inCorso #59 - opinione e notizie in CMB

Page 1

OPINIONI E NOTIZIE IN CMB

NUMERO

Periodico trimestrale di opinioni e notizie - Anno XIV. N° 59 - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.

IN CORSO 59

LUGLIO 2021

Shopville Gran Reno cresce

A Casalecchio i lavori per il centro commerciale proseguono giorno e notte


SOMMARIO

P - 02

inCorso - n.59

VAI A PAGINA

IN CORSO

— In questo numero

NUMERO

OPINIONI E NOTIZIE IN CMB

59

LUGLIO 2021

Periodico trimestrale di opinioni e notizie. Anno XIV. N°59

PRIMO PIANO

GRAN RENO RADDOPPIA 5 SHOPVILLE A Casalecchio proseguono i lavori di riqualificazione dello shopping mall

4

In redazione: Francesca Martinelli Ha collaborato alla realizzazione di questo numero: Domenico Cichetti

ESTERO

15

Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli

CONTINUANO I LAVORI ALL'OSPEDALE DI KØGE

Contatti: martinelli.francesca@cmbcarpi.it

In fase di completamento il primo dei quattro edifici che comporranno la struttura

Proprietario: CMB Società Cooperativa Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO). Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810.

11

CANTIERI

LA NUOVA SEDE DEL GRUPPO CAP

L'ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2020 CMB chiude l’esercizio con ottimi risultati nel comparto Project e Servizi e nelle vendite immobiliari

20 Verso la conclusione i lavori, consegnati i primi spazi utili al cliente

ASSEMBLEA

SOSTENIBILITÀ

Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO.

Progetto grafico, impaginazione ed editing: Hic Adv Stampa: Faenza Group Spa Sfoglia o scarica questo e gli altri numeri di inCorso all'indirizzo: cmbcarpi.com/house-organ

CMB TRA LE ASSOCIATE DI IMPRONTA ETICA Intervista a Francesco Malaguti, vicepresidente dell'associazione e presidente di Camst

QUI E LÀ

— Una rubrica tira l'altra P. 3

CLICK

A zonzo tra i cantieri

P. 10 CAFFÈ CMB P. 18

DIALOGHI

Chiacchiere con o senza zucchero

Giuseppe Esposito

P. 22 NAVIGAZIONI FACILITATE P. 23

Esplorando il sito di CMB

BREVI MA INTENSE News dal mondo CMB

The Forest Stewardship Council® (FSC®) is a global, not-for-profit organization dedicated to the promotion of responsible forest management worldwide. FSC defines standards based on agreed principles for responsible forest stewardship that are supported by environmental, social, and economic stakeholders. To learn more, visit www.fsc.org


FOTOGRAFIA

inCorso - n.59

Click — Sguardi su CMB

P - 03

Dallo scavo delle fondamenta all'opera conclusa il collega Domenico Cichetti si aggira tra i cantieri con la sua fotocamera e ritrae angoli nascosti, scorci di vita quotidiana e splendide architetture. Tutto ha preso vita con CMB. A cura di Domenico Cichetti

LA NUOVA EDILIZIA SOCIALE Nell'immaginario collettivo l'edilizia sociale è solitamente collegata a bassa qualità ed aspetto dimesso; ciò non trova riscontro negli ultimi interventi di completamento realizzati da CMB sul sito dell'ex-villaggio Expo (sempre realizzato da CMB per Expo 2015 ed ora convertito a tale finalità). Architetti di fama mondiale hanno ideato edifici che non hanno nulla da invidiare ad interventi di altra e ben più costosa destinazione. Oltre all'altezza che li caratterizza, ogni edificio del complesso edilizio si distingue inoltre per scelte morfologiche uniche.


P - 04

ESTERO

inCorso - n.59

In Danimarca continuano i lavori alla struttura sanitaria disposta su otto piani e con una superficie complessiva di circa 28.300 mq. Quasi conclusa la realizzazione del primo di quattro edifici A cura di Nicholas Carissimi

CANTIERE

Ospedale di Køge: avanti tutta

C

ontinuano i lavori per il Køge University Hospital in Danimarca, realizzato da CMB in join venture con Itinera capogruppo. Il primo dei quattro edifici che comporranno la struttura, chiamato B1, è in fase di completamento dell'ultimo livello di strutture prefabbricate. Ai piani inferiori, che saranno dedicati a prestazioni di natura ambulatoriale, sono in corso le attività di installazione degli impianti, mentre in una

porzione dei livelli superiori, destinati invece alle stanze di degenza, si è appena conclusa la prima fase relativa alle partizioni interne. Una volta ultimato, l’edificio sarà composto da otto piani fuori terra per una superficie lorda di circa 28.300 mq con reparti dedicati a odontoiatria, dialisi, 22 terapie intensive e 178 stanze di degenza. Lo svolgimento in contemporanea di attività di diversa natura è possibile grazie a un’oculata segregazione delle aree e all'impiego di una tecnologia costruttiva che

prevede facciate prefabbricate portanti, ampiamente utilizzata in Danimarca. Tale soluzione permette di lavorare in sicurezza e in ambiente chiuso dopo l’installazione di due piani di strutture rispetto al piano di lavoro. Nell'edificio B2 sono in corso di realizzazione fondazioni, setti murari per cavedi impiantistici e vani scala in cemento armato fino al terzo piano, con la finalità di poter iniziare l'installazione delle strutture prefabbricate prima della fine dell’estate.


inCorso - n.59

PRIMO PIANO

P - 05

BOLOGNA

SHOPVILLE GRAN RENO, UN INTERVENTO A CENTRO APERTO

Procedono rapidamente e senza sosta i lavori di riqualificazione dello shopping mall di Casalecchio di Reno per il gruppo francese Klépierre. Il cantiere è attivo giorno e notte con 300 lavoratori e oltre 200 imprese operanti, 20 i tecnici di CMB Di Dario Ghedini ed Emanuele Marrone - Foto di Paolo Lorenzi


P - 06

PRIMO PIANO

I lavori allo storico centro commerciale sono cominciati nel 2019 e, oltre alla riqualificazione totale della struttura, raddoppieranno lo spazio esistente

LA RIQUALIFICAZIONE Demolizione e ricostruzione, di cinque livelli fuori terra, del parcheggio. Urbanizzazione della viabilità esterna e la costruzione di un ponte pedonale di collegamento con l’Unipol Arena e la stazione ferroviaria

L

e nuove sfide del mondo delle costruzioni partono dalla ristrutturazione e dalla riqualificazione dell’esistente: è questo che CMB sta facendo allo Shopville Gran Reno, storico centro commerciale di Casalecchio di Reno (BO) per conto del gruppo francese Klépierre, su progetto di Design International e con direzione lavori dello studio Planning di Bologna, che svolge anche il ruolo di progettazione esecutiva. I lavori sono iniziati ad aprile 2019 e riguardano il raddoppio dello spazio in essere, la riqualificazione totale dello Shopville esistente, la demolizione dell’ex parcheggio multipiano, oggi conclusa, e la sua ricostruzione su cinque livelli fuori terra, nonché le opere di urbanizzazione della viabilità esterna e un ponte pedonale di collegamento con l’Unipol Arena e la stazione ferroviaria. L’opera è infatti costituita da un duplice appalto, privato e pubblico, per un importo rispettivamente di circa 80 e 4 milioni di euro. Uno dei temi peculiari che contraddistinguono il cantiere dello Shopville Gran Reno è che la struttura esistente, così come le attività al suo interno, sono sempre rimaste attive e aperte al pubblico con un notevole sforzo organizzativo, logistico e sicuristico da parte di CMB. Per questo motivo, le lavorazioni si svolgono senza interruzione nell’arco delle 24 ore, di giorno nella parte esterna e di notte all’interno dei negozi e della galleria commerciale esistente, luoghi che necessitano di una particolare attenzione e che devono essere protetti e ripuliti alla fine di ogni tur-

inCorso - n.59


PRIMO PIANO

inCorso - n.59

P - 07

LINEE GUIDA BREEAM

Progettazione, sicurezza e sostenibilità Nel cantiere bolognese è attivo il progetto “Sicuri per mestiere” con lo scopo di ridurre gli infortuni e aumentare la consapevolezza dei lavoratori

