Alimenti Funzionali giugno 2016

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Alimenti

Nutrizione e fitness Vitamina D: nuove applicazioni per il muscolo e gli sportivi

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Bellezza

Funzionali SALUTE

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BENESSERE

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BELLEZZA

Baciati dal sole: ma il sole ci fa belli?

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Gestione del peso Integratori dimagranti ed energizzanti

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Salute e Benessere Caffeina ed energy drink: quali i benefici per chi pratica sport? ///////////////////////////////////////// pag. 40

Giugno 2016 | anno 8 - numero 18

Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n째 46) art. 1 comma 1 MBPA NORD OVEST - n. 02/2016 - IP

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SPORT & FITNESS NUTRITION Gensan è un’azienda italiana presente sul mercato degli integratori alimentari per lo sport con una gamma di prodotti di altissima qualità, in grado di rispondere in modo completo e sicuro a tutte le esigenze di atleti e sportivi: forma fisica, performance e benessere.


Indice

Rubriche Unplugged

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Diritto alimentare (G. Andreis)

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La normativa degli alimenti per sportivi

Functional trends Nutrizione

8 12

Evidenze e falsi miti della nutrizione oggi (R. Contato) - Effetti di un digiuno intermittente (R. Buzzi) - Proteine: dalla ricerca alla tavola

Nutrizione e fitness

Departments Unplugged Food law Functional trends Nutrition Nutrition & fitness Beauty Weight management Health & wellness New suggestions The company Marketing From the show News Companies’ address

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Vitamina D: nuove applicazioni per il muscolo e gli sportivi (M. Malaguti) - Celiachia e sport: binomio possibile? (R. Del Santo) - Integratori alimentari in Europa - Ginseng indiano per la nutrizione degli sportivi

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Bellezza

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Baciati dal sole: ma il sole ci fa belli? (I. Nicoletti) - Per la salute della pelle - Tè purificanti - Luminosa e tonica

Gestione del peso

Caffeina ed energy drink: quali i benefici per chi pratica sport? (P. Riso - D. Martini - C. Del Bo’) - Pensando al fegato - Sorsi di benessere - Per favorire il sonno - Contro i disturbi digestivi - Pressione e funziona-

Nuove proposte

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L’evoluzione della fitoterapia - Pasta di legumi - Ampliata la gamma vegan - Il re dei chewing gum - New entry a base di cocco Zafferano e bacche di berberis - Cioccolato per vegani - Mirtillo rosso e bacche di goji Gommose vegetali senza zucchero - Cereali e semi - Salse per bruschette e sughi vegani - Piatto unico - Zuppe vegetali - Zenzero candito senza zuccheri aggiunti - Pasta senza glutine

L’azienda

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Gensan: integratori per sport e benessere

Mercati e consumi 36

Integratori dimagranti ed energizzanti Più mirtilli, più fibre - Sostituire il pasto con i cracker - 10 consigli per la pausa pranzo - Zero calorie, zero indice glicemico - Pasti bilanciati - Sistema dietetico

Salute e benessere

lità dei vasi sanguigni nella norma grazie al cacao - Vitamina D e degenerazione maculare - Cannella vs Parkinson - Aminoacidi e salute cardiovascolare - Alimenti a base soia contro l’osteoporosi - Beta glucano e sistema immunitario - Formaggio vegetale contro il colesterolo - Assunzione di fibre per la salute polmonare

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Frammentazione delle esigenze dei consumatori - Gli italiani e la salute - Crescono le acque aromatizzate funzionali

Visti in fiera

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Oriente incontra Occidente

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Notizie dal mondo

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Record per la 20 edizione di Cosmofarma - Campagna “Curare la Salute” (S. Musso) Alimentazione iperproteica a Rimini a

Aziende citate

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TRIMESTRALE - ISNN 2039-6155 June 2016 Year 8 Number 18

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Unplugged

Alimentazione “on the move”

S

e un succo d’arancia senza alcuna aggiunta è da considerarsi una bevanda tradizionale, lo stesso succo addizionato, ad esempio, di steroli vegetali per benefici fisiologici (ridurre il colesterolo) allora diventa funzionale. Le bevande per sportivi sono un esempio di alimento che si adatta a entrambe le categorie e ancora dopo anni, in un mercato assai fiorente, la linea di demarcazione è molto sottile. La relazione tra alimentazione, salute e forma fisica costituisce un valore di fondamentale importanza per una migliore qualità della vita, la promozione della salute e la prevenzione delle malattie. La pratica regolare di un’adeguata attività fisica è ormai uno strumento insostituibile nelle strategie di prevenzione e terapie di molte delle più diffuse patologie cronico-degenerative che affliggono una larga parte della popolazione mondiale e non solo delle società occidentali più avvantaggiate ed economicamente evolute. I soggetti dediti a una regolare attività fisica d’intensità moderata, oltre ai ben noti e comprovati benefici effetti cardio-metabolici, mostrano anche una significativa riduzione della frequenza d’insorgenza delle più comuni forme infiammatorie delle prime vie respiratorie, se confrontati con la popolazione generale. Al contrario, gli sportivi impegnati in programmi di allenamento intensivi e faticosi, soprattutto nelle discipline di lunga durata, sembrano essere più suscettibili a varie forme di malattie infettive “minori” e/o “croniche di bassa intensità”. Un’eccessiva attività fisica, al pari di qualunque altra forma di stress, riduce l’efficienza del sistema immunitario ed espone a una maggiore frequenza di episodi infettivi.

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Perché mai un atleta dovrebbe scegliere di consumare dei prodotti funzionali? La maggior parte delle diete per gli atleti è composta di alimenti e bevande acquistate in normali negozi di alimentari (integrate con supplementi). Gli atleti migliorando il loro stato di salute e diminuendo, altresì, malattie e infortuni possono beneficiare della disponibilità di una miriade di alimenti funzionali progettati per il miglioramento fisico e della prestazione. È opportuno premettere che la definizione di sportivo qui riportata non dev’essere, affatto considerata appartenenza a un’elite privilegiata, quanto, piuttosto, un segmento molto ampio e comprendente anche i semplici appassionati. Fra i settori merceologici molto attivi in questo ambito c’è quello relativo al recupero fisico, necessario a seguito della fatica e dell’infiammazione muscolare; per questo si utilizzano perlopiù composti/bevande che contengono carboidrati e proteine (4:1), ß-alanina, aminoacidi ramificati, colina, betaina, derivati delle ciliegie (addizionati di antocianine, composti dalle proprietà anti-ossidanti, purché il prodotto non sia stato trattato termicamente, processo che ne inibisce la proprietà) e caffeina (quest’ultima sembrerebbe attiva per ridurre il dolore muscolare, e la sua percezione, alle gambe, soprattutto nei soggetti scarsi consumatori di caffè). Va comunque ricordato che dosi superiori a 250-300 mg/die di caffeina possono provocare tachicardia e insonnia. Gli acidi grassi Omega-3 oltre a essere stati fra i primi, sono fra i composti funzionali più popolari per i loro numerosi effetti benefici. Tra questi ultimi c’è la diminuzione dei marker infiammatori, l’aumento del flusso sanguigno (fino al 36%)

durante l’esercizio fisico e la diminuzione dei sintomi dell’artrite reumatoide. Altrettanto importante durante le prestazioni per un atleta è rimanere concentrati, attenti, pronti e in allerta, ma, altrettanto, riuscire a rilassarsi e a eliminare lo stress mentale: la tiamina e la fosfatidilserina sono degli ingredienti impiegati a tale scopo. La perdita di peso è spesso un altro aspetto primario, non solo per gli atleti, e per questo il mercato propone diversi prodotti che possono essere incorporati nella dieta. Fra questi, le proteine del siero di latte presenti in numerose bevande/frullati offrono probabilmente la soluzione più immediata visti i suoi effetti nella sintesi delle proteine muscolari. Gli alimenti addizionati di olio di pesce e le bevande funzionali a base di caffeina, guaranà e tè verde, seppure con risultati riscontrati non univoci, agevolerebbero la velocità nella perdita di peso e di grasso corporeo per le loro capacità termogeniche. Un’azione, infine, favorevole è offerta dai prodotti pre e probiotici il cui impiego risulta particolarmente vantaggioso negli sportivi che potrebbero essere maggiormente esposti ad alterazioni del tratto intestinale, anche come conseguenza della parziale transitoria caduta delle difese immunitarie che si verifica soprattutto nei soggetti meno allenati, dopo un carico di lavoro troppo impegnativo o nelle fasi di maggior intensità del programma d’allenamento.

Alimenti Funzionali

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La normativa

degli alimenti per sportivi A cura dell’avv. Giorgia Andreis

alimentare destinato all’alimentazione dei lattanti nel momento in cui viene introdotta un’adeguata alimentazione complementare e che costituisce il principale elemento liquido nell’ambito di un’alimentazione progressivamente diversificata di tali lattanti”;

B)

C

ome noto, la legislazione in materia di prodotti destinati a un’alimentazione particolare è soggetta in questo periodo a importanti cambiamenti, dovuti alla necessità di risolvere i problemi interpretativi emersi nel corso degli anni passati e di superare il concetto di “prodotto dietetico” perché ritenuto non più necessario. Infatti, la Dir. CE 2009/39 sui prodotti alimentari destinati ad un’alimentazione particolare resta in vigore fino al 20 luglio 2016, data dalla quale si applicherà il nuovo Reg. UE 609/13 relativo, appunto, alla “revisione” dei prodotti alimentari destinati a un’alimentazione particolare. Il Reg. CE 609/2013 è relativo agli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia, agli alimenti a fini medici speciali e ai sostituti dell’intera razione alimentare giornaliera per il controllo del peso e predispone una disciplina che riguarda solo alcuni alimenti denominati con l’acronimo FSG, ossia food for specific group. Gli alimenti oggetto della disciplina sono:

A)

formula per lattanti (ossia bambini di età inferiore a 12 mesi) e formula di proseguimento. La formula per lattanti è definita “un prodotto alimentare destinato all’alimentazione dei lattanti nei primi mesi di vita, in grado di soddisfare da solo le esigenze nutrizionali dei lattanti fino all’introduzione di un’adeguata alimentazione complementare”, mentre la formula di proseguimento “un prodotto

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Alimenti Funzionali

alimento a base di cereali e altro alimento per la prima infanzia (bambini di età compresa fra 1 e 3 anni). L’alimento a base di cereali è “un prodotto alimentare: – cereali semplici ricostituiti o da ricostituire con latte o con altro liquido nutritivo appropriato – cereali con l’aggiunta di un alimento ricco di proteine, ricostituiti o da ricostituire con acqua o con altri liquidi non contenenti proteine – pastina da utilizzarsi dopo cottura in acqua bollente o in altri liquidi adatti – biscotti e fette biscottate da utilizzarsi tali e quali o dopo essere stati sbriciolati e uniti ad acqua, latte o altri liquidi adatti”. L’alimento per la prima infanzia è “un prodotto alimentare destinato a soddisfare le esigenze specifiche dei lattanti in buona salute nel periodo di svezzamento e dei bambini nella prima infanzia in buona salute per integrarne la dieta e/o per abituarli gradualmente a un’alimentazione ordinaria, a esclusione di alimenti a fini medici speciali e sostituto dell’intera razione alimentare giornaliera per il controllo del peso;

C)

alimento a fini medici speciali, che è “un prodotto alimentare espressamente elaborato o formulato e destinato alla gestione dietetica di pazienti, compresi i lattanti, da utilizzare sotto controllo medico; è destinato all’alimentazione completa o parziale di pazienti con capacità limitata, disturbata o alterata di assumere, digerire, assorbire, metabolizzare o eliminare alimenti comuni

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Diritto alimentare

o determinate sostanze nutrienti in essi contenute o metaboliti, oppure con altre esigenze nutrizionali determinate da condizioni cliniche e la cui gestione dietetica non può essere effettuata esclusivamente con la modifica della normale dieta”;

D)

sostituto dell’intera razione alimentare giornaliera per il controllo del peso (“un prodotto alimentare espressamente formulato per essere utilizzato nell’ambito di diete ipocaloriche volte alla riduzione del peso che, se utilizzato secondo le istruzioni dell’operatore del settore alimentare, sostituisce l’intera razione alimentare giornaliera”).

La disciplina prevista non riguarda gli alimenti per sportivi (ovvero gli alimenti adattati a un intenso sforzo muscolare). Infatti, i Consid. 32 e 33 del regolamento chiariscono che non è stato possibile sviluppare disposizioni specifiche a causa delle opinioni notevolmente divergenti tra gli Stati membri e le parti interessate circa l’ambito di applicazione della legislazione, il numero di sottocategorie di prodotti alimentari da includere, i criteri per la definizione delle prescrizioni in materia di composizione e i potenziali effetti sull’innovazione nello sviluppo dei prodotti. In questo contesto, per assicurare una protezione adeguata dei consumatori di prodotti alimentari destinati agli sportivi, si prevede da parte della Commissione europea la elaborazione di una relazione sull’eventuale necessità di disposizioni in materia di alimenti destinati agli sportivi. Nel frattempo, così come espresso dal legislatore, sulla base delle richieste presentate da parte degli operatori del settore alimentare, le indicazioni sono state considerate per l’autorizzazione ai sensi del regolamento (CE) n. 1924/2006 (Consid. 32). In occasione di un incontro tenutosi a gennaio 2016, la DGSanté ha sul punto precisato che i prodotti per sportivi sono strettamente legati al Reg. CE 1924/06 sulle indicazioni nutrizionali e sulla salute, confermando quanto espresso in relazione alle autorizzazioni di claims e informazioni sui prodotti. In questo momento, quindi, se da un lato gli operatori possono fare riferimento alle norme in materia di claims per attribuire e presentare specifici benefici e funzionalità dei loro prodotti per i consumatori nella attività sportiva, dall’altro gli approfondimenti a livello comunitario si svolgono sulla base di alcuni studi tecnici. Sul punto, sono di riferimento il documento della DGSanté di settembre 2014, recante “Study

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on foods intended for sportspeople e il documento EFSA di settembre 2015 “Scientific and technical assistance on food intended for sportspeople”. Il documento della DGSanté raccoglie i dati e le informazioni utili per descrivere il mercato degli alimenti per sportivi negli ultimi anni e per fornire un “evidence-based assessment” onde comprendere la sua evoluzione successivamente al 2016, nel caso in cui non vengano adottate misure ad hoc da parte della Commissione. Ai fini della attuazione di questo studio, nel documento viene fornita una “informale” definizione di alimenti per sportivi: in assenza di una definizione nel Regolamento 609, infatti, si precisa che lo studio dovrebbe focalizzarsi sugli alimenti specificamente prodotti e commercializzati per persone che fanno sport o altro tipo di attività “sport-related”, sia in ambito professionale che amatoriale (compresa l’attività sportiva svolta occasionalmente), così come sugli alimenti che, anche se non specificamente prodotti e commercializzati come sopra, siano in grado di soddisfare specifici requisiti nutrizionali o fisiologici in un contesto di attività sport-related e che siano in questo contesto consumati. L’EFSA, dal canto suo, fornisce un documento volto ad aggiornare lo stato degli studi e dei report in questo settore, con particolare riferimento al Report dello Scientific Committee on Food (SCF) on the composition and specification of food intended to meet the expenditure of intense muscular effort, especially for sportspeople del 28 febbraio 2001, e dei pareri scientifici già forniti sui claims nutrizionali e salutistici e sui valori dietetici di riferimenti (Dietary Reference Values) per gli adulti relativi agli sportivi. Con riferimento al rapporto del 2001, l’EFSA ha confermato diversi punti, e precisamente: - the essential role of carbohydrate intake in relation to physical performance, and particularly in relation to the recovery of normal muscle function after

Alimenti Funzionali

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strenuous exercise, and the role of vitamin B1 (thiamine) on carbohydrate metabolism; - the role of hydration and carbohydrate supply in the maintenance of physical performance during endurance exercise, as well as on the role of electrolytes (particularly sodium) in the maintenance of adequate hydration during exercise and in post-exercise re-hydration; - the essential role of protein in the growth and maintenance of muscle mass, and the role of vitamin B6 (pyridoxine) in protein metabolism; - the essential role of micronutrients and long-chain polyunsaturated fatty acids on body functions which may impact either athletic performance or specific health risks for athletes; - the ergogenic properties of caffeine in endurance exercise; and - the ergogenic effects of creatine in physical performance during short-term, high-intensity, repeated exercise bouts (i.e. in sports that require explosive, high-energy output activities especially of a repeated nature).

L’EFSA ha poi completato i livelli tollerabili di assunzione di vitamine e minerali, inizialmente previsti dal report del 2001, e ha manifestato una posizione differente in punto sicurezza della caffeina: a differenza di quanto sostenuto dal Comitato scientifico, l’EFSA ha confermato di non autorizzare il claim “Increase in physical performance during short-term high-intensity exercise”, così come già espresso in un suo parere del 2011. Sempre in campo di claim nutrizionali e salutistici, aventi attinenza allo sforzo muscolare e alla perfomance sportiva, l’EFSA ha riconfermato le proprie antecedenti posizioni anche in ordine al diniego di autorizzazione di alcuni claims. Ebbene, dal contesto delineato emerge come lo sviluppo di una normativa specifica in punto alimenti per sportivi sia ancora al vaglio delle autorità.

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Alimenti Funzionali

Nel contempo, le funzionalità degli alimenti destinati a questa particolare categoria di consumatori sono soggette alla disciplina relativa ai claims nutrizionali e salutistici, perciò l’operatore è chiamato al rigoroso rispetto delle indicazioni autorizzate e delle condizioni di uso espresse dagli elenchi comunitari. Sul punto, è nota la ferma impostazione delle Autorità italiane competenti, in particolare dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che tende a ritenere scorretto un claim se non già approvato dalla Commissione UE o supportato da pareri scientifici positivi dell’EFSA (nota a provv. PS 9400/2014). In particolare, l’AGCM ha sanzionato nel 2010 la pratica commerciale di un operatore che presentava il proprio integratore per sportivi utilizzando claims su benefici fisiologici (sul muscolo e sulla riduzione dell’infiammazione muscolare) e nutrizionali in contrasto con i principi espressi dalla normativa in materia (Provv. 21470). L’Autorità ha ribadito nella sua pronuncia come debba ricorrersi al dettato espresso dal regolamento 1924/06, che si applica trasversalmente a tutti gli alimenti e quindi anche agli integratori, per i quali sono fornite indicazioni nutrizionali e sulla salute, ferma restando l’applicazione della normativa in materia di produzione, etichettatura e commercializzazione prevista per lo specifico settore di appartenenza quale ad esempio si configura la normativa di settore relativa agli integratori alimentari. Le pratiche commerciali oggetto di disamina risultavano, invero, in contrasto con il divieto espresso dal Reg. CE 1924/06 di utilizzare indicazioni sulla salute difformi dai requisiti generali (capo II) e dai requisiti specifici (capo IV) in esso disciplinati e non autorizzate ed incluse negli elenchi di cui agli artt. 13 e 14. In particolare poi, non veniva adeguatamente rispettato l’obbligo di indicare nella etichettatura o nella presentazione e nella pubblicità dei prodotti, una dicitura relativa all’importanza di una dieta varia ed equilibrata ed uno stile di vita sano: “tali indicazioni, presenti sulle etichette dei prodotti nel contesto dei messaggi stampa, sono del tutto sottaciute o comunque riportate senza adeguata centralità, così da lasciare intendere, in contrasto con la ratio delle disposizioni sopra richiamate, che l’apporto nutrizionale degli alimenti assunti nell’ambito di una dieta equilibrata sia inadeguato e che, di conseguenza, il consumo dei prodotti sia imprescindibile supporto all’alimentazione degli sportivi che intendono ottenere risultati soddisfacenti”.

Numero 18| Giugno 2016


Numero 18| Giugno 2016

attività, al vaglio attuale, appaia scarsamente deponente per un effettivo ruolo di dietary management”, il corretto inquadramento, e nel caso in cui si concluda per la mancata presenza dei requisiti ex Regolamento 609, il Ministero riconosce la possibilità per l’azienda di ripresentare il prodotto come integratore alimentare. Un altro aspetto toccato dal Ministero nella nota di dicembre, alla luce della scomparsa della categoria dei prodotti dietetici, riguarda i sali dietetici iposodici e asodici: con il nuovo assetto normativo, infatti, verrebbe a mancare un campo specifico di collocazione. Al momento, considerate le loro caratteristiche, è stato convenuto di riclassificare questi prodotti come alimenti a fini medici speciali, e di conseguenza farli rientrare nel campo di applicazione del Regolamento 609. Dal punto di vista operativo, viene precisato che “le imprese possono già da ora presentare i sali iposodici e asodici come AFMS [alimenti a fini medici speciali] trasmettendo, per quelli già in commercio, un nuovo modello di etichetta conforme a tale presentazione”. Infine, come ulteriore aggiornamento, la nota ministeriale dedica il punto 2 ai tenori in chetoni nei preparativi di lampone impiegabili negli integratori alimentari. L’esigenza di fissare un limite è stata dettata dal fatto che il frutto di lampone viene utilizzato come botanical negli integratori (è incluso infatti nell’elenco del D.M. 27 marzo 2014) ed è composto di chetoni che ne rappresentano un naturale costituente. Ai sensi del quadro normativo attuale, i preparati e gli estratti di frutto di lampone che hanno fatto registrare una storia di consumo tradizionale possono essere impiegati negli integratori come ingredienti con il titolo di chetoni che ne deriva, mentre i chetoni tal quali non possono essere impiegati come ingredienti perché vanno considerati novel food. Sulla base delle notifiche pervenute e considerando che in pubblicità si arriva a rivendicare un elevato tenore di chetoni per prodotti privi in etichetta di indicazioni sulla titolazione dell’estratto impiegato come ingrediente, il Ministero ha ritenuto di definire il tenore di chetoni ammissibile per la sua derivazione naturale in estratti che per la loro tipologia e il conseguente profilo compositivo non si configurano come novel food. Alla luce di diversi studi europei, i chetoni del frutto preparati con acqua o con il 20% di etanolo non sono da considerarsi novel food, e per essere considerato di derivazione naturale il tenore di chetoni in estratti idroalcolici di frutto di lampone non deve risultare superiore a 50 mg/ kg (0,005%). Al fine di dare attuazione a questa prescrizione, il Ministero segnala che le imprese sono tenute a conformare i prodotti a partire dalle produzioni avviate dal 2016.

