CHAMPAGNE: IF SIZE MATTERS - IL PESCE FROLLATO - BEER: SOUR FRUIT COMPLEXITIES KAVALAN'S SHERRY SECRETS - SPICED RUM - MIELE NEI DRINKS - LA PIÑA COLADA - PAIRINGS: THE SHERRY DAVIDOFF BLACK BANDS - SIGARI DIFETTATI - TOSCANO MASTER AGED - INTERTABAC FAIR - HUMIDOR WOOD ISSUE 3 - 2022 Perez - Carrillo Ernesto & Lissette
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Luca SimoneRachelleMinzhaoAustinVincenzoVincenzoScottRiccardoNicolaDesireeDavideBrentAustinVincenzoSimoneNicolaMichelJohnGiuseppeNicholasRenzMarioRenzGiuseppeMichelCominelliArliaMitoloA.MauleonAmelioA.MauleonDingMitoloJeremyArliaRuggieroPoggiSalvatoreCroweMoyerPertinoPrietoCimaNoyaShererLopezScivettiCroweXieMauleonPoggiEXECUTIVE EDITOR DEPUTY EDITOR SENIOR EDITOR ART & CIGARSDIGITALPHOTOGRAPHYGRAPHICSPHOTOEDITORDEVELOPERAUTHORSCOLLABORATORSTRANSLATIONSTASTINGPANELAaronReddyAustinCroweDanielHardingerDustinWallGiuseppeMitoloLucaCominelliMichelArliaNelsonCamposNicBevilacquaRichardFrazierSebastianHefelMARKETING&ADS: office@cigarslover.com +41 (78) 818 60 07 SPIRITS TASTING PANEL Ethan Smith John AugiessenstrasseCIGARISTAZacWilliamVincenzoSimoneRogerMichaelLucaKaarelJeremyKlugeCominelliLamperMillerPoggiSalvatoreBrownMitchersGMBH13E, Widnau, Switzerland CHE-239.774.579 4 #3-2022 CigarsLover Magazine CIGARS
I l numero corrente è stato pubblicato subito dopo la PCA (Premium Cigar Association), tenutasi a Las Vegas. La PCA non è stata cancellata l'anno scorso. Tuttavia, a causa della pandemia ancora in corso e di tutte le limitazioni e restri zioni di viaggio, non è stato un compito facile per tutti partecipare, anche per gli amanti del sigaro e i colleghi con sede negli Stati Uniti. Il 2022 sembra essere l'anno in cui torneranno gli eventi, ma la pandemia ha già cambiato il modo in cui i consumatori e i produttori interagiscono. Oggi la tecnologia rende più facile rimanere a contatto e gli eventi fisici sono ora una sorta di bonus, in cui le persone hanno più tempo per divertirsi insieme e condividere l'esperienza, piuttosto che dover affrontare molte cose in quel momento preciso.
A settembre si svolgerà un altro grande evento: la fiera Intertabac di Dortmund. Negli ultimi due anni l'Intertabac è stato cancellato e per i distributori e i produttori europei sarà un'ottima cosa il potersi stringere la mano come lo era prima che il mondo cambiasse.
La digitalizzazione ha migliorato molte cose e la pandemia ha incrementato la sua diffusione ancor più.
Ora godiamoci i momenti, lo stare insieme, e il condividere l'esperienza. nuovo inizio.
#refineyour taste Editor’s thoughts Il
EDITORIAL 5#3-2022 CigarsLover Magazine
CIGARS CONTENTS 1032145121822283242465254586264747682102030 ON THE COVER Ernesto and Lissette Perez-Carrillo EditorialTeam CIGARS Davidoff Black Bands Sigari difettati cigars Toscano Master Aged Coffin E.P.C. CigarsSherryPairingsHumidorIntertabacCigarswood&Spirits SPIRITS Kavalan's Sherry Spiced Rums Miele nei Drinks Piña colada 24 6 #3-2022 CigarsLover Magazine
13211810410084869096106112119122126130 TASTE Sour Fruit Complexities If Size Matters Pesce Frollato BLIND SPIRITSTASTINGSTASTING WhiskyRum CIGARS TASTING TorosRobustosCoronasChurchills CREDITS 706098 ISSUE #3 - 2022 84 7#3-2022 CigarsLover Magazine
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CIGARS CIGARS"Anycigarsmokerisafriend,becauseIknowhowhefeels." Alfred de Musset #1-2022 CigarsLover Magazine10
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Davidoff Black Bands
La Black Band Collection inaugura una nuova era per Davidoff. by Michel Arlia
Quando si parla di innovazione nell'industria dei si gari, Oettinger Davidoff è sicuramente tra le prime aziende che possono essere annoverate. Davidoff ha sempre esplorato nuovi confini nella produzione di sigari ed i risultati sono straordinari se si considera che il punto di partenza sono "un mucchio di foglie secche". Uno degli avvenimenti miliari nella storia recente del gruppo Oettinger Davidoff è stato il lancio della prima linea "Davi doff Black Band Collection", la Davidoff Nicaragua. La linea fu presentata quasi dieci anni fa, nel 2013, ed è stata una vera e propria svolta per il marchio svizzero. Prima che la Davidoff Nicaragua entrasse in scena, ogni sigaro del mar chio era vestito solo con le inconfondibili anillas dai caratteri dorati su fondo bianco. Prima di quel momento, per la rea lizzazione dei grandi classici come Davidoff Signature, Ani versario, Grand Cru, etc., l'azienda si è "limitata" ad utilizzare tabacchi provenienti principalmente dalla Repubblica Domi nicana e dall'Ecuador. Il Davidoff Nicaragua, come diceva mo, ha mischiato tutte le carte in tavola. Il design delle fa scette, innanzitutto, è passato dall’elegante oro su bianco ad un seducente argento su nero. L’innovazione non riguardò solo la veste grafica, ma introdusse qualcosa di completa mente nuovo e senza precedenti: un blend esclusivamente nicaraguense, un concetto che segnava un completo allon tanamento da tutto ciò che un fan di Davidoff aveva impa rato ad amare. In pochi anni, la prima linea Black Band, oltre a confermare il successo per un sigaro molto studiato dalla società, ha consentito a Davidoff di consolidare la posizione sul mercato con nuovi blend, consentendole di sperimenta re l’utilizzo di tabacchi che il fumatore medio non riteneva potessero essere impiegati da Davidoff. Due anni dopo il lancio della linea Nicaragua, Oettinger Da vidoff presentò il successivo blend sperimentale della col lezione Davidoff Black Band, la Davidoff Escurio. Questa linea segnò il momento nel quale in Davidoff, per la prima volta, si impiegava tabacco brasiliano in un blend, non solo per il ripieno ma anche come sottofascia. Un anno dopo,
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la linea Yamasá completò il trio che compone la Davidoff Black Band Collection. Il tabacco proveniva da una partico lare regione della Repubblica Dominicana, chiamata valle di Yamasá. Coltivare tabacco in quella regione è stata una sfida che ha richiesto vent'anni di lavoro ai master blender di Davidoff, tutti impiegati nella ricerca del miglior terreno per ottenere il tabacco necessario per il blend. Le foglie di questo specifico tabacco sono utilizzate nella linea Yamasá come ripieno e sottofascia. Quest'anno, l'azienda svizze ra ha rilasciato la Davidoff Limited Edition 2022. I Master Blender di Davidoff hanno creato un blend che combina il meglio dei tabacchi di riferimento delle tre linee Black Band Collection, in un formato gran toro.
Per celebrare questa edizione speciale, Oettinger Davidoff ha chiesto allo chef stellato Jeroen Achtien (mente dietro il ristorante "Sens" al Vitznauerhof di Vitznau, in Svizzera, e il vincitore del "Astro nascente dell'anno 2022" di GaultMillau) di creare un abbinamento da affiancare alla Limited Edition 2022. Jeroen è andato ben oltre, creando non uno ma due abbinamenti: un drink e un dessert. Abbiamo avuto la pos sibilità di parlare di cibo, sigari e altro ancora con Jeroen e Sam Reuter, Global Brand Ambassador e Head of Product Innovation di Oettinger Davidoff AG.
Ciao Jeroen, sei un fan dei sigari. Cosa cerchi in una fu mata e cosa, invece, non gradiresti trovarci? Sono un grande amante dei sigari. Certo, non ho l'esperien za di uomini più anziani che godono di questi prodotti da trenta o quaranta anni. Allo stesso tempo, penso che ciò non sia uno svantaggio perché mi offre un punto di vista diverso. Per me, la fumata di sigaro deve adattarsi al mo mento. Ciò significa che, quando sono seduto in un salot to, o all’esterno se fa abbastanza caldo, voglio godermi un buon sigaro. La sensazione è diversa rispetto a quella che provo quando torno a casa dal lavoro e mi siedo sul balcone a rilassarmi con un sigaro. Dipende davvero dal momento. Onestamente devo dire che il Davidoff Limited Edition 2022 era un sigaro adatto a diverse situazioni. Perché sa essere
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accomodante e, allo stesso tempo, ha un carattere definito. Cosa cerco in un sigaro? Davvero, mi è difficile rispondere, perché a volte cerca piccantezza, potenza o aromi di cuoio, altre volte gradisco più la dolcezza, l'eleganza del caramello o del caffè. Tutto dipende dal mio desiderio di fumata del momento. Pertanto trovo molto stimolante l’esistenza di molti sigari sul mercato. Oettinger Davidoff ti ha contattato per creare qualcosa di speciale da abbinare alla Davidoff Limited Edition 2022. Puoi spiegarci la bevanda e il dessert e il tuo approccio? La mia prima reazione è stata: "Davvero?!". Poi ho comin ciato a pensare ad un pairing con del buon cibo e un drink, con il quale poter fruire al meglio del sigaro. Poi però i miei pensieri hanno iniziato a viaggiare e, accettando la sfida, sono diventato più creativo. Mi hanno regalato alcuni sigari della Limited Edition 2022, che mi sono goduto sul mio bal cone, in solitaria. Questo mi ha permesso di assaporare e interiorizzare la personalità del sigaro con tutti i miei sensi, concentrarmi sui sapori e sugli aromi, pensando poi a come tradurli in un piatto. Sembra un'esperienza sensoriale interessante: quali sono state le tue prime idee? Il piatto che mi è venuto in mente per primo mi ha davvero emozionato. Si chiama sûkerbôlle ed è originario della re gione da cui vengo, il nord dell'Olanda. È un pane dolce con all’interno dei pezzetti di zucchero, aromatizzato con un po' di cannella. A questo pane dolce abbiamo aggiunto il for maggio blu di bufala dalla Svizzera e abbiamo creato una specie di budino di pane, alternando strati di sûkerbôlle e fette sottili del formaggio. Per armonizzare il tutto, un pas saggio in forno per caramellare lo zucchero.
In che modo questa creazione risulta rappresentativa del la Davidoff Limited Edition 2022? Le note caramellate si sposano meravigliosamente con le note di caffè nel sigaro e il formaggio blu aggiunge piccan tezza. Ma volevamo sperimentare ancora di più. Abbiamo quindi realizzato un gel con i mirtilli fermentati e una chip di mirtillo. Lo abbiamo completato con un gelato a base di banane caramellate e topinambur caramellato. Il topinam bur apporta una componente terrosa, che si riscontra an che nel sigaro. Abbiamo anche aggiunto alcuni peperoncini in questo dessert al formaggio, che abbiamo messo in una salamoia agrodolce per frenare leggermente la piccantezza e preservare le componenti aromatiche del peperoncino. Il sigaro in partenza è abbastanza dolce, ma poi emergono leggeri sentori di peperoncino. Se inizi a mangiare il dessert a metà o all'ultimo terzo del sigaro e mordi il peperoncino, ti ricorderà l'inizio del sigaro. Accanto a questo dessert spe ciale, ci godiamo un cocktail superbo, per il quale abbiamo utilizzato il rum Zacapa XO. L'abbiamo mixato con un po' di Martini Rosso e Kahlua, e l'abbiamo rifinito con schiuma di topinambur e scrumble sul top. Sapori piuttosto interessan ti che non avevo mai riscontrato prima.
Gli abbinamenti vengono creati per esaltare i prodotti e per creare un'esperienza completamente nuova. Cosa metto no in risalto le tue creazioni nella Limited Edition 2022? Ottima domanda. Come dici, i pairing possono andare in di rezioni completamente diverse. Con questo abbinamento, ho cercato di avvicinarmi il più possibile al sigaro. Anche se a volte il drink sembra discostarsi, torna comunque sempre all'aroma del sigaro. La fermentazione è una parte intrinseca della creazione di sigari ed è anche una parte significativa della tua cucina.
Direi una tavoletta di puro cioccolato con caramello salato. Oggi puoi trovarlo in quasi tutti i supermercati. Puoi anche giocarci: prendi un pezzo di cioccolato all'inizio del sigaro, un pezzo a metà del sigaro e uno alla fine. A mio parere, in realtà si sposa bene con ogni parte del sigaro. Un abbinamento ancora più semplice (che suonerà strano) è quello offerto da una banana, mentre si fuma il sigaro. La banana ha grasso, dolcezza e fruttato, tutti questi elementi sono davvero molto interessanti da combinare con un sigaro. Hai mai pensato di creare un piatto, o un drink, includendo in qualche modo il tabacco? E quale sarebbe? Finora non l'ho fatto, ma sono sempre aperto a sperimenta re. Sarebbe stimolante creare un gelato con il tabacco. Esiste un abbinamento perfetto? È sempre difficile inventarne uno, ma per me il dessert Sûkerbôlle insieme a questa Limited Edition si abbina per fettamente. Se entrambi i componenti dell'abbinamento non solo si completano ma si migliorano a vicenda, allora hai fatto centro. E penso che questo sia proprio il risultato del mio dessert e dell’edizione limitata Davidoff. Infine, Sam Reuter, quanto è stato difficile creare un siga ro nuovo che riprendesse tre precedenti blend? Creare le miscele per le nostre linee Davidoff Nicaragua, Ya masá ed Escurio è stata già una bella sfida per i nostri ma ster blender nella Repubblica Dominicana. In alcune parti ci sono voluti anni per preparare il terreno sul quale coltiva re tabacco e ottenere quindi tabacchi idonei all’impiego in blend. Da ultimo sono stato chiamato ad affrontare una sfi da nuova con l'edizione limitata 2022, combinando i rispet tivi tabacchi di riferimento provenienti da Brasile, Repubblica Dominicana e Nicaragua, tutti riuniti in un generoso forma to gran toro. Un elemento importante del lavoro è stato il bilanciamento dei tabacchi, per garantire un'esperienza di gusto versatile ma morbida per i nostri appassionati. Ormai abbiamo ricevuto i primi feedback positivi dai nostri clienti e tutti apprezzano le sfaccettature offerte da questo sigaro.
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Per me, la fermentazione apporta molti sapori, profondi ed eccitanti. Fermentando un prodotto, lo cambi anche. Da un lato cambi completamente il gusto e dall'altro lo aggiorni. Ot tieni ancora i sapori del prodotto ma cambia la loro espres sione. La fermentazione aggiunge anche una certa profondi tà ai sapori e ciò rende davvero fantastica la pietanza. Con cosa abbineresti la Davidoff Limited Edition 2022 se non avessi le tecniche e gli strumenti della tua cucina?
Qual è la fermentazione che caratterizzante la tua cucina?
1965 - STARTING AGAIN FROM SCRATCH, DON SIXTO PLANTED HIS BEST SEEDS IN THE FERTILE SOILS OF NICARAGUA. PERFECTED OVER 156 YEARS — YOURS TO ENJOY NOW. PLASENCIACIGARS.COM #LIGHTUPYOURSOUL
ROOTED TRADITIONIN From our humble beginnings in Cuba to the fertile fields of Central America to you, Plasencia Cigars are rooted in family and bound by tradition. Over the last 156 years, we’ve perfected the art of cigar making. Savor the goodness, from our soul to yours.
E’ davvero così oppure l’aficionado dovrebbe prestare più attenzione? by Giuseppe Mitolo velocemente della fascia e viceversa. Nel primo caso, nella stragrande maggioranza dei casi la causa è da ad debitarsi ad una accensione poco accurata o ad una cattiva gestione della fiamma dolce all’aperto. Altro fattore che può influenzare la combustione se si fruisce di un prodotto all’esterno, giova ricordar lo soprattutto ai giovani fumatori, è il vento. In entrambe le casistiche, dare la colpa al tor cedor o al produttore non solo è sbagliato, ma ci mostrerà, agli occhi di altri fuma tori, saccenti ignoranti. Caso leggermente diverso è quan do il ripieno brucia con maggiore difficoltà rispetto all’esterno e viceversa. Anche in questa circostanza accertiamoci che l’umidità di conser vazione sia corretta o, ancor meglio, che il sigaro non ab bia subìto sbalzi
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Sigari Difettati Manufatti affetti da problemi che si addebitano alla filiera produttiva..
Innanzitutto, prima di addentrarci nella trattazione dell’argomento, occorre partire da un dato incontrover tibile, reso palese dal lavoro del team di Cigarslover Ma gazine: nel corso delle varie fumate annuali, sia in blind taste che nelle canoniche recensioni, la percentuale di sigari incontrovertibilmente difettosi è molto, molto bassa. Cosa succede quindi nelle lounge, nelle private dimore, nei circoli o in qualsiasi altro spazio nel quale ciascun aficionado si accende un sigaro? Molti dei problemi meccanici che insorgono durante la fruizione, per la maggior parte delle volte, sono ricondu cibili a problemi di conservazione del prodotto, da parte del rivenditore o, ancora più spesso, da parte dell’utente finale. Altre volte il problema non è neppure manifesto, come nel caso di malfunzionamento di igrometri che segnano un tasso di umidità relativa confacente alla conservazione ma l’umidificazione in sé è troppo alta o troppo bassa. Vogliamo quindi passare in rassegna le problematiche più comuni che possono manifestarsi in corso di fumata, per comprendere quando e se, i difetti riscontrati, sono da addebitare realmente al produttore. “Il sigaro brucia male” Prima di analizzare le problematiche correlate alla com bustione, distinguiamo i casi nei quali la fascia bru ci da un solo lato da quelli in cui il ripieno brucia più
T alvolta può capitare che il sigaro possa brucia re male, non avere un buon tiraggio o tenda a spegnersi, persino che il fumo in bocca risul ti amaro o pungente. In queste occasioni, so prattutto il fruitore neofita (ma non solo lui), tende ad addossare la colpa al produttore. Se il sigaro presenta problemi meccanici (combustione, tiraggio, etc.) si bolla il prodotto come difettoso, si punta il dito contro il pro duttore e si fa una croce sul manufatto, giurando di non acquistarlo mai più. Ma sono davvero difetti realmente ascrivibili alla produzione?
E’ questa una casistica che viaggia quasi di pari passo con il tiraggio. Distinguiamo fra quando un sigaro tende a spegnersi appena acceso o quando ha questa incli nazione dopo diversi minuti di fumata. Nel primo caso, come già spiegato, potrebbe essere l’effetto di un’u midità di conservazione o di fruizione troppo alta. Nel secondo caso, escluso un problema di sovra umidifica zione, di umidità ambientale divenuta troppo alta o di mutamento del ritmo della fumata (stiamo intervallando
repentini di umidi tà e temperatura. In quest’ultimo caso os serviamo la fascia, che è la foglia più sensibile (e la più visibile) del sigaro: se risulta secca o peggio ancora raggrinzita significa che il siga ro ha passato troppo tempo in un ambiente secco o che, dopo un pe riodo di alta umidità, è stato riportato ad un tasso di U.R. più basso. Altro cam panello d’allarme può essere il piede: se è spaccato anche nella sottofascia, probabil mente è stato sottoposto agli stessi stress su descritti. Se siamo certi di poter escludere pro blematiche di conservazione, talvolta il problema potrebbe risiedere non tanto nella torcida quanto in un periodo di escaparate troppo breve, che non ha consentito al prodotto di spurgare l’umidità in eccesso dovuta alla fase della rollatura. Sono queste circostanze rarissime, in particolare per le produzioni caraibiche non cubane. Casistica che possiamo ricomprendere in que sta categoria è il tunneling cioè quella particolare com bustione che, riguardando una zona specifica del ripie no, viene quasi a creare un tunnel fra le foglie arrotolate. Anche questa è una circostanza rarissima e, in tal caso, il problema è a monte, nella torcida, durante la quale il torcedor non ha distribuito e rollato al meglio il bonche. “Il sigaro non tira” Fra tutti i problemi meccanici della fumata, questa for se è la casistica per la quale i produttori ricevono più improperi...ingiustamente. Anche in questo caso, prima di lanciare inutili invettive, sarebbe opportuno controlla re l’umidità, di conservazione e di fruizione. Il tabacco, come è ben noto, è igroscopico, ossia possiede una na turale propensione ad assorbire l’umidità che gli sta in torno. Per l’effetto, il tabacco aumenta le sue dimensio ni e, considerando che le foglie sono arrotolate tra loro, il loro incremento di volume occlude gli spazi vuoti che consentono il passaggio di aria. Il problema potrebbe ri siedere in una umidità di conservazione troppo alta. Per accorgerci di tale eventualità prima di dar fuoco al siga ro, dovremo fare affidamento all’esperienza: un tabacco umido ha un lieve incremento di peso, ma soprattutto risulta più pungente al naso. Sono due esempi difficili da connotare per iscritto, per i quali solo l’esperienza potrà dare conforto. Tuttavia anche l’umidità ambien tale al momento della fruizione del sigaro è decisiva. Si provi ad accendere un sigaro, sotto un pergolato, duran te un forte temporale: dapprima si noterà una difficoltà di combustione sempre crescente per giungere ad una completa occlusione del tiraggio. Esclusi questi casi, per i quali la responsabilità non può che essere del fumatore, residua una infinitesima possibilità di errore nella costruzione del sigaro: trop po tabacco, ripieno posizionato male ed altri problemi di torcida. Tutte circostanze quasi del tutto relegate al passato perché i bonche (manufatti senza la foglia esterna) prima di essere avvolti nella fascia vengono testati, a campione, con una macchina che prova il ti raggio. E’ agevole, quindi, comprendere come trovare un sigaro (e non un lotto di produzione) con un tale difetto di fabbricazione sia quasi come vincere alla lotteria... della sfortuna! “Il sigaro tende a spegnersi”
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In conclusione, come questa analisi ha tentato di dimo strare, molti dei “difetti” che spesso si addebitano alle produzioni sono riconducibili ad errori di gestione (con servazione e fruizione) di noi comuni fumatori. Teniamo lo bene a mente, prima di liberare la nostra ira funesta contro chi, con tanto sacrificio, ha realizzato un prodotto che non abbiamo saputo trattare con i giusti riguardi.
