Carte in tavola - dicembre 2016

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Anno XXX N 5 - dicembre 2016

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CARTE IN TAVOLA

PERIODICO DI APPROFONDIMENTO

Tavola pubblica Joint Venture CIR food Feltrinelli Sviluppo Aziende Viaggio della Memoria


Editoriale di Maria Elena Manzini, Responsabile Area Soci Ho recentemente partecipato ad un’iniziativa dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo su “Valori d’impresa, responsabilità sociale e innovazione”. Di tanti concetti espressi mi ha colpito particolarmente quello relativo al Bene Comune. In particolare il prof. Vittoria Coda dell’Università SDA Bocconi ha evidenziato come l’Impresa sia un bene comune, e, riprendendo Baden Powell “chi la gestisce lo deve fare al meglio per lasciarla migliore di quanto l’abbia trovata”. Anche Carlo Petrini, nel suo intervento conclusivo, ha sottolineato l’aspetto del bene comune, come elemento distintivo, perché è un bene superiore sia al privato che al pubblico. L’impresa, quindi, è un bene comune? Sì perché il bene comune è l'insieme delle condizioni di vita di una società, che favoriscono il benessere, il progresso umano, culturale, morale, economico di tutti i cittadini, nessuno escluso. CARTE IN TAVOLA Periodico trimestrale diffuso gratuitamente ai soci di CIR food. Chiuso in redazione il 20.12.16 Aut. Trib. RE n. 545 del 25/2/1983 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento postale 70% - CN/RE. Tassa riscossa - Taxe percue. Proprietà: CIR food Cooperativa Italiana di Ristorazione s.c. Via Nobel 19, 42124 Reggio Emilia Tel. 0522 53011, Fax 0522 530100 www.cirfood.com carteintavola@cirfood.com Direttore Responsabile: Maria Elena Manzini Comitato di Redazione: Giordano Curti, Daniela Fabbi, Maria Elena Manzini Redazione: Paola Di Franco, Emanuela Latini, Claudia Magrin, Silvia Marmiroli, Stefania Morozzi, Giorgio Olivieri, Antonella Salvatore, Marco Tamburini Hanno collaborato a questo numero: Maria Grazia Attianese, Valentina Bacchi, Elisa Castagnetti, Nicole Fardenzi, Giuliano Gallini, Matteo Garuti, Massimiliano Merenda, Dante Minguzzi, Lorenzo Minin, Cristina Rossetti In copertina: Red Scalo Milano Impaginazione e Stampa: Cooperativa Sociale L’Olmo Montecchio Emilia (RE)

Ed è evidente che l’impresa ha un ruolo fondamentale in questo progresso, perché è un soggetto economico, che ha i mezzi e le opportunità di realizzare uno sviluppo che sia allo stesso tempo imprenditoriale, umano e sociale. Imprenditoriale perché l’impresa deve avere come scopo principale quello di durare nel tempo, fornendo opportunità di progresso al maggior numero di persone possibili. Umano perché sono le persone a fare la differenza e le imprese che investono nelle persone ottengono risultati migliori. Sociale perché l’impresa opera all’interno di un sistema di relazioni e può quindi contribuire attivamente allo sviluppo delle comunità. Riflettendoci bene: l’impresa cooperativa non presenta già tutti questi aspetti? La cooperazione propone da sempre un’economia orientata al bene comune: intergenerazionalità, sostenibilità economica e ambientale, crescita culturale, dignità umana, equità e solidarietà, giustizia sociale e la cogestione democratica ne sono gli elementi fondamentali. Oggi la società richiede al mercato e alle imprese di possedere alcuni di quei valori che sono principi fondanti della cooperazione. La cooperazione non è un modello antico, è modernissimo: sui valori del bene comune, della responsabilità sociale, della sostenibilità gode di un importante vantaggio competitivo. Compito e responsabilità di ciascuno cooperatore e di noi tutti insieme è continuare ad alimentare con spirito innovativo questo vantaggio.

A partire dal 1° dicembre 2016 l'indirizzo del nostro sito web passerà da www.cir-food.it a www.cirfood.com e anche gli indirizzi e-mail di tutta la nostra organizzazione cambieranno da @cir-food.it a @cirfood.com (es: a.rossi@cir-food.it diventerà a.rossi@cirfood.com). Nessun cambiamento radicale: solo un aggiornamento per viaggiare più leggeri sul web (eliminando il trattino) e valorizzare l'identità sempre più internazionale della nostra cooperativa. L'indirizzo www.cir-food.it continuerà ad essere attivo e reindirizzerà in automatico le visite verso www.cirfood.com. Anche gli indirizzi di posta @cir-food.it continueranno a funzionare a tempo indeterminato.


Sommario

ATTUALITA'

Tavola Pubblica un anno dopo La cooperazione che guarda al futuro Speciale convegno Ristorazione 2016 Pasto domestico a scuola: cosa ne pensano i presidi?

mondo cir food

CIR food e Feltrinelli insieme per lo sviluppo di RED Viavai apre al S. Gerardo di Monza CIR food nutre il benessere delle imprese Making our Movies Dante: il Virgilio di Massimiliano Chiara Nasi Capitano dell’Anno 2016 Mensa nuova per le scuole di Loreto Dall’Adriatico a Modena Rinnovata la certificazione etica

sezioni soci

Alle radici d’Europa Le Cinque Terre in treno CIR food alla scoperta della Cappella degli Scrovegni A Ferrara al Festival di Internazionale Prossime iniziative

rubriche Senza acqua non c’è vita Ricetta

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attualita’ APPALTI

Tavola Pubblica un anno dopo A un anno dall’evento di Expo, il 4 novembre, a Roma, a Palazzo Giustiniani, una delle sedi del Senato della Repubblica, CIR food ha organizzato un dibattito su “come si comprano i servizi di ristorazione in Italia” L’iniziativa aveva un sapore particolare: era infatti una ripetizione della tavola rotonda organizzata l’11 Giugno del 2015 a Expo. Stessi relatori: Alessandro Botto, avvocato e docente Luiss Roma, Arturo Cancrini, avvocato e docente Università Tor Vergata, Eugenio Dalli Cardillo, avvocato specializzato in contrattualistica pubblica, Giuliano Gallini di CIR food, Michele Corradino Consigliere di Stato e Commissario Anac. E stesso moderatore: Luca Telese. Michele Corradino, per la verità, all’ultimo momento ha dovuto declinare l’invito causa l’emergenza terremoto del centro Italia che ha preteso il suo impegno. E’ stato sostituito dal dott. Vito Domenico Sciancalepore, consulente Anac e Vice Capo di Gabinetto del Ministero delle Politiche Agricole che ha dato prova di uguale competenza, cordialità e determinazione. La sala era piena: anche in questa seconda edizione più di cento persone, tra esperti del settore, giornalisti, funzionari pubblici, dirigenti di aziende di ristorazione e di servizi sono venuti ad ascoltare un convegno non paludato e

I relatori del convegno

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sincero, e che non ha avuto paura di entrare nel merito delle contraddizioni che ancora dominano il mondo della pubblica fornitura , nonostante da aprile sia diventato legge il nuovo codice degli appalti. Ha aperto il convegno Giuliano Gallini, Direttore Commerciale e Marketing CIR food dichiarando che il massimo ribasso non è uscito di scena, come promesso dal codice e da tante autorevoli linee guida di ministeri e enti di controllo e di indirizzo. “Si predica bene ma si razzola male – afferma Gallini - Con il trucchetto della formula a percentuale (il famigerato allegato P) le gare solo apparentemente vengono aggiudicate alla miglior qualità. Nel cinquanta per cento dei bandi pubblicati CIR food ha riscontrato che l’aggiudicazione, di fatto, è stata fatta al prezzo più basso.” Ma non è solo questa la criticità che abbiamo davanti, ha continuato Gallini. “La prima è data dal comportamento di alcune nuove centrali di acquisto regionali. Se è giusto diminuire le stazioni appaltanti per averne poche ma qualificate non bisogna però che queste nuove

centrali, per la non conoscenza delle realtà territoriali, bandiscano gare generiche dove viene chiesto di fare una offerta senza indicare dove, come, con quali attrezzature e così via”. CIR food e altre qualificate aziende si sono a volte rifiutate di partecipare, ma bisogna anche capire chi partecipa nonostante queste condizioni irrazionali: non si può smettere di lavorare e allora si tenta la fortuna. Infine c’è un dispositivo folle nel codice degli appalti: il criterio della rotazione per gare sotto la soglia di 700.000 euro anno. In pratica una ditta non può fornire lo stesso comune o casa di riposo pubblica per due anni di seguito, e secondo alcune interpretazioni addirittura in un quinquennio può fornire uno stesso cliente solo una volta. Quindi come si può costruire un rapporto virtuoso e di qualità con un simile criterio? Sui questi tre punti gli altri relatori hanno discusso con competenza e passione. Eugenio Dalli Cardillo ha chiesto ad Anac una linea guida specifica per la ristorazione, Alessandro Botto in coerenza con una visione li-


berale ha proposto invece un alleggerimento delle norme, Arturo Cancrini ha messo il dito sulle inefficienze della pubblica amministrazione e Vito Domenico Sciancalepore ha difeso il nuovo codice degli appalti e naturalmente l’Anac. Luca Telese non ha dovuto faticare per fare intervenire il pubblico in sala. In diversi hanno messo sotto accusa il nuovo codice, o le linee guida Anac, o la situazione non felice in cui continua a essere il mondo degli appalti. “Possibile, ha detto qualcuno, che in Italia non si affermi la prassi del “collaborative procurement” molto diffusa in altri paesi europei? Si tratta di un metodo che imposta le gare e le trattative su basi trasparenti e razionali, e non su una lotteria, una giocata a dadi come spesso invece oggi si riduce a essere una gara d’appalto. E’ la considerazione fatta anche da Chiara Nasi, Presidente CIR food, presente in sala. Nasi ha detto che ci vuole un cambiamento culturale che riavvicini fornitori privati e pubblica amministrazione, che ristabilisca un rapporto di fiducia e che dia la possibilità effettiva alle stazioni appaltanti di

scegliere il fornitore migliore, nell’interesse di chi fruisce il servizio, prima di tutto, ma anche dello sviluppo e della crescita dell’Italia. Conclusioni? Il solito dibattito inutile? No. Verso la fine del pomeriggio la discussione ha ripreso la proposta di Eugenio Dalli Cardillo di una linea guida specifica per i servizi di ristorazione, che sia chiara e che eviti i rischi del massimo ribasso, o della genericità o della rotazione. Ci vorrebbe un ban-

do e un disciplinare di gara tipo, sul quale le migliori imprese possano misurarsi seriamente, senza trucchi e senza lasciare la decisione al caso. CIR food ha promesso che lavorerà su questa ipotesi, ovviamente insieme alle associazioni di categoria, e che se troverà ascolto proverà a formulare una proposta. Forse tra un anno un’altra tavola rotonda potrà dichiarare che l’era del massimo ribasso è finalmente tramontata.

