anno 59 - n. 613 giugno 2020
CON IL PATROCINIO DI
INDUSTRIE
Poste Italiane spa - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 MBPA NORD OVEST - n. 6/2020 1/2020 - IP - ISSN 0019-901X
ALIMENTARI
® The Global Leader in Food Cutting Technology URSCHEL INTERNATIONAL LTD. ITALY italia@urschel.com it.urschel.com ® Urschel, Urschel logo symbol, and The Global Leader in Food Cutting Technology are registered trademarks of Urschel Laboratories, Inc. U.S.A
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di macchinari commerciali per il taglio in tutto il mondo.
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frutta
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Effetto degli oli essenziali sulla sopravvivenza del virus dell’epatite A durante lo stoccaggio di frutti di bosco congelati Effect of essential oils on the survival of the hepatitis A virus during the storage of frozen berries
• PAROLE CHIAVE HAV, oli essenziali, congelamento, frutti di bosco • KEYWORDS HAV, essential oils, freezing, berries
• RIASSUNTO
• SUMMARY
Il presente progetto ha avuto come scopo quello di testare le proprietà antivirali di sostanze naturali quali gli oli essenziali durante la conservazione al freddo di frutti di bosco. A tale scopo, campioni di frutti di bosco sono stati contaminati artificialmente con il virus dell’epatite A (HAV) e tenuti in contatto per 1 ora con 4 diverse miscele di oli essenziali (arancio 0,1%, limone 0,5%, pompelmo 0,1% e 0,05% di rosmarino). I campioni sono stati poi conservati a -20°C e dopo 3, 6 e 12 mesi il virus è stato eluito e concentrato secondo la ISO/ TS 15216-2: 2019 e testato mediante titolazione su colture cellulari FrP3. I dati ottenuti dimostrano come l’effetto combinato dei due trattamenti riduca la carica virale, dopo un anno, di quasi 2 unità logaritmiche in più rispetto alla sola conservazione al freddo. In particolare, l’olio essenziale di arancio si è rilevato quello più efficace nel ridurre il titolo virale, seguito dagli oli essenziali di pompelmo, rosmarino ed infine dal limone.
The aim of this project was to test the antiviral properties of natural substances such as essential oils during the cold storage of berries. To this purpose, samples of soft fruits were artificially contaminated with hepatitis A virus (HAV) and kept in contact for 1h with 4 different mixtures of essential oils (orange 0,1%, lemon 0,5%, grapefruit 0,1%, and 0,05% rosemary). The samples were stored at -20°C and after 3, 6 and 12 months the virus has been eluted and concentrated by the berries according to ISO/TS 15216-2: 2019 and tested by titration on FrP3 cell cultures. Data on the maintenance at -20°C of the contaminated berries in the presence of essential oils show that the combined effect of the two treatments reduces the viral load after one year of almost 2 logarithmic units more than just keeping it cold. In particular, the essential oil of orange was found to be the most effective in reducing viral titre, followed by essential oils of grapefruit, rosemary cineol and finally lemon.
R. Battistini1* - V. Listorti1 C. Ercolini1 - M. Goria2 M.R. Callipo2 - L. Giannelli3 L. Serracca1 Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, Sezione della Spezia - Via degli Stagnoni, 96 - 19136 La Spezia 2 Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, Torino - Via Bologna 148 - 10154 Torino 3 Flora s.r.l., Viale Karol Wojtyla, 1 56042 Lorenzana (Pisa) 1
*email: roberta.battistini@izsto.it
industrie alimentari
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convegni
in sicurezza i lavoratori e applicare protocolli molto stringenti. È stato necessario rallentare i turni, garantire il distanziamento, riconvertire parte della produzione. Tutto questo è stato fatto in tempi molto rapidi e ha significato un grande impegno economico che non è stato riversato sui prodotti ma è stato as-
Davide Calderone.
Lara Sanfrancesco.
