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A F R AG O L A - C A I VA N O - C A R D I T O - C A S A L N U O V O - C R I S PA N O - F R AT TA M AG G I O R E - F R A T T A M I N O R E

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Anno XX - n. 344 - Sabato 7 dicembre 2013

FRATTAMAGGIORE Trovati tutti i fondi per la Città dei bambini

CARDITO Cirillo: “Al via una nuova stagione politica”

Fondato da Natale Cerbone

SCUOLA TERRA DEI FUOCHI Proteste degli studenti E’ polemica per i politici che ad Afragola e a Cardito cercano visibilità “tardiva”


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L’EDITORIALE ‹‹

Finalmente arriva un atto concreto dopo tante chiacchiere Dopo tante chiacchiere, tante strumentalizzazioni, finalmente è arrivato un primo atto concreto, una prima risposta alle richieste di aiuto lanciate dai cittadini che vivono nei comuni dell’area a Nord di Napoli. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un Decreto legge per affrontare il dramma della Terra dei fuochi. Mentre scrivo, non è stato ancora pubblicato il testo integrale, quindi ci si basa ancora sul comunicato ufficiale diffuso da Palazzo Chigi. E si sa che i comunicati, a volte, possono indurre in errori di valutazione perché, spinti dalla necessità di sintetizzare, si possono commettere errori. Sembra comunque che il decreto sia un buon punto di partenza perché si prevede l’inasprimento delle pene per chi brucia i rifiuti e un controllo dei terreni per capire dove si può coltivare e dove no. In questo modo si verrà incontro anche alle tante imprese agricole e artigianali che stanno subendo danni dallo sciacallaggio mediatico, politico ed economico che ha portato a un vero e proprio boicottaggio dei prodotti della nostra terra. Un boicottaggio, spesso ingiustificato, che nasce anche dalla mancanza di fiducia verso le Istituzioni e le aziende che dovrebbero certificare la qualità dei prodotti. Da qui il crollo delle vendite per tanti prodotti del nostro territorio, anche per quelli d’eccellenza che ci rappresentano nel mondo e che non hanno nulla a che fare con l’inquinamento. E’ innegabi-

E’ in atto un boicottaggio verso i prodotti campani, ma anche la Coca Cola e i gelati Algida sono fatti nella Terra dei fuochi le, però, che ci sia anche una strumentalizzazione messa in piedi da aziende che hanno interesse a danneggiare le nostre aziende, tanto che tutto è finito nel calderone e quindi si è deciso di invitare a non comprare più mozzarella, mele annurche, friarielli, pane...Insomma, qualsiasi cosa che viene prodotta nei comuni tra Napoli e Caserta, e anche in altre zone della Campania, diventa, automaticamente, pericolosa per la salute. Però quelle stesse persone che fuggono dai prodotti campani continuano a comprare i gelati dell’Algida, che sono prodotti a Caivano, e a bere la Coca Cola che esce dallo stabilimento di Marcianise. Ora, la speranza è che il Decreto porti un po’ di chiarezza e ponga anche un freno alle tante chiacchiere che si continuano a fare sulla Terra dei fuochi. Chiacchiere di cui sono stanchi anche i cittadini che non hanno alcuna intenzione di essere presi in giro da politici che non si sono mai interessati della questione e ora si ergono a paladini dell’ambiente e della qualità della vita nelle nostre terre.

Facciamo un pacco alla camorra È partito da Crispano il tour nei comuni a Nord di Napoli dell'iniziativa Facciamo un pacco alla camorra. Promosso dall'associazione Canapa, presieduta da Antonio Trillicoso, nei comuni di Caivano, Cardito e Crispano, ha coinvolto le associazioni locali in questa iniziativa che promuove la,vendita di alimenti prodotti nei campi confiscati alla criminalità. Domenica scorsa, nonostante te la pioggia e il vento, é andata molto bene la vendita e molte persone si sono fermate sotto il gazebo organizzato dall'associazione Movimento giovanile per acquistare il 'pacco'. Importante anche l'apporto del parroco don Adriano (nella foto in alto), guida della chiesa locale 'San Gregorio Magno per il successo dell'iniziativa. L’iniziativa “Facciamo un Pacco alla Camorra” è il risultato di un progetto in rete che vede coinvolte 16 imprese , tra cui cooperative sociali, imprese che hanno denunciato il racket e associazioni. L’iniziativa promossa dal Comitato Don Peppe Diana, Consorzio Nuova Cooperazione Organizzata in collaborazione con Libera associazione nomi e numeri contro le mafie porta il 'pacco' in tutta Italia creando una rete di commercio sociale. Domani, domenica 8 dicembre, seconda tappa a Caivano (dalle 10,30) nel Circolo dell'Unione. Domenica 15 dalle ore 10,30 invece ci sará la,presentazione del 'pacco' a Cardito nella sede dell'Azione Cattolica 'San Biagio a cura della stessa associazione e delle Acli sezione 'Aldo Moro'.

I lavori per la stazione Porta Campania sono fermi da

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EDITORE

Editrice Cogito srl di Mario e Carlo Cerbone Direttore Antonio Iazzetta

QUINDICINALE DI ATTUALITÀ, POLITICA, ECONOMIA E COSTUME

Vice direttore Antonio Trillicoso

Autoriz. del Tribunale di Napoli n. 4513 del 18 Marzo 1994

fondato da Natale Cerbone è realizzato da

grafica & stampa

Collaboratori Angelica Argentiere, Giovanna Casoria, Francesco Celardo, Valerio Cerbone, Carmen Celardo, Antonio Ciaramella, Maria Giacco, Cinzia Lanzano, Vittorio Santoro, Claudia Perrotta, Milena Marchese, Stefano Andreone, Francesco Russo, Antonio Boccellino,Teresa Turino, Marina Esposito, Lina Cristofaro, Veronica Iengo, Antonio Bova, Linda Scuotto, e Martino Uzzauto.

Anno XX - numero 344 - Sabato 7 dicembre 2013

Segreteria di redazione: Michela Miele Fotoreporter: Nando Porzio - Frattamaggiore Redazione: Via S. Antonio da Padova, 9 Cardito (Na) - Tel. /Fax 081.8354357 e-mail: redazione.cogito@libero.it Stampa: Editrice Cerbone srl e-mail: info@editricecerbone.it tel. 081.8354357 Cogito • 3


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›› PRIMO PIANO

Anche a Nord di Napoli spuntano sempre nuove ricevitorie

Il boom delle sale per scommesse Cresce il numero di quelli che tentano di migliorare la loro situazione economica con il gioco i sono mali e mali. Numerose difficoltà e periodi difficili. C’è la crisi economica. Ci sono i disoccupati, gli esodati, i cassaintegrati, le mobilità. I soldi mancano a tutti, per tutti. Le fasce medie non esistono più o sono quasi scomparse. L’unica cosa che dura, che resiste, l’unica cosa viva che riesce ancora a risvegliare gli animi, ad accendere quella strana luce negli occhi, è la speranza. Ma la speranza di cui parliamo oggi non è la speranza sana che una volta accompagnava tutti quelli che, cimentandosi in nuove esperienze, cercavano tenacemente la parte migliore di ogni singolo lavoro. La speranza di oggi dà vita a false illusioni, a brevi attese in circoli pieni di uomini, a varie incazzature, allo spreco di tempo che potrebbe essere utilizzato in modo diverso. È la speranza di uomini, anziani, ragazzi, ragazzini e ragazzetti. Sempre di più. È quella speranza che accomuna tutti loro, che permette di legare tra loro le passioni più

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di Marina Esposito grandi di ogni essere maschile italiano: il calcio e i soldi facili. Si scommette per piacere, per provare, per l’adrenalina, per mettersi in discussione, per l’attesa, per seguire seriamente una partita, ma soprattutto per le vincite così invitanti e così facili. All’apparenza. Si scommette poco, anche 2 euro,

o tanto, magari 50 euro. E si possono scegliere i tempi, le modalità, i calciatori, le squadre, lo sport. Dal calcio all’ippica, per esempio. Se la Lombardia è la regione con il più alto tasso di agenzie di scommesse, e ha il maggior numero di scommettitori; la Campania la segue di corsa. I centri scommesse spuntano come i funghi, a ogni angolo, in ogni cittadina, in ogni posto. Non ha importanza se vicini alla scuola. L’importante è, sempre e comunque, che si trovino in punti strategici per i parcheggi e per la numerosissima affluenza. L’importante è che possano essere sempre aperte e che non ci siano fastidi. Si entra, si decide, si detta, si punta e, ritirata la ricevuta, si aspetta. I marchi dei concessionari sono oltre 19 ma i più forti e quelli più conosciuti sono Snai, Eurobet, Sisal e Lottomatica e sono 793 le agenzie aperte e attive in tutta la provincia di Napoli (in tutta la regione si parla di 1278 attività). Se i professori nelle scuole cercano di invitare

Uno sportello nella Parrocchia San Filippo Neri di Frattamaggiore n un’epoca di crisi come la nostra, vedere le vecchie botteghe chiudere per far spazio ai centri scommesse di tutti i generi Ie tutte le salse è un grande paradosso. Ma sempre più si vede il gioco come l’unica fonte di investimento per ottenere somme più grandi e spesso si esce dalla dimensione ludica, entrando in quella patologica vera e propria. Abbiamo discusso di questa tematica così delicata e importante con Mario Romano dell’associazione Risvegli che, proprio in merito al gioco d’azzardo patologico, ha avviato un’attività di consulenza psicologica e la costituzione di gruppi di Auto Mutuo Aiuto per famiglie e persone con problemi correlati con l’azzardo ogni mercoledì, dalle 17 alle 18,30, in via Tripoli a Frattamaggiore presso l’oratorio della Parrocchia San Filippo Neri grazie a un progetto della Regione Campania; il progetto coinvolge la maggior parte dei Comuni dell’ASL NA 2 Nord dallo scorso gennaio 2013 al fine di affiancare i servizi sociosanitari e le famiglie. Giovedì scorso nel cinema teatro Lendi si è tenuto un convegno sul tema de “Il gioco patologico d’azzardo: il ruolo dei gruppi di auto mutuo aiuto” per fare il punto della situazione. Erano presenti, tra gli altri, i Sindaci dei comuni dell’Ambito N17, Frattamaggiore- Frattaminore, Casandrino, Sant’Antimo, e Grumo nevano, Francesco Russo, Vincenzo Caso, Antimo Silvestre, Francesco Piemonte e Vincenzo Brasiello, monsignor Nicola Giallaurito, parroco di San Filippo Neri, la preside dell’Isis Filangieri, Giuseppina Cafasso, Michele Schiano di Visconti, presidente della V Commissione Sanità del Consiglio regionale della Campania, Ermanno Russo, assessore regionale alle politiche sociali, e gli psichiatri Alfonso Rossi e Mario Romano. Romano ci ha specificato: “L’auto mutuo aiuto può essere de4 • Cogito

finito come uno strumento di promozione della salute, di condivisione di un disagio e di ascolto reciproco. I gruppi di auto mutuo aiuto sono formati da persone che condividono lo stesso problema. Nel gruppo le persone si incontrano, si confrontano, camminano assieme per fronteggiare momenti di disagio e insieme si sostengono reciprocamente in un clima di ascolto e di condivisione delle esperienze vissute. I gruppi, che si differenziano in base alla problematica evidenziata, sono rivolti a quanti attraversano momenti di difficoltà legati a problematiche che vanno dal gioco patologico d’azzardo, ai disturbi del comportamento alimentare come l’anoressia e la bulimia, agli attacchi di panico e alla depressione, alla psicosi, fino ad affrontare i grandi e piccoli traumi di tutti i giorni, come l’insicurezza e la precarietà del lavoro, il lutto per la perdita di una persona cara, la solitudine, la vulnerabilità legata alle varie età della vita”. Romano poi aggiunge: “Gli obiettivi principali della terapia di gruppo sono quelli di promuovere il cambiamento del comportamento (con particolare attenzione alla rimozione del sintomo del gioco compulsivo), della qualità delle relazioni e la riduzione degli atteggiamenti difensivi. All’interno della famiglia la terapia di gruppo induce una ridefinizione dei ruoli e una ridistribuzione dei compiti, disattivando comportamenti polarmente opposti e distruttivi. Nella maggior parte dei casi il trattamento prevede il “tutoraggio economico” per il controllo delle spese e del flusso del denaro tramite la collaborazione di una figura di fiducia del giocatore ed esterna al Servizio. Lo scopo del tutoraggio economico è quello di far recuperare al giocatore un rapporto funzionale con il denaro; il miglioramento delle condizioni economiche consente poi di affrontare gli altri aspetti della vita personale che danneggiati dal gioco d’azzardo”. Angelica Argentiere Anno XX - numero 344 - Sabato 7 dicembre 2013


