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Musica. Il cantante che si fa film
IL PROGETTO «BLACKALACHIA» E IL SUO AUTORE E INTERPRETE
Il cantante che si fa film
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VOCE DA BRIVIDI, PERFORMER UNICO, ISPIRATORE DI MODE, REGISTA: NESSUNO È «MUSICAL ARTIST» COME MOSES SUMNEY. DI PIER ANDREA CANEI
ORMAI PRENDE FORMA sempre più l’idea di un tipo di «musical artist» a tutto tondo; caso emblematico (verrebbe da dire «tipico», ma non ci sono molti come lui in giro) il 29enne ghanese-americano Moses Sumney: non solo cantante, o cantautore, o performer, ma un talento multidisciplinare capace sì di farsi ricordare per le canzoni ma anche di esprimersi in modalità diverse, dal palco come dai canali social, dalle pagine di un magazine. Così come di dialogare con le energie creative dell’ambiente fashion, e — si vede bene anche dal suo account instagram.com/moses — amplificarle, sfoggiando, con gusto, mise di tutti i tipi. Autore del recentissimo progetto Blackalachia video-documentario (finanziato da WePresent, braccio creativo della piattaforma di scambio file WeTransfer) di cui è regista, autore, interprete: qui Sumney, attorniato da una band in un setting rurale, offre un intenso live senza pubblico, stravolgendo pezzi dai due album che l’hanno imposto sulla scena musicale: Aromanticism (2017) e Grae (2020). Tra gli artisti più eccentrici in circolazione, ha superato la stasi dei vari lockdown abbandonando Los Angeles per trasferirsi tra le colline della Carolina del Nord e abbracciare uno stile naturale e contemplativo. Di cui è espressione anche questo film-performance nel quale mette i suoi notevoli mezzi vocali al servizio di un soul cangiante, liquido come la sua identità di sperimentatore/stregone a cavallo tra i generi, indipendente, indefinibile.
IL RICHIAMO DEL SUO TIMBRO caldo e sensuale già fa capire che Sumney non è uno schivo rifugiato di campagna. In più l’uomo si diverte a giocare con la propria immagine (e ha incassato il titolo di «Himbo» dell’anno, una sorta di Adone pupillo dei magazine di moda). Ma non è solo narcisismo: Moses si sceglie stylist e talenti «avant street fashion» con lo stesso piacere con cui, statuario, posa seminudo in jeans. E il mondo fashion fa la coda per (s)vestirlo.
Moses Sumney e, in alto, un momento del suo film-concerto Blackalachia: dura 67’ e si può vedere su YouTube.
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