L

a costante attenzione alla salute e sicurezza sulle aree di lavoro è stata intensificata dall’adozione di “Sicuri per Mestiere”. Il protocollo, applicato da oltre 10 anni sui più complessi cantieri di CMB, ha lo scopo di ridurre gli infortuni, migliorando la consapevolezza dei lavoratori in merito alla salute e alla sicurezza propria e dei colleghi, e di promuovere la crescita della cultura della sostenibilità. La metodologia di lavoro è caratterizzata – sia per l’ampliamento, che per la riqualificazione della parte esistente – da un’attenzione

spiccata alla sostenibilità sia in fase di costruzione che rispetto al futuro utilizzo dello Shopville. Sono state adottate le linee guida BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method), un protocollo internazionale di certificazione della sostenibilità ambientale degli edifici che prevede l’approvazione da parte dei certificatori della scelta e dell’impiego dei materiali, anche per opere provvisionali, oltre a frequenti ispezioni dello stato del cantiere. L’intera opera è stata progettata con metodologia BIM prevedendo la digitalizzazione

3D di quanto realizzato, questo permetterà al cliente di conservare il modello e tutte le sue informazioni in fase di utilizzo e manutenzione dell’edificio, disponendo di dettagli su ogni elemento architettonico e impiantistico modellato. Per la parte esistente e oggetto di riqualificazione architettonica, strutturale e impiantistica si sta procedendo con un rilievo laser scanner che permette una fedele modellazione delle preesistenze unite ai nuovi elementi di progetto: questo consente di verificare le possibili interferenze e restituire una verosimile rappresentazione del sistema edificio.


P - 08

PRIMO PIANO

no notturno, prima della riapertura al pubblico. Tale complessità ha comportato un flusso di lavoratori che si aggira, tra turnazione diurna e notturna, dalle 200 alle 300 persone, per un totale di oltre 200 imprese operanti dall’inizio dei lavori e di sei gru edili attive contemporaneamente. Per far fronte alle complesse e varie necessità del cantiere, CMB ha schierato un numeroso staff di cantiere composto da circa 20 tecnici dedicati a progettazione, contabilità, project control, direzione di cantiere, controllo di qualità sicurezza e ambiente oltre che personale operativo in cantiere. Una volta conclusi i lavori saranno circa 160 i negozi rispetto agli attuali 80, con una

inCorso - n.59

superficie retail raddoppiata, per un’estensione in pianta di 15.000 mq. Il nuovo corpo del centro commerciale sarà strutturato su tre livelli, di cui quello terreno e il primo improntati sul fashion e il secondo sulla ristorazione, con una food hall che si caratterizzerà per dimensione e illuminazione naturale. È in progettazione un grande palco interno destinato a ospitare eventi live e dotato di impianti tecnici all’avanguardia e un roof garden esterno di circa 2.500 mq. Lo spazio, dotato di un’ampia area verde, sarà dedicato anche a eventi all’aperto, tra cui festival di musica d’estate e una pista di pattinaggio sul ghiaccio d’inverno, oltre a una rassegna cinematografica.

CONTEMPORANEITÀ DELLE LAVORAZIONI Dagli scavi alle demolizioni, dalle opere in cemento armato fino alle carpenterie metalliche, dalla prefabbricazione alle finiture, la complessità dell’intervento si concretizza nella contemporaneità di più lavorazioni differenti FLUSSI DEI LAVORATORI Dalle 200 alle 300 persone impegnate in una turnazione diurna e notturna per un totale di oltre 200 imprese operative


PRIMO PIANO

inCorso - n.59

P - 09

CARTA D’IDENTITÀ

Shopville Gran Reno

60.000 mq SUPERFICIE IN PIANTA

185.000 mq SUPERFICIE DI CANTIERE TOTALE

160

NUMERO DI NEGOZI

3.800

NUMERO DI PARCHEGGI

80

PARCHEGGI DEDICATI A DISABILI

90.000 mc VOLUMI TERRE SCAVATE

65.000 mc CEMENTO

1.800.000 kg ACCIAIO

—AVANZAMENTO LAVORI E PIANIFICAZIONE I lavori procedono rapidamente nonostante la complessità generale dell’opera, avendo raggiunto oltre il 40% dell’avanzamento. La complessità dell’intervento si concretizza nella contemporaneità di più lavorazioni differenti: dagli scavi alle demolizioni, dalle opere in cemento armato fino alle carpenterie metalliche, dalla prefabbricazione alle finiture. Le lavorazioni si differenziano in particolare tra quelle relative all’ampliamento e alla realizzazione di nuovi parcheggi, rispetto a quelle interne al centro commerciale esistente, soprattutto di ristrutturazione e di finitura della galleria e dei negozi, quali pavimenti in marmo, rivestimenti ceramici, metallici e controsoffitti ondulati con illuminazione led. Avrà un notevole impatto estetico il nuovo skylight, il grande lucernario vetrato, con una superficie di 4.000 mq: uno dei dettagli architettonici che caratterizzeranno il nuovo Gran Reno sia dal punto di vista stilistico, sia da quello funzionale, grazie al grande apporto di luce naturale che illuminerà gli spazi della nuova galleria commerciale. En-

tro la fine dell’estate è previsto il completamento della ristrutturazione della Galleria esistente. Altro elemento caratterizzante del progetto, poi, è la quinta scenografica che avvolgerà il nuovo parcheggio multipiano e lo raccorderà con l’edificio in ampliamento: si tratta di opere in carpenteria metallica rivestite in materiale ceramico, lamiera microforata e fioriere verticali. All’inizio di marzo 2021 è stata aperta ai clienti la prima metà del nuovo parcheggio multipiano dotato di sistemi speciali di indirizzamento del traffico, di aiuole verdi irrigate grazie al recupero dell'acqua piovana e di luci a led. Sono circa 1.400 i posti ora disponibili, che diventeranno circa 3.800 entro la fine dei lavori, con un’estensione di 18.000 mq a piano per cinque livelli fuori terra. Allo stesso tempo è in fase di completamento il secondo lotto di parcheggio prefabbricato e l’ultima sezione del nuovo corpo, le cui strutture saranno ultimate entro settembre. Uno dei temi peculiari del cantiere dello Shopville è la gestione delle forti interferenze con le aree commerciali preesistenti che sono rimaste attive per tutta la durata dei lavori.


P - 10

BREAK

inCorso - n.59

Caffè CMB

Lungo, corto, dolce o amaro: la pausa caffè arriva sempre e dà spazio a piacevoli divagazioni e curiose scoperte.

