CigarsLover Magazine I - 2022

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ISSUE 1 - 2022

Year of the Tiger BENVENUTA TIGRE - PURIFICATORI D'ARIA - DRUNK CHICKEN CIGARS - STOLEN THRONE - PAIRINGS: CIGARS & SPIRITS SHAKEN, NOT STIRRED - WHISKY IN TASCA - RUM NATION - LE VARIAZIONI GLENDALOUGH - BATANGA PALATO, GOLA O PANCIA? - BIRRA: SOGNANDO L'ESTATE - NON IL SOLITO SANDWICH



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CIGARS

EXECUTIVE EDITOR DEPUTY EDITOR SENIOR EDITOR ART & GRAPHICS PHOTOGRAPHY PHOTO EDITOR DIGITAL DEVELOPER AUTHORS

Austin Crowe Brent Moyer Davide Pertino Nicola Cima Riccardo Noya Scott Sherer Vincenzo Lopez Vincenzo Scivetti Vito Renna

TRANSLATIONS

Austin Crowe Minzhao Xie Rachelle Mauleon Simone Poggi

MARKETING & ADS: office@cigarslover.com +41 (78) 818 60 07

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Giuseppe Mitolo John Jeremy Michel Arlia Nicola Ruggiero Simone Poggi Vincenzo Salvatore

COLLABORATORS

CIGARS TASTING PANEL Aaron Reddy Austin Crowe Daniel Hardinger Dustin Wall Giuseppe Mitolo Luca Cominelli Michel Arlia Nelson Campos Nic Bevilacqua Richard Frazier Sebastian Hefel

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Luca Cominelli Michel Arlia Giuseppe Mitolo Renz A. Mauleon Mario Amelio Renz A. Mauleon Nicholas Ding

SPIRITS TASTING PANEL Ethan Smith John Jeremy Kaarel Kluge Luca Cominelli Michael Lamper Roberto Canzi Simone Poggi Vincenzo Salvatore William Brown Zac Mitchers CIGARISTA GMBH Augiessenstrasse 13E, Widnau, Switzerland CHE-239.774.579


EDITORIAL

Editor’s thoughts Il 2022 e le novità che porta con sè

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l primo numero dell’anno 2022 è stato pubblicato prima del solito, circa un mese prima di quanto è avvenuto negli scorsi anni. Questo in quanto come preannunciato, il 2022 segna la pubblicazione di un magazine in più. A partire da quest’anno infatti, i numeri rilasciati saranno cinque. Tutto questo consentirà di poter pubblicare un numero ancora maggiore di contenuti, così come un numero superiore di prodotti, sia sigari che distillati premium.

Si confermano le sezioni più amate del magazine, come quella rosa dedicata alle signore del tabacco e i pairings, provati e testati senza remore, che spesso hanno dato luogo a risultati tanto inaspettati quanto appaganti. Nel corso dell’anno passeremo in rassegna alcuni di questi risultati, per descrivere quanto abbiamo potuto constatare. La struttura del magazine resta inalterata, con le tre sezioni (Cigars, Spirits, Taste) che si confermano. Buona lettura.

#refineyourtaste

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ON THE COVER Pairings: Year of the Tiger Team Editorial

CIGARS Benvenuta tigre Purificatori d'aria Drunk Chicken Cigars Aria Grandi speranze Stolen Throne Pairings: Cigars & Spirits Cigars & Spirits

SPIRITS Shaken, not stirred Whisky in tasca Rum Nation Le variazioni Glendalough Batanga


ISSUE #1 - 2022 70 TASTE 72 76 90

Sognando l'estate Palato, gola o pancia? Non il solito sandwich

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86 SPIRITS TASTING 88 94

Rum Whisky 48

101 CIGARS TASTING 102 106 110 114

Piramides Robustos Shorts Toros

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Oltre 1000 accessori per sigaro. CigarsLoverStore.com


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Benvenuta tigre L’anno del calendario cinese, già da diversi anni, attira le attenzioni dei produttori producers increasingly committed to celebrating it with refined and exclusive products. di Giuseppe Mitolo

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l primo febbraio scorso in Cina e in tutte le comunità cinesi sparse per il mondo è stato accolto e festeggiato il capodanno dell’anno della tigre d’acqua. Il calendario cinese, di origini antichissime, è formato da elementi zodiacali - astrologici e dai classici elementi di misurazione del tempo (giorni, mesi e anni, questi ultimi di durata variabile di 353, 354 o 355 giorni). E’ forse il modo più particolare al mondo di cadenzare gli anni, anche considerando che ciascuno di essi è associato ad uno dei dodici animali zodiacali, i quali, a loro volta, sono abbinati ad uno dei cinque elementi (legno, fuoco, terra, metallo e acqua) che contraddistingue un biennio. Per tale motivo l’anno della tigre d’acqua, per esemplificare con quello in corso, si ripeterà fra sessanta anni. Per ogni animale ed elemento sono ricono-

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sciute delle precise caratteristiche, che sembrerebbero riverberarsi sui nati nel periodo in questione: nel caso di specie, la tigre apporterebbe coraggio, ambizione per le sfide e per il successo. Impeto felino smussato dall’elemento acqua, in grado di conferire buone capacità di apprendimento, fluidità, saggezza e capacità di ascolto. Difficile stabilire quanta affinità possa esserci fra il calendario cinese e il mondo del sigaro. Forse la pazienza dell’attesa, i cicli di vita e di maturazione o la costante e trepidante attesa del nuovo. Tuttavia, che ci siano o meno affinità, da diverso tempo molti sono i produttori impegnati nel celebrare il nuovo anno cinese riservando una produzione esclusiva, limitata e, automaticamente, super ricercata. Il 2022, però,


potrà senz’altro essere ricordato come quello del vero boom delle edizioni “Year of”, con ben sei brand a celebrare la tigre e le sue peculiarità. Fra tutti i produttori, appare doveroso partire da Davidoff, marca che per prima ha destinato una referenza celebrativa del calendario cinese. Nel 2013, infatti, festeggiò l’Year of the Snake con un churchill 7’’ x 48, mentre l’anno precedente destinò un sigaro all’anno del dragone, senza però l’ufficialità che sarebbe seguita nel 2013. Quest’anno il brand ginevrino, forte anche dell’esperienza maturata in questi anni, ha rilasciato un piramide (5’’ ½ x 52) unico nel suo genere: la foglia di fascia, infatti, simula le striature del manto di una tigre. Un risultato ottenuto partendo da una foglia Connecticut ecuadoregna, molto chiara e liscia, sulla quale sono sta-

te apposte delle venature di tabacco più scuro. Le foglie così assemblate sono state poi pressate per quarantotto ore, al termine delle quali, con estrema delicatezza, le vene sono state rimosse dalle foglie. Il resto del blend è costituito da tabacco dominicano sia per la sottofascia (Hybrid 257) che per il ripieno (Hybrid 254 Viso, Hybrid 259 Seco, Piloto Ligero, San Vicente Mejorado Seco & San Vicente Mejorado Viso). I sigari sono poi venduti in “graffianti” box in legno e vetro da dieci unità. Restando in Repubblica Dominicana, anche VegaFina, da anni impegnata sul fronte delle edizioni celebrative del calendario cinese, ha rilasciato il suo Year of the Tiger. Per rappresentare la tigre è stato scelto un formato toro (168mm x 52), venduto in box laccato rosso vermiglio con dettagli dorati, contenente sedici pezzi. Il

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CIGARS blend appositamente realizzato prevede un ripieno nicaraguense e dominicano, una sottofascia nicaraguense e una fascia ecuadoregna. Spostandoci nella terra dei vulcani, due sono stati i produttori nicaraguensi che hanno omaggiato l’anno della tigre: Plasencia e Drew Estate. In casa Plasencia, al secondo anno di questa edizione, è stato realizzato un toro, dalle dimensioni leggermente abbondanti (6 ¼ x 54), di solo tabacco nicaraguense. Anche in questo caso, i sigari (otto nella confezione) sono proposti al pubblico in elegante box verniciato di rosso con scritte in oro, colori tipici della tradizione cinese. Drew Estate, invece, ha rilasciato un Liga Privada Unico Year of the Tiger che verrà distribuito esclusivamente in alcuni negozi di Hong Kong. La liga prevede una fascia Connecticut broadleaf, una sottofascia brasiliana Mata Fina e ripieno nicaraguense, in un formato toro (6 x 48). Ciascun sigaro è avvolto per tre quarti della sua lunghezza in un foglio di carta dorata, mentre il box, da otto pezzi, richiama sia i colori dominanti rosso-dorato che gli ideogrammi cinesi. In Honduras solo Maya Selva ha rilasciato un prodotto che ha scelto di chiamare Año del Tigre. In questo caso il formato è un toro (6 x 52) realizzato con soli tabacchi honduregni, venduto in scatole da dieci esemplari richiamanti il binomio cromatico rosso-dorato. Anche in Habanos S.A. non sono rimasti indifferenti al fascino del calendario cinese. Dopo il debutto nel 2021 con l’Hoyo de Monterrey Primaveras Year of the Ox, quest’anno è stata Cohiba la marca scelta per celebrare la tigre. Per il più prestigioso brand di Cuba è stato scelto un box – humidor, laccato nero con dettagli e logo dorati, contenenti 88 Short (cigarillos). Considerando il lustro del brand, il fascino del sigaro cubano e l’importanza dell’edizione celebrativa, probabilmente ci si attendeva ben altro modulo rispetto ad un cigarillo. Passate in rassegna tutte le Year of the Tiger prodotte è possibile delineare dei tratti che accomunano, se non tutte, la maggior parte dei brand. Innanzitutto i colori scelti: tutti i marchi, meno che Cohiba, hanno omaggiato l’anno cinese con i colori tipici della tradizione, ossia l’oro e il rosso. Altro elemento quasi sempre ricorrente è il numero 8, nei suoi multipli e ripetizioni. Nella cultura cinese il numero 8, anche per la sua somiglianza al simbolo dell’infinito, è ritenuto molto fortunato in quanto portatore di prosperità e ricchezza. Tuttavia, a voler essere un tantino smaliziati, l’unico elemento di contatto fra tutte le edizioni è il prestigio correlato all’esclusività. Come per tutti i prodotti a tiratura limitata, anche l’Year of the Tiger scatenerà la curiosità dei fumatori e le brame di acquisto dei collezionisti di tutto il mondo, scatenando in entrambi la corsa all’acquisto, rispettando così quella propensione alle sfide tipica del segno della Tigre.

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Purificatori d'aria Eliminare il fumo nell’ambiente, per una fumata che lascia meno odori di Luca Cominelli

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purificatori di aria sono divenuti via via più presenti nella vita quotidiana. Lo scopo è eliminare odori, inquinamento e recentemente anche virus. Ciò che però risulta più interessante per noi, è il fumo, che rientra nell'inquinamento.

Se si fuma all’aperto non ci sono problemi di odori, ma se si assapora un sigaro all’interno di quattro mura, si deve fare i conti con tende, vestiti e spesso consorti. Oltre a tutto questo, l’aspetto più importante da tenere in considerazione è la salute di chi fuma il sigaro, in quanto anche nel caso più semplice, quello di una stanza con una sola persona all’interno, la situazione del fumatore che respira il fumo è presente. Più la stanza è piccola e più veloce sarà la saturazione dell’aria, cosa che verrà percepita in modo poco piacevole, rendendo la fumata meno godibile. Anche nelle stanze più grandi, dopo qualche istante, il problema si ripropone. Ecco quindi che nasce la necessità di trovare una soluzione, qualora non si disponga di un impianto di aerazione appositamente studiato. La soluzione meno onerosa, più semplice e facile da utilizzare, è il purificatore di aria. Non si tratta che di una macchina in grado di assorbire l'aria esterna, intrappolare le sostanze inquinanti e poi immettere l’aria purificata nuovamente nell'ambiente. Abbiamo testato un Dyson nel corso del 2021, nello specifico il modello Pure Cool. Appena acceso il sigaro, dopo pochi attimi, il purificatore si accorge della presenza di fumo e si porta istantaneamente sulla massima potenza. L’aspetto negativo è dovuto al rumore creato dal massimo risucchio, mentre tutte le altre considerazioni sono positive. La riduzione del fumo nell’aria si nota, così come l’aria che si respira diviene meno pesante. Il discorso odori è solo parzialmente risolto: entrando nella stanza l’aroma di tabacco resta ben percepibile, anche se risulta meno avvezzo a contaminare tessuti e tende. Il risultato si massimizza poi se si ha l’accortezza di fumare in prossimità del purificatore, o di appoggiare il sigaro su un posacenere nelle prossimità della macchina. Così facendo infatti, la quasi completa totalità del fumo verrà risucchiata e prontamente filtrata. Questa soluzione risulta quindi efficace e andrebbe adottata per meglio apprezzare al chiuso il nostro amato sigaro.

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Drunk Chicken Cigars Percorrendo la strada meno battuta di Michel Arlia

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i sono così tante marche di sigari sul mercato che qualcuna può passare inosservata. Drunk Chicken Cigars, però, non è fra queste. Drunk Chicken è un marchio che si approccia al mercato in modo non convenzionale, sia per la sua produzione con sede negli Stati Uniti che per l’inusuale nome. Abbiamo avuto la possibilità di parlare con la fondatrice e proprietaria, Desiree Sylver, di cosa sia Drunk Chicken e di molto altro. Raccontaci un po' di te. Di cosa ti occupavi prima di lanciare il tuo marchio di sigari? Prima del lancio, ho lavorato a tempo pieno per il governo federale degli Stati Uniti come analista degli appalti e lavoravo anche come professoressa. Vivevo la quotidianità nella routine, al termine della quale occupavo il tempo libero godendomi un sigaro per rilassarmi o scaricare tutto lo stress lavorativo. Qual è stato il tuo primo approccio al sigaro e lo come ricordi? La mia prima volta con un sigaro risale a circa vent’anni fa, in una cigar lounge, con il mio partner dell’epoca (ora ex marito). Entrò nel walk-in, acquistò dei sigari e mi porse un 6x60. Ero molto innamorata della “comunità dei sigari” e di quanto fossero aperti e amichevoli tutti. Ero una delle uniche donne nella lounge ma mi sono sempre sentita la benvenuta. Non ho mai pensato molto alle marche che stavo fumando perché erano prodotti senza anilla. In realtà, le anillas erano rimosse e scartate la maggior parte del tempo. Ora, invece, quando vado nelle cigar lounge, cerco sigari che non ho mai fumato e preferisco le vitolas Toro/Robusto o Lancero. Hai un dottorato di ricerca in Leadership organizzativa e sei

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stata una professoressa alla Strayer University. Quando hai deciso che era ora di lasciare il tuo lavoro quotidiano e seguire la tua passione per i sigari? Beh, non ho ancora preso questa decisione in modo definitivo. Sto ancora lavorando a tempo pieno e, al contempo, mi occupo di Drunk Chicken Cigars. Sono in una fase di transizione perché sono vicino all'età pensionabile, pertanto devo decidere se godere di un pensionamento anticipato o continuare sino al limite lavorativo previsto. Il nome dell'azienda è piuttosto unico, per non dire altro. Che storia c’è dietro la scelta di questo nome? La nascita di Drunk Chicken Cigars è iniziata con amici e familiari che erano soliti ritrovarsi nel cortile di famiglia per mangiare, bere e condividere sigari. Questa oasi nel cortile comprende oltre una dozzina di polli, cani e animali selvatici locali che spesso ci facevano visita. Il nome "Drunk Chicken" è stato scelto una sera, mentre ci godevamo le nostre tipiche feste del sabato. Le galline stavano tornando nel pollaio e sembravano inciampare come se fossero ubriache. Le serate di quel cortile sono cresciute, diventando il luogo perfetto dove rilassarsi. La quota di iscrizione fittizia consisteva nel portare un sigaro da fumare e uno da condividere. Il tutto si è poi rapidamente evoluto, perché ognuno cercava di trovare sigari unici, che nessuno di noi aveva fumato in precedenza. Successivamente, durante i viaggi, la frequentazione di varie lounge e rivendite ha portato ad incontrare molti appassionati di sigari, inclusi proprietari di negozi, ambassador, torcedores cubani, amanti dei sigari e “drogati” come noi. La scintilla è scoccata quando hanno iniziato a presentarci sigari appena arrotolati, di diverse marche e gusti. Per stupire i nostri amici, abbiamo deciso di