sorbito dalla filiera, sempre nell’ottica di stare accanto al consumatore. Questo senso di responsabilità ha garantito un approvvigionamento costante, rispondendo quindi a un’altra delle principali preoccupazioni dei consumatori. Infatti, come ha ricordato François Tomei, Direttore di Assocarni, la produzione di alimenti di origine animale, quali bovini, ovini, avicoli e prodotti caseari, non si è mai fermata. Anzi, soprattutto nella prima fase della pandemia, tutti gli impianti produttivi hanno affrontato una grande richiesta da parte dei consumatori. Nonostante il lavoro non sia mai stato interrotto, l’intero comparto ha tuttavia subito notevoli danni: basti pensare “all’immediata diminuzione di circa il 20-25% della capacità di macellazione a causa delle numerose assenze dei lavoratori nelle aziende che si trovavano nel-
le zone più colpite” ha detto Davide Calderone – Direttore Assica, o alla chiusura del canale HORECA e del Food service – settori che rappresentano il 25% del fatturato delle aziende associate – che ha generato una grossa diminuzione della domanda di prodotti finiti. Luigi Scordamaglia, Consigliere delegato di Filiera Italia e Amministratore Delegato Inalca, ha spiegato che proprio questa chiusura ha portato a una diminuzione del fatturato del 30%, aggiungendo uno spaccato importante sulla crisi vissuta dalle eccellenze Made in Italy rappresentate dal comparto dei
Luigi Scordamaglia.
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vini, dei salumi – di cui l’Italia è il principale esportatore – e dei formaggi che hanno registrato un calo rispettivamente del -40%, -35% e del -45%, e ha dichiarato una decrescita del 13% sull’export, a causa dell’inattività nei Paesi partner delle attività di ristorazione: prime fra tutte quelle in Germania, Stati Uniti e Francia. È il Made in Italy, quindi, ad essere la realtà da preservare e da cui ripartire per far fronte a questa situazione: di questo gli intervistati sono tutti convinti, inclusi i portavoce delle GDO. Claudio Mazzini, Responsabile settore freschissimi, Coop Italia ha raccontato che “Per COOP da sem-
Claudio Mazzini.
pre il Made in Italy è un punto fermo, specialmente quando si parla di prodotti freschi e di carni di ogni filiera. Basti pensare alle carni avicole, per cui l’approvvigionamento italiano vale il 99,8% del totale.” Ed è da qui che si darà il via alla ripartenza: “Quello che auspichiamo dalle Istituzioni e dal Governo è un supporto non in termini di contributi diretti ma di aiuto nella promozione e nella difesa del Made in Italy, ricordando che la maggior parte delle aziende agricole italiane non sono grandi gruppi industriali e avrebbero difficoltà a riprendersi qualora la crisi si esacerbasse. E
industrie alimentari
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macchine accessori
Novità nello stampaggio del cioccolato
ChocoX – che si pronuncia “Choco Cross” – è la nuova soluzione di Bühler che combina flessibilità e agilità nella produzione del cioccolato e design ad alta sanificazione, con conseguente riduzione dei costi operativi. Per ovviare ai lunghi tempi correlati alla ristrutturazione delle linee di stampaggio per il cioccolato negli impianti di produzione – anche più di un mese – la società svizzera offre una soluzione con un design completamente modulare che consente una significativa riduzione dei tempi di installazione e la rapida e agevole riconfigurazione dell’ordine delle diverse unità, montate su ruote per facilitare l’operazione e garantire la massima flessibilità del sistema. Basti pensare che per predisporre la linea per un processo completamente nuovo si impiegano dai 30 ai 120 minuti, consentendo quindi di realizzare diverse ricette con una sola linea di produzione. Insieme all’utilizzatore, Bühler può configurare il nuovo sistema ChocoX e renderlo operativo in loco entro una settimana. Grazie a moduli autonomi standardizzati, il montaggio e lo smontaggio di ciascun modulo richiedono meno di 30 minuti,
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La nuova linea ChocoX per la produzione ad alta sanificazione e flessibile di cioccolato stampato (Bühler).
mentre aumenti di capacità possono essere realizzati in metà tempo rispetto a soluzioni tradizionali. La consegna dei moduli standard varia da tre a cinque mesi, mentre per il montaggio sono necessarie solo 24 ore. Altri vantaggi del nuovo sistema ChocoX sono l’ingombro ridotto grazie a cabine di controllo integrate che sostituiscono tutti i quadri elettrici centrali, i sistemi di agitazione ottimizzati che riducono i tempi necessari e il ridotto volume dell’area di raffreddamento che contribuisce al basso consumo energetico della linea.
Il nuovo ChocoX non necessita di alcuna fermata, grazie ad un sistema di buffering altamente efficiente che rende superflua l’estensione con un sistema esterno e offre da subito un eccezionale vantaggio economico. Inoltre, il processo mantiene a un livello costante e ideale la temperatura dell’intero sistema, compreso il passaggio al confezionamento. Il buffering intelligente reagisce al ritmo di lavorazione della confezionatrice, per cui il nuovo ChocoX può continuare a funzionare anche
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Pinza magnetica per il trasporto di pezzi con superfici irregolari o forate SMC, azienda specializzata nella pneumatica, presenta la nuova pinza magnetica MHM per la manipolazione affidabile e sicura dei pezzi con superfici irregolari, progettata per ridurre i tempi di ciclo e quindi aumentare la produttività. Con una forza di tenuta fino a 1000 N, MHM trattiene i pezzi anche quando l’alimentazione dell’aria viene arrestata, assicurando la massima tranquillità quando si tratta di movimentare i pezzi in modo affidabile e sicuro. Inoltre, con una forza residua di 0.3 N max., la durata del ciclo si riduce e la produttività viene migliorata.