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i ragazzi di tenersi alla lontana da queste agenzie, peraltro illegali per i minorenni; l’Amministrazione comunale non può nulla contro questo divagante fenomeno. Le scommesse, il gioco, la speranza di vincere è tutto un business che fa capo alle casse statali. La tassazione sul gioco d’azzardo e soprattutto l’acquisizione del 5% su ogni «lin» è un’entrata mensile assicurata come la giustificazione a tale fenomeno: fare in modo che lo Stato possa controllare che non ci sia la camorra a giostrare il tutto. Ogni agenzia ha un permesso rinnovabile ogni cinque anni; la Questura stabilisce che il futuro proprietario sia una persona “pulita”; la società concessionaria ne concede l’autorizzazione; una fideiussione di 20.000 euro per iniziare, e il gioco è fatto. Si concede lavoro ai ragazzi che possono sedere dietro gli sportelli, spesso laureati che non trovano altri sbocchi e che non possono allontanarsi da casa; e si offre non una ma milioni di opportunità ai moltissimi clienti per continuare a far credere, per continuare a sperare. Una delle ultimissime novità è il calcio elettronico, dove si punta su un duello del-

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la durata massima di due minuti tra due calciatori. Si può scommettere su uno dei due e aspettare se la propria scelta sia stata quella giusta. Vanno forte anche le incontrollabili scommesse online, dove può accedere anche il minorenne, e dove possono essere scommesse ingenti somme di denaro. Anche se le agenzie rispettassero la legge e si preoccupassero di tenere lontani i minorenni, da casa anche i genitori dovrebbero controllare i loro pc ed essere sicuri che non siano ancora vittime del gioco d’azzardo. La malattia psicologica che colpisce queste persone è terribile, soprattutto perché non si lascia il campo se non si è finito prima tutto. Se non si è arrivati a toccare il fondo. A poco a poco non si pensa più a quello che potrebbe succedere, a quello per cui potrebbero essere utilizzati anche pochi euro, ma solo a giocare. A tentare ancora, e per l’ultima volta, la vittoria sul sistema. La vittoria sul caso e sul destino. La possibilità di cambiare. Purtroppo è proprio quando si comincia a vincere che quel tavolo di gioco non lo si abbandona più. E per ogni euro gio-

cato e perso, una singola vittoria azzera quei momenti di frustrazione e di attesa, di ansia e di colpa. A differenza del vero gioco d’azzardo, quello giocato sui tavoli illegali e con scommesse clandestine, le agenzie di cui si sta parlando non lasciano sul lastrico i propri clienti e non ne accettano l’indebitamento. Ma la psicologia di ogni essere umano è sempre debole, fragile e per nulla preparata al grande collasso che solo la falsa speranza può dare. Anche nelle aree dei comuni dell’area a Nord di Napoli il fenomeno è sentito dalla popolazione. Nascono bellissime agenzie di scommesse dove prima c’erano botteghe artigianali, salumerie, negozietti a conduzione familiare. E non c’è limite. Se ne possono trovare anche di vicinissime tra loro, o di appena distanti. Comunque il territorio ne è coperto: 11 di Frattamaggiore; 5 di Frattaminore; 7 di Casalnuovo; 3 di Cardito; 4 di Caivano; 8 di Afragola; 2 di Crispano. Considerando che per territorio si intende la superficie di queste cittadine, è un’area di circa 100km² con una densità abitativa che supera sicuramente qualunque aspettativa.

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Colpo da 150 milioni di €uro della Direzione Investigativa Antimafia

Sequestrato il Bingo Montecarlo L’immensa sala giochi era usata per ripulire il denaro accumulato illecitamente di Martino Uzzauto tra Napoli e provincia sono stati sequestrati, una villa composta da 22 vani con annesso locale ad uso commerciale a Casoria; altri appartamenti e locali commerciali sempre a Casoria; un appartamento nel centro di Napoli. Fra gli immobili di pregio sequestrati all’imprenditore romano c'è anche la ex residenza di Alcide De Gasperi, una lussuosa villa di 1000 mq sul lago di Castel Gandolfo, nel cuore dei castelli romani, con annesso parco, campo da tennis e piscina esclusiva. L'indagine del Centro operativo della Dia di Roma ha appurato che Boanelli è riuscito ad reinserire risorse accumulate illecitamente nel mercato finanziario e commerciale regolare. In particolare la disponibilità di ingenti capitali finanziari gli ha permesso di acquisire, in modo diretto o indiretto, il controllo e la gestione di attività economiche in vari settori, prediligendo quelli dell'abbigliamento, dell'edilizia e del gioco d'azzardo, attività utilizzate per "ripulire" il denaro. Da questo nasce l'interesse per il Bingo di Casoria da parte dei gruppi camorristici dei casalesi e del clan Moccia che, dalla gestione di questa attività hanno ottenuto un notevole successo, tale da scegliere di incrementare sempre più i loro investimenti nel settore e allargare i propri "orizzonti operativi".

nche il Bingo Montecarlo, la gigantesca struttura dedicata al gioco ai confini tra Afragola, Casoria e Cardito, è finita nel mirino della Direzione Investigativa Antimafia di Roma che ha eseguito un maxisequestro di beni riconducibili all'imprenditore campano Gennaro Boanelli, proprietario dei magazzini Mas e del marchio Jenny Fur, considerati i brand low cost della capitale, e situati nel rione Esquilino. L’imprenditore, che già aveva precedenti per usura, da anni viveva a Roma, ma quasi ogni giorno si recava in Campania, e in particolare nella provincia di Napoli per gestire i suoi affari. La polizia, dopo mesi di pedinamenti, è riuscita a collegare all’imprenditore un enorme giro d’affari che l’uomo gestiva autonomamente e in prima persona, recandosi personalmente nelle sue società. Si tratta di un sequestro da 150 milioni di €. All’imprenditore, oltre al Montecarlo Bingo di Casoria, immensa sala giochi con 800 posti a sedere, 56 slot machines, 2 sale roulettes e annesso ristorante, sono stati sequestrati anche il patrimonio aziendale di varie società, con sede a Casoria ed Empoli, operanti nei settori immobiliare, edilizio e del gioco d'azzardo; beni mobili e immobili di pregio; autovetture e motoveicoli. Sempre nella Capitale è stato sequestrato un appartamento di 200 mq e locali a uso commerciale nella centralissima zona Esquilino, mentre

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Anno XX - numero 344 - Sabato 7 dicembre 2013

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Finalmente arriva un atto concreto dopo le proteste dei cittadini

Ecco il decreto per la Terra dei fuochi Previste pene più dure per chi brucia i rifiuti e il controllo dei terreni inquinati. L’invio dell’esercito contestato dai Comitati che non vogliono la militarizzazione. di Antonio Trillicoso l fiume in piena della protesta del popolo della Teerra dei fuochi sta avendo i suoi effetti dopo un anno di manifestazioni e convegni. E’ stato approvato martedí il decreto legge sulla terra dei fuochi. Una risultato che ripaga gli sforzi e le lotte di questi mesi che hanno visto decine di migliaia di persone scendere in piazza per chiedere una risoluzione a questo che é diventato un vero e proprio dramma sociale ed economico. Il decreto prevede l'inasprimento delle sanzioni per chi brucia i rifiuti e la classificazione e la caratterizzazione (identificazione del tipo e della qualità dei rifiuti) delle aree agricole contaminate. Un punto importante del decreto chiesto a gran voce é la classificazione e la caratterizzazione delle aree agricole contaminate. “Le norme serviranno - ha spiegato il ministro dell’Ambiente, Orlando - anche per indicare le aree che non hanno avuto danni e non pregiudicare una filiera che, dal punto di vista economico, è importantissima per la Campania e per l'Italia”. Un punto fondamentale perché in queste settimane alla protesta dei cittadini si era affiancata quella degli agricoltori che erano stati colpiti dalla paura di comprare e mangiare prodotti coltivati in Campania. Tante le iniziative messe in campo. L’ul-

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tima, in ordine di tempo, l’assemblea pubblica nella biblioteca comunale di Giugliano la settimana scorsa che ha visto la partecipazione di più di 200 coltivatori e imprenditori agricoli riuniti per difendere i loro interessi.

segnale importante ai mercati, ai cittadini e ai consumatori: c'è infatti la perimetrazione delle aree contaminate e si capirà dove inizia e dove finisce il pericolo, il che è molto importante per dare un segnale positivo all'esterno. Una piccola parte non riuscirà a con-

Chiaro il messaggio che hanno voluto lanciare: “I nostri prodotti sono controllati, l'agricoltura campana sta subendo la peggiore crisi del dopoguerra”. “Quanto abbiamo deciso in Consiglio dei Ministri - ha detto il ministro delle Politiche agricole, Nunzia de Girolamo - dà un

taminare l'intero territorio. In tempi brevissimi potremo monitorare e individuare le zone colpite dal disastro ambientale: con questa grande operazione di verità, prima sulla Terra dei fuochi e poi su tutta la regione, potremo individuare le aree contaminate e su quei terreni non produrre più alimenti. Sarà fatta

Protesta dei Comitati contro i politici che “ scoprono” il problema la polemica tra gran parte delle associazioni protagoniste della battaSgliacoppia contro i roghi tossici e i rifiuti interrati e i politici accusati di voler approfittare dell’attenzione dei media sulla vicenda per acquisire visibilità. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un manifesto di Forza Italia fatto affiggere ad Afragola in cui si elencavano le richieste avanzate da Pina Castiello, Deputato del partito di Berlusconi. Immediata la polemica di Lucio Iavarone, portavoce del Comitato No discariche a Nord di Napoli, che ha postato la foto del manifesto su Fb ricordando anche l’editoriale del direttore di Cogito, Antonio Iazzetta, che, nel numero scorso, condannava proprio “i politici sciacalli” pronti a occuparsi della questione della Terra dei fuochi solo ora che se ne stanno occupando i giornali e le televisioni nazionali. Successiva8 • Cogito

mente è stato preparato un comunicato stampa ufficiale che pubblichiamo integralmente. “Il disastro ambientale sulle nostre terre, un vero e proprio Biocidio, è stato procurato da una commistione criminale fatta di malaffare, politici corrotti, criminalità organizzata che hanno operato convinti che le nostre vite e il nostro territorio fosse nelle loro disponibilità. In questi ultimi tempi assistiamo ad un risveglio e ad una presa di coscienza generale della cittadinanza, animata da un sano e vero desiderio di riscatto, per ridare dignità, speranza e giustizia alle nostre terre violentate e stuprate. E’ forte però lo sdegno nei confronti di chi, fino a ieri, non voleva, non poteva e non doveva riconoscere la situazione drammatica di “terra dei veleni” e oggi non ha pudore nell’interpretare la situazione come un’opportunità per fare proclami, dal sapore pro-