1

Gli integratori alimentari sono disciplinati in Italia dal D.Lgs. 169/2004 di recepimento della Direttiva 200/46/CE, e sono “i prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare ma non in via esclusiva aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate” (art. 2) 2 LINEE GUIDA SUGLI ALIMENTI A FINI MEDICI SPECIALI (AFMS) Revisione dicembre 2015.

Alimenti Funzionali

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Diritto alimentare

Proprio con riguardo agli integratori, si vuole significare come uno degli ultimi documenti pubblicati in ambito nazionale sia la nota del Ministero della Salute del 4 dicembre 2015 sugli alimenti a fini medici speciali e il tenore di chetoni nei preparati ai lamponi utilizzabili negli integratori. In questa nota il Ministero affronta la problematica relativa al discrimine tra gli alimenti a fini medici speciali e gli integratori1, categoria di prodotti la cui normativa non è al momento oggetto di revisione o modifica. Questa esigenza pare nascere dal fatto che, dai lavori della Commissione europea e da quanto espresso sulla individuazione di composizioni standard, è emerso come molti prodotti presentati e notificati come alimenti a fini medici speciali non possiedono i requisiti per essere considerati tali e dovrebbero, pertanto, rientrare nella categoria degli integratori. Come sottolinea il Ministero, il Regolamento 609 prevede che la Commissione europea possa intervenire, consultando l’EFSA, mediante atti delegati al fine di decidere se un determinato prodotto alimentare rientri nell’ambito di applicazione del regolamento e, nel caso, a quale categoria specifica di prodotti appartenga. In questa attività di verifica, un supporto importante, richiamato dal Ministero anche linee guida aggiornate al 20152, è rappresentato dal documento dell’EFSA intitolato Scientific and technical guidance on food for special medical purposes in the context of Article 3 of Regulation (EU) No 609/2013”. Ora, in questo contesto si evidenzia quale debba essere la differenza tra gli integratori e alimenti a fini medici speciali e a tal fine si precisa che se gli integratori sono conformi alla Direttiva 2002/46/CE (e quindi al D.Lgs. 169/2004) “anche se svolgono solo effetti fisiologici benefici per l’apporto di sostanze diverse dai nutrienti, senza alcuna compartecipazione alla costituzione della razione alimentare (ad esempio prodotti a base di estratti vegetali)”, gli alimenti a fini medici speciali, invece, “devono avere necessariamente un ruolo “nutritivo”, come costituenti di una razione alimentare volta a soddisfare il fabbisogno nutritivo di pazienti in specifiche condizioni di vulnerabilità nutrizionale”. Lo stesso Ministero richiama la esigenza di revisionare alcuni alimenti e, nel caso, esorta gli operatori all’espletamento di una autonoma revisione di prodotti, notificati come alimenti a fini medici speciali. Ciò al fine di verificare, soprattutto per i prodotti caratterizzati dalla presenza di una o più sostanze “il cui profilo di


Functional

Descrizione del prodotto La polvere contenuta nel tappo, consente di ottenere un soft drink a base di succo e polpa di carota, vitamina D, zinco, zucchero e sucralosio. A basso contenuto di calorie e di zuccheri, è privo di conservanti ed è commercializzato in confezioni da 500 mL e 15 g di polvere.

trends

Ingredienti Azienda: ISOline EU Marchio: Isoline Vitality Prodotto: Carotela drink with Orange Flavour Repubblica Ceca

Paese: Packaging: bottiglia di PET

Zucchero bianco, polpa di carota, succo di carota, pectine, acido citrico, aroma di arancia, sodio citrato, coloranti (beta carotene, concentrato di carota, ribes nero), sucralosio, silice, zinco citrato, succo d’arancia concentrato, colecalciferolo.

Descrizione del prodotto Formulato specificamente per la colazione del maschio, è ottenuto con riso ed estratto di frutti dell’albero dell’uva passa. Si prepara in due minuti, aggiungendo acqua calda. Ideale dopo una “sbornia”, è commercializzato in confezioni da 80 g contenenti 5 buste da 16 g ciascuna.

Azienda: Happy Food Marchio: My Dear’s Morning Prodotto: Rice Porridge with Hovenia Paese: Corea del Sud Packaging: confezione flessibile

La rubrica presenta le novità più recenti e interessanti a livello internazionale nel segmento “functional”, oltre a un’analisi critica di quelle più attraenti in funzione dei trend e degli sviluppi dei mercati di riferimento. Un valore aggiunto significativo per chi è coinvolto nello sviluppo dei prodotti. La rubrica è frutto di una collaborazione esclusiva tra “Alimenti Funzionali” e Mintel gnpd (global new products database), la più importante agenzia-osservatorio nel mercato mondiale dei prodotti di consumo.

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Alimenti Funzionali

Azienda: Voora Healthcare Marchio: Oora Prodotto: Nutrich Silver Added Alkaline Water Paese: India Packaging: confezione flessibile in PET

Descrizione del prodotto È la prima acqua della categoria prodotta in India. Possiede proprietà

Ingredienti Riso, estratto di frutti dell’albero dell’uva passa. antiossidanti e anti-invecchiamento, contrasta i postumi della sbornia e l’obesità. È utile nella prevenzione e nel controllo dell’iperacidità, dell’indigestione, della costipazione, dell’osteoporosi, della gotta, dell’artrite, di patologie renali, del colesterolo, dell’asma, della lucidità mentale e della rabbia. Indicato per ristabilire l’equilibrio del corpo, essendo naturalmente alcalina (pH 8,5-9,0), ricca di elettroliti e di minerali in grado di neutralizzare l’acidità. Aumenta la resistenza fisica, facilita la guarigione e fornisce una migliorata idratazione, infondendo un senso di benessere generale. Confezioni da 200 mL.

Numero 18| Giugno 2016


Azienda: Planet Organic Marchio: Planet Organic Grain Free Prodotto: Sweet Greens Paleo Granola Paese: Regno Unito Packaging: confezione flessibile

Con banane, spirulina ed erba di grano, il prodotto è arricchito con noci brasiliane, semi di chia e noce di cocco. La spirulina, alga antica verde-azzurra, è una fonte di proteine facilmente digeribili, che offre tutti gli aminoacidi essenziali, oltre a essere ricca di ferro e di vitamina B12. Una considerevole parte della dieta amazzonica è rappresentata dalle noci brasiliane ricche di grassi “buoni” dall’elevato contenuto di selenio. Preziosa per gli antichi guerrieri Aztechi, la chia è la pianta che rappresenta la fonte più ricca di omega-3, fibre e proteine. Riserva essenziale di cibo, di materiale per la tessitura degli indumenti e, per la costruzione di rifugi per millenni, la

Azienda: Scheckter’s Organic Beverages Marchio: Scheckter’s Organic Energy Prodotto: Mint Green Tea Energy Drink Paese: Sud Africa Packaging: lattina Descrizione del prodotto L’elevato contenuto di caffeina aiuta a rimanere vigili e garantisce ottime prestazioni con il partner. Privo di ingredienti artificiali, taurina e OGM, è adatto per i vegetariani, disponibile in

Azienda: Rawpothecary Marchio: Rawpothecary RX Prodotto: Green Warrior Seed Milk Paese: Stati Uniti Packaging: bottiglia di PET Descrizione del prodotto Riprogettata con un nuovo design, fa parte della gamma Whoe’istic Seed Milks, adatta al 100% per i vegani è priva di frutta secca e di derivati del latte, contiene proteine ricavate dai semi di super-alimenti ricchi di omega-3 e aminoacidi per il supporto energetico quotidiano. Questo prodotto kosher contiene cavolo nero, spinaci, semi di canapa, banana, datteri, maca e latte di cocco. Possiede la certificazione biologica USDA ed è stato trasformato con elevate pressioni idrostatiche, per stabilizzarlo in

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palma da cocco è nota con l’appellativo di “albero della vita”. Priva di grano, glutine, derivati del latte e zuccheri raffinati, questo mix di cereali, contiene un elevato contenuto di proteine e uno basso di carboidrati. Certificato biologico, ottenuto da fonti sostenibili, è in confezioni da 350 g che riportano i loghi foglia verde UE biologico.

Ingredienti Noce di cocco in fiocchi, datteri in pezzi, semi di girasole, anacardi semi di zucca, noci del brasile, zucchero di palma da cocco, fette di banana essiccate, mandorle, semi di lino macinati, semi di chia, erba di grano in polvere, erba d’orzo in polvere, spirulina. lattine da 250 mL che riportano il logo biologico UE. Con certificazioni biologiche USDA e Soil Association.

Ingredienti Acqua filtrata addizionata di anidride carbonica, zucchero di canna biologico, succo di limone biologico, estratto di tè verde biologico, guaranà brasiliano biologico, estratto di caffè verde, estratto di menta piperita biologica, caramello biologico, aroma di menta, acido ascorbico, ginseng biologico. sostituzione del trattamento termico, conservando così inalterata l’elevata qualità dei nutrienti e la freschezza della bevanda. In una bottiglia riciclabile priva di bisfenolo A da 16 once.

Ingredienti Acqua ultra purificata, cavolo nero biologico, spinaci biologici, banane biologiche, datteri biologici, semi di canapa biologici, latte di cocco biologico, nettare di noce di cocco biologico, estratto di maca biologica.

Alimenti Funzionali

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Functional trends

Descrizione del prodotto


Azienda: Sahm Yook Sea Food Marchio: S’weed Sensation Prodotto: Curry Flavoured Roasted

Descrizione del prodotto

Ingredienti

Prodotto vegetale di origine marina, rappresenta un’alternativa alle patatine fritte. Questo super-alimento è una fonte di proteine vegetali, sorgente di vitamine A, B12 e C, priva di OGM, conservanti, glutammato e glutine. Ricco di aminoacidi essenziali, può essere servito come intermezzo veloce, utilizzato come condimento, come rivestimento per il sushi, accompagnato con il riso, in una zuppa o come contorno. È certificato halal, in confezioni da 0,35 once.

Alghe, olio di semi di girasole, olio di semi di sesamo, sale marino, condimento a base di curry (sale, maltodestrina, spezie, zucchero, cipolla in polvere, burro in polvere, salsa di soia in polvere, esaltatore di sapidità, siero di latte in polvere, acido acetico in polvere, acido citrico, aroma curry, oleoresina di curcuma, disodio 5 – ribonucleotide, olio essenziale di cipolla.

Descrizione del prodotto

Ingredienti

Formulata per il maschio, contiene carciofo, tirosina, estratto di tè verde, ginseng e guaranà. Fornisce nutrienti tra cui vitamina B6 e B12, in grado di ridurre stanchezza e affaticamento, così come lo zinco, che contribuisce alla normalizzazione della funzionalità del sistema immunitario. Il prodotto privo di taurina, contiene bassi livelli di caffeina estratta dal guaranà e dal tè verde. La bevanda vegetariana è commercializzata in lattine da 250 mL.

Acqua addizionata di anidride carbonica, zucchero, succo di frutti concentrato (mela, uva), acido malico, aromi, acido tartarico, estratti botanici (ginseng siberiano, tè verde, semi di guaranà, carciofo) vitamine (niacina (B3), piridossina idrocloridrica (B6), tiamina (B1), riboflavina (B2), acido folico (B9), cianocobalamina (B12)), solfato di zinco, conservante (sodio benzoato), acido citrico, colorante (caramello da solfito di ammonio), L-tirosina.

Descrizione del prodotto

Certificato kosher, è privo di glutine ed è commercializzato in vasetti da 12 once riutilizzabili e riciclabili.

Seaweed Thins

Paese: Stati Uniti Packaging: confezione flessibile

Azienda: Vitabiotics Marchio: Vitabiotics Wellman Prodotto: High Performance Lightly carbonated Apple & Grape Juice Drink with Botanical Extracts Paese: Regno Unito Packaging: lattina

Azienda: Switchel Marchio: Up Mountain Switchel Prodotto: Lemon American heritage Beverage Paese: Stati Uniti Packaging: vasetto di vetro

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Alimenti Funzionali

Con radici, frutta e linfa d’acero, la bevanda contiene anche zenzero, anti-infiammatorio naturale, ideale nel processo digestivo, impiegato da secoli come panacea dai mille benefici ayurvedici, e l’aceto di sidro di mele, ricco di vitamine, minerali, antiossidanti ed enzimi, utili per l’equilibrio acido base, per una sferzata al sistema immunitario e per una più efficiente idratazione. Lo sciroppo d’acero è addizionato di minerali, quali potassio, zinco, calcio, manganese e ferro. Presenti inoltre limoni, ferro, calcio, potassio in grado di contribuire alla salute della pelle e a rafforzare il sistema immunitario.

Ingredienti Acqua, sciroppo d’acero puro al 100% di grado A, aceto di sidro di mele biologico, radice fresca di zenzero, succo di limone.

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Evidenze

e falsi miti della nutrizione oggi

V

iviamo in un’epoca di sensazionalismi alimentari, con l’esaltazione di presunti “supercibi” da un lato, e la condanna inappellabile di alcuni prodotti dall’altro. Siamo quasi più propensi a credere in diete miracolose ed elisir di lunga vita che adottare avveduti modelli di alimentazione salutare come la dieta mediterranea. Oggi più che mai diventa necessario fare chiarezza sul rapporto fra nutrizione e salute, ed è stato questo il leitmotiv della decima edizione del congresso Nutrimi, organizzato da Sprim a Milano, il 21 e 22 aprile. Di seguito vi proponiamo qualche flash di ciò che è emerso nel corso dell’evento.

condivisione dei pasti con i famigliari, che sono alla base della dieta mediterranea. L’IFMeD (International Foundation of Mediterranean Diet), che al convegno era rappresentata da Luis Serra Majem (Università di Las Palmas de Gran Canaria) e Antonia Trichopoulou (ideatrice del sistema di punteggio MDS, Mediterranean Diet Score per valutare l’aderenza delle diete al modello mediterraneo), sta cercando di “rilanciare” la dieta mediterranea mettendone in evidenza i riflessi positivi non solo sulla salute, ma anche sull’ambiente, sulla società e sulle economie locali. Ribattezzata Med Diet 4.0 per sottolineare le quattro dimensioni in cui si articola, è raffigurata con una “nuova” piramide degli alimenti che verrà ufficialmente lanciata durante la prima Conferenza Mondiale sulla dieta mediterranea, in calendario il 7 e 8 luglio a Milano. La massima espressione di dieta mediterranea si trova nelle cosiddette Blue Zones, luoghi dove si concentra un numero di centenari di gran lunga superiore alla media mondiale, con una bassa

Un momento della decima edizione di Nutrimi, forum di nutrizione pratica organizzato da Sprim il 21 e 22 aprile a Milano.

Dieta mediterranea 4.0 Nel 2010 l’Unesco l’ha inserita nella lista dei Patrimoni immateriali dell’umanità in quanto, oltre a costituire uno stile alimentare salutare, si fonda sul rispetto per il territorio e la biodiversità, garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e promuove la convivialità. Eppure la dieta mediterranea è sempre meno seguita, anche nei Paesi dove ha avuto origine. Il motivo, secondo Sandro Dernini della FAO, è ascrivibile al fatto che negli anni è stata data più enfasi agli effetti benefici dei singoli nutrienti (quasi alla stregua di una prescrizione medica) che ad aspetti come le combinazioni fra gli alimenti, le modalità di cottura, la frugalità, la

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Un ultracentenario dell’isola giapponese di Okinawa, una delle Blue Zones più studiate.

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Mangiare pesce 2 volte a settimana riduce il rischio di malattie cardiovascolari e tumori.

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capitolo specifico sull’argomento, ma conclude che non ci sono ancora dati sufficienti per metterli in relazione con la salute.

Vecchi e nuovi alimenti

Grilli fritti in vendita in un mercato tailandese. Gli insetti saranno il cibo del futuro?

Tra i cibi che contraddistinguono la dieta mediterranea vi è il pesce, ricco non solo di acidi grassi polinsaturi, ma anche di microelementi (iodio, calcio, fosforo, rame, magnesio, selenio e iodio) e vitamine (A, D, B1, B2, B12 e PP o niacina). Il consumo di almeno 2 porzioni a settimana di questo alimento è correlato a una riduzione del tasso d’incidenza di malattie cardiovascolari e tumori. Come ha spiegato Licia Iacoviello del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione, IRCCS Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed, probabilmente l’effetto positivo del pesce sulla salute è dovuto proprio alla sinergia tra i suoi componenti e non alla sola presenza di omega-3, tant’è che diversi studi dimostrano l’inefficacia della supplementazione con questi acidi grassi. Peccato, però, che il consumo di pesce, soprattutto fresco, si stia riducendo, probabilmente a causa della crisi economica che ha spinto i consumatori verso cibi più a buon mercato. Presenta, invece, un ottimo rapporto qualità-prezzo la patata, un tubero di solito bandito da chi è a dieta. “Le patate rappresentano una valida alternativa ai cereali - ha spiegato Alessandra Bordoni, docente di Scienza dell’alimentazione e nutrizione dell’Università di Bologna - una porzione consigliata di 200 g di patate, infatti, apporta meno calorie, più fibre e preziosi micronutrienti rispetto ad una di 80 g pasta o di riso. Inoltre, contengono antiossidanti e sono naturalmente senza glutine”. Sbagliato metterla a confronto con le verdure considerandola un contorno: la professoressa ha sottolineato che la patata deve essere vista come un’alternativa a pane, pasta e altri prodotti a base di cereali. Al congresso di Milano si è parlato anche di insetti, che gli esperti della FAO ritengono una possibile risposta al problema della crescente domanda di proteine in un mondo sempre più popoloso. Rispetto all’allevamento del bestiame, gli insetti presentano diversi vantaggi a parità di valore nutritivo: maggiore efficienza di conversione del substrato di crescita (che può consistere anche in rifiuti organici) in biomassa, minore produzione di gas, necessità di poco spazio e poca acqua. “Più di 2mila specie di insetti sono consumati in molte parti del mondo non solo per il loro valore nutritivo ma anche per il loro gusto, ma la predisposizio-

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Nutrizione

incidenza di malattie cardiovascolari e tumori. Fra le più studiate vi sono l’isola di Ikaria in Grecia, quella di Okinawa in Giappone, la penisola di Nicoya in Costa Rica, il villaggio di Loma Linda in California (abitato dalla comunità cristiana degli Avventisti del Settimo Giorno) e la nostrana provincia di Nuoro in Sardegna. Le abitudini degli abitanti di queste zone sono oggetto di molti studi che mirano a scoprire il segreto di tale longevità. Maurizio Fadda, S.C. Dietetica e nutrizione clinica, Città della Salute e della Scienza di Torino, ne ha tracciato i denominatori comuni: dieta ipocalorica ricca di verdure, attività fisica moderata e regolare (spostamenti a piedi, lavoro manuale anche in età avanzata), molto tempo trascorso all’aria aperta, vita sociale caratterizzata da rapporti umani gratificanti e ben lontana dai ritmi frenetici a cui siamo abituati. Dieta, controllo del peso e attività fisica sono la chiave per prevenire almeno un terzo dei tumori più comuni. È quanto emerge dal report del World Cancer Research Fund International, che sintetizza i risultati dell’immane studio prospettico EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition): 500 mila persone reclutate in 10 Paesi europei. Giovanna Masala dell’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica (ISPO), Firenze, ha riportato alcuni risultati dello studio, fra i quali la correlazione diretta tra carni rosse e alcool e tumore del colon-retto, e l’effetto protettivo di cereali integrali, frutta, verdura e legumi. “I risultati degli studi prospettici di grandi dimensioni – ha detto la relatrice – forniscono evidenze robuste per la messa a punto di raccomandazioni per la prevenzione dei tumori”. Piuttosto che il singolo alimento, la tendenza attuale è di studiare l’insieme degli alimenti che compongono la dieta, ossia i “dietary patterns”, oggetto dell’intervento di Monica Ferraroni (professoressa di Statistica medica ed epidemiologia nutrizionale, Dipartimento di Scienze cliniche e di comunità, Università degli Studi di Milano). Il report del WCRF include un


ne al consumo di tali risorse in molti Paesi occidentali rimane uno dei maggiori ostacoli all’adozione degli insetti come fonti di proteine”, ha spiegato Antonella Baldi del Dipartimento di Scienze Veterinarie per la Salute, la Produzione Animale e la Sicurezza Alimentare, Università degli Studi di Milano. Nel dipartimento DeFENS dello stesso Ateneo, il gruppo di ricerca Sensory and consumer science ha valutato la propensione al consumo degli insetti. Come ha riferito Cristina Proserpio, fra gli autori dell’indagine, i risultati hanno mostrato che i consumatori italiani non sono pronti a introdurre gli insetti nella loro dieta, tuttavia è stato osservato un importante trend positivo per quanto riguarda il loro uso come mangime. A livello regolatorio, gli insetti sono stati da poco inseriti nel campo applicativo della normativa sui novel food (Regolamento 2015/2283). Ne ha parlato Vittorio Silano, presidente del panel CEF (Food contact materials, Enzymes, Flavourings and Processing aids) di EFSA, aggiungendo che l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha elaborato un profilo di rischio che individua i potenziali pericoli biologici e chimici, l’allergenicità e i rischi ambientali connessi con gli insetti d’allevamento utilizzati come alimenti e mangimi. Il relatore auspica che vengano condotte ricerche scientifiche sull’argomento, poiché i dati ad oggi disponibili sono ancora scarsi.

