come spiega il curatore della mostra, è come “il gioco cromatico di un’immaginaria sinfonia musicale”. Gianni Bailo analizza il volto umano, interpretandone atteggiamenti e sentimenti. Augusta Bariona esprime “paesaggi di carte veline” stratificate sulla tela in una sorta di processo di trasformazione. Pietro Bisio realizza un incontro di colori con “ispirazione vigorosa e disordinata”. Niccolò Calvi lascia che le forme si liberino nello spazio, assemblandosi con oggetti
dismessi di materiali differenti, con la tecnica del “deplacement”. Francesco Contiero unisce vecchio e nuovo, presente e passato, attraverso il riutilizzo di oggetti in cui l’uomo ha lasciato un segno. Sergio Fava crea una pittura “scontro tra ragione e passione” come in una “battaglia dall’esito incerto”. Pier Luigi Gualco immagina mosaici magici, “simboli di un racconto che dura nel tempo”. Gianna Turrin comunica con l’argilla, utilizzando materiali classici rielaborati con “eclettica padronanza” con opere che guardano al passato proiettato in un caotico presente. L’esposizione è organizzata dal Gruppo 7 in collaborazione con la Città di Vigevano e l’Assessorato alla valorizzazione culturale. È aperta nei fine settimana e nelle festività dalle 16.00 alle 20.00 da sabato 28 settembre fino al 14 ottobre 2013. A Vigevano e dintorni si può scegliere di alloggiare in bed and breakfast, agriturismi o hotels eleganti. Con prezzi a partire da 30 euro a persona, in formula B&B. Per informazioni: Infopoint del Castello (ingresso dallo scalone della Piazza Ducale) Tel. 0381.691636 E-mail: infopointcastello@comune.vigevano.pv.it Sito web: www.comune.vigevano.it 31
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Surprise…sei a Parma! Un eclettico ottobre 2013 per scoprire una città e una terra dai mille volti, che pullula di grandi eventi. Senza rinunciare all’incanto del foliage. 32
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Parma è una sorpresa, non solo per chi non vi ha mai messo piede, ma anche per chi vi fa visita più volte durante l’anno. Ottobre 2013 è il periodo ideale per vivere appieno le infinite opportunità di un territorio e di una città che quando le foglie cominciano a dorarsi delle nuance autunnali, pullula di eventi ed iniziative, trasportando i visitatori in viaggi ed esperienze sempre diversi, nell’arte, nella cultura, nella musica, nella storia. O semplicemente nel relax offerto dalla natura e dalla sua quiete silenziosa. Il grande maestro dell’arte contemporanea internazionale Fernando Botero il 3 ottobre arriva nella città ducale, per inaugurare un’esclusiva mostra (Botero a Parma), ospitata fino all’8 dicembre al Palazzo del Governatore. Un omaggio a Parma e una sintesi d’autore dei capolavori dell’artista dal 1973 ad oggi, in 47 opere in gesso in cui si esprime la “deformazione dell’improbabile”. Fino all’8 dicembre, nella Villa dei Capolavori di Mamiano di Traversetolo, sede della Fondazione Magnani Rocca, si possono conoscere anche le 80 opere dipinte da uno dei maggiori interpreti della pittura italiana del Novecento: Filippo De Pisis. L’esposizione, “Filippo de Pisis en voyage. Roma Parigi Londra Milano Venezia”, composta da lavori provenienti da musei e collezioni private, è un percorso artistico espressione delle città europee in cui il pittore è stato e ha vissuto. Il Teatro Regio della città per tutto il mese di ottobre (fino al 31) si anima delle melodie e dei racconti che celebrano il grande genio di Giuseppe Verdi. Gli amanti della lirica non possono rinunciare al Festival Verdiano, dedicato al Bicentenario del musicista. Un ricco programma, fatto di 35 appuntamenti, tra concerti, incontri, musica declinata in diverse interpretazioni, per scoprire anche gli aspetti più inediti del maestro. Più di mille espositori da tutta Europa con le loro preziose e rare ricchezze attireranno collezionisti, designers, architetti e curiosi da ogni luogo per Mercanteinfiera, la 32esima Mostra internazionale di modernariato, antichità e collezionismo, dal 5 al 13 ottobre. Ma Parma non è solo città. A soli 15 km c’è un luogo speciale, in cui sentirsi in simbiosi con l’eclettico regno naturale. È il Parco Regionale Boschi di Carrega, 1100 ettari di alberi, faggi, querce, castagni e corsi d’acqua, in cui si riflettono le sfumature talvolta ambrate, altre più accese, del foliage autunnale. Se si è fortunati, si possono incontrare scoiattoli e specie rare. In questa meraviglia di madre natura c’è un eco bed&breakfast, il B&B Il Richiamo del Bosco, che per deliziare i suoi ospiti che vogliono approfittare dell’eclettico ottobre parmense offre un saporito benvenuto al Parmigiano Reggiano, ricca prima colazione e sconti nelle migliori trattorie della zona. Il prezzo è di 80 euro a camera doppia. Per informazioni: B&B “il Richiamo del Bosco” via Capanna 18, nel cuore del Parco Boschi di Carrega, 43038 Sala Baganza (PR) Tel. 335.8388895; 0521.336376 E-mail: info@ilrichiamodelbosco.it Sito Web: www.ilrichiamodelbosco.it
