CigarsLover Magazine IV - 2022

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Paul Rodriguez

ABYSSAL WINES: UNDERWATER AGING - ICED BEER: THE SERVING TEMPERATURES - CHOCOLATE AND SALT TEERENPELI DISTILLERY - THE IRISH NEW WAVE - THE BARTENDER COMPETITION - COCKTAILS: DARK’N'STORMY PLASENCIA'S SECRET - BORSELLI PORTASIGARI - PRESSIONE E VIAGGI - PAIRINGS CON IL RYE - JOSÉ L. PIEDRA
ISSUE 4 - 2022
Hear The Man’s story at: www.arturofuente.com/theman

EXECUTIVE EDITOR DEPUTY EDITOR SENIOR EDITOR ART & GRAPHICS PHOTOGRAPHY PHOTO EDITOR DIGITAL DEVELOPER

AUTHORS

Luca Cominelli Michel Arlia Giuseppe Mitolo Renz A. Mauleon Mario Amelio Renz A. Mauleon Nicholas Ding

Giuseppe Mitolo John Jeremy Michel Arlia Nicola Ruggiero Simone Poggi Vincenzo Salvatore

COLLABORATORS

Austin Crowe Brent Moyer Davide Pertino Desiree Prieto Jake Darwen Nicola Cima Riccardo Noya Scott Sherer Vincenzo Lopez Vincenzo Scivetti

TRANSLATIONS

Austin Crowe Yongchao Chen Minzhao Xie Rachelle Mauleon

CIGARS TASTING PANEL

Aaron Reddy Austin Crowe Daniel Hardinger Dustin Wall Giuseppe Mitolo Luca Cominelli Michel Arlia Nelson Campos Norman Bliss Richard Frazier Ramon Bernard

MARKETING & ADS: office@cigarslover.com +41 (78) 818 60 07

SPIRITS TASTING PANEL

Ethan Smith John Jeremy Kaarel Kluge Luca Cominelli Michael Lamper Manuel Ramirez Roger Miller Simone Poggi Vincenzo Salvatore William Brown Zac Mitchers

CIGARISTA GMBH Augiessenstrasse 13E, Widnau, Switzerland CHE-239.774.579

4 #4-2022 CigarsLover Magazine CIGARS

Editor’s thoughts

The New Beginning

I l quarto numero dell'anno è pubblicato poco dopo la fiera Intertabac di Dortmund, e quest'anno segna un importante ritorno per gli eventi B2B dopo la pandemia. Abbiamo avuto l'opportunità di incontrare ancora una volta le persone coinvolte nell'industria del tabacco e di stringere la mano a coloro che non hanno partecipato al PCA di Las Vegas. Sembra che il mondo abbia voltato pagina e tutto sia tornato quasi alla normalità. Tutti i festival si svolgeranno all'i nizio del prossimo anno e CigarsLover potrà nuovamente apprezzare tutti gli aspetti del godersi un sigaro in compagnia. Oltre a ciò, tutte le abitudini introdotte dalla digitalizzazione restano per farci rimanere ancora più connessi!

In questo numero abbiamo avuto il piacere di intervistare Paul Rodriguez, conosciuto anche con il soprannome di P-Rod. Paul non ha bisogno di presentazioni. È uno skateboarder professionista, attore e imprenditore. Ha vinto un totale di otto medaglie agli X Games e, non a caso, è anche un appassionato di sigari.

#refineyour taste

EDITORIAL 5#4-2022 CigarsLover Magazine

CONTENTS

ON THE COVER

CIGARS

Plasencia's Secret Borselli Portasigari Paul Rodriguez Josè Lamadrid Piedra Pressione e Viaggi Pairings Rye whisky Cigars & Spirits

SPIRITS

The Irish New Wave Bartender Competition Teerenpeli Distillery Dark’n' Stormy

CIGARS
1 18 4 5 18 56 12
Paul Rodriguez Team Editorial 24 8 12 18 22 32 36 38 40 44 48 50 56 60 66
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TASTE

BLIND TASTINGS

TASTING

#4 - 2022

TASTING

68 70 74 78 80 84 86 94 100 101 104 110 114 118
Iced Beer Chocolate and Salt Abyssal Wines
SPIRITS
Rum Whisky CIGARS
Gordos Toros Lonsdales Robustos CREDITS 60 80 70 ISSUE
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IL NUOVO LOTUS CUTTER GT. Disponibile su CigarsLoverStore.com

Oltre 1000 accessori per sigaro.

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CIGARS

CIGARS
"I smoke in moderation. Only one cigar at a time." Mark Twain
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1965 - STARTING AGAIN FROM SCRATCH, DON SIXTO PLANTED HIS BEST SEEDS IN THE FERTILE SOILS OF NICARAGUA. PERFECTED OVER
156 YEARS
YOURS TO ENJOY
NOW. PLASENCIACIGARS.COM #LIGHTUPYOURSOUL

ROOTED IN TRADITION

From our humble beginnings in Cuba to the fertile fields of Central America to you, Plasencia Cigars are rooted in family and bound by tradition. Over the last 156 years, we’ve perfected the art of cigar making. Savor the goodness, from our soul to yours.

Plasencia's Secret

Cosa accade dietro la coltivazione del tabacco: il miglior fertilizzante.

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Per coltivare il miglior tabacco possibile è indispensabile avere un terreno sano. Per questo motivo i coltivatori hanno sempre cercato di restituire alla terra i nutrienti, piantando vari ortaggi durante il periodo in cui non si coltiva tabacco. Abbiamo parlato con Nestor Plasencia, che mantiene uno degli approcci più interessanti per restituire al suolo il più alto numero di nutrienti.

Quando hai deciso di produrre in autonomia il fertilizzante? Ho deciso di creare il fertilizzante o humus di lombrico quando ho appreso che era il nutriente migliore che potessimo offrire al terreno. In precedenza avevamo provato diversi tipi di ferti lizzanti organici come letame, pollimeo e altro, ma l'humus di lombrico è stata la scelta che ci ha restituito i migliori risultati. Inoltre approfondire la microbiologia di questo specifico ferti lizzante è stato per me motivo di ulteriore approfondimento. È

stato incredibile scoprire la quantità di “vita” che aggiungiamo al suolo. È come se portassi i probiotici umani direttamente nell'intestino ed è ciò che abbiamo fatto: fornire microrganismi vivi al suolo. Allo stesso tempo, miglioriamo il sapore delle fo glie e rafforziamo il sistema immunitario della pianta. Ciò aiuta anche nella prevenzione delle malattie ed aumenta natural mente l’azione repellente verso molti insetti. Una scelta che crea beneficio a tutto il sistema. Dalla natura, per la natura.

Puoi spiegarci nel dettaglio il processo di realizzazione? Il processo inizia quando si cercano le diverse materie prime per l'humus, come residui di colture, residui di mais, residui di fagioli e concimi, come letame di cavallo e di vacca. Hai mate riale verde, materiale marrone e materiale ad alto con tenuto di azoto. Un altro elemento essenziale che utilizziamo sono gli steli di

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tabacco, la vena centrale della foglia che prima conferivamo in discarica, creando inquinamento, e ora reimpieghiamo per cre are questo fantastico fertilizzante organico. Successivamente compostiamo tutte queste materie prime e le mescoliamo. Controlliamo la temperatura ogni giorno, come per una pila di tabacco, in quanto è un fattore molto importante. Le giriamo più volte, in modo che tutte le materie prime raggiungano una temperatura elevata, al punto da consentire ai microrganismi presenti di iniziare a decomporre i residui e convertirli in un ottimo compost che utilizzeremo per nutrire i lombrichi, dopo circa un mese di riposo. Una volta che il compost è pronto, lo stendiamo, ci aggiungiamo alcuni fagioli e ricopriamo il tutto con un altro strato di compost. Aggiungiamo poi i lombrichi, che inizieranno il processo di conversione di questi residui nel miglior fertilizzante organico che esista. Questi animaletti, i lombrichi, sono definiti i migliori alchimisti che possano esi stere perché un alchimista è qualcuno che converte metalli economici in oro. Queste magnifiche creature convertono tutti

i residui di scarto nel miglior fertilizzante organico. È un pro cesso che si evolve ed è un processo di cui ti innamori. Inizi a nutrirli con strati e quando i lombrichi iniziano a nutrirsi, rigene rano la sostanza viva: ecco cos'è il vermicompost.

In quante coltivazioni è impiegato questo fertilizzante? Per il momento, il 100% del fertilizzante che utilizziamo per il nostro tabacco da agricoltura biologica viene concimato con humus di lombrico o vermicompost, che dà un tabacco fan tastico. Quel tabacco è usato al cento per cento nella Reserva Originale, ma usiamo anche tabacco da agricoltura biologica in tutte le altre linee Plasencia. Pertanto in tutti i blend c'è an che del tabacco da agricoltura biologica. Inoltre, per tutto il ta bacco che non è biologico al 100%, lo usiamo come semplice additivo al terreno, ottenendo un aumento dell'elasticità delle foglie e della materia organica nel terreno, caratteristica molto importante per il tabacco shade-grown. L'idea è di affinare la tecnica per aumentare la quantità di vermicompost e humus

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per portarla al 100% di utilizzo sui nostri campi di tabacco.

Qual è la differenza tra questo fertilizzante e agli altri?

Vermicompost è un fertilizzante organico ricco di sostanze nutritive. Inoltre è un additivo che migliora la struttura del terre no, la capacità di trattenere l'umidità nel terreno ed incrementa anche l’ossigenazione del terreno. Migliora la composizione chimico-organica del terreno in così tanti modi che il materiale organico risulta maggiore rispetto alla media se lo si aggiunge per molto tempo. Tutti i vantaggi che si ottengono sono incre dibili perché quando coltivi tabacco, le foglie che cresceranno saranno dense di nutrienti. Dopotutto, il vermicompost aiuta ad estrarre tutti i macro e micronutrienti già presenti nel terre no per trasferirli nelle foglie, che risulteranno ricche di nutrienti. E da foglie più saporite si creeranno poi ottimi sigari. E tutto ciò per me è fantastico.

Negli ultimi anni hai aumentato la produzione di humus. Hai

intenzione di estendere ancora di più l'utilizzo? Sì, stiamo aumentando la quantità di fertilizzante organico che produciamo. L'idea è di scalare la produzione ed essere in gra do di fare di più per alimentare più campi esclusivamente con questo composto. Stiamo anche studiando e imparando come migliorare la qualità del compost che stiamo producendo. In questo momento, più nel dettaglio, stiamo studiando il tutto al microscopio, strumento col quale possiamo testare il numero di microrganismi nel nostro fertilizzante. Non solo, possiamo anche rilevare il rapporto tra batteri e funghi: a seconda di ciò, il numero di microrganismi che aggiungeremo al terreno per migliorare la qualità del tabacco sarà diverso. Abbiamo grandi progetti in ballo. Un'altra innovazione su cui stiamo lavorando in questo momento è la creazione di un produttore di compost, con l'idea di creare un compost tea da poter utilizzare diret tamente nel terreno, con lo scopo di migliorare la qualità del nostro tabacco. Ci sono molti grandi progetti in questo campo e sono molto entusiasta del futuro.

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Borselli portasigari

Di estrema eleganza e versatilità, utilissimi per il trasporto combinato di sigari e accessori Un’analisi di benefici e criticità dell’accessorio più trendy del momento.

Difficile negare come ciascun aficionado, in misura soggettivamente variabile, coltivi una certa vanità e attenzione verso l’oggettistica che fa da cornice alle fumate.

Soffermiamoci un attimo a riflettere su quanto appena es ternato. Per incidere un sigaro basterebbe una semplice ghigliottina, però quella con le guancette colorate o in legno o con la decorazione della bandiera del nostro Paese siga rofilo del cuore ci strizza l’occhio (sempre che non ce l’abbia già strizzato...).

Anche l’accensione funzionerebbe al meglio con un semplice accendino, eppure ciascun fumatore si è regalato un modello più costoso, per rispondere al semplice deside rio di possedere qualcosa che gratifichi la vista e lo stile. Discorso che potrebbe estendersi a tutti gli altri accessori, in particolare se di arredamento della cigar cave.

Sentiamo il bisogno di premiarci, di coccolarci e di godere

di un accessorio semplicemente bello, ma che resti sempre funzionale. A metà tra la funzionalità e l’eleganza si collo cano i borselli portasigari.

Da qualche anno, infatti, molte sono state le aziende, anche non storicamente vicine al mercato degli acces sori per fumatori, che hanno investito nella produzione di questi oggetti, rispondendo ad una precisa e sempre crescente domanda del mercato.

Descrivendoli sommariamente a quei pochi lettori che ancora non li conoscono, si tratta di un astuccio, solita mente in cuoio o pelle lavorata, al cui interno trovano pos to degli alloggiamenti per tagliasigari e accendino nonché una tasca per riporre sigari. Con riferimento a quest’ul timo spazio, a volte può essere in pelle o in legno, con uno spazio variabile a seconda del formato dei manufatti (di solito, trovano posto quattro o cinque sigari di formato toro). Talvolta vi sono anche dei modelli corredati da un elemento umidificatore.

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E’ possibile reperirli facilmente sul mercato e la proposta è talmente ampia da poter rispondere ad ogni esigenza e tasca: dimensioni, colore e materiali offrono una scel ta di tutto rispetto, anche per gli aficionados più esigenti. Ovviamente, i materiali impiegati, in particolar modo per l’esterno, modificano sensibilmente il prezzo: si passa dai più economici, realizzati in cuoio grezzo, per arrivare a quelli in pelle di coccodrillo o similari, passando per la pelle lavorata.

Risultano essere prodotti quasi perfetti eppure, ad un rigoroso ed attento fumatore, si appalesano delle criticità che ne limitano leggermente l’impiego.

Anzitutto, la praticità di trasporto. Non tutti sono dispo sti a portarsi dietro un borsello non proprio “tascabile”. Di contro, qualcuno potrebbe obiettare come le dimen sioni siano simili a quelle di un cigar caddy da cinque o dieci sigari, senza considerare che occorre comunque portarsi dietro un tagliasigaro e un accendino. Sempre con riferimento al trasporto, essendo l’alloggiamento dei sigari chiuso con una tasca o da un coperchio in legno, lo spazio in lunghezza è limitato ai formati più diffusi. Per tanto difficilmente potranno trovare posto formati gran di (churchill, diadema, gran corona, etc.) o lunghi come dei panetela. Sotto questo profilo, però, ciascuno riterrà questo prodotto più o meno corrispondente alle proprie abitudini e necessità.

Sempre valutabile rispetto alla sensibilità personale è il trasporto di sigari “nudi” a contatto con il legno o la pelle. Per nudi intendiamo prodotti non conservati in cel lophane, per i quali non vi sono problematiche particolari da segnalare. Discorso a parte, invece, per sigari privi di cellophane, i quali resteranno a contatto con il legno o la pelle che, per quanto trattati e lavorati, possono rilas ciare comunque minimi odori sui manufatti. Casistica trascurabile per qualcuno, ma degna di riflessione per qualcun’altro.

Altro passaggio cruciale riguarda la conservazione dei sigari. Va da sé che, essendo una soluzione per il traspor to momentaneo, i manufatti dovranno essere già perfetta mente conservati. Tralasciando i modelli che recano all’in terno un elemento umidificatore, la maggior parte di questi borselli ne è sprovvisto. Sia il legno che la pelle (e ancor di più il cuoio) sono materiali igroscopici e tendono ad assor bire l’umidità. Il trasporto in questi astucci, per parere di chi vi scrive, dovrà essere pertanto limitato al tempo stret tamente necessario per una serata fuori casa o, al più, per un’intera giornata. Considerazione che non tiene ovvia mente conto del clima circostante che quasi mai corris ponde ai parametri di conservazione in un humidor.

Alla luce di tutte le considerazioni condivise, ognuno sarà più consapevole dell’acquisto. Sempre che non voglia ap pagare a priori il proprio desiderio di vanità.

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© 2021 Scandinavian Tobacco Group

Paul Rodriguez

“Voglio fare questo per sempre.”
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Paul "P-Rod" Rodriguez è uno skateboarder profes sionista di successo e lo è da due decenni. Ha vinto quattro medaglie d'oro agli X Games e ha pubblicato numerosi video che sono diventati dei classici per gli appassionati del settore. Paul ha corso per Nike SB, tra gli altri grandi marchi, e ha ricevuto dieci paia di scarpe esclu sive con lo Swoosh, un riconoscimento concesso solo agli atleti d'élite, come il compianto Kobe Bryant, Lebron James e pochi altri. Mentre la sua vita viaggia veloce sulla tavola, è rimasto anche co-proprietario di "Primitive", uno dei marchi di skateboard più in voga del momento. Con tutto questo e altro ancora, ci siamo seduti con Paul nella sua lounge privata e abbiamo parlato del suo arrivo, delle sue iniziative imprenditoriali, della sua passione per i sigari e molto altro.

