Il Coltivatore Cuneese n. 2 gennaio 2010

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N° 2 – 16-31 gennaio 2010

Sommario

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese

“Il Coltivatore Cuneese” Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 0,77 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Viola Carasso Hanno collaborato Mariangela Abbà, Roberto Bianco, Aldo Brustolon, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Nicola Fontana, Roberto Giobergia, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Silvia Graglia, Paolo Marengo, Livio Minero, Manuele Molinari, Laura Occelli, Carlo Olivero, Nadia Olivero, Sabrina Palazzeschi, Franco Parola, Lauro Pelazza, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Davide Roà Redazione ed amministrazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 47.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo area 90 Madonna dell’Olmo – Cuneo Tel. 0171.411470 – Fax 0171.411714 E-mail: grafici@agam.it Inserzioni esclusivamente presso la ditta Réclame Via Pilos, 20 – Savigliano Tel. 0172.711279 E-mail: info@reclamesavigliano.it Listino prezzi Il costo di 1/8 (cm 9x6) di pagina a colori è di euro 145 + IVA.  È vietata la riproduzione, anche parziale, delle pubblicità.

Nocciole tossiche: Coldiretti lancia l’allarme

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Al Lingotto Marini ribadisce la nuova stagione sindacale di Coldiretti: avanti con il progetto economico nell’interesse delle imprese

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PAC e PSR: finalmente Arpea paga

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Sospesi dalla Regione i pagamenti dei controlli sanitari in agricoltura

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Danni da lupo: liquidati gli indennizzi ma necessari ulteriori fondi

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Sicurezza sul lavoro: partiamo dalla valutazione dei rischi

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Storie di vita: Il rettore del Santuario stanco, ma felice

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Osservatorio Prezzi

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Le cooperative cuneesi aderenti ad UNCI-Coldiretti

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Il Corsivo del Coltivatore: Terremoti

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Gruppi di acquisto: qualità a prezzi equi

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È tempo di formazione!

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Corsi di tecnologie informatiche

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Corso di degustazione per assaggiatori di vino

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Indennizzabili i danni da selvaggina nei vivai

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Corso per la corretta gestione dell’irrigazione collettiva

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Corsi per rilascio e rinnovo del patentino per acquisto ed uso di prodotti fitosanitari

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Nuove opportunità di sviluppo per le imprese agricole

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Corso di aggiornamento settore cunicolo

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Corso di apicoltura per principianti

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Grande successo di “insieme per la salute”

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Settore vitivinicolo: ultime notizie

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Alla fiera agricola di Verona con Giovani Impresa

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Con Donne Impresa la promozione dei gruppi di acquisto

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Donne Impresa: rinnovare la tessera per l’anno 2010

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La valorizzazione agronomica dei reflui zootecnici: conclusioni

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Il rinnovo delle pensioni per l’anno 2010

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Valort – un progetto per valorizzare l’orticoltura transfrontaliera

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Scadenze aziendali

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Dove e come reperire semi, bulbi e piante

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Il mercatino del Coltivatore

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È

arrivato il temuto via libera del Consiglio Ue alla proposta della Commissione europea di innalzare i limiti aflatossine tossiche nella frutta secca. È dunque stata aperta la strada all’arrivo in Italia anche delle nocciole turche che si sono distinte proprio per gli elevati livelli di contaminazione. Una decisione che mette a rischio la salute dei consumatori e danneggia gli agricoltori nazionali impegnati a garantire la qualità della produzione in Italia. Le aflatossine sono tossine prodotte da alcuni tipi di muffe che possono essere presenti in arachidi e nocciole hanno effetti potenzialmente cancerogeni. “L’aumento dei limiti – denuncia Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo – serve solo a favorire le importazioni di un prodotto di bassa qualità e sicurezza, causando un rischio per i consumatori comunitari e un grave problema per i produttori italiani, che subiscono una concorrenza sleale da parte di Paesi dove non solo non si applicano pratiche agronomiche corrette, ma si utilizzano fitofarmaci vietati in Europa”. La procedura comunitaria prevede che sulla decisione si esprima con proprio parere anche il Parlamento europeo e si spera quindi che le forze politiche e di rappresentanza facciano tutto il possibile per sensibilizzare gli europarlamentari, affinché tale decisione venga ritrattata. i


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