— La pausa ispiratrice

A cura di Francesca Martinelli

Alessandro Bonfanti

Giulia Morselli

Vincenzo Papalia

Martina Ceccherini

RSPP Divisione dei Territori

Sviluppo Risorse Umane

Capo Cantiere

Responsabile Controllo Qualità di costruzione Ufficio QSA

Com’è il tuo caffè? Rigorosamente amaro.

Com’è il tuo caffè? D’orzo e amaro.

Com’è il tuo caffè? Espresso senza zucchero.

Stai facendo programmi per questa estate? Per quest’estate sto valutando di andare con la mia famiglia in un agriturismo sull’appennino toscano, per apprezzare la bellezza della natura, il buon cibo e beneficiare di un po’ di relax.

Stai facendo programmi per questa estate? Non ho ancora definito una meta, ma sicuramente prevederà sole e natura.

Com’è il tuo caffè? Sempre dolce, per stemprare le tensioni della giornata.

Vacanza al mare o in montagna? Consigliaci una meta! Ho sempre preferito la montagna, aiuta molto a rigenerarmi. Penso che la meta sia molto soggettiva; l’unico consiglio che mi sento di dare è: andare nella prima destinazione che viene in mente! Se cambiassi città, dove vorresti vivere? Non cambierei mai la splendida città in cui vivo: Lodi. L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Non ho in mente un’idea in particolare, è sicuramente un’ottima occasione per confrontarsi con i colleghi su argomenti extra-lavorativi. Con quale collega fai la tua “pausa caffè”? Se potessi scegliere, oggi prenderei un caffè con più colleghi possibili, perché vorrebbe dire che saremmo tornati alla vita che ci meritiamo tutti… ma non deve mancare Alfio!

Stai facendo programmi per questa estate? Ho fatto il mio libro di poesie e spero di scrivere il secondo.

Vacanza al mare o in montagna? Consigliaci una meta! Mare! La casa vacanze CMB all’Isola d’Elba è sempre un’ottima meta.

Vacanza al mare o in montagna? Consigliaci una meta! Per il momento non saprei perché il Covid ci ha tenuto un po' incerti...

Se cambiassi città, dove vorresti vivere? Sul Lago di Garda.

Se cambiassi città, dove vorresti vivere? In montagna, perché è il miglior posto per scrivere idee.

L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? La pausa caffè è un momento mindfull, le buone idee vengono dopo! Con quale collega fai la “pausa caffè”? Il bello della pausa caffè è che non sai mai con chi la passerai, ogni giorno è una sorpresa!

L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Una poesia d’amore. E l’ho scritta… Con quale collega fai la “pausa caffè”? Con Ugo Riccio, persona altamente qualificata, un maestro nel lavoro e di vita. È da tanto che non lo vedo.

Stai facendo programmi per questa estate? Sto programmando un viaggio a tappe in Puglia. A causa dell’emergenza sanitaria ho preferito rimanere nella nostra bellissima Italia. Vacanza al mare o in montagna? Consigliaci una meta! In estate assolutamente mare!! Io sono nata vicino al mare e non posso proprio farne a meno. In Italia consiglio la Sicilia. Ho visitato qualche anno fa la costa da Palermo a Mazara del Vallo: è qualcosa di incredibile. All’estero Corsica o Isole Greche. Se cambiassi città, dove vorresti vivere? Se Bologna o Firenze fossero vicine al mare… L’idea migliore che hai avuto davanti alla macchinetta del caffè? Fare la pausa caffè non bevendo il caffè! Con quale collega fai la “pausa caffè”? Siamo un bel gruppo, ci piace condividere tutti insieme la pausa caffè. Ma quella che chiamo sempre per il caffè è Ilaria Ponti.


ASSEMBLEA

inCorso - n.59

RIPRESA

APPROVATO IL BILANCIO 2020: AVANTI IL FUTURO

In un anno segnato dalla pandemia, CMB chiude l’esercizio con un giro d’affari di oltre 570 milioni di euro con una crescita sui mercati esteri pari al 15-20%. Ottimi risultati anche nel comparto Project e Servizi e nelle vendite immobiliari

A cura della Redazione

P - 11


P - 12

ASSEMBLEA

inCorso - n.59

IPSE DIXIT

Le parole del Presidente di CMB

CARLO ZINI

I

n un anno segnato dal punto di vista sociale ed economico dalla pandemia da Covid-19, che ha causato il blocco totale della gran parte dei cantieri e delle attività per tre mesi, CMB chiude l’esercizio 2020 con un giro d’affari di oltre 570 milioni di euro, 70 dei quali realizzati su cantieri all’estero, raggiungendo l’equilibrio economico e traguardando importanti obiettivi dal punto di vista finanziario, patrimoniale e commerciale. È stato ridotto l’indebitamento finanziario, proseguendo il trend in calo da ormai otto anni, e sono stati perfezionati nuovi finanziamenti bancari per 136 milioni di euro, assistiti da garanzia governativa SACE, che contribuiscono ad allungare ulteriormente la duration delle fonti di finanziamento. Dal punto di vista commerciale sono stati firmati nuovi contratti per lavori e servizi in Italia e all’estero per circa 500 milioni, che hanno consentito di mantenere un consistente portafoglio ordini, pari a circa tre miliardi di euro. Nonostante l'emergenza sanitaria, il quadro presentato all'assemblea dei soci dello scorso 22 maggio guardava verso il futuro con fiducia.

All’appuntamento societario, trasmesso anche via streaming, oltre ai responsabili della Cooperativa, sono intervenuti il sindaco di Carpi Alberto Bellelli, la direttrice del Distretto sanitario di Carpi Stefania Ascari e il presidente di Legacoop Mauro Lusetti. “Dal punto di vista strategico - ha commentato il presidente Carlo Zini - il 2020 si caratterizza per aver portato la componente estera del fatturato a un’incidenza intorno al 15-20% del complessivo giro d’affari e aver rafforzato la struttura patrimoniale e finanziaria in grado di reggere il forte sviluppo che porterà CMB a oltre 730 milioni di giro d’affari nel 2023, con un balzo di 100 milioni già nel 2021. Vincente anche la scelta della diversificazione delle attività del Gruppo nell’area dei servizi di facility management, gestione calore ed efficientamento energetico, che si è dimostrata fondamentale per contenere il calo dei ricavi legati ai mesi del lockdown”. I volumi produttivi e la redditività del comparto Costruzioni, storico core business di CMB, nel 2020 hanno accusato la sospensione delle lavorazioni facendo registrare risultati al di sotto delle previsioni, condi-

BILANCIO 2020 Il presidente Carlo Zini e Marcello Modenese al tavolo dei relatori SOCI In sala alcuni soci presenti durante l'assemblea che si è svolta in videoconferenza streaming

Il 2020 è stato un anno da dimenticare per tanti versi, ma che ci ha insegnato anche nuove cose: da una parte è stato ingiusto, perché si è lavorato molto e raccolto poco, ma non voglio fermarmi al punto di vista economico che è stato già analizzato, ma prendere in considerazione anche altri punti di vista. Abbiamo imparato il valore del rapporto umano quando ci è venuto a mancare, a usare nuove tecnologie che ora ci consentono di collegarci con colleghi e persone distanti, anche se allo stesso tempo abbiamo avvertito quanto ci mancava la presenza fisica e la vicinanza dell’altro. Qui in CMB non abbiamo dovuto affrontare la questione drammatica della perdita del lavoro e abbiamo le risorse finanziarie necessarie per guardare con fiducia al futuro.