Ci racconti come eri da bambino e come sei arrivato a questa passione dello skate? Avevo molta energia, molta energia. Avevo sempre bisogno di saltare sul divano e fare acrobazie. Stavo guardando i film di Bruce Lee e volevo essere come Bruce Lee e Jean-Claude Van Damme. Volevo imparare le arti marziali e fare film d'a zione. Poi ho giocato a baseball, successivamente a basket per poi approdare a flag football. A seguire è stata la volta della chitarra e del desiderio di suonare in una band. Infine, quando ho scoperto lo skateboard, la mia vita è cambiata e non ho mai voluto fare nient'altro. Ho iniziato ad andare su tavola a undici anni e ho cominciato a seguire un gruppo di ragazzi che ogni giorno si radunava dopo la scuola. Li os servavo skateare nel parcheggio lì vicino, lanciarsi in tricks

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ed evoluzioni, immaginandomi anch’io su quella tavola. E mi spiegavo ‘Come si fa? Gli do un giro e ci atterro sopra. Poi continuo ad andare’. E così, dopo un po', sono diventato loro amico e ho chiesto se potevo usare il loro skate per provarlo. Ho adorato la sensazione dalla prima volta che ho provato a guidarlo. Così ho chiesto alla mia famiglia se, per Natale, avessi potuto ricevere dei soldi per comprare uno skatebo ard e basta. Venticinque anni dopo, eccomi ancora qui.

Quando hai capito che avresti potuto fare carriera nello skateboard e come è cambiata la tua mentalità per rag giungere quell'obiettivo?

Beh, penso che in tutto quello che ho fatto, non importa quale hobby o sport mi impegnavo sempre per dare il me glio. Così, quando facevo arti marziali, volevo fare film d'a zione come Bruce Lee e Jean-Claude Van Damme. Quando giocavo a baseball, volevo essere come il mio lanciatore preferito, Nolan Ryan. In tutto quello che facevo, immagina vo e mi impegnavo per farlo per tutto il resto della mia vita. È la mia personalissima inclinazione: voglio fare per sempre qualsiasi cosa faccia. Quindi, quando ho iniziato a fare ska teboard dall'inizio, "Oh, voglio farlo per sempre". E poi, più tardi, ho appreso di skater professionisti, riviste di skatebo ard e video di skate. In quel momento ho compreso che se si poteva essere in una rivista o in un video, dovevo essere uno di quei ragazzi. Quasi dall'inizio, mi sono detto ‘oh, que sto può essere un lavoro, quei ragazzi nei video vivono di questo. Questo sarà il mio lavoro’. Posso concludere quindi che me ne sono reso conto molto presto perché quello era il mio obiettivo.

Come descriveresti a qualcuno il lavoro di skateboarder professionista e cosa comporta? Questa è una domanda interessante. È come essere un musicista. È come essere un atleta e un musicista insieme perché c’è della creatività in quello che fai. E non ci sono re gole, e nessuno ti dice che devi esercitarti ora. Tocca a voi. Se vuoi esercitarti molto e diventare bravo, dipende da te. Nessuno ti forzerà. E nessuno può dirti cosa, come o quan do skateare. È la tua arte. Se immagini di poter realizzare qualcosa, puoi crearlo se ci provi abbastanza. Come per la musica, se hai un'idea per una canzone o un'idea per una melodia e hai uno strumento e suoni quello strumento, nes suno ti dirà: "Oh, non puoi fare questo o quello". Forse quello che fai non piacerà a qualcuno, ma non possono dirti che sia sbagliato o che tu non possa farlo. Stessa cosa con lo skateboard dove, però, c’è anche un lato “sportivo” perché è un’attività che impegna molto il tuo corpo. E quando sono diventato un po' più grande e sono diventato un professio nista, ho cominciato a sentire dolori e ad accettarli come la contropartita di quello che facevo. Allo stesso tempo, però, mi dissi che sarebbe stato il caso di guardare altri atleti pro fessionisti per comprendere come si prendessero cura del loro corpo e come si allenassero. Appresi allora come fosse di vitale importanza fare esercizi, allungamento dei muscoli, affidarsi a preparatori atletici e fisioterapisti. Insieme a tanto altro. Ecco come descriverei questa attività: è come essere un musicista ma con un tocco di atleta.

Quando e qual è stato il momento in cui ti sei detto ‘Ce

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l’ho fatta’ come skateboarder professionista?

Quando ho ricevuto il mio primo skateboard professiona le dalla Girl Skateboards, ho pensato: ‘Wow, questa è Girl Skateboards, l'azienda più prestigiosa di skateboard, e il mio nome è su questo skateboard. Incredibile’. Penso che per me corrispondesse al momento in cui mi son detto ‘Sì, ce l'ho fatta’. Tanti miei amici sognano che questo accada loro, per me invece è reale, fa parte della mia vita. E poi, ovvia mente, ho iniziato a correre per Nike subito dopo, il che ha ufficializzato ancor di più il momento.

Hai avuto grandi sponsor che non sono necessariamente nello skateboard, come Target, AT&T e altri. Come sono nate queste collaborazioni non comuni? Qual è il tuo pro cesso di pensiero quando prendi queste decisioni? La mia mentalità è sempre stata quella di sognare davvero in grande. Inoltre, mio padre era un noto comico e attore. E così, quando ero un ragazzino, avevo un genitore che stava vivendo i suoi sogni e mi portava sui set cinematografici e sui programmi TV. Lo vedevo esibirsi in grandi arene e lo faceva proprio bene. Quindi da bambino ritenevo norma le la notorietà o, più semplicemente, il vivere i propri sogni. Dovresti vivere la vita alla grande, almeno quanto vorresti viverla. Quindi da bambino mi immaginavo in una grande villa, ricco, a vivere una vita stravagante. Poi mi sono inna morato dello skateboard che proveniva da una cultura in cui non potevi “sbancare”. Non puoi farlo e mi dicevano di non buttarmici. Non fraintendermi, non faccio skateboard per i

soldi. Perché prima di scoprire che potevo spingere i limiti dello skateboard oltre questo tipo di sponsor, non sapevo che ciò era possibile. All’inizio non c'erano molti soldi e non mi importava. Ciò che ha smosso qualcosa è stato incon trare la mia prima agente in assoluto, Circe Wallace. Le chie si sponsorizzazioni per poter fare migliori affari. Dato che sapevo di poter contare su sponsor del mondo dello skate board, volevo capire quanto potessi pensare in grande. Una volta che ho iniziato a far conoscere il mio nome nel circuito dei contest, le opportunità non si sono lasciate attendere. In molti le chiedevano: "Vorremmo far qualcosa con lui". Sono sempre stato di mentalità aperta. Nike è stato il mio primo grande sponsor non propriamente del mondo skate, e loro si sono avvicinati a me. Poi c'era Mountain Dew, e subito dopo è arrivato Target. Non accetto solo sponsorizzazioni ed a molte ho rinunciato. Ho AT&T. Pago per il servizio AT&T, ma ora vogliono pagarmi, ok. Target. ho passato tutta la mia vita a Target, lì ho fatto molti acquisti. Era proprio vicino a casa mia, la stessa cosa con Nike. Quando ero un bambi no, le mie prime scarpe erano Nike. Quindi per ogni azienda con cui lavoro, avevo già un rapporto...ma come loro cliente. Perché dovrei dire di no a questo?

A proposito di Nike, come si sono avvicinati a te?

Il mio coinquilino, all'epoca, lavorava nello skate shop da cui ero sponsorizzato. Un giorno, il rappresentante di vendita di Nike è entrato in negozio per fare i suoi giri abituali, ma sa peva che Nigel era un mio caro amico, sapendo che viveva

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mo insieme. Così chiese a Nigel: "Sandy Bodecker, il nostro presidente di SB, vorrebbe avere una conversazione con Paul per capire se possa essere disponibile ad essere testi monial per Nike.” Un giorno ero a casa, probabilmente erano le 11:00 o le 12:00, quando Nigel mi chiamò per informarmi che il tizio della Nike era in negozio e voleva incontrarmi. Andai quindi al negozio per incontrarlo e, alla fine del collo quio, lui mi disse che, se fossi stato interessato, avremmo continuato la conversazione a Portland, dove mi avrebbero parlato dei dettagli. Un paio di settimane dopo, io e il mio agente siamo volati a Portland e ci hanno accompagnato per l'intero campus Nike. Ci hanno mostrato tutto. Il resto è storia. Non c'era alcun margine di rifiuto ad una proposta come quella.

Sei cresciuto in un'era in cui avresti visto filmati di te solo su riviste o video. Con i social media, le cose sono cam biate e devi creare contenuti quasi ogni giorno. In che modo hai beneficiato dei social media e quali sono alcuni degli aspetti negativi che ne derivano?

Ora ha sicuramente più vantaggio perché uno skateboarder

ha un maggiore controllo sulla propria promozione. Per for tuna, ero già affermato quando sono esplosi i social media e avevo già un buon seguito. Quando sono arrivato sui social media, i miei fan mi hanno seguito e sono rimasti con me. Quindi, invece di aspettare sempre che l'azienda ti promuo va, una volta ogni due mesi tramite annunci su riviste, ad esempio, puoi promuovere te stesso. Questo è pura norma lità oggigiorno e lo è per un bambino di oggi che non ha mai conosciuto il mondo prima dei social media. Confesso che mi mancano quei momenti del passato, in cui ogni tanto uscivano parti di video o video di skate. E dovevi aspettare, e dovevi vedere a cosa stavano lavorando tutti. Mentre ora questo capita quasi tutti i giorni. Qualcuno di nuovo pubbli ca qualcosa ed è difficile stargli dietro. I bambini di oggi cre scono così e chi potrebbe dir loro che questo non va bene?! Mi piace che i social media ti permettano di controllare di più la tua carriera, comunicare direttamente con i tuoi fan e rimanere coinvolto con la tua gente. Questo ti dà più leva con le aziende al giorno d'oggi.

Nel 2014 hai lanciato la tua azienda di skateboard, la Pri

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mitive, che è diventata una delle società più famose del set tore. Perché hai deciso di fare questo passo? Hai avuto dif ficoltà nell'approcciarti al lato commerciale del settore?

Nel 2013 mi accorsi che i miei ska ter preferiti avevano iniziato a lan ciare i loro prodotti, sfruttando la loro popolarità. La trovata era intelligente: creare un marchio che, allo stesso tempo, creasse un ritorno d'immagine per il creatore. Pertanto ho pensato, senza arroganza alcuna, che potevo essere uno di quegli skater in grado di creare un marchio e raccogliere con sensi. Primitive già esisteva come negozio di scarpe da ginnastica e vestiario. Mi chiesi quindi se non fosse il caso di fare skateboard e spingere il brand verso altri orizzonti, allarga re il team e cercare nuovi talenti. E’ stata una sfida che definirei stimolante, anche in vista di un futuro nel quale non sarò più il popola re skater e dovrò ritirarmi dalla scena. Pensai che avviando un brand di skateboard, e facendo bene il lavoro, questo sarebbe durato più a lungo di me. Ho avuto problemi? Tante sofferenze, forse troppe. Gestire un'azienda non è affascinante né divertente, tutt’altro, è dura. Proprio quando pensi che le cose stiano andando bene, potrebbe suc cedere qualcos'altro e ora hai una nuova sfida da risolvere. E poi ne seguirà un’altra ancora. Questi patemi correlati ad una crescita imprenditoriale non finiscono mai.

Cosa hai imparato dallo skateboard che potresti usare negli affari e nella vita? Quando cadi, devi rialzarti. Questa è la cosa numero

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uno che ho imparato. Se cadi, devi rialzarti.

Sei un uomo molto impegnato. Come concili la tua gior nata tra lavoro, skateboard e vita personale?

Considero lo skaterare un lavoro quindi per me i due ambiti coincidono. Non lavoro nell'ufficio di Primitive, non ci entro e non faccio progetti. Ho però grandi partner, persone fan tastiche che lavorano in Primitive ogni giorno, come Jubal Jones, il mio co-CEO. Lui gestisce tutti i design, l'aspetto e l'atmosfera del marchio. Mitch Bhatia è l'altro CEO, che si occupa delle scelte strategiche attinenti la gestione delle finanze, del flusso di cassa e di tutto il lato finanziario della società. Heath Brinkley, invece, gestisce il lato skateboard da presidente. Gestisce la squadra e il talento. Certo, vado spesso in Primitive, faccio parte delle riunioni e rimango sempre informato su quanto succede, ma non lo gestisco giorno per giorno. Personalmente mi ritengo uno skater professionista a tempo pieno. Mi concentro su questa at tività perché è la cosa migliore con cui posso contribuire al marchio e devo farlo sempre al meglio delle mie possibilità.

Da diversi anni nutri anche una passione per i sigari. Come ti sei avvicinato a questo mondo o cosa ami di più? I sigari mi hanno sempre affascinato, ritenendoli un simbolo di classe e di successo. Ricordo che, a 18 anni, sono entra to in un negozio di sigari, comprandone solo un paio, per provarli. Mi sono cimentato da solo, provando e sbagliando. Poi per un po' non ho fumato molto ma una decina di anni fa la passione si è riaccesa fino al punto di voler acquista re un humidor. Poi sono passato ad acquistare i fantastici accendini e tutti i più disparati cutter, per proseguire con i vari e fantastici accessori per sigari. Di questo mondo trovo tutto fantastico: la realizzazione a mano, le anillas, i sapo ri, l'odore, le scatole, i posacenere, gli humidor. Ero attratto dall'intero mix di sensazioni che mi suscitava e dallo stile di vita. Il tutto poi è molto celebrativo.

Cosa cerchi in un sigaro?

Non sono bravo a descrivere le sfumature aromatiche, ma mi piacciono i sigari di corpo da lieve a medio. Ma sono an cora in una fase in cui non so molto. A volte vado in negozi di sigari e trovo commessi ben informati che mi guidano nella scelta, suggerendomi manufatti per regione di provenienza o per tabacchi che meglio si sposano in abbinamento ad un determinato whisky. Ed io resto lì affascinato e chiedo loro di darmi maggiori informazioni. Sono ancora in fase di sperimentazione.

Quali sono alcune delle tue fumate preferite?

I Montecristo No. 2 e i Cohiba Robustos sono interessanti. I Behike sono davvero ottimi, quando riesci a trovarli e ado ro un buon H. Upmann o Ramon Allones. Ultimamente mi sono goduto una scatola di Romeo y Julieta Hidalgos. Me ne sono rimasti altri due o tre pezzi e li sto conservando per un'occasione speciale.

Riscontri delle somiglianze tra il settore dei sigari e quello dello skateboard?

Non so molto dell'interno del mondo dei sigari, ma direi che ho notato somiglianze nell'opera dell’uomo e nel camerati

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smo. La realizzazione a mano è importante nei sigari. Per me, a volte, soprattutto se non conosco il prodotto che ho davanti, mi lascio ispirare da un’anilla interessante o dal box. Sono attratto dalle diverse tipologie di sigari e dai differen ti moduli proposti ed è come quando vuoi provare diverse forme e dimensioni di skateboard. Ne provi tanti, finché non trovi quello giusto per te. Per quanto riguarda il came ratismo, sono molto simili. Quando incontri un altro skater, diventi quasi subito amico senza bisogno di conoscerlo, e sento che è lo stesso con i fumatori di sigaro. Skater e fu matori di sigaro sono appassionati del loro mondo e amano condividere la loro passione senza pregiudizi.

Hai ampliato il tuo portfolio entrando in diversi settori. Ce ne sono altri nei quali vorresti avventurarti in futuro?

Questa è una bella domanda, alla quale però non ho una risposta. Non so in quali settori mi piacerebbe investire in futuro. Sarò onesto, non credo di voler avviare altre attività e far parte della gestione e del possesso di altre società. Im magino di voler essere un investitore, un investitore passivo, per quello che serve per gestire un'impresa. A vederlo dall'in terno con Primitive, è davvero difficile costruire qualcosa. Gestire un buon affare significa prendere sempre decisioni difficili. Mi piacerebbe trovare imprenditori appassionati che amano ciò per cui spendono le energie, con i quali investire.

In questo modo potrò rilassarmi e fumare dei sigari, potrò skaterare e vivere semplicemente la mia vita nel modo in cui desidererò farlo. Per quanto riguarda altri settori in cui inve stire, non sono davvero sicuro in cos'altro vorrei investire. In questo momento sono nel settore immobiliare, con qualche investimento in alcune compagnie di alcolici di hard seltzer e alcune birre. Ho anche una partecipazione in un ranch con una piantagione di limoni e, ovviamente, ho Primitive. Per eventuali investimenti futuri intendo optare su beni sui quali poter fare affidamento, come immobili e quant'altro, mai in settori troppo glamour e/o fantasiosi. Se ho una base sicu ra di investimenti tradizionalmente più affidabili, allora forse prenderò in considerazione settori più rischiosi, investendo in una nuova azienda o in un nuovo marchio di qualche tipo, forse anche in qualche tipo di azienda tecnologica.