www.ilgiornaledelcibo.it

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edizione

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NOV 2016 ore 14.00

tavola pubblica un anno dopo

come si comprano i servizi di ristorazione in italia Conduce Luca Telese

Senato della Repubblica Palazzo Giustiniani, Sala Zuccari Via della Dogana Vecchia, 29 Roma CARTE IN TAVOLA 2016 Numero 5

CIR food è Lieta di invitarLa ad un’occasione di dibattito e di confronto sulle dinamiche che regolano il sistema

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attualita’

COOPERAZIONE

La cooperazione che guarda al futuro A Bologna dal 7 al 9 ottobre 2016 il mondo cooperativo ha chiamato a raccolta economisti, intellettuali, istituzioni e Premi Nobel per la prima Biennale dell’Economia Cooperativa Per l’avvio delle celebrazioni dei 130 anni, Legacoop ha coinvolto moltissimi ospiti in tre giorni ricchi di incontri, eventi e dibattiti sul contributo della cooperazione italiana al raggiungimento dei 17 obiettivi fissati dall’Onu per lo sviluppo sostenibile. Intorno a questo tema si è sviluppata la prima Biennale dell’Economia Cooperativa, che ha portato a Bologna personalità di rilievo internazionale. Fra questi, il premio Nobel Joseph Stiglitz, gli economisti Jean Paul Fitoussi e Jeremy Rifkin, l’Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Federica Mogherini, Don Luigi Ciotti, l’ex Presidente della Commissione Europea Romano Prodi. Tutti concordi sul fatto che un’economia funziona meglio se si basa su solidarietà e giustizia sociale. Le disuguaglianze, al contrario, sono frutto di scelte politiche ed esistono alternative. Anche la politica ha dimostrato attenzione per questo appuntamento, con la presenza dei Ministri Paolo Gentiloni, Maurizio Martina e Giuliano Poletti. Senza dimenticare l’arrivo per

La mostra allestita in occasione della Biennale

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la giornata inaugurale del Presidente Emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha ricordato l’importanza della “trasparenza e moralità dei comportamenti”, evidenziando il contributo del mondo cooperativo al superamento della crisi economica. Anche il mondo della cultura e dello spettacolo ha fatto sentire la sua voce, partecipando al “Sillabario della Cooperazione”, un reading cooperativo che ha visto protagonisti, per citarne soltanto alcuni, Dario Vergassola, Luca Mercalli, Stefano Bartezzaghi, Giorgio Diritti, Teresa De Sio, Massimo Cirri, Silvia Avallone. Ognuno si è misurato con le parole chiave della cooperazione: armonia, cambiamento, creatività, condivisione, partecipazione, dignità, responsabilità, sostenibilità, futuro, accoglienza, insieme, integrazione. Sull’importanza del dialogo e dell’integrazione si sono confrontati Mons. Franco Perazzolo, l’imam della Comunità religiosa Islamica italiana, Yahya Pallavicini, con Sira Fatucci della Comunità Ebraica Italiana e conil

Uno degli incontri della Biennale della Cooperazione

pastore valdese Michel Charbonnier, membro del Comitato Centrale del Consiglio Mondiale delle Chiese. Nella giornata conclusiva la cultura è stata protagonista, con una riflessione degli ospiti su quale sia la comunicazione più efficace per invitare alla lettura. Si è parlato anche di conciliazione, con l’intervento della vicepresidente del Senato Valeria Fedeli che ha ricordato quanto “la cooperazione sia un’ottima pratica per fare impresa senza discriminazioni”. Con questi lasciti di forte valore culturale la Biennale ha salutato Bologna passando il testimone alle città che celebreranno nei prossimi mesi i 130 anni di Legacoop. Un passaggio simboleggiato dalla mostra itinerante “Misure del Cooperare”, un racconto della storia cooperativa nazionale che proseguirà nelle prossime tappe di “Intineraria, viaggio nell’Italia cooperativa”. Nelle parole del Presidente di Legacoop Mauro Lusetti è emersa la soddisfazione per il successo dell’evento, che ha sancito il ritorno all’unità cooperativa: “La cooperazione è una struttura necessaria per gestire i problemi che la modernizzazione ci presenterà e questo è un ulteriore motivo per procedere nel percorso di costituzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane”


RISTORAZIONE

Speciale convegno Ristorazione 2016 Il convegno organizzato da Ristorando ha dato un forte contributo alla crescita della cultura della qualità nella ristorazione moderna Tratto dalla Rivista Ristorando, numero di ottobre. Al convegno biennale Ristorazione 2016 organizzato dalla rivista di settore Ristorando, si è parlato soprattutto di criticità ma anche di soluzioni per uscire da una fase di mercato che ha messo in grande tensione l’operato delle società di ristorazione collettiva così come quelle della commerciale. Incoraggianti sono i messaggi sull’andamento dei consumi fuori casa e sulla pur debole domanda di servizi di ristorazione. Da rivedere, invece, l’offerta, non al passo coi tempi e la produttività delle tante imprese di ristorazione. RISTORAZIONE COLLETTIVA La tavola rotonda dal titolo: Inclusione sociale e ruolo della Ristorazione Collettiva, coordinata da Carlo Scarsciotti, Presidente di Angem e Portavoce di Oricon, ha visto la partecipazione dell’On. Maria Chiara Gadda, promotrice della l. 166/2016. Tale legge, finalizzata alla distribuzione di prodotti alimentari agli indigenti e alla prevenzione degli sprechi alimentari, pone l’Italia avanti a tutti in Europa ed è ora compito delle Istituzioni e degli attori della filiera agroalimentare di individuare proposte concrete per l’ottimizzazione della donazione dei pasti agli indigenti e l’avvio di una corretta misurazione degli sprechi unita ad attività di educazione alimentare per bambini, famiglie e corpo docente. RISTORAZIONE SCOLASTICA L’evoluzione della ristorazione scolastica in una società che cambia Si è parlato delle difficoltà incontrate dai bambini stranieri nell’accettare il cibo che viene loro somministrato anche quando si ispira a ricette che fanno parte della loro tradizione. Spazio

anche all’educazione alimentare, oggi più che mai importante per guidare i bambini verso un’alimentazione corretta e capace di prevenire l’insorgere di patologie come l’obesità. Mentre la ristorazione scolastica italiana strizza sempre più l’occhio ai cibi di altre parti del mondo per accogliere i bambini stranieri e incuriosire i nostri con gusti e sapori nuovi, a scuola irrompe inaspettatamente la “schiscetta”. È in questo contesto che vanno letti gli interventi degli autorevoli relatori di questo convegno che, a diverso titolo, hanno affrontato questioni importanti come il significato del momento del pasto e le possibili ricadute sui bambini che ne vengono esclusi, oppure quali siano gli aspetti igienico sanitari che sottendono il consumo di un pasto portato da casa. RISTORAZIONE COMMERCIALE Il valore aggiunto della ristorazione nei centri commerciali La ristorazione come veicolo per attrarre nuova clientela e allungare il tempo di permanenza all’interno dei centri commerciali. Da mero servizio, la proposta food degli shopping centre ha conquistato negli ultimi anni numerosi metri quadrati diffusi nelle principali gallerie. Inoltre la ristorazione è l’unica tipologia di offerta che stimola tutti i cinque sensi, per cui alimenta un’esperienza che non può essere riprodotta online.

delineato esperienze emerse da realtà locali o al contrario espressione di insegne globali che hanno saputo calarsi nei singoli territori. Dal pollo fritto, alla tigella, passando per la pizza e per l’hamburger sino ad arrivare al vino, alla birra e all’healthy food, la qualità del prodotto è stata indicata come il comune denominatore per il successo del business. E lo sviluppo nei centri commerciali appare premiante perché accorcia i tempi e garantisce flussi e spazi che incontrano le nuove esigenze dei retailer.

In questo incontro i retailer, tra cui anche Giordano Curti, Direttore Generale CIR food, sono stati gli indiscussi protagonisti. Accomunati da una forte tensione verso la novità, intesa trasversalmente sia nei format, sia nei canali, sia talvolta nel prodotto, i relatori hanno CARTE IN TAVOLA 2016 Numero 5

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attualita’ RISTORAZIONE

Pasto domestico a scuola: cosa ne pensano i presidi? Le considerazioni di Nicola Puttilli, vicepresidente dell'Associazione nazionale dei dirigenti scolastici Tratto da www.ilgiornaledelcibo.it Nicola Puttilli, vicepresidente dell'Associazione nazionale dei dirigenti scolastici (ANDIS), riassume così la situazione che ruota intorno al riconoscimento del diritto al pasto domestico a scuola. “Sono ormai tre le sentenze del Tribunale di Torino su questa vicenda, la prima è stata emessa a giugno, mentre l’ultima a settembre. Quest’ultima ha esteso il diritto di avvalersi del pasto domestico a scuola anche per i non ricorrenti, quando invece la prima lo limitava alle 58 famiglie che avevano presentato ricorso a Torino. La situazione, quindi, sarebbe stata molto limitata. Nelle ultime settimane, tuttavia, il fenomeno a Torino è esploso, e comincia a essere rilevante anche in altre città e in tutta Italia.” IL PARERE DEI PRESIDI Sul sito internet nazionale dell’ANDIS è stato pubblicato un documento presentato dall'ANDIS Piemonte, sostanzialmente contrario al consumo del pasto domestico a scuola. Nonostante la doverosa applicazione delle sentenze, il documento è stato scritto dopo un'analisi approfondita del tema e riflette la posizione di circa 60 dirigenti locali. Nel testo ci sono riferimenti precisi sulla situazione torinese, come il costo delle rette, che obbiettivamente a Torino è particolarmente elevato. Non è un caso che il fenomeno sia esploso proprio a Torino. Per le fasce cosiddette alte – con un ISEE di 30.000 Euro, ossia redditi medi – si rientra nella quota più elevata che è leggermente superiore ai sette Euro a pasto, una cifra considerevole rapportandola alle tariffe di altre città come Milano e Roma.”

