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ENDURANCE DA FANTASCIENZA!

FERRARI HA ANNUNCIATO CHE CORRERÀ A LE MANS NEL 2023, IN UN'EDIZIONE CHE GIÀ VEDE TANTISSIME CASE INTERESSATE. COME SI È ARRIVATI ALL'ANNUNCIO DEL CAVALLINO, CHE HA CERTIFICATO IL SUCCESSO DELLA RIVOLUZIONE ENDURANCE VOLUTA DA IMSA E ACO?

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di Marco Cortesi

fa perfino fatica a immaginarsela, la 24 Ore di Le Mans del 2023. Ferrari, Porsche, Peugeot, Audi, Honda, Toyota, Glickenhaus e forse, chissà, anche Alpine, Chevrolet, Ford e BMW…!

Tutte insieme, le une contro le altre; sembra quasi troppo bello per essere vero.

Tuttavia, al momento, questo è lo scenario che ci si attende in base alle conferme ufficiali già arrivate e ai rumor che circolano, tutti peraltro piuttosto circostanziati.

In altre parole… Le Mans è pronta a sbancare, a portarsi via le vincite, le mogli degli altri giocatori e tutto il casinò! E il jolly pigliatutto è stato un cavallo, per la precisione un Cavallino Rampante.

Ferrari ha sorpreso, e non poco, quando ha annunciato un proprio programma nella classe Hypercar. Da tempo si parlava di endurance, ma era più che lecito pensare si trattasse di una delle solite "armi di distrazione" di Maranello, tatticamente utilizzate per ottenere più peso politico nelle trattative con la Formula 1.

Invece si sono verificate le condizioni perché il sogno si trasformasse in realtà e una serie di circostanze hanno trasformato un periodo che si apriva tra grosse difficoltà in un clamoroso successo.

Le regole Hypercar, con la rinuncia di Aston Martin (uno dei due costruttori ufficiali annunciati da tempo) e una Peugeot ancora al di là da venire, avevano scricchiolato parecchio. Dopotutto, si tratta di un concept abbastanza rivoluzionario: quello di prototipi costruiti in libertà, non vincolati strettamente da regole, misure e schemi ma da parametri relativi alle prestazioni finali attese, che poi verranno bilanciate tramite interventi di Balance of Performance tra i vari modelli in pista.

FERRARI TORNERÀ QUINDI A LOTTARE PER LE VITTORIE ASSOLUTE NEL MONDIALE ENDURANCE, CON LA SPERANZA DI RINVERDIRE I SUCCESSI DEGLI ANNI 50 E 60 DEL SECOLO SCORSO E LASCIANDOSI PROBABILMENTE ALLE SPALLE UNA LUNGA STAGIONE DI BATTAGLIE NELLA CATEGORIA GT

LA PRIMA HYPERCAR IN PISTA SARÀ LA NUOVA TOYOTA GR010 HYBRID (NELLA FOTOGRAFIA), CHE NASCE DALL'ESPERIENZA VINCENTE DELLA TS050. ARRIVERÀ ANCHE HONDA, CHE COL MARCHIO ACURA HA GIÀ CONFERMATO DI ESSERE IN FASE AVANZATA DI PROGETTAZIONE, MENTRE FORD AVREBBE GIÀ UN PROTOTIPO PRESSO IL COSTRUTTORE CANADESE MULTIMATIC: SI ATTENDE SOLO L’OK DA DETROIT. DIFFICILE CHE MANCHI CHEVROLET (O CADILLAC), GENERAL MOTORS NON HA MAI MOLLATO IL COLPO NELLE GARE DI DURATA AMERICANE E SAREBBE STUPIDO FARLO ORA CHE LE CORVETTE POTRANNO CORRERE OVUNQUE. PEUGEOT HA ANNUNCIATO UNA SUA HYPERCAR IBRIDA MA È ALLE VISTE PURE RENAULT (PROGRAMMA ALPINE) MENTRE L’ULTIMA DICHIARAZIONE DI INTERESSE È GIUNTA POCHI GIORNI FA DA BMW

Ibride o meno, derivate dalla serie o meno quel che è certo è che le Hypercar richiedono un certo impegno per essere realizzate. Non per altro, nella classe al top dei prototipi endurance ci saranno, nell'anno del debutto, solo cinque vetture: due Toyota, due Glickenhaus, realizzate privatamente dal magnate americano, e un'Alpine che altro non è che una vecchia LMP1 "riciclata" e utilizzabile solo quest'anno.

Poi è arrivata una bomba chiamata LMDh: un accordo senza precedenti con la serie rivale IMSA. Ciò ha portato al riconoscimento reciproco di due regolamenti molto diversi ma entrambi appetibili e che verranno a loro volta resi compatibili grazie al BoP.

