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A F R AG O L A - C A I VA N O - C A R D I T O - C A SA L N U OVO - C R I S PA N O - F R AT TA M AG G I O R E - F R A T T A M I N O R E

La testata più antica dell’area a Nord di Napoli QUINDICINALE DI ATTUALITÀ POLITICA, ECONOMIA, COSTUME

Anno XXI - n. 348 - Sabato 8 febbraio 2014

Fondato da Natale Cerbone

POLITICA

TERRA DEI FUOCHI

ABUSIVISMO

non ci saranno le elezioni provinciali

approvato decreto restano tanti dubbi

E’ scontro per la legge che regola gli abbattimenti


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›› LETTERE AL DIRETTORE

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Anno XXI - numero 348 - Sabato 8 febbraio 2014


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L’EDITORIALE ‹‹

La disperazione dell’area a Nord di Napoli n’altra vittima del degrado sociale e morale nella provincia a Nord di Napoli. Nei giorni scorsi, un operaio in cassa integrazione del polo logistico di Nola si è ucciso in casa, ad Afragola. Aveva 43 anni, separato, era in cassa integrazione da alcuni anni. Era noto per il suo impegno nelle lotte dei cassaintegrati dello stabilimento di Pomigliano d'Arco della Fiat. Era uno di quelli che non si lasciano cadere addosso gli eventi della vita, ma che cercavano di cambiare le carte in tavola. Con l’impegno quotidiano, insieme ai suoi colleghi. Sperava di poter cambiare le cose. Non voleva accettare l’idea che a pagare il costo della crisi dovessero essere sempre i più deboli, mentre i più forti si dividono le ricchezze nei periodi buoni. Ma è stato tutto inutile. E la depressione ha avuto la meglio, spingendolo verso la decisione peggiore: il suicidio.

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della legalità e della battaglia contro i roghi tossici e i rifiuti interrati solo perché i media nazionali avevano cominciato a occuparsi della vicenda e potevano ottenere un po’ di visibilità a buon mercato. Peccato che i loro interventi siano stati, in alcuni casi, addirittura dannosi oltre che ridicoli proprio perché frutto solo della voglia di mettersi in mostra, al di là della conoscenza reale del dramma della Terra dei fuochi. E lo stesso, purtroppo, avviene da anni per un altro dramma che vivono tante famiglie che vivono nelle nostre città: la mancanza di lavoro. Ogni volta che ci sono le elezioni, di qualunque tipo, le offerte di lavoro si moltiplicano. Subito dopo, però, tutto torna com’era. E le promesse di lavoro restano tali. Non si mantengono o si trasformano in lavoretti di pochi mesi per poter ricattare nuovamente, alla prossima scadenza elettorale, il cittadino disoccupato. Per sfruttare ancora una volta la sua dispera-

In attesa che il decreto per la Terra dei fuochi diventi realtà e non resti un libro dei sogni, si aggrava il dramma della disoccupazione, come dimostra il suicidio di Pino, sindacalista afragolese La morte di Pino, così si chiamava, va ad allungare l’elenco delle vittime innocenti della malapolitica, di quella politica che non è in grado di dare risposte alle esigenze dei cittadini che vivono a Nord di Napoli e che vorrebbero veder riconosciuti i loro diritti. Nulla di più. In queste ore, mentre scrivo questo editoriale, è arrivata la notizia dell’approvazione definitiva del decreto sulla Terra dei fuochi, un decreto che porterà finalmente qualche azione concreta in difesa dei nostri territori martoriati dalla criminalità e dalla malapolitica; la speranza è che il decreto non rimanga un libro dei sogni, ma che sia qualcosa di concreto. E per far sì che si concretizzi quello che è scritto nel decreto è necessario mettere subito a disposizione i fondi e bisogna anche creare le condizioni per evitare che la camorra si infiltri nella gestione delle bonifiche. Quello che è successo con la questione della Terra dei fuochi può essere preso a esempio per capire perché il nostro territorio è nelle pessime condizioni in cui è. Abbiamo visto cose che in un paese civile dovrebbero indignare. Abbiamo visto politici e giornalisti, che avevano ignorato le denunce che LegAmbiente e tante altre associazioni portavano avanti dal 1993, ergersi a paladini

zione. E quel che fa più rabbia è che anche in questo caso i colpevoli restano sempre impuniti. Si prenda il caso delle ultime elezioni comunali di Afragola. Le voci di offerte di lavoro in cambio di voti erano all’ordine del giorno, ma le indagini delle forze dell’ordine non hanno portato a nulla di concreto. Anche perché mancano le denunce di chi, in preda alla disperazione, non si rende conto che affidandosi ai delinquenti travestiti da politici non fanno altro che aggravare la loro situazione e condannarsi a non migliorarla.

I lavori per la stazione Porta Campania sono fermi da

738 giorni

EDITORE

Editrice Cogito srl

di Mario e Carlo Cerbone Direttore Antonio Iazzetta

QUINDICINALE DI ATTUALITÀ, POLITICA, ECONOMIA E COSTUME

Vice direttore Antonio Trillicoso

Autoriz. del Tribunale di Napoli n. 4513 del 18 Marzo 1994

fondato da Natale Cerbone è realizzato da

grafica & stampa

Collaboratori

Angelica Argentiere, Giovanna Casoria, Francesco Celardo, Valerio Cerbone, Carmen Celardo, Antonio Ciaramella, Maria Giacco, Cinzia Lanzano, Vittorio Santoro, Claudia Perrotta, Milena Marchese, Stefano Andreone, Francesco Russo, Antonio Boccellino,Teresa Turino, Marina Esposito, Lina Cristofaro, Veronica Iengo, Antonio Bova e Linda Scuotto.

Anno XXI - numero 348 - Sabato 8 febbraio 2014

Segreteria di redazione: Tina Malafronte Fotoreporter: Nando Porzio - Frattamaggiore Redazione: Via S. Antonio da Padova, 9 Cardito (Na) - Tel. /Fax 081.8354357 e-mail: redazione.cogito@libero.it Stampa: Editrice Cerbone srl e-mail: info@editricecerbone.it tel. 081.8354357 Cogito • 3


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›› PRIMO PIANO

Dopo l’accordo sul sistema elettorale tra Renzi e Berlusconi via alle ipotesi

Caos collegi e candidati

Chi vorrà provare a entrare in un’aula parlamentare dovrà attraversare tanti comuni. Tra gli aspiranti parlamentari nell’area a Nord di Napoli, tanti primi cittadini in carica entre in Parlamento e fuori dalle aule parlamentari, nei palazzi della politica romana, si continua a discutere della legge elettorale proposta da Renzi e Berlusconi, in Campania, e in particolare nella provincia di Napoli, si comincia a cercare di capire come funzionerà il nuovo sistema elettorale. Al di là delle percentuali da raggiungere per ottenere il premio di maggioranza, a tener banco nelle discussioni tra i politici locali sono soprattutto gli allegati alla proposta di legge, quelli che delineano i nuovi collegi elettorali nei quali ogni partito dovrà presentare i cinque candidati nel listino bloccato. Molte le voci e le supposizioni. Noi abbiamo letto quel che c’è scritto nella proposta di legge in esame alla Camera e il risultato è un vero caos. Un caos che si è avuto anche in altre zone d’Italia tanto che sembra prendere corpo l’ipotesi di affidare al Ministero degli Interni il compito di ridisegnare i collegi per evitare gli errori derivanti dall’accorpamento deciso fino a oggi. Un accorpamento che mette insieme anche comuni appartenenti a due province diverse. Stando a quanto indicato nella Tabella allegata alla proposta di legge, i nuovi collegi metteranno insieme due o più di quelli disegnati per il Mattarellum, il sistema elettorale in vigore prima dell’introduzione del Porcellum, il sistema con cui abbiamo votato nel 2008 e nel 2013. Per quanto riguarda i nostri comuni di riferimento, nel collegio 111 della Camera, per esempio, rientreranno i collegi 13 (Afragola, Cardito e Casalnuovo), 14 (Arzano, Casandrino, Casavatore, Grumo Nevano e Sant’Antimo) e 15 (Casoria e Frattamaggiore), mentre nel collegio 107 entreranno gli ex 16 (Acerra, Brusciano, Caivano, Crispano e Frattaminore), 18 (Camposano, Cicciano, Cimitile, Comiziano, Mariglianella, Marigliano, Nola, San Vitaliano e Saviano) e il collegio 1 della provincia casertana (Caserta, Casagiove, Castel Morrone, Recale, San Nicola la strada, Arienzo, Cervino, Maddaloni, Marcianise, San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico, Valle di Maddaloni e San Marco Evangelista). Ancora più ampi i collegi previsti per il Senato. Nel collegio 64 saranno accorpati i collegi 13 (Afragola, Cardito e Casalnuovo), 15 (Casoria e Frattamaggiore), 16 (Acerra, Brusciano, Caivano, Crispano e Frattaminore),17 (Castello di Cisterna, Pomigliano d’Arco,

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Sant’Anastasia, Scisciano e Somma Vesuviana), 18 (Camposano, Cicciano, Cimitile, Comiziano, Mariglianella, Marigliano, Nola, San Vitaliano e Saviano), 24 (Portici ed Ercolano), 23 (Torre del Greco e Trecase) e 25 (Cercola, Pollena Trocchia, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, Volla e Massa di Somma). Ancor più vasto il collegio 59 che metterà insieme cinque collegi del napo-

salto a Roma. Non lo ammettono, ma ci stanno pensando anche i Sindaci di Frattaminore, Caso, e Casalnuovo, Peluso, entrambi, però, non hanno ancora aderito ufficialmente a un partito pur se il primo cittadino casalnuovese sembrerebbe molto vicino ai Fratelli d’Italia. Potrebbe essere tentato da una candidatura anche il sindaco di Afragola, Mimmo Tuccillo; è vero che è in carica da meno di un anno,

letano, il 14 (Arzano, Casandrino, Casavatore, Grumo Nevano e Sant’Antimo), l’11 (Giugliano, Quarto e Villaricca), il 12 (Calvizzano, Marano, Melito, Mugnao e Qualiano) il 4 (Soccavo, Pianura e Chiaiano) e il 10 (Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli e Procida) con due casertani, il 3 (Aversa, Carinaro, Cesa, Gricignano, Orta di Atella, Sant’Arpino, Succivo e Teverola) e il 4 (Casal di Principe, Casaluce, Frignano, Lusciano, Parete, San Cipriano d’Aversa, San Marcellino, Trentola Ducenta, Villa di Briano, Villa Literno e Casapesenna). E’ chiaro che anche il collegio in cui ci si dovrebbe candidare influirà sulle scelte di chi sta cominciando a pensare a una candidatura. E non mancano gli aspiranti. Tra di loro ci sono sicuramente alcuni Sindaci in carica. A cominciare da Francesco Russo, primo cittadino di Frattamaggiore, che, nel 2015, concluderà il suo secondo mandato. Il suo nome era circolato anche per le elezioni del 2013, ma poi le contestate regole delle primarie fecero sfumare la sua candidatura. Ora, però, se il Pd vorrà aprire ai territori non potrà non contare sul suo apporto. Ma Russo non è l’unico Sindaco a pensare al

ma i primi mal di pancia nella sua variopinta maggioranza potrebbero spingerlo a tornare a occuparsi di politica nazionale a tempo pieno, tornando a Monte Citorio dopo due legislature. A pensare a una candidatura ci sono anche il consigliere provinciale dell’Udc, Enzo Del Prete, che starebbe pensando di tornare nel Pd dove, nel frattempo, è rientrato il figlio, Marco, consigliere comunale a Frattamaggiore. E nel Pd frattese c’è anche Nicola Marrazzo, consigliere regionale eletto nell’Idv, che non ha mai nascosto le sue ambizioni “romane”. Ma gli aspiranti a un seggio “romano” nel Pd non finiscono qui; difficile pensare che non ci stia facendo un pensierino anche l’ex sindaco di Cardito, Barra. Tanti aspiranti, insomma, che dovranno necessariamente trovare un accordo per poter presentare un proprio candidato in collegi così vasti. Per quanto riguarda Forza Italia e gli altri partiti di centrodestra, pare difficile un rientro dell’ex senatore Nespoli, mentre pare probabile un’altra candidatura per Pina Castiello, anche se bisognerà tener conto delle “spartizioni” tra le due anime del partito di Berlusconi in Campania: quella di Cosentino e quella di Cesaro. Anno XXI - numero 348 - Sabato 8 febbraio 2014