Pina Castiello

pagandistico, attraverso manifesti. Come nel caso della sezione locale di Forza Italia di Afragola che ha fatto affiggere nella città un manifesto in cui si sbandiera ai quattro venti un presunto impegno dell’onorevole Pina Castiello per interventi urgenti da attuare nell’immediato, attraverso un suo particolare impegno in parlamento. Improvvisamente l’onorevole Pina Castiello Anno XX - numero 344 - Sabato 7 dicembre 2013


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PRIMO PIANO ‹‹ una lista di campi 'food' e campi 'no food'. L'indagine sarà svolta con accesso diretto ai terreni con il supporto dei corpi di polizia: qualora non fosse consentito l'accesso da parte dei proprietari dei terreni che verranno controllati, quei terreni saranno automaticamente inseriti nella lista nei terreni no food, salvo poi ripristinare la situazione se saranno messe a disposizione le aree per i controlli dovuti. Questo consentirà alla regione Campania di evitare le speculazioni”. Il decreto prevede altre novitá anche sul fronte della repressione dei roghi di rifiuti tossici. Un inasprimento che, anche se non risolve la situazione, consente anche alle forze dell'ordine di dare un segnale alle organizzazioni criminali e ai molti che, per incuria o inciviltà, hanno contribuito a fare della nostra zona una tra le inquinate d'Italia. È previsto anche l'utilizzo dei militari sulla Terra dei fuochi: non per militarizzare la Campania, ma per consentire un presidio del territorio importante. Un utilizzo quello dei militati sollecitato dal Parlamento e della commissione Difesa che hanno chiesto all'unanimità questo provvedimento. Una scelta, quella di coinvolgere l’esercito che non è piaciuta a molti, tanto che, mentre andiamo in stampa, ci arriva la notizia che per il 6 dicembre (ieri n.d.r.) é stata organizzata una manifestazione di protesta da parte delle stesse associazioni che il 15 novembre scorso hanno dato vita alla piú grande mobilitazione di persone e associazioni a Napoli con oltre settantamila presenze. Lo slogan questa volta é No alla militarizzazione della Terra dei Fuochi. Al di là dell’impiego dei militari, comuqnue da piú parti dai comitati e dal coordinamento delle associazioni sono arrivati commenti positivi, tra cui quello del-

l'oncologo Antonio Marfella: “Si può essere soddisfatti per l'approvazione del decreto che riconosce la Terra dei fuochi come grave problema di tutto il Paese”. Anche l’oncologo del Pascale però è contrario all’uso dei militari. Intanto nei giorni scorsi, l'agronomo Antonio Di Gennaro, docente della Federico II, aveva detto la sua in merito alla qualità dei prodotti campania: “I prodotti a Caivano e in altre zone della terra dei fuochi sono sani. A noi non interessa la concentrazione di inquinanti nel terreno o nell’acqua, ma negli alimenti. L’ecosistema agricolo funziona grazie al sistema suolo – pianta, non beve tutto quello che l’uomo mette nel terreno e ha una straordinaria azione autodepurativa. Le piante fanno assorbimenti selettivi e non prendono gli inquinanti, o li depistano in altre zone della pianta, non commestibili”. Intanto la Forestale ha iniziato anche il controllo delle acque dei pozzi nei terreni nelle campagne di Caivano e proseguirá per altre zone.

scopre la “Terra dei Fuochi” e il disastro ambientale perpetrato sulle nostre terre. Fino a ieri la sua attività parlamentare ha trovato la sua massima espressione nelle proposte per la defiscalizzazione degli alimenti per gli animali domestici da compagnia. Proprio all’On. Pina Castiello, membro dal 31 marzo 2009 al 14 marzo 2013 della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti (non di una commissione qualsiasi) è chiesto di dar conto di quanto ha fatto, in questi anni, durante la sua attività di parlamentare, per denunciare la situazione e contribuire alla causa dei suoi concittadini, in ragione del mandato ricevuto e perché non poteva non sapere. Per quanto direttamente coinvolti, noi possiamo di certo certificare che in ben tre occasioni in cui i nostri comitati sono stati ascoltati sulla questione in audizione dalla suddetta Commissione parlamentare, prima a Napoli e poi a Roma, l’on. Castiello era assente. All’on. Pina Castiello (e a tutte le forze

politiche) rivolgiamo invece un invito a fare, fare, fare...fatti a tutela della propria terra e non propaganda e, forse, svanirà quell’intimo ed inespresso imbarazzo di chi deve parlare di questi temi e fino a ieri si trovava a condividere il percorso politico insieme a personaggi quali Cosentino, che oggi deve rispondere davanti alla legge dell’infamante accusa di aver contribuito attivamente a questo disastro con la camorra e dall’interno delle Istituzioni. Chi deve e non può o non sa rispondere alle nostre esigenze non può e non deve rappresentarci. Non permetteremo nel modo più assoluto di vanificare gli sforzi dei tanti volontari che stanno mettendo l’anima per ridare salute, dignità e giustizia alle nostre terre violentate e stuprate, non permetteremo di svilire il dolore di una intera comunità offesa violentemente, con tante vittime innocenti sacrificate sull’altare dei profitti di chi ora si vorrebbe ergere a paladino e magari pensare di poter continuare a fare affari con le bonifiche”.

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E ora c’è anche la paura per l’amianto nell’acqua che beviamo Non c’è pace per i comuni tra Napoli e Caserta. Ora le paure di chi vive a Nord di Napoli sono legate a quanto scritto nel Piano d’ambito dell’Ato2 che controlla gli acquedotti in gran parte dei comuni di Napoli e Caserta.

In pratica l’acqua che esce dai rubinetti di casa nostra viaggerebbe in condotte realizzate con Eternit. Non è un caso isolato, relativo solo alle nostre zone perché condotte in eternit erano molto diffuse in passato. Hanno in media 40/50 anni di età. In Campania sono oltre 112 i chilometri di condotte realizzate con tubazioni fatte in cemento-amianto, rappresentano circa il 7% della rete. Sarebbero interessati i comuni di Afragola, Caivano, Crispano, Cardito, Frattamaggiore e Frattaminore. A occuparsi della sostituzione dovevano essere i Comuni, quindi dall’Ato2 non possono garantire che le tubature sono state sostituite. Cogito • 9


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›› CRONACA

Nonostante le proteste, gli imbecilli continuano a sporcare

Aumentano le discariche abusive Via Ferrarese ad Afragola è quasi impraticabile perché è invasa da rifiuti di ogni genere di Maria Giacco ncora spazzatura ad Afragola, e più precisamente in via Ferrarese. Materassi, rifiuti ingombranti, di tutto e di più si può trovare passando di lì, e chi ne risente sono coloro che vivono in quella zona e ogni giorno devono fare slalom tra la spazzatura. Slalom a cui sono costretti anche coloro che si trovano solo a percorrere, in auto, quella zona. Pietro, che vive li, è stanco di questa situazione e di dover sempre sollecitare le forze dell'ordine per far sì che coloro che commettono questo reato siano puniti. “La carreggiata era a due corsie” dice Pietro, “adesso a malapena c'è mezza corsia”. Con la nuova Amministrazione è iniziata anche la nuova campagna per la raccolta differenziata e molti sono stati i giorni in cui il Comune ha organizzato la raccolta di materiali ingombranti difficili da smaltire, ma pare che gli incivili che si liberano dei rifiuti nelle periferie non l'abbiano ancora capito, nonostante la grande pubblicità fatta e le tante proteste che stanno evidenziando i mali derivanti dall’abbandono sconsiderato dei rifiuti. “Ma non solo lasciano spazzatura, appiccano anche incendi, e siamo noi a respirare tutto quello schifo” continua Pietro. Qui la raccolta differenziata la fanno tutti e bene e nessuno si lamenta del servizio ecologico, ma tutto viene guastato dagli incivili, che mettono il braccio fuori dalla macchina e tirano il sacchetto della spazzatura. Nemmeno le pattuglie dei vigili che sorvegliano la zona scoraggiano anche perché è soprattutto in tarda serata che viene scaricato di tutto. “Noi ogni giorno litighiamo con chi troviamo a buttare qualcosa, ma oltre a chiamare i Vigili cosa possiamo fare?" racconta, aggiungendo poi: "Qui vicino passa anche

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l'alta velocità, ma che figura ci facciamo con le persone che vengono da fuori e che vedono questa schifezza?" Sembra inverosimile che, dopo tutte le proteste contro le discariche abusive, contro lo scempio della terra dei fuochi ci siano ancora persone che continuano a inqui-

nare terreni; si perchè in via Ferrarese sono molti i terreni coltivati dove vengono lanciati i sacchetti della spazzatura. “Quest' estate” dice Pietro, “abbiamo trovato anche dell'amianto vicino al ciglio della strada”, eppure tutti ormai sanno quanto sia dannoso per l'ambiente.

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CRONACA ‹‹

Progetto per favorire la raccolta differenziata ad Afragola

Riusare per non rifiutare Alunni della scuola Moro protagonisti della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti di Claudia Perrotta Non rifiuto: ti riuso". Questo il titolo del progetto che ha visto come protagonista la scuola Aldo Moro di Afragola in entrambe le sedi di via Ugo La Malfa e di via Mancini. In occasione della SERR, (la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti) gli assessori agli eventi e alla cultura, Salvatore Iavarone e Alessandro Salzano, hanno sostenuto un'iniziativa finalizzata a incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti e il riutilizzo di materiali riciclabili. Iniziativa in linea con la politica europea sui rifiuti e con la politica ambientale del Comune di Afragola adottata il 23 settembre scorso che ha come finalità l'aumento delle percentuali di raccolta differenziata. Dal 19 al 24 novembre i bambini dell'Aldo Moro sono stati impegnati ad ascoltare informazioni importanti riguardo alla corretta differenziazione dei rifiuti, alla distinzione tra materiali riciclabili e non riciclabili e al loro conseguente riutilizzo. Hanno poi creato, aiutati dagli insegnanti e da alcuni esperti, oggetti in tema natalizio, addobbi e lavoretti con carta, cartone e plastica. La SERR è un progetto triennale supportato dal programma LIFE con l' EWWR (European Week for Waste Reduction) e dalla Commissione Europea a cui l'Amministrazione comunale afragolese

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guidata dal sindaco Tuccillo ha aderito con molto entusiasmo perchè finalizzata alla promozione dell'educazione ambientale dei cittadini a partire dai giovani. Il progetto, che ha visto partecipi gli alunni dell'Aldo Moro, risponde ad uno dei temi proposti dalla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti: riuso e preparazione per il riuso. Si tratta in pratica di azioni che ricordano la seconda vita dei prodotti, che promuovono il ritardo nell'acquisto di un nuovo prodotto riparando

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e riutilizzando quello vecchio. Queste attività sensibilizzano i cittadini sul tema della raccolta differenziata. Il Comitato Italiano intende, grazie ai cosiddetti Project Developer, stimolare Enti, Asociazioni, scuole, Autorità, Pubbliche Amministrazioni, Aziende, Imprese, a mettere in piedi una serie di iniziative che consentano la riduzione dei rifiuti. Lo scorso anno si registrò un record di partecipazione con 5261 azioni sulla riduzione dei rifiuti condotte in Italia.

