#cheauto! - Novembre 2021

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Nr.

62

Novembre 2021

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AVVENTURA in SICILIA

Bentley Continental GT Speed L. Rover Evoque PHEV Nissan Navara GMC Canyon AT4

Zeekr 001 Hyundai Ioniq 5 Bermat GT


Nr.

62

Novembre 2021

SOMMARIO 7 #chefoto! 24 #cheroba! Ritorno a Comiso 36 #chebella! Bermat GT 46 #chemacchina! Land Rover Evoque PHEV 60 #chemacchina! Nissan Navara 72 #chestoria! Monroe ammortizza la Cina 78 #chenovità! Hyundai Ioniq 5 92 #cheleggenda! Trofeo Milano 102 #chefuoristrada! Fiera Internazionale Fuoristrada 110 #chefuoristrada! GMC Canyon AT4 OVRLANDX




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#chefoto

Il 23 ottobre scorso a Firenze, presso la Fortezza da Basso, la nuova hypercar "Evantra Pura" si è aggiunta al bouquet delle creature di Luca Mazzanti. L’auto è stata presentata presso lo stand “MuDeTo | Museo del Design Toscano” alla Florence Biennale, importante manifestazione d'Arte Contemporanea e Design di respiro internazionale. Il primo esemplare di “Evantra Pura” si è mostrato ai presenti in una livrea molto speciale, ispirata alle origini del nome "Evantra" ed al tema al femminile, che caratterizza l' edizione della Florence Biennale 2021


PRONTI A PERCORRERE LE STRADE DEL FUTURO.

Il mondo della mobilità sta cambiando e così pure l’esperienza di guida che i vostri clienti si aspettano. Il futuro della mobilità sta per essere riprogettato sulle ali di Monroe.

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#chefoto

E’ in arrivo la nuova versione della Ford Focus, caratterizzata da un design espressivo e propulsori elettrificati, a cui si aggiungono una connettività avanzata e tecnologie di assistenza alla guida all’avanguardia. Queste ultime, introdotte per la prima volta su Focus, includono il Blind Spot Assist che monitora l'angolo cieco del conducente per i veicoli che si avvicinano da dietro e può controsterzare automaticamente, impedendo al guidatore di effettuare una manovra di cambio corsia nel caso in cui venga rilevata una potenziale collisione. Per la prima volta, la trasmissione automatica è disponibile anche con i propulsori ibridi EcoBoost Hybrid da 48 V (con potenze fino a 155 CV) oltre che per le motorizzazioni diesel. Ford ha inoltre ampliato il vano di carico, che ora sulla versione station wagon raggiunge i 1.653 litri


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#chefoto

Piano piano il mistero che avvolge il fuoristrada concepito dal colosso industriale Ineos, battezzato Grenadier, sta evaporando ed anche in Italia centinaia di appassionati hanno potuto provare un paio di prototipi, a fianco dei collaudatori della casa. E’ accaduto in ottobre prima a Padova e in seguito a Viareggio, in occasione della Fiera Internazionale Fuoristrada, di cui parliamo più avanti. Grenadier è un veicolo off road “duro e puro”, senza concessioni al lusso o all’eleganza ma totalmente votato alla funzionalità e alla capacità di affrontare terreni di tutti i tipi. Il veicolo è dotato di un propulsore BMW da 3.0 litri (sei cilindri benzina o diesel) abbinato ad un cambio automatico ZF a 8 rapporti



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#chefoto


Fresco di aver ottenuto un terzo posto nel suo secondo anno nella Indycar Series, Pato O'Ward, pilota del team Arrow McLaren SP, ha provato il puro divertimento di guida. Offerto dalla McLaren Elva. Utilizzando l'ultima generazione di animazione 3D e il “design computer e motion graphics”, il video (vedi link) traccia paralleli ben visibili tra "l’ufficio” di Pato (la sua macchina Indy Car) e la connessione viscerale, l'impegno e il divertimento offerto dalla McLaren Elva: “Ogni volta che corro, sfido il vento. L'ho tagliato… lo taglio e lo piego. - ha detto Pato O'Ward - Questo è il mio punto di osservazione dall’abitacolo della mia macchina da corsa e l'Elva è la prima vettura da strada McLaren in cui puoi provare queste sensazioni. È il mio mondo che prende vita, incarnato in una supercar"


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#chefoto

Per dare ai team e ai piloti la migliore possibilità di prepararsi con la nuova BMW M4 GT3, BMW M Motorsport ha organizzato una settimana di test a Valencia in ottobre. I piloti ufficiali BMW Augusto Farfus e Jens Klingmann, entrambi fortemente coinvolti nello sviluppo della muova M4 GT3, hanno insegnato agli ospiti tutto sui punti di forza e le caratteristiche speciali della nuova arma BMW per le gare GT. Robert Ravaglia, ex Campione DTM e ex Campione del Mondo Turismo è rimasto impressionato dopo il suo test drive e ha dichiarato: “Congratulazioni a BMW M Motorsport per lo sviluppo di questa macchina. È stata un'esperienza fantastica poter fare un paio di giri… la BMW M4 GT3 è un'auto vincente”



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#chefoto

La Lamborghini Countach LP 400 S del 1979, telaio numero 1121112, è conosciuta da molti per essere stata la protagonista del film “The Cannonball Run” (in Italiano “La corsa più pazza d’America”) del 1981, che vedeva la partecipazione di attori del calibro di Roger Moore, Burt Reynolds, Dean Martin, Sammy Davis Junior e Farrah Fawcett. A 40 anni esatti dall’uscita del film quella Countach è entrata nella storia ed è stata inserita tra le sole 30 vetture ad oggi considerate di importanza nazionale per gli Stati Uniti d’America, dal National Historic Vehicle Register della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Per celebrare questo momento storico, la Countach è stata esposta all’interno di una teca in cristallo presso il National Mall di Washington D.C., luogo storico della capitale USA, sede del Lincoln Memorial e del monumento a George Washington



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#chefoto

Hon Hai Technology Group (Foxconn), leader mondiale nello smart manufacturing, ha recentemente presentato tre veicoli elettrici sviluppati autonomamente: la Model C, l'autobus elettrico Model T e la berlina Model E, sviluppata in collaborazione con Pininfarina. L'annuncio è sottolinea l'impegno di Hon Hai a diventare un produttore automobilistico globale di prossima generazione. La Model E, sviluppata congiuntamente da Hon Hai e dallo studio di design italiano Pininfarina, è una berlina di lusso tecnologicamente innovativa di fascia medio-alta. Lo spazio del sedile posteriore può trasformarsi in un ufficio mobile dedicato, con dispositivi mobili personali perfettamente collegati all'autovettura, consentendo una serie di applicazioni intelligenti come l'apertura delle porte con riconoscimento facciale, finestre intelligenti e interfacce veicolo e ambiente. Oltre al lusso e al comfort, la Model E offre prestazioni elevate e tecnologia di controllo dinamico avanzata. Grazie ad un motore di circa 750 cavalli l’auto passa da 0 a 100 km in appena 2,8 secondi. La casa dichiara un'autonomia di ben 750 km!



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#chefoto


La quinta generazione della Jeep Grand Cherokee presenta una nuova architettura, un nuovo sistema di propulsione ibrido plug-in, un nuovo design degli esterni, nuovi interni di qualità artigianale e tecnologie all’avanguardia, cose che ne fanno la Jeep Grand Cherokee più tecnologicamente avanzata e dalle prestazioni 4x4 migliori di sempre. Le capacità di cavarsela in off-road sono una qualità indiscussa di questo suv, grazie a tre sistemi 4x4 Quadra-Trac I, Quadra-Trac II e Quadra-Drive II. Ora le sospensioni pneumatiche Jeep Quadra-Lift (con ammortizzazione elettronica semi-attiva) offrono 28,7 cm di altezza da terra e 61 cm di capacità di guado, mentre il sistema di disconnessione della barra stabilizzatrice, esclusivo nella categoria, garantisce una migliore trazione su rocce e terreni scivolosi. Nella versione più estrema “Trailhawk 4xe” l’auto ha compiuto l’impegnativo percorso Rubicon Trail in modalità totalmente elettrica

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RACING

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#cheroba

BENTLEY CONTINENTAL GT SPEED

RITORNO A COMISO

BENTLEY MOTORS HA LANCIATO UN NUOVO FILM CHE CATTURA E CELEBRA L'INCREDIBILE CAPACITÀ DINAMICA DELLA GT SPEED. INTITOLATO "CONTINENTAL DRIFT" E GIRATO IN SICILIA IN UNA BASE AEREA ABBANDONATA, IL FILM MOSTRA LA PORTATA DELLE PRESTAZIONI DELLA GT DI PUNTA DI BENTLEY, COMPRESE DERAPATE INCREDIBILMENTE PRECISE IN UN CONTESTO DI GRANDE FASCINO SCENOGRAFICO



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#cheroba

Ritorno a comiso

rendi una base NATO, abbandonata da decenni, e trasformala in un pista… questo è il gioco di prestigio, perfettamente riuscito, che ha recentemente impegnato gli uomini Bentley e una troupe cinematografica in Sicilia, per alcuni giorni. Originariamente costruita nel 1936, la base di Comiso era stata ricostruita negli anni '80 come sede di 112 missili Cruise, ciascuno con una testata nucleare, ed è stata la più grande base aerea della NATO nell'Europa meridionale. Fu abbandonata quasi 30 anni or sono e da allora è stata lentamente e inesorabilmente recuperata dalla natura. E Comiso Air Station si è rivelato il luogo ideale per creare, in un ambiente sicuro ed unico, un video le cui immagini documentano le capacità prestazionali della GT Speed. “Abbiamo deciso di creare un percorso in stile gimkana - ha commentato Mike Sayer, Head of Product Communications di Bentley - e il passo successivo è stato quello di progettare un film diverso da qualsiasi cosa avessimo prodotto prima. Far driftare una Bentley metallic yellow attorno a una base aerea abbandonata è stata sicuramente una nuova esperienza per noi, ma siamo felici di mostrare quanto sia diventata dinamica la migliore Ground Tourer al mondo”.