ASSEMBLEA

inCorso - n.59

PAROLA CHIAVE

NUMERI IN RIPRESA

UTILE NETTO

PIÙ ESTERO MENO DEBITO

Grandi temi in poche parole

MARCELLO MODENESE Direttore Risorse Finanziarie e Pianificazione CMB, nel corso degli anni, ha sempre maggiormente ricercato una strategia di riduzione dei rischi: ha diversificato le sue attività nel settore dei servizi e anche su varie aree geografiche in Paesi a basso rischio. Si è trattato di lavori che non si sono fermati, nonostante il lockdown in Italia, e quindi hanno garantito una quota di produzione anche nei mesi di stop.

Un quadro che prospetta una crescita futura nonostante le difficoltà del mercato duramente colpito dall’emergenza sanitaria mondiale. CMB registra la tenuta dei ricavi che si mantengono a 572 milioni di euro, con una riduzione ormai costante dell’indebitamento finanziario. Volano sempre più rilevante della crescita aziendale è rappresentato dal settore estero, che oggi rappresenta circa il 15-20% del giro d’affari. Scelta vincente di CMB è stata poi la diversificazione dell’attività con i servizi di facility management, che hanno mostrato tutta la loro attualità durante la fase del lockdown.

4,4 2,7 0,7

2018

PORTAFOGLIO LAVORI

RICAVI

Milioni di Euro

Milioni di Euro

2019

611 20 1.225

STEFANIA ASCARI

Milioni di Euro

511

2020

572

234

19

2020 - TOTALE 1.497 mln

Direttrice Ausl Distretto di Carpi L’Ausl vi ringrazia per non aver dimenticato il vostro territorio, ma anzi per aver effettuato una donazione estremamente importante per l’ospedale di Carpi in piena operatività nei mesi della lunga lotta contro il Covid-19. Grazie ai soci e ai dipendenti di CMB il reparto di terapia semintensiva di Medicina d’Urgenza ha potuto dotarsi di una centrale di monitoraggio e di diversi sistemi per monitorare i pazienti ricoverati per Covid.

MAURO LUSETTI Presidente Legacoop Sentire oggi quanti soci hanno votato, esprime la capacità di CMB di coinvolgere e far partecipare le persone alla vita dell’impresa. Se qualcuno non si accorge di quanto è importante la cooperazione, noi non ci lamentiamo, ma continuiamo a lavorare per presentare al meglio il nostro movimento.

Edilizia

Grandi infrastrutture

Immobiliare

Infrastrutture

LE VENDITE IMMOBILIARI Nonostante l’emergenza sanitaria, i nuovi contratti preliminari di vendita sottoscritti nel 2020 raggiungono il valore complessivo di circa 37,7 mln, superando l’obiettivo di Budget (36,1 mln) e invertendo un trend di decrescita che continuava da alcuni anni a testimonianza di una percezione di ripresa del mercato che sembra si stia consolidando soprattutto nelle aree di Milano e Roma dove CMB ha raggiunto una riconosciuta leadership. La Divisione dei Territori raggiunge circa 31,1 mln di vendite grazie al forte dinamismo dell’Area di Milano dove si registrano circa 13 mln di nuovi preliminari sottoscritti a Segrate Redecesio e circa 15 mln a Cascina Merlata. In Divisione Centrale l’attività immobiliare del 2020 si caratterizza per l’attivazione dell’iniziativa per la realizzazione di 113 alloggi di edilizia convenzionata in vendita a Vaciglio (MO), attraverso la società Modena Estense SpA, che sta registrando un forte interesse commerciale da parte del pubblico.

2018

2019

2020

Milioni di Euro

34,6

37,7

25

2018

2019

2020

P - 13


P - 14

ASSEMBLEA

Il 2020 ha visto anche l'inserimento di nuove risorse, la ripresa delle vendite immobiliari, il conseguimento della certificazione della Responsabilità sociale d’impresa sulla base dello standard internazionale SA8000.

inCorso - n.59

HIGHLIGHTS PERSONE

732 77% 28%

VOLUMI

DIPENDENTI DEL GRUPPO SOCI

573 mln

RICAVI DI GRUPPO 2020

DIPENDENTI SOTTO I 40 ANNI

COSTRUZIONI

IMMOBILIARE

RICAVI 2020

RICAVI 2020

INNOVAZIONE E SICUREZZA

19

COMMESSE ATTIVE PROGETTATE CON B.I.M.

25

CANTIERI "SICURI PER MESTIERE"

CONCESSIONI E SERVIZI RICAVI 2020

465 mln EDILIZIA

zione che però ha evidenziato un’inversione di tendenza già sul finire dell’anno. Per contro, il comparto Project e Servizi mette a segno, anche quest’anno, risultati produttivi e reddituali in crescita, frutto dell’incessante lavoro svolto, in particolar modo all’interno delle strutture sanitarie, anche nei mesi di maggior criticità della pandemia. Hanno ripreso vigore anche le vendite immobiliari, soprattutto nell’area milanese, superando gli obiettivi e invertendo un trend negativo che durava da alcuni anni. Sul versante occupazionale, il 2020 è stato sensibilmente condizionato dall’emergenza sanitaria che ha prodotto cambiamenti significativi sulle modalità relazionali modificando gli abituali comportamenti sul lavoro e nella vita quotidiana. Questo non ha impedito il progressivo ringiovanimento dell’organico e l’inserimento di nuove risorse a fronte del naturale turn over aziendale accrescendo i livelli occupazionali. CMB ha aggiunto, poi, un nuovo tassello alla valorizzazione delle persone, dipendenti e fornitori: nel 2020 ha conseguito la certificazione della Responsabilità sociale d’impresa sulla base dello standard internazionale SA8000.

8

IMMOBILIARE

239

GRATTACIELI PIANI DI COSTRUITI A GRATTACIELO MILANO COSTRUITI NEGLI ULTIMI 5 ANNI

INFRASTRUTTURE

22

GALLERIE E TUNNEL

19 mln

31

PONTI E VIADOTTI

1270

ALLOGGI VENDUTI NEGLI ULTIMI 5 ANNI

89 mln PROJECT FINANCING

57

CONTRATTI ATTIVI NEL 2020

OSPEDALI

FACILITY MANAGEMENT

23

2044

OSPEDALI COSTRUITI DAL 2000

SCADENZA PORTAFOGLIO SERVIZI


CANTIERI

inCorso - n.59

MILANO

UN’ARCA SOSTENIBILE COME HEADQUARTER

Verso la conclusione i lavori alla nuova sede del Gruppo CAP a Milano. Nel mese di giugno CMB ha consegnato i primi spazi utili della struttura che unisce edilizia tradizionale a elementi dalle prestazioni ambientali elevatissime Di Lorena Botta - Foto di Domenico Cichetti

P - 15


P - 16

CANTIERI

M

ancano pochi mesi e la nuova sede del Gruppo CAP, in via Rimini a Milano, sarà completata e messa in funzione riunendo in un unico luogo tutto il personale dell’azienda pubblica che si occupa del servizio idrico della città metropolitana. A partire da giugno, infatti, sono stati consegnati i primi spazi utili al cliente per completare arredi e illuminazione in modo da rendere l’ambiente funzionale e abitabile. L’edificio rientra nel progetto di riqualificazione urbana che sta caratterizzando la metropoli di Milano, in particolare il quartiere in zona Romolo, attraverso un percorso di innovazione e sostenibilità nell'interesse della collettività. Si tratta di un'altra importante sfida che ha permesso a CMB, tramite una rilevante flessibilità organizzativa e al know how di tutto lo staff di cantiere, di affrontare l’opera sin dalla fase di progettazione, inserendo nuovi elementi dalle prestazioni ambientali elevatissime connettendoli con più “tradizionali” sistemi costruttivi. Inoltre, grande attenzione è dedicata alla gestione organizzativa e temporale della commessa, influenzata da una logistica molto limitata e da tempi ristretti a causa delle norme di contenimento dell’emergenza sanitaria.