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CIGARS provare a far unire ed arrotolare a mano le nostre foglie di tabacco preferite, da condividere nella nostra cerchia. Furono un immediato successo. Così sono nati i Drunk Chicken "Chicks". Rispetto a quasi tutti gli altri produttori, i tuoi sigari sono realizzati negli Stati Uniti. Perché hai deciso di stabilire lì la manifattura? Hai esaminato altri Paesi per la produzione? Sì, ho esaminato le manifatture in altri Paesi e diversi produttori qui negli Stati Uniti, confrontandomi con altri proprietari di boutique brands. Il fattore chiave riguardava l’effettiva possibilità di essere coivolti nel processo di realizzazione che si complica quando il ciclo produttivo è fuori dal tuo Paese, poiché occorre essere lì o andarci appena possibile quando sorge un problema. E questo era per me fonte di preoccupazione. Il prezzo di realizzazione, inoltre, è quasi paritetico. Sì, negli States la manifattura è un po' più costosa, ma abbiamo anche tenuto conto delle tasse di importazione/esportazione e dei tempi di spedizione per ottenere il sigaro finito. Essendo qui negli Stati Uniti, non dobbiamo aspettare per la spedizione import/export da un altro Paese e questo si tramuta in un minor tempo di attesa per la consegna. Con l’attuale produttore lavoriamo bene e sin da subito abbiamo raggiunto una forte sintonia. Tutti questi fattori hanno avuto un preciso peso nella decisione di produrre negli Stati Uniti. Inoltre, è importante partecipare al buon andamento dell'economia statunitense, avendo assunto persone qui negli Stati Uniti. Questo faceva sicuramente parte dei nostri intenti quando abbiamo iniziato a progettare tutto. Come ti sei avvicinata al processo di blending e com'è stata l'esperienza di apprendimento? Beh forse sarò vittima di una piccola mania, ma ho un foglio di calcolo dove ho appuntato le note di oltre 200 sigari che ho fumato. Per ciascuno è segnato fascia, sottofascia, ripieno, con relativa valutazione per ciascune referenza provata. Sapevo già di amare molto la fascia Habano e difatti tre dei nostri sigari hanno questo tipo di foglia come fascia. Allo stesso modo, sapevamo già di volere sigari lisci al tatto. E poiché stavamo creando prodotti per il nostro consumo, lavoravamo con il produttore, fianco a fianco, comunicandogli le nostre preferenze. Inizialmente abbiamo fumato dei puros, poi abbiamo analizzato cosa ci era piaciuto e cosa no. Poi abbiamo cominciato ad aggiungere altre foglie alla miscela. Siamo passati da un blend tutto ecuadoriano ad uno ecuadoriano/dominicano e abbiamo semplicemente giocato su questo. Ci siamo divertiti molto a lavorare con il produttore, provando nuovi sigari e parlando con lui delle differenze e di ciò che ci piaceva. E quindi per noi, i manufatti erano realizzati esattamente a misura dei nostri gusti. Nel momento in cui abbiamo iniziato a lavorare sul blend de Homicidial Hen, si è definito il momento in cui cominciavamo a lavorare per un sigaro destinato ai clienti, non più per noi stessi. Il Broadleaf era sicuramente nell'elenco durante il processo di blending e volevamo incorporarlo, ma all'epoca non ne vedevamo la necessità. Quindi abbiamo iniziato con il Broadleaf e alcuni degli altri blend che abbiamo elaborato. Abbiamo anche testato i vari blend con i nostri amici e le cigar lounge locali e abbiamo fatto fumare loro il sigaro, registrando pareri e critiche. Quasi come se fosse una ricerca di mercato. Abbiamo ricevuto feedback da potenziali clienti fino al momento in cui tutte le opinioni positive hanno avuto come convergenza un determinato blend. Ogni volta che decidiamo di progettare

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nuovi inserimenti alla linea, i nostri clienti sono sempre in debita considerazione per noi. Inoltre adoro fumare nuovi sigari, quindi spero sempre di mettermi alla scoperta di un tabacco nuovo e diverso, perché trovo arricchente individuare punti di contatto e differenze rispetto a sigari che ho già testato. A causa delle normative, siete entrati nel mercato in un momento particolare. Avevi dubbi prima del lancio del marchio? Le principali preoccupazioni erano correlate agli aspetti legali dovuti al cambiamento e all'aumento delle normative. Sono state fatte molte ricerche per garantire che nessuna legge venisse violata. Continuiamo a seguire le normative federali per essere sempre vigili a chè nessuna di queste possa compromettere la produzione e le vendite della Drunk Chicken Cigars. In questo breve tempo di gestione dell’attività, cosa ritieni di aver appreso su questo settore che non sapevi prima? Ogni giorno devo alzarmi e dare il 110%, non importa come mi sento. C'è sempre qualcosa che deve succedere. Possedere un'attività in proprio non ha creato più tempo libero, anzi, è un’occupazione più simile ad un ladro di tempo. Guardare il lato positivo di tutto ciò che accade, anche con un pizzico di autoironia, mi aiuta nei giorni in cui tutto sembra travolgermi. L’atto di fumare sigari ha goduto di una sorta di rinascita, soprattutto tra le donne. Essendo una amante del sigaro da due decenni, hai vissuto il cambiamento. Quale pensi sia stato il volano di questo ritrovato apprezzamento? Come donna, fumare un sigaro attira l'attenzione di uomini e donne, soprattutto quando non fumo in una cigar lounge. I fumatori sono in qualche modo normalizzati, mentre le fumatrici sono ancora rare, a meno che tu non sia nell'industria dei sigari. Gli uomini tendono a voler insegnare alle donne a fumare, presumendo che sappiano come farlo al meglio. In genere, oindirizzano le donne verso prodotti aromatizzati e delicati, come se quest’ultime avessero bisogno di iniziare lentamente o di avere un sapore di base alla quale correlare la loro iniziale esperienza. Tutto ciò, nella mia esperienza, è ben lontano dalla realtà, soprattutto negli ultimi cinque anni. Le fumatrici tendono ad avere palati più raffinati rispetto alle loro controparti maschili, il che significa che possono comprendere meglio la complessità di un buon sigaro e possono sperimentare i sentori aromatici che il tabacco assorbe attraverso il terreno. Fortunatamente, non ho mai sentito il peso di essere una fumatrice di sigari. A differenza delle sigarette, il fumo di sigaro sembrava essere visto come un lusso, di classe, rilassante, socialmente aggregante per gli uomini e per le donne. Che progetti a breve e lungo termine ha Drunk Chicken? I piani a breve termine includono il consolidamento dei processi aziendali, il modo in cui vendiamo, le procedure operative standard. Quando nuove persone salgono a bordo, occorre farsi carico della loro formazione: come clienti e come rivenditori. Voglio essere sicura dell’affidabilità dell’azienda. Per me è anche importante mantenere un programma di produzione costante, alti livelli di qualità dei nostri sigari che decidiamo di testare puntualmente e con massima attenzione. Anche i nostri rappresentanti di vendita devono essere formati adeguatamente, per comprendere quanto i nostri clienti siano al primo posto e quanto siano per noi importanti i loro giudizi.

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1 9 6 5 - S TA RT I N G A G A I N F R O M S C R AT C H , D O N S I X T O P L A N T E D H I S B E S T S E E D S I N T H E F E RT I L E S O I L S O F N I C A R A G U A .

P E R F E C T E D O V E R 1 5 6 Y E A R S — Y O U R S T O E N J O Y N O W. P L A S E N C I AC I G A R S . C O M

#LIGHTUPYOURSOUL


ROOTED IN TRADITION From our humble beginnings in Cuba to the fertile fields of Central America to you, Plasencia Cigars are rooted in family and bound by tradition. Over the last 156 years, we’ve perfected the art of cigar making. Savor the goodness, from our soul to yours.


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Aria!

Troppo spesso dimenticata ma cruciale nelle dinamiche di umidificazione di Giuseppe Mitolo

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ell’utilizzo di un humidor si è soliti prestare molta attenzione al grado di umidità e, prima ancora, specialmente in fase di acquisto, a quanto sia ermetico. Tuttavia, un fattore poco o per nulla considerato, è l’aria. L’aria è il veicolo con la quale l’umidità circola e consente al tabacco di assorbire più o meno acqua a seconda della necessità. Può sembrare una banalità quanto sin qui evidenziato ma risulta opportuno partire da un concetto basilare per chiederci: quanta aria c’è nel mio humidor? Spesso si è portati a riempire l’humidor quanto più possibile o, almeno, tenendo a mente di non superare la capacità di riempimento massima indicata dal produttore. Posto che la capienza segnalata è sempre orientativa, inserendo sempre più sigari sottrarremo spazio all’aria che, non avendo libera circolazione, umidificherà con maggiore difficoltà e in più tempo i manufatti riposti. Questa è una dinamica che attiene sia i sistemi statici che quelli dinamici. D’altro canto, se si pensa ai frigoriferi, che raffreddano gli alimenti grazie al ricircolo dell’aria fredda, nei manuali di istruzione c’è sempre segnalato di non riempire mai l’intero volume interno dell’elettrodomestico. Se non avete mai letto questo avviso, vi sarà senz’altro capitato di inserire una bevanda in un frigo vuoto e di apprezzare in quanto poco tempo riesca a raffreddarsi o, viceversa, quanto tempo ci voglia a raffreddare bevande e alimenti all’aumentare delle cibarie riposte al suo interno. Il fenomeno che osserviamo è reso più evidente rispetto ad un humidor solo perché l’aria che circola nel primo è molto fredda, mentre nel secondo è più prossima ad una “temperatura ambiente”. Pertanto, nella gestione dell’umidificazione dei nostri sigari, un’altra attenzione sarà quella di non inserirne troppi in humidor, per lasciare volume all’aria e consentirle di umidificare nei giusti modi e tempi. Inoltre, laddove possibile, un altro suggerimento è quello di aprire l’humidor, una volta ogni due mesi, per consentire un veloce ricambio di aria. A ciò poi si aggiunge la classica raccomandazione di ruotare la posizione dei sigari, proprio per consentire a tutti gli esemplari di avere il giusto ricambio d’aria e la giusta umidità.

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Grandi s

Esperienze e consigli, dal diario di pairing

di Simon

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partire dal 2020 l’avventura dei pairings fra distillato e sigaro cominciò ad essere seguita in modo analitico. Lo scopo era di accostare al nostro amato sigaro quanto di più diverso il mercato offriva in termini di whisky e rum, ogni volta ponendoci una domanda ed esigendo una risposta. Le righe che seguono hanno l’obiettivo di riportare quanto abbiamo provato, quello che ci è piaciuto e, di contro, le esperienze che abbiamo giudicato rivedibili. Una precisazione. Abbiamo convenuto che un pairing potesse definirsi di successo quando entrambi i prodotti, oltre a mantenere le proprie caratteristiche, risultavano migliorati o comunque trasformati. Se si accostano prodotti molto dissimili, come un whisky dalla tripla distillazione a 40% di ABV con sentori evanescenti e fruttati (e.g. un Tullamore DEW) ad un nicaraguense dalla forza molto marcata e dal carattere speziatissimo (e.g. un Plasencia Alma Fuerte), il pairing potrebbe essere gradevole se a priori si apprezza il sigaro, ma restituirebbe quasi esclusivamente il sigaro stesso, con minime variazioni, in quanto il distillato scomparirebbe quasi completamente. Questo pairing, secondo i nostri parametri, sarebbe da considerarsi non riuscito. Di volta in volta verrà esaminato un aspetto specifico. Parte 1 - La forza, il carattere, l’ABV. In molte “guide” al pairing e nelle review degli accostamenti si trovano indicazioni piuttosto sommarie, declinate spesso con superficialità; uno dei tipici assiomi è quello che raccomanda di non utilizzare in pairing nessun distillato di elevato ABV, ma di indirizzarsi principalmente verso prodotti con valori minimi (40% o simile). Una prima critica che ci sentiamo di rivolgere a questa semplicistica affermazione è che non si fa nessuna distinzione tra i vari sigari che possono essere selezionati. Stona, a nostro avviso, non separare intensi tabacchi nicaraguensi (come si trovano spesso tra le linee di Padron, Joya de Nicaragua, Plasencia) da prodotti come un delicato Davidoff della Classic Line. Ma cerchiamo di andare più nello specifico, e raccontare nel dettaglio quella che è stata la nostra esperienza. La fase di selezione di sigaro e distillato è quella che richie-

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speranze

, sorprese e delusioni, g tra distillati e sigari

ne Poggi

de la maggiore esperienza, ma anche una analisi accurata. L’ideale sarebbe aver già testato tutti e due i prodotti che si vogliono abbinare. Se tuttavia questo non è possibile, CigarsLover e SpiritsLover offrono, grazie alle numerose review pubblicate, un buon database di riferimento. Partiamo quindi dal sigaro, e immaginiamo di dover selezionare un whisky che gli faccia da contrappunto. Le indicazioni da guardare sono in primo luogo quelle che riguardano la “forza” del sigaro. Si deve innanzitutto distinguere tra forza e carattere aromatico: il sigaro ha profilo aromatico intenso, ricco di sapori e profumi ben delineati, oppure è particolarmente forte (magari alla laringe) e nicotinico ma non molto aromatico? Ci sono sigari che hanno un profilo assai ricco e caratterizzato, ma la cui forza è al poco più che media, come un Opus X oppure un Highclere Castle Victorian. Altri manufatti sono invece “full-bodied”, tra i quali i Plasencia Alma Fuerte o i The Wiseman Maduro. Le review del Team di CigarsLover riportano esplicitamente in tabella la forza del sigaro, non tanto quella dichiarata dal produttore, ma quella testata sul campo nei blind tastings. I testi della review, inoltre, consentono di capire quale profondità e ricchezza contraddistingua la paletta aromatica. Veniamo ora agli whisky da abbinare. Piuttosto che limitarci a guardare l’ABV, la nostra esperienza consiglia di considerare anche quanto il distillato è stato caratterizzato dai legni, quanto risulta cioè intenso in termini aromatici. Si possono incontrare whisky (soprattutto prodotti maturati in botti ex-bourbon) che hanno un ABV elevato, ma cremosi e fragranti, vellutati, che hanno potenzialità di pairing differenti rispetto a distillati giovani e intrisi dell’influenza di botti di primo riempimento, magari ex-sherry. A nostro avviso, sigari di forza medio-elevata e buon corpo consentono di spaziare tra distillati abbastanza marcati in termini di impronta aromatica, come ad esempio alcuni Speysider di elevato ABV (Glen Elgin, Glenallachie, The Balvenie, Longmorn ad esempio). In questi casi un ABV elevato non dovrebbe rappresentare un problema di per sè insormontabile. Distillati giovani e abbastanza carichi, con

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ABV elevato, trovano ottimo supporto in tabacchi corposi. Il pairing risulta spesso bilanciato, ciascun prodotto è riconoscibile ma mutato ed arricchito, risultato che sarebbe impossibile con tabacchi leggeri. Di per contro, whisky dalla tripla distillazione e ABV minimo lascerebbero poco o nulla alle volute di fumo del sigaro. Sicuramente un distillato cask strength puo’ correre il rischio di essere intenso, ma un prodotto ex-sherry di primo riempimento sarà più “coprente” per il sigaro, e lo oscurerà più facilmente. Sigari sazianti e molto strutturati, veri full-bodied powerhouse, si lasciano invece sedurre da whisky la cui dolcezza è evidente, come bourbon oppure scotch che hanno tratto vantaggio da un finish in botti vergini, oggigiorno piuttosto di moda. Il bourbon in particolare ha una vera predisposizione ad attenuare note a tratti spigolose di sigari senza compromessi, con la sua dolcezza marcata ed il caramello intenso. Volete abbinare un Antaño di Joya de Nicaragua? Sherry monster (Kavalan, Glendronach o Glenfarclas), non importa che sia PX, Oloroso o Fino, bourbon o botti vergini. Avete appena aperto un rotondo e cremoso Larceny, oppure un godurioso Uigedail, o un balsamico Eagle Rare 10yo? Optate per un Plasencia Alma Fuerte o un Bolivar Belicoso Fino, oppure un Balmoral Anejo. Non ve ne pentirete. L’unica raccomandazione è invece da fare riguardo a sigari la cui paletta aromatica è profonda, raffinata, sofisticata e a tratti quasi “rarefatta”; si vogliono preservare al meglio le note di vaniglia di un Hoyo de Monterrey Epicure No.2? I sentori quasi di foglie di tè di un Por Larranaga Galanes debbono continuare a spiccare? A nostro avviso queste intenzioni suggeriscono di selezionare distillati non solo di ABV 46% al massimo, ma soprattutto di evitare botti ex-sherry se non refill e in prodotti con lunghi invecchiamenti, come anche finish modaioli in porto o vino rosso. Meglio un tradizionale Highlander, le cui note minerali ed erbacee possono far risaltare gli aromi prediletti del tabacco. In sostanza, più che all’ABV, fate attenzione a quanto sono marcanti le botti e a quanto è intensa la paletta aromatica del whisky, poiché è questa che potrebbe coprire tutti gli effetti gustativi del tabacco.

