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Style glam - Innamorati da 75 anni

Da 25 a 200 mq, da uno a più negozi, da un brand di orologeria a tanti

Innamorati da 75 anni

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ANDAVA IN NEGOZIO DA QUANDO AVEVA SEI ANNI E SI EMOZIONAVA A VEDERE LAVORARE PADRE E NONNO. ADESSO CON LUI CI SONO I SUOI FIGLI. LA STORIA DI VERGA 1947 È DI FAMIGLIA.

DI FIORENZA BARIATTI ILLUSTRAZIONE DI TOMMASO TROJANI SI COMINCIA CON LUIGI e un piccolo negozio con una sola vetrina su via

Mazzini; il testimone passa a Valerio il quale provvede a far crescere lo spazio tanto da ospitare un laboratorio di riparazioni e due vetrine (diventate poi quattro), quindi a Umberto e da lui ai figli Riccardo e Federico. Ecco, questa è la dinastia dei Verga, una famiglia di imprenditori, ma soprattutto di appassionati, nel campo dell’ orologeria. Tutto il racconto si svolge a Milano, nel centro città, dove i primi 25 mq diventano 200 e dove, tra l’ altro, sta per essere inaugurata una lounge «con l’intento di renderla un club dell’ alta orologeria per appassionati e collezionisti» spiega Umberto Verga che i clienti li invita a fermarsi a pranzo e cena.

MA LA NARRAZIONE DI VERGA 1947 è anche la storia dei brand: partito con Rolex, è poi diventato concessionario di Patek Philippe, marchio che si è aggiunto ad altri nomi prestigiosi come Audemars Piguet, Cartier, Breguet, Piaget e altri. A questi si affiancano i cosiddetti orologi di secondo polso moderno (Swatch, Citizen…). E se aumenta l’ offerta, di pari passo si ampliano gli spazi (il primo è Bottega storica) e raddoppiano i negozi tanto che ne aprono un altro in via Capelli (un passo dalla contemporanea piazza Gae Aulenti), anzi sempre qui a settembre inizierà un ’ altra avventura ancora. Ecco, questi sono i 75 anni che la famiglia Verga e la sua insegna Verga 1947 hanno vissuto finora: «Ciò che ci ha fatto andare avanti è la passione, essere motivati, non sedersi mai, aver voglia di lavorare tutti i giorni» racconta Umberto. «Più che lo spirito commerciale a spronarci è un impeto di amore verso l’ orologio; questo è un pregio e un difetto perché ci innamoriamo di ogni prodotto, della qualità, dello styling, del progetto, della meccanica».

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