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N° 3 – 16-28 febbraio 2011
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ANNO 65
Foto da Archivio Fotolia
“Il Coltivatore Cuneese” Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Chiara Serra Hanno collaborato Sonia Abrate, Marco Benzo, Roberto Bianco, Matteo Bono, Alberto Burzio, Daniele Caffaro, Laura Calcagno, Viola Carasso, Elisa Catena, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Sara Ferrero, Nicola Fontana, Cesare Gallesio, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Roberto Lingua, Paolo Marengo, Livio Minero, Laura Occelli, Franco Parola, Lauro Pelazza, Marcello Pellegrino, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Sonia Riba, Davide Roà, Federica Scaperrotta Redazione ed amministrazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 45.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo area 90 Madonna dell’Olmo – Cuneo Tel. 0171.411470 – Fax 0171.411714 E-mail: direzione@agam.it Inserzioni esclusivamente presso la ditta Réclame Via Pilos, 20 – Savigliano Tel. 0172.711279 E-mail: info@reclamesavigliano.it Listino prezzi Il costo di 1/8 (cm 9x6) di pagina a colori è di euro 150 + IVA. È vietata la riproduzione, anche parziale, delle pubblicità.
Sommario Costituzione del Registro delle imprese storiche italiane
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Sull’etichetta d’origine l’Italia deve andare avanti
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Il futuro della tracciabilità parte dal KmØ
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Troppa burocrazia nel vino: “Basta con le promesse, vogliamo i fatti”
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Piano di contenimento ghiri, Coldiretti ottiene l’impegno della Provincia
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Le opportunità del biogas: ricercatori universitari ed esperti a convegno
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Storie di vita: Il pilota dell’elicottero, nato ai piedi del Monviso
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Osservatorio Prezzi
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Terranostra Piemonte: al lavoro per la nuova legge sull’agriturismo
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Il Corsivo del Coltivatore: Libertà di video
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Collaborazione Coldiretti con Scuola Enologica di Alba
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Caccia: Proposta di legge regionale
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Actinidia: si cerca di arginare i danni della P.S.A.
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Mansueto succede a Carlotto alla guida dei Pensionati Coldiretti
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Festa del Tartufo nero a Scagnello
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Giovani Impresa: si prepara l’assemblea nazionale
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Aumentano i costi a carico degli agricoltori: +0,5 nel 2010
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Un premio europeo valorizza le innovazioni al femminile
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Le nuove frontiere dell’Agroalimentare
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La gestione del rischio agricolo e la PAC 2011
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Settore biologico in Regione Piem onte: la Granda è prima per numero di o peratori
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Una bottiglia di Barolo per i 150 anni dell’Unità d’Italia
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UNCI-Coldiretti: la cooperazione al servizio dei soci
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Circolazione mezzi agricoli eccezionali: licenze e permessi
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Alla Meccanizzazione arriva CamBIO
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Mobilità e decorrenza della pensione
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Scadenze aziendali
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Festa della Donna: si festeggia il 6 marzo
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La salute nell’agenda dei Sindaci, presentazione del PePS
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Giornate del Ringraziamento
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A.C.S.T.E.: obiettivi e progetti per il 2011
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Il mercatino del Coltivatore
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n occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, è stato istituito un Registro nazionale delle Imprese Storiche, per premiare le imprese che nel tempo hanno trasmesso alle generazioni un patrimonio di esperienze e valori imprenditoriali. L’iscrizione al Registro è gratuita, si rivolge a tutte le imprese di qualsiasi forma giuridica operanti in qualsiasi settore economico, iscritte nel Registro delle imprese e attive, con esercizio ininterrotto dell’attività nell’ambito del medesimo settore merceologico per un periodo non inferiore a 100 anni. Il requisito temporale deve essere maturato al 31 dicembre di ciascun anno. Le imprese possono presentare alla Camera di Commercio, domanda di iscrizione nel Registro utilizzando la modulistica, disponibile sul sito web della Camera www. cn.camcom.gov.it o presso l’ufficio studi della Camera di Commercio di Cuneo. La domanda può essere presentata a mano all’ufficio Protocollo della Camera di Commercio o inviata dalla casella di posta elettronica certificata dell’impresa alla casella protocollo@cn.legalmail. camcom.it o, ancora, inviata a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento. La domanda deve essere inviata entro e non oltre il 28/02/2011. Al modulo della domanda devono essere allegati: una breve relazione sulla vita dell’azienda dalla costituzione ad oggi; copia della documentazione utile a dimostrare la data dell’avvio dell’attività o della costituzione, qualora queste non coincidano con quelle risultanti dalla visura camerale; eventuale copia della documentazione storica, sulle origini dell’impresa. Per ulteriori informazioni, gli interessati possono rivolgersi agli Uffici Coldiretti (tel 0171. 447210) e all’Ufficio Studi Camera di Commercio di Cuneo (studi@ cn.camcom.it, tel 0171.318744, 0171.743824). i