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Terra di Siena d’autunno Un autunno in sella, sui pedali, sui campi da golf e in mongolfiera I paesaggi della Toscana non vanno contemplati di fretta, transitando trincerati dietro i finestrini di una macchina per combattere il caldo estivo grazie ad una brezza artificiale di aria condizionata. Per capire ed entrare in armonia con l’alternarsi delle colline che si susseguono, portando sulle spalle borghi che trattengono nel loro respiro secoli di storia, è necessario fermarsi più di un momento o quantomeno respirare l’aria di questa regione che significa arte e natura a perdita d’occhio, e che proprio in autunno, quando la temperatura diventa ideale per passeggiate in bicicletta e a cavallo o per lunghe sessioni di golf immersi nel verde, offre il suo lato più intimo e romantico. Le 14 torri del borgo di Monteriggioni (SI) non fanno eccezione. All’interno delle mura dai cui camminamenti si domina l’orizzonte, il Romantik Hotel Monteriggioni - accogliente relais con dieci camere doppie e due singole che ha saputo conservare lo stile architettonico originale, arricchendolo con un’accuratissima scelta dei materiali 34
e con arredamenti raffinati – propone una serie di attività per calarsi nella natura e nelle mille sfumature della Toscana all’alba dell’autunno, quando il sole diventa meno testardo e non minaccia le escursioni e le iniziative all’aria aperta col suo insistente richiamo ad un – comunque piacevole tuffo in piscina tra gli ulivi. Se si parla di due ruote, in collaborazione con Gippo Bike, l’Hotel Monteriggioni consiglia un itinerario in bicicletta lungo la Via Francigena: un emozionante percorso nella campagna senese, adatto a tutti gli amanti dei pedali, perfetto per conoscere la storia e la natura che circonda Monteriggioni. Attraverso campi di grano, uliveti e vigneti, il tour lungo la Via Francigena tocca il borgo di Strove, le caldane di Gracciano, Castel Pietraio, il monastero di Badia ad Isola e si conclude con la salita al Castello di Monteriggioni verso l’Hotel. Arrivo e partenza dall'Hotel Monteriggioni. Mountain bike, bici da corsa in carbonio e ibride, tandem e casco in dotazione. Per le biciclette ibride e MTB, borse su richiesta.
Per lo “zoccolo duro” dei fan del contatto diretto con la natura, sono invece consigliate le passeggiate a cavallo nella campagna intorno a Siena. Per scoprire il fascino della Toscana attraverso percorsi insoliti ed avvicinarsi all’ambiente incontaminato, l’Hotel Monteriggioni organizza escursioni a cavallo, anche per principianti, curate in ogni dettaglio da maestri di equitazione. Per chi alla sella ed al sellino preferisce l’approccio soft di una camminata, lasciandosi incantare dal panorama, senza perdere di vista il divertimento garantito da uno sport che condivide con la Toscana il senso di classe e stile, è impossibile non pensare al golf, col valore aggiunto delle splendide vedute di Colle Alta e San Gimignano offerte dal circolo L’Abbadia. Agli ospiti che desiderano avvicinarsi a questa disciplina oppure agli appassionati che vogliono affinare la propria tecnica di gioco, l’Hotel Monteriggioni consiglia questo impianto composto da un driving range di 220 metri (con 20 postazioni di cui 6 coperte), putting-green, pitching-green e 6 buche per praticare e giocare il vero golf. Nella struttura inoltre è presente una sezione dedicata ai giocatori, che, con l'aiuto di un maestro professionista, possono perfezionare la tecnica ed il gioco con un'analisi dello swing attraverso video e software professionale. Dulcis in fundo il Romantik hotel organizza splendide escursioni col naso all’…ingiù nel cieli del senese, a bordo di una mongolfiera. Il prezzi per tutto l’anno sono di 230 euro a notte per la camera matrimoniale e di 120 euro per la camera singola, in entrambi i casi con trattamento di B&B. È inoltre possibile soggiornare nella “Maison” dell’hotel, una location nata dall'attento recupero di un antico edificio risalente al 1600, composta da due camere da letto, un bagno, un soggiorno con uno splendido caminetto dove ammirare stupendi panorami a partire da 195 euro al giorno in camera doppia. Per informazioni: Romantik Hotel Monteriggioni Via 1° Maggio, 4 53035 Monteriggioni (SI) E-mail: monteriggioni@romantikhotels.com www.romantikhotels.com/Monteriggioni NOI - OTTOBRE 2013
IDEAD
SPECIALE NOIWEEK-END A TAVOLA
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Ok, il prezzo è giusto sul Monte Rosa Dal 1° al 21 dicembre 2013, le vacanze sono più convenienti al Romantik Hotel Jolanda Sport di Gressoney La Trinitè. Per stupirsi e per conoscere il suggestivo mondo della tradizione Walser, bisogna raggiungere la Valle di Gressoney, alle pendici dell’affascinante Monte Rosa. Quando si avvicina la stagione fredda, l’universo verdeggiante della prima vallata laterale della Valle d’Aosta costellata delle tipiche casette in legno di larice, gli “Stadel”, si trasforma dei colori più accesi, dalle tonalità ambrate dell’autunno, fino a cedere il passo alle distese luccicanti di neve. Per una vacanza a 1637 metri di altitudine, dal 1° al 21 dicembre 2013, conviene il Romantik Hotel Jolanda Sport che svetta a Gressoney La Trinitè (AO) sul secondo massiccio più alto d’Europa (fino ai 4634 metri). È questo il periodo dell’anno in cui l’albergo a 4 stelle, costruito con il vecchio legno delle antiche baite e con la tipica pietra beola estratta dal Monte Rosa, offre soggiorni a prezzi più vantaggiosi, NOI - OTTOBRE SETTEMBRE 2013 2013
concedendo agli ospiti vacanze di relax (grazie ai servizi e trattamenti eclettici e naturali del centro benessere), di prelibata gastronomia locale (tutto è fatto in casa) e di sport sulla neve. L’hotel è vicinissimo alla partenza della seggiovia di Punta Jolanda, nel cuore del comprensorio sciistico Monterosaski, con ben 180 km di piste. Il prezzo è da 580 euro a settimana per persona, in camera doppia, con trattamento di mezza pensione. È il caso di approfittare. Qualche giorno di relax in campagna, un’interessante visita culturale in città, una vacanza sportiva in montagna o al mare, qualche ora deliziosa nel luogo del cuore – da 40 anni la catena Romantik Hotels & Restaurants è una garanzia di ospitalità e di piacevoli momenti di svago. Più di 200 alberghi in 12 paesi d’Europa offrono accoglienza personalizzata,