Nata dalla collaborazione con i clienti, che chiedevano una pinza per pezzi che le ventose non riuscivano a movimentare, la pinza magnetica MHM risponde a questa esigenza grazie a un design intelligente che offre flessibilità, risparmio sui costi e affidabilità. Adatta per diverse applicazioni di trasferimento, la forza di tenuta della pinza MHM può essere regolata modificando la distanza tra il magnete e il pezzo tramite la vite di regolazione. Realizzato in gomma fluorurata, l’anello di contatto previene i danni ai pezzi, consentendo un risparmio sui costi; inoltre impe-
Pinza MHM (SMC).
disce che il pezzo scivoli durante le operazioni, migliorando la sicurezza. Dotata di tre superfici di montaggio e della possibilità di montare sensori, MHM offre flessibilità e un maggiore controllo del processo.
Smart Camera industriale per le più complesse sfide di ispezione Cognex Corporation, leader nei sistemi e prodotti per visione industriale e lettura di codici a barre, presenta l’innovativo sistema di visione integrato In-Sight D900 nel quale è inserito il software In-Sight ViDi di Cognex, concepito specifi-
Sistema di visione integrato In-Sight D900 (Cognex).
industrie alimentari
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camente per eseguire applicazioni di deep learning. Si crea così una soluzione di visione dotata di una versatilità senza eguali. Questa piattaforma è progettata per risolvere un’ampia gamma di complesse applicazioni di ispezione in linea, ad esempio il riconoscimento ottico dei caratteri (OCR), oppure la verifica di assemblaggi e il rilevamento di difetti che sono spesso troppo difficili da identificare con gli strumenti di visione industriale tradizionali. L’incorporazione del software proprietario di deep learning ViDi sui dispositivi di visione In-Sight consente di risolvere anche le ispezioni visive più complesse in modo rapido, semplice ed economico.
Il nuovo In-Sight D900 è riuscito a coniugare la capacità di autoapprendimento con la robustezza degli strumenti tradizionali in un sistema di visione che espande i limiti di ciò che può essere ispezionato nell’automazione industriale. Il sistema, che può essere istruito utilizzando un numero limitato di campioni di immagini, sfrutta la piattaforma dei fogli di calcolo Cognex e non richiede un PC o particolari competenze di deep learning per essere configurato. In-Sight D900 è ideale per automatizzare applicazioni di ispezione complesse in una vasta gamma di settori tra i quali il food & beverage e l’imballaggio.
imballaggi confezioni
Sicurezza della filiera nell’era del Coronavirus: la funzione protettiva degli imballaggi Nella crisi del coronavirus, l’imballaggio sta svolgendo un ruolo importante per contribuire al rifornimento di cibo, medicine e DPI alle persone, e più che mai se ne evidenzia la funzione protettiva, la sua caratteristica più importante che evita il danneggiamento o il deterioramento di prodotti preziosi e, di conseguenza, la protezione delle risorse.
Il fattore cruciale è l’igiene L’importanza della funzione protettiva degli imballaggi sta diventando evidente anche nel caso dei prodotti alimentari, poiché in primo luogo impedisce a virus e altri microrganismi dannosi di entrare in contatto con gli alimenti. Ma la cosa più importante è che, se-
industrie alimentari
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Contenitori IBC ripiegabili e multiuso TPS Rental Systems fornisce contenitori IBC ripiegabili e multiuso, sia in acciaio che in plastica, ma anche in cartone monouso con capacità da 250, 500 e 1.000 litri, oltre che una vasta gamma di sacchi (anche asettici) che rappresentano l’imballaggio primario in cui viene riempito il prodotto sfuso. Fondata nel Regno Unito oltre vent’anni fa, offre soluzioni a valore aggiunto per migliorare l’efficienza della catena logistica delle imprese alimentari, cosmetiche, farmaceutiche e della detergenza. Essendo specializza-
Contenitore IBC ripiegabile e multiuso (TPS).
ta negli IBC, TPS ha sviluppato specifici sistemi di riempimento e contenitori dotati di appositi sistemi di svuotamento praticamente unici nel mercato e ad oggi quasi sconosciuti al mercato Italiano. TPS, già presente in tutta Europa e negli Stati Uniti con sedi pro-
prie, magazzino e uffici di rappresentanza, ha scelto Piacenza come fulcro della propria attività in Italia, vista la predisposizione logistica della città emiliana, instaurandovi sia l’ufficio di rappresentanza che il magazzino dei prodotti per il mercato italiano.
