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›› Lettere al direttore

La riscossa della "minuzzaglia" Non possiamo comprendere appieno il forte disagio sociale che vivono numerose famiglie del Mezzoggiorno se non lo contestualizziamo nel fenomeno mondiale chiamato “globalizzazione”. Essa rappresenta l'apertura a tutti i soggetti mondiali di un unico mercato ove merci e capitali hanno spazio libero. In tale contesto le aziende dei mercati emergenti, quali Cina, India, Brasile, Corea del Sud, caratterizzate da forti produzioni e bassi salari hanno monopolizzato il mercato mondiale, determinando la chiusura di numerose imprese in Europa e in Usa non potendo essere concorrenziali. Il fragile tessuto economico delle regioni meridionali già costretto a cimentarsi con difficoltà, quali la scarsità di finanziamenti e la pressione del malaffare, è di fatto crollato. I freddi numeri delle statistiche nè sottolineano gli effetti rilevando: 1) disoccupazione giovanile che sfiora il 50%; 2) il doppio dei nuclei familiari in povertà relativa rispetto al nord Italia; 3) i 3/4 dei nuclei familiari con povertà assoluta risiedono nel mezzoggiorno d'Italia; 4) alto tasso di abbandoni scolastici e basso tasso di laureati; A ciò va associato, inoltre, un difficile accesso alle cure sanitarie specialmente per le persone a basso reddito e la scarsità di servizi alla persona, stante le perenni difficoltà economiche de-

gli enti locali. Il panorama che presentano i nostri comuni a Nord di Napoli è caratterizzato da un fortissimo disagio economico e sociale che investe moltissimi nuclei familiari. A ciò va aggiunto un ulteriore disagio derivato dalla scarsa integrazione degli extracomunitari che risiedono nei nostri comuni e per lo più molto giovani. E' sulle risposte concrete da attuare che si misurerà la nostra classe dirigente. Il compianto grande sociologo tedesco Zygmunt Bauman affermava che viviamo in una società liquida ove i valori sono liquidi e nessuno si fa carico di assumere decisioni ivi compreso lo Stato. Metteva in guardia da adottare soluzioni che si ispirassero al passato ritenuto idealmenten efficace rispetto ad un futuro ritenuto buio, incerto e privo di soluzioni. Invece là vanno trovate le soluzioni coinvolgendo le migliori energie giovanili e delle realtà territoriali che offrono prospettive. Papa Francesco intervenendo varie volte sui problemi

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delle nostre società ha indicato delle vie da percorrere, sottolineando l'importanza della solidarietà, della fratellanza, dell'agire comune. Di coinvolgere tutti i soggetti che hanno a cuore la rimozione delle sofferenze dei poveri, degli emarginati, degli immigrati abbandonati a sè stessi, degli anziani soli, dei disabili senza assistenza e dei numerosi giovani privi di prospettive e di un futuro. Chi devono essere i soggetti interessati? Tutti quelli che animano la scena locale, comune, scuole, parrocchie, volontariato. A loro sta il compito di alleviare il disagio e dare prospettive a quelli che la società definisce, secondo papa Francesco “scarti” dell'umanità. Traslando il concetto di scarto nella cucina povera meridionale si utilizzavano tutti gli scarti della pasta detti “minuzzaglia” e cuocendola preferibilmente con i fagioli ottenevano un piatto prelibato. Anche noi dando voce e aiuto agli “scarti” umani possiamo concorrere alla loro riscossa. Angelo Della Corte, sociologo

Grazie al Filangieri di Frattamaggiore L'anno scolastico 2016/2017 non è stato un anno iniziato nel migliore dei modi per noi studenti del corso per adulti presso l’Istituto “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Afragola. Infatti, il corso è stato chiuso dopo solo due mesi dall’inizio delle lezioni, per motivi non ancora del tutto chiari per noi studenti. Ma come dice il detto: “Non tutti i mali vengono per nuocere”. Dopo che il preside dell’Istituto Dalla Chiesa ci ha messo fuori, abbiamo trovato accoglienza presso l’Istituto “Gaetano Filangieri” di Frattamaggiore. Grazie alla sensibilità e alla disponi-

bilità della dirigente, professoressa Giuseppina Cafasso, e al responsabile del corso di istruzione per adulti, il professore Giovanni Romano, siamo riusciti a terminare il nostro percorso di studio anche quest’anno. Noi, ormai studenti del V° anno di Economia aziendale del Gaetano Filangieri, vogliamo esprimere il nostro grazie alla dirigente Giuseppina Cafasso, al responsabile del corso, il professore Giovanni Romano, unitamente a tutti i docenti che ci hanno accolto e saputo apprezzare per la nostra voglia di migliorare sia umanamente che culturalmente. Grazie Isis “Gaetano Filangieri”. Non vediamo l'ora di iniziare il prossimo anno. Classe III° ASb

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L’EDITORIALE ‹‹

Riaccendiamo i riflettori sulla Terra dei fuochi Quel che temevamo è successo. I riflettori sulla Terra dei fuochi si sono ormai spenti da tempo e tutto scorre nell’indifferenza, dopo l’abbuffata degli anni scorsi quando tutti i media, all’improvviso, scoprirono quello che in queste zone, anche attraverso le colonne di questo giornale, denunciavamo da anni. E a dimostrare il calo di attenzione, ci sono anche la perdurante mancanza di dati certi e il fatto che la poltrona del Commissario istituito per coordinare i vari interventi messi in campo sia diventata un posto dove restare seduti giusto il tempo di ricevere un altro incarico e andare via. E’ di questi giorni, infatti, un ulteriore cambio che, di certo, non favorisce quel necessario lavoro di verifica dei timori di chi vive in queste zone e di bonifica delle aree rivelatesi realmente inquinate. E allora, nell’incertezza, hanno gioco facile i catastrofisti, quelli che pensano che siamo ormai un popolo senza futuro, anche se la “profezia” del pentito di camorra, Carmine Schiavone, che ci voleva tutti morti non s’è verificata; ma hanno gioco facile anche i “negazionisti”, quelli che arrivano a negare del tutto l’esistenza della Terra dei fuochi, intesa come quell’insieme di comuni in cui i livelli di inquinamento sono più alti per i continui roghi di rifiuti e alcune campagne sono state avvelenate dalla spazzatura, spesso di tipo industriale, sepolta sotto il terreno. Gli unici a non avere gioco facile, anzi, a soccombere sono quelli che, al di là del clamore, vogliono chiarezza e verità. Finché non avremo dati certi, a cominciare da un registro dei tumori aggiornato e ponderato, chi prende a pretesto ogni morto di cancro per descrivere questi territori come zone senza speranza avrà vita facile. Così come avrà vita facile chi tenterà di negare del tutto l’inquinamento esistente prendendo a esempio quei terreni che vengono sequestrati e poi dissequestrati quando indagini più approfondite fanno emergere che non c’era un inquinamento tale da renderli improduttivi o pericolosi. La grande mobilitazione di popolo e dei media degli scorsi anni ha avuto il merito di accendere i riflettori, ma quei riflettori vanno tenuti accesi ancora. E devono essere puntati su quelle Istituzioni che si sono assunte l’onere di provare l’esistenza e la consistenza della Terra dei fuochi. Solo così si potrà fare quella chiarezza necessaria a ridare serenità a centinaia di migliaia di persone che vivono nella vastissima area tra Napoli e Caserta.

Giovedì 30 novembre de Magistris ad Afragola Arriva ad Afragola il sindaco di Napoli e della Città metropolitana di Napoli, Luigi de Magistris. L’ex pm parteciperà a un incontro con la città e l’area a Nord di Napoli giovedì 30 novembre alle 18 nell’Arancia blu in via Dario Fiore. Al dibattito, moderato dal direttore di Cogito, Antonio Iazzetta, parteciperanno Elpidio Capasso, consigliere metropolitano e delegato alle partecipate, e Salvatore Iavarone, in rappresentanza della lista civica Afragola VIVA.

Dibattito su tutela, diritti e pari opportunità per le donne Anche quest’anno, a ridosso del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, sono state promosse diverse iniziative. Nell’area a Nord di Napoli e, in particolare, a Frattamaggiore a promuovere un dibattito sul tema “Donna, tutela, diritti e pari opportunità” è stato il Movimento italiano casalinghe. Nella sala consiliare del Comune di Frattamaggiore, in piazza Umberto I, giovedì 23 novembre, a partire dalle 17, dopo i saluti introduttivi del sindaco, Marco Antonio Del Prete, ci saranno relazioni della vice sindaco, Pina Maisto, assessore alle pari opportunità, Fulvia Marchese, psicologa del centro antiviolenza LiberaMente, Rossella Ianniciello, sociologa dell’Ufficio di piano dell’Ambito N17, Anna Rega, avvocato matrimonialista, e Giuseppe Salomone, dirigente generale della polizia in quiescenza. A moderare gli interventi Silvana Interino, vice presidente nazionale Moica.

L’abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose (Esopo) EDITORE

L’abitudine rende sopportabili anche (Esopo) Editrice Cogito srl le cose spaventose Fotoreporter: di Mario e Carlo Cerbone Direttore Antonio Iazzetta

QUINDICINALE DI ATTUALITÀ, POLITICA, ECONOMIA E COSTUME Autoriz. del Tribunale di Napoli n. 4513 del 18 Marzo 1994

fondato da Natale Cerbone è realizzato da

Collaboratori

Angelica Argentiere, Antonio Boccellino, Antonio Cerbone, Angela Finestra, Pasquale Porzio, Antonio Fioretto, Carmela Garofalo, Simona Granato, Cinzia Lanzano, Claudia Perrotta, Floriana Stile, Teresa Turino, Linda Scuotto, Giuseppe Eboli.

