9 minute read

chemacchina

Next Article
chenovità

chenovità

HONDA JAZZ CROSSTAR LA BELLEZZA EFFICIENTE

COME TUTTE LE MODERNE CROSSOVER, ANCHE LA HONDA JAZZ CROSSTAR È LA RISPOSTA ALLE TANTE NECESSITÀ DI UN MONDO IN EVOLUZIONE…

Advertisement

di Marco Cortesi

di ......

Non vorrai portarla su una pista da motocross, vero?". Non preoccuparti, direttore. Sono consapevole del fatto che Honda non abbia chiamato Crosstar questa Jazz per un qualche legame col motocross, ma perché è un crossover che può svolgere numerose attività diverse al meglio.

E proprio per questo motivo, l'ho portata su una pista da supermoto!

Nata negli USA negli anni ’70 e poi portata in Europa, la Supermoto è una disciplina che mette alla prova i piloti su piste in asfalto con parti sterrate: uno sport a sé stante che si è affermato grazie a gare molto competitive e variate. In parole povere, un “classico” con l’aggiunta di un “pizzico” di cross.

La Supermoto pare fatta apposta per essere accostata alla Honda Jazz Crosstar ibrida, una vettura razionale ed efficiente in cui la casa giapponese ha “iniettato” un po’ di dinamismo, rendendola un crossover dall’aspetto più giovane, ma anche versatile, capace per l’appunto di coprire qualche attività in più e di farlo con un certo stile.

Max Verderosa, che vola sopra la nostra Jazz, è uno dei grandi interpreti della Supermoto.

E proprio su Honda è diventato Campione Italiano, Europeo e Vicecampione del Mondo, garantendo alla casa giapponese il suo primo e unico mondiale costruttori.

Quando ci parli ti rendi conto che ha una sua filosofia tutta improntata all’efficacia e all’ottimizzazione, anche di sé stesso: “Il cross mette a confronto con molteplici precarietà e difficoltà - spiega Max - ti obbliga ad ampliare la tua visione, a tenere sotto controllo una situazione che cambia continuamente e a ottimizzare ogni aspetto, a partire da quello fisico. Per questo è l’allenamento migliore per chi va in moto, anche solo in pista.”

Ma la Supermoto, con le sue grandi accelerazioni e percorrenze di curva, mette alla prova non solo il fisico, ma anche la fisica: “Per avere successo, occorre conoscere le forze che agiscono sul tuo corpo e sulla moto. L’equilibrio in curva, ad esempio, chiede di interpretare la forza di gravità e la forza centrifuga.”

Alla fine, la performance sta tutta nelle doti di comprensione del mondo circostante, di elaborazione della soluzione più veloce ed efficace, e di adattamento continuo. Un po’ come una casa automobilistica, un pilota di Supermoto o di motocross affronta sfide che si evolvono in continuazione, in un ambiente spesso ostile che muta continuamente, e nel mezzo di una competizione feroce: “Il cross è un allenamento impareggiabile anche per i giovanissimi - conclude Verderosa - che possono apprendere strumenti che gli saranno sicuramente utili non solo nel loro futuro sportivo, ma anche per diventare più equilibrati e consapevoli nella vita e affrontare le sfide che dovranno superare”.

In altre parole, una scuola di vita.

isogna ammetterlo, all’esterno, la Jazz Crosstar non è proprio un fenomeno di personalità. In effetti non cerca neppure di esserlo, ma vuole (e riesce) aggiungere un po’ di aggressività alle linee iper-efficienti della versione “tradizionale”.

All’anteriore troviamo così una calandra più ampia e con aperture più massiccie (in buona parte "finte") incorniciate dalla plastica grezza. Anche lo splitter anteriore e le minigonne sono più pronunciati così come i bordi del passaruota e il diffusore posteriore. La linea laterale vede il parabrezza estendersi verso le fiancate con un ampio finestrino nel primo montante, che viene così sdoppiato. Si garantisce così una soluzione di continuità coi finestrini laterali, mentre la doppia tonalità con tetto e montanti neri (a richiesta) contribuisce a “spezzare” le linee della fiancata, piuttosto massicce.

Le barre portatutto, i cerchi diamantati di serie e gli specchietti con indicatori di direzione integrati contribuiscono ad aumentare la percezione di design e qualità costruttiva.