cura delle tradizioni con un tocco di modernità e autenticità regionale. Eccellenti ristoranti e centri termali certificati sono sinonimo di elevati standard internazionali. Per informazioni e brochure su Romantik Hotels & Restaurants si invita a visitare il sito www.romantikhotels.com o a telefonare al numero +49 (0) 69/66 12 34-0. Per informazioni: Romantik Hotel Jolanda Sport 11020 Gressoney La Trinitè (AO) Tel. 0125.366140 E-mail: jolanda@romantikhotels.com Sito web: www.romantikhotels.com/ Gressoney Ufficio stampa -> http://www.ellastudio. it
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Trentino d’autunno Trekking nelle Dolomiti a Villa di Campo di Lomaso (TN) Non necessariamente l’autunno significa la fine delle vacanze, delle passeggiate nella natura e della ricerca del relax che contraddistinguono le lunghe giornate estive, lontane dai pensieri della quotidianità cittadina che ha come colore predominante il grigio. Nel piccolo paese di Campo Lomaso, tra il lago di Garda, le Dolomiti, il Parco Adamello Brenta, a soli due chilometri dalle Terme di Comano, sorge l’Hotel Villa di Campo, oltre 160 anni di storia di pietra incorniciati da antichi castelli, borghi medievali, pittoresche chiesette, boschi, cascate e laghetti montani, che rappresentano un invito che gli amanti della natura nel suo profilo stagionale migliore non possono ignorare. Membro di Trentino Charme, gruppo che riunisce 10 relais gestiti con amore e con 36
la fierezza di chi sa di poter offrire un territorio unico, questo antico maniero, che ha saputo rispettare pienamente l’aspetto e lo stile lussuoso e tradizionale, integrandolo con un centro benessere all’avanguardia combinato ad una cucina ispirata alle origini ma attenta alle esigenze del palato contemporaneo, è il punto di partenza ideale per scoprire i dintorni e spingersi verso i castelli trentini, i borghi di Rango, Canale di Tenno, San Lorenzo in Banale, e ancora i laghi di Tenno, Riva del Garda e Molveno. Per gli amanti della natura e di uno stile di vita sano, il pacchetto Trekking nelle Dolomiti è un’opportunità per abbandonarsi alla meraviglia dei colori, inebriarsi dei profumi del bosco di fine estate, lungo innumerevoli itinerari tra suggestivi borghi, malghe e rifugi alpini, godendo dell'incantevole
scenario delle Dolomiti di Brenta. L’offerta – valida per soggiorni con non comprendono il sabato notte, dal 16 settembre al 31 ottobre a 310 euro per persona – include 4 notti in camera Vista Parco con colazione, cene nella sala della torre gustando profumi e sapori d’estate, ingresso in sauna, bagno turco, cascata del ghiaccio e docce sensoriali, accappatoio e ciabattine in uso. Per informazioni: Hotel Villa di Campo Campo Lomaso 40 38077 Comano Terme (TN) Email: info@villadicampo.it Sito web: www.villadicampo.it
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L’inverno con lo sconto Risparmio del 10% per chi prenota a ottobre una vacanza invernale a Villa Kofler Wonderland Resort di Campitello di Fassa (TN). L’immaginazione aiuta a vivere meglio ma anche a risparmiare molto. Anche se i primi colori autunnali danno lentamente il cambio ai verdi pascoli estivi e il regno della neve che caratterizza l’inverno in Trentino è ancora piuttosto lontano, a Villa Kofler Wonderland Resort di Campitello di Fassa (TN) – vera e propria culla dello sci, che può vantare un territorio con 9 ski area, numerosi snow park e anelli di fondo – cominciano già i preparativi per le cosiddette settimane bianche. Membro di Trentino Charme – consorzio che riunisce relais, gestiti con l’amore e con la fierezza di chi sa di poter offrire un territorio unico in spazi esclusivi attorniati dalla natura – quello che è un vero e proprio tempio per gli appassionati dello sci (e del relax del dopo-sci…) lancia la promozione NOI - OTTOBRE 2013
On Time – Prenota Entro ottobre la tua vacanza invernale, che già nel titolo contiene le istruzioni per non mancare un’occasione. Non cumulabile con altre promozioni e valida per le prenotazioni settimanali relative al periodo invernale - esclusi i periodi di Natale e Capodanno - l’offerta è un invito a programmare e pianificare con largo anticipo un rilassante soggiorno nel cuore delle Dolomiti, da poco proclamate patrimonio dell’Unesco. Dal 5 al 24 dicembre, torna inoltre la promozione DOLOMITI SUPERSKI PREMIERE, fatta su misura per chi non vede l’ora di mettere i piedi negli scarponi e gli scarponi negli attacchi, per godersi qualche giorno di relax prima delle feste natalizie. A questi patiti della montagna, Villa Kofler regala un intero giorno di vacanza su un
soggiorno di 4 notti. In altre parole, 4 giorni di vacanza al prezzo di 3, 4 giorni di skipass al prezzo di 3 e 4 lezioni private di sci o di snowboard al prezzo di 3. Una giornata è gratis per prenotazioni a partire dalle 4 notti in poi. Per chi rimane 8 giorni, 2 sono in omaggio! La data dell’ultimo pernottamento possibile è il 23 dicembre 2013, mentre l’ultimo giorno di validità dello skipass è il 24 dicembre 2013. Per informazioni: Trentino Charme Villa Kofler Wonderland Resort Strèda Dolomiti 63, 38031 Campitello di Fassa (TN) info@trentinocharme.it www.trentinocharme.it/villakoflerwonderlandresort 37
