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Cronaca 9
L'ARENA
Lunedì 6 Maggio 2019
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MaltempoaVerona
IN5ANNILACODIVEHAEROGATO RISARCIMENTIPER110MILIONIDIEURO
Unacoda d’invernoin tutto ilterritorio scaligero
Il Codive negliultimi 5 anniha assicuratolecoltivazioniper1,4miliardi di euro e erogato risarcimenti perpiùdi110milioniafrontedipoco più di 44 milioni di premi a cari-
co degli agricoltori. I soci Codive possono ancora assicurare produzioni, strutture e allevamenti: entro il 31 maggio per le colture permanenti,acicloautunno-primaveri-
le e primaverile, entro il 15 luglio per le colture estive, di secondo raccolto e trapiantate, entro il 31 ottobreperlecoltureacicloautunno-invernaleevivaistiche.
UNEVENTO STORICO. Solounavolta negliultimicinquant’anniunagiornatacosìfredda
EZaiaavvial’istruttoria per lo stato d’emergenza Nevecopiosasotto gli 800metri.A Giazzaregistrati 35centimetri Oggiil tempomigliora, da mercoledì arrivaun altropeggioramento
seguireancheperscarsa visibilità.Un’orad’inferno cheha provocato disastri ancheallecoltivazioni
Ilmessaggio dell’assessore
Nevicateabassaquota «Evitateiviaggiinauto» Sonodecinegli uomini delle struttureregionalial lavoro in tuttoilVeneto per affrontare leconseguenze del maltempo chesièabbattuta sututtoil territorioregionale.«Come previstodai bollettini della RegionedelVeneto– spiega l’Assessoreregionale alla ProtezioneCivile, Gianpaolo Bottacin–il nostro territorio è statocolpito daun’ondatadi maltempocon fortevento, nevicatea bassaquota e precipitazioniintensedi caratterepiovosoinpianura. Durantelanotte ci sonostati variproblemi nelveroneseper
UNANOTTE
LaProtezione Civilein azione grandine,vento eallagamenti. In modoparticolarequestoè accadutonellazona diPeschierae limitrofe,dove gli interventidi VigilidelFuocoei volontaridella ProtezioneCivilesi stanno
concludendo».Alcuni fiumidel veroneseedelvicentino hanno superatola primasogliaesono ancoraincrescita.Dalle22 diieriè statopredisposto unpresidio a vistadel fenomenofranoso sopra l'A27.«Nelle localitàmontane di tuttoilVeneto, vistele intense precipitazioninevose,si invitanoi cittadinia mettersiinviaggio solo incasodiestrema necessità».Gli spazzanevesono ancorainazione. «VigilidelFuocoeProtezione Civilestannoprovvedendo alla rimozionedellepiante, ma invitiamola popolazione, oltreche anon mettersiinviaggio, a non sostareinprossimità dialberio altrestrutturechepotrebbero cadere».«Stiamo monitorandola situazioneinparticolare del BacchiglioneedelGuà– chiude l’Assessoreregionale –le previsionicidicono chedovrebbe smetteredipiovere mail vento dovrebbepersistere ancorafino a oggi».
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Ondata di maltempo, il governatore del Veneto Luca Zaia ha disposto che gli uffici regionali avviino l’istruttoria per la dichiarazione dello stato di emergenza in seguito ai danni causati dalle violente perturbazioni che da ieri imperversano sul territorio. Questo in attesa del censimento dei danni che sarà fatto dai sindaci dei Comuni colpiti. Il decreto sarà firmato dallo stesso Zaia nelle prossime ore. Intanto quello di ieri può già essere definito un evento storico. Sia per la quantità di pioggia caduta e per le temperature registrate in pieno giorno, sia per la neve sulle alture. All’ora di pranzo a Verona città c’erano poco più di 10 gradi un valore che nella prima decade di maggio ha pochissimi precedenti. E nel corso del pomeriggio la temperatura non è riuscita a portarsi oltre gli 11 gradi per scendere a otto dopo le 16. Negli ultimi 50 anni una giornata tanto fredda in maggio era capitata solo nel 2013 (il giorno 24), e in parte nel 1991 e nel 1978. PIOGGIA MONSONICA. Enor-
me ma comunque non record è stata la quantità d’acqua caduta in particolare sull’area pedemontana della provincia: tra il basso Garda e la città son scesi circa 70 millimetri d'acqua, 50 dei quali tra mezzanotte e le 6 del mattino (la media dell’intero maggio è di 82 millimetri), con raffiche di vento a più di 60 chilometri orari. L’Est veronese ha sperimentato anche la grandine come nel caso eccezionale di Caldiero, che ha visto accumuli fino a 20 centimetri di ghiaccio. LANEVE. A fare notizia è stata
soprattutto la neve, caduta in grande quantità già oltre i mille metri con accumuli vicini al mezzo metro a San Giorgio o alle Fittanze, dove il ven-
to ha raggiunto i 100 chilometri orari. In passato leggere nevicate al di sotto dei 1.500 metri si sono verificate anche in giugno, ma tanta neve come quella di ieri in maggio non era mai stata osservata, per lo meno negli ultimi 40 anni. In più la neve è scesa copiosamente anche al di sotto degli 800 metri come nel caso di Giazza (35 centimetri al suolo). Ancora più bassa la quota neve del Baldo con accumuli già oltre i 600 metri. LEPREVISIONI. Da oggi il tem-
po migliorerà lentamente anche se non si vede alcuna stabilizzazione duratura. Manca e mancherà un’area di alta pressione in grado di arginare le velleità delle correnti fredde nordatlantiche se non polari che avranno buon gioco nel raggiungere il Mediterraneo. Ci aspetta comunque una tregua di circa tre giorni, ma per mercoledì sera è in agguato un peggioramento. Oggi il tempo migliorerà lentamente con progressive schiarite e con un certo recupero termico; previsti fino a 16 gradi nel pomeriggio. Tempo migliore domani nonostante il freddo della mattinata con minime fino a 4-5 gradi in aperta campagna e sotto lo zero nelle vallate lessiniche oltre i mille metri. Il sole porterà però il termometro sui 18-19 gradi. Mercoledì pioverà soprattutto in serata e nella notte su giovedì, quando il tempo migliorerà però abbastanza in fretta, con una giornata in parte soleggiata e con termometro di nuovo sui 20 gradi. Tempo buono, infine, è previsto venerdì. Episodi di maltempo invernale in questo mese non mancano: nella terza decade del maggio del 2013 sul Baldo e sui Lessini cadde neve abbondante già oltre i mille metri quota e a Verona il giorno 24 la massima fu di appena 11 gradi. • AL. AZZ.
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IlGovernatore delVeneto Luca Zaia
TraSonae Lugagnano
Alberiabbattuti aSanGiorgioinSalici Nelterritorio diSona, i problemipiùsignificativi sono statiregistrati nellefrazioni di SanGiorgioinSalici, dovesono caduticirca trentacentimetri digrandine, enellecampagne diLugagnano.ASanGiorgio in Saliciil maltempohacolpito le coltureagricolepresentiin diversearee,compresii vigneti inlocalitàFinco enellazona del cimitero.InviaDei Cipressi sonosaltati alcuni chiusini, a causadellatroppaacqua entratain pochiminuti.A Lugagnano,peril forte vento,è cadutoun alberoinvia Capitello,fra Mancalacqua e Canova.PiazzettaBrigata Alpinisi èallagata acausa delle fogliecheavevanotappato le
caditoie.Nessundannoregistrato manumerosi disagiper gli abitanti.Cisono stati poi problemi dighiaiae terrasulla strada all’incrociotra viaMatteotti evia SanQuirico a Sona, enellezone StaffaloeFinco a SanGiorgioin Salici.Nella mattinatadiieri, poliziamunicipaleeoperai sono intervenutiper risolverele problematichepiùurgenti, il sindacoGianluigiMazzi e l’assessoreallemanutenzioni RobertoMerzi hanno fatto sopralluoghia Lugagnano,mentre aSan GiorgioinSalici laconta dei dannièstata fatta dal consigliere diminoranzaMaurizio Moletta, chehaancheripristinato personalmenteunodei chiusini saltati. F.V.