A guidare la mano dei designer in questa vettura è stato soprattutto il concetto giapponese di "Yoo no bi" che riconosce la bellezza negli oggetti di uso quotidiano perfezionati nel tempo ed ergonomicamente soddisfacenti.

Una filosofia applicata anche all'interno, con un sapore minimal e lineare.

LA GAMMA JAZZ, INSIEME ALLO SCOOTER GT FORZA 750 HANNO CONQUISTATO GLI AMBITISSIMI PREMI RED DOT 2021, NELLA CATEGORIA "DESIGN DI PRODOTTO". I RED DOT AWARDS SONO ASSEGNATI (DA 50 ESPERTI INTERNAZIONALI) ALLE MIGLIORI SOLUZIONI DI DESIGN IN TERMINI DI PRODOTTO, BRAND E COMUNICAZIONE. I CRITERI PER L'AGGIUDICAZIONE SONO RIVISTI DI ANNO IN ANNO COSÌ DA RIFLETTERE I REQUISITI TECNICI, SOCIALI, ECONOMICI ED ECOLOGICI PIÙ RECENTI. HONDA VANTA UNA LUNGA STORIA NEI RED DOT AWARDS, CULMINATA CON IL PREMIO PIÙ AMBITO, QUELLO DI "BEST OF THE BEST" PER LA HONDA E. ALTRE "BEST OF THE BEST" SONO STATE LA S2000 NEL 2001 E LA CIVIC NEL 2006

L'abitacolo è realizzato con materiali robusti e moderni. Il touchscreen centrale HMI da 9" (di serie sulle versioni Elegance ed Executive) e il quadro strumenti TFT da 7" (di serie sull’intera gamma) sono di facile lettura e non danno al guidatore troppe informazioni non richieste. E’ inoltre presente la comodissima integrazione con Apple CarPlay e Android Auto (non sulla versione base). L'infotainment è particolarmente funzionale, lo stesso apprezzato sull'elettrica Honda E.

Come per le generazioni precedenti anche sulla nuova gamma Jazz lo spazio a bordo non manca mentre la soluzione dei montanti anteriori sottili migliora il campo visivo, che passa da 69° a 90°. La capacità del baule va da 298 litri a 1.205 litri ma va rilevato che grazie allo studio di design che ha permesso di portare la batteria servizi nel vano anteriore (e il serbatoio spostato sotto i sedili) la Jazz mantiene la versatilità dei "magic seat", che si abbattono completamente creando un vano di carico quasi piatto.

Il sistema ibrido e:HEV è stato sviluppato ad hoc per la nuova Jazz ma si basa sullo stesso concetto i-MMD visto sulla CRV. Sono presenti due potenti motori elettrici e un propulsore a benzina i-VTEC da 1.5 litri, una batteria agli ioni di litio da 0,8 kwh.

Nella maggior parte delle condizioni di guida in città, la Jazz passa continuamente dalla modalità EV Drive a quella Hybrid Drive, ovvero dalla modalità puramente elettrica a quella che usa il propulsore solo per dare carica alla batteria.

La trazione infatti arriva dai motori elettrici e l'unità a benzina viagga al regime ideale per la ricarica. In caso di guida a velocità di crociera in autostrada, invece, viene utilizzata la modalità Engine Drive, con una frizione che porta ad intervenire il motore a benzina, mentre nelle situazioni di massimo carico i due propulsori spingono insieme. Il risultato è una guida discretamente brillante e anche se i numeri non sono da record (9.9 secondi nello 0-100 a causa del peso extr) la performance è ragionevolmente dimensionata "vita reale". I consumi restano relativamente contenuti nonostante gli oltre 1.300 chili di peso e l'imponente sezione frontale, anche grazie ad ampio lavoro di efficientamento realizzato dalla casa.

Su strada la Jazz, pur con l’inevitabilmente coricamento dovuto al corpo vettura rialzato e al peso di oltre 1300 kg, mostra un comportamento sano, con un avantreno estremamente solido che "ci sta" anche quando si entra in curva a velocità medio-alte. Merito di molti affinamenti a livello di geometrie e componenti e di uno sterzo ben calibrato.