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FONDO
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Sull’etichetta d’origine l’Italia deve andare avanti
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opo l’approvazione da parte del Parlamento della legge sull’obbligo di indicare la provenienza della materia prima in tutti gli alimenti, il ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan ha confermato la volontà di sostenere la normativa in sede europea con una lettera inviata ai Commissari Europei all’Agricoltura Dacian Ciolos e alla Salute John Dalli. Come scritto tante volte da Coldiretti, il Parlamento italiano ha risposto a un’esigenza irrinunciabile di tutela dei produttori e dei consumatori, votando la legge all’unanimità. Ci si attende ora che la Comunità europea adotti la legge italiana nell’ambito del regolamento sull’informazione ai consumatori. Per Coldiretti, e lo abbiamo scritto tante volte, l’etichettatura obbligatoria dei prodotti agricoli, i cui decreti attuativi sono in fase di emanazione, rappresenta il principale momento di valorizzazione del prodotto italiano. L’adozione della normativa italiana da parte dell’Europa, è interesse degli Italiani, perché andrebbe a fermare quella che è stata definita l’agropirateria, vale a dire, quando si veste di italianità un prodotto che italiano non è. Si tratta dunque di dare, in ultima analisi, un sostegno all’impresa agricola stretta dai costi di produzione in costante aumento, dove nell’ultimo decennio i costi dei fattori produttivi hanno registrato un tasso di crescita medio annuo del 3,7% mentre i prezzi dei prodotti agricoli sono solo aumentati dell’1,5%. Relativamente al comportamento dell’Europa, le varie lobby dell’industria di
trasformazione si sono fatte sentire. È l’ultimo tentativo per fermare una legge che sicuramente dà fastidio, in quanto impone nell’utilizzo dei prodotti alimentari anche trasformati, la trasparenza nelle indicazioni dei contenuti. “Coldiretti si schiera con Galan e invita ad «applicare, e subito, la legge sull’etichettatura, anche a costo di aprire un contenzioso con l’Ue» posizione decisamente diseducativa…”. Questa frase, pubblicata su un noto quotidiano, non è null’altro che la conferma di quanto prima asserito. La reazione del presidente Sergio Marini, non si è fatta attendere.
Coldiretti obietta che il contenzioso è l’istituto forse più convincente per accreditare uno stato di diritto. Guai se se fosse preclusa la possibilità di “aprire contenziosi” e difenderli nelle sedi istituzionali, saremmo in una dittatura, e sostenere ciò non è certo “educativo”. “Potrei ancora obiettare – sottolinea Sergio Marini – che una legge votata all’unanimità da tutti i partiti, da tutti i parlamentari e voluta da tutti i cittadini, come quella sull’etichettatura, interessando l’informazione e la salute della gente, ha un peso giuridico, politico e sociale che legittima, eccome, l’apertura
di un contenzioso se dovesse trovare ostacoli nella sua applicazione”. Intanto, il Governo italiano ha perpetrato l’ennesimo sgarbo ai produttori di latte. Le Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio, dopo alcuni tentennamenti legati alla copertura finanziaria, hanno approvato l’emendamento che proroga al 30 giugno 2011 il pagamento delle multe previste, sia dalla legge 33 del 2009, sia per la rata prevista dalla legge 119/2003. È chiaro che la scelta del Governo, su spinta della Lega Nord, ancora una volta agevola “pochi intimi”. A beneficiare dell’emendamento posto alla fiducia sono solo duecentotrentadue aziende a livello nazionale, di queste circa settanta in Piemonte. Il Governo, stranamente, riesce in tempi così difficili a trovare 30 milioni di euro per pochissimi allevatori, ma fatica a trovarne 25 mila per tutte le Apa. Se si pensa che nella nostra Regione, vi sono duemila e cento produttori di latte che producono complessivamente nove milioni di quintali e che ben duemila sono produttori che hanno già regolarizzato la loro posizione in materia di quote latte, allora c’è veramente da rimanere negativamente colpiti sull’operato del Governo. Per quanto riguarda l’attività delle Apa, Coldiretti ha chiesto un provvedimento ad hoc, perché la selezione è determinante per lo sviluppo delle nostre imprese, mentre per quanto concerne le quote latte, al di là della proroga, chiede che, come ribadito dal Commissario straordinario di Agea, Paolo Gulinelli, prosegua la procedura di ingiunzione e di revoca delle quote produttive. m
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Il futuro della tracciabilità parte dal KmØ
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’aula Magna dell’Istituto Alberghiero “G. Giolitti” di Mondovì ha ospitato il convegno organizzato da Coalvi e Coldiretti dal titolo “Oltre le qualità organolettiche della carne di Razza Piemontese: KmØ, geotracciabilità e benessere” che si è svolto nella mattinata di martedì 8 febbraio. Tra i presenti, i rappresentanti del mondo istituzionale e gli esponenti del mondo degli allevatori, tra i quali Roberto Chialva, presidente dell’Apa, Guido Cappellino, presidente delle Fattorie Monregalesi, Francesco Ballauri, vice presidente di Bovinlanga, Angelo Giordano, presidente del CAP Nord-Ovest, l’asssessore all’agricoltura del comune di Mondovì, Guido Tealdi, il direttore di Asprocarne Simone Mellano, anche alunni delle classi 5e dell’Istituto Alberghiero e dell’Istituto di Agraria di Mondovì. Il presidente di Coalvi Carlo Gabetti, nella sua introduzione, ha sottolineato il valore dell’etichettatura volontaria adottata dal Consorzio, in grado di garantire un rapporto diretto tra il consumatore e l’allevatore. Da questa considerazione è partito l’intervento del Direttore
del Coalvi Giorgio Marega che ha illustrato ai numerosi presenti le novità offerte dall’integrazione del sistema di rintracciabilità indicato nel disciplinare e le nuove tecnologie informatiche. Attraverso il portale www. coalvi.it, digitando il numero identificativo indicato sullo scontrino, è possibile accedere a numerose informazioni sul taglio di carne che portiamo in tavola, come il tragitto dall’allevamento di nascita dell’animale fino al punto di sezionamento e al
