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A F R AG O L A - C A I VA N O - C A R D I T O - C A SA L N U OVO - C R I S PA N O - F R AT TA M AG G I O R E - F R A T T A M I N O R E
La testata più antica dell’area a Nord di Napoli QUINDICINALE DI ATTUALITÀ POLITIC A, ECONOMIA, COSTUME
Anno XXI - n. 356 - Sabato 11 ottobre 2014
Fondato da Natale Cerbone
TERRA DEI FUOCHI
CITTÀ METROPOLITANA
CAIVANO
I parroci: Il registro dei tumori lo facciamo noi
Domenica 12 ottobre al voto Sindaci e Consiglieri
Cosa si nasconde dietro la morte di Fortuna?
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›› SOCIETA’
Un aiuto concreto contro sclerosi e sindrome di Rett di Marina Esposito ’AISM associazione italiana per la lotta contro la Sclerosi Multipla si riunisce sabato 11 ottobre e domenica 12 con i suoi volontari in Piazza Umberto I, a Frattamaggiore, per la raccolta fondi attraverso la vendita delle mele. Il frutto, pensato e proposto come simbolo della donna e dell’importanza della forza di quest’ultima nella difficile lotta con la propria quotidianità, sarà proposto con l’unico obiettivo di raccogliere fondi e soprattutto con il fine di aiutare la ricerca scientifica già brutalmente attaccata dai tagli alla sanità. Questa terribile malattia colpisce soprattutto giovani e donne. È dimostrato, infatti, che una volta ogni quattro ore viene effettuata una nuova diagnosi su pazienti che hanno dai 19 ai 30 anni. Sono persone che potrebbero vivere, nel corso della loro vita, difficili sintomatologie come: la disabilità, la cecità, la perdita dell’udito o il mancato controllo del sistema urinario. Ovviamente non si ha preavviso. L’età di sviluppo e scoperta della malattia varia a seconda dei soggetti e può avvenire anche a soli 13 anni. I volontari, consapevoli delle difficoltà vissute e da vivere, si propongono con un gesto che forse non cambierà la vita di queste persone ma creerà speranze, sogni e differenti determinazioni. L’associazione sarà presente in oltre 3.000 piazze italiane (l’elenco completo è disponibile sul sito www.aism.it), più o meno centrali, in diversi centri commerciali per un mondo libero dalla Sclerosi Multipla. Partecipa anche tu alla manifestazione La Mela di AISM 2014 e aiuta tutti coloro che sono affetti da questa patologia, anche inviando un sms al 45509. Si è conclusa domenica 5 ottobre, invece, la gara di solidarietà a favore delle bimbe malate della Sindrome di Rett, una malattia degenerativa poco conosciuta ma molto grave. Così come si legge sul sito dell’associazione,www.airett.it, la Sindrome di Rett è una patologia progressiva dello sviluppo neurologico che colpisce quasi esclusivamente le bambine, durante i primi anni di vita e dopo un periodo di apparente normalità e molti genitori si sono soffermati spesso sul carattere "cinico e violento" della malattia proprio per quel suo improvviso e tragico manifestarsi. La malattia è congenita, anche se non subito evidente, e si manifesta durante il secondo anno di vita e comunque entro i primi quattro anni. Colpisce circa una persona su 10.000. Si possono osservare gravi ritardi nell'acquisizione del linguaggio e nell'acquisizione della coordinazione motoria. Spesso la sindrome è associata a ritardo mentale grave o gravissimo. La perdita delle capacità di prestazione è generalmente persistente e progressiva. La campagna degli sms solidali è finita, ma si può sempre aiutare la ricerca. Maggiori informazioni sul sito www.airett.it.
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L’EDITORIALE ‹‹
La solita commedia dell’arte di Antonio Iazzetta
C’eravamo lasciati, prima dell’estate, con la previsione di un’estate calda, dal punto di vista della tensione politica. E così è stato, tanto che anche Caivano s’è andata ad aggiungere agli altri comuni della provincia di Napoli che, nel corso della prossima primavera, sceglieranno il nuovo Sindaco. Tra i sette comuni che seguiamo con Cogito ben 5 andranno al voto: Caivano, Cardito, Casalnuovo, Crispano e Frattamaggiore. E alle comunali, quasi sicuramente, si aggiungeranno le elezioni regionali che dovrebbero tenersi nello stesso giorno proseguendo nella scelta degli election day portata avanti negli ultimi anni con l’obiettivo di ridurre le spese.
Con tutte le difficoltà derivanti da questi strani atteggiamenti e dalla confusione che comunque regna nel panorama politico locale, Cogito tenterà di fare la sua parte, facendo conoscere quali sono i programmi e gli obiettivi di chi si sta preparando alla lunga campagna elettorale che ci accompagnerà fino alla prossima primavera quando si andrà al voto per scegliere Sindaci, Presidente della Regione, Consiglieri comunali e regionali in un intreccio che, è facile prevederlo, porterà a molte alleanze trasversali, al di là degli schieramenti tradizionali che, poi, a dirla tutta, non sono poi così diversi, tanto che, in Parlamento, si fatica a capire le differenze tra le for-
Le elezioni si avvicinano e chi punta a diventare Sindaco si nasconde. Intanto si scelgono i Consiglieri metropolitani. Lavoreranno gratis. E come camperanno? I prossimi mesi, quindi, saranno ricchi di incontri più o meno ze in campo. Un po’ come succede anche nei Consigli comunali dosegreti tesi a raggiungere accordi in vista degli importanti appunta- ve maggioranza e opposizione si mescolano e sembra che si contramenti elettorali. Purtroppo, però, quel che si teme ogni volta che ci stino solo a parole. si avvicina a un appuntamento elettorale si sta verificando anche in Nel frattempo, come aperitivo, domenica 12 ottobre Sindaci e quest’occasione; ancora una volta si sta parlando di alleanze, di no- Consiglieri comunali saranno chiamati a eleggere i rappresentanti mi di candidati e non di programmi. Ed è cominciata anche la so- nella Città metropolitana. Potevano candidarsi solo Consiglieri colita commedia dell’arte in cui quelli che vogliono candidarsi a Sin- munali e Sindaci e svolgeranno il loro compito gratuitamente. E su daco e che, magari, la notte non dormono pensando a quel mo- questo una domanda nasce spontanea: Se un Consigliere comunamento, pubblicamente smentiscono la cosa con le solite frasi fatte. le che guadagna circa 500/600 euro deve dedicare tempo anche alMa perché non ammettere che si ha un’ambizione e mettere in la Città metropolitana, quando lavora? E, se non è ricco di famiglia, chiaro, da subito le intenzioni che si hanno? Perché è così difficile come campa? Misteri della politica e della necessità di far vedere che rendere noto i propri obiettivi e le alleanze che si vogliono costrui- la politica non costa... re? Navigare sott’acqua, nascondersi non è il modo migliore per presentarsi agli elettori che, almeI lavori per la stazione no a parole, sembrano sempre più interessati alla Porta Campania politica e, soprattutto, alla trasparenza. E il discorso non vale solo per i politici, ma sono fermi anche per quegli esponenti della società civile che da 970 giorni aspirano a ricoprire ruoli nelle Istituzioni e, legittimamente, si stanno conquistando spazi con iniziative varie. Perché continuare a nascondersi e non dire chiaramente che vogliono impegnarsi in prima persona? Perché continuare a nascondersi?
L’abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose (Esopo) EDITORE
Editrice Cogito srl di Mario e Carlo Cerbone Direttore Antonio Iazzetta
QUINDICINALE DI ATTUALITÀ, POLITICA, ECONOMIA E COSTUME
Vice direttore Antonio Trillicoso
Autoriz. del Tribunale di Napoli n. 4513 del 18 Marzo 1994
fondato da Natale Cerbone è realizzato da
grafica & stampa
Collaboratori Angelica Argentiere, Francesco Celardo, Antonio Cerbone, Anna Del Prete Cinzia Lanzano, Angela Migliozzi, Claudia Perrotta, Floriana Stile, Francesco Russo, Teresa Turino, Marina Esposito, Lina Cristofaro, Gabriella Antonucci, Marco Terracciano, Antonella Serrao, Linda Scuotto, Vittorio Santoro
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Segreteria di redazione: Tina Malafronte Fotoreporter: Nando Porzio - Frattamaggiore Redazione: Via S.Antonio da Padova, 9 Cardito (Na) - Tel. /Fax 081.8354357 e-mail: redazione.cogito@libero.it Stampa: Editrice Cerbone srl e-mail: info@editricecerbone.it tel. 081.8354357
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›› PRIMO PIANO
L’impegno dell’associazione Tutti a scuola per i disabili
La scuola non è per tutti In provincia di Napoli ci sono circa 600 alunni privi di assistenza scolastica, ma, spesso, gli stessi genitori non conoscono quali sono tutti i loro diritti di Linda Scuotto
er i quasi otto milioni di studenti italiani la scuola è oramai iniziata. Di questi, più di duecento mila sono disabili. Stando ai dati del servizio statistico del MIUR (Ministero dell’Istruzione,dell’Università e della Ricerca), per l’anno scolastico 2014/2015, gli alunni con disabilità saranno 210.909, 77.879 dei quali solo nella scuola primaria. Un dato in crescita, se si considera che nell’anno scolastico 2007/2008 il numero complessivo di alunni disabili era invece rimasto al di sotto dei 200.000 (174.404). E’ in Lombardia che attualmente si registra il maggior numero di alunni con disabilità certificata (33.089), seguita dal Lazio (24.240) e dalla Campania (22. 893). E, proprio in Campania, a Napoli, è attiva un’associazione no profit, Tutti a scuola, che ha come obiettivo la realizzazione del diritto allo studio per bambini e adolescenti con disabilità, senza però escludere iniziative extrascolastiche che possano meglio integrare questi ultimi nel tessuto sociale. Tutti a scuola, infatti, nasce e si batte per dare voce e sostegno
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non solo ai ragazzi disabili ma anche e soprattutto alle loro famiglie, cercando di sensibilizzare la collettività e le Istituzioni verso il tema dei diritti di chi vuole frequentare la scuola pur avendo problemi fisici o mentali. I servizi offerti e le iniziative promosse sono molteplici e rivolte a tutto il territorio nazionale. Dal centro di ascolto e di counseling, attivo ogni giorno, all’assistenza legale che, grazie alla sentenza della Corte Costituzionale del 2010, ha dato avvio a diversi migliaia di ricorsi riguardo l’ambito scolastico. I progetti di sostegno sono mirati e specifici, dallo sport (atletica leggera e nuoto), alla musica e al teatro. Tutti a scuola è sempre in prima fila per garantire ai giovani disabili una migliore
qualità della vita. “Un progetto a cui teniamo particolarmente è l’anagrafe della disabilità, pre requisito indispensabile a ogni programma di intervento - spiega Tommaso Giugliano, membro del Comitato etico dell’associazione Tutti a scuola - Questo progetto dovrebbe essere costruito con INPS, ASL e MIUR. Al momento, però, l’INPS ne ha bloccato il corso”. L’obiettivo principale, però, rimane
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PRIMO PIANO ‹‹ quello di migliorare la qualità del tempo che gli alunni disabili trascorrono a scuola. “La maggior parte delle segnalazioni che riceviamo - spiega Giugliano - riguardano anzitutto la riduzione delle ore di sostegno, senza contare le lamentele circa l’incompetenza di taluni insegnanti, spesso poco o per nulla formati”. La partecipazione attiva dellafamiglia, dunque, sembra essere essenziale per dare avvio a un effettivo miglioramento delle problematiche scolastiche. “Diventare un insegnante di sostegno dovrebbe essere un impegno serio - continua Giugliano - e invece spesso la loro preparazione non è adeguata alle esigenze dell’alunno. C’è poi il problema della continuità didattica. Un alunno disabile, infatti, nella maggior parte dei casi vede cambiare il proprio insegnante ogni anno. Altra questione, pure importante, è l’assenza in alcune classi di assistenti materiali che dovrebbero invece garantire al disabile un’assistenza di base”. Attualmente è in corso la preparazione di un dossier che possa raccontare, attraverso le innumerevoli segnalazioni inviate dai genitori all’associazione Tutti a scuola, le difficoltà più gravi che un disabile è costretto ad affrontarenel proprio contesto scolastico. “Per quanto riguarda la provincia di Napoli, mi è impossibile fare una stima, anche se approssimativa, del numero di alunni con disabilità certificata. Purtroppo non abbiamo segnalazioni che permettano di ricavare un simile dato - aggiunge Giugliano - Sono moltissime invece le segnalazioni inviateci da genitori del Centro Nord. Spesso ho l’impressione che nel nostro territorio le persone non siano coscienti dei propri diritti e che, in alcuni casi, non accettino nemmeno la diagnosi di disabilità. Sappiamo per certo, però, che ci sono 600 studenti delle scuole superiori del napoletano a cui manca del tutto l’assistenza scolastica”. A confermare le parole di Giugliano le tante segnalazioni che arrivano in redazione. Per questo, Cogito, che da sempre, si batte contro ogni tipo di barriera e, pertanto, vogliamo sostenere l’impegno dell’associazione ricordando che fino al 15 ottobre 2014 sarà possibile inviare le opportune segnalazione all’indirizzo di posta elettronica info@tuttiascuola.org. Il dossier con le storie raccolte sarà consegnato al Governo. E’ importante segnalare eventuali disagi perché ogni difficoltà, se affrontata insieme, diviene un’opportunità. Anno XXI - numero 356 - Sabato 11 ottobre 2014
