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cheroba
by #cheauto!
EXTREME E
LA SFIDA SOSTENIBILE
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LE CINQUE PROVE DEL CAMPIONATO, CHE PORTERANNO I PROTAGONISTI A GAREGGIARE IN ALCUNE DELLE ZONE PIÙ REMOTE E INCONTAMINATE DEL PIANETA, VOGLIONO ATTIRARE L’ATTENZIONE SUL NEGATIVO IMPATTO DEL RISCALDAMENTO GLOBALE E DELLE INTERFERENZE UMANE
3 e 4 aprile scorsi Extreme E ha portato a termine il suo X Prix ad AlUla, in Arabia Saudita, ma forse la vera vittoria è stata ciò che il campionato ha saputo trasmettere a proposito del cambiamento climatico.
Già, perché Extreme E appare essere qualcosa di più di una campionato per veicoli off road “estremi” ed elettrici. Si potrebbe arrivare a dire che il campionato abbia anche una missione ambientalista, che mira ad evidenziare gli effetti devastanti della crisi climatica e a proporre azioni concrete che possono essere intraprese per proteggere il pianeta.
Ognuna delle cinque località dove si svolgono le gare Extreme E ha infatti una peculiarità ambientale da portare alla ribalta. Ad esempio AlUla, sede della prima competizione, è stata scelta per evidenziare i gravi problemi dovuti alla desertificazione, dove si perde produttività biologica.
La serie ha quindi unito le forze con la Fondazione Ba'a per sostenere la conservazione delle tartarughe lungo la costa del Mar Rosso. Il programma è incentrato sulla protezione della tartaruga verde, in via di estinzione, e della tartaruga embricata, in pericolo di estinzione, che sono minacciate per una serie di motivi, tra cui l'intreccio negli attrezzi da pesca, sviluppi immobiliari lungo le coste e i cambiamenti climatici, che causano l'aumento della temperatura della sabbia e l'inondazione dei nidi di tartaruga in seguito all'innalzamento dei mari.
AFFIDATI A EQUIPAGGI MISTI DONNA/UOMO, I SUV ODYSSEY 21 DA 550 CAVALLI SONO STATI PROGETTATI EX-NOVO E REALIZZATI DA SPARK RACING TECHNOLOGY (CON BATTERIE PRODOTTE DA WILLIAMS ADVANCED ENGINEERING). IL VEICOLO SI BASA SU UN TELAIO TUBOLARE IN ACCIAIO RINFORZATO DA NIOBIO ED È IN GRADO DI GARANTIRE PRESTAZIONI ECCEZIONALI, QUALI UN’INCREDIBILE SPINTA, CHE GLI PERMETTE DI ACCELERARE DA 0 A 100 IN 4,5 SECONDI. IL PACCO BATTERIE FORNISCE 400 KW E E IL PESO (CONTENUTO VISTO IL TIPO DI VEICOLO) È DI 1650 KG
ALEJANDRO AGAG, FONDATORE E CEO DI EXTREME E, DOPO L’EVENTO IN ARABIA SAUDITA HA DICHIARATO: "SONO ENTUSIASTA DI QUESTO PRIMO X PRIX DI EXTREME E. IL FINE SETTIMANA HA MANTENUTO LA SUA PROMESSA DI GARE EMOZIONANTI, MA SOPRATTUTTO LA NOSTRA MISSIONE DI CORRERE SENZA LASCIARE TRACCIA E LASCIARE UN IMPATTO POSITIVO DURATURO. SONO MOLTO ORGOGLIOSO DI CIÒ CHE ABBIAMO OTTENUTO IN ARABIA SAUDITA, DAI NOSTRI “FORUM” DI SCIENZIATI DI FAMA MONDIALE FINO AL NOSTRO PROGETTO DI CONSERVAZIONE DELLE TARTARUGHE CON LA FONDAZIONE BA'A. EXTREME E È MOLTO, MOLTO DI PIÙ CHE UNA SEMPLICE COMPETIZIONE MOTORISTICA E SPERO CHE LE PERSONE ABBIANO CAPITO CHE LA CRISI CLIMATICA È UNA QUESTIONE IMPORTANTE E CHE CI SONO MOLTE PICCOLE AZIONI CHE POSSIAMO INTRAPRENDERE PER SALVARE IL PIANETA".
Il fulcro galleggiante del campionato, la nave St. Helena, è stato al centro della scena nel Mar Rosso e ha ospitato una serie di workshop prima dell'X Prix inaugurale, incentrati ma sul problema del cambiamento climatico e sulle possibili soluzioni. Gli ospiti hanno potuto ascoltare alcuni degli scienziati più rispettati al mondo, tra cui il professor Mani Sararhy (King Abdullah University of Science and Technology), Roland Kaeppner (NEOM), Altynay Kaidarova (KAUST), la dott.ssa Shannon Klein (KAUST), il professor Richard Washington e il professor Carlos Duarte. Gli esperti hanno parlato non solo dei problemi ma anche delle soluzioni e dei piccoli passi che tutti possiamo intraprendere per aiutare il nostro pianeta.