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metà giornata deve essere adeguatamente conservato e che la somministrazione dello stesso deve avvenire in condizioni igieniche di assoluto controllo ad evitare episodi di scambio e/o contaminazione che potrebbero avere conseguenze anche gravi sugli alunni, sempre più numerosi, affetti da allergie o intolleranze. Conservazione dei cibi, loro somministrazione, igiene dei locali sono funzioni che non competono alle scuole e che le stesse si trovano nelle nuove condizioni, giocoforza e loro malgrado, a dover svolgere, assumendosene di fatto la responsabilità, senza peraltro disporre di strumenti e risorse per farvi fronte. In questi primi giorni stiamo assistendo nelle nostre scuole a episodi che sono la contraddizione vivente di anni ed anni di educazione alimentare e alle pari opportunità. (...)

Un estratto del documento di ANDIS:

DIFFICILE GESTIRE IL PASTO DOMESTICO A SCUOLA

(...) Risulta di chiara evidenza che il cibo portato da casa e consumato a

Puttilli interviene anche sulle problematicità riscontrate dai presidi rispetto

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al pasto domestico a scuola. “Noi dirigenti scolastici consideriamo difficile l'applicazione del diritto al pasto domestico a scuola sul lungo periodo. La situazione può essere gestita in via temporanea o provvisoria, ma in via permanente a nostro avviso creerà grosse difficoltà. Già lo vediamo da queste prime settimane, perché si palesano alcune situazioni inaccettabili e obiettivamente improponibili, anche dal punto di vista dell'educazione alimentare e della corretta nutrizione.” “Le scuole non sono attrezzate per la conservazione dei pasti, non sono provviste né di forni né di frigoriferi. I prodotti preparati il giorno prima difficilmente possono essere conservati in modo accettabile. Ci sono bambini che mangiano quasi sempre panini, pasta o pizza, spesso in quantità esagerate. Sono abitudini che protratte per un anno intero non sono certo consigliabili. Dal punto di vista dell'educazione alimentare, questa è una situazione difficilmente condivisibile.”


Nicola Puttilli sottolinea anche gli aspetti più critici del pasto domestico a scuola. LE PARI OPPORTUNITÀ VENGONO MENO “Una questione trascurata ma rilevante riguarda le pari opportunità fra i bambini. La mensa dovrebbe essere un momento educativo e formativo. Se la mensa fornita dal Comune è uguale per tutti, con il pasto domestico a scuola si evidenziano situazioni estremamente differenziate. Perciò, non è solo una questione di educazione alimentare, ma anche di educazione alle pari opportunità.” L'ASPETTO SANITARIO

IGIENICO

E

“Fra i problemi pratici del pasto domestico a scuola c'è innanzitutto la conservazione dei cibi, che in genere rimangono per ore negli zaini, sotto i banchi o nei corridoi, anche a seconda delle dimensioni delle aule.” “Non voglio enfatizzare troppo l'aspetto legato alle allergie e alle intolleranze alimentari, anche se è bene non sottovalutarlo. A Torino il Comune l'ha sempre curato molto, con diete specifiche controllate e servite con cura e rigore. Sicuramente i genitori conosceranno i

problemi dei loro figli e penseranno al loro bene, ma ci troviamo ad assistere a fenomeni che certamente non sono da prendere come esempio. Innanzitutto, con il pasto domestico a scuola non è più possibile avere un controllo, come è stato finora, perciò il rischio di contaminazione aumenta rispetto a prima.” “Obiettivamente, esistono dei problemi di carattere igienico e sanitario. I refettori sono gestiti dalle ditte che hanno in appalto il servizio, pertanto si presenta un'incertezza sulle responsabilità riguardo alla pulizia dei locali dove si consuma il pasto domestico. Dove ci sono carenze di personale ausiliario, la preparazione e la pulizia del refettorio diventa difficile.” “Quella dei locali dove si mangia, quindi, è una questione aperta, perché non tutte le scuole dispongono di personale per organizzare e pulire questi spazi. È ovvio che se non lo fa il personale della mensa – e non lo fa perché non rientra nel loro appalto, loro devono pulire e curare il servizio solo per i bambini che usufruiscono della mensa e che pagano la quota – rimane l'incertezza su chi si deve occupare di questa mansione. A rigor di logica, è il personale statale ausiliario, i cosiddetti bidelli, che dovrebbero occuparsene, anche se questa nuova

mansione non era prevista. Perciò bisognerà assegnare dei bidelli a questa funzione. Il problema è che se i bidelli sono pochi, assegnargli un'altra funzione non è una cosa così automatica. In ogni caso l’attribuzione di nuove funzioni comporta la relativa retribuzione attraverso il salario accessorio, e non è detto che la scuola ne abbia in questo momento la disponibilità, non essendo state previste. ” L'ALIMENTAZIONE PEGGIORA “Quello che preoccupa, inoltre, è la profonda diversificazione nei pasti dei bambini, con estremi certamente non salutari. Vediamo bambini che vengono a scuola con uno yogurt o con una banana, mentre altri portano quantità esagerate di pasta fredda e troppo condita. Dal punto di vista alimentare il pasto domestico a scuola determina in linea generale un peggioramento nell'alimentazione dei bambini, alcuni sono sottoalimentati mentre si abituano a stili alimentari nocivi. Non mancano i ragazzi con alimentazioni più o meno corrette, anche se sempre fredde, ma dal punto di vista alimentare e sanitario il pasto domestico a scuola è difficilmente sostenibile. Obiettivamente è un grosso peggioramento, e lo sarà sempre di più, a meno che non si trovino nuove soluzioni.”

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MONDO CIR FOOD CIBO E CULTURA

CIR food e Feltrinelli insieme per lo sviluppo di RED Dalla partnership strategica tra le due società nasce FC Retail, joint venture per lo sviluppo dei locali RED e Antica Focacceria San Francesco. Giovedì 17 novembre si è tenuta presso il nuovo RED di Scalo Milano la conferenza stampa di presentazione della nuova alleanza tra CIR food e il Gruppo Feltrinelli per lo sviluppo di RED (Read.Eat.Dream), l’innovativo modello di store esperienziale che coniuga offerta editoriale, intrattenimento e ristorazione e AFSF (Antica Focacceria San Francesco), il marchio di qualità legato alla cucina di tradizione siciliana. L’accordo prevede l’ingresso di CIR food nella società del Gruppo Feltrinelli che assumerà la denominazione di FC

Retail attraverso un aumento di capitale riservato che porterà entro la fine del 2017 ad una partnership paritaria, con quote societarie al 50%. La joint venture punta a valorizzare gli sforzi sinergici di due realtà che condividono visione e valori e che sono leader nei rispettivi ambiti di business: da una parte il Gruppo Feltrinelli, protagonista affermato nell’intera filiera dell’editoria, e dall’altra CIR food, tra le maggiori imprese italiane ed europee attive nella ristorazione. Due grandi gruppi del panorama im-

prenditoriale italiano decidono di puntare insieme sul valore del cibo e della cultura, per ampliare un format che permette di vivere un’esperienza unica in cui convergono food, socialità, lettura e intrattenimento. La società, che nasce dalla partnership tra Gruppo Feltrinelli e CIR food, sarà impegnata nella strategia di sviluppo diretto del marchio RED e, prevalentemente attraverso la modalità del franchising, del brand Antica Focacceria San Francesco. Il piano di sviluppo prevede l’apertura di oltre 20 punti vendita entro il 2020. Nato nel 2012, il format RED ha trovato la sua definizione più compiuta nel punto vendita di Milano (Piazza Gae Aulenti). RED è un luogo accogliente, dove è possibile trascorrere il tempo libero con una selezione delle migliori novità editoriali, gustando una proposta di piatti studiata per rendere piacevole e speciale ogni momento della giornata. Attraverso appuntamenti che mettono al centro le persone, i loro bisogni e interessi, RED presenta inoltre un vivace palinsesto di iniziative. Eventi informali, caratterizzati da una forte anima “social”, sono l’occasione per scoprire e condividere esperienze, idee, storie e passioni. L’annuncio si è tenuto all’interno del nuovo store RED di Scalo Milano – il City Style District situato a Locate di Triulzi – ed ha preceduto l’inaugurazione del punto vendita che proprio in quel giorno ha aperto le sue porte al pubblico.

I relatori della Conferenza Stampa

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“Questa alleanza strategica – ha dichiarato Chiara Nasi Presidente CIR food, – nasce per sviluppare RED, un concept innovativo tra cibo e cul-


tura nel quale convergono le visioni comuni di Feltrinelli e CIR food. Entrambe crediamo nella centralità delle persone, nell’etica, nel rispetto delle regole, nella sostenibilità e nella promozione di una nutrizione di qualità. Dopo Expo, che ha visto la massima espressione dei nostri modelli di ristorazione commerciale, vogliamo continuare a sviluppare la nostra filosofia di servizio anche attraverso il format RED per raggiungere entro il 2020 gli obiettivi previsti del nostro piano strategico”. Dopo il saluto di Carlo Feltrinelli, Presidente del Gruppo, Roberto Rivellino AD del Gruppo Feltrinelli ha parlato di CIR food come player d’eccellenza nel campo della ristorazione, con una presenza significativa su tutto il territorio italiano, con una grande esperienza nella gestione di locali commerciali e come impresa attenta alla qualità. “Grazie all’accordo strategico con CIR food, abbiamo la possibilità di imprimere un’accelerazione ulteriore allo sviluppo del modello RED, portando nuovi luoghi di socialità e intrattenimento in tutta Italia”, ha dichiarato Roberto Rivellino, Amministratore Delegato del Gruppo Feltrinelli. “Da oggi siamo accompagnati nell’evoluzione del nostro format di punta da CIR food, un operatore eccellente che integra nel campo del food la ricerca e la qualità, pilastri delle iniziative del Gruppo Feltrinelli. Prosegue così l’orizzonte strategico di Gruppo sviluppato negli ultimi anni, delineato

RED di Scalo Milano

dalla volontà di stringere collaborazioni con operatori specializzati nei diversi settori di riferimento, al fine di ottimizzare e valorizzare le reciproche aree di competenza per offrire ai nostri pubblici la migliore qualità possibile”, ha concluso Rivellino. Il Direttore Operativo del Gruppo Feltrinelli Alberto Rivolta, oltre a sottolineare la peculiarità di un format che ha definito “social network dal vivo”, ha annunciato 5 nuove aperture entro il prossimo anno, oltre a quella attuale di RED a Scalo. Ha concluso la conferenza stampa Giuliano Gallini, Direttore Commer-

ciale e Marketing CIR food per rimarcare l’importante decisione di investire nel format RED. “Abbiamo pensato che partecipare allo sviluppo di RED, -afferma Gallini - un format unico, materico e che simboleggia in maniera perfetta la sintesi del nostro piano strategico – un’alleanza tra cibo e cultura per un settore agroalimentare di qualità che è un eccellenza italiana – potesse rappresentare una spinta propulsiva per la storica attività di CIR food nella ristorazione commerciale e un ulteriore elemento distintivo della nostra identità di grande impresa della ristorazione italiana”.