Trasporti/ Soppressa la linea C2N Disagi per gli studenti di Afragola, Cardito e Caivano Non è stato un inizio di anno facile per gli studenti di alcuni quartieri di Afragola, Cardito e Caivano. Dal primo settembre è stata soppressa l’autolinea della Compagnia Trasporti Pubblici C2 N che collegava Caivano con la stazione ferroviaria di Casoria passando per il quartiere Salicelle e San Michele di Afragola. La soppressione sta provocando notevoli disagi ai residenti delle tre cittadine e, in particolare dei quartieri afragolesi. A protestare sono soprattutto studenti e operai, che non hanno alternative per poter raggiungere i comuni vicini e, soprattutto, la stazione ferroviaria. La scelta della società che si occupa del trasporto pubblico in provincia, a quanto pare, rientra tra gli effetti della spending review che ha ridotto del 10% i contributi per il comparto della mobilità operato dal Governo agli Enti Locali. La CTP, contestualmente alla soppressione, ha modificato il percorso di un’altra autolinea, consentendo di collegare la zona solo con Napoli. Ma la soluzione sembra non accontentare i fruitori del servizio. “Apprezziamo quanto predisposto dalla CTP – ha detto Gugliemo Barbuto che
un’altra residente che ha necessità di raggiungere per motivi di lavoro la zona di Casoria. “Abbiamo appreso - ha detto Setola - di questa soppressione solo dopo aver chiamato alla CTP. Sulle paline delle fermate mancano avvisi di questi tagli. Siamo trattati veramente senza rispetto”. Intanto anche altri quartieri fanno sentire la loro voce per i disagi del trasporto pubblico. “Abbiamo chiesto – ha detto Anna Giustino del Comitato Saggese - un collegamento del quartiere Saggese con la stazione ferroviaria di Casoria già diversi mesi fa ma non abbiamo ancora ottenuto nulla. Approssimandosi l’inizio dell’anno scolastico molti studenti della zona restano ancora dipendenti delle famiglie per raggiungere gli istituti dislocati a Casoria e a Napoli”. Lamentele anche da parte di Biagio Cerbone, un altro residente del quartiere periferico situato ai confini di Afragola e Casalnuovo, che porta all’attenzione problemi legati al raggiungimento delle scuole di Caivano dove sono iscritti molti afragolesi. “Le esigenze di mobilità dei cittadini della Saggese potrebbero essere risolte - ha dichiarato - con soluzioni a costo zero per la
abita nelle Salicelle – che ha dimostrato interesse verso i nostri problemi modificando il percorso della linea C2R (Caivano- Napoli via Asse Mediano) in quanto consente un rapido e tempestivo collegamento con la città di Napoli ma è altrettanto vero che i medesimi quartieri allo stato restano privi di alcun collegamento da e per il centro di Afragola, le vicine Caivano e Casoria e soprattutto la città di Casoria dove ha sede la stazione ferroviaria. Fermo restando il mantenimento in essere delle attuali modalità di servizio del C2R, il problema si potrebbe risolvere dislocando il capolinea della servizio A72 Afragola – Piscinola o dell’A3 Afragola – Napoli da via Aldo Moro al Rione Salicelle”. D’accordo la signora Violetta Setola,
collettività. Come, ad esempio, ipotizzando una variazione di percorso dell’autolinea A 77 B Acerra – Casoria FS per via Saggese, e visto i problemi del quartiere San Michele, si potrebbe valutare l’ipotesi di farla transitare anche per questa zona”. Insomma, dai cittadini, arrivano proteste, ma anche proposte, suggerimenti per alleviare i disagi. Sulla questione, intanto l’Amministrazione comunale, raggiunta dalle sollecitazioni dei cittadini, sembra già sia al lavoro per studiare degli accorgimenti e delle modifiche con gli itinerari della CTP per ridurre i disagi dei lavoratori e studenti. Antonio Boccellino
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›› POLITICA
Domenica prossima la scelta di Sindaci e Consiglieri comunali
Al voto per la Città metropolitana Il sindaco di Afragola, Tuccillo, e i Consiglieri di Frattamaggiore, Pellino, e Afragola, Castaldo, i candidati dell’area a Nord di Napoli di Angelica Argentiere ei prossimi giorni, prenderà forma la Città metropolitanaa di Napoli che sostituirà la Provincia, ormai abolita. Ricordiamo che lo scorso 26 luglio il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge “Del Rio” che riconosce la regolamentazione delle Città metropolitane, delle Province e delle Unioni dei Comuni al fine di una più chiara ripartizione delle competenze per ottenere servizi più efficienti. L’abolizione delle province, adesso enti area vasta, in virtù della valorizzazione di Comuni e Regioni, fa sì che gli attori locali partecipino direttamente all’organizzazione del paese senza sovrapposizioni. Gli organi della Città metropolitana sono tre: il Sindaco è il rappresentante della Città metropolitana ed è di diritto il Sindaco del comune capoluogo e ha il compito di convocare e presiedere il Consiglio metropolitano e la Conferenza metropolitana e ha la funzione di sovrintendere alla macchina amministrativa della città; il Consiglio metropolitano, composto da ventiquattro Consiglieri nelle città metropolitane con popolazione residente superiore a 3 milioni di abitanti (come nel caso di Napoli), diciotto Consiglieri nelle città metropolitane con popolazione residente superiore a 800.000 e inferiore o pari a 3.000.000 di abitanti, quattordici Consiglieri nelle altre città metropolitane eletti dai Sindaci e dai Consiglieri comunali dei Comuni della Città metropolitana che possono essere eletti anche Consigliere metropolitano. Infine la Conferenza metropolitana che è composta dal Sindaco metropolitano e dai Sindaci dei Comuni appartenenti alla Città metropolitana e ha il compito di approvare lo statuto e le eventuali successive modifiche e il bilancio annuale dell’ente. Anche Napoli sarà chiamata a eleggere il Consiglio Metropolitano che non sarà guidato dal sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, condannato a un anno e 3 mesi per abuso d’ufficio quando era Pubblico ministero a Catanzaro e quindi sospeso. Al suo posto il vice sindaco, Tommaso Sodano. Si voterà domenica 12 ottobre, dalle 8 al-
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“La stazione Tav ci sarà” L’annuncio del sindaco di Afragola alla Festa dell’Unità Dal 24 al 28 settembre la Pineta Comunale di Afragola è stata scenario di dibattiti politici sul mezzogiorno, presentazione di libri, mostre fotografiche, spettacoli musicali e degustazione gastronomiche. Tutto questo si è svolto in occasione della Festa dell'Unità afra-
“La stazione Alta Velocità di Afragola è un’opera fondamentale che ha atteso di essere portata a compimento fin troppo a lungo. Grazie all’impegno e a una proficua collaborazione avviata dall’Amministrazione con il ministero nella figura del sottosegretario Del Basso De Caro e le Ferro-
golese, meticolosamente curata dai Giovani Democratici del territorio, organizzatori e promotori dell’evento. Un programma davvero ricco anche di rappresentazioni artistiche che hanno visto, anche, la collaborazione di ospiti talentuosi e famosi come Lucariello, Tony Tammaro e i Malanema che sono stati protagonisti della notte della Tammorra, spettacolo che ha chiuso, domenica 28, questa seconda edizione della Festa dell’ Unità di Afragola. L’incontro, tanto atteso tra il primo cittadino afragolese, Domenico Tuccillo e il sindaco di Napoli, De Magistris, previsto per il 25 settembre purtroppo è saltato, a causa del cattivo tempo, ma non sono mancati dibattiti e confronti di forte impatto e spessore. Interessante la discussione sul tema dell’urbanistica avente come oggetto principale la questione “TAV”, ormai da anni lasciata in sospeso per il blocco dei lavori della stazione dopo il fallimento della ditta che se ne stava occupando. All’incontro hanno preso parte il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, Domenico Moccia, docente di Urbanistica alla facoltà di Architettura della Federico II di Napoli, e l’ex assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta. Promettenti le dichiarazioni del sindaco Tuccillo rilasciate durante il suo intervento al dibattito, dove con tono fiducioso ha affermato:
vie dello Stato, siamo riusciti a ottenere lo scorso gennaio la pubblicazione del bando per la ripresa dei lavori fermi dal febbraio del 2012. Entro novembre sarà comunicato l’esito della gara che precederà l’avvio ai lavori di completamento di un’opera cruciale per il futuro di Afragola come snodo nella geografia e nelle funzioni della nascente Città metropolitana”. La speranza è che non siano parole di circostanza e promesse infondate e senza riscontri futuri. Gli afragolesi si augurano di veder realizzare quest’infrastruttura, non solo per il miglioramento dei trasporti,ma anche per dare e accrescere il prestigio di questa terra che ormai da anni vive all’ombra di cronache nere ed episodi catastrofici che infangano anche quello che di buono offre. Questi quattro giorni, all'insegna della cultura, dell'arte e della politica, hanno avuto come “leitmotiv” la partecipazione: essere partecipe di qualcosa significa vivere quella stessa cosa, che sia politica, arte o altro, quello che conta è non restare indifferenti a ciò che ci circonda. Questo, in poche parole è il messaggio che i Giovani Democratici di Afragola hanno voluto trasmettere ai cittadini, mirando a creare occasioni, possibilità di confronto e di crescita, al fine riscoprire la propria città e il piacere viverla insieme. Carmen Celardo Anno XXI - numero 356 - Sabato 11 ottobre 2014
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POLITICA ‹‹ le 20, presso la sala “Mariella Cirillo” e la Sala Giunta nella sede della Provincia a Piazza Matteotti a Napoli. In realtà si doveva votare già lo scorso 28 settembre ma l’appuntamento è slittato per il ritardo di adempimenti legislativi. Potranno votare solo i 1533 “grandi elettori” ossia i Sindaci e i Consiglieri comunali di Napoli e provincia. Napoli (insieme con Bologna) ha presentato il numero più alto di liste: cinque. Gli eletti, così come diposto dalla legge, dovranno svol-
gere il loro compito gratuitamente. Non mancano i rappresentanti dell’area a Nord di Napoli nelle liste, a cominciare dal sindaco di Afragola, Domenico Tuccillo, capolista del Pd e destinato a essere nominato vice Sindaco della Città Metropolitana qualora fosse eletto; insieme a lui, nella lista del Pd c’è anche Enzo Pellino, consigliere comunale di Frattamaggiore, mentre nel centro destra l’unico candidato dell’area è Biagio Castaldo, consigliere comunale di Afragola.
Torna la Festa dell’Unità a Casalnuovo Adesso ho l’impressione che ci sia molta rassegnazione e il compito di chi fa politica è provare a rompere questa rassegnazione e dire che ce la si può fare”. Ecco, faccio mia la riflessione di Francesco Nicodemo, ex responsabile della Comunicazione nella direzione nazionale del Pd n.d.r.). A Casalnuovo dopo decenni, proveremo a fare questo”. Lo ha detto Giovanni Nappi, capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di Casalnuovo, annunciando il ritorno della Festa dell’Unità dopo quindici anni. Dal 17 al 19 ottobre tre giorni in cui ci sarà spazio per momenti di spettacolo, ma soprattutto per la politica “con l’obiettivo di dare ascolto a tutti”. Questo il programma completo: Venerdì 17 ottobre il consigliere regionale Antonio Marciano e la deputata Valeria Valente parleranno del futuro della Campania e delle prossime elezioni regionali. Nell’area spettacolo allestita al lato opposto, a fare gli onori di casa lo showman casalnuovese Mario Pelliccia con uno spettacolo dedicato alla nostra bella Napoli; inoltre accenderà, per tutte e tre i giorni, le telecamere del suo programma tv “Movida Loca Television”; spazio anche ai Vesevo Project con musiche e tradizioni della Napoli popolare, a Luigi Iannuzzi, cantautore e al duo Ivan & Cristiano, gli opposti si attraggono, dal programma comico campione di ascolti su Rai Due “Made in Sud”. Sabato 17 ottobre nell’area politica, Michela Rostan (Deputata) parlerà della “Riforma del lavoro, jobs act e garanzia giovani”; Roberto Fuccillo, giornalista de La Repubblica, intervisterà Venanzio Carpentieri, segretario provinciale del Pd Napoli, Elisabetta Gambardella, Presidente dell’assemblea provinciale del Pd di Napoli, e il Presidente del gruppo Socialisti e Democratici nel Parlamento Europeo, Gianni Pittella, discuteranno del futuro dell’Europa nel dibattito intitolato Idee per una nuova Europa. Nell’area spettacolo, arriva il
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Jazz a Casalnuovo con Marco Zurzolo e i 4TeT a seguire Discoteca sotto le stelle. Domenica 19 Ottobre nell’area politica, Giovanni Nappi, capogruppo del Pd nel Consiglio comunale casalnuovese, aprirà la mattinata dando il benvenuto a Francesco Nicodemo e a Pina Picierno, europarlamentare, per un incontro dal titolo “Che Storia, il Futuro – La nostra idea di rinnovamento e di cambiamento”. Nell’area spettacolo, Mario Barbato, artigiano pasticciere casalnuovese, esporrà “La Masanella” dolce tipico locale presentato al Giffoni Film Festival, Alessandro Nespolino fumettista di Tex e Adam per presentare la sua “Vita a fumetti”. Da segnalare “Parla ti ascolto”, un’area dedicata a tutti coloro che vogliono lanciare suggerimenti, idee e proposte per un paese migliore. A tal proposito da un’idea del capogruppo PD Giovanni Nappi, è nato l’hashtag #parlatiascolto dove suggerimenti, idee e proposte potranno essere condivise dagli internauti sui vari social network.