Hai pensato di entrare nel business o creare il tuo mar chio di sigari?

Ci ho pensato, ma non ne sono sicuro. Non sono sicuro di avere una base di fan che sarebbe interessata a questo. Man mano che divento gli anni passato, anche i fan che sono cresciuti con me sono più più maturi, con famiglie, etc..

Infine, dove ti vedi tra dieci anni? Non so se sarò ancora uno skater professionista, ma spe ro di essere in salute e il mio corpo efficiente al punto da garantire ancora di divertirmi con lo skateboard. Spero di rimanere sulla scena ancora un po'. Mi piace anche recita re e forse, tra 10 anni, mi piacerebbe essere un attore che lavora, e sarebbe fantastico per quanto riguarda la carrie ra. Spero di poter ancora vivere questo stile di vita libero e forse viaggiare di più. Vedere diverse parti del mondo. Ho già viaggiato molto per fare skateboard, ma questo è un altro tipo di viaggio. Vorrei viaggiare per guardare il mondo e godermelo.

31#4-2022 CigarsLover Magazine

Josè Lamadrid Piedra

Recentemente interessato da un restyling grafico, è un brand con una storia risalente nel tempo.

Josè L. Piedra è uno dei brand cubani dedicati alla commercializzazione di sigari realizzati a macchi na e/o con tabacco short filler, distribuiti in tutto il mondo ad un costo molto contenuto.

I prodotti del marchio, sono creati da torcedores parten do da tabacco short filler coltivato nella zona di Reme dios, territorio vocato al tabacco sin dal XVI secolo.

Storicamente, il brand fu creato nel 1880 da Josè Lama drid Piedra, un asturiano giunto a Cuba a metà del 1800 che si stabilì nella zona di Remedios. Alla fine del secolo, la sua manifattura era la più conosciuta fuori da La Habana.

Dopo la morte del fondatore, l’azienda fu rilevata dal figlio e, successivamente, dal nipote i quali avevano continua

to a portare alto il prestigio della manifattura, al punto che, fra il 1940 e il 1950, il brand era molto conosciuto sul mercato statunitense.

Il brand sopravvisse alla nazionalizzazione delle fabbri che voluta dalla Rivoluzione castrista ma patendo effetti tremendi. Il marchio, infatti, molto richiesto negli Stati Uniti, subì una drastica riduzione delle vendite, alla quale corrispose, negli anni a seguire, una sensibile e progres siva riduzione del vitolario fino ai primi anni del 1990, allorquando il brand venne definitivamente dismesso. Solo nel 1996 il marchio rifiorì, proponendo, però, sei nuovi sigari, cinque dei quali realizzati a macchina. Sei anni più tardi, però, la manifattura fu affidata ai torcedo res e, sino ad oggi, è stato conservata, con l’impiego di tripa corta.

34 #4-2022 CigarsLover Magazine

In questi 26 anni di storia recente, Habanos SA ha di smesso tre vitolas per introdurre altri due prodotti (il Pe tit Cazadores nel 2007 -43x105mm- e il Petit Caballeros nel 2019 -48x120 mm) per portare a cinque il numero totale di referenze per il brand. Inoltre, a luglio scorso, è stato annunciata un’operazione di restyling relativa al logo e alle anillas. La nuova veste grafica, secon do quanto dichiarato, coesisterà con la vecchia fino ad esaurimento scorte.

Il rilascio di un nuovo prodotto, unitamente alla volontà di aggiornarne l’immagine fa ben sperare per il futuro della marca che, nonostante proponga short filler, fa registrare volumi di vendita globali comunque ragguar devoli. Tutti i prodotti della marca offrono una fumata piuttosto rustica, dalla forza variabile da leggera a me dia a secondo del modulo, perfetta per chi è in cerca di un sigaro poco impegnativo, magari da fumare durante una passeggiata.

Nuova anilla, dal 2022

Dal 2007 al 2022 (discontinuata a termine stock)

Dal 2002 al 2007 Dal 1996 al 2002 35#4-2022 CigarsLover Magazine

AWARDS 2022 coming in the

INTERACTI VE PAGE

2022 the next issue

Pressione e viaggi

Vi è mai capitato di viaggiare in aereo e non poter riaprire il vostro travel humdor?

Icigar caddy furono introdotti sul mercato oltre un decennio fa, consentendo il trasporto dei sigari in un ambiente sicuro ed a condizioni di conservazio ne ottimali, grazie alla loro tenuta ermetica.

L’ermeticità, tuttavia, a volte può giocare un brutto scherzo per chi sceglie di viaggiare in aereo. Arrivati a destinazione, può capitare che il caddy non si apra, qua si come se il coperchio fosse saldato all’intero corpo.

Quello che ha tutta l’aria di sembrare un brutto sogno, in realtà si dissolve come un puff di fumo.

Brusche variazioni di pressione esterne, come quelle di un viaggio in aereo, possono schiacciare le guarnizioni della chiusura, al punto da non consentire più uno scam bio di aria tale da poter aprire il nostro humidor portati le. Fortunatamente, nonostante le guarnizioni possano sembrare salde nella loro funzione, non garantiscono mai una perfetta ermeticità nei confronti dell’aria. Per sbloccare il nostro scrigno, non occorrerà un piede di porco ma basterà lasciarlo a riposo per un tempo va riabile fra qualche minuto e qualche ora, quel tanto da consentire all’aria di entrare e riequilibrare la pressione interna con quella esterna. Sui modelli più grandi, mag giormente soggetti a questa problematica, è presente una valvola a vite che consente di riequilibrare subito la pressione interna.

Piccolo tip di viaggio per i caddy più piccoli, da mettere in pratica prima di partire. Vi basterà utilizzare un nastro di raso sufficientemente largo (quelli presenti in alcuni box vanno benissimo) da porre a cavallo dei bordi, in modo trasversale al senso di apertura, e chiudere l’hu midor. In caso di mancata pressione, vi basterà tirare il nastro verso il senso di apertura per applicare la giusta forza che vincerà la pressione senza danneggiare il vo stro cigar caddy.

CIGARS 38 #4-2022 CigarsLover Magazine

PAIRINGS

CIGARS 40 #4-2022 CigarsLover Magazine

L’abbinamento

sigaro-distillato appartiene a un ambi to particolare e spesso però i risultati raggiunti non sono quelli sperati e i pairing possono dare tanta emozione quanto insoddisfazione. Basandoci sugli anni di esperienza nel lavoro con sigari e distillati, abbia mo pensato a uno schema chiaro e semplice, ma al tempo stesso oggettivo. Ci siamo dati alcune regole, che seguono.

Formato dei sigari: la scelta ricade principalmente su formati che restituiscono una fumata relativamente breve, che a differenza di formati dalle dimensioni generose, tendono ad avere un’evoluzione meno pronunciata, fattore che risul ta complesso da gestire nell’approccio al pairing, dato che lo stesso connubio potrebbe risultare molto performante al principio, per poi deludere nei successivi tercios o vicever sa. La scala di valutazione centesimale. Valuta esclusiva mente il pairing, non le qualità individuali di sigaro e distillato.

Nel caso in cui si abbiano prodotti eccellenti, ma un

pairing squilibrato e poco coerente, il voto risulterà basso. Al contrario, l’ottimo matrimonio di due prodotti di discre ta qualità potrebbe dare luogo ad una valutazione anche molto positiva. La Degustazione: Naso, Palato, Finale. Dato che il nostro obiettivo è esplorare la complessità di un ab binamento, abbiamo pensato fosse appropriato declinare l’esperienza nei tre ambiti, seguendo quanto si è soliti fare con i distillati, cosa che avviene anche in ambito sigaro, con gli aromi a crudo, quelli in fumata a sigaro acceso, e con la persistenza. Il Confronto: 1 Sigaro con 2 Distillati. Abbia mo deciso di partire dalla selezione di un sigaro, e porci una specifica domanda relativa all’abbinamento con il distillato. Forse con questo sigaro è preferibile una gradazione alco olica meno elevata? Forse le botti ex-sherry oloroso si spo sano meglio di quelle moscatel con questo blend del siga ro? Forse l’eccessiva torba nasconde le note più sofisticate del sigaro? Allo scopo di rispondere alla domanda abbiamo selezionato due distillati che ci aiutassero a investigare la questione, andando ad analizzare quale dei due sia il migliore partner.

41#4-2022 CigarsLover Magazine

Rye Whisky

Oltre gli clichés, per pairing eccezionali.

La sperimentazione e’ l’esercizio a cui e’ votata que sta rubrica; percorrere strade poco battute puo’ essere molto stimolante, ma anche a volte portare in luoghi pericolosi. Il rye whisky e’ senza ombra di dubbio un distillato complesso da abbinare e lo si capisce subito dal profilo aromatico degli imbottigliamenti base: una paletta ricca di spezie variegate, a tratti verdi, pungenti e sopra le righe, una dolcezza meno intensa dei bourbon e piu’ complessa, sentori aromatici che spaziano dalle erbe a tratti piu’ balsamici, persino di resina di legno. Nessuno di questi tratti, a priori, appare di semplice gestione nel pairing con il sigaro. Tabacchi troppo pepati rischiano di risultare al palato estremamente sapidi, mentre prodotti di carattere leggero e piu’ conciliante potrebbero scomparire comple tamente di fronte al profilo intenso e molto caratterizzato di questo whisky tipicamente statunitense. Come in molti campi, la teoria e’ molto importante, ma solo come sintesi di una serie di esperimenti. Provare quindi, per poi capire a posteriori le ragioni delle sensazioni provate (e magari pro vare ancora).

Il percorso che abbiamo scelto e’ stato in primo luogo quel lo di provare differenti qualita’ di rye, non fermandoci a pro dotti base, ma testando rilasci di indubbio valore; questo ci ha permesso di identificare etichette che andassero oltre il profilo comune, raffinandolo e donando alla segale toni meno “acuti” e piu’ morbidi. Tutto questo restando sempre

in un budget molto ragionevole, ben lontano da quello che ad esempio lo scotch whisky richiederebbe per simili pro dotti small batch. Ecco allora emergere rye quali il Pike sville o il Rittenhouse, entrambi caratterizzati da un profilo mieloso e dolcemente erbaceo, aromatico ma senza ec cessi, perfetti per un pairing di soddisfazione con sigari di eccellente qualita’ e profilo aromatico complesso, quali un Arturo Fuente Rosado Sungrown Magnum R58, un Axis Mundi di Archetype, un Black Market Robusto, un Davidoff Escurio, un Flor de las Antillas. Di pri mo acchito la complessita’ di questi eccellenti ta bacchi la fa da padrone, con il rye volto principal mente a rivestire di miele e caramello i toni piu’ sofisticati; in seguito subentra il miracolo dovuto a palette diverse ma strutturate che si integrano nella diversita’, completandosi, con toni boschivi ricchi e aromatici che si aggiungono alle spezie del sigaro. Una tempesta di suggestioni, sempre ricca ed in movimento.

Altri prodotti quali il Dad’s Hat Straight Rye o il Bulleit Rye, ottenuto quest’ul timo da un mash di segale al 95% e orzo maltato al 5%, presentano componenti erbacee molto evidenti e una discreta dolcezza di vaniglia. Se avvicinato a sigari dalla marca

CIGARS #4-2022 CigarsLover Magazine42

ta componente erbacea, con un tocco di legno giovane, quali un Montecristo della linea Open, restituiscono in similitudine un connubio incentrato su varieta’ interes santi di legni, con la vaniglia che a tratti prende campo addolcendo il sigaro, senza esagerare. La risonanza del le componenti erbacee e’ notevole e rievoca le tipiche fragranze dei migliori moduli Montecristo del passato. Il pairing risulta dinamico e vivace, con ABV giusto.

In alcuni prodotti piu’ morbidi e che han no sperimentato invecchiamenti in botti fortemente carbonizzate (quali The Gospel Straight Rye), la componen te di vaniglia e caramello (come nei bourbon) seduce bene il sigaro, avvolgendolo e limando il carat tere a tratti pungente e tostato, donando pero’ maggiore pro fondita’ del bourbon e, in ul tima istanza, una fruizione piu’ complessa e ricca. A questi prodotti si avvici nano con successo an che sigari meno dolci, quali un Adventura Royal Return Que en’s Pearl Corona

che, a discapito dell’impressione iniziale di crema e legno dolce, regala nel corso della fumata toni pepati e terrosi. Op pure un Clasico de Joya de Nicaragua, un Double Connecti cut di Brickhouse, un Macanudo Inspirado White.

Un discorso a parte merita l’eccellente Whistlepig 10yo, un 100% rye capace di regalare note strutturate di legno e spezie del legno, vaniglia, cuoio e toni balsamici più liquo rosi, mentre al palato dominano caramello, legno tostato e cuoio. Una paletta cosi’ ampia sorregge molto bene ottimi sigari anche di importante spessore e corpo, quali un Artu ro Fuente Don Carlos, un Alma del Campo di Plasencia, un Joya Red o un buon Aging Room.

Ancora diversi i suggerimenti per l’intenso e muscolare Di stillery 291 Single Barrel Colorado Rye Whiskey, al quale si possono accostare tabacchi davvero importanti, quali Boli var, Partagas e persino Padron, non senza rischiare di satu rare a tratti le papille gustative, senza pero’ trascurare una grande qualita’.

Il sentiero intrapreso nell’abbinare un distillato cosi’ “sopra le righe” e’ senza dubbio rischioso, ma il traguardo puo’ re galare sensazioni davvero uniche in termini di complessita’ e di integrazione, allontanandosi dalla semplicita’ di certi accostamenti delicati e appena accennati, che potrebbero annoiare addirittura al primo sorso.

43#4-2022 CigarsLover Magazine

1000+

CIGARS TESTED EVERY YEAR

FIND CIGARS

PAGE INTERACTIVE

PAIRING Cigars Spirits &

ARTURO FUENTE ROSADO MAG. R58

CREMOSO E INTENSO.

Dotato di un equilibrio magistrale e di spiccata armonia, sprigiona intense note di pepe bianco e legno pregiato, con un tocco di agrumi. Seguono poi terra e nocciola. La complessita’ notevole e la forza media dovrebbe sposar si bene con gli aromi di due rye di qualita’, entrambi ben bilanciati.

CALDWELL MIDNIGHT EXPRESS

BILANCIATO E ROTONDO.

Il Caldwell rilascia note di pelle, spezie piccanti, e terra, se guite da punte di sottobosco. Nella seconda parte il profi lo aromatico si arricchisce di legno stagionato. Testiamo l’abbinamento con un intenso rum caraibico e un elegante rum agricolo.

PLASENCIA ALMA FUERTE SIXTO II EXAGON

RICCO E COMPLESSO.

Vera powerhouse del panorama Nicaraguense, e’ dotato di un profilo denso e cremoso, con aromi di pelle e legno, con anche caffè e sofisticate note vegetali. In un finale masco lino non mancano pepe nero e nocciola. Data la notevole forza, si scelgono due bourbon in pairing, uno dal carattere piu’ marino, l’altro invece piu’ dolce, ma con un sorprenden te lato balsamico.

DIMENTIONS 55 x 127 mm (5") DIMENTIONS 60 x 152 mm (6") DIMENTIONS 58 x 133 mm (6 ¼") COUNTRY DOMINICAN REPUBLIC COUNTRY NICARAGUA COUNTRY DOMINICAN REPUBLIC STRENGTH • • • PRICE $ 12 | €STRENGTH • • • • • PRICE $ 21 | € 21 STRENGTH • • • PRICE $ 9 | € 11
46 #4-2022 CigarsLover Magazine CIGARS

RITTENHOUSE

Straight Rye Bottled in Bond

- PROOF

AGE

Rye

Years Old

PRICE

$$

New

Rye morbido e ben integrato, con il lato di erbe aromatiche ben supportato da scorza di arancia candita, toffee e spe zie dolci. Al palato e’ piu’ ricco, con il lato di agrume che spicca ancora su legno pregiato, cannella e noce moscata. Miriadi di suggestioni al naso; il lato speziato si fa ancora piu’ complesso, con noce moscata, macis, cardamomo e spezie indiane, rese ancora piu’ godibili da un sentore fresco, quasi boschivo. Poi tutto viene avviluppato dalla dolcezza del rye, sorprendente e cremosa. Magnifico. Al palato e’ la segale morbida spinge gli aromi del sigaro, tra sformandone il legno pregiato in una sinfonia, pizzicando e solleticando il palato con un pepe che si fa rosa. Il finale e’ di media durata, con il caramello che lascia spazio alle spezie dolci e gustosissime.