Personalmente, ho sentito asserire anche questo da chi, pesando il sigaro su una mano, decideva di non accen dere un sigaro troppo leggero. Sfatiamo subito un mito: il torcedor di una galera non ha alcun margine di libertà nell’inserire più o meno tabacco. La precisa quantità di foglie necessarie per realizzare il numero di sigari a lui richiesti sono esattamente le stesse per tutti. Inoltre, una volta terminato il lavoro, ogni mazos da lui (o da lei) realizzato è pesato e, nelle manifatture più rigoro se nei controlli, viene anche pesato un sigaro a caso da quel mazo per verificare che il suo peso sia compreso entro una stretta forbice di tolleranza. Pertanto il peso di un sigaro, da solo, non è assolutamente indice di al cunchè, men che mai di un lavoro più o meno accurato. Se mai, nel caso di un sigaro molto pesante, che al piede sembra riempito molto, con un tiraggio molto serrato e al netto di problemi di umidità, solo in questo caso si potrebbe riconoscere un errore di produzione. Tuttavia, anche in questo caso, si tratta di vere mosche bianche.
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troppo i puff), potremmo ipotizzare le cause in altro. In via residuale infatti, potrebbe trattarsi, anche in questo fenomeno, di un periodo di escaparate troppo breve o in problemi correlati al processo di cura del tabacco, al lorquando reazioni fisico-chimico devono giocare dalla parte del fumatore per poter rendere il tabacco fruibile per una fumata e gradevole al palato.
“Il sigaro è amaro/pizzica/sa di polvere” Vero campo minato del mondo sigarofilo è l’ambito de gustativo correlato alla valutazione, non professionale, di un prodotto. Già questo basterebbe come premessa per assolvere il produttore da qualsiasi componente aromatica/gustativa che non riscontra il nostro gusto. Tuttavia, per non lasciare questo aspetto privo di appro fondimento, argomentiamo meglio. E’ piuttosto raro che un produttore abbia la precisa intenzione di mettere in commercio un sigaro che faccia dell’amaro il suo punto di forza. Molto raro. Ciò posto, ancora una volta, il pro blema potrebbe risiedere nel tasso di umidità relativa di conservazione. Un tabacco umido brucia con maggio re difficoltà, restituisce meno volute di fumo e porta al palato note spigolose, amare e talvolta pungenti. Un ta bacco più secco, al contrario, sviluppa molto fumo e in bocca rende quasi una sensazione di sabbia o polvere. Il consiglio, in questi casi, è di riprovare un altro sigaro ma ad una umidità diversa e più attenta. Di sicuro la fumata sarà differente. “Il sigaro è troppo vuoto/troppo pieno”
La nuova linea premium del sigaro italiano disponibile per i migliori mercati globali, in abbinamento con tre distillati che esaltano la rotondità e il corpo del kentucky fire cured. by Giuseppe Mitolo
I l Toscano è, da oltre duecento anni, il sigaro italiano per eccellenza, unico nel suo genere su tutto il panorama mondiale: realizzato in forma bitroncoconica, senza sottofascia, con tabacchi kentucky fire cured fermentati, coltivati in Italia e in Nordamerica.
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Questa linea di prodotti mira a raggiungere sia il fuma tore estero di Toscano che il fruitore di prodotti caraibi ci alla ricerca di un gusto pieno e appagante, entrambi desiderosi però di provare un Toscano premium. Pienezza di gusto ricercata attraverso i tre blend, che mirano a celebrare, attraverso il mix delle varie coltivazioni di kentucky, il flavour italiano (con la Serie 1), il mariage fra tabacchi italiani e nordamericani (Serie
Toscano Master Aged
Per rimarcare questa storica posizione, Manifatture Sigaro Toscano ha lanciato la linea Master Aged, com posta da tre sigari uguali nelle dimensioni ma diversi nel blend, contraddistinti dal nome Serie 1, Serie 2 e Serie 3. I tre sigari, contrariamente al passato, non sono ven duti in Italia, ma sono distribuiti unicamente in alcune nazioni (Austria, Germania, Spagna, Romania, Serbia, USA e da ottobre si prevede un allargamento verso altri Paesi) per rispondere ad una precisa richiesta di pro dotti Toscano di fascia Premium, proveniente da grossi mercati esteri, primo fra tutti gli States.
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2) e il gusto nordamericano (Serie 3). Sono proposti in vendita in eleganti cofanetti da 30 unità. Ciò che caratterizza la linea Toscano Master Aged, ol tre agli specifici blend, è la sua peculiare stagionatu ra, di almeno un anno, affidata alla figura dell’affi natore. L’idea della nuova linea e dell’affinatore sono nate dall’esperienza dei master blender Toscano i quali, notando che alcuni Toscani mutavano sapori e aromi a seconda della diversa temperatura e umidità di maturazione, hanno deciso di creare appositamente dei prodotti per il progetto Master Aged. I sigari sono poi stati affidati all’affinatore, che si occupa solo del processo di maturazione, verificando i sigari, ruotan doli se necessario, ed intervenendo sui parametri di conservazione, il tutto in una speciale stanza clima tizzata appositamente realizzata da Manifatture Sigaro Toscano. Questa figura, spiegano in Manifatture Siga ro Toscano, è assimilabile a quella dell’affinatore (re finer) dei formaggi, che si occupa esclusivamente di farli stagionare al meglio, potendo intervenire solo sui parametri di conservazione.
Il team di CigarsLover Magazine ha pensato a tre pair ing, in grado di esaltare al meglio le peculiarità di cias cun sigaro.
Il Serie 1 sviluppa una fumata che al palato si rivela sapida. In corso di fumata sprigiona intense note speziate con sfumature terrose e legnose. Verso metà della fruizione si ag giungono anche aromi minerali e di noccio la. Il tutto accompagnato da una forza che resta stabile su un registro medio leggero. Il distillato in accompagnamento è un whi sky di semplice bevuta ma di grande appa gamento, il Glen Grant 12 yo. Presenta un naso ricco, dominato dai caratteri frutta ti bianchi (mela e pera) e frutta secca, con accenni agrumati e più scuri di cuoio. Al palato esplode la nota di mela, accompa gnata da caramello e vaniglia. Il finale è di media lunghezza, con deboli note speziate. E’ un whisky gentile, che compensa egre giamente tutte le componenti aromatiche del Serie 1, in particolare le lievi sensazioni piccanti. Inoltre l’ABV e il finale non trop po lungo giocano alla pari con la forza non troppo muscolosa di questo Toscano.
TOSCANO Master Aged
PAIRING Glen Grant 12 Year Old COUNTRYScotland - $ 40 | € 40 ABV - PROOF 43% - 86 CIGAR BLEND Fascia: Valtiberina (Italia), Ripieno: 50% Toscana (Italia), 50% Kentucky e Tennessee (USA)
No.1
PRICE
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Il Serie 2 porta al palato un fumo con qual che punta sapida. Nei primissimi puff giun gono immediatamente le note speziate, per poi lasciare spazio anche ad una decisa componente legnosa e a sfumature di cuoio e noce tostata. Nel tratto centrale l’amarezza si affievolisce, mentre gli aromi si delineano ancora su note speziate, di legno e noce, con l’arricchimento di sentori terrosi molto mar cati. La forza passa da medio a medio-alta. Alla leggera amarezza e agli aromi vivaci e vibranti del sigaro risponde egregiamente il Woodford Reserve Straight Bourbon. Un distillato che fa eco al Toscano con il suo naso di frutta secca, agrumi, lieve speziatura e nuance di cacao. In bocca, però, sorpren de per il suo imbocco cremoso e liscio, con gli aromi di caramello, cioccolato, vaniglia, cannella e cacao. Un sorso e un puff, fino alla fine. I due prodotti sembrano creati ad hoc per ritrovarsi con le loro differenze ma per accogliersi con i loro punti di equilibrio.
TOSCANO Master AgedNo.2
PAIRING Woodford Reserve Kentucky Straight Bourbon ABV - PROOF 45.2% - 90.4 CIGAR BLEND Fascia: Tennessee (USA), Ripieno: 50% Toscana (Italia) 50% Kentucky e Tennessee (USA)
Magazine
COUNTRY - PRICE USA - $ 50 | € 35 #3-2022 CigarsLover
25
- PRICE
Il Serie 3 parte con un fumo delicatamente sapido, arricchito da una punta di piccan te. Aromaticamente si delineano vibran ti note di torba, poi quelle, meno marca te, di cuoio e di sfumature minerali. Nel tratto centrale cresce la sapidità mentre l’amarezza resta invariata. Gli aromi con fermano la toba iniziale con aggiunta di mandorla amara e legno. La forza parte da un registro medio-alto per divenire alta. Un sigaro rustico e sotto certi aspetti spi goloso, che beneficia appieno dell’abbi namento con il rum Diplomatico Reserva Exclusiva. Il suo naso molto ricco di vani glia, confettura di frutta e cacao sembra no poter tenere testa al Serie 3. Con l’as saggio riesce a smussare la vigoria del Toscano, grazie a calde note di caramello e frutta cotta, lasciando un finale lungo e piacevole di cioccolato e noce mosca ta. La dolcezza del rum e anche il suo ABV non esagerato sono risultati vincen ti sulla forza e la mascolinità del Serie 3.
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Aged No.3 PAIRING
TOSCANO Master Diplomatico Reserva Exclusiva COUNTRY Venezuela $ 40 | € 35 40% - 80 Fascia: Tennessee (USA) Ripieno: Kentucky, Tennessee (USA)
ABV - PROOF
CIGAR BLEND
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Nel mondo dei sigari ci si imbatte, talvolta, in nomen clature che sfuggono alle classificazioni standard (Slid Lib Box, habilitada, etc.), in favore di nomignoli che, attraverso una loro peculiarità, caratterizzano anche meglio di un termine ufficiale. Uno di questi casi, con riferimento al packaging, è il coffin, astuccio di legno che, come suggerisce il nome [tradotto dall’inglese: bara] ospita un sigaro. Non esistono natali certi sul quando e da chi que sto nome sia stato utilizzato per la prima volta. Si è in uno dei pochi casi in cui una nomenclatura poco tecnica, utilizzata nel corso degli anni, è entrata di diritto nel lessico sigarofilo. Storicamente a Cuba questa tipologia di confezionamento era riservata a sigari di grandi dimensioni come il gran corona (47x235mm) e il diadema (55x233). Per la prima vitola de ga lera, i marchi Sancho Panza e Montecristo sono riconosciuti come i primi ad aver realizzato gran corona: il marchio dello scudiero di Don Chisciotte aveva in produzione il suo San chos già da prima della rivoluzione castrista, mentre il brand delle spade fissa la nascita del Montecristo A al 1971. Ne gli anni ‘80, sempre rimanendo a Cuba e sempre guardando alla produzione ordinaria, con la stessa soluzione dell’astuc cio singolo vennero realizzati il Punch Diadema Extra No.2, l’Hoyo de Monterrey Particulares, il Dunhill Havana Club, tutti prodotti ormai fuori produzione da decenni. Per quanto ri guarda la vitola diadema, nel corso degli anni si annoverano prodotti come La Escepcion Gran Gener, Punch Diadema Ex tra No. 1, Hoyo de Monterrey Monterrey e il più recente Cuaba Diadema (2003 – 2013). Per molti di questi prodotti, l’astuc cio singolo era riposto in una habilitada all’interno della quale trovavano posto altri quattro sigari confezionati nello stesso modo. Peculiarità dei diadema, inoltre, era che ciascun siga ro era avvolto in foglio d’alluminio. Giungendo ad epoca più recente e guardando alle produzioni degli altri Paesi caraibici, il coffin è utilizzato con molta più frequenza rispetto all’im piego che ne è fatto a Cuba. In R. Dominicana, Honduras e soprattutto Nicaragua, questo packaging non è riservato in via esclusiva a sigari di grandi dimensioni quanto, piuttosto, a sigari di grande pregio. Per citare un esempio esaustivo, si pensi al Davidoff Oro Blanco, uno dei sigari più costosi al mondo. Nella terra dei vulcani, invece, il coffin è usato spes so per edizioni commemorative (per citare uno: Don Pepin Coffin Da lugubre cassa per feretri, a packaging per prodotti di particolare pregio. by Giuseppe Mitolo
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Garcia 10th e 15th Anniversary), limitate (Muestra de Saka) o esclusive per qualche mercato globale (Nicarao Diadema Exclusivo Italia). In ciascuno di questi casi ma anche per tutti gli altri produttori non citati, l’astuccio ha al suo interno un sigaro di particolare valore o rarità, che mira a colpire il fu matore per l’atipicità della sua presentazione al pubblico. Da un punto di vista commerciale, questa tipologia di packaging ha diversi pregi, tutti a vantaggio del consumatore. Innanzi tutto, il confezionamento singolo consente di proteggere al massimo il sigaro, anche quando il box di vendita presenti più coffin. Molto raramente si potranno riscontrare rotture da schiacciamento o da sbalzi di umidità: la resistenza mecca nica e l’igroscopicità del legno fungeranno da cuscinetto ad ogni accidentale trauma per il sigaro. In secondo luogo, per quanto concerne l’invecchiamento, è una tipologia di soluzio ne che si presta molto bene a periodi di lunghi affinamenti, a patto di avere un prodotto che possieda alte qualità. Non è un caso se molti di questi coffin, esternamente, si presenta no laccati: la particolare vernice riduce al minimo gli scambi d’aria con l’ambiente esterno, dilatando sensibilmente i tem pi di invecchiamento (anche in questo caso, a patto che le condizioni di temperatura e umidità siano garantite, costanti e adatte al lungo affinamento). Ultima caratteristica, è la fa cilità di vendita di un sigaro singolo. In molte nazioni, la ven dita di sigari singoli è consentita solo se su ciascuno di essi vengono applicati i bolli degli importatori. Considerando che un manufatto riposto in questo particolare confezionamento quasi sempre ha un costo medio-alto, l’offerta di un astuccio singolo consente ai distributori una vendita capillare, rispet tosa dei vincoli legislativi e non vincolata all’acquisto di un box, mentre per il consumatore si traduce nella possibilità di procurarsi un solo sigaro o di optare per più esemplari. Da ultimo, una menzione speciale per i coffin che contengo no due o tre sigari. Spesso sono soluzioni adottate per eventi (come i cofanetti consegnati durante il Festival del Habano) o particolari formati (tipo Partagas Culebras o Tatuaje Fausto The old man and The C). Molti produttori li considerano coffin perché sfuggirebbero ad ogni altra classificazione e perché risultano concettualmente molto affini all’idea di valorizzare al massimo il contenuto. Arduo stabilire da quale parte dimori la verità.