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D’INFERNO
Violenti acquazzoni temporaliebufere daEsta Ovest Ilmaltempocheha martoriato l’altranotte Veronae provincia halasciatoil segnoinmolti paesi,dall’Estveronese dovela grandinehadanneggiato i vignetidiSoave e Colognola sopratutto,alLagodi Garda con lebarche sbattutesul moloche hannoriportato gravi dannio i localidel lungolago che dovrannoessereriparati prima dellastagione estiva. Non è mancatoil «solito» allagamento alsottopasso diSan Giovanni LupatotosullaTranspolesana
SOAVE. Il maltempo che ha martoriato Verona e la sua provincia l’altra notte non ha risparmiato la zona dell’Est Veronese. Nella foto di Alberto Tonellolagrandine aimarginidel vignetoBalestriValda a Soave
SAN GIOVANNI LUPATOTO. Ancora una volta per l’abbondante pioggia cadutaèstatochiusoilsottopassodiSanGiovanniLupatotosullaTranspolesana,come si vedenella fotodiNicola Pasotto
TORRIDELBENACO.Ilsindaco diTorridelBenaco,StefanoNicotra,nella foto di Luigi Pecora, con la tuta della Protezione Civile, al lavoro sul lungolagoper mettere insicurezza lapiattaformadiun ristorante
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LUNEDÌ 6 MAGGIO 2019 CORRIERE DELLE ALPI
PRIMO PIANO
Le anomalie del meteo
Il Veneto sferzato da bufere e nubifragi Auto con cinque pescatori nel Mincio, un disperso. Lago di Garda: vento, allagamenti e strade chiuse. Fiumi e frane sotto vigilanza VERONA. È stata una domenica
segnata dall’incubo maltempo. Pioggia, vento e neve in montagna hanno sferzato il Nordest e il Veneto causando danni e disagi. Sono stati centinaia gli interventi dei vigili del fuoco effettuati dall’altra notte fino a ieri. Particolarmente colpita la provincia di Verona, con alberi abbattuti dal vento, prosciugamenti di case allagate, soccorsi ad automobilisti in difficoltà. Sulla Gardesana sono crollati sotto il vento alcuni cipressi, alti fino a 20 metri, e la strada è rimasta temporaneamente interrotta, per permettere la rimozione dei tronchi e la messa in sicurezza della statale. Una violenta grandinata ha colpito l’altra notte Peschiera del Garda, lasciando a terra un manto bianco di 10 centimetri, che sciogliendosi ha provocato allagamenti in tutta la zona. Il versante veronese del lago di Garda, come del resto quello lombardo, è stato a lungo sferzato dal vento con onde altissime che hanno causato danni alle barche ormeggiate.
AUTO NEL FIUME
Cinque persone, tutte di nazionalità romena, ieri mattina alle 7 sono finite con la loro auto nel Mincio nei pressi di Pozzolo nel Mantovano. Quattro sono state salvate, mentre una risulta dispersa. Si tratta di Raul Cristian Lacatusu, 23 anni, residente a Valeggio sul Mincio. Sul posto a lungo al lavoro i sommozzatori dei vigili del fuoco, oltre ad un elicottero, per le ricerche. I cinque erano lì per pescare. Le condizioni del tempo però erano proibitive con pioggia e vento forte. Hanno così deciso di ripararsi in auto. Il conducente si è distratto e non si è accorto che l'auto non aveva la marcia innestata. Così la vettura, lentamente, è scivolata nelle acque del Mincio. Le grida di aiuto sono state sentite da altri pescatori che hanno tratto in salvo solo quattro persone. Un ristorante posizionato su un pontone galleggiante a Peschiera del Garda si è stacca-
to dagli ormeggi, a causa del forte vento, andando alla deriva lungo il Mincio. La Barcaccia, questo il nome del locale, “navigando” senza controllo spinta dalla corrente, è stata seguita sul lungo lago dai Vigili del fuoco, sotto gli occhi stupefatti di molti residenti. È stata infine rallentata da alcune strutture per la pesca, ed è stata così bloccata e messa in sicurezza dai pompieri.
Zaia avvia le pratiche per dichiarare lo stato di emergenza: decreto subito alla firma
peschiera
I vigili del fuoco sono intervenuti l’altra notte per soccorrere alcuni automobilisti rimasti bloccati con le vetture in un vasto tratto allagato sulla statale Transpolesana, nei pressi di San Giovanni Lupatoto. Decine di operazioni sono state svolte anche nelle province di Treviso, Belluno, Venezia, Padova e Vicenza, per la rimozione di piante, anche di alto fusto, cadute sulle strada, cornicioni e strutture rese pericolanti dal vento. Tanti danni materiali e disagi per la circolazione, ma nessuna conseguenza per le persone. FIUMI E FRANE
Alcuni fiumi del Veronese e del Vicentino hanno superato la prima soglia e sono ancora in crescita. Dalle 22 dell’altro ieri è stato predisposto un presidio a vista con torre faro del fenomeno franoso sopra l'autostrada A27. L’autostrada è stata comunque aperta in entrambi i sensi. Dal canto suo il governatore del Veneto Luca Zaia ha disposto che gli uffici regionali avviino l’istruttoria per la dichiarazione dello stato di emergenza. Questo in attesa del censimento dei danni che sarà fatto dai sindaci dei comuni colpiti. Il decreto sarà firmato dallo stesso Zaia nelle prossime ore.— Maurizio Fregoli
Il ristorante alla deriva Un ristorante posizionato su un pontone galleggiante a Peschiera del Garda si è staccato dagli ormeggi, a causa del forte vento, andando alla deriva sul Mincio, che qui si forma dall'incrocio di tre emissari del Garda. Sopra il meteorologo Marco Monai
Marco Monai, direttore del Centro meteorologico dell’Arpa di Teolo «Superato l’apice del brutto tempo, presto temperature in ripresa»
«È stata una perturbazione artica ne arriverà una più temperata» L’INTERVISTA
F
a freddo, nevica al Brennero e su gran parte dell’Altopiano di Asiago. Nelle abitazioni sono tornati in funzione caminetti e termosifoni. Sono tornati i cappotti e le sciarpe per ripararsi dal vento gelido che sferza anche la pianura. Ci avviamo alla conclusione della prima decade di maggio, mese che di solito prelude al caldo estivo. Ma che maggio è questo e cosa ci
aspetta? Lo abbiamo chiesto a Marco Monai, direttore del Centro Meteo dell’Arpav di Teolo, sui Colli Euganei. «Sicuramente si tratta di un inizio di primavera anomalo, con temperature sia minime che massime abbondantemente al di sotto della media del periodo, ma peggio di così nelle prossime ore non andremo. Con la giornata di oggi (ieri ndr) dovremmo aver raggiunto l’apice del brutto tempo, dai primi giorni della settimana ci sarà una ripresa dei valori termici».
GLI
In che senso? «Quella che ha investito il nostro Paese negli ultimi giorni era una perturbazione artica. Un vortice depressionario in arrivo dal Nord Europa. Nei prossimi giorni saremo interessati da una nuova perturbazione stavolta però di origine atlantica, quindi più temperata. Questo vuol dire che le temperature, sopratutto di giorno, saranno di sicuro maggiori di quelle di queste ultime ore e ci avvieremo gradualmente verso valori estivi». Dopo un avvio di primavera
tiepido è tornato bruscamente il freddo, un colpo di coda dell’inverno che ci ha trovati impreparati. Non è una stranezza? «Certo. Lo sbalzo termico è stato maggiormente percepito anche perché venivamo da due mesi, marzo e parte di aprile, di caldo anche in questo caso per certi versi inconsueto per il periodo. È una stranezza anche il crollo così marcato delle temperature. Un fenomeno che non succedeva da anni». E questa neve di maggio? «Il colpo di coda dell’inverno ci sta anche se i fenomeni di queste ore per dimensione hanno carattere di eccezionalità. Perturbazioni nevose a maggio e, in alcune aree, anche ai primi di giugno, possono succedere. Sono anomalie che però non registravamo da parecchi anni». — Gianni Biasetto BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
ALPINI
I luoghi, i valori e l’evoluzione delle Penne Nere dalle origini a oggi Dalle origini ai giorni nostri, un viaggio illustrato che racconta gli Alpini attraverso le gesta e le vicende, ma anche i personaggi principali, i mezzi, le tecniche di addestramento e molto altro. A SOLI € 12,90 + il prezzo del quotidiano In edicola con
LUNEDÌ 6 MAGGIO 2019 CORRIERE DELLE ALPI
REGIONE
Popolari, due passaggi prima dell’erogazione dei fondi agli ex soci. Conte (Codacons): «C’è il voto, bisogna fare presto»
Rimborsi, il rebus dei decreti e dell’ok Ue Ma Raduzzi (M5S): «Ormai tempi brevi» Per l’erogazione dei fondi ai risparmiatori truffati si attendono ora i decreti attuativi di competenza del ministero dell’Economia delle Finanze. Nel frattempo il premier Conte sta trattando con l’Unione europea per portare a 200mila euro il limite degli investimenti mobiliari per chiedere il risarcimento diretto. «Abbiamo buoni segnali da Bruxelles, crediamo si possa fare in tempi brevi», assicura il deputato 5 Stelle padovano Raphael Raduzzi, membro delle commissioni Bilancio e Finanze. I decreti attuativi, che dovrebbero arrivare a breve, sono di competenza del ministero e non dovranno passare in Parlamento. «È stato un lavoro intenso – continua Raduzzi - che ha richiesto molto tempo ed energie assieme a tutte le associazioni che per la prima volta sono state ascoltate in tutte le fasi, ma alla fine abbiamo portato a casa un otti-
mo risultato a favore di tanti cittadini veneti che da anni chiedono semplicemente giustizia. Con questo testo consentiamo l’indennizzo diretto al 90% dei truffati». Per gli altri (sopra i 35mila euro di reddito 2018 lordo od oltre 100mila euro da portare a 200mila di beni mobiliari) c’è l’obbligo di dimostrare la truffa davanti ad una commissione presso il Mef. «La norma prevede delle fattispecie di reato già tipizzate – spiega il deputato 5S -. Abbiamo inserito un ampio spettro di truffe: dal misselling all’informazione falsata, per consentire a quanti più truffati possibili di avere giustizia. Con queste modifiche veniamo incontro a tutte le associazioni dei risparmiatori». Negli ultimi giorni si è intensificata la trattativa con il Bruxelles per allargare la platea degli indennizzati e il deputato padovano assicura che il governo è riuscito a far valere le proprie ragione a favore delle centinaia di migliaia di risparmiatori truffati. Raduzzi spiega che l’indennizzo nasce dal fatto che le banche erano vigilate da Consob e