Buoni o cattivi?

Frutti della palma da olio.

Grazie al digitale le notizie oggi viaggiano con una velocità e una capacità di propagazione mai raggiunte prima. Ma c’è un rovescio della medaglia: siti internet, blog e social network veicolano anche tante “bufale” che, agli occhi di internauti privi di una conoscenza specifica di alimentazione e con poco senso critico, appaiono come dogmi. Nasce così, nei confronti dell’industria alimentare, un sentimento di diffidenza che spesso sfocia in allarmismi, fobie collettive (come si è verificato per il glutine, il latte, la carne, l’olio di palma) e teorie complottiste. Secondo Alessandra Dionisio, responsabile comunicazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, a monte di questo corto circuito mediatico vi è la perdita di fiducia verso le fonti accreditate (istituzioni, enti di ricerca, pubblica amministrazione, ecc.), che non riescono a fare da opinion leader né ad instaurare una relazione interattiva con gli utenti.

Tra i prodotti alimentari maggiormente demonizzati, si contendono il primo posto lo zucchero e l’olio di palma. Per ridurre l’assunzione di zucchero entro il livello indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, cioè sotto il 10% dell’introito energetico totale (ma in futuro la soglia si potrebbe dimezzare), Lucilla Titta, Dipartimento di Oncologia sperimentale, Campus Ifom-IEO di Milano, ritiene che i dolcificanti possano dare un contributo concreto. Il mercato ne offre un’ampia scelta, fra edulcoranti di massa quali i polialcoli (sorbitolo, mannitolo, maltitolo, ecc.) ed edulcoranti intensivi, che possono essere di origine sintetica (aspartame, saccarina, eritritolo, advantame, ecc.) o naturale (stevia e taumatina). Anche i dolcificanti vengono spesso messi sotto accusa, tuttavia la relatrice ha sottolineato che si tratta di additivi alimentari regolamentati a livello europeo (Regolamento CE 1333/2008) e sottoposti a valutazione di sicurezza prima dell’immissione al commercio. L’aspartame è stato da poco oggetto di rivalutazione del rischio, dopo che alcuni studi qualche anno fa rilevarono effetti cancerogeni sui topi. Nel 2013 l’EFSA concluse che, all’attuale DGA (dose giornaliera accettabile) di 40 mg per kg di peso corporeo al giorno, l’aspartame e i suoi prodotti di degradazione sono sicuri per la popolazione. Passiamo all’olio di palma, il più diffuso olio commestibile al mondo in virtù del basso costo e delle carat-

L’OMS raccomanda di ridurre l’assunzione di zucchero sotto il 10% delle calorie introdotte quotidianamente con la dieta.

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teristiche tecnologiche favorevoli, ma anche il più discusso sia per motivi legati all’impatto ambientale (sui quali non ci soffermiamo), sia per l’elevato contenuto di grassi saturi (50%, come il burro). Da 50 anni si ritiene che questi grassi siano associati al rischio di malattie cardiovascolari (“ipotesi lipidica” dell’American Heart Association), ma recenti studi pubblicati su riviste scientifiche di alto profilo hanno messo in discussione tale associazione. Lo ha riferito Elena Fattore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, aggiungendo che neppure studi specifici sul consumo di olio di palma ne hanno evidenziato effetti negativi sulla salute. Per completezza di informazioni dobbiamo aggiungere che, a meno di due settimane di di-

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Nutrizione

stanza dal congresso Nutrimi, EFSA ha pubblicato un’opinione che getta ulteriori ombre sull’olio di palma. Il documento riguarda alcune sostanze tossiche e/o cancerogene (esteri degli acidi grassi, 3-MCPD e 2-MCPD e loro esteri) che si formano in particolare quando gli oli vegetali vengono raffinati ad alte temperature. I più elevati livelli di questi composti sono stati rinvenuti in oli e grassi di palma, che oggi ne rappresentano la principale fonte di esposizione con la dieta. Approfondendo e commentando i risultati degli studi che smantellano l’ipotesi lipidica, Andrea Poli, Direttore Scientifico di NFI (Nutrition Foundation of Italy), ha esclamato: “C’è da rimanere scioccati!”. Ma è solo una di una lunga serie di certezze granitiche spazzate via dalle più recenti conoscenze della nutrizione. Poli le ha passate in rassegna. Latte e latticini, ad esempio, non aumentano il rischio di malattie cardiovascolari come si è sempre creduto, né provocano il tumore come dicono i media. Al contrario, hanno un effetto positivo in quanto determinano una riduzione significativa di ictus, probabilmente grazie all’azione ipotensiva del calcio. Dei polifenoli si è sempre parlato bene, e a ragione. Lo studio Predimed (in corso in Spagna da settembre 2013) dimostra addirittura che chi assume tanti polifenoli con la dieta (ricca di olio extravergine d’oliva e di noci) ha una mortalità per tutte le cause ridotta del 37% rispetto a chi ne consuma pochi. Questo grazie ai loro molteplici effetti positivi: sono antinfiammatori, inibiscono l’assorbimento degli zuccheri, modificano il microbiota intestinale, producono interessanti metaboliti secondari. Non è, però, mai stato dimostrato ciò che è stato sempre raccontato, cioè che i polifenoli hanno un effetto antiossidante e riducono il tasso di radicali liberi. Caffè e cioccolato si stanno scrollando di dosso l’immagine negativa del passato grazie ai risultati di studi che dimostrano i loro effetti salutistici, tra i quali la riduzione della mortalità legata a patologie cardiovascolari. Anche sul sale ci sono novità del tutto inaspettate. Dallo studio Pure (Prospective Urban Rural Epidemiology) è emerso che sia consumi elevati che bassi di sale sono associati a mortalità e malattie cardiovascolari, mentre il valore ottimale è stato individuato in 4 g di sodio al giorno, corrispondente a 10 g di sale, il doppio del livello massimo indicato dai LARN! Dietro a questo andamento a “J” c’è una spiegazione scientifica: è risaputo che un apporto alto di sale faccia male, ma anche un apporto molto basso poiché si attiva il sistema renina-angiotensina-aldosterone con l’effetto di un aumento della pressione sanguigna. “Dobbiamo cambiare l’approccio - ha concluso Andrea Poli - e preoccuparci più della promozione di alimenti buoni che della riduzione di alimenti che riteniamo cattivi”.


Effetti di un

digiuno intermittente A cura di Riccardo Buzzi Founder e amministratore di Into the Fitness www.intothefitness.com

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uando si digiuna, l’organismo deve trovare i nutrienti necessari per svolgere le proprie funzioni: se esaurisce il glucosio ematico ed il glicogeno muscolare ed epatico, incomincia a consumare i grassi di riserva; se non si assumono carboidrati, l’organismo, rimasto senza il carburante di primo utilizzo, incomincia ad utilizzare i grassi come fonte energetica. L’organismo può comunque ricavare gli zuccheri da altre sostanze attraverso un processo lento e dispendioso. Per quanto riguarda le proteine, l’organismo non è in grado di produrle partendo da carboidrati e grassi: se la dieta è povera o totalmente priva di proteine, è costretto a “mangiare” i propri muscoli, a demolire il tessuto muscolare, per ricavare gli aminoacidi necessari alla produzione di altre proteine. Con un digiuno prolungato si può anche rischiare di danneggiare il mu-

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scolo cardiaco (miocardio) e organi quali fegato e reni, mettendone a rischio le proprie funzionalità (si riducono di dimensione), è l’ipotalamo che induce questo consumo di tessuti organici per procure l’energia necessaria alla sopravvivenza (attraverso il processo della gluconeogenesi). Secondo una ricerca del National Institute of Aging di Baltimora un digiuno attenuato e programmato (da qui il nome Intermittente), che preveda un taglio di 500 calorie due giorni su sette, non solo ci farebbe dimagrire in modo sano, ma proteggerebbe anche il nostro cervello dalle malattie neurodegenerative, tipo Alzheimer e morbo di Parkinson. Il calo energetico che il cervello subisce con queste pause alimentari calibrate lo costringerebbe a vivere in una costante situazione di allerta finalizzata a riuscire ad attingere ‘intelligentemente’ alle varie scorte che l’organismo mette a disposizione nei momenti di carestia. Un dinamismo che, secondo gli scienziati statunitensi, contribuirebbe a mantenere il centro di comando del nostro corpo sempre in attività e lontano dal fisiologico declino cognitivo che, immancabilmente, sopraggiunge con l’avanzare dell’età. Per evitare conseguenze pressoché disastrose è bene non superare mai per eccesso di zelo i due giorni di limitazione calorica settimanali: digiunare per 24 ore stimola il sistema immunitario ad eliminare le cellule danneggiate. Il digiuno può essere un beneficio per l’organismo e a confermarlo è uno studio condotto da un team dell’Università della Southern California guidato dall’italiano Valter Longo : questo studio è stato pubblicato dalla prestigiosa rivista Cell Metabolism, realizzato da un team congiunto di scienziati italo-americani diretti da Valter Longo, direttore dell’Istituto di Lon-

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leptina, che è la chiave per una salute ottimale. L’insulino-resistenza (che interviene quando la sensibilità all’insulina diminuisce) è un fattore primario che favorisce quasi tutte le malattie croniche, dal diabete alle malattie cardiache e persino al cancro. - Normalizza i livelli di grelina, noto anche come “l’ormone della fame”, in quanto fa diminuire il desiderio, a volte compulsivo, di continuare a mangiare a qualsiasi ora del giorno e della notte. - Innesca un notevole aumento dell’ormone della crescita (GH) (1300% nelle donne, 2000% negli uomini): l’unica altra possibilità di aumentare i livelli di GH sono gli esercizi fisici intermittenti ad alta intensità (HIIT); il GH svolge un ruolo importante nel mantenimento della salute, del benessere e della longevità, compresa la crescita muscolare e l’aumento della perdita di grasso con l’accelerazione del metabolismo. - Abbassa il livello dei trigliceridi. - Riduce l’infiammazione e diminuisce i danni dei radicali liberi. - Inibisce anche il percorso mTOR, che svolge un ruolo primario nel guidare il processo di invecchiamento.

È uno degli interventi più efficaci che si conoscano per accendere l’interruttore “brucia grassi” nel nostro corpo ed eliminare la sensazione di fame, ma la cosa più interessante e sorprendente è l’assenza della fame e del desiderio di zuccheri e di cibi spazzatura. Oltre a ciò, ci sono molti altri buoni motivi per praticare il digiuno intermittente: - Normalizza l’insulina e la sensibilità alla

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gevità della University of Southern California e responsabile del programma di ricerca “Oncologia & Longevità” all’IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare) di Milano: in Italia uno dei massimi sostenitori di questa teoria è l’oncologo Umberto Veronesi autore di numerosi testi dedicati a questo argomento. Mangiare poco e digiunare per alcuni periodi, secondo lo studioso, riduce il rischio di ammalarsi e moltiplica le chance di vivere più a lungo. Digiunare non vuol dire non mangiare nulla. Nei giorni di digiuno si dovrebbero bere tisane e succhi di frutta fresca non zuccherati e, chi non riesce ad evitare del tutto il cibo, può mangiare verdura o frutta di stagione. Praticando il digiuno intermittente si sono riscontrate situazioni favorevoli alla prevenzione di infarto cerebrale e infarto del miocardio. Sembra inoltre che il digiuno sia una pratica utile per limitare i livelli di colesterolo, trigliceridi nel sangue e per favorire la perdita di peso. Digiunare per uno o al massimo due giorni, non porta a conseguenze dannose in chi è sano (www.digiuno.it).


Proteine: dalla ricerca alla tavola La ricerca e il dibattito sulle proteine negli ultimi anni sono stati focalizzati sull’attività fisica, sulla resistenza e sull’invecchiamento in salute. Per questo, sembra utile un maggior apporto proteico sia per i giovani, che per i meno giovani, ed è chiaro che gli interventi sullo stile di vita per la conservazione e il potenziamento della massa muscolare, con l’avanzare dell’età siano cruciali per facilitare una vita più lunga, in salute e più attiva.

Come noto, le proteine agiscono principalmente sulla termogenesi e sulla sazietà, e sono i macronutrienti di eccellenza per conservare la massa corporea magra, associata a un minore rischio di disordini metabolici cronici che, invece, possono portare a diabete, problemi cardiovascolari e sviluppo di tumori. Secondo un ricercatore della FrieslandCampina, si sta cercando di capire quale sia l’apporto ottimale proteico, piuttosto che l’apporto dietetico totale giornaliero. Il tempo di assunzione è importante per il recupero dopo l’esercizio e la stimolazione della sintesi proteica durante il riposo, mentre il quantitativo di proteine per pasto, oltre al suo assorbimento e alla cinetica di digestione, prevale sulla resistenza anabolica della sintesi proteica negli anziani. Prove scientifiche ancora relativamente limitate sono disponibili per le necessità proteiche ottimali nella mezza età, quando l’indice di massa corporea aumenta gradualmente. L’assunzione e le fonti delle proteine, animali e vegetali differiscono a seconda del Paese e della cultura. Pertanto si sta studiando anche il tipo di proteina in relazione alla sostenibilità dei modelli alimentari e dei cambiamenti climatici previsti. Sono in fase di sviluppo nuove fonti proteiche che utilizzano la funzionalità enzimatica per l’isolamento, la lavorazione e il potenziale d’applicazione e delle quali è necessario accertare la sicurezza, compreso il potenziale allergenico. Importante, nella discussione sulle proteine sostenibili, è il fatto che generalmente le proteine animali abbiano un livello più alto di aminoacidi essenziali con elevata digeribilità nell’intestino tenue. Con le proteine marcate con isotopi stabili è possibile differenziare nell’organismo la sorte degli aminoacidi dietetici da quelli di origine endogena.

sapore, odore e colore di molti prodotti alimentari, anche se sono diventate fonte di preoccupazione per la salute pubblica, contribuendo ad aumentare la presenza di malattie infiammatorie croniche, correlate con la dieta, comprese le allergie alimentari. I meccanismi immunologici sottolineano che la risposta immunitaria innata o adattiva non siano completamente conosciuti e colmare questa carenza potrebbe migliorare in modo significativo la qualità nutrizionale degli alimenti e aumentare la prevenzione dell’infiammazione mediata dalla dieta e le allergie alimentari. Si registra, pertanto, la necessità di comprendere meglio i meccanismi immunologici per mitigare gli effetti negativi della glicosilazione avanzata o, in alternativa, lo sviluppo razionale di glicosilazione avanzata selettiva, per arrivare a un prodotto che possa essere aggiunto alla dieta giornaliera, in modo da raggiungere la tolleranza immunitaria e prevenire le conseguenza cliniche dell’allergia alimentare.

Strategie nutrizionali per l’ottimizzazione dell’effetto delle proteine Molte ricerche degli ultimi 10 anni si sono concentrate sulla ricerca del dosaggio ottimale di proteine capace di ottimizzare la massa muscolare magra, negli anziani e negli atleti. Adesso sappiamo che il consumo di 25-30 g di proteine (siero o uova), dopo l’esercizio fisico, porta alla percentuale ottimale di accumulo proteico nei muscoli. Più recentemente i ricercatori del Department of Nutrition and Health Research Nestec del Nestlé Research Center hanno iniziato a studiare l’effetto della tempistica dell’assunzione dei nutrienti su salute e malattie.

Food design e allergie Come noto, le allergie alimentari IgE mediate sono disordini dovuti a iper-sensibilità e stanno aumentando soprattutto nelle società occidentali. La maggior parte degli alimenti che consumiamo sono elaborati in modo tale da promuovere reazioni non enzimatiche che determinano

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Ma c’è un fondamento per il detto popolare che attraversa molte culture – “consumare una colazione da re, un pranzo da principe e una cena da povero” – per avere una salute ottimale? Una ricerca aveva dimostrato che la semplice ridistribuzione delle calorie nella giornata possa portare a una maggiore perdita di peso nelle donne di mezza età in sovrappeso, oltre a migliorare i livelli di glucosio a digiuno e dei trigliceridi nel sangue. Riguardo alle proteine, un recente lavoro condotto da ricercatori di Maastricht suggerisce che consumare proteine prima di andare a dormire potrebbe attenuare le perdite notturne di tessuto magro, con miglioramenti a lungo termine nella potenza e nella massa muscolare di giovani atleti. Sono comunque necessarie ulteriori ricerche per confermare queste scoperte, anche per gli anziani, per esempio.

Albume e salute cardiaca Le uova, come fonte di proteine, sono popolari. In passato, si è detto che le uova fossero causa di malattie cardiovascolari, mentre ricerche recenti hanno evidenziato come alcuni ingredienti dell’uovo potrebbero ridurre il rischio di malattie cardiache. A questo proposito, promettente è NewtriFlow di Newtricious, basato su un idrolizzato proteico ottenuto enzimaticamente dall’albume. Ricercatori delle Università di Cork e Maastricht ne hanno studiato gli effetti salutistici con tre test randomizzati controllati da placebo, che hanno confermato una diminuzione della pressione sanguigna e dei livelli di glucosio e di trigliceridi nel sangue, e un aumento del colesterolo HDL. In base a questi risultati, le proteine derivate dall’albume mostrano un grande potenziale per la salute cardiaca e metabolica.

Allenamento e proteine Nessuno può sfuggire al trascorrere del tempo: tra i 30 e i 50 anni la massa muscolare incomincia a diminuire del 3-10% ogni 10 anni, che per alcuni si traduce nelle cosiddette “maniglie dell’amore”, mentre altri non riescono a pedalare così velocemente come prima. I ricercatori della Division of Human Nutrition della Wageningen University hanno comunque buone notizie: in combinazione con l’allenamento di forza generale, un maggiore apporto proteico aumenta la massa muscolare negli anziani. L’allenamento di forza sembra essere uno stimolo per la sintesi delle proteine nei muscoli; aiuta a mantenere un bilanciamento salutistico tra la sintesi e la degradazione delle proteine muscolari ma, per raggiungere questo bilanciamento, una persona deve assumere proteine subito prima, durante e dopo tale allenamento. Le proteine extra e l’allenamento di forza sono una combinazione efficace per il mantenimento della massa muscolare negli anziani anche se sono necessari ulteriori studi a lungo termine per capire come ottimizzare l’apporto proteico e come integrare l’apporto extra di proteine e l’allenamento di forza nella vita di tutti i giorni.

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Idrolizzati proteici e funzionalità enzimatica Secondo i ricercatori della DSM Nutritional Products, nel prossimo decennio aumenterà la richiesta di proteine di origine vegetale che come noto, rispetto a quelle di origine animale, hanno una digeribilità minore che ne riduce il valore nutrizionale, a causa della matrice fibrosa e della struttura stessa. Gli enzimi potrebbero essere utili a due livelli: utilizzabili nei processi produttivi e l’idrolisi enzimatica potrebbe agire a livello della struttura per migliorarne la digeribilità. Le proteine vegetali, infatti, sono di solito estratte con processi chimici, che comprendono la dissoluzione in acqua alcalina e una successiva precipitazione in ambiente acido. Sebbene, di solito, questo processo sia relativamente delicato, potrebbe portare a un deterioramento della qualità delle proteine, mentre la degradazione enzimatica delle fibre potrebbe migliorare l’estrazione delle proteine stesse, migliorandone anche la resa. Spesso, la digeribilità degli idrolizzati è maggiore di quella della proteina intatta; in futuro, la tecnologia enzimatica apporterà una svolta nella lavorazione delle proteine vegetali. I vantaggi nutrizionali degli idrolizzati sono ancora più ovvi quando la digeribilità è misurata a livello dell’ileo, piuttosto che a livello fecale, con un grande miglioramento nella valutazione della qualità delle proteine.