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Ernesto Perez-Carrillo non ha bisogno di presentazioni. E’ una leggenda vivente nel settore, con alle spalle più di cinquant'anni nell'industria dei sigari. Ci siamo uniti a lui e Lissette per una conversazione su E.P.C. Cigar. Sei nel settore da quasi tutta la vita. Come è iniziato tutto e quali sono i tuoi primi ricordi con il tabacco e l'industria? E: Ho iniziato quando ero molto giovane, nel 1970. Mio padre aprì una piccola fabbrica a Little Havana nel 1968. Durante quel periodo gli unici dipendenti che aveva erano un torcedor e mia moglie Elena. Ci siamo sposati quando avevamo 19 anni. Quin di, dopo la scuola, lei andava a pulire la fabbrica, anillava i si gari e faceva tutto quel genere di lavori. A causa del fatto che avevamo appena iniziato, non c'era davvero spazio per un altro dipendente. Ma ricordo che mi piaceva molto suonare la mu E.P.C. Cigars
Una conversazione con Ernesto e Lissette Perez-Carrillo by Michel Arlia
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sica. Questo è quello che volevo essere: un musicista, non un produttore di sigari. Ma naturalmente, essendo sposato, avevo bisogno di sostenere le famiglie. E durante quel periodo, l'attività a Miami era molto piccola, nulla rispetto a quello che si vede oggi. Il business dei sigari, in generale, era molto piccolo. Quin di quello che facevo nel 1970 era suonare musica di notte e di giorno lavorare in fabbrica con mio padre. In quegli anni c'erano circa venti fabbriche di medie dimensioni come la nostra. Quindi Miami era come la Mecca del sigaro. Così ho iniziato con mio padre nel 1970 e al contempo suonavo nei locali. Nel 1976, però, mio padre fu colpito dalla SLA e da quel momento ho iniziato ad essere più coinvolto nell'attività, almeno fino al 1980, quando è morto. Di seguito, subentrai in tutti gli affari di mio padre e posso affermare che fu quello il mio inizio nel settore. Quindi, tenendo conto di queste date, sono nel settore sigarofilo da 52 anni. Il 1992, invece, è stato l’anno nel quale l’azienda è decollata, così come l'intero settore. Un boom molto simile a quello che stiamo vivendo oggi, dato che adesso c’è una richiesta di sigari come non si vedeva da quei tempi. Nello stesso anno i nostri sigari cominciavano a piazzarsi nelle classifiche delle riviste specia lizzate. Successivamente, nel 1999, abbiamo venduto l'attività e ho iniziato a lavorare con General Cigar. Dieci anni più tardi, decisi di rimettermi in proprio, riaprendo la mia fabbrica di sigari con la mia famiglia: mio figlio, mia figlia e mia moglie. E questo ci porta più o meno al presente. Come hai visto evolvere il mercato, durante tutti questi anni della tua lunga carriera? E: Quando ho iniziato, la maggior parte erano piccole imprese a conduzione familiare che vendevano sigari a livello locale. Alcune di quelle società vendevano anche a livello naziona le, ma quantitativi di prodotto molto piccoli. In quegli stessi anni, fra il 1970 e il 1974, la gente ha iniziato a spostarsi in Nicaragua e Honduras. Di conseguenza si cominciò ad av vertire l’ingresso nel mercato di nuovi prodotti e gli affari co minciarono a rallentare per i produttori di Miami fino al punto in cui molte piccole fabbriche fallirono. Molti cominciarono a delocalizzare la produzione di sigari in altri Paesi. La nostra fabbrica restò a Miami e ricordo che, quando proposi a mio padre di trasferirci in Nicaragua o in Honduras (aveva forse 73 anni e probabilmente già avvertiva qualcosa) lui rifiutò, sostenendo di essere troppo in là negli anni per un passo del genere. Nonostante la risposta di mio padre, in cuor mio continuai a pensare che il trasferimento fuori Miami sarebbe stata la strategia migliore per far crescere il business. Quan do rilevai l’attività nel 1980, la prima domanda che mi posi fu “come possiamo mantenere a galla l'attività?” Perché era dif ficile competere con aziende che producevano sigari in altri Paesi: avevano prezzi migliori e margini di guadagno migliori. Di contro, il costo della vita a Miami cominciò ad aumentare e gli spazi di crescita dell’azienda erano risicati. Miami è tor nata in vita durante l'emigrazione di massa da Cuba nel 1980. E poi, negli anni '90, c'è stato un altro afflusso di produttori di sigari cubani. Quindi siamo stati in grado di fare almeno più sigari. Avevamo una trentina di torcedores durante il boom e producevamo forse quattro o cinquemila sigari al giorno. Fu per noi un momento positivo. Nel 1996 decisi di trasferirmi nella Repubblica Dominicana e continuare ad espandere l'at
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tività. Nel 1999, come detto, abbiamo venduto l'azienda e poi ci siamo trasferiti alla General Cigars. Hai quindi assistito a molte tendenze. Ci sono delle tendenze per le quali puoi sentirti “felice” che siano passate? E: Bella domanda. Penso di aver assistito a molte tendenze positive, come la tecnologia sempre più presente e di suppor to (ma sempre fino ad un certo punto), metodi di coltivazione migliori e molto raffinati e metodi di coltivazione del tabacco che diventavano più ecosostenibili. Intendo dire che molte cose buone si sono susseguite in questi anni, sia dalla parte della coltivazione del tabacco sia nella produzione di sigari. Ci sono stati molti cambiamenti positivi dappertutto, non solo per le fabbriche ma anche per le persone che lavorano nelle vendite, nella finanza e nel marketing. Durante il boom di produzione, chiunque avesse capitali da investire è entrato nel business. E c'era una tale richiesta di sigari che, qualunque cosa qualcuno facesse, aveva una buona opportunità di venderli perché c'era un’alta domanda. Ma dopo il boom tutto si è sgonfiato e penso che molti degli investitori iniziali abbiano lasciato il mercato. Se da un lato è stato bello assistere e vivere quel boom, allo stesso tempo ha indotto molte persone che forse non avevano alcuna esperienza nell'industria dei sigari ad entrare e cercare di trarne vantaggio. L’attuale boom è probabilmente vicino o più grande del precedente. Molti produttori attuali sono nel business per ché avevano già esperienza nel settore. Non vedi più gente che arriva e dice: "Ehi, facciamo un sigaro perché questo è il trend adesso. Sono sicuro che possiamo fare un sacco di soldi con questo prodotto". Vedere questi investitori, arrivati solo per raci molare qualche soldo in più, che da tempo hanno abbandonato il settore...beh, mi rende felice. Con così tanti anni alle spalle, probabilmente hai creato oltre un milione di blend. Ti sei mai ritrovato a corto di idee e cosa continua a motivarti nel continuare a creare nuovi blend? E: Questa è una domanda interessante perché quando realiz zi un sigaro, non stai necessariamente pensando a farlo. Mi spiego meglio. Talvolta fumo un sigaro del Nicaragua, di Cuba, dell'Honduras o di qualsiasi altra provenienza e lo trovo inte ressante. In quel momento in me scatta una specie di sfida su come realizzare un prodotto che possa tendere a quelle deter minate caratteristiche o creare qualcosa di migliore. Non dico necessariamente: "Va bene, voglio fare questo tipo di sigaro. Vo glio questo tipo di sapore". Questo è il modo in cui lavoro. Lavoro per aromi e determinati punti di forza a seconda dei blend che stiamo cercando. E ci deve essere anche un qualche tipo di con cetto di fondo. Forse Lissette o mio figlio talvolta sono venuti da me dicendomi: "Ehi, papà, stiamo pensando di creare un pro dotto". È stato il caso di La Historia, di Encore, di Pledge. "Stiamo pensando di farlo. Abbiamo questa idea. Ci lavoreremo e poi ve dremo cosa possiamo sviluppare". E poi una volta che si inizia, ci riuniamo tutti. Abbiamo una squadra in Repubblica Dominicana e qui negli Stati Uniti, e iniziamo a provare le diverse miscele. E possiamo passare attraverso 7, 8 o 10 blend e talvolta arriviamo ad esclamare: "Lasciamo perdere, non siamo sulla via giusta. Ricominciamo". Poi arriva quel momento speciale, durante il quale stai semplicemente fumando un sigaro ed esclami: "Sai una cosa? Eccolo!". Perché realizzando cinquanta o cento sigari,
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sai di doverli esaminare tutti. E non tutti ti restituiranno quella sensazione o esperienza che stai cercando. Ma una volta che ne prendi uno o due, dici: "Va bene, ok. Questa è la strada da percorrere". Perché altrimenti, ci vuole un'eternità per farlo. Ma una miscela richiede da sei mesi a uno o due anni. Se provi a fare qualcosa in fretta e lo metti sul mercato senza davvero fare i passi giusti, ne paghi le conseguenze. Sei stato anche tra i pochi che hanno aperto la strada ai sigari di ring 60. Ora che la linea INCH ha dieci anni, cosa pensi di fare con quella linea? E: La INCH è una linea molto forte per noi. Stiamo lavorando su diverse novità presto in uscita, ma probabilmente Lisset te vi potrà aggiornare meglio. Abbiamo una nuova versione di INCH Nicaragua, che sarà presto distribuita in Europa. Posso affermare che riponiamo molta fiducia nei sigari con ring gau ge sostenuto. Una delle nostre linee più vendute è la INCH 7 by 70 Maduro. I “big ring gauge cigars” resteranno stabili nella nostra produzione.L:INCHNicaragua è una partnership che abbiamo con Plasencia. E volevamo fare un sigaro in Nicara gua perché, a proposito di tendenze di cui parlavamo prima, è un posto molto “caldo” per quanto riguarda il tabacco e la produzione di sigari. Ci siamo rivolti a loro perché hanno molti tabacchi di qualità che possiamo impiegare per la realizzazione di sigari di grosso calibro. Rimaniamo sempre pienamente impegnati nell'esplorazione di blend e formati innovativi e tutto ciò che ha a che fare con i sigari di ring gauge sostenuto. Attualmente stiamo curando il nostro portfolio concentrandoci molto sulle linee Perez-Carrillo e INCH ma stiamo anche rilanciando linee diverse, con nuove uscite e quant’altro. Con la INCH Nicaragua vogliamo ricordare a tutti che siamo ancora grandi estimatori dei “big ring gauge cigars”. Una caratteristica della INCH che ci piace condividere con tutti è che mio padre realizza quel sigaro in modo che anche chi non
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ama il formato possa esplorarlo senza sentire la pesantezza di avere fra le dita un mito o una percezione del genere. Ecco per ché proponiamo diversi formati e, nonostante tutti questi anni, continuiamo ad essere ancora entusiasti della scelta. Rimaniamo sui big ring gauge cigars. Quanto è difficile creare un sigaro di grandi dimensioni? E: Hai così tanto tabacco da inserire e ogni foglia è importante quanto l'altra. Quando realizzi un sigaro del genere cerchi di ot tenere un gusto specifico e una certa forza. Una delle caratteri stiche dell'INCH, a parte il calibro, è che il blend deve essere per fettamente bilanciato. Diversamente, otterrai un sigaro senza il flavour che cercavi oppure privo di forza o insipido. Per questo motivo, in fase di creazione del blend, devi trovare tabacchi che non si scontrino fra loro ma si armonizzino al meglio. Quali sono le varietà di tabacco che preferisci? E ce n'è una alla quale hai rinunciato di lavorarci, nonostante i tentativi? E: È stato il caso di un tabacco del Nicaragua, dell'isola di Ome tepe. Ed è una storia divertente perché avevamo comprato circa 3000 - 3.500 libbre perché pensavo di iniziare a usare questo tabacco. Avevamo provato tutti i tipi di blend, senza trovare quel lo giusto? Ad un certo punto mi son detto: "Sai una cosa? Vado solo a vedere se riesco a sostituire questo tabacco". Quindi ab biamo fatto dei campioni, che ho portato qui a Miami. Una volta arrivato ho pensato "Aspetta un minuto. Devo tenere questo ta bacco perché può fare strada. Ha delle potenzialità. Ha qualco sa di speciale che non trovo in altri tabacchi nicaraguensi.” L’ho tenuto e l’ho messo da parte, in attesa di trovare un blend giusto, magari per un’edizione speciale, chissà. Ho imparato che non c'è tabacco che non sia buono ma è solo il modo in cui lo utilizzi in blend, perché non tutti i tabacchi potrebbero essere buoni da soli. Ci provi ad integrarlo con altri tabacchi, ma non funziona. Occorre solo avere la pazienza di trovare quella particolare foglia che funzionerà insieme alle altre. Allora avrai un buon sigaro. Se hai un tabacco ben fermentato e ben invecchiato, dubito possa esisterne qualcuno col quale non si possa lavorare. Lissette, il cambiamento del mercato in questi due anni e mezzo di pandemia è stato senza precedenti. Ritieni che que sti cambiamenti siano stati superati?
L: Ricordo che quando tutto è iniziato, ciascuno di noi ha inizia to a preoccuparsi della vita umana e di cosa sarebbe successo a persone come i tuoi genitori ma anche a noi stessi. Ritengo che quella paura, credo, sia sempre primaria rispetto al resto. Poi inizi a pensare agli affari e a chiederti quali ripercussioni po trà generare. Pensavamo che la situazione avrebbe avuto un impatto negativo immediato perché, quando le persone sono a casa, non sai cosa accadrà. Non immaginavamo neppure che il governo avrebbe partecipato nella misura in cui lo ha fatto. Dovevamo pagare i dipendenti e i negozi nel frattempo chiude vano. Sorprendentemente, come ben sapete, le persone hanno iniziato a fumare di più stando a casa e le vendite dei sigari sono aumentate in modo significativo. Penso che sia stata un'espe rienza molto illuminante, nella quale sono entrati in gioco molti nuovi consumatori. Molte persone che forse fumavano sporadi camente o solo durante il fine settimana o dopo il lavoro, ades so erano a casa, probabilmente sedute all’esterno a fumare un sigaro. È stata una grande esperienza di apprendimento per noi vedere come questo, suppongo, abbia creato molti più fumatori.
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Della vostra produzione, qual è il tuo sigaro preferito? E: Il mio preferito? Bella domanda. L: Il mio è La Historia. E: Una linea che mi piace molto è l'Encore. Per qualche ragione, mi piacciono tutte e quattro le vitolas. Ma anche la Pledge, della quale amo i tre formati, forse con una leggera preferenza per il cepo 58, l'Apogee. E poi La Historia: penso che la mia preferita sia, probabilmente, la E-III. Ma sceglierne solo uno è difficile, per ché dipende dal momento in cui voglio fumare. Quando voglio fumare un sigaro, anzi, il mio sigaro di tutti i giorni, mettiamola così, è una delle linee Encore. Detto questo, stiamo lavorando su blend dei quali sono molto entusiasta. Fumi sigari di altri brand? Controlli come stanno lavorando i tuoi competitor? E: Sì, lo faccio. Ogni volta che posso, compro dieci, quindici sigari diversi fra quelli realizzati da altri produttori e li fumo lentamente. Analizzo dove si trovano, come progrediscono, come invecchia no. Credimi, lo faccio per molti prodotti sul mercato. Intendo dire che qualsiasi sigaro venduto cerco sempre di provarlo. Tutto questo fa solo parte del mio lavoro. E, devo ammetterlo, ci sono sigari che mi piacciono molto. E questo mi crea un terreno di sfida: come faccio a competere con questo prodotto? Come posso arricchirlo? Come posso realizzare qualcosa di migliore? Si tratta di essere sfidati tutto il tempo. E uno dei modi migliori per farlo è testare i sigari dei tuoi diretti concorrenti. Come vedete la vostra azienda nei prossimi 5 o 10 anni? L: Beh, penso che mio fratello ed io inizieremo ad assumere responsabilità sempre maggiori. Intendo dire che, pur avendo un’ottima gestione del lavoro, come mio padre ci insegna, oc corre sempre stare dietro a tutte le fasi di produzione. Tutto que sto lui l’ha gestito da solo fra il blending vero e proprio e tutte le altre operazioni di manifattura. Penso che saremo più consci di tutte le fasi di produzione. Penso di aver imparato qualcosa sul blending nel corso degli anni. Sin da quando ero molto giovane mio padre mi coinvolgeva in questo. Tuttavia non mi sentirei nel la posizione di andare a creare un sigaro domani o iniziare qual siasi altro compito che richiederebbe conoscenze ed esperienze che in questo momento non posseggo. Si spera che i nostri figli possano essere coinvolti in questo e che contineremo ad anda re avanti per generazioni e generazioni. Mio padre ha un talento e una conoscenza unici nel blending che risultano fondamentali per il nostro successo. E sento che sarà ancora in giro per la fabbrica ancora per molti altri anni. Quindi siamo molto emozio nati quando lo sentiamo parlare di un nuovo blend che gli piace fumare perché lo conosciamo come un uomo molto duro con se stesso. Tra cinque o dieci anni continueremo ad evolverci. E: Come dice Lissette, saremo ancora in questo settore nel lun go periodo. E vogliamo esserci per molti anni. Ad un certo punto non sarò così coinvolto negli affari, ma quando accadrà vorrei che la società possa godere ancora di ottima salute. L: E lo vediamo. È molto generoso con la sua conoscenza. E: Quindi stiamo lavorando per questo. Questo è il nostro obiet tivo. Perché, come ha detto Lissette, hanno ancora molta strada da fare e i nipoti ne avranno ancora di più. Abbiamo una grande società e un grande marchio, quindi vogliamo che tutto ciò con tinui a vivere per molti anni ancora.
VEINTERACTIPAGE
Negli ultimi due anni, la pandemia di Covid-19 è stata un argomento inevitabile, anche nel mon do sigarofilo. Tanti sono stati gli ambiti di questo settore ad essere stati colpiti, ma quelli che hanno subito dei veri stop sono state le fiere, in particolare quella di InterTabac, che ha dovuto cancellare l'evento in presenza per due anni di seguito. La prima edizione in assoluto di questa fiera si svolse il 19 agosto 1978. A quel tempo la superficie espositiva era di 4.000 metri quadrati ed erano presenti 78 espositori. Du rante quei due giorni di InterTabac si registrarono 1.750 vi sitatori. Da allora, la fiera si è sempre tenuta ogni anno a Dortmund, tranne nel 1986, quando la sede fu spostata ad Hannover, e durante la pandemia di Covid, quando l’evento è stato del tutto cancellato. Fino all’ultima edizione, celebra tasi nel 2019, la fiera era cresciuta fino a dieci volte la sua dimensione originale, raggiungendo i 40.000 metri quadrati espositivi. Analoga crescita si è registrata per espositori e visitatori, saliti rispettivamente a 520 e 13.800.
La più grande fiera del mondo torna dopo una pausa di due anni. by John Jeremy
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Intertabac
Durante questi due anni, allorquando gli eventi fieristici han no subito una sospensione imposta dalle normative per contrastare la pandemia, alcuni hanno messo in dubbio l'importanza delle fiere. Sabrine Loos, CEO del gruppo We stfalenhallen, ci racconta che "dopo più di due anni di Coro na, sentiamo tutti chiaramente una cosa: le persone voglio no tornare a riappropriarsi del loro tempo libero. Visitatori, espositori e partner ci restituiscono esattamente questo, da più fronti. In futuro, l'attenzione continuerà sempre a con centrarsi sulla fiera nella sua dimensione fisica ed esperien ziale dell'evento, dal vivo ed in loco. Nonostante gli eventi
Ora che il mondo sembra tornare lentamente alla normali tà, l'InterTabac e l'InterSupply, le più grandi fiere mondiali di prodotti del tabacco e accessori per fumatori, torneranno a svolgersi il prossimo settembre, dal 15 al 17, al Westfa lenhallen di Dortmund, in Germania. Le date in cui si tiene la fiera sono uno dei cambiamenti più evidenti. "Rinviando di un giorno il duo fieristico InterTabac e InterSupply, rispon diamo a una richiesta dell'industria, in particolare dei pro duttori di sigari, che desideravano più giorni lavorativi nel programma fieristico. La scelta di terminare la fiera il saba to si sta rivelando una scelta vantaggiosa per visitatori ed espositori, poiché di solito si trovano voli e collegamenti di viaggio migliori", afferma Sabine Loos. "Inoltre, per la prima volta, stiamo traghettando le due fiere sulla nostra piattaforma internet 'Business Insights'", con tinua la signora Loos, spiegando nel dettaglio la strategia.
virtuali siano stati comunque idonei a generare contatti in teressanti fra le varie parti coinvolte, l'esperienza dal vivo ri mane una parte indispensabile non sostituibile. Tuttavia, per uno sguardo al futuro, vale anche la pena dare una rapida occhiata al passato. Prima della pandemia, 212 milioni di euro venivano spesi ogni anno da visitatori ed espositori in occasione di fiere ed eventi a Dortmund. Quasi duecento mila pernottamenti nella città di Dortmund sono attribuibili all'attività del gruppo di società Westfalenhallen e circa 2200 posti di lavoro a Dortmund dipendono dalla Westfalenhal len, come hanno dimostrato gli ultimi studi. E la ripartenza dell'InterTabac è già un forte segnale di come la gente inten da tornare a partecipare nuovamente ad eventi di ogni tipo".
"Questa scelta offrirà informazioni aziendali attuali, innova
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E, ultimo ma non meno importante, offriamo ancora una volta ai visitatori del settore un interessante pro gramma di supporto in loco che, riprendendo gli argomenti di tendenza di "Business Insights", continua a consentire lo scambio fisico di informazioni, una volta giunti negli spazi fieristici. Quindi offriamo una sintesi finemente armonizzata fra l’innovazione e quanto già provato e testato". Infine, alla domanda sulle aspettative per quest'anno, la Loos conclude: "Prima di tutto, siamo molto lieti che Inter Tabac possa tornare a svolgersi di nuovo in presenza. Ab biamo una buona risposta dalle prenotazioni e l'industria del tabacco ci segue. Stiamo attualmente lavorando a pieno ritmo per garantire che il prossimo InterTabac sia di nuovo un momento clou assoluto per l’intero comparto produttivo.
zioni e tendenze di prodotto, approfondimenti del settore, conferenze e podcast specializzati. Inoltre, Business Insi ghts offre un archivio di informazioni completo, con studi internazionali, webinar e notizie su sviluppi innovativi o ade guamenti legali nell'industria del tabacco. In questo spazio virtuale le parti interessate ai prodotti del tabacco, degli ac cessori per fumatori e della produzione, hanno il polso della situazione tutto l’anno, non solo all’InterTabac e all’Inter Supply. Questa estensione del duo fieristico fisico, che con sente di avere sempre a disposizione aree di presentazione, networking e trasferimento di informazioni e dati, è unica nel settore.
E siamo molto fiduciosi che ci riusciremo. Di conseguenza, ci aspettiamo di vedere di nuovo molti volti familiari, di tor nare a vivere stimolanti discussioni di persona, il tutto spe rimentando una versione di InterTabac a 360 gradi".
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Humidor
Nel corso degli ultimi decenni la Cedrela come il migliore fra i legni di un by Mario
I l momento che, senza termine di smentita, segna il passaggio da saltuario fumatore di sigari ad aficiona do in apprendimento è l’acquisto di un humidor. Così, prima di soppesare un acquisto, scatta subito la ri cerca di informazioni, su internet, tramite il rivenditore o attraverso i consigli di aficionados di lungo corso. Molto spesso queste fonti restituiranno un’informazione molto ricorrente: il cedro spagnolo è il materiale perfetto per un humidor. La cedrela odorata, meglio conosciuta come Ce dro spagnolo, è da sempre il materiale più utilizzato per la costruzione degli humidor. Tuttavia, prima di comprende re quale sia il miglior legno o se il cedro spagnolo sia unico ed inimitabile, occorre approfondire il concetto di humidor, dell’igroscopia e delle peculiari proprietà del legno. L’humidor è un contenitore ermetico che ha il compito di custodire i sigari, mantenendoli nelle condizioni ideali per un’ottimale conservazione, in un lasso di tempo molto lungo. Queste condizioni vengono rese possibili grazie ad un sistema umidificante ed alle proprietà fisico-organo lettiche naturali del legno impiegato. Tralasciando i vari sistemi umidificanti e le varie tipologie di humidor, che spaziano dai travel humidor ai walk-in, è bene mettere a fuoco le caratteristiche che dovrebbe avere la struttura in legno Qualunquedell’umidificatore.tipologiadilegname possiede una peculiare proprietà igroscopica che permette al legno di assorbi re l’umidità dall’ambiente circostante, di trattenerla e ri lasciarla. Proprio come questa proprietà, ogni essenza (intesa come tipologia di legno) tende ad avere profumi
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Humidor wood
Cedrela Odorata è stata celebrata un humidor: è davvero così? Amelio propri e ad essere più o meno resistente alle forze meccaniche, ai funghi e agli insetti del legno. Impiegare un legno al posto di un altro all’interno dell’humidor può influenzare l’umidità relativa, favorendo direttamente la corretta sta gionatura del sigaro, evitando l’essiccazione o la sovra umidificazione. Il legno di un humidor, infatti, è l’unico materiale che effettivamente isola i sigari dall’esterno, fungendo da barriera tra l’umidità e la temperatura interne e l’ambiente in cui è posto. Si può quindi concludere che, quella igroscopica risulta essere una, se non la più importante, delle caratteristiche che un’essenza dovrebbe avere per essere adibita alla co struzione di un humidor. Tornando alla cedrela odorata, è una tipologia di legno che mantiene inalterata la sua fama perché ha la naturale proprietà di riuscire a resistere molto bene agli sbalzi di umidità, alla marcescenza, a repellere gli insetti danno si e a rilasciare un gradevole profumo. Tutti motivi per i quali non è un caso se molti prodotti vengono avvolti in sottili fogli di cedrela odorata prima di essere immessi nel mercato. A ciò si aggiunga una straordinaria facili tà nella lavorazione di questo legno in quanto possiede una durezza molto bassa. Punto critico di questo mate riale ligneo è la scarsa attitudine alla finitura, motivo per il quale i produttori tendono sempre a rivestirlo con im piallacciature di essenze più nobili. Tuttavia, il vero “pro blema” di questa essenza è il suo costo come materia prima, dettato dall’esclusivo e particolare impiego e dalla provenienza (di solito Africa o Sud America): mediamente
il prezzo è di 3.500 Euro/m3. Con queste cifre, non tutti gli humidor possono essere costruiti con cedrela odorata, in particolare quelli di fascia economica. Ma è davvero indispensabile la cedrela odorata per un humidor? La risposta è no. Ci sono diverse essenze che possono essere utilizzate in sostituzione e uno fra tutti è il mogano che, con i suoi 2.000€/m3 ca., riesce egre giamente a soddisfare le caratteristiche di un humidor. Al contrario della cedrela odorata, il mogano è molto più duro, ha una buona resistenza alle sollecitazioni, gode di un buon grado di igroscopicità e di un’ottima attitudine alla finitura. Oltre a questo, ha un odore meno persistente della cedrela odorata facilitando la conservazione delle proprietà organolettiche originali dei sigari. Questa pro prietà, però, può rappresentare anche un punto debole, in quanto alcuni parassiti del legno, ma anche del tabacco, potrebbero attaccarlo. Proseguendo nell’analisi delle ti pologie di legname più idonee ad essere impiegate per la costruzione di un humidor, troviamo il noce che, al co sto di 2.500€/m3 ca., offre un’ottima durezza, una buona stabilità e resistenza alle sollecitazioni, senza tralasciare l’incantevole venatura che tutti ammalia. Ha una bassa igroscopicità e quindi non assorbe facilmente l’umidi tà. Questo fa sì che goda di un’ottima struttura che non tende a deformarsi. Lato negativo: se posto in condizioni sfavorevoli, può essere soggetto ad attacchi fungini e di tarli. Un legname meno nobile ma ben adatto allo scopo è il frassino, che gode di un’igroscopicità lodevole, una media durezza e buona resistenza alle sollecitazioni. La sua superficie è adatta a diverse finiture anche se la più apprezzata è quella detta “a poro aperto”. Anche il frassi no può essere soggetto ad attacchi fungini o tarli se mal conservato. Il costo di questa essenza è di 900€/m3 ca. Talvolta anche il ciliegio può rappresentare un’alternativa, anche se è molto igroscopico e non gode di un’ottima stabilità e durezza. Molto gradevole alla vista con la sua venatura, il costo è di 1.500€/m3 ca. Se poi si è alla ricer ca di un’essenza più ricercata si può optare per il palis sandro che vanta un’ottima durezza e resistenza alle sol lecitazioni. La sua bassa igroscopicità rende molto stabili le creazioni fatte con questo legname che si presta molto a diverse tipologie di finitura. L’unico inconveniente, sta volta, è il costo che si aggira sugli 8.000€/m3. Questi sono solo alcuni dei legnami che possono pre starsi a sostituire il tanto osannato “Cedro Spagnolo”. Ogni essenza ha i suoi pregi e i suoi difetti come anche la cedrela odorata. A ciò si aggiunga che molte altre essen ze, ben più nobili, possono essere impiegate per la co struzione di un humidor, a patto che venga custodito nel migliore dei modi e magari assicurarci che i sigari abbia no una provenienza certa, per evitare che siano veicolo di parassiti come il bicho. In conclusione, più che affidarci ciecamente ai dogmi tramandati, dobbiamo essere certi che nel nostro humidor inseriremo sigari “sani” perché con un sigaro che fa da veicolo al tanto odiato bicho, non c’è cedrela odorata che resista ad un attacco tanto igno bile e furtivo.