venezia-trieste
i preparativi per l’evento di milano
LO SCENARIO
Nicola Brillo
Il mulo Iroso fotografato prima della morte, nei giorni scorsi, a quarant’anni
L’adunata del Centenario: centomila alpini veneti e lo zoccolo del mulo Iroso Da venerdì a domenica la grande festa annuale L’Ana di Vittorio Veneto porterà una teca con la zampa dell’animale morto da poco TREVISO. Gli alpini veneti in marcia per Milano. Dal 10 al 12 maggio si svolgerà l’Adunata del Centenario. L’Ana, infatti, è stata fondata nel capoluogo lombardo nel luglio 2019. Dalle 12 sezioni della regio-
Banca d’Italia «e hanno palesemente toppato nella vigilanza». «Molte sono state le vicissitudini e le perdite di tempo, ma tutto ha confermato che il nostro progetto era ed è una concreta ancora di salvezza per migliaia di persone e per l'economia del Nordest – commenta Patrizio Miatello, componente della cabina di regia della associazioni -. Attendiamo che il Ministro Tria proceda come da suoi impegni dell'8 aprile 2019 a Palazzo Chigi, alla attuazione del fondo indennizzo risparmiatori. Naturalmente anche se questa legge non lo prevede riteniamo che il 30% sia iniziale (come era previsto nell'articolo 38 del testo di legge approvato alla Camera il 13 dicembre 2018), dato che i veri risparmiatori vittime devono essere tutelati al 100%. Il nostro nuovo sogno e la nostra battaglia futura sarà quella di fare recuperare ai veri risparmiatori il rimanente 70% del loro risparmio espropriato». Anche il Codacons Veneto ritiene che la norma sia pronta a portare un risarcimento a quanti hanno perso tutto nelle ex popolari. «Mi auguro, visto anche l’avvicinarsi delle elezioni europee, che il governo giallo-verde acceleri sull’emanazione dei decreti attuativi – commenta Franco Conte, presidente Codacons Veneto -. Per noi questo deve essere solo un acconto: i truffati devono essere risarciti al 100% di quanto investito e perso».— BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Terza corsia dell’A4 il cantiere a Portogruaro TRIESTE. Avanzano i lavori della terza corsia sulla A4 che ora interesseranno anche il nodo di Portogruaro dove la A4 si interconnette con la A28 Portogruaro-Conegliano. L'intervento riguarda il primo sub lotto (Alvisopoli-Portogruaro), del secondo lotto dove, dalla mezzanotte di domani e fino alle 5 di mercoledì 8, sarà chiusa la rampa di collegamento tra la carreggiata in direzione Trieste dell'autostrada A4 e quella in direzione Conegliano della A28. Già da questa sera verranno posizionate in prossimità dell'area di raccordo tra le due autostrade, in direzione Trieste, le barriere di sicurezza. Il cantiere si svilupperà per 6,5 chilometri. In questo tratto il limite massimo di velocità varierà dai 60 agli 80 chilometri orari. Mercoledì il cantiere raggiungerà il nodo di Portogruaro, opera principe del primo sub lotto del secondo lotto. A essere interessata sarà, in questa fase, la prima parte della rampa di decelerazione che collega la A4 (Udine-Trieste) con la A 28 (Pordenone-Conegliano), quella di accelerazione per chi proviene da Portogruaro ed è diretto verso Trieste, è già stata interessata dal restringimento. —
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ne muoveranno almeno 80 mila penne nere, che, se il tempo è promettente, potrebbero diventare 100 mila. Alla presentazione del raduno, nei giorni scorsi, il sindaco Giuseppe Sala e il governatore Attilio Fontana hanno detto di attendersi almeno 500 mila alpini e loro amici. Difficilmente, però, si eguaglierà il record di Treviso – di poco inferiore alle 600 mila presenze – e quello di Trento, l’anno scorso. Anche in que-
sta occasione l’Ana parla comunque veneto, perché trevigiano di Possagno è il presidente nazionale, Sebastiano Favero, e trevigiano di Vittorio Veneto è il coordinatore dell’adunata, il generale Renato Genovese. «Milano ha una conformazione particolare, è una metropoli, e gli alpini sarà difficile persino contarli – ammette quest’ultimo -. Sarebbe un successo portarne 80 mila in sfilata e 400 mila in città, nei tre
giorni dell’appuntamento». I primi partiranno da Treviso fra mercoledì e giovedì, fa sapere il presidente della sezione, Marco Piovesan. La sistemazione per chi ha camper e tenda è il parco di San Siro; la partita Inter-Chievo in programma il 12 è stata posticipata al lunedì. Gli altri avranno a disposizione gli alloggi collettivi (leggi brande) alla fiera di Rho. Nel cuore di Milano, dunque, non ci saranno attendamenti; sono vietati. La sezione Ana di Vittorio Veneto sarà presente con il Reparto Salmerie, che porterà in una teca lo zoccolo anteriore sinistro con la matricola 212 dell’ultimo mulo degli alpini, Iroso, deceduto nei giorni scorsi. Sfileranno gli altri muli del reparto, ma non hanno il foglio matricolare come il “generale Iroso”, come l’aveva pro-
mosso Luca Zaia, il governatore. E a questo riguardo, sia il presidente sezionale Francesco Introvigne che il generale Genovese raccomandano: «Onoriamo pure l’ultimo mulo degli alpini, ma non facciamone un mito, perché era pur sempre un animale; negli stessi giorni è morto il nostro storico segretario, Giacomino Tomasella, che dopo 55 anni di onorato servizio si merita, probabilmente, una stima ben maggiore». Introvigne spera, comunque, di arrivare sabato pomeriggio, con le Salmerie, fino in piazza Duomo. La sfilata si terrà domenica. Sarà presente la ministra della Difesa, Trenta. Ha dato la sua disponibilità anche il vicepresidente Matteo Salvini, per rilanciare la mini naja. Proprio la Trenta, però, aveva detto che la prospettiva era problematica, per motivi anzitutto di costi. «Certo è che a Milano rilanceremo con forza al Paese la sfida del fare – insieme e per questo continuano a sostenere con forza l’idea di un servizio obbligatorio per i giovani, un periodo di qualche mese, gratuito, a favore degli altri, per contribuire ad un’Italia migliore». L’Ana pensa ad almeno 6 mesi di servizio, non strettamente militare, ma in varie discipline, a partire dalla protezione civile, con lo stile, ovviamente, da caserma; la disciplina come piena regola. I veneti hanno già contribuito a scrivere alcune delle più significative pagine del libro verde della solidarietà: 6,23 milioni di euro destinati alla beneficenza e 2,62 milioni di ore di lavoro (per un controvalore di 71 milioni di euro) delle penne nere nel solo 2018. — Francesco Dal Mas BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
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Attualità
MALTEMPO Un’altra giornata di paura e disagi quella di ieri per il Bellunese, dove è ancora troppo vivo l’incubo della tempesta Vaia del 29 ottobre 2018. Il vento e la neve della perturbazione artica non hanno dato tregua. Era stato previsto nelle ore precedenti tanto da indurre il prefetto Francesco Esposito a ripristinare l’obbligo di pneumatici invernali o catene fino alla mezzanotte di lunedì. Ma non era stato messo in conto un nuovo blackout che ha tenuto al buio il paese di Tambre (300 utenze circa) per quasi tutta la giornata, sollevando le polemiche. Infine ancora una volta in ginocchio a distanza di una sola settimana il Nevegal, con zone isolate. La perturbazione ha colpito tutta la Regione, tanto che il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha avviato l’istruttoria per dichiarare lo stato di emergenza. La situazione è stata monitorata dall’assessore alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin che ha coordinato le centinaia di volontari e operai dei servizi regionali che hanno operato sul campo sgombrando strade, sorvegliando frane. Una ventina gli interventi per i vigili del fuoco bellunesi che hanno operato per rimozioni ostacoli alla circolazione e alberi pericolanti a Cesiomaggiore, Santo Stefano di Cadore, Ponte nelle Alpi, Vas, Quero, Vigo di Cadore, Limana, Feltre, Belluno. Telefono rovente anche per il prefetto Francesco Esposito che ha monitorato la situazione fin dalle prime ore della mattina, quando sono stati chiusi per il vento forte i passi della Val Parola, Giau, Pordoi e il Falzarego, come comunicato da Veneto Strade. A fare paura, oltre alla frana di Borsoi a Tambre, sorvegliata a vista anche lo smottamento che è stato scoperto sabato pomeriggio tra Farra d’Alpago e Ponte nelle Alpi che minaccia la A27. Anche quel movimento franoso è presidiato a vista con torre faro e nel caso di movimenti il traffico sull’autostrada sarà deviato a doppio senso sulla carreggiata più a valle. «Controllata con gli strumenti la frana di Perarolo spiega l’assessore Bottacin -, ma non abbiamo particolari accelerazioni, anche se in questo caso ci mette un po’ di giorni prima di mostrare l’effetto delle precipitazioni». Infine la neve. Tanta, che ha
Lunedì 6 Maggio 2019 www.gazzettino.it
Nordest come in inverno: gelo, frane e 70 cm di neve Dolomiti imbiancate, passi chiusi A Piancavallo un manto da record `
Danni sul Garda, disperso sul Mincio Zaia è pronto allo stato d’emergenza `
dove, tra venerdì sera e ieri, sono caduti una settantina di centimetri di neve. Le foto della stazione turistica imbiancata l’hanno fatta da protagoniste sui social, tra i commenti increduli. «Una nevicata eccezionale, certamente ha affermato il vicesindaco di Danilo Signore - ma non ci siamo fatti trovare impreparati. Ora anche in previsione del Rally di Piancavallo che si svolgerà da venerdì a domenica sarà necessaria un’altra pulizia straordinaria». Una pattuglia della Polizia locale ha tenuto sotto controllo la situazione, mentre è scattato l’obbligo di catene dalla Bornass. Intanto a Pordenone il maltempo ha rovinato la festa del mercato europeo: a causa del vento e della pioggia gli ambulanti sono stati costretti a smontare tende e bancarelle sul più bello, alcune bancarelle sono state colpite soprattutto in piazza XX settembre con danni per migliaia di euro. Una trentina gli interventi dei vigili del fuoco per alberi caduti.