93Pairing score

DISTILLERY 291

Single Barrel Colorado Rye Whiskey

Rye scuro e profondo, muscoloso, con amarene, prugne sotto spirito, ribes nero e rabarbaro. Balsamicita’ di alcune caramelle alle erbe medicinali. Al palato e’ caldo e speziato, con il lato fruttato sempre in evidenza e una profonda strut tura che si prolunga in un finale molto duraturo, con tratti balsamici. I prodotti si “ricorrono”: il rye e’ muscoloso, con composta di frutta scura, spezie pregiate e un lato appena tostato, brulee’. Molto affascinante, profondo e oscuro. Al palato il whisky irrobustisce la terra del sigaro, donando gli una profondita’ ed una carnosita’ molto mascolina, in sospettabile. Appagante e di lunga durata, dove vira sulla caramella balsamica al ribes nero. Per gli amanti delle sen sazioni forti, con un buon equilibrio forse troppo spostato verso il rye.

score

COUNTRY COUNTRY TYPE TYPE U.S.A. 90Pairing
U.S.A.
Rye ABV
ABV - PROOF
AGE 50% - 100 50.8% - 101.6 4
NAS
PRICE CASK CASK
$$
New
47#4-2022 CigarsLover Magazine

PÈRE LABAT XO

Realizzato con vecchi alambicchi Labat dalla distilleria Pois son sull’isola di Maria-Galante nelle Piccole Antille, questo rhum agricolo è prodotto in 3500 bottiglie. La combinazio ne olfattiva è più complessa perché il rum ha una maggior freschezza di erbe aromatiche, ma con attenzione si per cepiscono anche note più morbide di pasta frolla, scaglie di cioccolato, e frutta candita che ben si sposano con l’anima più morbida del Caldwell. Al palato c’è un ottimo accordo tra la dolcezza di pasticceria del rum e la cremosità del sigaro. Sul finale lo spirito agricolo di visou incontra i rimandi di sot tobosco del sigaro in maniera molto intrigante: echi salmastri e minerali si alternano alle classiche note di pellame, pepe, e legno stagionato che ben incontrano le spezie più dolci del rum. Abbinamento più complesso ma molto appagante.

score

THE REAL MCCOY 12 year old

Barbados

TYPE

English Rum

AGE

12 year old

PRICE

$$

CASK

Questo rum è uno degli imbottigliamenti ormai classici di Foursquare, distillato alle Barbados e invecchiato per 12 anni in botti di rovere americano ex-bourbon. Sigaro e rum si tro vano in perfetta armonia olfattiva grazie alle note terrose e pepate del Caldwell che si rispecchiano negli aromi di pol vere e concia del Real McCoy. La lunga stagionatura in botti ex-bourbon del rum aggiunge sentori di miele e cannella ad uno sfondo di legno nobile: il sigaro risponde con legno sta gionato e una punta di sottobosco. Nel finale il rum sviluppa una bellissima nota balsamica che pulisce il palato e prepara alla cremosa apertura del Caldwell su note di pellame e caffè. Abbinamento da manuale.

Pairing score

93

COUNTRY COUNTRY
TYPE
91Pairing
Guadeloupe
Rhum Agricole ABV - PROOF ABV - PROOF
AGE 40% - 80 42% - 84
6 Years Old
PRICE
CASK
$$$
48 #4-2022 CigarsLover Magazine CIGARS

FOUR ROSES Single Barrel

Bourbon elegante e setoso nonostante un alto ABV, coniuga un olfatto con vaniglia, pera, lieve vernice e note balsamiche dovuta all’alta percebtuale di segale con un palato piu’ dolce e fruttato, con spezie di qualita’. Gli aromi prendono la for ma di una intensa suggestione boschiva, con legno aroma tico resinato, conifere, menta, lontana vaniglia. Piu’ delicato e meno mascolino del previsto, ma evocativo. Al palato l’effetto e’ diverso, con la prugna matura del whisky che interagisce con il sigaro, donando una lieve dolcezza di fondo che strut tura la pelle ed il caffe’, donando profondita’. La speziatura e’ piu’ oscura, meno sapida del precedente pairing. Molto diver so tra olfatto e palato, colpisce per originalita’ e stravaganza dell’integrazione.

score

JEFFERSON’S Ocean Aged At the Sea

COUNTRY

U.S.A.

TYPE

New

Invecchiato su navi che attraversano il Pacifico, propone legno e caramello, arricchito da vaniglia, zest di arancia, un misto di spezie dolci e salate e zucchero di canna. Lievi note piu’ amaricanti. Bilanciato e centrato. Al naso il denso pella me trova compimento nella cremosita’ del bourbon, come un morbidissimo guanto di pelle. Suadente, con lontana buccia di arancia e una nota vegetale di segale. Notevole. Al palato il whisky tenta di avviluppare la forza del tabacco con i suoi toni di caramello, ma la speziatura “sale e pepe” emerge, rin forzando la terra e la componente amarotica, di stampo ve getale. Aromi di caffe’ molto intenso. Nel finale subentra una creme brulee quasi bruciata, con spezie e un tocco di caffe’ molto amaro. Torna anche una suggestione di legno, tostato. Sempre complesso, ma senza compromessi.

Pairing score

COUNTRY
TYPE
90Pairing
89
U.S.A. Bourbon Bourbon ABV - PROOF ABV - PROOF AGE AGE 45% - 90 50% - 100 NAS NAS PRICE PRICE CASK CASK $$ $$
New
49#4-2022 CigarsLover Magazine

SPIRITS

SPIRITS #4-2022 CigarsLover Magazine50
“Whiskey is by far the most popular of all remedies that won't cure a cold.”
Jerry Vale
51#4-2022 CigarsLover Magazine

The Irish New Wave

Il grande ritorno delle distillerie irlandesi tra tradizione e innovazione.

Nei primi due decenni del Novecento i whiskey irlandesi dominano il mercato mondiale in contrastati, ma nell’arco di vent’anni il Proi bizionismo USA e la seconda guerra mondia le portano a una tale contrazione delle vendite che la maggior parte delle distillerie irlandesi deve chiudere. Nei decenni successivi, nonostante la generale cresci ta economica, le distillerie irlandesi vengono messe alle strette dalla agguerrita concorrenza scozzese.

Nel 1972 le distillerie ancora in attività sull’isola si ri ducono alle sole Bushmills e Midleton (dove si produ ce il Jameson), costrette ad unirsi nell’unica proprietà di Irish Distillers. Nel 1987, però, John Teeling fonda la Cooley Distillery che presto diventa celebre per i marchi Kilbeggan, Tyrconnell e, soprattutto, il torbato Connemara. L’anno successivo il colosso Pernod-Ri card acquista la Irish Distilles e rilancia il marchio Ja meson su tutti i mercati, per poi vendere la Bushmills agli arcirivali della Diageo nel 2005. Grazie a una sana competizione tra le tre distillerie, il whiskey irlandese comincia a ritrovare lo smalto di un tempo.

Nel 2011 la famiglia Teeling decide di vendere la Coo ley Distillery alla Jim Beam e di aprire una più piccola distilleria artigianale nel cuore di Dublino: questa scel ta coraggiosa dà il la a una serie di nuove aperture e iniziative che hanno rilanciato il whiskey irlandese presso l’attenzione del grande pubblico. In questo decennio sono state aperte più di 30 nuove distille rie sull’isola: dalla nuova Teeling alla rinata Tullamore

52 #4-2022 CigarsLover Magazine SPIRITS

Dew, recuperata dal colosso William Grant and Sons nel 2014, dalla Walsh Whiskey degli ormai classici Writer’s Tears e The Irishman alla artigianalissima Glendalough che fa incetta di allori, dalla Dingle alla West Cork, dalla The Whistler alla Powerscourt del Fercullen. Questa ritrovata vivacità ha decisamente premiato le vendite a livello triplicando le bottiglie vendute dalle 60 milioni del 2010, soprattutto nei mercati un tempo totalmente dominati dagli scoz zesi come Europa e Stati Uniti. Non è possibile poi ignorare come i marchi più rappresentativi come Ja meson e Bushmills siano tornati in auge anche nel la cultura popolare, tra le canzoni di Rihanna e Lady Gaga e le comparsate in serie TV come Mad Men e The Ranch.

Eppure, il rinascimento irlandese non riguarda solo il ritrovato successo commerciale dei grandi marchi: infatti, le nuove distillerie sono perlopiù piccoli pro duttori che suscitano interesse al di fuori della gran de distribuzione. A partire dall’iniziativa della fami glia Teeling, è stato proprio il coraggio visionario dei nuovi distillatori e imprenditori a destare l’attenzione e la curiosità di nuovi appassionati. Questo coraggio si è tradotto a un ritorno allo spirito pioneristico del whiskey irlandese, sottraendosi all’ingombrante mito della tripla distillazione e del tanto legno. Ecco, quin di, che questa new wave irlandese si lancia sull’onda lunga dei NAS, dei cask strength, degli small batch, di cereali alternativi all’orzo, dei finish in legni par ticolari, dell’attenzione alle materie prime, e dell’al

53#4-2022 CigarsLover Magazine

SPIRITS

lontanamento dal mantra della morbidezza a tutti i costi. Inoltre, anche gli irlandesi hanno iniziato a studiare il pro prio terroir per capire il miglior rapporto tra cereali, acqua, distillazione, clima di invecchiamento, e a sperimentare con le tostature e le botti più variegate come quelle di bir ra (un altro grande amore sull’isola…), la costosa quercia giapponese, e le combinazioni a più legni tra bourbon, sherry, porto, e via dicendo. Questo non ha significato affatto l’abbandono della tripla distillazione e del single pot still, anzi: ogni nuova distilleria cerca di dare il proprio tocco di originalità alla più classica delle ricette irlande si, personalizzando ora la composizione dei cereali nel mash, ora l’età d’invecchiamento, ora le tipologie di botti tra vergini, bourbon, sherry, o addirittura la rara quer cia irlandese (come per il Glendalough Pot Still Irish Whiskey). Indubbiamente, però, le nuove distillerie irlandesi trovano sempre più spazio nella produ zione di whiskey più originali e innovativi.

Nel corso degli anni la presentazione degli small batch dei nuovi whiskey di produttori come Teeling, Glendalough, Dingle, o The Whi stler è diventata un’occasione immancabile per gli appassionati, e l’aumento delle vendite sembra premiare il loro coraggio. Persino la più tradizionale distilleria Midleton ha lanciato nel 2013 il progetto sperimentale di un’acca demia del whiskey per giovani talenti: dal 2017 vengono imbottigliati sotto il marchio ombrello Method and Madness i migliori risultati ottenuti dagli studenti sotto la guida del mastro distil latore Brian Nation, bottiglie che puntualmente vanno esaurite in pochissimo tempo.

Come si è visto in altri paesi, la moda degli im bottigliamenti sperimentali è spesso una solu zione al problema del tempo e dai grossi investi menti richiesti dall’invecchiamento del whiskey, spesso proibitivi per una piccola realtà artigia nale che deve ancora crearsi le proprie riserve. Se talvolta questa pratica viene criticata per i prezzi eccessivi rispetto a prodotti che di fatto sono dei meri work in progress, è anche vero che questo modello richiama la pratica del crowdfunding e permette agli appassionati di partecipare processo produttivo supportan do le imprese più coraggiose. Prendiamo ad

54 #4-2022 CigarsLover Magazine

esempio la nuova distilleria Killowen, fondata da Brendan Carty nell’Irlanda del Nord: Carty ha realizzato il più picco lo impianto ¬pot still al mondo. Nonostante le dimensioni, l’investimento è ovviamente considerevole, e per quanto la curiosità del pubblico sia già altissima, Carty non potrà imbottigliare il proprio prodotto prima di molti anni.

Grazie all’opportunità del modello work in progress rie sce a offrire degli ottimi esempi del suo modo di lavorare imbottigliando nella Experimental Series blend di piccoli lotti della sua produzione con altri distillati che rispettano i suoi canoni di produzione, e ciò gli permette di far fronte ai costi di lancio. Purtroppo, il rinascimento del whiskey irlandese non è esente da alcune ombre. Assieme ad altre distillerie, Killowen è sul piede di guerra contro la certi ficazione di categoria del Pot Still Irish Whiskey che attualmente può essere ottenuta solo rispettando il limite del 5% di altri cereali rispetto all’orzo. Si trat ta di un parametro anacronistico e limitante che non ha nulla a che vedere né con la tradizione irlandese né con le moderne conoscenze pro duttive. Un parametro che nega per esempio la certificazione al Kilbeggan Small Batch Rye perché usa per il mash una ricetta originale del 1890 che prevede il 30% di segale.

Inoltre, molti nuovi produttori sono convinti che in etichetta debba essere esplicitata l’esatta composizione finale del prodotto, cosa che è in visa a molte associazioni di categoria che sono arrivate persino a contestare legalmente tale pratica. Questa non appare solo una questione morale di onestà, ma il tentativo di dare maggior consapevolezza al consumatore finale, coinvol gendolo nella comprensione del lavoro che c’è dietro la produzione del whiskey e come questo lavoro si traduce nella degustazione finale.

In quanto appassionati appare evidente che ogni rinascimento produttivo debba in primo luogo basarsi su una rinnovata fede nella consapevo lezza del pubblico di riferimento: si spera dunque che l’iniziativa di questi piccoli produttori riesca a convincere le associazioni di categoria a sposare la via della trasparenza e della libertà produttiva nel solco del massimo rispetto per la materia pri ma e per il pubblico.

55#4-2022 CigarsLover Magazine

BALMORAL AÑEJO XO

Born from passionate curiosity, Balmoral invites you to discover the optimal balance of sophisticated complexity and smoothness. Each meticulously crafted, extensively aged Añejo XO cigar blend is the result of a relentless global search for the top 5% of select premium tobaccos available, including our exclusive, signature Brazilian Mata Norte. Crowned with an Arapiraca wrapper from Brazil, Balmoral Añejo XO provides a luxuriously rich experience that embraces your palate with complex wood tones but also peppery notes that finish with a smooth, underlying natural sweetness.

When was the last time you experienced something for the first time?

The hearT Of rum

SPIRITS

Bartender Competition

Competizioni nelle quali i bartender più talentuosi si sfidano per creare il miglior cocktail da sottoporre al severo giudizio della giuria.

Se si immagina il mondo del bartending probabil mente a molti verrà in mente l’immagine del bar man, dedito a prepare e servire nel miglior modo possibile il cocktail al cliente. Qualcuno proverà anche ad immaginare quanta preparazione, studio e de dizione ci vogliano per raggiungere risultati almeno soddi sfacenti, se non di più. Non tutti conoscono, però, il mondo delle competizioni di questo settore e, ancor meno, tutti gli aspetti correlati alla necessaria preparazione per queste sfide a carattere nazionale ed internazionale. Personalmente, le competizioni mi hanno sempre appas sionato e nel corso della mia carriera lavorativa ho parteci pato a diverse gare nazionali ed internazionali, vincendone molte. Sono momenti di grande confronto tra bartender provenienti da tutto il mondo ma soprattutto offrono l’oc casione di osservare differenti modi di interpretare e vive

re la professione. Non meno importante è la dimensione strettamente personale: partecipare significa mettersi in gioco, sottoporre il proprio grado di preparazione alla valu tazione di giudici ma anche, non meno importante, condi videre nuove conoscenze e carpirle dall’operato degli altri partecipanti.

Le gare per bartender vengono organizzate per la maggior parte delle volte da multinazionali proprietarie o distribu tori di brand come Diageo che organizza la competizione World Class o Bacardi Martini che propone la Martini Gran Prix, eventi che coinvolgono tutto il mondo, attraverso una prima fase di selezione nazionale che porta i vincitori a sfi darsi sul palcoscenico internazionale. Altre volte sono or gani di informazione del settore che stilano classifiche dei migliori cocktail bar o gestiscono, in proprio, competizioni

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nazionali per brand più piccoli. Per quanto riguarda la giuria, spesso è formata da tre componenti eterogenei: possono far parte un bartender di rinomata esperien za, un rappresentante della società organizzatrice o del brand sponsor, un giornalista di settore, un cliente comune.

Qual è la preparazione necessaria per spiccare (e ma gari vincere) in queste gare? Partiamo innanzitutto col precisare che, quasi sempre, sono le aziende produttrici (e/o l’organizzatore) a scegliere il tema che molto spesso può essere preciso e dettagliato (ad esempio: dedicare un drink ad un’opera d’arte o ad una nazione o ad un momen to della giornata) altre volte può essere libero, per lasciare libero campo all’estro e alla fantasia del Bartender. Noto il tema, tutto si costruisce a partire dall’ispirazione e dal la presentazione dell’idea elaborata. Per emergere in una competizione non basta realizzare un’ottima

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ricetta, bisogna curare molto la presentazione e i dettagli. Occorre scegliere il bicchiere giusto, il servizio e lavorare molto sull’ispirazione e il coinvolgimento della giuria e del pubblico. Elemento ancor più fondamentale, quasi sconta to, è la ricetta. Fondamentale è il suo studio: è necessario selezionare e calibrare al meglio gli ingredienti, dedicando molte ore alla sperimentazione, ma potrebbe non bastare. Può essere utile proporre l’assaggio del drink ai clienti e, di conseguenza scegliere o ricalibrare gli ingredienti in base ai loro feedback.