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#cheroba

Ritorno a comiso

Il film è stato realizzato dal pluripremiato regista automobilistico David Hale, supportato da esperti piloti di droni e dal produttore video e fotografo Mark Fagelson. "Continental Drift" mette in mostra il talento della GT Speed come una delle Grand Tourer a quattro posti più veloci e dinamiche al mondo, che si riflette anche sull'eredità della vettura. La R-Type Continental del 1952, che si vede all'inizio e alla fine del film, è parte della Bentley Heritage Collection e ai suoi tempi era l'auto a quattro posti più veloce del mondo. Il design elegante ma potente della R-Type Continental è stato anche l'ispirazione per il design della attuale Continental GT, con lo stesso DNA sottolineato da una linea carica di energia che parte dalla ruota anteriore, dal rigonfiamento sopra le ruote posteriori e dalla linea del tetto spiovente. La nuova Continental GT Speed Coupé e Cabrio è probabilmente la Bentley più avanzata e prestazionale di sempre, rappresentando l'apice delle Gran Turismo ad alte prestazioni… ma senza compromessi in termini di comfort o lusso. Il telaio della vettura è stato concepito pensando alle prestazioni dinamiche e la ripartizione della coppia, polarizzata sul retrotreno della GT Speed, invia nella maggior parte delle condizioni di guida la potenza dei suoi 635 CV alle ruote posteriori. La migliore dinamica in curva e l'aderenza extra fornita da un insieme di nuovi sistemi (tra cui eLSD,



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#cheroba

Ritorno a comiso

le quattro ruote sterzanti e il nuovo ESC) consentono all'auto di affrontare qualsiasi curva con un maggiore livello di precisione e sicurezza. Questo gioiello Bentley è inoltre in grado di estrarre le massime prestazioni dalla trazione disponibile, il che si traduce in una accelerazione e una compostezza sorprendenti… o in una intenzionale derapata controllata. Con il propulsore a 12 cilindri che eroga 900 Nm di coppia, la GT Speed è una Bentley che può essere guidata al limite con incredibile facilità e sicurezza. Una combinazione di quattro tecnologie del telaio conferisce alla Continental GT Speed un livello eccezionale di agilità, prestazioni e qualità di guida. Il nuovo sistema elettronico delle quattro ruote sterzanti esalta la natura dinamica della Speed in ciascuna delle modalità di guida. Alle basse e medie velocità le ruote posteriori della GT Speed vengono sterzate in direzione opposta a quelle anteriori per favorire un rapido cambio di direzione, aumentando notevolmente la sensazione di agilità. Lo sterzo è diretto, preciso e un aumento proporzionato della sensazione di sterzata regala ancora più fiducia al guidatore. A velocità elevate, le ruote posteriori sterzano invece nella stessa direzione di quelle anteriori, per migliorare la stabilità. Per la prima volta su una Bentley, l'ultima generazione della Continental GT Speed introduce anche


Bentley Milano (designato quale partner ufficiale nel 2016) ha da poco aperto ufficialmente la sua nuova sede nella capitale italiana dell'eleganza, della tecnologia e dell'innovazione. Luminoso e accogliente, il nuovo salone Bentley Milano ha un’area di 500 mq oltre a 1.000 mq di spazio esterno e 800 mq dedicati alla nuova officina. I clienti si potranno anche cimentare nella configurazione della propria vettura in un'area dedicata, dove potranno toccare con mano le pelli, i materiali di finitura del cruscotto, le cuciture e anche scoprire tutte le possibilità offerte da Mulliner Personal Specification


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#cheroba

Ritorno a comiso

l'utilizzo di un differenziale elettronico a slittamento limitato (eLSD). Specificamente sintonizzato con il controllo della trazione e i sistemi del telaio attivo, l'eLSD offre una maggiore dinamica, una migliore stabilità longitudinale, una migliore regolazione dell'accelerazione e offre una migliore trazione in condizioni stradali sfavorevoli. In tutte le modalità ciò garantisce una trazione migliore, fornisce un maggiore livello di fiducia per il conducente e rende il veicolo più stabile alle alte velocità. In modalità SPORT, l'eLSD è stato messo a punto per bilanciare la risposta dell’acceleratore, garantendo migliore risposta nella percorrenza della curva e maggiori prestazioni di accelerazione. Il vantaggio combinato significa che la Continental GT Speed offre ora una maggiore disponibilità di regolazioni e quindi più che mai focalizzata sul guidatore, senza compromettere il comfort o la stabilità. Va anche sottolineato che la distribuzione della coppia può variare su tutta la catena cinematica in base alla modalità di guida selezionata. In COMFORT e BENTLEY, il sistema può inviare fino al 36 percento della coppia all'asse anteriore per mantenere l'auto sicura e senza sforzo. Ciò contrasterà anche il sovrasterzo applicando fino a 400 Nm alle ruote anteriori. In modalità SPORT, il sistema limita la coppia disponibile agli assali anteriori al 28%,



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#cheroba

Ritorno a comiso

per mantenere un livello di coppia più elevato sull'assale posteriore e consentire una sensazione di guida più “muscolare”. Per parte loro i nuovi freni carboceramici vantano dischi anteriori da 440 mm di diametro (combinati con nuove pinze anteriori a dieci pistoncini,) cosa che rende l’impianto il più grande che abbia mai equipaggiato una Bentley… ma anche il freno per auto di serie più grande al mondo, pur essendo 35 kg più leggero rispetto a un impianto frenante convenzionale. Questa ultima generazione di dischi è stata appositamente sviluppata per fornire prestazioni incredibili con materiale di attrito privo di rame, riducendo così l’impatto ambientale. Il nuovo sistema di controllo elettronico della stabilità (ESC) offre un livello di libertà ancora maggiore per il guidatore esperto. Con il sistema ESC attivato, l'auto garantisce una stabilità rassicurante su superfici irregolari, percorsi misti impegnativi o in condizioni meteorologiche avverse. Al contrario con l'ESC disattivato, emergono l'aderenza meccanica e l'equilibrio intrinseco della GT Speed, consentendo un'esperienza incentrata sul guidatore precedentemente vista solo nelle vetture Bentley da competizione. Infine va anche ricordato che grazie alle quattro ruote sterzanti e all'eLSD il conducente può scegliere di bilanciare l'acceleratore e lo sterzo per offrire angoli di imbardata progressivi e senza sforzo.


E se desiderate acquistare questa splendida Bentley Derby da 3,5 litri del 1935 dovete rivolgervi a Gullwing Motor Cars, un importante commerciante e restauratore del Queens - New York. Con carrozzeria originale Park Ward Drophead Coupé, questa vettura mostra una sorprendente finitura di vernice bicolore, che ora appare piuttosto invecchiata ma è facilmente restaurabile; la struttura della carrozzeria è invece in ottime condizioni. La tappezzeria e il legno sono ben tenuti anche se gli interni hanno bisogno di una buona “rinfrescata”. L’auto, spinta dal suo motore originale, si guida bene. Il prezzo? 117.500 dollari…. fatevi avanti!

#ca!


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#chebella

BERMAT GT

B E L L A E POSSIBILE


NASCE IN TRENTINO LA NUOVA SPORTCAR VELOCE, BELLA, MODERNA E ITALIANA AL 100%. IL PROGRAMMA PREVEDE DI COLLOCARE SUL MERCATO LA VERSIONE GT-PISTA DALLA PRIMA METÀ DEL 2022. A SEGUIRE, VERRANNO PROPOSTE LA VARIANTI STRADALI CON POWERTRAIN ENDOTERMICO E FULL ELECTRIC


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#chebella

Bella e possibile

La Bermat GT-Pista ha una carrozzeria in fibra di carbonio, così come la monoscocca, per ottenere un veicolo leggero e resistente, nel rispetto delle norme FIA per i prototipi della categoria CN. Le dimensioni della versione GT-Pista sono: lunghezza 4600mm, larghezza 2000mm, altezza 1200mm con un passo di 2600mm e un peso a vuoto da nell’ordine dei 1100kg. Il powertrain accoppiato a questa prima versione della neonata GT permette di far scattare la vettura da 0 a 100Km/h in circa 4 secondi. Il motore, un 4 cilindri da 1996cc in linea sovralimentato, disposto posteriormente in senso longitudinale, è capace di erogare dai 320cv ai 400cv, con coppie fino a 450 Nm. Il cambio, sequenziale a 6 rapporti ad innesti frontali e differenziale autobloccante, è azionabile con paddle-shift dedicato


chiama Bermat GT-Pista la prima versione del neonato brand, capitanato in quel di Rovereto (Trento) da Matteo Bertezzolo, un sognatore capace di concretizzare una vettura che rappresenta un mix di bellezza e prestazioni.

Alessandro Camorali, direttore del centro stile - Tutto è in movimento anche da ferma, linee scolpite e volumi organici si alternano in una silhouette di un'altra epoca, esaltando i fasti delle sportcar del passato ma con un nuovo corso avveniristico nei volumi”.

Lo stile è opera dello Studio CAMAL di Torino, giovane firma di design fondata da Alessandro Camorali e già nota nel nuovo corso dei centri stile torinesi. “La prima creatura di Bermat è stata ideata dal team di design ispirandosi ad un oggetto volante non identificato riportato a terra. - sono le parole di

Il muso aggredisce l'asfalto molto più in basso del solito, come non si vedeva dagli anni '70, mentre la coda si ispira, nei suoi parafanghi “pinnati”, al mondo delle esplorazioni spaziali anni '60, il tutto strizzando l'occhio alla cultura pop degli anni '80. Un mix dirompente (e decisamente riuscito)


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#chebella

Bella e possibile

che trascende le mode e il tempo per sfrecciarvi nel mezzo! Italiana già nell'aspetto delle sue forme generali, la Bermat GT-Pista ha una cupola pronunciata a cui sono collegate, in bella mostra, due porte ad ali di gabbiano capaci di donare la sinuosità tipica delle sportcar di razza, mentre i parafanghi permettono una nuova interpretazione stilistica dei volumi ed un interessante incontro con il corpo vettura. La fiancata, filante e slanciata, separa in diagonale l'intera figura, svuotandone la parte bassa e mettendone in luce prese d’aria e buona parte delle gomme, scoprendo elementi tecnici solo dove necessario. L'anteriore è aggressivo ma allo stesso tempo armonico, lo splitter diventa un tema iconico dell'identità Bermat mentre i due proiettori tondi per ciascun lato, incastonati nei parafanghi, disegnano un'accattivante geometria frontale. Il posteriore mostra invece un cofano motore attentamente lavorato nello stile, ottimizzato al tempo stesso per fungere da coda aerodinamica così come da estrattore calore. Osservandola da dietro si avrà l'impressione di inseguire un'astronave spaziale nata dall'immaginazione della cultura sci-fi anni '90, tanto cara a



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#chebella

Bella e possibile

Le sospensioni sono a triangoli sovrapposti con sistema push rod e ammortizzatori regolabili. Bermat GT-Pista monta pneumatici Pirelli DHB 245/645/18 su cerchi O.Z. Racing da 9"x18" all'anteriore e 265/645/18 su cerchi da 10"x 18" al posteriore. Il potente impianto frenante, dotato di ABS racing, è caratterizzato da dischi autoventilanti da 380mm con pinze a 6 pompanti sull'anteriore e da dischi autoventilanti con diametro da 355mm e pinze da 4 pompanti sul posteriore


Matteo Bertezzolo quanto ai designer che lo hanno seguito in questa visione. Nel complesso una vettura sportiva molto elegante, muscolosa quanto basta e con una sensazione di dinamicità che ha poche eguali nell’attuale panorama delle Gran Turismo. Gli interni della versione Pista sono spartani (ma non per questo meno curati) con un'ampia plancia in fibra di carbonio che attraversa tutto l'abitacolo sospesa a mezz'aria. Una consolle menù a rotella è incastonata nel mezzo e il cockpit, di chiara ispirazione aerospace, avvolge il pilota indirizzandone lo sguardo verso il monitor lcd 12”, personalizzato con grafiche specifiche disegnate dal team CAMAL per Bermat. Per parte sua il pannello porta, anch’esso in fibra carbonio, crea un effetto sinuoso ricavando spazio vitale e garantendo al contempo contenimento durante la guida. I sedili della OMP, anche se di tipo standard omologati per le corse, sono stati rivisitati e personalizzati nella scelta di colori, materiali e cuciture, al fine di risultare coerenti con le finiture e gli interni della GT-Pista. Una grande capacità di alta personalizzazione sarà applicabile anche alla carrozzeria, permettendo


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#chebella

Bella e possibile

La sigla GT vuole riportare in vita la cultura della Gran Turismo all'italiana, ormai abbandonata a favore di supercar e hypercar di potenze sempre più esasperate. La versione Pista sarà la prima a mostrarsi, in attesa della variante stradale (nella foto), endotermica ed elettrica, in arrivo dal 2022. Per la progettazione e la messa a punto della sua prima vettura, la neonata casa automobilistica trentina, si è avvalsa del supporto di JAS Motorsport, attore di primissimo piano nel mondo delle corse automobilistiche e partner di alto livello capace di raggiungere gli standard di qualità, affidabilità e prestazioni richiesti dal mercato di riferimento


una scelta di colori e livree, capaci di mutare sensibilmente l'aspetto stesso della vettura a seconda della configurazione scelta. Carbonio a vista, vernice lucida o opaca, wrapping e livree sono il modo in cui il cliente potrà sentirsi veramente padrone della propria vettura, in un rapporto intimo e personale. Infine va rilevato che gli interni sono realizzati per la maggior parte con tecnologia di stampa 3D. La GT-Pista nasce sul telaio micro-modulare brevettato Bermat e denominato T-MM. La tecnologia micro-modulare del T-MM nasce per risolvere il problema tecnico di fornire un processo produttivo efficiente per la creazione di autoveicoli artigianali, totalmente personalizzabili. Ciò ha portato alla realizzazione di telaietti anteriore e posteriore ancorati alla cellula abitativa (in acciaio alto resistenziale) che possono ospitare, diversi tipi di motorizzazioni, permettendo anche la variazione del passo e della carreggiata in funzione delle prestazioni e dell’allestimento del veicolo. Infine una nota per il configuratore “Car Creator”, un configuratore on-line attraverso il quale il cliente potrà scegliere il livello di personalizzazione della propria vettura Bermat.

#ca!


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#chemacchina

CONFERMARE UN SUCCESSO GLOBALE NON È MAI SEMPLICE E LA PICCOLA DI LAND ROVER CI RIESCE ATTRAVERSO UNA GAMMA DI VERSIONI ELETTRIFICATE DEGNE DI GRANDE ATTENZIONE. A SUO AGIO SIA IN CITTÀ CHE FUORI, EVOQUE “ALLA SPINA” GARANTISCE PRESTAZIONI ENTUSIASMANTI E CONSUMI CONTENUTI

LAND ROVER EVOQUE PHEV

BELLA E RISPA


ARMIOSA


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#chemacchina

Bella e risparmiosa

affinatezza estetica, comfort, facilità di guida (e una buona dose di vocazione “off road”) non sono in discussione. Evoque è una elegantissima e “vera” Land Rover, da anni punto di riferimento nel suo segmento. Ma il momento storico che stiamo vivendo ha imposto all’industria dell’auto una prova durissima, obbligandola a virare in modo rapidissimo verso soluzioni parzialmente o totalmente elettrificate e la Evoque plug in, ovvero ibrida ricaricabile, rientra pienamente in questo filone. L'Evoque Plug-in Hybrid si basa sull'architettura all'avanguardia Premium Transverse di Land Rover, progettata per supportare l'elettrificazione mantenendo al contempo caratteristiche e capacità fuoristrada. Ovviamente sono due i propulsori che equipaggiano questo modello, uno termico e uno elettrico. Il motore termico è della dinastia battezzata “Ingenium” ed è un 3 cilindri a benzina, da 1.5 litri, che eroga 160 CV (118 kW) con 260 Nm di coppia. E’ nmolto leggero (ben 37 kg in meno rispetto al quattro cilindri) e offre il suo lavoro alla trazione anteriore. La configurazione a tre cilindri, tra l’altro, offre un flusso migliore dei gas di scarico, garantendo che la ventola della turbina fornisca la pressione di sovralimentazione quasi istantaneamente. Il motore elettrico da 109 CV (80 kW) è invece integrato nell'asse posteriore e alimentato da una batteria agli ioni di litio da 15 kWh situata sotto i sedili posteriori. La batteria è composta da 84 celle prismatiche, disposte in sette moduli,



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#chemacchina

Bella e risparmiosa

con un sottoscocca in acciaio da 6 mm, che protegge la batteria senza compromettere le caratteristiche dinamiche della scocca. A velocità superiori a 135 km/h il motore elettrico viene automaticamente disattivato, per ridurre la resistenza e quindi ottimizzare l'efficienza, per riaccendersi quando la velocità scende al di sotto di tale velocità. Il combinato disposto dei due motori porta ad una potenza complessiva di ben 309 cavalli (227 kW) che garantiscono prestazioni di tutto rilievo, come vedremo più avanti. La trasmissione automatica è a otto velocità, per supportare la potenza e la coppia erogata dal motore a tre cilindri e funzionare in perfetta simbiosi con il motore elettrico. Oltre ad essere 5 kg più leggero della trasmissione a nove velocità, utilizzata negli altri modelli, questa trasmissione è parte integrante del sistema ibrido.

Un sistema Brake-by-Wire sostituisce il tradizionale servofreno a depressione e fonde perfettamente la frenata tradizionale con quella rigenerativa, fornendo una gestione del pedale assai precisa. La localizzazione intelligente del sistema PHEV è tesa anche a migliorare la dinamica dell’auto, abbassando il baricentro del 6% e ottimizzando la distribuzione dei pesi tra i due assi.

Una annotazione la merita la scatola di giunzione ad alta tensione compatta (HVJB), posta sotto i sedili anteriori. Questa comprende il convertitore CC:CC (cambia la corrente ad alta tensione della batteria ibrida alla bassa tensione, per supportare la rete a 12 volt) e il caricabatterie di bordo da 7 kW, utilizzato per caricare la batteria ibrida. Accanto a questo è in funzione l'inverter del generatore di avviamento, integrato alla cinghia (BiSG) che, attraverso una gestione elettrica intelligente, può inviare energia di recupero alla batteria ad alta tensione per l'immagazzinamento o per una ridistribuzione immediata al fine di supportare la piena capacità di trazione integrale.

I conducenti possono scegliere tra tre modalità di guida per soddisfare al meglio le proprie esigenze: 1. Modalità IBRIDA (la modalità predefinita): combina automaticamente la potenza del motore elettrico e del motore a benzina. La strategia operativa si adatta alle condizioni di guida e alla carica residua della batteria. 2. Modalità EV (elettrico puro): il veicolo funziona esclusivamente con il motore elettrico utilizzando l'energia immagazzinata nella batteria, per spostamenti silenziosi a emissioni zero 3. Modalità SAVE: dà la priorità al motore a combustione come fonte di alimentazione principale, mantenendo lo stato di carica della batteria

L'efficienza complessiva del sistema è notevole: secondo quanto comunicato dalla Casa la Range Rover Evoque P300e emette solo 44 g/km di CO2 e ha un'autonomia completamente elettrica fino a 55 km, con consumi estremamente bassi… in certe particolarissime condizioni addirittura vicini ai 2,0 l/100 km. Come detto, la potenza complessiva è notevole e, se si pigia a fondo, le prestazioni sono eccezionali: accelerazione di 0-100 km/h in soli 6,4 secondi e velocità massima dichiarata di 213 chilometri orari.



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#chemacchina

Bella e risparmiosa

Il nuovo infotainment Land Rover “Pivi” parte istantaneamente all'accensione: a questo provvedono una batteria e un piano dati separati. Gli aggiornamenti software sono disponibili overthe-air tramite la connessione integrata no cost, e possono anche essere programmati negli orari preferiti. Questo assicura sempre le versioni più recenti delle mappe e delle app e dei sistemi del veicolo. Lo streaming di media e musica non è mai stato più semplice. Spotify è per la prima volta integrato nel menu di infotainment e il Bluetooth connette due smartphone contemporaneamente. E' disponibile inoltre l’Activity Key, chiave di prossimità di seconda generazione, che consente rimanendo vicino al veicolo di bloccare e sbloccare le portiere ed accendere il motore



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#chemacchina

Bella e risparmiosa

al livello prescelto. In modalità Save, il veicolo utilizza una combinazione di frenata rigenerativa propulsione per ricaricare la batteria, tramite il generatore di avviamento integrato nella cintura. La modalità SAVE alla velocità costante di 112 km/h può raggiungere l'80% della carica della batteria in soli 90 minuti. Riassumendo: la Evoque plug-in è perfetta in città o per brevi spostamenti, contando su una cinquantina abbondante di chilometri di autonomia in modalità elettrica, senza far mai intervenire il motore termico. Si risparmia parecchio e non si inquina. Ovviamente il risparmio si attenuta (ma resta sensibile) in modalità ibrida. Il peso della vettura, ricca di accessori e sistemi vari, non è basso e su strada un po’ si fa sentire, comportando un certo sottosterzo in entrata di curva. Ottima la frenata, ben modulabile e decisamente buono lo sterzo. Evoque PHEV predilige una guida morbida e fluida, ma non priva di spunti “sportiveggianti” che portano a prestazioni davvero eccellenti, nonostante il peso considerevole (circa 21 quintali, chilo più chilo meno) e l’aerodinamica che, seppur raffinata, non è certo quella di una GT. Applaudiamo ad un ottimo comfort, alla silenziosità e alla discreta agilità che ne rende semplice l’uso anche in città. Tutto molto bello e super-confortevole… peccato però che se vi accade (e accade) che il ginocchio sinistro vada solo a sfiorare i pulsanti di memoria delle posizioni (sedile e volante) posti sulla portiera, il tutto inizia a muoversi secondo le indicazione della “memoria”, cosa assolutamente



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#chemacchina

Bella e risparmiosa


Oltre la P300e PHEV l’Evoque conta tutta una gamma di motorizzazioni che comprende due efficienti diesel Ingenium quattro cilindri con tecnologia MHEV (Mild Hybrid). Con uno starter a cinghia ed un pacco batterie, i veicoli MHEV recuperano l'energia normalmente persa in decelerazione rinviandola alla batteria da 48 Volt, a tutto vantaggio delle prestazioni e dei consumi. I clienti hanno anche a disposizione un'ampia scelta di motori a benzina con il P200, il P250 ed il P300, tutti con tecnologia MHEV


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#chemacchina

Bella e risparmiosa

non piacevole, specie se state guidando in situazioni piuttosto impegnative. Infine, come ogni Land Rover che si rispetti, la Evoque non disdegna di sporcarsi e in fuoristrada non si tira certamente indietro. Grazie alla “importante” altezza da terra affronta con disinvoltura sterrati, sassi, fango e… pure qualche guado… provare per credere. Tutti questi contenuti e queste qualità sono racchiuse in quell’inconfondibile involucro di grande pregevolezza, che non è cambiato nella versione PHEV. Evoque ruba l’occhio grazie alla raffinata linea coupé, caratterizzata dall'andamento del tetto e dalla linea di cintura inclinata. Le proporzioni ed i volumi sono esaltati dalle spalle pronunciate e dai possenti archi passaruota che, con i cerchi da 21", contribuiscono a conferirle un aspetto, oltre che elegantissimo, pure robusto e dinamico. Da parte sua l'adozione di componenti come i fari LED Matrix super sottili esalta la raffinata grafica dei gruppi ottici anteriori e posteriori, mentre le maniglie a “raso” delle portiere si integrano armonicamente nelle linee filanti della Evoque. L'abitacolo infonde serenità e appare subito lussuoso e minimalista, con superfici e linee semplici e materiali di ottima qualità. Una prestigiosa alternativa ai rivestimenti in pelle è costituita dai tessuti tecnici che impiegano anche plastica riciclata. Naturalmente all’eleganza si accoppia un confort di livello molto alto con parecchio spazio anche per le ginocchia degli occupanti la seconda fila di sedili. La capacità del bagagliaio è di 591 litri, ma abbat-

tendo la seconda fila di sedili la capacità del vano bagagli raggiunge i 1.383 litri. La Range Rover Evoque si basa sulla piattaforma Land Rover "Premium Transverse Architecture", progettata per l'introduzione dei modelli hybrid e per i 3 e 4 cilindri Ingenium, diesel e benzina. La rigidità della nuova scocca, superiore del 13% alla precedente, e i sub-telai fissati rigidamente, ottengono da subito il risultato di aumentare la silenziosità e il comfort in marcia (vibrazioni ridotte praticamente a zero) mentre passo più lungo di 21 mm (unito alle nuove sospensioni “compatte”) consente di avere più spazio interno ed una maggiore maneggevolezza. Da segnalare il sistema Adaptive Dynamics, che combina sensori intelligenti (che monitorano le condizioni della strada ogni 100 millisecondi) e ammortizzatori a smorzamento costantemente variabile. Il sistema regola continuamente gli ammortizzatori per ottenere un comportamento composto indipendentemente dalle variazioni del terreno o delle superfici. Su tutte le versioni è presente un pacchetto di sistemi avanzati di assistenza alla guida, tra i quali l'Adaptive Cruise Control con Steering Assist che, basandosi sulla segnaletica orizzontale, mantiene il veicolo al centro della propria corsia e contestualmente una distanza di sicurezza dal veicolo davanti. Sono ovviamente disponibili anche sistemi di sicurezza attiva quali il Lane Keep Assist, l'Autonomous Emergency Braking ed il Driver Condition Monitor. I prezzi della PHEV variano a secondo degli allestimenti e partono da 55.000 euro per giungere a 77.000 nella versione top.


#ca!


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#chemacchina

A tutto

truck NISSAN NAVARA

PERCHÉ NEGLI USA I PICKUP SONO COSÌ POPOLARI? E COME STA CAMBIANDO IL LORO MERCATO? NISSAN NAVARA CI OFFRE L'OPPORTUNITÀ DI RAGIONARE SULLA “FILOSOFIA TRUCK” di Marco Cortesi



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#chemacchina

A tutto track

olti si chiedono, e provano a spiegare, le ragioni del successo dei pickup negli USA, dove normalmente vengono chiamati "truck" e da decenni sono in testa alla classifica dei veicoli più desiderati (e venduti). Le risposte sono molteplici; motivi di comodità, urbanizzazione, dimensioni delle strade e dei centri abitati, tipologia delle zone di campagna. Ma c’è anche un altro motivo, che riguarda una delle cose più influenti nella nostra vita e nelle nostre decisioni. Spesso più forte dell'amore e più potente della patria… le tasse. Dove da noi per un artigiano è meglio utilizzare un'auto per portare in giro la famiglia, e un furgone per scaricarlo dalle imposte, negli USA questa convenienza non c'è. Da noi se si porta in giro la famiglia su un mezzo strumentale a un'azienda, si rischia una denuncia per evasione. Altrove, nulla di tutto questo. Non c'è quindi da sorprendersi di come, con un utilizzo a 360 gradi, un mezzo come il Nissan Navara abbia molte attrattive, per chi svolge lavori manuali e ama la vita all'aria aperta. Caricare mattoni, ma anche biciclette o moto, trainare una barca, ma anche un escavatore, ospitare quattro scaricatori di porto oppure moglie e tre bambini. Per una larga parte di lavoratori, o aziende che danno in uso veicoli di flotta, questo è il mezzo più sensato che si possa acquistare, con l'ovvia limitazione dell'assenza di spazio adeguato per i bagagli, da coprire o lasciare alle intemperie.



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A tutto track

Autoveicoli come il Navara hanno caratteristiche valide da molteplici punti di vista. Non sono più soltanto mezzi da lavoro, ma hanno abbracciato anche l'uso prettamente familiare e, perché no, d'immagine. Tuttavia solo ora i "light truck" giapponesi iniziano a fare breccia nel quasi monopolio delle tre grandi case USA. Ma la qualità e la performance però non c'entrano in quanto, ancora una volta, è tutta questione di tasse. E anche di polli. Si, avete letto bene: il mercato americano dei pickup è il risultato di una guerra commerciale sul pollame. Nel 1964, a seguito dei dazi imposti dall'Europa sull'importazione di polli dall'America, il Governo USA introdusse, con il lobbying dei costruttori automobilistici, una misura ritorsiva: una tassa del 25 percento sui pickup esteri. Provvidenziale, dato che proprio in quel periodo stavano arrivando da oltreoceano tante alternative economiche, moderne ed efficienti. Il risultato, per molti anni a venire, fu il dominio di Ford, Chrysler e GM, che hanno potuto continuare a fare il bello e il cattivo tempo, proponendo design datati e imponendo i propri (enormi) standard dimensionali. Solo negli ultimi anni, con corposi investimenti nella produzione sul territorio americano, case come Nissan e Toyota hanno potuto offrire mezzi di qualità esenti dall'imposta. Ma hanno nel frattempo accumulato un ritardo, o meglio, dovendosi adattare allo standard esistente non hanno prodotto un'accelerazione brutale come quella vista con le auto.



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#chemacchina

A tutto track

Tuttavia, le cose stanno cambiando rapidamente e all'alba del 2022, con l'elettrificazione alle porte, la sfida è diventata più accesa. Nuove proposte come il Navara (che negli USA si chiama Frontier) si stanno imponendo come alternativa più efficiente, e anche le dimensioni-monstre tipiche del mercato non sono più un punto fermo. Per certi versi, è una piccola rivoluzione, e la sfida è solo iniziata. I pickup non moriranno, ma si dovranno trasformare seguendo l'onda green; nuovi costruttori potranno godere di un insperato assist, ma ci sarà anche un prezzo: ogni errore sulla strada dell'elettrico, applicato a un mercato così importante e complicato, potrebbe risultare fatale.


La nuova Nissan Frontier, versione del Navara personalizzata per gli USA, ha preso parte nelle scorse settimane al Rebelle Rally, competizione off road riservata ad equipaggi femminili tra Nevada, California e Arizona, che ha la particolarità di mettere al bando qualsiasi ausilio elettronico, obbligando gli equipaggi a darsi da fare con bussola e mappe. Con oltre 2000 chilometri, si tratta del raid più lungo disputato in territorio americano. La vettura, pilotata da Sedona Blinson e Lyn Woodward, è stata verniciata nella tradizionale livrea rossa, bianca e blu, e ha ricevuto un trattamento NISMO che comprendeva tra l’altro nuove luci, aggiornamenti allo scarico, alle sospensioni e nuovi cerchi Axis. Per il resto la meccanica è rimasta quella di serie con un V6 3.8 da oltre 300 cavalli e cambio ZF a 9 rapporti


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#chemacchina

A tutto track

ono molti gli elementi caratterizzanti che si notano nella guida di un pickup come questo Nissan Navara. Il primo, ovviamente, è la sensazione di protezione e non c'è nemmeno bisogno di spiegarlo: le dimensioni, il posizionamento del guidatore, il feeling generale. Ma c'è anche la capacità di carico. E' vero che nel 99 percento dei giorni non ce ne sarà bisogno, ma dopotutto non è necessario fare incidenti per valutare la protezione dagli urti e per sentirsi sicuri. Sapere di poter trasportare praticamente qualunque cosa è rassicurante, anche se concretamente non lo si deve fare tutti i giorni; basta la sensazione di poterlo fare. Il terzo elemento è la reazione degli altri utenti della strada, che si rivela particolarmente interessante. C'è chi tratta il Navara semplicemente come un altro automezzo, ma anche chi lo guarda con ammirazione. Ma soprattutto c'è invece chi invece trasmette ostilità, specie quando, grazie alle grafiche e alle finiture della versione N-Guard, diventa chiaro che si tratta di un veicolo più votato al divertimento che alla produttività. Come sempre quando si mette in mostra qualcosa di inusuale e un po' fuori contesto, è interessante vedere l'adattamento al mondo circostante, indipendentemente dal fatto che si ricopra il ruolo del buono o del cattivo… Sulla strada il Nissan Navara dà il meglio nelle aree di sua competenza, senza sfigurare per niente anche negli utilizzi "turistici".



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#chemacchina

A tutto track

Si muove con grande facilità anche con molto carico, grazie ai 450 Newton/metri di coppia, e ha prestazioni eccellenti in fuoristrada. Dopotutto ha una costruzione da vero off road, con il telaio separato, e un differenziale con ridotte e bloccaggi. Ma Navara è capace di sorprendere anche dove non te l'aspetteresti. Su oltre 400 chilometri in autostrada, andando intorno ai 110 orari per tenere bassi i consumi (14 km/l), il tempo vola. La posizione di guida alta fa miracoli per ridurre lo sforzo del conducente e la bontà dell'intrattenimento di bordo (Apple CarPlay e Android Auto) fa il resto. E tra le curve, a dispetto di uno sterzo ovviamente non sportivo, si apprezza il posteriore multilink che migliora nettamente il comportamento rispetto alle balestre di altri concorrenti. Il motore, un 2.3 diesel da 190 cavalli (ma è in commercio anche una versione da 163 cavalli) regge il colpo e anche il cambio, un automatico moderno a sette rapporti, si comporta in modo sorprendente considerando la tipologia di veicolo. In generale, la nostra prova ha confermato che Nissan ha raggiunto l'obiettivo di fornire un'esperienza utile per molti aspetti della vita quotidiana, eccellendo in alcuni ma senza sacrificarne troppo altri. Per la cronaca Navara, nelle varie versioni, parte da un prezzo di poco superiore ai 32.000 Euro per arrivare a sfiorare i 50.000 Euro nell’allestimento top di gamma.


#ca!


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#chestoria

CONTENUTO PUBBLI-REDAZIONALE


Monroe Intelligent Suspension

Ammortizziamo

LA CINA

LA TECNOLOGIA DELLE SOSPENSIONI ELETTRONICHE DI TENNECO SBARCA IN CINA SULLA NUOVA VETTURA ELETTRICA PREMIUM ZEEKR 001


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#chestoria

Ammortizziamo la cina

notizie sono due. La prima è che ZEEKR è il nuovo marchio premium, esclusivamente elettrico, di Zhejiang Geely Holding Group e che si appresta a lanciare un’interessante vettura denominata ZEEKR 001. La seconda è che si tratterà del primo veicolo dotato di tecnologia CVSAe ad essere prodotto in Cina per una grande casa automobilistica cinese. Sviluppata dalla business unit Advanced Suspension Technology di Tenneco per offrire un maggiore comfort di guida e una gestione più dinamica del veicolo rispetto alle sospensioni tradizionali, la tecnologia CVSAe è stata ampiamente adottata dai produttori di veicoli europei, con oltre 20 milioni di unità consegnate ad oggi per più di 75 modelli di veicoli per il trasporto di passeggeri. La tecnologia CVSAe è una delle diverse sospensioni elettroniche disponibili nella gamma Monroe

Intelligent Suspension dell’azienda ed è caratterizzato dal fatto di adattarsi costantemente alle mutevoli condizioni della strada sulla base dei dati forniti dai diversi sensori presenti sul veicolo, garantendo caratteristiche di smorzamento ottimali in ogni momento. In poche parole avviene che un’unità di controllo elettronica elabora gli input dei sensori e regola l’input di corrente alla valvola elettroidraulica di ciascuno dei quattro ammortizzatori del sistema in modo indipendente. È possibile configurare diverse modalità di guida, più confortevole o più sportiva, consentendo ai conducenti di selezionare la propria modalità preferita garantendo così la massima soddisfazione e un concreto aumento della sicurezza durante il viaggio.


Tenneco è uno dei principali progettisti, produttori e commercianti di prodotti per auto e di accessori originali e aftermarket, con un fatturato 2020 di 15,4 miliardi di dollari e circa 73.000 dipendenti e collaboratori che lavorano presso più di 270 sedi in tutto il mondo. Con i quattro gruppi in cui si articola l’attività (Motorparts, Performance Solutions, Clean Air e Powertrain), Tenneco porta avanti il progresso nella mobilità a livello mondiale, fornendo soluzioni tecnologiche per mercati globali diversificati, tra cui veicoli leggeri, veicoli commerciali, mezzi fuoristrada, veicoli industriali, motor sport e aftermarket


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#chestoria

Ammortizziamo la cina


“CVSAe garantisce un’esperienza di guida eccezionale e al contempo un consumo energetico estremamente basso. È la soluzione ideale per i veicoli completamente elettrici e ibridi, - ha dichiarato Henrik Johansson, Vicepresidente e General Manager Tenneco AST - La capacità di controllare la forza di smorzamento in un’ampia gamma di regolazioni è particolarmente utile per ottenere un comfort eccezionale e una dinamica di guida solida nei veicoli elettrici". Oltre a migliorare l’esperienza di guida, la tecnologia delle sospensioni CVSAe può contribuire alla si-

curezza del veicolo grazie a una maggiore fiducia e a un maggiore controllo da parte del conducente e alla riduzione dello spazio di frenata in diverse situazioni. Gli ingegneri Tenneco hanno lavorato a stretto contatto con Geely per integrare il software di controllo del sistema CVSAe nella Sustainable Experience Architecture del nuovo veicolo e regolare le sospensioni in modo da ottenere le caratteristiche di guida e di manovrabilità scelte dalla casa automobilistica. La tecnologia CVSAe è quindi totalmente integrata nel sistema di ammortizzatori della nuova ZEEKR 001. Infine vale la pena porre l’accento sul fatto che gli ammortizzatori CVSAe per il nuovo modello saranno prodotti nello stabilimento di produzione AST di Tenneco a Changzhou, in Cina. Per saperne di più sulla tecnologia CVSAe e su altre tecnologie Monroe Intelligent Suspension, visita il sito www.monroeintelligentsuspension.com.

#ca!


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#chenovità

IONIQ METTE LA 5A


Hyundai IONIQ 5 QUESTO CROSSOVER DI MEDIE DIMENSIONI 100% ELETTRICO TESTIMONIA L’IMPEGNO HYUNDAI VERSO LA SOSTENIBILITÀ AVVALENDOSI ANCHE DI MATERIALI ECO-COMPATIBILI. IL CONCETTO DI “SMART LIVING SPACE”, CHE CONTRADDISTINGUE GLI INTERNI, AUMENTA IL COMFORT E LA FRUIBILITÀ MENTRE I PROPULSORI ELETTRICI FORNISCONO OTTIME PRESTAZIONI NEL SILENZIO PIÙ ASSOLUTO


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#chenovità

Ioniq mette la 5A

uomo, da secoli, si pone una domanda: è più importante il contenuto o la forma? Ci garantisce più benessere un qualsiasi marchingegno che funziona bene… ma che è brutto, ma così brutto, da non farsi guardare? Oppure è meglio rasserenare mente e corpo godendo della bellezza di un accidente qualunque… che non serve a un accidente? Domanda apparentemente senza risposta… perlomeno sino a quando (ormai molte decine di anni fa) non si è aggiunta al novero delle arti il “design”, ovvero la ricerca dello stile e della bellezza in ragione della funzionalità. In Hyundai hanno pensato bene di farla breve e, senza tanti mal di testa, di mettere al mondo una vettura nuova straricca di contenuto ma altrettanto piena di stile, gradevolezza e savoir faire. Si chiama Ioniq 5 ed è la “prima” Hyundai sotto molti aspetti. E’ infatti il primo modello del marchio Ioniq (il brand Hyundai dedicato ai veicoli elettrici), è il primo modello a nascere sulla piattaforma Electric-Global Modular Platform, è il primo modello in cui i sedili anteriori possono essere completamente reclinati, è il primo modello equipaggiato con l’asse motore integrato (combina i cuscinetti delle ruote con l'albero per trasmettere la potenza alle ruote), è di fatto il primo modello Hyundai a offrire la trazione posteriore, laddove si scelga la versione con propulsione su un solo asse (posteriore appunto), è il primo modello a offrire l’Highway Driving Assist 2, il sistema di guida assistita che combina lo Smart Cruise Control, il Lane Following Assist e altre funzionalità di guida autonoma di livello 2, è il primo modello… ecc. ecc. l’elenco sarebbe davvero troppo lungo.



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#chenovità

Ioniq mette la 5A

La parola IONIQ, che nasce dalla fusione dei termini “ion” (ione) e “unique” (unico), è stata usata per prima volta quando Hyundai ha annunciato l’avvio del “Progetto IONIQ”, un programma di ricerca e sviluppo a lungo termine incentrato sulla mobilità eco-sostenibile. Sulla base di tale progetto, nel 2016 Hyundai ha presentato la prima vettura denominata IONIQ. Si trattava del primo e unico modello al mondo in grado di offrire tre alternative di propulsione elettrica (ibrida, plug-in e a batteria) sulla stessa carrozzeria. Oggi, IONIQ è sinonimo dell’impegno assunto da Hyundai nei confronti della sostenibilità e dell’innovazione, e sarà fondamentale per raggiungere gli obiettivi della società in termini di mobilità sostenibile

Procediamo quindi con ordine partendo, visto che si tratta di un’autovettura elettrica, dal contenuto che sta sotto il bel vestito. Come detto Hyundai Ioniq 5 è il primo veicolo a essere sviluppato sulla nuova piattaforma denominata Electric-Global Modular Platform, che costituirà il nucleo tecnologico che caratterizzerà la linea di veicoli a batteria di prossima generazione. Tra i vantaggi compare una maggiore flessibilità di sviluppo, l’aumento dell’autonomia, un miglioramento delle funzioni di sicurezza, nonché la disponibilità di spazi più ampi per accogliere passeggeri e bagagli. La piattaforma E-GMP è stata progettata per migliorare la tenuta in curva e la stabilità alle alte velocità, risultato raggiunto grazie ad una distribuzione ottimale dei pesi e soprattutto ad un baricentro basso, ottenuto in virtù dell’installazione ribassata delle batterie. Altra qualità assai importante è che questa piattaforma garantisce la sicurezza della batteria con una struttura di supporto realizzata in acciaio ad altissima resistenza. L’energia derivante da eventuali collisioni viene efficacemente assorbita anche grazie alle sezioni ammortizzanti del telaio, ai percorsi di carico ottimizzati e alla sezione centrale della batteria saldamente vincolata al corpo del veicolo. Ioniq 5 offre diverse configurazioni di propulsione elettrica. I clienti possono scegliere tra due capacità della batteria, 58 kWh o 72,6 kWh, nonché tra due tipi di configurazioni di trazione: un solo motore posteriore oppure un motore anteriore e un motore posteriore, ottenendo di fatto un veicolo a trazione integrale. Tutte le versioni consentono di raggiungere una velocità massima pari a 185 km/h.



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#chenovità

Ioniq mette la 5A

Al vertice della gamma si colloca la configurazione con trazione integrale abbinata alla batteria da 72,6 kWh, in grado di produrre una potenza combinata di 225 kW e una coppia di 605 Nm, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi. Se equipaggiata con due ruote motrici e batteria da 72,6 kWh, Ioniq 5 è in grado di produrre una potenza di 160 kW e una coppia di 350 Nm, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,4 secondi. Se equipaggiata con la batteria da 58 kWh, l’auto è disponibile con due ruote motrici 125 kW di potenza e 350 Nm di coppia, per un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,5 secondi. La casa dichiara un’autonomia massima di 481 km, secondo il ciclo di omologazione WLTP misto, e di 686 km nel ciclo urbano. Come accennato l’estetica di Ioniq 5 è molto accattivante. Si tratta di un design d’avanguardia ma che non sconvolge le menti dei clienti più tradizionalisti; potremmo definirla “bella quanto basta”. La parte anteriore del veicolo è dotata del primo cofano a conchiglia di Hyundai e delle luci sottili all’interno della mascherina anteriore. La fanaleria con design a pixel incorpora le peculiari luci diurne e lo stesso effetto è ripreso al posteriore. Le linee anteriori e posteriori del veicolo si uniscono nelle portiere, offrendo un altro esempio del design “Parametric Dynamics” di Hyundai, usato per la prima volta su Nuova Tucson (vedi #cheauto! aprile 2021). Ai lati, le maniglie a scomparsa consentono di ottenere una linea pulita e una maggior efficienza aerodinamica. Infine, la forma robusta del montante C conferisce all’auto un aspetto importante e ben identificabile.



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Ioniq mette la 5A

I cerchi, ottimizzati dal punto di vista aerodinamico, sono disponibili con un diametro di 20’’ mentre sono nove colori disponibili. La piattaforma E-GMP ha garantito ai designer Hyubdai un livello di libertà senza precedenti nella progettazione degli interni. Il pavimento piatto permette di disporre di uno spazio maggiore per le gambe, nonché di creare un abitacolo estremamente spazioso, tipico di segmenti superiori. Il passo lungo (3.000 mm) ha permesso di applicare un tema di “Living Space” agli interni, esemplificato dalla “Universal Island”, una consolle centrale mobile che può scorrere avanti e indietro fino a 140 mm, consentendo una maggior libertà di movimento all’interno del veicolo. Ioniq 5 è anche dotata di sedili anteriori regolabili elettricamente, che possono essere inclinati fino a raggiungere l'angolazione ottimale. Il cruscotto comprende un display touchscreen da 12,3”, privo di tasti, dedicato sistema infotainment e un display digitale aperto da 12,3” riservato al quadro di bordo. Il display digitale visualizza le informazioni correlate al veicolo elettrico durante la guida, quali lo stato di carica della batteria e l’ubicazione della stazioni di ricarica più vicine. Il sistema di infotainment di Ioniq 5 è il primo a integrare un nuovo tema grafico denominato “Jong-e Graphic User Interface”. Da sottolineare infine che numerosi elementi (come sedili, rivestimento del tetto, finiture delle portiere, pavimento e bracciolo) sono realizzati con materiali eco-compatibili ricavati da fonti sostenibili, quali bottiglie in PET riciclate, filati di origine vegetale (PET biologico) e filati di lana naturale, ma anche ecopelle trattata con estratti di origine vegetale e vernici biologiche derivate da estratti vegetali.



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Ioniq mette la 5A

Ioniq 5 integra perfettamente diverse tecnologie avanzate, in grado di offrire un’esperienza digitale ottimizzata. L’ampia doppia plancia configurabile è dotata di un display touchscreen da 12” per il sistema infotainment e di un display digitale aperto da 12.3” riservato al quadro di bordo, che può essere personalizzato in base alle modalità di guida. Inoltre Ioniq 5 è stata equipaggiata con un Head-Up Display a realtà aumentata che, in pratica, converte il mondo esterno in un display. I conducenti potranno utilizzare la tecnologia AR per proiettare informazioni utili, quali percorsi, funzioni di sicurezza avanzate direttamente sul parabrezza, entro il proprio campo visivo

Il bagagliaio di Ioniq 5 offre una capacità di 527 litri, che aumenta fino a 1.587 litri abbattendo completamente i sedili posteriori. Il vano anteriore situato sotto al cofano, con capacità fino a 57 litri, offre ulteriore spazio per riporre bagagli. La piattaforma E-GMP dell’auto è compatibile con infrastrutture di ricarica a 400V e 800V: offre di serie una capacità di ricarica a 800V e consente anche la ricarica a 400V senza la necessità di componenti o adattatori aggiuntivi. Utilizzando un caricatore da 350 kW, Ioniq 5 consente una ricarica dal 10% all’80% in appena 18 minuti, che si traduce in un tempo di cinque minuti per ottenere autonomia di 100 km. Inoltre questa Hyundai offre l’innovativa funzione V2L, che permette ai clienti di ricaricare qualsiasi dispositivo elettrico (biciclette, monopattini, attrezzature da campeggio) usando la batteria della vettura fino a 3,6 kW di potenza. Ioniq 5 è dotata di una versione ancora più evoluta della famiglia di avanzati sistemi di assistenza alla guida Hyundai “SmartSense”, che garantisce livelli di sicurezza e comfort in viaggio ancora più elevati. E’ il primo modello Hyundai dotato del sistema Highway Driving Assist 2, che utilizza la telecamera anteriore, i sensori radar e i dati di navigazione per controllare la velocità e la distanza di sicurezza, mantenendo al contempo la vettura al centro della propria corsia. Il sistema Highway Driving Assist 2 può anche assistere il conducente nei cambi di corsia. Tra gli altri sistemi di sicurezza attiva sono inoltre presenti il Forward Collision-Avoidance Assist, il Blind-Spot Collision-Avoidance Assist, l’Intelligent Speed Limit Assist, il Driver Attention Warning, l’High Beam Assist e numerosi altri.