VERONA
mezzogiorno aveva raggiunto gran parte delle regioni centrali, con temperature tornate a valori invernali. In media ci sono 15 gradi in meno rispetto alle medie del periodo che vorrebbero per la prima settimana di maggio almeno 22 gradi in pianura (al Nord) e 20 in Toscana. Addirittura, a Marsala, in Sicilia, un turista tedesco 65enne è morto mentre si accingeva a un’uscita in kitesurf: una raffica di vento forte ha gonfiato la vela che lo ha sollevato, scaraventandolo con violenza contro il parabrezza di un’auto parcheggiata a la riva.
Dei circa 200 interventi eseguiti in tutto il Veneto dai vigili del fuoco la notte scorsa, quasi la metà ha avuto luogo in provincia di Verona per rimuovere alberi abbattuti dal vento, prosciugare case allagate, soccorrere automobilisti in difficoltà. Danni ingenti all’agricoltura. Sulla Gardesana sono crollati alcuni cipressi alti fino a 20 metri e la strada è rimasta interrotta. Bufere di neve sul Baldo e in Lessinia. Una violenta grandinata ha invece colpito Peschiera del Garda lasciando a terra un manto bianco di 10 cm. che sciogliendosi ha provocato allagamenti. Ancora, automobilisti bloccati sulla Transpolesana, nei pressi di San Giovanni Lupatoto. E ieri, sempre a Peschiera, il forte veneto ha sciolto gli ormeggi del ristorante “Baracaccia” posizionato su un pontone galleggiante. Il locale è andato alla deriva spinto dalla corrente lungo il Mincio: la “navigazione” è stata seguita sul lungo lago dai pompieri, sotto gli occhi stupefatti di molti residenti. Alla fine la discesa del ristorante è stata rallentata da alcune strutture per la pesca, quindi la messa in sicurezza. Da ultimo, cinque romeni residenti a Valeggio sul Mincio sono finiti con l’auto nel fiume a Pozzolo, nel mantovano, mentre stavano andando a pesca: quattro salvati, disperso un ragazzo di 24 anni. Olivia Bonetti Susanna Salvador
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ziana, sono state allegate anche le dichiarazioni del testimone.
lonnello Ather Kamal. Ufficiali, alti funzionari e agenti che si sono adoperati per mettere sotto controllo Regeni dopo la denuncia di Mohamed Abdallah, figura di spicco nel sindacato degli ambulanti, che aveva raccontato alle forze di sicurezzae del ricercatore italiano, della sua intenzione di svolgere un dossier per conto dell’università di Cambridge e dei soldi, circa 10 mila sterline, da lui promessi per effettuare la ricerca. Alla nuova rogatoria è arrivato il sostegno del ministro degli Esteri, Moavero.
RITORNO D’INVERNO Nevicate sulle Dolomiti nella prma domenica di maggio: Falcade si è risvegliata imbiancata. Incidenti per il maltempo nel bellunese. In alto un barcone-ristorante alla deriva sul Mincio nel veronese.
anche isolato per alcune ore una frazione sul Nevegal, ovvero Valdart. Le precipitazioni sono da record, se poi si pensa che siamo a maggio decisamente “pazze”: 30 centimetri di neve fresca a Arabba, con 42 centimetri sul Monti Alti Ornella, a 2250 metri, e 40 centimetri sul Falzarego.
PORDENONE Domenica invernale, sferzata incessantemente da vento e pioggia. Le condizioni “più estreme” si sono verificate a Piancavallo
BLACKOUT A TAMBRE, SMOTTAMENTI TRA FARRA D’ALPAGO E PONTE NELLE ALPI. PROTEZIONE CIVILE SEMPRE IN AZIONE
Un morto in Sicilia mentre fa kitesurf
Il maggio più freddo degli ultimi 62 anni Mai così freddo da 62 anni. Era esattamente dal 1957 che sull’Italia non si abbatteva una simile ondata di maltempo in piena primavera. Lo rilevano i meteorologi di 3B Meteo, osservando che l’ultima neve a bassa quota in questa stagione risale al 5 maggio 1957. Allora, spiegano, «l’Italia fu investita da una massa di aria artica che portò nevicate fino a quote basse al Centro Nord e fino a quote di bassa montagna al Sud, nevicò persino a Potenza». Le cose non stanno andando meglio adesso, considerando che «l’irruzione di aria artica sul bacino del Mediterraneo ha
innescato la formazione di un profondo vortice di maltempo che sta agendo soprattutto sulle regioni centro settentrionali». L’ondata di maltempo ha cominciato a rovesciarsi sull’Italia nella serata di sabato, a partire dalle regioni del Nord e già ieri a
Regeni, spunta super-testimone: «Lo credevano una spia inglese» LE INDAGINI ROMA Nuova rogatoria nel caso del rapimento, tortura e omicidio di Giulio Regeni. In dodici punti i pm della Procura di Roma ricostruiscono e mettono a disposizione degli omologhi egiziani il lavoro investigativo degli ultimi sette mesi chiedendo conferme su alcune novità che potrebbero rivelarsi determinanti nell’accertare quanto avvenuto al Cairo tra il 25 gennaio e il 3 febbraio del 2016. In primo luogo il racconto di un supertestimone, che sarebbe stato anche ascoltato a piazzale Clodio, che nell’estate del 2017, avrebbe carpito una sorta di confessione da parte del maggiore Magdi Ibrahim Abdelal Sharif, uno dei cinque appartenenti agli apparati di sicurezza egiziana finito nel registro degli indagati a Roma. Nel corso di un incontro in Africa, l’uomo ha sentito l’indagato affermare che Giulio «era stato preso e picchiato da lui perché so-
Sparatoria a Napoli
Operata la bimba colpita. Sit-in in piazza Figlio di un boss: «La camorra fa schifo» «Forza Noemi» urlano centinaia di persone radunate in piazza Nazionale, dove venerdì la bimba di quattro anni è stata colpita da un proiettile vagante. Al sit-in delle associazioni anticamorra partecipano numerosi familiari di vittime innocenti della criminalità. Con loro anche il figlio di un esponente di spicco di un clan malavitoso, Antonio Piccirillo, che si è pubblicamente dissociato dalle scelte del padre e che non esita a gridare in piazza: «la camorra fa schifo». Lei, la piccola, lotta tra la vita e la morte in ospedale:i medici
sono riusciti a estrarre il proiettile che le ha perforato i polmoni, ma le condizioni restano «estremamente gravi». Senza sosta le indagini sull’agguato: il bersaglio era il pregiudicato Salvatore Nurcaro, 32 anni, considerato vicino ai clan del quartiere San Giovanni a Teduccio, raggiunto da sei proiettili e gravissimo. Alla pista dell’agguato camorristico si affiancano ipotesi di rancori personali. Il ministro Salvini (oggi in Campania): «Non avrò pace finché i responsabili non saranno presi e condannati». © RIPRODUZIONE RISERVATA
MOBILITAZIONE Una manifestazione (tenutasi in marzo) per accertare la verità sulla morte violenta dello studente friulano Giulio Regeni
spettato di essere una spia inglese». Sul punto il riserbo dei magistrati capitolini è massimo ma nella rogatoria inviata venerdì, dopo una lunga telefonata tra i titolari dell’indagine italiana ed egi-
AVREBBE RACCOLTO LA CONFESSIONE DI UN AGENTE DEI SERVIZI EGIZIANI. ALTRA ROGATORIA IN 12 PUNTI DA ROMA
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IL NUOVO DOCUMENTO Comprende anche il lavoro svolto in questi mesi dai carabinieri del Ros e uomini dello Sco. Gli inquirenti italiani chiedono alla magistratura egiziana notizie relative ad una serie di soggetti, una decina di persone appartenenti agli apparati pubblici che gravitavano nell’orbita dei cinque indagati: oltre a Abdelal Sharif, il generale Sabir Tareq, il colonnello Uhsam Helmy, l’assistente Mahmoud Najem e il co-