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›› CRONACA

Il 25 novembre si è celebrata la giornata contro la violenza sulle donne

Un’occasione persa A Nord di Napoli, le Amministrazioni locali hanno “dimenticato” la ricorrenza. Eppure la cronaca ha raccontato tanti casi di violenza verificatisi negli ultimi tempi o scorso 25 novembre, in tutta Italia, si è celebrata la Giornata contro la violenza sulle donne. La ricorrenza, però, è passata quasi inosservata nell’area a Nord di Napoli, anche se i nostri Comuni non sono certo immuni dal fenomeno. Tanti, infatti, sono i casi che la cronaca ha riportato negli ultimi tempi. Casi che, fortunatamente, non hanno provocato morti, ma che lasceranno segni indelebili nel corpo e nella psiche di chi li ha subiti e di chi ha assitito. Alcuni casi sono davvero incredibili. E’ il caso, per esempio, di quel che è accaduto ad Afragola, dove un uomo ha cominciato a picchiare, in maniera selvaggia, la moglie perché c’era poco sale nella minestra. Il marito, un uomo di 35 anni, di Afragola, non si è fermato nemmeno davanti al pianto terrorizzato dei figli piccoli e neanche quando sono intervenuti alcuni familiari, richiamati dalle grida della moglie. La donna, non appena il marito l’ha mollata, è riuscita a scappare e a piedi nudi è corsa fino alla caserma dei Carabinieri, dove ha chiesto aiuto ai militari che hanno arrestato il marito violento, che è stato rinchiuso in carcere; la donna, invece, è potuta torna-

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di Martino Uzzauto re a casa dopo aver ricevuto le cure necessarie. Un altro episodio simile s’è verificato a Frattamaggiore nel quartiere più a rischio della città, il rione Rossini, dove un trentenne di Cardito, volto già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, è

stato arrestato dai Carabinieri della stazione di Frattamaggiore che si trova a pochi passi dall’abitazione in cui l’uomo, dopo l’ennesimo litigio con la sua ex moglie, aveva aggredito lei e la suocera che avevano minacciato di denuncuarlo. A quel punto l’uomo ha estratto il coltello e ha pugnalato le due donne. I militari dell’Arma attirati dalle urla delle due vittime sono accorsi sul posto e hanno trovato l’uomo con ancora in mano il coltello con una lama di circa 12 centimetri, mentre le due donne sanguinanti erano disperate. Anche in questo caso le donne sono riuscite a sopravvivere al loro carnefice. Terribile anche l’avventura di una ragazza di appena 25 anni. Tutto è cominciato quando il suo convivente, un quarantanovenne agli arresti domiciliari per altri reati, ha cominciato a fare delle avance alla donna che più volte ha ripetuto di essere stanca e di voler dormire. Di fronte al rifiuto della donna, l’uomo è andato in escandescenza e ha cominciato a picchiare la giovane, senza fermarsi fino a quando sfinito se ne è andato a dormire. E’ stato in quel momento che la donna ha chiamato il 113. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che

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CRONACA ‹‹ hanno arrestato l’uomo e permesso alla donna di andare in ospedale per farsi medicare. La violenza bruta, spesso, genera altra violenza. Com’è successo a Casoria, dove una donna, stanca di subire le continue violenze del marito, si è ribellata, ottenendone l’allontanamento; dopo pochi giorni, però, ha usato la stessa moneta, tanto che è stata denunciata lei stessa per atti persecutori, lesioni personali, violenza e resistenza a pubblico ufficiale; stando a quanto riferito dalla Polizia, la ventottenne pri-

ma ha denunciato il marito per allontanarlo da casa ma poi lo ha picchiato affinchè vi facesse ritorno. La donna è stata bloccata in una palazzina su via Principe di Piemonte dove, in stato di agitazione, stava minacciando e picchiando a calci e pugni il marito che si trovava a casa della madre rispettando una misura di prevenzione disposta dall’autorità giudiziaria che gli aveva interdetto l’avvicinamento all’abitazione coniugale, provvedimento adottato dalla magistratura dopo una denuncia sporta dalla donna nei confronti del marito. All’arrivo dei carabinieri la giovane li ha aggrediti con schiaffi e morsi.

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Le leggi che puniscono stalking e violenze uardando un qualunque telegiornale o sfo- mine stalking. Con il termine si definiscono un inG gliando un quotidiano, è evidente la frequenza sieme di comportamenti molesti e continui, costidegli episodi di cronaca nera legati all’omicidio di tuiti da ininterrotti appostamenti nei pressi del dodonne, molto spesso per mano dei partner. I responsabili di questi reati sono coloro che dichiarano di “amare” le loro vittime: mariti o ex mariti, fidanzati, conviventi o amanti che non accettano la fine di una storia d’amore. Tutti uomini che hanno confuso l’amore con il possesso, con l’odio e la vendetta. E l’età non conta, perché si diventa carnefici della propria “amata” a tutte le età. Nel 2013 la quota dei femminicidi in Italia dall'inizio dell'anno è di 100 vittime. Il pesante bilancio è stato calcolato da Telefono Rosa che parla di "vergogna intollerabile per una Paese civile". L'associazione nazionale di volontarie che si pone a sostegno delle donne, in primis, vittime di violenza in tutte le sue manifestazioni, da quella psicologica a quella fisica, ha raccolto i dati per fare i ritratti degli aguzzini e delle vittime: le violenze si manifestano soprattutto tra le mura domestiche e da parte dei mariti. Le violenze, secondo i dati dell'associazione, si scatenano solitamente all'interno delle mura domestiche: nel 48% dei casi l'autore è il marito, nel 12% il convivente, nel 23% l'ex. L'identikit dell'aggressore racconta di un uomo tra i 35 e i 54 anni nel 61% dei casi. In genere l'aguzzino non fa uso di alcool o droghe. Ciò rende il dato ancora più allarmante perché ci racconta di un aguzzino non seriale ma occasionale anche se il più delle volte prevedibile. La vittima è invece una donna che ha fra i 35 e i 54 anni. Con la parola femminicidio, quindi, si vuole indicare qualsiasi pratica sociale violenta, fisica o psicologica, che attenta all’integrità, allo sviluppo psico-fisico, alla salute, alla libertà o alla vita della donna, con il fine di annientarne l’identità attraverso l’assoggettamento fisico o psicologico, fino alla sottomissione o, nei casi peggiori, alla morte. Si tratta di quella che ormai viene definita “violenza di genere”, una forma di discriminazione e di violenza rivolta contro la donna “in quanto donna”. Spesso il femminicidio è niente altro che l’atto finale di un processo persecutorio perpetrato a danno della donna. Letteralmente “Stalking” è un termine inglese inteso per indicare una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un'altra persona, perseguitandola e generandole stati di ansia e paura che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della vita quotidiana. Questo tipo di condotta è penalmente rilevante in molti ordinamenti; in quello italiano la fattispecie è rubricata come atti persecutori (articolo 612-bis del Codice penale), riprendendo una delle diverse locuzioni con le quali è tradotto il ter-

micilio o degli ambienti comunemente frequentati dalla vittima, ulteriormente reiterati da intrusioni nella sua vita privata alla ricerca di un contatto personale per mezzo di pedinamenti , telefonate oscene o indesiderate. Include, inoltre, l'invio di lettere, biglietti, posta elettronica, sms e oggetti non richiesti; più difficile è l'attribuzione del reato di stalking a messaggi indesiderati di tipo affettuoso - specie da parte di ex-partner o amici - che può variare a seconda dei casi personali. Tutto ciò, o parte di esso se compiuto in modo persistente e tenace in modo da indurre anche solo paura e malessere psicologico o fisico nella vittima, sono atti persecutori. Sul fronte legislativo il Senato, ha approvato definitivamente, il decreto legge n. 93 su violenza di genere e sicurezza, quello che contiene le misure contro il femminicidio. Il provvedimento, già approvato dalla Camera dei deputati, diventa legge. Con il via libera del Senato al decreto legge sul femminicidio, diventano legge le nuove misure per il contrasto alla violenza di genere. Arrivano tre nuovi tipi di aggravanti: quando il fatto è consumato ai danni del coniuge, anche divorziato o separato, o del partner pure se non convivente; per chi commette maltrattamenti, violenza sessuale e atti persecutori su donne incinta; per la violenza commessa alla presenza di minori di 18 anni. Sarà poi disposto l'allontanamento urgente dalla casa familiare con il divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, nei confronti di chi è colto in flagranza. Gli stalker potranno essere intercettati e sottoposti anche all'uso del braccialetto elettronico in caso di allontanamento dalla casa familiare. Le segnalazioni non potranno essere anonime ma i dati delle donne che denunciano saranno coperti almeno nella prima fase del procedimento per evitare ritorsioni. Contro le intimidazioni è previsto che la querela sia irrevocabile per le minacce gravi e reiterate, revocabile per i reati meno gravi di stalking. Come misure di prevenzione anti-violenza si potranno indirizzare gli stalker anche ai consultori familiari, ai servizi di salute mentale e ai Sert (i servizi per le dipendenze). In tema di immigrazione si introduce un permesso di soggiorno speciale per le donne straniere vittime di violenza domestica. Per le donne, inoltre, che vorranno finalmente difendersi, ci sarà la possibilità di avvalersi di avvocati professionisti accedendo al gratuito patrocinio a spese dello Stato. Maria de Rosa - Avvocato

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›› POLITICA

Domenica 8 dicembre urne aperte nelle sedi dell’area a Nord di Napoli

Si vota per le primarie del Pd Il favorito sembra essere Matteo Renzi, ma Cuperlo è forte dove il partito è radicato opo i congressi che hanno decretato i segretari cittadini, ora tocca alle primarie per l’elezione del segretario nazionale del Partito democratico. La sfida tra Gianni Cuperlo, Matteo Renzi e Giuseppe (Pippo) Civati è giunta agli sgoccioli. Domenica 8 dicembre dalle 8 alle 20 è possibile votare il candidato scelto nelle sedi del partito cittadino con un contributo minimo di due € giustificato così: “Siamo i promotori della legge che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti. Siamo il partito protagonista di un ripensamento globale delle modalità attraverso le quali si fa fronte ai costi della democrazia”. Il segretario eletto prenderà il posto di Guglielmo Epifani, alla segreteria del Partito democratico dallo scorso maggio dopo le dimissioni del vincitore delle scorse primarie PierLuigi Bersani. Hanno diritto di voto tutti i cittadini che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età. Ma per i minorenni e gli studenti e lavoratori fuori sede è stata prevista una iscrizione preventiva on line senza la quale è impossibile votare. Attesi i risultati dell’area a Nord di Napoli, che abbiamo sempre sottolineato come una delle aree più proficue del partito democratico con esiti elettorali vincenti (e in taluni casi stravincenti). Le sedi nell’areanord di Napoli dove è

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di Angelica Argentiere possibile andare ad esprimere il voto sono: Frattamaggiore: IV traversa Corso Durante; Cardito: piazza Garibaldi 1 e presso l’associazione Guardiamo Oltre in piazza Giovanni XXIII; Casalnuovo: via Roma 148; Crispano: via Provinciale Crispano 4; Afragola: Istituto Addolorata in piazza Castello e a Caivano in corso Umberto I, 177. Dalle ultime analisi politiche sembra che il voto di Cuperlo sia più forte nelle zone roccaforte del Partito democratico, laddove il radicamento del partito sia più labile il favorito sembra Civati, ma vanno tutti pazzi per Renzi. Chi la spunterà?