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Stolen Throne Un brand giovane che ha saputo dire la sua nel mondo dei sigari di Michel Arlia

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tolen Throne è un marchio molto giovane che ha suscitato molto scalpore tra gli amanti dei sigari e lo ha fatto facendosi conoscere attraverso il buon vecchio passaparola. Abbiamo parlato con Lee Marsh, uno dei fondatori, del successo del brand e di molto altro. Come hai conosciuto il tuo socio in affari JR e come vi siete avvicinati ai sigari? JR ed io ci siamo conosciuti in ambito lavorativo, atteso che entrambi abbiamo lavorato per un'organizzazione cittadina locale. Il nostro legame si è rafforzato quando abbiamo condiviso il nostro amore per i sigari e lo sport. Tutti e due abbiamo vissuto sulla nostra pelle il clichè del parente che ci ha donato un sigaro, facendoci appassionare a questo mondo. JR ha trascorso del tempo con suo cognato, ascoltando le sue storie e godendosi i sigari. Io ho vissuto questa esperienza

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con mio zio. Tuttavia, nè JR nè io avremmo mai immaginato fino a che punto ci saremmo spinti con questa passione, ma per entrambi il fuoco è stato acceso (nessun gioco di parole) da persone care. C'è stato un momento specifico in cui hai deciso di voler creare il tuo marchio? Negli anni della nostra amicizia, JR ed io abbiamo passato la maggior parte del nostro tempo a fumare sigari ed a fare osservazioni su ciò che ci piaceva e, cosa più importante, su quello che non ci piaceva. Ciò ha naturalmente innescato discussioni su cosa avremmo fatto diversamente o su come avremmo affrontato determinati aspetti dell'attività. Successivamente abbiamo iniziato a viaggiare in diverse fabbriche e coltivazioni nella Repubblica Dominicana e in Nicaragua, inizialmente solo per conoscere il ciclo di vita dei prodotti che


amavamo. Quelle esperienze così totalizzanti, però, hanno fatto crescere sempre più la nostra passione fino al punto in cui JR ha detto: "È ora di muovere il culo e darci da fare". La settimana successiva eravamo su un aereo per il Texas, per poi partire verso il Nicaragua. All’epoca, tenendo conto delle normative della FDA e dell'industria dei sigari già satura di brand e prodotti, avete avuto qualche preoccupazione su come distinguervi? Assolutamente! È facile, giunti al punto in cui siamo, guardare indietro e dire che lo sapevamo da sempre. Ma non è andata così. Abbiamo sempre creduto in quello che stavamo facendo e come lo stavamo facendo ma, con un prodotto come il sigaro, l'ostacolo più grande consisteva nel far giungere il nostro prodotto nelle mani del consumatore. Sapevamo che stavamo correndo un rischio e che c’erano un milione di ragioni per non fare qualcosa, ma non siamo persone che si lasciano intimorire da ciò che potrebbe accadere piuttosto che provarci. Il rischio del fallimento sarebbe stato comunque più accettabile del rimorso di non averci provato affatto. Avete lanciato ufficialmente l'azienda nel 2018. Com'è stato il "viaggio" e cosa avete fatto per arrivarci? Molta, molta preparazione. Come dici, abbiamo avviato l'azienda ufficialmente nel 2018, ma realisticamente il processo produttivo è iniziato intorno al 2015. Considerando i viaggi per le fincas e le fabbriche, il processo di apprendimento è iniziato molto prima. Abbiamo anche dedicato molto tempo e sforzi allo sviluppo di strategie legali, preparando ogni singola mossa per garantire che l'azienda potesse essere flessibile e mantenere operativo il processo produttivo indipendentemente da quale piega avessero preso le normative in vigore. Tutti i vostri sigari sono realizzati presso la Rojas Cigar Factory, ad Esteli, Nicaragua. Qual è stato il fattore decisivo per il quale avete scelto questa manifattura? È stato molto facile scegliere Noel. Siamo stati abbastanza fortunati da avere una rosa di nomi con i quali lavorare ma la nostra decisione è stata dettata da un fattore che ritenevamo cruciale: il controllo. Noel è stato l'unico disposto a lasciare che JR ed io controllassimo completamente l’intero processo, dalla selezione del tabacco alla miscelazione. Tutto. Per noi era un punto non negoziabile perché, decidendo di assumerci in toto il rischio d'azienda, volevamo essere responsabili per tutto ciò che partiva da zero e in cui credevamo. Non volevamo nulla di preconfezionato, per poi applicare il nostro marchio e proporlo al consumatore. Questo non era essere autentico né significava distinguersi. Noel, però, col tempo è diventato il mio mentore per la coltivazione di tabacco e produzione di sigari, aspetto cruciale per il nostro successo e per come Stolen Throne è arrivato sin qui. Il tema del brand ha una forte ispirazione medievale. Cosa significa Stolen Throne e cosa rappresentano ciascuno dei nomi delle linee (Crook of the Crown, Call to Arms, Three Kingdoms)? Stolen Throne rappresenta il difendere te stesso e ciò in cui credi, per creare il tuo posto in questo mondo. Come già detto, il mercato dei sigari è saturo e pieno di prodotti per tutti i palati, ma questo non è un motivo per desistere dal sedersi

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CIGARS al tavolo dei grandi e dire la propria. Si tratta di essere diversi e credere di poter avere successo, senza seguire o imitare altro. Per quanto riguarda le linee di produzione, i nomi significano tutti qualcosa di diverso: la Crook sostanzialmente ha un forte impatto palatale, mentre la Call to Arms è un po' la chiamata alle armi, alla quale il pubblico ci spingeva, visto l’enorme successo della Crook. La Three Kingdoms è stata la nostra terza linea in produzione regolare e abbiamo acquistato tabacco da tre diversi paesi per ottenere il blend finale. I negozi che vendono i vostri prodotti ricevono un vassoio in legno per mostrare i sigari. A parte questo, i vostri manufatti vengono spediti in bundle, non in box. La decisione di non vendere in scatole è stata adottata sin dall’inizio? Una scelta dettata dalla necessità, che allo stesso tempo ci ha reso più attraenti per i rivenditori. All'inizio nessuno sapeva chi fossimo e ci siamo presentati chiedendo al rivenditore la risorsa più preziosa: lo spazio sugli scaffali. Con questa scelta avremmo potuto massimizzare il suo guadagno per piede quadrato, consentendogli di offrire quaranta sigari nello stesso spazio di un box che offre 10 o 20 sigari. I bundle consentono anche uno stoccaggio più semplice per consumatori e rivenditori, oltre a ulteriori vantaggi nel processo di invecchiamento. Avete appena rilasciato la vostra terza linea a portfolio standard, la Three Kingdoms. Come vi siete avvicinati a

ciascun blend e cosa rende ogni blend unico? Quanto tempo è passato dall'idea al prodotto finito? Ottima domanda! Il mio processo creativo lo paragonerei ad un flipper, dove tutto rimbalza senza un ordine (ride). Ci avviciniamo ad un nuovo blend allo stesso modo, lasciando che sia il tabacco a guidare le danze. Per paura di vincolarmi troppo nella scelta, non mi sono mai preposto l'obiettivo di fare utilizzare una foglia habano, maduro, etc. Dapprima capisco quale tabacco ho a disposizione e così inizio a progettare il ripieno. Così il processo stesso varia di volta in volta. Di solito, dopo che ho finito un possibile blend, JR, le altre persone dell'azienda ed io lo fumiamo per almeno un anno e mezzo (e a volte anche di più) prima di inserirlo in produzione. Abbiamo lavorato sulla Three Kingdoms per quasi tre anni. Questo ci permette di seguire anche le transizioni nel tempo del blend, per garantire l'unicità del risultato. Non vogliamo mai avere un profilo prevedibile o ottenere lo stesso sapore di altre nostre produzioni. Pur essendo un brand giovane, avete generato molto seguito senza una grande spinta di marketing, nel senso classico del termine. Qual è stata la strategia vincente? I consumatori! Senza il supporto dei nostri consumatori, non saremmo qui. Abbiamo iniziato come consumatori e volevamo che l'azienda riflettesse questo in ogni modo possibile. Dal coinvolgimento alla trasparenza, la massima attenzione è per i nostri consumatori e per i rivenditori. La maggior parte dei nostri clienti sono clienti abituali dei tabaccai che richiedono il nostro prodotto. Dobbiamo molto anche a questi partner di vendita al dettaglio, in particolare a coloro che hanno colto l'occasione di una nuova start-up e ci hanno supportato lungo il percorso. Siamo stati molto fortunati in questo. Il termine boutique è utilizzato in modo forse un po’ approssimativo nell'industria dei sigari. Cosa serve per essere un autentico “boutique brand”? Questa è una domanda che mi viene fatta spesso. Penso che si riduca davvero a un'etica. È l'approccio nel modo in cui l'azienda affronta il proprio prodotto. Per me, siamo boutique non per le dimensioni o per la giovinezza dell'azienda, ma perché ogni decisione che prendiamo riguarda la qualità del prodotto. Ho sempre detto che il giorno in cui mi preoccuperò più dei profitti che della qualità del prodotto Stolen Throne, non saremo più una boutique e molto probabilmente lascerò le redini. In termini di autenticità, è molto semplice: vivi la tua storia. Se sostieni che hai realizzato il blend dei tuoi sigari o che hai selezionato e acquistato il tuo tabacco, assicurati che sia vero. I consumatori, nel mercato odierno, sono innegabilmente intelligenti e la loro sete di conoscenza cresce ogni giorno, dando loro la straordinaria capacità di identificare subito chi non è onesto con loro. Cosa avete pianificato per il futuro e come immaginate il marchio tra dieci anni? Il piano immediato è prendersi cura di alcuni articoli che abbiamo dovuto ritardare a causa della pandemia, come la distribuzione in Europa e Medio Oriente o l’uscita di alcune edizioni limitate che avevamo in sospeso. Tra dieci anni, la mia visione è solo quella di continuare a fare quello che stiamo facendo, cercando di offrire ai nostri clienti prodotti sempre interessanti.

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When was the last time you experienced something for the first time?

BALMORAL AÑEJO XO Born from passionate curiosity, Balmoral invites you to discover the optimal balance of sophisticated complexity and smoothness. Each meticulously crafted, extensively aged Añejo XO cigar blend is the result of a relentless global search for the top 5% of select premium tobaccos available, including our exclusive, signature Brazilian Mata Norte. Crowned with an Arapiraca wrapper from Brazil, Balmoral Añejo XO provides a luxuriously rich experience that embraces your palate with complex wood tones but also peppery notes that finish with a smooth, underlying natural sweetness.


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WINTER 2020

BEST INTERACTIVE

50 CIGARS of the YEAR

2020 EPILOGUE - SAINT LUIS REY - RICKY RODRIGUEZ - THE FUTURE OF LOUNGES - NICHOLAS MELILLO - CIGAR AWARDS BEST RUM & WHISKY OF 2020 - BOTTLED IN BOND - BLENDED WHISKY - BLOOD AND SAND - GLENCAIRN CIGAR & CHAMPAGNE PAIRINGS - TRUFFLE - HIGHEST PROOF BEERS - THE MEDALS OF WINE - HOT CHILI

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CIGARS

PAIRINGS

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L’abbinamento sigaro-distillato appartiene a un ambito particolare e spesso però i risultati raggiunti non sono quelli sperati e i pairing possono dare tanta emozione quanto insoddisfazione. Basandoci sugli anni di esperienza nel lavoro con sigari e distillati, abbiamo pensato a uno schema chiaro e semplice, ma al tempo stesso oggettivo. Ci siamo dati alcune regole, che seguono. Formato dei sigari: la scelta ricade principalmente su formati che restituiscono una fumata relativamente breve, che a differenza di formati dalle dimensioni generose, tendono ad avere un’evoluzione meno pronunciata, fattore che risulta complesso da gestire nell’approccio al pairing, dato che lo stesso connubio potrebbe risultare molto performante al principio, per poi deludere nei successivi tercios o viceversa. La scala di valutazione centesimale. Valuta esclusivamente il pairing, non le qualità individuali di sigaro e distillato. Nel caso in cui si abbiano prodotti eccellenti, ma un pairing squilibrato e poco coerente, il voto risulterà basso. Al contrario, l’ottimo matrimonio

di due prodotti di discreta qualità potrebbe dare luogo ad una valutazione anche molto positiva. La Degustazione: Naso, Palato, Finale. Dato che il nostro obiettivo è esplorare la complessità di un abbinamento, abbiamo pensato fosse appropriato declinare l’esperienza nei tre ambiti, seguendo quanto si è soliti fare con i distillati, cosa che avviene anche in ambito sigaro, con gli aromi a crudo, quelli in fumata a sigaro acceso, e con la persistenza. Il Confronto: 1 Sigaro con 2 Distillati. Abbiamo deciso di partire dalla selezione di un sigaro, e porci una specifica domanda relativa all’abbinamento con il distillato. Forse con questo sigaro è preferibile una gradazione alcoolica meno elevata? Forse le botti ex-sherry oloroso si sposano meglio di quelle moscatel con questo blend del sigaro? Forse l’eccessiva torba nasconde le note più sofisticate del sigaro? Allo scopo di rispondere alla domanda abbiamo selezionato due distillati che ci aiutassero a investigare la questione, andando ad analizzare quale dei due sia il migliore partner.

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CIGARS

PAIRING

Cigars & Spirits

HIGHCLERE CASTLE EDW. ROBUSTO CREMOSO FORZA

PREZZO $ 14 | € N/A

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DIMENSIONI 50 x 124 mm PAESE NICARAGUA

Intesi aromi di legno di cedro, pepe nero e stalla sono i primi a stuzzicare il palato. Il bouquet si completa poi con cuoio e note tostate di caffè in grani. In alcuni puff sono percepibili delle sfumature di cappuccino. Proviamo l’abbinamento con due rum NAS dalla originale provenienza geografica: un blended mauriziano con finitura in botti di vino di Bordeaux e un agricolo giapponese invecchiato in botti di rovere americano.

POR LARRAÑAGA GALANES ROTONDO

DIMENSIONI

Rilascio molto recente del marchio cubano che sta vivendo nuovi fasti anche grazie alle Edizioni Regionali, il sigaro offre note di cannella, legno e cracker, arricchite in seguito da tè nero e spezie, il tutto con una forza media.

PAESE CUBA

Si testano due single malt dal profilo relativamente delicato, piu’ fruttato il sorprendente finlandese, piu’ vanigliato l’interessante speysider scozzese.

FORZA

•••

PREZZO $ NA | € 10

52 x 111 mm

EIROA DARK 50X5 RICCO E INTENSO; PEPE NERO, LEGNO E CUOIO FORZA

••••

PREZZO $ 12.8 | € N/A

DIMENSIONI 50 x 127 mm PAESE HONDURAS

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Sigaro intensamente aromatico e persistente. La fumata e’ sapida, con note di legno e noce, sorrette da una vena speziata, dove svetta il pepe nero, protagonista. Nella seconda metà, si vira su cuoio e note vegetali. Si testano in abbinamento due prodotti molto diversi, un torbato e un irlandese dall’originale finish, che tuttavia dovrebbero bilanciare con componenti dolci le note speziate del sigaro.


EMPEROR CHÂTEAU Pape Clement PAESE Mauritius

ABV - PROOF 42% - 84

PREZZO $$$

TIPOLOGIA Blend

ETÀ -

CASK -

Blend di rum mauriziani dai cinque ai dodici anni che viene ulteriormente affinato per cinque mesi in botti di Château Pape Clement, la più antica cantina di Bordeaux dal 1252. La combinazione con l’Edwardian si presenta decisa: le spezie pepate e il soave caramello del rum incontrano perfettamente il pepe e la cannella del sigaro, poi cioccolata al latte per entrambi e noci melassate. Al palato, l’Emperor sprigiona una nota minerale, frutta secca caramellata, legno nobile e toni sherried, ma il sigaro non è da meno con una fumata cremosa di crema inglese al limone e una riuscita combinazione di spezie dolci e piccanti che si eleva su una base di anacardi tostati. Il finale è da manuale con il rum e il sigaro che si appaiano su note di caffè, frutta secca tostata, caramello salato, e cioccolato al peperoncino.

Pairing score

95

NINE LEAVES

Angel’s Half American Oak Cask PAESE Giappone

ABV - PROOF 50% - 100

PREZZO $$

TIPOLOGIA Pure Cane Juice Rum

ETÀ -

CASK -

Dalla piccola distilleria di Otsu, vicino al lago Biwa ad est di Tokyo, proviene questo raro rum giapponese da succo di zucchero di canna non raffinato e invecchiato in botti di rovere americano. Il Nine Leaves è un agricolo intriso di minimalismo giapponese con cenni di fiori di pesco e vaniglia che accompagnano un leggero visou, l’Edwardian risponde con pepe e leggere note di cioccolato al latte che riempiono i sensi senza storture. Al palato, il connubio si gioca sulla banana, sul cappuccino, e sulla frutta secca tostata, ma senza esagerare grazie al carattere leggermente sulfureo del rum che riesce a bilanciare la morbidezza in eccesso. Entrambi dotati di grande persistenza, lasciano la bocca pulita e ricca di ricordi di cioccolato al caramello e arachidi tostate.

Pairing score

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CIGARS

TOMINTOUL Tlath

PAESE Scozia

ABV - PROOF 40% - 80

PREZZO $

TIPOLOGIA Single Malt

ETÀ -

CASK ex-bourbon

Rilascio recente di grande delicatezza, con note di toffee, vaniglia, malto e biscotti al burro. Si aggiunge una dimensione di erbe aromatiche che dona profondita’. Il finale e’ appena piu’ speziato, ma sempre elegante. L’accostamento al naso e’ gentile e riuscito; il legno sofisticato e il te’ nero del sigaro danzano con il lato fresco di erbe aromatiche del distillato, come se nel te’ comparissero anche frutta disidratata e un tono piu’ agrumato. Al palato continua il connubio interessante; c’e’ una freschezza sempre agrumata, leggera e floreale che avvolge ora legno e te’, rendendolo piu’ sofisticato. La cannella gioca con il pepe bianco. L’ABV basico consente al sigaro di esprimere il suo potenziale, perdendo una certa secchezza. Il finale e’ pulito e molto breve, come atteso, appena un raffinato sospiro.

