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Emma Appleton. Il coraggio di buttarsi

Emma Appleton, classe 1991, ha interpretato la principessa Renfri nella serie fantasy The Witcher.

top, gonna e décolleté, prada

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Modella sin da teenager, si è ritrovata inaspettatamente al Festival di Cannes grazie a un cortometraggio. Così Emma Appleton ha scoperto «di non avere talento naturale per nient’ altro se non per la recitazione». Obiettivi? «Preferisco lasciarmi stupire dai personaggi. E imparare»

IL CORAGGIO DI BUTTARSI

DI VALENTINA RAVIZZA FOTO DI BOO GEORGE STYLING DI FABIO IMMEDIATO

LAVORAVA già da molto tempo come modella, quando Emma Appleton – oggi attrice 30enne lanciatissima con due miniserie in arrivo, Pistol, in cui interpreta la moglie della rockstar Sid Vicious, e la romantica Everything I know about love, che promette di replicare il successo del bestseller di Dolly Alderton da cui è tratta – ha accettato il suo primo provino per un cortometraggio. «Ci sono andata e ho avuto la parte di Pixie, la protagonista. Non pensavo che ci sarebbe stato un seguito, e invece quel corto, Dreamlands, è stato selezionato per il Festival di Cannes, così ho avuto la fortuna di essere notata da moltissimi agenti del settore e da lì non ho più smesso. A volte si tratta semplicemente di cogliere l’ opportunità giusta al momento giusto. Non che non desiderassi fare l’ attrice, anzi era il mio sogno sin dai tempi della scuola. Ma sembrava poco realistico. Non conoscevo nessuno di quel mondo, né avevo idea di come accedervi. Come modella al massimo puoi aspirare a fare qualche spot pubblicitario, ma non lo definirei recitare. Dreamlands invece pur durando solo 14 minuti aveva un vero copione, dei personaggi».

PER LA VERITÀ Appleton si era accorta già a scuola di essere portata per la recitazione. «O forse è soltanto che mi divertivo così tanto da buttarmici con tutta me stessa. Poi su quel primo set ho capito che anche se non sapevo esattamente che cosa stessi facendo –ancora oggi sto cercando di capirlo! – quello che facevo funzionava. All’improvviso mi sono resa conto che era qualcosa in cui avrei potuto eccellere. E l’ asticella continua ad alzarsi. Da un lato sono sempre più critica con me stessa perché voglio migliorarmi, dall’ altro so apprezzare quando ho fatto

bene una scena: in fondo sta al regista dirmi cosa fare e se lui o lei è soddisfatto lo sono anche io. La cosa più importante che ho imparato facendo questo mestiere è credere di più in me stessa. Prima mi capitava di domandarmi, andando a un provino, “ perché mai dovrebbero scegliere me?” , oggi invece non ci penso troppo, semplicemente vado e vedo come va. I migliori maestri sono quelli che mi hanno dato gli strumenti tecnici per tirare fuori il meglio di quello che avevo già dentro di me».

«SPERO CHE non suoni arrogante, ma ho capito di non avere un talento naturale per nient’ altro che la recitazione, anche se non sono neanche lontanamente vicina a dove voglio arrivare. Non che mi sia mai posta degli obiettivi specifici. All’inizio non cercavo qualcosa di specifico, ero interessata a ogni tipo di personaggio per cui mi presentavo a un ’ audizione, ero eccitata dal semplice fatto di recitare. Da quando ho iniziato mi dico “ vediamo che cosa succede ” e lascio che le occasioni mi sorprendano. Vorrei solo continuare con questo mestiere, in ruoli più vari possibile: sembra semplice ma perché complicarsi la vita?».

DI CHE COSA va più orgogliosa? «Di tutto quello che ho fatto. In modi diversi e per ragioni differenti. Forse il progetto più impegnativo finora è stata la serie The Witcher perché il giorno dopo aver firmato il contratto ho iniziato ad allenarmi per le scene di azione, che sono state dure ma mi hanno permesso di scoprire che riuscivo a fare cose che mai avrei immaginato di poter fare. Ogni ruolo che ti chiede di imparare a fare qualcosa di nuovo è stimolante: per interpretare Nancy Spungen in Pistol, ad esempio, ho dovuto cambiare tutto il mio modo di vestire, parlare, muovermi. Ho capito che se mi si dà il tempo di mettermici posso fare di tutto, che sia combattere a cavallo o suonare il pianoforte».

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Tra i prossimi progetti di Appleton ci sono le miniserie Pistol ed Everything I know about love.

giacca e gonna, miu miu. nella pagina a fianco: giacca, gilet, camicia e pantaloni, gucci

grooming: liz pugh @premier; hair: brady lea @premier; set designer: josh stovell @saint luke

«LA COSA PIÙ IMPORTANTE CHE HO IMPARATO È CREDERE DI PIÙ IN ME STESSA»

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