inCorso - n.59

—IL PROGETTO Il concept del progetto punta a evocare l’immagine di un’arca fluttuante sull’acqua, unendo due elementi in apparenza antitetici come l’acqua e il calcestruzzo in una compenetrazione sia tecnica che visiva. La forma solida e compatta è scandita dalla dinamicità delle finestre, la cui tessitura caratterizza l’aspetto delle facciate con una trama che si fonde con il volume stesso: un tributo al quadro di Piet Mondrian “Compositie in Lijn”, con l’intenzione di richiamare idealmente la rete di servizi di CAP che si estende a tutto il territorio. L’edificio, interamente costruito in cemento armato e fibrato, ha una superficie di 5mila mq nell’interrato e sale sviluppandosi per cinque livelli fuori terra a uso uffici per 1.600 mq a piano. Nella struttura ipogea si trovano i parcheggi e alcuni locali tecnici, mentre passando sotto l'ampio sbalzo si accede all’edificio tramite una hall. Oltre all’ingresso, al piano terra sono presenti un bistrot, tre sale conferenze e l’asilo nido a uso dei figli dei dipendenti. Le aree esterne sono parte integrante del progetto con una piazza d’ingresso di 3.200 mq caratterizzata da un grande specchio d’acqua e pavimentata con granito di colore grigio chiaro: lo spazio, aperto al pubblico, è arredato con

alberi ad alto fusto, arbusti e sedute fisse. Ai piani superiori troviamo uffici di tipo tradizionale nella fascia a sud dell’edificio, nel corpo centrale sono collocati ascensori, cavedi tecnici e i servizi igienici, mentre nella fascia a nord vi sono zone di lavoro openspace, uffici e sale riunioni. Il progetto prevede l’interazione sinergica di un involucro edilizio a elevate prestazioni energetiche, elementi impiantistici ad alto contenuto tecnologico, un avanzato sistema di building automation, cui viene aggiunto l’impiego intensivo di fonti energetiche rinnovabili, quali solare, fotovoltaico e geotermia, al fine di conseguire elevati livelli di efficienza energetica e di comfort ambientale per gli occupanti. Il cantiere ha avuto inizio nell’ottobre 2018, con demolizioni e scavi, nel corso dei quali vi sono stati diversi ritrovamenti di amianto, fibre artificiali vetrose e fondazioni esistenti ciclopiche. Nel dicembre 2019 è stata posata la prima pietra a sancire l’esito positivo delle bonifiche: appena dato inizio alla realizzazione delle strutture, i lavori sono stati interrotti dal lockdown per Covid-19. L’edificazione delle strutture è ripresa nel maggio 2020, e si è conclusa nell’aprile del


CANTIERI

inCorso - n.59

CARTA D’IDENTITÀ

La nuova sede del Gruppo CAP in numeri

15.261mq DI SUPERFICIE LORDA COMPLESSIVA

78.060mc

P - 17

INNOVAZIONE

Costruire un edificio green

I

l futuro headquarter del Gruppo CAP sarà un edificio green realizzato con avanzati criteri di sostenibilità e con grande attenzione al risparmio energetico e idrico, alla riduzione delle emissioni di CO2, al miglioramento della qualità ecologica degli interni, con materiali e risorse accuratamente selezionati. Fin dalle prime battute ci si è orientati alla gestione efficiente delle acque, dell’energia e dell’ambiente, tramite l’impiego di materiali e risor-

La struttura è realizzata con avanzate tecnologie costruttive sostenibili e una grande attenzione al risparmio energetico e idrico

se riciclabili e riciclati, ed elevati livelli di progettazione e innovazione. A conclusione dei lavori l’edificio conseguirà la certificazione LEED – Leadership in Energy and Environmental Design, secondo le procedure previste dal Protocollo LEED® v4 “Commissioning di base” e “Commissioning avanzato” col raggiungimento del livello GOLD. Sarà raggiunta la certificazione Cened (Certificazione energetica edifici della Regione Lombardia) con un livello di ef-

ficienza energetica in classe A1, oltre all’obiettivo della minimizzazione dell’incidenza e dei consumi portando l’edificio vicino al livello Near Zero Energy Building (NZEB). Al momento dell’avvio del cantiere CAP ha fatto eseguire una valutazione preventiva delle emissioni di CO2 nelle fasi di costruzione, pari a circa 490mila kgCO2eq, che il Gruppo si è impegnato a compensare con un progetto di mitigazione in corso di definizione.

IL VOLUME COMPLESSIVO DI PROGETTO

7.745mq

2021, momento celebrato con la tradizionale cerimonia del posizionamento della bandiera italiana: la costruzione ha richiesto circa 22 giorni per ogni piano fuori terra. Visto il peculiare sviluppo orizzontale dell’edificio, la realizzazione si è sviluppata in fasi, studiando e coordinando una ciclicità che ci ha permesso di ottimizzare le tempistiche ed efficientando al massimo le attività di cantiere. Infatti, l’esecuzione dei solai è stata effettuata in conci da est verso ovest, al fine di permettere una continuità di esecuzione delle elevazioni perimetrali in calcestruzzo fibrato e del core in cemento armato, sui conci di solaio precedentemente posti in opera.

DI SUPERFICIE INTERNA A USO UFFICI E SERVIZI

500

IL NUMERO DI PERSONE CHE PUÒ OSPITARE

475

I SERRAMENTI ESTERNI COMPOSTI DA

—LE TECNOLOGIE

756

CELLULE VETRATE

1.250mc CALCESTRUZZO FIBRATO

L'EQUILIBRIO L'edificio è sostenuto da travi intradossate trasversali, da un sistema di cavi di post-tensione e dalle elevazioni del nucleo centrale

Dal punto di vista tecnologico le sostanziali customizzazioni rendono questo edificio, dall’aspetto semplice, una struttura architettonica molto complessa e particolarmente stimolante e innovativa. Gli elementi caratterizzanti sono lo sbalzo che si sviluppa da circa metà edificio, sostenuto da travi intradossate trasversali, nonché da un sistema di cavi di post-tensione e dalle elevazioni del nucleo centrale, elementi necessari per l’equilibrio globale dell’edificio. Insieme l’inclinazione

della copertura e delle pareti est e ovest, per la cui esecuzione sono stati utilizzati casseri rampanti nonostante l’altezza molto limitata, definiscono la forma dell’edificio. Per garantire la resa estetica delle elevazioni perimetrali, che al loro interno rimarranno a vista, è stato impiegato calcestruzzo fibrato in una miscela appositamente studiata in collaborazione con Holcim che l’ha reso autocompattante. Le facciate e lo studio degli elementi vetrati, impiegati anche in copertura, ha richiesto grande attenzione per la gestione delle forme irregolari e differenti tra loro per un totale di 475 serramenti, composti da 756 cellule vetrate con profili personalizzati, studiati e testati appositamente per questo progetto. Questo progetto ha visto sistemi costruttivi “ordinari” adattarsi all’esecuzione di elementi innovativi: ad esempio, il ponteggio che si sviluppa su tutta la facciata è a servizio della posa del sistema serramento; i casseri sono stati adattati con un progetto personalizzato per il sostegno dello sbalzo a completamento della struttura, mentre delle casseforme in polistirolo espanso sono state utilizzate per l’esecuzione delle forometrie delle finestre nelle pareti di calcestruzzo fibrato.