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Vitamina D

Nuove applicazioni per il muscolo e gli sportivi A cura di Marco Malaguti Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita - Università di Bologna - Corso d’Augusto 237 - Rimini ASAS - “Associazione per la Salute correlata all’Alimentazione e agli Stili di vita” asasforhealth.blogspot.it

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a vitamina D, una vitamina liposolubile, fu scoperta nell’olio di fegato di merluzzo e da allora è stata identificata come una vitamina essenziale. Una volta convertita nella forma biologicamente attiva, 1,25- diidrossivitamina D, regola, attraverso l’interazione con il proprio recettore, l’espressione di oltre 900 geni. L’espressione di questi geni ha un impatto significativo su una vasta gamma di variabili relative alla salute e alla prestazione fisica, come ad esempio l’infiammazione indotta da esercizio fisico, la funzionalità neurologica, salute cardiovascolare, metabolismo del glucosio. Nonostante queste ed altre innumerevoli funzioni fisiologiche, la maggior parte delle persone limitano la propria conoscenza sulla vitamina D alla sua funzione, importantissima, nella regolazione dell’omeostasi di calcio e fosforo e nel metabolismo osseo, dove esercita la propria azione sui tessuti come intestino, rene e osso. Sono sempre crescenti le evidenze che indicano che la vitamina D svolge un ruolo essenziale in molti altri tessuti compreso il muscolo scheletrico, tanto che già al termine degli anni ’60 erano state descritte forme di miopatia, caratterizzata da debolezza e atrofia muscolare, associate ad una grave carenza di vitamina D. Ulteriore impulso agli studi sulla relazione tra la D e tessuto muscolare si ebbe quando, negli anni ’80, fu identificato il recettore per questa vitamina anche nelle cellule muscolari scheletriche. Dal punto di vista istologico, biopsie di muscolo scheletrico di soggetti adulti caratterizzati da deficit di vitamina D mostrano atrofia muscolare, soprattutto per quanto riguarda le fibre di tipo II. Tali fibre muscolari sono a contrazione rapida e sono le prime ad essere reclutate nel corso di movimenti istintivi, come quando si evita una caduta. Inoltre il tessuto muscolare di individui carenti di vitamina D rivelano spazi in-

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terfibrillari dilatati e infiltrazione lipidica, oltre che fenomeni di fibrosi. La supplementazione di D può avere un impatto sulla composizione delle fibre muscolari; biopsie muscolari ottenute da donne anziane che avevano assunto un’integrazione di vitamina D e calcio per 3-6 mesi hanno mostrato un aumento relativo del numero di fibre di tipo II. Altri studi condotti su soggetti anziani, che avevano assunto un’integrazione di D per 2 anni, hanno dimostrato come la supplementazione aumenti in modo significativo il diametro medio delle fibre muscolari di tipo II e la percentuale di fibre di tipo II nel tessuto.

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Vitamina D e rischio di cadute

Molteplici studi su anziani residenti in comunità hanno trovato un’associazione diretta tra lo stato della vitamina D e i parametri di prestazione fisica, suggerendo che esista un valore soglia, pari a 60 nmol/L di di vit D, al di sopra del quale tale vitamina determini un miglioramento delle prestazioni fisiche. Inoltre soggetti anziani sottoposti a programmi di esercizio fisico per il mantenimento o recupero del tono muscolare manifestano risultati migliori quando i livelli di vitamina D sono maggiori. E tale effetto positivo non è limitato agli anziani, ma si manifesta anche in soggetti giovani. Studi condotti su ragazze adolescenti suggeriscono che esista una relazione diretta tra i livelli di vitamina D e potenza muscolare, forza e velocità. Studi clinici randomizzati hanno esaminato l’effetto della supplementazione di vitamina D nei test di performance fisica. In particolare, confrontando una supplementazione anche con calcio, rispetto al solo calcio, migliora la forza degli arti inferiori anziani con livelli sierici di vitamina D inferiori a 50 nmol/L.

Data la relazione con la performance, sembrerebbe lecito aspettarsi anche un effetto positivo sulla prevenzione del rischio di cadute. Livelli di vitamina D inferiori a 25 nmol/L sono stati messi in relazione con un aumentato rischio di cadute specialmente in soggetto di oltre 75 anni di età. Tale relazione scaturisce dall’integrazione di risultati ottenuti da diversi studi di popolazione: Bischoff et al. hanno dimostrato che la supplementazione con D e calcio, rispetto a quella con solo calcio, riduce il rischio di cadute del 49%; similmente uno studio australiano ha dimostrato come la supplementazione di D e calcio per due anni riduca tale rischio del 30%.

Vitamina D e VO2max I recettori per la vitamina D (VDR) sono presenti anche nel muscolo cardiaco e nel tessuto vascolare, ciò indica che questa vitamina potrebbe influenzare il massimo consumo di ossigeno (VO2max), influendo sulla capacità di trasportare e utilizzare l’ossigeno nel sangue e nei vari tessuti. Molteplici studi hanno mostrato una correlazione positiva tra VO2max e livelli serici di vitamina D in soggetti non-atleti. Gli studi condotti su atleti hanno, come spesso accade, portato a risultati non chiari e contrastanti. Alcuni studi hanno mostrato una correlazione significativa tra i livelli di D e la performance in giocatori di calcio professionisti. Altre ricerche invece non hanno evidenziato alcuna associazione tra i livelli di vitamina D e la VO2max in giocatori di hockey su ghiaccio. In soggetti attivi, ma non sportivi professionisti, si è dimostrata una relazione diretta tra questi due parametri.

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Vitamina D e tessuto muscolare


Vitamina D e recupero La capacità di recuperare velocemente è importante per gli atleti che intendono allenarsi ad alta intensità più frequentemente. Il tessuto muscolare scheletrico risponde agli stimoli e ai danni tissutali attraverso il rimodellamento. Durante il recupero la vitamina D aumenta il differenziamento, la proliferazione e downregola la miostatina, un regolatore di inibizione della sintesi. Queste indicazioni sono state ottenute attraverso i risultati di studi condotti su modelli animali di ratto, sottoposti sia a massicce supplementazioni di vitamina D, sia a traumi muscolari che hanno dimostrato come i ratti trattati con la vitamina mostrino la comparsa di marcatori della rigenerazione tissutale con largo anticipo rispetto a quelli che non l’assumevano. Questo aumento del tasso turnover cellulare porta ad una riduzione del tempo di recupero. Solo molto recentemente iniziano ad essere pubblicati studi sull’uomo e i risultati sembrano incoraggianti, poiché si è dimostrato che in adulti sani e moderatamente attivi l’assunzione di vitamina D per 35 giorni riduce i livelli di biomarcatori di infiammazione e danno muscolare, dopo l’esecuzione di esercizi isometrici.

Bibliografia - Dahlquist D.T., Dieter B.P., Koehle M.S. Plausible ergogenic effects of vitamin D on athletic performance and recovery. J Int Soc Sports Nutr. 2015 19;12:33. - Wang T-T, Tavera-Mendoza L.E., Laperriere D., Libby E., MacLeod N.B., Nagai Y., et al. Large-scale in silico and microarray-based identification of direct 1,25-dihydroxyvitamin D3 target genes. Mol Endocrinol. 2005;19:2685-95. - Todd J.J., Pourshahidi K.L., McSorley E.M., Madigan S.M., Magee P.J. Vitamin D: Recent advances and implications for athletes. Sport Med. 2015;45:213-29. - Barker T, Schneider ED, Dixon BM, Henriksen VT, Weaver LK. Supplemental vitamin D enhances the recovery in peak isometric force shortly after intense exercise. Nutr Metab (Lond). 2013;10:69. - Ceglia L. Vitamin D and its role in skeletal muscle. Curr Opin Clin Nutr Metab Care. 2009;12(6):628-33. - Prineas J.W., Mason A.S., Henson R.A. Myopathy in metabolic bone disease. Br Med J 1965; 1:1034-1036. - Costa E.M., Blau H.M., Feldman D. 1,25-dihydroxyvitamin D3 receptors and hormonal responses in cloned human skeletal muscle cells. Endocrinology 1986; 119:2214-2220.

Concludendo È sorprendente notare come alcune stime indichino che l’88% circa della popolazione mondiale presenta inadeguati livelli serici di vitamina D. Come abbiamo trattato la D e l’attivazione del suo recettore sono importanti per il normale sviluppo e trofismo del tessuto muscolare scheletrico e per ottimizzare la forza muscolare e le prestazioni. La supplementazione con varie forme di vitamina D negli anziani si è per lo più tradotta in una riduzione del rischio cadute e miglioramento nei test di prestazioni muscolari. Meno evidenti sono le indicazioni derivanti da studi sugli sportivi di alto livello, come spesso accade nel campo dell’integrazione, anche in questo caso sembra che risultati migliori si ottengano quando oggetto dello studio sono i soggetti meno allenati. Interessante, soprattutto da un punto di vista meccanicistico, è la relazione tra la vitamina D e i meccanismi di recupero. Sebbene sia noto come modelli murini mostrino capacità rigenerative che superano quelle umane e sia importante non estenderne direttamente i risultati all’uomo, i risultati sono importanti e meriteranno nell’immediato futuro un intenso lavoro di approfondimento.

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Celiachia e sport: binomio possibile? A cura di Rossanina Del Santo www.senzaglutine.info

Dai suoi esami risulta essere celiaco”. E il mondo ti crolla addosso. Un mondo fatto di sport, di gare, di allenamenti. Un mondo che richiede, per essere sempre pronto ed attivo, un’alimentazione ben organizzata e calibrata viene improvvisamente fatto cadere, come un castello di carte. “Come posso assumere i carboidrati che mi danno lo sprint prima della gara? E quando non ho tempo per fermarmi a tavola e mi sgranocchio qualche snack, o mi mangio un panino? Come farò? Sono uno sportivo finito. La mia carriera è al capolinea...”. Provatelo a dire a Novak Djokovic che, dopo la diagnosi e il cambiamento di alimentazione, si è trovato a non avere più quella grande spossatezza che gli riduceva le capacità, quei malesseri che potevano accadere durante i match, raggiungendo una capacità fisica ottimale al punto da assicurarsi la vittoria di Wimbledon e diventare

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il numero uno della classifica tennistica mondiale. Provate a parlare con Martin Castrogiovanni che, dopo la diagnosi, ha scoperto che l’anomala stanchezza era dovuta alla mancanza di assimilazione causata dalla celiachia. E che, con la semplice aderenza alla dieta senza glutine, è tornato a vivere il mondo dello sport con forza, riscuotendo enormi successi. Solo due esempi di come scoprire di essere affetti da una malattia come la celiachia, risolvibile con il cambiamento dell’alimentazione, possa risolvere quei problemi che si credevano insormontabili. Certo, con la celiachia occorre fare attenzione a mille dettagli. Non basta eliminare farina di grano, ma bisogna stare attenti a prodotti realizzati con segale, farro, kamut, orzo e in un certo qual modo, anche all’avena. Ma se da sportivi avete bisogno di carboidrati, nessun problema: oltre alle patate, per i chicchi via libera a riso (meglio se integrale), mais, miglio, amaranto, quinoa, teff... Se utilizzati in chicchi basterà verificare ad occhio che non ci siano “intrusi” come un chicco di grano o di orzo, se macinati invece bisognerà che la confezione riporti la spiga barrata oppure sia presente nel prontuario AIC oppure ancora abbia il claim “senza glutine”. E per le proteine, così importanti nell’alimentazione dello sportivo? Nessun problema, carne e pesce sono prodotti naturalmente senza glutine, purché non trasformati: perfetta la bistecca, a rischio il pâté. E di nuovo, basta verificare la certificazione. Il problema più grande infatti per il cibo

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senza glutine è quello della contaminazione, ovvero della possibilità che il cibo “sicuro” venga a contatto con un alimento vietato: il glutine permesso ad un celiaco è di 2 grammi per quintale di cibo ingerito, un’inezia, basta superare la dose per avere effetti sgradevoli a breve e soprattutto a lungo termine. Il mercato si adegua in fretta ed è possibile trovare barrette, snack, biscotti, alimenti sostitutivi del pasto certificati ed in versione monoporzione, perfetti da essere portati nello zaino o nella borsa della palestra, pronti per il consumo quando più si desidera. Importantissimo però ricordare che, sebbene tutti i farmaci siano per legge senza glutine (pertanto il glutine eventualmente contenuto è nei limiti consentiti ai celiaci di 20ppm), la regola non vale per gli integratori (di ogni genere) che devono essere sempre certificati (e quindi rispettare una delle tre regole di cui sopra). Un’alimentazione sana e senza glutine si può. Anche se si è sportivi!

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Integratori alimentari in Europa Multipower è il primo produttore di integratori alimentari in Europa ed è presente in 36 nazioni con un’ampia gamma di prodotti adatti alle esigenze di atleti delle più svariate discipline e con obiettivi diversi. La 30% Protein bar è una barretta con il 30% di proteine disponibile nei gusti cacao, banana, cocco e stracciatella. Ogni barretta da 50 g fornisce 15 g di proteine e un apporto bilanciato di carboidrati e grassi. Ideale come spuntino tra un pasto e l’altro, prima dell’allenamento e come sostitutivo del pasto, accompagnata a un frutto. Omega 3 + VitaminaD è il frutto di ricerche in laboratorio e sperimentazioni sul campo, dedicato alle esigenze di chi pratica sport, ma non solo. Grazie a un’attività anti-infiammatoria, migliora i tempi di recupero e riduce i livelli di cortisolo, per un minore danno ossidante. Incrementa l’apporto di sangue ai muscoli durante la prestazione, diminuisce indolenzimenti e gonfiori e controlla la pressione arteriosa e il livello dei trigliceridi. La vitamina D, nota per la sua capacità di mantenere le ossa in salute, è benefica anche per il cervello e per il cuore e ne è consigliata l’assunzione a chi trascorre poco tempo all’aria aperta. Anche le donne in gravidanza e in allattamento, gli anziani e i bambini dovrebbero tenere sotto controllo i propri livelli di vitamina D. Cereal Energy è una barretta energetica, non ricoperta, a base di pasta di mandorle. Ricca in carboidrati, garantisce il giusto apporto energetico durante l’attività di endurance; è disponibile nei gusti cioccolato-arancia e pistacchio.

Questa pianta è usata nella medicina ayurvedica da oltre 4.000 anni e per questo studio i ricercatori hanno reclutato 57 individui tra 18 e 50 anni, con limitata esperienza nell’allenamento di resistenza, suddivisi in modo randomizzato per ricevere chi il placebo e chi gli integratori di estratto di radice di ginseng indiano per 8 settimane. Tutti i partecipanti si sono allenati e sono stati registrati miglioramenti in tutti e due i gruppi, anche se maggiori nel gruppo dell’integrazione con il ginseng indiano. Queste settimane di integrazione, abbinata a un programma di allenamento di resistenza, sono state associate a livelli minori di danno muscolare derivante da esercizio, a livelli significativamente maggiori di testosterone e a una maggiore riduzione del grasso corporeo, rispetto al placebo. Inoltre, i ricercatori hanno affermato che i partecipanti hanno fatto registrare un maggior aumento della massa muscolare nelle braccia e sul petto. Questo studio conferma i dati riguardo alle proprietà adattogene del ginseng indiano, anche se con limitazioni, quali l’età, relativamente giovane, dei partecipanti, non particolarmente allenati, la numerosità del campione e la durata dello studio. I possibili effetti benefici devono comunque essere considerati per periodi più lunghi e anche per donne e adulti più anziani.

Ginseng indiano per la nutrizione degli sportivi Gli integratori a base di estratto di radice di Withania somnifera, pianta conosciuta anche come ginseng indiano, migliorano la potenza, la massa e il recupero muscolare, secondo i risultati dello studio randomizzato, a doppio cieco e controllato da placebo, pubblicati da ricercatori indiani sul Journal of the International Society of Sports Nutrition (2015, 12:43).

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ALIMENTAZIONE E BENESSERE PER CHI È IN MOVIMENTO


Baciati dal sole: ma il sole ci fa belli? A cura di Isabella Nicoletti CNR - Istituto di Metodologie Chimiche Roma

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utilizzo di prodotti specifici, in particolare quando si pratica attività all’aria aperta. Poiché tutti siamo quotidianamente esposti ad una certa dose di radiazioni è opportuno chiarire le relazioni tra luce solare e salute, definendo le caratteristiche fisiche e biologiche dei raggi solari. I raggi luminosi, emessi dal sole, sono formati da una serie di particelle energetiche sotto forma di radiazioni a varia lunghezza d’onda, costituite da circa il 50% di luce infrarossa (IR), il 40% di luce visibile (VIS) ed il 10% di luce ultravioletta (UV). Mentre gli esseri umani percepiscono le radiazioni IR come radiazioni termiche e le radiazioni VIS

a luce del sole è per l’uomo sinonimo di benessere, una pelle “abbronzata” è considerata segno di salute e spesso associata ad un’immagine di giovinezza e di fascino. Dopo decenni di “cultura del sole”, solo recentemente è cresciuta la consapevolezza di porre maggiore attenzione quando si è sottoposti ad una forte e prolungata irradiazione solare. I raggi solari vengono percepiti come potenziali nemici da cui difendersi perché, come sottolineano i dermatologi, producono col tempo delle modificazioni fisiologiche e patologiche a livello cutaneo. Non bisogna tuttavia demonizzare l’esposizione al sole, ricordando che quantità limitate di raggi UV producono effetti positivi: favoriscono la sintesi della vitamina D utile nel fissaggio del calcio nelle ossa, rafforzandole e prevenendo così malattie quali osteoporosi e rachitismo. Inoltre, per la loro azione antibatterica, immunomodulatrice e citostatica, le radiazioni UV vengono utilizzate con successo nel trattamento di diverse patologie della pelle, come ad esempio la psoriasi e l’eczema. Quando però l’esposizione al sole è eccessiva e prolungata, le risposte fisiologiche non sono sufficienti e i raggi solari possono determinare effetti dannosi quali eritema e scottature, fotosensibilizzazione (fotoallergie, fototossicità), fotodermatosi, fenomeni d’invecchiamento precoce o photoaging ed esporre al rischio di insorgenza di tumori della pelle. Le campagne di sensibilizzazione per educare alla prevenzione dei danni da foto-esposizione, diffuse a partire dagli anni 80, hanno messo in evidenza l’importanza della protezione della pelle con un corretto

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Bellezza

come radiazioni ottiche, le radiazioni UV non sono direttamente percepibili. Vari fattori influenzano l’intensità dei raggi UV che raggiungono la terra quali l’altitudine (ogni 1000 m di altezza i livelli di UV crescono del 6-10%), l’altezza del sole, la latitudine, l’inquinamento dell’aria, e l’umidità atmosferica. In relazione alle loro diverse lunghezze d’onda, le radiazioni UV possono essere classificate in radiazioni UVC (200-280 nm), UVB (280-315 nm) e UVA (315-400 nm). Lo strato di ozono (O3) nella stratosfera è il primo agente fotoprotettivo che agisce essenzialmente come filtro, assorbendo gran parte delle radiazioni nocive dei raggi ultravioletti UVC e dei raggi X, gamma e cosmici. Tutte queste radiazioni, se non schermate, renderebbero impossibile qualsiasi forma di vita per la loro capacità di penetrare profondamente i tessuti. Le radiazioni che raggiungono la pelle vengono in parte riflesse dallo strato corneo ed in parte assorbite e trasmesse alle strutture dell’epidermide e del derma. La capacità di penetrare l’epidermide dipende dalla loro lunghezza d’onda; più grande è questa, maggiore è la penetrazione. Le radiazioni ultraviolette UVB rappresentano circa il 5% delle radiazioni solari che raggiungono la terra e vengono assorbite dall’epidermide per il 90% (soprattutto a livello dello strato più superficiale corneo). Queste sono responsabili dei danni immediati,

come ad esempio l’eritema cutaneo o la scottatura, mentre il restante 10% raggiunge lo strato più profondo (derma) e può a lungo termine procurare danni al patrimonio genetico delle cellule. Le radiazioni UVA costituiscono oltre il 95% delle radiazioni UV che arrivano al suolo ed una percentuale di questi raggi (fra il 30 ed il 50%) penetra nella pelle a livelli molto profondi (derma), provoca alterazione e distruzione delle fibre di collagene e di elastina e causa, sul lungo periodo, danni irreversibili che vanno dal photoaging ai melanomi. Fino a qualche anno fa, l’attenzione era focalizzata soprattutto sugli UVB, in quanto responsabili degli effetti immediati e visibili delle radiazioni solari. Oggi, invece, c’è la consapevolezza che gli UVA, essendo più penetranti, siano maggiormente correlabili alla formazione di tumori cutanei e ai fenomeni di fototossicità e fotoallergia. Un altro effetto negativo di entrambe le radiazioni UVA e UVB è rappresentato dal loro effetto di soppressione sul sistema immunitario della pelle, questa azione facilita il degenerare e proliferare delle cellule che, aggredite proprio dagli ultravioletti, possono mutare in cancerogene. Il nostro corpo, sollecitato dall’irradiazione ultravioletta, si difende naturalmente attivando diverse risposte biologiche. Un ruolo fondamentale viene svolto dalla melanogenesi cioè dall’insieme dei processi biochimici che porta alla sintesi di un pigmento cutaneo (melanina) che riesce ad assorbire la maggior parte delle radiazioni solari. Un ulteriore meccanismo di protezione è la formazione di ipercheratosi, attraverso un processo di ispessimento dello strato corneo provocato dall’accelerato ricambio delle cellule che producono cheratina. Tuttavia, i meccanismi di protezione messi in atto dalla pelle non sono sufficienti a proteggerci dall’esposizione ai raggi UV e quindi è necessario avvalersi di sostanze che, applicate sulla pelle, siano in grado di bloccare le radiazioni in maniera assoluta o parziale. I prodotti fotoprotettori sono formulati in modo da offrire il massimo beneficio dall’esposizione all’aria aperta e nel contempo possono minimizzare gli effetti negativi delle radiazioni solari, coniugando sicurezza ed efficacia. Un buon filtro solare deve possedere numerosi requisiti: un ampio spettro bilanciato nelle sue componenti filtranti nei confronti delle radiazioni UVB ed UVA, una buona foto stabilità, non deve essere