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Cogito 344_ok_COGITO192.qxd 05/12/13 17:48 Pagina 15 L’area dove dovrà nascere la Cibaf

POLITICA ‹‹

Parla Giuseppe Cirillo, sindaco di Cardito

“Con i cambi in Giunta, al via una nuova stagione politica” “In questi primi diciotto mesi abbiamo dovuto pensare a come evitare il dissesto finanziario” opo un anno e mezzo di amministrazione abbiamo incontrato il sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo, per fare il punto della situazione dopo il rimpasto in Giunta. Sindaco, entrano in Giunta due nuovi Assessori, ma la scelta non sembra dettata solo dalla necessità di “accontentare” tutti i Consiglieri… “Si, dopo le dimissioni di due assessori, abbiamo rilanciato l’attività amministrativa con due persone di spiccata competenza nei campi delle deleghe che gli ho assegnato. Le nomine di Vincenzo Arciprete ed Andrea Russo, nuovo Vicesindaco, vanno a rafforzare le competenze della Giunta in cui continuano a esserci anche Garofalo, Impagliato e Iorio. Non ci interessa ragionare col bilancino provando a garantire equilibri momentanei o variabili, a noi interessa il bene della cittadinanza e per questo abbiamo scelto le migliori competenze che la città poteva esprimere per ricoprire determinati ruoli”. Quali sono le difficoltà più grandi che ha incontrato fino ad ora, in questo suo primo mandato? “Vede, non vorrei soffermarmi sulle specifiche difficoltà, mi preme però fare un discorso più ampio. La situazione che ho ereditato dalla passata Amministrazione era piuttosto critica, l’impegno più grosso che abbiamo dovuto affrontare è stato proprio quello di ripianare i debiti che abbiamo ricevuto in dote. Le dico, senza mezze misure, che il Comune rischiava il dissesto finanziario. Un dissesto che siamo riusciti ad evitare solo grazie alla capacità dell’intera squadra amministrativa, figlia di quella maggioranza che ha prodotto la mia elezione”. Tra le polemiche che hanno accompagnato questo primo anno e mezzo alla guida della città, ha fatto molto rumore quella relativa all’abbattimento di un palazzo a Carditello… “Purtroppo non potevamo farci niente. Ricordo che in quei giorni mi sono recato personalmente dal magistrato ed è stato proprio lui a dire che si sarebbe dovuto agire quattro anni fa. So bene che le responsabilità politiche non sono mie, ma ciò che conta adesso è risolvere i problemi dei cittadini ed evitare che vengano abbattuti altri immobili. E le posso garantire che insieme alle competenze che ha messo in campo questa giunta, proveremo a fare di tutto per evitare il ritorno della ruspa nella nostra città”. Nelle sue parole si evince la volontà di cambiare registro rispetto alla prece-

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di Antonio Cerbone dente Amministrazione. In che modo? Oltre alle parole, servono i fatti… “Esatto! Ed è con quelli che stiamo parlando alla cittadinanza! Le basti pensare che solo dal capitolato inerente ai rifiuti abbiamo recuperato 500.000 euro annui, ga-

rantendo lo stesso servizio. Abbiamo dimostrato in questo modo che il nostro obiettivo è limitare, o meglio azzerare gli sprechi! Per questo motivo abbiamo intenzione di riorganizzare l’intera macchina amministrativa attuando un accorpamento dei settori,in modo da razionalizzare le risorse. Ogni settore dovrà seguire un “piano performance” per monitorare l’efficienza dei dipendenti in modo da dimostrare il merito degli stessi. Inoltre non posso non far presente che questa amministrazione si appresta ad approvare il PUC, il Piano Urbano Comunale, un’opera che la città attendeva da oltre trenta anni”. Sindaco, però, per cambiare la città non basta tagliare gli sprechi, sono necessari anche nuovi investimenti... “E’ vero, ne siamo ben consapevoli, ma

non è detto che questi fondi vadano presi dalle tasche dei cittadini. Stiamo per presentare infatti dei progetti volti ad intercettare le risorse messei a disposizione dalla Comunità Europea. Progetti che cambieranno radicalmente il volto della città. Pensiamo infatti ad una riqualificazione della Strada statale 87, il biglietto da visita di questa città, senza trascurare anche altre zone come quella di Corso Italia. Completeremo Palazzo Mastrilli, una delle opere più belle dell’ l’intera area a Nord di Napoli. Poi, dobbiamo ovviamente rispondere alle esigenze della platea scolastica a partire dai poli esistenti sul territorio, come la scuola Marconi. Opere che daranno nuovo slancio al-

l’intera economia carditese e renderanno la città più vivibile, dandole una visione più armonica”. Nel salutarla non possiamo non chiederle delle polemiche sul suo operato, alimentate anche da manifesti e volantini apparsi in città “Guardi, a me e alla mia maggioranza non interessano queste polemiche, non siamo e non saremo noi ad alimentarle, né ci faremo trascinare in alcun modo in questa querelle strumentale. Infatti, le dico fin da ora che non risponderemo più tramite manifesti murali. A noi preme esclusivamente essere risolutori delle problematiche che i cittadini vivono quotidianamente. Il nostro impegno va in questa direzione: preferiamo parlare con i fatti, non con le parole, dette o scritte sulle mura della città”. Cogito • 15


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›› POLITICA

Tutto come previsto a Caivano

Falco ha ritirato le dimissioni Il Sindaco: C’è voglia di proseguire, a breve decideremo il futuro degli Assessori ufficiale: il sindaco Antonio Falco ha revocato in via definitiva le proprie dimissioni. Lo ha annunciato martedì scorso con un documento, inviato al Prefetto di Napoli, al Presidente del Consiglio comunale e al segretario generale, in cui ribadisce la volontà di proseguire nel suo incarico di primo cittadino di Caivano. Un ripensamento tutt’altro che inaspettato, anche se si è concretizzato solo il giorno precedente a quello in cui le dimissioni sarebbero divenute irrevocabili. Il Sindaco ha così deciso di evitare lo scioglimento del Consiglio comunale e la nomina di un Commissario. “Lo scrivente dott. Antonio Falco, Sindaco del Comune di Caivano, premesso che in data 14 novembre 2013 ha rappresentato le proprie dimissioni al fine di consentire necessari chiarimenti tra le locali forze politi-

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di Linda Scuotto che, considerato il risultato degli incontri, tenutisi successivamente dai quali è emersa la possibilità di proseguire una regolare azione amministrativa dell’esecutivo interesse della cittadinanza caivanese, con la presente revoca le proprie dimissioni”. Il 27 novembre scorso anche gli assessori Casaburo, Semonella, Ummarino, Pinto, Schizzo, Di Napoli e D’Agostino si erano dimessi per rendere più agevole il confronto tra le parti politiche in campo, come aveva precisato lo stesso Sindaco: “Gli Assessori attualmente in carica hanno presentato le proprie dimissioni al fine di agevolare la ripresa del dialogo politico e favorire così un nuovo slancio all’azione amministrativa di questa Amministrazione”. Non si sa ancora chi rientrerà al suo posto come ci conferma anche il Sindaco: “Per il momento non ci sono grosse novità, ci stiamo ancora lavorando. Chi ha lavora-

to bene, del resto continuerà a far parte di questa maggioranza”. Difficile riuscire a capire l’evolversi della situazione politica caivanese. Al momento le uniche certezze arrivano dall’opposizione del Pdl di Monopoli, Celiento e Mellone. Duro il commento del segretario dell’Mpa, Alessio Vanacore, che così commenta la revoca delle dimissioni del Sindaco: “Caro Sindaco, questa te la potevi risparmiare.. ora cosa dirai ai Caivanesi? Che i partiti non vogliono che tu vada a casa? Una bugia più, una meno, tanto ci hai fatto la faccia!” Rimane invece delicato il tema dell’approvazione bilancio. Si aspetta infatti di discutere, entro il 31 dicembre, i termini del cosiddetto bilancio di previsione, senza la cui convalida la nuova Amministrazione rischia comunque di “naufragare”.

Frattamaggiore / Polemiche per la nuova sala consiliare D oveva essere una bella giornata di festa. Perché il Consiglio comunale tornava a riunirsi nell’aula consiliare di piazza Umberto I, rinnovata. E, invece, non sono mancate le polemiche perché i costi, dai 150.000 € previsti sarebbero lievitati fino a 300.000. Polemiche che hanno coinvolto anche il nipote dell’architetto che firmò il progetto del palazzo comunale e della stessa sala consiliare. Sirio Giametta, infatti, così come l’altro consigliere del Pdl, Michele Granata, si sono astenuti sul punto all’ordine del giorno riguardante la nuova sala consiliare dedicata proprio all’architetto Sirio Giametta. Ne abbiamo discusso con il capogruppo del Pdl, Granata, che ci ha spiegato: “La nostra è stata un’astensione perché comunque sono state coinvolte ditte del territorio con procedure assolutamente legittime altrimenti sarebbe stato un voto contrario. Però a fronte dei 150.000 €uro iniziali si arrivano a raddoppiare le spese in un’epoca di spending review e patto di stabilità e la cosa non si può accettare nel silenzio e nella piena soddisfazione. A mio avviso, la sala consiliare era già funzionante prima, adesso è indubbiamente migliorata ma le questioni tecniche m’interessano poco, quando questi soldi si sarebbero potuti spendere per il cittadino e non per una sala di autocelebrazione dei Consiglieri”. Granata chiede alla maggioranza “una maggiore oculatezza nelle uscite considerando come priorità i cittadini e non esaltazioni autoreferenziali come può essere la nuova sala consiliare. La mia non è né retorica, né populismo, anzi ho sempre riconosciuto e approvato gli atti positivi dell’Amministrazione quando ci sono stati, ma questi punti di domanda e la mia astensione li avrei avuti anche