Per quanto attiene l’estetica, tanto cara al mondo mixolo gy, particolare importanza riveste la scelta del bicchiere adeguato: deve valorizzare ogni aspetto del cocktail, dal colore al profumo. Segue la decorazione, da non sottova lutare: deve essere d’impatto, ma allo stesso tempo non distanziarsi troppo dal cocktail. Il campo della decorazio ne è molto delicato che da un lato si è evoluto nel tempo adeguandosi ai vari trend del momento dall’altro è forte mente identitario del bartender, in base alla propria inter pretazione di taluni concetti. Per esemplificare, ho sempre mantenuto una mia identità basata sull’eleganza che, nella mia interpretazione, non prescinde mai dalla semplicità e si arricchisce poi di dettagli.

Ora che il cocktail è preparato e decorato e pronto per es sere bevuto. Invece no. Occorre curare un altro cruciale passaggio: il servizio. Personalmente mi ha sempre sol leticato l’idea di rendere l’esperienza indimenticabile, di ideare un metodo di servizio divertente e interattivo per il cliente, perché la clientela di un cocktail bar d’autore cerca emozioni e novità. Qui la fantasia è padrona ed è libera di esprimersi a briglia sciolta: si potrebbe offrire il bicchie re su un sottobicchiere-gadget che viene poi regalato al cliente oppure si lascia a quest’ultimo l’opportunità di comporre o terminare il cocktail a suo piacimento. In ogni gara sarebbe opportuno racchiudere nel cocktail un’espe rienza multisensoriale, creando un mix sapori, profumi e sollecitazioni sensoriali in grado di proiettare il cliente nel mondo che si è deciso di rappresentare. Se si vince, cosa si vince? Molto spesso, di ritorno da una competizione, clienti e amici mi hanno posto quasi sem pre la domanda “Cos’hai vinto?”. In base al prestigio del la competizione vengono assegnati premi di varia natu ra, come viaggi, visite alle aziende produttrici, raramente premi in denaro. Tuttavia, ciò che più attrae i partecipanti sono le collaborazioni: molto spesso il vincitore è chiama to a collaborare con l’azienda organizzatrice (o con il brand sponsor) per l’anno a seguire, con presenze negli eventi e nelle fiere di settore. A ciò si aggiunge un’ulteriore referen za sul proprio curriculum, in grado di fornire lustro alla vita professionale del bartender.

In conclusione, forse peccando di originalità ma riportan do solo la mia esperienza diretta, che si vinca o si parte cipi, da ogni gara si torna arricchiti e fortemente motivati a innalzare l’asticella dei propri limiti sempre più in alto, per dare il massimo nella successiva competizione o per stupire il cliente con tecniche e preparazioni carpite dagli altri partecipanti

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Teerenpeli Distillery

Il marchio di whiskey made in Finland.

Teerenpeli Distillery è stata fondata nel 2002 a Lahti, in Finlandia, come operazione secondaria di un gruppo che gestisce anche una birreria e dei ri storanti. Oggi, con una produzione di centomila litri l’anno, Teerenpeli è la più grande distilleria finlandese specializzata in Single Malt Whisky di qualità realizzati con alambicchi pot still scozzesi. La distilleria è improntata alla sostenibilità e alle pratiche ecologiche, e usa principalmente orzo finlandese come indicato dal 10yo Single Malt, il loro whisky di bandiera. La loro gamma si basa su invecchia menti in botti sherry e bourbon, ma sperimentano anche con botti porto, madeira, e rum. L’anno scorso, il Kulo 7yo Sherry Cask è stato acclamato dalla critica vincendo il Gold Outstanding Award alla International Wine & Spirit Com petition e arrivando quarto ai nostri 2021 Whisky Awards. Quest’anno, il nuovo Kaski è diventato un campione di ven dite per Teerepeli, consolidando la storia d’amore dei loro distillati con le botti sherry.

Teerenpeli esiste da oltre 20 anni. Cosa significava pro durre whisky quando avete iniziato e cosa significa oggi? Quando abbiamo iniziato a distillare whisky in Finlandia non c'erano produttori di whisky. Abbiamo iniziato a produrre qualcosa di completamente nuovo con il nostro whisky Te erenpeli Single Malt. Oggi capiamo di essere stati i pionieri dell'industria del whisky Single Malt nel mondo.

Quali erano i vostri obiettivi principali all'epoca e quali

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sono i risultati più importanti ottenuti dopo due decenni? All'inizio il nostro obiettivo principale era semplicemente quello di produrre un buon whisky Single Malt. Dopo due decenni, il nostro risultato più importante è stato vincere la serie "The Worldwide Whisky Producer 2020" nella più grande competizione mondiale di alcolici, l'International Wine and Spirit Competition. Quest'anno KULO ha vinto la medaglia per il miglior whisky nordico in Svezia. Il risultato a lungo termine è che siamo stati in grado di aumentare la produzione e di finanziare i nostri stock nel corso degli anni.

Quali sono le peculiarità della produzione di whisky in Finlandia? In che modo il terreno, l'orzo, l'acqua e il clima influiscono sul prodotto finale?

I whisky Teerenpeli Single Malt sono prodotti utilizzando materie prime nazionali. Inoltre abbiamo una grande di sponibilità di acqua pura. L'acqua che utilizziamo è l'acqua sotterranea Salpausselkä, la più pura al mondo, filtrata at traverso la ghiaia che è stata stratificata durante l'era gla ciale. Utilizziamo anche malto finlandese proveniente da produzione locale. Un'altra particolarità è il nostro esclusi vo sistema di maturazione, in quanto utilizziamo dei vecchi container adibiti al trasporto merci per mare.

Come hai organizzato la tua gamma principale in questi anni? Quali sono i tuoi prodotti più rappresentativi e i tuoi bestseller?

Prima di organizzare o pianificare la nostra gamma prin

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cipale, pensiamo ai nostri clienti. Esploriamo verso quale tipologia di gusto sono maggiormente orientati e quali sono i loro interessi. Le botti di sherry e gli aromi affumicati sono stati un ruolo di primo piano nello sviluppo dei nostri pro dotti. Il distillato più rappresentativo è KULO e il bestseller è KASKI: ciò è stato reso possibile grazie a tutte i ricono scimenti ottenuti ed all'attenzione che hanno ricevuto negli ultimi anni.

Siamo rimasti colpiti dal Teerenpeli Kulo, tanto che si è classificato quarto nei nostri Awards 2021. Puoi parlarci un po' della sua storia e del suo processo creativo? Volevamo offrire ai nostri clienti un nuovo whisky invec chiato in botte di sherry. Per farlo, il personale della nostra distilleria ha riempito i nostri magazzini con le migliori botti disponibili sul mercato per produrre KULO. KULO è distillato da Teerenpeli per ottenere un prodotto leggermente torbato e maturato per sette anni in botti di sherry selezionate.

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La sostenibilità è stata una delle tue principali convinzio ni sin dall'inizio. Cosa serve per produrre whisky in modo sostenibile? Oltre alla soddisfazione etica è una scelta che ripaga? Secondo la vostra esperienza, alcune scelte sostenibili potrebbero diventare obbligatorie per qualsia si produttore di whisky?

La distilleria Teerenpeli ha pianificato, già da diversi anni, le proprie azioni in senso sostenibile. L'utilizzo del nostro im pianto di pellet di legno per ottenere il calore necessario alla produzione ha già avuto un grande impatto sul cambiamen to climatico. Il nostro magazzino di stoccaggio è realizzato con container marittimi riciclati. Anche l'utilizzo delle ma terie prime locali è stata la nostra scelta da quando abbia mo iniziato a distillare nel 2002. Molti distillatori nei paesi nordici stanno già lavorando in modo sostenibile. Produrre whisky in modo sostenibile richiede un nuovo modo di pen sare, in molti campi.

Quali sono i vostri mercati più importanti? E quali sono quelli più difficili da conquistare? Infine, dove state inve stendo maggiormente in termini di marketing?

I nostri mercati più importanti sono quello nazionale e quello scandinavo. Abbiamo iniziato ad esportare whisky in Giappone nel 2021 ed è stata una scelta interessante, sia per le differenze culturali che per la loro lingua unica. Il mercato asiatico è stimolante ed abbiamo trovato buoni partner in Giappone. Il nostro KULO 50,7% è stato appena premiato con una medaglia d'oro al Tokyo Whisky and Spirit Competition 2022 come miglior single malt europeo e an che KASKI ha vinto l'argento. In termini di marketing, stia mo investendo nei nostri ristoranti, che già servono i nostri prodotti di birrificio e distilleria in tutta la Finlandia, in sette diverse città. In Finlandia la legge vieta la commercializza zione di alcolici, compresi i whisky single malt, al di fuori dei ristoranti, per questo motivo abbiamo trovato il modo di promuoverli rispettando la legislazione locale.

Cosa c'è nel futuro di Teerenpeli? Edizioni limitate, imbot tigliamenti, sperimentazioni? Questo autunno lanceremo una nuova bottiglia che si chia merà PALO. PALO è un'antica parola finlandese utilizzata per indicare le terre che sono state lasciate morire con l'a gricoltura “taglia e brucia”. La parola significa anche bru ciare, il che suggerisce un prodotto che combina la delicata affumicatura, l’invecchiamento in botti ex-sherry e la nostra passione nel creare whisky single malt di alta qualità. Ab biamo anche una nuova trilogia in arrivo nel 2023.

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CIGARSLOVERS DISCOVER

ALL

CIGARSLOVERS MAGAZINE ALL ISSUES

PAGE INTERACTIVE

Dark’n' Stormy

L'incontro tra rum scuro e soft drink allo zenzero, in un grande classico della miscelazione, sconosciuto ai più. Ma occhio agli apostrofi...

L’estetica di un drink ha sempre giocato un ruolo chiave nel suo appeal, sin da quando l’uomo inven tò...il cocktail. Negli ultimi anni poi, grazie anche a maggiori punti di contatto con la scienza enoga stronomica, la ricerca di ingredienti e preparazioni che po tessero stupire il cliente ha raggiunto livelli ragguardevoli. Per acquisire maggiore consapevolezza di quanto appena scritto sarebbe sufficiente ricercare #cocktail su Instagram per trovare preparazioni che colpiscono l’occhio, siano esse rivisitazioni di grandi classici o drink inventati da zero.

Tra i grandi classici esiste un cocktail che, nella sua sem plicità, colpisce subito per offrire alla vista del fruitore una netta separazione delle componenti liquide, che risultano come sovrapposte nello stesso bicchiere. Stiamo parlando del Dark‘n’Stormy, un nome che, da solo, offre motivo per i

più curiosi di scoprire la storia alle sue spalle.

Innanzitutto, il Dark’n Stormy (con un solo apostrofo prima della n) è l'unico drink ad essere di proprietà di un brand, la Goslin Brother LTD, che ha ufficialmente registrato il drink proprio come se fosse un vero e proprio marchio. Tale scel ta ha un motivo più che valido alla base: per la realizzazione di questo drink occorre utilizzare un dark rum che, guarda caso, è prodotto anche dalla Goslin. Registrare formalmen te il nome significava, di fatto, impedire la vendita del Dark’n Stormy che non fosse preparato con il dark rum Goslin.

Per ricercare le origini storiche del cocktail occorre prima approfondire la storia della distilleria. Intorno al 1860 la di stilleria Goslin Brother ad Hamilton, capitale delle Bermuda, commercializzò un rum che nasceva da un blend di rum

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scuri, diversi tra loro, fatti riposare in botte. Questo blend piacque da subito agli ufficiali della vicina base Royal Navy che, dato l'alto consumo del prodotto, pensarono di con servarlo in bottiglie di champagne recuperate dalla mensa, chiuse con della ceralacca nera. Il rum venne sopranno minato "black seal" per via del colore del sigillo. All'azienda dei fratelli Gosling piacque da subito il nome, al punto da commercializzarlo proprio come Gosling's Black Seal Rum. Qualche anno più tardi, precisamente nel 1874, un nego ziante inglese dell’isola, proprietario di un emporio all’inter no del quale vendeva spezie e alimenti di ogni tipo, decise di imbottigliare, nel proprio retrobottega, una bevanda che conteneva una radice di zenzero. Si narra che sia nata così la prima ginger beer dell'isola, che viene ancor oggi prodot ta a Bermuda e che conserva ancora il nome del suo fon datore "William John Barrit" e la sua Barritt's Ginger beer.

Sulla nascita del drink ci sono poche informazioni certe, come la sua datazione storica, all’incirca dopo la seconda guerra mondiale, e la sua composizione, realizzata dall'u nione di un dark rum e una bevanda alla radice di zenzero dal sapore piccante. Da cornice a queste poche informazio ni trova posto sempre la leggenda. Stavolta la “paternità” del cocktail sarebbe ascrivibile ad un marinaio assetato che, incuriosito dalla bevanda leggermente piccante di William John Barrit e grande consumatore del Goslin Rum, decise di versare una porzione di rum scuro sulla sua ginger beer. Si tramanda che, al primo assaggio, il suo commento fu: "Sembra il colore di una nuvola sotto la quale solo un pazzo o un morto navigherebbe, è scuro e tempestoso". Da questa esclamazione, la Gosling Brothers, qualche anno più tardi, decise di registrare il nome del drink in "Dark‘n Stormy", scuro e tempestoso, in modo da mantenere l’originalità del cocktail e la ricetta legata all’utilizzo del Gosling dark rum. Per molti anni il Dark’n Stormy è stato un drink che non sempre trovava posto nelle drink list dei bar, essenzialmente per la difficoltà di trovare sul mercato la ginger beer. For tunatamente, anche grazie alla fama che ha raggiunto un altro drink come il Moscow Mule, la ginger beer è diventata un soft drink facile da trovare nei bar e in commercio e, di conseguenza, il Dark'n Stormy non è stato più confinato ai libri di ricette.

La disputa sul nome è molto curiosa e al contempo affasci nante. Negli USA, intorno al 1990, i proprietari della Gosling, decisero di differenziare il nome del drink riportando un solo apostrofo alla n, Dark'n Stormy. Mentre la versione IBA (International Bartenders Association), annota, sui propri ricettari ufficiali, il nome con due apostrofi, Dark'n'Stormy. Nessuna confusione però. Quando in una drink list trove remo il nome annotato con due apostrofi, sarà utilizzato un qualsiasi rum scuro per la preparazione. Diversamente, con un solo apostrofo, sapremo con certezza che il cocktail sarà preparato secondo la ricetta originale con Goslin dark rum. E’ un drink fresco e al contempo deciso, grazie al toc co di piccante dato dallo zenzero, con tutte la complessi tà aromatica data dal rum. L’acidità del lime equilibra poi il tutto. Un cocktail poco conosciuto ai nostri giorni (e anche ingiustamente), ma che può essere catalogato come un grande classico.

INGREDIENTI

cl Gosling Dark Rum (o un altro dark rum)

cl lime

10 cl di ginger beer

BICCHIERE

Collins o tumbler alto.

PREPARAZIONE

Versare, nel seguente ordine, il lime, la ginger beer e il ghiac cio. Successivamente il rum scuro.

CONSIGLI

Dopo aver versato lime, ginger beer e ghiaccio, occorre prestare attenzione a non colmare fino all'orlo il bicchiere, poiché occorre aver cura di lasciare il giusto spazio per il dark rum, che va versato per ultimo e lentamente, in modo da creare il caratteristico gioco visivo due liquidi di colore diverso fra loro separati e in sospensione.

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TASTE

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"Wine is the most healthful and most hygienic of beverages." Louis Pasteur
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Iced Beer

L’immagine di un bicchiere di birra fredda, dalla qua le scivola una goccia di acqua di condensa, è forse il richiamo pubblicitario più suadente e godurioso che la storia del marketing possa aver mai creato. Potremmo discutere per ore su quale sia la migliore bir ra, anche differenziandola per tipologia e stile produttivo, ma su una cosa saremmo tutti d’accordo: che sia fredda!

D’altronde, chi berrebbe una birra a temperatura ambien te? Tuttavia, andando oltre le immagini veicolate da social network, tv e riviste, vi siete mai chiesti, prima di godervi o di servire una birra, “fredda quanto?”. Qualcuno risponde rebbe, tagliando corto, che più bassa è la temperatura più la birra è piacevole da mandare giù, soprattutto in giornate calde. Un’affermazione questa che, forse, andrebbe bene se bevessimo birra per dissetarci ma qualora volessimo ap prezzarla al meglio nel suo profilo aromatico, la questione non sarebbe così banale.