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tossico e sensibilizzante, resistente all’acqua ed al sudore, inoltre deve essere di facile applicabilità. La scelta del fattore di protezione, ma più in generale del tipo di prodotto da acquistare, non può prescindere dal tipo di sensibilità della pelle del soggetto che si espone al sole (fototipo), dalla sua età, dalla durata e dall’orario dell’esposizione, dall’intensità delle radiazioni e dalle condizioni atmosferiche. In base al loro meccanismo di azione, i filtri solari sono classificati, in due categorie: i filtri fisici (o inorganici) in grado di riflettere tutte le radiazioni incidenti, e i filtri chimici (od inorganici) capaci di assorbire in modo selettivo gli UVB, gli UVA o l’intero intervallo UVB più UVA. Ogni crema solare si compone di un veicolo che ne assicura una distribuzione omogenea e una buona adesione alla pelle in questo vengono inseriti filtri fisici e/o chimici. I filtri fisici sono preparazioni formulate con pigmenti opachi alla radiazione luminosa, biochimicamente inerti, che oppongono una vera e propria barriera alle radiazioni attraverso processi di assorbimento, riflessione e diffusione. I filtri fisici sono sostanze minerali come il diossido di titanio (TiO2), in passato il loro utilizzo presentava dei limiti legati alla consistenza e al problema di creare un effetto bianco all’atto dell’applicazione del prodotto solare sulla pelle; attualmente la tecnologia ha permesso di ottenere, grazie a tecniche di micronizzazione, polveri finissime cosmeticamente accettabili, stabili, non fotosensibilizzanti. I filtri fisici sono fotostabili, non reagiscono con i filtri organici e vengono spesso usati in associazione a questi, anche ad elevate concentrazioni, determinando un effetto sinergico. Ad oggi, i filtri chimici approvati sono composti di sintesi che, possono assorbire, modificando temporaneamente la loro struttura chimica, le radiazioni UV nocive, evitando il danno alle cellule cutanee. Tali filtri hanno la capacità di liberare lentamente l’energia assorbita in forma di calore o fluorescenza. Questo tipo di filtro è

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selettivo per determinate lunghezze d’onda e quindi, nella formulazione di uno schermo solare, si fa spesso ricorso all’utilizzo di diverse sostanze per raggiungere una completa protezione. Alcuni prodotti associano più filtri per ampliare la gamma delle radiazioni assorbite ed estendono la protezione anche agli UVA. Tuttavia, nell’esplicare la propria azione protettiva, alcuni filtri subiscono trasformazioni strutturali che ne alterano le caratteristiche filtranti e possono determinare il rilascio di diversi prodotti di degradazione, dei quali non sempre è accertata l’innocuità. L’altro elemento fondamentale per la scelta di un prodotto solare è il fattore di protezione, indicato nelle etichette dall’acronimo SPF (Sun Protection Factor). L’SPF è un numero, determinato mediante test fisici e biologici, che misura la capacità del prodotto di filtrare o schermare i raggi solari UVB. Il fattore di protezione è molto importante quanto più è grande il numero, tanto maggiore sarà la quantità di raggi UV necessaria per indurre un eritema sulla pelle protetta. L’Unipro (Associazione Italiana Industrie Cosmetiche) ha classificato i fotoprotettori in 5 classi: SPF da 2 a 6 (protezione bassa),

SPF da 8 a 12 (protezione media o moderata), SPF da 15 a 25 (protezione alta), SPF da 30 a 50 (protezione altissima), SPF oltre 50 (protezione ultra alta). Per esempio, un filtro solare con SPF 2, indica che una persona può esporsi alla radiazione solare il doppio del tempo, rispetto all’assenza di protezione, prima che si verifichi l’insorgenza dell’eritema cutaneo. Il valore di SPF deve essere indicato sulle confezioni dei prodotti solari, in quanto è un vero e proprio indice dell’efficacia del filtro solare. Le attuali normative raccomandano che venga garantita una protezione UVA pari almeno ad 1/3 di quella UVB. Bisogna ricercare in etichetta il simbolo di un cerchio che contiene la sigla UVA, la sua presenza significa che il prodotto possiede anche la capacità di filtrare i raggi UVA, oltre i raggi UVB, fornendo quindi una efficace protezione durante l’esposizione solare. È importante sottolineare che anche i prodotti per la protezione solare che risultano assai efficaci e che proteggono tanto dai raggi UVB, quanto da quelli UVA, non sono in grado di garantire una protezione totale dai rischi per la salute derivanti dai raggi UV.

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Per la salute della pelle L’Officinale de Farmaceutici Dottor Ciccarelli è una linea che si rifà alla tradizione degli antichi speziali. La naturalità degli ingredienti si sposa con il rispetto della più avanzata ricerca cosmetica. S.O.S Viso Pelli Sensibili è una crema dermatologica, per il trattamento quotidiano delle pelli sensibili e delicate, irritabili e iper-reattive, anche tendenti a couperose. È un’emulsione “olio in acqua” di rapido assorbimento, che previene e calma prurito, rossore, bruciore, fastidio e secchezza della pelle. Realizzata con lipidi sebo-simili, sostanze ristrutturanti e fattori idratanti, difende la cute dalle aggressioni esterne.

Morning Sun è indicato a colazione, depura dalle tossine e favorisce il risveglio dell’organismo e del metabolismo, grazie al rooibos verde, mate sudamericano, acceleratore metabolico, al tè verde, con la capacità di bruciare i grassi; in aggiunta, limone, zenzero e citronella tonificano il sistema gastrointestinale. Star Night è la miscela di erbe rilassanti e disintossicanti per allontanare lo stress e rimuovere le scorie: menta nanà, delicata varietà di menta usata dai Tuareg e dai popoli dell’Atlante, insieme a ortica e tarassaco depurano il fegato e distendono corpo e mente.

Luminosa e tonica Al gusto di mora e lampone, con vitamine, collagene e Q10, Benegum B Young di Perfetti Van Melle porta sul banco della farmacia un nuovo concetto per la salute della pelle. Si tratta di un integratore alimentare di vitamine A, C ed E, con collagene e coenzima Q10, la cui combinazione ed effetto sinergico aiutano la salute della pelle. La vitamina A aiuta a mantenere la pelle sana; la C contribuisce alla normale formazione del collagene; la E serve a proteggere le cellule dai radicali liberi; il coenzima Q10 è una molecola indispensabile per il mantenimento della riserva energetica delle cellule; il collagene è il componente principale del tessuto connettivo, a proteggere e sostenere i tessuti molli, tra cui la pelle. La novità è anche nel formato: caramelle gommose a forma di cuore, con succo di frutta, senza coloranti, con aromi naturali e senza glutine. Due caramelle apportano il 30% dei valori nutrizionali giornalieri di riferimento stabiliti dall’Unione europea per le vitamine A, C ed E.

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La nuova collezione di tè purificanti Depuratea (Depuravita)

La confezione di Benegum B Young (Perfetti Van Melle).

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Gestione del peso

Integratori dimagranti ed energizzanti Algem Natura è una società che nasce a San Marino nel 2015 da un’idea dell’imprenditore Lorenzo Busignani. Professionisti giovani e dinamici, sotto la responsabilità di Anne-Claire De Faveri, che vanta esperienza a livello internazionale nel settore della salute e del benessere, hanno contribuito a creare una squadra motivata, che lavora in sinergia alla realizzazione di nuove idee per una rapida crescita dell’azienda. Ricerca scientifica, sviluppo di moderne formulazioni e progettazione di prodotti innovativi sono alla base del lavoro quotidiano per la produzione di integratori alimentari e prodotti naturali, oltre a nuove collaborazioni al fine di sviluppare progetti innovativi, creare confronti con soggetti esterni, quali enti di ricerca, istituzioni e clienti. L’ultima novità è la linea Slim, composta da un integratore alimentare dimagrante (Algem Slim), da associare a un trattamento alimentare e stile di vita per riequilibrare il peso corporeo, da un detossificante (Algem Slim Detox capsule) e da un depurativo antiossidante (Algem Slim Detox fluido). Gli estratti vegetali agiscono in sinergia sul metabolismo e la sintesi dei lipidi (Cassia Nomame e Garcinia Cambogia), sulla termogenesi (Guggul) e sull’eliminazione dei liquidi in eccesso (Tè verde). Al fine di ottenere risultati ancora migliori, si consiglia l’abbinamento di Algem Slim con l’altro prodotto Algem Slim Detox in capsule, che promuove le funzioni depurative dell’organismo e la regolarizzazione della funzionalità digestiva ed epatica. In versione fluida, invece, agisce come un potente depurativo, grazie alla presenza di aloe vera che, associata ad altri estratti vegetali dalle funzioni antiossidanti, contribuisce a favorire il ritrovamento del peso ideale e a purificare l’organismo. L’azienda ha inoltre sviluppato una linea di prodotti energizzanti per combattere la stanchezza fisica e mentale: b.YOU, composta da un energy drink naturale, un multivitaminico-multiminerale e un tonico energizzante, in fiale monodose, da assumere quotidianamente. Tutti i prodotti Algem Natura sono senza glutine e senza lattosio.

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Alimenti Funzionali

La linea Slim e la line b.YOU (Algem Natura).

Più mirtilli, più fibre Su Food and Nutrition Research (Vol. 59, pagg. 28367, 2015), ricercatori finlandesi del VTT Technical Research Centre hanno pubblicato i risultati di uno studio sul contenuto in fibre e sulla composizione dei carboidrati dei mirtilli finlandesi e degli scarti pressati derivanti dalla produzione del succo. I mirtilli sono ricchi in fi-

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100% vegetale, adatta anche ai vegetariani. Ha una ripartizione di macronutrienti equilibrata (50% carboidrati; 27% proteine; 23% grassi), ed è arricchito con micronutrienti con 12 vitamine e 11 minerali; è 100% vegetale, con soia germogliata, fibre vegetali (psillio), per dare senso di sazietà e aiutare il transito. Sostituendo un pasto con Pesoforma Cracker al Sesamo più un’insalata, si può controllare il peso (219 kcal per pasto).

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Se proprio non si possono staccare gli occhi dal computer, almeno avere alcune accortezze: coprire la tastiera, usare un vassoio, non leccarsi le dita. La scrivania ha una carica batterica più elevata di quella del wc!

Sgranchirsi: fare quattro passi è un’attività che ruba poco tempo e rigenera l’attività celebrale. Alzarsi dunque il più possibile dalla scrivania, anche solo per arrivare alla stampante. Stiracchiarsi come quando ci si alza dal letto, muovere i polsi e le caviglie mentre si sta seduti. Sono tutti piccoli trucchi che apportano benefici a metabolismo e circolazione.

5)

10 consigli per la pausa pranzo

Pesoforma, marchio di Nutrition & Santè, presenta il primo pasto sostitutivo in forma di cracker: sfoglie croccanti arricchite con semi di sesamo, quale alternativa alla barretta dolce, e con formula

Non devono mai mancare acqua, verdura, olio extravergine di oliva e carboidrati. Sì alle variazioni, soprattutto per quanto riguarda le proteine, la dieta mediterranea resta sempre quella più indicata.

4)

Cracker al sesamo (Pesoforma).

Sostituire il pasto con i cracker

2)

Dal Comitato tecnico-scientifico di FoodWell Expo, la fiera abbinata a RiminiWellness, arrivano i 10 consigli per una pausa pranzo all’insegna del benessere, anche per chi ha i minuti contati.

1)

Prendersi del tempo per sé: bastano 20 minuti lontano dalla scrivania, senza parlare di lavoro e senza l’ansia di dover tornare subito in postazione. È scientificamente provato che “staccare la spina” aumenta la produttività delle ore successive e fa bene all’organismo.

Non saltare il pasto. È vero che mangiare in compagnia del pc è quanto di meno igienico ci sia, ma saltare completamente il pranzo è altrettanto nocivo e aumenta il rischio di mettere su chili di troppo. Piuttosto una pizzetta sul balcone dell’ufficio!

6)

Ok alla schiscetta, da mangiare lontano dalla scrivania. Alcune avvertenze sono importanti anche per il cibo portato da casa: a pesce, carne e verdura cotta preferire insalate, frittate, riso e paste fredde che si possono condire al momento, non subiscono gli sbalzi di temperatura e… non puzzano!

7)

Non spizzicare patatine e merendine responsabili di picchi glicemici e incapaci di soddisfare il fabbisogno psicofisico.

8)

Bere tanta acqua. Non solo per idratarsi e per farci del bene, ma anche per risvegliare mente ed energie fisiche. L’acqua è infatti un importante alleato contro stanchezza e mal di testa.

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Gestione del peso

bre: 3% per i freschi, 24% liofilizzati e il 59% per gli scarti secchi pressati, valori elevati spiegabili con la proporzione relativamente alta di buccia e semi rispetto alle loro dimensioni. Le fibre sono per lo più insolubili, che, come noto, favoriscono la motilità intestinale e la rimozione dei residui della digestione dall’organismo. L’industria dei succhi produce grandi quantitativi di scarti pressati sotto-utilizzati: potrebbero essere una materia prima a basso costo con benefici salutistici, utilizzabili per sostituire del tutto o in parte i mirtilli interi negli alimenti salutistici, e aumentandone il contenuto intrinseco di fibra del 6% senza comprometterne le qualità sensoriali. È possibile aggiungere alla farina un massimo del 30% di questi scarti pressati (anche agli snack estrusi) ottenendo un sapore gradevole e una texture croccante. I mirtilli sono conosciuti anche per il loro elevato contenuto in antocianine: rispetto ai frutti coltivati, i livelli di antocianine nei selvatici sono più alti anche nella buccia oltre che più biodisponibili. Le antocianine hanno attività antinfiammatoria e antitumorale e sono in grado di ridurre il rischio di diabete e di malattie cardiovascolari.


9)

La frutta dopo pranzo: c’è chi dice che faccia bene, c’è chi dice che gonfi e vada consumata lontano dai pasti. Quello che è sicuro è che non può sostituirsi a un pasto e che dev‘essere consumata quotidianamente, quindi seguite la teoria che sentite più in linea con le vostre abitudini, ma preferite una dieta ricca di frutta.

10)

Sul caffè ci sono teorie contrastanti, ma due caffè al giorno non possono che far bene, se presi a stomaco pieno. Come l’acqua, contrasta il mal di testa e la sonnolenza. In più facilita la digestione ed è vaso dilatatore, rilassando i muscoli e migliorando l’umore, se assunto con moderazione.

Zero calorie, zero indice glicemico

Pasti bilanciati

Sistema dietetico

Meritene Puré di Nestlé Health Science è un pasto bilanciato, dalla consistenza morbida, sviluppato per le necessità nutrizionali degli adulti e particolarmente adatto a persone con problemi di masticazione o deglutizione. È utile in casi di ridotto apporto di nutrienti, per persone inappetenti, anziani o persone che non hanno voglia di cucinare e cercano un piatto principale bilanciato. È fonte di proteine, vitamine e minerali, e apporta vitamine B2, B6 e B12, importanti per contribuire alla riduzione di stanchezza e fatica. Ha un basso contenuto di grassi saturi. È di facile preparazione: basta aggiungere acqua calda o brodo e mescolare fino a completa dissoluzione. Sono disponibili diversi gusti.

I decotti sono prodotti secondo un secolare metodo di estrazione e mantenimento dei principi attivi di almeno dieci piante in forma liquida. La Decottopia di Gianluca Mech è la trasformazione delle piante officinali in un preparato liquido privo di alcool, zuccheri, glutine e conservanti. Si traduce in una gamma di proposte che aiutano l’organismo a ottimizzare le funzioni generali: dai preparati più tradizionali si arriva a quelli innovativi che favoriscono il drenaggio dei liquidi corporei, la depurazione e la digestione. Possono essere combinati al protocollo globale della dieta Tisanoreica e, per le loro proprietà, possono essere assunti al di fuori di un protocollo dietetico.

Èzucchero di PromoPharma è una miscela di eritritolo e glisosidi steviolici (ottenuti da foglie di Stevia rebaudiana Bertoni) con un potere dolcificante 300 volte superiore a quello del comune zucchero (saccarosio). L’eritritolo è naturalmente presente in natura in prodotti di origine vegetale, come la frutta. È ideale in una dieta ipocalorica e anche per i diabetici; non cariogeno e non favorisce micosi, quale la candida.

La confezione da 50 bustine monodose di èzucchero (PromoPharma).

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Alimenti Funzionali

Lo stand allestito a Cosmofarma (Nestlé Health Science).

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Caffeina ed energy drink:

quali i benefici per chi pratica sport? A cura di Patrizia Riso, Daniela Martini e Cristian Del Bo’ Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente

I

prodotti contenenti caffeina, come tè e caffè sono ampiamente consumati in tutto il mondo. Di recente sono stati anche ideati alimenti più ricchi in caffeina come gli energy drink, conosciuti anche con il nome di bevande energetiche. Il contenuto in caffeina dei diversi prodotti alimentari varia in relazione alla qualità, al tipo di materie prime e alle tecniche di preparazione. Ad esempio, alcune bevande come il caffè o alcuni energy drink contengono da 40 a 100 mg di caffeina per porzione (Tab. 1). La caffeina rappresenta la sostanza con proprietà psicoattive più utilizzata al mondo; infatti oltre l’80% della popolazione mondiale ne fa uso consciamente e non, attraverso il consumo di alimenti come caffè, bibite, cioccolato, gomme e caramelle.

Tabella 1 Contenuto medio di caffeina in alcuni alimenti/bevande (Fonte: www.salute.gov.it, www.progettoasco.it)

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Alimento/Bevanda

Porzione

Caffeina (mg/porzione)

Caffè Americano

200 mL

80-100

Caffè Espresso

60 mL

80

220 mL

40-60

Lattina di Coca-Cola

355 mL

40

Red Bull Energy Drink

250 mL

80

Cioccolato fondente

60 g

10-50

Cioccolato al latte

60 g

5-15

Alimenti Funzionali

Quanta caffeina introduciamo giornalmente? Una ricerca ha messo in evidenza che l’assunzione media giornaliera di caffeina nella popolazione adulta si aggira intorno a 200 mg (equivalente a circa 2-3 tazzine di caffè espresso). Ma la caffeina è anche molto diffusa tra i più giovani; ad esempio, si stimano introduzioni medie che vanno dai 16 ai 37 mg/ die di caffeina soprattutto attraverso il

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Questa evidenza scientifica trova anche riscontro da parte dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) con sede a Parma. In particolare, nel 2011, il Panel di esperti nominati da EFSA ha espresso un parere favorevole, nell’ambito dell’art. 13.1 del Regolamento (CE) N. 1924/2006 (indicazioni funzionali generiche), circa il ruolo della caffeina nell’incremento delle capacità e delle prestazioni di resistenza durante l’esercizio fisico. Per ottenere questo effetto, la caffeina dovrebbe essere consumata a dosi di 4 mg/kg di peso corporeo un’ora prima dell’attività sportiva (EFSA 2011). Parere negativo è stato invece espresso riguardo la capacità della caffeina di aumentare le performance di resistenza fisica durante lo svolgimento di esercizi fisici intensi e di breve durata (EFSA 2011). E per quanto riguarda gli energy drink?

consumo di snack a base di cioccolato e bibite gasate (Committee on Nutrition and the Council on Sport Medicine and Fitness, 2011). Quali sono gli effetti sul nostro organismo legati ad un consumo di caffeina? La caffeina è riconosciuta come una sostanza stimolante, che mantiene svegli e attivi. È stato ad esempio dimostrato che la caffeina è in grado di migliorare le capacità cognitive con un aumento dello stato d’allerta, dei livelli di attenzione, della lucidità mentale e della memoria a breve termine. È vera la relazione tra consumo di caffeina e miglioramento delle attività sportive? In parte sì, tanto che è stata considerata a lungo come una sostanza dopante e bandita fino al 2004 dalle competizioni agonistiche. La maggior parte degli effetti di miglioramento delle performance sportive sono stati osservati a carico della resistenza, della forza e della fatica, in seguito alla somministrazione di 3-4 mg di caffeina per kg di peso corporeo (circa 200 mg per un individuo di 70 kg), prima dell’attività sportiva. Al contrario, per dosi superiori a 9 mg/ kg non solo non si sono riscontrati miglioramenti, ma in alcuni casi la somministrazione di elevate dosi ha portato all’insorgenza di effetti avversi, come palpitazioni, mal di testa, debolezza, brividi, ansia (Rucci et al.,

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In proposito, una recente revisione della letteratura scientifica, effettuata valutando i diversi risultati ottenuti dagli studi sull’uomo, ha messo in risalto le potenzialità degli energy drink contenenti caffeina di migliorare le prestazioni sportive. Tuttavia, i risultati sono dipendenti dalla tipologia di bevanda consumata, dalle dosi e dai tempi di somministrazione, nonché dal tipo, dall’intensità e dalla durata dell’attività fisica svolta.