punto vendita, con l’indicazione dei relativi Km percorsi e la CO2 consumata. Matteo Torchio, della Facoltà di Veterinaria dell’Università di Torino, ha invece analizzato il rapporto che esiste fra la caratteristiche organolettiche della carne in relazione al benessere animale, evidenziando come le situazioni di stress che l’animale subisce, in particolare durante le fasi di movimentazione, influiscono in modo negativo sulla qualità delle carni. L’ultima relazione e stata tenuta da Francesco Ceppi, direttore dell’AMOS, società che si occupa di fornire numerosi servizi alle aziende ospedaliere delle provincie di Cuneo e Asti, tra cui la fornitura dei pasti per i degenti. L’accordo stretto tra AMOS e Coalvi rispecchia la filosofia che considera la sana alimentazione quale ingrediente fondamentale per un corretto e più rapido recupero dei pazienti. Inoltre, in qualità di fornitrice di beni per la pubblica amministrazione, la ditta deve
sottostare a diversi disciplinari in cui viene dato un maggior valore all’utilizzo di materie prime del territorio. AMOS prepara circa 2000 pasti al giorno e, secondo l’analisi del direttore, l’utilizzo di materie prime di qualità non ha comportato un aumento dei costi di produzione a livello industriale. “Un’iniziativa importante per rafforzare i rapporti tra l’agricoltura, la ricerca e la scuola” ha evidenziato Marcello Gatto, presidente di Coldiretti Cuneo, a conclusione degli interventi, “un modo per fare sistema e creare i presupposti per realizzare il progetto di filiera agricola tutta italiana, un progetto su cui è necessario continuare a insistere perché rappresenta l’unica possibilità di garantire un futuro alle nuove generazioni che si affacciano al mondo del lavoro, non solo quello agricolo, ma anche dell’indotto. La recente approvazione della legge sull’etichettatura obbligatoria dei prodotti alimentari va in questa direzione”. m
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Troppa burocrazia nel vino: “Basta con le promesse, vogliamo i fatti”
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l comparto vitivinicolo vive un momento di grande criticità, e nel costante dialogo con le Istituzioni, Coldiretti insiste sulla necessità che venga ridotto il carico burocratico che penalizza fortemente le aziende. In seguito alla volontà manifestata dall’Assessore regionale Claudio Sacchetto nell’ambito della Conferenza Stato - Regioni, per un intervento a favore della semplificazione, Coldiretti chiede con urgenza misure concrete per andare incontro al comparto, sottoposto ad un carico amministrativo ogni giorno più pesante. “Le priorità riguardano le procedure collegate alla produzione, trasformazione e commercializzazione del prodotto insieme al miglioramento del Sistema Informativo Agricolo Piemontese (Siap) e al coordinamento degli organi di controllo impegnati nel settore – sottolinea in una lettera indirizzata all’Assessore regionale all’Agricoltura, Bruno Rivarossa, direttore di Coldiretti Cuneo e Piemonte –. È altresì indispensabile la riduzione dei costi collegati al mantenimento degli enti privati di controllo, così come è fondamentale che gli organismi di
controllo siano scelti liberamente dalla aziende e non vengano imposti. In particolare, riteniamo che i controlli eseguiti da Valoritalia sulla vendemmia 2010 dovrebbero essere svolti prima della vendemmia e non dopo, con il rischio che il vino venga declassato a causa della differente misurazione delle superfici vitate rispetto a quelle riconosciute e certificate dalle province per riconoscere le viti a Doc”.
Per rendere più snella la procedura amministrativa, nel documento indirizzato all’Assessore regionale all’Agricoltura, Coldiretti chiede l’accelerazione dell’iter per il rilascio delle certificazioni, dopo che in ambito provinciale un importante risultato è già stato raggiunto Grazie al lavoro svolto in sinergia tra la Provincia e il Servizio vitivinicolo di Coldiretti. “È con viva soddisfazione – evidenzia Marcello Gatto, presidente di Coldiretti Cuneo – che accogliamo la conferma da parte degli Uffici provinciali dell’applicabilità delle
semplificazioni che il nostro Servizio vitivinicolo ha proposto e discusso durante l’incontro tenuto a metà gennaio, relativamente agli accertamenti degli impianti viticoli”. In concreto, ai fini dell’iscrizione allo schedario/albo per le imprese della Granda sarà sufficiente presentare la notifica di impianto, insieme alla fattura di acquisto delle barbatelle. La nuova procedura, più snella, gioverà alle imprese in termini di riduzione del carico burocratico, ma non solo. Permetterà anche di conoscere in tempi brevissimi (30 giorni dalla presentazione della documentazione), la potenzialità produttiva della DOP e le imprese saranno messe nelle condizioni ideali per effettuare correttamente le scelte aziendali e vendemmiali. L’operazione permetterà anche di ridurre il carico di lavoro per gli Uffici provinciali, che potranno orientare le risorse umane ed economiche verso le altre numerose pratiche cui sono deputati. “In attesa che la nuova procedura sia ufficializzata – conclude il direttore Rivarossa – siamo pronti a sostenerla e desiderosi di applicarla per agevolare quanto prima le aziende viticole”. m
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Piano di contenimento ghiri, Coldiretti ottiene l’impegno della Provincia
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a riunione richiesta da Coldiretti all’amministrazione Provinciale per affrontare la problematica connessa all’eccessiva presenza di ghiri, nei noccioleti in particolare, si è svolta mercoledì 9 febbraio alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni locali: dalla Provincia alle Comunità Montane, agli A.T.C. (Ambiti territoriali di Caccia). Erano presenti anche i funzionari della Regione Piemonte, un rappresentante dell’I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e alcuni del Ce.Ri. Ge.Fa.S. (Centro Ricerche sulla Gestione della Fauna Selvatica). Le conclusioni dell’incontro hanno evidenziato come la prevenzione, da sola, non sia più