48 #3-2022 CigarsLover Magazine CIGARS
INTERACTIVE PAGE Subscribe to the newsletter Stay tuned and don't miss any new CigarsLover Magazine issue. WINTER 2020 CIGAR & CHAMPAGNE PAIRINGS - TRUFFLE - HIGHEST PROOF BEERS - THE MEDALS OF WINE - HOT CHILI BEST RUM & WHISKY OF 2020 - BOTTLED IN BOND - BLENDED WHISKY - BLOOD AND SAND - GLENCAIRN 2020 EPILOGUE - SAINT LUIS REY - RICKY RODRIGUEZ - THE FUTURE OF LOUNGES - NICHOLAS MELILLO - CIGAR AWARDS BEST 50 CIGARS YEAR of the
PAIRINGS 52CIGARS#1-2022 CigarsLover Magazine
L’abbinamento
sigaro-distillato appartiene a un ambi to particolare e spesso però i risultati raggiunti non sono quelli sperati e i pairing possono dare tanta emozione quanto insoddisfazione. Basandoci sugli anni di esperienza nel lavoro con sigari e distillati, abbia mo pensato a uno schema chiaro e semplice, ma al tempo stesso oggettivo. Ci siamo dati alcune regole, che seguono.
53#1-2022 CigarsLover Magazine
Formato dei sigari: la scelta ricade principalmente su formati che restituiscono una fumata relativamente breve, che a differenza di formati dalle dimensioni generose, tendono ad avere un’evoluzione meno pronuncia ta, fattore che risulta complesso da gestire nell’ap proccio al pairing, dato che lo stesso connubio po trebbe risultare molto performante al principio, per poi deludere nei successivi tercios o viceversa. La scala di valutazione centesimale. Valuta esclusiva mente il pairing, non le qualità individuali di sigaro e Neldistillato.caso in cui si abbiano prodotti eccellenti, ma un pairing squilibrato e poco coerente, il voto risulterà basso. Al contrario, l’ottimo matrimonio di due prodotti di discre ta qualità potrebbe dare luogo ad una valutazione anche molto positiva. La Degustazione: Naso, Palato, Finale. Dato che il nostro obiettivo è esplorare la complessità di un ab binamento, abbiamo pensato fosse appropriato declinare l’esperienza nei tre ambiti, seguendo quanto si è soliti fare con i distillati, cosa che avviene anche in ambito sigaro, con gli aromi a crudo, quelli in fumata a sigaro acceso, e con la persistenza. Il Confronto: 1 Sigaro con 2 Distillati. Abbiamo deciso di partire dalla selezione di un sigaro, e por ci una specifica domanda relativa all’abbinamento con il distillato. Forse con questo sigaro è preferibi le una gradazione alcoolica meno elevata? Forse le botti ex-sherry oloroso si sposano meglio di quelle moscatel con questo blend del sigaro? Forse l’ec cessiva torba nasconde le note più sofisticate del sigaro? Allo scopo di rispondere alla domanda ab biamo selezionato due distillati che ci aiutassero a investigare la questione, andando ad analizzare quale dei due sia il migliore partner.
Aging particolarmente diffuso, pairing a volte problematico.
54 #3-2022 CigarsLover Magazine CIGARS
Sherry
by Simone Poggi Dopo alcune escursioni nel complesso mondo degli abbinamenti ci addentriamo in un territorio minato: il pairing dei sigari con i whisky invecchiati in botti che hanno contenuto sherry. Ci sentiamo di definire que sto ambito molto difficile, regno degli esperti, in quanto vi e’ una grandissima differenza tra distillati che hanno goduto di un invecchiamento esclusivamente in botti di primo riempi mento, dalla tannicita’ invadente e persistente, dei veri e propri “sherry-monster”, magari per tempi non lunghissimi, rispetto a “anziani” whisky che hanno sfruttato per molti anni i gentili influssi di botti refill. Nel primo caso l’impresa di affiancare un tabacco sufficiente mente intenso e’ ardua, e si limita a veri e propri “powerhouse”, principalmente provenienti dal Nicaragua: un Plasencia Alma Fuerte, un Padron Anniversary Line 1964 o meglio ancora si gari con capa Connecticut Broadleaf (un Liga Privada di Drew Estate, un Mi Querida di Dunbarton Tobacco). A Cuba solo alcuni moduli potrebbero trovare posto, ad esempio un D4 di Partagas o un Royal Corona e Belicoso Fino di Bolivar; di sigari cubani e di alcune loro “asperita’ parleremo tuttavia in segui to. Solo questi intensi manufatti possono “intaccare” la coltre di frutta rossa, uvetta e cioccolato che pervade questi distil lati, siano essi un Glendronach o un Kavalan Oloroso Sherry. Si tratta di assonanze importanti, con cacao in similitudine e tabacco oscuro, terra e sentori di cuoio molto animaleschi. E’ necessario tuttavia un distinguo; ci sono al momento sul mer cato distillati cask strength la cui componente vinosa e’ tale da sconfinare nei sentori chinati, i quali rendono difficile ogni sorta di pairing; il Kavalan Solist Oloroso e’ ad esempio un ec cellente whisky, ma l’elevato ABV (oltre 59%) e l’estrema tanni cita’ unita all’intensita’ dei sentori fruttati appiattisce quasi ogni tabacco che gli si voglia avvicinare. Se invece si sceglie, come spesso e’ saggio, una via di mez zo, cioe’ una maturazione del whisky sempre in sherry, che sia Oloroso o PX, ma con botti meno attive, il distillato finale sara’ piu’ gentile ed aperto al pairing, soprattutto aggiungendo una dolcezza di frutti rossi che aiutera’ il tabacco non esaspe randone i contributi. Ci sono sherried piu’ secchi, come alcuni Benriach, austeri ed eleganti, che si sposano bene in asso nanza con sigari piu’ legnosi (as esempio alcuni formati di Ramon Allones o di Romeo Y Julieta), distillati piu’ morbidi ed “abboccati”, quasi golosi, come certi Ben Nevis e molti Glenal lachie, che preferiscono grasse e ricche capas messicane San Andres Negro, come quelle che provengono dalle piantagioni
Turrent, in modo tale da creare un profondo colloquio sui toni cioccolatosi, speziati e complessi. Una delle caratteristiche peculiari degli invecchimenti in sherry e’ l’attenuazione delle note piu’ sapide da parte della marcata dolcezza del distil lato, con note meno fresche e fruttate tipiche degli whisky ex-bourbon. Proprio per questo risultano piu’ efficaci alcuni pairing che ci eravamo sentiti di sconsigliare in altri episodi di questa rubrica; sigari sapidi e acuti, con note di peperoncino come gli AJ Fernandez Last Call o gli Joya Red di Joya de Nicaragua possono adesso risultare molto azzeccati, se uni ti a distillati di buona dolcezza, evitando l’effetto di iper-sen sibilizzazione della punta della lingua che si avrebbe con un Bunnahabhain in bourbon. I prodotti con marcate caratteri stiche “sherried” consentono anche di “levigare” e “smus sare” le asperita’ di sigari con tabacco di un certo carattere, ma dalla giovane eta’, che ancora sfoggiano l’irruenza tipica degli adolescenti; e’ il caso di molti cubani di recente produ zione (Partagas o RyJ Cazadores) per i quali spesso si pro pone di attendere qualche anno di attento invecchiamento prima di degustarli. Tali prodotti dovrebbero beneficiare di un pairing con un Glenfarclas o un Aberlour. Si vuole provare una dissonanza? Sigaro erbaceo e amaricante (diremmo un Alec&Bradley Gatekeeper) e un distillato di buona dolcezza, pulizia e freschezza come quello di Mannochmore; il risul tato puo’ davvero essere complesso e fuori dagli schemi...
In ultima istanza il distillato in sherry e’ un vero mare, ma il naufragare in questo mare e’ davvero dolce...
55#3-2022 CigarsLover Magazine
DIMENTIONS 46 x 159 mm
potrebbero sposarsi bene con due prodotti non
marcanti, quali
e di
COUNTRY NICARAGUA COUNTRY CUBA COUNTRY DOMINICAN REPUBLIC STRENGTH • • •• PRICE $ 6 | € 11.5 STRENGTH • • • • PRICE $ N/A | € 13.5 STRENGTH • • • • PRICE $ 20
PAIRING SpiritsCigars& WINSTON CHUR. LATE HOUR TORO
Ila 12yo e il bourbon di Koval. Il
poi protagonista, con un finale di erbe aromatiche e freschi echi balsamici. Le nuances sofisticate del
sky è
Il sigaro è molto equilibrato, con note di cacao e terra, ac compagnate da una soave pepatura, che si mantiene in sottofondo. La base è leggermente sapida. Si aggiungono poi aromi di legno ed echi affumicati. Le tonalità profonde possono aiutarci ad investigare il rapporto con due diversi whisky invecchiati in sherry, uno più secco ed austero ed uno più fruttato e godurioso. JOYA SILVER ULTRA (6 162 mm (6 ½") | 18 LUIS REY REGIOS Alle note legnose iniziali fanno seguito ricchi aromi di ter ra, nocciola e pepe nero. Il cacao diventa sigaro troppo Caol profilo due whi assai sigaro sviluppa pepe caffè una scura, la fumata viene una erbe aromatiche. Testiamo l’abbinamento
base terrosa e
JOYA DE NICARAGUA
vivacizzata da
ve natura di
con un ron cubano morbido e beverino e un rum giamaicano più carico e fruttato. BILANCIATO. LEGNO E CACAO COMPLESSO E APPAGANTE RICCO E CREMOSO 58 #3-2022 CigarsLover Magazine CIGARS
¼") DIMENTIONS 50 x 127 mm (5") DIMENTIONS 52 x
note speziate di
diverso. Il
SAINT
aromatico dei
su
€
GLENALLACHIE 10 year old batch 6 cask strength
ABV
CASK
BENRIACH 15 year old 2005 Oloroso Sherry Butt Sherried austero e chiuso, di buona classe e raffinatezza. Frutta secca e distante frutta rossa disidratata, il tutto con una texture molto setosa. Una lieve pepatura e un aroma legnoso non scontato. Al naso si sviluppa e approfondi sce il tema del legno di qualità, con intriganti spezie di rara piacevolezza; la sensazione è abbastanza secca, meno avvolgente, ma anche più raffinata. Al palato si avverte un tripudio di frutta a guscio che si insinua nel cioccolato, ora meno gianduia e più amaro, senza perdere in bilancia mento. Fichi ricoperti di cioccolata amara. La marmellata di frutta rossa è relegata in secondo piano da una stilet tata di terra scura, che perdura nel finale. Più affilato, per amanti del cioccolato con percentuali di cacao importanti. COUNTRY COUNTRY TYPE TYPE Scotland 89Pairing score Malt - PROOF 57.8% - 115.6 119.6 CASK $$ $$ Sherry, oak, Rioja wine Distillato carico e importante, nel quale le note più clas siche sherried (amarena matura, fichi, uvetta) si sposano con una dimensione golosa di cioccolato e arancia molto matura, con una speziatura complessa, a tratti indiana. Magistralmente integrato. Al naso il pairing risulta ricco e complesso, con il cacao che si sposa bene con spezie complesse che tostano su quercia stagionata. Avvolgen te ed evocativo, come una coperta usata mille volte. Al palato è un vortice di sensazioni oscure, cangianti e profonde; il cioccolato si integra con l’arancia amara, la cui freschezza viene smorzata dal carattere del tabacco messicano della capa. Il finale è molto prolungato, masti cabile, con un mix di cacao diversi e tabacco umido, con anche catrame e terra, molto evocativo. Eccellente.
ABV - PROOF AGE AGE
10 year old 15 year old PRICE PRICE
Oloroso Sherry Butt
92Pairing score Scotland Single Malt Single
59#3-2022 CigarsLover Magazine
59.8% -
KOVAL Single Barrel Bourbon Bourbon di discreta intensità, con legno di quercia, cannel la e note erbacee balsamiche. L’imbocco è più speziato e caldo, con una marcata dolcezza nel finale. Il naso è incen trato sul legno; più dolce e spruzzato di cannella e zucchero di canna quello del bourbon, più resinato e bruciato quello del sigaro. Interessante, con i lati balsamici dei due prodotti che si alternano. Al palato è necessario iniziare dal distillato; il sigaro non è così oscurato dalla dolcezza di arancia con zucchero di canna e si evolve verso la scorza di arancia ri coperta di cioccolato amaro. Le spezie (pepe nero in primis) sono rinforzate, con un effetto complessivo che richiede un sorso di acqua. Finale molto lungo, amarotico tra caffè e pepe nero. Inatteso e un po’ scomposto. COUNTRY COUNTRY TYPE TYPE Scotland 85 score U.S.A. $$ ex-bourbon Delicato ed elegante, ma persistente, con una componente salina e torbata misurata. Carezza di limone e torta paradi so, con anche biscotto al burro. Al naso spicca la versatilità del whisky; mare, delicata cremosità di limone, ma resistono i toni legnosi e il cacao del sigaro. Buona ricchezza globale. Al primo sorso il distillato prende il sopravvento, oscurando il profilo del sigaro. Si deve lasciare tempo di esprimersi alle note più cioccolatose e terrose del tabacco. A quel punto il distillato si arricchisce, come se Caol Ila virasse su Bun nahabhain, un profilo più sporco e animale. La torba titilla senza coprire. Nel finale forse anche caffè, meno raffinato ma appagante. Sfaccettato e sorprendente, con entrambi i prodotti che evolvono in modo dinamico.
CAOL ILA 12 year old
60 #3-2022 CigarsLover Magazine CIGARS
Pairing score 88Pairing
Virgin Oak
Single Malt Bourbon ABV - PROOF ABV - PROOF AGE AGE 43% - 86 47% - 94 12 year old 12 Years Old PRICE PRICE CASK CASK $$
CONDE DE CUBA 15 year old
ABV - PROOF AGE AGE 38 % -
46 % - 92 15 Years Old 8 Year Old PRICE PRICE CASK CASK $$ $$
HAMPDEN 8 year old
61#3-2022 CigarsLover Magazine
Rum giamaicano distillato in pot still e marcato dalla tipica tecnica giamaicana di fermentazione che sviluppa un’elevata concentrazione di esteri. All’olfatto prende il sopravvento la marcata presenza di frutta tropicale matura del distillato, ma dai primi puff del sigaro si capisce come il connubio prenderà una buona strada: terra e cuoio ben si sposano con le note resinate e speziate del rum, mentre i sentori di pasticceria di quest’ultimo lasciano sviluppare una notevole cremosità nel la fumata. Su questa sensazione cremosa le rispettive note vegetali, più matura e pungente nel rum, più fresca e aroma tica nel sigaro, si combinano ottimamente. Nel finale l’unica nota leggermente fuori tempo è la dominante alcolica del rum sul ventaglio aromatico più delicatamente pepato del sigaro. COUNTRY COUNTRY TYPE TYPE Cuba 89Pairing score 85Pairing score Jamaica Traditional Spanish Ron Traditional English Rum ABV - PROOF 76 Questo ron viene fatto con la varietà di canna da zucche ro medialuna nella zona di Las Tunas e subisce un lungo invecchiamento in metodo solera. Le note dolci di frutta sciroppata e di vaniglia accompagnano la più marcata spe ziatura del sigaro. Il fondo scuro e terroso del Saint Luis Ray viene bilanciato dai sentori di cioccolato al latte e di crema al caffè del ron. L’abbinamento è facile e immediato, ma man ca di nerbo: la vena più fresca di erbe aromatiche del sigaro trova poco supporto nel distillato e svetta nel finale pren dendo il sopravvento. La combinazione risulta comunque soddisfacente.
SPIRITS#1-2022 CigarsLover Magazine62
SPIRITS“Bestideascomewhilesippingrum.”PavolKazimir
63#1-2022 CigarsLover Magazine
Kavalan'sSherry I segreti dietro agli sherry cask by Luca CominelliSPIRITS64#2-2022 CigarsLover Magazine
65#1-2022 CigarsLover Magazine
Fondata nel 2005 sull'isola di Taiwan, Kavalan ha mo strato fin dall'inizio non solo il potenziale del terroir tropicale sulla produzione di whisky, ma anche, e so prattutto, un'incredibile simbiosi qualitativa con l'in vecchiamento in botte di sherry. In altre tradizioni di produzio ne del whisky, le sherry butts sono impiegate principalmente per un invecchiamento parziale, se non per un finish più carat terizzante. Al contrario, Kavalan ha scelto, sin dai suoi albori, di puntare su edizioni completamente invecchiate in sherry. Dal primo Solist Sherry Single Cask Strength nel 2009 al rilascio del Triple Sherry Cask nel 2021, Kavalan ha esplorato tutte le possibili variazioni della combinazione di sherry e whisky, rila sciando alcuni dei più impressionanti whisky in botte sherry del mercato, accumulando una rimarchevole quantità di rico noscimenti e premi. Abbiamo avuto modo di interfacciarci con Kavalan sui loro rilasci più recenti, e abbiamo pensato di scen dere nei dettagli riguardo alle botti di sherry e cosa ha rappre sentato per lo sviluppo del whisky tropicale. L'intervista è stata svolta con Zerose Yang, Kavalan Senior Blender, e con Kavalan Brand Ambassador Sandra Tsai. Fin dalla sua fondazione, Kavalan ha avuto un rapporto spe ciale con il whisky completamente maturato in botti di sher ry. Come e quando è nata questa storia d'amore?