Bibliografia - Committee on Nutrition and the Council on Sports Medicine and Fitness: Clinical report–sports drinks and energy drinks for children and adolescents: are they appropriate? Pediatrics 2011; 127:1182-1189. - Rucci S., Bonuccelli A., Angelini F., Negro M., Marzatico F.: Caffeina: alleata o nemica? SMG 2011; 5: 40-44. ( HYPERLINK “http://www.progettoasco.it/riviste/ rivista_simg/2011/05_2011/8.pdf” http://www.progettoasco.it/riviste/rivista_simg/2011/05_2011/8.pdf) - Goldstein E.R., Ziegenfuss T., Kalman D., Kreider R., Campbell B., Wilborn C., Taylor L., Willoughby D., Stout J., Graves B.S., Wildman R., Ivy J.L., Spano M., Smith A.E., Antonio J.: International society of sports nutrition position stand: caffeine and performance. J Int Soc Sports Nutr 2010;7:5. - Regolamento (CE) N. 1924/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 dicembre 2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari ( HYPERLINK “http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ. do?uri=OJ:L:2006:404:0009:0025:IT:PDF” http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/ LexUriServ.do?uri=OJ:L:2006:404:0009:0025:IT:PDF). - EFSA, Scientific Opinion on the substantiation of health claims related to caffeine and increase in physical performance during short-term high-intensity exercise (ID 737, 1486, 1489), increase in endurance performance (ID 737, 1486), increase in endurance capacity (ID 1488) and reduction in the rated perceived exertion/effort during exercise (ID 1488, 1490) pursuant to Article 13(1) of Regulation (EC) No 1924/2006. EFSA Journal 2011;9(4):2053.

Alimenti Funzionali

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Salute e benessere

2011; Goldstein et al., 2010).


Pensando al fegato Epadx di AVD Reform è un integratore alimentare formulato per favorire la detossificazione epatica e la rigenerazione dell’epatocita. Contiene componenti in forma altamente biodisponibile, quali Meriva, la formulazione di Curcuma longa più potente in commercio, con azione coleretica e fluidificante biliare; Silimarina fitosomata dal cardo mariano per proteggere il fegato dai radicali liberi; N-acetil cisteina, un aminoacido solforato per la sintesi del glutatione, importante antiossidante intracellulare; S-adenosil metionina, che favorisce l’eliminazione dei lipidi in eccesso dal fegato, contrastando la formazione dei calcoli biliari. Inoltre, la presenza di un complesso vegetale di vitamine del gruppo B e l’acido folico da grano saraceno garantisce un apporto di vitamine in forma naturale che, oltre a espletare la sua funzione enzimatica sui processi digestivi, è fondamentale per la sintesi del glutatione. Infine, lo zinco, presente come gluconato, stimola la formazione dell’enzima alcool-deidrogenasi, necessario per la degradazione dell’alcool. Epadx è disponibile nella confezione da 40 capsule acido-resistenti.

protagonista di numerose iniziative per la tutela della salute, promuovendo l’informazione e la scelta consapevole. Da anni, inoltre, è l’acqua consigliata dalla Federazione Italiana Fitness, con la quale condivide obiettivi e strumenti di benessere: attività fisica, abbondante idratazione e acqua di qualità.

Per favorire il sonno

La confezione di Epadx (AVD Reform).

Soymen Gn di I.R.MED. è caratterizzato da un’alta concentrazione di isoflavoni di soia, dalla presenza di melatonina e di 5HTP. Per poter avere valenza, il dosaggio degli isolfavoni non dev’essere inferiore agli 80 mg/die. Gli isoflavoni di soia contenuti in Soymen 80 mg e Soymen Gn provengono da coltivazioni non OGM. La melatonina aiuta nell’accomodamento al sonno, favorendo la qualità dello stesso. Il 5HTP (5-idrossitriptofano) è il precursore della serotonina (a sua volta precursore della melatonina), che si lega al sistema nervoso centrale, aiutando a regolare il tono dell’umore, controllare il senso di “fame nervosa” e la difficoltà ad addormentarsi.

Sorsi di benessere La scelta dell’acqua da bere assume rilevanza rispetto all’obiettivo di un corpo sano e in forma. Acqua Lauretana è un prodotto dell’eccellenza italiana, dono della natura, ma anche frutto del rigoroso impegno dell’azienda biellese nel garantirne la qualità. I valori che ne fanno un’acqua unica sono il residuo fisso di 14 mg/L. L’acqua più leggera d’Europa favorisce un’elevata diuresi e aiuta l’organismo ad eliminare i residui del metabolismo. Con una durezza totale di 0,55 gradi francesi, questa acqua “dolce” aiuta a prevenire la formazione di calcoli renali. Solo 1,0 mg di sodio/litro: indicata per diete iposodiche e, in generale, per un uso abbondante e quotidiano. Da sempre promotrice della filosofia del benessere, Lauretana si rende

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Alimenti Funzionali

Soymen Gn (I.R.MED.)

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Pressione e funzionalità dei vasi sanguigni nella norma grazie al cacao

Ricerche hanno mostrato che il “disagio digestivo” influenza la vita delle persone in situazioni diverse, a volte imprevedibili. Questo è uno dei motivi per i quali i consumatori sono alla ricerca di soluzioni per il benessere intestinale, assumibili facilmente anche fuori casa. Vital Solutions ha sviluppato una formulazione in stick-pack contenente Nutrigut, un estratto brevettato di perilla standardizzato nella sua molecola attiva vicenin-2, in acido rosmarinico e in una particolare frazione di flavonoidi, in grado di alleviare il discomfort intestinale. Il granulato si scioglie sulla lingua, fornendo rapido sollievo e rilasciando un piacevole aroma alla menta fresca. Nutrigut aiuta a prevenire e ridurre il gonfiore addominale, la sensazione di pienezza e “gorgoglii” di pancia, oltre a svolgere un’azione pro-cinetica, anti-infiammatoria e prebiotica, con risultati immediati e percepibili. In uno studio clinico controllato con placebo in doppio cieco, l’80% dei soggetti ha infatti riportato un sollievo sostanziale da occasionali disturbi gastrointestinali. Anche durante l’invecchiamento la digestione è meno efficiente e meno veloce, i muscoli del tratto digestivo diventano più deboli e i tessuti più sensibili. Pertanto, molti anziani sono alla

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Sul British Journal of Nutrition (9 settembre 2015), ricercatori tedeschi hanno pubblicato i risultati del Flaviola Health Study, secondo i quali i flavanoli del cacao potrebbero ridurre il rischio di sviluppare malattie cardio vascolari (CVD). Recenti studi avevano dimostrato che i flavanoli del cacao migliorano l’elasticità dei vasi sanguigni e diminuiscono la pressione sanguigna, ma, per la maggior parte, queste ricerche erano focalizzate sugli individui ad alto rischio, quali fumatori e persone alle quali erano già state diagnosticate ipertensione o problemi coronarici. In questo studio, 100 individui, uomini e donne fra i 35 e 60 anni, a basso rischio CVD, sono stati suddivisi in due gruppi ai quali è stata assegnata, 2 volte al giorno per 4 settimane, in modo randomizzato a doppio cieco, una bevanda contenente flavanoli o una di controllo senza flavanoli. I ricercatori hanno misurato i livelli di colesterolo oltre alla vasodilatazione, alla rigidità vascolare e alla pressione sanguigna. L’assunzione di flavanoli ha migliorato in modo significativo diversi parametri della salute cardiovascolare; soprattutto la vasodilatazione dovuta al flusso sanguigno è aumentata del 21%, segno di una migliore funzione endoteliale, associata, come dimostrato da alcuni studi, alla diminuzione del rischio di sviluppo di CVD. Inoltre, ha determinato una diminuzione della pressione sanguigna e un miglioramento del profilo del colesterolo nel sangue, con una diminuzione del colesterolo totale e dell’LDL e un aumento dell’HDL. I ricercatori hanno calcolato il Framingham Risk Score, un modello largamente utilizzato per calcolare il rischio cardiovascolare di un individuo in 10 anni, e hanno trovato che l’assunzione di flavanoli ha ridotto il rischio di CVD.

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Salute e benessere

Contro i disturbi digestivi

ricerca di un sostegno naturale per proteggere il sistema gastrointestinale, per migliorare la digestione e per ridurre il disagio digestivo. La formulazione oro-solubile in stick è di facile assunzione anche per migliorare la digestione negli anziani. I prodotti di Vital Solutions, Nutrigut, Bluenesse e Careless, sono distribuiti in esclusiva per il mercato italiano da Aethra Food Ingredients.


In un altro studio pubblicato su “Age”, due gruppi di uomini in buona salute, uno di 22 giovani sotto i 35 anni, e uno di 20 adulti tra 50 e 80 anni, hanno consumato una bevanda contenente flavanoli o una senza, due volte al giorno per 2 settimane. I ricercatori, anche in questo caso, hanno misurato l’effetto dei flavanoli sui parametri dell’invecchiamento cardiovascolare, quali la rigidità arteriosa, la pressione sanguigna e la vasodilatazione mediata dal flusso. Hanno scoperto che la vasodilatazione era migliorata in modo significativo in entrambi i gruppi che consumavano flavanoli (33% per i più giovani e 32% per i meno giovani) rispetto al controllo. E nel gruppo dei meno giovani è stata anche riscontrata una diminuzione statisticamente e clinicamente significativa delle pressione sistolica. I risultati di questi studi dimostrano che i flavanoli sono efficaci nel rallentare i cambiamenti dei vasi sanguigni correlati con l’età e potrebbero ridurre il rischio di CVD negli individui in buona salute. I Framingham Risk Score vanno interpretati con cautela, in quanto questo studio è durato settimane e non anni, e il numero dei partecipanti non è così grande.

Cannella vs Parkinson Sul “Journal of Neuroimmune Pharmacology” (Vol. 9, n. 4, pagg. 569-581, 2014), ricercatori della Rush University Medical Center (Usa) hanno pubblicato i risultati di uno studio che ha evidenziato come l’uso della cannella possa invertire i cambiamenti biomeccanici, cellulari e anatomici che si presentano nel cervello dei ratti affetti da Parkinson. La cannella è largamente usata come spezia e come conservante alimentare da secoli, ma potrebbe essere uno degli approcci più sicuri per bloccare la progressione della malattia

Vitamina D e degenerazione maculare Secondo quanto pubblicato su “JAMA Ophthalmology” dei ricercatori dell’Università di Buffalo (Usa) hanno scoperto che la vitamina D potrebbe svolgere un ruolo significativo per la salute degli occhi, soprattutto nella prevenzione della degenerazione maculare correlata con l’età (AMD) nelle donne con predisposizione genetica. Sono stati analizzati i dati di 913 donne di età compresa tra 54 e 74 anni, che hanno parte- cipato allo studio condotto da maggio 2001 a gennaio 2004 sull’effetto dei carotenoidi sulle malattie dell’occhio correlate con l’età (CA- REDS). I ricercatori hanno determinato lo stato della vitamina D delle partecipanti, analizzando il biomarker della vitamina D (25-idrossivitami- na D; 25(OH)D) nei campioni di siero. La pelle umana è in grado di sintetizzare la vitamina D se esposta alla luce ultravioletta e dovrebbero essere sufficienti 15-30 minuti di esposizione del 10% della pelle non in inverno. Tra le 913 donne prese in esame, 550 avevano adeguato livelli di vitamina D; 275 livelli ina- deguati; 88 erano carenti. Ed è stato osservato un aumento di 6,7 volte dell’AMD tra le donne carenti di vitamina D. Sembrerebbe pertanto che la vitamina D sia correlata con la salute degli occhi.

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Alimenti Funzionali

nei pazienti affetti da Parkinson. La cannella è, infatti, metabolizzata a livello del fegato in sodio benzoato, un farmaco approvato dalla FDA utilizzato nel trattamento dei difetti metabolici epatici associati all’iper-ammoniemia. La cannella cinese (Cinnamomum cassia) e quella di Ceylon (Cinnamomum verum) sono i due tipi principali disponibili negli Stati Uniti. Sebbene entrambi i tipi siano meta- bolizzati in sodio benzoato, la spettrometria di massa ha rivelato che la cannella di Ceylon è più pura perché la cinese contiene cumarina, una molecola epatotossica. È importante comprendere come progredisca la malattia per sviluppare farmaci efficaci nel proteggere il cervello e bloccare la progressione della malattia; lo studio ha evidenziato che dopo la somministrazione per via orale, la cannella macinata è metabolizzata in sodio benzoato che entra nel cervello, blocca la perdita delle proteine Parkin e DJ-1, protegge i neuroni, normalizza i livelli di neurotrasmettitori e migliora le funzioni motorie nei ratti affetti da Parkinson. Ora è necessario trasferire queste scoperte nella pratica clinica e testare la qualità macinata sui pazienti affetti da Parkinson, che in Canada e negli Stati Uniti sono circa 1,2 milioni, dei quali il 15% con la malattia diagnosticata prima dei 50 anni.

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È già stato dimostrato che le proteine assunte con la dieta diminuiscono la pressione sanguigna, ma un gruppo di ricercatori del Dipartimento di nutrizione dell’Università di Norwich, Gran Bretagna, (The Journal of Nutrition, 22 luglio 2015) ha condotto uno studio per investigare ulteriormente il legame tra l’assunzione di proteine/aminoacidi e la diminuzione della pressione sanguigna. Lo studio ha monitorato diversi indicatori chiave della salute cardiovascolare compresa la velocità dell’onda di polso (PWV) (misura della rigidità arteriosa) e la pressione arteriosa media in 1.898 donne gemelle di età compresa tra 18 e 75 anni. Ciascuna partecipante ha compilato un questionario sul consumo alimentare dal quale sono state calcolate le quantità assunte di 7 aminoacidi: arginina, cisteina, acido glutammi- co, glicina, istidina, leucina e tirosina. È stato messo in evidenza come una maggiore assunzione di tutti e 7 gli aminoacidi abbia contribuito al miglioramento della pressione sanguigna e come gli aminoacidi di origine vegetale abbiano effetti differenti da quelli di origine animale. In particolare, un elevato livello di aminoacidi vegetali è associato a mi- nori valori di MAP, mentre livelli maggiori di acido glutammico, leucina e tirosina (origine animale) sono associati a valori minori di PWV.

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Alimenti a base soia contro l’osteoporosi Consumare alimenti ricchi in proteine e isoflavoni della soia potrebbe proteggere le donne in menopausa dall’osteoporosi, secondo i risultati di uno studio preliminare presentato alla conferenza annuale della Society for Endocrinology, svoltasi a Edimburgo. L’osteoporosi è una condizione comune e nelle donne, immediatamente dopo la menopausa, la diminuzione della massa ossea è molto più rapida a causa della minor produzione dell’ormone estrogeno con azione protettiva. Ricercatori dell’Università di Hull hanno somministrato, per 6 mesi, a 200 donne all’inizio della menopausa un’integrazione giornaliera contenente proteine di soia con 66 mg di isoflavoni o un’integrazione con solo proteine di soia, verificando i cambiamenti nell’attività delle ossa e misurando i livelli di proteine specifiche nel sangue. Hanno trovato che le donne con la dieta arricchita mostravano livelli significativamente inferiori di un marker nel sangue, suggerendo che la velocità di perdita di massa ossea fosse rallentata con una diminuzione del rischio di sviluppare l’osteoporosi. Inoltre, le donne che avevano assunto anche isoflavoni hanno fatto registrare un minor rischio di malattie cardiovascolari. Sembrerebbe proprio che le proteine e gli isoflavoni della soia possano essere un’opzione efficace per migliorare la salute delle ossa delle donne all’inizio della menopausa, mimando l’azione dei convenzionali farmaci contro l’osteoporosi. I 66 mg di isoflavoni utilizzati corrispondono all’equivalente di una dieta orientale ricca in alimenti a base soia; per contro, nella dieta occidentale la media è di 2-16 mg di isoflavoni assunti al giorno. Il prossimo obiettivo sarà lo studio delle conseguenze a lungo termine di questa integrazione e di eventuali altri benefici.

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Salute e benessere

Aminoacidi e salute cardiovascolare

Un aumento di aminoacidi può essere raggiunto con l’assunzione di 500 mL di latte scremato, 100 g di filetto di salmone o 75 g di carne. È stato riscontrato che i miglioramenti per la salute cardiovascolare dovuti al consumo di alimenti ricchi in aminoacidi sono confrontabili con quelli ottenuti da un aumento dell’esercizio fisico o dalla rinuncia al fumo. Questa ricerca dimostrerebbe che l’aumento dei problemi cardiovascolari potrebbe essere contrastato da una dieta ricca in aminoacidi e che la combinazione delle origini animale e vegetale potrebbe aiutare a prevenire il rischio di queste malattie.


Beta glucano e sistema immunitario Il sistema immunitario è importante qualsiasi sia lo stile di vita, l’età o la professione. Esistono, in natura, diversi beta-glucani con strutture differenti: comprendono gruppi molto diversi di polisaccaridi, ma solo pochi possiedono proprietà immuno-modulanti. Il beta-1,3/1,6-glucano deriva dal lievito per panificazione Saccharomyces cerevisiae ed è il più studiato e di gran lunga quello con la maggior documentazione riguardo l’efficacia nella stimolazione del sistema immunitario, la modalità d’azione e la sicurezza; inoltre, è considerato superiore ai beta glucani ottenuti da fonti diverse. Il beta-glucano da lievito Nutramunity di nutraQ migliora le funzioni del sistema immunitario, se ingerito stimola una risposta salutistica all’infiammazione e supporta l’immunità delle mucose promuovendo, per esempio, la salute dell’apparato respiratorio, mentre, con applicazioni per via topica, stimola la capacità della pelle di rinnovarsi e proteggersi e riduce le rughe. Il Nutramunity Beta-Glucano (NBG) Particulate è stato approvato come Novel Food nell’Unione europea ed è certificato kosher e halal. Non è allergenico, in quanto i componenti del lievito che potrebbero causare allergia, per esempio le mannoproteine, sono rimossi durante il processo produttivo. È stabile nelle condizioni chimiche e fisiche tipiche delle formulazioni più comuni di integratori alimentari, oltre che di alimenti e bevande. Trova applicazione in zuppe, pani, prodotti da forno, cereali per la prima colazione, barrette proteiche, snack per sportivi, yogurt, anche da bere, smoothie e bevande sostitutive dei pasti. Gli alimenti e le bevande contenenti NBG devono riportare in etichetta la dicitura “beta-glucani da lievito Saccharomyces cerevisiae”.

“Formaggio” vegetale contro il colesterolo Dalla fermentazione di pinoli, mandorle e semi di canapa con probiotici nasce il primo “formaggio” vegetale ad alto valore nutrizionale, ricco di fitosteroli e molecole vegetali, in grado di tenere sotto controllo i livelli di colesterolo. È questo l’identikit dello speciale formaggio ottenuto nell’ambito del progetto Prodigi, frutto di una collaborazione tra Enea, Università della Tuscia e VegCoach Store, con l’obiettivo di creare nuovi alimenti a

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basso impatto ambientale, con elevato potere nutrizionale e ricadute positive per la salute. I nuovi alimenti green sono una delle attività portanti del laboratorio PROBIO (“Bio-PROcessi e BIO-prodotti”) del centro Enea della Casaccia, che vanta un’esperienza pluriennale negli studi e nelle ricerche sulla diversità genetica, nella composizione nutraceutica di specie a guscio e nella valorizzazione di materie prime agricole, anche attraverso la partecipazione a progetti internazionali e allo sviluppo del progetto SafeNut per il recupero, l’identificazione e la gestione delle risorse genetiche del nocciolo e del mandorlo. Il Centro della Casaccia è dotato di una hall tecnologica e di strumentazioni scientifiche innovative per lo studio della bio-disponibilità delle molecole (la frazione dei principi nutritivi che l’organismo è in grado di assorbire) e per le analisi chimiche e biochimiche dei principali fattori nutrizionali, fondamentali per la conoscenza dei processi fermentativi della genetica e della fisiologia microbica.

Assunzione di fibre per la salute polmonare Una dieta ricca in fibre potrebbe non solo proteggere dal diabete e dalle malattie cardiache, ma anche ridurre il rischio di sviluppare malattie ai polmoni, secondo quanto pubblicato sugli Annals of American Thoracic Society. Analizzando i dati ottenuti con i National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES), i ricercatori della University of Nebraska Medical Center affermano che tra i 1.921 adulti tra 40 e 79 anni, il 68,3% di quelli del quartile corrispondente a una maggiore assunzione di fibre aveva una normale funzione polmonare rispetto al 50,1% del quartile con la più bassa assunzione di fibre. Inoltre, solo il 14,8% aveva una restrizione delle vie aeree contro il 29,8%. Il consumo di fibre è stato calcolato in base al quantitativo di frutta, ortaggi, legumi e cereali integrali consumati dai partecipanti. I ricercatori hanno tenuto conto del numero dei partecipanti e dei fattori riguardanti la salute, quali fumo, peso e stato socio-economico; inoltre, hanno citato studi precedenti che riportavano come i benefici effetti delle fibre, quali la riduzione dell’infiammazione o i cambiamenti nella composizione del microbiota intestinale con la riduzione delle infezioni, sottolineando che l’infiammazione è alla base di molte malattie polmonari.

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Nuove

proposte L’evoluzione della fitoterapia

Pasta di legumi

La progressiva perdita fisiologica dei gruppi metilici con l’avanzare dell’età, con uno stile di vita e una dieta sbilanciata, possono innescare dei processi che alterano il normale funzionamento dell’organismo. NiperOM, de La Farmaceutica dr. Levi, è l’integratore a base di acido folico, vitamina B12, vitamina B6, betaina e zinco, formulato per consentire il corretto recupero dei gruppi metilici a livello metabolico. Infatti, favorire un’efficace ciclo di metilazione è indispensabile a una vasta gamma di funzioni essenziali per l’organismo: produzione di energia, rigenerazione cellulare, regolarizzazione delle funzioni immunitarie, controllo dell’infiammazione, equilibrio dell’umore, disintossicazione.