Nella festa saranno allestiti stand gastronomici e mostra d’arte “Simbiosi” del Maestro Luigi Castiglione. A rovinare, in qualche modo, i preparativi, è arrivata la presa di posizione del pediatra Antonio Pelliccia, volto storico de La Margherita e candidato a Sindaco nel 2006 ha deciso di lasciare il partito con una nota inviata al segretario in cittadino in cui ha scritto: “Ti comunico che, in seguito alla maturazione di un profondo e insanabile dissenso nei confronti della linea politica nazionale del partito e delle deriva personalistica che ormai lo inquina in tutte le istanze dal centro alla periferia, sono giunto alla sofferta ma irrevocabile determinazione di rassegnare le dimissioni dal partito stesso. Recupero perciò la mia più ampia libertà in tema di scelte politiche”.Un abbandono, quello di Pelliccia, molto conosciuto in città, che ha riacceso qualche polemica e che non mancherà di portare ulteriori polemiche nelle prossime settimane. Floriana Stile
Pelliccia lascia il Pd Proprio nei giorni in cui si sta preparando la festa dell’Unità, a rovinare, in qualche modo, i preparativi, è arrivata la presa di posizione del pediatra Antonio Pelliccia, volto storico de La Margherita e candidato a Sindaco nel 2006; ha deciso di lasciare il partito con una nota inviata al segretario cittadino in cui ha scritto: “Ti comunico che, in seguito alla maturazione di un profondo e insanabile dissenso nei confronti della linea politica nazionale del partito e delle deriva personalistica che ormai lo inquina in tutte le istanze dal centro alla periferia, sono giunto alla sofferta ma irrevocabile determiAntonio Pelliccia nazione di rassegnare le dimissioni dal partito stesso. Recupero perciò la mia più ampia libertà in tema di scelte politiche”. Un abbandono, quello di Pelliccia, molto conosciuto in città, che ha riacceso qualche polemica e che non mancherà di portare ulteriori polemiche nelle prossime settimane, come dimostrano le reazioni su facebook di alcuni rappresentanti del Pd, a cominciare dal segretario cittadino, Onofrio Russo, che, commentando la decisione di Pelliccia ha tenuto a precisare che non ricopriva alcun incarico nel partito. Cogito • 7
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›› CRONACA
Presa di posizione nelle parrocchie di Caivano, Cardito e Crispano
Il registro dei tumori dei parroci Don Nicola Mazzella, parroco di San Biagio e Vicario foraneo della zona: “Facciamo noi quello che la Regione non sta facendo, perché vogliamo capire” di Antonio Trillicoso
Fate presto, sentiamo il dovere di dire a quanti hanno un ruolo, responsabilità e autorità di intervenire e decidere per frenare il dilagare di timori, paure e mali. Al di là di qualche provvedimento, pur necessario e importante si discute sul da farsi”. Così i Vescovi della Campania lo scorso 4 gennaio scrivevano in una lettera appello. Da allora poco o niente si è mosso anzi la situazione apdon Nicola Mazzella pare sempre più
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stagnante in merito alle iniziative da prendere per la bonifica di tutta la zona dei comuni che rientrano nella cosiddetta Terra dei Fuochi. Per questo i sacerdoti della forania di Caivano, Cardito, Crispano, Carditello, Pascarola e Casolla hanno provato ad alzare la voce e fare proposte concrete e la scorsa settimana hanno distribuito un volantino in cui cercano di prendere la situazione di petto; come hanno sempre fatto in questi due anni da quando il problema dei roghi tossici e dell’avvelenamento dei terreni è venuto fuori in seguito grazie alla mobilitazione di volontari e associazioni e alle dichiarazioni anche dei pentiti di camorra tra cui il boss Carmine Schiavone che hanno confermato le paure di chi denunciava, da anni, l’inquinamento delle terre e dell’aria tra Napoli e Caserta.
I sacerdoti quindi invitano i cittadini a fornire un contributo fattivo “per abbattere il muro di omertà e perseguire insieme il bene comune” si legge nella lettera inviata a tutti i fedeli della forania a Nord di Napoli. I parroci hanno pensato di istituire una sorta di registro dei tumori. “Praticamente – dice don Nicola Mazzella, parroco di san Biagio a Cardito e vicario foraneo – i cittadini quando vengono a predisporre il rito funebre delle esequie devono dirci per quale morte è avvenuto il decesso e specificare il tipo di tumore. Vogliamo realizzare una sorta di un registro locale dei tumori. Cosa che da tempo dovrebbe fare la Regione e per vari motivi non fa. Noi non vogliamo sostituire le Istituzioni ma vogliamo cominciare a renderci conto se è vero che questa zona è ad alto rischio tumore o sono cose inventate”.
Addio a Valeria Castaldo, presidente Csv Napoli L a terra dei fuochi ha fatto volare via anche Valeria”. In tanti hanno collegato al “dramma dell’inquinamento la morte di Valeria Fabrizia Castaldo, direttore del CSV di Napoli. La prematura scomparsa della direttrice, che era afragolese, ha lasciato tutti senza parole. Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, nel suo messaggio di cordoglio ha scritto: “A nome mio e dell'assessore al welfare, Roberta Gaeta, desidero esprimere, con sentita commozione, i sensi del profondo cordoglio per la dolorosa e prematura scomparsa di Valeria Fabrizia Castaldo, direttore del Centro Servizi per il Volontariato di Napoli e provincia. Fortemente impegnata nel sociale, Valeria Fabrizia Castaldo è stata una figura fondamentale anche nel rapporto con le Istituzioni e l'Amministrazione comunale di Napoli. Donna di nobili valori, ricca di entusiasmo, di amore e di quella determinazione che le ha permesso di raggiungere importantissimi traguardi nel nome della solidarietà umana, lascia un incolmabile vuoto in quanti l'hanno conosciuta e rappresenta una grave perdita per tutta la comunità”. Sul sito di Napolisociale la ricordano scrivendo che “è stata una figura fondamen8 • Cogito
tale nel processo culturale di comunicazione, di responsabilità, di ricerca di senso e possibili soluzioni collettive che si è sviluppato negli ultimi 15 anni, riuscendo a mettere insieme associazionismo e cooperazione, volontariato e terzo settore, e sempre a dialogare con le Istituzioni pubbliche. Nei suoi vent’anni, Valeria è stata una ragazza meravigliosa, che passava le estati a fare volontariato in Brasile e il tempo libero con i ragazzi difficili. Sempre con calma, con pazienza, con dedizione. Nei suoi quaranta, non è cambiata poi tanto: è rimasta un esempio di purezza, capace di confrontarsi con tutti, senza schemi, senza pregiudizi, con rigore e serietà ma, soprattutto, senza indifferenza”. Ai tanti messaggi di cordoglio e vicinanza hanno risposto coloro che ogni giorno lavoravano con lei. Nel messaggio, pubblicato anche sul sito www.csvnapoli.it, il presidente, il direttivo e lo staff del CSV Napoli hanno ringraziato quanti hanno voluto esprimere affetto e vicinanza in questo doloroso momento
aggiungendo: “Nella tragedia si è avvertita consolazione perché la Sua vita è stata piena ed esempio per tutti noi”. Angelica Argentiere
Valeria Fabrizia Castaldo
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CRONOCA ‹‹
Inoltre, nel volantino distribuito ai fedeli e ai cittadini della forania, si chiede di segnalare “eventuali situazioni o atti di inquinamento o degrado ambientale che affliggono il nostro territorio”. Dei veri e propri presidi ambientali con sede nelle parrocchie, insomma. Questo perchè nonostante continui, incessante, l’impegno delle associazioni, di alcuni medici e di tanti volontari, lo scemare dell’attenzione mediatica e l’attività dei negazionisti della Terra dei Fuochi fanno sì che la terra bruci ancora e i malati aumentino giorno per giorno senza fare distinzioni di età e di sesso. In tutti i comuni dell’area interessata si alzano verso l’alto, di giorno e di notte, funi neri nauseabondi e nessuno prende provvedimenti. E anche di questo ha parlato, a gran voce, in una delle sue ultime omelie, proprio don Mazzella a nome dei suoi confratelli. L’iniziativa del volantino e del rinnovato impegno contro l’inquinamento va nel segno delle manifestazioni che la diocesi di Aversa ha organizzato e promosso in questo mese di settembre in occasione della nona Giornata per la Custodia del Creato con in testa il vescovo Monsignor Angelo Spinillo. Il 10 settembre a Giugliano, c’è stato un incontro laboratorio per parlare della contaminazione delle matrici ambientali (acqua, aria, suolo), il 18 settembre un incontro laboratorio a Villa di Briano sulla tutela della salute e delle minacce ambientali, il 27 settembre ad Aversa un convegno su ‘ricostruire la città’ con personalità del mondo della cultura, delle scienze e della giustizia. Il 28 settembre, giornata della celebrazione nazionale, infine, spazio a un incontro di riflessione e preghiera nella cattedrale di Aversa a cui ha partecipato anche il cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe. Anche le manifestazioni pubbliche non si sono fermate. Oltre duemila persone sono scese in piazza la scorsa settiAnno XXI - numero 356 - Sabato 11 ottobre 2014
mana ad Acerra per la Fiaccolata per la Vita, una manifestazione contro l’aumento delle morti per tumore e contro le ecomafie. Tanti i parenti di vittime delle ecomafie presenti tra i manifestanti. Molte di quelle vittime sono giovani e bambini, che hanno perso la vita nei comuni campani della zona della ‘terra dei fuochi’ con diversi tipi di neoplasie, spesso anche rare. Quella di Acerra è stata la prima tappa di una serie di marce lanciate dai comitati della Terra dei Fuochi contro i veleni per la bonifica del territorio. Particolarmente toccante è stato il momento in cui la folla ha gridato con forza “Assassini, assassini” davanti alle case di alcuni imputati nei processi di reato ambientale. Migliaia di persone hanno voluto caratterizzare così il corteo cittadino organizzato dalle varie associazioni ambientaliste dell’hinterland napoletano devastato dall’inquinamento. E, a proposito dei processi, al tribunale di Napoli è cominciato l'appello del processo Carosello, denominato così dopo la scoperta di un grande giro di bolle fasullo, teso a nascondere l'effettiva natura delle scorie da smaltire. In primo grado alcuni imputati sono stati condannati. Il giudice non ha riconosciuto, però, l'associazione a delinquere finalizzata all'interramento di rifiuti tossici con il conseguente disastro ambientale. Cosa che ha fatto scaturire pene tutto sommato lievi, fino a quattro anni e mezzo. In più c'è la seria probabilità che il procedimento cada in prescrizione. E per questo le associazioni invitano a non abbassare la guardia. Anche per questo, Angelo Ferrillo, coordinatore del movimento ‘Terre dei Fuochi’ ha indetto una manifestazione nazionale coinvolgendo movimenti, associazioni e la Chiesa stessa per il prossimo 28 ottobre. Nei giorni scorsi, inoltre, il ministro
della salute, Beatrice Lorenzin, nel corso di un convegno alla facoltà di Farmacia dell’Università Federico II, ha nuovamente indicato nello stile di vita sbagliato la principale causa di tumore. Una posizione fortemente contestata dalle associazioni che denunciano l’inquinamento di aria e terra tra Napoli e Caserta. Per i rappresentanti dei movimenti “le parole del Ministro vogliono solo spostare l’attenzione perché non vuole o non può riconoscere che c’è un legame tra l’aumento dei tumori e l’inquinamento delle nostre zone”. I movimenti sono molto delusi dall’azione messa in campo dallo Stato. Deludenti i risultati del decreto sulla ‘Terra dei Fuochi’. I militari destinati al controllo sono troppo pochi per un’area tanto vasta: degli 850 promessi, ne sono arrivati solo 100 destinati a controllare una vastissima zona (circa 96 chilometri quadrati). Sono solo 3 gli arresti effettuati in flagranza di reato, da quando i controlli sono partiti, a fronte di decine di roghi quotidiani. Numeri piccolissimi di fronte a una tragedia grandissima come quella della Terra dei fuochi. Intanto nei giorni scorsi è morto, di tumore, anche il fratello di padre Maurizio Patriciello. Scosso e triste il sacerdote di Caivano ha rilanciato l’appello allo Stato affinché intervenga perché il dramma umanitario che ha colpito queste zone si sta diffondendo a macchia d’olio senza che nessuna Istituzione prenda seriamente la situazione di petto.
N O T I Z I A
F L A S H
Cacciatore dal grande Cuore Cacciatore salva la vita ad un raro esemplare di Athene Noctua, più comunemente conosciuta come Civetta Bianca, l’animale è stato trovato durante un escursione, il cacciatore rendendosi conto che aveva bisogno di cure subito si è dato da fare per salvare la vita all’uccello ferito, per poi lasciarlo volare via.