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POLITICA ‹‹

Si è dimesso l’Amministratore unico della società

Espero lascia Città del fare

Una sentenza del Tar per un abuso edilizio alla base della scelta “dell’ex Sindaco di Afragola” di Francesco Celardo

'ex segretario cittadino del Partito democratico di Afragola, nonché attuale amministratore unico di “Città del Fare” ed ex sindaco di Afragola, Gennaro Espero, si è dimesso dalla carica di amministratore. Motivo? Una sentenza del Tar Campania in merito ad un abuso edilizio. E la questione non poteva non trovare dei risvolti politici. Per il primo cittadino di Afragola, Domenico Tuccillo, “la decisione assunta dal dottor Gennaro Espero di offrire le proprie dimissioni da amministratore unico della società “Città del Fare”, a seguito di una sentenza del Tar che lo ha riguardato, e dunque di un fatto di natura esclusivamente amministrativa e non penale, rappresenta un gesto di apprezzabile e certamente inusuale sensibilità politica e istituzionale. Tale gesto, del tutto in controtendenza rispetto al costume imperante nella politica dei nostri giorni, appare tanto più significativo in quanto non dettato da alcuna incompatibilità e quindi non obbligato. Esso d'altronde risulta in linea e in coerenza con la storia politica e personale del dottor Espero, che nei ruoli di alta responsabilità da lui rivestiti negli anni ha dimostrato sempre un doveroso rispetto delle Istituzioni, oltre che indubbie e spiccate capacità amGennaro Espero ministrative. Nell'auspicare una

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rapida soluzione della vicenda, ribadisco la mia stima e il mio apprezzamento nei confronti della sua persona”. Anche Espero ha voluto motivare la sua scelta: “Mi sono dimesso pur non essendo incompatibile per salvaguardare l'Amministrazione comunale da sterili attacchi e soprattutto per salvaguardare la mia famiglia nel nome della legalità e della trasparenza assoluta. Sono totalmente estraneo alla vicenda. Mi difenderò in altre sedi”. La questione ha ridato forza all’opposizione che, in queste settimane, dopo la scarcerazione dell’ex sindaco e senatore, Nespoli, sta provando a riorganizzarsi. A parlare è Antonio Pannone capogruppo del Pdl: “Prendiamo atto delle dimissioni di Espero da Città del Fare. Sul piano politico, mi interessa constatare che l'indicazione da parte del sindaco Tuccillo si è rivelata un sostanziale flop politico istituzionale. Visto l'esito della vicenda, mi chiedo a questo punto quali siano l'orientamento e le riflessioni degli altri Sindaci su quanto accaduto”. In pratica, l'opposizione vorrebbe che gli altri Sindaci delle altre città coinvolti nel Consiglio di amministrazione di di Città del fare Domenico Tuccillo indicassero un altro nome.

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›› PRIMO PIANO

La Camera ha dato il via libera alle decisioni del Governo

Approvato il decreto

Ora si dovrà passare alla fase operativa. Con l’esercito, ma soprattutto con i soldi per controlli e bonifiche di Angelica Argentiere

opo il Senato, anche la Camera ha approvato il decreto legge 136 del 2013, il cosiddetto “decreto Terra dei fuochi”, il decreto delle emergenze ambientali in Campania e dell’Ilva di Taranto. Per le zone martoriate della Campania infelix, il decreto prevede una mappatura dei terreni avvelenati, la bonifica delle aree interessate, lo screening sanitario e l’introduzione del nuovo reato di combustione dei rifiuti. Il decreto così com’era uscito dalla riunione del Consiglio dei Ministri non aveva convinto nessuno, tanto che numerosi sono stati gli emendamenti presentati dai comitati ambientali e partiti politici. In realtà ciò che lascia ancora perplessi è il carattere emergenziale del decreto, un’ulteriore spesa di denaro pubblico finalizzato a ricerche già effettuate in precedenza, a nuovi reati che non vanno a colpire i mandanti di questi scempi ambientali, ma solo gli “esecutori materiali” assoldati dalla criminalità per pochi euro, e la paura che i milioni da investire nelle bonifiche in realtà possano concorrere solo a favorire la camorra senza dei piani di controllo adeguati. Il decreto è stato approvato in un periodo caldo dal punto di vista politico, infatti è stato discusso prima della legge elettorale e del decreto Imu-Bankitalia e nel periodo che ha visto le dimissioni del Ministro alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo per le questioni legate all’Asl

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Findus e Orogel: Non compriamo prodotti della Terra dei fuochi Continua il calo delle vendite dei prodotti delle terre tra Napoli e Caserta. Le conseguenze dell’attenzione mediatica sulla cosìddetta Terra dei fuochi ha prodotto un vero e proprio tracollo dell’economia agricola e si allunga sempre più l’elenco delle aziende costrette a chiudere, così come si allunga l’elenco di quelli che decidono di non comprare più prodotti delle nostre terre. E, stando a quanto pubblicato da Il Fatto quotidiano, anche due colossi come Findus e Orogel hanno voltato le spalle al nostro territorio. “Un documento dello scorso dicembre – che il Fatto ha letto – firmato dal responsabile dell’area acquisti del settore agricolo della Findus, spiega: “C’è un’area della Campania nella quale sono vietate tutte le coltivazioni senza deroghe possibili”. In allegato al documento c’è una foto in cui è delimitata l’area in questione: così vasta da ricomprendere la 6 • Cogito

provincia di Caserta e quella di Napoli, lato mare, da Mondragone fino a Licola, e nella parte interna, da Capua fino a Nola”. Nell’articolo inoltre si riportano le parole di uno dei dirigenti dell’azienda che tiene a precisare: “Non abbiamo mai acquistato prodotti ortofrutticoli nella cosiddetta ‘Terra dei fuochi’. In via preventiva, abbiamo recentemente deciso di limitare ulteriormente le aree di approvvigionamento in Campania di patate e verze”. Una cautela assunta nei confronti dei fornitori e consumatori”. Più o meno le stesse parole arrivano da Orogel. Anche in questo caso, il Fatto ha letto un documento dello scorso ottobre nel quale si legge che “bisogna garantire che l’approvigionamento di materie prime non provenga da quelle aree”. Luca Pagliacci, direttore margketing Orogel, spiega le ragioni di quel documento ai giornalisti de Il Fat-

to: “Noi non stavamo ritirando in quella fase, ma proprio in quel periodo, Le Iene di ItaliaUno lanciavano accuse senza citare il nome dell’azienda. In quel momento la grande distribuzione ci ha tempestato di telefonate nelle quali ci chiedevano una dichiarazione scritta. E la direzione qualità ha mandato quella lettera”. Lo stesso Pagliacci però aggiunge: “Noi non abbiamo nessun problema a prendere prodotti da quei territori nel prossimo futuro tanto li controlliamo con i nostri laboratori”. Anno XXI - numero 348 - Sabato 8 febbraio 2014


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PRIMO PIANO ‹‹ di Benevento. nel fondo unico di giustizia, finalizzate a piani di intervento di Il testo di legge passerà nuovamente al Senato dopo i 286 messa in sicurezza della regione. sì, 2 no e 15 astenuti (gli esponenti di Sel) della Camera. PreOltre alle perplessita dei rappresentanti dei movimenti che visto per il prossimo 11 febbraio l’incontro in Senato per la abbiamo evidenziato nel numero scorso, sono arrivati anche i discussione del decreto ma il Ministro del Consiglio, Enrico commenti negativi di Legambiente, l’associazione che per priLetta, è certo che non ci saranno ulteriori modifiche e affer- ma, nel 1993, cominciò ad accendere i riflettori sul dramma ma: “Il decreto è già legge”. dei comuni tra Napoli e Caserta. Ecco i punti salienti del decreto: Mappatura dei terreni in“Valuteremo con molta attenzione, riteniamo che semplificaquinati: entro 15 giorni dall'entrata in vigore del testo il Con- zioni e riduzioni dei tempi non debbano comportare stravolgisiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, l'Ispra, menti degli organi preposti alla verifica e alla approvazione dei l'Istituto superiore di sanità e l'Arpa campana svolgono le in- singoli interventi e, più in generale, la possibilità di un loro esadagini tecniche per la mappatura, anche mediante strumenti me approfondito” hanno scritto in una nota i rappresentanti di telerilevamento, dei terreni della Regione Campania desti- dell’associazione. nati all'agricoltura, o che sono stati utilizzati ad uso agricolo, anche temporaneo, negli ultimi 20 anni, al fine di accertare l'eventuale esistenza di effetti contaminanti a causa di sversamenti e smaltimenti abusivi anche “I quattro Comuni e le Polizie municipa“Abbiamo condiviso l’idea di dedicare mediante combustione; Utilizzo delquesta convenzione a Michele Liguori, (il vi- li dimostrano con la firma di questa convenl’esercito (punto fortemente discus- gile urbano del settore ambiente del Comune zione una capacità di organizzazione e auto so): un contingente di 850 unità per di Acerra morto per tumore n.d.a.) un uomo determinazione che rappresenta una premessa tutto il 2014 per operazioni di con- che per tutta la vita ha combattuto sulle te- fondamentale per reprimere e vigilare sul fetrollo e sicurezza e come deterrente matiche dell’ambiente e della difesa del pro- nomeno dei roghi e degli sversamenti abusivi, per atti di criminalità; Black listi degli prio territorio”. Lo ha detto il vice prefetto e senza aspettare aiuti calati dall’alto” ha dichiarato il sindaco Tucagricoltori: (l’altra faccia della meda- Commissario anti roghi cillo. glia terra dei fuochi: l’economia agrico- del ministero dell’Inter“Intendo ringraziare i no, Donato Cafagna, la campana in forte calo che ha visto la presentando la ConvenSindaci Raffaele Lettieri, rabbia dei contadini per gli ingenti zione Terra dei fuochi tra Antonio Falco e Antonio danni causati dal disastro ambientale i comuni di Acerra, AfraPeluso per lo spirito di coldove nessuno più compra prodotti cam- gola, Casalnuovo e Cailaborazione con cui abbiamo posto nel tempo le pani e la “triste” usanza di alcuni nego- vano. basi della prima intesa di Alla conferenza zi nella regione che per aumentare le questo genere nel nostro vendite specificano con dei cartelli “qui stampa, tenutasi nel Muterritorio, indispensabile – nicipio di Afragola, eranon si vendono prodotti campani”, nda) no presenti i sindaci Rafha concluso il primo citobbliga gli agricoltori proprietari dei faele Lettieri, Domenico tadino di Afragola – vista terreni sui quali si dovranno svolgere Tuccillo, Antonio Pelul’importanza del lavoro di le indagini a consentire l'accesso alle so e Antonio Falco. Sarà tutela della salute dei cittadini che ci impegniamo aree. In caso contrario l'agricoltore o il Comune di Afragola a il proprietario del terreno finisce in ricoprire per il primo anno il ruolo di capo- a svolgere insieme”. Al Comandante afragolese Maiello una sorta di lista nera per cui non po- fila alle azioni congiunte per la prevenzione degli sversamenti abusivi e la repressione del spetterà ora, fino al 20 gennaio 2015, il tranno più accedere a finanziamenti o fenomeno dei roghi tossici di rifiuti. compito di attuare il piano operativo preincentivi pubblici; Introduzione del reato di combustione illecita: chi appicca roghi sarà punito con la reclusione da due a cinque anni. Nel caso in cui sia appiccato il fuoco a rifiuti pericolosi, si applica la pena della reclusione da tre a sei anni; Screening sanitario gratuito (altro punto fortemente discusso perchè si pensa al problema e non alla soluzione, in sostanza In base all’intesa sottoscritta dai primi disposto nelle riunioni susseguitesi in quesappiamo che ci sono dei malati ma non abbiamo i soldi per curarli): Il decreto cittadini, i rispettivi comandi di Polizia mu- sti mesi tra i quattro Sindaci e i rispettivi stabilisce che dal Fondo sanitario na- nicipale, per i prossimi 48 mesi, concorre- Comandanti della Polizia municipale, con ranno insieme alle attività di controllo del la possibilità di impiegare gli agenti dei dizionale verranno utilizzati 25 milioni territorio, stabilendo una rotazione annuale versi comandi in ogni punto del territorio nel 2014 e altri 25 milioni nel 2015 del Comune capofila. Dopo Afragola, sarà convenzionato. Agenti che agiranno porper esami per il controllo dello stato la volta di Acerra, Casalnuovo e infine Cai- tando al braccio e sulle vetture uno stemdi salute della popolazione; Antimafia vano. Durante la rappresentanza del Comu- ma comune, disegnato insieme e raffigue controllo delle procedure: le somme ne di Afragola il coordinatore delle attività rante la nube di un rogo insieme ai simbodi denaro confiscate dai reati di traffi- sul campo sarà il Comandante deella Polizia li dei quattro comuni e il motto della polizia locale: «Ars nostra vis urbis». co illecito dei rifiuti devono confluire municipale cittadina, Luigi Maiello.