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Le Dolomiti a motore in bianco e nero… Dal 10 al 13 ottobre, l’ottava Eggentaler Herbst Classic porta il rombo delle auto d’epoca nell’Area Turistica Val D’Ega Curve a gomito, salite ripidissime e panorami mozzafiato. Dal 10 al 13 ottobre 2013, macchine d’epoca con motori rumorosi e sedili di quel cuoio che profuma di storia trasformeranno la Val d’Ega - nel cuore delle Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità UNESCO - in un paradiso per gli appassionati di macchine storiche. Partecipanti provenienti da tutto il mondo si danno appuntamento per l’ottava edizione dell’Eggentaler Herbst Classic, uno dei più affascinanti rally riservati alle auto storiche, per celebrare insieme la fine della stagione estiva e salutare l’alba di quella invernale. La varietà del paesaggio delle Alpi offre ancora una volta la possibilità di scegliere percorsi inediti - tra le tappe più importanti, la Selva di Val Gardena, il Pordoi, Ortisei, Canazei e la strada dei vini dell’Alto Adige - ma capaci di regalare momenti emozionanti e indescrivibili. Un incantevole paesaggio abbinato a squisite delizie del palato e divertenti se38
rate in compagnia promettono già adesso un’Eggentaler Herbst Classic 2013 indimenticabile, facendone lo spunto per conoscere meglio la Val D’Ega, che - con cento chilometri di sentieri escursionistici, percorsi di mountainbike e bici da corsa di ogni grado di difficoltà, le 18 buche del campo da golf Monte S.Pietro, attività di ogni genere (dall’Alpine Coaster fino al Bosco Avventura) e 300 giorni di sole all’anno – è davvero la perla delle Alpi, adatta sì agli appassionati dell’antico sapore dei motori ma anche ai fanatici della montagna e delle sue atmosfere incontaminate, per vivere da vicino la tradizione, respirare a pieni polmoni e rilassarsi. Il programma di quest’anno prevede il prologo del 10 ottobre, col Giro Re Laurino, il Giro UNESCO-Patrimonio Naturale dell’Umanità dell’11 ottobre, e il gran finale il 12 ottobre col Giro della Valle Isarco, per un totale di circa 430 chilometri.
A fare da contorno, serate con cene tipiche tirolesi ed italiane, musica dal vivo e party finale. Ai partecipanti, il Ganischgerhof Mountain Resort & SPA ****S, organizzatore della competizione, propone il pacchetto Eggentaler Herbst Classic – offerto al prezzo di 1.690 euro a squadra in camera doppia o 1.930 euro a squadra in camere singole – inclusivo di 3 pernottamenti e colazione, pranzi e cene (bevande a tavola incluse), iscrizione alla gara e materiale del rally. Inoltre, anche molte altre strutture della Valle offrono pacchetti per non perdere neanche un attimo di una delle competizioni per auto d’epoca più affascinanti del mondo. Per Informazioni: Val D’Ega Turismo Tel. 0471 619500 E-mail: info@valdega.com Sito web: www.valdega.com NOI - OTTOBRE 2013
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Ma che net-castello… Il Castello di Gropparello (PC) approda su TicketOne e Ipernetwork
Se è stato in grado di resistere al tempo e conservarsi perfettamente per migliaia di anni, il Castello di Gropparello – nel Parco Naturale delle Gole del Vezzeno sulle colline piacentine – lo deve soprattutto alla lungimiranza e alle intuizioni di chi lo ha governato e gestito, epoca dopo epoca. Dopo aver aperto le proprie porte ai turisti, che ormai da anni possono visitarlo e godere delle iniziative del Parco delle Fiabe - primo Parco Emotivo d’Italia – o lasciarsi affascinare dalle visite tematiche in quello che è, a conti fatti, uno dei più significativi esempi di maniero guelfo dell’intera penisola, ora il Castello di Gropparello tenta la conquista del turismo internazionale, approdando su TicketOne, nella sezione Musei e Siti Archeologici, che riunisce le principali location culturali e consente a chi volesse saperne di più, di ottenere informazioni sulla struttura interessata o di acquistare il biglietto di ingresso a NOI - OTTOBRE 2013
distanza, direttamente online. «Per noi è un passo importante, perché vuol dire essere al centro dell’attenzione di tutti gli stranieri che acquistano biglietti per cose da vedere o da fare in Italia – spiega l’attuale proprietaria Rita Gibelli - Vorrei utilizzare questa possibilità per ampliare la platea di persone che possano conoscere questo castello e lasciarsi stregare così come è successo a noi». Ma non è tutto. Il Castello di Gropparello ha infatti recentemente aderito anche al circuito Ipernetwork.net che riunisce una serie di strutture che offrono la possibilità ai clienti di accumulare punti da trasformare in sconti e vantaggi utilizzabili nel circuito stesso. «È un modo di fidelizzare i clienti ma anche di dare loro un ulteriore motivo di interesse verso un castello antico ma contemporaneo – continua la Gibelli – Anche il nostro sito è in costante aggiornamento. Da poco, ne abbiamo rivisto
l’articolazione, dandogli una struttura piramidale e di più facile consultazione». Come dire che i muri sono ben piantati nel medioevo. Ma lo spirito è proiettato nel futuro. Per informazioni: Castello di Gropparello Via Roma 84, 20025 – Gropparello (PC) e-mail: info@castellodigropparello.it sito web: www.castellodigropparello.it www.castellodigropparello.com
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Igor Gorgonzola Volley N inizia l'Avventura!