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›› POLITICA
Nulla di nuovo nella politica frattese dopo la pausa estiva
E’ sempre caos nel Pd Il Consiglio comunale ha approvato il bilancio con i voti dell’opposizione. Per il sindaco Russo le beghe politiche vanno risolte nelle sezioni dei partiti di Angelica Argentiere bbiamo a più riprese etichettato questa consiliatura (nella fattispecie, la seconda del sindaco Francesco Russo) il mandato dei record. Cambi e rimpasti di giunta numericamente fuori controllo, manifesti di chi ormai viaggia da solo non rivedendosi nei partiti di appartenenza, o meglio dire di partenza (in ultima istanza Raffaele Parolisi che lascia l’Udc per il Gruppo Misto), una geografia consiliare completamente ridisegnata rispetto a quattro anni fa, una maggioranza che fa opposizione, un’opposizione che fa maggioranza, un Sindaco coordinatore del Pd che non ha la fiducia degli stessi consiglieri Pd, che pur volendo soffermarci, necessiteremmo di un numero a parte. I consiglieri co-
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munali del Pd, a partire dal capogruppo Orazio Capasso, e dai consiglieri Daniele Barbato, Marco Del Prete, Sergio Pratticò, Giuseppe D’Ambrosio, Enzo Pellino e Carlo Vitagliano che accusano il Sindaco di non essere stati avvisati in tempo per una decisione unitaria e un confronto sul bilancio presentato (e approvato) nell’ultimo Consiglio comunale risalente all’8 settembre che ha visto le poltrone dei suddetti Consiglieri vuote. In seguito all’approvazione del bilancio, hanno voluto parlare alla città con un manifesto in cui hanno dichiarato: “Noi non ci stiamo al bilancio di previsione 2014” accusando “nessuna riduzione di spesa, solo aumento di tasse e tributi, con sperperi di denaro pubblico sconfessando tutti i programmi
“Matrix ha offeso ingiustamente Frattamaggiore” In tanti contro la trasmissione di Canale 5. Gli inviati hanno pagato gli intervistati? Nelle ultime settimane l’indignazione per il video di Matrix, che ha presentato Frattamaggiore come “un luogo in cui è semplice diventare dei criminali” è stata forte e sentita. Tanti frattesi sono stati profondamente colpiti dalle parole del servizio di Mediaset e hanno assalito i social network con video e frasi di dissenso per le immagini di via Rossini che da sempre porta il fardello di zona di degrado sociale, spesso anche ingiustamente, considerando il forte attraversamento quotidiano per le scuole nella zona, e la prossimità alla stazione dei Carabinieri, e le tante famiglie che si impegnano a togliere questa ‘irremovibile’ etichetta. “E, intanto, sono insistenti le voci secondo cui alcune persone intervistate avrebbero ricevuto circa 500 € da parte degli inviati di Mediaset. Una notizia che speriamo possa essere smentita perché sarebbe davvero una brutta pagina per il giornalismo”. Al di là di tutto, comunque, anche gli Amministratori sono intervenuti pubblicamente sul servizio. Il primo cittadino Francesco Russo sulla sua pagina facebook ha scritto: “Mi sento indignato dalla forte espressione utilizzata per descrivere la nostra cittadina. Ho già provveduto, avvalendomi dei diritti di legge, a inviare alla redazione di Matrix una dura nota di disapprovazione con tanto di dati reali di atti di criminalità relativi alla nostra Frattamagggiore per un diritto di replica. E' inaccettabile la descrizione irreale, demagogica e secessionista data dal suddetto programma“. Anche il Presidente del Consiglio Comunale, Luigi Grimaldi, 10 • Cogito
è intervenuto sulla questione sul suo blog: “Gli inviati di “Matrix” arrivano, stranamente e senza un nesso logico con gli eventi, in città, nella nostra città, per la precisione nel quartiere di via Rossini, mostrando una realtà che non esiste. Innanzitutto, il titolo del servizio giornalistico “Chi comanda a Napoli?” fa immediatamente capire quale sia l’intenzione e la strategia dei cronisti. Dimostrare che nei nostri territori lo Stato non esiste e siamo tutti delinquenti. E già questo concetto è assurdo, non veritiero, da rispedire al mittente con forza e decisione. Un concetto ancora più assurdo se consideriamo Frattamaggiore per quella che è: uno dei comuni più vivibili e più ambiti, se non addirittura il più vivibile, dell’intera provincia di Napoli”. Forse in passato la città di Frattamaggiore vantava questo scettro di fiore all’occhiello dell’hinterland ma il presente non è così convincente. E’ giusto sottolineare infatti che Frattamaggiore non è immune da fenomeni di illegalità, ma non per questo, un servizio che sembrerebbe studiato a tavolino può infangare una realtà che vive di tante scuole, tante associazioni che si impegnano per migliorare i propri territori e tanti cittadini che non si sono riconosciuti nei criminali decantati dal servizio. Una vera e propria “sommossa popolare” sui social network e non solo che ha spinto il direttore di Cogito, Antonio Iazzetta, a scrivere sulla sua pagina Fb un appello al Sindaco in cui, nei fatti, ha chiesto al Sindaco di verificare la possibilità di avviare una causa per il risarcimento di eventuali danni derivanti dal servizio di Matrix. an.ar. Anno XXI - numero 356 - Sabato 11 ottobre 2014
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POLITICA ‹‹ elettorali con cui si è presentato alla città, esprimendo solo opinioni personali senza alcun confronto politico tra le parti e le rappresentanze sociali, sindacali e associative”. Ne abbiamo parlato con il primo cittadino Francesco Russo che ci ha replicato: “Demagogia pura e sciocchezze grandi come una casa. Il bilancio poteva essere visionato già da un mese, infatti l’assessore alle finanze Fiorentino lo scorso 7 agosto ha fatto il passaggio per le Commissioni formate dai Consiglieri di maggioranza. Mercoledì 2 settembre ho convocato una riunione del coordinamento cittadino e non si sono presentati. Le motivazioni di tutto questo ancora oggi risultano un mistero e, qualora ci fossero, non sarebbero giustificate perché non corrispondenti al vero. Non a caso ho fatto presente alla segreteria provinciale che è scandaloso che un bilancio di un’Amministrazione con sindaco Pd non venga approvato dal gruppo consiliare Pd e pertanto ne ho chiesto l’espulsione, considerandolo inaccettabile”. Il Sindaco ha poi precisato che “la richiesta di rinviare il Consiglio comunale di 10 giorni non si poteva accettare perché se entro il 10 settembre il Comune non pubblicava la previsione di bilancio 2014 ne
sarebbe derivata una serie di conseguenze spiacevoli per i cittadini, come la Tari, che abbiamo ridotto al 70% rispetto alla Tarsu, da pagare in unica soluzione, invece in Consiglio abbiamo stabilito il pagamento in 5 soluzioni. In sostanza non vedo perché beghe politiche, piuttosto che risolversi nelle segreterie e nelle sezioni di partito, debbano essere strumentalizzate per penalizzare la città”. Abbiamo chiesto anche al capogruppo d’opposizione Michele Granata un commento sul quadro della situazione politica agli ultimi mesi di consiliatura: “Di politica non c’è nulla, anche l’approvazione dell’ultimo bilancio ne è la dimostrazione. La sedia ormai è diventata un luogo di visibilità e per dirla in termini buoni e positivi possiamo definirla un’Amministrazione civica, una serie di persone che si uniscono per mandare avanti questa consiliatura. Ora si parla di una nuova maggioranza, con un centrosinistra che non appoggia il Sindaco, posizioni politiche che non sono né carne, né pesce. Ora si è in una fase di studio per analizzare eventuali alleati o avversari in cui i problemi dei cittadini possono aspettare. È un’Amministrazione ordinaria che potrebbe condurla anche un Commissario ad acta risparmiando così tutte le indennità di Consiglieri e Assessori”.
Il Consiglio comunale ha deciso: La direzione dell’Asl in via Lupoli. E il centro anziani che fine farà? Il Consiglio comunale dello scorso 2 ottobre non è stato uno dei classici Consigli di fine legislatura. Anche il ritardo di due ore con cui è cominciato a contribuito a surriscaldare gli animi dei cittadini presenti che hanno avuto scontri verbali con alcuni Consiglieri comunali. All’ordine del giorno c’erano vari punti, ma uno in particolare era atteso: la destinazione della struttura che ospita il centro sociale anziani agli uffici della direzione dell’Asl Napoli 2 Nord. I ventuno Consiglieri comunali presenti in aula hanno deciso, all’unanimità, che gli uffici legali e amministrativi dell’Asl vengano in via Lupoli e che gli anziani del centro Pezzullo possano scegliere tra i locali dell’ex pretura in via Vergara o villa Lauro in via Russo. Al momento del voto, in segno di protesta, Enzo Pellino, Carlo Vitagliano, Pasquale Del Prete e Marco Del Prete hanno lasciato l’aula. Il sindaco Russo, nel corso del Consiglio, ha detto: “Abbiamo ragionato sull’opportunità o meno di volere gli uffici dell’Asl a Frattamaggiore, come zona di baricentro nell’asse Pozzuoli - Acerra. Già in una delibera passata proponemmo ai dirigenti delAnno XXI - numero 356 - Sabato 11 ottobre 2014
l’Asl di fare dei sopralluoghi nella sede di via Vergara, anche per un discorso di accessibilità, data la vicinanza all’asse mediano, ma ci fu un no da parte della direzione generale”. Ma la vicenda è destinata a continuare. Anche perché c’è un ricorso al Tar contro l’assegnazione a Frattamaggiore della sede della direzione dell’Asl Napoli 2Nord. Al di là di tutto, comunque, per provare a fare un po’ di chiarezza, inizialmente fu deliberato che gli uffici Asl si insediassero nel centro sociale anziani che avrebbe continuato a occupare il pian terreno della struttura relegando gli uffici ai piani superiori. Successivamente, non si parlava più di convivenza perché alla direzione generale serviva anche il pianterreno. Si è preso tempo proponendo le sedi di via Vergara ma, a quanto pare, quei locali non hanno “superato la prova”. Ufficialmente, nessuno vuole spostare gli anziani, però gli atti ufficiali parlano d’altro. Torneremo sulla questione nei prossimi numeri, quando avremo anche l’esito del ricorso al Tar che si discute proprio in questi giorni, mentre andiamo in stampa. an.ar.
Venanzio Carpentieri, segretario provinciale Pd: “A Frattamaggiore serve una soluzione politica” Continua la bagarre nel partito democratico frattese, soprattutto in questi ultimi mesi di Amministrazione che, invece di mostrare unità per le
Venanzio Carpentieri prossime amministrative, si presenta ai cittadini con manifesti pubblici e protocolli dei Consiglieri contro il Sindaco che è anche coordinatore del partito. Proviamo a spiegare il paradosso del partito stravincente alle elezioni frattesi a tutti i livelli e che nei fatti politici e amministrativi denota una spaccatura interna che appare insanabile. Ne abbiamo discusso con il segretario provinciale del Pd, Venanzio Carpentieri, che, non nascondendo qualche difficoltà a parlare della questione, ci ha detto: “Dispiace si sia prodotta una situazione difficile rispetto ad alcune tematiche, da un punto di vista personale più che partitico. Siamo al lavoro in cerca di una soluzione unitaria e condivisa tra le parti da presentare alle Commissioni provinciale e regionale di Garanzia, così come fu già fatto in passato per Russo, nel duplice ruolo di Sindaco e coordinatore cittadino del Pd, deliberando l’insussistenza della causa di incompatibilità”. Il responsabile provinciale del Pd ha poi aggiunto: “Non voglio scendere nel dettagli e schierarmi da una o l’altra parte. La mia è una valutazione generale e penso che la situazione nella fattispecie avrebbe richiesto una soluzione di carattere politico. Il problema di Frattamaggiore poteva risolvere le sue incongruenze in chiave politica, intesa nel senso comunicativo, non rifacendosi necessariamente alle disposizioni regolamentate di partito”. n.ar. Cogito • 11
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›› POLITICA
Verso le elezioni comunali di Cardito della primavera del 2015
Gli anti Cirillo cercano l’unità L’ex sindaco Barra: Non voglio scendere in campo in prima persona. Credendino, Cardito Libera: Sono pronto a candidarmi Sindaco se serve di Claudia Perrotta ancora tutto provvisorio, ma gli schieramenti sono già scesi in campo più determinati che mai. In vista delle prossime elezioni comunali di Cardito, i gruppi che hanno, con determinazione, richiesto e ottenuto che Cirillo lasciasse il suo posto di primo cittadino, sembrerebbero uniti e compatti per il raggiungimento di un unico obiettivo: Dimostrare che avevano ragione a fare la guerra all’ex Sindaco. C’è ancora attrito tra il gruppo di Cirillo e le varie coalizioni contrarie alla sua Amministrazione. È da un po’ di tempo che questi gruppi, composti da Cardito Libera, Popolari, Cambiamo Cardito di Vincenzo Mormile, la lista civica dell’avvocato Francesco Pisano e il gruppo di Peppe Barra, si riuniscono e si confrontano. Si cerca, infatti, di capire se ci sono le basi per costruire un’alternativa. Alcune indiscrezioni avevano parlato di un gruppo formato da Francesco De Simone e da Luigi Credendino, notizia successivamente smentita dallo stesso Credendino, al quale abbiamo chiesto se avesse intenzione di candidarsi come Sindaco. Ci ha risposto così: “Sono un professionista, un manager. Non faccio politica per fini personali. Se qualcuno riconoscerà che all’interno dell’Amministrazione comunale di Cardito c’è bisogno di una figura imprenditoriale, di un manager, sarò ben lieto di mettermi a disposizione, altrimenti non antepongo la mia candidatura per fini personali. Sono l’unico cittadino manager nonchè presidente degli industriali. Ho capacità per dirigere un’asl, figuriamoci un’Amministrazione comunale”. Lamentela generale dei vari gruppi politici di Cardito è sempre stata la mancanza di giovani che aspirassero a far politica, forze nuove che amministrassero in
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modo innovativo, diverso da quello che si è seguito in questi anni, che apportasse una ventata di aria nuova. Abbiamo chiesto a Credendino cosa ne pensasse della candidatura di un giovane neo laureato che aspirasse a diventare Sindaco e con fermezza ha dichiarato: “Non vorrei mai che un giovane, neo laureato, senza esperienza amministrasse Cardito. Sarebbe un danno per noi e per lui. Non importa se abbia già fatto politica, ma l’importante è che abbia esperienza anche professionale, lavorativa”. Stessa aria di fiducia, stesso ottimismo li manifesta Peppe Barra che però, smentisce di volersi candidare come Sindaco, a dispetto di alcune indiscrezioni che affermavano il contrario. La sua risposta al perché non avesse intenzione di diventare primo cittadino è stata: “Ho ottenuto, insieme a Pino Arlacchi un successo eclatante a livello Europeo, ho fatto parte e faccio parte di un gruppo molto forte. Non voglio andare in pensione facendo politica a Cardito. Darò comunque e sempre il mio contributo affinchè le cose migliorino e possano essere risolti molti problemi che si protraggono ormai da troppo tempo”. Parla di dignità, capacità e dovere Barra, facendo anche riferimento all’espulsione dal Pd di Nunziante Raucci e di Francesco Castaldo durante la precedente Amministrazione; espulsione che li costringerà a formare liste civiche alle prossime comunali. A differenza di Credendino, Barra crede molto nei giovani e anzi, spera che si formi un gruppo prettamente di giovani e di donne. Parla di una squadra che deve confrontarsi e collaborare e non di un Sindaco decisionale, così come si è definito lui stesso durante la sua decennale Amministrazione. Sembrerebbero ottimisti quindi i rappresentanti dei gruppi anti Cirillo. L’uni-
ca voce fuori dal coro è quella di Franco Pisano, anche lui leader, come Peppe Barra, di una lista civica, che parla di un gruppo poco compatto, poco collaborativo, lamenta la poca volontà di coalizione. Non accenna alla sua candidatura come Sindaco, anzi lascia trapelare una certa fiducia in Maria D’Isidoro, che secondo lui, avrebbe le capacità giuste per amministrare Cardito, avendo anche esperienza come imprenditrice ed essendo una donna molto determinata. Molto ruota intorno al nome dell’ex sindaco, Cirillo, quindi. In molti pensano che voglia e possa ricandidarsi, ma, nonostante i tanti tentativi, non siamo riusciti ad avere un suo commento e tra i suoi sostenitori si preferisce non commentare le voci. Cercheremo di chiarire meglio la posizione dell’ex Sindaco nei prossimi numeri.
