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BONUS CASA: ECCO QUALI SONO, TRA PROROGHE E NOVITÀ

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VITTORIO DI GUILMI

La Legge di Bilancio 2021 ha apportato importanti modifiche in materia di fisco, lavoro e finanziamenti. Una manovra finanziaria molto attesa, che è intervenuta anche sulle detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione edilizia, in continuità con quanto avviato negli ultimi anni. Vediamo di seguito i principali bonus previsti in materia, alcuni prorogati e altri introdotti.

Superbonus 110%

Introdotto con il Decreto Rilancio (governo Conte) e in vigore dal 1° luglio 2020, il cosiddetto “Superbonus” prevede un’aliquota elevata al 110% per la detrazione di spese sostenute per interventi legati all’efficienza energetica, antisismici, installazione di impianti fotovoltaici o di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. L’ultima Legge di Bilancio ha prorogato al 30 giugno 2022 il Superbonus 110%, con una ripartizione in quattro rate per la parte di spesa sostenuta nel 2022. Tra le altre novità, il beneficio è stato esteso agli edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate (anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche). Il bonus, va ricordato, viene erogato solo se garantisce un miglioramento di almeno 2 classi energetiche e, se non possibile, di una sola ma la più alta raggiungibile. L’aumento delle classi energetiche deve essere certificato da un Attestato di Prestazione Energetica (APE) rilasciato da un tecnico abilitato. Inoltre, il bonus viene erogato se gli interventi contribuiscono alla riduzione del rischio sismico. In questo caso l’unico requisito richiesto è che le abitazioni si trovino nella zona sismica 1, 2 o 3.

Ecobonus e Sismabonus

Un’ottima alternativa per chi non rientra nel Superbonus 110% (o per chi non intende beneficiarne) è rappresentata dall’ecobonus “classico” per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e il sismabonus per l’adozione di misure antisismiche. Anche per tutto il 2021 restano valide le aliquote 2020: 50% per interventi su infissi, biomassa e schermature solari, 65% per altri lavori. L’ecobonus aumenta al 70-75% per interventi di parti comuni di edifici

condominiali. Il Sismabonus riconosce invece una detrazione che va dal 50 all'85% delle spese sostenute per interventi di messa in sicurezza di case e edifici produttivi in zone considerate ad alto rischio sismico.

Bonus ristrutturazioni

Per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, è confermata fino alla fine del 2021 una detrazione Irpef maggiorata al 50%, con limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Nel caso di immobili residenziali o destinati parzialmente ad attività commerciale (o studi professionali), la detrazione viene ridotta della metà.

Bonus facciate

Già in vigore nel 2020, fino al 31 dicembre 2021 è ancora possibile fruire dello sconto del 90% per le spese per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati nei centri storici, nelle aree parzialmente edificate o zone assimilabili. Il beneficio spetta solo per gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi. Agevolati anche gli interventi di sola pulitura e tinteggiatura esterna.

Bonus idrico e credito d’imposta per il sistema di filtraggio dell’acqua

Novità della Legge di Bilancio, il “bonus idrico” riconosce alle persone fisiche un contributo da 1.000 euro, da utilizzare entro il 31 dicembre 2021, per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d'acqua, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari. Sempre in tema di nuove misure finalizzate a ridurre l’uso dell’acqua, una seconda agevolazione è quella relativa al credito d’imposta per l’acquisto di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290 e miglioramento qualitativo delle acque per consumo umano erogate da acquedotti. Il beneficio spetta nella misura del 50% delle spese sostenute, dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022, fino ad un ammontare complessivo non superiore a 1.000 euro per ciascuna unità immobiliare per le persone fisiche e 5.000 euro per gli altri soggetti, sempre per ciascun immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale.

Bonus verde

Introdotto la prima volta nel 2018, si tratta di una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute nel 2020 e nel 2021 per interventi di “sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi” oppure “realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili”. La detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi. Può beneficiare della detrazione chi possiede o detiene, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile oggetto degli interventi e che ha sostenuto le relative spese.

Bonus mobili

Anche questo prorogato, prevede la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto dell’arredo destinato a immobili ristrutturati. Conosciuto anche come “bonus elettrodomestici”, si calcola sull’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici non inferiore alla classe A+ (A o superiori per forni e lavasciuga) e per quelle apparecchiature con applicata etichetta energetica, innalzando il limite da 10.000 a 16.000 euro.

Fatta eccezione per il bonus mobili, il bonus verde, il bonus idrico e il credito d’imposta per il sistema di filtraggio dell’acqua, per tutti gli altri bonus edilizi rimane la possibilità di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e altri intermediari finanziari per le spese sostenute nel 2020 e 2021 (anche 2022 per il superbonus 110%), in alternativa all’utilizzo diretto nella dichiarazione dei redditi.

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