Novara:
Igor Gorgonzola Volley Novara:
a Novara la grande festa per la presentazione d Il 25 settembre grande festa in Piazza Duomo a Novara per la presentazione ufficiale della rinnovata Igor Gorgonzola Novara Volley, formazione guidata da 42
Stefano Colombo che affronterà il prossimo campionato di serie A1: atlete che proseguiranno l’avventura in azzurro, nuovi arrivi e graditi ritorni, tutti uniti
dal comune denominatore che è l’entusiasmo, quello di una squadra giovane e affamata, quello di una città che ha una gran voglia di riprendersi il posto che le NOI - OTTOBRE 2013
SPORT
della squadra compete nel volley di altissimo livello. In una magica atmosfera, l’Igor Gorgonzola Novara Volley è stata protagonista e portavoce ancora una volta - con tutte NOI - OTTOBRE 2013
le formazioni giovanili - di un progetto ben preciso, avviato tempo fa e condotto avanti negli anni: far crescere e appassionare a questo sport, ed alla disciplina in
genere, intere generazioni, promuovendo quei valori che la sola pratica sportiva di gruppo riesce a garantire. L’intera società, presieduta da Suor Giovanna Saporiti, ha tanta voglia di far bene anche quest’anno e di offrire innanzitutto ai novaresi l’unione, la partecipazione e il divertimento. L’apertura della serata è stata affidata al messaggio del presidente della Lega Volley Femminile, Mauro Fabris, che ha inviato una lettera per salutare il ritorno in serie A1 di una piazza storica come quella novarese. Poi, dopo i saluti del sindaco Andrea Ballaré e del presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, è stato Fabio Leonardi, amministratore delegato del title sponsor Igor Gorgonzola, a lanciare la sfida: «Nel volley, Novara è una piazza importante, dal palato per molti versi “raffinato”. Per questo, il nostro impegno è quello di voler vivere una stagione importante, grazie anche al sostegno di tutti i “main sponsor” che hanno confermato la propria partnership incrementando anche l’investimento. Al pubblico chiedo solo pazienza: abbiamo tante giovani di talento in squadra, diamo loro il giusto tempo. Tanto il campionato è lungo e il nostro progetto, lo ricordo, è triennale». Prima del brindisi finale, a base di Gorgonzola Igor, è toccata al tecnico Colombo e a capitan Rosso la “chiosa”: «Ci teniamo a fare bene – ha spiegato l’allenatore azzurro – per ripagare la fiducia di tutte le persone che ci sostengono e che ci hanno consentito di conquistarci questo sogno e ora di viverlo. Ai tifosi dico di avere pazienza e di sostenerci, non ne rimarranno sicuramente delusi». «Sono orgogliosa ed emozionata di essere il capitano di questa squadra – ha rilanciato Rosso – che è forte dell’entusiasmo di un gruppo giovane e di una piazza calorosa. A voi tifosi non posso che dire grazie: lotteremo per rendervi orgogliosi di noi». Capitan Rosso che anche ha ricevuto sul palco da Chiara Bresciani, capitano delle Stars Novara (formazione femminile militante nel campionato di serie A3 di basket), un gagliardetto quale buon auspicio per la nuova stagione. 43
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NOI A TAVOLA SPORT
Lo staff del CusPo, con la presidente Alice Cometti e il segretario generale Alessio Gacomini (rispettivamente terza e secondo da sinistra).
Per i novaresi tante attività: dal calcetto al rafting, dallo sci alla pesca sportiva
Il boom dello sport universitario Gli iscritti al CUS passano da 250 a 900. Da ottobre gli sportelli a Economia e Farmacia
Sono numeri importanti e in netta crescita quelli del CusPo, il Centro Sportivo Universitario del Piemonte orientale, che si appresta a riprendere l’attività dal prossimo 2 ottobre con l’apertura di due sportelli alle Facoltà di Economia e Farmacia di Novara. Il CusPo è infatti passato dai 250 iscritti del 2012 ai quasi 900 dello scorso anno e punta ad aumentare ancora grazie alle numerose attività sportive proposte, alle convenzioni e alla prospettiva di una palestra dedicata agli studenti novaresi in fase di realizzazione nel campus di via Perrone. «Le attività di quest’anno spazieranno moltissimo – spiega Alessio Giacomini, segretario generale del CusPo – le prime in calendario a Novara saranno il Trofeo CusPo di Tiro a segno, 26 e 27 ottobre, e il torneo di dipartimento di Calcio a 5 nel mese di novembre. Ma il calendario è ricchissimo e le attività spaziano dall’arrampicata, al rafting, NOI - OTTOBRE 2013
alle giornate sulla neve, fino alla pesca alla trota o ai classici sport di squadra o ai corsi per i quali ci appoggiamo a strutture convenzionate». Iscriversi al CusPo è facile e conveniente: a Novara sono operativi due sportelli, alla Facoltà di Economia (aperto lunedì dalle 15 alle 18, martedì dalle 10 alle 13, mercoledì dalle 13 alle 16, giovedì dalle 11 alle 14 e venerdì dalle 14 alle 17) e a Farmacia (martedì e giovedì dalle 10 alle 12) dove è possibile conoscere tutti i dettagli della programmazione. L’iscrizione è gratuita per gli studenti. «La maggior parte delle attività che proponiamo sono gratuite – prosegue Giacomini – altre come le giornate sulla neve hanno prezzi di assoluto favore: con 35 euro ad esempio offriamo bus e skypass. Chi aderisce ha poi altri vantaggi che vanno dal fisioterapista convenzionato agli sconti del circuito local card».