La cavità orale e le papille gustative soprattutto, rispondono molto velocemente agli stimoli termici delle sostanze con le quali entrano in contatto, siano esse cibo, bevande o fumo. Il freddo, però, è un grande inibitore della corretta percezione aromatica poiché riesce a rallentare o addirittura a distor cere le ricezione delle informazioni da parte della lingua, del palato e della cavità orale più in generale. Un esempio alla portata di tutti: più la birra è fredda, tendente al ghiacciato, e meno carica aromatica sviluppa, con l’effetto che diver se birre sembreranno fra loro tutte uguali. In linea generale, esistono due regole auree di riferimento sulla temperatura di fruizione. La prima riguarda il tenore alcolico: tanto più è alta la gradazione tanto più la temperatura di servizio sarà alta. La seconda riguarda la macroclassificazione fra birre chiare e scure, con le prime che esprimono meglio il loro bouquet aromatico a temperature più basse rispetto alle seconde. Vi sarebbe poi un indicatore che ci permetterebbe di capire se la birra che ci hanno servito è alla corretta temperatura e riguarda la schiuma: se è bassa, poco compatta o tende a svanire subito, la birra è troppo fredda. Tuttavia questo è un indicatore non del tutto esaustivo, poiché ci sono tipolo gie di birra che non sviluppano molta schiuma per la bassa presenza di anidride carbonica. Da qualche anno a questa parte si è compreso che l’attenzione per la temperatura di

L'attenzione alla corretta temperatura di servizio per ciascuno stile brassicolo.
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servizio, così come accade nel mondo del vino, non può che creare benefici traducibili in una migliore piacevolezza della fruizione. Occorre, tuttavia, avere a mente che ad ogni stile brassicolo ha dei range di temperatura di servizio otti mali, talvolta indicati anche in etichetta dai produttori.

Per una maggiore chiarezza espositiva, riportiamo di segui to cinque macro suddivisioni degli stili brassicoli più comu ni, all’interno dei quali, per alcune tipologie, è indicata una temperatura di riferimento ancora più precisa.

0°C – 4°C Golden Ale

4°C – 10°C

Lager a bassa gradazione alcolica (4-6°C)

Pilsner (4°-7°C)

Kölsch (4°-7°C)

Belgian White (4°-7°C) Duvel (4°-7°C)

Weizen tedesche (6-8°C)

Bière Blanche (6-8°C)

Birre IPA (6-8°C)

Berliner Weisse (7-9°C) Gose (7-9°C)

Lambic (7-10°C) Bock (8-10°C)

10°C – 12°C

American Pale Ale Ale britanniche Altbier Doppel (12°C) Porter Stout Flemish Red Ale Oud Bruin

12°C – 14°C Imperial Birre d’Abbazia Trappista India Pale Ale English Strong Ale Belgian Strong Ale American Strong Ale Strong Ale

14°C – 16°C

Imperial Stout Doppelbock Eisbock

Daleside Morocco Ale Liefmans Glühkriek

70°C
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Chocolate and Salt

Evocativo e subliminale potrebbe sembrare il lega me che subito suscita l’associazione tra due pi lastri culinari dell’uso giornaliero: il cioccolato e il sale. L’amata fava che rallegra i nostri palati, così facilmente plasmabile dalle menti creative degli chef pa stissier, è un alimento dalle mille sfaccettature e versatilità. Conosciuta sin dai tempi antichi, non a caso chiamato cibo degli dei, la theobroma cacao allieta giornalmente, in diver se forme, la nostra quotidianità.

Ma se lo considerassimo un connubio? Se provassimo a rendere un ortaggio sapido e allo stesso tempo saporito? L’utillizzo del cioccolato nella cucina moderna ha trovato ampio spettro applicativo, aprendo le porte a percezioni sensoriali nuove e vicine al complesso percettivo dell’uma mi. D’altra parte, le nostre abitudini quotidiane frenano non poco la possibilità di sperimentazione, ma la fava di cacao, se presa in quanto tale, ossia come rubinacea, può crea re caos, quel caos che ritroviamo in un bar colmo di gente intenta ad ascoltare musica ad alto volume, intenta a bere drink, spesso oltre il dovuto, per soddisfare il fabbisogno

sociale. Allo stesso modo, seduti ad una comoda poltrona di un beach club in compagnia di un cazador, renderemo difficile la permanenza del nostro vicino di tavolo. Sceglia mo il caos, lo bramiamo, lo facciamo nostro per insita ac condiscendenza.

Ebbene il cioccolato, esacerbato nelle sue più profonde pe culiarità, crea questo effetto, un’esplosione controllata di sfumature infinite. Mi è nitido nella memoria lo sguardo del primo cliente che provò uno dei piatti che più amo, il riccio e l’oro. Uno spaghettone saltato con burro bilanciato di cioc colato e alici, finito con foglie d’oro e salsa di riccio fredda in sospensione. L’effetto che il cioccolato produce a livello olfattivo inganna il nostro background esperienziale, comu nicandoci che quell’alimento, per sinestesia, risulterà dolce. Il palato, però, comunicherà tutt’altro, vi dirà che quel cioc colato, legato alla salinità minerale delle alici, è strepitosa mente piacevole, e mentre le papille si destreggiano tra aci dità e sapidità soavi, con forte prepotenza arriva il sapore del riccio, che come uno tzunami di sapore invade i sensi, ine briando di nuove informazioni la nostra memoria gustativa.

L’impiego del cioccolato nella preparazione di piatti salati si sta facendo strada nonostante le resistenze autoimposte dai nostri limiti mentali.
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Caos.

Ma l’espereienza del cioccolato nella cucina “salata” non si esaurisce qui. Meravigliosa risulta l’applicazione delle carni arrosto: gli oli essenziali del cioccolato caramellano crean do croccantezze nuove e tenerezza. Nelle tendenze statu nitensi, infatti, l’unione della fava di cacao al “portfolio” di spezie per marinare il famoso brisket o punta di petto, per poi affumicarlo lentamente fino a raggiungere quella suc culenta consistenza classica da bbq all’americana, regala quel “twist” esotico rotondo e poco acido. Non solo, ci si potrebbe spingere in un totale azzardo anche con le carni bianche. Un coniglio lavorato al pieno (ossia disossandolo per intero, creando un velo di carne ) potrebbe poi esser lac cato per la cottura, a bassa temperatura, con un emulsione di olio, miele, cacao e sale. Inutile storcere il naso...va prova to! La cristallizzazione del cacao e del miele, poi bilanciato per sapidità dal sale, creeranno quella patina simile ad un’a natra alla pechinese, lucida, succulenta. Ma non solo il car nivoro è chiamato in causa per queste nuove frontiere. Le solanacee, infatti, costituiscono terreno fertile per la messa in opera della nuova bilancia fatta di cioccolato e sale. In

particolar modo il peperone corno, cotto al forno con una leggera spolverata di cacao e la giusta dose di sale costitu iranno pasto a se, per bontà ma anche se non soprattutto per un aspetto ancora non trattato ossia l’apporto nutrizio nale. Basta analizzare la classica etichetta per scoprire che 100gr di cioccolato contengono 4.6 gr di proteine, 30gr di grassi, e 60gr di carboidrati. Sono dati eclatanti, ragion per cui il cioccolato viene largamente usato nelle rigide alimen tazioni sportive. Non da meno sono le risultanze benefiche degli ultimi studi scientifici che dimostrano come l’assun zione moderata di cioccolato, in una dieta bilanciata, appor ti benefici all’apparato cardiovascolare, manna per il nostro umore. Il suo potere afrodisiaco stimola e le sue proprietà antiossidanti riducono gli effetti da stress ossidativo.

Le basi per unire utile e dilettevole si sono palesate tutte, in un perfetto bilanciamento tra cuore e gola, che lascia desto il fervore della nostra immagine culinaria. L'equilibrio si palesa fra alimenti contrapposti, come il cacao e il sale, divenendo fusione fra il nero e il bianco che restituisce uno spettro di grigio molto ampio e tutto da esplorare.

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中国杂志

Available in: ENGLISH ITALIAN CHINESE

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Abyssal Wines

Le sperimentazioni dell’invecchiamento sottomarino alla ricerca di gusto ed esclusività

Alcuni anni fa, in seguito al ritrovamento di vascelli ottocenteschi affondati con un prezioso carico di champagne, si destò l’interesse di molti appas sionati riguardo il possibile effetto di un secolo e mezzo di invecchiamento sottomarino sui vini. Le aste rag giunsero prezzi notevoli e le seguenti degustazioni esclusi ve convinsero i più che le perfette condizioni di luce, tempe ratura, e assenza di ossigeno avevano donato un carattere particolare alle antiche bottiglie. Negli ultimi anni molti pro duttori hanno voluto sperimentare con l’invecchiamento in mare per capire se l’idea di aquaoir (crasi di acqua e terroir) o merroir (mare e terroir) potesse essere una innovazione geniale. Al di là di effimere idee di marketing, alcune di que ste cantine hanno in effetti varato investimenti importanti. Infatti, se è vero che le profondità marine possono essere un ambiente ideale per invecchiare il vino, le difficoltà e i rischi sono notevoli e richiedono un sistema di gestione de cisamente complesso, senza contare la giungla burocratica dei permessi legali.

Tra i vari produttori possiamo citare la maison Drap pier che ha realizzato Immersion, una serie speciale di champagne invecchiato nel golfo di Saint-Malò; ancora lo champagne di Hostomme e il metodo classico del brasiliano Miolo che riposano al largo dell’isola bretone di Ouessant; il progetto Sketch Albariño dello spagnolo Raul Perez; lo spumante di vermentino Akènta Sub del la cantina Santa Maria La Palma nella riserva di Capo Caccia in Sardegna; e infine lo spumante di sangiove se di Romagna Villa Zappi Ondina 33 di Tenuta Casa le lasciato per un anno in un relitto sommerso al largo di Rimini. Oltre le bolle, la cantina Gaia di Santorini ha sviluppato il Thalassitis, un’interessante versione invec chiata in anfore sottomarine del proprio vino bianco fer mo dall’autoctono assyrtiko.

Però, il primo vignaiolo che è riuscito davvero a trasfor mare il proprio investimento in uno storico successo è

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stato l’italiano Piero Lugano della cantina ligure Bisson. Per arrivare al primo imbottigliamento Lugano ha impiegato ol tre dieci anni di preparativi e ricerche. Le prime 6500 bot tiglie di Abissi, fatto con le uve autoctone liguri bianchetta, vermentino, e cimixià, hanno sostato un anno in una gabbia speciale sospesa a sessanta metri di profondità nella Baia del Silenzio di Sestri Levante, dove la temperatura costante di 15 °C, l’assenza di luce e di ossigeno, e il leggero moto ondoso hanno cullato le bottiglie ricoprendole di un affasci nante strato di molluschi marini. La commercializzazione nel 2010 è stata un evento sensazionale: giornalisti, con correnti, e appassionati sono rimasti affascinati dalle mi steriose bottiglie incrostate e così la serie Abissi di Bisson ha fatto la storia dell’enologia mondiale. Da allora la gamma si è strutturata in tre proposte per una produzione limitata di sole 30.000 bottiglie: il 18 mesi, il Rosé 24 mesi (da Cilie giolo e Granaccia), e il Riserva 36 mesi, tutti rigorosamente senza dosaggio per mantenere inalterate le caratteristiche delle uve sviluppate durante la sosta sottomarina.

È innegabile che i vini della serie Abissi abbiano un profilo gustativo particolare, se pure parlare di aquaoir faccia an cora specie. Se al naso non ci sono variazioni sostanziali, l’invecchiamento sottomarino in assenza di ossigeno è percepibile al palato che denota un perfetto bilanciamen to della pressione, grande morbidezza e setosità nono stante il dosaggio zero, e soprattutto un incontro tra la freschezza della gioventù e la cremosità di uno spumante invecchiato. In costante crescita qualitativa e di prestigio – dal 2019 la nuova cantina di Bisson è allo stato dell’arte tecnologico – le bottiglie di Abissi sono prima di tutto un esempio di grande coraggio visionario da parte di un vi gnaiolo innamorato del proprio territorio. La scelta di usa re esclusivamente vitigni autoctoni a seconda dell’annata rende queste bottiglie ancora più esclusive perché legate a un mondo, quello della viticultura ligure, ormai rarefatto ed eroico nella sua resistenza alle crescenti difficoltà cli matiche e ambientali.

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CIGARS Blind Tasting #4-202282 84 86 94 100 101 104 111 114 SPIRITS Rum Whisky CIGARS Gordo Toro Lonsdale Robusto
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HOW ARE THE BLIND

The cigar rings are removed and cigars are once again “dressed” with a new band, which simply bears a number. The same happens for the spirits, which are poured into little sample bottles, only showcasing a number and a possible indication, regarding the alcohol content, if the ABV is higher than 50%.

The products are then tested in a completely impartial way, in a blind tasting in which the tasters do not know which products they are trying.

84 #4-2022 CigarsLover Magazine CIGARS BLIND TASTING

BLIND TASTINGS MADE?

The evaluations are then collected and CigarsLover Magazine team gets to work, calculating the averages and creating the final evaluations.

The tastings are com pared to create the de finitive review and the rating, expressed in a 100 scale.

Cigars Spirits Results &

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Legend

All the information in the blind tasting

To place the spirit inside of an ample rating scale, we adopt a scoring system made of 100 points. The rating of each spirit is made by the average given score by the reviewers. Blind tasting means every spirit is tested without knowing what it is. No information about the brand or origins are given. The reviewers only knows if the spirit is above 50% ABV.

1 Spirit image.

2

Name of the spirit reviewed.

“yo” means “Years Old” and indicates how many years the product has been matured. If there is no indication of that, it is because the producer didn't declare it.

KAVALAN Solist Fino Sherry 2

COUNTRY Taiwan ABV - PROOF 57.8% | 115.6 PRICE $$$$

NOSE

Ripe fruit, with rich plum notes, to gether with honey and a mix of exotic fruit, including coconut. Then cocoa.

PALATE

Exotic fruit, caramel and honey, along with rich white pepper notes and orange zest.

FINISH

Long persistence. White pepper, cocoa and walnut. A touch of orange peel.

Complex and incredibly rich, it is a very satisfying whisky.

3

• COUNTRY: where the spirit is made.

• ABV-PROOF: percentage of alcohol contai ned in the spirit.

• PRICE: $ less than $50 $$ between $50 and $100 $$$ between $100 and $250 $$$$ above $250

4

The tasting is divided in three parts: what is perceived to the nose, to the palate and in the finish. The final rows describe the overall experience that brought to the rating.

5

Rating scale: 95-100 memorable and excellent in every detail. 90-94 great quality and highly satisfying. 86-89 high quality and very plea sant. 81-85 decent, delivering a good dram . Less than 80 not recommended.

4 5
3
94 86 #4-2022 CigarsLover Magazine SPIRITS BLIND TASTING

400+

SPIRITS TESTED YEARLY

INTERACTIVE PAGE

Rum

The chosen 12

Dodici prodotti provenienti da nove diversi paesi produttori si incontrano in questa degustazione alla cieca, che include rum che vanno da meno di 50 euro a ben oltre i 250.

Results

Quattro dei dodici rum testati hanno registrato 91 punti o un punteggio superiore. Un paio hanno un prezzo inferiore ai 100 euro.

88 #4-2022 CigarsLover Magazine SPIRITS
BLIND TASTING

SPIRITS BLIND TASTING

ROYAL CANE New Yarmouth

COUNTRY Jamaica ABV - PROOF 60.3% | 120.6

NOSE

$$$$

Sprigiona un tripudio di panbrioche, vaniglia, caramello, frutta secca to stata e oli essenziali di agrumi.

PALATE

Caramello, frutta secca ricoperta di cioccolato, pepe bianco e spezie pic canti. Sentori agrumati e floreali.

FINISH

Lungo. Agrumi caramellati e spezie. Note minerali, tabacco, grafite e tè.

Un rum fenomenale per l’equilibrio tra potenza ed eleganza.

MONTEBELLO

Year Old

-

Guadeloupe

42% | 84

NOSE

$$

Resina di legno, succo di canna, mar zapane e uvetta. Un tocco di miele di castagno. Poi olive.

PALATE

Frutta matura esotica, pepe bianco, miele e note vegetali. Poi quercia e cera. Sentori di cacao.

FINISH

Lungo. Pepe bianco, note vegetali, note legnose tostate. Prugne.

Complesso e profondo, con un profi lo aromatico ampio.

PÈRE LABAT

Dominican Rep.

43% | 86

NOSE

$$

Menta e mentolo. Echi di frutta gial la. Poi la componente vegetale spicca ancora di più. Punte di liquirizia.

PALATE

Frutta cotta, mentolo e chiodi di garofano. Legno, confetto e miele. Scorza di arancia e limone. Cacao.

FINISH

Lunga persistenza. Spezie del legno, note vegetali e miele.

Paletta aromatica di struttura e tutt'altro che comune. Complesso.