Zerose: Questa scelta è iniziata con il nostro defunto consulen te, il dottor Jim Swan. Con l'aiuto dei suoi contatti professiona li, siamo stati in grado di acquistare botti di Sherry Oloroso di alta qualità. Dopo aver maturato le botti nel clima subtropicale di Yilan, abbiamo scoperto uno straordinario whisky invec chiato in sherry. Inoltre, il dottor Swan suggerì, audacemente, di importare solo le migliori botti di Sherry Fino con le quali iniziare a sperimentare. Di solito è difficile far maturare com pletamente le Sherry Fino nelle regioni fredde. Lo stile è più leggero e secco, matura sotto uno strato di fiori, ed è noto per la texture delicata. Dopo alcuni anni di maturazione, i risultati hanno soddisfatto le aspettative di Kavalan. Rispetto alle botti di Sherry Fino delle regioni fredde, il risultato finale è più mar cato e mostra la fusione unica di sherry di Taiwan con il no stro fruttato subtropicale. Quando abbiamo lanciato la prima edizione a gennaio 2010, prima del capodanno lunare, le 500 bottiglie sono andate subito esaurite. L'International Review of Spirits ha dato a questa squisita espressione il massimo dei voti (100 punti) sia nel 2013 che nel 2014. Ecco perché il dottor Swan ha elogiato il whisky definendolo "Taiwan Unique" ed è stato considerato uno dei suoi preferiti. Il successo della pro duzione dello Sherry Fino ha conferito a Kavalan un'enorme fiducia. Infatti, se lo sherry più secco ed austero si è rivelato un prodotto molto apprezzato dal pubblico, con altre tipologia di sherry non sarebbero insorti problemi. Ecco perché abbiamo
iniziato a procurarci più tipi di sherry come Manzanilla, Amon tillado, PX e Moscatel. Queste singole botti di sherry mostrano i loro caratteri unici. La nostra missione è portare una grande varietà di diverse botti di sherry per gli amanti dello sherry. Da dove recuperate le botti di sherry? Lavorate con una bo dega preferita o con più produttori? Zerose: a causa delle normative sullo sherry, la zona di invec chiamento e maturazione, o Sherry Triangle, può aver luogo solo nelle città di Jerez de la Frontera, El Puerto de Santa María e Sanlúcar de Barrameda. Inoltre, con la forte doman da nell'industria scozzese, le botti di sherry stanno diventando più rare e le botti di sherry di alta qualità sono ancora più diffi cili da trovare. Siamo molto fortunati perché abbiamo iniziato a comprare botti di sherry tramite le conoscenze personali di Jim Swan, in un momento in cui era molto difficile per i distil latori trovare botti di sherry in Spagna. Anche per controllare la qualità delle nostre botti di sherry, siamo riusciti ad acquistar le da fornitori selezionati e affidabili e solo in questo modo la qualità delle nostre botti può essere completamente controlla ta. Prima della pandemia, abbiamo visitato i nostri fornitori due volte l'anno per effettuare valutazioni in loco e per assicurarci che potessero fornirci botti di sherry corrispondenti alle nostre richieste. Con questi fornitori cerchiamo di costruire relazioni a lungo termine, coinvolgendoli anche nei progetti in corso.
Zerose: il risultato di alta qualità raggiunto da Kavalan è la ri sposta. Il dottor Swan ci spiegò come il tasso di invecchia mento del clima subtropicale, secondo i dati teorici, è quasi 3-5 volte più veloce che nella regione fredda. Pertanto, il distillato di nuova produzione imbottigliato in botti deve essere ricco di aromi fruttati e non deve contenere note piatte. In caso contra rio, è molto probabile che rafforzi queste note “off” attraverso
66 #2-2022 CigarsLover Magazine SPIRITS
C'è una spiegazione scientifica per la relazione che lega il clima tropicale di Taiwan e l'invecchiamento del whisky in botti di sherry? Oppure è il frutto della competenza umana?
67#2-2022 CigarsLover Magazine
la catalisi del rapido invecchiamento. Ecco perché il punto di interruzione dell’invecchiamento del nostro prodotto si ridu ce da un terzo alla metà del tempo medio di invecchiamento dell'industria del whisky. D'altra parte, se il clima è troppo caldo o se è lasciato maturare troppo a lungo, è molto probabile che il distillato diventi troppo “legnoso”, in termini sia aromatici che di estrazione dei tannini di quercia. Di conseguenza, il whisky diventerà troppo amaro. Alla Kavalan Distillery, a causa della combinazione fra botti di rovere di alta qualità con il nuovo spi rito dai caratteri fruttati, il tutto rielaborato dall'effetto catalitico del clima subtropicale, si ottiene un prodotto esente da pro blemi. Al contrario, le botti di sherry Kavalan si trasformano in aromi fruttati più intensi ed estraggono più aromi di sherry dal legno. L'ultimo motivo chiave è la nostra acqua. La township Yuanshan a Yilan ha un soprannome: “la città natale dell'ac qua”. Fornisce abbondanti fonti d'acqua pura, liscia e inconta minata in tutte le stagioni. Il nostro whisky conserva un corpo molto dolce e un retrogusto persistente dopo una lunga e cal da maturazione a clima caldo. Per riassumere, anche all'inter no di un clima subtropicale, tutti i diversi tipi di botti di sherry possono trasformare i loro svantaggi in vantaggi. Basandoci sulla conoscenza tecnologica e sulla competenza del nostro CEO Mr YT Lee, protesa verso la ricerca di un distillato sempre innovativo e rivoluzionario, abbiamo raggiunto un nuovo livello e continueremo a compiere sforzi continui per migliorarci. Il mondo dell’invecchiamento sherry offre innumerevoli combinazioni, ma parecchi whisky "sherry" tendono ad ave re le stesse caratteristiche. Dopo anni di sperimentazioni, quali sono i migliori abbinamenti di botti di whisky/sherry? Zerose: la nostra nuova espressione, Kavalan Triple Sherry Cask Single Malt Whisky, è una rara combinazione di tre botti sherry invecchiate: Oloroso, Pedro Ximénez e Moscatel. Non è finita in botti di sherry né in blend con altre botti, quindi ha il sapore puro e ricco delle botti di sherry. Abbiamo adottato una botte di sherry Oloroso non zuccherato come base e l'abbiamo
miscelata con il rarissimo re delle sherry, il PX, e la regina dello sherry, la Moscatel, ottenendo un sapore dolce più profondo. Abbiamo sperimentato giorno e notte per decidere questa ri cetta inaugurale di botte di sherry misto al 100%. Per com binare tre botti sherry per l’invecchiamento, Kavalan impiega tre fasi di bilanciamento delle botti. Per prima cosa, poniamo in blend il whisky dello stesso tipo di botte di sherry. Quindi, in base all’idea che intendiamo raggiungere con la ricetta, ver siamo il distillato in una botte per il secondo bilanciamento. La terza fase avviene nella vasca di acciaio inox prima dell'imbot tigliamento. Tutti questi processi consentono a questo whisky di avere uno stile e una qualità estremamente stabili, consen tendo anche alla dolcezza naturale (non zuccherata) di passa re dal contrasto alla fusione perfetta. Puoi guidare i nostri lettori attraverso la straordinaria sto ria della linea Solist? Qual era il motivo della sua creazione? Cosa spiega le differenze di prezzo e di disponibilità? Sandra: Dopo aver aperto la nostra distilleria il 4 dicembre 2008, molti esperti di whisky hanno avuto l'opportunità di visi tare la nostra distilleria e sono rimasti molto sorpresi dai single cask strength whisky in maturazione nel nostro magazzino. In queste occasioni molti di loro suggerirono ai nostri fonda tori di rilasciare single cask per gli amanti del whisky. Abbia mo chiamato la nostra serie di single cask strength Solist. E’ dapprima riempito, non viene filtrato a freddo né il colore è rettificato, e resta un grado pieno completamente invecchiato in un'unica botte. Kavalan seleziona e imbottiglia con cura la botte, perché solo le migliori diventeranno Solist. Viene infat ti selezionato meno di un quinto delle singole botti. Il nostro obiettivo era quello di creare una gamma di prodotti fra i qua li ogni amante del whisky potesse trovare il proprio preferito. Invecchiamo il nostro whisky in botti di bourbon, porto, bran dy, rum, vino rosso o bianco o sherry. Poiché Solist dipende da una singola botte per l'invecchiamento, facciamo di tutto per selezionare solo botti di altissima qualità. Acquistiamo dai migliori produttori di alcolici, cantine e bottai del mondo. Kavalan Solist Oloroso Sherry è lo sherry entry level della se rie Solist. Questo tipo di sherry è la scelta più comune per la produzione di whisky in tutto il mondo. Il vino sherry Oloroso ha un colore intenso e note di nocciola, spezie e frutta secca derivanti dal pieno invecchiamento ossidativo ed è più facile per il whisky estrarre più aromi da questa botte. Kavalan Solist Oloroso Sherry è corposo e ha uno stile particolarmente forte, con aromi di frutta secca, noci e spezie, e un leggero aroma di caffè al palato. Viene descritta come una "Sherry Bomb" che esplode in bocca. Kavalan Solist Oloroso Sherry ha ricevuto il "Best Single Malt Whisky" e la medaglia di platino (99 punti) al Beverage Tasting Institute del 2021, nonché il "Best Other Single Malt Whisky" al San Francisco World Spirits Competi tion. Kavalan Solist PX Sherry è il più costoso della gamma Solist. Le uve Pedro Ximénez sono coltivate prevalentemente a Montilla-Morilles in Spagna e vengono raccolte ad alti livelli di zucchero ed essiccati al sole per settimane per appassire e concentrare la densità degli zuccheri. Le uve poi vengono pigiate per generare un succo simile ad un nettare, con un ele
68 #2-2022 CigarsLover Magazine SPIRITS
Sandra: Kavalan Solist Amontillado Sherry Single Cask Sin gle malt è uno dei Kavalan più venduti. Lo sherry Amontillado inizia come Fino o Manzanilla e dopo essere stato invecchia to per un periodo di tempo sotto flor, viene fortificato ad una gradazione alcolica più elevata per impedire la formazione di flor. In questo modo, Amontillado Sherry sperimenta sia l'in vecchiamento biologico che ossidativo, quindi la caratteri stica dello Sherry Amontillado è tra lo sherry Fino e lo sherry Oloroso, noto come il migliore dei due mondi! Kavalan Solist Amontillado Sherry ha vinto il Best Single Cask Single Malt del
Sandra: Dopo che Kavalan Solist Oloroso Sherry è stato rila sciato nel 2009, Kavalan ha mostrato la nostra eccezionale esperienza nella selezione e nella maturazione di botti singole di sherry di alta qualità. Gli intenditori di whisky si sono divertiti a scoprire le caratteristiche delle diverse botti di sherry o anche le differenze fra le botti. Dato che sono distillati a grado pieno, abbiamo ricevuto feedback da alcuni clienti che esternavano il desiderio di poter assaggiare il distillato maturato sempre nelle nostre botti di sherry ma ad una gradazione alcolica inferiore. Così ci è venuta l'idea di selezionare e porre in blend una se rie di botti sherry e aggiungere acqua di sorgente per diluire. In questo modo, l'alcol non è così forte ma la consistenza è ancora più morbida e i sapori complessi sono più facili da di stinguere. Il nostro obiettivo è creare un whisky per tutti i be vitori. Le sfide potrebbero essere quelle di mantenere il colore ambrato scuro dopo la diluizione e garantire la consistenza del sapore da un lotto all'altro. Abbiamo sperimentato molte volte per trovare gli abbinamenti migliori delle botti di sherry. Inoltre, ad alcune persone piace bere whisky on the rocks, quindi dob biamo assicurarci che la qualità persista anche quando viene aggiunto il ghiaccio. Per il Kavalan Oloroso Sherry Oak, al naso ci sono più strati di frutta secca, nocciola e spezie, mentre al palato si sprigionano uvetta, prugna, zucchero di canna e cara mello, con una nota finale di caffè. Nonostante sia stato diluito al 46%, il colore è mogano scuro. Con il Kavalan Triple Sherry Cask è la prima volta che abbiamo combinato il nostro whisky in tre diverse botti di sherry. Si tratta di moltiplicare e arricchire i sapori dello sherry per creare un whisky distinto. Come una dolce danza del flamenco, le sue note di cannella, prugna af fumicata candita e agrumi, stratificate con bacche, frutta tro picale e aromi di longan, con un pizzico di miele, cioccolato e caramello, stuzzicano giocosamente le papille gustative. La gradazione alcolica del 40% rende il whisky accessibile a tutti i bevitori di whisky. È un prodotto raro sul mercato, ottenuto da un invecchiamento in più sherry cask.
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vato residuo zuccherino, e inviate al triangolo dello sherry per l'invecchiamento. Il processo è complesso e conferisce al vino una dolcezza extra di sherry, conosciuta come il re dello sher ry. Il costo è più alto e la quantità è inferiore. Cosa avete desunto dall'esperienza dei Solist realizzando le versioni Oloroso Sherry Cask e Triple Sherry Cask? Quali sono le difficoltà nel produrre un whisky in botte di sherry?
Qual è stato lo sherry whisky Kavalan più venduto finora? E quale il meno compreso dal pubblico?
Sandra: Il whisky Sherry ha molte descrizioni aromatiche, tutte derivanti dal tipo di botti. Finché saprai come bilanciare il fla vour, sarà facile fare abbinamenti gastronomici con il whisky. Ad esempio, l'ultimo lancio, il Kavalan Triple Sherry Cask si ab bina al meglio con dessert, cioccolato fondente, noci, insalate di mare, carni affumicate e cucina leggermente piccante. Per quanto riguarda le singole botti, Kavalan Solist Fino Sherry si abbina al meglio con gli antipasti, sia tapas fredde con formag gio e olive o tapas calde con salsiccia e fritti salati. Kavalan So list Manzanilla Sherry funziona bene anche con gli antipasti, in particolare quelli più robusti, come carne affumicata e frutti di mare salati. Kavalan Solist Amontillado Sherry può essere ab binato a zuppe e contorni, ad esempio pesce, pollo e formag gio dal gusto deciso. Anche il chorizo spagnolo, una salsiccia fermentata, stagionata e affumicata, funzionerà bene. Kavalan Solist Oloroso Sherry è adatto per pasti principali dai sapori marcati, soprattutto piatti di carne rossa come la bistecca, in più l'untuosità apportata dal metodo di cottura si sposa per fettamente con la ricchezza dell’Oloroso. Il carattere floreale e fruttato di Kavalan Solist Moscatel Sherry lo rende molto adat to a tutti i dessert a base di agrumi, come la torta di meringa al limone, la torta all'arancia o la torta al limone e cocco. La dolcezza e l'acidità livellano il sapore fruttato e la fragranza flo reale. Kavalan Solist PX Sherry ha una dolcezza molto elevata, un aroma forte e un corpo denso. Può essere abbinato a dolci classici, come il gelato alla vaniglia, proprio come se fosse un topping alcolico. Oppure può essere abbinato a formaggi er borinati salati, per avere sia salato che dolcezza.
A cosa state lavorando attualmente? Ci sono versioni in ar rivo di whisky sherry Kavalan in futuro? Zerose: l'ultimo pezzo del puzzle delle botti di sherry di Kavalan è ancora in fase di maturazione e dovrebbe essere pronto per il lancio nei prossimi anni. È ricco di più strati aromatici, alcuni dei quali segreti. Diamo tempo al tempo e vedremo.
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mondo ai World Whiskys Awards 2016. Ha anche vinto il Gold Outstanding nel 2020 International Wine & Spirit Competition, segnando 98 punti. Non molte persone sanno che Kavalan Solist Manzanilla Sherry ha uno stile completamente diverso dagli altri tipi di sherry. In particolare, ha una salsedine unica. Sperimenta il pieno invecchiamento biologico, lo stesso del Fino Sherry. L'unica differenza è che si fa realizza nei pressi del porto di Sanlúcar in Spagna. Poiché è prodotto vicino al mare, Manzanilla Sherry tende ad avere un profilo aromatico più salato rispetto a quello degli sherry Fino e possiede anche sorprendenti note di camomilla. Kavalan Solist Manzanilla è come la mela toffee. Ha i classici caratteri fruttati di Kavalan come mela, pere e melone, che avvolgono le note cremose di caramello salato e toffee. Il Kavalan Solist Manzanilla ha vinto il Gold Outstanding nell'International Wine & Spirit Competition 2020 e 2021, segnando 98 punti. Negli ultimi anni, l'abbinamento whisky/cibo è diventato molto diffuso, ma non è un compito facile e spesso c'è il rischio di un sovraccarico sensoriale. Quale può essere un abbinamento infallibile per il whisky sherry?
The hearT Of rum
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Tutto quello che avreste voluto sapere e non avete mai osato chiedere. by Vincenzo Salvatore
SpicedRums
Adispetto del loro odierno successo, i rum speziati sono stati perlopiù ignorati dal gran de pubblico fino alla metà degli anni Ottanta quando comparvero i primi imbottigliamenti commerciali di produttori come Captain Morgan e Ba cardi. Oggi, la crescente richiesta sul mercato globale ha ormai portato una continua offerta di nuovi e diver sificati imbottigliamenti. Persino i più classici produttori di rum invecchiati come Foursquare, Shipwreck, Botran, e Cruzan hanno iniziato a presentare imbottigliamenti di rum speziati di alto profilo, così trasformando definiti vamente quella che prima era una piccola nicchia in un pilastro immancabile di ogni gamma di rum. I rum speziati sono semplicemente ottenuti via infusio ne o macerazione di erbe, frutta, e spezie a partire da un blend di rum bianchi o scuri. Gli standard di distillazione prevedono un minimo del 2% di speziatura aggiunta, e i prodotti migliori usano esclusivamente ingredienti natu rali. Tra le spezie più usate troviamo: chiodi di garofano, cannella, vaniglia, anice, agrumi, noce moscata, carda momo, zenzero, varietà di pepe, ma anche caramello, radici, frutti di bosco e piante tropicali come banana, cocco, cacao, mango, e tanto altro. I rum scuri posso no prevedere anche un periodo di invecchiamento in legno per aggiungere ulteriori sentori, ma in generale si mantiene un profilo giovane per un consumo im mediato. Alcuni paesi impongono un ABV minimo del 37%, ma altre tradizioni prevedono un inferiore 35%. Sono rum dal profilo dolce, morbido, ricco, e di facile beva, ideali da servire con ghiaccio o in cocktail sia freddi che caldi. Tipica è l’accoppiata casalinga con bevande come la Coca Cola, l’acqua tonica, il tè o il caffè, il sidro, i succhi di frutta, ma ovviamente que sti prodotti danno il meglio nelle sapienti mani di un barman professionista. Se foste mai stati curiosi di sperimentare con questi rum speziati, non avreste potuto scegliere momento più adatto!
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Rubandolo al suo utilizzo prettamente culinario e ricavandone l’honey mix, il mondo mixology è riuscito a valorizzare le migliori peculiarità del miele. by Nicola Ruggiero
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Il miele è il dolcificante più antico conosciuto dall’uomo, una sostanza talmente naturale che solo le laboriose api sono in grado di produrlo, a dimostrazione della per fezione e della complessità della natura che abitiamo.
Da un punto di vista chimico è composto, mediamente, per il 90% da glucosio e fruttosio, e per la restante parte da ac qua, vitamine e sali minerali. Il fruttosio, in particolare, co stituisce una fonte di energia che il nostro corpo può sfrut tare più a lungo perché, per essere utilizzato dai muscoli, deve prima essere trasformato in glucosio e poi in glico geno. Queste peculiari caratteristiche, unite ad una scienza alimentare sempre attenta all’aspetto salutistico del cibo, hanno riportato in auge il suo consumo, anche nel mon do mixology. Avete mai bevuto un cocktail a base di miele? Prima di concederci un drink e comprendere come si lavora il miele in miscelazione è necessario conoscere alcune in formazioni tecniche sul prodotto stesso, basilari ma molto importanti per il nostro utilizzo. Quante volte qualcuno vi ha detto “Sei dolce come il miele” per sintetizzare al massimo la vostra amorevolezza, allu dendo al totalizzante tono zuccherino del miele? Ebbene, sarà meglio lasciare questa frase a poeti e biglietti di San Valentino, ma nulla di più, perché è una affermazione tec nicamente sbagliata. Oltre agli zuccheri, infatti, il miele con tiene altre sostanze come vitamine, acqua, acidi organici ed enzimi. Di conseguenza non è un prodotto estremamente dolce, utilizzato con il solo scopo di dolcificare. Oltre ad una innegabile ma non esclusiva proprietà dolcificante, il mie le è un alimento fortemente aromatico, che offre flavour e consistenze differenti a seconda delle tipologie ma anche della zona di produzione: una data tipologia di prodotto (ad esempio, un miele millefiori) sarà diverso a seconda della localizzazione dei campi “curati” dalle api. Come categorie merceologiche, il mercato offre un ventaglio di prodotti smi surato e le differenze organolettiche (aromatiche e zucche rine) sono facilmente riscontrabili anche a casa: provate ad assaggiare un miele millefiori e un miele di castagno. Tutto questo discorso, rispetto ad un cocktail, è necessario per comprendere come non utilizzeremo il miele solo per dolci ficare ma lo sceglieremo appositamente per conferire al no stro drink il giusto apporto di dolcezza ma, soprattutto, una specifica sfumatura aromatica. Rispondiamo ad una do manda che ci introdurrà ad un secondo argomento utile per una consapevole miscelazione del miele: una volta aperto un barattolo di questo nettare è opportuno conservarlo in frigorifero o in dispensa? A tutti sarà capitato di lasciare un barattolo di miele in balia del tempo e trovare difficoltoso attingervi perché diventato solido. Questo fenomeno è più correttamente definibile come cristallizzazione, in quanto il glucosio tende a separarsi dall’acqua ed a precipitare sot to forma di cristalli. Di conseguenza, quanto più glucosio è presente nel miele, tanto più questo tenderà a cristallizzare. Una volta cristallizzato, il miele si presenterà diverso dall’a spetto originario e, circostanza ancora più peculiare, appa
Miele nei Drinks
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rirà di struttura diversa a seconda della tipologia. Questo fenomeno, tuttavia, non è correlato solo al glucosio e alla sua concentrazione ma è influenzato anche da temperatura e umidità. Se conservassimo il nostro miele in frigorifero ad una temperatura inferiore ai 10 °C, la cristallizzazione av verrà in un lasso temporale più lungo. Diversamente, se lo riponessimo in dispensa, con una temperatura ambienta le compresa tra 10 – 25 °C, cristallizzerà più velocemente.