Acerra, Afragola, Caivano e Casalnuovo uniscono le forze contro i roghi tossici

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›› POLITICA

La Camera ha approvato il disegno di legge di Del Rio

Verso la Città Metropolitana La Provincia sarà sostituita e non ci saranno più le elezioni provinciali. Saranno gli Amministratori comunali a scegliere i Consiglieri metropolitani

rano in pochi a pensare che il disegno di legge del Ministro degli affari regionali, Graziano Delrio, incontrasse così tante ostilità. Il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, aveva dichiarato: “Per la fine di gennaio 2014 arriveremo all’abolizione delle Province”. Ma pare quanto mai difficile pensare che quella previsione possa essere confermata dai fatti. Tanti gli ostacoli incontrati. Il disegno di legge, per ora, ha avuto l’ok della Camera con 277 voti favorevoli e 11 contrari (gli esponenti di Sel). Non hanno partecipato alla votazione in segno di protesta la Lega Nord, Forza Italia e il Movimento 5 Stelle. Quest’ultimo dichiara il ddl inutile e denuncia che toglie il diritto ai cittadini di eleggere i propri rappresentanti che saranno scelti da altri amministratori locali. Il ddl prevede l’articolazione delle amministrazioni locali in: Città Metropolitane: enti territoriali di area vasta con le seguenti finalità istituzionali generali: cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano; promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione; cura delle relazioni istituzionali afferenti il proprio livello e quelle a livello europeo; Province: enti ter-

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di Angelica Argentiere ritoriali di area vasta con funzioni limitate; Unioni di Comuni: enti locali costituiti da due o più comuni per l’esercizio associato di funzioni o servizi di loro competenza; Comuni: unità minima dell’amministrazione politica. Il ruolo delle province quindi sarà ridimensionato per lasciare spazio alla città metropolitana. Dalla data di entrata in vigore della legge, nasceranno le città metropolitane di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria e, con alcune particolarità, Roma capitale. Ma quali saranno le novità? Le nuove Città metropolitane sono costituite, in prima applicazione, dai Comuni che fanno parte delle Province esistenti che andranno a sostituire, salvo il rifiuto da parte di più Comuni di fare parte della città metropolitana (ma per non aderire devono corrispondere ad almeno un terzo dei cittadini della provincia e con maggioranza assoluta dei propri amministratori). I Comuni delle province limitrofe alla città metropolitana potranno decidere, nelle more della riforma costituzionale, di entrarne a far parte. La decisione deve essere adottata con “legge della Repubblica, su iniziativa dei Co-

Non ci saranno le elezioni provinciali nel 2014

muni, sentita la stessa Regione” secondo l’ articolo 133 della Costituzione. Gli organi della Città Metropolitana sono tre: il Sindaco è il rappresentante della Città Metropolitana ed è di diritto il Sindaco del comune capoluogo, ha il compito di convocare e presiedere il Consiglio metropolitano e la conferenza metropolitana e ha la funzione di sovrintendere alla macchina amministrativa della città; il Consiglio metropolitano, composto da ventiquattro Consiglieri nelle Città Metropolitane con popolazione residente superiore a 3 milioni di abitanti, diciotto Consiglieri nelle Città Metropolitane con popolazione residente superiore a 800.000 e inferiore o

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POLITICA ‹‹ pari a 3 milioni di abitanti, quattordici Consiglieri nelle altre Città Metropolitane eletti dai Sindaci e dai Consiglieri comunali dei Comuni della Città Metropolitana che possono essere eletti anche Consigliere metropolitano. Infine, la conferenza metropolitana è composta dal Sindaco metropolitano e dai Sindaci dei Comuni appartenenti alla città metropolitana e ha il compito di approvare lo statuto, e le eventuali successive modifiche, e il bilancio annuale dell’ente. Le Città Metropolitane, oltre a svolgere le attività delle Province a cui sono subentrate, svolgeranno anche le seguenti funzioni così come recita il ddl: a) adozione annuale del piano strategico del territorio metropolitano (atto di indirizzo per gli enti del territorio metropolitano); b) pianificazione territoriale generale, ivi comprese le strutture di comunicazione, le reti di servizi e delle infrastrutture di interesse della comunità metropolitana, anche fissando vincoli e obiettivi all'attività e all'esercizio delle funzioni dei comuni ricompresi nel-

l'area; c) strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici, organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano; d) mobilità e viabilità, anche assicurando la compatibilità e la coerenza della pianificazione urbanistica comunale nell'ambito metropolitano; e) promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale; f) promozione e coordinamento dei sistemi di informatizzazione e di digitalizzazione. Ma in effetti, lo scopo per cui è stato disegnato questo testo di legge e ciò che maggiormente preme ai contribuenti assaliti da tasse esorbitanti, si realizzerà? Ossia si abbatteranno i costi della politica? L’analisi realizzata da SOSE del Ministero dell’Economia e delle Finanze nel 2012, per quanto riguarda le spese per organi istituzionali, consulenze e collaborazioni “stima nel complesso una percentuale di inefficienza del 55,36% che, rispetto ad una spesa complessiva di

999.530.688 euro a prezzi costanti 2011, individua una possibile riduzione della spesa per organi istituzionali, consulenze, collaborazioni e global service delle Province pari a 553.375.008 euro all’anno”. Nell’intento del disegno di legge svuota Province, le Province comprenderanno aree più vaste di quelle attuali e i loro rappresentanti saranno designati non più dai cittadini, ma dagli amministratori locali, che sceglieranno tra i Sindaci dei comuni del territorio quindi rispetto ad oggi non ci saranno più stipendi per Assessori e Consiglieri ma le unità amministrative a cui fare riferimento saranno i Comuni e le Regioni. Forte le critiche del presidente Upi (unione province italiane), Antonio Saitta che ha dichiarato:“Questo ddl è incostituzionale perché le Province hanno funzioni amministrative e non possono essere svuotate di queste funzioni. È la resa del governo ai grandi burocrati che non vogliono essere toccati. Vince la burocrazia e il governo si arrende”.

CARDITO,Confronto tra i Sindaci dell’area a Nord di Napoli Si è svolto venerdì 22 gennaio nella sala consiliare di Palazzo Mastrilli a Cardito un convegno per discutere delle nuove prospettive di sviluppo per l'area a Nord di Napoli in vista dell’istituzione della Città Metropolitana. Presenti tutti i Sindaci dell’area: Giuseppe Cirillo (sindaco di Cardito), Francesco Russo (sindaco di Frattamaggiore), Carlo Esposito (sindaco di Crispano), Vincenzo Brasiello (sindaco di Grumo Nevano), Salvatore Sannino (sindaco di Casavatore), Domenico Tuccillo (sindaco di Afragola), Antonio Falco (sindaco di Caivano), Vincenzo Carfora (sindaco di Casoria), Vincenzo Caso (sindaco di Frattaminore), Antimo Silvestre (sindaco di Casandrino), Antonio Peluso (sindaco di Casalnuovo). Presenti inoltre Francesco Nicodemo (membro della segreteria nazionale del Partito Democratico) e Venanzio Carpentieri (segretario provinciale del Partito Democratico). Il convegno è stato moderato da Tommaso Ederoclite (membro della segreteria provinciale del Partito Democratico) introdotto da Pasquale Barra (Presidente del Consiglio Comunale di Cardito) e presieduto dal giornalista Arcangelo Munciguerra (portavoce del Comune di Cardito). Il tema del dibattito è stato il futuro dell'area a Nord di Napoli, afflitta da inquinamento, disastri ambientali, mancanza di fondi, delinquenza, amministrazioni che si alternano negli anni ma che non riescono a venire a capo a situazioni che spesso sono di facile soluzione ma che nelle mani sbagliate diventano irrecuperabili. Tutti i partecipanti hanno espresso proposte e perplessità, suggerito probabili soluzioni, messo in risalto nodi da sciogliere, fatto proposte su come migliorare i nostri territori. La discussione tra i partecipanti alla tavola ro-