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da Consigliere di maggioranza: già 150.000 € rappresentavano una spesa esosa, il doppio lo trovo inaccettabile”. La replica del sindaco Francesco Russo è stata altrettanto chiara: “Sono polemiche fuori luogo. Già da due anni la ristrutturazione e la riqualificazione dell’aula consiliarare rientravano nell’elenco delle opere pubbliche; la sala non era poi così funzionale con i microfoni rotti, sedie sgangherate e quant’altro. I Consiglieri di minoranza sono stati i primi, nelle passate consiliature, a sottolineare che quella sala doveva essere rifatta perché gli ultimi interventi risalivano al 1978. Chi non capisce la suddivisione dei titoli di spesa non sa fare Amministrazione: rifare una sala consiliare è alla stregua di lavori per una nuova strada. Inoltre voglio sottolineare che non sono stati spesi 300.000 € ma 210.000 di cui 150.000 per i lavori di ristrutturazione e gli altri 60.000 per il restyling e l’impiantistica elettronica con attrezzature all’avanguardia a disposizione delle prossime consiliature per prossimi 50 anni o giù di lì per come è stata concepita; senza dimenticare che l’aula consiliare è anche teatro di convegni promossi dalle associazioni del territorio”. Il Sindaco inoltre tiene a precisare che “la sala consiliare è il luogo della vita politica frattese ed è giusto che abbia un decoro e un aspetto di sacralità perché a differenza di quanto si dice l’abito fa il monaco e come a parer mio. Mi piace comunque sottolineare che, al di là delle polemiche, la minoranza non ha votato contro riconoscendo la legittimità degli atti portati avanti dall’Amministrazione”. Angelica Argentiere Anno XX - numero 344 - Sabato 7 dicembre 2013


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POLITICA ‹‹

Ad Afragola il bilancio è stato approvato senza problemi

Tuccillo supera il primo scoglio Maggioranza compatta, mentre tra i banchi dell’opposizione c’era qualche assenza di Francesco Celardo on il no dell'opposizione e il sì della maggioranza, il bilancio del Comune di Afragola ha passato l’esame del Consiglio comunale. La maggioranza era al completo. Presenti tutti i consiglieri di Partito democratico, A Viso Aperto la Rinascita, Udc, Afragola Libera e così tutti gli altri. Scarna la presenza dell'opposizione con solo cinque membri presenti tra gli eletti del Pdl e di Fratelli D'Italia. La discussione è iniziata con l'illustrazione del bilancio e delle prospettive per il futuro da parte del sindaco, Domenico Tuccillo. Successivamente, il presidente del Consiglio comunale, Nicola Perrino, ha aperto il dibattito. Per Gennaro Giustino della lista A Viso Aperto, “abbiamo un eredità contabile pesante che proviene dalla vecchia Amministrazione dove i bilanci sono stati approvati senza il parere dei revisori dei conti. Adesso, stiamo lavorando tantissimo e bene per mettere tutto in regola. Quest'Amministrazione lavora solo ed esclusivamente nell'interesse della collettività”. Giustino ha anche annunciato un’importante novità in arrivo: “Tra poco il Sindaco tirerà fuori un coniglio dal cilindro che porterà benefici per tutta la città di Afragola”, senza specificare di cosa si tratti. Insomma per la maggioranza il bilancio contiene tutte le soluzioni a cui bisogna fare fronte. Non è d’accordo Antonio Pannone, leader dell'opposizione per cui “questa maggioranza non vuole sporcarsi le mani più di tanto. Ci aspettavamo qualche cosa in più. Invece non abbiamo riscontrato granché. La città soffre, e qui non si fa nulla. Pertanto il nostro voto e negativo”. Il no secco dell'opposizione sta nel fatto che, dopo i famigerati cento giorni di Tuccillo, niente di buono si è visto all'orizzonte. Una città, quella di Afragola ancora con i suoi problemi per nulla risolti. Anzi, ad aggravare una situazione in pieno degrado, ci si mettono pure le nuove tasse che sono delle vere e proprie stangate per i commercianti afragolesi. Per Pannone, gli afragolesi si aspettavano di più da Tuccillo, come dimostrano anche alcune voci critiche che si sono levate tra i pochi cittadini presenti ai lavori del Consiglio comunale.

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I commercianti protestano per la Tares votato Tuccillo per cambiare politica. Lui ci ringrazia aumentando le tasse”. “corsoE’Abbiamo questo il commento di alcuni commercianti in merito alle stangate varate nel dell'ultimo Consiglio comunale. Aumenti dal 30 al 200% per alcune categorie commerciali tra cui ristoranti, pizzerie, mense, bar, pasticcerie, pescherie, fruttivendoli e alimentari, più contenuto, invece, l’aumento della Tares (dal 10 al 40%), per le famiglie con 4 o più componenti, di fronte alla Tarsu 2013. Le nuova tariffe Tares, approvate con 14 sì e 6 contrari, prevedono nuovi costi per la raccolta e il trasporto e il trattamento dei rifiuti; sono state calcolate secondo la natura dei materiali da smaltire, perché per carta, plastica e vetro il Comune ha un ritorno economico che ha potuto riversare sui cittadini per ridurre la tassa. Invece, per le utenze commerciali che producono indifferenziato e cioè materiali non riciclabili c’è stato un aumento che va dal 30 al 200% rispetto alla Tarsu 2013. Per le utenze domestiche, inoltre, la tassa sui rifiuti non si calcola più per numero di metri quadrati, ma per numero dei componenti familiari. Ci sarà una riduzione in percentuale a secondo delle persone che vivono nello stesso appartamento. Nessun aumento per l’Irpef, dove è stato confermato lo 0,5% del 2012, e per l’Imu per le seconde case (7,6%). Ma sulle attività commerciali, l'Amministrazione, guidata dal sindaco Domenico Tuccillo ha agito con la mano pesante. “La nostra scelta – afferma il sindaco Domenico Tuccillo – è stata quella di dosare i costi variabili, per alleggerire il peso della tassa sulle famiglie numerose e spostarlo sulle categorie commerciali che più inquinano”. Parte dell’opposizione, in commissione, ha chiesto un ritorno alla Tarsu, perché non è stato possibile? “Perché – risponde il primo cittadino - applicando la Tarsu, saremmo stati costretti a maggiorare, per coprire i costi del servizio, le altre tariffe (Irpef, Imu ed altro) fino al massimo consentito”. Contrario alle scelte dell’Amministrazione, Antonio Pannone, leader dell’opposizione: “Abbiamo votato contro perché abbiamo voluto mettere in evidenza sia le difficoltà della comunità afragolese nel digerire la nuova tassa, che l’indisponibilità dell’Amministrazione ad aprire un dialogo che vada incontro alle legittime aspettative dell’utenza commerciale, che è alle prese con difficoltà economiche, legate alla crisi, e delle famiglie con nuclei più numerosi, inevitabilmente verranno penalizzate dall’applicazione della Tares”. Francesco Celardo

Al lavoro il nuovo Comandante della Polizia municipale di Afragola è insediato il nuovo Comandante della Polizia mudi Afragola, Luigi Maiello. Nato a Cercola S42 inicipale anni fa, Maiello ha ricoperto precedentemente il ruolo comandante della Polizia municipale a Pomigliano d’Arco e Cercola, dove nel 2010 ha ricevuto il Premio Eccellenza “Urban Police”, ed è stato sovraordinato con funzioni di Comandante del Corpo di polizia locale di Casal di Principe. “Con la nomina del comandante Luigi Maiello – ha dichiarato il sindaco Tuccillo - la squadra di governo dell’Amministrazione si completa con una professionalità di alto valore. Un fiore all’occhiello considerata la stima guadagnata sul campo, negli anni, da Maiello nei ruoli di comando della polizia locale in Campania”. “Il rilancio del corpo di Polizia Municipale – ha aggiunto il primo cittadino – è una priorità per questa amministrazione, pertanto si apre oggi una nuova pagina nella storia della polizia locale di Afragola che dovrà garantire in modo visibile la sicurezza, il controllo del territorio, il rispetto delle regole e della legge nella nostra città”. Cogito • 17


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›› CRONACA

Aumentano le strutture sportive a Casalnuovo

Inaugurata la pista di pattinaggio C’è chi protesta: E’ un mostro architettonico; e chi apprezza la scelta dell’Amministrazione di Marina Greco naugurata sabato 23 novembre a Casalnuovo la nuova pista di pattinaggio realizzata dal Comune. Un’area attrezzata, chiusa e al coperto, che si estende per 1800 mq, dotata di circa quattrocento posti a sedere, due spogliatoi e una grande pista per il pattinaggio artistico e amatoriale. Adiacente al palazzetto dello sport, nel rione Licignano, precisamente in viale delle Ginestre, in una zona limitrofa alle case popolari del complesso 219, la pista rientra in un più ampio progetto di riqualificazione, urbanistica e dotazione di strutture sportive per la città di Casalnuovo. Un progetto ampio, finanziato dalla Regione con 870.000 euro e che prevede la nascita della Cittadella dello Sport, con altri impianti dedicati all’attività sportiva. La pista ha ricevuto anche il riconoscimento da parte della Federazione Coni e potrà, quindi, ospitare anche manifestazioni e gare anche di altre discipline sportive. La struttura comunale, però, è soprattutto a disposizione dei cittadini e delle associazioni che ne faranno richiesta. La realizzazione della pista, per il sindaco Peluso, “si pone l’obiettivo di dare spazi e luoghi ai giovani casalnuovesi a cui l’Amministazione comunale sta cercando di dare spazio, dopo il recupero del vecchio del campo di calcio, del palazzetto dello sport, l’aper- di piste ciclabili, di aree per i bambini e per il passeggio”. Altri invece ritengono la realizzazione della pista “una bella tura di questa struttura, seguiranno altri due impianti nello stesso iniziativa, in una zona degna di una riqualificazione! Se poi si vuol quartiere”. “Una struttura che si pone anche come centro polifunzionale, sempre trovare qualcosa da ridire, allora qualsiasi cosa non sarà mai adatto per la realizzazione di eventi di vario tipo, manifestazioni degna!” Intanto dall’Amministrazione comunale fanno sapere che “i culturali, concerti, momenti di aggregazione” ha aggiunto l’assesfondi che la Regione ha stanziato per il Comune di Casalnuovo e che sore allo sport, Errichiello. Le polemich, però, non sono mancate. “Costruire questo mo- sono stati usati per questo complesso, rientrano in un ampio progetstro architettonico ha voluto significa togliere il verde che c’era, ce- to di riqualificazione del paese che passa anche attraverso la realizmentificare e togliere aria e quiete a numerosi appartamenti,di pri- zazione di strutture sportive. Ottenere fondi per un progetto vuol divati cittadini, antistanti il capannone” la lamentela maggiormen- re riuscire a investirli per quel progetto che si pone comunque l’ote diffusa tra chi non ha gradito la novità. Per loro “i fondi co- biettivo di dare un nuovo volto al paese e di creare innovazione e munali potevano essere investiti diversamente, con la realizzazione sviluppo per tutti”.