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Rovigo
Lunedì 6 Maggio 2019 www.gazzettino.it
La Bonifica va sostenuta da tutti gli enti `L’Ucid ha discusso
insieme al Consorzio Adige Po di Rovigo INCONTRI ROVIGO L’importanza di un le-
OSPEDALE Oggi viene tagliato il nastro del nuovo laboratorio analisi robotico, in rete con Adria e Trecenta, costato 8 milioni
«Zaia, discutiamo di sanità» Il consigliere regionale del Pd, Azzalin, `Questa mattina all’Ulss 5 si inaugura critica la presenza del governatore in città il nuovo laboratorio robotico analisi `
SANITÀ ROVIGO «Una passerella elettora-
le sfacciata e provocatoria, per l’inaugurazione di un laboratorio pronto da tre mesi, ma che si è voluta fare ora per cercare di evidenziare l’efficienza della Regione, che però si accorge di Rovigo solo quando c’è da votare, cercando maldestramente di nascondere i tagli alla nostra sanità: Rovigo, Adria, Trecenta, nessun ospedale si è salvato alla scure leghista». Un attacco frontale quello del consigliere regionale Pd Graziano Azzalin al presidente Luca Zaia, atteso oggi a Rovigo per l’inaugurazione del nuovo laboratorio dell’Ulss 5. «Zaia perde il pelo, ma non il vizio - rimarca Azzalin - perché già in occasione del “referendum truffa” sull’autonomia del 2017, con 16 milioni pubblici buttati in una consultazione solo propagandistica come dimostra il fatto che dopo due anni è tutto come prima, aveva utilizzato i siti delle Ulss per fare pubblicità, violando le norme e venendo sanzionato. Ora un taglio del nastro più volte rinviato: casualmente, il momento buono arriva a ridosso delle elezioni». Secondo Azzalin, «i corridoi
dove passerà sono stati appositamente ritinteggiati, lavorando anche per Pasqua. Poi a Rovigo mancano 50 medici e si vogliono togliere gli infermieri dalle ambulanze. E medici, infermieri e tutto il personale del comparto, hanno proclamato lo stato di agitazione contro le scelte in materia di sanità della Lega».
LA SFIDA L’esponente del Pd invita Zaia a un confronto pubblico: «Mancano tre settimane al voto, cerchi di trovare il tempo tra un taglio del nastro e un buffet, per di-
scutere con un consigliere che rappresenta un intero territorio sullo stato della sanità polesana, invece di affidarsi a monologhi autoreferenziali». Dall’Ulss arriva una nota in cui si ricorda l’inaugurazione «della rete del laboratorio unico provinciale», un investimento da 8 milioni: «Il lavoro di installazione delle tecnologie è iniziato circa un anno fa, con la sostituzione progressiva, nei tre laboratori della provincia, delle vecchie tecnologie con apparecchiature ad alta componente robotica e alto livello di integrazione
digitale tra il laboratorio hub di Rovigo e le due sedi periferiche di Adria e Trecenta. In particolare le macchine più importanti (biochimica clinica, coagulazione ed ematologia) sono state installate poco più di un mese fa, oggi siamo al 90% delle tecnologie complessive installate e attive, e la maggior parte delle prestazioni previste sono refertate. Il work in progress, iniziato nel 2018, terminerà a breve con l’installazione dei nuovi analizzatori e le nuove tecnologie nelle Medicine di gruppo integrate». Francesco Campi
game con il territorio e la volontà di garantire la sicurezza idraulica nel rispetto dei soci e nella valorizzazione delle maestranze sono stati il focus della visita dei soci dell’Ucid, sezione Flavio Lazzarin di Rovigo, alle strutture del Consorzio di bonifica Adige Po. A fare gli onori di casa il presidente del Consorzio, Mauro Visentin, il direttore generale Giancarlo Mantovani e quello tecnico Giovanni Veronese, che hanno introdotto la serata illustrando la funzione del Consorzio e l’operatività quotidiana che si trova ad affrontare, stante le varie problematiche che sottopongono il Consorzio a un lavoro certosino nella gestione delle quote di irrigazione, dando come primaria importanza la possibilità a tutti i consorziati di poter attingere le risorse idriche tali da garantire la vivibilità dei raccolti che sono fonte di guadagno per intere comunità polesane.
L’IMPEGNO PER TUTTI Il presidente dell’Ucid, Diego Chiarion, e il segretario, Marco Milani, hanno ribadito come affrontare con progettualità, lungimiranza e moralità la gestione di un ente tanto delicato quanto importante per un territorio, siano da specchio a quanto indicato nei dettami della dottrina sociale della Chiesa, dove la gestione oculata delle risorse
della natura serva da specchio per la gestione anche della “cosa pubblica” attraverso amministratori illuminati. «Crediamo - hanno aggiunto i referenti dell’Ucid - che gli enti istituzionali, cone Regione, Provincia e Comuni, debbano collaborare con i Consorzi di bonifica del Polesine in analoga misura a come stanno facendo le associazioni agricole (Confagricoltura, Coldiretti e Cia), perché le scelte positive che si fanno oggi, sono garanzia di sicurezza per il territorio e in particolare per le future generazioni», ringraziando tutto il personale dei Consorzi polesani, davanti al presidente Adriano Tugnolo del Consorzio Delta Po, per il lavoro svolto anche a volte insediato da mille difficoltà.
COLLABORAZIONE A simbolo della collaborazione manifestata nell’ultimo quinquennio tra i Consorzi e l’Ucid, l’associazione ha omaggiato i presidenti Visentin e Tugnolo, i direttori Mantovani e Veronese, con delle targhe ricordo questa stretta sinergia. L’incontro si è concluso con una conviviale dove i vari soci hanno potuto approfondire con gli ospiti del Consorzio tutte le curiosità scaturite nella visita al Consorzio Adige Po. Giannino Dian
PER IL POLESINE LA SALVAGUARDIA IDRAULICA È FONDAMENTALE PER TUTTE LE VARIE ATTIVITÀ ECONOMICHE
Iniziative
Arriva il “treno della salute”: due giorni in stazione (A. Gar.) Arriva a Rovigo oggi e ripartirà domani il treno della salute, inaugurato a Venezia e poi transitato per Padova, che offrirà a chi lo desidera controlli e consigli per uno stile di vita sano ed equilibrato. Si tratta di un’iniziativa di Medici con l’Africa Cuamm, nata da un’idea dei Ferrovieri con l’Africa e realizzata in collaborazione con la Regione Veneto. Fattivamente sono
cinque vagoni allestiti per dare diverse possibilità: screening di peso, altezza e indice di massa corporea; controllo della pressione, del colesterolo e della glicemia; elettrocardiogrammi; valutazione dello stile di vita; consulenze nutrizionali; interventi di primo livello per il trattamento del tabagismo. Il tutto accompagnato da consigli utili per migliorare il proprio stato di salute. Per i
bambini della scuola primaria saranno, invece, proposti dei laboratori didattici sulla corretta alimentazione e sull’importanza dell’attività motoria. Un focus speciale sarà dedicato a Medici con l’Africa Cuamm e all’impegno sul campo: grafica, video, immagini permetteranno di conoscere da vicino il lavoro del Cuamm in Sierra Leone dove sono attivi diversi progetti.