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tonda, ha coinvonto anche molti altri amministratori ed ex amministratori presenti in sala, tra cui Pasquale Tignola, Tommaso Casillo e Mimmo Semplice. Il sindaco di Cardito Cirillo, che ha proposto la stesura di un documento da presentare al Ministro Del Rio ha detto: “E' un'occasione che non possiamo perdere. Questo convegno è un motivo di confronto tra i vari Amministratori affinchè si possano trovare delle soluzioni da proporre ai Parlamentari, per valutare ed eventualmente apportare qualche modifica. La Città Metropolitana sta nascendo non in modo ordinato dunque dobbiamo dare tutti un contributo anche in termini di idee affinchè si possa scegliere la migliore proposta per la nascita della città metropolitana, per lo sviluppo dell'intera area. Oggi ci sostituiamo alle Province e dobbiamo cercare di dare dati, far funzionare questa struttura affinchè si possano intercettare fondi e finaziamenti per l'intera area metropolitana. Tutti i Comuni devono essere valorizzati e non solo Napoli. La risorsa napoletana la possiamo trasformare anche sul nostro territorio. Dobbiamo inoltre migliorare la viabilità, gli assi viari con la stazione Porta che sta nascendo ad Afragola, che diventerà in seguito la stazione dell'area metropolitana. Chi sarà il Presidente della Città metropolitana non credo sia rilevante ma è importante cosa andiamo a fare perchè non pagheremmo solo noi ma anche i nostri figli per le scelte sbagliate”. Tanti buoni propositi per il futuro dell'area a Nord di Napoli che vede gli amministratori locali, finalmente uniti, almeno apparentemente per perseguire un unico obiettivo. Claudia Perrotta

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›› POLITICA

Il Consiglio comunale ha approvato tre progetti del PIU Europa

Passi in avanti per parcheggi e Moneta Il sindaco, Antonio Peluso, ha sottolineato la disponibilità mostrata dalle opposizioni

di Valerio Cerbone assi in avanti per i progetti che dovrebbero riqualificare alcune zone di Casalnuovo. Nei giorni scorsi, il Consiglio comunale ha approvato i progetti del parco pubblico sull’area “Ex Moneta” e dei parcheggi MUSA e Lancellotti, avviando le relative varianti al piano regolatore, necessarie per l’effettiva realizzazione delle opere. Tutti e tre i progetti rientrano nel Programma Integrato Urbano “PIU Europa” che ha portato al Comune di Casalnuovo ingenti somme per cambiare il volto ad alcune zone della città. Nel comunicato che ha annunciato l’approvazione, si legge che “con i due progetti denominati “Parcheggio Lancellotti” e “Parcheggio MUSA”, l’Amministrazione comunale intende realizzare spazi di sosta a supporto delle due principali opere del Programma PIU Europa - i cui lavori stanno per iniziare a seguito della conclusione delle procedure di gara svoltesi presso il Provveditorato alle opere pubbliche - che andranno a soddisfare il bisogno di aree di parcheggio conseguente alla creazione delle nuove “polarità” nel centro della città”. Con il terzo intervento, che sarà realizzato sull’area a suo tempo occupata dal complesso industriale della “Moneta”, abbandonato da anni, nelle intenzioni dell’Amministrazione “si doterà il territorio di un parco pubblico attrezzato in luogo

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L’area del futuro parcheggio Lancellotti

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Una delle aree dove sorgerà un parcheggio

di quel vero e proprio “vuoto urbano” generatosi a seguito della interruzione dell’attività industriale preesistente”. “Lo stato attuale dei luoghi – versanti in condizioni di degrado edilizio e ambientale - e la centralità rispetto al territorio comunale ha rappresentato per l’Amministrazione l’occasione per trasformare parti del territorio da tempo “negate” e per dotare la città dei necessari servizi e attrezzature a scala urbana, attraverso la creazione di nuove centralità. Infatti, in uno al parco attrezzato per il tempo libero è prevista la realizzazione della cosiddetta “cittadella civica”, che ospiterà le funzioni di governo e amministrative della Città” si legge ancora nel comunicato stampa. A illustrare i progetti in Consiglio comunale è stato il vicesindaco Andrea Orefice, che ha la delega ai progetti del PIU Europa. Nel corso dell’intervento ha più volte sottolineato l’importanza degli interventi programmati per la vivibilità della città. Durante la seduta del Consiglio Comunale è intervenuto anche il sindaco Antonio Peluso che, dopo avere ripercorso la storia dei precedenti progetti di riqualificazione riguardanti l’Area Ex Moneta, interrotti dalla Commissione straordinaria che ha gestito l’Amministrazione negli anni scorsi, ha evidenziato la centralità dei progetti approvati rispetto agli assetti futuri che la Città assumerà con la dismissione del

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POLITICA ‹‹

Urbanistica: Casalnuovo punta su trasparenza e collaborazione

Il progetto dell’area Moneta

tratto ferroviario Napoli – Cancello, previsto nell’accordo procedimentale TAV del 1999, evidenziando la coesione delle forze politiche presenti in Consiglio comunale di fronte agli interessi generali della Città. “Con l’approvazione delle tre proposte di variante urbanistica – ha dichiarato Peluso – il Consiglio comunale ha approvato atti fondamentali per l’avanzamento dell’iter amministrativo finalizzato alla realizzazione di importanti opere pubbliche, così come già avvenuto per altre importanti interventi in corso di realizzazione”. “Il Consiglio comunale – ha aggiunto il sindaco Peluso - in tre anni ha materialmente avviato la riorganizzazione degli spazi e dei flussi di traffico nell’ottica di una politica di “rigenerazione urbana” del territorio, mirata alla valorizzazione delle risorse e delle attività locali in coerenza con quanto programmato nel Documento di Orientamento Strategico approvato nel gennaio del 2011”.

Un’importante novità nel campo dell’urbanistica arriva da Casalnuovo, comune salito agli “onori” della cronaca per i tanti casi di abusivismo. Da qualche anno sembra che si sia deciso di cambiare registro, puntando sulla trasparenza e la legalità. E rientra in questo progetto il lancio, in via sperimentale, del portale messo a disposizione di cittadini e tecnici dall’assessorato all’urbanistica e ai lavori pubblici. A partire da lunedì 27 gennaio e fino a domani, domenica 8 febbraio, è on-line il nuovo sito dell’assessorato per potere raccogliere le osservazioni degli utenti; osservazioni che saranno poi recepite ai fini della redazione della versione definitiva. La versione sperimentale del portale, realizzato interamente “in casa” con la collaborazione di giovani risorse provenienti da stage formativi, comprende diverse sezioni dedicate alle singole materie di competenza dell’assessorato. Nella sezione del Settore Urbanistica saranno pubblicate, insieme ai testi degli strumenti urbanistici vigenti e delle norme edilizie comunali, le principali informazioni necessarie per la presentazione di pratiche edilizie agli uffici compe-

tenti, oltre alla relativa modulistica. La sezione dedicata ai lavori pubblici conterrà invece informazioni sullo stato di avanzamento delle principali opere pubbliche cittadine, insieme a estratti dei vari progetti. Una sezione apposita, denominata “Casa Urbana”, sarà infine dedicata allo scambio di comunicazioni e di opinioni tra gli utenti e gli uffici, in modo da garantire ulteriormente la capillarità delle informazioni e il miglioramento dei servizi erogati ai cittadini. “Con il nuovo sito - ha detto il vice sindaco Andrea Orefice contiamo di ampliare i servizi ai cittadini migliorando la efficienza degli uffici, attraverso le importanti opportunità offerte dalle moderne tecnologie”. “L’ampia accessibilità di informazioni – continua l’assessore Orefice – garantirà inoltre non solo la trasparenza dei singoli procedimenti, ma la stessa possibilità per i cittadini di partecipare attivamente alla vita amministrativa della Città. Contiamo di raccogliere numerosi contatti in questa prima fase, in modo da potere migliorare questa versione sperimentale del sito recependo le osservazioni che tecnici e cittadini vorranno presentare”.

E ad Afragola si aprono due cantieri finanziati con i PIU Europa: piazza Municipio e piazza Sacri Cuori l via, anche ad Afragola, i progetti del Piano Integrato Una precisazione quest’ultima che vuole mettere a tacere A Europeo con l'apertura dei cantieri di Piazza Municipio le polemiche degli esponenti della precedente Amministrae Sacri Cuori. Nei giorni scorsi il sindaco Tuccillo e gli as- zione che accusano Tuccillo e la sua Giunta di sfruttare il la-

sessori Como e Affinito hanno definito gli ultimi adempimenti necessari per l’avvio dei lavori. “L’avvio del cantiere P.i.u. Europa di piazza Municipio – ha commentato il sindaco Tuccillo - si inserisce in un programma più ampio di interventi con cui intendiamo dare un segnale forte nel nuovo anno di rilancio per la città, a partire dagli spazi antistanti la casa comunale. Insieme all’inizio dei lavori di restauro e riqualificazione funzionale della piazza del Municipio, infatti, sta partendo anche il cantiere di piazza Sacri Cuori in un disegno complessivo che punta a cambiare in meglio Afragola non solo in termini di urbanistica, ma soprattutto di vivibilità per i cittadini”. “La nuova Amministrazione – ha concluso il primo cittadino – in questi mesi ha lavorato a una riconsiderazione generale dei progetti del P.i.u. Europa che così come erano stati stilati presentavano e presentano forti carenze, criticità che l’amministrazione si sta impegnando a superare”. Anno XXI - numero 348 - Sabato 8 febbraio 2014

voro messo in piedi nella precedente consiliatura, prendendosene i meriti.

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›› CRONACA

Nuovo colpo di scena nella lotta per la gestione dei funerali in città

Chiusa la Pace eterna di Afragola

Dopo la sentenza del Tar, la Polizia municipale ha intimato il blocco delle attività

di Francesco Celardo uerra del caro estinto, chiusa la sede afragolese dell'imUna querelle, questa dell’impresa La Pace eterna, fatta di carpresa funebre “La Pace Eterna”. Si è conclusa in que- te bollate tra la casa comunale e la ditta, che va avanti da molto sto modo, salvo colpi di scena che non si possono tempo. Infatti, si parte da quando a Dicembre del 2012, la stesescludere, la questione dei trasporti funebri di Afragola. sa ditta fu chiusa sempre dal Comune di Afragola per mancanLa scorsa settimana, gli agenti della polizia municipale di za dei titoli autorizzativi. A denunciare la mancata osservazione Afragola, diretti dal comandante Luigi Maiello, hanno notifica- della legge, fu un'altra società di pompe funebri presente da to il rigetto del ricorso presentati dal legale rappresentante della molti anni sul territorio denunciando pure l'illecita concorrenza ditta, un trentaquattrenne di Afragola, in merito al mancato da parte di chi operava sul territorio senza averne i requisiti. Il possesso dei requisiti essenziali per svolgere l'attività di pompe tutto partì proprio dallo svolgimento di un servizio di onoranze funebri. funebri ritenuto illegale e debitamente denunciato. Pure in quel

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L'ordinanza di chiusura fu presentata dai caschi bianchi il 3 Gennaio scorso. Nell'ordinanza, si contestava il mancato possesso dell'attestato d'iscrizione nel registro comunale che costituisce titolo autorizzatorio per svolgere l'attività funeraria. Oltre a questo, anche la mancata rimessa dei carri funebri così come prevede il regolamento comunale. Dopo aver notificato i motivi della chiusura, la titolare avviò subito un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per annullare l'ordinanza di chiusura. I giudici, però, hanno rigettato il ricorso motivandolo nel merito: assenza di una rimessa per carri funebri e mancato ricorso contro la cancellazione dall'elenco delle pompe funebri comunali di circa un anno e mezzo fa, anche perché la Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), con la pratica del silenzio assenso non è valida per autorizzazioni di questo genere. Pertanto, il collegio giudicante ha ritenuto giusto rigettare il ricorso, mettendo rapidamente in esecuzione l'ordinanza comunale, ossia lo stop dell'attività di pompe funebri, nonché la chiusura dei locali. E dunque tutto chiuso.