Se lo sport universitario è in piena espansione, i risultati dei suoi atleti più rappresentativi che frequentano le università novaresi sono eccellenti e tutti al femminile: lo scorso anno si sono messe in evidenza Elena Salvetti, studentessa di Medicina, oro nel salto in lungo e argento nel triplo nei campionati universitari di Cassino, Laura Passatore, anche lei studia a Medicina, oro nel pugilato femminile a Cassino ed Erica Profumo, studentessa di Giurisprudenza, oro nel tiro a volo a Cassino e medaglia d’oro a squadre alle ultime Universiadi di Kazan in Russia. Per tutte le informazioni sull’attività del CusPo è poi attivo il sito internet www. cuspo.it che consente di conoscere nel dettaglio la programmazione in corso tanto a Novara, quanto nelle sedi di Alessandria e Vercelli. Roberto Conti 47
a tavola! Supplemento a NOI di Ottobre 2013
Il mensile del buon gusto italiano
A caccia di‌ sapori d’autunno
Speciale Tartufo
Sua MaestĂ
il Tartufo
NOI A TAVOLA
Sua Maestà
il Tartufo
In latino Tuber, i tartufi sono una specie di funghi ipogei: hanno corpo fruttifero ipogeo, ovvero sotterraneo, e crescono spontaneamente nel terreno accanto alle radici di alcuni alberi o arbusti, in particolare querce e lecci, con i quali stabiliscono un rapporto simbiotico. Comunemente per tartufo si intende il solo corpo fruttifero ipogeo che viene individuato con l'aiuto di cani e raccolto a mano. È un alimento estremamente pregiato e ricercato, molto costoso. Il tipico profumo penetrante e persistente si sviluppa solo a maturazione avvenuta e ha lo scopo di attirare gli animali selvatici (maiale, cinghiale, tasso, ghiro, volpe), nonostante la copertura di terra, per perpetuare la specie. L’origine della parola tartufo fu per molto tempo dibattuta dai linguisti, che dopo secoli di incertezze giunsero alla conclusione, rite52
nuta probabile ma non definitiva, che tartufo derivasse da territùfru, volgarizzazione del tardo latino terrae tufer (escrescenza della terra), dove tufer sarebbe usato al posto di tuber (vedi Dizionario Italiano Sabatini-Coletti, Giunti, Firenze 1999). Anche se, in effetti, i latini chiamavano questo fungo terrae tuber, l’etimologia proposta appare forzata. Recentemente, lo storico Giordano Berti, creatore dell'Archivio Storico del Tartufo, ha dimostrato in modo convincente che il termine tartufo deriva da terra tufule tubera. Questo titolo appare in testa ad un’illustrazione della raccolta del tartufo contenuta nel Tacuinum sanitatis, codice miniato a contenuto naturalistico risalente al XIV secolo, conosciuto in diverse versioni. Il termine tartufo nasce quindi, secondo Berti, dalla somiglianza che nel Medioevo si ravvisava tra questo fungo ipogeo e il tufo, pietra
porosa tipica dell’Italia centrale. Il termine si contrasse poi in terra tufide e nei dialettali tartùfola, trìfula, tréffla, trìfola. Il termine tartufo cominciò a diffondersi in Italia nel Seicento, ma nel frattempo la dizione volgare era già emigrata in altri paesi d’Europa assumendo varie dizioni: truffe in Francia, Trüffel in Germania, truffle in Inghilterra. Le prime notizie certe sul tartufo compaiono nella Naturalis Historia, di Plinio il Vecchio. Nel I secolo d.C., grazie al filosofo greco Plutarco di Cheronea, si tramandò l'idea che il prezioso fungo nascesse dall'azione combinata dell'acqua, del calore e dei fulmini. Da qui trassero ispirazione vari poeti; uno di questi, Giovenale, spiegò che l'origine del prezioso fungo, a quell'epoca chiamato "tuber terrae", si deve ad un fulmine scagliato da Giove in prossimità di una quercia (albero ritenuto sacro al padre degli dèi). Poiché NOI - OTTOBRE 2013
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Giove era anche famoso per la sua prodigiosa attività sessuale, al tartufo da sempre si sono attribuite qualità afrodisiache. Scriveva il medico Galeno: "il tartufo è molto nutriente e può disporre della voluttà". Tra gli autori rinascimentali degni di nota occorre citare almeno il medico umbro Alfonso Ceccarelli, il quale scrisse un libro sul tartufo, l'Opusculus de tuberis (1564), dove sono riassunte le opinioni di naturalisti greci e latini e vari aneddoti storici. Da questa lettura risulta che il tartufo è sempre stato cibo altamente apprezzato, soprattutto nelle mense di nobili ed alti prelati. Per alcuni, il suo aroma era una sorta di "quinta essenza" che provocava sull'essere umano un effetto estatico. Una ricerca svolta da Raoul Molinari e Giordano Berti su cronache medievali e rinascimentali, testi corografici del Regno NOI - OTTOBRE 2013
sabaudo, lettere di cronisti e viaggiatori sette e ottocenteschi, ha portato alla luce una straordinaria quantità di notizie che esaltano l'intero Monferrato (area che storicamente comprende il Casalese, l’Alessandrino occidentale, l’Acquese, l’Astigiano, le Langhe e il Roero) come luogo di produzione dei più eccellenti e profumati tartufi, superiori per qualità a quelli francesi. Tra i luoghi che fin dal Medioevo sono rinomati per la ricerca ed il commercio dei tartufi emergono in particolare due città: Casale Monferrato i cui tartufi, prima dell'annessione al Regno del Piemonte, erano destinati alla corte mantovana dei Gonzaga; Tortona, centro di rifornimento per i Visconti-Sforza di Milano. I tartufi sono relativamente rari, in quanto la loro crescita dipende da fattori stagionali, oltre che ambientali. In certe annate di parti-