Buste stand-up monomateriale riciclabili Jufico, uno dei principali produttori tedeschi di alimenti per l’infanzia, sarà il primo a lanciare sul mercato germanico il suo marchio di prodotti biologici FruchtBar confezionati in buste monomateriale completamente riciclabili senza alluminio, le Pouch5, sviluppate da Gualapack, che rappresentano le prime buste stand-up con beccuccio pre-fabbricato realizzate in monomateriale riciclabile ad alta barriera. I consumatori tedeschi sono ben informati e sensibili alla sostenibilità ambientale, e in Germania gli impianti di raccolta differenziata e riciclo degli imballaggi flessibili sono tra i migliori al mondo. Il marchio FruchtBar di Jufico nasce per soddisfare le esigenze del mercato in termini di economia circolare, guidando la rivoluzione riciclabile con Pouch5.
industrie alimentari
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La busta è disponibile in 2 versioni: per prodotti stabili a scaffale riempiti a caldo e pastorizzati e per prodotti lattiero/caseari riempiti a freddo. Pouch 5 garantisce una protezione del prodotto equivalente alle buste convenzionali grazie alla sua elevata barriera all’ossigeno e al vapore acqueo ed è certificata come imballaggio riciclabile dal fornitore di servizi ambientali Interseroh Dienstleistungs. Negli ultimi anni Gualapack ha sviluppato un vasto portafoglio di soluzioni sostenibili per ridurre attivamente l’impronta ecologica degli imballaggi. Grazie all’integrazione verticale di tecnologie come estrusione, laminazione, stampa, produzione delle buste, stampaggio ad iniezione e sistemi di riempimento, Gualapack offre soluzioni di imballaggio efficaci e pronte per il mercato in grado di soddisfare le esigen-
Buste stand-up monomateriale riciclabili Pouch 5 (Gualapack).
ze dell’industria, dell’ambiente, dei consumatori e dei legislatori. Le buste stand-up Pouch 5 sono state recentemente scelte anche da Nestlé, per i prodotti a marchio Gerber negli Stati Uniti e per quelli a marchio Piltti in Finlandia.
prodotti
I vincitori della 15a edizione italiana di Eletto Prodotto dell’anno
Eletto Prodotto dell’Anno, il premio attribuito a prodotti e servizi innovativi basato esclusivamente sul voto di ben 12mila consumatori italiani, in un momento di grande emergenza ha celebrato a marzo, a Milano, i 60 prodotti e servizi innovativi che si sono aggiudicati il titolo della 15ª edizione, e che entrano così a far parte dei prodot-
ti di cui si fidano da oltre 30 anni più di 3,5 miliardi di consumatori in oltre 40 Paesi al mondo, perché premiati da altri consumatori. Quest’anno, a causa dell’emergenza Coronavirus, l’evento si è svolto per la prima volta in una versione completamente digitale che ha coinvolto anche il grande pubblico con diversi significativi giveaway in palio.
Alcuni dei prodotti food Eletti Prodotto dell’anno 2020.