Voto

TEERENPELI 10 Years Old PAESE Finlandia

ABV - PROOF 43% - 86

PREZZO $$

TIPOLOGIA Single Malt

ETÀ 10 Years Old

CASK ex-bourbon, ex-sherry

Rilasciato nel 2015, questo single malt utilizza solo orzo finlandese, e restituisce un profilo aromatico vellutato con frutta e zest di limone, malto e goccia di miele. Al palato e’ appena piu’ caldo, con pepe bianco e spezie dolci, per poi riprendere il carattere fruttato del naso e concludere con una cremosita’ che vira sul finale in toni appena piu’ sapidi. Il naso del whisky e’ qui piu’ sicuro di se’, con la mela cotta e l’albicocca che si spalmano sul legno, donando cremosita’ ma spingendo in secondo piano il raffinato te’ nero. Il palato e’ piu’ avvolgente e cremoso, ben integrato ma meno evocativo; la composta di frutta con vaniglia del whisky esalta il pepe bianco del sigaro, ancora il te’ e’ meno evidente. Piu’ anonimo del precedente.

Voto

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WILSON & MORGAN

CAOL ILA 2008 “QUERCUS ALBA” PAESE Scozia

ABV - PROOF 46 % - 92

PREZZO $$

TIPOLOGIA Single Malt

ETÀ 12 Years Old

CASK ex-bourbon, virgin oak

Whisky fresco, marino e salino, ma anche dotato di notevoli vaniglia e banana al naso. Il palato ha una nota piu’ grassa e fruttata, come di banana bread con crosta bruciata, per poi aggiungere pecan e un ritorno di torba elegante e discreta. Nel finale regna la dicotomia tra dolcezza e la salinita’. Sebbene distinti, i nasi si integrano bene, con la cremosita’ a legare il tutto, cuoio e pepe nero su limoni che ardono sulla brace. Al palato la composta dolcezza rende piu’ sofisticata e profonda la speziatura. La freschezza di limone pulisce il palato. Resta in lunghezza un sottofondo di cuoio molto buono, con lieve sapidita’. Dissimili, ma complementari e stimolanti del pairing.

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Voto

WRITER TEARS

Florio Marsala Cask Finish PAESE Irlanda

ABV - PROOF 45 % - 90

PREZZO $$

TIPOLOGIA Blend

ETÀ -

CASK ex-bourbon

Interessante finish, buona intensita’ aromatica. Paletta discretamente profonda, con al naso frutta molto matura e dolcezza appiccicosa di caramello, vaniglia e sciroppo di acero. Al palato avvolge pepato e sapido, per poi esplodere in toni fruttati lievemente “sporchi” ma caldi e saporiti, miele e caramello denso. Nel finale cuoio e legno di cedro. Interessante pairing, con note animalesche che sposano il cuoio in coerenza. Golosa uvetta semi-dolce. Al palato la dolcezza arrotonda la spezie, regalando un caramello godibile, al prezzo di coprire a tratti il tabacco. Le spezie pungono ancora, ma solo a tratti. Finale molto pulito, forse troppo. Piu’ impattante rispetto al precedente distillato.

Voto

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SPIRITS “I miss being in Barbados in December, That is a time I always remember, The smell of varnish on the wooden floors, And the smell of paint on the wooden doors The crowds in the Supermarket, Buying up the rum, And the music blasting Puh rup a pum pum.” Charmaine J Forde

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Agitato, non mescolato Dall’iconica frase dell’agente Bond, ai drink protagonisti del grande schermo. di Nicola Ruggiero

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a costruzione di un personaggio letterario o cinematografico non può prescindere da dettagli caratterizzanti, in grado di gettare una malia particolare sul pubblico.

Mentre le opere letterarie concedono al lettore tempo sufficiente per immaginare il protagonista delle vicende, nel mondo del cinema il tempo a disposizione è davvero limitato e la conseguente responsabilità della riuscita della caratterizzazione di tali personaggi si incentra principalmente su dettagli ancora piu’ marcati e iconici: un particolare slang, un tipico capo d’abbigliamento, un sigaro e, anche, un drink, meglio ancora se un cocktail. Sotto quest’ultimo aspetto, il cinema ha offerto molti personaggi intenti a bere il proprio drink. “Proprio” non perché lo bevessero in quel momento, ma perché, a volte, sembrava una bevanda creata esattamente per quel personaggio, senza la quale molto dello charme dello stesso sarebbe evaporato. Forse il più iconico potrebbe essere il cocktail Martini bevuto da James Bond, agente segreto britannico inventato da Ian Fleming nel 1953 per il primo romanzo Casinò Royale. Quello che l’agente 007 è solito bere prende il nome di Vesper martini, twist sul martini cocktail (drink a base di gin e vermouth) riportato nel film con london dry gin, vodka e Kina Lillet (vino fortifi-

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cato prodotto in Francia, al momento non più prodotto e sostituito dal similare Lillet Blanc.). Nel romanzo il cocktail sembrerebbe essere dedicato alla memoria di Vesper Lynd, bondgirl di cui l'agente 007 si era innamorato. Ciò che desta l’attenzione del pubblico, però, è la richiesta della modalità di servizio del drink, divenuta frase iconica: “agitato, non mescolato”. Una richiesta, questa, che qualsiasi barman con esperienza potrà confermare essere alquanto bizzarra, atteso che l'etichetta vuole che i Martini vengano rigorosamente mescolati in un mixing glass. Ma è il caso di obiettare ciò ad un agente segreto con licenza di uccidere? E se di amore si parla non si può dimenticare Cocktail, film del 1988 diretto da Roger Donaldson, con Tom Cruise, Bryan Brown e Elisabeth Shue, pellicola che ha fatto innamorare una o forse più generazioni di bartender. Il protagonista, un giovane Tom Cruise, è un bartender in erba, alle prese con la sperimentazione dei primi flair trick, che inizia la sua carriera indossando la prima camicia classica da bar fino alle prime camicie tiki del cinema. In questo lungometraggio vengono realizzati e resi celebri una serie di cocktail che ancora oggi vengono richiesti al banco bar come Bloody Mary, Gin e Tonic, Cuba libre, Whiskey & soda e Margarita, consacrandoli come veri protagonisti del film. Non solo agenti segreti o audaci barman come part-


ner di bevande alcoliche. Nella storia del cinema molte sono state le protagoniste che si trovano a sorseggiare drink senza perdere fascino e femminilità. Holly Golightly, protagonista del film Colazione da Tiffany, film del 1961 tratto dall’omonimo romanzo del 1958 di Truman Capote, interpretato da Audrey Hepburn, viene immortalata mentre beve un White angel, un mix ghiacciato di vodka e gin in parti uguali, servito in una coppa cocktail. Se, invece, si preferiscono le bionde, lasciatevi travolgere dalla bellezza di una donna con un Manhattan, drink a base di rye whisky, vermouth rosso e angostura bitter. Servito in coppa fredda a Marilyn Monroe in “A qualcuno piace caldo”, film del 1959 diretto da Billy Wilder, considerato una delle migliori commedie della storia del cinema statunitense. Il film vinse un Oscar e tre Golden Globe e ancora diversi premi tra cui il Golden Globe a Marylin come migliore attrice in un film commedia o musicale. Il Manhattan non vinse premi ma, pur restando un’icona della miscelazione mondiale, può vantarsi di essere stato accarezzato dalle labbra di Marilyn. Da grandi classici a veri capolavori del cinema in bianco e nero. Casablanca è una delle pellicole più celebri della storia di Hollywood, un film che parla d’amore, di sacrificio, di guerra e di speranza e che, nonostante i suoi anni riesce ancora a conquistare generazioni di cinefili e non. Un po’ come il Cocktail Champagne,

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drink che i due protagonisti sorseggiano seduti al tavolino di un bar: drink a base di brandy e champagne, con una fetta d’arancia e una zolletta di zucchero bagnata da poche gocce di Angostura e...“Alla tua salute, bambina”(Cit. Rick). Dalla raffinatezza d’antan a quella ostentata e più sfarzosa de Il grande Gatsby, film del 2013 diretto da Baz Luhrmann, interpretato da Leonardo DiCaprio, Carey Mulligan e Tobey Maguire. Una pellicola che può rendervi ebbri anche solo per i fiumi di champagne e cocktail martini che vedrete consumare, ma nella quale spiccano due drink degni di nota: il Gin Rickey cocktail (a base di gin, lime, e soda), consumato anche dallo stesso scrittore Scott Fitzgerald e il Mimosa drink, a base di succo di arancia, realizzato nel film grazie ad un enorme spremi agrumi che viene colmato con un top di champagne. Altro salto nella storia della cinematografia: The Blues Brothers. Seppur ricordato per un’immortale colonna sonora, per le illustri partecipazioni di grandi musicisti e per uno dei più grandi inseguimenti automobilistici di Hollywood, un piccolo cammeo è ritagliato per un cocktail, l’Orange Whip. La scena è quella nella quale, durante il pedinamento dei due fratelli Blues, il comandante della polizia Burton Mercer (interpretato da John Candy) si siede al tavolo di un locale notturno insieme

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a due poliziotti e, quasi cogliendo di sorpresa gli agenti in servizio, propone loro degli Orange Whip. Non è ancora certo se la battuta fosse inserita nel copione o fosse un’improvvisazione di Candy, sta di fatto che arriva al momento giusto, spezzando il silenzio di scena e strappando un sorriso allo spettatore. Il drink è a base di vodka, rum, succo di arancia e panna liquida, preparato in un frullatore per amalgamare gli ingredienti tra di loro, per essere poi servito in un tumbler.

bowski non sarebbe lo stesso? Per Jeffrey Lebowski detto Drugo (interpretato da Jeff Bridges) il White Russian non è un semplice drink ma un vero e proprio stile di vita, “da scolare” in vestaglia o da portare con sé come compagno di avventure o disavventure. Realizzato con vodka, liquore al caffè e panna fresca è servito in un tumbler colmo di ghiaccio. Interessante anche il suo alter ego “Black russian” per il quale non deve essere aggiunta panna.

Dalle travolgenti atmosfere blues alla frenesia psichedelica di Paura e delirio a Las Vegas, con protagonista un giovanissimo Johnny Depp, festaiolo e fuori dall’orbita così come festaiolo e pseudo tropicale è il Singapore sling, il cocktail che delizia tanto Depp e Benicio Del Toro. Il drink è a base di gin, apricot brandy, triple sec, allungato con succo di ananas e limone e qualche cucchiaino di sciroppo di granatina, il tutto terminato con angostura. Il tutto è poi shakerato e servito in un tumbler alto, guarnito con fette di arancia e ciliegia al maraschino. Nel film del 1998, Raoul Duke (interpretato da Depp) dimostra una forte inclinazione per il Singapore Sling, che preferisce bere con Mezcal a parte, distillato non presente nella ricetta originale, stravaganza tutta tipica del personaggio.

Moderno ed attuale anche il Cosmopolitan, drink reso famoso da Sex and the City, diretto da Michael Patrick King con Sarah Jessica Parker, Jason Lewis, Kim Cattrall, Kristin Davis e Cynthia Nixon. Il Cosmopolitan nel film è il cocktail preferito dalle ragazze più alla moda di New York: Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda sono solite consumarlo durante i loro incontri, non senza una buona dose di pettegolezzi e confidenze. Gli ingredienti del Cosmopolitan sono vodka, triple sec, succo di lime e qualche goccia di succo di mirtillo. Da servire, ovviamente, nel più trendy dei bicchieri: il Martini glass.

E come non citare il White russian, più che un cocktail, senza il quale il personaggio di Drugo ne Il grande Le-

La lista dei cocktail divenuti celebri grazie a film o che hanno impreziosito la caratterizzazione di un personaggio, è di certo più vasta rispetto a quelli sin qui riportati. Magari potrebbe essere un buon esercizio ritrovarli ed identificarli tutti. Sempre con un drink in mano.

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SPIRITS

Whisky in tasca Di moda fra gli anni ‘80 e ‘90, questa singolare boccetta sta tornando prepotentemente in auge e non solo fra i fumatori di John Jeremy

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’utilizzo di fiaschette era comune a uomini d’affari, professionisti, amanti del buon vivere, fumatori e non fumatori, che le portavano piene del loro distillato preferito, per ciò che oggi si è soliti definire daily dram.

Nel corso degli anni, però, il suo utilizzo è divenuto sempre meno consueto per svariate ragioni. Sicuramente il boom delle lounge e delle cigar lounge ha reso superfluo (e anche di cattivo gusto) portare con sé alcool, che diveniva comunque acquistabile presso lo stesso locale. Inoltre la frenesia giornaliera, che già avevo eroso il tempo dedicato alla fumata (non a caso il periodo coincide con quello nel quale i sigari si sono intozziti), ha fagocitato, più che il momento per il goccetto di fine giornata, il rituale di svuotare e riempire l’ampolla prima di uscire di casa. Senza tralasciare che, in alcuni Paesi, assumere superalcolici lontano dai pasti o dal dopo pasto,

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non poneva in buona luce chi la deteneva. Tuttavia, stiamo assistendo ad un rifiorire del mercato delle fiaschette per distillati. Diverse sono le aziende, anche del settore sigarofilo, che propongono questo accessorio complice anche i tempi pandemici che hanno di molto ristretto gli accessi e la fruizione spensierata delle cigar lounge. Solitamente in acciaio, si differenziano per foggia, dimensioni e, ovviamente, per brand, con conseguente variazione del prezzo. Il loro utilizzo è sicuramente un vezzo per chi non intende rinunciare al proprio daily dram, soprattutto quando si è lontani da casa o da un luogo dove poter degustare un apprezzabile distillato. L’unico suggerimento per l’acquisto riguarda solo la capacità: se siete soliti viaggiare in aereo, fate attenzione a comprarne una che rispetti i limiti imposti dalle normative aeroportuali, per non doverle salutare all’imbarco.


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SPIRITS

Rum Nation L’intervista al team del miglior rum del 2021 di Vincenzo Salvatore

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um Nation è un marchio che è apparso più volte nei blind tastings, e ciascuno degli imbottigliamenti scelti ha ottenuto un punteggio elevato. Uno dei loro rum, il British Guyana 7 Years Old Cask Strength, è risultato così performante da essere poi stato proclamato il miglior Rum negli Awards del 2021. Abbiamo avuto il piacere di parlare con Mads Hviid Carlsen e Ole Izard Høyer, rispettivamente Direttore e Marketing Manager di Rum Nation. Rum Nation ha più di 20 anni di esperienza nel mondo del rum. Quali sono stati i vostri principali sviluppi? Mads Hviid Carlsen: Rum Nation è stato creato nel 1999, guidato dal concetto di riunire una selezione dei migliori rum di vari Paesi in una nuova serie. Arrivare a quel punto ha richiesto una serie di importanti sviluppi. Il nostro padre fondatore, Fabio Rossi, si recò in Scozia per visitare alcune distillerie di

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whisky, testare botti e stringere accordi commerciali. Durante le visite ai magazzini dei broker di whisky iniziò a notare diverse vecchie botti di rum della Guyana britannica e giamaicana, accatastate vicino a quelle di single malt. Vedere e assaggiare gli spirits racchiusi in quelle botti di rum ha acceso un'idea che è rimasta nella sua mente. Anni dopo, non avendo dimenticato quelle degustazioni, Fabio Rossi chiese consiglio a Silvano Samaroli, che gli diede istruzioni su come avrebbe dovuto muovere i suoi primi passi nel settore del rum. Fu così che furono acquistate e imbottigliate le prime botti, e data l'enorme differenza di stili geografici fu necessario un approccio diverso.Per questo, nacque Rum Nation. Quanto è cambiato il mondo del rum? Come hai affrontato questi cambiamenti negli ultimi anni? Mads Hviid Carlsen: abbiamo sempre cercato la più alta


qualità in termini di barili, soprattutto all'interno della nostra serie di rum rari e delle nostre edizioni speciali limitate. Continuiamo a lavorare sodo per cercare e acquistare queste botti ogni volta che è possibile, per rimanere coerenti nella qualità del rum che produciamo. Quindi, si potrebbe dire, che da quando abbiamo iniziato a introdurre i nostri rum sul mercato, la consapevolezza dei consumatori non è stata così evidente come è diventata nel più recente periodo di esistenza della nostra azienda. In altre parole, per noi il mondo della produzione del rum non è cambiato poiché abbiamo sempre cercato di imbottigliare rum della massima qualità, ma per il consumatore, il mondo del rum ha preso una svolta verso una maggiore consapevolezza e apprezzamento per i prodotti di qualità, che per noi è solo una buona cosa. Riceviamo sempre più feedback positivi dai consumatori che apprezzano i nostri rum. Cosa è cambiato dopo la creazione di Rum Nation International A/S? Avete piani più "globali"? Mads Hviid Carlsen: nient'altro che la proprietà dell'azienda. Oggi Rum Nation fa parte del Mac Y Group A/S, che ha acquistato Rum Nation a novembre 2018, ed è nato Rum Nation International A/S. Entrambi hanno legami di lunga data con Rossi & Rossi e hanno lavorato insieme per molti anni. Nonostante la proprietà dell'azienda sia passata di mano, la partnership con Rossi & Rossi continua. I nostri rum sono attualmente venduti in più di 40 paesi, quindi sicuramente avere una portata globale fa parte della nostra strategia.