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Nando Porzio - Frattamaggiore

Redazione: Via S.Antonio da Padova, 9 Cardito (Na) - Tel. /Fax 081.8354357 e-mail: redazione.cogito@libero.it Stampa: Editrice Cerbone srl e-mail: info@editricecerbone.it tel. 081.8354357 Cogito • 3


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›› PRIMO PIANO

Protesta al San Giovanni di Dio di Frattamaggiore

Un ospedale di frontiera L’introduzione del triage per il pronto soccorso aumenta i problemi per la carenza di personale. Restano sul tappeto anche i problemi per la sicurezza. E si aspetta ancora la rianimazione di Pasquale Porzio ’ospedale San Giovanni di Dio è l’unico presidio ospedaliero per centinaia di migliaia di persone che vivono nell’area a Nord di Napoli, quella al confine tra la provincia napoletana e quella casertana; ed è anche l’unico pronto soccorso disponibile. Volendo restare solo all’area coperta da Cogito, il nosocomio frattese è quello di riferimento per Frattamaggiore, Frattaminore, Crispano, Cardito e Caivano. Solo Afragola e Casalnuovo lo usano di meno, come pronto soccorso, perché hanno l’alternativa della Clinica Villa dei fiori di Acerra, ma in molti, anche da questi due comuni, hanLa protesta nei pressi dell’Ospedale di Frattamaggiore no come riferimento l’ospedale frattese sia per le emergenze che per gli ve, anche per la piena atuazione del triage che è partito nei interventi programmati. giorni scorsi rendendo necessario il trasferimento da altri reL’ospedale, in passato, è stato anche al centro di lunghe e co- parti, a cominciare da quelli di chirurgia e pediatria, che, in stose contese giudiziarie tra le Amministrazioni comunali di questo modo, non riescono a garantire la necessaria assistenza Frattamaggiore e Frattaminore che si sono sfidate a colpi di per bambini e persone operate. carte bollate e archivi storici per accaparrarsi il diritto di freGiosuè Di Maro, segretario regionale della Cgil Campania giarsi dell’onore di avere la territorialità dell’ospedale stesso. Sanità, ha sottolineato che la protesta aveva un duplice obietTutto questo dovrebbe far pensare a un ospedale al centro tivo: garantire un ambiente di lavoro migliore agli operatori sadell’attenzione e fornito di tutti i mezzi, umani e materiali, per nitari e servizi migliori per i cittadini pazienti. garantire servizi sanitari efficienti ai potenziali pazienti. Durissime le parole usate contro il presidente della Regione, Ma non è così. Anzi. La situazione del San Giovanni di Dio Vincenzo De Luca, accusato di “annuncite” per aver fatto diè sempre sull’orlo del collasso, come dimostrano le proteste dei verse promesse a cui non ha fatto seguire fatti concreti. giorni scorsi che hanno portato i dipendenti a protestare per In molti, tra cui Bruno Di Giacomo, coordinatore aziendachiedere maggiore attenzione almeno per il pronto soccorso le Asl Napoli 2 Nord, hanno ricordato le parole di De Luca che, tra l’altro, aspetta da anni ormai l’apertura del reparto di che, intervenendo alla riapertura del pronto soccorso, chiuso rianimazione. Una mancanza inaccettabile per un ospedale che dopo un allagamento, aveva garantito l’apertura del reparto di ospita anche un pronto soccorso. rianimazione nel giro di un paio di mesi. Di mesi ne sono pasA promuovere la protesta, nei pressi dell’ingresso dell’ospe- sati molti di più e il reparto è ancora chiuso. Anche se lo stesdale, il comparto Sanità funzione pubblica della Cgil che ha so Di Maro ha riconosciuto la voglia di impegnarsi del presievidenziato soprattutto i ritardi per l’apertura del reparto di dente De Luca. rianimazione, oltre che quelli legati alla mancanza di sicurezza Bruno Di Giacomo, ha messo in luce anche la difficoltà nel nel pronto soccorso e i disagi legati alla mancanza di persona- garantire i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) agli utenti delle. Una mancanza di personale che porta conseguenze, negati- l’ospedale a causa dell’ormai cronica mancanza di personale. E

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PRIMO PIANO‹ la carenza di personale crea ancora più problemi ora che è stato introdotto il sistema del triage per la gestione dei pazienti sulla base della gravità delle loro condizioni. Questo strumento di assegnazione di codici per l’accesso al pronto soccorso però, pur se rappresenta un importante passo in avanti,nella gestione ottimale del servizio, però, non può essere gestito al meglio con la mancanza di personale esistente. Questa grande quantità di problemi ricade ovviamente anche nella gestione organizzativa e crea uno stato di agitazione tra i lavoratori che svolgono i loro incarichi in un clima teso e sempre pronto a “scoppiare”. Filtra infatti insoddisfazione tra i medici del pronto soccorso, un’insoddisfazione che va al di là della manifestazione di protesta dei giorni scorsi. Bensì sia stato fatto un bel passo avanti con la realizzazione del pronto soccorso informatico, che rende possibile il confronto con l’ente ospedaliero tramite smartphone o computer, è evidente l’inciviltà di alcune persone che affluiscono al pronto soccorso che non si immedesimano nella logica dei codici. Infatti i cittadini, che si lamentano e alzano la voce continuamente, non riescono a capire che, per banalità, a volte anche troppo futili, possono rivolgersi ai loro medici curanti senza affollare inutilmente il pronto soccorso che dovrebbe garantire l’assistenza solo a casi realmente gravi e bisognosi di assistenza ospedaliera. I medici di base, spesso, al di là dell’orario di studio, lasciano i cittadini abbandonati a sé stessi e questi inevitabilmente, anche per sciocchezze, fanno ricorso al pronto soccorso, luogo a cui fanno riferimento anche le guardie mediche, pigre e allo stesso tempo furbe. Un caso a parte poi è rappresentato da quelle persone che lamentando patologie strane e cercano di non pagare il ticket o di saltare le liste d’attese, magari per ottenere prestazioni che dovrebbero richiedere a un normale centro di analisi o diagnostica. Un discorso a parte poi merita la questione sicurezza, soprattutto considerando che l’ospedale è un riferimento per quartieri difficili, a cominciare dal parco verde di Caivano, come dimostra il recente episodio che ha visto l’arrivo in ospedale di un uomo crivellato di colpi, con la macchina rimasta in sosta per ore in attesa dei rilievi delle forze dell’ordine e della Magistratura. Ma questo è un caso limite, mentre i problemi

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maggiori sono quelli quotidiani con continue discussioni e aggressoni da parte di chi non capisce il meccanismo di accesso al pronto soccorso e ricorre alla violenza verbale e, in qualche caso, fisica. C’è chi propone il ritorno del drappello di polizia, tolto qualche anno fa, ma questa proposta si scontra con altre carenze di personale, quelle delle forze dell’ordine. Insomma alle molteplici divergenze interne all’ospedale concorrono anche problemi maggiori derivati dall’esterno, che di certo non aiutano la risoluzione di una situazione già complicata di suo. In quest’ottica, va dunque aiutato l’ospedale attraverso un atteggiamento più cauto e in linea con le nuove regole di accesso al pronto soccorso, il triage, ma allo stesso tempo devono esser apportati interventi mirati e finalizzati al miglioramento dell’intero corpo ospedaliero. Noi apriamo, con questo numero, una finestra sull’ospedale di Frattamaggiore, con l’obiettivo di un monitoraggio continuo per tutelarne l’efficacia e la stessa esistenza visto che è notizia di pochi giorni dell’ultimazione di un nuovo piano ospedaliero campano preparato dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, in qualità di Commissario straordinario per la sanità. Un piano ospedaliero che, al momento, nessuno conosce nei dettagli tanto che non sono mancate le polemiche e le accuse di aver accentrato decisioni così importanti nelle mani di una sola persona. Staremo a vedere se il nuovo piano regionale sanitario ha previsto cambiamenti sostanziali per l’ospedale frattese.