sufficiente, in quanto il fenomeno è ormai divenuto incontrollabile. La presenza dei ghiri ha superato ogni limite. Se a questo poi aggiungiamo che il problema riguarda una superficie molto estesa circa sette, ottomila ettari in terra di Langa, contraddistinta da una forte parcellizzazione, ecco che è indispensabile passare alla fase di contenimento della specie. Di qui, l’impegno del Ce.Ri.Ge.Fa.S. ad elaborare entro maggio 2011 un progetto per avviare la cattura dei ghiri con la collaborazione diretta degli agricoltori. Da parte di I.S.P.R.A., il cui rappresentante si è reso conto di una problematica forse non ancora percepita totalmente dall’Istituto che autorizza i piani di contenimento,
è stata annunciata la volontà di valutare positivamente il piano di contenimento a carattere locale, che vedrà il Ce.Ri.Ge.Fa.S. e l’amministrazione provinciale quali garanti del rispetto delle disposizioni di legge. Per Coldiretti, era presente all’incontro il presidente Marcello Gatto, il vice direttore Lauro Pelazza, il segretario Zona di Alba e Cortemilia, Cesare Gilli, insieme ai rappresentanti del Comitato Spontaneo, i corilicoltori Giuseppe Molinari e Giuseppe Robaldo, i quali hanno contribuito con i loro interventi a fare comprendere la gravità della questione. Al termine dell’incontro, il presidente provinciale di
Coldiretti, Marcello Gatto ha commentato: “L’Alta Langa ripone nella coltivazione della nocciola il presente e il futuro di tante imprese agricole. Il tempestivo varo di un piano di contenimento è indispensabile. Confidiamo, visto il costruttivo approccio di oggi e gli impegni assunti dall’assessore provinciale Stefano Isaia, di trovare al più presto risposte concrete al problema”. “La situazione è degenerata –. commenta Cesare Gilli – Da parte degli agricoltori, nonostante siano provati dai crescenti danni alla loro attività, ci sarà il massimo impegno al piano di contenimento, per garantire la sopravvivenza dell’attività corilicola”. m
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Le opportunità del biogas: ricercatori universitari ed esperti a convegno
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i è svolto venerdì 18 febbraio a Chisa Pesio il convegno dal titolo “Biogas e fertilizzazione dei suoli: opportunità e criticità” con la partecipazione di numerosi ricercatori provenienti dal Dipartimento di Sanità Pubblica e Microbiologica dell’Università di Torino, dal Dipartimento di Economia e Ingegneria Agraria dell’Ateneo torinese, dal Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita dell’Università del Piemonte Orientale, dall’Enviroment Park, dalla Regione Piemonte e da Impresa Verde Cuneo. Nell’ambito dell’incontro, si è discusso di valorizzazione economica ed ecologica dei reflui e dei rifiuti, sono state analizzate la situazione e le prospettive di sviluppo del biogas in Piemonte, ed è stato fatto il punto su come gestire correttamente i reflui zootecnici e abbatterne il contenuto in azoto. Il convegno ha fornito l’occasione per presentare ad allevatori ed addetti ai lavori i risultati di una sperimentazione triennale attuata dalla Coldiretti, tramite Impresa Verde, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze
dell’Ambiente e della Vita dell’Università del Piemonte Orientale, grazie al finanziamento della Regione Piemonte. Scopo della ricerca, definire meglio le caratteristiche agronomiche ed igienicosanitarie dei prodotti ottenuti dalla digestione anaerobica di reflui zootecnici utilizzati in mescolanza con biomassa agricola. “In sostanza, attraverso un triennio di verifiche chimiche e microbiologiche di laboratorio, si è cercato di definire da un lato le caratteristiche chimiche del cosiddetto “digerito”, al fine di ottimizzare modalità e tempi del suo utilizzo ai fini agronomici, dall’altro di verificare se e quali rischi di natura igienico sanitaria tale utilizzo può comportare – dice Franco Parola, responsabile Servizio Ambiente e Territorio di Coldiretti Cuneo–. I risultati ottenuti hanno dimostrato che il prodotto in uscita dagli
impianti di biogas oggetto di studio possiede caratteristiche sostanzialmente analoghe, sotto un profilo agronomico, a quelle di un liquame, tanto da suggerirne un utilizzo sostanzialmente analogo. Un migliore utilizzo di tale prodotto prevede però la sua separazione nelle due frazioni: liquida e palabile. Le caratteristiche chimiche della frazione liquida sono più vicine a quelle di un concime azotato ‘a pronto effetto’, visto il suo elevato contenuto in azoto ammoniacale, mentre quelle della frazione palabile più simili ad un ammendante: molto utile per i terreni poveri di sostanza organica”. Le valutazioni fatte in merito al rischio microbiologico mettono in evidenza che nel digerito, pur essendosi osservata una riduzione della contaminazione microbica rispetto al liquame utilizzato per l’alimentazione dell’impianto, non può essere
esclusa la presenza di organismi patogeni. D’altra parte è fondamentale ricordare che l’utilizzo dei reflui zootecnici nella concimazione dei suoli è una pratica “millenaria” che non prevede in questo senso vincoli di legge. La ricerca di metalli pesanti ha altresì fornito risultati rassicuranti mentre i test di fitotossicità compiuti hanno evidenziato un moderato effetto di inibizione della germinazione e dell’accrescimento radicale. A questo proposito, occorre precisare che l’utilizzo agronomico del “digerito” comporta, con il suo interramento, una “diluizione” tale da annullare sostanzialmente ogni possibile effetto fitotossico. Più precise indicazioni sui risultati ottenuti possono essere richiesti agli uffici provinciali Coldiretti, Area Impresa e Territorio (tel. 0171.447276 e 0171.447240). m
R I T R A TT I D I I E R I E D I O G G I
È
nato ai piedi del Monviso 38 anni fa, oggi è un valido pilota di elicotteri, che volteggia sui cieli della Sardegna. Davide Giordano, sguardo sorridente e un po’ birichino, è nato a Crissolo. «Ho vissuto ai piedi del Re di pietra per 29 anni, fino al 2001, quando mi sono sposato. Nel 1982 sono stato l’ultimo allievo delle Elementari della frazione Serre. Eravamo una pluriclasse di 5 bambini».