Il Molino Andriani, lancia una novità 100% bio, prodotta all’interno di uno stabilimento esclusivamente dedicato al gluten free, tecnologicamente all’avanguardia e garantito dalla consolidata collaborazione con Bühler. La linea pasta di legumi Felicia è in due varietà: Sedanini 100% farina di lenticchie rosse e Fusilli 100% farina di piselli verdi senza glutine, biologici e vegan, disponibili in un formato da 250 g, per 3 persone. Sempre al dente e dal gusto autentico dei legumi, la pasta ha un alto contenuto di fosforo, ferro, zinco e manganese; ricca di proteine, fibre e altri apporti nutrizionali, alleati della salute e del benessere.

La confezione da 45 compresse di NiperOM (La Farmaceutica dr. Levi).

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I Sedanini 100% farina di lenticchie rosse Felicia (Molino Andriani).

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Eatness è una start up italiana che produce cibi nutraceutici e salutistici. Nasce con il primo olio extravergine di oliva nutraceutico certificato in Italia, naturalmente ricco di proprietà antiossidanti, e si avvalora con la passata di pomodoro con una tale presenza di componenti naturali che la rendono un potente antiossidante. Tutti i prodotti sono realizzati con attenzione all’ambiente, con materie prime selezionate e con la volontà di proporre prodotti ad alto profilo gastronomico. L’innovazione risiede nello sviluppo di un processo di trasformazione che mira a conservare le proprietà benefiche contenute nei frutti della terra, con il supporto di ricercatori, chef, nutrizionisti ed esperti di prodotti conservati.

New entry a base di cocco

Lo stand allestito a Cosmofarma (Eatness).

Il re dei chewing gum Chicza è l’unico chewing-gum certificato biologico, biodegradabile al 100%, vegan, gluten free, senza aspartame e kosher. È un prodotto eco-solidale, in grado di contribuire alla salvaguardia del secondo polmone verde al mondo, la foresta del Gran Peten, sostenendo più di

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Il cocco biologico è il protagonista delle novità Il Fior di Loto: latte di cocco, olio vergine di cocco e sciroppo di cocco, oltre a farina e a zucchero di cocco. Il latte di cocco bio, ottenuto frullando la polpa del frutto maturo (da non confondersi con l’acqua di cocco, che è il liquido contenuto nelle noci ancora verdi), grazie alla sua consistenza molto densa è utilizzato soprattutto per salse e creme dolci e salate, oltre a dare un tocco esotico ad alcune preparazioni, come zuppe e vellutate. L’olio vergine di cocco bio è un grasso vegetale della polpa della noce di cocco che, per la consistenza e l’elevata resistenza alle alte temperature, è ideale come olio per fritture e come ingrediente alternativo al burro nella preparazione di prodotti da forno. Lo sciroppo di cocco bio, dalla linfa dei fiori del cocco, possiede un sapore delicato e dolce dal leggero sentore di caramello. Lo zucchero di cocco bio, estratto dal nettare dei fiori della palma, leggermente speziato e di una dolcezza

particolare, sostituisce i classici dolcificanti. La farina di cocco bio, ottenuta macinando la polpa della noce di cocco liberata dall’olio, va in alternativa alle farine tradizionali, quale fonte di proteine.

Zafferano e bacche di berberis Foodbiotic è una giovane azienda focalizzata sullo sviluppo di ingredienti che combinino gusto e salute, fornisce lo zafferano, una fonte di benessere protagonista, grazie alle proprietà sensoriali e terapeutiche, della medicina fin dai tempi antichi, disponibile in filamenti, macinato e in soluzione pronta per essere spruzzata al bisogno. L’azienda offre anche le bacche del berberis disidratate (Berberis vulgaris L. della famiglia delle berberidaceae); dal sapore acidulo e un colore rosso intenso. Ricchi in antiossidanti e vitamina C, fin dai tempi antichi i popoli dell’Himalaya li hanno utilizzati nelle bevande; in Italia, nel Medioevo, erano utilizzati per il trattamento della febbre, dell’infiammazione e per dissetare.

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Nuove proposte

Ampliata la gamma vegan

2.000 chicleros e famiglie, senza dover essere sfruttati dalle multinazionali. Oltretutto è compostabile al 100%, riducendo l’inquinamento ambientale causato dai chewing-gum tradizionali, che impiegano 5-6 anni per biodegradarsi. Può essere masticato da donne in gravidanza, bambini, ebrei e mussulmani, celiaci e vegani, perché contiene ingredienti naturali, certificati biologici e vegetali.


Cioccolato per vegani L’idea per iChoc è di creare un cioccolato al latte adatto per i vegani e le sei alternative proposte senza latte utilizzano ricette prive di ingredienti di origine animale. Due le referenze: Milkless, cioccolato al latte realizzato con la bevanda a base di riso, vaniglia bourbon e un pizzico di sale marino, e Super Nut, cioccolato al latte con la bevanda a base di riso e nocciole tostate. Tutti gli ingredienti sono biologici al 100%: il cacao proviene da coltivazioni di cooperative di agricoltori della Repubblica Dominicana, che ricevono un compenso equo, e non sono aggiunti aromi artificiali o emulsionanti, quali la lecitina di soia. Anche la confezione è rispettosa dell’ambiente, grazie all’impiego della pellicola compostabile NatureFlex e della carta ecologica certificata FSC.

Mirtillo rosso e bacche di goji Nettare di mirtillo rosso e nettare con bacche di goji di Nattura, marchio di Eurofood sono le due varianti nel formato in bottiglia di vetro da 330 mL, senza zucchero aggiunto, ma ricchi di energia salutare, grazie all’alto contenuto di succo e polpa di frutta, proveniente da coltivazioni biologiche certificate. Il mirtillo rosso è ricco di vitamina C, antiossidanti e polifenoli, migliora

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Alimenti Funzionali

la microcircolazione sanguigna e la fragilità capillare, contribuendo a combattere le infezioni delle vie urinarie. Le bacche di goji sono un eccellente antiossidante e aiutano a rafforzare le difese immunitarie. Sono inoltre ricche di proteine, sali minerali, lipidi come omega 3 e 6, aminoacidi, vitamine – ben 500 volte la quantità di vitamina C presente nelle arance.

zione internazionale Toothfriendly, avendo superato i test telemetrici atti a dimostrare che gli ingredienti utilizzati non favoriscono lo sviluppo della carie.

I due succhi di mirtillo rosso e di bacche di goji (Nattura).

Gommose vegetali senza zucchero Le nuove gommose Leonsnella di Pastiglie Leone coniugano l’antica tradizione confettiera ed erboristica con l’esigenza di chi non gradisce zuccheri o dolcificanti di sintesi, essendo realizzate senza l’impiego di gelatine animali, ma solo con gomma arabica Kordofan, fibra vegetale, addensante inodore e insapore, che si lega saldamente con gli altri ingredienti e con il vantaggio di possedere un alto contenuto di fibre e un apporto calorico molto basso. Disponibili in sei gusti – cannella, propoli, balsamiche, limone, mirtillo e liquirizia – le pastiglie gommose presentano un intenso aroma, grazie all’utilizzo di essenze ed estratti di erbe e di piante aromatiche in alte concentrazioni. E sono anche senza glutine, come la maggior parte dei prodotti Leone, da più di 20 anni inseriti nel Prontuario dell’associazione Italiana Celiachia (AIC). Le scatolette espongono il marchio Dente Felice, rilasciato dall’associa-

Cereali e semi Quattro cereali più quattro varietà di semi: da questa formula nasce Cerealotto, gamma di farine che Industria Molitoria Perteghella propone a panetterie, pasticcerie e pizzerie. Alle farine lavorate e dosate di frumento, segale, orzo e avena, sono aggiunti semi di girasole, sesamo, lino e soia, per dare vita a miscele ad alta qualità nutrizionale. Il mix è in tre versioni: pane e prodotti da forno di ogni tipo e tradizione, pizze saporite, dolci, torte e lievitati dal sapore genuino. Inoltre vengono realizzate miscele su misura.

I quattro cereali + i quattro semi di Cerealotto (Perteghella).

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Le vaschette 4e4 Orto, riciclabili e maneggevoli rappresentano la nuova gamma di salse per bruschette e sughi ready to eat di F.lli Polli. Condimenti salutari, capaci di appagare il palato all’insegna dei sapori della dieta mediterranea e di quelli moderni dell’alimentazione vegana, alle nuove “Vaschette per…fette” per preparare bruschette al pomodoro, ai funghi, ai carciofi e alla siciliana, si affiancano i primi sughi tipici in chiave vegan: il pesto alla genovese e il pesto rosso, resi più leggeri dal tofu, e il ragù alla bolognese, reinterpretato grazie a una ricetta basata sui germogli di soia.

Piatto unico Legumi e Risi, della linea Tutto x uno Orogel, è il mix di ingredienti ricchi di proteine, fibre, minerali antiossidanti e vitamina E. Al tris di legumi, composto da ceci, fagioli neri e la soia edamame, coltivata in Italia, si unisce una selezione di tre varietà di riso: integrale, il selvaggio e basmati. Completano il piatto zucca, cavolfiore, broccoli, carote e semi di girasole tostati. Una porzione da 250 g fornisce circa la metà della vitamina E e del manganese giornalieri, e il 90% del selenio. Questi tre principi nutritivi svolgono un’azione antiossidante che protegge le cellule dallo stress ossidativo. Il selenio, inoltre, aiuta il normale funzionamento del sistema immunitario.

Nuove proposte

Salse per bruschette e sughi vegani

Zenzero candito senza zuccheri aggiunti Lo zenzero candito Forlive possiede solo lo zucchero della radice: i pezzetti sono senza solfiti e morbidi da masticare. Lo zenzero è utile per calmare le nausee in gravidanza o da viaggio, per migliorare la digestione, alleviare il dolore muscolare e articolare o contrastare raffreddore e influenza. Possiede proprietà antiossidanti e grazie al gingerolo, uno dei componenti principali, ha proprietà toniche ed è quindi un aiuto contro i disturbi intestinali. È consigliabile masticarne 1 o 2 pezzetti canditi al giorno, dopo i pasti principali.

Pasta senza glutine

La busta microondabile di Tutto x uno Legumi e risi (Orogel).

La già ricca linea di prodotti senza glutine bio Zer% Glutine de Il Fior di Loto si amplia con nuove proposte di pasta ai tre cereali bio Zer% Glutine (Strozzapreti, Conchiglie e Spaghetti), le Ruote di grano saraceno bio Zer% Glutine e le Farfalle di riso integrale bio Zer% Glutine, che grazie alla superficie liscia, sono adatte a condimenti leggeri per esaltare la differente consistenza tra la parte centrale più spessa e le due estremità.

Zuppe vegetali

La Bruschetta al Pomodoro e Ai Carciofi (Polli).

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La linea di zuppe biologiche di Alce Nero è composta da legumi e farro, dal minestrone e dalla vellutata di verdure. Disponibili in sacchetti da 500 g, per due porzioni, e pronte in tre minuti, sono pensate per chi vuole unire la qualità delle materie prime alla rapidità nella preparazione di un piatto nutriente.

Un angolo dello stand allestito in Cosmofarma (Il Fior di Loto).

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Gensan

Integratori per sport e benessere

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a vent’anni gli standard qualitativi di Gensan conciliano i principi della nutrizione con le dinamiche di ricerca e sviluppo tipiche di un’azienda farmaceutica. Il risultato è una gamma di integratori per lo sport ed il benessere fisico che fa della qualità il suo concetto fondamentale, coinvolgendo lo sportivo agonista e amatoriale, che ricerca prodotti per rendere al meglio durante le performance; persone attive che richiedono prodotti funzionali per migliorare la condizione fisica e psicofisica, e puntando all’integrazione funzionale al benessere della persona a supporto di uno stile di vita e alimentare corretto e salutare.

Per meglio conoscere l’azienda e il settore di riferimento abbiamo rivolto alcune domande a Carlotta Cesqui Di Martino, amministratore delegato. Come vi ponete sul mercato? Ci occupiamo di distribuzione e sviluppo nuovi prodotti, in collaborazione sia con atleti e personal trainer, che con laboratori di ricerca dei nostri fornitori, con obiettivi di controllo della qualità e di sviluppo su materie prime e associazioni di composti funzionali. Secondo la vostra percezione, il consumatore solo appassionato di wellness è davvero così attento ai principi attivi e ai componenti funzionali?

Carlotta Cesqui Di Martino.

Il consumatore appassionato inizia ad avere una buona coscienza alimentare e nutrizionale, ad essere attento, ma non ancora pienamente consapevole e autonomo nelle proprie scelte. Necessita di informazioni scientifiche corrette e sempre più esaustive per poter scegliere tra le varie offerte sul mercato, evitando d’incappare in prodotti scadenti o, peggio ancora, inadatti allo scopo richiesto dall’utente.

ranze, quali quella al glutine o al lattosio, sia per la continua crescita di settori alimentari rivolti a vegetariani e vegani, Gensan si sta facendo trovare pronta con le sue offerte dedicate e linee di prodotti specifici.

Il mercato degli sportivi e quello legato ai regimi dietetici particolari per i quali avete sviluppato linee dedicate: qual è l’incidenza attuale? L’incidenza di questo tipo di mercato è in costante aumento, sia per quanto riguarda la richiesta diretta di prodotti, che domande relative al loro utilizzo. Per l’elevata incidenza sulla popolazione di intolle-

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Quali sono i segmenti di mercato in questo momento strategici in Italia? Quello relativo alla distribuzione in farmacia inizia ad acquisire sempre più importanza: il consumatore associa la figura professionale del farmacista a un consiglio tecnico affida-

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Un segmento molto importante è quello dei consumatori on the move, non necessariamente sportivi, ma che per scelta o imposizione sono costretti a pasti veloci magari alla scrivania del posto di lavoro: avete un’offerta anche per loro? Questo genere di consumatori è messo nelle condizioni di avere un’ampia possibilità di scelta relativamente a prodotti in barretta, energetici o energetico-proteici che, se utilizzati correttamente, possono sostituire piccoli pasti o spuntini nell’arco della giornata, cosi come alcuni prodotti in polvere, come ad esempio Veg Egg, risultano completi di nutrienti ad alto valore biologico, facili da utilizzare e gustosi. E nel vostro futuro? Continuare a crescere sulla base del riscontro sempre positivo ottenuto dai nostri clienti, a ricercare la qualità del prodotto prima di tutto e coltivare la grande visibilità che sponsorizzazioni ed eventi ci stanno dando su tutto il territorio nazionale. S.P.

Veduta esterna della sede Gensan a Ospedaletto (PI).

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L’azienda

bile su prodotti di qualità e loro utilizzo. Segmento fondamentale continua a essere la palestra con scopi di utilizzo diversificati, in base all’ampia offerta di attività di fitness. L’outdoor e gli sport di endurance si dimostrano in crescita, soprattutto per effetto dell’aumento di praticanti. Gensan cerca inoltre, grazie soprattutto alla sponsorizzazione di Empoli Calcio, di acquisire sempre maggiore visibilità in settori come quelli degli sport di squadra, in continua evoluzione.


Frammentazione

delle esigenze dei consumatori

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ra le tendenze chiave per il 2016 nel settore alimentazione, nutrizione e salute individuate da New Nutrition Business, la grande frammentazione delle convinzioni dei consumatori sulla salute può contribuire alla rottura dei mercati tradizionali e all’apertura di nuove opportunità per start up e piccoli marchi. Questa grande fram- mentazione spiega perché siano scarse le opportunità di grandi volumi. Come una persona che ascolta le variazioni Goldberg di Bacha casa, ascolta anche gli Aerosmith o i Black Sabbath guidando per andare al lavoro, le idee sull’alimentazione e sulla salute sono diventate un menu di scelte selezionate o cambiate a seconda delle informazioni disponibili. Siamo ormai tutti esploratori di nuovi alimenti, alla ricerca di novità e varietà. Questo produce una proliferazione di nicchie che le aziende più piccole e i nuovi marchi, spesso premium, sono in grado di soddisfare. In futuro, le piccole aziende costruiranno il proprio portfolio con piccoli marchi rivolti a un mercato sempre più frammentato.

Le altre tendenze chiave sono nuove opportunità nel mondo delle nicchie delle bevande salutistiche; la snackicazione, cioè dal formaggio agli insetti; i prodotti caseari 2.0, con la rinascita di un mondo completamente naturale; nuovi prodotti dolciari; prodotti naturalmente funzionali; alimenti e bevande a base vegetale; prodotti diretti ai consumatori grazie all’e-commerce; le proteine; i prodotti “privi di”.

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Mercati e consumi

Gli italiani e la salute

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anacol, marchio di Danone, ha commissionato a TNS Italia una ricerca sull’atteggiamento degli italiani nei confronti del benessere e della salute cardiovascolare, per offrire un reale supporto nel percorso di prevenzione nell’ambito del progetto “Viaggio al Cuore del Problema”. La metà degli italiani ha paura del futuro: il totale campione si è spaccato a metà (timorosi 46% vs 54%). Una preoccupazione che si fa sentire maggiormente nelle donne (49%), ma che trova riscontro anche nei più giovani (33%). Paura che nasce soprattutto dal grado di consapevolezza in termini di salute, cardiovascolare nello specifico. Gli anni di lavoro di sensibilizzazione da parte delle istituzioni e dell’azienda hanno avuto i loro effetti: otto italiani su dieci hanno un buon livello di conoscenza dei principali fattori di rischio cardio-vascolare e citano, infatti, fumo, pressione alta, alto livello di colesterolo, sovrappeso e vita sedentaria, tra i principali fattori di rischio per la salute del cuore. Di questa popolazione ben informata, la quasi totalità (96%) non solo riconosce il ruolo fondamentale della prevenzione a ogni età e identifica anche in una corretta alimentazione la miglior forma di prevenzione (93%), ma concorda anche con il concetto che la salute passi dall’alimentazione (96%). Persistono comunque molti timori e perplessità: quattro italiani su dieci temono di non avere i soldi necessari per curarsi, percentuale che pesa maggiormente tra i 20-34enni (44%) e cresce sensibilmente al Sud (48%), dove la consapevolezza dell’importanza della prevenzione è nettamente superiore (67%).

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Tre su dieci temono di essere malconsigliati e il 28% della fascia più giovane indica tra i motivi di preoccupazione la mancanza d’informazione oppure di tempo. Infine, dai risultati si riscontra come l’atteggiamento purtroppo diffuso di “far finta di nulla” fin tanto che il problema non si manifesta sia adottato anche nella prevenzione. Seppure l’86% degli italiani ritenga fondamentale eseguire controlli periodici, solo il 40% dichiara di effettuarli veramente, percentuale che sale al 49% negli over 55. Un italiano su due, il 55% degli intervistati, tende a far finta che un problema non esista fino a quando non si manifesta e il 44% cerca di ridurre esami e controlli al minimo, perché “generano ansia”. Una prevenzione quasi home made fatta di tanti buoni propositi, spesso non mantenuti, fa nascere spontaneo il dubbio se si stia facendo la cosa giusta. Sono tante infatti le promesse non mantenute. Tra i buoni propositi spicca “fare più movimento” (42%), per i giovani “fare attività sportiva” (33%) e “dormire di più” (24%), mentre per gli over 55 “tenere sotto controllo il livello del colesterolo” (26%) e della pressione (28%). Alla fine solo il 3% del campione mantiene tutte le promesse fatte! E tra i motivi dell’insuccesso, spicca la pigrizia, indicata dal 39%, e la scarsa perseveranza. Il ruolo dei familiari nella gestione eventuale di malattie e nel supporto nell’adozione di stili di vita più salutari è stato attentamente affrontato in questa ricerca. Il 67% indica come prima necessità “un compagno di avventura lungo il percorso”, seguita da un “maggiore supporto delle persone che mi stanno vicino” (61%), tutte percentuali superiori a quelle che fanno riferimento all’assistenza di un esperto (58%), un coach (48%) o un assistente (43%). Il dato più curioso è che “la compagnia di una persona cara” è considerata utile dal 58%. Infine, in termini di fiducia e affidabilità, emerge che il medico di famiglia è, ancora prima dei medici specialisti, la figura di riferimento. È a lui che il 30% si affida in caso di problemi, seguono la/il partner (17%), la mamma (9%) – che tra gli under 35 è una figura influente tanto quanto il medico di famiglia – e Internet (3%).