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I partiti scaldano i motori in vista delle amministrative del 2015
Al via le trattative a Caivano Tanti i possibili candidati nel centrosinistra. A destra, per ora, c’è solo Monopoli di Linda Scuotto
i siamo. E’ partito il conto alla rovescia in attesa delle prossime elezioni amministrative del 2015. I politici sono già al lavoro per individuare i candidati e mettere a punto i programmi. Tra l’altro, possono farlo senza la necessità di garantire la fine della consiliatura, visto che, da qualche mese, nel palazzo comunale, s’è insediato Antonio Contarino, il commissario prefettizio inviato dal Prefetto di Napoli dopo la fine dell’esperienza di Antonio Falco alla guida della città. Si spera, naturalmente, che le difficoltà politiche affrontate dalla vecchia amministrazione Falco e quelle precedenti che caratterizzarono le esperienze di Papaccioli abbiano insegnato ai politici caivanesi la necessità di avere alleanze solide nonché una sincera condivisione di intenti. Il centrosinistra si mantiene unito. Il Pd, nonostante le critiche ricevute per la prolungata partecipazione alla giunta Falco, sembra aver realizzato una nuova e più ‘giusta’ alleanza. Ricordiamo che il Partito democratico ha sostenuto la passata Amministrazione fino alla disfatta, anzi, per la precisione fino al 5 giugno
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scorso, giorno in cui ha reso ufficiale e dunque definitiva la sua autoesclusione dal governo cittadino. E infatti parole dure sono state riservate dal segretario del Partito democratico, Franco Marzano, all’ex sindaco Falco: “Oltre a essere stato sleale, è stato ingrato nei confronti del nostro partito, perché è solo grazie a noi se questa Amministrazione è riuscita a durare cosi a lungo”. Il PD, dunque, si prepara a fare fronte comune con Sel, Centro Democratico, Italia dei Valori, Psi e Popolari per Caivano. Sulla pagina facebook del partito si legge infatti che lo scorso 16 luglio “si è aperto il cantiere dei lavori per la pianificazione delle linee guida del programma del centro sinistra caivanese in virtù delle amministrative 2015, per costruire il progetto di governo 2015/2020. Tante le sensibilità e le forze politiche presenti al momento del dialogo e tante le progettualità individuate, che senz'altro ci auguriamo possano essere arricchite e sviluppate grazie ai contributi di tutte le forze sociali, democratiche e attive della popolazione che si riconoscono nei valori democratici, cattolici, riformisti e progressisti, quindi innovativi del centro sini-
stra”. Probabili dunque le primarie che porteranno alla scelta definitiva del candidato Sindaco. Ma quali sono i nomi dei possibili partecipanti alle primarie? Per il Pd i nomi papabili potrebbero essere Luigi Sirico e l’ex vicesindaco Casaburo, che ha già avuto una candidatura a Sindaco; per Sel pare invece favorita Maria Donesi; per il Centro Democratico di Giacinto Russo, pare certo il nome di Pasquale Mennillo, ex presidente del Consiglio cittadino uscente, anche se non è esclusa una partecipazione diretta dell’ex Senatore. Tutto da vedere, insomma. Per il centro destra, invece, l’unico ad aver dichiarato ufficialmente la candidatura è Simone Monopoli, appoggiato da Forza Italia. L’ex sindaco Antonio Falco vorrebbe invece ricandidarsi con l’Udc ma pare non abbia al momento abbastanza sostenitori. Altro partito di centro destra sicuramente in gara è l’Mpa, su cui però è difficile fare pronostici, soprattutto sulle probabili alleanze che andrà a o meno a stringere nei prossimi mesi. Da verificare poi le voci che ipotizzano un ritorno sulla scena dell’ex sindaco Papaccioli.
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›› POLITICA
Colpo di scena nel Consiglio comunale di Afragola
Passa il bilancio, ma è crisi La maggioranza contro il Sindaco che reagisce con una dura replica. L’opposizione ha abbandonato l’aula. Pannone: E’ stata violata la legge pprovato il bilancio, ma non è mancata la resa dei conti nel Consiglio comunale di Afragola. Che la seduta si prospettasse calda, anche per alcune questioni poste sul
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banco, lo si immaginava. Ma che si chiudesse con una sonora “bacchettata” alla propria maggioranza da parte del primo cittadino Domenico Tuccillo, questo non se l’aspettava nessuno. Ma andiamo ai fatti. Il Consiglio comunale inizia con l’opposizione guidata dal
di Francesco Celardo consigliere Antonio Pannone che pone immediatamente al voto una pregiudiziale tendente a far saltare l’assise. Ma non ci riesce. “Avremmo voluto discutere di un bilancio di previsione che conferma che Tuccillo e la sua squadra stanno solo affossando la città. Ma il problema è che portano in aula documenti viziati ed illegittimi. Prima ancora che cominci la partita del confronto di merito, Tuccillo e i suoi barano sulle regole di gioco che tutti dovrebbero condividere e quindi la partita non può neppure cominciare” ha detto il leader del centrodestra in Consiglio. E, contro la mancata pubblicazione del piano triennale delle opere pubbliche, Pannone conferma: “Faremo ricorso nelle sedi competenti poiché ci troviamo di fronte a un atto ritenuto assurdo e non corrispondente alle reali esigenze della città di Afragola”. Forte delle sue motivazioni, l’opposizione, molto critica con Tuccillo, ha poi abbandonato l’aula. Si va avanti quindi senza la minoranza. Dopo la relazione sul bilancio, letta in aula dall’assessore alle finanze, Alfonso Trotta, i gruppi di maggioranza hanno iniziato a discutere sul documento chiedendo chiarezza sul alcuni punti. E’ poi iniziata una seria discussione dove i gruppi politici, con l’esclusione della lista A Viso Aperto, hanno iniziato a chiedere al Sindaco una verifica di maggio-
ranza. Quello che doveva essere un Consiglio comunale, dove si doveva discutere e poi votare il bilancio, si è trasformato in una riunione di maggioranza. Tutti a chiedere un cambio di rotta poiché quel famoso cambiamento non è stato attuato. A chiederlo per primo, è stato proprio il capogruppo del partito democratico, Enzo Concas, per il quale “la maggioranza è solida, ma bisogna cambiare rotta. Renzi si è preso sei mesi. Noi invece diciamo un anno”. Una sorta di ultimatum che parte proprio dal partito del Sindaco che chiede al primo cittadino di cambiare. Cambiamenti, e soprattutto una verifica di giunta, li chiede anche Carmine di Mauro dell’Udc: “Se dicessimo che tutto va bene, diremmo delle bugie. Noi siamo qua e ci saremo sempre. Ma c’è bisogno di una verifica politica e un rimpasto di deleghe”. Si accoda Biagio Montefusco che, oltre ad affermare di non aver imboccato la strada giusta, punta il dito pure contro il mancato operato dell’assessore Brunella Como e sull’immobilismo dell’ufficio tecnico. Dopo che tutti si erano sfogati, evidenziando una sfaldatura nella maggioranza, il primo cittadino ha preso la parola e, dopo aver criticato l’assenza ingiustificata della minoranza bollandola con un “ci siamo abituati”, ha bacchettato tutti difendendo le sue posizioni: “La verifica
Scoppia la polemica anche per un incarico tecnico Un’altra tegola è caduta sulla maggioranza che sostiene il sindaco Tuccillo. Al centro delle polemiche, questa volta, è finito un incarico da 42.000 euro all’anno a favore di un architetto inserito nella short list del Comune di Afragola. Un incarico voluto, secondo i ben informati, dall’assessore all’urbanistica Brunella Como, ultimamente finita più volte nel ciclone delle polemiche per il presunto immobilismo dell’ufficio tecnico comunale; l’architetto, in passato, ha già lavorato con l’ufficio tecnico quando fu assunto dall’ex amministrazione Nespoli, ma ora dovrebbe occuparsi dei lavori intorno alla stazione dell’alta Velocità e di programmare ulteriori interventi di sviluppo dopo l’elaborazione dei progetti realizzati dall’Acen, l’associazione dei costruttori napoletani, il cui presidente è Francesco Tuccillo, cugino dell’attuale sindaco di Afragola, che ha ricevuto un incarico a costo zero da parte del Consiglio comunale per individuare occasioni di sviluppo nell’area intorno alla stazione. Insomma, una figura professionale che dovrebbe, stando alla determina, coadiuvare il tanto lavoro per lo sviluppo nelle zone intorno all’alta velocità. E sull’incarico, è scoppiata la polemica. A chiedersi se è lecito giocare con i soldi dei cittadini in un momento difficile come questo, non adoperandosi a trovare altre figure che potevano fare le stesse co14 • Cogito
se all’interno dell’ufficio tecnico comunale senza spendere soldi, è quasi tutta la maggioranza che non ha apprezzato questa scelta. Per Biagio Montefusco, consigliere di maggioranza, “la scelta azzardata di Tuccillo di scavare nella short list una persona, tra l’altro vicina all’onorevole Pina Castiello, che oggi è diventata braccio destro dell’assessore Brunella Como. Tutto questo, sarà oggetto di valutazione politica da parte della maggioranza. Tuccillo, deve stare attento a non fare scelte non in linea con la chiarezza di un candidato alla guida della città metropolitana”. Bocche cucite invece dal Partito democratico, il cui capogruppo Enzo Concas si limita a dire “è una prerogativa dell’assessore Como” scaricando la vicenda, senza riuscire a nascondere un forte malumore. E l’opposizione subito incalza con Antonio Pannone: “Si confermano le menzogne che Tuccillo e la sua banda hanno detto in campagna elettorale. Infatti, l'inadeguatezza di chi, solo a chiacchiere, voleva inaugurare un nuovo corso amministrativo, di fatti si limita a percorrere senza autorevolezza strade già note. Si sancisce, in questo modo, in alcuni settori, un appiattimento amministrativo, che, da quel che ci risulta, offre ampi margini di manovra, anche clientelare”. fr.ce. Anno XXI - numero 356 - Sabato 11 ottobre 2014
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POLITICA ‹‹
Le reazioni nella maggioranza dopo la sfuriata di Tuccillo di Giunta scordatevela. Voi non volete riconoscere il lavoro fatto in un anno. Non è questo il contributo che mi aspetto da voi. Non mi dovete ricordare nulla, so io quello che devo fare. Alcuni mancano di presenza e di partecipazione attiva e non possono venire qui a dirmi nulla. Le valutazioni le faccio con me stesso e mi confronto sempre. O le cose stanno così o niente”. Insomma, il bilancio è passato. Ma stavolta la maggioranza ne esce con le ossa rotte e si allontana la nomina dell’assessore che dovrebbe sostituire il dimissionario Pasquale Grillo che ha lasciato la Giunta qualche mese fa. Non è un rimpasto di Giunta, come più volte chiesto da alcuni membri di maggioranza, ma non accordato dal Sindaco, ma è solo un aggiunta ai sei assessori nominati subito dopo la vittoria alle elezioni dell’anno scorso. I nomi messi sul tavolo pare ne siano tanti, su tutti quelli di Giovanni Casillo, ex revisore dei conti della passata amministrazione, (sponsorizzato da una lista di maggioranza che ha già il vice sindaco come assessore), e Francesco Petrellese, ex consigliere comunale, ma c’è anche qualche nome femminile per rafforzare la presenza di donne in Giunta.
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La maggioranza che si sgretola sotto i colpi del proprio sindaco. Domenico Tuccillo, sindaco di Afragola, nel corso del Consiglio comunale convocato per approvare il bilancio e il piano triennale delle opere pubbliche, ha strigliato la sua maggioranza facendo capire che la sua linea non cambia e che, a un anno dall’inizio della sua Amministrazione, non è possibile chiedere verifiche paolitiche, cambio deleghe o mandare Assessori ritenuti incompetenti a casa. E dunque, o si fa come dice lui, oppure bisogna ridiscuterne. Il tutto parte da una sfiducia verso tutto l’esecutivo da parte di tutta la maggioranza che ha chiesto e non ottenuto nulla dal proprio Sindaco: anzi, solo rimproveri per non aver apprezzato tutto quello che è stato fatto fino adesso. Ma come l’hanno presa i partiti di maggioranza? Nessuno si sbilancia. Anzi, è vietato parlarne. Il Partito democratico, secondo i ben informati, dice di condividere l’azione del Sindaco, dandogli un anno di tempo per raddrizzare la nave senza chiedere rimpasti vari. Bocche cucite invece nell’Udc che ha chiesto una verifica politica e di cambiare qualche delega. Per il resto, tutti allineati e coperti. Ma il fulcro delle polemiche era pure un altro: la questione dei dirigenti e in particolar modo quelli del settore tecnico
comunale e del settore finanziario, accusati di superficialità dai vari membri della maggioranza e rei, per i Consiglieri critici, di non lavorare nell’interesse della città di Afragola. Su questo particolare Tuccillo è stato categorico: “Da oggi in poi la musica cambia. Paga chi non fa bene il proprio dovere”. Tesi questa che non avrebbe convinto più di tanto la propria maggioranza intenzionata a chiedere il ridimensionamento dei due dirigenti accusati di aver bloccato una città. In questi casi “il silenzio è d’oro” ha raccontato qualcuno dell’Udc. Ma in Consiglio comunale sono emersi anche le nuove idee intorno alla stazione dell’alta velocità. Una zona quella, dove in ballo ci sono una cascata di milioni di euro, precisamente trenta. A interessarsi dei progetti, è l’Acen, l’associazione dei costruttori napoletani, il cui presidente è Francesco Tuccillo, cugino dell’attuale sindaco di Afragola, a cui l’attuale primo cittadino aveva dato mandato di sviluppare delle idee in quei luoghi interessati anche dal Piano dei cinque Comuni. Il Sindaco ha preferito organizzare una riunione dei capigruppo che si terrà a breve per comunicazioni urgenti alla propria maggioranza. Comunicazioni che, secondo i ben informati, serviranno per assopire i toni. fr.ce.