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Storie di vita a cura di Barba Bertu (info@barbabertu.com)
e ritorni ad uno stato più essenziale, di concentrazione e di sobrietà mentale. Quando atterri porti con te un pò di quella poesia e impari ad affrontare la vita sempre come se la osservassi da quella angolatura privilegiata».
LA CARTELLA COME SLITTA Ricordi di quegli anni? «In inverno scendevamo giù per il sentiero usando le cartelle come slitte. Poi nel pomeriggio a fare catechismo, nella canonica di don Luigi Destre, piena di fotografie, di santi e di montagne. Lui ci raccontava spesso degli anni in cui l’alpinismo era ancora vero. E’ stato lui ad accompagnarmi per la prima volta sul Monviso quando avevo 11 anni. Un’esperienza indimenticabile».
MANTENERE LA CALMA È un lavoro facile o difficile? «Si tratta di un lavoro delicato e non privo di rischi e nelle situazioni di’emergenza (salvare boschi, pascoli, spesso animali e abitazioni), l’importante è mantenere la calma, non farsi prendere da manie di grandezza, valutare con discernimento e un pizzico di distacco il proprio spettro di azione in condizioni di sufficiente sicurezza. E’ un lavoro che mi piace molto, anche se mi costringe a periodi piuttosto lunghi lontano dal Monviso, dagli amici e dai parenti. Una distanza che certo porta con sè un po’ di malinconia ma che regala sensazioni bellissime, di pienezza e di gioia pura, nel momento di ritrovarsi. Spesso non apprezziamo abbastanza le cose quando sono sempre a disposizione».
La montagna è sempre nel suo cuore? «Sì, certamente. Ho svolto il servizio militare negli Alpini e ho fatto parte del Soccorso alpino per 7 anni». I genitori di Davide Giordano avevano a Crissolo una panetteria che il padre Luigi, originario della Val Maira, aveva rilevato nel 1958, anno in cui si aprivano gli impianti sciistici e Crissolo si avviava a diventare una delle più importanti stazioni sciistiche piemontesi. LA VITA NEL “PASTIN” Cosa ricorda del “pastin”? «Crescere nel pastin, a stretto contatto con un padre che sa ascoltare e raccontarsi, è un’esperienza veramente augurabile: ora che mio padre non c’è più, ricordo con nostalgia quelle ore trascorse a lavorare al suo fianco, la mattina presto, quando fuori nulla si muove e solo il Po rumoreggia tra i sassi. Ore in cui si parlava di tutto».
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Quando è nata in lei l’idea di fare il pilota? «Non so con precisione indicare il momento in cui, in me, è scattato il desiderio di essere pilota di elicottero. Forse da molto piccolo, osservando la fotografia dell’elicottero Alouette III della gendarmerie esposta in canonica, o quando mio padre tornò dalla fiera di Milano entusiasta del mezzo aereo che aveva visto. Fatto sta che il desiderio di volare,
e di farlo su quel mezzo affascinante, si impadronì di me». QUANTE EMOZIONI Il volo che emozioni regala? «Volare regala sensazioni straordinarie. Sensazioni di pace e leggerezza forse, ma anche quel salutare senso di distacco dalle piccole contingenze della terrestrità. Volando non sono ammesse distrazioni, si lascia a terra tutto quanto è superfluo
CON LA MADONNA Una bella esperienza? «Quando abbiamo portato con l’elicottero la Madonna di Fatima a Saluzzo nel 2005. Quanta gente c’era a vederci atterrare e che emozione, soprattutto per un credente come me. Fin dalla sua prima venuta in Italia nel 1959 questa statua è sempre stata portata in elicottero. A Lei mi affido quando lavoro». i
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O sserva t orio P rezzi
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GASOLIO AGRICOLO
N.B. - Tali prezzi comprendono l’accisa di 0,093 euro/litro.