Qual è il processo alla base di un prodotto Rum Nation, dagli ingredienti primari all'imbottigliamento finale? Ole Izard Høyer: senza entrare troppo nel dettaglio del processo alla base di ogni prodotto Rum Nation (non vogliamo svelare tutti i nostri segreti), questo processo si compone di cinque passaggi principali per ottenere la massima qualità possibile: reperire il rum secondo lo stile desiderato, scegliere le migliori botti possibili, degustazione per ottenere il profilo che desideriamo, invecchiare il rum e controllo qualità e analisi del prodotto finale. A seguito di tutto ciò avviene l'imbottigliamento per portare al consumatore il prodotto finito. Lasciate maturare i rum sia nel paese di origine che poi in Europa. Seguite questi passaggi per tutti i rum? Ole Izard Høyer: il tema della maturazione in due fasi per noi è molto importante. Nella prima facciamo maturare i nostri rum al livello del mare e a temperature tropicali, quindi molto velocemente. Nella seconda maturano in Europa (Gran Bretagna o Italia a seconda del prodotto), dove il processo è molto più lento. Il primo è più intenso, aiuta il distillato a perdere le note “giovani” e ad assumere dolcezza e aromi fruttati (grazie anche ad una grande percentuale di botti ex bourbon). Il problema è che dopo alcuni anni sotto il sole dei Caraibi, i livelli alcolici scendono troppo e il legno inizia a dominare. Qui ci viene in aiuto la seconda fase, dove gli aromi più “sottili” escono lentamente, permettendoci un migliore controllo del profilo aromatico attraverso diverse dimensioni delle botti, più piccole o più gran-

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SPIRITS di a seconda di quanto vogliamo avere l'influenza del rovere sul rum, o semplicemente per lasciarlo a riposare e ammorbidire, dandogli il tempo di operare la sua magia sul distillato arrotondandone il bouquet con l'eleganza che solo una lunga attesa sa regalare. In questa seconda fase possiamo giocare liberamente, come sarti, a modellare i nostri imbottigliamenti secondo il nostro gusto, ed è importante quanto la scelta del distillato che esce dagli alambicchi. Siamo aiutati dalla nostra esperienza con il whisky (da quando siamo stati pionieri nei finish in legno), e dalla rete di bodegas spagnole che ci fornisce da diversi anni sherry usato e botti Pedro Ximenez (costose ma di qualità superlativa) in cui spesso trasferiamo i nostri rum per questa seconda fase in Europa. Infine, naturalmente, c'è un altro momento critico in cui sono necessarie arte ed esperienza per creare un rum equilibrato e aromaticamente complesso: il blending. Avendo una serie di botti con diversi gradi di maturazione e tipi di legno da cui assemblare la miscela finale, è fondamentale degustare e confrontare per settimane per ritrovare un equilibrio ottimale in bottiglia. Vogliamo rimanere fedeli allo spirito del paese di origine e allo stesso tempo offrire ai nostri clienti un rum emozionante. Ci parlate dei vostri migliori rum rari e limitati? Mads Hviid Carlsen: prima di tutto, abbiamo la nostra serie Rare Rums. Riprendendo quanto detto in precedenza sui consumatori che diventano sempre più esigenti quando si parla di rum di alto livello qualitativo, gli intenditori chiedono di conoscere meglio il retroscena di ogni bottiglia: conoscere la distilleria, poter degustare rum a grado pieno e da lotti limitati, per avere sempre più rum che mettono l'accento sull'"essere diversi" oltre ad essere di altissima qualità. Pertanto, la nostra serie Rum Nation Rare Rums è stata aggiunta nel 2016. Un esempio molto recente di ciò che potrebbe essere evidenziato è il nostro Versailles 30 Year Old 1990 – 2021. È imbottigliato a 56,8 % ABV ed è disponibile in una bottiglia da 50 cl limitata a 348 bottiglie in totale. È un rum meravigliosamente intenso e pesante. Ha un naso intenso, con note medicinali e un tocco leggermente vinoso ereditato da un finish breve in una botte di sherry che in precedenza aveva contenuto Scotch Whisky. È un rum grasso, selvaggio e indisciplinato, con il bouquet smussato dall'età, ma ancora abbastanza imprevedibile. La lunga influenza del rovere è evidente nei tannini, che tuttavia lasciano ancora brillare lo stile pungente del distillato. Poi abbiamo le nostre speciali edizioni limitate. Qui, il nostro Cask Strength della Guyana britannica di 7 anni, che

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ha vinto il vostro premio nel 2021, ne è un ottimo esempio. Brevemente invecchiato ai Tropici e poi in clima continentale con l'utilizzo di botti di sherry di secondo riempimento, questa miscela di rum conserva ancora tutta la ricchezza della canna da zucchero Demerara: un naso di datteri maturi, frutta tropicale dolce, cioccolato e scatole di sigari. Secco e pulito nonostante la sua ricchezza di uva passa, è carico di pepe e cannella: esplosivo e piccante. Un tocco vinoso ereditato da un finish corto in una botte di sherry che in precedenza aveva contenuto Scotch Whisky. Rum Nation ha sviluppato una solida gamma di prodotti con maturazioni brevi e di media durata. Come l'avete crata? Si trattava di trovare gli spirits giusti o avete sviluppato una strategia più strutturata con i fornitori? Ole Izard Høyer: per noi di Rum Nation si potrebbe dire che l'età non è importante. Potrebbe sembrare una cosa controversa da dire per un'azienda che ha appena spiegato che il processo principale è quello dell'approvvigionamento, della produzione e dell'invecchiamento del rum. Per approfondire, per noi fare un rum particolare non significa raggiungere una certa età. Vogliamo ottenere il giusto profilo aromatico e alcuni rum richiedono una maturazione più lunga per raggiungere quel profilo e altri ne richiedono meno. Questo è anche il motivo per cui nel nostro portfolio di rum troverete molti rum poco invecchiati, semplicemente perché scopriamo che questi rum sono azzeccati a quella maturazione. Un altro punto importante da sottolineare è l'ampia gamma di espressioni, stili e profili aromatici che cerchiamo di mostrare con la gamma Rum Nation. L'ampia selezione fa sì che i nostri rum si rivolgano a più di un mercato di riferimento. All'interno della gamma principale abbiamo rum che sono un'introduzione perfetta per le persone appena agli inizi, e abbiamo rum per gli intenditori più esperti - e per di più abbiamo la nostra serie Rare Rums che consiste in imbottigliamenti molto limitati del meglio del meglio, che parla sia agli appassionati di rum che ai collezionisti. Riteniamo che un aumento della domanda di rum di qualità superiore sarà un fattore trainante per la crescita del mercato globale del rum, anche all'interno dei consumatori Millennials in tutto il mondo. Anche in questo caso, il prezzo sarà un fattore principale in quanto si tratta di consumatori che cercano bevande economiche nella categoria premium e riteniamo che molti dei nostri prodotti entry level della gamma Rum Nation si adatteranno abbastanza bene a questo pubblico di destinazione.

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SPIRITS

Le variazioni Glendalough Ingredienti selvatici e piccoli lotti caratterizzano la new wave del gin irlandese di Vincenzo Salvatore

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in dalla sua fondazione nel 2014, la giovane distilleria irlandese della Glendalough Valley si è affermata come produttrice di gin di avanguardia. Andando contro la tipica visione del gin come un prodotto di rapido consumo, fin dall’inizio i tratti caratteristici dei gin Glendalough sono stati la qualità degli ingredienti, la lavorazione in piccoli lotti, e l’estrema attenzione al processo di distillazione. La loro appassionata attenzione alle materie prime deriva dalla stupenda natura che circonda la distilleria, i monti Wicklow, ricchi di preziose piante aromatiche e acqua freschissima. Grazie alla collaborazione con i raccoglitori locali che conoscono perfettamente i cicli naturali di crescita delle piante in zona, Glendalough riesce a ottenere i migliori raccolti dei botanical. Per valorizzarli al meglio hanno sviluppato un processo di distillazione lenta in piccoli lotti di 250 litri ne loro alambicco Arnold Holstein. Ogni raccolta è immediatamente processata entro le 24 ore successive senza alcuna automazione. Ad oggi, la loro gamma è composta dal Wild Gin, da quattro gin ispirati dai botanical stagionali, e dal Rose Gin. Quest’ultimo è probabilmente una dei più interessanti

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nuovi imbottigliamenti. Questo particolare gin venato di sfumature rosa è basato sul Wild Gin con alcune modifiche ai botanical per esaltare l’aroma di tre varietà speciali di petali di rose: le rare rose selvatiche dei Monti Wicklow, e le rose Heritage e Damask coltivate nel giardino della distilleria. Il risultato è un profilo olfattivo ricco di ginepro, agrumi, bacche selvatiche, e ovviamente suadenti petali di rosa. Al gusto è molto più affilato e intenso di quanto ci si sarebbe aspettati. Oltre ai petali di rose, ci sono molti botanical silvani stratificati nelle sensazioni palatali: sambuco, pino, angelica, menta d’acqua, asperula, corteccia, achillea, trifoglio rosso, aster, lampone, e tanti altri. Tale densità rende il Rose Gin un distillato davvero complesso e poco immediato, soprattutto se bevuto liscio o semplicemente con ghiaccio per prestare maggior attenzione alle sue note particolari. D’altro canto, è difficile resistere alla tentazione di usare un simile gin per dare un twist speciale a classici cocktail come Aviation, Gimelt, Martini o Tom Collins. L’unico rischio è quello di sovraccaricare l’esperienza aromatica in uno scontro di botanical davvero intensi. Forse, il Rose Gin dà il meglio in un semplice Gin & Tonic con una tonica poco marcata che aiuti semplicemente ad aprire la stratificazione del gin.


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Batanga Nonostante un coltello da cucina nel bicchiere di servizio, è un cocktail che nasce per celebrare l’accoglienza di Davide Pertino

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l settore della ristorazione è da sempre legato al concetto di ospitalità, attenzione al cliente e al servizio. Perché non basta un buon prodotto per assicurare il ritorno del cliente nello stesso locale.

Al mondo esistono molti ristoranti o cocktail bar che rispecchiano al massimo il senso di ospitalità, grazie ad interni finemente curati ed avvolgenti, atmosfere che coccolano il cliente facendolo sentire importante e, non di meno, la ricerca del miglior prodotto da servire. Eppure esistono anche posti che, senza pretese di alcun agio, rispecchiano al massimo il significato di amore e sacrificio, in grado di restituire comunque un’esperienza coinvolgente. Uno di questi è “La Capilla”, un bar messicano che è un culto, un posto sacro, un luogo di pellegrinaggio, la cui anima è stata, per oltre 60 anni, Don Javier Delgado Corona.

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La Capilla, che letteralmente significa la cappella, è un bar che trasuda storia e felicità, con un’atmosfera che ricorda molto un disimpegnato circolo di amici: pareti con foto di amici, bottiglie impolverate, sedie e tavoli in plastica, un solo ventilatore attaccato al muro e tanta, tanta cultura per un distillato che è amore per la propria terra: il tequila. In molti si sono chiesti cosa abbia reso questo luogo un punto di riferimento per tutti i baristi, barman, barlady e ristoratori, ma anche clienti. La risposta perfetta è stata custodita per oltre sei decenni da Don J.. La sua idea di bar è sempre stata la stessa, non è mai cambiata nonostante le mode e il passare degli anni, confermandosi come un esempio per tutti coloro che intendessero approcciarsi al suo stesso settore, la ristorazione. Poche e semplici regole: sorridi quando entra qualcuno, fallo accomodare dove preferisce e portagli un bicchiere pulito di una bibita fresca, perché


avrà molta sete. E quasi sempre a La Capilla i bicchieri puliti contenevano il batanga. Regole che, a pensarci, sono le stesse che utilizziamo ancora oggi nei nostri bar o anche a casa: accogliere con un sorriso, far accomodare e versare qualcosa all’ospite, anche un bicchiere d'acqua per dare il benvenuto. Don J., però, non lo faceva per lavoro, il suo era amore per il cliente e alto senso dell’ospitalità. Siamo ai primi anni 50, quando Don Javier Delgado Corona, il proprietario e barman de La Capilla, in una cittadina che si chiama Tequila nella regione Jalisco in Messico, crea il Batanga. Un drink preparato come fosse un rituale, con della cola, del sale, del lime, del tequila e...un coltello. Don Javier, può essere considerato anche il padre putativo del paloma, anche se più volte ha negato la sua creazione. Proprio come nel Paloma, anche nel Batanga troviamo il modo e la spiritualità della creazione di un drink, che in Messico non è semplicemente qualcosa da bere con degli amici al bancone di un bar, ma un vero e proprio momento culturale, quasi intimo, tra il cliente e il barman. Nel paloma il coltello con cui si tagliano gli agrumi serve a mescolare gli ingredienti nel bicchiere, mentre nel batanga il coltello serve come un vero e proprio “stir”, cioè un vero e proprio strumento, lasciato nel bicchiero di servizio per consentire di mescolare gli ingredienti direttamente al cliente. Lo stesso coltello è stato utilizzato per sminuzzare non sono gli agrumi o la frutta, ma anche per la preparazione del guacamole, per tritare peperoncino, aglio, cipolla, pomodori e tutti gli ingredienti utili alla cucina del posto. Grazie a ciò, il batanga non sarà mai una bevanda simile al cuba libre a base di tequila. Don Javier, ci lasciava il 28 febbraio 2020, all'età di 95 anni. Oggi la vita è molto più frenetica rispetto a cinquanta anni addietro, quando era solito preparare da bere dietro al banco, in un tempo nel quale tutti si conoscevano e salutavano, quando ad entrare erano solo vecchi amici, quando La Capilla era un posto senza pretese, con tavoli e sedie che vibravano al suono dello speaker dai decibel troppo alti. La gente al Capilla entra ed esce, e con dei batanga o paloma diventa molto più socievole e loquace ed è questa la più grande eredità senza tempo che ci ha lasciato Don Javier. Il Batanga è un drink facile da preparare ma soprattutto facile da bere. Possiede una parte alcolica fornita da uno dei distillati tipici messicani come Tequila, Mezcal, Raicilla o Sotol, una parte acida per esaltare il distillato utilizzato, una componente frizzante per renderlo fresco e dissetante ed infine il sale che, utilizzato come esaltatore di sapore, valorizza il drink, rendendolo piacevole al palato. Il Batanga può essere bevuto in qualsiasi stagione, ma essendo nato in una zona tropicale è perfetto come una bevanda rinfrescante per le giornate calde e umide. Adesso, dopo aver letto queste righe, sono certo che un coltello nel bicchiere non ti suggerirà più losche intenzioni del bartender ma, al contrario, ti suggerirà uno spirito di accoglienza forse atipico, ma non meno privo di significato. Non resta quindi che chiedere (o prepararci) un batanga per brindare alla memoria di un uomo che ha dedicato la sua vita alla terra e all'amore per il prossimo.

INGREDIENTi • • • •

40 ml di tequila bianco 10 ml di succo di lime Top di cola Sale marino

GLASS Tumbler alto o collins.

PREPARATION Versare tutti gli ingredienti in un bicchiere alto e capiente, dove si sarà precedentemente creata una bordatura con del sale. Aggiungere il ghiaccio e il coltello, con il quale si sarà tagliata della frutta, per mescolare.

CONSIGLI Per la bordatura del bicchiere, basterebbe “sporcare” il bordo del bicchiere con del lime e appoggiarlo capovolto in una ciotola piena di sale. Per il coltello, utilizzarne uno lungo, con un manico in legno e lama seghettata, perché è quello che riesce a tenere tutto il profumo degli agrumi tagliati in precedenza.

