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CHOCOINFLUENCER, ILPASTICCIERE
#CHOCOINFLUENCER
IL PASTICCIERE NELL’ERA DEI SOCIAL
Business model e hashtag
Il business model è in sostanza il quadro d’insieme di un’azienda nella sua totalità. Non è il caso di addentrarci in troppi tecnicismi, però è importante definire alcuni punti chiave che ci semplificheranno il compito di scrivere un testo ottimale nei post, trovare hashtag giusti per la nostra attività ed individuare il pubblico corretto per noi.
Iniziamo. Dobbiamo definire bene chi siamo, cosa rappresentiamo, cosa comunichiamo e, quindi, con chi desideriamo relazionarci. Pensiamo a qual è la nostra mission, ossia il perché lo faccio (ad esempio, perché voglio dar modo alle persone di assaggiare le migliori specialità della mia terra). Ora dedichiamoci ai valori che vogliamo trasmettere. Le belle immagini sono importanti, ma non sono tutto. Le persone, infatti, non si identificano in un “prodotto”, bensì con l’emozione che questo trasmette. Quindi, fai una lista con tutti i “valori della tua ditta” e poi scegli i tre che per te sono fondamentali. Ora pensa ad una parola che ti rappresenti al meglio, facile da ricordare e possibilmente più “unica possibile”. Diventerà il tuo hashtag personale. Il più delle volte coincide con il proprio account: per esempio, “Pasticceria Internazionale” usa #pasticceriainternazionale. Crea il tuo e ricorda di metterlo sempre, in ogni post che farai da oggi in poi. Più post avranno quell’hashtag e più acquisirà valore. E per ultimo, pensa al tuo pubblico: chi vuoi raggiungere? Privati della tua zona (perché hai un negozio e vendi solo tramite quello), oppure privati di ogni parte d’Italia (perché hai un prodotto spedibile ed hai anche un e-commerce). O magari preferisci professionisti di una certa area geografica (perché servi all’ingrosso la tua provincia) o di un certo settore (perché fai consulenze o vendi attrezzatura o materie prime). In quanto al coinvolgimento dei tuoi utenti, anche questo fa parte del tuo “modello di business”. Instagram non è solo una semplice vetrina per i tuoi prodotti, è un sistema che crea community di persone che condividono interessi comuni. Lo scopo di avere un proprio account Instagram che funzioni e ci permetta di lavorare di più e meglio è quindi puntare a far sì che si crei una sorta di community intorno al nostro nome/prodotto. Coinvolgere significa offrire contenuti piacevoli, ma anche instaurare un rapporto tramite like, ricondivisioni, commenti, messaggi… Ricorda che i visitatori anonimi della tua pagina, se gradiranno i tuoi contenuti, diventeranno tuoi follower. Se poi saranno catturati dai post che proponi diventeranno tuoi clienti per poi trasformarsi in promotori stessi del tuo brand! E a questo punto saranno loro stessi che parleranno dei tuoi prodotti e saranno la tua miglior pubblicità. Diventeranno ciò che si chiama in gergo tecnico brand influencer, ossia persone che parlano di un certo argomento (il tuo prodotto), influenzando il loro pubblico, i loro follower, nel dirigersi verso quella direzione: appunto il tuo prodotto. Capito quanto tutto ciò è importante? Ne va della creazione di tuoi futuri clienti, promozione gratuita e… vendite. Ed ora passiamo all’argomento principe: gli hashtag. Sono il cuore di Instagram. Purtroppo la maggior parte delle persone li sottovaluta, talvolta non li usa nemmeno e la maggior parte delle volte ne fa un uso non corretto. Sono una sorta di “etichetta”, che si utilizza per creare un insieme di post/immagini aggregato per argomento. Mi spiego meglio: se vai in Instagram e clicchi sul simbolo della lente di ingrandimento, ti si apre la maschera di ricerca. Qui puoi cercare “per hashtag”. Inseriamo per esempio la parola cioccolato. La risposta è una pagina dal nome #cioccolato (con il simbolo #), seguito da un numero che, in questo caso, è superiore a 2.000.000 e poi una serie di immagini, tutte raffiguranti qualcosa inerente al tema. Significa che in rete ci sono oltre due milioni di post dedicati: è il così detto “valore di popolarità”. Se scrivessimo “cioccolatoartigianale” vedremmo che l’hashtag ci porta “solo” 11.800 pagine. Se invece cerchiamo #chocolate… il numero è esorbitante: 76.000.000. Perché? Perché il termine in inglese è ovviamente molto più utilizzato, essendo questa la lingua “della rete”. La loro utilità è quindi quella di far trovare gli argomenti giusti in base alle parole che le persone cercano. Ovviamente, più si è specifici e più si trova ciò che fa al caso nostro.