P - 18

INTERVISTA

inCorso - n.59

Dialoghi

Conosciamoci meglio. Una breve intervista per scoprire il ruolo e la storia professionale dei colleghi.

— a tu per tu con i soci

A cura di Francesca Martinelli

A FIANCO Giuseppe Esposito in cantiere

Giuseppe Esposito ha girato l’Italia realizzando ponti, ospedali, edilizia e infrastrutture

A DESTRA Giuseppe Esposito insieme allo staff del cantiere Tramvia di Firenze

Le immagini riportate in questo articolo sono state scattate prima dell’emergenza Coronavirus

Ciao Giuseppe, qual è la tua formazione? Ci puoi raccontare come è nata la tua passione per il cantiere? Sono diventato geometra nel 1987: nato e cresciuto in Abruzzo e precisamente a Capistrello, conosciuto da tutti come “il paese dei minatori” in una famiglia di “minatori”. È risultato assolutamente naturale seguire le orme di mio padre e di mio zio decidendo di non proseguire gli studi e dedicarmi al cantiere. A vent’anni ho cominciato il mio primo cantiere come aiuto contabile a Verona con una società che operava nelle infrastrutture. La strada era aperta e ho proseguito senza esitazioni: del mio lavoro tutto si può dire tranne che sia noioso o ripetitivo e caratterialmente non amo particolarmente la routine. Quale strada ti ha portato in CMB? Era il 2000, appena sposato, e mi capitò di leggere un annuncio su un quotidiano. Risposi all’annuncio e fui chiamato per il col-

loquio: all’epoca stavo lavorando nel cantiere per l’ammodernamento del traforo del Monte Bianco come capocantiere, un inferno in terra! Ricordo che un venerdì, al rientro dal turno di lavoro, trovai una chiamata persa sul mio cellulare: era la CMB. Provai a richiamare, ma senza risposta. Riprovai con poche speranze la mattina dopo, ma Paolo Zaccarelli era al lavoro anche il sabato mattina e mi rispose comunicandomi che ero stato scelto. Mio padre, che era con me in quel cantiere complicato e pericoloso, mi ripeteva tutti i giorni “tu qui ci muori”, infatti pianse per la gioia. Non posso scordarlo e se ci fosse una sola cosa per cui ringraziare Paolo e CMB, sono quei momenti. Indimenticabili. Avevi avuto altre esperienze nel settore costruzioni: cosa ti ha spinto a scegliere CMB? Prima di CMB ho lavorato con altre società, principalmente nel campo delle Infrastrutture, facendo esperienza di gallerie, lavori

marittimi e autostradali, per un periodo sono stato imprenditore nel campo edile. Ho scelto CMB in un momento un po' difficile per me e per la mia nuova famiglia. A quel tempo, però, pur di “scappare” dal Monte Bianco, avrei accettato anche di vendere carciofi: la mia fortuna è stata comprare quel quotidiano e nell’anno 2000, oltre a sposare mia moglie, ho sposato anche CMB. Come è evoluto il tuo ruolo all’interno di CMB? Quali sono state le principali esperienze fatte? Ho iniziato all’Ospedale della Versilia, poi Careggi a Firenze e quindi la linea 1 della Tramvia: tutte esperienze con a capo Giovanni Gallo e con il ruolo di contabile e cost control. In seguito, sotto la guida di Claudio Camellini, ho avuto modo di fare parte dello staff che ha eseguito il primo della lunga serie di grattacieli, per i quali poi siamo diventati eccellenza in Italia: la Torre Unipol a


INTERVISTA

inCorso - n.59

P - 19

Giuseppe Esposito Geometra dal 1987, nato e cresciuto a Capistrello in Abruzzo. In CMB è Direttore di cantiere per la ristrutturazione del Palazzo delle Nazioni Unite. Dal “paese dei minatori” in Abruzzo, fino a Ginevra.

LA PRIMA TORRE

UN CANTIERE ESEMPLARE

Ho avuto modo di fare parte dello staff che ha eseguito il primo della lunga serie di grattacieli, per i quali poi CMB è divenuta un’eccellenza in Italia: la Torre Unipol a Bologna. In quel cantiere ho avuto modo di conoscere, di apprezzare e farmi apprezzare da colleghi come Camellini, Zuccoli, Cacciaguerra: dallo spessore umano e tecnico impareggiabile.

Bologna. In quel cantiere ho avuto modo di conoscere, di apprezzare e farmi apprezzare da colleghi come Camellini, Zuccoli, Cacciaguerra: dallo spessore umano e tecnico impareggiabile, che hanno dato una svolta e un’accelerazione al mio ruolo. Dopo la Torre Unipol, mi sono occupato della realizzazione delle linee 2 e 3 della Tramvia di Firenze. Da lì, passando per il cavalcavia sull’autostrada A1, sono approdato al Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra in un crescendo di responsabilità e di soddisfazioni. Nel tuo percorso lavorativo ti sei occupato di opere molto diverse fra loro: pensi che ti sia stato utile per affrontare oggi la ristrutturazione del palazzo dell’ONU? Nella mia vita professionale mi sono occupato di ponti, gallerie, ospedali, edilizia e viadotti: il denominatore comune di tutti i cantieri era però la dimensione e il numero di lavoratori occupati, sempre tra le 300 e le

Poter realizzare qualcosa che sappiamo non sarà ripetibile riempie di orgoglio, soprattutto perché ci sentiamo rappresentare il nostro Paese nel contesto più internazionale che esista. Le maggiori difficoltà sono legate alla lingua, ma per il resto tutto è uno stimolo continuo a fare meglio e a dare le migliori soluzioni.

400 persone. Ho un’esperienza varia, ma so che pur nella diversità l’approccio e le problematiche che si verificheranno saranno le stesse, questo mi dà la serenità di affrontare positivamente anche un cantiere come quello di ONU.

ma per il resto tutto è uno stimolo continuo a fare meglio e a dare le migliori soluzioni; devo dire che ho percepito un cambio di approccio nel nostro cliente col trascorrere di questo primo anno e adesso la sensazione è che si fidino di noi. Un bel risultato.

Cosa significa trovarsi a operare in un contesto come quello del Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra? Quali sono le maggiori difficoltà che hai incontrato? Quali gli stimoli per affrontare questa nuova esperienza? Trovarsi a far parte dello staff in questo appalto è motivo di soddisfazione senza pari: il solo fatto di poterlo raccontare agli amici o in famiglia ripaga degli sforzi e delle grosse difficoltà implicite nel progetto. Poter realizzare qualcosa che sappiamo non sarà ripetibile riempie di orgoglio, soprattutto perché ci sentiamo rappresentare il nostro Paese nel contesto più internazionale che esista. Le maggiori difficoltà sono legate alla lingua,

Un cantiere prestigioso, complesso e con un’importante componente tecnologica: come avete organizzato lo staff di cantiere? Le professionalità sono variegate: da una parte uno staff giovane e tecnologicamente evoluto, molto preparato nella progettazione e programmazione tramite l’uso del BIM; dall’altra la produzione è affidata a personale di grande esperienza e con un approccio più tradizionale. Si è creata una sinergia apparentemente magica, in grado di rispondere al cliente in tempi brevissimi. Inoltre l’uso del BIM mi ha ricordato che si impara sempre: sia che tu alle spalle abbia un’esperienza di dieci anni, che di trenta!