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Crescono le acque aromatizzate funzionali

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l mercato globale delle acque funzionali è cresciuto nel 2015 con un +12% in volume, raggiungendo i 5.500 milioni di litri e un +11% in valore, toccando i 12.000 milioni di dollari, secondo quanto riportato dagli specialisti di Zenith International. È inoltre previsto che il mercato raddoppi nei prossimi 5 anni, guidato soprattutto dalla crescita esponenziale nell’Asia Pacifica. Il rapporto 2016 di Zenith sull’innovazione nelle acque aromatizzate funzionali identifica nove aree chiave d’interesse per iniziative di sviluppo di nuovi prodotti: ingredienti naturali, dolcificanti naturali, aromi diversificati, acque energetiche, acque per il benessere, acque per la bellezza, acque vitaminizzate, funzionalità innovativa e confezioni minimaliste. Le acque funzionali forniscono benefici aggiuntivi ai consumatori attenti

alla salute e un prezzo premium per l’industria. Gli ingredienti più utilizzati sono le vitamine e i minerali, oltre agli aromi di frutta e di erbe, solitamente combinati in modo da fornire gusto e convenienza. Da segnalare che l’acqua piatta domina il mercato delle acque aromatizzate funzionali, rappresentando il 90% del volume globale; il consumo pro capite è più elevato in Nord America, Asia Pacifica e Europa occidentale. Cina, Stati Uniti e Giappone conducono in termini di volume per Paese e i tre marchi più diffusi sono Mizone, di Danone, Glacéau Vitaminwater di Coca-Cola e Propel di PepsiCo.

Innovazioni recenti nel settore delle acque aromatizzate funzionali (fonte: Zenith International).

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ALIMENTAZIONE E BENESSERE PER CHI È IN MOVIMENTO

FIERA E RIVIERA DI RIMINI 2-5 GIUGNO 2016


Oriente

incrocia Occidente

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’esperienza di Food&HotelAsia2016, svoltasi a Singapore in aprile, non è stata solo l’ottima occasione per seguire e valorizzare le tante aziende italiane che, con crescenti professionalità ed entusiasmo, e non pochi sforzi economici, raggiungono tutti i continenti, esportando l’eccellenza del Made in Italy, ma anche valida opportunità per soddisfare le nostre curiosità alimentari da condividere con tutti voi lettori. Con 72.000 visitatori (45% dei quali stranieri) e 3.198 espositori (81% dei quali stranieri) su 97.000 m2, FHA ha stimolato fruttuose connessioni a livello internazionale. Lasciandovi alla lettura di curiosità e novità dal sapore esotico, da felici media partner dell’evento, diamo adesso appuntamento alla prossima edizione, dal 24 al 27 aprile 2018, sempre a Singapore. www.foodnhotelasia.com

Malgrado il nome generico, con il termine nido di rondine ci si riferisce ad una particolare selezione di specie di uccelli, le salangane, simili ai rondoni, che formano dei nidi utilizzando la secrezione salivare. Questi sono solitamente costruiti, in circa 30 giorni, sulle sporgenze delle pareti più inaccessibili di grotte, e sono commestibili. I cinesi li ritengono dei toccasana per la pelle e Kim realizza le sue bevande e proprio con questi nidi provenienti dalle coste della Thailandia. Senza coloranti o conservanti, esistono le varianti al ginseng, zucchero roccia e datteri rossi. info@ttskim.com

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Castagna d’acqua, calamansi, lime, rosa, orzo… Myfresh produce succhi e sciroppi nel suo moderno stabilimento in Malesia, con numeri annuali che superano i 6 milioni di litri di bevande e concentrati. www.myfresh.com.my

Senza lattosio e gluten free, le spalmabili Kayamila sono disponibili nei gusti originale (con latte di cocco, amido, uova, zucchero di canna e foglie di Pandanus Parkinson - genere

di piante della famiglia Pandanaceae che comprende oltre 600 specie distribuite nella fascia tropicale di Africa, Asia e Oceania) - oppure con aggiunta di vaniglia, caramello salato e agrume calamansi. www.kayamila.com

Prodotti a Singapore da Chinatown, Lava sono tre dolcetti da gustare bolliti o fritti: palline di riso glutinoso ripieni di crema pasticcera, così come le palline di sesamo o di zucca. www.chinatownfood.com.sg

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Visti in fiera Il “re dei cibi alcalini” aiuta a purificare il sangue e sostenere il sistema immunitario. Kinohimitsu Sky Grass sfrutta l’erba di grano, alimento preparato a partire dai cotiledoni delle piante di grano tenero, per ottenere bustine da diluire in acqua. Per la pelle, invece, ecco il collagene liquido, mentre per il vigore maschile, non manca Maca Men (anche detto ginseng peruviano, la maca è una pianta erbacea, nativa della Cordigliera delle Ande). http://sg.kinohimitsu.com

Fra i superfood è sempre più in auge la canapa (“la fonte di proteine più digeribili sul pianeta”, con aminoacidi, omega 3 e 6 e fibre), specie per una dieta vegana. La canadese Natera li propone in semi da consumare così o in varie ricette, nelle versioni con acero o sale rosa dell’Himalaya. Oppure in polvere con proteine ai gusti fondente, vaniglia e mora/melograno. www.nateralife.com

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Dalla Cina, l’aglio nero Cangshan è considerato il più pregiato al mondo, dal gusto intenso e ricco di valori nutrizionali. La Defu lo propone fermentato e in capsule o unito ad orecchie di mare (abalone). www.defugarlic.com

L’indonesiana Magma Spice distibuisce in tutto il mondo note aromatiche e rare spezie in varia forma, dal macinato al liquido www.odessaniagaperkasa.com

Le proprietà della bacca di goji sono ormai note, al punto che le troviamo ovunque, anche ricoperte di cioccolato fondente, per unire la golosità al potere antiossidante, con un super apporto di vitamina C e beta-carotene. www.chocgoji.com

L’orso nero di Formosa è quasi raro come il tè Li Shan Mountain Tea, coltivato ad alte quote così che, assorbendo l’aria delle foreste di montagna, aumenta il colore verde smeraldo delle foglie. www.pingshantea.com.hk

L’umeboshi è un popolare condimento della cucina giapponese a base di prugne salate, ovvero i frutti dell’albero Prunus mume (una forma intermedia tra un pruno e un albicocco) arrivate a maturità. Il Kishu Ice Ume è la versione surgelata che si trasforma in dessert, conservando la giusta acidità. www.tonohata.co.jp

Da Taiwan arriva Snow Ice, il gelato “grattato” a base di latte della Nuova Zelanda e disponibile in oltre 30 gusti, fra cui mango, litchi, tè verde, abbinato al macchinario specifico. www.charmyfood.com.tw

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La mooncake (torta lunare) è un dolce cinese che deve il suo nome al fatto che la festa di metà autunno è dedicata all’osservazione e al culto della luna. Quelle tradizionali sono rotonde o rettangolari, con diametro di circa 10 cm; un ripieno spesso e pastoso, composto di anko o di pasta di semi di loto, circondato da una crosta sottile e può a volte contenere tuorli salati di uova d’anatra. Home’s Favourite le propone con il durian (definito il frutto più disgustoso del pianeta), anche nella versione nera e dorata. www.homesfavourite.com

Senza enzimi le reazioni chimiche nel nostro organismo non avrebbero luogo. Da questo assunto Straits Wholefoods, di Singapore, presenta il Mulberry Vitality Enzymes, in cui il gelso, ricco di antiossidanti, si unisce a ferro, prebiotici e fitonutrienti, così come Noni Vitality Elixir, in cui il succo di noni (anche noto come “gelso indiano”) è ricco di principi attivi, tra cui xeronina e proxeronina, che stimolano il sistema immunitario. Della stessa azienda, il Masarang Forest Sugar, zucchero a basso tenore glicemico, ottenuto dalla palma da zucchero Arenga Pinnata. www.straitswholefoods.com

Offrire birra o bibite in velocità, senza troppa schiuma e divertendo. Il tutto grazie al dispenser Reverse Tap, che permette di riempiere speciali bicchieri dalla base. www.reversetap.eu La cultura del tè raccontata attraverso prodotti, frasi e packaging poetici, tipo “Sorseggiate tè invece che vino, facendovi intossicare dal lemongrass” oppure “Fate un respiro profondo e perdete fisico e spirito dentro il caldo aroma delle viole”, in blend fra rose, crisantemi, rosmarino, camomilla, lavanda, verbena, miele, gelsomino… www.talescasa.com

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Con latte fresco di mucca e crema di cocco, Kokos è il formaggio al cocco da abbinare alla frutta. www.cheeselandinc.com

L’unica bevanda frizzate al miele australiano si chiama Nuhoney ed è adatta anche per mix alcolici. www.nuhoney.com

SpringFresh è l’acqua imbottigliata dalla fonte nelle isole del sud della Nuova Zelanda, da Naturally Pur New Zealand. www.naturallypurenz.com

Lo sciroppo di carrube è una specialità di Cipro, molto nutriente. Dal sapore “cioccolatoso”, non contiene caffeina ed ha poche calorie. Mellona Carob Syrup è ricco di calcio e favorisce la digestione. www.mellona.com.cy

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Visti in fiera È un’azienda danese a lanciare il sorbetto bio in onore del cocktail Singapore Sling, a base di ananas, fragole, ciliegie, spezie, zucchero di canna, alga Saccharina latissima e succo di betulla. www.isfraskaroe.dk

Fagioli rossi, agar agar, piccole anguille verdi e gula malaka (sciroppo dolciastro ottenuto dalle infiorescenze immature della Nypa fruticans, palma della famiglia delle Arecaceae) costituiscono il dessert Chenol. www.tsmfood.com

La grass jelly si realizza bollendo gambi e foglie ossidate di Platostoma palustre con carbonato di potassio e amido. Questa gelatina, un po’ amarognola e iodata, di un translucente marrone, viene fatta a cubetti o palline e miscelata con sciroppo per bevande (anche definite bubble tea) o dessert rinfrescanti (yin), come questa in cui si inserisce anche latte fresco. www.tsmfood.com

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È come una crema pasticcera, ma ottenuta dal tofu: ricca di proteine vegetali, prevede anche crema di cocco e gula malaka. www.tsmfood.com

La guaiava, o guava, è un frutto di forma variabile (sferica, ellittica, piriforme), di colore giallo o verde-giallo, liscio o rugoso, con polpa bianca o bianco-gialla, rosa o rossa, dolce, agrodolce o acido, con numerosi semi, piccoli e bianchi.

Anche noto come “mela verde di Taiwan”, con il dolce e fragrante jujube si realizzano bevande, birre, gelatine e sciroppi.

Il dragon fruit (pitaya) è un frutto tropicale della pianta di cactus della specie Hylocereus, che si sta diffondendo in Asia e sembra una palla infuocata dalla pelle esterna rossa o gialla, con interno di colorazione bianca o rossa e semini commestibili; il sapore è delicato e dolce.

Come piccoli gioielli, le perle di collagene sono proteine fibrose estratte dalla pelle dei pesci di acqua salata, collagene marino. Con esse - disponibili rosse, verdi, blu, bianche, gialle, nere, mirtillo, sciroppo d’acero e sale Koji -, si decorano dolci e realizzano le bevande comunemente definite bubble tea.

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Notizie

dal mondo Record per la 20a edizione di Cosmofarma Il 15-17 aprile si è svolta a Bologna la 20a edizione di Cosmofarma Exhibition: 1.059 i marchi rappresentati dalle 381 aziende espositrici, provenienti da 20 Paesi; 31 i buyer internazionali che hanno tenuto 700 appuntamenti con le aziende, attraverso You Meet, l’iniziativa di networking punto di forza delle manifestazioni organizzate da BolognaFiere Cosmoprof. I visitatori sono stati 31.791 (+7% rispetto al 2015) da 54 nazioni, tra cui Australia, Russia, Svizzera, Argentina, Israele. Quest’anno Cosmofarma ha affiancato la 5a edizione di Pharmintech, riunendo a Bologna l’intera filiera farmaceutica e offrendo occasioni di business, approfondimento e formazione durante la Pharma Week che ha coinvolto circa 800 aziende e un totale di quasi 40.000 visitatori, con il sostegno di Federfarma, Federazione delle farmacie italiane, e Gruppo Cosmetici in Farmacia di Cosmetica Italia. Palcoscenico di nuovi progetti legati all’innovazione nel mondo farmaceutico, si sono svolti oltre 80 convegni su dermocosmesi, alimentazione, medical device e management farmaco.

Ferdersalus a Cosmofarma La nutraceutica rappresenta oggi un importante presidio della salute del consumatore e del paziente, riconosciuto dalla comunità scientifica e realizzato da una filiera industriale e distributiva che in Italia rappresenta un’eccellenza europea e mondiale. Nel nostro Paese si è definito un modello unico in Europa, che vede fortemente coinvolti sia medici che farmacisti e rappresenta un valore e una tutela del consumatore-paziente, che va alimentato. Per questo FederSalus ha partecipato con una grande area espositiva dedicata a incontri, workshop e networking tra aziende e farmacisti per rafforzare la partnership e valorizzare la filiera industriale e distributiva degli integratori alimentari. La ricerca di Gfk Eurisko “Gli integratori e il ruolo della farmacia” rileva che il consumatore vede nel farmacista un inter-

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locutore competente, dal quale si aspetta consiglio e consulenza. È per questo che deve possedere o acquisire specifiche competenze sugli integratori alimentari che per il 92% sono venduti in farmacia.

Campagna “Curare la Salute“ Pfizer Consumer Healthcare, in occasione di Cosmofarma 2016, ha rinnovato il suo impegno al fianco delle farmacie a favore della salute dei cittadini con il supporto alla campagna “Curare la Salute”. Gli obiettivi del progetto sono sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul tema della corretta alimentazione e sani stili di vita per il mantenimento della buona salute; aumentare

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Con il sito www.curarelasalute.com, nel 2015, sono stati raggiunti più di 40.000 italiani, che navigando tra le sue pagine hanno potuto trovare tantissimi consigli e indicazioni sulla nutrizione curati dagli esperti del Comitato Scientifico. Più di 15.000 sono stati, invece, i test della Piramide Alimentare raccolti, che hanno fotografato le abitudini degli italiani a tavola. Questi risultati sono attualmente oggetto di analisi statistica, in collaborazione con GfK Eurisko. Per il 2016 il progetto si amplia e i cittadini sono invitati a visitare lo spazio online www. curarelasalute.com, dove possono effettuare il test della Piramide Alimentare, e tornare nella propria farmacia di fiducia, per discutere insieme delle proprie abitudini alimentari e delle eventuali carenze nutrizionali da colmare. Gli obiettivi per il 2016 sono continuare a promuovere una corretta alimentazione e sani stili di vita attraverso una diffusione sempre più ampia del test della piramide e del sito web; innovare i contenuti della campagna con consigli sempre più personalizzati; valorizzare il ruolo di farmacisti e medici a fianco del cittadino nel fornire consigli e raccomandazioni nutrizionali per mantenersi in salute. Simonetta Musso

Alimentazione iperproteica a Rimini Foodwell Expo è l’unica manifestazione fieristica che si dedica a pieno titolo a chi è sempre in movimento: alimentazione, benessere, alimenti funzionali e bio, integratori, alimenti free-from sono solo alcune delle parole chiave della manifestazione che si svolge dal 2 al 5 giugno all’interno di RiminiWellness e che riesce a coniugare i concetti di movimento e alimentazione. Si tratta di un format originale, rivolto non genericamente al mondo dell’alimentazione, ma al suo filone più attuale, legato alla funzio-

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nalità, al benessere e, più in generale, a chi cerca dagli alimenti anche un supporto al proprio stile di vita. La supervisione scientifica di Foodwell Expo è garantita da nutrizionisti, tecnologi alimentari e chef a disposizione del pubblico per far conoscere le proprietà salutistiche dei prodotti esposti, come abbinarli secondo una logica funzionale e come cucinarli senza disperderne le peculiarità.

Notizie dal mondo

la consapevolezza relativa all’alimentazione e della potenziale esposizione a carenze nutrizionali; supportare in maniera concreta il ruolo degli alleati della salute delle persone; presentare il ruolo degli integratori quale supporto di alta qualità, sicuro ed efficace per colmare eventuali carenze nutrizionali laddove non sia possibile compensarle con la dieta.

Foodwell Educational è la sezione formativa, nel corso della quale si terrà il corso Coaching nutrizionale per personal trainer: le regole nutrizionali e alimentari fondamentali; gli short seminar su Come comportarsi in caso di mancato dimagrimento del cliente, nonostante le restrizioni alimentari saranno eventi formativi a uso esclusivo dei Personal Trainer e patrocinati dalle Associazioni REX Roundtables e da AWI (Ass.Wellness Italia). Foodwell Award sarà il riconoscimento ai prodotti che si distinguono per la funzionalità e aderenza alle esigenze dell’attuale mercato on the move. È la menzione particolare che Rimini Fiera assieme alla redazione di Alimenti Funzionali (rivista partner della manifestazione) attribuirà ai prodotti più innovativi, trendy e in linea con le peculiarità di Foodwell.

Il Menù settimanale Foodwell Expo si sviluppa secondo un concetto di menù settimanale per offrire ai visitatori le proprietà dei prodotti presentati seguendo una ragionata logica di consumo: dalla colazione alla pausa pranzo a casa oppure on the move, al brunch, includendo l’alimentazione per regimi dietetici particolari (intolleranti, allergici, vegan…), in the street, per gli over… e altro ancora completano l’offerta. I prodotti presentati a FW diventano le pietanze nella sezione didattico-spettacolare della fiera, l’Agorà, evento nell’evento e la reale espressione distintiva di FW nei confronti delle esposizioni tradizionali, visto che i prodotti sono “spiegati” didatticamente, ma in modo fun da esperti, tecnologi e nutrizionisti per le specifiche proprietà nutritive e salutari, ma soprattutto sono preparati in modo divertente dagli chef ufficiali di FW e degustati da tutti.

Proteine dagli insetti? Perché no… A FoodwellExpo ci saranno in anteprima, alcune preparazioni iper-proteiche culinarie a base di insetti commestibili. La crescente domanda da parte del mercato di fonti proteiche, unitamente alla scarsa sostenibilità degli allevamenti di bestiame tradizionali per l’energia richiesta e le emissioni generate, sta rendendo quale alternativa possibile e interessante quella derivante dagli insetti. Le specie di insetti più comunemente impiegati come alimento sono coleotteri (31%), lepidotteri (18%), api, vespe e formiche (14%), cavallette, locuste e grilli (13%), cicale, cocciniglie e cimici (10%). www.riminiwellnness.com

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Aziende

citate

Aethra - Cinisello Balsamo www.aethra-foodingredients.com Alce Nero - Monterenzio www.alcenero.com Algem Natura - Fiorentino www.algemnatura.com

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Foodbiotic - Francia www.foodbiotic.com

49

Mintel Gnpd - (Gran Bretagna) www.gnpd.com

51

Foodexecutive.com www.foodexecutive.it

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Molino Andriani - Gravina in Puglia www.glutenfreefelicia.com 48

Foodwell - Rimini www.riminiwellness.com/foodwell

57

Nestlé Health Science - Assago www.nestlehealthscience.it

38

Forlive - www.forlive.com

51

Newtricious - Olanda www.newtricious.nl

20

36-39

Atlantic Multipower Italia - Ponte Di Piave - www.multipower.com/it 28 AVD Reform - Noceto www.avdreform.it

cop. 1-42

Chicza - www.chicza.it

49

Chiriotti Editori - Pinerolo www.chiriottieditori.it

FrieslandCampina - Agrate Brianza www.frieslandcampina.com 18 Gensan - Ospedaletto www.gensan.com

11

Gianluca Mech - Asiliano Veneto www.gianlucamech.com

Comprital - Settala www.comprital.com

29

I.R.MED. - Verona www.irmed.it

Danone Italia - www.danone.it

55

Depuravita - Milano www.depuravita.it DSM Nutritional Products Sagrate - www.dsm.com Eatness - Fossacesia www.myeatness.com

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cop. 2-52

iChoc c/o EcoFinia - Germania www.ichoc.de Il Fior di Loto - Orbassano www.fiordiloto.it Industria Molitoria Perteghellat Solarolo di Goito - www.perteghella.it

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Nutrition & Santè - Origgio www.pesoforma.com

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Orogel - Cesena - www.orogel.it

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Pastiglie Leone - Collegno www.pastiglieleone.com

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Pfizer Consumer Healthcare - Roma www.pfizer.it 62

F.lli Polli - Monsummano Terme www.polli.it

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La Farmaceutica Dr. Levi - Montelibretti - www.fdllafarmaceutica.it cop 3-48

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Lauretana - Graglia www.lauretana.com

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NutraQ - Norvegia www.nutraq.com

49-51

Eurofood - Corsico - www.nattura.it 50

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cop.4

Perfetti Van Melle Italia - Lainate www.perfettivanmelle.it 34

L’energia delle piante - Villa Castelli 25 www.fdllafarmaceutica.it

Farmaceutici Dottor Ciccarelli Milano - www.ciccarelli.it

Nova Terra Zeelandia - Ossona www.novaterraspa.com

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PromoPharma - Repubblica di San Marino - www.promopharma.it 38 Vital Solutions - in Italia: Aethra Food Ingredients - Cinisello Balsamo - www.aethra-foodingredients.com 43

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Strappi, distorsioni, piccoli traumi? Scopri l’alleato n° 1 degli sportivi. Effetto-ghiaccio 100% naturale.

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La Farmaceutica Dr. Levi nasce nel 1985 per proporre prodotti ed integratori alimentari naturali, efficaci e a costi contenuti. Il percorso professionale del Dr. Levi, con esperienze nel campo farmacologico ed erboristico, ha contribuito alla formulazione di prodotti che garantiscono al consumatore un trattamento completo e totalmente naturale. Grazie alla rete commerciale e alla struttura logistica dell’azienda, viene garantita la consegna dei prodotti in tutte le farmacie e parafarmacie d’Italia nell’arco di 24 ore.


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