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Sognando l’estate Nel cuore dell’inverno nascono le più rinfrescanti birre saison di Vincenzo Salvatore

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ate in Belgio, le birre saison vengono prodotte ad alta fermentazione a partire da una gran varietà di ingredienti rustici autoctoni e lieviti selvatici. Conosciute anche come farmhouse ales (birre di fattoria), queste birre venivano tradizionalmente fatte durante l’inverno per essere consumate d’estate, visto che il caldo avrebbe reso troppo difficile gestire la fermentazione spontanea e la bassa gradazione alcolica ne favoriva il consumo. Oggigiorno, nonostante la produzione di birra non sia più soggetta ai cambiamenti stagionali, le birre saison sono tornate ad essere uno stile molto amato, soprattutto grazie al successo ottenuto dalla Saison della Brasserie Dupont a partire dagli anni ’80 tra gli appassionati nordamericani di birre artigianali. Moltissimi birrifici artigianali hanno iniziato a sperimentare con questo stile per celebrare il cambio delle stagioni con i loro clienti più fedeli, particolarmente in luoghi dove inverni molto rigidi vengono seguiti da primavere ed estati decisamente più miti: tra questi, l’esempio probabilmente più celebre è la Oberon del birrificio Bell’s in Michigan. In effetti, è difficile classificare tutte queste diverse birre sotto un’unica etichetta. Il concetto di saison è più che altro una filosofia brassicola che suggerisce sperimentazioni e variazioni. Il tratto comune di queste birre è sicuramente l’uso di ingredienti locali e rustici come erbe, miele, frutta, spezie insieme a una decisa luppolatura (perlomeno rispetto alle altre tipiche birre belga) e una certa acidità (spesso

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per sour mash o per l’aggiunta di acidi lattici). Comunque, le caratteristiche fondamentali delle saison sono la bevibilità e la rifermentazione in bottiglia, ovvero una bella carbonazione e una decisa presenza di lieviti in sospensione (che donano il loro tipico aspetto opacizzato e rustico). Oggigiorno, le birre saison hanno certamente sia una gradazione alcolica più elevata che una amaricatura più pronunciata per la costante richiesta di birre più alcoliche e intense (in media hanno IBU di 20/50° e ABV di 4.5/8%). Prodotta per la prima volta nel 1844, la Saison di Brasserie Dupont è ancora oggi la più rappresentativa di questo stile. Fresca, pepata, ben carbonata dalla rifermentazione in bottiglia, 6.5% di ABV, è la quintessenza delle saison per il suo equilibrio perfetto, la squisita bevibilità, e i gustosi tratti aromatici. Questa birra offre intense note di agrumi (lime, buccia di arancia, cedro), fiori primaverili, erba umida e fieno a complemento di un profilo molto secco e leggermente acidulo, marcato dal luppolo Kent Golding in fermentazione e dai lieviti selvatici nella bottiglia. Questa birra viene tradizionalmente abbinata ai formaggi belgi duri tipo il Moinette Vieux, ma è consigliata anche con formaggi più grassi tipo taleggio o tipo brie. In ogni caso, la Saison di Dupont è talmente versatile che ben si abbina a qualunque preparazione di pesce e carne (dalla bouillabaisse alle cozze, e persino a bistecca con le patatine fritte), ma soprattutto sposa meravigliosamente i piatti speziati delle cucine orientali. Comunque, ciò che l’ha resa punto di riferimento dello stile, è la sua


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TASTE perfetta bontà anche da sola. Un altro interessante esempio belga è la Pêche Mel Bush di Brasserie Dubuisson. Questa saison è stata inventata nel 2009 ispirandosi al popolare cocktail studentesco a base della forte Bush Caractère (12% di ABV) miscelata con una rustica geuze alla pesca. Grazie alla lunga esperienza brassicola, Dubuisson ha realizzato la più alcolica birra belga alla frutta (8,5% di ABV) usando la Caractère come base e aggiungendo succo di pesca e aromi naturali. Il risultato è una saison che combina la succosità e la dolcezza della pesca con particolari aromi di mango, agrumi, e banana dati dai lieviti selvatici: al palato offre una sorprendente luppolatura rinfrescante e un corpo aromatico cremoso grazie all’elevato contenuto alcolico. Come per tutte le birre belga, l’abbinamento consigliato sarebbe con i formaggi (muffati o di pecora in questo caso), ma il birrificio suggerisce anche di provarla con una tartare di manzo, visto che gli aromi di pesca riescono a valorizzare le tradizionali salse che si accompagnano alla carne cruda. Come terzo esempio, il birrificio nomade The Flying Dutchman propone una saison “invernale”, Never Eat the Yellow Snow. Ispirata dalla canzone di Frank Zappa, questa birra è pensata per essere gustata durante le stagioni fredde invece che nel caldo estivo, ecco perché è messa in commercio a novembre. Prodotta con luppoli Mosaic, Centennial, e Citra, questa birra viene speziata con citronella, buccia di arancia, e coriandolo. Se la bassa ABV del 5.3% non richiama il freddo, il suo carattere aromatico e il colore intenso la rendono una birra perfetta per digerire le grandi mangiate delle vacanze invernali mentre si ozia nel caldo di casa con amici e familiari. Questi sono solo alcuni esempi del variegato mercato delle saison. Visto che la richiesta di queste birre sembra impossibile da soddisfare, l’offerta cresce costantemente con edizioni limitate e nuove proposte da parte sia dei birrifici artigianali che di quelli industriali. Per trovare quel bilanciamento perfetto così amato dagli appassionati di questo stile, si possono oggi provare innumerevoli versioni alternative ed esperimenti con cereali alternativi (come segale, riso, versioni senza glutine, oppure versioni alla frutta che ormai spesso sconfinano nel campo delle sour ale). Alla fine, le parole d’ordine di queste birre rimangono sempre bevibilità e freschezza, quindi se amate queste caratteristiche in una birra, dovete assolutamente provare una saison!

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Palato, gola o pancia? Mangiare qualcosa prima di fumare risulta sempre una buona pratica, ma occorre prestare la giusta attenzione per evitare cibi che mal si conciliano col fumo di Vincenzo Lopez

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arà capitato a tutti di entrare in un locale solo per prendere un caffè, ed essere solleticati dall’idea di concedersi uno spuntino. Magari non ci avevate neppure pensato a mangiare qualcosa, almeno non prima di aver incrociato con lo sguardo una stuzzicante vetrina piena di piccola pasticceria, che vi lascia persino nell’indecisione della scelta. L’innesco, la miccia delle nostre memorie e associazioni palatali spesso ci trascinano lontano dalle giuste regole di “servizio”. L’eccessiva offerta di prodotti, di qualsivoglia forma e gusto e disponibili in ogni frangente della giornata, ci consente di discutere di un importante dilemma. A chi va concesso il buon senso quando decidiamo di assaporare qualcosa prima di una fumata? All’esplosivo desiderio di soddisfazione papillo-gustativa, al raptus di salato pungente oppure alla coccola di un dolcetto di cui siam ghiotti, anche se dovessimo essere in procinto di sederci per pranzo di lì a poco. D’altronde “l’amore come la golosità, sono piaceri di grande soddisfazione”. Un

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po’ di attenzione va data anche alla nostra pancia, vero motore delle nostre giornate. De essa dipendono benessere, serenità e buona riuscita di una giornata lavorativa passata davanti ad un lap top così come alla guida, fra tornanti e cambi di marcia. Il benessere dunque, il pensiero lungimirante per il futuro immediato. Quello stesso benessere di cui dovremmo tener conto quando decidiamo di voler associare del cibo alla fumata. È risaputo che le nostre tanto amate foglie fermentate e arrotolate costituiscano motivo di gran impegno per il nostro apparato gastrico: una degustazione enogastronomica con annesso sigaro difficilmente vi lascerà traccia in memoria di una delle due esperienze. Pertanto una domanda ci pervade: esiste una pietanza, un cibo o un alimento il cui consumo è altamente sconsigliato prima di fumare? Come sempre, atteso che ogni qual volta ci si avventura nel campo delle percezioni sensoriali degustative le diverse sensibilità e soggettività rendono difficile generalizzare, vi riporto la mia, da chef (e aficionado), ossessionato dalla buona cucina e dalla vitalità del cibo. Il vero


primo tassello per costruire un’idea ben precisa di cosa sia meglio evitare prima di fumare si esemplifica in una formula davvero semplice: gli alimenti acidi come il pompelmo, il limone, i succhi di agrume in generale, facilmente utilizzati nei drink da aperitivo, sofisticano la percezione delle mucose con conseguente alterazione dello stato gastrico, mentre quelli zuccherini, come il cioccolato, che contengono caffeina (seppur in minima parte), le glasse di marzapane e zucchero raffinato etc, possono irritare le pareti dello stomaco provocando senso di irritazione gastrica. Per esemplificare, il gusto avvolgente del dolcetto che ci siamo concessi insieme al primo puff, magari con un sorso d’acqua frizzante fra l’altro spesso additivata di gas, nell’intento di ripulire il palato, purtroppo risultano la scelta decisamente più sbagliata. Così come i cibi piccanti e speziati, tipo i classici snack salati da aperitivo, obereranno oltremodo lo stomaco che già avrà il suo da fare perché attivato dalla nicotina, senza considerare il forte impatto sul palato. Il nostro corpo necessita di essere rodato prima di ogni specifica attivi-

tà. Così come per un motore, i nostri “ingranaggi” vanno oliati se possibile con acidi linoleici, fibre, biscotti ai cereali, grassi nobili di latticini e fermentati da cagliature vegetali, tutti validi alleati per la nostra fumata. Un gheriglio di noce, delle mandorle associate a della verdura fresca o a del kefir con acqua frizzante oppure un early gray con del latte vegetale schiumato, molto in stile inglese, spianano la strada e preparano il nostro ”motore” ad un avviamento fluido, senza ostacoli. Se proprio dovessi esprimere una personalissima scelta, a metà strada fra golosità e benessere, di facile reperibilità e preparazione, adoro uno spicchio di brie, magari rifiorito, con della confettura di pere bio fatta con zucchero non raffinato e delle noci sfogliate. Trovo questo genere di connubio l’ideale per un pre-fumata, appagante per palato e “coscienza”. In sostanza. maggior benessere e attenzione alle associazioni più antiche e semplici, risultano la scelta più indicata, lasciando ad altri momenti le degustazioni più ricche di cibi raffinati.

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Non il solito

Il pastrami è un sandwich ma vanta antich di Vito

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enza essere appassionati cinefili né aver visto Harry ti presento Sally, di quel film è rimasta iconica la scena nella quale Meg Ryan, seduta ad un tavolo del celeberrimo Katz’s Delicatessen, simula un orgasmo così rumoroso da attirare le attenzioni di tutti gli altri frequentatori. Alla fine della sua “performance”, una cliente chiosa al cameriere “quello che ha preso la signorina”. Nel suo piatto c’è un sandwich dal ripieno sontuoso, godurioso e molto invitante. Impossibile trattenere la salivazione guardando quella scena, vien voglia di teletrasportarsi a New York e divorare quella preparazione, senza neanche chiedersi come si chiami o di cosi si tratti. Quella carne dal color rosso, succosa e scioglievole in bocca è il famigerato pastrami che negli States servono con pane di segale, un velo di senape e cetriolini sott’aceto.Un sandwich così diffuso negli States può lasciare pensare di trovarci al cospetto di uno dei piatti tipici del BBQ americano. Eppure, sebbene il pastrami sia una specialità gastronomica che in America spopola da quando giunse nelle città statunitensi, New York in primis, con la migrazione degli ebrei rumeni della seconda metà del XIX secolo, la sua storia è molto antica ed è da ricercare in un altro continente. Le origini, infatti, sono individuabili dapprima nelle campagne mediorientali e turche, poi in quelle rumene, tra le popolazioni ebraiche e i macellai kasher. Le fede ebraica è famosa per avere delle regole molto rigide anche in campo alimentare. Le pietanze devono essere preparate seguendo delle metodologie molto precise che consentano di mondare gli alimenti di partenza. Dopo tale procedimento, il cibo può essere definito kosher (o “kashèr” se si osserva la pronuncia ebraica). In Anatolia, l’odierna Turchia, il pastirma si preparava seguendo le regole Kosher, con un metodo che consentiva di preparare la carne senza cuocerla, ma permettendo ugualmente di conservarla a lungo. Quella ricetta si diffuse in seguito anche tra gli ebrei della Romania, mutando il nome in pastrama, che veniva realizzato partendo da carne d’oca. Giungiamo infine negli USA, tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, nel pieno del periodo delle grandi immigrazioni nel Nuovo Continente. Molti ebrei rumeni si stabilirono a New York dove, per riproporre le loro ricette tipiche, dovevano rivedere la loro ricetta tradizionale, poiché le oche negli States non erano così comuni come

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#1-2022

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o sandwich

h molto in voga negli States he origini europee Renna

nel Vecchio Continente. I migranti furono così costretti ad adattarsi, sostituendo la carne di oca con quella, più facilmente reperibile, di manzo. Fu in questo preciso momento storico che, forse per assonanza con i “salami” americani, il pastrama divenne l’odierno pastrami. Nonostante il consumo in un sandwich possa indurre a pensare che si tratti di una preparazione semplice e veloce, in realtà il pastrami è tra le preparazioni barbecue più lunghe e complesse. Come ogni ricetta è fondamentale partire da una materia prima di elevata qualità: il pezzo ideale è il brisket, anzi, la parte del flat. E’ necessario iniziare la preparazione con una lunga salamoia dove immergere il flat. Per la preparazione di quest’ultima servono, 2 litri di acqua, una soluzione al 5 per cento di sale, a cui va aggiunto pepe nero, cannella, e semi di finocchio. Considerando i lunghi tempi della salamoia ed i rischi correlati, in genere si effettua il processo di cura, durante la quale, con precisione chirurgica, si aggiungono dei conservanti alla salamoia. Se ciò non fosse già complesso, occorre anche considerare importanti fattori come il peso della carne, il tempo della salamoia, e la quantità di acqua. Anche per questo motivo esistono dei preparati già pronti all’uso come, solo per citare il più famoso e utilizzato, l’instacure#1, a base di sale e sodio nitrito. Trascorsi i giorni previsti per la salamoia (da tre a sette) il flat viene immerso in acqua, per consentire una dispersione del sale in eccesso. Subito dopo viene stesa della senape su entrambi i lati e applicate delle spezie. Come rub si può optare per un mix di pepe nero, pepe rosa e coriandolo, tutto in grani, che va prima tostato in un pentolino e poi ridotto a polvere molto grossolana. La cottura avviene poi in un affumicatore, settando una temperatura di 120/130 gradi e affumicando con chunks di hickory. A bark formato, la carne passa in fase di foil. Raggiunti i 93 gradi, parte la necessaria fase di rest. Dopo che la temperatura si è ridotta, si taglia il pezzo a fette di un centimetro circa, per poi servirlo con pane di segale, un velo di senape e cetriolini sott’aceto. Non vi troverete a New York ma l’orgasmo simulato da Meg Ryan è garantito.

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CIGARS

Blind Tasting 82 84 90

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SPIRITS Rum Whisky

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CIGARS

98 102 104 108

Piramides Robusto Shorts Toro


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AWARDS CIGARS

HOW ARE THE BLIND

I sigari vengono privati delle anillas e vengono nuovamente “vestiti” con una nuova fascetta, che riporta semplicemente un numero. Lo stesso avviene per gli spirits, che vengono travasati in bottigliette di vetro che recano solamente un numero e un eventuale indicazione, qualora il distillato superi una gradazione alcolica del 50%.

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I prodotti vengono quindi testati in modo completamente imparziale, in un blind tasting nel quale i degustatori non sanno che prodotti stanno testando.


D TASTINGS MADE? Vengo confrontati i tasting per creare la review definitiva e il rating del prodotto, espresso in centesimi.

Le valutazioni vengono quindi raccolte e il team di CigarsLover Magazine si mette all’opera, calcolando le medie e dando luogo alle valutazioni finali.

Cigars & Spirits Results

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SPIRITS BLIND TASTING

Legenda

Tutte le informazioni riportate nel blind tasting

1

Per riuscire a collocare il distillato all’interno di un’ampia scala di valori, viene utilizzata una valutazione in centesimi. Il punteggio di ciascun distillato è dato dalla media delle valutazioni ricevute dai recensori nel panel. I prodotti che rientrano nel blind tasting vengono testati senza la consapevolezza di cosa si stia provando, in modo da avere la valutazione più oggettiva possibile.

1 2 KAVALAN

2

Solist Fino Sherry COUNTRY Taiwan

ABV - PROOF 57.8% | 115.6

$$$$

4

4

FINISH Lungo. Pepe bianco, cacao e noci. Un tocco di scorza d'arancia. Complesso e incredibilmente ricco, è un whiskey molto appagante.

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• Percentuale del tasso alcolico del distillato (Alcohol By Volume)

• Paese di produzione

PALATE Frutta esotica, caramello e miele, insieme a ricche note di pepe bianco e scorza d'arancia.

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Indicazione del brand e del nome del prodotto preso in esame. “yo” significa “Yeards Old” e indica gli anni di invecchiamento dichiarati del distillato. Qua- lora non sia indicato, è un’informazione non rilasciata dal produttore.

• Prezzo: $ inferiore a 50€ $$ inferiore a 100€ $$$ inferiore a 250€ $$$$ superiore a 250€

3

PRICE

NOSE Frutta matura, ricche note di prugna, assieme a miele e un mix di frutta esotica, tra cui il cocco. Poi cacao.

94

3

Immagine del distillato.

5

5

Degustazione suddivisa in sensazioni percepite al naso, al palato e nel finale. Il paragrafo finale contiene le conclusioni, che riepilogano la valutazione del prodotto.

Scala di valutazione: 95-100 memorabile ed eccellente sotto ogni aspetto. 90-94 qualità molto elevata e grande appagamento. 86-89 ottima qualità e molto godibile. 81-85 soddisfacente e con buoni pregi. Minore di 80 mediocre e con alcuni difetti evidenti.


INTERACTIVE

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350+ SPIRITS TESTED YEARLY #1-2022

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SPIRITS BLIND TASTING

Rum

The chosen 12

Results

Sette paesi produttori si incontrano in questao blind tasting, che include rum a grado pieno che oscillano tra una fascia di prezzo compresa tra meno di 50 a ben oltre i 250 dollari.

Quattro dei dodici rum testati hanno registrato un punteggio di 90 punti o superiore. Due di loro, entrambi a grado pieno, si distinguono rispetto agli altri.

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SPIRITS BLIND TASTING

RUM ARTESANAL

FOURSQUARE Sassafras

Fiji 2001-2021

PAESE Fiji

ABV - PROOF PREZZO 62.8% | 115.6

$$

PAESE

Barbados

ABV - PROOF PREZZO 61% | 122

$$$$

MONTEBELLO

Zenga Vieux 6 Years Old PAESE

Guadeloupe

ABV - PROOF PREZZO 46% | 92

$

NOSE Frutta tropicale matura, dove spiccano banana, carambola e ananas, seguita da cera d’api, toni vegetali, resina e cuoio. PALATE Oleoso, dolce e tostato, con frutta tropicale candita, tabacco, venature minerali, pepe, resina cuoio e note balsamiche. FINISH Lungo. Fave di cacao, caffè, menta, fieno e radice di liquirizia.

NOSE Melassa, miele di acacia e zenzero. Dopo qualche attimo, sentori di cacao e scorza di arancia.

NOSE Note agrumate, vegetali, fresche, mentolate, e un leggero visou. Spezie e frutta esotica candita.

PALATE Un tripudio di scorza di arancia, cacao, zenzero e spezie del legno. Risulta caldo e armonioso.