P - 20

ASSOCIAZIONI

inCorso - n.59

SOSTENIBILITÀ

VENT’ANNI DI IMPRONTA ETICA dove confrontarsi sul significato, le sfide e le opportunità di fare impresa in maniera responsabile. Si parlava di Responsabilità sociale di impresa – l’accezione più ampia di sostenibilità è arrivata dopo – e si lavorava per rendere le imprese promotrici di un diverso approccio alla creazione del valore economico e sociale, che spostava il focus sul come produrre quel valore, non solo sul quanto ne veniva prodotto.

I

mpronta Etica è un’associazione senza scopo di lucro nata nel 2001 a Bologna: riunisce aziende e realtà imprenditoriali coinvolte nella promozione e sviluppo della sostenibilità e della Responsabilità sociale d’impresa (RSI): da ormai 15 anni CMB ha scelto di esserne socia. Oggi abbiamo scelto l’occasione del Ventennale, che si celebra quest’anno, per fare qualche domanda a Francesco Malaguti, vicepresidente di Impronta Etica e presidente di Camst.

Quale scelta e quali valori 20 anni fa hanno spinto a creare Impronta Etica? Vent’anni fa sette imprese hanno voluto creare Impronta Etica per avere un luogo

Come era Impronta alle sue origini e come è cambiata? È cambiato anche l’approccio delle imprese alla responsabilità sociale? Come si è evoluta la compagine dei soci negli anni? In vent’anni Impronta Etica, con i suoi soci che negli anni sono diventati oltre trenta - è stata un luogo di elaborazione, di immaginazione, di visione e di progettualità condivisa. E poco alla volta anche il mondo fuori ha iniziato ad accorgersi dell’urgenza di una transizione verso un nuovo modo di fare impresa fondata su sostenibilità e creazione di valore condiviso, orientata ad un successo sostenibile. Il ritardo accumulato nella lotta al cambiamento climatico e contro le disuguaglianze sociali è sotto gli occhi di tutti, e oggi non solo nessuno può dirsi ignaro, anzi, ciascuno è chiamato a fare la sua parte. L’esperienza dei soci di Impronta Etica racconta di come si possa diventare imprese sostenibili, lavorando – con la necessaria

L’associazione, nata nel 2001 a Bologna per la promozione della sostenibilità e la responsabilità sociale d’impresa, festeggia il traguardo del Ventennale e una costante crescita. Oggi sono oltre 30 le imprese associate, tra cui CMB

visione di lungo periodo – per declinare un nuovo modo di fare impresa in cui le leve di successo sono: orientamento alla partnership, contaminazione, apertura verso gli stakeholder e il territorio, valorizzazione delle persone, ma anche capacità di analisi dello scenario, dei rischi e delle opportunità da cogliere. Quali sono stati i più importanti risultati raggiunti da Impronta Etica in vent’anni di attività? L’Associazione ha saputo costruire la sua identità, diventando un punto di riferimento a livello nazionale. Ha saputo tessere relazioni solide con un network di organizzazioni che – ciascuna dal suo punto di vista e con strumenti diversi – stanno cercando di determinare un cambiamento reale verso un futuro sostenibile. Ha saputo conquistare la fiducia delle imprese, che dalle sette fondatrici sono diventate oltre trenta. “Impronta Etica è un passato lungo vent’anni, e un futuro ancora da scrivere” recita in chiusura il Manifesto del ventennale: abbiamo fatto molta strada, abbiamo basi solide, e su queste basi vogliamo costruire il nostro futuro, in cui vogliamo lasciare una Impronta Etica. Per il decimo anniversario dalla fondazione era stato realizzato un primo manifesto, oggi per il Ventennale ne è stato redatto un


ASSOCIAZIONI

inCorso - n.59

P - 21

SCENARI DI CAMBIAMENTO

Un’associazione che guarda al futuro Tra gli obiettivi dell’associazione c’è quello di mettere in rete i soci fra loro e promuovere la partecipazione attiva a network nazionali e internazionali che trattano di sostenibilità e RSI

I

mpronta Etica è un’associazione che vuole favorire in Italia e in Europa processi orientati alla sostenibilità, stimolando le imprese associate a tradurre la propria tensione all’innovazione verso esperienze di leadership di competitività sostenibile. Lo sguardo è al futuro e l’azione è quella di tracciare nuovi scenari d’azione capaci di valorizzare il cambiamento. Obiettivo

altro. Secondo voi cosa è cambiato nell’approccio alla Responsabilità sociale d’impresa? Quali sono i punti di continuità e quali i cambiamenti nel passaggio dal primo al secondo Manifesto? Nel 2011 il Manifesto “Impronta 2020. Insieme responsabili di uno sviluppo sostenibile e competitivo” poneva un forte accento sul legame tra sostenibilità e competitività, sulla RSI come leva di sviluppo strategico imprescindibile per l’impresa, e sul ruolo delle imprese come attori di sviluppo del capitale territoriale. Il Manifesto del ventennale, che abbiamo intitolato “Imprese sostenibili, Impronta sul futuro” è nato da un confronto tra i soci sul ruolo e il futuro dell’associazione, e si basa sugli stimoli dell’Agenda 2030 e sulla consapevolezza dell’importanza della sostenibilità per affrontare le conseguenze socioeconomiche causate dalla pandemia. Un Manifesto composto da otto punti (disponi-

prioritario è mettere in rete i soci fra loro e promuovere la partecipazione attiva a network nazionali e internazionali che trattano di sostenibilità e RSI. L’associazione vuole promuovere l’innovazione sostenibile e responsabile elaborando contenuti sul tema, diffondendo la riflessione sviluppata nelle istituzioni europee e promuovendo in Italia esperienze d’avanguardia. Per farlo e per essere di sostegno alle azien-

de socie, Impronta Etica accompagna nei percorsi di miglioramento, diffondendo pratiche, esperienze e stimolando il proficuo scambio tra loro in una logica di partnership. Tutte le imprese socie partecipano all’Assemblea dei soci ed eleggono un Comitato direttivo con mandato triennale. Il Comitato nomina il presidente, il vicepresidente e il segretario generale dell’associazione.

bile su www.improntaetica.org/ventennale) che si fonda sulla consapevolezza che un futuro sostenibile è l’unico possibile e afferma l’importanza di essere protagonisti, ciascuno per la propria parte ma insieme come una alleanza, di un cambiamento reale. Nel documento si sottolinea l’importanza di una visione di lungo periodo, di collaborazione, di innovazione come necessari per superare la crisi post pandemica e in generale rispondere alle sfide che abbiamo di fronte in chiave di sostenibilità. Si afferma la necessità di andare oltre la resilienza, adottando un approccio trasformativo, verso un modello economico più sostenibile sotto il profilo ambientale e in grado di far fronte alle questioni sociali dirompenti nel futuro. Si sottolinea, inoltre, l’importanza per Impronta Etica di attivare un approccio generativo alla definizione di nuovi modelli di fare impresa, fondati sulla sostenibilità, lavorando

con i soci e dialogando con il mondo fuori. Quali saranno i principali obiettivi da traguardare per gli anni a venire? Come si posiziona l’Italia sulle sfide della Responsabilità sociale d’impresa rispetto allo scenario internazionale? La sostenibilità è oggi più che mai un’opportunità, che bisogna però saper cogliere. L’attenzione dei consumatori è cresciuta, l’asticella normativa si è alzata, il framework culturale si è arricchito di importanti tasselli, a partire dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. E, in questo scenario, la sostenibilità è per le imprese un asset determinante per diventare protagoniste di un cambiamento necessario, reale e di sistema, per sostenere il loro ruolo nella creazione di valore economico e sociale, per essere leader nella transizione verso un futuro sostenibile.