92
94
PRICE
1994 COUNTRY
ABV - PROOF
PRICE
Xo
93 COUNTRY
ABV
PROOF
PRICE
8
89#4-2022 CigarsLover Magazine

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FIND SPIRITS

INTERACTIVE PAGE

SPIRITS BLIND TASTING

SWELL DE SPIRITS Barbados 2006

COUNTRY Barbados ABV - PROOF 60.6% | 121.8 PRICE $$$

NOSE

Dominano gli esteri, ma il lungo invec chiamento irregimenta frutta esotica, legno, tabacco, spezie e marasche.

PALATE

Pepato. Si percepiscono le sfumatu re della frutta secca tostata, praline caramellate e un eco agrumato.

FINISH

Lungo. Spezie del legno, tabacco, ca ramello, cannella, e agrumi canditi.

Un’ottima espressione indipendente della tradizione Foursquare.

LES FRÈRES DELA CÔTE ex-Moscatel 2022

COUNTRY Jamaica ABV - PROOF 65.1% | 130.2 PRICE $$

NOSE

Si può percepisce la frutta esotica, con cocco, mango candito, polvere di caffè e cioccolata.

PALATE

Note di mango candito, caffè-latte, cocco essiccato, e il delicato agro dolce del Moscatel.

FINISH

Lungo e speziato, quasi masticabile la sensazione ancora di mango e le note dolcemente ossidative del Moscatel.

Strutturato e intenso.

CHALONG BAY Double barrel new french oak ex-Armagnac

COUNTRY Thailand ABV - PROOF 47% | 94 PRICE $$

NOSE

Al naso il visou è preponderante con note umide, salmastre, e leggermente pungenti.

PALATE

Al palato è caldo, viscoso, con note di liquirizia salata, salvia, miele di timo, pepe bianco.

FINISH

Il finale lungo e intenso di visou, spe zie pepate, e note salmastre.

Un sorprendente agricolo dalla Tai landia che non manca di stupire.

89
88
91
92 #4-2022 CigarsLover Magazine

SPIRITS BLIND TASTING

FLOR DE CANA 20 Year Old 130th anniversary

COUNTRY Nicaragua ABV - PROOF 45% | 90 PRICE $$

NOSE

Frutta rossa e noce, con cioccolato fondente e ciliegie sotto spirito. Se guono spezie del legno.

PALATE

Frutta rossa, miele, legno stagionato, ciliegie sotto spirito. Cioccolato fon dente, vaniglia e sfumature vegetali.

FINISH

Lungo. Frutta rossa e miele, spezie del legno e cioccolato fondente.

Profilo aromatico intenso, profondo e avvolgente. Complesso.

ZACAPA La Doma

COUNTRY Guatemala ABV - PROOF 40% | 80 PRICE $$$

NOSE

Sentori tostati e caramellati, vaniglia, noci pecan e sciroppo d’acero. Are ando, note minerali e zest d’arancia.

PALATE

Aromi tostati e caramellati. Si confer mano le noci pecan, sciroppo d’acero e tanta vaniglia.

FINISH

Il finale è medio di sentori vanigliati e caramellati.

La ricchezza delle botti ex-bourbon fa mostrare i muscoli allo Zacapa.

LABOURDONNAIS

COUNTRY Mauritius

- PROOF 42% | 84 PRICE $$

NOSE

Fresco visou, ben ammorbidito da note di legno e spezie dolci.

PALATE

Note vegetali che si affiancano ad agrumi canditi, miele di acacia, e poi nocciole.

FINISH

Medio. Vegetale con le spezie nobili del legno che si rincorrono.

Un ottimo rum mauriziano sapiente mente invecchiato.

88
87
87
ABV
Xo
93#4-2022 CigarsLover Magazine

SPIRITS

TASTING

PASADOR DE ORO

NOSE

Spezie del legno con note tostate, cioccolato, frutta esotica (mango e papaya) e un tocco vegetale.

PALATE

Morbido e rotondo, con note di miele e caramello a cui segue un tocco più speziato e leggermente mentolato.

FINISH

Medio. Echi tostati e di legno nobile con la menta a dare freschezza.

Unisce la tradizione dei ron spagnoli all’eleganza dei cognac.

NOSE

Sentori vinosi, con marmellata di uva, prugne e chiodi di garofano. Una nota più secca di tabacco e noci pecan.

PALATE

Note sherried con uvetta, maraschi no, cioccolata e una nota più amari cante di tabacco.

FINISH

Medio. Tabacco, prugna e noce pe can. Delicatamente dolce.

Un blend sapientemente dosato nell’uso delle botti e dello zucchero.

CANEROCK

NOSE

Olfatto carico da rum speziato con note di vaniglia, cannella, cocco e un tocco di patchouli.

PALATE

Vaniglia e cannella, ma soprattutto cocco, un lieve cenno di cioccolato al latte e brioche.

FINISH

Medio. Dominato da note di legno dolce e Bounty.

Un rum dolce dal profilo carico ed esuberante.

85 COUNTRY Guyana ABV - PROOF 40% | 80 PRICE $ DOS MADERAS PX 5+5
83 COUNTRY Jamaica ABV - PROOF 40% | 80 PRICE $
86 COUNTRY Guatemala ABV - PROOF 40% | 80 PRICE $ EL
Xo 94 #4-2022 CigarsLover Magazine
BLIND

Whisky

The chosen 12

Quattro sono i paesi produttori che partecipano a questo blind tasting di whisky. Ci sono alcune novità e alcuni im bottigliamenti della gamma principale.

Results

Quattro whisky hanno raggiunto il livello di 90 punti. Due provengono dagli Stati Uniti, uno dalla Scozia e uno dalla Nuova Zelanda.

96 #4-2022 CigarsLover Magazine SPIRITS
BLIND TASTING

SPIRITS BLIND TASTING

LEDAIG

Year Old

COUNTRY Scotland ABV - PROOF 46.3% | 92.6

NOSE

$$$

Note affumicate, brezza marina e un tocco fruttato. Poi spezie del legno, pepe nero e legno di quercia.

PALATE

Affumicato, con scorza d'arancia, spezie, sherry e chicchi di caffè to stati. Brezza marina e liquirizia.

FINISH

Finale lungo. Fumé, brezza marina e liquirizia.

Ricco, strutturato ed esplosivo. Ap pagante e ricco.

RESERVOIR Holland's Milkman

COUNTRY U.S.A.

- PROOF 53.5% | 107

NOSE

$$$

Legno, note tostate, noci pecan, sci roppo d'acero e toffee. Poi un mix di noci ed erbe balsamiche. Malto.

PALATE

Quercia, miele e noce pecan. Lievi erbe balsamiche. Poi cacao. Per ulti me, delle nuance affumicate.

FINISH

Quercia, miele e noce pecan. Lievi erbe balsamiche. Poi cacao. Per ulti me, delle nuance affumicate.

Avvolgente e di lunga persistenza.

THE OAMARUVIAN

Years Old 100

COUNTRY New Zealand

- PROOF 50% | 100

NOSE

$$

Uva sultanina, fragola e datteri. Alcu ne note erbacee rinfrescano l'intero profilo aromatico.

PALATE

Note di frutta rossa. Arancia rossa e i suoi oli essenziali e una percezione astringente.

FINISH

Medio-lungo. Frutta rossa e note di oli essenziali di arancia.

Esperienza unica. Caldo e interes sante, dinamico e succoso.

92
ABV
PRICE
91
ABV
PRICE
18
93
PRICE
18
97#4-2022 CigarsLover Magazine

SPIRITS

WOODFORD RESERVE

Double Oaked

COUNTRY U.S.A.

ABV - PROOF 45.2% | 90.4 PRICE $

NOSE

Profumi di frutta, insieme a rovere e miele. Poi cioccolato fondente e sen tori di tostato.

PALATE

Spezie di quercia, vaniglia, caramello e legno. C'è un tocco di nocciola.

FINISH Medio-lungo. Note di legno, vaniglia e miele.

Ricco, appagante e ben equilibrato. Particolarmente rotondo.

ARDNAMUR CHAN

AD/02.22

COUNTRY Scotland ABV - PROOF 58.7% | 117.4 PRICE $$

NOSE

Torba minerale, crema di limone, note saline, sentori di erbe officinali e brezza marina. fumoso.

PALATE

Aromi di torba, affumicato e spezia to, con scorza di limone. Un tocco di erbe medicinali e brezza marina.

FINISH

Medio-lungo. Erbe medicinali, torba e scorza di limone. Affumicato.

Buona struttura. La torba è ben inte grata nel profilo aromatico.

DAD'S HAT Finished in Vermouth Barrels

COUNTRY U.S.A. ABV - PROOF 47% | 94 PRICE $

NOSE

Menta, vaniglia e legno. Poi scorza d'arancia, cannella, pepe bianco e noci pecan. Un tocco di fichi secchi.

PALATE

Scorza d'arancia con cannella, vani glia e pepe bianco. Sentori di cuoio e rovere tostato. Liscio.

FINISH

Finale medio lungo. Pepe bianco, va niglia e menta ricca.

Ben equilibrato. Interessante e sem plice da apprezzare.

88
90
89
98 #4-2022 CigarsLover Magazine
BLIND TASTING

SPIRITS BLIND TASTING

Old

ARDBEG

THREE SHIPS

Year Old

NOSE

Note di mela, pesca e albicocca, con scorza di limone. In qualche modo floreale. Un pizzico di sale e zenzero.

PALATE

Minerale all'ingresso, sapido ma fre sco, con zenzero. Note di frutta gialla con richiami di ciliegia acerba.

FINISH

Medio. Una nota cremosa di frutta gialla e di cioccolato al latte.

Prodotto diretto, piacevole e sempli ce da gustare.

NOSE

Sentori marini e scorza di limone. Un accenno di fumo con caramello. Timo ed erbe aromatiche fresche.

PALATE

Sapido e minerale. Cremoso, con ca ramello e frutta gialla bruciata.

FINISH

Medio. Pulito e dolce, frutta gialla bruciata.

Facile da bere e da gustare, con un profilo aromatico piuttosto semplice.

92.6

NOSE

Torba, scorza di limone e crema pa sticcera. Legno, sentori di vernice per legno e vaniglia. Un tocco di menta.

PALATE

Vaniglia, scorza di agrumi (ora più ricca), torba e spezie di legno, oltre a ricche note affumicate e tostate.

FINISH

Medio-lungo, con spezie, note tosta te e torbate. Leggermente dry.

Profilo gustativo abbastanza ampio, di buona intensità e persistenza.

87 COUNTRY Scotland ABV - PROOF 48% | 96 PRICE $$ GLENALLACHIE 12 Year
86 COUNTRY Scotland ABV - PROOF 46% | 92 PRICE $$$
Scorch
86 COUNTRY South Africa ABV - PROOF 46.3% |
PRICE $
12
99#4-2022 CigarsLover Magazine

SPIRITS

TASTING

LAPHROAIG

10 Year Old Sherry Cask Finish

COUNTRY Scotland ABV - PROOF 48% | 96 PRICE $$

NOSE

Torba, note affumicate, sherry e un mix di note medicinali e mentolate. Poi bacon e brezza marina.

PALATE

Note torbose e aromi vegetali, sup portati da note di sherry, legno e ci liegie sotto spirito. Spezie di legno.

FINISH

Medio. Piuttosto balsamico, con mentolo e torba. Affumicato.

Ricco e fresco, ma non così struttu rato né complesso.

WOLFBURN Love Potion

COUNTRY Scotland ABV - PROOF 46% | 92 PRICE $$

NOSE

Torba minerale, spezie di legno, scor za di cedro e crema pasticcera. A se guire note tostate. Balsamico.

PALATE

Pepe nero, legno e vaniglia. Legger mente dry. Torbato e affumicato. Nuaces di miele. Buccia di cedro.

FINISH

Media persistenza. Spezie del legno, torba e vaniglia.

Il profilo gustativo non è dei più ampi, ma è armonico e ben equilibrato.

ROYAL BRACKLA

12 Year Old

COUNTRY Scotland ABV - PROOF 40% | 80 PRICE $$

NOSE

Profumi di frutta matura, tra cui spic cano la mela renetta e. Poi sidro e un tocco di miele.

PALATE

Più caldo e più scuro con mele rosse cotte, frutta secca tostata, legger mente salmastra.

FINISH

Finale medio con chips di banana, albicocche secche e un filo di fumo.

Carattere frizzante e beverino garan tito da un ottimo equilibrio.

86
85
86
100 #4-2022 CigarsLover Magazine
BLIND

Legend

All the information inside the blind tastings

To place cigars inside of an ample rating scale, we adopt a scoring system made of 100 points. The rating of each cigar is made by the average given score by the reviewers. Blind tasting means every cigar is smoked without knowing what the cigar is. No information about the brand, blend or size are given. This is the only way to evaluate cigars objectively.

ADVENTURA

Royal Return King’s Gold Robusto

COMPLEX AND RICH

It releases cocoa and citrus, enriched with ear th and a touch of incense. The base is honeyed. Then, it continues with spicy notes of white pep per, which gradually become more intense, culmi nating in hot spices.

MEXICO

FILLER

Cigar picture.

Cigar tasting notes: the flavor profile delivered throught the smoke.

Rating scale: 95-100 memorable and excellent in every detail. 90-94 great quality and highly satisfying. 86-89 high quality and very pleasant. 81-85 decent, delivering a good smoke . Under 80 not recommended.

Flag identifying the country where the cigar is made.

Cuba

Dominican Rep. Nicaragua Honduras

U.S.A.

Costa Rica

STRENGTH: described on a scale from “

(lightest) to

(strongest).

SIZE: ring gauge (1/64 of inch) and legnth, written in both millimiters and inches.

PRICE: cigar price in US Dollar and Euro.

WRAPPER: the external leaf.

BINDER: the leaf under the wrapper.

FILLER: the leaves inside the cigar.

102 #4-2022 CigarsLover Magazine CIGARS BLIND TASING
Italy Philippines Cina Panama
Brazil Mexico
STRENGTH • • • • SIZE 52x127mm (5″) PRICE $ 13.5 | € 13.5 WRAPPER U.S.A. BINDER
DOMINICAN REP., NICARAGUA, U.S.A. 95
1 2 3 4 5
1 2 5 3 4 •
•”
“ • • • • •”

Gordo

The chosen 12

Quattro paesi produttori sono presenti in questo blind ta sting di Gordo: Repubblica Dominicana, Honduras, Messico e Nicaragua.

Results

Due sigari hanno raggiunto la soglia dei 90 punti, uno è messicano e l'altro honduregno. Che duo!

103#4-2022 CigarsLover Magazine

CASA 1910 JILGUERO

INTENSO

Il sigaro si apre con una combinazione di legno e pepe. Più avanti si aggiungono note di caffè tosta to. Il fumo è denso e copioso per tutto l'arco della fumata.

ALADINO CAMEROON GORDO

EQUILIBRATO E COMPLESSO

Le note di cuoio e caffè costituiscono gli aromi principali del bouquet, supportati da note di can nella, noci e tè.

GILBERT DE MONTSALVAT REVOLUTION STYLE GORDO

ROTONDO

Note di cracker, mandorle, cuoio e legno, lasciano il posto agli aromi affumicati. Si aggiungono poi il pepe, e il pane.

UNDERCROWN SHADE GORDITO

CREOMSO

Il sigaro sprigiona un mix di fieno, pane e leggeri aromi di nocciola. Risulta mite in termini aromati ca, ma particolarmente cremoso.

STRENGTH • • SIZE 60x165mm (6 ½”) PRICE $ 11 | €WRAPPER HONDURAS BINDER HONDURAS FILLER HONDURAS 90
STRENGTH • • • SIZE 60x152mm (6”) PRICE $ 17.9 | €WRAPPER MEXICO BINDER NICARAGUA FILLER NICARAGUA 90
STRENGTH • • • • SIZE 60x152mm (6”) PRICE $ - | € 8.9 WRAPPER ECUADOR BINDER DOMINICAN REP. FILLER NICARAGUA 89
STRENGTH • • SIZE 62x152mm (6”) PRICE $ 11.8 | € 11.1 WRAPPER ECUADOR BINDER ECUADOR FILLER DOMINICAN REP. NICARAGUA 87 104 #4-2022 CigarsLover Magazine CIGARS BLIND TASTING

FREUD SUPEREGO MAGNUM

INTENSO

Il profilo aromatico del sigaro è ben strutturato, con note di espresso, cuoio e rovere. Nella secon da metà si aggiungono aromi di noci tostate.

PSYKO SEVEN NICARAGUA GORDO

BILANCIATO

Il profilo aromatico offre note di pepe nero, insie me a cuoio, terra e noce. Nella ripresa, nella parte centrale, si aggiunge una vena balsamica. Il finale è tostato, con caffè espresso.

EREZ HABANO GORDO

MONODIMENSIONALE

Cannella e note minerali sono gli aromi principali durante per tutto l'arco di fumata, senza molte va riazioni. La seconda metà diventa piuttosto secca.

EL VIEJO CONTINENTE MAXIMUM

PIUTTOSTO PIATTO

La prima metà del sigaro è composta da note di legno bagnato e noci, con una sfumatura acida. Il profilo si involve nella seconda parte.