L'interno di RED Scalo Milano CARTE IN TAVOLA 2016 Numero 5

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MONDO CIR FOOD RISTORAZIONE COMMERCIALE

Viavai apre al S. Gerardo di Monza Dopo la caffetteria snack Chiccotosto, all’Ospedale San Gerardo di Monza ad ottobre è stato inaugurato ViaVai, un altro locale di CIR food ispirato a Expo 2015.

Il gruppo di lavoro del Viavai all’Ospedale San Gerardo di Monza

Il locale, che si trova al primo piano della nuova galleria commerciale del plesso ospedaliero, nell’area del Cup e dell’accesso ai reparti, propone una ristorazione veloce nel rispetto della storia gastronomica del nostro Paese, ripensando il self-service in versione snack. Piatti semplici e regionali sono il punto di forza del locale, che offre inoltre

prodotti freschi a base di frutta e verdura. Presente anche un corner dedicato alla caffetteria di alta qualità. Da segnalare nel menu la ‘pizza pala’ a base di lievito madre, con un impasto preparato da pizzaioli esperti e lasciato riposare almeno 24 ore per una maggiore fragranza e digeribilità. Un piatto disponibile in due varianti: all’impasto tradizionale, infatti, si aggiunge quello a base di farina integrale. L’offerta si arricchisce inoltre con un’ampia varietà di piatti cucinati da chef professionisti che abbinano ricette della tradizione italiana a proposte light e innovative. Fra questi, spicca la cocotte di pane al cui interno è servito un gustoso mix di verdure spadellate: un piatto unico, croccante e delicato, che rappresenta uno degli elementi distintivi di questo format. Nell’era digitale non potevano mancare i corner per ricaricare in sicurezza cellulari e tablet. In ViaVai, inoltre, la sostenibilità riveste un ruolo importante sotto diversi aspetti. Oltre alle selezione delle materie prime, tutte di alta qualità, provenienti

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da fornitori certificati, tra cui prodotti stagionali e a marchio tutelato, questo valore si ritrova anche nella scelta degli accessori e dei materiali di consumo. I vassoi di portata sono di materiale riciclato ed ecologico al 100% e il non utilizzo di tovagliette permette di ridurre le emissioni di CO2 in un’ottica di basso impatto ambientale.


Con oltre 100 posti a sedere e uno staff di 7 persone, il locale Viavai è aperto dal lunedì al venerdì dalle 11.30 alle 15.00, e si candida a diventare punto di riferimento per la pausa pranzo all’interno della nuova galleria commerciale dell’ospedale San Gerardo. Con questo locale CIR food rafforza la propria presenza all’interno di questo contesto, dove dal 2009 gestisce la ristorazione ospedaliera per i degenti e i dipendenti dell’ospedale monzese.

AL CHICCOTOSTO DEL SAN GERARDO DI MONZA ARRIVANO ANCHE I LIBRI Al Chiccotosto inaugurato la scorsa estate all’Ospedale San Gerardo di Monza, oltre a ottimi caffè e gustosi snack, da alcuni giorni è possibile acquistare anche un buon libro. Recentemente, infatti, l’offerta del locale - che comprendeva già quotidiani e riviste – si è ulteriormente allargata, arrivando a comprendere anche testi e volumi di

narrativa, saggistica, testi per ragazzi, per un totale di oltre 5000 titoli. Questo passo rappresenta una novità assoluta per i locali a marchio Chiccotosto, che si distinguono per una grande versatilità che si traduce anche nei servizi offerti, che possono comprendere anche quelli di vendita di giornali e libri. Grazie a questa evoluzione, Chiccotosto arricchisce l’offerta commerciale dell’ospedale, non solo dal punto di vista gastronomico, ma anche culturale.

Next opening

Didascalia

Sarà un inverno ricco di nuove aperture quello che, nei prossimi mesi, vedrà impegnato lo staff della Divisione Ristorazione Commerciale. Tra le varie opportunità tuttora in cantiere, quelle già confermate riguardano la caffetteria snack Chiccotosto nella Stazione di Parma a cui si aggiungono Aromatica Restaurant Lounge Bar nel prestigioso contesto del “city style” district di Scalo Milano e due aperture del format Let’s Toast nelle food court di due grandi centri commerciali: Città Fiera a Udine e Punta di Ferro a Forlì. Questo nuove significative aperture rispecchiano la strategia di CIR food di rafforzare la propria presenza e posizionamento all’interno delle gallerie commerciali, e per diventare un player sempre più riconosciuto in questi contesti. CARTE IN TAVOLA 2016 Numero 5

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MONDO CIR FOOD SVILUPPO

CIR food nutre il benessere delle imprese Bulgari, Philip Morris, ThyssenKrupp, Montenegro, Twin Set e Aeroporto di Genova: tante nuove acquisizioni nel segmento della ristorazione aziendale La ristorazione aziendale CIR food piace alle imprese italiane. Sul finire del 2016 il portfolio di clienti di questo segmento di attività si è arricchito di importanti nomi del panorama imprenditoriale italiano. Aziende di primo livello nel settore del fashion, del food, dei servizi e della industria manifatturiera e pesante, che hanno scelto CIR food per nutrire i loro dipendenti, premiando la qualità e il valore dei progetti alimentari proposti dalla impresa, che da sempre mettono al centro il benessere delle persone a 360°. Fra le acquisizioni più prestigiose c’è Bulgari, uno dei marchi simbolo del lusso Made in Italy che di recente ha inaugurato un nuovo stabilimento produttivo a Valenza, in Provincia di Alessandria. Dopo essere riuscita ad imporsi su ben 8 concorrenti, CIR food si è aggiudicata questa commessa della durata di 5 anni, che prevede la fornitura di 650 pasti giornalieri. Nel contratto è previsto anche un importante intervento di progettazione del ristoran-

te aziendale secondo lo stile della maison Bulgari, oltre che la realizzazione di un innovativo programma nutrizionale e di servizio. A fianco dell’offerta classica con primi, secondi piatti e isole per le insalate, verranno proposte infatti anche linee vegane, vegetariane e un corner pizza. Buona parte degli ingredienti e della materia prima utilizzata proverrà da fornitori del territorio a km 0, per ridurre l’impatto e migliorare la sostenibilità ambientale dei menu. Un ulteriore importante acquisizione di questi ultimi mesi è Philip Morris, che lo scorso settembre a Crespellano (BO) ha concluso i lavori di un maxi insediamento produttivo che sarà dedicato alla produzione di innovativi prodotti legati al tabacco. CIR food è stata scelta come partner e fornitore dei servizi di ristorazione aziendale per i prossimi 3 anni, e avrà la responsabilità di nutrire ogni giorno circa 1.000 persone. L’inizio delle attività è previsto per il 1° gennaio 2017 e questa acquisizione rappresenta un ulteriore grande passo in avanti nel consolidamento della posizione dell’impresa sul territorio emiliano. Fino al 2019, invece, CIR food si occuperà dei servizi di ristorazione aziendale delle acciaierie ThyssenKrupp a

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Terni, che impiega una forza lavoro di oltre 1.200 dipendenti. Sarà questo il volume di pasti che serviremo all’interno dello stabilimento siderurgico della multinazionale tedesca, dove ci siamo occupati anche della riqualificazione degli spazi del ristorante aziendale, con un importante intervento di ristrutturazione finalizzato a rendere più accoglienti i locali adibiti a mensa. ThyssenKrupp è la prima azienda con sede in Umbria che sceglie di avvalersi dei servizi CIR food e rappresenta per noi una importante referenza sul territorio nell’ottica di una espansione del nostro giro di affari in quest’area. Anche Montenegro, il celebre marchio di uno degli amari simbolo del buon bere italiano, ci ha scelti per nutrire i suoi dipendenti in tre sedi produttive, di cui due Bologna e uno a Dolzago in provincia di Lecco. In totale, il contratto di fornitura che inizierà il primi giorni del prossimo anno prevede la fornitura di 700 pasti. Infine, anche Twin Set – celebre player del settore fashion con sede a Carpi – e Aeroporti di Genova sono entrati a far parte del nostro portfolio di clienti. Due importanti acquisizioni che premiano ancora una volta il valore della nostra offerta di servizi.


FORMAZIONE

Making our Movies Il nuovo progetto che coinvolge 8 Assistenti di Produzione Junior Il 23 novembre hanno iniziato il loro percorso in CIR food 8 giovani neo laureati in discipline tecniche, quali “Scienze e Tecnologie Alimentari”, “Scienze Gastronomiche” ed altri titoli similari, per intraprendere un percorso biennale di sviluppo e formazione che li porterà a ricoprire il ruolo di Assistenti di Produzione. Il ruolo dell’Assistente di Produzione nel corso degli anni ha subito, di fatto, un’evoluzione assume ndo responsabilità maggiori e rappresentando una figura manageriale in grado di supportare e fornire consulenza alle strutture produttive in merito ai processi, controllando la corretta applicazione delle procedure aziendali, nonché monitorando i risultati economici e di servizio. Data l’oggettiva difficoltà di reperire dalla concorrenza profili senior con competenze tecniche e manageriali in linea con il nostro modello, si è pensato di strutturare un progetto alternativo che avesse l’obiettivo di creare questa figura dall’interno, grazie ad un percorso formativo di alternanza studio/lavoro, finalizzato a costruire professionalità perfettamente in linea con le nostre aspettative, sia sul versante delle competenze tecnico-specialistiche, sia su quello, altrettanto rilevante, dei comportamenti e dei valori. Grazie alla collaborazione con le migliori Università, quali l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e le Università degli Studi di Padova e di Parma, e alla condivisione del progetto sui principali siti di reclutamento abbiamo ricevuto un totale di 675 candidature che sono state processate come segue: 67 interviste telefoniche strutturate; 35 persone coinvolte prove di gruppo, prova orale d'inglese e colloqui individuali; 14 persone sottoposte a test psicoattitudinali, prova scritta ed ulteriori dinamiche di gruppo; 8 persone scelte.

