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Come godersi le Dolomiti
Stella ALPINA
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UNA GARA DI REGOLARITÀ ATTRAVERSO GLI INCANTEVOLI PANORAMI DELLE DOLOMITI, FRA VETTE INCONTAMINATE E PASSI MONTANI DI RARA BELLEZZA
nome di un evento motoristico è stato più azzeccato: Stella Alpina. Dall’11 al 13 giugno ha si è svolta la 36° rievocazione storica di questa gara di regolarità unica ed emozionante, che ha portato gli equipaggi attraverso paesaggi semplicemente meravigliosi e totalmente incontaminati.
Organizzata da Canossa Events e Scuderia Trentina, la manifestazione ha richiamato equipaggi dall’Italia ma anche che da numerosi paesi vicini, come Germania, Regno Unito e Francia, e lontani, quali Argentina e Giappone.
L’impegnativo (a dir poco) percorso ha valicato dieci spettacolari passi di montagna e toccato sei suggestivi laghi alpini, mentre la bellezza maestosa delle Dolomiti ha fatto da sfondo alle 65 prove cronometrate (6 quelle di media) e ai 12 i controlli orari, su un totale di ben 457 chilometri.
Insomma, un entusiasmante crescendo di emozioni, attraverso tre intense giornate di guida, dove le vetture storiche e moderne si sono contese i primi posti della classifica.
Venerdì 11 giugno, dopo gli accrediti e le verifiche (presso l’Aeroporto G. Caproni di Trento) le vetture in gara sono partite dal centro storico di Trento sotto uno splendido sole.
Lungo la bellissima strada da Trento ad Andalo, gli equipaggi hanno attraversato la località di Mezzolombardo, caratterizzata dalle suggestive vigne e dallo scenografico Castel Belfort.
Dopo un breve sosta ad Andalo la carovana ha proseguito verso Molveno, dove le vetture hanno costeggiato il lago, per poi raggiungere Madonna di Campiglio per la conclusione della prima tappa.
“LA MANIFESTAZIONE È STATA VERAMENTE BEN ORGANIZZATA - HA COMMENTATO IL PATRON DELL’EVENTO FIORENZO DALMERI - IL TEMPO CI HA CERTAMENTE SORRETTO MA CI HA AIUTATO LA SCELTA DEL PERCORSO, MOLTO BELLO DURANTE TUTTE E TRE LE GIORNATE, CON PAESAGGI INCREDIBILI ED AFFASCINANTI, IN PARTE ADDIRITTURA COPERTI DI NEVE. SONO CONVINTO CHE L’EDIZIONE 2021 SIA STATA UNA DELLE PIÙ BELLE DEGLI ULTIMI ANNI IN TERMINI DI PERCORSO, MA ANCHE DI ORGANIZZAZIONE, QUALITÀ, AMBIENTI E LUOGHI VISITATI”
TRA LE AUTO STORICHE PRIMO ASSOLUTO (E TROFEO AZIMUT) L’EQUIPAGGIO MICHELE LAFORTEZZA - ILARIA CARTURAN, SU INNOCENTI MINI COOPER MK2 DEL 1969. AL SECONDO POSTO MAURO ARGENTI - ROBERTA AMOROSA SU PORSCHE 911 T 2.2 DEL 1969, MENTRE AL TERZO POSTO SI SONO PIAZZATI GIOVANNI PEDRALI - SIMONA BONOMELLI SU AUSTIN HEALEY BN4L 100SIX DEL 1956. PRIMI TRA LE FERRARI MODERNE FABIO VERGAMINI E ANNAMARIA FABRIZI, SU UNA 488 GTB DEL 2017, CHE HANNO PRECEDUTO LUCILLA SARTORI - MONICA MENEGUZZO SU GTC4 LUSSO DEL 2016 (CHE HANNO PURE VINTO LA COPPA DELLE DAME) E ENRICO ZOBELE - IVANA TRENTINAGLIA CON UNA 488 PISTA SPIDER DEL 2020. LA PRIMA SCUDERIA CLASSIFICATA È STATA LA AMAMS TAZIO NUVOLARI
Sabato gli equipaggi si sono diretti verso la Val di Non e la Val di Sole. Le splendide montagne del Parco Naturale Adamello Brenta hanno accompagnato la competizione che, dopo una breve sosta a Rumo, è proseguita verso San Pancrazio e Merano. Da qui i partecipanti si sono diretti verso la Val Passiria per poi affrontare il Passo del Giovo, costeggiando il lago di Alborello. Dopo aver attraversato il tipico centro storico di Vipiteno, le vetture hanno raggiunto il Passo Pennes, a 2.100 mt di quota, prima di ridiscendere verso il centro cittadino di Pennes per poi raggiungere Bolzano. Da qui le vetture in gara sono ripartite alla volta del Passo della Mendola, a 1363 mt di quota, per poi giungere per poi sostare brevemente a Malè prima di rientrare Madonna di Campiglio a conclusione della seconda giornata di gara.
La terza e conclusiva tappa, ha visto i concorrenti dirigersi prima verso Pinzolo e poi valicare in sequenza il Passo del Daone, a 1291 mt di quota, e il Passo Duron, dove si sono fermati per una breve pausa. A seguire sono state toccate località quali la Val Lomasona, Sarche e l’azzurro lago di Toblino per poi raggiungere Arco prima del rientro a Trento.
Da sottolineare che il pranzo e le premiazioni finali si sono svolte nel bellissimo giardino esterno del Museo delle Scienze di Trento (MUSE), progettato dal celebre architetto Renzo Piano.
Stella Alpina quest’anno ha deciso di lasciare ai vincitori un premio del tutto unico e speciale. Le coppe sono state infatti realizzate utilizzando il legno degli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia del 2018, che ha abbattuto 30 milioni di alberi. Un piccolo gesto solidale, ma dal grande significato simbolico, che mira a proteggere questo bellissimo territorio.
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