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›› POLITICA

Intervista a Massimo Pellicca

“Non ho mai avuto meno di 13 Consiglieri a favore” Il sindaco di Casalnuovo: “L’anatra zoppa non ha limitato la mia azione amministrativa”. “L’ambiente e la legalità continuano a essere due delle priorità della nostra Amministrazione” di Antonio Iazzetta iamo ormai a metà del mandato da sindaco di Massimo Pel- brutto episodio, quello del proiettile recapitato allo stesso Nappi. liccia, eletto primo cittadino di Casalnuovo nel 2015, ma Sfiduciarlo non equivale a lasciarlo solo in un momento particosenza avere la maggioranza dei Consiglieri comunali perché lare? le liste che sostenevano il sindaco uscente, Antonio Peluso, conqui“Guardi, come semplice cittadino e come Sindaco non ho fatto manstarono la maggioranza dei seggi già al primo turno. Inevitabile care e non farò mancare la mia solidarietà a Nappi, ma non portare in quindi cominciare la chiacchierata di metà mandato con una con- Consiglio e non votare quella proposta di dimissioni non avrebbe camsiderazione sulle difficoltà ad amministrare senza aver conquistato il biato le cose e, in qualche modo, avrebbe rappresentato quasi una resa premio di maggioranza. di fronte alla violenza”. “Da quando sono Sindaco non ho mai avuto meno di 13 ConsiglieE ora, chi sarà il nuovo Presidente del Consiglio? C’è già un acri a favore in Consiglio comunale e, in molti casi, i voti favorevoli so- cordo? no anche aumentati fino ad arrivare all’unanimità per alcuni provve“No, valuteremo insieme. E spero in un’ampia convergenza in Condimenti”. siglio comunale. In ogni caso, il vice presidente, Gaetano De Maria, E come è riuscito a ottenere con la sfiducia al Presidente, ha il questo risultato? potere di portare avanti i lavori del “Mettendo al primo posto della Consiglio in piena legittimità”. mia azione amministrativa il bene Potrebbe essere proprio il vice della città e richiamando il senso presidente De Maria a succedere di responsabilità dei Consiglieri coa Nappi? munali di fronte ai problemi della “Potrebbe, ma non è l’unico nocittà”. me sul tavolo. Ripeto vedremo nei Guardando i problemi di prossimi giorni, senza fretta, ma maggioranza di molti primi citcon l’obiettivo di raggiungere un actadini della provincia a Nord di cordo che coinvolga quanti più Napoli, quindi, verrebbe da dire Consiglieri possibili”. che forse è meglio non avere la Cominciamo con i temi della maggioranza dei Consiglieri a campagna elettorale per capire favore sin dall’inizio? Così si può cosa è riuscito a realizzare. A procambiare la maggioranza a seposito, continua a rinunciare alconda dei provvedimenti che si l’indennità da Sindaco? vogliono approvare? “Certo, i soldi risparmiati conti“No, non dico questo. Anche nuano ad andare in un fondo che perché molte cose le avrei potute fadestiniamo poi ad attività sociali, re in maniera più spedita se non per aiutare famiglie in difficoltà”. Massimo Pelliccia fossi stato eletto senza una maggioMa rinunciare allo stipendio, ranza, con la cosìddetta “anatra zoppa”. Ripeto, ho chiarito sin dall’i- seguendo l’esempio lanciato dal Movimento Cinque Stelle, non nizio del mio mandato, ma anche nella campagna elettorale tra il pri- può essere un modo per dare la sensazione che a occuparsi di pomo e il secondo turno, che mettevo al centro gli interessi della città e non litica debbano essere solo ricchi e novelli San Francesco, pronti a accettavo compromessi, ma piena collaborazione da parte di tutto il sacrificare tempo e soldi per la collettività? Consiglio comunale. Anche se da parte di un pezzo di opposizione non “Condivido la sua perplessità, ma nel mio caso ho deciso di regalare ho trovato quella collaborazione che auspicavo e che continuo a cerca- cinque anni della mia vita alla mia città. Fortunatamente ho una sire. Pensi, per esempio, che il Sindaco uscente non mi ha mai consegna- tuazione economica e un lavoro che mi permettono di poter rinunciare to i libri contabili come è consuetudine che si faccia quando c’è un pas- all’indennità da Sindaco e a togliere tempo alla mia professione, ma è saggio di testimone”. chiaro che non può essere una regola”. Finora l’equilibrio si basava anche su un accordo con il Pd che In campagna elettorale aveva garantito maggiore attenzione per viene meno con la sfiducia al presidente del Consiglio, Giovanni l’ambiente... Nappi... “Anche su questo stiamo rispettando i programmi, a cominciare dal“La sfiducia era inevitabile perché Nappi aveva abbandonato il suo l’area della Moneta dove, come promesso, abbiamo eliminato il cemenruolo superpartes chiedendo addirittura di tornare al voto, una posi- to programmato dalla precedente Amministrazione, dando più spazio zione politica legittima ma che gli ha fatto perdere quel ruolo super par- al verde e lasciando solo la Casa del volontariato, mentre abbiamo elites che un Presidente del Consiglio dovrebbe avere”. minato quella che doveva essere la Cittadella civica”. La sfiducia, però, è arrivata a distanza di pochi giorni da un Questo però era comunque un progetto della precedente Am-

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P O L I T I C A ‹‹ ministrazione... “Approfitto di questa sua osservazione per chiarire che questa come altre iniziative programmate dalla precedente Amministrazione erano solo nella fase iniziale. Quando ci siamo insediati dovevamo scegliere se tenere le progettazioni, apportando qualche modifica per migliorarle, o cambiare tutto rischiando di perdere i fondi. E abbiamo scelto la prima ipotesi, ma apportando comunque modifiche importanti, per renderli più consoni alla nostra idea di città. E siamo riusciti a non perdere neanche un euro dei fondi del Piu Europa portando a termine tutte le opere, come quelle della riqualificazione del corso o quella di Pa-

getto che preveda o il pagamento degli oneri concessori per le modifiche che vogliono fare alla struttura, che ammontano a meno di un milione di euro, o ricompensare la città con qualche opera compensativa come, giusto per fare un esempio, rendere pubblico il parcheggio circostante abbattendo il muro di cinta”. Un’altra promessa in campagna elettorale era quella delle centraline per il controllo dell’inquinamento che da sempre vede Casalnuovo tra le città più inquinate della provincia di Napoli... “E ci sono. In città ci sono quelle dell’Arpac, mentre nell’isola ecologica abbiamo messo le nostre. Purtroppo, però, l’inquinamento in città continua a essere un problema anche a causa del passaggio degli aerei e su questo stiamo provando ad aprire un confronto con Gesac e le compagnie aeree per verificare qualche modifica alle rotte che riduca le conseguenze negative sulla qualità dell’aria in città”. A proposito di isola ecologica, è stata determinante per migliorare la raccolta differenziata, anche se nelle zone periferiche continuano a esserci rifiuti abbandonati in strada... “Abbiamo raggiunto e superato il 65% di raccolta differenziata a ottobre, ma c’è ancora molto da lavorare anche per quanto riguarda la collaborazione dei cittadini e su questo confido molto nel lavoro del nuovo comandante della polizia municipale, Fulvio Testaverde, esperto proprio in tematiche ambientali”. Casalnuovo continua a essere associata all’abusivismo edilizio,

Palazzo Lancellotti lazzo Lancillotti che sarà riconsegnato alla città nei prossimi giorni nel corso di una manifestazione alla quale parteciperà anche il presidente della Regione, De Luca. E, con la consegna di Palazzo Lancelotti, finalmente Casalnuovo avrà un’aula consiliare perché abbiamo deciso di creare in quel bellissimo edificio il luogo del confronto politico e istituzionale”. L’Exide e il centro Meridiana però sono ancora in stato di completo abbandono... “E’ vero, ma purtroppo abbiamo a che fare con privati e non siamo riusciti a garantire quello che avevamo in mente. Ma stiamo lavorando anche per restituire quelle aree della città”. In che modo? “Per l’area Exide, il consorzio Csi, proprietario dell’area, ci ha pre-

Il passaggio degli aerei aumenta l’inquinamento in città sentato un progetto di riconversione sul quale si lavorerà e ci si confronterà, nelle sedi istituzionali, nelle prossime settimane. L’obiettivo è quello di riqualificare quell’area creando occasioni di lavoro”. E per il centro Meridiana? “In quel caso, abbiamo chiesto ai proprietari di presentarci un proAnno XXIV - numero 410 - Sabato 18 Novembre 2017

Ancora lontana la soluzione per il centro Meridiana anche se sono passati ormai dieci anni dalla scoperta del parco abusivo che portò poi allo scioglimento del Consiglio comunale per condizionamento della camorra... “Sì. E siamo impegnati ogni giorno contro l’abusivismo. Abbiamo già fatto un abbattimento e in questi giorni ne abbiamo fatto un altro in via Gaudiosi prima di andare in via Vecchiullo dove l’area è ormai stata affidata a Libera e a un’associazione che ricorda i tre operai della Russo uccisi da innocenti perché scambiati per affiliati ai clan. E’ stata una giornata importante in cui abbiamo ribadito l’impegno dell’Amministrazione comunale contro l’abusivismo e l’abbiamo fatto insieme ai rappresentanti di Libera e al consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che partecipò anche agli abbattimenti in qualità di assessore provinciale. Abbiamo anche fatto un censimento degli immobili abusivi presenti sul territorio comunale, caso unico in Campania credo, per riportare la piena legalità”. Ma non si può pensare di abbattere tutto, anche perché i costi per gli abbattimenti ricadono sulle casse comunali... “Infatti, noi pensiamo che le varie proposte in discussione, in Regione e in Parlamento, siano tutte valide, purché si trovino soluzioni che permettano di ristabilire la legalità senza incidere eccessivamente sulle casse comunali”. Cogito • 7