Gli Assistenti di Produzione Junior in formazione

Il percorso, che ha una durata di due anni, durante i quali sperimenteremo metodologie formative innovative, aderenti ad “agganciare” una popolazione così giovane e brillante, è stato strutturato in questo modo: FORMAZIONE TEORICA IN AULA L’obiettivo del primo mese d’aula è quello di fornire tutte le informazioni necessarie per ricoprire adeguatamente il ruolo, dando rilievo alle seguenti finalità: • conoscere l’organizzazione aziendale • apprendere le dinamiche e i processi del settore della ristorazione collettiva • approfondire le competenze necessarie ad agire il ruolo I colleghi senior, in questa specifica occasione, assumeranno i panni dei docenti per trasferire le competenze necessarie legate al loro specifico know how frutto di comprovate esperienze in azienda. FORMAZIONE ON THE JOB Terminato il periodo in aula, le persone dovranno, invece, acquisire direttamente sul campo le competenze tecnico-professionali necessarie per agire il ruolo, attraverso la sperimentazione di queste modalità: • imparare facendo • mettere in pratica le competenze teoriche • confrontarsi con le dinamiche produttive che determinano la realizzazione del business

Inizierà, così, un percorso che li porterà a lavorare all’interno di diverse strutture appartenenti a settori ed Aree differenti in modo tale da acquisire competenze a 360° (scuole, ospedali, aziendali e complessi centri pasto). Attraverso queste opportunità le risorse potranno entrare in contatto e confrontarsi con le realtà più strutturate e meglio organizzate dell’impresa, vivendo una esperienza finalizzata ad alimentare il loro sviluppo e la loro motivazione al ruolo. In questo viaggio verranno affiancati da Assistenti di Produzione senior che si cimenteranno nel trasferimento delle loro competenze e che rappresenteranno un esempio da seguire anche sul versante dei comportamenti. Il successo dell’iniziativa dipenderà in massima parte da come riusciremo, come impresa, attraverso tutte le persone di CIR food coinvolte, a trasmettere il valore della stessa, facendo comprendere quanto i nostri obiettivi di sviluppo rappresentino per dei giovani talenti una grande occasione di crescita professionale. Perché il progetto è stato chiamato “Making our movies”? Per due motivi: perché utilizzeremo la metafora del cinema per rafforzare i contenuti erogati nel percorso e attivare il massimo coinvolgimento dei partecipanti e perché dal giorno dell’assunzione in CIR food avrà inizio un nuovo film che porterà gli 8 giovani neolaureati ad essere protagonisti di un percorso che contribuirà a costruire il loro e il nostro futuro d’impresa. CARTE IN TAVOLA 2016 Numero 5

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MONDO CIR FOOD STORIA D'IMPRESA

Dante: il Virgilio di Massimiliano Intervista doppia ai Direttori Acquisti di ieri, Dante Minguzzi, e di oggi, Massimiliano Merenda Com’è iniziata la tua avventura in CIR food? DANTE La mia avventura in CIR food è iniziata il 1° gennaio 1998. Sono stato contattato dall’allora Direttore del Personale Gino Pigozzi per fare un colloquio direttamente con il Presidente Ivan Lusetti. Siccome il Responsabile Acquisti era prossimo alla pensione, mi è stato proposto quel ruolo ed è iniziata così una bellissima avventura…

Dante, che consiglio daresti o hai dato a Massimiliano? A Massimiliano Merenda, siccome proveniva da una esperienza diversa, ho cercato di spiegare quali siano i valori cooperativi e che lavorare in cooperativa significa lasciare a coloro che vengono dopo di noi una situazione migliore di quella che abbiamo trovato, perché noi siamo di passaggio… Dante Minguzzi

MASSIMILIANO Sono stato assunto il 16 marzo 2015. Ho iniziato con un lungo e proficuo periodo di affiancamento al precedente Direttore Acquisti, Dante Minguzzi e posso dire che la mia avventura sia iniziata nel migliore dei modi. Non è infatti comune trovare aziende che consentono un ingresso “morbido e assistito” qual è stato il mio. Ho potuto beneficiare di un tutor formidabile con grandi competenze ed una profonda conoscenza dei prodotti, dell’azienda e dei sui meccanismi più complessi. L’aver potuto contare su di una figura di riferimento cosi preparata ed “autorevole” mi ha naturalmente reso la vita professionale molto più semplice. Grazie Dante! Quali sono stati i momenti più importanti del tuo percorso in CIR food? Ci sono “figure chiave”? DANTE Direi che i momenti importanti siano stati diversi. Il più significativo per me riguarda la costituzione della Direzione Acquisti nel 1999. Quando sono stato assunto la funzione Acquisti dipendeva dalla Direzione Qualità, poi vedendo che gli acquisti stavano assumendo un’importanza sempre maggiore, si è deciso di istituire la Direzione Acquisti. Per l’impresa un momento importante è stato senza dubbio il passaggio di testimone da Ivan Lusetti a Chiara Nasi. Figure chiave del mio percorso sono state principalmente lo “storico” Direttore Amministrativo Luigi Castagnetti, per il suo pragmatismo e le sue indi-

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Massimiliano Merenda

scusse capacità e il “deus ex machina” Presidente Ivan Lusetti. MASSIMILIANO Fra i momenti più importanti devo sicuramente citare quelli che riguardano il lavoro svolto per poter costruire relazioni di partnership durature con i nostri fornitori. Farlo con il “cappello” CIR food è senza dubbio un vantaggio, grazie alla reputazione di quest’organizzazione, fatta di trasparenza, correttezza, attenzione alla qualità e dell’ impegno di tutto coloro che lavorano in CIR food. Per quanto riguarda i maestri, come dicevo prima, Dante è stato per me un punto di riferimento che ha saputo trasferirmi competenze e conoscenze proprie di questa impresa cooperativa. Per il resto quello che posso affermare è che il “marchio” CIR food racchiude il lavoro magistrale di tutti coloro che hanno guidato e che guidano l’azienda.

E invece per te Massimiliano qual’ è il messaggio più forte che hai ricevuto da Dante o da altri? Responsabilità e Qualità. Questi i due messaggi che permeano in maniera forte tutta l’organizzazione e che mi sono arrivati molto chiari sin dal primo giorno. Come Direttore Acquisti, devo quotidianamente confrontarmi con questi due valori. Occorre, infatti, avere grande equilibrio nella scelta dei fornitori e saper prendere decisioni che a volte non vanno solo nella direzione dell’attenzione ai costi, ma anche della qualità del prodotto/servizio e della considerazione del fornitore sul mercato. Interprete di questo “modus operandi” è stato sicuramente Dante e, personalmente, ritengo che sia il miglior modo per agire con responsabilità questo ruolo. Quanto conta saper lavorare in gruppo? DANTE Saper lavorare in gruppo è fondamentale ed indispensabile, i risultati si ottengono discutendoli e condividendoli con il gruppo; la partecipazione porta a dei risultati incredibili. MASSIMILIANO E’ fondamentale. Il lavoro del singolo può anche avere un grande valore ma se non è compreso e digerito dal gruppo non produce alcun risultato. Nel migliore dei casi, arriva a produrre degli effetti, ma con un dispendio di energie e di costi non giustificabili. Il lavorare in team facilità molto le cose e porta grandi risultati, in maniera molto più veloce.


PREMI

Chiara Nasi Capitano dell’Anno La Presidente di CIR food ha ricevuto il Premio “Capitani dell’Anno 2016 Food & benessere” per la grinta e il coraggio con cui ha portato all’eccellenza l’impresa. Si è svolta il 7 e 8 ottobre all’Università di Parma la prima edizione di “Capitani dell’Anno 2016 Food & benessere”, due giorni di dibattito sul comparto agroalimentare italiano e di riconoscimenti, organizzata in collaborazione con l’Università di Parma e l’Accademia Nazionale di Agricoltura. Il Premio “Capitani dell’Anno”, ideato 21 anni fa dal giornalista ed editore Fabio Raffaelli si rivolge ora al mondo agroalimentare, dopo il numero ‘zero’ realizzato alla vigilia dell’Expo. Nel descrivere le caratteristiche dei “Capitani dell’Anno Food & Benessere” spiccano grinta, determinazione, coraggio e voglia di ribaltare le condizioni di un mercato a prima vista inaccessibile. Tutto ciò di fronte alle nuove tematiche come la qualità e della sicurezza nel mondo dell’agroalimentare. Inoltre, questo Premio riconosce l’impegno nel difendere e promuovere il Made in Italy in un contesto mondiale dove ogni anno 1,2 miliardi di persone comprano un prodotto agroalimentare italiano e di questi ben 750 milioni sono consumatori fidelizzati.

Chiara Nasi ritira il premio

Tutti i vincitori del Premio Capitani dell’Anno 2016

La Presidente di CIR food, Chiara Nasi, è fra i personaggi del mondo imprenditoriale premiati in questa occasione. Alla guida dell’impresa cooperativa di ristorazione dal 2013, Nasi ha seguito una fase importante per lo sviluppo dell’impresa, come ha ricordato nel ricevere il Premio: “Lo scorso anno CIR food ha lanciato un segnale importante al

mercato della ristorazione. Non solo a Expo, ma anche nelle scuole, nelle imprese e negli ospedali italiani abbiamo tutelato la qualità dei servizi ristorativi, tenendo ferma l’idea di un cibo buono e accessibile a tutti. Nei prossimi 5 anni puntiamo ad incrementare del 40% il nostro fatturato raggiungendo la soglia di 800 milioni di euro, con un piano di investimenti di 75 milioni di euro per crescere non solo in Italia, ma anche all’estero con l’obiettivo di portare la ristorazione italiana in Europa”. Oltre a Chiara Nasi sono stati premiati: Francesco Mutti (Mutti Spa) azienda leader nel settore dell’industria conserviera del pomodoro; Savino Muraglia del Frantoio Oleario Muraglia produttori di un olio extravergine oggi sulle tavole dei gourmet di mezzo mondo; Eugenio Giacomazzi, della Nino Castiglione, un'antica tonnara diventata realtà accreditata a livello mondiale; Latteria Montello spa, della famiglia Lazzarin (conosciuta per il marchio Nonno Nanni) all’avanguardia per qualità di prodotto e tecnologia impiegata e la Famiglia Ceci (Cantine Ceci spa) azienda sinonimo stesso del Lambrusco di alta qualità. CARTE IN TAVOLA 2016 Numero 5

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MONDO CIR FOOD

INAUGURAZIONI

Mensa nuova per le scuole di Loreto Inaugurata sabato 26 novembre la nuova cucina realizzata e gestita da CIR food. Sabato 26 novembre si è tenuta l’inaugurazione dei nuovi locali mensa presso la scuola Secondaria di Primo Grado "L. Lotto" di Loreto. La nuova cucina è parte di un progetto di qualificazione del servizio, che prevedeva anche l'adeguamento di alcune dotazioni delle mense scolastiche ed il rinnovo dei locali, cucina compresa, della mensa presente alle Scuole "Lotto". Il personale CIR food che gestisce la cucina della scuola

Il bando, della durata di 4 anni, è stato vinto da CIR food, a cui spettava oltre la gestione anche l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione della cucina e del refettorio, per un investimento complessivo di 320.000€. L'uso di dotazioni eccellenti permetterà uno stoccaggio delle materie prime ed una preparazione dei cibi coeren-

te con gli ultimi standard normativi richiesti. “La nuova cucina, con una potenzialità di circa 1.000 pasti al giorno, rappresenta un fiore all'occhiello del servizio di ristorazione di Loreto” ha commentato Sergio Senesi, Direttore Divisione Eudania CIR food. “Finalmente – dichiara il Sindaco di

Loreto Paolo Niccoletti - i nostri ragazzi usufruiscono di un servizio eccellente dal punto di vista della qualità del cibo, con particolare attenzione al biologico e al km 0, e frequentano un ambiente di refezione sicuramente più accogliente e totalmente rinnovato con l'uso di prodotti e materiali di altissima qualità.”