Da segnalare la tecnologia AHA, che lavora insieme al controllo di stabilità e applica alle ruote interne una leggera forza frenante per far "girare meglio" la vettura. Soddisfacente la frenata nonostante la massa, con quattro freni a disco ben dimensionati.

Il comparto della sicurezza attiva presenta tutte le funzioni necessarie, fino a qualche anno fa

IN GIAPPONE SONO INIZIATE LE VENDITE DELLA HONDA LEGEND EX, EQUIPAGGIATA CON IL NUOVISSIMO PACCHETTO DI FUNZIONI DI SICUREZZA HONDA SENSING ELITE, CHE RAPPRESENTA UN’EVOLUZIONE DEL PACCHETTO HONDA SENSING. UNA DELLE NUOVE TECNOLOGIE ELITE È IL SISTEMA TRAFFIC JAM PILOT, FUNZIONE DI GUIDA AUTONOMA DI LIVELLO 3 (GUIDA AUTOMATIZZATA IN UN'AREA LIMITATA). IL SISTEMA DETERMINA LA POSIZIONE DELL’AUTO E LE CONDIZIONI DELLA STRADA UTILIZZANDO I DATI DELLE MAPPE TRIDIMENSIONALI E IL SISTEMA SATELLITARE GLOBALE DI NAVIGAZIONE, RILEVANDO A 360 GRADI OGNI OGGETTO CHE SI TROVI NEL RAGGIO DELLA VETTURA ANCHE TRAMITE L’AUSILIO DI DIVERSI SENSORI. ALLO STESSO TEMPO, IL SISTEMA TIENE TRACCIA I LIVELLI DI ATTENZIONE DEL GUIDATORE UTILIZZANDO LA TELECAMERA DI MONITORAGGIO. SULLA BASE DELL’ANALISI CONTINUA DI QUESTA VASTA GAMMA DI INFORMAZIONI, L’ECU (UNITÀ ELETTRONICA DI CONTROLLO) OPERA RICONOSCIMENTI, PREVISIONI E DECISIONI DI GUIDA ADEGUATE E APPLICA UN CONTROLLO DI ALTO LIVELLO SU ACCELERAZIONE, FRENATA E STERZATA. LO SVILUPPO DEL SISTEMA HA IMPIEGATO SIMULAZIONI ULTRA REALISTICHE (CON CIRCA 10 MILIONI DI POSSIBILI SITUAZIONI REALI SIMULATE) OLTRE AD EFFETTUARE DIVERSE PROVE DIMOSTRATIVE CON LA GUIDA DI VEICOLI TESTER SULLE AUTOSTRADE GIAPPONESI, PER UN TOTALE DI CIRCA 1.3 MILIONI DI CHILOMETRI PERCORSI

prerogativa delle vetture di classe superiore, che ora si stanno fortunatamente estendendo a tutti i segmenti (alcune di loro diventeranno obbligatorie dal 2022).

Il pacchetto di tecnologie, denominato Honda Sensing, comprende frenata automatica d'emergenza, cruise control adattativo, mantenimento a centro corsia (sopra i 72 km/h) e avviso/mitigazione di abbandono della carreggiata. Inoltre è presente la rilevazione dei segnali stradali (con limitatore attivo della velocità), regolazione automatica dei fari, oltre agli immancabili sensori di parcheggio.

Da segnalare che, nonostante disponga solo di una telecamera e non radar, il sistema resta affidabile anche di notte e col maltempo, che sono solitamente il tallone d'achille di questa tecnologia.

Oltre alla telecamera di nuova generazione, aiutano potenti fari a LED che le consentono una migliore messa a fuoco. Il sistema Sensing è di serie su tutte le versioni: sulla Jazz "bassa" è però previsto il sensore dell'angolo cieco, non disponibile sulla Crosstar, forse a causa della maggiore altezza.

La Jazz Crosstar ha molta qualità e dotazioni che si riflettono nel prezzo d'acquisto. Il modello base della Crosstar, che è completissimo, parte da 27.150€ (1.500 in più rispetto alla versione "tradizionale"). Aggiunto il tetto nero, che costa 1.350€, e giocando con gli accessori, il totale può avvicinarsi ai 30.000€, che garantiscono però una vettura ricca, affidabile e versatile, ma soprattutto che ha tutta l’aria di poter durare per sempre.

This article is from: