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Libro. Moderne moltitudini
la prima raccolta completa delle installazioni di ian strange
Il nostro punto di partenza
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EX GRAFFITISTA CON UNA LUNGA ESPERIENZA ANCHE NEL MONDO DEL CINEMA E DEL TEATRO, TRASFORMA CASE IN OPERE SITE SPECIFIC.
DI SUSANNA LEGRENZI
È IL 2011 quando Ian Strange firma l’installazione Home alla Turbine Hall di Cockatoo Island, Sydney. L’ opera era la riproduzione in scala 1:1 della sua casa d’infanzia, ricostruita attraverso i ricordi dell’adolescenza. Da allora, i suoi interventi site specific, che l’hanno visto dipingere (di rosso sangue), cancellare (imbevendole nel nero), sezionare e illuminare o incendiare una serie di case preesistenti, sono stati messi in scena in mezzo mondo. A raccoglierli ora è Disturbed Home, monografia dedicata all’ artista australiano di stanza a New York che nell’ arco degli ultimi 12 anni ha affrontato alcuni tra i temi cruciali del presente.
PROTAGONISTA del volume è la casa, anzi l’archetipo delle case delle suburbie: case che si assomigliano le une alle altre, case che sono un rettangolo con un triangolo, case simbolo universale della nostra identità. Per ogni ciclo di progetto, Strange mette in scena uno storyboard complesso a stretto contatto con gli abitanti. «La cosa che più mi interessa sono le comunità di luogo, il loro rapporto con la struttura, questa sorta di forte richiamo emozionale che esercita sulla gente» afferma. Ogni intervento dà vita a un cantiere dove si crea e si distrugge, si scatta e si filma. Per la serie Final Act, realizzata nella «Zona rossa» – l’ area danneggiata dal terremoto del 2011 con oltre 16mila edifici da demolire –a Christchurch in Nuova Zelanda, il direttore della fotografia Alun Bollinger (Il Signore degli Anelli) gli ha dato una mano. Insieme hanno sezionato e illuminato case. «All’inizio era davvero difficile spiegare alla gente che cosa volevamo fare» ricorda Strange. «In queste aree non ci sono molte strade dove poter vedere un progetto di arte contemporanea». Eppure tutto è sempre andato liscio. Perché come dice Strange: «La casa spesso è un modo per mappare e comprendere il mondo». O, se vogliamo, il punto di partenza di tutti noi.
Dodici anni tra Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Polonia e Stati Uniti: degrado, disastri ambientali e mutamenti sociali. Strange crea situazioni visivamente forti e ne fissa il messaggio attraverso fotografie e video.
Disturbed Home Ian Strange A cura di Kevin Moore 208 pagine 115 illustrazioni in lingua inglese 55 euro Damiani Editore
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