PALATE Canna da zucchero matura ammantata di note affumicate ed erbacee, maggiorana e agrumi canditi.

FINISH Lungo, con miele, cacao e scorza di arancia.

FINISH Fresco e lungo. Arancia amara, erbe aromatiche, canditi, succo di canna.

Impressionante per forza e intensità senza compromessi e semplificazioni.

Corposo e strutturato, con un profilo aromatico ben delineato e intenso.

Il mix di freschezza erbacea e frutta tropicale matura lo rende appagante.

93

92

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SPIRITS BLIND TASTING

RASTA MORRIS Bielle Ambre

PAESE

Guadeloupe

Hampden 5yo 2016 H

ABV - PROOF PREZZO 52% | 104

HABITATION VELIER

$$

PAESE

Jamaica

ABV - PROOF PREZZO 62% | 124

$$$

DAMOISEAU

2008 Subprime Cuvée PAESE

Guadeloupe

ABV - PROOF PREZZO 47.9% | 115.8

$$

NOSE Dolci profumi di vino passito, miele, vaniglia e spezie del legno, assieme a un tocco di scorza di cedro.

NOSE Pan di spagna, scorza di arancia e una punta di canfora. Erbaceo e floreale.

NOSE Note vegetali ed erbacee, con pino, resina e salamoia di olive. Poi anice, cannella e frutta rossa candita.

PALATE Avvolgente, con note di legno e curcuma. Poi spezie del legno, un richiamo di pepe nero, e panbrioches.

PALATE Caldo, secco e speziato, con pepe bianco, legno nobile, frutta acidula, caramella balsamica.

FINISH Lungo, con spezie del legno, cannella e curcuma.

FINISH Lungo. Arancia, legno nobile, crema pasticcera e note balsamicche.

PALATE Pepato e speziato, con una nota di liquirizia. Spezie del legno, cumino, cannella ed erbe aromatiche. FINISH Meno intenso, con ricordi di liquirizia, prugne essiccate, ed erbe aromatiche.

Complesso e dotato di una paletta aromatica variegata, decisamente non comune e strutturata.

Potente e intenso, va gustato con attenzione, per via dell’elevato ABV.

90

90

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89

Buona eleganza. Bouquet particolare e interessante.

87


SPIRITS BLIND TASTING

WORTHY PARK 4 vins 2013

PAESE

Jamaica

ABV - PROOF PREZZO 52% | 104

$$

BOTRAN

Guatemalan Oak Rare Blend PAESE

Guatemala

ABV - PROOF PREZZO 40% | 80

$$

KIRK & SWEENEY 12 Years Old

PAESE

Dominican Rep.

ABV - PROOF PREZZO 40% | 80

$

NOSE Melassa, seguite da un mix di spezie del legno, cannella e zenzero. Un eco di frutta candita. Polvere da sparo.

NOSE Aromi di vaniglia, noci caramellate, legno nobile, uva passa, e fragole zuccherate.

NOSE Sentori di zucchero vanigliato, torta di mele, mandorle zuccherate, e arachidi caramellate.

PALATE Legno stagionato e intensi aromi di vaniglia. Si conferma la frutta candita, ora affiancata dal miele. Poi cereali.

PALATE Morbido e beverino. Frutti rossi canditi, legno nobile e spezie.

PALATE Dolce, morbidissimo, denso, creme brûlé alla vaniglia, mandorle al miele e un tocco vegetale.

FINISH Medio lungo. Legno stagionato, note vegetali. e cuoio. Lievemente dry.

FINISH Finale armonico, frutta secca, note agrumate, caramello.

FINISH Medio. Vaniglia, pasta di mandorle, ciliegie candite.

Intenso e impetuoso, con un bouquet variegato. Impegnativo e appagante.

Un ron gastronomico di grande armonia e dalla beva piacevole.

Dolce, gustoso e ben bilanciato.

87

86

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SPIRITS BLIND TASTING

LA HECHICERA Solera 21

PAESE

Colombia

ABV - PROOF PREZZO 40% | 80

$

FLOR DE CAÑA

HEE JOY

Vsop Dominican Republic PAESE

14 Years Old

ABV - PROOF PREZZO

Dominican Rep. 41.6% | 83.2

$

PAESE

Nicaragua

ABV - PROOF PREZZO 43% | 86

$

NOSE Sentori di marshmallows, vaniglia, cannella, frutta secca e un tocco di cioccolato al latte.

NOSE Note minerali e agrumi, seguiti da vaniglia e da dei profumi fruttati.

NOSE Sentori speziati e di arachidi tostate, assieme a sciroppo d'acero e caffè.

PALATE Rotondo e avvolgernte, con una delicata legnosità dominata dalla vaniglia e dal caramello.

PALATE Caramello, note vegetali, e un tocco fruttato. Poi legno e scorza di arancia. Piuttosto dry.

PALATE Le spezie si confermano, con punte piccanti, frutta secca tostata, legno tostato e melassa.

FINISH Medio. Frutta secca tostata, vaniglia e legno.

FINISH Medio-lungo e conferma legno, caramello e spezie del legno.

FINISH Frutta secca caramellata, spezie, e legno tostato.

Un ron facile e immediato, vellutato.

Buona intensità e buon finale. Bouquet non tra i più ampi.

Tradizionale nella sua rotondità e speziatura.

84

83

82

92

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SPIRITS BLIND TASTING

Whisky

The chosen 12

Results

Quattro paesi produttori sono stati selezionati per questo blind tasting, dove sono presenti alcune nuove uscite e alcuni imbottigliamenti appartenenti ai core range.

Uno Scotch raggiunge i 90 punti e ha una valutazione più alta di tutti gli altri prodotti. È un'uscita del 2021, grado pieno, e con una maturazione di 15 anni.

94

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SPIRITS BLIND TASTING

BENRIACH

15 Years Old 2005 Oloroso Sherry Butt COUNTRY Scozia

ABV - PROOF 59.8% | 119.6

PRICE $$$

COOPER’S CHOICE

DEANSTON

Bunnahabhain Apple Smoke COUNTRY Scozia

ABV - PROOF 56% | 112

PRICE $$$

12 Yo 2008 Oloroso Cask Matured COUNTRY Scozia

ABV - PROOF 52.7% | 105.4

PRICE $$

NOSE Fruttato, con canditi, prugne e ciliegie sotto spirito. Poi ganache e un accenno di petricore.

NOSE Torba minerale, erbe medicinali, fiammifero e affumicato. Dopo qualche attimo, si arricchisce di echi floreali.

PALATE Pulito e caldo, con spezie del legno, liquirizia, frutta rossa e petricore. Un tocco di cioccolato fondente.

PALATE La torba svetta, con dolci note di legno e pepe, oltre che a cannella e spezie del legno. Affumicato e salino.

NOSE Ricchi profumi di sherry e frutta rossa, assieme a cioccolato fondente e un tocco minerale e di scorza di arancia. PALATE Dolce, con miele, fichi e scorza di arancia, assieme a un mix speziato di cannella, zenzero e chiodi di garofano.

FINISH Lungo. Note di liquirizia, cuoio e butterscotch.

FINISH Lungo. Affumicato e torbato. Legno tostato. Cannella.

FINISH Medio lungo. Dolce, con fichi, marzapane e biscotti allo zenzero.

Elegante e rotondo, presente un bouquet strutturato.

Appagante, dal bouquet ampio. Intenso.

Intenso e strutturato. Esplosivo.

90

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SPIRITS BLIND TASTING

REDBRESAT 12 Cask Strength

COUNTRY Irlanda

ABV - PROOF 57.6% | 115.2

PRICE $$

STARWARD Fortis

COUNTRY Australia

ABV - PROOF 50% | 100

PRICE $$

GLEN SCOTIA 2015/2021 Cask #871

COUNTRY Scozia

ABV - PROOF 58.1% | 116.2

PRICE $$

NOSE Frutta gialla, albicocca disidratata e profumi floreali. Poi sfumature di ciliegia, spezie del legno ed erbe balsamiche. PALATE Scorza di arancia, legno stagionato, vaniglia e erbe balsamiche. Mieloso. Avvolgente.

NOSE Frutta rossa, vaniglia e legno. Poi biscotti ai cereali e malto. Un eco di spezie del legno. Mandarino candito.

NOSE Biscotti ai cereali, assieme a legno giovane, vaniglia e spezie del legno. Un tocco balsamiche e una punta di kirsh.

PALATE Frutta matura, cannella, spezie del legno, mela cotogna e melata di bosco. Poi vaniglia e sfumature tostate.

PALATE Un tripudio di spezie del legno, zenzero, miele e scorza di limone. La vanilglia si conferma.

FINISH Medio-lungo. Note di legno, erbe balsamiche e miele.

FINISH Medio lungo. Spezie del legno, vaniglia, scorza di mandarino e zenzero.

FINISH Medio lungo. Spezie del legno, vaniglia e scorza di limone.

Whiskey intenso e appagante. Risulta brm sdtrutturato.

Bouquet ampio. Non è particolarmente strutturato ma risulta appagante.

Intenso e mascolino, ma allo stesso tempo giovane e poco strutturato.

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87

86

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SPIRITS BLIND TASTING

ABERFELDY 15 Years Old

COUNTRY Scozia

ABV - PROOF 43% | 86

PRICE $$

NOSE Fruttato, con carambola e melone, assieme a un tocco floreale. Dopo qualche attimo, uvetta.

SONOMA

Cherrywood Bourbon COUNTRY U.S.A.

ABV - PROOF 47.8% | 95.6

PRICE $

NOSE Profumi affumicati, vernice del legno e vaniglia. Un tocco di miele e noce pecan. Poi frutta rossa e sciroppo d’acero.

PALATE Note fruttate di buona acidità, crema pasticcera, mela gialla e ananas. Echi di zenzero.

PALATE Vernice del legno, legno giovane, vaniglia e butterscotch. Oleose e speziato.

FINISH Medio. Sfumature di limone e una punta di sapidità.

FINISH Medio lungo. Legno giovane e vernice. Un tocco di cannella.

Bouquet suadente e rotondo, con un bouquet originale.

Intenso a dal bouquet piuttosto ampio, specialmente al naso.

86

85

KINAHAN'S 10 Years Old

COUNTRY Irlanda

ABV - PROOF 46% | 92

PRICE $$

NOSE Sentori di vaniglia, legno giovane e banana. Dopo qualche attimo, si aggiungono sfumature tostate. PALATE Cereali e legno di quercia, seguiti da note di banana e cannella. FINISH Medio. Cannella e legno. Bilanciato ma dal bouquet piuttosto limitato. Aromi ben delineati.

85 #1-2022

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SPIRITS BLIND TASTING

LAPHROAIG QA Cask

COUNTRY Scozia

ABV - PROOF 40% | 80

PRICE $$

GLEN MORAY Port Cask Finish

COUNTRY Scozia

ABV - PROOF 40% | 80

PRICE $

FLÓKI

Icelandic Young malt Sheep Dung Smoked COUNTRY Island

ABV - PROOF 47% | 94

PRICE $$

NOSE Torba erbacea e molto medicinale, assieme a sentori di erbe aromatiche.

NOSE Citronella e sfumature minerali. Frutta acidula e poco matura.

NOSE Sentori vegetali di cetriolo, sedano e pomodoro verde. Intenso acetone e forti note affumicate.

PALATE Torbato, ma non in modo sovrastante. Si confermano le note erbacee e medicinali.

PALATE Dalla spiccata sapidità e con un tocco acidulo che richiama frutta poco matura, kiwi e carambola. A tratti erbaceo.

PALATE Resinato e balsamico, piuttosto spigoloso. La componente alcolica non è ben integrata.

FINISH Breve e tostato, con una dolcezza che sembra quasi artificiale.

FINISH Medio-breve. Risulta spiccatamente minerale.

FINISH Media persistenza. Vegetale e balsamico.

Contrasta fortemente la torba medicinale e pungente e il lato zuccherino.

Limitato al naso, più performante al palato. Poco strutturato.

85

84

Poco armonioso e particolarmente pungente.

98

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82


Discover Our Secrets hiramandsolomoncigars.com


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1000+ CIGARS TESTED EVERY YEAR


Legenda

Tutte le informazioni riportate nel blind tasting Per riuscire a collocare i sigari all’interno di un’ampia scala di valori, viene utilizzata una valutazione in centesimi. Il punteggio di ciascun sigaro è dato dalla media delle valutazioni ricevute dai recensori nel panel. I prodotti che rientrano nel blind tasting vengono testati senza la consapevolezza di cosa si stia provando, in modo da avere una valutazione quanto più oggettiva possibile.

3

ADVENTURA Royal Return King’s Gold Robusto

1

COMPLESSO E RICCO Sprigiona cacao e agrumi, arricchiti da terra e un tocco di incenso. La base è mielosa. Si prosegue con note speziate di pepe bianco, che via via si fanno più intense, culminando in spezie piccanti.

2

1 2 3 4

5

4

95

STRENGTH

••••

SIZE

PRICE

52x127mm (5″)

$ 13.5 | € 13.5

WRAPPER

BINDER

FILLER

MESSICO

R. DOMINICANA, NICARAGUA, U.S.A.

U.S.A.

5

Immagine del sigaro.

Note degustative del prodotto. Vengono elencati aromi e sapori percepibili durante l’intera fumata del sigaro.

Scala di valutazione: 95-100 memorabile ed eccellente sotto ogni aspetto. 90-94 qualità elevata e grande appagamento. 86-89 ottima qualità, molto godibile. 81-85 soddisfacente e con buoni pregi. Minore di 80 me- diocre. Bandiere ad indicare il paese di produzione.

Cuba

Dominican Rep.

Nicaragua

Honduras

Brazil

Mexico

U.S.A.

Costa Rica

Italy

Philippines

Peru

Panama

• STRENGTH: forza, indicata su una scala da “•” (leggera) a “• • • • •” (forte). • SIZE: cepo (1/64 di pollice) e lunghezza, indicata sia in millimetri che pollici. • PRICE: prezzo del sigaro in dollari americani ed Euro. • WRAPPER: foglia esterna (capa). • BINDER: foglia sotto la capa (capote). • FILLER: le foglie nel ripieno (tripa).

#1-2022

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101


CIGARS BLIND TASTING

Piramides

The chosen 12

Results

Nuove uscite e prodotti standard partecipano in questo blind tasting di Piramides.

Un solo sigaro raggiunge i 90 punti ed è un sigaro cubano classico, in produzione da prima della Rivoluzione Cubana.

102

#1-2022

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CIGARS BLIND TASTING

MONTECRISTO NO. 2 ARMONIOSO ED EQUILIBRATO La fumata ruota attorno a note di legno di cedro, che vengono affiancate da pepe bianco e una punta di cuoio. Il retrogusto è tostato.

90 FORZA

••••

DIMENSIONI

PREZZO

52x156mm (6 ⅛”)

$ - | € 16.5

WRAPPER

BINDER

FILLER

CUBA

CUBA

CUBA

ROMEO Y JULIETA LINEA ORO NOBLES RAFFINATO ED ELEGANTE Sprigiona note di legno pregiato e agrumi, con in retrogusto richiami di pepe bianco. Questi ultimi si fanno più marcati nel tratto centrale, dove si aggiungono cioccolato al latte e nocciola.

89 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

56x135mm (5 ⅜”)

$ - | € 16

WRAPPER

BINDER

FILLER

CUBA

CUBA

CUBA

GILBERT DE MONTSALVAT REV. STYLE BELICOLISSIMO BILANCIATO Sprigoina note di legno stagionato e pepe nero, con punte di cuoio. In alcuni puff si percepiscono anche dei richiami di grafite. Nella parte finale, echi balsamici.

89 FORZA

••••

DIMENSIONI

PREZZO

52x140mm (5 ½”)

$ - | € 6.5

WRAPPER

BINDER

FILLER

ECUADOR

DOMINICAN REP.

NICARAGUA

CHINCHALERO TORPEDITO INTENSO E APPAGANTE Il sigaro delinea note di cuoio, legno di cedro e pepe nero nella prima metà, per poi virare su note terrose, di cioccolato fondente e aromi tostati nella seconda.

89 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

43x127mm (5”)

$ - | € 2.5

WRAPPER

BINDER

FILLER

HONDURAS

HONDURAS, NICARAGUA

ECUADOR

#1-2022

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103


CIGARS BLIND TASTING

PARTAGAS SERIE P NO. 2 APPAGANTE La fumata ruota attorno a note terrose e di pepe nero, che in alcuni puff raggiungono punte piccanti. Nella parte centrale si aggiungono intense note di cuoio, mentre il finale è balsamico.

87 FORZA

•• ••

DIMENSIONI

PREZZO

52x156mm (6 ⅛”)

$ - | € 14.5

WRAPPER

BINDER

FILLER

CUBA

CUBA

CUBA

ASHTON VSG BELICOSO NO. 1 STATICO Sprigiona note di terra, legno stagionato ed aromi tostati. Nella seconda metà di aggiunge il pepe nero, con le spezie che si fanno più marcate, raggiungendo picchi piccanti.

86 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

52x133mm (5 ¼″)

$ 12.5 | € 10.5

WRAPPER

BINDER

FILLER

ECUADOR

DOMINICAN REP.

DOMINICAN REP.

MONOVARIETAL COROJO PETITE BELICOSO BOUQUET CONTENUTO Sprigiona note vegetali e spezie dove il pepe bianco è il protagonista. Nel tratto centrale la componente speziata si fa più marcata, mentre nell’ultimo tercio si aggiunge la noce.