E’ arrivato il momento di provare ad utilizzare questo ali mento nei nostri cocktail. Dapprima, però, tenendo presente quanto appena riportato, essendo in presenza di una solu zione sovrasatura (dove il soluto è maggiore del solvente), è necessario diluirlo per attenuare la sua viscosità e renderlo solubile con gli altri ingredienti che compongono il cocktail. Questa preparazione prende il nome, in tutto il mondo, di honey mix. Il modo più rapido e pratico per ottenerlo a casa è impiegare la tecnica del “bagnomaria”. Ricordando la scala delle temperature è bene lavorare a una tempera tura dell’acqua non superiore ai 40 gradi, per evitare alte razioni irreversibili che ritroveremmo nell’honey mix. Con questa operazione renderemo più fluido il miele che verrà diluito ulteriormente con dell’acqua tiepida. La proporzione che suggerisco, variabile a seconda della viscosità del mie le, varia fra un 60-70% di miele ed un 30-40% di acqua. Si tenga a mente, inoltre, che aggiungendo acqua si andrà a ridurre il potere dolcificante, motivo per il quale ritengo che il miele non sia proprio un degno sostituto dello zucchero. Di conseguenza, aggiungere un po' di zucchero nella nostra ricetta, sebbene non è sempre consigliato, non è neppure errato. Altro aspetto da tenere in considerazione è il cruciale apporto di acqua alla diluizione del cocktail: se ne aggiun giamo troppa o se il ghiaccio non è dei migliori, rischiamo di diluire troppo il nostro drink.
Sopra i 25 °C, invece, il processo torna a rallentare, ma su perando i 40 °C le proprietà del miele subiscono alterazioni irreversibili, al punto che le ritroveremmo nel drink.
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La realizzare dell’honey mix è molto semplice. Occorre prendere una pentola con dell’acqua e aggiungere a bagno un secondo contenitore in metallo dove versare la quantità di miele, già pesato, per farlo sciogliere. Tenendo a mente le proporzioni fra miele e acqua, dovrà poi essere aggiunta quest’ultima nella giusta quantità e, tenendo sotto control lo la sua temperatura che non dovrà mai superare i 40 °C, mescolare di continuo. Un esempio: per un honey mix ad un rapporto tra miele e acqua di 70/30, a 150 gr di miele dovranno essere aggiunti 60 ml di acqua (arrotondato pure i pochi grammi di differenza). Una volta ottenuta la nostra soluzione, farla raffreddare completamente prima del suo utilizzo. L’ultima attenzione da avere rispetto all’honey mix è la sua conservazione. Solitamente in un alimento una con centrazione di zuccheri pari almeno al 65% garantisce una più lunga conservazione. L’honey mix, che è ottenuto con l’acqua, non ha più il grado zuccherino che aveva il miele in partenza, pertanto non possiede più il suo iniziale potere di conservazione naturale. Di conseguenza è consigliabile conservare l’honey mix in frigorifero (per non più di tre gior ni) o, ancora meglio, preparare il quantitativo necessario per il consumo strettamente funzionale al drink.
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Quando si parla di Piña Colada, la mente corre subito ai due frutti tropicali che costituiscono i suoi ingredienti principali, ananas e cocco i quali, miscelati con del rum portoricano, restituiscono una bevande interessante e di grande appeal. La leggenda vorrebbe che l’ideatore di questo drink fosse un pirata. Si racconta, infatti, che Roberto Cofresì y Ramirez de Arellano, un pirata portoricano, nei primi anni dell’800 creò una miscela a base di rum bianco e ananas per risollevare il morale della sua ciurma, provato da lunghe navigazioni in mare aperto e dai molteplici sforzi profusi per fronteggiare condizioni meteorologiche fortemente sfavorevoli alla navi gazione. Con la morte di Roberto Cofresì e con l’impossibi lità di reperire tracce storiche certe di questa storia, si perse la prima vera ricetta di questa bevanda. Di contro, la storia più credibile e anche più recente è quel la legata alla figura di Ramon “Monchito” Marrero, che nel 1954, al bancone del suo Beachcomber bar dell’Hilton Ca ribe di San Juan (Puerto Rico), si trovò a dover soddisfare la richiesta del suo manager: inventare un drink esclusivo, che soddisfacesse la richiesta dei palati dei clienti, morbido, setoso, dolce e rinfrescante. Dopo tre mesi di studio, prove e di ricerca, Ramon realizzò il drink che tutt’oggi conoscia mo, chiediamo e consumiamo. Il drink acquisì grande fama a livello mondiale nel 1978, grazie a una canzone di Rupert
Fra i cocktail più iconici, immortale al passare del tempo, trasversale rispetto alle latitudini e incredibil mente cosmopolita, è impossibile non annoverare il Piña Colada. Molto spesso è rappresentato in spot pubblicitari per il suo DNA fortemente suggestivo di atmo sfere rilassate, sabbie bianchissime e temperature balneari.
Piña colada
Rum, cocco e ananas: così come bastarono pochi elementi per rinvigorire una ciurma di pirati, pochi anni sono serviti per renderlo una delle bevande più iconiche della miscelazione mondiale. by Davide Pertino
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PREPARATION
Holmes, completamente dedicata alla bevanda. “If you like pina coladas” cita il cantautore, brano che divenne molto popolare in tutti i bar tropicali dell’epoca e che di sicuro ha contribuito al successo mondiale del drink. “Piña Colada” in spagnolo significa “Ananas pressato”. La ricetta originale di Ramon divenne subito la bevanda tipi ca dell’isola, tanto da essere finanche celebrata da una tar ghetta commemorativa nella vecchia San Juan. Finanche il il NY times citava: “I cocktail delle indie occidentali variano dal famoso Punch al rum della Martinica e alla Pina cola da di Cuba. A Key west ci sono numerosi swizzles al lime e punch e gli abitanti di Grenada usano noce moscata nei loro drink al rum”. Il drink, ancora oggi, dopo quasi settant'anni di storia e va rianti (la più famosa da citare è la “swimming pool” con vo dka, blue curacao e panna), rinfresca e addolcisce i palati di tutti quelli che lo richiedono, che sia agosto o dicembre. Talmente famoso da essere classificato come il dodicesimo drink più bevuto al mondo secondo la lista dei 50 best drinks. La preparazione della ricetta originale prevedeva rum bian co, chiaramente cubano, succo fresco di ananas, crema di cocco e ghiaccio tritato, il tutto inserito in uno shaker, per poi essere versato direttamente nel bicchiere con aggiun ta di altro ghiaccio e una ciliegia al maraschino. E’ un drink che, oggigiorno, può essere preparato anche blender o frul lato, qualora si desideri conferire maggiore “texture” palata le, cioè cremosità, volume e omogeneità alla bevanda. Un cocktail semplice? Per nulla vero. Uno dei maggiori esperti della miscelazione tiki, Gianni Zottola, cataloga la pina co lada come uno dei drink più confusi e innaturali della storia della miscelazione, classificandolo come uno dei drink più sottovalutati da bere e da preparare. Questo cocktail, infatti, con il passare del tempo ha avuto dei drastici cambiamenti non tanto negli ingredienti ma nella modalità di preparazio ne. E’ impossibile pensare, infatti, che più di centocinquanta anni fa potessero avere a portata di mano del ghiaccio, una lavorazione del cocco come crema e quindi non potremo mai sapere in che modo “El pirata Cofresì” avesse preparato l’intruglio al suo equipaggio. E’ certo, però, che le lavorazioni e preparazioni con il rum ci siano sempre state, vedi le va rianti con i Rum Arrangés o delle batidas in Brasile. Il drink, può essere preparato blended, ossia in un frulla tore, oppure con una shakerata, dove andremo a mettere il ghiaccio tritato direttamente nello shaker, per poi ver sare tutto il drink direttamente nel bicchiere senza filtra re il ghiaccio. E’ un drink non molto alcolico, dalla bevuta semplice ma non banale se gli ingredienti di partenza sono freschissimi e di ottima qualità. Il gusto è in perfetto bi lanciamento fra la dolcezza e l’acidità, forse con una lieve prevalenza della prima. Ciò che affascina, però, è l’aspetto tattile al palato: morbido, cremoso, avvolgente, incredibil mente rinfrescante. E’ già perfetto da sorseggiare così, ma l’abbinamento con un sigaro, magari un po’ rustico e dagli aromi pungenti e vibranti potrebbe farvi ricredere su uno dei cocktail più conosciuti al mondo, ma non per questo banale o privo di carattere.
Versare tutti gli ingredienti, per ultimo il ghiaccio, in un blen der o frullatore (anche ad immersione) e frullare per circa 25-30 secondi. Se la quantità del ghiaccio e la qualità degli ingredienti è giusta, si formerà una schiuma o anche una crema. Versare nel bicchiere e guarnire con ciliegia al mara schino e una fetta di ananas. ADVICE Usare il frutto dell’ananas e non succhi. Per il servizio, la cannuccia è, se non obbligatoria, fortemente consigliata.
INGREDIENTS • 50 ml di ron chiaro cubano • 90 ml di succo fresco di ananas • 30 ml di crema di cocco • 15 ml di succo di lime • un pizzico di sale • 60 grammi di ghiaccio tritato. GLASS Bicchiere largo o in apposito bicchiere chiamato Hurricane.
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TASTE seametallic"AsTASTEIatetheoysterswiththeirstrongtasteoftheseaandtheirfainttastethatthecoldwhitewinewashedaway,leavingonlythetasteandthesucculenttexture,andasIdranktheircoldliquidfromeachshellandwasheditdownwiththecrisptasteofthewine,Ilosttheemptyfeelingandbegantobehappyandtomakeplans." Ernest Hemingway, A Moveable Feast #1-2022 CigarsLover Magazine84
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I n precedenti articoli abbiamo spesso parlato di clas sici stili acidi come lambic, grape ale, e saison, ma l’odierno successo delle birre acide è talmente tra volgente che ci sono sempre nuovi arrivi ed esperi menti da Innanzitutto,valutare.unveloce riassunto: il principio di base delle birre acide è quello di esporre intenzionalmente la birra in fermentazione ai lieviti selvaggi e ai batteri per stimolare l’acidità. I batteri più importanti che influenzano il gusto delle birre acide sono il Lactobacillus per la corrugante asprezza del limone; il Pediococcus per le note più pic canti e bizzarre; l’Acetobacter per quelle acetiche; e il Brettanomyces per i sentori più sporchi e terragni. Gesti re la fermentazione spontanea vecchio stile non è sem plice (oltre ad essere strettamente dipendente dal lievito autoctono presente intorno al birrificio), perciò solo pochi birrai fuori dal Belgio si sono avventurati in questo ter reno impervio. Al contrario, le moderne birre acide alla frutta sono un altro discorso: aggiungendo durante la fer mentazione frutta al malto acidulato di orzo o di frumen to è possibile per i birrai ottenere interessanti birre acide con un processo produttivo più affidabile e sentori aspri e pungenti persino maggiori. Come se non fosse già abbastanza, alcuni produtto ri hanno pensato di combinare le birre acide alla frutta con lieviti del vino, erbe aromatiche, spezie, e tecniche di
Sour ComplexitiesFruit
Birre che oltrepassano i limiti dell’acidità e del fruttato. by Vincenzo Salvatore
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invecchiamento in botte. In questo modo hanno ottenu to degli esemplari davvero particolari. Anche se molte di queste birre sono uscite limitate, se non singole, la loro fama ha indubbiamente contribuito al dominio dell’acidi tà nel mondo della birra. Partiamo da una birra belga che è subito diventata un classico. Lanciata nella primavera 2020, la Oude Kriek Jart-Elle è una tipica lambic alla frutta giovane fatta con ciliegie fresche e invecchiata in botte per sei mesi dalla gradazione del 6%. Al naso è marcata da agrumi, erbe, bacche rosse fresche, mele verdi, mandorle, terreno e cuoio (la tipica “nota di cantina” del Brettanomyces). Al gusto è incredibilmente astringente, dominata da ciliegie aspre e lamponi freschi, lievito di pane, zest di limone, tannini del legno e una intrigante nota di funghi. Questa birra richiede tempo: sullo scaffale, dopo averla aperta, e nel bicchiere. Inoltre, non va servita fredda, bensì intorno ai 12 °C, altrimenti prendono il sopravvento le note più metalliche. Godetevela su un bel piatto di cucina esotica piccante visto che il suo acido lattico gestirà meraviglio samente la capsaicina.
La Flying Dutchman Nomad Brewing Company ha pro posto alcune birre davvero folli negli ultimi anni. Gosh It’s Posh è una elderflower white wine sour beer, luppolata a secco con Nelson Sauvin e maturata con chips di rove re francese. In pratica, hanno aggiunto in fermentazione sambuco e uve bianche con lieviti per champagne, poi è stata luppolata a secco, e infine ha maturato con del le chips di legno in immersione per un leggero effetto di invecchiamento in botte. I batteri provengono da uno specifico tipo finlandese di pane al lievito madre. Queste caratteristiche la rendono un ibrido davvero particolare: la gradazione è solo del 5,6%, è una birra leggera, aci da sì, ma più simile a un vino bianco, rotonda e morbida in ingresso, astringente e fruttata nel finale. Può essere bevuta fredda e accompagnata da una bella selezione di antipasti leggeri. L’ultima e più folle birra che suggeriamo è la Founders Más Agave Clásica Lime. Ricorda più un cocktail che una normale birra perché di fatto contiene tutti gli ingredien ti di un classico margarita – agave, lime, e sale marino – sulla base di una robusta imperial gose: viene poi in vecchiata per alcuni mesi in botti di tequila e raggiunge una ABV del 10%. È forte, intensamente dominata dalle note di tequila e lime, salata-acida, leggermente tostata e caramellata. La bassa carbonatazione e il finale dolce la rendono più adatta ai formaggi che alle portate principali, ma possiamo facilmente immaginarla in abbinamento a dei gustosi burger con erborinati e cipolle caramellate. Da bere fresca e responsabilmente!
Per loro stessa natura le birre acide sono esperimenti ar tigianali senza limiti e regole. Noi non possiamo che con sigliarvi caldamente di provarle, ma solo se siete disposti a sperimentare, anzi a farvi proprio testare dalla loro ri cercata stranezza e voglia di andare oltre i limiti dei gusti standardizzati. Insomma, imparate a rispettare l’acidità!
Quando si parla di champagne c’è sempre una gran de fascinazione per i grandi formati che esibiscono la grandezza di questo vino ad eventi e celebrazioni. Se la magnum è solitamente riconosciuta anche dal con sumatore medio come il formato più pregiato, le bottiglie più grandi che prendono il nome dai re biblici sono spesso consi derate dei gingilli pubblicitari… ma è davvero così? Di fatto, c’è un importante fattore produttivo dello champagne che rende i grandi formati particolarmente interessanti. La ca ratteristica principale degli champagne è la seconda fermen
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If Size Matters
Breve storia del formato delle bottiglie di Champagne. by Vincenzo Salvatore
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l’ossigenazione i vignaioli possono regolare come i lieviti rilasciano aromi e polifenoli, come bilanciare vi gore e struttura, come sviluppare la spuma setosa e la vibrante energia che caratterizzano lo champagne ultimato. Da questa prospettiva, le magnum offrono la soluzione migliore in termi ni di equilibrio perché hanno lo stesso tappo delle 0,75l ma il loro doppio volume dimezza l’ammontare di ossigeno. Questo rende le magnum così adatte per le grandi vendemmie, le edi zioni speciali, e i vini di grande importanza. Dalla Jéroboam alla Melchizédech il tappo non cambia, ma il volume maggiore protegge indubbiamente meglio da luce, temperatura, vibra zioni, e altri fattori esterni. Certo bisogna considerare che il costo significativamente maggiore dei formati extra li rende inevitabilmente rari e preziosi. Però questi non devono essere sottovalutati dagli appassionati: la maggiore superficie rallen ta la rifermentazione e riduce l’ossidazione, dando potenzial mente una più lunga prospettiva di invecchiamento e un profi lo aromatico più complesso e strutturato.
I produttori dovrebbero prepararsi con lungo anticipo (più di un anno) per organizzare una degustazione comparativa affi dabile realizzando un lotto del medesimo vino nei vari forma ti. Talvolta esperienze simili vengono organizzate dalle grandi maison per i clienti più fedeli, visto che sarebbe impossibile per un privato fare qualcosa di simile. I degustatori hanno eviden ziato che i grandi formati possono davvero offrire un vino più vigoroso, vivo, fresco, e ricco di aromi, ma soprattutto un’in negabile componente emotiva! Una cosa è certa infatti: aprire un grande formato di champagne sarà sempre un’emozione incredibile per lo charme e il valore simbolico di uno dei vini più lussuosi del mondo!
Purtroppo, è difficile poter confrontare direttamente una botti glia standard con un grande formato a causa delle specifiche produttive dello champagne. Gli champagne, infatti, vengono fatti a partire da cuvée, cioè combinazioni di vini base di diver se annate ed uve a seconda di cosa vuole ottenere il maestro di cantina. Tale tecnica produttiva permette ai produttori di tro vare sempre il miglior profilo per il tipo di vino che si vuole otte nere, ma rende anche ogni lotto di champagne differente da un altro. Inoltre, i formati diversi vengono spesso imbottigliati per la rifermentazione in momenti diversi, spostando conseguen temente la data di sboccatura. La sboccatura è fondamentale per capire le aspettative di consumo per una bottiglia di cham pagne perché è proprio dal momento in cui i lieviti vengono espulsi dalla bottiglia che lo champagne inizia a invecchiare. Infine, i produttori di champagne sono sempre, e giustamen te, molto riservati sull’origine delle loro creature e non vogliono divulgare i dettagli dei processi produttivi. Questa segretezza preserva l’aura speciale dello champagne, ma poi rende molto difficile capire se lo stesso champagne in due formati diversi sia direttamente comparabile.
tazione (o rifermentazione) in bottiglia. Dunque, la bottiglia diventa il contenitore fondamentale che permette la trasfor mazione del vino base in vero champagne: il rapporto tra la superficie interna della bottiglia e il liquido in essa contenuto indica l’ammontare di ossigeno che permetterà ai lieviti di tra sformare lentamente un semplice vino in una meraviglia spu Controllandomeggiante.
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Per tradizione marinara, così come nell’idea collettiva dei popoli bagnati dal mare, decidere di gustare un succulento piatto di pesce rispondeva ad una equi valenza quasi matematica: pesce uguale fresco.
Un concetto semplice, intuitivo e corretto almeno fino a pro va contraria. Eppure, provate ad immaginare un mahi mahi (lampuga), di cinque chili pescato a largo della Tunisia, con lo sfavillante arcobaleno dipinto dalla sua pelle e della pinna dorsale. Immaginate la sua carne bianca, saporita e la sua pelle grassa che esprimerà al meglio le sue doti gustative su una brace a ferri stretti, fiamma giusta, appena irrorata di sale per attenuare la sua forza. E dopo questa immagine tra barbeque, prato, birra fresca, amicizia e perché no un otti mo sigaro tra le dita, provate ad immaginarlo in un frigo per frollatura, appeso dalle sue garze a riposare per trenta gior ni ad atmosfera controllata, pronto per essere porzionato e servito, in un piatto sapientemente preparato per palati fini.
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Pesce Frollato
L’idea che un pesce possa essere gustato “invecchiato” quanto fa lavorare le nostre sinapsi? by Vincenzo Lopez
In molte isole del mediterraneo, per esempio, sin dal 1800 i pescatori trattavano il pesce eviscerato con un leggera soluzione salina, per poi appenderlo e lasciarlo riposare al
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Se non sono riuscito ancora a scalfire il vostro scetticismo, proverò a fornirvi altre due visioni, entrambe sentimentali certo, ma distillate dal tempo e dall’esperienza di vita (professionale e non). La prima, da figlio di una terra vocata alla pesca, al rispetto del mare e ai suoi ritmi biologici: il pesce fresco non si bat te. Non c’è partita: l’immagine che un pesce venga pescato, pulito, sfilettato e cucinato resta e resterà sempre la prima scelta. E se, per pura fantasia, fosse possibile cucinarlo an cor prima che sia pescato sarebbe il non plus ultra. La se conda visione è fornita dal mio essere operatore del settore gastronomico e appassionato del buon cibo, ed è sicura mente più concisa della prima: la frollatura è, indiscutibil mente, il futuro del sapore. Volendo approfondire ma senza entrare troppo in estremi tecnicismi, tipici di procedure di trattamento degli alimenti, la frollatura del pesce è un invec chiamento della carcassa del pescato, soprattutto di grosse dimensioni, riposta in capienti frigoriferi ove i parametri di temperatura, ventilazione, umidità ed ossigeno sono gestiti da centraline elettroniche studiate e realizzate da veri pio nieri di questa straordinaria intuizione. Ebbene sì, intuizione, perché di realmente innovativo ci sono solo i macchinari e la scienza annessa, in quanto le procedure di conservazione di alimenti nel lungo periodo sono note da secoli. Difatti, da un punto di vista storico, molteplici sono le tecniche, alcune delle quali quasi tramandate di padre in figlio, atte a conser vare quanto più a lungo possibile le carni, durante i periodi di magra stagionale. Il tutto nell’attesa di qualcuno che in ventasse un frigorifero e, prima ancora, la corrente elettrica.