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CRONACA ‹‹

Passi in avanti per la Città dei bambini di Frattamaggiore

Trovati i fondi per la Cibaf A breve la pubblicazione del bando. I lavori dovranno concludersi entro il 2015 di Angelica Argentiere embrava un lontano ricordo, qualcosa di gettato nel dimenticatoio e invece il 13 novembre scorso si è tornato a parlare del progetto Cibaf, Città dei Bambini di Frattamaggiore. Il progetto vincitore del bando pubblicato nel 2009, quello del team dell’architetto Francesco Bocchino con Salvatore Solaro, Carlo Aymonino, Rocco Antonio Gravinese, Elia Schiavo, Gaetano Festa, Valerio Scozzafava e Carmela Ilaria Cennamo, prevede la riqualificazione dell’area di via Veneto con la demolizione delle strutture fatiscenti e la costruzione di 3 nuovi edifici in uno stile architettonico che richiamasse la canapa, pietra miliare dell’economia frattese nella metà del ‘900. Il primo edificio, diviso in tre blocchi A, B, C dovrebbe contenere gli spazi specificamente dedicati ai bambini, distinti nei vari percorsi per fasce d’età (2-3 anni; 3-5 anni; 6-16 anni), il secondo, l’accoglienza, l’auditotorium, la ristorazione, bookshoop, spazi polifunzionali per la musica ed attività che rappresenta un’occasione di sviluppo non solo multimediali e il terzo edificio, sarebbe per Frattamaggiore, ma per tutta l’area a Nord di destinato a quattro aree commerciali. Napoli che godrebbe della presenza delle migliaia di La Città dei Bambini dovrebbe sorgere persone potenzialmente interessate a una struttura sull’area dell’ex canapificio di via Vittodel genere, unica in Campania e tra le più grandi rio Veneto, adesso proprietà della regiod’Italia e d’Europa”. ne. E, dopo il finanziamento dell’opera Per il capogruppo dei Democratici per il proPasquale del Prete da parte della Comunità europea, l’ogresso, Pasquale Del Prete, che si è battuto per stacolo da superare era rimasto quello veder realizzato il progetto: “La costruzione della della proprietà dell’area che è della Regione Campania. Città dei Bambini è paragonabile ad una gravidanza a rischio Ora, però, l’Amministrazione ha impegnato la somma ne- dove c’è sempre il pericolo di perdere il bambino. Fortunatacessaria: 1.500.000 euro. Una decisione che permetterà la mente tutti i problemi verificatesi durante questi anni, a parpubblicazione del bando e l’avvio dei lavori che dovranno tire da giugno 2009, quando ci fu la conferenza stampa che concludersi entro il 2015, altrimenti si perderanno i fondi espose la vincita del progetto, sono stati tutti superati, non ulmessi a disposizione dalla Comunità europea con il fondo timo l’impegno dell’Amministrazione ad acquisire la proprietà Jessica. dei capannoni. È un’occasione fondamentale per la città e non Soddisfatto il sindaco, Francesco Russo, per il quale “la si deve correre assolutamente il rischio di perderla per qualche città dei bambini è un progetto che stiamo curando da anni e cavillo burocratico”.

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›› NOTIZIE FLASH

Casalnuovo / Falsi volontari chiedevano soldi per i bambini malati Tutto studiato nei minimi particolari, una fonte di guadagno facile, ma “sporca”. Così sono finiti nei guai due truffatori “vestiti” da volontari di un’associazione di volontariato. Il piano? Quello classico. Bussata di porta, viso triste e richiesta donazione per una causa fortissima: “Raccogliamo fondi per bambini malati di tumore”. Lui C.F. ventinovenne, celibe e disoccupato, lei D.C. trentaquattrenne, coniugata e casalinga, residenti a Casalnuovo sono stati scoperti dai Carabinieri della Stazione di Marigliano in flagranza di reato mentre incassavano denaro in un condominio. Denunciati a piede libero per truffa in concorso. I responsabili dell’associazione per cui si presentavano, la “ARLIT” (Associazione Regionale Leucemia Infanzia Tumori) con sede a Portici, hanno dichiarato di non avere né volontari impegnati su zone, né tantomeno quei due volontari “associati”. Dunque una piccola organizzazione gestita in modo semplice. Tesserino, timbro e bollettario ricevute che, dopo aver incassato la somma di denaro, rilasciavano “regolarmente” come attestazione di pagamento. I tempi ormai si sa sono critici per cui la gente pur di darsi da vivere si inventa tutto ma speculare sulla salute dei bambini è veramente vergognoso. Floriana Stile

Cardito / Finalmente parte, per tutti, l’anno scolastico al liceo artistico Sembra essersi finalmente risolta l’annosa questione relativa agli studenti che frequentarono l’anno scorso il quarto anno nella sezione A del liceo artistico di Cardito. Questa classe deve completare il proprio percorso formativo effettuando l’anno “Integrativo”, ovvero il quinto anno dopo i quattro anni “obbligatori”, per poter avere diploma completo e poter poi accedere all’Università. Tanti gli ostacoli incontrati anche perché mancava un’aula dove ospitare quelli che erano gli studenti del vecchio ordinamento. Inizialmente non veniva rilasciata la concessione anche per il numero troppo esiguo di studenti che avevano fatto richiesta dell’anno integrativo, numero che è pian piano salito fino a quello necessario. La classe, che comprende circa una ventina di studenti, spalleggiati dalla collaborazione dei genitori, ha protestato per più di un mese vedendo solo adesso raggiunto il proprio obiettivo. Lunedì scorso i ragazzi hanno iniziato la scuola nel loro vecchio istituto, in via Castiello, e frequenteranno la scuola anche più ore del dovuto, visto il ritardo accumulato. Mario Tramo

Caivano / Ancora problemi al Liceo Braucci. Dopo i topi, le infiltrazioni Continuano le proteste degli studenti del Liceo Niccolò Braucci di Caivano. Sebbene nelle scorse settimane sia stato richiesto e approvato un intervento di disinfestazione della struttura, in rete continua il tam tam di foto e commenti esasperati da parte degli studenti. L’emergenza topi non sarebbe stata ancora debellata, e come se non bastasse, a seguito di infiltrazioni d’acqua dal soffitto di alcune aule del secondo piano, gli studenti hanno deciso di inscenare una manifestazione di protesta che potesse richiamare l’attenzione dell’Amministrazione comunale, al fine di risolvere, in tempi rapidi, una situazione divenuta ormai insostenibile. Gli studenti, con striscioni eloquenti, sono scesi in strada per gridare in maniera pacifica il loro disappunto. Sebbene il sopralluogo dei Vigili del fuoco, richiesto dai rappresentanti d’Istituto e dal preside Giovanni La Montagna, abbia avuto come conseguenza la dichiarata inagibilità del secondo piano dell’edificio, nulla è successo. Gli studenti, quindi, richiamati ad attuare nuovamente il sistema di rotazione straordinaria per sopperire a una mancanza nu20 • Cogito

merica di aule disponibili, hanno deciso di ribellarsi. A seguito della protesta del 25 novembre, alcuni tra gli studenti sono stati ricevuti dal sindaco Falco, dagli assessori Pinto, Semonella e Ummarino, dal vice sindaco Casaburo e dal responsabile dell’ufficio manutenzione, Lanna, che hanno promesso una soluzione definitiva. Sebbene l’edificio scolastico di via Diaz sia di competenza della Provincia di Napoli, la protesta degli studenti, supportata dall’Amministrazione comunale di Caivano (è stato infatti avviato un nuovo sopralluogo della struttura da parte di personale tecnico comunale), sembra stia avendo risvolti positivi, come ha comunicato lo stesso dirigente scolastico ai genitori degli alunni: “E’ stato disposto di non praticare i locali del 2° piano della sede centrale. Le aule del piano terra e del 1°piano sono regolarmente funzionanti. Questo liceo ha interessato tutte le Istituzioni, anche la Prefettura di Napoli, per la risoluzione della problematica di infiltrazioni di acqua del Lastrico solaio”. Staremo a vedere se, alle parole, seguiranno i fatti. Linda Scuotto

Afragola / Protesta all’Istituto Dalla Chiesa. Mancano anche i banchi Situazione difficile all’istituto professionale "Carlo Alberto Dalla Chiesa" di Afragola; i ragazzi, dopo mesi di rotazioni e settimane di lezioni perse, hanno deciso di reagire e farsi sentire dagli organi competenti affinché sia rispettato il loro diritto allo studio, in maniera quanto meno dignitosa. “Siamo senza banchi, senza sedie, senza laboratori! Vogliamo solo andare a scuola, svolgere le nostre lezioni in maniera tranquilla”. Questo il grido degli studenti che, dall’inizio dell’anno scolastico, vivono questo disagio. Il preside, per gestire al meglio la situazione, ha indetto la rotazione: ogni classe, nel giorno stabilito da calendario non va a scuola; ma, questa soluzione non piace ai ragazzi che si trovano a svolgere orari scolastici stressanti, addirittura il sabato sono costretti a finire le lezioni alle 15. Di qui le proteste che hanno coinvolto anche l’Amministrazione comunale. Tutto inutile. E ora c’è chi comincia a parlare di occupazione per richiamare l’attenzione sui disagi della scuola afragolese. Carmen Celardo

Cardito / nasce l'associazione “15 Dicembre” per sostenere e promuovere il recupero della scuola Marco Polo Si è costituita, a distanza di un anno dai fatti che hanno visto la chiusura dell’edificio scolastico di via Marconi, l’Associazione di promozione sociale, denominata 15 Dicembre. L’obiettivo è sostenere e promuovere il pieno recupero di quella Scuola, sede dell’Istituto comprensivo Marco Polo. Una scuola storica, quella di via Marconi, fiore all’occhiello dell’intera comunità Carditese, e per questo amata e scelta per i propri figli e nipoti. La Presidente dell’Associazione, la docente Rita Topa, ci racconta delle motivazioni che hanno portato alla nascita della nuova realtà associativa: “Ho accettato volentieri questo incarico perché sono particolarmente legata a quella scuola per tutto ciò che essa ha rappresentato nella mia carriera scolastica. Buttarsi alle spalle quanto è accaduto è necessario, ma è altrettanto importante riavere al più presto la nostra scuola. Ed è questo l’unico vero motivo per cui è nata l’associazione che, tengo a precisare, è assolutamente apartitica e quindi immune da ogni e qualsiasi strumentalizzazione. Occuparsi di scuola è, infatti preciso dovere di ognuno di noi”. L’Associazione si riunirà in Assemblea il 15 dicembre prossimo, alle ore 17, nella sala teatro della scuola media Galilei di Cardito, per comunicare ai soci alcuni adempimenti organizzativi e sottoporre all’attenzione del Sindaco le attese e le proposte emerse. Il primo cittadino ha infatti accettato l’invito dell’Associazione per illustrare il piano di recupero della struttura. Anno XX - numero 344 - Sabato 7 dicembre 2013


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NOTIZIE FLASH ‹‹

Afragola / Chiusa la Mostra di presepi nella Basilica di Sant’Antonio Successo per la mostra di presepi che si è svolta dal 28 al 1 dicembre nella sala "Padre Ludovico" all'interno della Basilica di Sant’Antonio, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. Dell'allestimento della sala si è occupata l'Associazione "La Bottega del Nonno" in collaborazione con "La Nuova casa Onlus". Le porte della sala del complesso francescano sono state aperte ai visitatori che hanno potuto ammirare e apprezzare le magnifiche opere del maestro presepista Giuseppe Castiello e un'area riservata alle opere di Pasquale Castaldo. Grande riscontro e successo tra i cittadini che hanno confermato l’interesse verso una tradizione antica e preziosa come l'arte dei presepi, che ci ricordano un mondo fatto ancora di arti povere da apprezzare, fatte con passione, con impegno, la rappresentazione di un mondo irreale

Musical prodotta da Singer Inside con regia di Claudio Insegno con distribuzione Worldwide. Tutte le attività all'interno dell'academy saranno filmate e post prodotte entrando a far parte di strisce settimanali della durata di 5 minuti utilizzate dal canale youtube Singerinsidetv e diffuse sul territorio nazionale attraverso 7Goldtv. Inoltre, Singer Inside Onlus metterà a disposizione 10 borse di studio per ragazzi meno abbienti per la partecipazione a Singer Inside a titolo gratuito. Claudia Perrotta