85 FORZA

••

DIMENSIONI

PREZZO

44 x 152mm (6”)

$ 8.5 | € -

WRAPPER

BINDER

FILLER

DOMINICAN REP.

DOMINICAN REP.

DOMINICAN REP.

LA MADRINA SHADE BELICOSO LIMITATA EVOLUZIONE La paletta aromatica è composta da un mix di fieno, nocciola e un tocco di pepe bianco. In alcuni puff sono percepibili anche note di legno.

85 FORZA WRAPPER ECUADOR

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#1-2022

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DIMENSIONI

PREZZO

52x159mm (6 ¼”)

$ 12.5 | € -

BINDER

FILLER

MEXICO

DOM. REP., U.S.A., NICARAGUA



CIGARS BLIND TASTING

Robustos

The chosen 12

Results

I sigari presenti in questa degustazione alla cieca provengono da sei diversi paesi produttori.

Tre dei sigari testati hanno ottenuto almeno 90 punti. Al vertice, un prodotto della Repubblica Dominicana.

106

#1-2022

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CIGARS BLIND TASTING

AVO SYNCRO CARIBE ROBUSTO ARMONIOSO E BILANCIATO La fumata ruota attorno a spezie pregiate e legno di cedro, con una punta di vaniglia e note vegetali in retrogusto. Nella seconda metà le spezie si intensificano, con punte piccanti.

92 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

50x127mm (5”)

$ 11 | € -

WRAPPER

BINDER

FILLER

DOMINICAN REP.

ECUADOR

DOMINICAN REP., NICARAGUA

PLASENCIA ALMA DEL CAMPO TRIBU INTENSO E COMPLESSO Legno stagionato, nocciola e note tostate aprono la fumata. Seguono erbe balsamiche e punte di cacao, assieme a un richiamo di cannella.

90 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

52x127mm (5”)

$ 15 | € 15

WRAPPER

BINDER

FILLER

NICARAGUA

NICARAGUA

NICARAGUA

UNDERCROWN 10 ROBUSTO APPAGANTE E PODROSO Si parte con un tripudio di pepe nero, assieme a note balsamiche. Si percepiscono poi legno stagionato, assieme a punte piccanti.

90 FORZA

•••••

DIMENSIONI

PREZZO

50x127mm (5”)

$ 11.8 | € 13

WRAPPER

BINDER

FILLER

MEXICO

U.S.A.

DOMINICAN REP.

EPC SELECCIÓN OSCURO ROBUSTO GORDO APPAGANTE Si sprigionano note di spezie pregiate, dove spicca la cannella cannella, assieme a pepe nero e punte piccanti. Il bouquet è poi composto da terra, cacao, noce e legno stagionato.

89 FORZA

••••

DIMENSIONI

PREZZO

54x127mm (5”)

$ 7 | € 11.5

WRAPPER

BINDER

FILLER

MEXICO

ECUADOR

NICARAGUA

#1-2022

CigarsLover Magazine

107


CIGARS BLIND TASTING

HOYO DE MONTERREY EPICURE NO. 2 ARMONIOSO ED EVOLUTIVO La fumata sprigiona intese note di legno di cedro, protagoniste indiscusse, affiancate da pepe bianco e cuoio. Le spezie si fanno più intense nella seconda metà.

89 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

50x124mm (4 ⅞”)

$ - | € 12

WRAPPER

BINDER

FILLER

CUBA

CUBA

CUBA

A.J. FERNANDEZ ENCLAVE CONN. ROBUSTO ROTONDO E BILANCIATO Sprigiona note di legno, seguite da pepe bianco. Nel tratto centrale si aggiunge la nocciola e la fumata si fa più cremosa. Nella parte finale, si vira su note erbacee.

88 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

52x127mm (5”)

$ - | € 7.5

WRAPPER

BINDER

FILLER

ECUADOR

NICARAGUA

NICARAGUA

PLATINUM NOVA CLASSIC CREMOSO Sprigiona note di nocciola e legno, assieme a richiami erbacei e un tocco di pepe bianco. Nella parte centrale le erbe divengono balsamiche, mentre nell’ultimo settore si aggiunge il cuoio.

88 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

50x140mm (5 ½”)

$ 14 | € -

WRAPPER

BINDER

FILLER

ECUADOR

DOMINICAN REP.

DOMINICAN REP.

LA MIRADA ROBUSTO DESEO PACATO MA PERSISTENTE Il bouquet è composto da note di legno e intensi aromi floreali, In retrogusto si percepisce un prolungato eco speziato.

108

#1-2022

CigarsLover Magazine

87 FORZA

DIMENSIONI

PREZZO

50x127mm (5”)

$8|€-

WRAPPER

BINDER

FILLER

U.S.A.

DOMINICAN REP.

DOMINICAN REP.


CIGARS BLIND TASTING

VEGUEROS CENTROFINOS A TRATTI SPIGOLOSO Note di crackers, assieme ad aromi di caffè e una punta pepata. Nella parte finale la paletta aromatica vira su legno bagnato e noce.

86 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

50x130mm (5 ⅛”)

$ - | € 8.5

WRAPPER

BINDER

FILLER

CUBA

CUBA

CUBA

INCA PERU ROCA AMARICANTE NELL’ULTIMA PARTE La prima metà è all’insegna di note di noce e legno, assieme a punte erbacee e note speziate. Nel tratto centrale si aggiungono note tostate di caffè. L’ultimo settore di fumata diviene amaricante.

84 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

50x127mm (5”)

$-|€6

WRAPPER

BINDER

FILLER

PERU

PERU

PERU

DONA FLOR PURO MATA FINA ROBUSTO INVOLVE NELLA SECONDA META’ Si parte con note speziate, legno e spezie. Nel tratto centrale il boquet subisce un’involuzione e vira sul solo legno.

83 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

50x127mm (5”)

$ - | € 7.5

WRAPPER

BINDER

FILLER

BRAZIL

BRAZIL

BRAZIL

UMNUM HONDURAS ROBUSTO PIUTTOSTO RUSTICO Il bouquet aromatico è limitato e si compone di noci pecan e cartone. Nel tratto centrale si percepiscono degli echi tostati.

82 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

50x127mm (5”)

$ - | € 2.5

WRAPPER

BINDER

FILLER

MEXICO

HONDURAS, NICARAGUA

HONDURAS

#1-2022

CigarsLover Magazine

109


CIGARS BLIND TASTING

Shorts

The chosen 12

Results

Quattro sono i paesi coinvolti nella produzione degli short presenti in questo blind tasting, un formato che sta diventando sempre più popolare anno dopo anno.

Spiccano due prodotti: uno è made in Cuba e l'altro in Nicaragua. Entrambi sono ricchi, intensi, e appaganti.

110

#1-2022

CigarsLover Magazine


CIGARS BLIND TASTING

PARTAGAS SHORT INTENSO E APPAGANTE Note pepate e di nocciola aprono la fumata, che prosegue su un ventaglio di spezie più variegato. Nella seconda metà si aggiungono anche intensi aromi di cuoio.

92 FORZA

••••

DIMENSIONI

PREZZO

42x111mm (4 ⅜”)

$-|€7

WRAPPER

BINDER

FILLER

CUBA

CUBA

CUBA

TATUAJE T110 CAPA ESPECIAL DAL FUMO QUASI MASTICABILE Il sigaro si apre con note di legno, noce, pepe nero e un tocco di agrumi, che richiamano la scorza di limone. Avanzando, si aggiungono note erbacee e legno.

90 FORZA

••••

DIMENSIONI

PREZZO

52x111mm (4 ⅜”)

$ 10 | € 10.5

WRAPPER

BINDER

FILLER

ECUADOR

NICARAGUA

NICARAGUA

CROWNED HEADS CHC SERIE E PETIT EDMUNDO APPAGANTE E INTENSO Pepe verde, note vegetali e aromi di resina di legno, il tutto accompagnato da un sottofondo che richiama il sottobosco e i funghi. Nella seconda metà, il pepe diviene nero e si aggiungono note di cuoio.

90 FORZA

••••

DIMENSIONI

PREZZO

52x111mm (4 ⅜”)

$ 11 | € 12

WRAPPER

BINDER

FILLER

ECUADOR

NICARAGUA

NICARAGUA

ADVENTURA THE EXPLORER SHORT ROBUSTO EQUILIBRATO E ARMONIOSO La fumata si apre con note di caffè in grani, alle quali seguono un mix di legni pregiati, dove spiccano quercia e cedro. Il bouquet è completato da intensi richiami di pepe nero.

89 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

50x101mm (4”)

$ 9 | € 12.5

WRAPPER

BINDER

FILLER

ECUADOR

DOMINICAN REP., ECUADOR

MEXICO

#1-2022

CigarsLover Magazine

111


CIGARS BLIND TASTING

LAURA CHAVIN CONCOURS PERFECTO. INTENSO Sprigiona note di terra, arachidi e un tocco speziato. Avanzando nella fumata, la componente speziata si fa più importante, culminando con punte piccanti.

87 FORZA

••••

DIMENSIONI

PREZZO

51x101mm (4”)

$ - | € 16

WRAPPER

BINDER

FILLER

DOMINICAN REP.

DOMINICAN REP.

DOMINICAN REP.

ARTURO FUENTE RARE PINK SHORT STORY BEN BILANCIATO La paletta aromatica ruota attorno a aromi di legno, nocciola e pepe nero, seguiti da cuoio e note cremose. Nella seconda metà si aggiungono sentori erbacei.

87 FORZA

••••

DIMENSIONI

PREZZO

49x101mm (4”)

$ 14 | € -

WRAPPER

BINDER

FILLER

ECUADOR

NICARAGUA

NICARAGUA

BRUN DEL RE RAIN FOREST SHORT ROBUSTO APPAGANTE Il profilo aromatico ruota attorno a note di legno di cedro, pepe nero e cuoio, accompagnati da sprazzi di terra. Nella seconda metà si percepiscono anche delle sfumature balsamiche.

86 FORZA

••••

DIMENSIONI

PREZZO

50x89mm (3 ½”)

$ - | € 6.5

WRAPPER

BINDER

FILLER

COSTA RICA

COSTA RICA

COSTA RICA

OLIVA SERIE V MELANIO MADURO NO. 4 INTENSO MA MONOTONO Terra, legno stagionato e pepe nero aprono la fumata, alla quale si aggiungono echi di noce. Si procede poi senza variazioni per tutto l’arco di fumata.

112

#1-2022

CigarsLover Magazine

86 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

46x114mm (4 ½”)

$9 |€-

WRAPPER

BINDER

FILLER

MEXICO

NICARAGUA

NICARAGUA



CIGARS BLIND TASTING

Toros

The chosen 12

Results

Sigari di produzione regolare e nuovi rilasci sono presenti in questo blind tasting di Toros. Tre sono i paesi produttori coinvolti nella degustazione.

Il punteggio di due sigari raggiunge il livello di 90 punti. Uno è prodotto in Honduras e l'altro in Nicaragua.

114

#1-2022

CigarsLover Magazine


CIGARS BLIND TASTING

PLASENCIA COSECHA 149 AZACUALPA RICCO E INTENSO Si apre con note tostate e speziate, principalmente cardamomo. Sono presenti anche aromi di nocciola. Successivamente si aggiungono cioccolato fondente e legno, mentre le spezie diventano più importanti verso la fine

92 FORZA

••••

DIMENSIONI

PREZZO

52x152mm (6”)

$ 14.5 | € 14.5

WRAPPER

BINDER

FILLER

HONDURAS

HONDURAS

HONDURAS

STILLWELL STAR AROMATIC NO. 1 MOLTO AROMATICO Dolci note terrose e nocciolate danno il via alla fumata. Si aggiungono poi note vegetali, che si fanno via via balsamiche, e vengono arricchite da degli sprazzi pepati.

90 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

52x152mm (6”)

$ 15.5 | € -

WRAPPER

BINDER

ECUADOR

MEXICO

ALEC BRADLEY TRILOGY EXOTIC MADURO EQUILIBRATO La fumata si apre con note di legno stagionato e un mix di noce e nocciola. Si aggiungono poi terra e pepe nero, assieme a punte piccanti, che si fanno più marcate nel tratto finale.

89 FORZA

••

DIMENSIONI

PREZZO

54x152mm (6”)

$9|€-

WRAPPER

BINDER

FILLER

HONDURAS

HONDURAS, NICARAGUA

NICARAGUA

CAVALIER GENEVE BLACK SERIES LL VIS JALAPA TORO CREMOSO Note di nocciola, legno ed erbe danno il via alla fumata. Presto si sviluppano anche delle soavi note speziate, che richiamano il pepe bianco.

FILLER

NICA, BURLY, BLACK CAVENDISH, GOLDEN VIRGINIA

89 FORZA

••

DIMENSIONI

PREZZO

54x152mm (6”)

$9|€-

WRAPPER

BINDER

FILLER

NICARAGUA

NICARAGUA

NICARAGUA

#1-2022

CigarsLover Magazine

115


CIGARS BLIND TASTING

CLE SIGNATURE THT-EKE 03/17 54X6 RICCO E BIALNCIATO Sprigiona aromi di noce, legno, accompagnati da pepe bianco e note erbacee; queste ultime virano sul balsamico nella seconda metà di fumata, e si fanno protagoniste nel finale, sorrette da pepe nero.

88 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

54x152mm (5”)

$ 17 | € -

WRAPPER

BINDER

FILLER

HONDURAS

-

-

OLIVA SERIE V MELANIO MADURO TORO INTENSO Sprigiona note di terra, cacao e spezie, dove svetta il pepe nero, quest’ultimo protagonista della prima e dell’ultima parte di fumata. Nella seconda metà si aggiungono note tostate.

88 FORZA

••••

DIMENSIONI

PREZZO

52x152mm (6”)

$ 14 | € -

WRAPPER

BINDER

FILLER

ECUADOR

NICARAGUA

NICARAGUA

FRATELLO NAVETTA INVERSO TORO GRANDE ELEGANTE La paletta aromatica ruota attorno a note di legno e pepe bianco, accompagnate da delle sfumature di te bianco e vaniglia. Sfumature floreali.

88 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

54x159mm (6 ¼”)

$ 12.5 | € 11.5

WRAPPER

BINDER

FILLER

NICARAGUA

ECUADOR

DOMINICAN REP., NICARAGUA

CAO ZOCALO TORO MECCANICA PERFETTA Terra e legno stagionato danno il via alla fumata, seguiti da note vegetali e sfumature di noce. Nella seconda metà si aggiungono note speziate, che richiamano la cannella e lo zenzero.

116

#1-2022

CigarsLover Magazine

87 FORZA

-

DIMENSIONI

PREZZO

54x159mm (6 ¼”)

$8|€-

WRAPPER

BINDER

FILLER

MEXICO

NICARAGUA

NICARAGUA


CIGARS BLIND TASTING

MONTOSA TORO ARMONIOSO Terra e noce vegetal apromo la fumata, presto arricchida da sfumature di cuoio e punte di sottobosco. Nel tratto centrale si aggiunge una richiamo di muschio bianco.

87 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

48x165mm (6.5”)

$-|€4

WRAPPER

BINDER

FILLER

ECUADOR

MEXICO

DOMINICAN REP.

ROOM 101 FARCE CONNECTICUT TORO ARMONIOSO La fumata sprigiona note di noce e aromi erbacei, accompagnati da echi tostati che a tratti ricordano il cappuccino. Nell’ultima parte si aggiungono sfumature di cuoio.

86 FORZA

••

DIMENSIONI

PREZZO

56x152mm (6”)

$ 12.5 | € 13.5

WRAPPER

BINDER

FILLER

ECUADOR

-

DOMINICAN REP., NICARAGUA

RITMO BOLERO BILANCIATO E ELEGANTE Note di nocciola e legno di cedro vengono affiancate da note di caffè prima e cappuccino poi.

86 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

54x152mm (6”)

$8|€-

WRAPPER

BINDER

FILLER

ECUADOR

DOMINICAN REP.

DOMINICAN REP.

PADILLA FINEST HOUR SUNGROWN PEPATO Il sigaro si apre con il pepe nero, che è l'aroma principale e indiscusso per tutta la fumata. Poi aromi di nocciola assieme a leggere note erbacee, che virano verso il balsamico verso la fine.

86 FORZA

•••

DIMENSIONI

PREZZO

52x152mm (6”)

$ 9.5 | € 7.5

WRAPPER

BINDER

FILLER

NICARAGUA

NICARAGUA

NICARAGUA

#1-2022

CigarsLover Magazine

117


Credits Cover page picture by: Renz A. Mauleon Welcome Tiger picture by: Renz A. Mauleon Air purifiers picture by: Dyson Drunk Chicken Cigars picture by: Kristen Gonzalez Air picture by: Mario Amelio Great Expectations picture by: Renz A. Mauleon Stolen Throne picture by: Kevin Snapz Pairings picture by: Mario Amelio Cigars & Spirits picture by: Mario Amelio - Renz A. Mauleon Shaken, not stirred picture by: Renz A. Mauleon Whisky in your pocket picture by: aspinaloflondon.com The Glendalough Variations picture by: Mario Amelio BatangaThe Paloma picture by: Nicola Cima Sunshine Dreaming picture by: Mario Amelio Palate, throat or belly? picture by: patelbros.com Not the usual sandwich picture by: goldbelly.com Blind tasting - Spirits picture by: Renz A. Mauleon Blind tasting - Cigars picture by: Mario Amelio


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