EDUCAZIONE ALIMENTARE

Dall’Adriatico a Modena Nelle mense scolastiche del comune di Modena CIR food cucina il pesce fresco del Mar Adriatico. Nei piatti degli 8 mila bambini di asili nido, scuole dell’infanzia e scuole primarie del Comune di Modena mercoledì 26 ottobre sono arrivate triglie e alici provenienti direttamente dalle

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marinerie delle regioni adriatiche di Romagna e Marche, lavorate, diliscate e preparate da CIR food nel Centro produzione pasti Malavolti. L’iniziativa “Dalla rete al piatto” si è svolta nell’ambito di una sperimentazione nazionale, in cui rientra il Comune di Modena, sostenuta dal Ministero per le Politiche Agricole. L’intento della sperimentazione ministeriale è quella di favorire il consumo del pesce povero proponendolo fresco, dopo essere stato trasformato in lavorazioni che non prevedono la presenza di spine come filetti, bastoncini, hamburger ecc.

Una seconda somministrazione, a base di palamita fresco dorato al forno, è avvenuta nelle scuole modenesi venerdì 28 novembre. Il pesce fresco è tra gli alimenti maggiormente consigliati per le notevoli proprietà nutrizionali e i benefici che apporta all’organismo. Per questo è importante che i bambini, inizino sin da piccoli a sperimentarlo, conoscerlo ed assaggiarlo. E la mensa scolastica, rappresenta da sempre, un luogo d’eccellenza per il sostentamento e la formazione di un corretto apporto al cibo e per favorire l’adozione di abitudini alimentari corrette in età adulta.


RESPONSABILITÀ SOCIALE

Rinnovata la certificazione etica A novembre CIR food ha ottenuto il rinnovo della Certificazione etica per la Responsabilità Sociale SA8000 con adeguamento alla nuova versione della norma. CHE COSA SI INTENDE PER SA 8000? La certificazione di Responsabilità Sociale SA8000 è uno standard volontario che, tocca la sfera della Responsabilità Sociale per quanto riguarda le condizioni dei lavoratori (diritti umani, sviluppo, valorizzazione, formazione e crescita professionale delle persone, salute e sicurezza dei lavoratori, non discriminazione, lavoro dei minori e dei giovani) ed i suoi requisiti si estendono a tutta la catena dei fornitori e dei subfornitori. Gli elementi fondamentali di questo standard si basano sulla Dichiarazione Universale dei diritti umani, sulle convenzioni dell'ILO, sulle norme internazionali sui diritti umani e sulle leggi nazionali del lavoro. Pubblicata la prima volta da SAI (Social Accountability International) nel 1997, la SA 8000 è stato il primo standard etico certificabile. L’idea di avvalersi di organismi di Terza Parte indipendenti e accreditati che operano con imparzialità di giudizio, rafforzano lo standard in termini di credibilità. All'Azienda viene consegnato un rapporto chiaro e completo su tutte le fasi dell’iter, che consente di migliorare continuamente le prestazioni in materia di gestione della responsabilità sociale. La certificazione di conformità allo standard SA 8000 è riconosciuta in tutto il mondo e prevede lo sviluppo e la verifica di sistemi di gestione che promuovano attività lavorative socialmente accettabili con vantaggi per l’Organizzazione e per tutta la catena di fornitura, in termini di miglioramento nella gestione dei “rischi aziendali”, nelle relazioni con le parti interessate interne ed esterne all’Organizzazione e in definitiva di miglioramento generalizzato della reputazione: il vero valore dell’impresa. IL SISTEMA DI GESTIONE SA8000 DI CIR FOOD

introdotto una serie di novità, la principale riguarda la costituzione del Social Performance Team, con presenza bilanciata di rappresentanti SA 8000 dei lavoratori e del management. I principali compiti del Social Performance Team riguardano: - La Valutazione periodica scritta dei rischi - Un Focus sul monitoraggio di Indicatori di performance sociale CIR food si è adeguata alle nuove disposizioni della norma, organizzandosi in modo tale da presidiare al meglio tutto il sistema. E’ stato quindi costituito un Social Perfomance Team Centrale composto da • Resp. Area Social: Maria Elena Manzini • Resp. Sistemi Certificati: Anna Flisi • Resp. Sicurezza Prevenzione e Protezione: Giorgio Biamonti • Resp. Relazioni Sindacali: Lucia Curci • 3 Rappresentanti dei lavoratori a rotazione A fianco del Social Performance Team Centrale sono stati creati dei Social Perfomance Territoriali, composti da Resp. Risorse Umane di Area, Presidente Sezione Soci, Rappresentante dei lavoratori per SA8000. I rappresentanti dei lavoratori indicati dalle sigle sindacali, al momento in carica, sono:

EMILIA OVEST ROMAGNA NORD NORD EST EUDANIA EUDANIA EMILIA EST NORD OVEST

Mercati Nives Zucchini Cristina Ettori Fiorella Compagnin Paola Barsotti Annalisa Albicocchi lorella Di Paolo Fabio Velardi Viviana

A partire da gennaio, in ogni struttura, all’interno del manuale è previsto l’inserimento di un modello di Organizzazione Responsabilità Sociale (MOD RES) nel quale sono riportate le modalità e i contatti a cui è possibile effettuare segnalazioni di non conformità dello standard oppure fornire suggerimenti. L’AUDIT DI NOVEMBRE Dall’analisi dei rischi effettuata non sono emerse particolari aree di rischio per la nostra impresa. L’Audit di Novembre ha evidenziato un sostanziale adeguamento allo standard con aree di miglioramento che riguardano l’informazione e la formazione e il monitoraggio dei fornitori per il rispetto dei requisiti Sa8000. A tal proposito è in corso l’implementazione di un portale fornitori che permetterà una valutazione e controlli più puntuale dei fornitori anche per gli aspetti di Responsabilità Sociale. Inoltre nel 2017 verranno effettuati audit specifici ai fornitori ritenuti maggiormente critici.

RESPONSABILITÀ SOCIALE SA8000 Per rispettare etica e diritti sociali in tutta la filiera e valorizzare le persone. CIR food, ha implementato un Sistema di Gestione per la Responsabilità Sociale secondo lo standard Internazionale SA8000, che si basa sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, sulle convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), sulle norme internazionali sui diritti umani e sulle leggi nazionali del lavoro, impegnandosi a: Non utilizzare lavoro infantile o lavoro obbligato Rispettare la libertà di associazione ed il diritto alla contrattazione collettiva Assicurare un ambiente di lavoro sicuro e salubre, mirando alla piena soddisfazione del proprio personale, sia esso socio o dipendente Contrastare ogni forma di discriminazione Condannare tutte le condotte in contrasto con la dignità o l’integrità fisica e/o morale Applicare in modo completo ed imparziale il contratto collettivo nazionale di lavoro a tutti i dipendenti, corrispondendo puntualmente la retribuzione stabilita Assicurare la formazione e informazione del personale e promuovere il dialogo con le parti interessate, inclusi clienti, fornitori e subappaltatori, per assicurare un’efficiente ed efficace applicazione del Sistema di Gestione integrato aziendale A tutti i lavoratori e alle altre parti interessate è data la possibilità di collaborare segnalando eventuali problematiche, suggerimenti e reclami, che riguardano i requisiti della norma SA8000 e il Sistema di Gestione della Responsabilità Sociale. In ogni struttura all’interno del MOD – RES (Organizzazione Responsabilità Sociale) sono indicati le modalità, i soggetti e i contatti a cui è possibile inviare le segnalazioni. Tutte le segnalazioni saranno trattate in modo confidenziale e nessuna forma di discriminazione sarà effettuata nei confronti di coloro che evidenzieranno problematiche. Per ulteriori informazioni consultate la intranet aziendale nella sezione Area Soci oppure il sito internet www.cirfood.com nella sezione Chi Siamo - Qualità e Sicurezza - Certificazioni - Responsabilità Sociale.

La nuova edizione della SA 8000 ha CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY SA8000CARTE IN TAVOLA 2016 Our aim is to uphold ethical and social rights throughout the supply chain and prioritise people.