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caso il Tar accolse il ricorso della ditta che denunciò l'attività illecita condannando la Pace Eterna alla chiusura immediata. All'epoca dei fatti, l'Amministrazione comunale retta dall'ex sindaco Vincenzo Nespoli dispose la chiusura. Ma poi ci fu il colpo di scena. Nonostante la mancanza di elementi utili allo svolgimento dell'attività, la stessa Amministrazione concesse alla ditta di riaprire nuovamente i battenti. Adesso pare che le cose sono cambiate. L'ordinanza, è stata emessa e firmata dal nuovo dirigente al settore della Polizia municipale, Luigi Maiello, che ha subito messo le cose in chiaro: “Qui lavora solo chi è in regola”. E dunque niente da fare. I cittadini, però, visto anche quel che era successo in questi mesi in cui in città lavorava anche La Pace eterna, credono che in una città grande come Afragola ci sia necessità assoluta di concorrenza per fare in modo che i funerali non siano troppo costosi. E dunque, ben vengano tutte le ditte a lavorare ad Afragola. Purché siano in regola.

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CRONACA ‹‹

Il Senato ha approvato il disegno di legge presentato da Forza Italia

Un aiuto agli abusivi

Per LegAmbiente “dietro la legge si nasconde l’ennesimo condono in un Paese devastato” ’ arrivato il primo sì al disegno di legge che dovrebbe cambiare le regole che portano alla demolizione delle case abusive. Un disegno di legge particolarmente atteso in Campania e in provincia di Napoli in particolare dove tante sono le costruzioni che rischiano l’abbattimento. Il ddl che porta il nome del primo firmatario Ciro Falanga, esponente di Forza Italia, e che indica le priorità ai magistrati per procedere alle demolizioni degli immobili abusivi è stato messo a punto con l'obiettivo di fronteggiare il problema dell' abusivismo in Campania che, tra l' altro, fu “l' unica regione a non beneficiare del condono edilizio del 2003”, contiene ora disposizioni applicabili a livello nazionale. In estrema sintesi, con questo provvedimento si dice alle Procure, le incaricate di disporre le demolizioni degli immobili abusivi, quali siano i criteri ai quali si devono attenere. Prima di abbattere qualsiasi altro fabbricato, in seguito a precisa condanna, i Pm dovranno demolire, nell'ordine: 1) Gli immobili pericolanti anche se abitanti; 2) quelli in in corso di costruzione o comunque non ultimati; 3) quelli, anche occupati abusivamente, utilizzati per lo svolgimento di attività criminali; 4) quelli che sono nella disponibilità di mafiosi o delle loro famiglie che non siano stati confiscati; 5) gli immobili di “rilevante impatto ambientale o costruiti su area demaniale” o in zone a vincolo idrogeologico, archeologico e paesaggistico; 6) quelli di complessi o villaggi turistici sempre oggetto di lottizzazione abusiva; 7) seconde case; 8) capannoni o manufatti adibiti ad attività produttive di tipo industriale o commerciale; 9) immobili abitati, ma intestati ad altre persone che risiedano altrove; 10) altri immobili non compresi nelle categorie precedenti; 11) le prime e uniche case di famiglie che non hanno altri posti in cui andare a vivere. Nel caso in cui ci siano più demolizioni da fare, riguardanti gli immobili indicati nell' elenco, “la priorità è valutata tenendo conto della gravità della pena inflitta con la sentenza di condanna e della data di accertamento del reato”. In Aula è comunque passato un emendamento del relatore che dà al Pm la possibilità di derogare all'elenco del legislatore, motivandoperò “specificatamente” le sue “ragioni”. Fanno eccezione a questa deroga: le case

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di Valerio Cerbone intestate ad altri che non vi abitano; per quelle che sono le prime e uniche abitazioni di famiglie meno abbienti; per gli "altri immobili non compresi nelle categorie indicate" ma che comunque non riguardano le prime case di famiglie bisognose. L’approvazione del disegno di legge al Senato, in attesa dell’approvazione definitiva della Camera dei Deputati, non è passata inosservata. Molte le polemiche. Durissimo il commento di LegAmbiente: “Il ddl Falanga rischia di paralizzare l' attività delle Procure che in questo Paese, spesso da sole, si occupano di demolire l' abusivismo edilizio. E' una legge furba, che garantisce un argomento in più a chi vuole

che essere una scelta condivisibile, ma non può divenire un vincolo a cui le Procure devono attenersi, quindi non si capisce la necessità di una legge. - ribadisce il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - Perché l'obbligo di verificare le condizioni previste dall' elenco, è evidente anche al più ingenuo osservatore, significa insabbiarsi nella burocrazia e nei ricorsi giudiziari: di fatto vuol dire bloccare le demolizioni e fare un regalo agli abusivi”. “L' abusivismo edilizio è un' autentica piaga del nostro Paese - conclude Legambiente - e non sono bastati le frane e i morti degli ultimi anni per fare desistere una pattuglia di parlamentari campani dalla volontà di mantenere la scellerata promessa di

salvare le case abusive”. Per l' associazione è “un testo che, sotto un elenco di priorità a cui le Procure devono attenersi nella scelta dei manufatti da demolire, nasconde la chiara volontà di fermare le ruspe. Perché se prima di abbattere una villetta costruita sulla spiaggia, o addirittura un villaggio turistico, il magistrato dovrà obbligatoriamente demolire le case pericolanti, quindi quelle non finite, poi quelle utilizzate a scopi criminali e quelle di proprietà dei boss mafiosi, è evidente che non si farà nulla. Già oggi le demolizioni avvengono con il contagocce, tra l'ordinanza e l'intervento di demolizione passano spesso anche decenni, scanditi da ricorsi e contenziosi, spesso, più semplicemente, nessuno se ne occupa". “Definire un ordine di priorità può an-

condono edilizio fatta in campagna elettorale. Per queste ragioni, chiediamo di dimostrare senso di responsabilità e respingere il Ddl Falanga, perché altro non è che l'ennesimo tentativo di condono, il ventesimo, che si cerca di portare a buon fine”. Duro anche il commento dell’ex Presidente della Regione, Antonio Bassolino, che chiede al Pd di cambiare il ddl. “E' chiaro da tempo - ricorda su Twitter - che il cosiddetto abusivismo di necessità è anche in parte legato per mille fili a camorra e criminalità”. A difesa del disegno di legge, invece, l’attuale Presidente della Regione. Sempre su twitter, Caldoro ha auspicato che venga approvato, senza strumentalizzazioni, anche alla Camera. Cogito • 13


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›› CRONACA

Nuovo scontro tra Progetto Crispano e la maggioranza del sindaco Esposito

Ora si polemizza sulla viabilità Il gruppo di Cennamo chiede interventi per migliorare la sicurezza di pedoni e automobilisti di Mario Tramo poco più di un anno dalle elezioni comunali, non mancano le occasioni di scontro in città tra la maggioranza che sostiene il sindaco Esposito e il movimento Progetto Crispano messo in piedi dal consigliere Enzo Cennamo sempre più impegnato a costruire uno schieramento alternativo da presentare ai cittadini contro il Sindaco uscente. Negli ultimi giorni a scatenare le polemiche è stato un manifesto di protesta nei confronti dell’Assessore ai lavori pubblici. Nel manifesto, “Progetto Crispano” richiede la messa in sicurezza di tutto il territorio con la realizzazione di opere per migliorare la viabilità cittadina. Una richiesta che arriva pochi giorni dopo il gravissimo incidente che ha provocato la morte di un diciottenne e il ferimento di altre due persone. Progetto Crispano chiede anche la chiusura di alcune strade in determinati orari che ritiene pericolosi per i cittadini. In particolare, è stata proposta la chiusura temporanea del viale della scuola elementare, dove, negli orari di ingresso e uscita dei ragazzi, ci sono difficoltà per la circolazione del traffico e ci potrebbero essere dei problemi per la sicurezza dei bambini. Gli orari in questione sono dalle 8 alle 9 e dalle 12.30 alle

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13.30, quando c’è maggiore affluenza. Non si è fatta attendere la risposta della Giunta comunale che, a sua volta, risponde che è in cantiere già da tempo la nuova realizzazione di marciapiedi con una totale copertura d’illuminazione sulla strada provinciale che collega Crispano e Frattamaggiore. Tutti gli assessori, che hanno ottenuto la nomina meno di un anno fa, hanno assicurato il massimo impegno e di stare attenti costantemente alla sicurezza dei cittadini, cercando di risolvere i problemi della gestione precedente. La segnaletica di Crispano, verrà completata in tutto il territorio, condizio-

ni atmosferiche permettendo, con rifacimento anche della segnaletica orizzontale e migliorando quindi tutta la viabilità. L’assessore ai lavori pubblici, Annunziata De Luca, criticata nel manifesto, ha assicurato, nonostante i problemi della segnaletica e viabilità urbana non siano sue competenze, che ci sarà il rifacimento di via Kennedy, strada nelle vicinanze del cimitero. Dalla maggioranza, comunque, fanno notare che Progetto Crispano continua ad affiggere manifesti, ma non sono state presentate proposte concrete in Consiglio comunale.

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CRONACA ‹‹

Confronto nella Parrocchia dell’Annunziata a Caivano

Educare alla legalità Il parroco, don Antonio Cimmino, ha chiesto interventi a testimoni, politici e forze dell’ordine I Giovani e la Legalità”. Questo il tema sviluppato nell’ambito del convegno promosso dalla parrocchia della Santissima Annunziata di Caivano nell’abito dei festeggiamenti per ricordare San Giovanni Bosco, il santo dei giovani lo scorso 31 gennaio. L’incontro che aveva come guida una frase del Santo salesiano, ‘L’educazione è cosa del cuore’, rientra nel programma pastorale messo a punto dal nuovo parroco don Antonio Cimmino che fin dal suo primo ingresso ha voluto dare una nuova impronta all’attività pastorale, infatti dopo neanche un mese dal suo arrivo celebrò una messa nella ricorrenza dei defunti per le vittime della criminalità. E adesso questo convegno, tra l’altro con il patrocinio del Comune di Caivano. La manifestazione è stata introdotta dallo stesso don Cimmino che ha voluto sottolineare l’importanza dell’educazione per i giovani e in particolare quella alla legalità. Un obiettivo che si è posto il prelato di origine giuglianese avendo prestato servizio nel carcere di Secondigliano e in quello di S. Angelo dei Lombardi in provincia di Avellino. La parrocchia dell’Annunziata è nel centro storico di Caivano ed è al centro di una zona che negli anni passati è stata teatro di diverse azioni criminose con faide e numerosi omicidi. Un quartiere che solo da pochi anni si può considerare ‘sicuro’ ma dove vivono realtà sociali difficili e dove comunque c’è la presenza di criminalità che si è indirizzata alla spaccio delle sostanze stupefacenti in grande stile. Don Cimmino ha sottolineato nel suo intervento la scelta fatta da lui nell’accettare di essere parroco di questa comunità ,tra l’altro molto viva. Sono intervenuti inoltre il primo cittadino Antonio Falco che ha puntato il suo pensiero ai giovani ricordando tra l’altro la figura di Antonino Caponnetto e le parole che rivolgeva ai giovani quando li incontrava. Inoltre ha voluto sottolineare che dall’inizio del suo mandato non ha permesso che la mala politica e gli ‘intrallazzi’ facessero parte della sua squadra e ha concluso dicendo: “Non faremo sconti a nessuno” riferendosi a chi avrebbe o vorrebbe ‘manovrare’ le azioni politico-amministrative. A seguire Pasquale Mennillo, presi-