CEREALI FRUMENTO
ORZO LEGGERO
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Frum. Biscottiero Panificabile 76/78 um. 14% Nazionale p.s. 76/78
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SOIA-semi
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Fonte dei dati: CCIAA, Sole 24 Ore Elaborazione Coldiretti Cuneo. Legenda:
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variazione al rialzo;
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variazione al ribasso;
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Terranostra Piemonte: al lavoro per la nuova legge sull’agriturismo
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l futuro dell’agriturismo e le proposte che saranno presentate alla Regione in vista della nuova legge sulla multifunzionalità, questi gli argomenti al centro del dibattito del Consiglio Regionale di Terranostra, che lo scorso 7 febbraio si è riunito nella sede di Coldiretti Piemonte con la presenza di Silvia Bosco, segretario nazionale dell’associazione, e del presidente regionale Franco Pigino, insieme alle segreterie provinciali. Tanti i temi trattati nell’incontro regionale: le attività legate all’agriturismo, le fattorie didattiche, le fattorie sociali,
gli agriasili e gli aspetti più specifici legati al funzionamento delle aziende, come la somministrazione di pasti al di fuori della stretta attività di accoglienza agrituristica, i servizi
di utilità sociale e naturalistica, le percentuali relative alla somministrazione di prodotti propri dell’azienda e di altre del circuito. Nell’ambito del Consiglio, è
11 stato nominato segretario regionale di Terranostra in sostituzione di Vittorio Buscemi chiamato dopo 13 anni ad altri importanti incarichi di ordine tecnico nell’ambito del Centro Assistenza Agricola regionale, Paolo Marengo, responsabile regionale del progetto Campagna Amica. “Nei prossimi giorni – evidenzia il presidente regionale di Terranostra Franco Pigino – la nuova segreteria convocherà un gruppo di lavoro per formulare una proposta di legge che sarà presentata in Regione al più presto, con l’obiettivo di valorizzare l’attività agrituristica e tutti gli aspetti che la riguardano, nell’ottica di promuovere ‘la Filiera tutta Agricola tutta Italiana’ lanciata da Coldiretti per accorciare le distanze tra produttori e consumatori e garantire la qualità, la genuinità e la convenienza dei prodotti a chilometri zero, promuovendo uno stile di vita e di consumo sempre più consapevole e attento all’ambiente”. m
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Il Corsivo del Coltivatore Libertà di video
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i piace guardare alla tele, anche se non sempre, i reality e i quiz più in voga. Sono uno spaccato della realtà, fatta anche di persone che amano piazzarsi davanti alle telecamere, mettersi in gioco, mostrarsi, raccontare i loro segreti, spiattellare in piazza vizi e virtù, cercare una fortuna che la vita ha sino ad ora negato. Qualcuno dice che è uno schifo, che, anche dopo cena, il teleutente di profilo intellettuale accettabile, al termine di una giornata di fatiche, tensioni, grattacapi ed impegni vari, deve, se ha cervello, farsi venire il fegato di un bovino di fronte alle esternazioni di Santoro, o appisolarsi con le dissertazioni di Matrix e le teorie ...barbariche della Bignardi, oppure seguire Raz Degan nei suoi viaggi nel paranormale. Parole al vento. Personalmente, non ci faccio caso e rivendico la mia libertà di scelta, anche perché, parlando in giro, mi accorgo che nessuno ammette di essersi sintonizzato il lunedì sera su canale 5 per seguire il “Grande Fratello”, salvo poi sapere tutto del siciliano Davide, grande tombeur de femmes, di Margherita presa, posata e ripresa come uno straccetto dal ragazzino ben più giovane di lei, degli isterismi di alcune protagoniste e della rassegnazione dei compagni sopraffatti da un’aggressività femminile che, a quanto si dice, è normale al giorno d’oggi. Guardare, ovviamente, non vuol dire condividere. Tutti belli, tutti in linea, tutti disponibili ( ma non hanno un lavoro?) a starsene mesi e mesi fuori dal mondo, tutti semisvestiti o quasi. E poi, la cattiveria. Domina ovunque, nella casa romana o nel teatro di Amici, nello studio di Santoro o sull’isola dei famosi. È questo il mondo, almeno quello dei giovani? Sembra proprio di sì. Pronti ad insultarsi, ad urlare improperi e a provocare, salvo poi, di fronte alle reazioni, tirar fuori un “come ti permetti?”. Tutti innamorati, legatissimi alla famiglia, pronti a piangere come fontane più per rabbia e per esasperazione che per sensibilità. Per fortuna, qualcuno che si salva c’è. La semplice signora di Pavia, ad esempio, che ha vinto un milione di euro al quiz di Gerry Scotti. Si è presentata con modestia, esibendo un sorriso fuori dal tempo, il golfino rosso ed i jeans che tiravano in vita, ma ha dimostrato di avere un cervello sopraffino, di aver passato il tempo a leggere e ad imparare. Naturalmente, visto che ha tante virtù, non ha trovato lavoro. Così gira il mondo. m Bastian Contrari
Collaborazione Coldiretti con Scuola Enologica di Alba
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iovedì 10 febbraio, sono stati presentati ad Alba, presso la Scuola Enologica, i risultati scaturiti dalla collaborazione pluriennale tra i tecnici di Coldiretti e la Scuola. L’obiettivo è quello di assicurare alle imprese vitivinicole informazioni tecniche e normativo-economico sempre aggiornate. Produrre a costi locali e vendere a prezzi che si confrontano con la mondializzazione è impresa difficile che richiede di puntare al valore aggiunto del territorio, valorizzare il prodotto e contenere i costi di produzione. Di qui, l’analisi dei costi della meccanizzazione in viticoltura e la destinazione dei sottoprodotti della vinificazione e delle acque reflue al riimpiego in azienda. m
Caccia: Proposta di legge regionale
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iovedì 10 febbraio, a Fossano, si è tenuto un confronto tra l’assessore regionale all’agricoltura Claudio Sacchetto e gli esponenti di Coldiretti e Terranostra negli ambiti e nei comprensori di caccia. L’obiettivo era l’analisi della proposta di legge SacchettoVignale che andrà a modificare la legge regionale sulla caccia. La componente agricola ha lamentato come anche la nuova proposta di legge non dia risposte concrete alle esigenze del mondo agricolo ed ha chiesto all’assessore Sacchetto di apportare le integrazioni relativamente al pagamento dei danni, al contenimento delle specie non cacciabili quali i ghiri, le nutrie e di garantire al produttore agricolo in possesso di porto d’armi la difesa delle proprie coltivazioni con l’utilizzo delle armi da caccia. All’incontro era presente anche l’assessore provinciale all’agricoltura Roberto Mellano. m
A TT U A L I TÀ
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Actinidia: si cerca di arginare i danni della P.S.A.