P - 22

ONLINE

inCorso - n.59

Continua a leggere — dal web alla carta e ritorno

Online da agosto 2018 il sito web CMB è uno specchio fedele dei valori e delle opere della cooperativa A cura della Redazione

INNOVAZIONE Cliccando sulla sezione “Innovazione”, nel menù della home page del sito cmbcarpi.com, la Cooperativa presenta il metodo che ha permesso di migliorare la gestione, la pianificazione e l’ottimizzazione dei progetti grazie all’aiuto di un software. L’esperienza di utilizzo del Building Information Modeling (BIM) è stata avviata nel 2013 per rispondere alle richieste dei committenti in maniera più efficiente e precisa. Nel luglio 2020 CMB ha poi ottenuto, prima azienda in Italia, la certificazione di esperta del BIM da parte di ICMQ confermando la spinta all’innovazione nel settore dell’edilizia e nei servizi di Facility Management. La digitalizzazione è un processo centrale per affrontare il futuro attivamente. Per questa ragione CMB si è attivata per promuovere l’uso delle tecnologie digitali nell’industria delle costruzioni. L’utilizzo del modello ha rappresentato una chiave vincente sul fronte del mercato internazionale.

L’avvio dell’esperienza BIM corrisponde alla realizzazione della Torre Hadid di Milano.

Per CMB lo sviluppo del BIM ha significato una vera e propria rivoluzione nella gestione dell’operato e anche la scelta degli strumenti IT più adatti per il raggiungimento dell’obiettivo.

La voce delle persone è sempre di centrale importanza per la Cooperativa. Nella pagina, su fondo blu, è messa in evidenza una frase del BIM manager, Andrea Vanossi, che spiega l’importanza della tecnologia.

L’innovazione porta vantaggi nell’intero processo costruttivo. Basti pensare alla simulazione virtuale della costruzione per evitare errori o migliorare l’intervento.

Il BIM è diventato anche motivo di collaborazione con le Università italiane, perché non si smette mai di imparare e di crescere. La sezione introduce un’infografica che riassume le tappe del progetto: il traguardo della certificazione nel 2019 precisando anche il numero degli esperti BIM in azienda e gli audit sui cantieri, ma non solo, perché il BIM è una tecnologia votata allo sviluppo. Ci sono poi i cantieri dove è stato applicato il metodo risolvendo un gran numero di problematiche. Basta un clic su “Guarda l’infografica”.

Dopo le sezioni testuali, la pagina permette di visualizzare rapidamente, grazie all’utilizzo delle immagini, i cantieri dove è attivo il BIM. Per approfondire ogni singolo progetto basterà cliccare sulle fotografie delle opere. Qualche esempio? Torre Libeskind, Torre Hadid, Polo Ospedaliero di Odense in Danimarca.


XXXXXXXX IN SINTESI

inCorso - n.59

P - 23

Brevi ma intense

Nuovi progetti, avanzamento cantieri, eventi in agenda: ritagli di vita cooperativa serviti in poche righe

— News dal mondo CMB

A cura della Redazione

L'AQUILA

MILANO

CANTIERI

Pronti al restauro di Palazzo Farinosi Branconi

CMB, insieme all’impresa Fratelli Ettore e Carlo Barattelli Srl, ha acquisito i lavori di riqualificazione e restauro del Palazzo Farinosi Branconi, nel centro storico dell’Aquila. Oggi di proprietà di BPER Banca, è uno degli immobili storici di maggior valore storico-artistico della città, impreziosito all’interno di affreschi e opere artistiche. L’edificio è vincolato secondo la “Legge Bottai”, in quanto patrimonio di interesse storico e artistico e risale al XVI secolo. La Sala di San Clemente è uno dei simboli del Palazzo e capolavoro della pittura sacra abruzzese: l’ambiente è interamente affrescato e rappresenta uno dei pochissimi cicli pittorici completi presenti all’Aquila. L’intervento di recupero e ristrutturazione conseguente al sisma del 2009 è cominciato nel giugno del 2021 con interventi strutturali di consolidamento e miglioramento sismico; il rifacimento integrale degli impianti elettrici e meccanici e la riqualificazione funzionale dell’edificio, insieme alla conservazione e restauro di elementi lapidei, lignei e degli affreschi. L’importo dei lavori è di circa 8,5 milioni ed i tempi di esecuzione richiesti, anche per la particolarità e delicatezza degli interventi da eseguire, è di 24 mesi.

MODENA EVENTI

Insieme a Legacoop Estense per la street art

CONCORSI

Donne e abbigliamento da lavoro: primo premio a CMB

Monia Barzucchi e Anna Chiabrando, che operano nell'ambito di sicurezza sul lavoro, si sono aggiudicate il primo premio per la categoria imprese al concorso creativo “BUILD OUR SAFETY_4W What women wear at work”, promosso dall’Istituto “Carlo Bazzi” di Milano insieme a Esem-Cpt, ente unificato per la formazione e sicurezza. Il tema del concorso mirava a valorizzare soluzioni su cosa indossano le donne al lavoro con specifico riferimento al cantiere edile, settore di forte presenza maschile: progettare indumenti che rispondano a esigenze di salvaguardia della salute e sicurezza, comfort e vestibilità, sostenibilità e rispetto dell’ambiente. “Il concept da cui partire richiedeva attenzione al design, alla sicurezza e alla sostenibilità dei materiali: noi abbiamo integrato anche una vestibilità adatta a diverse fisicità e la capacità di rispondere a situazioni climatiche diverse, come a differenti condizioni di illuminazione” spiega Monia Barzucchi. “Il progetto presentato consiste in un set di cantiere a partire dall’involucro, che compone il primo oggetto progettuale, fino a una prima fornitura DPI. Le dotazioni progettate agevolano il cambio di abbigliamento, oltre a facilitare lo spostamento tra cantieri e all’interno degli stessi”.

Il 2 luglio Legacoop Estense, insieme a CMB e diverse cooperative della provincia di Modena, ha promosso un’iniziativa per celebrare la Giornata internazionale delle cooperative. Si tratta di un progetto pluriennale che prevede la realizzazione di un percorso di opere di street art nella città di Modena, una all’anno, in occasione del Coopsday. Per il 2021, l’opera è stata realizzata tra la fine di giugno e l’ini-

zio di luglio sulla facciata della polisportiva Gino Nasi, a cura dello street artist Mr. Fijodor. Il progetto si arricchirà strada facendo di nuovi contributi e iniziative che ne valorizzino l’impatto culturale, sociale, turistico che consenta una fruizione delle opere a 360°: dai laboratori con gli artisti per bambini e ragazzi, dibattiti, cene di quartiere e iniziative di aggregazione e socialità.


IN CORSO IN RETROSCENA

RETROSCENA


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.