Frattamaggiore / Rassegna di arte presepiale in via Trento Torna la rassegna di arte presepiale promossa dall’Associazione presepistica Frattamaggiore con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. Si terrà dal 7 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 nella Chiesa Maria S.S. delle Grazie, in via Trento a Frattamaggiore. La mostra sarà inaugurata oggi, sabato 7 dicembre alle 18, e resterà aperta tutti i giorni, dalle 16.00 alle 19.30; il sabato e i festivi anche al mattino, dalle 9.30 alle 13. Alla rassegna di arte presepiale parteciperanno: Antonio Accietto, Antonio Corbi, Teresa Acampora, Carmine D'Ambrosio, Mario Del Prete, Nando D' Agostino, Pasquale Saviano, Giustino Silvestro, Giuseppe Landolfo, Domenico Vergara, Domenico Crimaldi, Pina Palo, Maria Teresa Samaritano, Lucia Rossi, Gloria De Fazio, Enrico Cimmino, Salvatore Costanzo, Salvatore Piscopo, Sosio Sessa e Maurizio D'Agostino.

dove non esistono rifiuti tossici, dove ancora ci sono pecore che pascolano all'aria aperta e pulita, accompagnate dai pastori, felici di fare quel lavoro, dove ancora esistono botteghe, dove ci sono artigiani, donne che lavorano a mano, dove ci sono sorgenti che sgorgano e che le luci sottostanti fanno risplendere ed esaltare, un mondo dove ancora c'è fede, dove si attende in quella grotta povera e fredda, senza innovazioni e tecnologie l'Avvento di colui che ancora ci perdona, nonostante tutto. Claudia Perrotta

Tanti auguri a...Tanti auguri a... Compleanno Tantissimi auguri a Martina per il suo undicesimo compleanno. Da mamma, papà dagli zii e nonni!

Afragola / Continua il viaggio di Sara in Singer Inside Prosegue l’avventura dell’afragolese Sara Iorio nel progetto Singer Inside, un corso accademico che ha l'obiettivo di fondere musica, discografia, televisione e web. Per votare basta andare sul sito www.singerinside.it, andare sulla classifica e registrarsi. Dopo arriverà un'email con un link sul quale bisognerà cliccare sulle stelle per esprimere un voto. Il massimo dei voti corrisponde a 5 stelle. Il vincitore potrà realizzare un album in collaborazione con Universal Music Publishing Group con videoclip, promozioni radio, web, tv, stampa, distribuzione nazionale. I migliori allievi avranno inoltre la possibilità di partecipare all'Opera in

Per i tuoi auguri. invia una mail a redazione.cogito@libero.it

Gelateria -Cioccolateria - Pasticceria Campione Italiano di Pasticceria Plurimedagliato in Concorsi Nazionali ed Internazionali Vincitore “SIGEP d’Oro” Vincitore“Dolce in Mostra” Piazza Madonna delle Grazie, 9 - Cardito (NA)

Servizio di catering per tutti i tipi di banchetti Tel./fax 081.8321573 - e-mail: charlot82@libero.it Anno XX - numero 344 - Sabato 7 dicembre 2013

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›› RUBRICHE

La società nello “specchio del diritto” Rubrica giuridica a cura dell’Avvocato Antonio Bova (Docente a contratto di Diritto Privato Università di Napoli Federico II) Una rubrica dedicata all’approfondimento di tematiche giuridiche, per fornire risposte alle domande dei cittadini (via mail all’indirizzo studiolegalebova@virgilio.it - e redazione.cogito@libero.it), nella consapevolezza che il diritto non è solo nelle leggi o nelle sentenze, ma anche nel cuore e nella mente di chi le interpreta e applica correttamente.

La scommessa e la Legge La natura giuridica del giuoco e della scommessa Il giuoco e la scommessa non configurano un modello negoziale autonomo, ma sono semplicemente l'evento dal quale dipendono nell'an (se) o nel quantum (quanto) le obbligazioni derivanti da un qualsiasi tipo di contratto. Gli articoli 1933 e seguenti del Codice civile regolano infatti soltanto gli effetti patrimoniali del giuoco e della scommessa, ma non disegnano un tipo (modello negoziale). La fonte poi di quegli effetti può ravvisarsi in un “qualunque negozio, unilaterale (una sola parte) o bilaterale (due parti), che il giocatore pone in essere per unire all'esito del giuoco e scommessa una efficacia patrimoniale”. Altra parte della dottrina, invece, riconosce al giuoco e alla scommessa natura di modello negoziale autonomo. Il dibattito si accende piuttosto sulla struttura, se si tratti quindi di negozio unilaterale o piuttosto di negozio avente natura contrattuale (quindi bilaterale). Il debito di giuoco può derivare da qualunque negozio, purché l'effetto per una delle parti o per entrambe sia subordinato all'esito del giuoco e scommessa (per esempio il mutuo, quando l'ammontare della somma da dare a mutuo o la sua restituzione siano subordinati all'esito di un giuoco; oppure il deposito, il mandato) Aleatorietà La aleatorietà non dipende dalla incertezza intorno al vantaggio economico, ma si identifica nel dato strutturale della subordinazione dell'an o del quantum delle prestazioni, o di una di esse, all'esito del giuoco o della scommessa. La giurisprudenza ritiene elemento essenziale della scommessa su un pronostico l'oggettiva incertezza sul risultato, sì che l'assenza di tale requisito determinerebbe la nullità del rapporto per difetto di

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causa (Sentenza della Corte di Cassazione n.11924/1993). La mera presenza di un intento speculativo o di un certo grado di alea in un'operazione contrattuale non vale a renderla assimilabile ad un giuoco o ad una scommessa, né quindi a rendere applicabile il regime di cui all'articolo 1933 del Codice civile (C. 17689/2004). L'esito del giuoco penetra nel congegno negoziale, subordinando il sorgere dell'obbligazione o determinandone l'oggetto. L'esito non deve necessariamente essere futuro e incerto, come se si trattasse di una condizione da cui dipende l'efficacia del negozio. La tutela parziale apprestata al vincitore: quesiti e casi concreti In risposta ai quesiti posti dalla signora Elena, lettrice di Afragola, si osserva quanto segue. La irripetibilità di quanto spontaneamente pagato è l'unico effetto riconosciuto dall'ordinamento alla scommessa lecita ed è chiara la natura di tutela parziale apprestata dal legislatore non al contratto, bensì all'avvenuta prestazione. Il fondamento della irripetibilità è indicato variamente dalla dottrina. Secondo taluno il debito di giuoco e scommessa sarebbe da ricondursi ad un'obbligazione naturale (dovere morale e sociale e non giuridico); secondo altri si tratta di prestazioni contrarie al buon costume. La irripetibilità con la quale viene sanzionato il debito di giuoco trova la sua ratio nell'essere la prestazione subordinata nell'an e nel quantum all'esito di un giuoco e quindi nel fatto che il trasferimento patrimoniale prodottosi in dipendenza dell'esito del giuoco medesimo non risponde a interessi economici meritevoli di “piena” tutela. In sostanza l'ordinamento non riconosce adeguata e compiuta tutela agli interessi sottesi al giuo-

co. Il precetto dell'autonomia privata, prima di essere dotato della sanzione dell'ordine giuridico, deve essere soggetto alla valutazione della "funzione pratica che ne caratterizza il tipo"; quindi, se l'interesse individuale si rivolge ad una funzione non idonea a giustificare la tutela giuridica il negozio sarà improduttivo di un effetto vincolante, pur rilevandosi ipotesi - come la irripetibilità di quanto spontaneamente prestato in adempimento di un'obbligazione naturale o di altro dovere ex articolo 2034, 2° comma del Codice civile - nelle quali la «legge riconosce a determinati rapporti il valore di causa giustificativa di un adempimento senza tuttavia valutarli come causa giustificativa di un'obbligazione». Nel dibattito sul fondamento - se adempimento di un'obbligazione naturale o esecuzione di prestazione contraria al buon costume - della sanzione di cui la norma fornisce il debito di giuoco, una dottrina suggerisce una diversa soluzione: il giuoco e la scommessa concretano la linea di confine tra validità e nullità del negozio; in essi non si ravvisa infatti "né illiceità, né immoralità", ma manca l'utilità sociale. L'intento ludico si viene così a sistemare, proprio perché volto a realizzare una funzione frivola, tra l'illiceità cui l'ordinamento appronta la sanzione della nullità e la piena meritevolezza. In definitiva, la disposizione dell'articolo 1933, 1° comma del Codice civile che esclude la spettanza dell'azione per il pagamento di debiti di giuoco o di scommesse, non trova applicazione a quei contratti i quali, pur caratterizzati dall'alea, non sono riconducibili alla nozione di giuoco e di scommessa. L'effetto della irripetibilità in favore del vincitore è subordinato al verificarsi di quattro condizioni. Innanzitutto che non vi sia stata frode, non soltanto

Anno XX - numero 344 - Sabato 7 dicembre 2013


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Orsetta, un’orfana che cerca casa Bau a tutti il mio nome è Orsetta; ho quasi nove anni, sono…uhm, facciamo così, lascio a voi il giudizio, forse è meglio! So che forse non sono una di quelle belle cagnette, alte, snelle, col pelo lungo, un bel musetto. E’ vero! sono bassina, non ho le zampe lunghe per poter partecipare a “Miss dog 2014” ma vi posso assicurare che ho dei bellissimi occhioni intensi, sono molto dolce, affettuosa e mi posso vantare di una caratteristica, quella di essere tanto espressiva,

più, è volata in cielo, lasciando me e quella che prima era la mia famiglia in un mare di dolore! Sono stata tanto amata da loro, ma ora non c’è più posto per me in quella famiglia. Quando mi hanno portata al rifugio, ho trascorso mesi strazianti, piangevo notte e giorno, pur avendo tante cure, coccole e attenzioni, ancora oggi sono tanto triste per quello che è accaduto, quella che era prima la mia vita, adesso non c’è più…

La padroncina, una ventiseienne, è morta e lei è rimasta sola Sono triste perché so di non essere più a tal punto che i volontari che si stanno prendendo cura di me al rifugio di Charly giovane e come dicevo prima sono una di quelle cagnette che passa inosservata, quindicono che ho il volto di una bambina! di ho paura di non poter Vi racconto la mia avere più l’opportunità storia...Sono al rifugio di far parte di una famiormai da luglio del 2012, glia. E invece ne avrei sono arrivata li perché un proprio tanto bisogno, amico della mia padronvorrei ritornare a vivere cina mi ci ha portato in una casa con delle perquando lei, d’improvvisone che mi sappiano so, si è ammalata, ci sarei amare allo stesso modo dovuta rimanere giusto il in cui mi ha amata la mia tempo che sarebbe guaridolce padroncina. ta, e invece eccomi ancoQuà la zampa...vi saluto! ra qui. Indovinate perRifugio di Charly ché? La mia padroncina, 3392917884 di soli 26 anni, non c’è

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Pronto il calendario del Rifugio di Charly Anche quest’anno i volontari del Rifugio di Charly ripropongono il “CANEndario 2014”. Sostieni anche tu l’iniziativa con una piccola donazione e potrai trascorrere dodici mesi in compagnia dei simpatici volti degli ospiti del rifugio. Rifugio di Charly – 3392917884 AIMA CIVE Onlus Delegazione Campania

Cogito • 23 Cogito torna sabato 21 dicembre 2013


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