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l 14 febbraio si è tenuto presso il Creso, sezione frutticola di Manta, un incontro di tutti i tecnici del coordinamento e con la dott. ssa Chiara Morone del Servizio Fitopatologico Regionale. Durante l’incontro è stata evidenziata la sintomatologia presente negli actinidieti. Per Coldiretti hanno partecipato i tecnici dell’agenzia 4A che nei prossimi giorni continueranno il monitoraggio in campo e invitano chiunque ritrovasse sintomi riconducibili alla PSA a contattare il proprio tecnico di riferimento. Intanto, su iniziativa del presidente della Zona di Saluzzo, Michele Quaglia, Coldiretti Cuneo ha chiesto un incontro all’assessore regionale
Claudio Sacchetto. Erano presenti all’incontro anche il presidente provinciale Marcello Gatto, il vice direttore Lauro Pelazza, il segretario Zona di Saluzzo, Michele Mellano ed
alcuni tecnici dell’Agenzia 4A. Si è chiesta all’assessore l’istituzione di un tavolo di coordinamento a livello regionale tra l’Università, gli organi della Regione, tra cui l’S.F.R. il Creso e i tecnici dell’Agenzia 4A. In appezzamenti in cui vi erano già nel 2010 delle piante affette da P.S.A. si assiste alla comparsa di una sintomatologia nuova per l’areale cuneese, caratterizzata da emissione di essudato denso di colore biancastro dalle gemme. Dalle analisi condotte dal Settore Fitosanitario Regionale, (SFR) il 90% delle piante che manifestano questo sintomo sono risultate positive al P.S.A. Di conseguenza i tecnici ribadiscono la necessità, in
caso di presenza del patogeno, di procedere all’eliminazione, attraverso la capitozzatura a non meno di 30-40 cm dalla parte malata, con conseguente abbruciamento delle parti asportate. I tecnici raccomandano di seguire la strategia preventiva già ampiamente divulgata dalle note tecniche elaborate con la Regione negli appezzamenti confinanti a quelli infetti e in generale su tutto il territorio. Nei prossimi giorni è previsto un incontro in campo con Chiara Morone (S.F.R. di Torino) in modo da fugare qualsiasi dubbio sulla sintomatologia del batterio e le operazioni di lotta da effettuare in presenza della malattia. m
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Mansueto succede a Carlotto alla guida dei Pensionati Coldiretti
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ntonio Mansueto è stato eletto presidente Nazionale della Federpensionati Coldiretti, la più importante Associazione Pensionati del lavoro autonomo di tutta Europa. Lo ha deciso l’attuale Consiglio Nazionale, eletto dalla X Assemblea Generale della Federpensionati, alla presenza del presidente Confederale della Coldiretti Sergio Marini. Il nuovo presidente subentra al senatore Natale Carlotto, che ha rivestito questa importante carica con grande passione e disponibilità per quattro mandati, dal 1994 al 2010. Antonio Mansueto è nato a Noci, in provincia di Bari il 24 gennaio del 1936. Diplomatosi Perito Agrario, dopo aver assolto il servizio militare, fece
esperienza di direzione aziendale e di gestione di contratti agrari. Ha ricoperto l’incarico di responsabile dell’Ufficio Tecnico Legale della Federazione Provinciale di Bari. Dal 1975 al 1991 venne incaricato della
direzione delle Federazioni Provinciali di Matera, Potenza e Taranto per poi assumere, fino al marzo del 2001 la direzione della Federazione Regionale di Puglia. La Federpensionati Coldiretti di Cuneo e del Piemonte ringrazia
Festa del Tartufo nero a Scagnello
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all’11 al 13 marzo torna a Scagnello la festa del Tarturo nero. Oltre agli appuntamenti gastronomici e ai vari stand con i prodotti tipici, non mancheranno incontri informativi, in particolare: venerdì 11 marzo alle 18.30 il convegno: La coltivazione e la promozione del Tartufo nero: esperienze a confronto, a cura del Centro Nazionale Studio Tartufi di Alba. Alle 19.45 la cena Qualità e Gusto presso la Sala Polivalente, in cui i prodotti e le ricette saranno presentate dalla giornalista Paola Gula del Club Papillon di Cuneo e da Gianni Ferrero, presidente onorario condotta Slow Food Monregalese e Alta Val Tanaro. Le prenotazioni si raccolgono entro domenica 6 marzo ai n. 0174.783310 e 3395280072. m
