FRA PRECISIONE E PERFEZIONE
Un cammino iniziato a Firenze, quello di Luigi Buonansegna, che procede sicuro verso nuovi ambiziosi traguardi È un amore nato da bambino quello per il gelato di Luigi Buonansegna, diventato poco meno di tre decenni dopo titolare di Officine del Gusto di Pignola, Pz, e proclamato vincitore del concorso Francesco Procopio Cutò, in occasione di Sherbeth Experience 2020. Due momenti importanti dovuti alla passione per il gelato, e per quello al tiramisù in particolare, e al fascino della sua inspiegabile capacità “di essere al tempo stesso morbido e cremoso e di reggersi così bene sul cono”. Curiosità che Luigi cerca di soddisfare insieme a tante altre studiando e ricercando. Con una passione e una curiosità che già lo avevano portato a intraprendere gli studi giuridici e la vita forense a Firenze, città-faro e meta-chiave per il gelato. Poi il ritorno a casa in Basilicata, l’apertura del negozio, la riscoperta della sua terra e della sua ricchezza di cultura e prodotti, l’adesione al movimento dei Gelatieri per il Gelato e lo sguardo rivolto al futuro, che guarda di nuovo alla città del Buontalenti. Ripercorriamo questa avventura, per scoprire il perché di questo ritorno. UN INNO A FIRENZE… Luigi parte per studiare giurisprudenza nella città in cui sta frequentando l’università anche il fratello Antonio. E qui, poco tempo dopo, incontra non solo la storia, la cultura, le bellezze artistiche e architettoniche che tanto lo avevano affascinato, ma scopre
Luigi Buonansegna con Oro Lucano, il gusto vincente di Sherbeth Experience 2020.
anche la sua vera vocazione. Ascolta infatti la voce della passione infantile ma irresistibile per i colori, i sapori e le forme del gelato, e incontra gli artigiani che lo accolgono come amico e corsista presso l’Associazione Gelatieri Artigiani Fiorentini – sotto l’egida di Alessandro Malotti, Ciro Camilli e Vetullio Bondi – che lo porterà a Sherbeth. Qui si confronta con il grande passato della Città del Giglio, la sua vocazione all’arte e all’artigianalità, che anche nel gelato si fa qualità di prodotto e di proposta grazie all’associazione Gelatai in Piazza di Firenze, che riunisce 14 realtà artigianali guidate dallo stesso Bondi. Con loro conosce Gelato Festival, manifestazione che gli apre le prospettive della professione. E sempre a Firenze non solo apprende le basi, l’arte e la tecnica del dolce freddo, ma compie la preziosa esperienza da bottega – per esempio presso Alessandro Malotti a Scandicci, Fi – che tanto sarà parte della sua vita in Basilicata, cogliendo “il guizzo di genialità dei gelatieri, che ti sorprendono con la loro creatività e il loro ingegno”. La città resta quindi per lui un po’ come “la seconda casa”: degli anni trascorsi là porta nel cuore l’atmosfera vivace, cittadina e internazionale al tempo stesso, la saggezza popolare, il gusto della battuta, i sapori della cucina… Diritto e gelato à go go appartengono a quel periodo. Alla domanda di cosa gli sia rimasto dei suoi studi e cosa di questi si sia portato in gelateria l’in3