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Alternative proteiche: settore in espansione da monitorare
La consapevolezza dei consumatori riguardo ai prodotti cruelty-free, l’interesse degli investitori, i nuovi modelli di business e la disponibilità di nuove fonti stanno guidando il mercato delle alternative proteiche a livello globale. Poiché queste alternative si avvicinano alle fonti proteiche convenzionali in termini di prezzo, gusto e consistenza, secondo gli analisti di GlobalData, è probabile che in futuro si assista a un aumento della domanda.
L’emergere di proteine alternative, che comprendono le proteine vegetali, alternative ai latticini, carne e frutti di mare, sta attirando l’attenzione degli investitori: le proteine vegetali costituiscono circa il 50% delle operazioni degli investitori e sono la categoria più finanziata.
Poiché il settore delle alternative proteiche è ancora agli albori rispetto a molte categorie consolidate, è probabile che qualsiasi investimento effettuato ora avrà un importante effetto a catena sul modo in cui il settore si muoverà e crescerà nei prossimi anni. Per esempio, le aziende produttrici di proteine alternative hanno raccolto 1,05 miliardi di dollari da investitori di capitale di rischio nella prima metà del 2022, con una crescita impressionante del 173,8% rispetto ai 384,13 milioni di dollari del primo semestre 2021.
Nell’aprile 2022, Upside Foods, un’azienda statunitense che opera nel settore della carne e dei frutti di mare coltivati, ha ottenuto 400 milioni di dollari di finanziamento da parte di Temasek e Abu Dhabi Growth Fund (ADG). Il finanziamento sarà utilizzato per l’innovazione dei prodotti, le partnership e l’infrastruttura necessaria per produrre carne coltivata.
Nel settembre 2022, Innovafeed, un’azienda biotecnologica francese che produce proteine a base di insetti per l’industria mangimistica, ha raccolto 250 milioni di dollari in un finanziamento guidato dalla Qatar Investment Authority (QIA). Il finanziamento sarà utilizzato per espandere le sue capacità produttive, accelerare l’espansione a livello mondiale, in particolare negli Stati Uniti, pianificare il lancio globale della sua tecnologia, compreso lo sviluppo in Asia, e mantenere gli investimenti in ricerca e sviluppo.