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SEZIONE SOCI INIZIATIVE

Alle radici d’Europa Viaggio della Memoria con Istoreco a Breisach, Natzweiler Struthof e Strasburgo C’è una zona in Europa, l’Alsazia, al confine tra Francia e Germania, nella quale se chiedi ai suoi cittadini se si sentano più Francesi o più Tedeschi, loro ti rispondo “Noi ci sentiamo Europei”. E’ in questa regione a Breisach che nel 1950 i cittadini, primi in Europa, hanno promosso un referendum, per chiedere l’unione politica del nostro continente. Ed è proprio da Breisach e dalla sua gemella Neuf Breisach che è partito il Viaggio della Memoria CIR food, promosso anche quest’anno in collaborazione con Istoreco, Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea. Accompagnati da Salvatore Trapani, Storico dell’Arte, nostra guida anche l’anno scorso a Monaco, una quarantina di soci e amici di CIR food hanno fatto questo appassionante bel viaggio alla scoperta dell’Europa, dalle radici ad oggi. Dalle radici perché Salvatore a Neuf Breisach ci ha letto il meraviglio discorso inaugurale di Victor Ugo alla Conferenza di Pace di Parigi, il 21 agosto 1849: “(..)Verrà un giorno in cui la guerra sembrerà così assurda fra Parigi e Londra, fra Pietroburgo e Berlino, fra Vienna e Torino da sembrare impossibile esattamente come, ai giorni nostri, lo sarebbe una guerra fra Rouen e Amiens, fra Boston e Philadelphia. Verrà un giorno in cui la Francia, tu Russia, tu Italia, tu Inghilterra, tu Germania, voi tutte, nazioni del continente, senza perdere le vostre qualità distinte e le vostre gloriose individualità, vi stringerete in un’unità superiore e costruirete la fratellanza europea, così come la Normandia, la Bretagna, la Borgogna, la Lorena, l’Alsazia e tutte le nostre province si sono fuse nella Francia. Verrà un giorno in cui non esisteranno più altri campi di battaglia se non i mercati, che si apriranno al com-

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mercio, e le menti, che si apriranno alle idee. Verrà un giorno in cui le pallottole e le granate saranno sostituite dal diritto di voto, dal suffragio universale dei popoli, dal tribunale arbitrale di un Senato grande e sovrano che sarà per l’Europa ciò che il Parlamento è per l’Inghilterra, la Dieta per la Germania, l’Assemblea legislativa per la Francia.(..)

e almeno altre due tra inglese, francese e tedesco. Inoltre possono lavorare al max per 4 ore consecutive. Non sono mancante domande sul futuro dell’Europa nel post Brexit. La guida ha risposto molto diplomaticamente, raccontandoci semplicemente l’iter di uscita della Gran Bretagna, che non sarà comunque breve.

L’oggi era rappresentato dalla Visita al Parlamento Europeo di Strasburgo. Grazie ad una guida impeccabile abbiamo appreso molte informazioni sulla complessa macchina parlamentare europea. Complessa se si pensa che il nostro parlamento è composto al momento da 26 stati in cui si parlano 24 lingue diverse. Tutte le 24 lingue hanno ugual diritto. Tutte le sessioni necessitano, quindi, di un servizio di traduzione simultaneo. La guida ha raccontato che le persone che traducono al Parlamento devono necessariamente sapere perfettamente almeno 3 linguee: la propria di origine

Tra Breisach e Strasburgo non poteva mancare la visita al Campo di Concentramento di Natzweiler Struthof. Nel racconto di Stefania Morozzi emerge tutta l’emozione e le sensazioni provate dal gruppo: “Attraversiamo in pullman un percorso tortuoso fra le montagne fredde ed innevate dei Vosgi ed arriviamo al campo. I deportati dovevano percorrere la strada a piedi e la prima cosa che mi chiedo è come facevano allora, camminando sulla neve. Fa molto freddo e non c’è sole, come se si rifiutasse di splendere.. mi fa effetto pensare che sto camminando sulla stessa ter-


ra calpestata dai prigionieri. Questo, a differenza di altri campi, era un campo da lavoro dove venivano deportati solo uomini che lavoravano nelle vicine cave dove si estraeva il granito rosa. I prigionieri, prima di entrare, venivano fatti accovacciare con le gambe genuflesse e le braccia tese. Questa posizione doveva essere tenuta anche per ore, prima di essere registrati con l’attribuzione di un numero che cancellava la tua identità, la tua dignità. Il campo è piccolo e racchiude al suo interno tutto il suo orrore. In fondo alla discesa, vediamo le baracche, con i dormitori e le varie stanze che racchiudono ciascuna le propria atrocità. Le prigioni: piccole celle dove agli internati veniva lanciato un tozzo di pane come se fossero dei cani. Poi, delle cellette anguste, dove si poteva stare solo accovacciati, mai seduti, in attesa che arrivasse la morte. Poco più avanti, il tavolo per il dissezionamento dei cadaveri e il cavalletto delle bastonate, dove i deportati dovevano contare in

I soci CIR food al campo di concentramento di Natzweiler Struthof

tedesco le frustate ricevute.. A pochi km dal campo, in un’ angusta casa abbandonata, la camera a gas. Qui furono giustiziati 86 ebrei provenienti dal campo di concentramento di Auschwitz. Le loro ossa furono utilizzate dall’istituto anatomico dell’Università di Strasburgo come campionario per la collezione antropologica delle diverse razze umane. Visitare questi campi è doloroso, triste, ma è il modo più efficace per non dimenticare cosa sia significato e quali effetti possa aver

avuto per l’uomo la follia nazista.” Il viaggio della memoria è un condensato di tante sensazioni: emozione, riflessione, divertimento, cibo, cultura, conoscenza... È un momento per vivere insieme la storia, leggere il presente e pensare al futuro. Farlo con i propri colleghi lo arricchisce di una motivazione ulteriore. L’appuntamento è per il prossimo Viaggio della Memoria! Vi aspettiamo!

CIR food per il terremoto del Centro Italia Il Consiglio d’Amministrazione di CIR food ha deciso di destinare €10.000 a sostegno di una cooperativa umbra colpita dal terremoto del Centro Italia del 30 ottobre scorso. Il contributo andrà alla Cooperativa Sociale "L'Incontro" di Norcia che opera sul territorio della Valnerina dal 1985, erogando servizi alla persona nelle aree dei Minori, Disabili, Anziani e Salute Mentale. Il contributo servirà per finanziare una struttura prefabbricata in legno che consentirà la ripartenza del servizio per disabili nel Comune di Cascia. Coloro che vorranno privatamente sostenere il medesimo progetto possono farlo mettendosi in contatto con i membri del proprio Comitato Soci, che raccoglieranno le offerte. La raccolta fondi sarà attiva fino al 15 gennaio. Successivamente provvederemo ad effettuare un unico versamento di quanto raccolto. I soci CIR food davanti al Parlamento Europeo a Strasburgo CARTE IN TAVOLA 2016 Numero 5

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SEZIONE SOCI EUDANIA

Le Cinque Terre in treno Le Cinque Terre sono riconosciute dall’UNESCO patrimonio dell’umanità: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso. I soci della Divisione Eudania hanno percorso in treno quattro dei cinque comuni, ed hanno trascorso questa giornata all’insegna della tranquillità e del divertimento, tra una passeggiata nei vicoli, un pranzo a base di pesce. Quello che colpisce è che i cinque

borghi sono circondati da colline verdissime e dal mare azzurro. Ogni borgo ha un suo santuario, da dove si possono ammirare panorami mozzafiato. Le cinque località sono collegate con un sentiero, la “Via dell’Amore”, una passeggiata a picco sul mare, dove si trovano i catenacci delle coppie innamorate. I paesini sono caratterizzati da vicoli e scalinate che si fanno spazio fra le case, tinteggiate

con i tipici colori liguri. La costa a strapiombo sul mare, le spiaggette, i terrazzamenti coltivati a vite ed ulivo, la scarsa espansione edilizia, sono ciò che caratterizza questo territorio. I terrazzamenti a picco che arrivano quasi a toccare il mare ospitano le viti, dalle quali nasce il vino bianco secco da tavola DOC e il pregiato vino liquoroso Sciacchetrà. Grazie ai nostri 50 soci che hanno visitato questi luoghi!

Nuovo programma gestionale Soci CIR food sta proseguendo speditamente nell’attività di implementazione di sistemi gestionali sempre più moderni ed efficienti. Da settembre è attivo anche il nuovo programma di gestione dei soci CIR food. Tale programma permette l’archiviazione e l’elaborazione di maggiori informazioni relative ai soci in modo più puntuale, efficace e sicuro. Una delle novità del nuovo programma è permettere ai soci prestatori (coloro che sono intestatari di un prestito sociale) di ricevere ad ogni operazione una stampa aggiornata dei movimenti e del saldo del proprio deposito. Non sarà quindi più necessario portare con sé il libretto. Attraverso il nuovo programma riusciremo inoltre a gestire in modo migliore l’invio del nostro periodico e una comunicazione più veloce con i nostri soci. A tal proposito chiediamo ai soci che per ragioni famigliari ricevono più numeri di Carte in Tavola di inviare una mail a carteintavola@cirfood.com indicando nome, cognome e codice fiscale del socio che non intende più ricevere il periodico. Infine invitiamo i soci sovventori che non hanno mai comunicato la propria mail a farlo al proprio ufficio cassa di competenza.

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CARTE IN TAVOLA 2016 Numero 5


AREA EMILIA EST

CIR food alla scoperta della Cappella degli Scrovegni Domenica 2 ottobre un gruppo di soci provenienti da Modena, Reggio Emilia e Milano ha partecipato alla visita della Citta di Padova. Dalla Cappella degli Scrovegni, gioiello dell’Arte di Giotto risalente al Trecento, alla Basilica del Santo. Città di inestimabile valore artistico e religioso che ha incontrato l’interesse dei partecipanti.

AREA NORD

A Ferrara al Festival di Internazionale Sabato 1 ottobre, attirati dal festival de L’internazionale, la sezione soci dell’Area Nord si ritrova a Ferrara. La splendida cittadina Emiliana ci attende con una splendida giornata di tarda estate. Le piazze e i palazzi del centro storico sono un brulicare di persone di diverse provenienze attirati dal ricco programma del festival o come semplici turisti.

Il nostro pullman ci lascia proprio a ridosso del castello degli estensi e in due passiamo nel centro del festival e della città. Ci suddividiamo in piccoli gruppetti ognuno col proprio programma . Chi si dedica alla visita della città attraverso il castello Estensi, Palazzo dei Diamanti e palazzo Schifanoia. Chi invece si butta a capofitto in piazza Trento e Trieste per ottenere i voucher di accesso alle conferenze

della giornata. Punto d’incontro per tutti è stato poi il ridotto del teatro Comunale dove alle 14.30 si è svolta la tavola rotonda sul costo dell’ignoranza patrocinato di CIR food. Sul pullman del rientro, stanchi della intensa giornata, era tutto un raccontarsi di cosa si è visto e, soddisfatti dell’occasione avuta si fantasticava sulle prossime mete.

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SEZIONE SOCI PROSSIME INIZIATIVE

In programma REGGIO EMILIA Prenotazioni visite e pagamento quote: Silvia Marmiroli, s.marmiroli@cirfood.com Giovedì 19 gennaio 2017 Liberty in Italia Reggio Emilia

Venerdì 24 febbraio 2017 alle ore 17:30 Rocca del Boiardo Scandiano

Visita guidata alla mostra presente a Palazzo Magnani di Reggio Emilia. Ritrovo ore 17.45. A seguire aperitivo al bar Catomes Tot.