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#chenovità

Ioniq mette la 5A

58 kWh RWD 72.6 kWh RWD 72.6 kWh AWD DIMENSIONI Lunghezza totale (mm) 4.635 4.635 4.635 Larghezza esclusi specchi retrovisori (mm) 1.890 1.890 1.890 Altezza totale (inclusa shark antenna) (mm) 1605 (1647) 1605 (1647) 1605 (1647) Passo (mm) 3.000 3.000 3.000 Carreggiata anteriore (max.) (mm) 1.638 1.638 1.638 Carreggiata posteriore (max.) (mm) 1.647 1.647 1.647 PESI Massa a vuoto (kg) 1905 1985 2095 Massa complessiva (kg) 2370 2430 2540 MOTORE Alimentazione Elettrico Elettrico Elettrico (Dual Motor) Tipo Sincrono a Sincrono a Sincrono a Magneti Permanenti Magneti Permanenti Magneti Permanenti Capacità batteria (kWh) 58 72,6 72,6 Batteria (Ah) 111,2 111,2 111,2 PRESTAZIONI Potenza max. (kW (CV)) 124,9 (170) 160 (217) 224,6 (305) Potenza max. a 30min (kW (CV)) 42 (57,1) 53 (72) 76 (103,4) Voltaggio Operativo (V) 520 650 630 Coppia max. (Nm) 350 350 605 Velocità max. (km/h) 185 185 185 0 - 100 km/h (sec) 8,5 7,4 5,2 TEMPI DI RICARICA Corrente alternata (10% - 100%) - Cavo Modo 3 4 ore 59 minuti 6 ore 9 minuti 6 ore 9 minuti Corrente continua (10% - 80%) - 50kW 44 minuti 57 minuti 57 minuti Corrente continua (10% - 80%) - 350kW 18 minuti 18 minuti 18 minuti CONSUMO E AUTONOMIA Ciclo medio combinato (Wh/km) 167 179 (cerchio da 20") 190 168 (cerchio da 19") Autonomia ciclo medio combinato (km) 384 451 (cerchio da 20") 430 481 (cerchio da 19") Autonomia ciclo medio urbano (km) 587 646 (cerchio da 20") 594 686 (cerchio da 19") FRENI Anteriori A disco autoventilanti A disco autoventilanti A disco autoventilanti Posteriori A disco A disco A disco ABS + EBD Serie Serie Serie SOSPENSIONI Anteriori Indipendenti tipo McPherson Indipendenti tipo McPherson Indipendenti tipo McPherson Posteriori Sistema Multi-link Sistema Multi-link Sistema Multi-link


Esempio simulazione Leasing Hyundai By Mobility: IONIQ 5 58 kWh PROGRESS RWD PREZZO DI LISTINO € 44.750,00 PREZZO DI VENDITA € 41.670,00 ANTICIPO (ca. 28%) € 12.500,00 VALORE FUTURO GARANTITO (45%) € 20.138,00 RATA 48 mesi/40.000 km € 349,00* * Servizi inclusi: Polizza Incendio/Furto con valore a nuovo per 4 anni, Leasing Protection

#ca!


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#cheleggenda

15° TROFEO MILANO:

UN RITORNO IN GRANDE STILE GRANDE SUCCESSO PER L’EVENTO DEDICATO ALLE AUTO D’EPOCA ORGANIZZATO DAL CLUB MILANESE AUTOMOTOVEICOLI D’EPOCA NEL CUORE DI MILANO



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#cheleggenda

15° trofeo Milano


oba da leccarsi i baffi… si è trattato indubbio e grande successo quello riscosso sabato 9 ottobre dal 15°Trofeo Milano. La gara di regolarità per auto e moto d’epoca, organizzata dal Club Milanese Automotoveicoli d’Epoca, ha infatti celebrato la sua quindicesima edizione, con un ritorno in grande stile all’interno del calendario autunnale di eventi meneghino, e conquistando il favore sia dei cultori della storia dell’automobile sia del grande pubblico attraverso luoghi emblematici nel cuore di Milano.

La 15esima edizione del Trofeo Milano ha visto il contributo di vari sponsor,in particolare va segnalato Breitling, prestigioso marchio svizzero di orologeria di lusso che da anni affianca il Club Milanese Automotoveicoli scandendo il tempo di questa manifestazione come official timekeeper. In occasione di questa edizione del Trofeo, Breitling ha presentato in anteprima italiana presso l’esclusiva Breitling Lounge al Castello Sforzesco la “Top Time Classic Cars Capsule Collection”. La linea rappresenta una reinterpretazione in chiave modern-retrò di tre cronografi da corsa ispirati ad altrettante icone della cultura automobilistica americana: la Chevrolet Corvette, la Ford Mustang e la Shelby Cobra, modelli presenti all’evento, pur senza prendere parte alla competizione

“Siamo molto felici di come si sia svolta questa edizione, un ritorno per noi importante sulla scena degli eventi di riferimento per la città di Milano, - ha sottolineato il Consiglio Direttivo del C.M.A.E. - ringraziamo i partecipanti, perché in fondo sono loro che permettono di mantenere viva la manifestazione e arricchirla anno dopo anno. Con il Trofeo Milano il Club Milanese Automotoveicoli d’Epoca torna finalmente in pista, aprendo la strada a un calendario di nuovi appuntamenti per continuare a condividere insieme la passione per questi gioielli d’epoca”.


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#cheleggenda

15° trofeo Milano


L’evento ha visto protagonista un parterre di partecipanti assai vario, composto non solo dagli abituali “gentlemen drivers” ma impreziosito anche dalla presenza di equipaggi femminili e di molti giovani “driver”, tutti animati dallo stesso entusiasmo e passione. La partenza è avvenuta dall’Ippodromo di San Siro, uno dei luoghi più prestigiosi della storia meneghina (e tra gli ippodromi più “iconici” del panorama mondiale) e ha visto la presenza di ben 78 auto e numerose moto di particolare interesse. Si è trattato di un vera e propria “lezione di storia” a cielo aperto, con esemplari di varia origine, selezionatissimi modelli dal fascino senza tempo, che

hanno celebrato la storia dell’automobilismo internazionale fino agli anni ’70. Dopo le verifiche tecniche, gli equipaggi hanno iniziato un interessante percorso lungo strade secondarie, alla ricerca di affascinanti scorci di vita lombarda, con destinazione il Museo Storico Alfa Romeo di Arese, dove hanno potuto dare libero sfogo alla “cavalleria” dei loro propulsori e confrontarsi in azione sulla pista di collaudo del Museo. Come da tradizione per questo tipo di eventi, gli equipaggi hanno inoltre testato le proprie abilità in diverse prove, di regolarità e di abilità,


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#cheleggenda

15° trofeo Milano


svolte rigorosamente con cronometri a lancette, nello spirito di un tempo. Nel primo pomeriggio le vetture sono poi ripartite alla volta di Milano, dove hanno dato vita ad un trionfale arrivo in parata al Castello Sforzesco. In questa suggestiva cornice le vetture sono rimaste esposte fino a sera inoltrata: per qualche ora l’intera Piazza d’Armi, cuore vitale del Castello, si è trasformata in un inconsueto Museo dedicato a questi gioielli d’epoca, offrendo un’occasione imperdibile di immersione in pagine del passato dal fascino leggendario.

Infine nella serata, dopo la cena di gala nel caratteristico cortile della Rocchetta (una location incredibilmente suggestiva all’interno degli spazi del Castello), è stata la volta della passerella dei vincitori. Ed è stato l’equipaggio composto da Matteo Carbone e Virginia Parasmo a centrare una bella vittoria e a far sua la quindicesima edizione del Trofeo Milano, a bordo di una splendida Alfa Romeo 2000 Spider Touring del 1957. Tra i vari premiati la coppia formata da Anna e Giannina Airighi, prime classificate tra le “Dame” con la loro Alfa Romeo Giulia SS del 1963, e l’equipaggio di Niccolò e Massimo Rocco, capaci di aggiudicarsi


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15° trofeo Milano


la categoria “Giovani” alla guida di una Alfa Romeo Giulia 1600 Sprint del 1962. Una tripletta Alfa Romeo quindi… e non poteva che essere così per una manifestazione milanese… che più milanese non si può. Ma per completezza di informazione non va dimenticato anche un importante aspetto riguardante l’impatto ambientale. Infatti, nell’ottica di un approccio più consapevole in campo di tutela ambientale e sostenibilità, il Trofeo Milano quest’anno è diven-

tato un vero evento “carbon neutral”, e lo ha fatto impegnandosi a compensare l’impatto ambientale provocato dalla circolazione delle vetture storiche partecipanti. L’organizzatore si è quindi impegnato a provvedere, in alcune aree selezionate del territorio lombardo, alla piantumazione di alberi in grado di neutralizzare l’emissione di Co2. In chiusura è doveroso ricordare che la manifestazione era iscritta al Calendario Manifestazioni Autoregistro Storico Italiano ed è stata patrocinato dal Comune di Milano e da Regione Lombardia.