Approfondendo maggiormente la tecnica, il pesce, preferi bilmente di pezzatura superiore ai 5 kg, necessita di accor gimenti ben precisi sin dalla sua prima conservazione, ossia dalla messa a bordo. È necessario che il pescato segua la rigida regola del freddo, fino al suo arrivo in cucina, dove ver rà de liscato, eviscerato, minuziosamente ripulito delle sue branchie e dissanguato (avendo cura di raggiungere le vene intercostali). Subito dopo verrà appeso in un frigo ventilato a bassissima umidità e lasciato frollare per un tempo variabile a seconda del suo peso e della ricetta con la quale verrà cucinato. Il pesce è considerato pronto quando perde la sua tensione, ossia quando si stende completamente, perdendo la curva che la battaglia per la sopravvivenza ha generato. E’ opportuno sottolineare che un pescato di mare, prima di essere issato a bordo, combatte con tutta l’energia possi bile e questo genera stress e reazioni biochimiche su tutto il sistema nervoso, che porta ad un irrigidimento della sua carne. Questo produce, in fase di cottura ravvicinata al mo mento della pesca, un effetto tattile che la bocca registrerà come stopposo. Di contro, la frollatura regola la distensione omogenea delle proteine, asciugando i tessuti e, allo stesso tempo, concentrando sapore e mineralità alle carni. Ma come per una mezzena di bovino, le tempistiche di frol latura permettono trame gustative che si prestano al più disparato esercizio di stile culinario. La carne poco frollata verrà maggiormente usata per esser scottata, avendo essa concentrato i succhi in percentuali tali da avere uniformità e morbidezza; per l'effetto, rilascerà sapori delicati, evoluti e decisamente inaspettati. I filetti che invece verranno lasciati frollare per più tempo, assomigliando a dei veri e propri sa lumi insaccati, saranno più idonei per carpacci dalle sfac cettature pantagrueliche, sottolineando come, un pesce frollato, può benissimo essere consumato anche crudo. I rischi di deterioramento legati alla proliferazione batte rica post mortem sono assai simili a quelli di un comune lombo di carne e, prese le dovute accortezze, che passano dall’affidarsi a veri esperti di questa tecnica, trovo che l’uni co elemento che suscita ancora disappunto e ritrosia verso questa pratica alimentare sia solo la mancata conoscen za. Resto certo, però, come già il passato ci ha insegnato, che nel momento in cui la frollatura del pesce diventerà una nuova moda culinaria, tutti supereranno le iniziali resistenze per faranno a gara per cercare la preparazione più partico lare ed estrema possibile.
freddo delle grotte, dove luce e ossigeno incidevano al mi nimo possibile. E forse non è un caso se uno dei pionieri dell’evoluzione della frollatura del pesce è lo chef Luigi Po mata Jr., nativo della sardegna (Italia), che ha sviluppato e affinato questa strepitosa tecnica.
98 #2-2022 CigarsLover Magazine TASTE
Tuttavia l’esperienza di un sashimi di ricciola, da filetto frol lato quaranta giorni, spennellato con del ponzu, accostato ad un aria emulsionata di wasabi e succo di cedro, servito come primo piatto di una cena degustazione, possibilmen te accostato a uno Chateau Rossman Domaines Ott, sono convinto possa spingere chiunque a concedere fiducia nell’innovazione. Senza indugio alcuno.
CIGARS TastingBlind #1-2022100 118104106112119122126130 SPIRITS WhiskyRum CIGARS ToroRobustoCoronaChurchill
#1-2022
I sigari vengono privati delle anillas e vengono nuova mente “vestiti” con una nuova fascetta, che riporta sem plicemente un numero. Lo stesso avviene per gli spirits, che vengono travasati in bottigliette di vetro che recano solamente un numero e un eventuale indicazione, qua lora il distillato superi una gradazione alcolica del 50%.
102 #3-2022 CigarsLover Magazine AWARDSCIGARS
HOW
I prodotti vengono quindi testati in modo completamente imparziale, in un blind tasting nel quale i degustatori non sanno che prodotti stanno testando. ARE THE BLIND
ResultsSpiritsCigars& Vengo confrontati i tasting per creare la review definitiva e il rating del prodotto, espresso in centesimi. Le valutazioni vengono quindi raccolte e il team di CigarsLover Magazine si mette all’opera, calcolan do le medie e dando luogo alle valutazioni finali. BLIND TASTINGS MADE? 103#3-2022 CigarsLover Magazine
SPIRITS BLIND TASTING 104 #2-2022 CigarsLover Magazine
2 Indicazione del brand e del nome del prodotto preso in esame. “yo” significa “Yeards Old” e indica gli anni di invecchiamento dichiarati del distillato. Qua- lora non sia indicato, è un’infor mazione non rilasciata dal produttore.
3
Legenda
4 Degustazione suddivisa in sensazioni percepite al naso, al palato e nel finale. Il paragrafo finale contiene le conclusioni, che riepilogano la valutazione del prodotto.
1 Immagine del distillato.
• Paese di produzione
• Percentuale del tasso alcolico del distillato (Alcohol By Volume)
5 Scala di valutazione: 95-100 memorabile ed eccellente sotto ogni aspetto. 90-94 qualità molto elevata e grande appagamento. 86-89 ottima qualità e molto godibile. 81-85 soddisfacente e con buoni pregi. Minore di 80 mediocre e con alcuni difetti evidenti.
KAVALAN Solist Fino Sherry
425
• $Prezzo:inferiore a 50€ $$ inferiore a 100€ $$$ inferiore a 250€ $$$$ superiore a 250€
1 COUNTRY Taiwan ABV - PROOF 57.8% | 115.6 PRICE $$$$ 3 NOSE Frutta matura, ricche note di prugna, assieme a miele e un mix di frutta esotica, tra cui il cocco. Poi cacao. PALATE Frutta esotica, caramello e miele, in sieme a ricche note di pepe bianco e scorza d'arancia.FINISH Lungo. Pepe bianco, cacao e noci. Un tocco di scorza d'arancia. Complesso e incredibilmente ricco, è un whiskey molto appagante. 94
Per riuscire a collocare il distillato all’interno di un’ampia scala di valori, viene utilizzata una valutazione in centesimi. Il punteggio di ciascun distillato è dato dalla media delle valutazioni ricevute dai recensori nel panel. I prodotti che rientrano nel blind tasting vengono testati senza la consapevolezza di cosa si stia provando, in modo da avere la valutazione più oggettiva possibile. Tutte le informazioni riportate nel blind tasting
350+ YEARLYTESTEDSPIRITS INTERACTIVE PAGE
Tre dei dodici rum testati hanno ottenuto un punteggio di 90 punti o superiore, due di loro hanno ottenuto ottimi pun teggi, superando di gran lunga il livello dei novanta punti e distinguendosi dagli altri.
The chosen 12 Dodici prodotti provenienti da dieci diversi produttori si in contrano in questa degustazione alla cieca, che comprende rum che vanno da meno di 50 a 250 euro. Results
106 #2-2022 CigarsLover Magazine SPIRITS
Rum BLIND TASTING
92
OPTHIMUS
DICTADOR
90
NOSE Profumi di toffee e spezie, arricchiti da cannella e scorza d'arancia, dopo qualche istante vaniglia e cacao. PALATE Ricche note di miele, seguite da noc ciola, legno, vaniglia e cacao, sentori di scorza d'arancia.FINISH Finale lungo, con miele e agrumi, insie me a sfumature di cacao. Ricco ed elegante Un rum molto appa gante e armonioso. COUNTRY Jamaica ABV - PROOF 43% | 86 PRICE $$$ APPLETONESTATE 21 Year Old NOSE Vaniglia, smalto, scorza di cedro, fiori bianchi, carambola e albicocca can dita. Chicchi di caffè e liquore al caffè. PALATE Liquirizia, stevia e anice su una base di marshmallow. Liquore al caffè, spezie e scorzaFINISHd'arancia. Medio. Spezie, liquirizia e vaniglia. Piuttosto tostato. Profumi ben definiti, non profondi, ma il bouquet è ampio ed equilibrato. COUNTRY Colombia ABV - PROOF 40% | 80 PRICE $ Claro 100 months aged NOSE Frutta matura, prugna, datteri, oli es senziali di arancia, noci tostate, cereali e cioccolato fondente.PALATE Uvetta, frutta matura con prugne e datteri, panforte, e poi cioccolato fondente e spezie.FINISH Lungo. Cioccolato fondente, spezie, chiodi di garofano e malto. Sontuoso e rotondo, dal profilo gu stativo strutturato e profondo. COUNTRY Dominican Rep. ABV - PROOF 43% | 86 PRICE $$ 25 Year Old Whisky Finish
SPIRITS BLIND TASTING 107#2-2022 CigarsLover Magazine
93
NOSE Legno di cedro, rosmarino, anice e zucchero Agrumato,vanigliato.PALATEconnoteminerali e cara mella alla propoli.FINISH Finale leggermente amaricante, agru mato, sapido, pappa reale. Rum leggero e beverino per cocktail o per una bevuta disimpegnata. 88 COUNTRY Jamaica ABV - PROOF 40% | 80 PRICE $ MEZAN JamaicanXoBarrique NOSE Dense note di olive verdi e un pizzico di salamoia. Vegetale e intenso, ma non pungente. PALATE Salamoia, caramello, zucchero bru ciato, vernice del legno e marshmal low. Echi di mezcal.FINISH Medio. Si confermano salamoia e note zuccherine. Una nota vegetale. Bouquet dotato di buona intensità e ampiezza, ma non moilto strutturato. 87 COUNTRY England ABV - PROOF 40% | 80 PRICE $ DIABLESSE CaribbeanRum NOSE Legno stagionato, segatura, un tocco di frutta rossa, vaniglia, caramello, e prugna. PALATE Legno stagionato, vaniglia, frutta rossa e spezie del FINISHlegno. Media persistenza. Spezie del legno e Benvaniglia.bilanciato, dotato di una paletta aromatica di buona profondità. 89 COUNTRY Barbados ABV - PROOF 40% | 80 PRICE $$ THEMCCOYREAL 12 Year Old 108 #2-2022 CigarsLover Magazine SPIRITSSPIRITS BLIND TASTING
NOSE Sviluppa note di caramello, chinotto e chiodi di garofano.PALATE Beverino e dolce, con note di cola, cannella, e caramelloFINISHsalato. Media persistenza. Un tocco di china. Semplice da apprezzare, per via di una spiccata dolcezza. Rotondo. 87 COUNTRY Guatemala ABV - PROOF 40% | 80 PRICE $$$ ZACAPA Xo NOSE Profumi di legno verde, zenzero can dito e oli essenziali di agrumi. Sfu mature vegetali e PALATEbalsamiche. Si confermano legno verde, e aromi vegetali e balsamici, oltre che alla frutta candita. FINISH Medio lungo. Balsamico e vegetale. Lievemente dry. Buona complessità, seppur il profilo aromatico non sia tra i più ampi. 87 COUNTRY Martinique ABV - PROOF 46% | 92 PRICE $ RHUM J.M CreolesÉpices NOSE Caramello e cacao, spezie e vernice del legno. Un richiamo di noce, appe na accennato. PALATE Piuttosto rotondo, con il caramello in primo piano, seguito da noce e cioc colato fondente.FINISHDolce. Medio. A tratti dry. Note di caramello. Votato alla dolcezza. Bouquet contenuto ma di discreta struttura. 86 COUNTRY Dominican Rep. ABV - PROOF 40% | 80 PRICE $$ BRUGAL 1888 GranFamiliarReserva SPIRITS BLIND TASTING 109#2-2022 CigarsLover Magazine
NOSE Floreale e con intense note di erbe medicinali, che si fanno strada dopo qualche attimo nel bicchiere. Camo milla. PALATE Dolciastro, con note di caramello. Zuccherino. Sfumature fruttate. Aro mi tostati. FINISH Medio corta. Caramello e sfumature di spezie del legno. Bouquet piuttosto limitato e sbilan ciato sul dolce. Aromi poco profondi. 83 COUNTRY Panama ABV - PROOF 40% | 80 PRICE $ MALECON 12 Year Old Reserva Superior NOSE Scorza di arancia, kumquat e oli essenziali di arancia.PALATE Scorza di arancia, pompelmo, note zuccherine. Dolce.FINISH Corto. Scorza di arancia. Semplice da apprezzare, grazie alla dolcezza di base. Il profilo aromatico è contenuto. 82 COUNTRY Philippines ABV - PROOF 40% | 80 PRICE $ DON PAPA Small Batch NOSE Fruttato, con miele, pecan e vaniglia, assieme a una soavissima sfumatu ra di zenzero. PALATE Rotondo. Legno, note tostate, frutta candita e spezie del FINISHlegno. Media persistenza. Fruttato e con spezie del legno. Rotondo e armonioso, con una buo na persistenza. 85 COUNTRY Paraguay ABV - PROOF 40% | 80 PRICE $$ EL SUPREMO 12 Year Old 110 #2-2022 CigarsLover Magazine SPIRITSSPIRITS BLIND TASTING
112 #2-2022 CigarsLover Magazine SPIRITS
Whisky
The chosen 12 Cinque sono i paesi produttori che partecipano a questa degustazione alla cieca di whisky, ci sono alcune nuove uscite e alcuni imbottigliamenti della gamma principale. Results Tre whisky hanno raggiunto il livello di 90 punti e due i 92. Uno è uno scozzese classico, invecchiato 25 anni, l'altro un segale puro, un altro classico.
BLIND TASTING
25
90
92
Magazine
92
NOSE Profumi di sherry, vaniglia e nuances di petricore. Legno stagionato e punte balsamiche. Albicocca disidratata. PALATE Intenso, con note di legno stagionato, scorza di agrumi, spezie del legno, butterscotch, sprazziFINISHpepati. Lungo. Spezie del legno, echi balsami ci e sfumature minerali e affumicate. Punte di cioccolato fondente. Dry. Complesso, strutturato e profondo. COUNTRY Scotland ABV - PROOF 43% | 86 PRICE $$$ GLENFARCLAS Year Old NOSE Aromi di erbe balsamiche e arancia, seguite da scorza d'arancia candita, toffee e spezie.PALATE Note di buccia d'arancia, con spezie, tra cui cannella e noce moscata. Vaniglia. Leggermente pepato. FINISH Medio. Scorza d'arancia e spezie, con alcune spezie di legno. Equilibrato, intenso e piuttosto com plesso. COUNTRY U.S.A. ABV - PROOF 50% | 100 PRICE $ RITTENHOUSE Straight rye
SPIRITS BLIND TASTING 113
NOSE Miele, vaniglia e noci pecan arricchi ti da sentori vegetali di rosmarino e timo. Poi burro e crème caramel. PALATE Dolce e rotondo, con note legnose, albicocca, miele e vaniglia. Sfumatu ra di erbe balsamiche.FINISH Medio lungo, mielato, con un toc co balsamico e una dolcezza con sprazzi di cannella. Intenso, poderoso e appagante. COUNTRY U.S.A. ABV - PROOF 55% | 110 PRICE $ PIKESVILLE Straight rye #2-2022 CigarsLover
Magazine SPIRITSSPIRITS BLIND TASTING
NOSE Una raffica di fumo, accompagnata da toffee e torta al limone dolce. Una sen sazione di stoppino di PALATEcandela. Agrumato e fruttato, con il fumo an cora presente ma non opprimente. Cera. Cenni di erbe.FINISH Medio-lungo. Minerale. Cera. Non particolarmente complesso o estremamente profondo, ma piace vole e mai noioso. COUNTRY Japan ABV - PROOF 46% | 92 PRICE $$$ KAIYO MizunaraPeatedOak NOSE Pera, vaniglia e una vena balsamica. Poi una nota di menta si fa sempre più presente. Vernice per legno. PALATE Spezie di legno, con prugna matura e ciliegia, arancia e suoi oli essenziali. Ricche note di vaniglia.FINISH Lungo. Speziato, olio essenziale di arancia, erbe balsamiche e rovere. Intenso, facile da bere e appagante. COUNTRY U.S.A. ABV - PROOF 50% | 10 PRICE $ FOUR ROSES Single Barrel NOSE Ganache al cioccolato con frutta ma tura, fragola, fichi, datteri dolci e tro picali. Cenni quasiPALATEsolforici. Cacao e frutta tropicale molto matura. Poi cioccolato fondente.FINISH Di lunga durata. Spezie di legno e frutti Intensomaturi.eappagante. Gli aromi sono audaci e classici. Taiwan ABV - PROOF 46% | 92 PRICE $$ KAVALAN King Car Whisky 114 CigarsLover
#2-2022
89
88 COUNTRY
88
NOSE Arancia, zucchero di canna e albicoc che mature. Spezie del legno, cannel la e anice stellato. Echi di vernice. PALATE Esplosione di caramello che ricopre un nucleo di arancia dolce. Le spezie sono ancora presenti. Vaniglia. FINISH Medio. Arancia e albicocche sopra va niglia e Ordinato,toffee.pulito, piacevole. Non ecces sivamente complesso, ma scorrevole e intrigante. 87 COUNTRY U.S.A. ABV - PROOF 46% | 92 PRICE $ SMOOTHAMBLER Contradiction Bourbon NOSE Dolci sentori di frutta matura e cara mello, insieme al PALATEmiele. Vaniglia, legno e spezie. Il miele è an cora presente, insieme alle note tosta te. Dolce. FINISH Medio. Spezie, legno e vaniglia. Caldo e rotondo. Armonico e facile da apprezzare. 86 COUNTRY Scotland ABV - PROOF 43% | 86 PRICE $$ BALVENIE Caribbean Cask 14 Year Old NOSE Profumi intensi di legno e vaniglia, con vernice per legno. Toffee e una persistente nota di buccia d'arancia. PALATE L'alcol abbastanza presente. Spezie di legno, toffee, crumble di mele e baccello di vaniglia. Echi di anice. FINISH Medio. Legno e caramello. Spezie. Un po' spigoloso, ma sprigiona una buona intensità. 86 COUNTRY U.S.A. ABV - PROOF 46% | 92 PRICE $$ HIGH WEST AmericanReservePrairie SPIRITS BLIND TASTING 115#2-2022 CigarsLover Magazine
86 COUNTRY
NOSE Profumi di sherry, biscotti ai cereali e un tocco di vaniglia.PALATEFresco. Note minerali, insieme a biscotti ai cereali e vaniglia. Un po’ terroso. Un tocco acidulo inFINISHsottofondo. Medio-lungo. Vaniglia e miele. Equilibrato. Il profilo aromatico non è tra i più ampi ma è strutturato. Ireland ABV - PROOF 43% | 86 PRICE $$ HINCH 10 Year Old Sherry Cask Finish NOSE Sfumature vegetali, seguite da mie le e agrumi, dove spicca il kumquat. Fresco, echi di erba tagliata. Floreale. PALATE Kumquat e le note floreali, così come il miele, affiancati da una punta di va niglia e richiami di spezie del legno. FINISH Medio. Spezie del legno e agrumi. Bilanciato e armonioso, con un bou quet votato all'eleganza. Japan ABV - PROOF 40% | 80 PRICE $ HATOZAKI Blended NOSE Un mix di miele, vaniglia e quer cia. Caramello e sentori di prugna, quest’ultimo impiega un po’ prima di apparire. PALATE Profonde note di rovere, un tocco di vaniglia, cioccolato fondente e note di caffè tostato. FINISH Medio-lungo. Quercia, spezie di le gno e Intenso.cannella.Ilrovere è il protagonista. U.S.A. ABV - PROOF 50% | 100 PRICE $ GUN FIGHTER Bourbon
82 COUNTRY
84 COUNTRY
116 #2-2022 CigarsLover Magazine SPIRITSSPIRITS BLIND TASTING
hiramandsolomoncigars.comOurDiscoverSecrets
• SIZE: cepo (1/64 di pollice) e lunghezza, indicata sia in millimetri che pollici.
• WRAPPER: foglia esterna (capa).
• BINDER: foglia sotto la capa (capote).
• PRICE: prezzo del sigaro in dollari americani ed Euro.
• FILLER: le foglie nel ripieno (tripa).