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›› CRONACA
Continuano le indagini sulla morte di Fortuna a Caivano
“Chi sa qualcosa, parli” Tanti indizi allontanano la tesi della tragedia. Probabile che sia stata uccisa di Cinzia Lanzano i cerca ancora la verità per la tragedia di Chicca, come tutti la conoscevano. Una storia che lascia sgomenti e senza parole, e a rendere ancora più agghiacciante la vicenda sono gli ultimi elementi emersi dalle indagini. Il 24 giugno scorso, la piccola Fortuna Loffredo ha perso la vita a soli sei anni, in circostanze tuttora misteriose. Fare chiarezza e, soprattutto, giustizia sono, adesso, le uniche richieste della madre e dei nonni con cui viveva, seppure capire o trovare un colpe-
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vole non colmerà il vuoto, né placherà la rabbia e il dolore di questa perdita. Un fitto mistero si cela, ancora, intorno alle vere cause che l'hanno strappata alla famiglia in una calda mattina di inizio estate. Non un grido, né un lamento, né un tonfo dovuto all'impatto col suolo, nulla é stato udito dagli abitanti delle palazzine vicine, eppure secondo la prima ricostruzione, si parlava di un incedente: la bambina sembrava essere caduta dal balcone del sesto piano nei pressi dell'isolato 3 del popolare quartiere Parco Verde di Caivano. Di fronte all’oscurità delle prove, già dopo una settimana cominciò a paventarsi l'ipotesi della violenza sessuale che negli ultimi giorni pare trovare conferme nelle prove indiziarie. Per capire bene l'accaduto è necessario rimettere insieme i pezzi, ristabilendo gli ultimi attimi di vita della piccola. Stando alle dichiarazioni della madre, Maddalena, verso le 11 del mattino, stavano tornando a casa dalla terapia che la bambina stava seguendo per un difetto all’udito. Chicca le aveva chiesto di andare a giocare da Dora, 16 • Cogito
l' amichetta che abita al piano superiore. Non era la prima volta che la bambina trascorreva del tempo lì; e dopo aver avuto il consenso, era salita. A questo punto, la madre di Dora le aveva domandato di aspettare che i pavimenti, appena lavati, si asciugassero, prima di entrare in casa. È qui che si perdono le tracce di Chicca. Nessuno sa cosa sia accaduto dopo. Degli attimi successivi, resta lo strazio, l'allarme lanciato dalle grida dei passanti che avevano ritrovato il corpicino esanime di Fortuna, ai piedi dell'edificio, riversa a pancia in giù. A nulla è servita la corsa al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni di Dio a Frattamaggiore, la bambina ha perso la vita durante il tragitto in ambulanza. L'ipotesi che potesse trattarsi di incidente, come accennato, è stata la prima a sembrare plausibile, però ha cominciato a vacillare quando sono state esaminate alcune prove rinvenute sul luogo del ritrovamento e sul corpo della piccola: innanzitutto, non vi è stato nessun rumore che provasse la caduta, evento improbabile dato che in molti quel giorno avranno avuto le finestre aperte per il caldo. Inoltre, solo pochi istanti dopo, tutti hanno sentito le grida di chi ha lanciato l'allarme. In un'intervista televisiva rilasciata dalla madre, ha affermato che l'eventualità che la bambina si fosse gettata volontariamente è da escludere: era una bimba gioiosa, che non avrebbe mai compiuto un simile gesto, non le sarebbe neppure balenato tale pensiero. Ed allora, cosa potrebbe aver causato la morte? Una fatale caduta accidentale? Non regge nemmeno questa teoria se si considera un’ altra prova fondamentale: i referti dell’autopsia. Secondo i medici non erano presenti sul corpo della bambina segni che proverebbero la caduta. Bensì, vi sarebbero altre tracce che porterebbero verso l’altra pista: una possibile violenza subita da Chicca, prima di morire. Il responso dell’autopsia e gli ulteriori accertamenti scientifici sui dna presente sugli abiti indossati dalla bambina, effettuati dal RIS di Roma, attesterebbero la presenza di liquido e di un pelo nero: questi gli ultimi raccapriccianti particolari ritrovati. La bambina lamentava, da qualche tempo, uno strano prurito e bruciore alle parti intime, a causa dei quali, la madre si era rivolta al pediatra che le prescrisse appositi detergenti. Questa notizia è stata data direttamente dalla mamma di
Chicca presente alla trasmissione di Rete 4 “Quarto Grado”. Questi fastidi avvalorano la terribile ipotesi che la bambina avesse già subito abusi, magari nei giorni precedenti. La Procura di Napoli Nord, che indaga sulla tragedia consumata il 24 giugno, ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio volontario e violenza sessuale. Al medico legale, la Procura ha affiancato anche un esperto tossicologo ed agli accertamenti può assistere anche un consulente dei familiari della piccola Fortuna. Infine, non si può trascurare una tristissima coincidenza: nell'aprile dell'anno precedente, il piccolo Antonio Giglio, di tre anni, aveva perso la vita proprio lì, cadendo dallo stesso balcone. Era il fratellino di Dora, l'amichetta di Chicca. Anche per lui non ci fu nulla da fare. Un altro elemento sconcertante accomuna queste due storie: a entrambi i bambini, al momento del ritrovamento, mancava una scarpina! Eppure la mamma é certa che Chicca le indossasse. Nonostante le molteplici ispezioni del circondario durante le indagini, i carabinieri non sono riusciti e ritrovarla. Un terzo caso ha interessato lo stesso isolato nove anni fa. Un bambino di otto anni, Andrea, perse la vita precipitando nel vuoto. I funerali della piccola Chicca hanno visto la chiesa di San Paolo, del Parco Verde gremita di persone, circa seicento. Presenziava anche suo padre, che aveva avuto uno speciale permesso ed era stato accompagnato dalle forze dell’ordine, essendo detenuto a Poggioreale, per traffico di cd contraffatti. Tutto il quartiere si è stretto intorno a questi genitori che piangevano sulla piccola bara bianca la tragica scomparsa di Fortuna. Il degrado che spesso è al centro delle cronache che riguardano le palazzine IACP e il Parco Verde, non deve intimorire chi sa e può far luce sulla vicenda, si deve ripartire da chi cerca da anni di costruire qualcosa di buono, questo il messaggio lanciato durante la celebrazione dal parroco, don Maurizio Patriciello: "Ci mettiamo nelle mani di Dio, ma si tratta di un caso molto strano, nel quale tante cose non tornano. Chi sa deve parlare, davanti a Dio ed agli uomini. La madre di questa bambina chiede giustizia e la giustizia deve dare risposte". Si cerca, ora, un possibile assassino, perché quella di Fortuna non sembra una tragica fatalità, ma un crudele omicidio. Anno XXI - numero 356 - Sabato 11 ottobre 2014
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SOCIETA’ ‹‹
Un sorriso per Tesfà Successo per la manifestazione di beneficenza nel cortile de Le Mascotte. Raccolti 2.000 euro di Claudia Perrotta
n sorriso per Tesfà. Questo il titolo della manifestazione di solidarietà promossa dall’associazione onlus Tesfà di Napoli nel cortile dell’istituto scolastico paritario Le Mascotte di Frattamaggiore. “Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini”, la citazione di Dante Alighieri, riportata sulla locandina di presentazione dell’evento benefico era un monito per ricordare quanto sia importante vedere sorridere i bambini, anche con poco, con un gesto semplice, suggerito dal cuore ma che in quell’istante, può regalare un attimo di felicità a chi non ha niente. Presi dal consumismo, dalla tecnologia, dalla routine, ci dimentichiamo troppo spesso di chi a differenza nostra, non ha nemmeno acqua potabile, non ha indumenti né cibo. Ben vengano quindi manifestazioni che ci ricordano di pensare anche un po’ agli altri, di essere solidali e di arricchire il nostro animo con un gesto piccolo ma con un gran significato. “Un sorriso per Tesfà” è una manifestazione a favore del centro “I diritti dell’Infanzia” dell’H.E.W.O (Hansenians’ Ethiopian Welfare organization)
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di Quihà – Makallè Tigray che opera in Etiopia da oltre 40 anni, progetto unico nel suo genere, e per la costituzione di un centro di maternità nell’HE.W.O Hospital di Quihà, specializzato nella cura di malati di lebbra, tubercolosi, aids e altre patologie infettive. La manifestazione aveva lo scopo di sensibilizzare alla condivisione delle varie risorse con chi si vede negato il diritto al cibo, alla salute, all’istruzione, alla dignità e alla vita. Solidarietà globale è cura della persona nella sua interezza, riscatto sociale e non solo semplice attenzione agli aspetti materiali e corporali. L’obiettivo cardine non è solo la semplice assistenza materiale o la cura della malattia ma la crescita spirituale e il reinserimento dell’emarginato, del dimenticato, del più piccolo e sfortunato
dei nostri fratelli. Tra gli stand allestiti per il mercatino di beneficenza e per gli spazi gastronomici, c’erano, tra gli altri, Carlo e Franca Travaglino, fondatori dell’H.E.W.O., Guglielmo Mazzoni, dirigente medico della chirurgia pediatrica all’Hospital di Quihà in Etiopia, Sara Fessehaye, responsabile della comunità di Asmara in Eritrea, Eugenio Zito, presidente dell’associazione Tesfà di Napoli e Rocco D’Errico, dirigente dell’Istituto Le Mascotte che, con grande piacere, ha aperto le porte della suo edificio scolastico alla manifestazione. Alla fine della serata, la bella notiza: Sono stati raccolti circa 2.000 euro che contribuiranno alle lodevoli iniziative portate avanti dai volontari in Africa.