La visita guidata della durata di 1 ora e 30 circa, sarà condotta solo all’interno della Rocca, edificio che domina il centro storico dell'abitato di Scandiano. La sua costruzione iniziò a partire dal XII secolo dalla famiglia dei Fogliano e oggi prende il nome della famiglia che la abitò dal 1423 al 1560 Quota socio: € 10,00 | Quota non socio: € 15,00 La quota comprende: • visita guidata della Rocca (ritrovo ore 17,15 presso la biglietteria in Viale della Rocca -Scandiano ) • biglietto di ingresso • aperitivo alle ore 19,00 presso Bar Moro in Via Spallanzani, 12 raggiungibile in 7 minuti a piedi. Prenotazione visita e pagamento della quota entro il 31 gennaio

Quota socio: € 15,00 Quota non socio: € 20,00 Prenotazione visita e pagamento della quota entro il 31 dicembre

MODENA Prenotazioni visite e pagamento quote: Angela, 059/317602, a.auriemma@cir-food.it Sabato 28 Gennaio 2017 Campo di Concentramento di Fossoli e Museo Monumento al Deportato Carpi A circa sei chilometri da Carpi, in località Fossoli, è ancora visibile il Campo costruito nel 1942 dal Regio Esercito per imprigionare i militari nemici. Dal marzo del 1944 diventa Campo poliziesco e di transito (Polizei und Durchgangslager). I circa 5.000 internati politici e razziali che passarono da Fossoli ebbero come destinazioni i campi di Auschwitz-Birkenau, Mauthausen, Dachau, Buchenwald, Flossenburg e Ravensbrück. Ritrovo ore 13:45 a Fossoli di Carpi per la visita guidata che proseguirà al Museo Monumento al Deportato in Piazza Martiri a Carpi. L’iniziativa è gratuita e le prenotazioni si accettano fino a martedì 10 gennaio 2017

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Domenica 9 Aprile 2017 Museo delle Mummie Fiumalbo Roccapelago

Domenica 5 Marzo 2017 CREMONA la città di Stradivari Cremona

Visita al Museo delle Mummie. Le mummie di Roccapelago appartengono all’ultimo periodo in cui la cripta fu utilizzata come cimitero coperto. Si tratta di persone vissute dagli ultimi decenni del XVII secolo - primi decenni del XVIII secolo e morte nel pieno XVIII secolo. Nel pomeriggio trasferimento nel borgo medievale di Fiumalbo e visita libera del paese, eletto "CITTÀ D'ARTE".

Visita del centro storico della città: Piazza del Comune con la Cattedrale, il Battistero, il Torrazzo, il Palazzo Comunale e la Loggia di Militi (esterni). A seguire visita della Pinacoteca del Museo Civico Ala Ponzoni. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita del Museo del Violino. Successivamente si visiterà una tipica bottega di un liutaio.

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Rubriche

ALIMENTAZIONE E BENESSERE

Senza acqua non c’è vita 5 consigli utili per bere più acqua durante il giorno Ormai tutti sanno che la prima regola per avere una salute di ferro è quella di bere durante la giornata. Idratare il nostro corpo è il passaggio fondamentale per una pelle giovane, per eliminare le tossine, per stimolare il metabolismo e per rafforzare il sistema immunitario. La frase “senza acqua non c’è vita” vale anche e soprattutto per il nostro corpo, difatti è la principale fonte d’energia; quando ci sentiamo stanchi ed affannati molto spesso è per carenza d’acqua. Bere dovrebbe essere un gesto automatico, e invece ci ricordiamo di prendere un sorso d’acqua solo quando il nostro corpo fa suonare il campanello d’allarme della sete. Durante il periodo estivo, sotto il sole, ci viene più semplice portare dell’acqua con noi e bere ma l’idratazione è importante d’inverno quanto d’estate, in tutte le stagioni il corpo necessita di acqua per ogni tipo di processo vitale. Fretta e impegni vi fanno dimenticare anche di prendere un bicchiere di acqua? Se arrivate alla sera e vi rendete conto che la bottiglia è ancora piena, seguite i nostri 5 modi per bere più acqua durante la giornata. Con questi semplici trucchi il problema non ci sarà più!

scusa del peso. Avere facile accesso all’acqua aumenterà il vostro desiderio di berla e inoltre vi ricorderà costantemente il vostro obiettivo. Tra una corsa in ufficio e una a scuola per prendere i bambini, ci capita spesso di mettere le mani in borsa, quindi ogni volta che sentirete la bottiglietta d’acqua venire a contatto con le vostre dita, non ignoratela, è per il vostro bene! 2. LA BOTTIGLIA D’ACQUA SULLA SCRIVANIA Se al contrario avete uno stile di vita sedentario e la scrivania è troppo lontana dal distributore di acqua, mettete una bottiglia sempre in vista davanti a voi. Un sorsino alla volta salverà la vostra salute e vi renderà da subito più energici. Per ricordarsi di bere non c’è modo migliore di vedere l’acqua, quindi non nascondetela sotto la scrivania o dentro un cassetto, mettetela li, tra l’agenda e il computer, dove il vostro sguardo si ferma più spesso. Ad ogni piccola pausa, prima del caffè, dopo essere andati in bagno, durante una telefonata, prendete la bottiglia dell’acqua e sorseggiatene un po’.

1. BOTTIGLIA D’ACQUA IN BORSA

3. PRIMA DEL BUONGIORNO BEVETE L’ACQUA

Per la maggior parte delle ore siete fuori casa? Nella borsa, prima di uscire, oltre a mettere cellulare e chiavi ricordatevi di introdurre anche una bottiglietta d’acqua. Ormai esistono di tutte le dimensioni, quindi non avete neanche la

La sera prima di andare a dormire mettete sul comodino, accanto al libro e alla abat-jour, un bicchiere colmo d’acqua, così che il primo gesto da fare la mattina appena svegli sarà quello di bere. Vi sembrerà strano ma quel bic-

chiere d’acqua bevuto a stomaco vuoto è “prezioso come l’oro”, vi aiuterà ad espellere tutte le tossine accumulate durante la notte. Da subito vi sentirete meglio, più svegli, puliti e in grado di iniziare la giornata con il piede giusto. In Giappone questa è considerata una tradizione antica in grado di prevenire molte malattie. 4. CAMBIARE IL GUSTO DELL’ACQUA IN MODO NATURALE Il gusto dell’acqua è neutro, per questo siamo poco attirati a berla e spesso preferiamo bevande zuccherine, ma esiste un metodo per rendere l’acqua una bevanda gustosa da sorseggiare piacevolmente: aromatizzarla. Il modo più semplice è quello di mettere all’interno di una caraffa tanta frutta fresca, dal limone alle more e poi riempire di acqua, lasciate in infusione tutta la notte in frigorifero. Durante il periodo invernale è semplice consumare tè e tisane con vari gusti, d’estate prendete la stessa abitudine magari lasciandoli nel frigo dopo l’infusione. Niente aromi industriali, basta davvero poco per rendere l’acqua una bibita gustosa, una foglia di menta, due spicchi di lime e perché no, anche dei dadini di cocco fresco. 5. L’AIUTO DALLA TECNOLOGIA Lo sentite quel suono che proviene dal vostro smartphone, non è una chiamata, è l’applicazione che vi ricorda che dovete bere. Sì, avete capito bene, una semplice app che, una volta aver configurato i parametri come peso ed età, vi dirà quanta acqua dovreste bere durante la giornata. Inoltre, monitora anche la vostra abitudine di bere acqua e ve ne ricorda. Esistono molte di queste applicazioni: alcune più semplici, altre più complete, ricche di statistiche e altre addirittura hanno la possibilità di cronometrare. Sta a voi scegliere quale utilizzare e in che modo aiutare il vostro corpo a bere di più. Ora sapete come fare. CARTE IN TAVOLA 2016 Numero 5

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Rubriche RICETTA

Arista al Sagrantino e prosciutto di Norcia con uva e prugne Da www.ilgiornaledelcibo.it Il recente sisma che ha colpito il centro Italia ha messo in ginocchio tante regioni, città, paesi e luoghi più o meno popolosi nei quali si è messa subito in moto la macchina della solidarietà. Tra le zone interessate c’è l’Umbria e tutto il territorio intorno a Norcia: tanti piccoli produttori sono in difficoltà e comprare le loro eccellenze è un primo passo per permettergli di ripartire il prima possibile. Per questo Natale vi proponiamo un piatto con prodotti tipici di Norcia e dell’Umbria.

Ingredienti • • • • • • • • • • • •

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1kg aristadi maiale disossata 600gr uva bianca 100gr prugne denocciolate 2 scalogni 100gr prosciutto crudo di Norcia 2 bicchieri Sagrantino timo 4 patate burro salato sale pepe olio d'oliva extra vergine

CARTE IN TAVOLA 2016 Numero 5

Preparazione 1. Tritare lo scalogno e metterlo in un tegame con olio d'oliva extra vergine e rosolare insieme al prosciutto di Norcia tagliuzzato a straccetti in modo da creare un fondo di cottura. 2. Sistemare l’arista (che avremo legato con dello spago da cucina proprio come per un arrosto) nel tegame e rosolarlo bene su tutti i lati. 3. Sfumare con poco Sagrantino, salare, pepare, mettere un po’ di timo e unire chicchi d’uva e le prugne tagliati a metà. 4. Fare insaporire bene e poi unire tutto il resto del Sagrantino, lasciare andare a fiamma vivace un paio di minuti (in modo che evapori l’alcol) poi incoperchiare. 5. A questo punto iniziare una cottura a fuoco dolcissimo (utilizzando uno spargifiamma se lo possedete) per circa 2 ore e mezza con il coperchio ed avendo cura di girare ogni mezz’ora il pezzo di carne. 6. Farlo raffreddare e mettere in frigo in modo da tagliarlo quando è completamente freddo. 7. Riscaldarlo a fette nel tegame con il suo sugo (dopo averlo aggiustato di sale) solo prima di servirlo. 8. Sistemare ogni patata “accomodata” in dell’alluminio (quindi non avvolta troppo stretta) dopo averla punzecchiata. 9. Richiudere i cartocci e sistemarli in forno a 200° per 1 ora. 10. Servire l’arista con il suo sughetto di vino, uva e prugne ed accompagnarlo con la patata aperta con il burro salato sopra ed un po’ di timo fresco.


Tra

le luci

delle feste

risplende

la Speranza di una Cura

Grazie al sostegno di aziende come la nostra, la Fondazione Telethon promuove e finanzia la migliore ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. Un impegno condiviso e concreto che ha l’obiettivo di donare un futuro a tutti i bambini affetti da queste patologie. Siamo lieti di farvi i nostri migliori auguri, con la speranza che una cura illumini presto le feste di questi bambini. Buone feste e felice anno nuovo!

FONDAZIONE

www.telethon.it


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