LA VISITA I soci dell’Ucid insieme ai vertici del Consorzio di bonifica Adige Po sulla difesa del territorio
La libertà vista con le note: via alla rassegna dei piccoli musicisti SCUOLA ROVIGO È dedicata al tema della
libertà la 15. Rassegna delle scuole medie a indirizzo musicale della provincia, che da domani coinvolgerà oltre 500 studenti di nove scuole medie dove si studia uno strumento. Il programma di concerti è stato presentato alla media Casalini di Rovigo dal dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Rovigo 3, Fabio Cusin, insieme a docenti di strumento di tutte le scuole medie a indirizzo musicale della provincia.
IL CALENDARIO Anche l’edizione 2019 della rassegna, come la precedente, si snoderà attraverso il Polesine con tre eventi in una setti-
mana: domani al teatro Balzan di Badia e giovedì 9 al museo della bonifica di Ca’ Vendramin, entrambi alle 20.30, mentre l’undici maggio a Rovigo la sala Bisaglia, al Censer, ospiterà dalle 9 alle 18.30 una non stop musicale con le orchestre di tutte e nove le scuole medie polesane a indirizzo musicale, più i cinque ensemble strumentali interistituti. In sala Bisaglia suoneranno le orchestre delle medie di Villadose, Fiesso Umbertiano, Porto Viro e Porto Tolle la mattina, intervallate dagli ensemble di clarinetti, flauti e chitarre, mentre nel pomeriggio le orchestre di Ariano Polesine, Taglio di Po, Loreo, Occhiobello, istituto comprensivo Rovigo 3 e gli ensemble di percussioni e di violini.
L’OBIETTIVO
ISTITUTO ROVIGO 3 Ha ospitato la presentazione della rassegna giunta alla 15. edizione per le scuole a indirizzo musicale
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La rassegna ha il duplice intento di far vivere al maggior numero possibile di studenti l’emozione di un concerto da protagonisti e di consentire ai residenti in Polesine di apprezzare i risultati del duro lavoro degli allievi. Alle scuole medie a indirizzo musicale, infatti, è inserito un corso completo, dalla prima alla terza classe, dove gli studenti oltre a seguire le lezioni ordinarie per 30 ore settimanali, comprensive delle due ore di educazione musicale, studiano anche uno strumento per ulteriori tre ore il pomeriggio. L’edizione 2019 della rassegna, rispetto alle precedenti avviate 15 anni fa dall’esperienza del dirigente scolastico
Katia Lo Presti, si caratterizza per la maggiore ampiezza dell’offerta di concerti con i cinque ensemble interistituti che si sono costituiti proprio quest’anno. La rassegna ha il patrocinio della Regione, della Provincia, dei 13 Comuni ospitanti le scuole e dell’Ufficio scolastico provinciale. Anche per questa edizione lo sponsor è Coop Alleanza 3.0. La rassegna avrà due appendici: il 18 maggio l’ensemble provinciale di chitarre si esibirà a Padova al convegno itinerante “Tra arte e musica”, il 19 maggio le orchestre di Ariano, Porto Tolle e Rovigo 3 suoneranno alla rassegna dei madonnari di Adria, dalle 10 nella piazzetta della chiesa di San Nicola. Nicola Astolfi
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Nordest
«INAUGURAZIONI SANITARIE, SPOT PER IL VOTO» Il consigliere regionale Graziano Azzalin (Pd) attacca il governatore Luca Zaia: «Anziché tagliare nastri, accetti un vero confronto sui problemi degli ospedali».
Lunedì 6 Maggio 2019 www.gazzettino.it
Fi: «Autonomia, schiaffi pure da Lezzi» L’altolà del ministro per il Sud riaccende il dibattito sullo stallo `Forse mercoledì l’incontro a Palazzo Chigi tra Conte e Stefani Bernini: «Salvini accetta di tutto per tenere in piedi il governo» Di Maio: «Ok all’intesa, ma senza scuola e sanità di serie A e B» `
serie A e di serie B». Cruciale si annuncia dunque il colloquio tra Conte e Stefani, che potrebbe svolgersi mercoledì prima del probabile Consiglio dei ministri, quando il premier è atteso a Palazzo Chigi per un altro incontro, mentre oggi trascorrerà la giornata a Milano e giovedì partirà per la Romania.
LA TRATTATIVA VENEZIA Potrebbe tenersi mercoledì l’atteso faccia a faccia sull’autonomia differenziata tra il premier Giuseppe Conte e il ministro Erika Stefani. Nel frattempo si prospettano dunque altri due giorni ad alta tensione all’interno dell’esecutivo gialloverde, già alle prese con il caso Siri, anche alla luce dell’intervista alla pentastellata Barbara Lezzi, che da titolare del Sud ha mandato un altolà alla collega leghista degli Affari Regionali: «No agli spot, se ne parla dopo le Europee». Toni talmente perentori da stuzzicare Forza Italia.
I NODI
L’IRONIA È infatti improntato all’ironia il commento di Anna Maria Bernini, capogruppo di Fi al Senato: «Perfino la ministra Lezzi si è messa a sparare ultimatum, dicendo che l’autonomia è tutta da rivedere e intimando a Salvini di occuparsi più di Viminale che di comizi. Ecco: è sempre più difficile capire perché la Lega, pur di tenere in piedi un governo che sta di fatto seppellendo i capisaldi della sua politica, accetta di prendere schiaffi perfino dalla Lezzi». L’azzurra ne fa una questione di tenuta dell’alleanza governativa: «Salvini è stato messo sotto assedio dagli alleati di governo. Ormai i capitoli di accusa si moltiplicano, dalla questione morale per il caso Siri alla insufficiente gestione del dossier sicurezza. Ma se questa può essere derubricata con qualche sforzo a fisiologica dialettica nella maggioranza, è sul programma che la Lega ha scritto nel contratto che i conti non tornano proprio più: Conte ieri (sabato, ndr.) ha fatto chiaramente capire che la flat tax non è all’ordine del giorno, così come l’autonomia regionale».
COLLEGHE Da sinistra la pentastellata Barbara Lezzi e la leghista Erika Stefani al giuramento dell’esecutivo al Quirinale un anno fa
mato di voler andare avanti, «perché quando prendo un impegno lo porto a termine», ma aveva anche ribadito che occorre «garan-
tire la coesione nazionale, garantire livelli essenziali di prestazione a tutti e evitare che questa riforma contribuisca ad aumenta-
re il divario tra Nord e Sud». Parole riecheggiate ieri nella dichiarazione del vicepremier Luigi Di Maio a “1/2 h in più” su Rai3:
«L’autonomia per me va bene per Lombardia e Veneto, ma non può portare ad una scuola di serie A e di serie B, ad una sanità di
Nel Trevigiano
I motociclisti sfidano la pioggia e donano 28.660 euro per il Veneto in ginocchio CIMADOLMO (TREVISO) Neanche la pioggia e il freddo fermano la solidarietà per il Veneto messo in ginocchio dalla tempesta Vaia. Un rombo di motori, in aiuto delle aree e delle popolazioni colpite dal disastro dello scorso 29 ottobre, ha scosso ieri l’edizione numero 44 della Mostra dell’asparago bianco di Cimadolmo. Padrino dell’evento era il governatore Luca Zaia, raggiunto per l’occasione da un gruppo di motociclisti. Sfidando il maltempo, che ha accompagnato il viaggio di alcuni di loro per tutto il Nord Italia, i biker sono arrivati nella Marca per consegnare al presidente della Regione un
IL PREMIER L’altra sera, per la verità, il presidente del Consiglio aveva affer-
SECONDO INDISCREZIONI POTREBBE ESSERE TOLTO IL PASSAGGIO DELLA SPESA MEDIA NAZIONALE IN ATTESA DEI COSTI STANDARD
assegno da 28.660 euro, da devolvere al conto corrente attivato da Palazzo Balbi. «La rivista Motociclismo, organizzatrice di questa iniziativa di solidarietà, insieme alla Fondazione italiana per le 2 ruote e alle aziende venete del settore – ha riferito lo stesso Zaia – ha organizzato una bellissima asta benefica, mettendo in vendita alcuni pezzi da collezione dei piloti e altri prodotti. Un grazie di cuore a tutti gli organizzatori e a tutti coloro che hanno partecipato in questa grande corsa di solidarietà». Il governatore ha posato in foto con i centauri, mostrando anche il cartello da loro esibito,
in aperta sfida al cielo inclemente: «Non esistono condizioni sfavorevoli ma biker arrendevoli». E quelli giunti nel Trevigiano evidentemente non lo erano affatto. Al di là della beneficenza, è poi continuata la giornata inaugurale della rassegna dedicata all’asparago bianco Igp, il primo ad essere certificato in Europa. Undici i Comuni della zona di produzione: Cimadolmo, Breda di Piave, Fontanelle, Mareno di Piave, Maserada sul Piave, Oderzo, Ormelle, Ponte di Piave, San Polo di Piave, Santa Lucia di Piave e Vazzola. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ancora una volta i nodi da sciogliere sono due: soldi e funzioni. La pre-intesa presentata a febbraio prevedeva per un anno la continuazione del meccanismo della spesa storica, dopodiché il passaggio temporaneo al criterio della media pro capite italiana (che secondo alcuni analisti sposterebbe però un miliardo dal Sud al Nord), in attesa di definire costi e fabbisogni standard. Ma secondo indiscrezioni del Sole 24 Ore, la fase intermedia sarebbe destinata a cadere, attraverso la revisione del testo che preciserebbe l’assenza di costi aggiuntivi per la finanza pubblica. Si vedrà dunque nei prossimi giorni. Nel frattempo l’intervista al ministro Lezzi, rilanciata dalla stessa esponente del M5s sulla propria pagina Facebook, ha riacceso il dibattito da un capo all’altro dell’Italia. Scrive ad esempio il campano Luigi D’Alessio: «No alla secessione dei ricchi, sì alla solidarietà tra regioni... altro che autonomia». Ribatte il veneto Martino Schiavon Brigante: «Ah quindi decide lei per i milioni di veneti che hanno votato al referendum positivamente per l’autonomia». Non mancano proposte di mediazione, come quella dell’utente Domenico Coviello: «Sarebbe auspicabile scrivere un percorso di autonomia per tutte le regioni incentivando il percorso per chi decide di aderire. Così evitiamo discussioni sulle risorse e diamo una sveglia a quelle regioni che da troppo tempo sono invase da un sonno profondo». Angela Pederiva © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’INTERVISTA ALLA PENTASTELLATA ALIMENTA LE LITI ANCHE SUI SOCIAL DA UN CAPO ALL’ALTRO DELLA PENISOLA
Santino elettorale con Vaia, rabbia trasversale dal Pd al M5s LA POLEMICA VENEZIA Non accenna a placarsi la bufera sul santino della bellunese Ilenia Rento. L’immagine della candidata leghista alle Europee, immortalata con il sorriso (e con il segretario federale Matteo Salvini) davanti alla devastazione causata da Vaia, è inaccettabile per un arco politico che va dal Partito Democratico al Movimento 5 Stelle, tanto più perché accompagnata dallo slogan «Scateniamo la tempesta a Bruxelles!». Ma l’interessata continua a stu-
pirsi: «Non mi aspettavo questo clamore».
