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Classico

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GODERSI IL TEMPO. SOPRATTUTTO QUELLO LIBERO. UN MODO DI VESTIRE CHE SCONFINA VOLENTIERI NELLO SPORTIVO MA ANCHE NELL'URBAN. È IL TEMPO DEL «NON LAVORO», QUINDI QUELLO DEL PIACERE E DEL DIVERTIMENTO, CHE LASCIA SPAZIO ALLA CASUALE CREATIVITÀ DEL SINGOLO

Sopra, il piumino Econyl Sea Shade della collezione Wear the Ocean di Paul&Shark. A destra, giacche nei toni della natura.

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Save the sea from plastic: progetti sostenibili

TESTI DI VERONICA RUSSO

Come sempre l’acqua, in ogni sua declinazione, è fra i primi pensieri del team creativo di Paul&Shark. Anche questa ultima collezione è in buona parte una dichiarazione d’amore: il tema è Wear the Ocean, indossa l’oceano, però proteggilo anche, perché è una delle più grandi risorse che abbiamo. Allora, ad esempio, la nuova maglia ibrida Save the Sea non è solo un capo di design da indossare, ma è pure realizzata in Typhoon Save the Sea, tessuto ricavato dalla conversione di bottiglie in plastica recuperate in mare. In più il brand utilizza, per la tintura dei suoi materiali, la tecnologia e.dye Waterless Color System, capace di ridurre dell’85 per cento il consumo di acqua per la colorazione, di abbattere del 90 per cento le sostanze chimiche nocive, e di produrre il 12 per cento in meno di CO2 rispetto ai metodi di tintura tradizionali. Capi piacevoli, morbidi, sportivi, con un’anima.

ATTRAVERSO L'USO DI MATERIE PRIME E TECNOLOGIE SOSTENIBILI IL BRAND S'IMPEGNA A RIDURRE IL PROPRIO IMPATTO AMBIENTALE

Nato per la sola maglieria si è evoluto con i total look

Overshirt reversibile firmata Impulso: un po’ camicia, un po’ capospalla. Sopra, parka con coulisse in vita realizzato con tessuti tecnici e naturali insieme. Una delle parole d’ordine è «ibrido»: le maglie e i giubbini non sono più banalmente solo questo, ma coniugano più caratteristiche per trasformarsi in qualcosa di nuovo. Come nelle overshirt reversibili firmate Impulso: un po’ camicia (ne ha tutti i dettagli) e un po’ capospalla in nylon. Un’altra parola d’ordine è «colore»: c’è voglia di un futuro positivo, luminoso, e allora i toni giusti sono il «cardio orange» o il giallo vitaminico anche in pieno inverno, declinati su pullover voluminosi e morbidi grazie alla lavorazione a trecce. Poi ci sono i giubbini con i tasconi che (altro ibrido) cuciono insieme filati preziosi e tessuti tecnologici e il colore che, invece che aggiunto, viene tamponato via a mano per ottenere il motivo tie&dye, l’effetto marmorizzato. Altro punto di forza del brand sono le tute: in maglia o in interlock (cotone biologico a maglia incrociata), sono pensate per pigri dal cuore sportivo.

L'AZIENDA È UNA GREEN COMPANY E RISERVA MASSIMA ATTENZIONE ALL’AMBIENTE, EVITANDO L’UTILIZZO DI TINTURE AGGRESSIVE E NOCIVE

In alto e a destra un modello e un dettaglio di un jeans Richard J. Brown foderato in cashmere. Sopra, denim modello Copper, con la cimosa color rame.

Jeans o capo sartoriale? Exclusive denim italiano

La natura in ogni sua declinazione. Il rispetto e l’amore per l’ambiente come caposaldo di Richard J. Brown, brand di denim di lusso italiano. Anche per la collezione autunnoinverno 2022-23, presentata in anteprima a Pitti, la filosofia intelligente e molto «bio» del brand viene declinata in ogni nuovo capo proposto. La massima espressione di questo modo di pensare la moda si ritrova nei capi con un’anima verde, «With a Green Soul» appunto: jeans realizzati con un’impronta sostenibile in ogni loro componente: dal tessuto ai bottoni, dalla salpa (l’etichetta posteriore del jeans, quella con il marchio) a tutte le rifiniture. Tra le novità il Manila: i tradizionali pantaloni con pinces sono arricchiti da fibbie laterali. E poi ci sono i tessuti reattivi, che cambiano con il movimento del corpo, i morbidi cashmere che foderano l’interno dei jeans e le gabardine «croccanti».

SALPE, RIVETTI, ETICHETTE E BOTTONI ESCLUSIVI PER AVERE TUTTO PERSONALIZZATO

La «prima» scarpa modello Signature firmata Lotto.

Design contemporaneo e anima sportiva dal gusto rètro

La scarpa è già iconica di per sé: ripescata dagli archivi Lotto, Lotto Leggenda s’ispira ai modelli delle sneakers più famose d’Italia – e più amate dagli sportivi –negli anni Settanta (piacevano al tennista John Newcombe), Ottanta (era ai piedi degli «azzurri mondiali» di calcio dell’82) e Novanta (con testimonial, ancora nel tennis, Boris Becker). Per l’autunno-inverno 2022-23, e in anteprima a Pitti c’è la nuova Signature, riproposta in due varianti da indossare sempre, non solo nello sport: la Edge, con un design rinnovato nei tagli e nei dettagli, e la Mid in pelle bianca o nera, per esaltare al massimo il disegno della scarpa. E poi c’è l’ultima Tokyo, anch’essa ripresa dagli archivi storici del brand trevigiano: è la Tokyo Fuji, evoluzione della Shibuya, con volumi più importanti e un gusto più tecnico. Icone per icone passate e presenti, come il tennista Matteo Berrettini: lui è un fan Lotto.

ICONICHE CHE PIACCIONO AI CAMPIONI: LE SNEAKERS SIGNATURE, PREFERITE DAGLI SPORTIVI

Casual made in Usa e gusto europeo

Maglia girocollo a maniche lunghe Fred Mello con grafica che richiama la bandiera Usa, fondo e polsini in costina. Sopra, due look della collezione autunnoinverno 2022-23. L’ispirazione viene dall'America, ma il know-how, la mano e l’artigianalità di Fred Mello sono tutti italiani. Da questo connubio virtuoso nascono capi che seguono ovunque (il famoso casual «made in Usa»), per far star bene sia fra quattro mura sia al grande freddo, con un occhio alle tendenze della moda (il gusto italiano) e un altro rivolto a ciò che, in un armadio, non può mai mancare. Allora largo ai morbidi parka in cotone e poliestere con l’imbottitura trapuntata (non passa inosservato quello rosso acceso), alle felpe con cappuccio foderate in jersey e ai sempiterni pantaloni cargo: quelli Fred Mello sono in gabardina leggermente elasticizzata e hanno il bottone logato.

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