118 #3-2022 CigarsLover Magazine CIGARS BLIND TASING U.S.A.Cuba Italy Philippines Cina Panama Dominican Rep. Nicaragua Honduras Brazil Mexico Costa Rica RADVENTURAoyalReturnKing’s Gold Robusto COMPLESSO E RICCO Sprigiona cacao e agrumi, arricchiti da terra e un tocco di incenso. La base è mielosa. Si prosegue con note speziate di pepe bianco, che via via si fanno più intense, culminando in spezie piccanti. STRENGTH • • • • SIZE 52x127mm (5″) PRICE $ 13.5 | € 13.5 WRAPPER U.S.A. BINDER MESSICO FILLER R. NICARAGUA,DOMINICANA,U.S.A. 95 Bandiere ad indicare il paese di produzione.43215 Per riuscire a collocare i sigari all’interno di un’ampia scala di valori, viene utilizzata una valutazione in centesimi. Il punteggio di ciascun sigaro è dato dalla media delle valutazioni ricevute dai recensori nel panel. I prodotti che rientrano nel blind tasting vengono testati senza la consapevolezza di cosa si stia provando, in modo da avere una valutazione quanto più oggettiva possibile. Legenda Tutte le informazioni riportate nel blind tasting Immagine del sigaro. Scala di valutazione: 95-100 memorabile ed eccellente sotto ogni aspetto. 90-94 qualità elevata e grande appa gamento. 86-89 ottima qualità, molto godibile. 81-85 soddisfacente e con buoni pregi. Minore di 80 me- diocre. Note degustative del prodotto. Vengono elencati aromi e sapori percepibili durante l’intera fumata del sigaro. 1 2 5 3 4
• STRENGTH: forza, indicata su una scala da “ •” (leggera) a “ • • • • •” (forte).
119#3-2022 CigarsLover Magazine
The chosen 12 Tutti e quattro i grandi produttori nazionali sono presenti in questa degustazione alla cieca di Churchill: Cuba, Repubbli ca Dominicana, Honduras e Nicaragua. Results Il sigaro prodotto in Honduras ha vinto la degustazione con un punteggio impressionante, seguito da un dominicano e un cubano.
Churchills
CHEFDAVIDOFFEDITION 2021 EQUILIBRATO E CREMOSO Offre note di nocciola, cacao e terra, con alcune sfumature di sottobosco. Poi legno pregiato, agru mi e vaniglia, con frutta matura. STRENGTH • • • SIZE 48x178mm (7”) PRICE $ 39 | € 39 WRAPPER ECUADOR BINDER MEXICO FILLER DOMINICAN REP. 91 ALEC RICCOPRENSADOBRADLEYCHURCHILLECREMOSO Note intense di frutta matura, cuoio, cacao, pepe bianco e un po' di terra. La base è dolce e in alcuni puff si possono percepire punte piccanti. STRENGTH • • • • SIZE 48x178mm (7 ½”) PRICE $ 12 | € 8.8 WRAPPER HONDURAS BINDER HONDURAS FILLER HONDURAS,NICARAGUA 93 H. BILANCIATOSIRUPMANNWINSTONEVELLUTATO Sprigiona note di legno di cedro e aromi vegetali, insieme a spezie pregiate. Nella seconda metà, la base diventa dolce e le spezie si intensificano. STRENGTH • • • SIZE 47x178mm (7”) PRICE $ - | € 22 WRAPPER CUBA BINDER CUBA FILLER CUBA 90 SIN EQUILIBRATOPALADINCOMPROMISODESAKAEINTENSO Caffè in grani, cuoio e legno aprono la fumata, se guiti da pepe nero e cacao. Le note di terra si ag giungono nella seconda metà. STRENGTH • • • • SIZE 52x178mm (7”) PRICE $ 28.8 | €WRAPPER MEXICO BINDER ECUADOR FILLER NICARAGUAU.S.A., 88 120 #3-2022 CigarsLover Magazine CIGARSCIGARS BLIND TASTING
LA FLOR DOMINICANA LA INTENSOVOLCADAMAEVOLUZIONE LIMITATA Note ben definite di terra, legno, caffè e cacao sono presenti in tutta la fumata. Nella seconda metà si fa lievemente amaricante. Il finale è parti colarmente speziato. STRENGTH • • • SIZE 48x178mm (7”) PRICE $ 13.6 | € 15 WRAPPER DOMINICAN REP. BINDER MEXICO FILLER DOMINICAN REP. 86 JUAN LOPEZ LCDH SELECCIÓN ESPECIAL BOUQUET CONTENUTO Il sigaro inizia con una leggera dolcezza e con un accenno di legno. Nella seconda metà si aggiun gono note di cuoio. Un aroma di pepe nero che ap pare verso la fine. STRENGTH • • • SIZE 52x170mm (6 ¾”) PRICE $ - | € 29 WRAPPER CUBA BINDER CUBA REP. FILLER CUBA 86 SIEMPRE ROTONDOCHURCHILLROSADOEDIRETTO Terra, cuoio e pepe nero costituiscono il profilo aromatico principale. Successivamente, si ag giunge la noce e la base si fa dolce. STRENGTH • • • SIZE 48x178mm (7”) PRICE $ 13 | €WRAPPER ECUADOR BINDER NICARAGUA FILLER NICARAGUA, USA 87 ROMEO Y EVOLUZIONECHURCHILLSJULIETALIMITATA Il profilo aromatico comprende note vegetali e to state, insieme a terra e un tocco di legno. In alcune boccate si percepiscono anche aromi affumicati. STRENGTH • • • • SIZE 47x178mm (7”) PRICE $ - | € 17 WRAPPER CUBA BINDER CUBA FILLER CUBA 88 CIGARS BLIND TASTING 121#3-2022 CigarsLover Magazine
Results Spiccano tre prodotti: due sono realizzati in Repubblica Do minicana, l'altro in Nicaragua. Tutti e tre hanno raggiunto una valutazione di 90 o più punti.
The chosen 12 Sono coinvolti quattro paesi produttori. Ci sono nuove usci te e alcuni classici. Il formato Corona non è molto popolare al giorno d'oggi, ma ci sono novità molto interessanti.
Coronas
122 #3-2022 CigarsLover Magazine CIGARSCIGARS BLIND TASTING
BILANCIATO10UNDERCROWNCORONAVIVAERICCO Il pepe nero è l'aroma principale indiscusso. Il pro filo aromatico è completato da note di caffè, cuoio e nocciola. Il peperoncino chiudono la fuamta. STRENGTH • • • • SIZE 43x127mm (5”) PRICE $ 10.5 | €WRAPPER MEXICO BINDER U.S.A. FILLER NICARAGUA 90 CASA MAGNA LIGA F PETIT CORONA INTENSO E FORTE Un mix speziato di pepe nero e cannella rappre senta l'aroma principale di tutta la fumata, assie me a caffè, pelle e legno. STRENGTH • • • • • SIZE 40x108mm (4 ¼”) PRICE Price: $ 5.8 | €WRAPPER NICARAGUA BINDER DOMINICAN REP. , NICARAGUA FILLER DOMINICANNICARAGUAREP., 91 LAURA ROTONDOCONCOURCHAVINCORONAEVELLUTATO Note cremose di nocciola si uniscono a legno e frutti maturi. In sottofondo emergono aromi di erbe e pepe. La seconda parte diviene dolce. STRENGTH • • • SIZE 43x140mm (5 ½”) PRICE $ - | € 16 WRAPPER DOMINICAN REP. BINDER DOMINICAN REP. FILLER DOMINICAN REP. 92 RICCOKING’SADVENTURAGOLDCORONAEINTENSO Cremose note di cuoio e terra sono supportati ini zialmente da nocciola. Il pepe nero è presente nel retrogusto. Nella seconda metà si aggiunge una sfumatura vegetale. STRENGTH • • • SIZE 44x152mm (6”) PRICE $ 13 | € 12.8 WRAPPER U.S.A. BINDER MEXICO FILLER DOMINICAN REP., NICARAGUA, U.S.A. 89 CIGARS BLIND TASTING 123#3-2022 CigarsLover Magazine
FERIO TEGO TIMELESS STERLING MAREVAS FINALE A TRATTI SCOMPOSTO Offre note tostate e legnose, insieme al pepe bian co. Nella seconda parte, il profilo aromatico si ar ricchisce di noce. Il finale è un po' amaro. STRENGTH • • • SIZE 42x140mm(5 ½”) PRICE $ 11.5 | €WRAPPER ECUADOR BINDER DOMINICAN REP. FILLER DOMINICAN REP. 87 SANCHO PANZA NON RUSTICOPLUSMAINTENSO Il profilo aromatico è composto da note tostate e aromi rustici di legno, insieme ad alcune sfuma ture vegetali. Nella seconda parte della fumata si aggiungono caffè e nocciola. STRENGTH • • • SIZE 40x130mm (5 ⅛”) PRICE $ - | € 7.2 WRAPPER CUBA BINDER CUBA FILLER CUBA 87 BUONABARONMAESTRANZACOMPLESSITÀ Offre note di nocciola e legno, con un mix di spe zie. Nella seconda metà, pepe selvatico su un fon do nocciolato più asciutto e legnoso. STRENGTH • • • • SIZE 42x130mm (5 ⅛”) PRICE $ - | € 9.5 WRAPPER HONDURAS BINDER COSTA RICA FILLER NICARAGUA 88 RAMON ALLONES SMALL CLUB CORONAS RICCO E CREMOSO Offre note di nocciola, insieme a legno di cedro e noce. Nella seconda metà, il fumo diventa piccan te con un ricco pepe nero e aromi di peperoncino. STRENGTH • • • SIZE 42x110mm (4 ⅜”) PRICE $ - | € 7 WRAPPER CUBA BINDER CUBA FILLER CUBA 89 124 #3-2022 CigarsLover Magazine CIGARSCIGARS BLIND TASTING
AMENDOLA SIGNATURE SERIES CANNOLI GREEN POCO EQUILIBRATO La prima parte della fumata offre note tostate e aromi terrosi. La base è fin dall'inizio amara e la situazione non migliora durante la fumata. STRENGTH • • • • SIZE 2x140mm (5 ½”) PRICE $ 9 | €WRAPPER SUMATRA BINDER NICARAGUA FILLER NICARAGUA 81 SANTA UNCORONADAMIANAPO'DRY Sprigiona note di arachidi, fieno e legno secco, as sieme a un delicato tocco di pepe. Ci sono anche alcune sfumature di caffè espresso. STRENGTH • • • SIZE 45x140mm (5 ½”) PRICE $ - | € 5.6 WRAPPER DOMINICAN REP. BINDER DOMINICAN REP. FILLER DOMINICAN REP. 86 QUAI ROTONDOCORONASD’ORSAYCLARO Il pepe bianco apre la fumata, seguito da frutta matura, legno, agrumi, e note vegetali. Nella se conda metà si aggiunge un tocco di panna acida. STRENGTH • • SIZE 42x143mm (5 ⅝") PRICE $ - | € 9.7 WRAPPER CUBA BINDER CUBA FILLER CUBA 86 LA IMPERIALGALERAJADE CORONA DIRETTO Il bouquet è composto da note di agrumi, legno e cuoio, assieme ad aromi di cannella ed erbe aro matiche. Queste ultime si fanno balsamiche verso nel finale. STRENGTH • • • SIZE 44x140mm (5 ½”) PRICE $ 7 | € 9.5 WRAPPER CAMEROON BINDER DOMINICAN REP. FILLER DOMINICAN REP. 87 125#3-2022 CigarsLover Magazine
The chosen 12 I sigari presenti in questa degustazione alla cieca proven gono da sei diversi paesi produttori, tra cui vi sono anche la Costa Rica e il Messico. Results Quattro dei sigari testati hanno totalizzato almeno 90 o più punti, di cui due sono ben sopra tutti gli altri, uno è realizzato a Cuba, l'altro in Nicaragua.
126 #3-2022 CigarsLover Magazine CIGARSCIGARS BLIND TASTING
Robustos
THEADVENTURANAVIGATOR PINZON INTENSO Il legno stagionato e le note terrose aprono la fuamta, seguiti da cacao, spezie e accenni vegeta li. In alcune boccate si percepiscono anche aromi di funghi. STRENGTH • • • SIZE 50x140mm (5 ½”) PRICE $ 7 | € 11.5 WRAPPER MEXICO BINDER INDONESIA FILLER DOMINICANNICARAGUAECUADOR,REP., 90 APPAGANTESERIEPARTAGASDNO.4ERICCO Offre ricche note terrose, insieme a pepe nero e le gno stagionato. In qualche boccata si percepisco no picchi piccanti, con qualche accenno di cuoio. STRENGTH • • • • SIZE 50x124 mm (4 ⅞”) PRICE $ - | € 14.8 WRAPPER CUBA BINDER CUBA FILLER CUBA 91 ROMEO Y JULIETA WIDE EQUILIBRATOCHURCHILLSECOMPLESSO Frutta matura, fieno e cereali aprono la fumata. Spezie di legno e cannella seguono. Di tanto in tanto compare una sfumatura di miele, mentre aromi tostati si sviluppano nel finale. STRENGTH • • • SIZE 55x130mm (5 ⅛”) PRICE $ - | € 12.8 WRAPPER CUBA BINDER CUBA FILLER CUBA 92 STOLEN THRONE CALL TO ARMS ROBUSTO COMPLESSO E INTENSO Cacao, terra, cuoio e pepe nero costituiscono gli aromi principali della prima metà. Poi siu sprigio nano caffè, legno e noce. STRENGTH • • • SIZE 50x127mm (5”) PRICE $ 10 | €WRAPPER ECUADOR BINDER NICARAGUA FILLER NICARAGUA 92 CIGARS BLIND TASTING 127#3-2022 CigarsLover Magazine
BRUN DEL RÉ BICENTENARIO LIMITED EDITION ROBUSTO EQUILIBRATO E CREMOSO Il sigaro si apre con note di legno fresco e cuoio. Poi si aggiunge noce moscata, insieme a sfuma ture erbacee e affumicate. STRENGTH • • • • SIZE 52x127mm (5”) PRICE $ - | € 10.9 WRAPPER ECUADOR BINDER COSTA RICA FILLER COSTA RICA 89 COSECHAPLASENCIA149 LA VEGA INTENSO Emana aromi di cacao e terra, insieme a legno di cedro e note di pepe nero. Sfumature di frutti rossi. STRENGTH • • • • SIZE 50x127 mm (5”) PRICE $ 13 | € 13 WRAPPER HONDURAS BINDER HONDURAS FILLER HONDURAS 89 A.J. FERNANDEZ BELLAS ARTES MADURO ROBUSTO BEN BILANCIATO Emana aromi di terra, pepe nero e un mix di spe zie, insieme ad alcune note vegetali. Nella seconda metà si aggiungono cacao e funghi. STRENGTH • • • SIZE 50x140mm (5 ½”) PRICE $ 14 | €WRAPPER BRAZIL BINDER MEXICO FILLER NICARAGUA 88 CASA INTENSOORIGINTURRENTNICARAGUA Esibisce note di terra, cuoio e spezie, con il pepe nero che è il più rilevante. Si aggiungono poi sen tori di nocciola e aromi vegetali. STRENGTH • • • • SIZE 50x140mm (5 ½”) PRICE $ 7 | € 6.6 WRAPPER MEXICO BINDER MEXICO FILLER NICARAGUA 88 128 #3-2022 CigarsLover Magazine CIGARSCIGARS BLIND TASTING
CAMOFRATELLOROSSO ROBUSTO SQUILIBRATO E RUSTICO In apertura è presente un aroma di legno secco, su una base amaricante. Successivamente si ag giungono terra e pepe nero. Il fumo è pungente e diventa prepotentemente amaro verso la fine. STRENGTH • • • SIZE 50x127mm (5”) PRICE $ 3.25 | €WRAPPER ECUADOR BINDER INDONESIA FILLER DOMINICAN REP. 79 PADILLA FINEST HOUR SUNGROWN ROBUSTO POCO EQUILIBRATO Sprigiona aromi di terra e cuoio, insieme a note ve getali. La base è un po' tendente all'amaro. STRENGTH • • • • SIZE 50x127mm (5”) PRICE $ 8.5 | € 7 WRAPPER NICARAGUA BINDER NICARAGUA FILLER NICARAGUA 82 ROCKY PATEL HAMLET LIBERATION ROBUSTO LEGGERO. EVOLUZIONE CONTENUTA Il sigaro si apre con aromi molto delicati di legno e pepe bianco, che rimangono i protagonisti per tut ta la fumata. Nella seconda metà appare un legge ro aroma di cacao. STRENGTH • • SIZE 50x127mm (5”) PRICE $ 10.5 | € 8.8 WRAPPER ECUADOR BINDER NICARAGUA FILLER HONDURAS,NICARAGUA 84 CAPA SEMPLICEMADUROFLORROBUSTODAAPPREZZARE Il sigaro si apre con leggere note di fieno, e il profi lo cambia poi nella seconda metà, spostandosi su aromi di pepe nero, pane e cuoio. STRENGTH • • • • SIZE 50x127mm (5”) PRICE $ - | € 3.8 WRAPPER MEXICO BINDER MEXICO FILLER NICARAGUAMEXICO, 86 CIGARS BLIND TASTING 129#3-2022 CigarsLover Magazine
130 #3-2022 CigarsLover Magazine CIGARSCIGARS BLIND TASTING
The chosen 12 Molti sigari aggiunti di recente, insieme ad alcuni ben inse riti nel mercato fanno pare di questo blind tasting. Quattro sono i paesi produttori coinvolti. Results I punteggi di due sigari raggiungono il livello dei 90 punti. Uno è realizzato nella Repubblica Dominicana mentre l'altro in Nicaragua.
Toros
SESSIONCAO TORO INTENSO Il profilo aromatico offre note terrose, insieme a un mix di spezie, dove spiccano cannella e pepe nero. Il profilo aromatico si completa con note tostate. STRENGTH • • • SIZE 49x152mm (6”) PRICE $ 9.8 | € 9.5 WRAPPER USA BINDER DOMINICAN REP. FILLER DOMINICANNICARAGUAREP., 89 DAVIDOFF LIMITED EDITION 2022 GRAN TORO GRANDE EQUILIBRIO Sprigiona note speziate, dove spicca il pepe nero, legno stagionato e cuoio. Sfumature vegetali. Nel la seconda metà si percepiscono picchi piccanti in qualche boccata. STRENGTH • • • • SIZE 58x140mm (5 ½”) PRICE $ 32 | € 25 WRAPPER ECUADOR BINDER BRAZIL FILLER BRAZIL, DOM. NICARAGUAREP., 92 ALEC BRADLEY TRILOGY NATIVE CAMEROON EQUILIBRATO La prima parte della fumata è dolce, ed offre note tostate e cappuccino, con qualche accenno vegetale. Nella seconda metà si aggiungono ric chi aromi di spezie. STRENGTH • • • SIZE 54x152mm (6”) PRICE $ 15 | €WRAPPER CAMEROON BINDER HONDURAS FILLER HONDURAS,NICARAGUA 89 LA PALINA 125 AÑOS TORO EQUILIBRATO ED ELEGANTE Cuoio e terra sono gli aromi principali a inizio fu mata, seguiti da nocciola e pepe bianco. Succes sivamente si aggiungono crema e una nota balsa mica ed erbacea. STRENGTH • • • SIZE 52x165mm (6 ½”) PRICE $ 25 | €WRAPPER NICARAGUA BINDER NICARAGUA FILLER NICARAGUA 90 CIGARS BLIND TASTING 131#3-2022 CigarsLover Magazine
20 ACRE FARM BILANCIATOTORO MA MONOTONO Il sigaro si apre con nocciola e legno appena per cettibili e di corpo leggero. Nella seconda metà del sigaro si aggiunge una nota erbacea, insieme ad alcune spezie. STRENGTH • • SIZE 52x152mm (6”) PRICE $ 13.4 | €WRAPPER ECUADOR BINDER HONDURAS FILLER NICARAGUA, U.S.A. 84 ROTONDOCREMOSOAMENDOLAECREMOSO Una combinazione di legno, pelle e pane, sono gli aromi principali di tutta la fumata. Il miele si ag giunge in seguito, con alcune spezie che si sprigio nano raggiungendo il finale. STRENGTH • • • SIZE 52x152mm (6”) PRICE $ 10 | €WRAPPER NICARAGUA BINDER ECUADOR FILLER DOMINICANNICARAGUAREP., 87 VILLIGER LA LIBERTAD GRAN TORO CREAMOSO Il bouquet è speziato, con noce moscata nella pri ma metà. Un mix di peperoncino e pepe bianco, sono seguiti da legno affumicato e cuoio nella se conda metà. STRENGTH • • • SIZE 54x152mm (6”) PRICE $ - | € 8.5 WRAPPER NICARAGUA BINDER DOMINICAN REP. FILLER NICARAGUA 88 ILLUSIONE CIGARES PRIVÉ BOX PRESSED TORO COROJO DI BUONA COMPLESSITÀ Un'evidente dolcezza apre la fumata, con note di nocciola, cuoio ed erbe che si aggiungono suc cessivamente. Note di pepe bianco si uniscono al bouquet a metà del sigaro. STRENGTH • • • SIZE 56x140mm (5 ½”) PRICE $ 9.25 | €WRAPPER NICARAGUA BINDER NICARAGUA FILLER NICARAGUA 87 132 #3-2022 CigarsLover Magazine CIGARSCIGARS BLIND TASTING
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