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CRONACA ‹‹

Ancora un cambio per la gestione degli interventi in Terra dei fuochi

Un altro commissario Gerlando Iorio succede a Michele Campanaro diventato Prefetto di Ferrara. Intanto arrivano dati poco incoraggianti sui tumori, ma sono ancora incompleti di Antonio Cerbone uovo cambio sulla poltrona di Commissario per la Terra dei fuochi che continua a non avere quella stabilità necessaria per fare definitivamente chiarezza sulla questione e per avviare le bonifiche. Ora, a sedere su quella poltrona, è stato chiamato Gerlando Iorio che va a succedere a Michele Campanaro passato al vertice della Prefettura di Ferrara. Iorio, laureato in Giurisprudenza, è già stato Commissario straordinario nei Comuni di Morano sul Po e S.Salvatore Monferrato nell’Alessandrino, e in diversi Comuni campani tra cui San Prisco, Striano, S.Maria a Vico, Trentola Ducenta e Orta di Atella. E’ stato anche Presidente della Commissione d’accesso a Marcianise, Castel Volturno e Orta di Atella e Commissario straordinario del Consorzio CE/4 per la gestione dei rifiuti. Le dimissioni di Campanaro erano state accolte da dichiarazioni polemiche da parte di molti rappresentanti istituzionali e politici. E anche il sindaco di Afragola, Mimmo Tuccillo, non aveva fatto mancare la sua presa di posizione in qualità di Presidente dell’Anci Campania. “Nell’esprimere l’apprezzamento per il lavoro svolto in questi mesi dal prefetto Michele Campanaro e nel rivolgere a lui gli auguri di buon lavoro nel nuovo e impegnativo incarico alla prefettura di Ferrara, non posso non manifestare anche la mia più viva preoccupazione per il lavoro della cabina di regia della Terra dei Fuochi, privata dopo solo otto mesi del suo coordinatore” ha scritto in un comunicato il presidente di Anci Campania, Domenico Tuccillo. “Auspico – ha continuato Tuccillo - che il Governo proceda con la massima tempestività alla nomina del sostituto del prefetto Campanaro per dare continuità a un lavoro che si è svolto, finora, in modo proficuo e positivo, ma che è atteso da nuove e decisive sfide. Terra dei Fuochi non può più attendere, non sono più consentite lentezze e sottovalutazioni: Anci Campania e i sindaci di quei territori chiedono a Governo e Regione di fare subito la propria parte”. La nomina del successore nel giro di pochi giorni ha stroncato sul nascere le polemiche, ma resta il timore che anche questo nuovo Commissario resti al suo posto per poco tempo. Intanto arrivano brutte notizie dalla Commissione igiene e sanità del Senato, che, nella relazione finale dell’indagine conoscitiva sull’Inquinamento ambientale ed effetti sull’incidenza dei tumori, delle malformazioni fetoneonatali ed epigenetica, certifica che nei comuni della Terra dei fuochi ci si ammala di più di tumore e si muore di più e i dati disponibili non danno una fotografia reale perché poche persone hanno aderito agli screening per accertare le patologie più gravi. Molto meno che nel resto d’Italia, dove già i dati sono insoddisfacenti. Il documento è frutto del lavoro di tre anni, un lavoro av-

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viato per fare il punto sull’emergenza ambientale e sanitaria nel territorio campano tra le province di Napoli e Caserta, e in particolare nel quadrilatero tra il Litorale domitio, l’Agro aversano-atellano, l’Agro acerrano-nolano e il Vesuviano e la città di Napoli. Si tratta di novanta comuni dove “la popolazione è stata sottoposta nel corso degli anni all’effetto combinato di diversi fattori di inquinamento ambientale che, combinato agli stili di vita, hanno provocato un aumento della suscettibilità alle malattie cronico-degenerative”.

Per il senatore Lucio Romano, relatore dello studio, “in questo territorio, l’aumento della mortalità complessiva per cause riconducibili a tumori è nettamente più elevato rispetto a tutte la altre regioni del Mezzogiorno”. Non sospetti, quindi, ma “l’evidenzia scientifica dei riscontri ottenuti » che «conferma un trend allarmante”. “In provincia di Napoli – si legge nella relazione – il tasso complessivo di mortalità oncologica è più alto per tutti i tumori rilevati nell’area, sia rispetto al dato nazionale sia rispetto a quello del Sud. In particolare sulla mortalità pesano i maggiori tassi di incidenza dei tumori del polmone e del fegato, entrambi a cattiva prognosi”. I dati sono comunque parziali, perché, come detto, lo screening per alcune patologie non ha avuto molte adesioni, come confermato nella stessa relazione: “L’efficacia del programma di screening è tanto maggiore quanto più elevata è l’adesione all’invito. Il dato 2015 per l’Italia non è del tutto soddisfacente: complessivamente ha aderito soltanto il 43% degli invitati, con un gradiente geografico che vede un valore più elevato al Nord (53%) e risultati insoddisfacenti per i programmi al Centro (36%) e del Sud (25%)”. E i dati campani sono davvero poco incoraggianti perché “le adesioni agli screening, con i dati riferiti al 2016, sono state decisamente basse: mammella 16,04% ad eccezione dell’Asl Caserta con il 65,48%, cervice uterina 16,17%, colon-retto 7,7%. È necessario e urgente procedere ad una riformulazione del programma screening”. Cogito • 9


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›› POLITICA

Il sindaco di Frattaminore si è dimesso

Dimissioni vere o per finta?

Bencivenga, stanco delle pressioni di alcuni Consiglieri, ha deciso di dimettersi da primo cittadino. Alcuni cittadini sono scesi in strada per chiedergli di ripensarci. E ha tempo fino a lunedì per farlo di Antonio Cerbone he il clima nella maggioranza che sostiene Bencivenga non fosse coesa e non mancassero motivi di frizione era cosa nota, ma in pochi si aspettavano le dimissioni del primo cittadino che, comunque, paiono le classiche dimissioni date per incutere timore ma destinate a essere ritirate nei termini previsti dalla legge. Nel ripercorrere le vicende degli ultimi giorni, non si può partire da quella che è una vera e propria lettera aperta alla città con la quale il sindaco, Giuseppe Bencivenga, ha spiegato i motivi delle dimissioni: “Ho deciso di protocollare le mie dimissioni da Sindaco, un atto di responsabilità verso i cittadini che mi hanno eletto. La trasparenza, nei confronti della città, è la caratteristica fondamentale della mia sindacatura, e non intendo nascondere le difficoltà politiche del momento. Nonostante i numerosi risultati che l’Amministrazione sta ottenendo, e la serenità che è ritornata nelle stanze del Comune, esistono e vanno chiarite una serie di frizioni interne alla maggioranza sulle quali non intendo più soprassedere. Il mandato elettorale è stato chiaro, sono stato eletto al governo della città non per badare ai mal di pancia continui di qualche Consigliere comunale, né per dare risposte ad esigenze personalistiche. Ho cercato concretamente di cambiare la città di Frattaminore lavorando giorno e notte per i miei concittadini. L’attaccamento alla poltrona non l’ho mai ritenuto una cosa prioritaria e questa scelta seppur dolorosa è per il bene della nostra amata città. Voglio guardare negli occhi i miei concittadini, che da sempre mi sostengono e mi sono accanto nel vivere quotidiano, e far sapere loro che le mie dimissioni sono un atto d’amore verso la città, se sono sindaco lo devo soprattutto a loro, che mi hanno scelto affidandomi il futuro della loro comunità. Non accetterò veti, ho deciso di prestare il mio servizio a favore della comunità derogando agli impegni privati. Lo spirito di sacrificio sarà sempre guidato dalla volontà di adoperarmi per il bene dei miei concittadini. La mia comunità resta il faro di ogni decisione, amministrativa e politica”. Alla lettera è poi seguita anche una manifestazione a sostegno del Sindaco alla quale ha partecipato anche lo stesso Benciven-

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ga. Ma, nel corso della manifestazione, alla quale erano presenti qualche decina di persone, non ha fatto altro che confermare quanto scritto nella lettera senza lasciar trapelare se ritirava o meno le dimissioni. La sensazione, come anticipato, è che le dimissioni alla fine saranno ritirate e Bencivenga continuerà a restare al suo posto, accogliendo solo in parte quelle richieste arrivate dai Consiglieri comunali che chiedevano l’azzeramento completo della Giunta. Più facile prevedere invece che ci sia un rimpasto, con il cambio di un paio di Assessori con l’obiettivo di rilanciare un’azione amministrativa che risente dei contrasti interni alla maggioranza. Probabile che il Sindaco decida di chiedere proprio a qualche Consigliere comunale di dimettersi per entrare in Giunta in modo da liberare anche qualche posto in Consi-

glio comunale per i non eletti, magari proprio tra gli Assessori destinati a lasciare la poltrona. Staremo a vedere, nei prossimi giorni, cosa accadrà. Non è escluso che mentre leggete questo articolo si sia già arrivati a una soluzione visto che il Sindaco ha tempo fino a lunedì 27 novembre per ritirare le dimissioni e si sta lavorando per non arrivare a quella data per ritirare le dimissioni.

Gravi offese all’assessore Lettera E il progetto con i migranti va a rilento per il clima ostile Negli ultimi giorni, Frattaminore è salita agli onori della cronaca per un brutto episodio di violenza verbale nei confronti dell’assessore Antonella Lettera a cui il sindaco, Bencivenga, ha affidato la delega all’identità oltre che confermarle quelle alla cultura e istruzione. Un brutto episodio legato, tra l’altro, alle polemiche nate dopo che il Comune ha deciso di partecipare a un progetto, in collaborazione con la Prefettura, per l’impiego di immigrati in lavori di pubblica utilità. Nei commenti apparsi sul web sotto un’intervista a un Consigliere comunale d’opposizione, infatti, un frattami10 • C o g i t o

norese, riferendosi all’assessore Lettera, ha scritto: “Riguardo ai migranti presi a lavorare spero che uno di loro ti faccia la festa e a te piacerebbe pure visto come stai messa”. Un commento violento e squallido che ha scatenato reazioni indignate da tutta Italia e lo stesso autore poi s’è scusato per le parole usate. Per quanto riguarda il progetto, poi, al momento vede impegnati solo 5 lavoratori, nonostante fosse previsto l’impiego di un gruppo più numeroso. Molti avrebbero rinunciato per l’aria tesa che accompagnava il loro lavoro. Una brutta vicenda sulla quale proveremo a fare chiarezza. Anno XXIV - numero 410 - Sabato 18 Novembre 2017