LE ACCUSE Dure le accuse del Pd e dei suoi candidati. Dice Achille Variati: «Solo un miserabile potrebbe scherzare con una tragedia e sembra impossibile che questo accada. E invece a quanto pare non c’è limite al peggio. Da sindaco di Vicenza ho vissuto il dramma dell’alluvione e so quanta fatica e quanto sacrificio servono a una comunità per reagire e rialzarsi». Concorda Laura Puppato: «Dentro il cuore e la mente di
questi signori, ora mi è chiaro, c’è spazio solo per la brutalità». Non è meno tenero il M5s, con il deputato Federico D’Incà: «Come si permettono Ilenia Rento e la Lega di usare una disgrazia che ha
LA BELLUNESE RENTO STUPITA DEL CLAMORE: «L’ALLEGORIA È CHIARA, NON STRUMENTALIZZO LE DISGRAZIE» MA LA BUFERA INFURIA 1528c22c-ea30-45e3-8cf8-33c320a3aff1
FOTO E PAROLE A far discutere sono sia l’immagine che lo slogan scelti dalla leghista
messo in ginocchio il Bellunese per la loro campagna elettorale? Mi auguro che ci si ricordi sempre fino a dove debba arrivare la polemica politica e dove i fatti concreti e la serietà».
L’AUTODIFESA Siccome il Carroccio non spende una parola per difenderla, è la stessa Rento a farlo: «L’allegoria “scateniamo la tempesta a Bruxelles” è chiara, non voglio strumentalizzare le disgrazie ma evidenziare come il nostro Paese sia a sovranità limitata». (a.pe.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LUNEDÌ 6 MAGGIO 2019 LA TRIBUNA
TREVISO
Treviso Corso del Popolo, 42 Centralino0422/417.611 Fax 0422/579.212 Abbonamenti 800.420.330 Pubblicità 0422/575611
La protesta contro le schede della Regione
Mille in piazza per l’ospedale «Fermate il taglio dei posti letto» A Castelfranco folla contro il ridimensionamento dei reparti I medici in rivolta: «Malessere per le scelte di Venezia» Davide Nordio Oltre mille persone in piazza Giorgione, sotto una pioggia battente, per dire no al ridimensionamento dell’ospedale di Castelfranco: risultato al di sopra di ogni aspettativa per il comitato “Difendiamo il nostro ospedale”. Una protesta contro il futuro tracciato dalle schede ospedaliere della Regione per la sanità trevigiana, per i suoi ospedali generalisti, per il ruolo dello Iov. E, in questo caso, per l’ospedale di Castelfranco.
tagliati, continua a non convincere: lo dice anche il segretario provinciale della Cgil Mauro Visentin, intervenendo dal palco: «Non sappiamo se esistono queste convergenze tra Iov e Usl 2 che invece da più parti si dice che ci siano. Rimane invece la preoccupazione per quello che nei fatti è attualmente un disservizio». Un esempio: ora dopo l’arrivo della Gastroenterologia in gestione allo Iov una semplice colonscopia non si fa più a Castelfranco, ma si viene dirottati a Montebelluna o a Treviso. IL MALESSERE DEI MEDICI
LA PROTESTA DAL PALCO
Regista della manifestazione Alberto Genesin che da tre anni con il comitato sta sostenendo che i tagli all’ospedale castellano saranno deleteri per il territorio. E che non c’entra nulla l’arrivo dello Iov, anzi: «Non siamo mai stati contrari a questa presenza importante, ma non abbiamo mai capito perché a questo debba corrispondere il quasi dimezzamento dei posti letto dell’ospedale generalista». E il fatto che lo Iov si occuperà di interventi anche non oncologici, quindi sopperendo ai reparti
«Iov e ospedale sono realtà distinte – spiega il dottor Francesco Lombardo dell’Anaao, l’associazione dei medici ospedalieri – nel caso della Gastroenterologia l’80-90 per cento degli interventi non sono oncologici. C’è un generale malessere tra i medici del Veneto su quanto sta avvenendo nella sanità: ma finora non siamo mai stati convocati dai “tecnici” della Regione per avere il nostro punto di vista. Nel caso di Castelfranco stiamo perdendo attrattività e questo è l’effetto di un ospedale depotenziato e delle incertezze per
l’attacco del pd
«Si sta aprendo la strada alla privatizzazione dei servizi al cittadino» «C’è l’impressione che si stia perseguendo da anni un disegno sotterraneo della Lega che mira alla progressiva privatizzazione della sanità. Vuol dire che sotto ci sono interessi economici molto, molto ingenti». A margine della manifestazione in piazza Giorgione a Castelfranco, ieri pomeriggio, è la segretaria cittadina del Pd, Teresa Spali-
viero, un passato importante nella sanità castellana e regionale, a sottolineare questo aspetto in relazione alla rivoluzione che sta avvenendo nella sanità veneta, «e Castelfranco è al centro di questo sistema». La questione era emersa anche nell’ultimo consiglio comunale dove la consigliera di opposizione Tiziana Milani aveva osservato che in
il futuro» . il comitato
IL COMITATO
La principale incertezza è se lo Iov arriverà nella città di Giorgione per restarci oppure solo in attesa che si completi l’ospedale di Padova. Ancora una volta il comitato definisce contraddittorie le dichiarazioni del presidente della V commissione regionale Sanità Fabrizio Boron. «Due anni fa colpì il fatto che mille persone si ritrovarono con il governatore Zaia per una fiaccolata sul Montello sul tema dell’immigrazione» dichiara Genesin – oggi lo stesso risultato lo ha ottenuto un comitato di cittadini, coordinato da dei ragazzi, senza nessun intervento politico, in una domenica fredda e sotto una pioggia che non ha dato tregua. Se ci siamo riusciti, questo deve dare la misura dell’importanza del tema dell’ospedale di Castelfranco. Ancora una volta abbiamo avuto la dimostrazione che questo comitato rappresenti molto di più di cittadini di Castelfranco di quanto il sindaco Stefano Marcon abbia fatto fino ad oggi. Per questo ora la Regione deve convocarci e ascoltarci». —
città stanno crescendo le proposte di sanità privata per rispondere alle esigenze dei cittadini non trovano risposte adeguate in quella pubblica. «Quello di Castelfranco non può e non deve diventare un “ospedaletto” – aggiunge il capogruppo Pd Sebastiano Sartoretto – è ora che chi governa questa città e questa regione la smetta di dire bugie ai cittadini. La verità è che con le nuove schede si sta declassando l’ospedale, privandolo di servizi essenziali, in cambio del nulla. È ora che ci venga detto in maniera definitiva che intenzioni ha la Regione sullo Iov ma al di là di queste, che ci venga detto con quali finanzia-
Discussione di due ore sotto la pioggia I partecipanti sono rimasti per due ore sotto la pioggia. Sul palco di Piazza Giorgione a Castelfranco (a sinistra) il comitato “Difendiamo il nostro ospedale” e il segretario Cgil Mauro Visentin.
menti si andranno a realizzare i programmi per Castelfranco». Sartoretto bacchetta pesantemente la maggioranza leghista che guida la città: «L’epilogo delle schede ospedaliere dimostra che la Lega di Castelfranco conta meno di nulla: non sono riusciti a farsi ascoltare e anziché reagire hanno preferito obbedire, evidentemente a protezione delle loro personali carriere politiche, anziché a difesa degli interessi della città». Temi molto sentiti dalla popolazione che ieri, nonostante un clima proibitivo, è rimasta in piazza Giorgione per due ore a discutere del futuro della sanità. — D.N.