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›› NOTIZIE FLASH
- Al comune di Frattaminore il Premio Comuni Virtuosi Frattaminore ha vinto la VII edizione del Premio nazionale Comuni virtuosi, promosso dall’Associazione Comuni Virtuosi, guidata da Marco Boschini. L’associazione nasce nel maggio 2005 e si propone fin dal principio di creare una rete fissa di comuni che abbiano gli stessi obiettivi e le stesse finalità: quelle del miglioramento ambientale attraverso la collaborazione tra cittadini e Istituzioni. Il Comune di Frattaminore si è aggiudicato un audit energetico, del valore commerciale di 3.500 euro, che realizzerà su un edificio comunale, prevalendo su 230 progetti presentati da 70 Comuni italiani. Cinque erano le categorie e gli ambiti d'azione nei quali i politici o i cittadini che presentavano le candidature dei loro comuni, o dei comuni che loro ritenevano meritevoli: la Gestione del territorio; l'Impronta Ecologica della Macchina Comunale; i Rifiuti; la Mobilità sostenibile; e i Nuovi Stili di Vita. Frattaminore ha presentato il suo impianto progettuale, l'azione di governo cittadino, e tutto quello che si è riusciti a fare, e ad ottenere, riguardante le cinque categorie sopra elencate. Quindi il 20 Settembre, nel Comune di Agerola, che ha ospitato la cerimonia di premiazione, il sindaco, Luca Mascolo, ha consegnato il premio. "Questo è un risultato che ci riempie di gioia, che ci esalta e ci sprona a continuare. Risultare primi tra realtà importanti come Milano, Verona, Trento, Ravenna, Parma, Forlì, Bologna, Messina e tra tanti Comuni Italiani rende ancora di più l'idea di quanto ci siamo sentiti orgogliosi del nostro operato e della nostra Frattaminore. Questo Premio - scrive il sindaco della cittadina, Vincenzo Caso - lo voglio dedicare ai miei concittadini, perchè senza la loro collaborazione e vicinanza non saremmo riusciti nell'ardua impresa di portare Frattaminore alla ribalta Nazionale per meriti amministrativi e buone pratiche messe in campo”. Parla anche della sua Giunta, dei suoi Consiglieri e della sua Amministrazione, ringraziando tutti “perchè chi vince è Frattaminore e il lavoro di squadra che è stato fatto. Una vittoria del genere è data dall'impegno, dalla forza, dalla tenacia e dall'orgoglio di chi vuole dimostrare che la terra dei fuochi esiste ma che, al contempo, si può fare qualcosa per migliorare quelle situazioni drammatiche che molte famiglie vivono a causa di un irrispettoso, e si spera passato, atteggiamento di inciviltà”. Per questo il Sindaco continua nel suo discorso, aggiungendo: “Infine voglio dedicarlo a don Maurizio Pa-
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triciello, simbolo di una battaglia che dobbiamo assolutamente vincere senza demordere per dare un senso al sacrificio di tante vittime della Terra dei Fuochi", e non dimentica quei tanti amici che "quotidianamente combattono come volontari Luigi Costanzo, Marino Landolfo, Lucia de Cicco, Lucio Iavarone, Mauro Pagnano, Chiara Bellisario,Vincenzo Tosti e Antonio Crispino”. Saluta la sua città Vincenzo Caso, e lo fa consapevole che un riconoscimento nazionale possa essere e diventare motivo di esempio e di speranza, per credere che un piccolo cambiamento da parte di ogni singolo cittadino è, unito a tutti gli altri, un importante gesto per il miglioramento della propria terra e soprattutto della propria vita. Bisogna crederci e bisogna essere squadra, sempre e comunque in onore di un bene che ci è stato donato e verso cui non possiamo essere irrispettosi e incivili. Marina Esposito
- A Cardito una donna si spoglia e ammazza un gatto in strada “Visto da vicino nessuno è normale”, diceva Franco Basaglia, famoso psichiatra veneziano, fondatore della famosa legge 180, che prevedeva la chiusura dei manicomi e introduceva il trattamento sanitario obbligatorio. Questo breve prologo, oltre a introdurre l’episodio di cronaca avvenuto a Cardito, dà la giusta percezione di cosa effettivamente sia successo nella tranquilla cittadina a Nord di Napoli, ma andiamo ai fatti. Era la notte di martedì 23 settembre, una notte come tante, in via Marconi, quando alcuni residenti vengono svegliati dalle urla di una donna, quest’ultima percorreva la suddetta traversa completamente nuda ed inveiva contro un povero gatto, colpendolo ripetutamente con una schiumarola. Teresa Fusco, questo il nome della donna, 44 anni, già nota ai vicini e non solo, non era nuova a episodi del genere, già in passato aveva esternato segni di cedimento mentale, stavolta invece è crollata del tutto; mentre infliggeva i colpi mortali al povero felino frasi sconnesse uscivano dalla sua bocca, questo ci hanno raccontato i testimoni che assistevano basiti al folle atto, “devi pagare”, “hai peccato e devi morire”; terminato il macabro gesto, la donna completamente fuori di se, bussava a porte e finestre con le mani ricoperte di sangue alla ricerca di un accendino, per bruciare l’ormai sfortunato gatto già morto. Nell’incredulità generale, tra chi assisteva in silenzio e chi cercava di farla ragionare, qualcuno avverte il 112,
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NOTIZIE FLASH ‹‹ in pochi minuti, solerti, intervengono sul posto i carabinieri del Comando di Crispano e di Casoria che bloccano la donna. Alcuni vicini, poi, chiedono ai Carabinieri di entrare in casa della donna per assicurarsi delle condizioni dell’anziana madre malata, i militari una volta varcata la porta d’ingresso si trovano davanti ad uno scempio, un odore acre, abbandono totale dell’immobile e condizioni igieniche ridotte ai minimi termini; gli uomini dell’Arma non trovando nessuno in casa chiedono alla donna dove fosse la madre, quest’ultima era stata segregata in una stanza proprio dalla “figlia”, i militari quindi chiedono l’ausilio dei vigili del fuoco per sfondare la porta bloccata e mettere in sicurezza l’anziana donna malata di Alzheimer. Successivamente la protagonista di questa triste vicenda viene condotta al nosocomio di Frattamaggiore e sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio. Stefano Andreone
- Un’altra morte bianca. Questa volta è toccato a un frattese Avere 57 anni, uscire di casa e recarsi a lavoro. Cercare un modo, tra pochi oggi a causa della famigerata crisi, per cercare un guadagno. Per sostenere la propria famiglia, dare un futuro ai propri figli, sentirsi appagati e fiduciosi. Essere felici e credere che le cose possedute bastino a rendere la propria vita, una di quelle vicine alla perfezione. Uscire e non tornare. Domenico Chiacchio, 57 anni, Frattamaggiore, era un imprenditore edile e si trovava su un nuovo cantiere nella sua cittadina. Faceva sopralluoghi. Magari il senso di quella mattina era semplicemente quello di prendere e raccogliere dati, soprattutto visivi, per poter iniziare un nuovo lavoro. Una nuova parte di vita. Ma, sembra vero che la morte ti cerchi quando è arrivato il momento a te destinato, il tetto dove camminava ha ceduto e la caduta non ha risparmiato la sua vita. Sabato 27 settembre, Domenico Chiacchio ha perso la vita lasciando di punto in bianco una moglie e tre figli. Nessuno poteva immaginarlo, nessuno poteva aspettarselo. Il tetto era quello di un deposito di un’azienda che commercializza all’ingrosso prodotti per la casa, Domenico era solo e il corpo è stato rinvenuto solo quattro ore dopo quando gli addet-
ti alla chiusura della ditta hanno visto l’auto di sua proprietà ancora in sosta. Incuriositi e non vedendolo, hanno iniziato le ricerche finite, poi, all’interno del capannone tra pile di scatoloni di carta destinati alla vendita. Sul posto sono intervenuti i sanitari di un mezzo di soccorso del 118, il cui intervento era stato richiesto dalla direzione dell’azienda, e gli agenti del commissariato di Frattamaggiore, diretto dal vice questore Rachele Caputo. I medici non sono intervenuti se non per dichiarare, purtroppo, l’avvenuto decesso. È stata aperta un’indagine e il magistrato della Procura di Napoli ha disposto l’autopsia. La piaga delle morti bianche, quelle che avvengono sul posto di lavoro; quelle imprevedibili e impreviste; quelle che diventano tragedia e non sono né accettate né giustificate; è una di quelle piaghe che dovrebbero essere curate e sanate da una società che dovrebbe fare qualunque cosa sia in suo potere per evitarle. La sicurezza prima di tutto. Ma, non potendo vivere tra i se e i ma, il popolo non può far altro che accettare il rischio e continuare a vivere nonostante tutto cercando solo di essere vicini a quelle famiglie dilaniate da un dolore così inaspettato e lontano. Marina Esposito
- A Frattamaggiore, in due, entrano in Chiesa e vandalizzano l’altare Nella settimana dei preparativi per la festa della parrocchia della Madonna Assunta di Frattamaggiore che ricorrono la prima domenica di ottobre è avvenuto un fatto increscioso nel pomeriggio dello scorso lunedì 29 settembre. Sotto gli occhi impotenti del parroco, don Angelo Crispino, un paio di persone (residenti in zona e appartenenti e alla stessa comunità parrocchiale) sono saliti sull’altare imprecando contro la Chiesa e i Sacerdoti e hanno vandalizzato e deturpato gli oggetti sacri, le ampolle e i calici per celebrare la messa. Tanti i misteri (e non della fede stavolta) e sconosciute le cause di questo folle gesto, ci ritorneremo sul prossimo numero per raccogliere le testimonianze. Angelica Argentiere
TANTI AUGURI A... Anniversario Il 28 luglio 2014 è una data importante: 11 anni passati con te e da due anche con nostra figlia. Ti amo e lo sai. Auguri da Sossio per il nostro anniversario di matrimonio. Bacioni unica ragione di vita.
Prima Comunione
Compleanno
Il 25 luglio ha compiuto 2 anni MariaRosaria Mormile. Tanti auguri al nostro grande amore. Ti fai sempre più grande e bella e il nostro sogno continua. Grazie di esistere. Mamma e papà.
Compleanno.
Prima Comunione Tanti Auguri a Giuseppe e Rachele Falco per Giovanni, che il 7 Settembre ha ricevuto la sua Prima Comunione. Con l'augurio che la benedizione di Dio ti accompagni sempre con la sua luce.
Auguri a Maria Tantissimi Auguri ai nostri gioielli per il loro Clorinda Errichiello, compleanno.... che il 6 luglio ha ricevuto Nonno Adolfo e Nonna Amalia Andreozzi la Prima Comunione. Compleanno Che la gioia e la fede di Tanti Auguri a quel giorno restino Marco Padricelli per il sempre nel tuo cuore, suo 4° compleanno da e ti accompagnino per Mamma, Papà tutta la vita. Auguri e il fratellino Rosario dalla tua Famiglia
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›› SOCIETA’
Aumentano i partecipanti alla pedalata per le strade di Frattamaggiore
Cresce sempre più Bici in Città aDomenica scorsa si sono iscritte 1379 persone, altre si sono aggiunte al corteo. Ribadita l’esigenza di promuovere la mobilità sostenibile e l’uso della bicicletta di Marina Esposito
ici in Città conferma il suo successo e inaugura la stagione autunnale regalando a tutti i suoi partecipanti una bellissima giornata di sole e una delle passeggiate più lunghe e serpeggianti che la cittadina di Frattamaggiore possa mai vedere e vivere. L’undicesima edizione della pedalata frattese accresce ancora il numero dei partecipanti e il senso della mobilità sostenibile diventa più un modo di essere e di vivere che lo slogan volto a promuovere queste manifestazioni organizzate per due volte l’anno dal comitato ViviAmo la Città. Domenica 28 settembre le strade di Frattamaggiore sono state nuovamente invase da uno sciame di biciclette, un fiume in piena questa volta non bianco ma colorato… quasi come se si volesse sottolineare l’eterogeneità di quelle persone che, così diverse, divise tra uomini e donne, anziani, adulti e bambini, pedalano all’unisono e gridano in silenzio la voglia di vivere la propria vita con meno traffico, più biciclette e aria più pulita e non più dannosa. Dopo quattro anni dalla creazione della manifestazione Bici in Città, eravamo in settembre 2010 quando per la prima volta abbiamo seguito le quasi 150 persone muoversi in bicicletta tra le strade di Frattamaggiore, si è visto un considerevole aumento dell’uso di questo mezzo di trasporto da parte di bambini, ragazzi, adulti e
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soprattutto anziani. Quest'anno ci sono stati ben 1379 iscritti effettivi (superando i 1287 dello scorso maggio), moltissime persone sono arrivate in ritardo per l'iscrizione e molte altre si sono aggiunte durante il percorso, di cui 982 di Frattamaggiore (numero calato rispetto ai 1008 dell’ottava edizione); 99 di Frattaminore (erano 55); 44 di Cardito; 85 da Grumo Nevano (raddoppiati); 34 da Orta di Atella; 29 da Crispano e 9 da Sant'Arpino; 15 da Casandrino e 13 da Arzano; 9 da Caivano; 2 da Sant'Antimo; 8 da Napoli; 6 da Afragola; 5 da Aversa; 3 da Villaricca; 2 da Casagiove, 4 da Succivo; 1 solo rappresentante per ciascuna delle città di Melito, Bologna, Modena, Foggia, Cassano, Giugliano, Cesa, Gricignano e Piedimonte Matese. Da segnalare un aumento nella presenza di partecipanti da parte dei comuni limitrofi alla cittadina protagonista che ospita la
manifestazione. Continuando con i numeri, i 1.379 iscritti si dividevano tra 757 maschi e le 622 femmine, il più giovane aveva 13 mesi, il più anziano 94 anni, anche due cani vestivano la t-shirt Bici in Città e seguivano la scia insieme ai loro padroni. Le fasce di età più presenti erano quelle dei giovanissimi, 278 partecipanti da 0 a 10 anni e 334 dagli 11 ai 20; e quelle degli adulti, 260 persone dai 41 ai 50; 133 dai 51 ai 60; 73 dai 61 ai 70; 26 dai 71 agli 80; 10 dagli 81 ai 94. Continua a salire il numero dei partecipanti appartenenti alla fascia di età dai 21 ai 30 anni e dai 31 ai 40 anni che ha visto partecipare complessivamente 261 persone. La Mecdab group ha anche messo a disposizione tre macchinette elettriche per permettere alle persone anziane accompagnate di partecipare alla pedalata ecologica mostrando anche un nuovo mezzo che si accumuna alla bicicletta nel risparmio e sulla questione inquinamento. Grandi novità in questa edizione: non sono state distribuite le t-shirt ma si è creduto fondamentale rispettare la politica del riciclaggio e del riuso, infatti tutti i partecipanti sono stati invitati ad indossare le magliette delle scorse edizioni o, altra grande novità, a crearne una diversa e assolutamente originale; questi ultimi, presentati all’iscrizione in oltre 100 sono stati singolarmente fotografati e hanno partecipato al concorso “La t-shirt più originale”, i pri-
E c’è anche il Bici in città serale È dalla fine di giugno 2014 che l’associazione Bici per la Città ha pensato di proporre Bici in Città serale. L’appuntamento è alle 21, in via Roma, di giovedì. A cominciare un gruppo di persone, avvisate su facebook e con il passaparola, cha ha dato il via alla pedalata ecologica e al personalissimo modo di “fare critica e disturbo”. L’evento si è protratto da giugno a settembre con la pausa estiva di agosto e le auto, soprattutto a fine luglio, si sono 20 • Cogito
viste invase da circa 50 biciclette munite di luci e fischietti per assicurare sicurezza ai partecipanti. I bambini venivano posizionati nel centro del serpentone e, deciso il percorso da svolgere, è capitato di aver toccato anche le cittadine di Frattaminore, Crispano e Grumo. I gruppi misti di bambini, giovani e adulti aveva un’età media di 30 anni, l’ultima passeggiata si è avuta il 25 settembre e si ricomincerà con il Bici in Città domenicale, con appuntamento in Piazza Umberto I
alle ore 10. Per il presidente dell’associazione Bici per la città, Marino Landolfo, “le manifestazioni organizzate tendono solo ed esclusivamente alla sensibilizzazione verso l’uso della bicicletta, il Bici in Città serale è stato organizzato come appendice della manifestazione madre per fare in modo che il contagio continui. La politica dovrebbe essere parallela alle nostre organizzazioni e ai nostri eventi, non una nemica o un’assenza”. ma. es. Anno XXI - numero 356 - Sabato 11 ottobre 2014
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SOCIETA’ ‹‹
Cogito è stato media partner di Bici in Città, confermando la collaborazione avviata lo scorso maggio. Oltre a seguire e promuovere la manifestazione, è stato allestito uno stand in piazza Umberto I in occasione della manifestazione
mi cinque hanno vinto un buono del valore di 10 euro offerto dalla ditta Ecosoap; i volontari del comitato hanno poi invitato i partecipanti a compilare il questionario sul traffico che si può ancora trovare on line (https://apps.facebook.com/cupli-surveys/start/3495#_=_); dai primi dati emerge che i giovanissimi, dai 18 ai 25 anni, credono in un miglioramento della qualità di vita soprattutto grazie all’esistenza delle piste ciclabili; altra novità i cartellini, distribuiti nel momento dell’iscrizione, che riproducevano sia la foto di Frattamaggiore sia l’invito all’As-
Il saluto del sindaco, Francesco Russo
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semblea pubblica che si è tenuta ieri, venerdì 3 ottobre, a cui hanno partecipato i cittadini, i volontari delle varie associazioni, l’Amministrazione comunale e i commercianti. “Nelle edizioni di settembre - spiega Marino Landolfo, uno degli organizzatori - tendiamo a prediligere la manifestazione di Bici in Città, mentre a maggio cerchiamo di organizzare le due giornate e di sensibilizzare la popolazione in modo continuativo, adesso abbiamo organizzato l’assemblea cittadina che, proprio come la manifestazione, è aperta a chiunque voglia partecipare”. Landolfo ci tiene a sottolineare che in quest’edizione non sono stati offerti gadget e t-shirt e il numero di partecipanti è maggiore a quello dello scorso anno, smentendo chi diceva che la gente partecipava solo per la maglietta e il regalino. “Questo ci fa pensare che gli iscritti si presentano per sostenere il tema della mobilità sostenibile e per attirare l’attenzione sul problema delle piste ciclabili” ha detto. Anche quest’anno, però, Schiano ha messo a disposizione tre biciclette che sono state sorteggiate, così come o buoni ecosoap e la caraffa filtrante di Water Processing. A salutare i partecipanti, alla fine della biciclettata, c’era anche il sindaco, Francesco Russo, che ha ringraziato gli organizzatori, le forze dell’ordine e la protezione civile per aver permesso la pedalata in tutta sicurezza aggiungendo che “le persone devono essere sensibilizzate nell’uso della bicicletta, per andare a scuola, per fare shopping e fare semplici pedalate; se si diminuissero le auto, sarebbe molto più semplice e ci sarebbe molta più cura anche dell’ambiente in cui viviamo. Se ognuno di noi facesse un sacrificio in più e dimenticasse l’auto, sarebbe tutto più semplice”. E intanto stanno arrivando i primi frutti della sensibilizzazione a favore dell’uso della bicicletta, a cominciare dall’acquisto e dal montaggio delle rastrelliere, al momento ne è presente una in Piazza Umberto I, ma ne sono
state richieste atre quattro: per l’ospedale, per l’Asl, per il campetto sportivo e per la biblioteca. “Bici in città - conclude Marino Landolfo - non è un modo per avere visibilità, è al contrario una pedalata gratuita, ecosostenibile e aperta a chiunque voglia esserci composta da persone che credono in un cambiamento e che si mettono in discussione per poter vedere migliorato il luogo in cui vivono vincendo contro l’inquinamento e battendosi per la mobilità sostenibile. Le associazioni presenti non hanno nessuno scopo di lucro ma, anche loro gratuitamente, partecipano con la diffusione di temi che sono comuni e con l’offerta dei premi in palio per l’estrazione”.