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CRONACA ‹‹

Problemi per la consegna della posta del Comune a Frattaminore

Sperando che il postino bussi due volte La ditta che s’è aggiudicato il servizio postale comunale ha la sede a Santa Maria Capua Vetere. E, in mancanza di un accordo, il cittadino assente deve fare 27 km per ritirare la corrispondenza di Angelica Argentiere hi si occupa della stesura di un bando pubblico spesso non si rende conto che ciò che deve garantire è un servizio ai cittadini, nei costi sostenibili per quell'Amministrazione. Ma in un'epoca di spending review, in cui il punteggio per l’offerta economica supera quasi sempre quello per l'offerta tecnica, non sempre si considera prima di tutto il servizio reso alla cittadinanza. E su questi criteri sono ormai uniformati sia i dirigenti che i politici chiamati a ricoprire ruoli istituzionali. E' quello che è successo a Frattaminore con i servizi postali del Comune. La società risultata vincitrice del bando ha sede a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, con distanza da Frattaminore di circa 27,6 km. Ciò detto, se alla consegna della posta inviata dal Comune, un cittadino non si trova in casa, la giacenza sarà a Santa Maria Capua Vetere, quindi si dovrebbe andare lì a ritirare la posta, anche se, come sta accadendo nella maggior parte dei casi, si chiama la società per ripianificare un appuntamento di consegna, sperando di poter poi realmente restare in casa nel giorno concordato con la ditta che s’è aggiudicata il servizio. Ma perché accadono queste illogicità? Perché il punteggio per l'offerta economica supera quello per l'offerta tecnica quasi sistematicamente. Senza tener conto, in molti casi, dei costi reali. Per restare nel tema del servizio postale del Comune di Frattaminore, si è scelta la società che garantisce il prezzo più basso per quel servizio postale, ma in caso di spedizione in aree che non sono di competenza di quella società, la postalizzazione avviene tramite il circuito di Poste italiane e i costi cambiano. Giusto per fare un esempio, se la ditta offre il servizio a 1 euro, risultato come il prezzo più basso, sarà 1 euro solo per i luoghi di competenza di quella società e agenzia, altrimenti si passa al circuito di Poste italiane e siamo intorno ai 6 euro per una spedizione. E quel costo va ad aggiungersi a quello preventivato in sede di assegnazione della gara. Questo imporrebbe quindi che la valutazione debba essere complessiva di tutti quegli elementi rivolti alla sostenibilità economica ma in primis a garantire il miglior servizio per il cittadino. Sulla questione è intervenuto anche il Consiglio di Stato che, con la sentenza numero 1530 del 3 aprile 2017, si è pronunciato sul rapporto tra offerta economica e offerta tecnica e l'attenzione si è concentrata sul fatto che la possibile individuazione dell'elemento di confusione presuppone una valutazione reale e complessiva degli elementi dell’offerta tecnica, elementi che devono far sì che possa essere integralmente individuata l'offerta economica nella sua consistenza o fare in modo che la commissione giudicatrice possa reperire anticipatamente nella stessa, anche solo in via potenziale, i tratti tipici della qualità e della convenienza di quanto offerto. Infatti come si legge da una nota: “Il divieto di commistione non va inteso in senso assoluto, ben potendo nell'offerta tecnica essere inclusi singoli elementi economici che siano resi necessari dagli elementi qualitativi da fornire, purché siano elementi economici che non fanno parte dell'offerta economica, quali i prezzi a base di gara, i prezzi di listini ufficiali, i costi o prezzi di mercato, ovvero

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siano elementi isolati e del tutto marginali dell'offerta economica che non consentano in alcun modo di ricostruire la complessiva offerta economica (cfr. Cons. Stato, V, n. 5181/2015; VI, n. 5890/2014 e n. 5928/2012), o consistano nell’assunzione di costi di prestazioni diverse da quelle apprezzate nell’offerta economica, anche se comunque da rendere a terzi in base al capitolato e re-

A Casalnuovo Visiva, mostra nell’area recuperata dai 5 Stelle Successo per la seconda edizione di Visiva, esposizioni di arti visive,dalla tenutasi in via appaltante Aniello a Casalnuovo, un’areaV,re-n. munerate stazione (cfr. Cons.inStato, cuperata grazie agli attivisti del Movimento Cinque Stelle, a 4226/2016)”. cominciare dal consigliere comunale Christian Cerbone. Nel corso della giornata sono state esposte, gratuitamente,quadri, foto, sculture e libri e ci sono state performance di alcuni writer e una battaglia a suon di rime, la Rap battle. Entusiasta il commento di Cerbone: “È stata una gioia immensa vedere uno spazio, fino a qualche settimana fa nello stato di totale incuria e abbandono, pulsare finalmente di vita. La riqualificazione della piazzetta in via Tommaso Aniello è iniziata, quando, insieme agli attivisti e volontari locali, abbiamo sradicato le prime erbacce, riverniciato i muretti e spazzato via cartacce e bottiglie di plastica, sotto gli occhi stupiti dei locali residenti. Le avevamo restituito decoro, oggi l`abbiamo resa viva nell`unica maniera in cui potevamo, con colore, anima, musica, poesia, con #Visiva. L`idea che avevamo, quando abbiamo pensato per la prima volta a VISIVA, era vivere un momento di condivisione, partecipazione e scoperta ma soprattutto di valorizzazione dei talenti autoctoni. Sono felice di poter affermare che siamo riusciti, per la seconda volta, nel nostro intento e mi auguro possa questa iniziativa ridare in futuro anima a tanti altri angoli dimenticati e oggetto di non-interesse. Grazie a tutti gli artisti intervenuti, grazie agli attivisti, grazie a chi ci ha creduto e continua a crederci. #Visivaiello - Casalnuovo di Napoli.

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›› CRONACA

A breve dovrebbe partire la refezione a Frattamaggiore

Spiragli per la mensa

Dopo le proteste dei genitori, arrivano le rassicurazioni dell’Amministrazione comunale. Ma scoppia la grana della ditta vincitrice che, lo scorso anno, aveva perso l’appalto a Scampia di Angela Finestra iamo nel mese di novembre e ancora non è partito il servizio di mensa scolastica. Comincia così la protesta di Rosario Pugliese, genitore di un bambino che frequenta la scuola dell’infanzia a Frattamaggiore, e rappresentante dei genitori nel Consiglio di istituto del comprensivo Giulio Genoino. Pugliese che è stato colui che ha animato in città il dibattito per dotare il Comune di una Commissione mensa, nei giorni scorsi ha affidato ai social network, in questo caso Facebook, un lungo post in cui ha denunciato tra l’altro come ogni anno sempre gli stessi problemi rallentano l’inizio del servizio mensa con sempre qualche documento mancante per chiudere l'iter di affidamento della gara. Il post condiviso dapprima sul gruppo Facebook “Sei frattese se…” è stato poi commentato e condiviso da svariati genitori. Lo stesso ha poi incalzato il Comune di Frattamaggiore sulla mancanza assoluta di comunicazione alla cittadinanza rimarcando come sia davvero assurdo che nessuno dei politici che reggono l'Amministrazione comunale di Frattamaggiore spieghi con un

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comunicato, un avviso o un tweet le cose come stiano realmente. “Dietro la partenza della mensa scolastica” continua Pugliese nel suo post “girano 1000 bambini, 2000 tra mamme e papà e tantissimi Nonni, costretti in questo periodo a fare delle vere e proprie peripezie per andare a prendere i bimbi a scuola”. Pugliese non si limita ad una analisi superficiale del problema in quanto aggiunge che “il senso di incertezza – dovuto alla mancanza della refezione scolastica - si acuisce ancor di più per tutte quelle donne al momento disoccupate o inoccupate le quali in presenza di questo problema rinunciano a cercare una qualsiasi occupazione; si possono mettere quante donne si vogliano in Giunta o nelle liste, ma le quote rosa si garantiscono quotidianamente perché erogare un servizio non rappresenta solo un atto amministrativo, ma significa far #Muovereunacomunità”. Un Je d’accuse a tutti gli effetti quello di Pugliese che aveva l’obiettivo di smuovere le acque, cercando di dare una decisa accelerata alla questione, sulla quale abbiamo chiesto notizie alla vice

Ed è polemica anche per la riorganizzazione di alcune scuole E’ arrivata fin sotto il municipio di Frattamaggiore la protesta delle mamme degli alunni del I circolo didattico Enrico Fermi. Una delegazione è stata accolta dal Sindaco e dalla vicesindaco che, pur avendo ascoltato e compreso le lamentele, hanno spiegato alle mamme le difficoltà di lasciare la struttura di via Padre Mario Vergara all’Enrico Fermi alla luce del ca-

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lo delle iscrizioni dell'istituto e dei doppi turni del liceo Durante e della necessità di distribuire al meglio gli edifici comunali a disposizione. Non molto convinte e serene le posizioni delle mamme, soprattutto quelle degli alunni disabili che temono una ripercussione sul rendimento scolastico dei propri figli con un cambio della sede scolastica e la necessità di affidarsi a nuovi spazi. Al momento, sembra che, nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale, si pensi a concentrare il Fermi in corso Europa e via Rossini, mentre l'attuale edificio di via Vergara ospiterebbe la centrale del Genoino di via Senatore Pezzullo, con le due sedi nello stesso isolato, considerando anche la struttura di via Milano; nei locali lasciati liberi in via Senatore Pezzullo, infine, dovrebbe andare il liceo Durante che troverebbe una sede definitiva che metterebbe insieme i plessi di via Volta e via Matteotti. a n . a r. Anno XXIV - numero 410 - Sabato 18 Novembre 2017