La disperazione, si sa, rende tutti molto inclini a trattare, e il risultato è stato un compromesso epocale…. e vincente. Insieme alle Hypercar correranno vetture della filosofia americana, ovvero telai della classe cadetta LMP2 con upgrade estetici personalizzati, motori di ciascun costruttore, e un sistema ibrido low-cost in comune. Avrebbero dovuto chiamarsi Daytona Prototype hybrid, ma sono diventate Le Mans Daytona hybrid.

Si tratta di automobili che possono essere messe in pista con un budget simile a quello delle GT, ma che fanno molta più scena e vendono in maniera efficace il concetto di ibrido. Sono ideali per chi è in cerca di un buon rapporto tra euro investiti e risultati.

Tutto ciò appare la descrizione perfetta di progetti targati Porsche e Audi, che infatti hanno annunciato il loro ingresso in quest'ultima configurazione. Honda ha messo il carico poco dopo… e General Motors ha troppo bisogno di promozione per la sua Corvette per lasciare andare...

Ma l’onda rivoluzionaria non finisce qui. Proprio a causa dei ridotti costi di questo nuovo tipo di prototipi, gli impegni ufficiali nelle classi GT hanno iniziato a venire meno. Porsche ha ridotto a due auto l’impegno nel mondiale, BMW ha chiuso baracca e burattini, Aston Martin ha dato l'addio.

LA SFIDA DEL NUOVO CORSO ENDURANCE VEDRÀ IN PRIMA LINEA ANCHE PORSCHE. NELLA FOTO ALCUNE DELLE VETTURE TEDESCHE VINCITRICI A LE MANS IN PASSATO… MENTRE GIÀ INIZIANO A CIRCOLARE I BOZZETTI DELLA NUOVA LMDH

CHE FINE FARÀ LA CATEGORIA GT? DOPO GLI ANNUNCI DEGLI ULTIMI MESI RELATIVI AI PROTOTIPI, IL FUTURO DELLE GRAN TURISMO, ALMENO NELLA VELOCE (E COSTOSA) CONFIGURAZIONE GTE-PRO, SEMBRA AVVOLTO DA DUBBI. IN USA LA CLASSE È STATA GIÀ CASSATA IN FAVORE DI UNA GT3 RISERVATA AI PROFESSIONISTI, E IN EUROPA SEMBRA VICINA ALL'ESTINZIONE. L'OPZIONE PIÙ OVVIA È L'ADOZIONE DELLE GT3, ANCHE PERCHÉ, A PARTE FERRARI E PORSCHE, POCHI HANNO IL NUMERO DI CLIENTI NECESSARIO PER REALIZZARE UN NUOVO PROGRAMMA DA ZERO

PEUGEOT HA ANNUNCIATO UNA LMDH CON MOTORE V6 BITURBO DA 2,6 LITRI DA 500 KW (680 CV) COLLOCATO NELLA PARTE POSTERIORE ED UN MOTORE ELETTRICO DA 200 KW COLLOCATO ANTERIORMENTE

In America la categoria "maggiore" è stata cancellata mentre in Europa i costi proibitivi hanno portato ad avere in pista solo Ferrari e Porsche.

Ma perché queste ultime hanno deciso di continuare? In verità quattro vetture, anche se pochissime per un mondiale, sono fondamentali per promuoversi presso i clienti "Amateur", che si comprano la macchina e corrono privatamente. Di fatto, per italiani e tedeschi, le gare GT servono non solo a vincere, ma anche per far funzionare un modello di business, con decine di esemplari prodotti.

ALPINE GAREGGERÀ NEL 2021 CON LA A480, UN PROTOTIPO DERIVATO DA UN TELAIO LMP1 E MOTORIZZATO DA UN V8 DI 4,5 LITRI. PER REGOLAMENTO LA A480 POTRÀ CORRERE SOLO UN ANNO, PER LASCIARE POI SPAZIO ALLE AUTO DI NUOVA GENERAZIONE DAL 2022

Cosa fare quindi se la categoria GT di punta rischia di sparire? Come promuovere i programmi per i privati?

Di colpo, competere per la vittoria assoluta non è stato più solo un bel sogno, ma una valida alternativa, nemmeno troppo costosa, per tenere in piedi un mercato… e così è arrivata Ferrari Hypercar.

Una casa così "tradizionale" come quella di Maranello, da sempre costruttrice in toto delle proprie vetture, non avrebbe mai potuto usare le regole LMDh, acquistando telai e sistemi ibridi da terzi, e ha pertanto scelto la LMH, per l'appunto Le Mans Hypercar.

Che potrebbe essere anche venduta ad altre scuderie semiufficiali, come avveniva negli anni '60. Si tornerà forse ad avere Ferrari blu, verdi gialle e bianche tutte nella classe di vertice? Dopo un l'annuncio così dirompente, nessun sogno sembra troppo lontano.

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