Per favorire l’uso della bicicletta, l’Amministrazione comunale aveva impegnato la somma di 5.000 euro per dare un contributo economico a tutti quei frattesi che acquistavano una bicicletta dal valore di almeno 100 euro. Ad oggi non è possibile sapere se il servizio è stato sfruttato o meno dagli abitanti della cittadina, tanto che è stato chiesto che questa somma sia devoluta alle associazioni che si occuperanno poi di devolverle a chi comprerà biciclette.
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›› SPETTACOLI
Spazio alla comicità “terrona” su Raidue
E’ tornato Made in Sud Tante le novità e i personaggi nuovi, ma si continua a ridere di Floriana Stile
n diretta dall’Auditorium Rai di Napoli, lo scorso 23 settembre è ritornata protagonista la comicità “terrona” in prima serata su Rai2 con “Made in Sud”. Alla conferenza stampa di presetazione del programma, il direttore di Rai2, Angelo Teodoli, entusiasta, cita le tante novità all’interno del programma: la presenza più costante sul web, il sito ufficiale aggiornato, più interazione sui social network e l’ingresso di vari artisti nuovi; sottolineando che nella scorsa edizione c’è stato un aumento di ascolti rispetto alle quelle passate: “Segno che il programma sta funzionando grazie all’eccellente lavoro di squadra”. Il direttore di rete ha poi finito il suo discorso ringraziando gli autori Nando Mormone e Paolo Moriconda, il regista Sergio Colabona, gli artisti e tutti gli addetti ai lavori. Si sono riconfermati gli istrionici conduttori Gigi e Ross insieme alla frizzante Fatima Trotta e la bellissima Elisabetta Gregoraci. Brillantemente i quattro conduttori guideranno per le prossime puntate la
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squadra di comici che, già dalla prima puntata, hanno dimostrato di stupire il pubblico con sketch e battute sempre più divertenti. Le novità di questa quinta edizione iniziano proprio dal principio, grazie al “sound” del musicista-dj Frank Carpentieri che ha scritto e composto la nuova sigla cantata da Francesco Cicchella insieme al rapper Clementino e gli strepitosi SUD58. Ai cavalli di battaglia della trasmissione come l’indispensabile Prof. Enzo Fischietti preparatissimo nel tradurre le battute troppo “terrone” al pubblico, si sono affiancati tanti nuovi personaggi. Si è rafforzato il cast comico femminile con l’arrivo delle “Sex and the Sud” ovvero la parodia di “Sex and the city” con le quattro attrici Floriana De Martino, Luisa Esposito, Ada De Rosa e Mariangela Vessicchio, Gino Fastidio, che ha sostituito la sua chitarra rosatronica e il tastierino robotronico con uno “strumento” ancora non ben definito ma che riesce a esaltare le sue esibizioni facendo
divertire a dismisura i suoi fans, Pasquale Palma ogni tanto fa incursione nelle vesti di ex fidanzato di Fatima Trotta e da simpatico stalker tenta di far breccia di nuovo nel cuore della sua amata ex. Matranga e Minafò, i due comici siciliani, ironizzano sul rapporto tra padre e figlio, Mariano Bruno, invece, lancia un altro dei suoi tormentoni recitando travestito da “mucca” una delle tante espressioni comunemente usate nel dialetto napoletano “mmmm ma che stai dicendo?”. Nel corpo di ballo delle bravissime “Suddine” c’è stato l’ingresso di 5 nuove ballerine, tra cui una giovane e talentuosa ragazza di Casalnuovo di Napoli (vedi box). L’appuntamento con Made in Sud è tutti i martedì alle 21:10 su Rai2, ed anche in questa edizione la comicità è solidale. Gli incassi dei biglietti del pubblico partecipante alle puntate saranno devoluti all’asta di beneficenza organizzata dal Cardinale Sepe per sostenere il progetto “I bambini di Napoli”.
Fabiola, la casalnuovese di Made in Sud La casalnuovese Fabiola Cimminella, 24 anni, inizia a muovere i suoi primi passi di danza a soli 4 anni frequentando già una scuola di ballo del suo quartiere, continua la sua formazione al teatro San Carlo e infine sempre qui a Napoli con il noto ballerino Fabio Molfesi. Raggiunta la maggiore età, Fabiola decide di trasferirsi a Roma per finire gli studi, laurearsi in Marketing aziendale e contemporaneamente studiare danza, la sua più gran-
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de passione, e senza mai smettere di ricercare la perfezione segue stage dei più grandi coreografi. “Il mio obiettivo era proprio questo, oltre che laurearmi, entrare a far parte di un corpo di ballo televisivo…” ci ha detto e l’occasione è arrivata anche per lei, da un giorno all’altro lascia Roma per ritornare nella sua città madre. “Chi se lo sarebbe mai aspettato, un casting difficile, durato tante ore, prendono me e altre 4 ballerine, su 400 contendenti…Un’ emozione indescrivibile, forse una delle più belle della mia vita, si è realizzato il mio sogno e anche quello di mia mamma. Le mamme prevedono il futuro, è stata lei la prima a darmi la forza nel credere che ce la potevo fare” racconta emozionata la danzatrice. Tutto accade molto velocemente per Fabiola, dopo una settimana dal casting arriva la telefonata di conferma e subito iniziano le prove a pochi giorni dalla diretta. “Devo ammetterlo, sono stata fortunata! La mia prima esperienza televisiva in prima serata, in diretta, con un cast meraviglioso, a Made in Sud, un’ esplosione di felicità tutta insieme. Ma soprattutto, ciò che mi fa gioia è poter lavorare a Napoli, nella mia città, potermi sentire di nuovo “a casa mia!” E’ stato troppo bello fare le valige per ritornare dalla mia mamma, dal mio papà e dalle mie due sorelle più piccole” conclude la ragazza.
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RUBRICHE ‹‹
La società nello “specchio del diritto”
Rubrica giuridica a cura dell’Avvocato Antonio Bova
(Docente a contratto di Diritto Privato Università di Napoli Federico II) Una rubrica dedicata all’approfondimento di tematiche giuridiche, per fornire risposte alle domande dei cittadini (via mail all’indirizzo studiolegalebova@virgilio.it - e redazione.cogito@libero.it), nella consapevolezza che il diritto non è solo nelle leggi o nelle sentenze, ma anche nel cuore e nella mente di chi le interpreta e applica correttamente.
La mora del creditore
’analisi del tema delle conseguenze derivanti da un ingiustificato rifiuto dell’adempimento da parte del creditore è resa necessaria dai quesiti, di seguito indicati, posti dalla signora Giovanna, nostra lettrice di Frattamaggiore: Primo quesito: Quale tutela ha il debitore a fronte di un ingiustificato rifiuto dell’adempimento da parte del creditore? Il debitore ha un interesse meritevole di tutela al non aggravamento della posizione debitoria e alla liberazione dal vincolo obbligatorio. Pertanto, qualora il creditore, senza un motivo legittimo (ad esempio, l’irregolarità dell’adempimento), rifiutasse di ricevere la prestazione del debitore o di compiere quanto è necessario affinché il debitore possa adempiere, tale interesse sarà tutelato con intensità diversa, a seconda che il debitore proceda con: a) un'offerta non formale d'adempimento ex art. 1220 del codice civile (come l'offerta di adempiere attraverso un vaglia cambiario) che impedirà esclusivamente il verificarsi della mora del debitore (ritardo nell’adempimento dell’obbligazione), con le relative conseguenze (sopportare il rischio per la sopravvenuta impossibilità dell’obbligazione per causa a lui non imputabile, salvo che non provi che l’oggetto della prestazione sarebbe ugualmente perito presso il creditore; risarcire i danni che del ritardo siano conseguenza diretta ed immediata; nelle obbligazioni pecuniarie, corrispondere, dal giorno della mora, gli interessi legali, anche se precedentemente non erano dovuti ed anche se il creditore non prova di aver sofferto alcun danno); b) un’offerta formale ex artt. 1207 e 1209 del codice civile, reale (se avente ad oggetto somme di denaro, titoli di credito o altre cose mobili da consegnare pres-
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so il domicilio del creditore) o per intimazione (se relativa a prestazioni da eseguirsi in luogo diverso). Tale offerta formale costituirà in mora il creditore dal giorno dell’esecuzione con diverse conseguenze sfavorevoli per lo stesso, il quale: dovrà risarcire i danni da essa causati; dovrà sostenere le spese per la custodia e la conservazione della cosa dovuta; dovrà sopportare il rischio dell’impossibilità sopravvenuta della prestazione per causa non imputabile al debitore; non avrà più diritto agli interessi o ai frutti della cosa non percepiti dal debitore.
c) con il deposito, successivamente all'offerta formale, ex art. 1210 e seguenti del codice civile con il quale otterrà la liberazione dall'obbligazione. È evidente, quindi, come la piena tutela possa derivare solo ponendo in essere un’offerta formale sulla base degli articoli 1207 e 1209 del codice civile, seguita dal deposito ex articoli 1210 e seguenti del codice civile. Secondo quesito: Come si costituisce in mora il creditore e come si procede al deposito? Il creditore sarà costituito in mora solo a seguito dell’offerta da parte del debitore; gli effetti della mora si verificano, infatti, dal giorno dell’offerta, se
questa è successivamente dichiarata valida con sentenza passata in giudicato o se è accettata dal creditore. - sarà un’offerta reale quando l’obbligazione avrà per oggetto danaro, titoli di credito o cose mobili da consegnare al domicilio del creditore. In tal caso un ufficiale giudiziario oppure un notaio metterà materialmente a disposizione del creditore il denaro, i titoli di credito o la diversa cosa mobile oggetto del credito; - sarà un’offerta per intimazione quando l’obbligazione avrà per oggetto, come nella fattispecie concreta descritta dalla sig.ra Giovanna, cose mobili da consegnare in luogo diverso dal domicilio del creditore. In tale ipotesi si procederà con un’intimazione al creditore di riceverle (o di prenderne possesso, in caso di immobile; oppure di ricevere la prestazione o di compiere gli atti da parte sua necessari per renderla possibile, in caso di prestazione di fare), mediante atto a lui notificato nelle forme prescritte per gli atti di citazione. In entrambi i casi l'ufficiale giudiziario redigerà poi verbale, nel quale constaterà l'atto dell'offerta ed il suo esito (accettazione rifiuto o mancata comparizione del creditore). Solo una volta eseguita l'offerta e determinata la mora del creditore, il debitore potrà liberarsi dall'obbligazione eseguendo il deposito della cosa oggetto del debito oppure, ove si tratti di cose deteriorabili o la cui custodia importi spese gravose, previa autorizzazione dell'Autorità Giudiziaria, vendendole nei modi stabiliti per le cose pignorate, sempre con l'assistenza dell'ufficiale giudiziario. In caso di immobile, sarà nominato un sequestratario. BGa Studio Legale Civile, Canonico, Famiglia, Commerciale, Lavoro e Tributario
...Cogito torna sabato 25 ottobre... Anno XXI - numero 356 - Sabato 11 ottobre 2014
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