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Fiera Internazionale Fuoristrada

VERSILIANA

BACIATA DA UN SOLE ESTIVO LA PRIMA EDIZIONE DELLA FIERA HA VISTO L’AFFLUENZA DI BEN 32.000 VISITATORI. A VIAREGGIO CIRCA 70 ESPOSITORI MENTRE A MASSAROSA SI SONO SVOLTI NUMEROSISSIMI TEST DRIVE


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Versiliana

grande intraprendenza degli uomini della Federazione Italiana Fuoristrada è riuscita nel miracolo di tramutare in realtà quella che sino a pochi mesi or sono sembrava essere un sogno o, quantomeno, un’impresa comlicatissima. E invece in Versilia, a metà ottobre, si è svolta una più che interessante prima edizione della Fiera Internazionale Fuoristrada che ha visto la presenza di circa 70 espositori a Viareggio mentre nella vicina Massarosa si sono svolti numerosissimi test drive. “L'idea era nata qualche anno fa – spiega Marco Pacini, presidente F.I.F. – dalla volontà di creare un evento outdoor, anziché indoor, e quindi abbiamo voluto realizzare un evento per molti versi innovativo, tutto all’aperto, con un’area Expo a Viareggio (in un contesto di grande valore naturalistico) e un’area Experience a Massarosa, dove abbiamo allestito due percorsi test indipendenti e totalmente naturali: uno più impegnativo dedicato ai



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Versiliana

veicoli fuoristrada “duri e puri” e uno più abbordabile, dedicato anche ai suv. E gli ottimi numeri di partecipazione ai test ci hanno dato ragione”. La partnership tra FIF, Città di Viareggio e Comune di Massarosa ha così dato vita ad un evento multiforme e di grande attrattiva. A Viareggio, in Viale Europa, l'area Expo ha visto la presenza di circa 70 espositori su una superficie di 11.250 metri quadri. A pochi minuti di distanza, nel comune di Massarosa, l'area Experience ha incarnato l'aspetto dinamico della manifestazione, in un contesto paesaggistico spettacolare, dove è stato possibile testare i veicoli fuoristrada messi a disposizione dalla Case Automobilistiche oppure mettere alla prova se stessi al volante della propria automobile. Chi ha optato per trascorrere qualche ora a bordo di mezzi off-road non aveva che l’imbarazzo della scelta. Dallo spettacolare Tour del Corchia (circa 100 Km di percorrenza e quasi 4 ore di guida) al Tour l'altra Versilia (circa un'ora di percorrenza),

Durante la manifestazione la Federazione ha premiato le Aziende che hanno presentato le più interessanti innovazioni nel settore. Una giuria composta da Istruttori della Federazione e da giornalisti di riviste di settore ha valutato numerose proposte e quindi assegnato i riconoscimenti, battezzati “L’INNOVAZIONE PREMIA”. Il podio ha visto al primo posto Olitema per i "lubrificanti green a basi naturali prodotti in Italia a km zero”. "I lubrificanti green di Olitema - commenta Gianni Rizzuto, Presidente e CEO di Foundry Alfe Chem / Olitema - sono il risultato di un impegno che l'azienda sta portando avanti da oltre dieci anni nella ricerca e sviluppo di oli rispettosi dell'ambiente. Il premio che ci è stato consegnato oltre ad essere per noi motivo di orgoglio, dimostra che la strada che abbiamo scelto di seguire è quella giusta e ci dà nuovi stimoli per continuare a credere e investire in questo progetto. Un sentito ringraziamento va a tutta Federazione e in particolare al Presidente Marco Pacini".



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itinerario turistico adatto sia ai veicoli 4x4 che ai suv. E ancora il Tour Bio in 4x4adatto alle famiglie alla scoperta di aziende agricole esclusive e dell'Oasi Lipu del lago di Massaciuccoli, oppure il Tour della Valle del Serchio, estremamente scenografico e adatto a tutti. Tutti i marchi automobilistici (Jeep, Suzuki, Subaru, Toyota, Ineos, SSangyong, Mitsubishi) erano in Versilia con la loro gamma sia in esposizione che a disposizione per i test drive. Notevole il livello qualitativo di auto, quad, van, camper, preparatori ed accessori esposti a Viareggio, tanto che scrivere di tutti sarebbe impossibile. Ma girovagando tra gli stand sono tante le storie interessanti da ascoltare e i prodotti da scoprire. Ma ciò che ha maggiormente gratificato gli organizzatori a fine evento era la palpabile soddisfazione degli Espositori. Aziende che hanno creduto in questa nuova formula di manifestazione, che proietta il fuoristrada al centro dell'attenzione di un fruitore sempre più consapevole.

Il 2° Classificato per “L’INNOVAZIONE PREMIA” è stato MIDLAND DUAL MIKE ANALOGICO + DIGITAL con la motivazione “sistema che rappresenta l'innovazione assoluta nel settore dei CB". Come premio per l’azienda mille Euro dell'importo sostenuto verrà convertito in credito per la partecipazione nel 2022. Terza classificata ITALGIUNTI per "il doppio giunto reingrassabile, sistema di lubrificazione della doppia corciera”, il cui brevetto ha debuttato alla manifestazione. Per l’azienda un credito di 500 Euro per l’edizione dell’anno prossimo


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GMC Canyon AT4 OVRLANDX

il gran CANYON ECCO COME GMC IMMAGINA IL FUTURO DEL PICKUP CANYON, DECLINATO IN VERSIONE “OVERLANDER”. IL CONCEPT CANYON AT4 OVRLANDX È UN CONCENTRATO DI TECNOLOGIE, DI SISTEMI E DI ACCESSORI UTILI A RENDERE TUTTI NOI DEI PROVETTI ESPLORATORI


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il gran canyon


dottrina dell’overlanding (ovvero della possibilità di viaggiare e campeggiare dove si vuole e quando si vuole, sempre rispettando le regole…) sta dilagando in tutto il globo e, anche in Italia, sono sempre di più gli appassionati disposti a spendere tempo, lavoro e danaro per attrezzare i loro veicoli e renderli capaci di supportare avventure… più o meno estreme. Recentemente GMC presentato un interessante concept, battezzato Canyon AT4 OVRLANDX, il cui scopo è di elevare ulteriormente la credibilità fuoristrada del Canyon AT4, mostrando come potrebbe essere personalizzato da un appassionato di overland.

Con una solida base nella produzione di veicoli da trasporto merci dal 1902 (ora in vendita in una dozzina di paesi in tutto il mondo) GMC offre veicoli progettati e costruiti secondo i più alti standard. Dal nuovissimo SUV compatto Terrain al Sierra HD, i pickup e crossover GMC offrono la combinazione tipica di tecnologie intuitive ed esecuzione premium, con il popolare Denali che rappresenta l'apice del design, delle prestazioni e dei comfort


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il gran canyon


Con lo stile “impressionante” che i clienti GMChanno sempre mostrato di apprezzare, il concept truck Canyon AT4 OVRLANDX è stato progettato con caratteristiche particolari che includono: • Telaio rialzato con copertura del sottoscocca migliorata • Bracci di comando in ghisa • Paraurti anteriore per impieghi gravosi con verricello • Punti di ripristino anteriori integrati • Differenziali a bloccaggio elettronico anteriore e posteriore • Lampade da lavoro integrate • Ammortizzatori Multimatic DSSVTM • Supporto girevole per ruota di scorta, in modo che a ruota possa essere conservata sul retro e ruotata fuori dal portellone quando è necessario l'accesso al letto • Tiranti per proteggere il parabrezza da rami bassi La potenza di questo “esploratore” è fornita dal generoso e affidabile motore V-6 da 3,6 litri di GMC, abbinato a una trasmissione automatica a otto velocità. Il concept truck può affrontare e superare, in tutta sicurezza, una varietà di ostacoli grazie ad un angolo di attacco di 27,7 gradi e un'altezza da terra di 25,4 centimetri, potenziata da pneumatici BFGoodrich KM3 Mud-Terrain da 33 pollici, su ruote AEV Crestone da 17 pollici. Il veicolo può cavarsela in guadi d'acqua fino a 81,5 centimetri e il suo “boccaglio” su misura presenta una presa d'aria filtrata.


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Ulteriori funzionalità che potrebbero aiutare gli “overlanders” ad avventurarsi fuori dai”soliti” sentieri includono: • Paraurti posteriore fuoristrada AEV • Copertura del tetto in acciaio inossidabile • Tenda da tetto • Tenda da sole a 270 gradi • Taniche per benzina e acqua • Tavole di trazione • Martinetto e supporto per fuoristrada • Frigorifero e angolo cottura • Stoccaggio con sistema a cassetti • Pannello solare

“Volevamo mostrare il nostro GMC Canyon in questa evoluzione e sottolineare l'impegno di GMC per veicoli premium e fuoristrada. La reazione dei consumatori al design di questo concept ci aiuterà a servire meglio un mercato in crescita di acquirenti, che conducono autentici stili di vita all'aperto" ha affermato Duncan Aldred, vicepresidente globale di Buick e GMC


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Tutte le caratteristiche concettuali sono integrate con spunti di design di livello premium, con il risultato di aspetto robusto ma esclusivo al tempo stesso. Le esclusive finiture della griglia e dei fari, distintivi AT4, e nuovi interni rivestiti in pelle guardano sia allo stile che al comfort. “Il concept truck Canyon AT4 OVRLANDX è stato progettato per bilanciare funzionalità ed estetica. Quando si viaggia in off road - affermato John Owens, capo designer del concept - la capacità è un fattore importante, ma farlo con stile e comfort premium eleva ulteriormente l'esperienza per i clienti che vogliono davvero zero compromessi". Capito ragazzi? GMC aveva già nel 2019 introdotto per la prima volta la declinazione AT4 sul suo pick-up leggero Sierra. Da allora si è il tema si è esteso a tutta la gamma GMC e continua a guadagnare popolarità; quest’anno oltre il 30 percento degli acquirenti Canyon sta scegliendo le versioni AT4. Canyon sta anche attirando nuovi clienti verso il marchio, dato che più della metà dei suoi acquirenti che sono al primo acquisto GMC. Si potrebbe dire che Canyon AT4 OVRLANDX è “la tempesta perfetta” dell’overlanding o, più semplicemente, il concept perfetto per mostrare come GMC immagina il futuro di Canyon e come il marchio guarda avanti per aderire alle esigenze della sua crescente base di clienti di appassionati di fuoristrada e overlanding.

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