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La Carta Cenerentola

SEBASTIANO A. GIUFFRIDA

La Carta Cenerentola

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La migrazione del libro dalla carta al formato elettronico, iniziata nel 1971 ed esplosa nel 2007 con il lettore Kindle, ha decretato il rapido declino della cellulosa, giacché gli e-book offrono al lettore una ridda di benefici e servizi davvero inimmaginabili * .

L’uso della carta come esclusivo supporto per l’editoria è strettamente legato alla rivoluzione della stampa con caratteri mobili di Gutenberg (1455). Prima si sono utilizzati materiali diversi: pietra, argilla, corteccia d’albero, lamiere di metallo, papiri, ecc.

Il dominio della carta comincia ad accusare i primi cedimenti nel 1971 quando nasce il Progetto Gutenberg (la scelta del nome del grande tipografo tedesco non è ovviamente casuale) inventato da Michael Hart con l’intento di mettere a disposizione in formato elettronico tutta la biblioteca mondiale esente da diritti d’autore. Nascono i primi e-book usati come pura e semplice archiviazione di libri che continuano a vivere di e nella carta.

Nel 2000, però, esce il primo libro pensato, in quanto multimediale, per il formato e-book: si tratta del romanzo Riding the Bullet – Passaggio per il nulla di Stephen King. In un solo giorno ne vengono vendute oltre 400.000 copie. Nel 2007, Amazon fa uscire il Kindle, primo lettore e-book dedicato: è l’inizio del declino della carta che da Principessa ritorna al primitivo ruolo di Cenerentola.

Kindle e affini, infatti, offrono al lettore performance e veri e propri benefit che il libro di carta non consente: inchiostro elettronico, opzionale illuminazione discreta e non irritante, ma soprattutto dizionari e traduttori incorporati, sottolineature, segnalibri e scrittura di note, ricerche rapide sia interne al testo che a siti esterni come Wikipedia, ecc. Per non parlare della enorme trasportabilità di intere biblioteche in un solo apparecchio tascabile e del risparmio, a volte notevole, sul prezzo di copertina dei libri. E per di più l’enorme potenziale ipermediale dell’ebook è ancora quasi tutto da inventare.

La carta, priva di strumenti ulteriori alla semplice lettura, viene poi accusata di aver un non irrilevante impatto ambientale in termini di consumo di alberi, di energia elettrica e, soprattutto, di acqua. Povera Cenerentola senza nessun Principe all’orizzonte!

* Questo abstract è stato ampliato anche usufruendo di una presentazione PowerPoint che può essere liberamente scaricata all’indirizzo web: giuffrida.it/cartacenerentola.pptx.

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