industrie alimentari
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Votati dai consumatori italiani attraverso un’indagine online svolta da IRI, realtà leader nelle ricerche di mercato, i prodotti selezionati, dal food & beverage, alla cosmesi e ai prodotti per la casa, dal finance al tech, possono fregiarsi per un anno del prestigioso logo che rappresenta innovazione e soddisfazione, due criteri fondamentali che han-
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Energia delle piante, etichette pulite e personalizzazione protagoniste della nutrizione per sportivi I lanci globali di prodotti per l’alimentazione degli sportivi sono più che raddoppiati tra il 2015 e il 2019 e i produttori stanno ora segmentando la loro offerta per soddisfare esigenze e interessi diversi dei consumatori. Secondo gli esperti di Innova Market Insights, attualmente sono tre le tendenze di sviluppo particolarmente forti: i prodotti di origine vegetale, l’innovazione delle etichette pulite e la maggiore personalizzazione. La domanda di alimenti a base vegetale si sta espandendo in tutti i segmenti del food & beverage e il settore della nutrizione degli sportivi sta rapidamente abbracciando questo trend. Ad esempio, nelle barrette si trova più frutta a guscio, frutta, verdure e altri ingredienti vegetali e, anche nelle categorie più specialistiche dei preparati proteici, stanno emergendo prodotti a base vegetale. Le proteine del pisello (utilizzate nel 32% dei nuovi prodotti a base vegetale nel 2019) e quelle del riso (21%) sono ingredienti particolarmente popolari, ma c’è ancora spazio per alternative: ad esempio non mancano le continue sperimentazioni di alternative più insolite come le proteine di fave, microalghe e semi di zucca. La nutrizione per sportivi è arrivata un po’ in ritardo alle etichette pulite rispetto a molti altri segmenti del food & beverage, ma adesso è sempre più concentrata su questo tema. Circa un terzo dei lanci nel 2019 hanno utilizzato claim relativi alle etichette pulite, in aumento rispetto al 20% del 2015. Anche i riferimenti all’assenza di additivi/ conservanti sono particolarmente diffusi, avendo raddoppiato la penetrazione nello stesso periodo. I consumatori più giovani rappresentano ancora i principali destinatari dei prodotti per la nutrizione degli sportivi e, visto che sono Generazione Z e Millennials a manifestare un grande interesse per prodotti in grado di soddisfarne bisogni o gusti individuali, non sorprende che si evidenzi un’ulteriore segmentazione della categoria. I prodotti orientati alle esigenze pre e post allenamento sono già ben consolidati, ma ai classici claim relativi a prestazioni, resistenza ed energia si sono aggiunte nuove tendenze dietetiche, ad esempio la dieta Keto, mentre vanno emergendo ingredienti per altre esigenze, come CBD, adattogeni e nootropi.
industrie alimentari
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leggi
Programma europeo per il rispetto dei residui di antiparassitari Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 135 del 29 aprile scorso è stato pubblicato il Regolamento di esecuzione (Ue) 2020/585 della Commissione del 27 aprile 2020 relativo a un programma coordinato di controllo pluriennale dell’Unione per il 2021, il 2022 e il 2023, destinato a garantire il rispetto dei livelli massimi di residui di antiparassitari nei e sui prodotti di origine vegetale e animale. La Commissione europea ha quindi adottato il presente Regolamento che all’Articolo 1 stabilisce che gli Stati membri prelevino e analizzino, nel corso degli anni 2021, 2022 e 2023, campioni delle combinazioni di antiparassitari/ prodotti figuranti nell’allegato I. Il numero di campioni di ciascun prodotto, compresi gli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini e i prodotti dell’agricoltura biologica, è quello stabilito nell’allegato II. L’Articolo 2 prescrive invece che il lotto da sottoporre a campiona-
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mento sia scelto a caso e che la procedura di campionamento, compreso il numero di unità, sia conforme a quanto disposto dalla direttiva 2002/63/CE. Inoltre, tutti i campioni, compresi quelli degli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini e quelli dei prodotti dell’agricoltura biologica, sono analizzati per individuare gli antiparassitari indicati nell’allegato I, in base alle definizioni di residui di cui al regolamento (CE) n. 396/2005. Per gli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini, i campioni sono valutati per i prodotti pronti per il consumo o ricostituiti in base alle istruzioni dei fabbricanti, tenendo conto degli LMR fissati nelle direttive 2006/125/CE e 2006/141/ CE e nel regolamento delegato (UE) 2016/127. Se tali alimenti possono essere consumati sia come sono venduti sia ricostituiti, i risultati sono comunicati relativamente al prodotto non ricostituito così come è messo in vendita. Quindi, l’Articolo 3 indica che gli Stati membri trasmettano i risulta-
ti delle analisi dei campioni esaminati nel 2021, 2022 e 2023 rispettivamente entro il 31 agosto 2022, 2023 e 2024. Tali risultati sono comunicati nel formato elettronico previsto dall’EFSA. Qualora la definizione del residuo di un antiparassitario comprenda più di un composto (sostanza attiva e/o metabolita o prodotto di degradazione o reazione), gli Stati membri comunicano i risultati delle analisi in base alla definizione completa del residuo. Inoltre, se misurati individualmente, i risultati di tutti gli analiti che sono parte della definizione del residuo sono trasmessi separatamente. Conseguentemente, l’Articolo 4 indica l’abrogazione del regolamento di esecuzione (UE) 2019/533. Tuttavia, per quanto riguarda i campioni esaminati nel 2020, esso continua ad applicarsi fino al 1° settembre 2021. L’Articolo 5 chiarisce infine che il presente regolamento entra in vigore il 1o gennaio 2021.