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C R O N A C A ‹‹ sindaco del Comune di Frattamaggiore, la professoressa Giuseppina Maisto, che ha tra le sue deleghe anche quella della pubblica istruzione oltre che una esperienza di lungo corso, in quanto dirigente scolastico, fino a pochi anni fa, proprio in uno degli istituti cittadini, la Guglielmo Marconi d via Vittorio Emanuele. Pur preferendo non sbilanciarsi su una data precisa, ci ha detto che alla documentazione manca solo il certificato antimafia che, tra l’altro, sarebbe in dirittura d’arrivo. Tutto risolto allora? Nient’affatto! Come un fulmine a ciel sereno, infatti, a turbare nuovamente i genitori ci sarebbe la notizia che il Comune di Frattamaggiore sarebbe in procinto di aggiudicare definitivamente, dopo aver proceduto lo scorso 26 Ottobre 2017, alla cosiddetta proposta di aggiudicazione del servizio di refezione scolastica, in favore della Sirio S.r.l. di Caivano, azienda che purtroppo l’anno scorso è stata oggetto di una revoca del contratto di servizio di refezione scolastica a Napoli, nella Municipalità di Scampia, in quanto il campione di cibo, analizzato a seguito di alcune accertate indisposizioni di alcuni soggetti entrati a contatto con i preparati della suddetta azienda, risultò alterato con elevata concentrazione di batteri (come riporta anche l’edizione on line de Ilmattino.it di giovedì 08 Giugno 2017 n.d.r.). Immediata la presa di posizione del Comitato mensa istituito presso il Comune di Frattamaggiore. Il Comitato, presieduto dalla signora Gina Losco, rappresentante del Consiglio scolastico dell’istituto Guglielmo Marconi, costituisce l’organo di rappre-

sentanza dell'utenza, che consente alle famiglie di essere adeguatamente informate sull'alimentazione che i bambini ricevono nell'ambito scolastico. Il Comitato mensa, di cui fanno parte anche Orsola Della Volpe in rappresentanza dell’istituto Enrico Fermi, Angela Del Prete, in rappresentanza dell’ Istituto Giulio Genoino, e Loredana Del Prete in rappresentanza dell’istituto Giuseppe Mazzini, lo scorso 7 novembre ha incontrato i rappresentanti istituzionali del Comune di Frattamaggiore, tra cui i quali il sindaco, Marco Antonio del Prete, e il suo vice, Giuseppina Maisto, ai quali le rappresentanti hanno espresso tutte le proprie perplessità sulla questione; quello che lamentano le mamme, componenti della Commissione mensa, è come non siano riuscite a ottenere nessuna rassicurazione al riguardo, infatti per tale motivo il giorno seguente i componenti del Comitato hanno protocollato in Comune una richiesta in cui, ripercorrendo le vicende occorse la scorsa primavera alla Sirio, chiedono in ultima istanza di coinvolgere, in ogni decisione di merito, l’Asl Napoli 2 Nord, deputata alla verifica della salubrità e regolarità tecnico-amministrativa del punto di cottura della ditta posto nella disponibilità della commessa in esame (sito, a quanto è dato sapere, in Caivano) dandone notizia, in ogni caso, alla Commissione, riconoscendole in questo modo l’esercizio pieno delle prerogative previste dalla legge. Sul punto relativo al coinvolgimento dell’Asl Napoli 2 Nord, la vicesindaco Maisto ha precisato che “l’Azienda Sanitaria Locale è parte integrante del sistema di controlli, pertanto la stessa Asl predisporrà in modo autonomo la pianificazione dei controlli da effettuare, resta invece chiaro e sicuramente praticabile il coinvolgimento della Commissione stessa”.

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›› CRONACA

Continua la lotta contro la vendita di droga nel Parco verde

Nuova aggressione ai poliziotti Nel rione della ricostruzione di Caivano, i residenti hanno aiutato uno dei fermati a scappare. E, in un’altra operazione, si scopre che neanche i domiciliari avevano fermato uno spacciatore l Parco verde di Caivano è tornato a essere protagonista delle pagine di cronaca nera. Nell’ambito dei servizi di controllo degli agenti del Commissariato di Afragola contro per contrastare lo spaccio di droga all’interno del rione della ricostruzione. Dopo gli ultimi ingenti sequestri di droga, che hanno portato a vari arresti e sequestri, stando a quanto trapela dalle indagini delle forze dell’ordine, i clan che gestiscono lo spaccio di droga sta reclutando nuovi pusher e nuove vedette per continuare il redditizio mercato che ha dato al Parco verde il ruolo di una delle piazze di spaccio più grandi del Sud Italia. Prima di intervenire, i poliziotti si sono appostati per verificare il metodo di lavoro degli spacciatori, scoprendo che si erano organizzati lavorando protetti da portoni in ferro dotati di uno sportellino da cui prendevano i soldi e consegnavano la droga. A controllare che non ci fossero pericoli rappresentati dalle forze dell’ordine, c’erano diverse vedette che facevano anche da “anfitrioni” per i tossicodipendenti che non conoscevano ancora il posto dove andare a rifornirsi. Una volta accertato il sistema di vendita e di controllo del territorio circostanze l’area di spaccio è partita l’operazione che ha portato al fermo di due persone e al sequestro di 102 dosi di droga già confezionate, suddivise in cocaina, eroina e marijuana. Uno dei due spacciatori, dopo aver fatto credere di essersi arreso, ha iniziato a colpire il poliziotto e a urlare, in modo da

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richiamare l’attenzione dei residenti che gli coprivano la fuga, impedendo così l’arresto. Gli agenti hanno arrestato Luigi Pepe, pregiudicato di 42 anni, perché responsabile, in concorso con altra persona attivamente ricercata, del reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. La persona riuscita a fuggire, si è resa responsabile anche del reato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale perché il poliziotto che aveva tentato l’arresto ha riportato lesioni guaribili in 10 giorni. Nell’ambito di un’altra operazione, invece, è stato scoperto che neanche gli arresti domiciliari avevano fermato l’attività di uno spacciatore che vendeva droga in casa, dinanzi ai figli, tre ragazzi di età compresa tra i 10 e i 13 anni. L'uomo, 48 anni, viveva con la famiglia in un appartamento del Parco verde di Caivano trasformato in una specie di fortino con telecamere di sorveglianza poste in ogni angolo per evitare visite indiscrete. Ma gli agenti sono riusciti ad aggirarle e fare irruzione in casa. L'attività di spaccio era in corso mentre i tre ragazzi erano intenti a guardare la televisione. Su un'altra televisione, collocata nella stessa stanza, venivano trasmesse le immagini del sistema di videosorveglianza. Inutile il tentativo dello spacciatore che, alla vista dei poliziotti, ha cercato di disfarsi di un involucro, contenente droga, cercando di lanciarlo dalla finestra dell'appartamento. Tutto inutile, questa volta è stato portato in carcere.

Afragola Parcheggiatore abusivo sequestra un automobilista n automobilista è stato letteralmente U sequestrato nella sua auto ad Afragola da un parcheggiatore abusivo dopo essersi rifiutato di pagarlo. A salvarlo dalle grinfie dell’aggressore alcuni cittadini che hanno assistito alla scena e hanno chiamato il 112. Di fronte al rifiuto del malcapitato, il parcheggiatore abusivo, un quarantenne, è salito nell’abitacolo della vettura dell’automobilista e ha cominciato a strattonarlo. La violenza non s’è fermata neanche quando sono arrivati i Carabinieri, ai 16 • C o g i t o

quali ha rifiutato di fornire le proprie generalità e ha opposto resistenza per tentare di divincolarsi. A quel punto è stato tratto in arresto per tentata estorsione, resistenza a un pubblico ufficiale e rifiuto di indicare la propria identità. “La piaga dei parcheggiatori abusivi non riguarda solo Napoli come denunciamo da tempo e come dimostra quel che è successo ad Afragola dove un automobilista è stato sequestrato nella sua auto perché non voleva cedere alle richieste di pagamento del delinquente di turno” hanno detto il consiglie-

re regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Gianni Simioli de La radiazza, creatori della pagina facebook “Io odio i parcheggiatori abusivi”, per i quali “ormai è evidente che serve un’azione forte come quella dei Carabinieri di Afragola che sono intervenuti “liberando” il malcapitato automobilista, grazie alla segnalazione di alcuni clienti della pasticceria, ma è necessario che non siano azioni sporadiche, ma continue e costanti, magari con il coordinamento della Prefettura che non può continuare a sottovalutare il problema”. Anno XXIV - numero 410 - Sabato 18 Novembre 2017


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CRONACA‹‹

Due denunce per furto aggravato a Frattamaggiore

Nei guai pasticciere e barista

I titolari della Pasticceria Mele e del Bar Imperial “rubavano” la corrente, grazie alle calamite. Le indagini della Guardia di finanza di Afragola hanno scoperto un danno di quasi 40.000 euro ’ finito male il tentativo di usare senza pagare la corrente elettrica. Protagonisti della vicenda, finita con condanne pesanti, i titolari di due bar di Frattamaggiore, uno particolarmente famoso anche per i lavori di pasticceria, a cominciare dalle sfogliatelle. In pratica, stando alle indagini e ai congtrolli della guardia di finanza di Afragola, s’è scoperto che i titolari del Bar Imperial, sulla provinciale Fratta Afragola, e del Bar pasticceria Mele di via Vergara, per anni, hanno usato la corrente senza preocciparsi del contatore che andava avanti perché avevano messo una potente calamita che rallentava il movimento dei contatori stessi. Inevitabili le conseguenze per Vincenzo Mele, 60 anni, titolare dell'omonima pasticceria, e per Antonio Guerra, 23 anni, titolare del bar Imperial. Il primo è stato processato per direttissima presso il Tribunale di Napoli Nord e condannato a 10 mesi di reclusione, con la pena sospesa. Il

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Q u e l l o de l ma gn e t e è u n v e c c h io t r u c c o impie ga t o pe r r a ggir a r e il f o r n it o r e di e n e r gia e l e t t r ic a e pa ga r e me n o e n e r gia di q u e l l a c h e s i è e f f e t t iv a me n t e c o n s u ma t a . A r ic o r r e r e a q u e s t o t r u c c o s o n o s o pr a t t u t t o i t it o l a r i di a t t iv it à c o mme r c ia l i c h e u s a n o mo l t a e n e r gia . E ' s u f f ic ie n t e po s iz io n a r e u n ma gn e t e , o s s ia u n a c a l a mit a , s u l c o n t a t o r e de l l 'e n e r gia e l e t t r ic a e i c o n s u mi r e gis t r a t i s o n o in f e r io r i a q u e l l i r e a l i. Il t r u c c o de l ma gn e t e f u n z io n a a n c h e s u i c o n t a t o r i de l l 'e n e r gia e l e t t r o n ic i a l t e r a n do n e i c o n s u mi, ma , c o me dimo s t r a il c a s o di F r a t t a ma ggio r e , l e c o n s e gu e n z e s o n o gr a v i, a n c h e da l pu n t o di v is t a pe n a l e .