colare scarsità arrivano a costare cifre molto elevate (per il Tuber magnatum Pico, il bianco più pregiato, talvolta si è arrivati a 4.500 euro al chilo). L'Italia è uno dei maggiori produttori mondiali ed esportatori di tartufi. Nell'intera Penisola è possibile raccogliere tutte le specie di tartufo impiegate in gastronomia. Le più importanti zone di produzione di tartufo bianco sono, per via della loro conformazione geografica, il Piemonte (in particolare Alba, la provincia di Asti e una parte della provincia di Torino), l'Emilia-Romagna (tutta la fascia appenninica a partire da Piacenza, ed in particolare i Colli bolognesi e forlivesi), la Toscana (specialmente i comuni di San Miniato e San Giovanni d'Asso), le Marche (con in testa Acqualagna e Sant'Angelo in Vado), l'Umbria in generale e il paese abruzzese di Ateleta in provincia dell'Aquila. 53
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Anche il piccolo Molise è considerato una delle prime regioni europee per la crescita di tartufo bianco pregiato. Le zone molisane di maggiore raccolta sono quelle ricadenti nei comuni di Frosolone, Spinete, Larino e San Pietro Avellana. Molto più comune invece il tartufo nero, che vede in Umbria e in Molise alcune delle zone più vocate alla sua produzione, sia della varietà estiva (il cosiddetto "scorzone"), sia della più pregiata varietà invernale (Tuber melanosporum). Altre produzioni, di recente scoperta, in Campania (specie nel Sannio, in Irpinia), Calabria, Basilicata e Sicilia dove i tartufi hanno iniziato ad essere valorizzati solo in tempi recentissimi. In Italia è sempre possibile raccogliere tartufi, salvo il periodo di fine aprile. Tradizional54
mente la raccolta era compiuta impiegando un maialino. Il problema di tale metodo è che il maiale è ghiotto di tartufi, ed occorre trattenerlo per impedirgli di mangiare il ritrovato. Al giorno d'oggi, in Italia si impiegano esclusivamente cani debitamente addestrati. Non si impiegano razze particolari (a parte il lagotto romagnolo), al contrario in genere si sceglie un bastardo di piccola taglia. Invece in alcune regioni della Francia, in particolare nel Lot e nel Périgord, si usa ancor oggi andare in cerca di tartufi con maiali perfettamente addestrati; un'abitudine che in Italia, come ha dimostrato un'accurata ricerca di Giordano Berti su una grande quantità di riviste illustrate e fotografiche, è scomparsa nel secondo dopoguerra in seguito alla crescente richiesta di tartufi ed al conseguente
sviluppo di "scuole" per l'addestramento di cani da tartufo. Nonostante l'associazione dell'immagine del cinghiale al tartufo, la raccolta con cinghiale non è stata mai utilizzata, a causa dell'evidente difficoltà di controllare un animale selvatico e non addomesticabile. La coltivazione del tartufo o tartuficoltura è allo stadio sperimentale in Italia ed in Francia. Per creare un terreno adatto alla produzione intensiva del tartufo, o tartufaia coltivata, occorre scegliere un terreno calcareo e povero di humus, scegliere una varietà di tartufo ed impiantare essenze arboree ed arbustive tartufigene (quercia, nocciolo, salice, leccio). Le pianticelle sono preventivamente micorizzate, ovvero le radici sono già in simbiosi con le ife fungine prescelte. I risulNOI - OTTOBRE 2013
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tati della tartuficoltura sono stati deludenti con le specie più pregiate di tartufo (Tuber magnatum Pico), mentre con le altre specie la produzione raggiunge ottimi livelli di qualità e quantità. Data la forte domanda non ci sono stati ancora forti impatti sui prezzi. Risultati ottimi si sono avuti con l'impianto di ulteriori piantine micorrizzate in aree boschive dove il tartufo cresce naturalmente. Per tartufaia controllata si intende una tartufaia naturale migliorata con opportune pratiche colturali ed incrementate con la messa a dimora di idonee piante arboree ed arbustive tartufigene, preventivamente micorrizate. Preparazione Raramente viene commercializzato intero e fresco, a causa del costo esorbitante, della difficoltà di trasporto e conservazione e delNOI - OTTOBRE 2013
la caratteristica attitudine del tartufo ad essere trasformato in modo creativo. È sufficiente infatti una ridottissima quantità di tartufo per insaporire un piatto o una salsa, e l'enorme valore aggiunto della lavorazione stimola il proliferare di piccole imprese di trasformazione. Vengono preparati normalmente vasetti con tartufi interi di piccole dimensioni, e anche altri prodotti a base di tale fungo: carpaccio (ovvero a fettine molto sottili), salse pronte comprendenti in genere una base di funghi, che si prestano all'uso su crostini, bruschette, pasta di grano duro, pasta fresca o di soia, bistecche di filetto. Altre preparazioni comuni sono la grappa e l'amaro al tartufo. Gli oli d'oliva aromatizzati al tartufo sono molto richiesti, ma a causa di difficoltà insite nel processo di produzione, la maggior parte
di essi vengono preparati con aroma di sintesi a base di bis-metiltiometano: sono quindi prodotti non naturali. Tale aroma viene spesso aggiunto anche a salse con polpa di tartufo. Per evitare di acquistare prodotti sintetici occorre osservare se sull'etichetta appare la dicitura "aroma" che significa, in pratica, a base di bis-metiltiometano. Quando il prodotto è naturale in genere non appare alcuna specifica oppure è specificato come "aroma naturale". Alcune preparazioni particolari si stanno affermando grazie all'inventiva dei produttori, come le peschette al tartufo d'Abruzzo, preparati con pesche verdi nane, olio ed aceto.