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dente del Consiglio comunale che ha sottolineato che amministrare la cosa pubblica significa fare un ‘mea culpa’ continuo e riconoscere i propri errori per dare alla città un messaggio di legalità di trasparenza. Questo atteggiamento dà fiducia a i cittadini che devono vedere chi governa come qualcuno che sta dalla parte della gente e della città. Poi è stata la volta del tenente Aldo Di Foggia, comandante della caserma dei Carabinieri di Caivano che ha sottolineato l’importanza dell’educare e della legalità, due facce della stessa medaglia che devono convivere e devono integrarsi se si vuole davvero far cresce una società civile. A rappresentare le forze dell’ordine, c’era anche Gaetano Alborino, comandante della Polizia municipale di Caivano che invece ha voluto evidenziare l’importanza del rispetto delle regole soffermandosi su quelle della strada e dei rifiuti. E a questo proposito ha già organizzato una serie di progetti per le scuole alcuni dei quali realizzati, altri in fase di realizzazione. E’ seguito poi l’intervento dello scrittore Antonio Trillicoso, vice direttore

del nostro giornale, che rivolgendosi ai giovani e in particolare a quelli del quartiere dell’Annunziata, gli ha chiesto di fare “una scelta” che è necessari adesso che si è giovani per avere un futuro di legalità. Una scelta che deve far capire bene da che parte si sta per dare un messaggio chiaro a chi invece vorrebbe manipolare e strumentalizzare i giovani e proporre modelli di illegalità e atteggiamenti di disonestà. Ha concluso l’incontro Ciro Corona, presidente dell’associazione Resistenza di Scampia, che ha dato una testimonianza molto toccante per alcuni versi raccontando la sua vita di ragazzo di Scampia uno dei rioni simbolo dell’illegalità a Napoli. Nonostante tutto lui ha scelto di stare dalla parte della legalità di chi rispetta le regole. Raccontando delle sue esperienze per coinvolgere i ragazzi del quartiere e portarli a scuola e dello sportello antiracket che sta guidando come pure del fondo rustico dedicato ad Amato Lamberti, un bene confiscato tornato alla comunità dove lavorano ragazzi che svolgono un programma di integrazioni una volta usciti dal carcere.

VINCITA RECORD A CARDITO uguri all’anonima persona che ha vinto il giorno 23/01/2014, la somma di €. 150.000,00. Giocando una semplice schedina del “10 & lotto” presso la Tabaccheria “Non solo tabacco” sita in Cardito in via Donadio.

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I titolari Francesco e Stefania Donatellis Cogito • 15


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›› CRONACA

Molte scuole hanno ricordato la tragedia delle persecuzioni naziste

Per non dimenticare

La scuola materna dell’Europa Unita nelle Salicelle ha piantato un albero di Claudia Perrotta

ante le manifestazioni in onore della shoah promosse tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. Manifestazioni in memoria di tutti coloro che hanno perso la vita nei campi di concentramento, di chi è stato condannato a morte perchè ritenuto "inferiore", di chi è stato perseguitato, torturato e ucciso per un abuso di potere fascista, in memoria del genocidio degli ebrei ad opera della Germania nazista. E come diceva Primo Levi: “Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che lotta per mezzo pane che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome senza più forza di ricordare vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi”.

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L'istituto professionale Pertini ha invitato i docenti a proporre nelle proprie classi attività di riflessione e di studio con i propri alunni a testimonianza di una scelta educativa che riconosce nel dialogo e nell'incontro con l'altro la misura della propria capacità di far maturare i valori di uguaglianza, di libertà, di solidarietà, di rispetto, di legalità e di pace. La scuola materna dell'istituto comprensivo Europa Unita nel quartiere Salicelle, ha piantato un albero in onore della shoah, in collaborazione con il comune di Afragola. Una pianta come simbolo di vita, di rinascita, in ricordo di vite spezzate, di anime angeliche a cui sono state tarpate le ali. La scuola media Europa Unita, insieme al liceo scientifico Brunelleschi ha invece organizzato un momento di riflessione su "Ciò che è stato", durante cui gli alunni hanno presentato una mostra didattica sulla shoah. 16 • Cogito

Al liceo Durante la testimonianza di “una figlia del nazismo e del fascismo” Nel giorno della Memoria, numerose scuole di Napoli e provincia hanno organizzato manifestazioni, progetti e conferenze per ricordare quello che che fu uno dei più grandi genocidi della storia dell'uomo. Il liceo Durante, nel piccolo teatro della succursale di via don Minzoni, ha ospitato una conferenza con una testimone di seconda generazione. Miriam Rebhun, ebrea tedesca da parte di padre e ebrea napoletana da parte di madre, ha raccontato la sua storia alla presenza del dirigente scolastico, di alcuni ragazzi del quinto anno e di alcuni Miriam Rebhun docenti. Una storia toccante e diversa da tutte le altre. “Ho inciampato e non mi sono fatta male”, questo è il titolo del libro che ripercorre la vita della sua famiglia paterna. Un titolo evocativo e che richiama le pietre d'inciampo, pietre in ottone che venivano poste dinanzi le case dei deportati per non dimenticare le storie di nessuno di loro. “Io sono una testimone di seconda generazione, non ho vissuto la guerra, non sono sopravvissuta allo sterminio, ma sono figlia ed erede del nazismo e delle leggi razziali fasciste”. Così Miriam Rebhun introduce la sua storia. Una storia che si muove sullo sfondo di una Germania dilaniata dal nazismo, di una Palestina ancora agli albori, luogo disperato di rifugio, e di una Napoli del dopoguerra, povera, ma generosa. Il padre Heinz e il fratello gemello ''Gughy'', a soli diciotto anni e con tutta la vita ancora davanti, fuggono in Palestina, lontani dalla famiglia e da una Berlino in cui impera la furia nazista. Nel 1943 - 44, come volontari dell'esercito britannico, sbarcano a Napoli. È proprio qui che Heinz conosce Luciana Gallichi e se ne innamora, sposandola poco dopo. I due, con la piccola Miriam in fasce, ritornano ad Haifa, in Palestina. Poco dopo, il padre, a bordo di un autobus di linea, viene ucciso da un cecchino con un colpo secco. Miriam ha solo due anni e di lui ricorda poco o niente. Alcuni mesi dopo, Gughy, il fratello gemello, perde la vita in battaglia. Luciana, ormai sola, decide di ritornare a Napoli con la bambina e qui si stabilisce, circondata da un gran numero di persone. Il nonno Leopold, invece, muore in circostanze diverse: il luogo è un ospedale psichiatrico apparentemente innocuo, ma Leopold è una delle vittime di esperimenti medici e eutanasia. Diverso è il destino della nonna Frida che, rimasta sola dopo la morte del marito, viene deportata a Reval, nome storico dell'attuale Tallinn, e qui muore. Una storia sofferta e ricercata con passione, zelo e tanta voglia di non dimenticare. La shoah è stata lo spartiacque del XX secolo, e quello che potrebbe sembrare un tema passato, in realtà è ancora attuale: a sessantanove anni dall'apertura dei cancelli di Auschwitz, un episodio del genere non solo non deve essere dimenticato, ma deve servire da monito per le generazioni presenti e future. Rossella Valentino Anno XXI - numero 348 - Sabato 8 febbraio 2014


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ECONOMIA ‹‹

Anno XX - numero 342 - Sabato 9 novembre 2013

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›› CULTURA

E’ stato pubblicato un altro libro di poesie di Antonio Pelliccia

Una passione senza fine La pediatria e la politica non esauriscono la sua vena poetica

l panorama letterario casalnuovese si colora di passione, nostalgia e dolcezza con la pubblicazione di una raccolta di poesie ad opera del dottor Antonio Pelliccia, pediatra ed esponente del Pd locale.

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“Voci d’incanto d’esilio e di rimpianto”, questo il nome della raccolta di componimenti letterari realizzati dal pediatra di Casalnuovo. Un medico poeta, Antonio Pelliccia, dopo molti anni di impegno politico e amministrativo nel Comune e nel circondario si dedica, con ottimi risultati, alla scrittura.

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di Marina Greco Da “Piccolo Canzoniere” a “La quiete e l’inquietudne”, dalla raccolta “Nuove Canzoni” a “Canzoni d’ inverno”, “Tra il dare e l’avere”, “Nella mia sera” ed altre raccolte ancora, la carriera di poeta del medico casalnuovese aggiunge un nuovo tassello con questa nuova pubblicazione dai sapori malinconici e dolci. Cento poesie divise in quattro sezioni, la prima in cui l’analisi del presente e della realtà attuale restituisce un’immagine del poeta estraneo ed esiliato; lontano da una realtà di cui descrive le storture. Dall’analisi del reale scaturisce l’alba di un nuovo giorno, un sogno di rinascita, un amore che illumina e vivifica. La comparsa di un’immagine salvifica femminile, dai toni che richiamano vagamente la poesia di Montale che lo conduce, nella terza parte dell’opera, alla celebrazione delle qualità dell’immagine salvifica. Nella speranza di “un trionfo di fiori di Primavera su questo amore” (Da: “Per tutti i mattinid i Luce”) si rende quasi reale “una gran luce che vivifica il giorno” e dona, quindi, speranza per il futuro. Nella quarta e ultima parte si prende atto del tempo che scorre e si vive il sentimento del rimpianto e la presa di coscienza dell’oggi, da cui il poeta non si sente rappresentato. La raccolta, pubblicata da Nulla die, vibra di intensità e di pathos. Sensazioni ed emozioni altalenanti si susseguono nell’opera, a tratti sognante e a tratti realistica, proiettata verso una speranza viva ma anche nostalgica di un passato che risulta migliore del presente a cui però si guarda con sottile e speranzosa fiducia. Un linguaggio nitido, semplice e scorrevole accompagna in lettore in questo excursus di sensazioni ed emozioni che rendono la lettura dolce e appassionante.