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secondo, invece, è in attesa del giudizio. A scoprire i contatori con il trucco, sono stati i militari della guardia di finanza del gruppo di Afragola, diretto dal maggiore Dario Gravina, nell'ambito dei servizi di controllo finalizzati proprio al contrasto del furto di corrente elettrica. E sia il bar che la pasticceria erano da tempo nel mirino delle fiamme gialle, perchè sospettate di utilizzare energia elettrica in modo illecito. Quando sono arrivati i finanzieri, insieme ai tecnici dell’Enel, le due potenti calamite erano ancora lì a fare il loro “lavoro”, bloccando il conteggio dei watt. E’ toccato ai tecnici dell’Enel calcolare l’entità del furto, calcolando “risparmi” che arrivavano all’89% con un mancato incasso per 31.000 euro per la Pasticceria Mele e 12.000 per il Bar Imperial. Per i titolari delle due attività, colpevoli del furto di corrente elettrica, il pm di turno, inizialmente, aveva previsto l’arresto domiciliare per furto aggravato.

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›› CRONACA

Tragico incidente ferroviario

Ennesima tragedia sui binari

A Casalnuovo: Una studentessa è stata travolta e uccisa dal treno sotto gli occhi del padre. Si invocano misure di sicurezza maggiori, ma a Frattamaggiore scavalcano anche le recinzioni di Angelica Argentiere ncora una volta l’area a Nord di Napoli fa i conti con una tragedia sui binari. Questa volta a piangere una giovane vita è Casalnuovo dove una ragazza è stata travolta da un treno in transito mentre attraversava i binari con il padre che l'aspettava dall'altra parte.

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La stazione di Casalnuovo teatro della tragedia

Gabriel Aiello, il giovanissimo casalnuovese, divenuto attivista ambientale dopo la morte del padre che, su facebook ha scritto: “Quella maledetta stazione con quel maledetto passaggio a livello con facile accesso! C'è bisogno di silenzio, giusto, rispettiamo il dolore. Ma dopo il silenzio c'è bisogno di iniziare a prendere dei provvedimenti. O si riprogetta completamente la zona o si chiude

La barriera creata a Frattamaggiore per impedire l’attraversamento

Una vita spezzata a soli 21 anni per Simola stazione, spero che la politica casalnuovese non na Di Marzo che stava tornando dall'Universi perda in polemiche, non è il caso. Spero che sità dalla facoltà di Ingegneria aerospaziale alquesto evento spiacevole non venga strumentalizzato per andare contro qualcuno, non c'è nessun la Federico II di Napoli. Dopo il dolore per la colpevole, e nemmeno Simona (come alcuni senza morte di una ragazza con i sogni da realizzare, rispetto hanno affermato) perché tutti noi almeno bisogna fermarsi e riflettere e mettere in sicuuna volta abbiamo attraversato quei binari direzza la stazione affinché ciò che sia accaduto stratti dai mille pensieri di ogni giorno. Silenzio e alla ragazza non accada più. Solo a maggio del preghiera per Simona. Ma anche soluzioni, con lo 2016 morì in circostanze simili un’altra ragazstesso silenzio, per Simona e per Raffaella”. za, Raffaella Ascione, di 20 anni: fu investita Le tragiche morti di Simona e Raffaella da un convoglio dell’alta velocità mentre sustanno scatenando sui social l'opinione pubperava la strada ferrata con le barriere abbasblica sull' incoscienza del non utilizzo del sotsate. La stazione è dotata di un sottopassaggio, topassaggio e chi "giustifica" il temerario gesto ma spesso non viene utilizzato, perché considi attraversamento quotidiano come la soluderato poco sicuro. E servirebbero quindi inzione alternativa a un sottopassaggio altrettanterventi per rendere sicuro il sottopassaggio e Simona Di Marzo to poco sicuro. Di fronte a questo, condividiaper scongiurare pericolosi attraversamenti, come è stato fatto a Frattamaggiore dove sono state installate del- mo l'invito di Gabriel al silenzio e al rispetto e a cercare solule barriere anche se decine di incoscienti, ogni giorno, conti- zioni e provvedimenti per prevenire ulteriori tragici incidenti. nuano ad attraversare i binari e scavalcare le barriere, pur di non Non senza fare appello anche a quel senso di responsabilità che usare il sottopassaggio, cosa che gli farebbe perdere uno o due ogni giorno manca anche a Frattamaggiore, altra stazione che è stata teatro di numerose tragedie che potevano essere evitate minuti di tempo. Sulla morte della ragazza, tra i vari commenti, c’è quello di con un po’ di buon senso.

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SALUTE ‹‹

Riduzione uditiva, come riconoscerla per ridurre i danni l calo dell’udito non colpisce soltanto le persone d’età più matura. La riduzione uditiva può essere presente in ogni fase della vita. Non bisogna sottovalutare i sintomi che si manifestano nel vissuto “quotidiano”, che sono un importante segnale e possono provocare effetti molto fastidiosi. I SINTOMI DELLA RIDUZIONE UDITIVA I primi sintomi di una perdita uditiva si manifestano in situazioni quali: • Conversazioni in contesti rumorosi (es: al circolo, al cinema, al teatro, in chiesa, allo stadio,); • Conversazioni disturbate da fonti diverse (es: televisione o radio e/o più persone che in sottofondo parlano in contemporanea); • Conversazioni tra persone che parlano a bassa voce; • Dialoghi a telefono o al citofono. In questi casi la persona affetta da ipoacusia non riesce a identificare con chiarezza i suoni e perde la capacità di comprendere alcune parole. Queste “parole sbagliate” compromettono il senso di intere frasi e rendono incomprensibili interi tratti di un discorso e si è costretti a chiedere più volte di ripetere le frasi. LE CAUSE DELLA RIDUZIONE UDITIVA Le più importanti cause dell’ipoacusia sono: età, ereditarietà, esposizione ai rumori , diabete ed infezioni croniche dell’orecchio. Andrebbero quindi sottoposte a valutazione uditiva tutte le: • persone dopo i 60 anni di età; • persone parenti di ipoacusici; • persone esposte a rumori intensi e continui; • diabetici; • persone con infezioni croniche dell’orecchio. L’IMPORTANZA DI CONOSCERE LO STATO DI SALUTE DEL PROPRIO UDITO Sottoporre i pazienti ai controlli dell’udito permette di individuare i pazienti con deficit uditivo, renderli coscienti del proprio stato e stabilire un piano d’azione adeguato alla difficoltà a sentire per mitigarne gli effetti sulla vita familiare e sociale. La diagnosi precoce della riduzione uditiva è il fondamento per prevenirne gli effetti negativi. Tutte le persone, a cominciare a quelle delle popolazioni a rischio e indipendentemente dalla presenza di sintomi di riduzione uditiva, dovrebbero sottoporsi a valutazione uditiva per misurare lo stato di salute del proprio udito.

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Aspirina e alti fans nemici dell’udito spirina, paracetamolo e altri Farmaci non steroidei antinfiammatori (FANS) sono di uso comune per il trattamento del dolore anche per lunghi periodi. Non tutti, però, sanno che l'uso frequente di questi farmaci è associato a un più alto rischio di riduzione uditiva. Un primo studio fondamentale sulla relazione tra uso di analgesici e rischio di riduzione uditiva nei maschi è stato pubblicato sull’American Journal of Medicine nel 2010. I ricercatori hanno esaminato 26.917 uomini di età compresa tra i 40 e i 74 anni e dimostrato che l’uso regolare di aspirina, paracetamolo ed altri FANS aumenta il rischio di riduzione uditiva e che l'impatto è maggiore sugli individui più giovani.

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In un successivo studio, pubblicato nel 2012 e condotto su 62.261 donne tra i 31 e 48 anni, si è dimostrato che l’uso di ibuprofene o di paracetamolo per 2 o più volte a settimana è associato a un maggior rischio di riduzione uditiva. Un ampio studio su 55.850 donne, di 48-73 anni di età seguite per 12 anni pubblicato a gennaio del 2017 ha confermato questo dato e ha dimostrato un significativo aumento di rischio di riduzione uditiva . E’ per questo che sarebbe opportuno che i pazienti che fanno uso di analgesici per lunghi periodi si sottopongano a esami regolari per il controllo uditivo per verificare eventuali danni al loro udito.