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A caccia di… sapori d’autunno Weekend per imparare a raccogliere il tartufo, per seguire corsi di cucina a base di cioccolata e per scoprire l’essenza del bosco. Le sfumature del foliage che dipingono il bosco di caldi colori, i profumi dell’uva, variegate fragranze di natura sorprendono lo sguardo, l’olfatto e il gusto sulle pendici del Monte Subasio, dove è immerso il resort Romantik Hotel Le Silve di Armenzano (PG). Affacciato su Assisi e Perugia, il resort è il luogo ideale in autunno per esplorare il bosco, il regno animale, i prodotti che nascono dalle terre umbre, i sapori più autentici. Ottobre al profumo di bosco. “Alla ricerca dell’Avventura Perduta” scegliendo uno dei percorsi vita ideati dall’hotel. Con i “Percorsi naturalistici” si parte dalla tenuta a seguito di una guida, inoltrandosi tra 20 km di sentieri dove la natura è l’indiscutibile sovrana. È il signor Biagio che accompagna con destrezza gli ospiti lungo i tracciati solcati nei secoli da pellegrini ed eremiti, scoprendo cascate, forre, ponti sospesi sulle acque e magari volpi, cervi, istrici e cinghiali. Con il “Percorso avventura” si impara a costruire un ponte tibetano, ad accendere il fuoco, costruire una capanna, un arco di fortuna ed orientarsi nel bosco. Per chi preferisce scoprire la fauna c’è il percorso “Bird watching”, tra poiane e gheppi NOI - OTTOBRE 2013
annidati del Parco Regionale del Monte Subasio, fino a spiare i cuculi, le upupe e le ghiandaie. E la “Fattoria didattica”, per conoscere e accarezzare gli animali della tenuta: cavalli ed asinelli, mucche e piccoli maialini, in un viaggio nel tempo nella genuina vita contadina. Il prezzo compreso di 2 notti in camera classic, colazione, una cena di 3 portate (tra cui in occasione dei “Primi d’Italia”, un ottimo primo speciale) e un percorso a scelta è di 180 euro a persona. Ogni attività all'interno della tenuta può essere organizzata su prenotazione per singoli o piccoli gruppi di partecipanti. Creare con il cioccolato. Per un viaggio speciale nei sapori del cioccolato, dal 18 al 27 ottobre 2013, in occasione dell’Eurochocolate di Perugia, il Romantik Hotel Le Silve di Armezano propone il week end più dolce dell’anno con “Evergreen la sostenibile dolcezza dell’essere”, il claim della grande manifestazione perugina che quest’anno diventa eco. Quale circostanza migliore per esplorare l’oasi naturale di Monte Subasio! Con un weekend di 2 notti, al prezzo di 210 euro a persona, sono incluse le colazioni e una
cena con gustosissimo menu di 2 portate e un dessert cioccolatosissimo. Il sabato mattina si va a scuola di cucina per preparare una ghiotta mousse al cioccolato perugino. Segugi di oro nero. Per il “Week end dei Santi”, invece, è prevista una divertente caccia all’oro nero, il tartufo. La guida Fabrizio accompagna i curiosi “segugi” con il fedele Fido alla ricerca del prezioso tubero, con tanto di lezione sulle caratteristiche dei diversi tipi e su come riconoscerli. Il costo del fine settimana di 3 notti è di 300 euro a persona, compresa colazione e una cena con menu di 3 portate a base di tartufo e una cena a scelta dalla carta. Davanti al camino, una deliziosa bruschetta all’olio d’oliva delle Silve e un calice di vino umbro. Per informazioni: Romantik Hotel Le Silve Loc. Armenzano - 06081 Assisi Tel 075.8019000 E-mail: info@lesilve.it Sito Web: www.romantikhotels.com/Armenzano; www.lesilve.it
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E quando tutti i giorni diventano uguali è perchÊ non ci si accorge piÚ delle cose belle che accadono nella vita ogniqualvolta il sole attraversa il cielo. dal libro "L'alchimista" di Paulo Coelho
A LC HIM I S T A il ristorante
L'Alchimista ristorante
Oleggio Castello (NO) - Via Vittorio Veneto, 53 Tel. 0322 53255