Aushwitz Erano tutti lì, rannicchiati in un fosso, le ossa rinsecchite, senza nient’altro addosso, e l’inverno gemeva con la sua neve spessa e i camini fumavano i vapori funesti di poveri resti umani. Quanti ne abbiamo perso di donne e di bambini e di miti creature con il terrore addosso? Le bestie mascherate da vesti militari e poi colletti bianchi, che ululavano al branco, come lupi affamati... E fu la morte immensa, la più grande sventura d’una guerra, che dura anche nei giorni nostri nelle coscienze e nei cuori. E resti la memoria imperitura di quella strage taciuta proprio sotto i nostri occhi, della furia nascosta in quelle prigioni d’odio e d’orrore, e non accada mai più, che, uomo contro uomo, si risvegli feroce la belva, che rinnovi l’atroce sacrilegio. Antonio Pelliccia

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CULTURA ‹‹

Continuano gli incontri di Lectura Patrum Neapolitana al Volto Santo

I misteri di Sant’Ilario

Monsignor Luigi Longobardo ha ricordato uno dei Padri della Chiesa occidentale n pubblico numeroso e motivato ha accolto, nella serata di sabato 11 gennaio nell’Aula magna della Casa del Volto Santo, monsignor Luigi Longobardo, in occasione del secondo incontro di Lectura Patrum Neapolitana, l’attività culturale delle Piccole Ancelle di Cristo Re che fa della divulgazione e dello studio delle opere dei Padri della Chiesa la sua missione. Longobardo, che è professore di Letteratura cristiana antica nella Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale di Napoli, sezione San Tommaso, ha presentato il suo ultimo volume “Spiegazione dei Misteri di S. Ilario di Poitiers”, del quale lo stesso autore ha tradotto l’opera dal testo originario e pubblicato lo scorso anno, per “Città Nuova Edizioni”. Prima della consueta lettura dei passi più significativi del testo, l’accademico ha tratteggiato la figura di Sant’Ilario di Poitiers, un illustre Padre della Chiesa di Occidente e una delle più grandi figure di vescovi del IV secolo: vissuto nel pieno del dibattito con l’arianesimo, che consideravano il Figlio di Dio, Gesù, una creatura alla stregua di altre, Ilario ha consacrato tutta la sua vita a difesa della fede nella divinità di Gesù Cristo, figlio di Dio e Dio come il Padre.

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di Antonio Boccellino La lectio di Longobardo è, poi, entrata nel vivo mostrando la tesi di quest’opera dell’Atanasio d’Occidente, come viene anche ricordato questo vescovo e teologo francese: ossia, la correlazione esistente tra Antico e Nuovo Testamento. “L’obiettivo di Ilario – ha affermato l’accademico - è quello di offrire ai preti della sua diocesi, o, come qualcuno sostiene addirittura ai vescovi, un saggio di esegesi spirituale, ossia una guida nella lettura e nella spiegazione della Bibbia che permette di situare la Lectio Divina nel contesto delle grandi tappe attraverso le quali la pedagogia divina annuncia il suo disegno di salvezza. Uno strumento, in sintesi, che Ilario vuole rendere disponibile ai sacerdoti per spiegare ai fedeli i misteri”. A seguire, il professore ha spiegato i due criteri fondamentali utilizzati da Ilario - rapporto tra Lettura e Spirito e legame tra Antico e Nuovo Testamento che rappresenta un’unica storia della Salvezza- scorrendo alcune pagine dell’opera che ne attestavano la veridicità del suo approccio. Per finire, un interessante dibattito ha concluso l’incontro, nel corso del quale studenti universitari e altri qualificati discenti, tra i quali la professores-

sa Teresa Piscitelli, il professor Luongo e altri, hanno potuto porre domande al relatore. Il seminario è stato introdotto dal professor Antonio Nazzaro che ha ringraziato il professore sottolineando come la sua sia “stata una lezione precisa su un testo che raccomanderei come vademecum fondamentale nell’educazione e meditazione delle Piccole Ancelle. In altri Padri della Chiesa troviamo più o meno gli stessi argomenti, ma l’apprendimento degli stessi risulta faticoso e difficile”. Anche la segretaria delle Piccole Ancelle, suor Leonia Buono, presente al simposio insieme alla Madre Generale, suor Maria Luisa Orgiani, si è complimentata con Longobardo, sottolineando come “l’accuratezza e lo stile semplice dell’esposizione, senza nessun tecnicismo, hanno tenuto sempre desto l’uditorio”. La religiosa, infine, ha annunciato l’evento clou dell’anno accademico in programma il prossimo 15 febbraio: salirà in cattedra, monsignor Enrico dal Cavolo, Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense, che leggerà ”Basilio di Cesarea. La cura del povero e l’onere della ricchezza” a cura di Pizzolato (Letture cristiane del primo millennio 49) Milano Paoline. Il meeting si svolgerà sempre al Tempio del Volto Santo a partire dalle ore 17.

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›› NOTIZIE FLASH

CAIVANO / La polizia municipale sequestra un’autorimessa a Pascarola Sequestrata un’autorimessa nella frazione di Pascarola, nei pressi della zona industriale. L’operazione è stata condotta dal nucleo tutela del territorio del comando di polizia locale di Caivano, guidato dal maggiore Gaetano Alborino. I vigili hanno accertato varie violazioni e posto sotto sequestro un’area di circa cinquemila metri quadrati, provvedimento poi convalidato dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord. La polizia municipale ha contestato che Gaetano Alborino l’azienda, nonostante nove caditoie, non disponeva di una rete di scarico per le acque reflue industriali che si formano quando l’acqua piovana si mischia con gli oli presenti sul cemento; una rete resa necessaria da una recente sentenza della Corte di Cassazione. Inoltre, lo stesso plesso industriale era privo della regolare autorizzazione e nell’autorimessa sono stati rilevati molti abusi edilizi: un container era adibito a casa, un altro a ufficio, altri due utilizzati come bagni, irregolarità pure per una tettoia di circa settanta metri quadri, altri due container e un manufatto cementizio. Al titolare dell’area, la polizia locale ha comminato anche una sanzione amministrativa poiché non poteva svolgere l’attività di parcheggio.

AFRAGOLA / La via Pacis dei francescani della Basilica di S.Antonio In occasione della quarantasettesima giornata mondiale della pace, il 18 gennaio, è stata realizzata la “Via Pacis…in cammino per la pace”, iniziativa promossa dall’Ordine Francescano Secolare (O.F.S.) e dalla Gioventù Francescana (GI.FRA.) della Basilica Pontificia Minore di S. Antonio da Padova, in collaborazione con le comunità parrocchiali di S. Maria delle Grazie e di S. Maria D’Aiello. Questa giornata fu istituita da Papa Paolo VI nel 1968 e da quell'anno il Pontefice della Chiesa cattolica invia ai capi delle nazioni e a tutti gli uomini di buona volontà un appunto che invita alla riflessione sul tema della pace; messaggio scelto da Papa Francesco, quest’anno per celebrare questa ricorrenza è stato “Fraternità, fondamento e via per la pace”. Sin dall'inizio del suo ministero di Vescovo di Roma, il Papa ha sottolineato l'Importanza di superare una «cultura dello scarto» e di promuovere la «cultura dell'incontro», per camminare verso la realizzazione di un mondo più giusto e pacifico. Le parrocchie di Afragola, per promuovere e diffondere questo ideale all’intera comunità, hanno collaborato per realizzare una vera e propria marcia; l’evento ha avuto inizio fuori il sagrato della Basilica, dove i giovani della gioventù francescana hanno realizzato un pic20 • Cogito

colo ballo, indossando magliette colorate e “costruendo”, accompagnati da meravigliose note musicali, la bandiera della pace. Dopo questo momento molto suggestivo, i giovani e l’intera comunità, si sono messi in cammino. Un bambino, che rappresentava il portatore della pace e luce del mondo, con una lanterna, ha guidato i fedeli che, accompagnati da chitarre, hanno cantato e danzato, fino alla pineta comunale di Afragola dove sono state realizzate diverse stazioni, ognuna rappresentata da un personaggio storico che con la propria vita e con il proprio esempio ha dato un significativo contributo al messaggio di pace universale. Carmen Celardo

CAIVANO / A teatro per sostenere i progetti della Lega contro i tumori Sabato 1 e domenica 2 Marzo, il teatro comunale Caivano Arte ospiterà un nuovo, importante evento benefico. L’associazione Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori), sezione di Caivano, presieduta dal dottor Giuseppe Celiento, in collaborazione con la Filodrammatica San Pietro, presenta “Non ti pago”, commedia in tre atti scritta da Eduardo De Filippo nel 1940. “La Filodrammatica San Pietro nasce nel 1985, all'interno del' Associazione Cattolica San Pietro, fortemente sponsorizzata dall'allora parroco, don Fernando Falco - spiega Celiento - La direzione e la regia della Filodrammatica furono affidate a Salvatore Massaro che, tuttora, continua a esercitare tale ruolo Giuseppe Celiento ed è il regista e attore principale della commedia "Non ti pago". Fin dall’inizio Massaro propose di mettere in scena soprattutto le Commedie di Eduardo De Filippo. L'ultima commedia realizzata dalla Filodrammatica risale al 2008”. I proventi saranno interamente devoluti alla Lega Tumori di Napoli, al fine di poter finanziare i numerosi progetti di assistenza oncologica sul territorio. “La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori svolge tantissime attività: Prevenzione, informazione ed educazione alla salute, diagnosi precoce, assistenza domiciliare gratuita ai malati di cancro in fase avanzata, servizi per i pazienti, campagne contro il fumo etc., per cui la raccolta di fondi è sempre necessaria” ci informa il dottor Celiento che aggiunge: “Insieme al direttivo della Lega Tumori di Caivano, che mi collabora, vorremmo realizzare un corso per insegnare l'autopalpazione al seno alle donne. È molto importante in tema di prevenzione del Tumore al seno che ogni donna impari a riconoscere precocemente segni sospetti del proprio seno che richiedano tempesti interventi diagnostici”. Per l’acquisto del biglietto, che ha un costo di 8 euro, è necessario rivolgersi al servizio informazioni, numero telefonico 3316686140. Sarà inoltre possibile acquistare il biglietto presso il teatro Caivano Arte nelle serate di sabato 1 e domenica 2 marzo. “Sebbene siano molte le associazioni che propongono spettacoli di beneficenza, noi confidiamo nella generosità e nella bontà delle persone sensibili ad iniziative importanti e nobili come questa. – ha concluso Celiento - Spero davvero che tanti decidano di partecipare alla nostra iniziativa perché è bello trascorrere piacevolmente qualche ora insieme, divertendosi ma ancor più sapendo di sostenere, in tal modo, non solo un progetto, ma anche delle persone che dedicano gratuitamente parte della loro vita al servizio del prossimo, quali i volontari della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori”. Linda Scuotto Anno XXI - numero 348 - Sabato 8 febbraio 2014


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NOTIZIE FLASH ‹‹

AFRAGOLA / Tutte le Parrocchie CARDITO / Al via l’avventura mobilitate per le reliquie di Padre Pio ciclistica della Novia Del Prete Dopo una lunga attesa, per la gioia dei cittadini e dei tantissimi devoti, le reliquie del Santo di Pietrelcina sono ritornate a far visita alla città di Afragola, sostando nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù dal 25 gennaio al 1 febbraio. Tante le attività organizzate dai Missionari e dal rettore Padre Raffaele Baia. Sabato 25 la tunica e un guanto del Santo sono state accolte con una processione da Piazza Municipio fino al santuario del Sacro Cuore con celebrazione presieduta dal Reverendo padre Marciano Guarino, rettore della Chiesa Conventuale della Sacra Famiglia di Pietrelcina. Domenica 26 la celebrazione è stata invece presieduta dal Reverendo padre Luigi Arena parroco di S. Paolo Apostolo di Latina, celebrazione animata dalla Corale Polifonica di Latina. Lunedì 27 le scuole primarie afragolesi hanno fatto visita alle reliquie del Santo e il pomeriggio la Comunità della Basilica di S. Antonio ha animato una celebrazione presieduta da Padre Michele Giugliano. Martedì 28 è stata invece la volta delle scuole secondarie di primo grado e dei Bambini dell'Oratorio del Santuario del Sacro Cuore. La celebrazione è stata animata dalla comunità di S. Giorgio Martire e presieduta dal parroco don Massimo Vellutino. Mercoledì 29 le reliquie hanno poi fatto visita agli ammalati della casa di riposo di S. Pio X e la celebrazione è stata animata dalla comunità della Parrocchia di S. Maria d'Ajello e presieduta da don Gennaro Capasso. Giovedì 30 è stata la volta degli ammalati assistiti dai missionari dei Sacri Cuori. Venerdì 31 una solenne celebrazione eucaristica presieduta da Padre Francesco Trivelli ha salutato le reliquie del Santo e infine sabato 1 febbraio un pellegrinaggio in pulmann fino a Pietralcina ha riconsegnato le reliquie alla Comunità della chiesa della Sacra Famiglia. Claudia Perrotta

