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Belgio. MoMu: lo sguardo della moda socialmente rilevante
I nuovi spazi di oltre duemila mq del MoMu, museo della moda di Anversa, che ha riaperto lo scorso settembre.
Belgio LO SGUARDO SOCIALMENTE RILEVANTE DELLA MODA NELLA CULTURA DELLA TRANSIZIONE
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DI LUCA ROSCINI
CECI N’EST PAS LA MODE BELGE. Ma c’è anche quella internazionale. È una palingenesi quella del MoMu-Museo della moda di Anversa, lo spazio espositivo più importante del Nord Europa che, chiuso per ristrutturazione, ha riaperto i propri spazi di duemila mq con un auditorium con tribuna estensibile e nuovi allestimenti per una collezione che comprende più di 35 mila pezzi non solamente di designer belgi (tra cui ovviamente i cosiddetti «Sei di Anversa») ma anche internazionali quali Martin Margiela, Raf Simons, Helmut Lang, Yohji Yamamoto, Bernhard Willhelm, A.F. Vandervost, Olivier Theyskens. A completare questa riapertura una serie di eventi che si concluderanno a fine gennaio per diffondere la cultura della moda ad Anversa: «La città deve respirare la moda» dice Nabilla Ait Daoud, assessora alla Cultura, «ma anche utilizzarla come momento di introspezione».
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