Sono state messe in atto molte misure per garantire che Extreme E sia una competizione sportiva il più sostenibile possibile. Zero plastica monouso in loco, stazioni idriche comuni in modo da poter riempire bottiglie riutilizzabili, imballaggi alimentari sostenibili e biodegradabili di Polymateria e persino bidoni per rifiuti particolari, per garantire che tutte le persone presenti riciclassero correttamente.
Anche il consumo di acqua è stato tenuto in grande considerazione dagli organizzatori, che hanno lavorato con aziende locali per la fornitura. L'acqua generata dalle sue celle a combustibile a idrogeno è stata utilizzata per la pulizia delle auto, mentre l'acqua in eccesso condivisa tra le comunità locali.
Insomma, tutto nell’organizzazione Extreme E tende a garantire che gli eventi non lascino tracce.
IL PROFESSOR RICHARD WASHINGTON, MEMBRO DEL COMITATO SCIENTIFICO DI EXTREME E, HA DICHIARATO: "LE CORSE DI VEICOLI ELETTRICI ALIMENTATI AL 100% DA ENERGIA PULITA IN AMBIENTI DESERTICI ESTREMI SONO IL TIPO DI DIMOSTRAZIONE DI CUI ABBIAMO BISOGNO PER ACCELERARE L'ADOZIONE DI NUOVE TECNOLOGIE RISPETTOSE DEL CLIMA. LO SPORT SI SFORZA DI SUPERARE SOGLIE APPARENTEMENTE IMPOSSIBILI, SPESSO CON UN’IMPOSTAZIONE DI SQUADRA. QUESTO È ANCHE CIÒ CHE TUTTI NOI DOBBIAMO FARE PER RISOLVERE IL PROBLEMA CLIMATICO ".
Ma veniamo all’aspetto più puramente “racing” della due giorni Saudita. Va subito detto che sono stati Molly Taylor e Johan Kristoffersson (Rosberg X Racing) a ritagliarsi un pezzo di storia del motor sport, aggiudicandosi la prima gara di questo tipo della storia. Dopo le prove di qualificazione del sabato e una lunga serie di batterie, semifinali, repechage e semifinali, il team Andretti United ha avuto l’onore di scegliere il migliore posto di partenza per la finale, in quanto vincitore del voto dei fans “GridPlay”.
Timmy Hansen si è così schierato in pole position a destra, con Kristoffersson al centro e Loeb di (team X44) a sinistra.
Nella finale Hansen è partito subito all’attacco, precedendo Johan Kristoffersson incalzato da Sebastien Loeb. Kristoffersson (tre volte Campione del Mondo Rallycross FIA) ha però ben presto avuto la meglio su Hansen, utilizzando traiettorie più redditizie sui tornanti, mentre Loeb, alle prese con problemi di servosterzo, è rimasto arretrato. Kristoffersson ha così consegnato la macchina a Molly Taylor con un vantaggio di mezzo minuto. A quel punto la Campionessa Australiana ha dovuto soltanto guidare con attenzione, badando soprattutto a non fare errori e, controllando la gara con disinvoltura, ha chiuso al primo posto con un vantaggio di 23 secondi.
Il prossimo evento in calendario è l'Ocean X Prix, che si svolgerà dal 29 al 30 maggio a Lac Rose, nei pressi di Dakar, in Senegal, a cui faranno seguito l’Arctic X Prix (Kangerlussusaq, in Groenlandia, il 28-29 agosto), l’Amazon X Prix (Para, Brasile, 23-24 ottobre) per finire con il Glacier X Prix in Patagonia (Argentina) nei giorni 11-12 dicembre.
RISULTATO 1° DESERT X PRIX
1. ROSBERG X RACING (JOHAN KRISTOFFERSSON / MOLLY TAYLOR) 2. ANDRETTI UNITED (TIMMY HANSEN / CATIE MUNNINGS) 3. X44 (SÉBASTIEN LOEB / CRISTINA GUTIÉRREZ)
2 LAPS +23.73S +1M38.09S
CLASSIFICA PROVVISORIA EXTREME E
1. ROSBERG X RACING (JOHAN KRISTOFFERSSON / MOLLY TAYLOR) 2. X44 (SÉBASTIEN LOEB / CRISTINA GUTIÉRREZ) 3. ANDRETTI UNITED (TIMMY HANSEN / CATIE MUNNINGS)
PUNTI 35 30 28 4. ACCIONA | SAINZ XE TEAM (CARLOS SAINZ / LAIA SANZ) 26 5. HISPANO SUIZA XITE ENERGY TEAM (OLIVER BENNETT / CHRISTINE GIAMPAOLI ZONCA) 20 6. JBXE (JENSON BUTTON / MIKAELA ÅHLIN-KOTTULINSKY) 17 7. ABT CUPRA XE (MATTIAS EKSTRÖM / CLAUDIA HÜRTGEN) 13 8. SEGI TV CHIP GANASSI RACING (KYLE LEDUC / SARA PRICE) 12 9. VELOCE RACING (STÉPHANE SARRAZIN / JAMIE CHADWICK) 8