Tutto questo serve anche in senso inverso e per noi più utile: farsi trovare! Nel nostro profilo di prova @choco.influencer abbiamo caricato un post (IMMAGINE 1) ed inserito una serie di hashtag. Come si vede dai dati statistici (IMMAGINE 2), gli utenti che lo hanno visto sono stati 2.285 e di questi 69 hanno messo like. Occorre considerare che, in quel momento, il profilo era seguito da sole 97 persone. I dati ci dicono che 89 lo hanno visto perché seguono la pagina, ma che 2.239 sono arrivati grazie agli hashtag che li hanno diretti a noi. Quindi, se non avessimo messo quelle parole… solo 89 persone lo avrebbero visto, contro i 2.285 reali. Pensate se il post avesse proposto un prodotto in vendita in e-commerce… più visibilità significa maggiori possibilità di vendite. Ora dobbiamo capire quali e quanti usare, ma soprattutto come.
QUALI Devi pensare a cosa esprime la tua foto per poi scrivere le parole chiave. Per una pralina al gianduia potrò scrivere: #pralina #gianduia, ma anche #cioccolatino #cioccolato #nocciola #cioccolatoartigianale #pasticceria e qualcosa in inglese tipo #chocolate #pastry… semplice no? È controproducente inserire parole con alta popolarità (e quindi molto evidenti), ma non attinenti all’immagine ed al testo descrittivo (“love” è una delle parole più utilizzate nella rete, ma una foto di pralina non c’entra nulla con “amore”): Instagram ci penalizzerà. Se voglio dirigermi ad un pubblico italiano devo usare parole in italiano, se invece prediligo pubblico internazionale o comunque voglio colpire un target eterogeneo per più like, allora utilizzo termini in inglese. Il consiglio è di inserirne in entrambe le lingue. È molto importante poi utilizzarne un mix composto di alta, media e bassa popolarità, dando prevalenza a quelli di “bassa”.
QUANTI Il numero massimo da utilizzare per ogni post è 30, ma da gennaio 2020 sembra che l’algoritmo tenda a privilegiare i post che contengono hashtag molto correlati al testo descrittivo e con un numero compreso tra 5 e 20.
COME Li devo inserire nella descrizione del post, magari separandoli da qualche linea, in modo che il testo sia più leggibile e pulito. Ad orari corretti. Per avere risultati ottimali occorre anche badare all’orario, perché alcune parole sono più cercate nella pausa pranzo, mentre altre la sera. Il grafico ti mostra gli orari migliori per usare #chocolate, ossia alle 23 (IMMAGINE 3)
COME FACCIO A TROVARE QUELLI PIÙ GIUSTI PER ME?
• Quando vedi un post di un collega che ha buoni risultati, abituati ad osservare quali utilizza e prendi spunto. • Scrivi le parole che rappresentano realmente l’immagine che pubblichi. • Utilizza software e app per smartphone che ti aiutino ad analizzare gli hashtag (come hashtags.org o anche talkwalker, hashtagify, itetag, socialalert, tagboard). In ogni caso, per agevolarti, il QR code (oppure https://urly.it/34jsh) che trovi in questa puntata, ti porta ad una pagina dove scaricare un file che ho preparato con ben 360 hashtag, che potrai utilizzare da subito e divisi per argomento, sia in italiano che in inglese. La pagina ti dirà che il pacchetto ha un costo di € 10, ma non temere, all’atto dell’acquisto ti basta digitare il codice “chocoinfluencer2020” e, per te che sei un lettore di “Pasticceria Internazionale”, sarà omaggio! La prossima volta affronteremo altri interessanti argomenti pratici, come l’importanza di backup per poi conoscere una influencer, campionessa del mondo. Chi sarà? Se hai qualche domanda, mi puoi contattare tramite i messaggi diretti di Instagram, oppure via mail, a
d.ferrero@chococlub.com
E non dimenticare di seguire i profili di @pasticceriainternazionale e @Chococlub.italia! Alla prossima! Davide Ferrero
Chococlub