STRENGTH • • • • SIZE 60x152mm (6 ¼”) PRICE $ 7.3 | € 7 WRAPPER ECUADOR BINDER NICARAGUA FILLER NICARAGUA 80
STRENGTH • • • SIZE 60x152mm (6”) PRICE $ 9.5 | € 11.5 WRAPPER NICARAGUA BINDER NICARAGUA FILLER NICARAGUA 84
STRENGTH • • • • SIZE 60x152mm (6”) PRICE $ 18 | €WRAPPER ECUADOR BINDER ECUADOR FILLER DOMINICAN REP. NICARAGUA 86
STRENGTH • • • SIZE 58x152mm (6”) PRICE $ 9.6 | €WRAPPER DOMINICAN REP. BINDER DOMINICAN REP. FILLER DOMINICAN REP. 80 105#4-2022 CigarsLover Magazine

Toros

The chosen 12

Alcune novità e dei classici sono presenti in questo blind tasting di Toros. Tre sono i paesi produttori coinvolti.

Results

I punteggi di due sigari raggiungono il livello di 90 punti. Uno è un dominicano e l'altro un nicaraguense.

106 #4-2022 CigarsLover Magazine CIGARS BLIND TASTING

BLIND TASTING

HIRAM & SOLOMON REVIVAL TORO

COMPLESSO ED EQUILIBRATO

Nella prima metà, il profilo aromatico è costituito da un mix di noce, caffè e pepe. Note di cereali si aggiungono in seguito, assieme alle sfumature di cuoio che appaiono nel finale.

STILLWELL STAR BAYOU NO. 32

UNICO

Emana un fumo dolce, con spezie, legno e note ve getali. Si aggiungono poi pepe bianco e un tocco balsamico, assieme a una ricca vena di cuoio, che completa il profilo aromatico.

LA AURORA

115 ANNIVERSARY TORO

RICCO E RAFFINATO

Note tostate di caffè e cuoio, con un pizzico di cacao in polvere. Successivamente aromi vege tali e di noce arricchiscono il profilo gustativo.

BALMORAL ANEJO XO CONNECTICUT GRAN TORO

EQUILIBRATO E CREMOSO

Le note tostate aprono la fumata, seguite da aro mi di cuoio e cereali. Nella seconda metà, vira su pepe, crackers e note vegetali.

SIZE

DOMINICAN REP. U.S.A.

STRENGTH • •
54x152mm (6”) PRICE $ 11 | € 9 WRAPPER BINDER FILLER 90
STRENGTH • • • SIZE 52x152mm (6”) PRICE $ 14 | €WRAPPER ECUADOR BINDER ECUADOR FILLER
92
STRENGTH • • • SIZE 54x146mm (5 ¾”) PRICE $ 10.5 | € 9.4 WRAPPER ECUADOR BINDER BRAZIL FILLER BRAZIL, DOM. REP. NICARAGUA 90
STRENGTH • • SIZE 52x152mm (6”) PRICE $ 12.5 | €WRAPPER ECUADOR BINDER MEXICO FILLER NICARAGUA, U.S.A. 91 CIGARS
107#4-2022 CigarsLover Magazine U.S.A. ECUADOR DOMINICAN REP., U.S.A.

CICCO ANIVERSARIO 1965 LIGA NO.4 TORO

EQUILIBRATO E SAPORITO

Pepe e legno sono affiancati da aromi di fieno e anacardi. La seconda parte di fumata vira su note di pane tostato, cereali e legna.

CRUX EPICURE HABANO TORO

INTENSO AND ROTONDO

La fumata si apre con aromi vegetali e di nocciola. Seguono cannella, fieno e legno, con il fumo che diventa piacevolmente sapido verso il finale.

NOMOS

PARTICOLARMENTE ROTONDO

Un mix di caffè, noci e legno compongono il profilo aromatico nella prima metà. Il profilo rimane inva riato per la maggior parte della fumata, ma verso la fine, si aggiunge un aroma di agrumi.

WEST TAMPA TOBACCO CO. BLACK TORO

INTENSO

La prima metà della fumata è caratterizzata da note corpose di pepe, cappuccino e sfumature floreali. Nella seconda metà si aggiunge una nota legnosa.

NAT
STRENGTH • • • SIZE 52x152mm (6”) PRICE $ 8 | €WRAPPER ECUADOR BINDER NICARAGUA FILLER NICARAGUA 90
STRENGTH • • • SIZE 56x152mm (6”) PRICE $ 14.25 | €WRAPPER CAMEROON BINDER INDONESIA FILLER DOMINICAN REP., NICARAGUA 89
STRENGTH • • • SIZE 52x159mm (6 ¼”) PRICE $ 12.5 | €WRAPPER NICARAGUA BINDER NICARAGUA FILLER NICARAGUA 90
STRENGTH • • • • SIZE 52x152mm (6”) PRICE $ 10 | €WRAPPER ECUADOR BINDER NICARAGUA FILLER NICARAGUA 89 108 #4-2022 CigarsLover Magazine CIGARS BLIND TASTING

CROWNED HEADS

For the old, for the new, for in each of us.the epicure

PRICE

88
CONVICTION IS WHAT CARRIES US TOWARD NEW ADVENTURES.
chateaudiadem.com
CIGARS BLIND TASTING

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CIGARS YEAR of the

INTERACTI VE PAGE
WINTER 2020 CIGAR & CHAMPAGNE PAIRINGS - TRUFFLE - HIGHEST PROOF BEERS - THE MEDALS OF WINE - HOT CHILI BEST RUM & WHISKY OF 2020 - BOTTLED IN BOND - BLENDED WHISKY - BLOOD AND SAND - GLENCAIRN
2020
EPILOGUE - SAINT LUIS REY - RICKY RODRIGUEZ - THE FUTURE OF LOUNGES - NICHOLAS MELILLO - CIGAR AWARDS BEST 50

Lonsdale

The chosen 12

Sono coinvolti quattro paesi. Ci sono alcune nuove uscite e alcuni classici cubani. Questo formato sta diventando un po' più popolare negli ultimi tempi.

Results

Si distinguono tre prodotti. Uno viene dalla Repubblica Do minicana, uno dall'Honduras e uno dal Nicaragua. Quest'ul timo è il vincitore, sprigionando una fumata degna di nota.

112 #4-2022 CigarsLover Magazine CIGARS BLIND TASTING

BLIND TASTING

TODOS LAS DIAS THICK LONSDALE MAS FUERTE

INTENSO E BILANCIATO

Terra, cuoio e pepe nero aprono la fumata. Si ag giungono poi aromi di erbe, legno e noci. La se conda parte si fa più speziata e note balsamiche chiudono la fruizione.

ALADINO CAMEROON LONSDALE

COMPLESSO E ROTONDO

Il profilo aromatico ruota attorno a legno invec chiato, spezie e cannella. Gli aromi centrali sono uniti da note di noce, erbe aromatiche e sfumature vegetali.

LONDON GOLD SERIES LONSDALE

EQUILIBRATO E SAPORITO

Il pepe nero è l'aroma principale e indiscusso. Il profilo aromatico è completato da note di caffè, cuoio e nocciola. Note piccanti di peperoncino chiudono la fumata.

MONTECRISTO NO. 1

BEN BILANCIATO

Emana aromi di legno, con note di sottobosco e un tocco di pepe bianco. Ci sono anche dei sentori ve getali, soprattutto nella seconda parte di fumata.

J.
STRENGTH • • • • SIZE 42x165mm (6 ½”) PRICE $ 19 | €WRAPPER ECUADOR BINDER ECUADOR FILLER DOMINICAN REP. 90
STRENGTH • • • SIZE 43x152mm (6”) PRICE $ 8 | €WRAPPER HONDURAS BINDER HONDURAS FILLER HONDURAS 91
STRENGTH • • • • SIZE 46x152mm (6”) PRICE $ 13.25 | € 12.4 WRAPPER NICARAGUA BINDER NICARAGUA FILLER NICARAGUA 92
STRENGTH • • • • SIZE 42x165mm (6 ½”) PRICE $ - | € 14.4 WRAPPER CUBA BINDER CUBA FILLER CUBA 89 CIGARS
113#4-2022 CigarsLover Magazine

BLIND TASTING

ROMEO Y JULIETA CAZADORES

DIRETTO

Intense note di cuoio e pepe nero sono arricchite da legno, spezie piccanti e terra. Le spezie si fanno più pronunciate nella seconda parte, e il finale si chiude con un tripudio di peperoncino e pepe.

AGANORSA LEAF GUARDIAN OF THE FARM CERBERUS

LINEARE E EQUILIBRATO

Il profilo aromatico è costituito dalle spezie, con cannella, nocciola e legno. C'è anche un tocco dol ciastro percettibile in sottofondo.

ROOM 101

FARCE LONSDALE

PODEROSO

Sprigiona pepe nero, corteccia e un mix di spezie, con sfumature minerali. Nella seconda parte si ag giungono aromi di cacao, con sfumature legnose e di nocciola.

FERIO TEGO TIMELESS STERLING DALIAS

MENO PERFORMANTE NELLA SECONDA META'

Offre note tostate e legnose, assieme al pepe bian co. Nella seconda parte si aggiungono aromi di noce, ma il profilo aromatico tende a diventare un po' amaro. Note vegetali nel finale.

STRENGTH • • • • • SIZE 42x165mm (6 ½”) PRICE $ 10.5 | € 11 WRAPPER ECUADOR BINDER INDONESIA FILLER DOMINICAN REP., NICARAGUA, USA 87
STRENGTH • • • SIZE 43x165mm (6 ½”) PRICE $ 12.75 | €WRAPPER ECUADOR BINDER DOMINICAN REP. FILLER DOMINICAN REP. 85
STRENGTH • • • • SIZE 44x152mm (6”) PRICE $ 9.5 | €WRAPPER NICARAGUA BINDER NICARAGUA FILLER NICARAGUA 88
STRENGTH • • • • • SIZE 44x162mm (6 ⅜”) PRICE $ - | € 11.9 WRAPPER CUBA BINDER CUBA FILLER CUBA 89 114 #4-2022 CigarsLover Magazine CIGARS

Robustos

The chosen 12

I sigari presenti in questa degustazione alla cieca proven gono da cinque diversi paesi produttori: Cuba, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Honduras e Nicaragua.

Results

Sette dei Robusto testati hanno ottenuto almeno 90 pun ti. E' un qualcosa che non accade spesso ed è la prova di quanto sia eccellente la produzione al giorno d'oggi.

116 #4-2022 CigarsLover Magazine CIGARS BLIND TASTING

BLIND TASTING

ROMEO Y JULIETA LINEA DE ORO HIDALGOS

RICCO E CREMOSO

Sviluppa legno pregiato, pepe bianco e chicchi di caffè tostati. Poi, note balsamiche e di cuoio arric chiscono la fumata, insieme a sfumature di noce.

DIAMOND CROWN BLACK DIAMOND RADIANT

BALANCIATO E COMPLESSO

Aromi di cioccolato fondente, caffè e note mine rali compongono il profilo nella prima metà. Nella seconda metà si aggiungono pepe, noce e legno.

LA AURORA 1903 CAMEROON ROBUSTO

EVOLUTIVO E STRUTTURATO

Nella prima metà si percepiscono legno, pepe e caffè, uniti da uvetta e sfumature vegetali. Il profilo diventa più pronunciato e si aggiunge una nota di caramello.

OLMEC CLARO ROBUSTO

PODEROSO E RICCO

Offre note terrose e di nocciola, con pepe nero. Sentori di cappuccino e caffè sono seguiti da erbe balsamiche. Il legno stagionato completa il profilo aromatico.

STRENGTH • • • • • SIZE 50x127mm (5”) PRICE $ 13.5 | €WRAPPER NICARAGUA BINDER MEXICO FILLER NICARAGUA 91
STRENGTH • • SIZE 50x127mm (5”) PRICE $ 7 | € 6.8 WRAPPER ECUADOR BINDER ECUADOR FILLER DOMINICAN REP., NICARAGUA 92
STRENGTH • • • • SIZE 54x127mm (4 ½”) PRICE $ 18 | €WRAPPER U.S.A. BINDER DOMINICAN REP. FILLER DOMINICAN REP. 93
STRENGTH • • • SIZE 57x125mm (4 ⅞”) PRICE $ - | € 55 WRAPPER CUBA BINDER CUBA FILLER CUBA 93 CIGARS
117#4-2022 CigarsLover Magazine

GRAN HABANO XX ANIVERSARIO E. LIMITADA EL SUEÑO

CREMOSO

Il profilo aromatico nella prima metà del sigaro è costituito da un mix di cracker, cannella e legno. Nella seconda metà si aggiunge la nocciola.

MONTECRISTO EDMUNDO

RICCO E APPAGANTE

Sviluppa note di terra, legno e spezie, dove spicca il pepe nero. Nella seconda parte si aggiungono anche note di cuoio e caffè tostato.

STOLEN THRONE CROOK OF THE CROWN

BILANCIATO E INTENSO

Note balsamiche e minerali lasciano il posto ad aromi di cacao e noci. Nella seconda metà si ag giungono legno fresco e un mix di spezie.

BRUN DEL RE 1787 RAIN FOREST LONG ROBUSTO

RAFFINATO

Sprigiona un mix di terra bagnata e sfumature di caffè. Nella seconda metà, legno e pepe nero si uniscono al profilo aromatico.

STRENGTH • • • SIZE 52x135mm (5 ⅜”) PRICE $ - | € 18 WRAPPER CUBA BINDER CUBA RICA FILLER CUBA 90
STRENGTH • • • • SIZE 52x127mm (5”) PRICE $ 14 | €WRAPPER NICARAGUA BINDER NICARAGUA FILLER COLOMBIA, NICARAGUA, PERU 90
STRENGTH • • • • SIZE 50x140mm (5 ½”) PRICE $ 14 | €WRAPPER MEXICO BINDER INDONESIA FILLER INDONESIA, NICARAGUA 90
STRENGTH • • • SIZE 50x140mm (5 ½”) PRICE $ - | € 9 WRAPPER COSTA RICA BINDER COSTA RICA FILLER COSTA RICA 88 118 #4-2022 CigarsLover Magazine CIGARS BLIND TASTING

CIGARS BLIND TASTING

SAINT LUIS REY REGIOS

CREAMOSO

Offre legno di cedro, cuoio e terra, insieme ad alcu ne spezie. Nella seconda parte si passa ad aromi di caffè tostato, cappuccino e pepe nero.

AGANORSA LEAF

LA VALIDATION HABANO

COMPLESSO E ROTONDO

Un mix di noci e legno si sprigiona sin dai primi puff. Seguono aromi di caffè e cereali. Il fumo è cremoso e morbido al palato.

SIZE

FSG 20 ACRE FARM ROBUSTO

AFFILATO

La fumata si apre con mandorle e un mix di spezie. Nella seconda metà si aggiunge un aroma legno so, dove il fumo diventa sgradevolmente amaro.

SIZE

PARCERO BRAZIL ROBUSTO

RUSTICO

Il profilo aromatico è costituito principalmente da pepe nero e nocciola. Una nota di cuoio è percepi bile anche sullo sfondo durante il fumo.

SIZE

STRENGTH • • •
50x127mm (5”) PRICE $ - | € 5.2 WRAPPER BRAZIL BINDER MEXICO FILLER BRAZIL, DOMINICAN REP. 83
STRENGTH • •
54x133mm (5 ¼”) PRICE $ 12.4 | €WRAPPER U.S.A. BINDER NICARAGUA FILLER NICARAGUA, U.S.A. 83
STRENGTH • • • •
54x127mm (5”) PRICE $ 8.75 | €WRAPPER NICARAGUA BINDER NICARAGUA FILLER NICARAGUA 88
STRENGTH • • • SIZE 48x127mm (5”) PRICE $ - | € 10 WRAPPER CUBA BINDER CUBA FILLER CUBA 88
119#4-2022 CigarsLover Magazine

Credits

Cover page picture by: Jake Darwen

Plasencia's Secret picture by: Mario Amelio

Cigar Pouches picture by: Mario Amelio

PRod picture by: Jake Darwen

Josè Lamadrid Piedra picture by: Renz. A. Mauleon, Cubancigarwebsite.com

Pressure and Travel picture by: Renz. A. Mauleon

Pairings: picture by: Mario Amelio

Rye Whisky picture by: Mario Amelio

Cigars & Spirits picture by: Mario Amelio - Renz A. Mauleon

The Irish New Wave picture by: Renz. A. Mauleon

Bartender Competition picture by: Mario Amelio

Teerenpeli Distillery picture by: Teerenpely distillery

Dark’n' Stormy picture by: Nicola Cima Iced Beer picture by: Zac Mitchers

Chocolate and Salt picture by: pngkey.com

Abyssal Wines picture by: zhuanlan.zhihu.com

Blind tasting - Spirits picture by: Renz A. Mauleon

Blind tasting - Cigars picture by: Mario Amelio

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