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E’ iniziata ufficialmente l’avventura ciclistica dell’A.S.D. Novia Del Prete. Un grande entusiasmo ha accompagnato la presentazione del team composto da Vincenzo Del Prete, Maurizio Apolline, Carmine Nocera, Marco Del Prete e Antimo Nocera. Ulteriori emozioni sono state suscitate dalle parole del presidente dell’associazione, Francesco Vitale: “Oggi si realizza un sogno che coltiviamo da anni. Desidero,quindi, ringraziare i finanziatori della nostra iniziativa (Quick Break, Mari & Monti, Partì Partour, Elettronica Futura, D’Ambrosio Antonio, Metal Ecologia, Toro Group, Infiniti Colori, Pasticceria Pezzella, Caseificio Ciurell, Easy Color, Iovinella Coiffeur). Un ringraziamento speciale va, inoltre, all’azienda Ilpen, che ha da sempre sostenuto e incoraggiato il nostro progetto”. Vitale ha poi proseguito: “La Novia Del Prete si prefigge un duplice obiettivo: dare vita a una sana competizione sportiva anche se dilettantistica e mettere in piedi una grande famiglia in cui ognuno deve interpretare il proprio ruolo”. La serata è stata, infine, animata, dall’inaugurazione del fans club di Antonio Merolese, giovane promessa del panorama cicilistico. Originario di Cardito, Merolese si appresta a vivere la sua prima esperienza da professionista tra le file del team Ceramica Flamina Fondriest. “Nel corso della mia carriera dilettantistica, caratterizzata da tante rinunce e sacrifici, ho sempre ritenuto che il mio team (MGK Vis Norda di Riccardo Forconi e Roberto Manoni) rappresentasse una seconda casa. Sono, dunque, contento di rivenire tali valori all’interno della Novia Del Prete. Per tali motivi, non mi resta che augurare alla Novia del Prete e al suo presidente un futuro ricco di successi sportivi” ha concluso Merolese.

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›› RUBRICHE

La società nello “specchio del diritto” Rubrica giuridica a cura dell’Avvocato Antonio Bova

(Docente a contratto di Diritto Privato Università di Napoli Federico II) Una rubrica dedicata all’approfondimento di tematiche giuridiche, per fornire risposte alle domande dei cittadini (via mail all’indirizzo studiolegalebova@virgilio.it - e redazione.cogito@libero.it), nella consapevolezza che il diritto non è solo nelle leggi o nelle sentenze, ma anche nel cuore e nella mente di chi le interpreta e applica correttamente.

Abbandono del tetto coniugale e separazione con addebito Addebito della separazione Necessaria appare una breve premessa sulle conseguenze della separazione che, come noto, a differenza del divorzio, non pone fine al rapporto coniugale, bensì determina semplicemente una modificazione, alla luce della quale, continua a persistere il dovere di assistenza morale e materiale, nel quadro di un più ampio dovere solidaristico. Ciò spiega perché, cessato il dovere reciproco di contribuzione, sorga il dovere di sopperire alle esigenze del coniuge economicamente meno provveduto, mediante l’assegno di mantenimento, al fine di consentirgli di conservare un tenore di vita analogo a quello goduto in precedenza. Inoltre, il coniuge separato continua a godere in pieno dei diritti successori, che gli derivano appunto dalla qualità di coniuge. È possibile, quindi, individuare quali siano gli effetti della dichiarazione di addebito. Il coniuge, cui sia stata addebitata la separazione, non potrà godere del diritto all’assegno di mantenimento, ma unicamente (e solo qualora versi in condizioni di bisogno) di un più esiguo assegno alimentare; inoltre, non potrà godere dei diritti successori, ma solo di un assegno vitalizio, qualora, al momento della morte dell’altro coniuge, goda degli alimenti a suo carico. Si comprende, pertanto, la gravità dei riflessi, che l’addebito ha per il coniuge, nei cui confronti è pronunciato. Comportamento del coniuge e illecito civile Il comportamento del coniuge (cui è addebitata la separazione), lesivo dei diritti fondamentali dell'altro coniuge, può anche essere fonte di un'obbligazione risarcitoria, anche con riguardo ai danni non patrimoniali, ed in particolare esistenziali. Più precisamente, il comportamento di un coniuge, che costituisca causa della separazione o del divorzio, non esclude che esso possa integrare gli estremi di un illecito civile. Appare, peraltro, opportuno precisare che non vengono qui in rilievo i comportamenti di minima efficacia lesiva (suscettibili di trovare composizione all'interno della famiglia, in forza di quello spirito di comprensione e tolleranza che è parte del dovere di reciproca assistenza), ma unicamente quelle condotte che, per la loro intrinseca gravità, si pongano come fatti di aggressione ai diritti fondamentali della persona. Deve, pertanto, escludersi che la mera violazione dei doveri matrimoniali, o anche la pronuncia di addebito della separazione, possano di per sé ed automaticamente integrare una responsabilità risarcitoria. È necessario, pertanto, che vengano accertati in giudizio i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti per effetto della lesione, nonché il nesso causale tra il fatto aggressivo e il danno. Caso concreto In risposta al quesito posto da un nostro lettore di Grumo Nevano, si osserva quanto segue. Il volontario abbandono del domicilio coniugale è causa di per sé sufficiente di addebito della separazione, in quanto porta all'impossibilità della convivenza, salvo che si provi - e 22 • Cogito

l'onere incombe su chi ha posto in essere l'abbandono - che esso sia stato determinato dal comportamento dell'altro coniuge, ovvero quando il suddetto abbandono sia intervenuto nel momento in cui l'intollerabilità della prosecuzione della convivenza si sia già verificata, ed in conseguenza di tale fatto. La Suprema Corte osserva, infatti, che l'allontanamento dalla casa familiare, senza il consenso dell'altro coniuge e confermato dal rifiuto di tornarvi, costituisce violazione di un obbligo matrimoniale e che conseguentemente è causa di addebito della separazione, poiché porta all'impossibilità della coabitazione. Nonostante ciò, precisa anche che non sussiste tale violazione qualora risulti legittimato da una “giusta causa” e che tale giusta causa va ravvisata anche nei casi di frequenti litigi domestici della moglie con la suocera convivente e nel conseguente progressivo deterioramento dei rapporti tra gli stessi coniugi. Questo, quindi, anche in assenza di tradimento per relazione extraconiugale o di violenze da parte del marito.

L'abbandono della casa familiare, quindi, non costituisce causa di addebito della separazione quando sia stato determinato da una giusta causa, ossia dalla ricorrenza di situazioni di fatto (o anche di avvenimenti o comportamenti altrui) di per sé incompatibili con la protrazione della convivenza, o quando sia intervenuto in un momento in cui l'intollerabilità della prosecuzione di detta convivenza si sia già verificata, ed in conseguenza di tale fatto. Non tutti comportamenti contrari ai doveri matrimoniali risultano pertanto rilevare ai fini dell'addebito della separazione, ma soltanto quelli che abbiano concretamente determinato l'intollerabilità della convivenza. Per la giurisprudenza di merito, nella separazione personale dei coniugi con addebito ad uno di essi, la domanda di risarcimento dei danni si configura, in particolare, come accessoria e strettamente connessa alla richiesta di addebito.ù BGa Studio Legale (Civile, Canonico, Famiglia, Lavoro, Tributario) Anno XXI - numero 348 - Sabato 8 febbraio 2014


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RUBRICHE ‹‹

Successo per i Matrimoni sospesi E’ stata necessaria una terza data per la compagnia di Crescenzo Autieri di Antonio Trillicoso

anno dovuto programmare una terza recita della piece ‘Matrimoni sospesi’ per il tutto esaurito dei posti a Caivano Arte nei due giorni del 25 e 26 gennaio scorso. Un successo previsto quello del commediografo Crescenzo Autieri che ha riproposto, in versione rinnovata, questa commedia del 2006. Una commedia che analizza alcune problematiche sociali, come da sempre ci ha abituato Autieri che, in questi ultimi venti anni, da attore dialettale locale è cresciuto col cinema realizzando un suo film con la partecipazione di attori del calibro di Leo Gullotta e attrici come Barbara Livi. Per anni è stato a Roma a imparare l’arte dello scrivere commedie e copioni con Elvio Porta, uno degli autori più prolifici e importanti del panorama teatrale e televisivo italiano. Ritornato nella sua terra ha cominciato a scrivere commedie proprie in un crescendo di maturità e stilistica e scritturale. Non tralasciando la sua attività principale che

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è quella di attore drammatico brillante e riversando la sua esperienza in una scuola da lui diretta ‘dietro le Quinte’ fucina di grandi talenti che Autieri riesce a forgiare, facendo venir fuori il meglio di loro. “Matrimoni Sospesi”, la commedia proposta quest’anno, ripercorre le crisi matrimoniali che in questi anni stanno colpendo le coppie di fatto. Diversi aspetti per diversi tipi di coppie in un incrocio di situazioni dove viene messo in evidenza il rapporto non solo di maritomoglie ma anche quello dei genitori e figli. Quest’ultimo sempre più difficile e che è fortemente influenzato da eventi e metamorfosi del concetto di famiglie e di coppia. Autieri è bravo ad amalgamare in modo anche trasversale questi rapporti di coppie facendone venir fuori un dramma dai contorni anche farseschi ma inequi-

vocabilmente drammatici e gioiosi. Attraverso questi rapporti di coppia allo sfacelo, Autieri riesce a coinvolgere lo spettatore facendolo interagire in modo emozionale e psicologico con gli attori e gli interpreti di questa commedia. Oltre al bravissimo Crescenzo Autieri che ha scritto, diretto e interpretato la commedia, fanno parte del cast anche Giusy Palmiero, Lello Cirella, Franco de Biase, Lello Di Paolo, Angela De luca, Amelia Aletta, Lia Peluso, Antonio Trapanese, Antonio Soritto, Giandmenico Di Biase e Mariabianca Lanna.

Tanti auguri a.. Tanti auguri a...

18° Compleanno Auguri per i tuoi 18 anni. Sappi che questo non è un traguardo ma è sola la partenza di una vita fatta di bellissime esperienze che noi ti auguriamo. Auguri dai tuoi genitori

Crescenzo Autieri

Anno XXI - numero 348 - Sabato 8 febbraio 2014

Per i tuoi auguri, invia una foto e una dedica a redazione.cogito@libero.it

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24 • C o g i t o

Anno XX - numero 339 - Sabato 29 settembre 2013


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