A cura del centro Biofonic c/o San Pio X - Afragola Anno XXIV - numero 410 - Sabato 18 Novembre 2017

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›› SOCIETA’

CestOnesto per dare visibilità alle tante cose buone del territorio Torna la “strenna natalizia” della legalità. C’è ancora tempo per inserire altri prodottiv ealizzato dai volontari di Sottoterra Movimento Antimafie di Frattamaggiore, Cestonesto rappresenta un punto di partenza attorno al quale avvicinare ogni forza positiva che voglia mettersi in gioco per diffondere il contagio delle buone pratiche. Una vera cooperazione tra cittadini, imprese e scuole, quella che ci spiegano i volontari: “Cestonesto, avviato con i fondi 5×1000 anno 2013, è il fondamento su cui nasce il nostro progetto di Collaborazione Etico Sostenibile Territoriale volta alla valorizzazione dell’Onestà. Onesto è chi non si nasconde e persegue un ideale per il miglioramento della vita nei nostri territori spesso sottovalutati nel loro potenziale consumo critico. L'antimafia non ha bisogno di eroi, né di etichette, ma di gente onesta che insiste e resiste. L’obiettivo è portare a conoscenza e a coscienza delle realtà silenziose che operano nelle nostre città viaggiando sulla strada dell'etica e della sostenibilità. Vogliamo riscoprire la nostra terra investendo nelle sue storie virtuose. L’idea è quella di raccogliere nel tradizionale cesto delle festività i frutti di tali realtà. In Cestonesto tro-

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veranno casa di volta in volta le migliori esperienze di aziende, scuole, associazioni e le loro collaborazioni: processi virtuosi, produzioni locali, storie di coraggio, espressione di talenti, racconti dal territorio, tradizione e innovazione, buone pratiche, soluzioni ecosostenibili. Collaborazioni fruttuose. Cestonesto vuole far emergere tali realtà dal silenzio e dallo scetticismo per far sì che, nel corso degli anni, questa idea sperimentale possa fungere da nucleo di partenza di un progetto più ampio che ponga le basi della diffusione di un consumo critico e consapevole, che cambi le proprie abitudini in modo da accordare la propria preferenza ai prodotti che posseggono determinati requisiti etici e sostenibili e a coloro che operano nel rispetto dei territori e delle persone che lo vivono”. Disponibile dai primi di dicembre, c’è ancora tempo per partecipare e riempire il cesto. E’ già possibile consultare il sito www.cestonesto.org e partecipare agli open day presso l'associazione Sottoterra Movimento Antimafie in via Trento 53 a Frattamaggiore e agli stand sul corso Durante per le domeniche di dicembre e le vigilie.

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S O C I E T A ’ ‹‹ a Fiera dei beni comuni torna ad animare la città di Napoli per riflettere sui temi dell’amministrazione condivisa, finanza etica, sovranità alimentare, riforma del Terzo Settore e tanto altro. Nei giorni 1 e 2 dicembre 2017, Piazza del Gesù Nuovo ospiterà convegni, workshop, seminari e laboratori che punteranno i riflettori sui Beni Comuni e sulla fattibilità di una loro gestione condivisa. La Fiera, giunta alla nona edizione, si propone come un luogo privilegiato di confronto con esponenti istituzionali e rappresentanti del mondo del non profit sulle sfide e gli impegni che attendono i volontariati, il mondo dell’associazionismo, il futuro sistema dei Centri di Servizio a seguito della Riforma del Terzo Settore. Come sempre CSV Napoli, prevede nell’ambito dell’evento, un’agorà espositiva e laboratoriale che permetterà alle associazioni di Terzo Settore di Napoli e provincia di promuovere la propria attività e motivare la cittadinanza all’impegno per lo sviluppo e la valorizzazione del nostro territorio. Ad aprire la due giorni, venerdì 1 dicembre alle 9.30, nella Sala Valeriano, un dibattito con la partecipazione di Renato Briganti, consigliere CSV Napoli, Nicola Caprio, presidente CSV Napoli, Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania, Luigi de Magistris, sindaco di Napoli e della Città metropolitana di Napoli, Alessandra Clemente, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Napoli, Roberta Gaeta, assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli. Contemporaneamente saranno aperti gli stand delle associazioni e le varie attività di animazione.

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›› SOCIETA’

La festa dell’Albero Torna, anche a Nord di Napoli, il tradizionale appuntamento di LegAmbiente itorna anche quest’anno il consueto appuntamento con la campagna nazionale di Legambiente: “La Festa dell’Albero”, nell’area a Nord di Napoli. L’associazione “Legambiente Afragola” sarà presente in numerose scuole del territorio, con tante iniziative. Quella del 21 novembre è una giornata fondamentale per riscoprire e valorizzare il nostro patrimonio ambientale, per promuovere la messa a dimora di nuovi alberi e ridurre le emissioni di anidride carbonica (CO₂) in atmosfera. “Un’ occasione per vivere la comunità scolastica e rendere gli spazi più belli, vivibili e accoglienti, ma soprattutto più rispettosi dell’ambiente. Gli alberi sono infatti indispensabili per la vita, per prevenire il rischio idrogeologico e contrastare la perdita di biodiversità” afferma il presidente di Legambiente Afragola, Giusiana Russo. “Le Scuole possono fare molto, sia in senso culturale, perché l’educazione è uno dei principali nodi per il cambiamento dei comportamenti in chiave sostenibile, sia in senso materiale, perché sono esse stesse luoghi fisici di consumo e di gestione delle risorse. Pianteremo, infatti, negli spazi esterni scolastici, diverse essenze aromatiche e specie tipiche della Macchia Mediterranea, per sottolineare anche l’importanza della nostra flora” ha poi aggiunto Quest’anno il tema fondamentale sarà: “Il futuro non si brucia”, per porre l’attenzione su un altro tema strettamente legato all’importanza della tutela degli alberi, ovvero il contrasto agli incendi boschivi, fenomeno che purtroppo quest’estate ha interessato la Campania. Bambini, ragazzi, insegnanti, genitori, nonni, volontari, tutti insieme per l’ambiente, con un momento per avvicinare e coinvolgere più che mai il mondo dei giovani, non come utenti o destinatari, bensì come alleati privilegiati nella battaglia per contrastare l'uso scorretto delle risorse. Saranno proprio gli alberi che ogni giorno fanno da sfondo alla nostra vita i protagonisti del concorso fotografico “Il futuro non si brucia!” dedicato alle classi e alle scuole che parteciperanno alla Festa dell’albero. Un concorso per raccogliere immagini del lavoro fatto durante la giornata di volontariato.

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REGISTRI E STAMPATI PER LA SCUOLA Uff. e stab.: Via S. Antonio da Padova, ova, 9 - CARDITO (NA) - Tel./fax ax 081.8 081.8354357 8354357 - Tel. el. 3939941143 - info@ info@editricecerbone.it editricecerbone.it - www.editricecerbone.it www.editr 22 • C o g i t o

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SPORT ‹‹

Afragolese e Frattese insieme al terzo posto Domani i nerostellati ospitano la capolista Savoia. Il fanalino di coda, Pimonte, ad Afragola di Luca Boccellino

ittoria dell’Afragolese e sconfitta della Frattese e le due squadre si ritrovano al terzo posto con 19 punti, uno in meno al Casoria e 6 in meno alla capolista Savoia che occupa l’unica posizione che dà diritto alla promozione diretta nel Campionato nazionale dilettanti. Alla fine della decima giornata i rossoblù portano a casa una bella vittoria, nella trasferta a Casamarciano, dove vincono 2-1 contro la Mariglianese, mostrando una marcia in più, in particolare, dal punto di vista tecnico: un match, disputato domenica 12 novembre, che ha visto la formazione guidata da mister Pasquale Borrelli tenere banco sui padroni di casa, realizzando due gol (con Ciano e Del Sorbo, rispettivamente al 39’ e al

56’) dopo il vantaggio della squadra di casa arrivato con un calcio di rigore al 35’, dopo un fallo di Ciano che si è fatto subito perdonare dopo 4 minuti. Meno fortunato l’incontro della Frattese che subisce la prima sconfitta stagionale per 1-0 da parte del Mondragone, anch’essa fuori casa. Il gol arriva al 31’ e a segnarlo è stato Federico che batteva il portiere nero stellato D’Auria. Nell’undicesima giornata di campionato le due squadre dell’area a Nord di Napoli dovranno sottoporsi a due incontri significativi: la capolista, il Savoia, incontrerà la Frattese; e “il fanalino di coda” del girone A dell’Eccellenza, il Pimonte, giocherà con l’Afragolese. Le gare, entrambe in programma per domenica 19 novembre, si disputeranno, rispettivamente, al Pasquale Ianniello di Frattamaggiore, alle 14.30, e al Moccia di Afragola, alle 11.

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Compleanno

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Che orgoglio vederti crescere contento e sereno. Sei un bambino fantastico e pieno di allegria. Buon compleanno al piccolo Emanuele Silvestro per il suo quinto compleanno da papà Marcantonio, mamma Amalia e dai fratelli Vittorio e Rosa Ti vogliamo bene.

Auguri alla neo dottoressa in Scienze e tecniche psicologiche Maria Anna Portino. Complimenti per la tua determinazione dagli zii Angela e Giuseppe.

Tanti auguri a te....

(per pubblicare gratuitamente i tuoi auguri invia una mail a: redazione.cogito@libero.it Anno XXIV - numero 410 - Sabato 18 Novembre 2017

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