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... Lunedì 6 Maggio 2019
La Voce Lettere
Poste che caos in piazza!
ADRIA Adria 2019 - La stagione
TEATRO “F. MARTINI” marzo - maggio 2019 ore 21.00. Teatro Comunale piazza Cavour - Adria (RO). Info: Comune di Adria tel.0426 941320 (lun-ven.ore 10-12) www.comune.adria.ro.it
A
L’avviso affisso sulla porta del negozio dice proprio così: “Siamo aperti dal 1896, abbiamo superato due guerre e un alluvione”. La Merceria Romani di Trecenta, oggi condotta da Francesco Romani, che per primo ha dato il triste annuncio, è uno dei negozi più antichi del Polesine. A breve, sarà più corretto dire “era”, dal momento che, come recitano gli avvisi sulla vetrina del notissimo esercizio commerciale, l’11 maggio chiuderà.
Le più lette
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Vento ai 100 all'ora: alberi in strada, Transpolesana chiusa
Il maltempo ieri si è abbattuto sul Polesine. Raffiche di vento ai 100 all’ora, e alberi in strada. In tilt anche la Transpolesana, chiusa per ore a causa dell’allagamento del sottopasso di San Giovanni Lupatoto.
Sfonda la porta e prova ad accoltellare tutti
E’ stato denunciato per minacce, danneggiamento, porto abusivo di strumento atto ad offendere e violazione di domicilio. Un rodigino di 55 anni ha seminato terrore, nella serata di venerdì, ad Anguillara Veneta.
Nove mesi d’attesa per una visita urgente
Ha cercato di prenotare una visita pneumologica all’ospedale di Rovigo e la prima data disponibile che il Cup gli avrebbe indicato è quella del 31 gennaio 2020. Ben 9 mesi di attesa.
Rovigo sarebbero più precisi i piccioni viaggiatori. Risulta agli atti di una commi ssione onomastica del Comune, del 2006, la proposta del sottoscritto di variare il toponimo largo Europa in piazza Beato Giovanni Palatucci. La commissione deliberò all’unanimità. Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta dal 2006: siamo quasi al tredicesimo anniversario dell’evento e in piazza Palatucci di cerimonie in onore dell’eroe cui è intitolata ne sono state fatte tantissime; il Comitato Palatucci ha fatto erigere un monumento ed una scuola ha redatto un progetto per la riqualificazione del sito. I rodigini ormai conoscono il sito come piazza Palatucci. Peccato che gli unici che, a quanto pare continuano a far finta di niente siano gli addetti alla consegna della posta, e pensare che di reclami all’apposito ufficio in area Tosi, ne sono stati fatti a volontà in quanto la posta del sottoscritto finisce al civico 7 di piazza Palatucci e viceversa e tanti documenti riservati quali estratti conto, bollette, eccetera, non sono mai giunti a destinazione. Per non farci mancare nulla, una busta indirizzata ad una ditta di viale Combattenti Alleati d’Europa 7, proprio stamattina è arrivata in viale Europa: ma non bastava leggere? Il portalettere che ha infilato la busta nella cassetta per la posta in una via diversa, con un nome esposto diverso dal reale destinatario, dove aveva la testa? Forse le Poste, nelle persone dei responsabili del recapito, non hanno compreso la delicatezza del servizio che dovrebbero garantire con precisione e puntualità, essendo tra l’altro - un servizio ben pagato: i francobolli quanto a costo, crescono più velocemente dei funghi e parallelamente i disguidi sono reiterati da “soli” 13 anni! Personalmente farò una denuncia, ravvisando nel dis-
SUL PALCO
sabato 11 maggio ore 21.00
TRASCENDI E SALI di e con Alessandro Bergonzoni. Regia di A.Bergonzoni e Riccardo Rodolfi. Quando Alessandro Bergonzoni scrive, allestisce ed interpreta il suo quindicesimo testo la domanda che nasce spontanea non può che essere: "Dove ci porterà stavolta la sua personalissima, esilarante e poetica scrittura?"
servizio, oltre alla colpa grave, anche la presa in giro! Sarebbe meglio tornare ai piccioni viaggiatori; i simpatici volatili sono certamente più precisi ed il costo del becchime è inferiore al francobollo. Flavio Ambroglini Comitato Palatucci
ARQUA’ POLESINE Musica al castello
CELLO PASSION Per informazioni: responsabile artistico Margherita Massimi tel. 340.7058258. Rassegna promossa dal Comune di Arquà Polesine info@comune.arqua.ro.it tel. 0425.91051 fax 0425.91766 Domenica 19 Maggio ore 18
CELLO DUET
Pfas in Po ora più controlli
S
ulla base degli articoli apparsi sui quotidiani circa possibile inquinamento da Pfas del fiume Po, senza fare allarmismo, si chiede un diverso approccio alla questione. I cittadini pensano che “l’acqua del sindaco” sia comunque la più controllata e la meno esposta a inquinamento e manipolazione rispetto ad altre proposte commerciali. Questa certezza comincia a vacillare, anche se noi cittadini rodigini, peschiamo acqua direttamente da zone al momento non incriminate. Ma i fiumi comprendono diverse regioni ed un monitoraggio complessivo sull’intero territorio sarebbe d’uopo per fermare a monte l’inquinamento. E’ da ingenui pensare che solo nei territori del vicentino e padovano siano stati sversati tali veleni. Occorrerebbe, oltre ad un approccio di controllo più esteso su scala interregionale, anche una maggiore divulgazione ai cittadini dei risultati delle analisi dei controlli. Andrea Denti
TRIONFO DEL BAROCCO VENETO Luca Paccagnella, Margherita Massimi violoncelli
APPUNTAMENTO AL CINEMA Rovigo
Porto Viro
CINECOLONNE
CINEMA MULTISALA
Viale Porta Adige, 45 Telefono: 0425 091670 chiuso
EDEN
Cavarzere CINEMA VERDI
via C. Battisti, 51 tel. 0426 631398
AVENGERS ENDGAME 21,00
Piazzetta Mainardi, 11 Telefono: 0426 310 999 riposo
STANLIO E OLLIO
Badia Polesine
ATTACCO A MUMBAI
CINEMA TEATRO POLITEAMA
21,20 21,10
Ostiglia
via Cigno, 259 tel. 0425 51528
CINEMA TEATRO NUOVO
AVENGERS ENDGAME 21.00
MARIO MONICELLI
STANLIO E OLLIO
Via Ghinosi, 18 Tel. 0386 802056
21.15
I FRATELLI SISTERS 21.15
in questo inizio di settimana vi ritroverete a fare a pugni con il lavoro, a causa di un po’ di stanchezza.
La mancanza di voglia di lavorare, porterà i nativi del segno a trascorrere la giornata nel più completo relax.
Avete una gran voglia di dedicarvi a voi stessi, passando l'intera giornata in casa. Rilassatevi.
Non siete ancora sazi del successo che state avendo al lavoro, e volete fare sempre di più.
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la Luna nel segno dei Gemelli vi porterà ad essere molto stanchi. Ciò nonostante dovete assolutamente terminare alcuni progetti.
L'amore tornerà dalla vostra parte, soprattutto per i single che in questa giornata potrebbero incontrare la loro anima gemella.
Poca voglia di parlare questo lunedì, se non con il vostro partner, per discutere dei problemi che avete da qualche tempo.
giornata grandiosa al lavoro, specie chi lavora autonomamente. Riuscirete a portare a termine rapidamente i vostri progetti.
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Anche se il lavoro non sarà particolarmente entusiasmante questo lunedì, in amore invece farete scintille.
Nonostante siete molto attivi, non riuscite a concretizzare i vostri progetti lavorativi.
Avrete la luna storta questo lunedì, e potreste irritare chi vi sta attorno, fino a causare qualche litigio.
Arrenditi alla fantasia, a quelle buone emozioni che tutto possono in una domenica.
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