Natale Carlotto per l’attiva presidenza di Federpensionati Coldiretti Nazionale. La sua sensibilità verso le fasce più esposte e la sua conoscenza dei meccanismi della politica e della pubblica amministrazione hanno permesso di affrontare le problematiche legate alle pensioni e a quelle del mantenimento dei servizi essenziali nelle zone periferiche. La sua costante attenzione verso le famiglie imprenditrici, ove spesso i nostri anziani continuano a mantenere un ruolo attivo, ha consentito l’impostazione di formule di assicurazione sociale che la nuova dirigenza dovrà rendere operative. “La sua esperienza è importantissima – commenta Lorenzo Bergese (foto accanto al titolo) presidente dell’Associazione Provinciale Pensionati – e auspichiamo la sua presenza all'interno del nostro Consiglio. Conoscendo l'attivismo e la sua grande esperienza, ci auguriamo che il suo impegno continui nella nostro Provincia, che lo ha visto per tanti anni attivo protagonista e strenuo difensore dei diritti del mondo agricolo". m
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Giovani Impresa: si prepara l’assemblea nazionale
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o scorso 2 febbraio i massimi dirigenti a livello nazionale di Coldiretti Giovani Impresa hanno incontrato a Torino i giovani imprenditori e hanno fatto il punto sulle iniziative per risollevare il mondo agricolo. La riunione è stata aperta con i saluti di Roberto Moncalvo e Paolo Marengo, rispettivamente delegato e segretario regionale Giovani Impresa del Piemonte. Carmelo Troccoli, segretario nazionale Giovani Impresa, ha evidenziato i problemi che affliggono il mondo agricolo, in particolar modo quelli che riguardano il ricambio generazionale, la disoccupazione giovanile e il reddito alle imprese. Contemporaneamente ha descritto, supportato da Franco Ramello, responsabile
Economico Coldiretti Piemonte, il progetto di Coldiretti “una filiera agricola tutta italiana”, sviluppato per affermare la capacità produttiva delle imprese e dimostrare la qualità dei nostri prodotti in un rapporto di filiera corta con vantaggi immediati per produttori e consumatori. “Il lavoro nell’azienda agricola,
per fare attività d’impresa, sottolinea Troccoli, non deve essere soltanto legato ai contributi pubblici, ma piuttosto alla capacità di produrre cibo, accompagnata da una strategia per affrontare il mercato”. “I giovani – ha evidenziato Vittorio Sangiorgio, delegato nazionale Giovani Impresa
– hanno i piedi ben saldi nel presente e lo sguardo rivolto al futuro. Per questo, devono essere protagonisti delle scelte di Coldiretti per la creazione di “una filiera agricola tutta italiana”. Da qui, l’invito ai giovani a partecipare alla prossima Assemblea Nazionale Giovani Impresa che si terrà a Roma nel mese di marzo. Nella stessa giornata sono state lanciate le iscrizioni alla quinta edizione del Premio Oscar Green, l’importante evento promosso da Coldiretti Giovani Impresa, per dare il giusto riconoscimento alle imprese che hanno iniziato un percorso di innovazione, ricerca e diversificazione, dando vita a realtà imprenditoriali che hanno accolto e rilanciato la sfida della globalizzazione. m
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Aumentano i costi a carico degli agricoltori: +0,5 nel 2010
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l 2010 ha chiuso complessivamente con un aumento dello 0,5% dei costi a carico degli agricoltori. È quanto emerge da una rilevazione dell’Ismea sulla base dell’indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione agricoli. Nell’ultimo decennio, i costi dei fattori produttivi hanno registrato un tasso di crescita medio annuo del 3,7%, mentre i prezzi dei prodotti agricoli sono aumentati mediamente dell’1,5%. Mangimi ed energia sono le voci che hanno fatto segnare le maggiori tensioni nel 2010. Per i composti destinati all’alimentazione animale, le rilevazioni Ismea indicano in media un aumento del 5,4% rispetto al 2009, mentre i prodotti energetici hanno
registrato un rincaro del 2,7%, con un punte del + 4,7% per i carburanti.
Seguono i salari, con variazioni al rialzo dell’1,5% e gli animali da allevamento (+1,1%).
In linea con il dato medio generale, l’aumento dei prezzi delle sementi (+0,5%), mentre gli antiparassitari hanno limitato i rincari a un più 0,3%. In controtendenza i concimi, i cui prezzi si sono invece ridotti, su base annua, dell’8,3%. E uno sguardo più approfondito permette di cogliere alcune valutazioni positive. A sottolinearlo è Franco Ramello, responsabile Economico di Coldiretti Piemonte: “Nonostante il forte aumento dei costi di produzione, in alcuni settori, come quello lattiero caseario, quello dei cereali e dei prodotti ortofrutticoli, l’andamento di mercato sta segnando una netta ripresa nelle quotazioni e quindi si spera anche nell’aumento del reddito delle imprese agricole”. m
DONNE IMPRESA
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Un premio europeo valorizza le innovazioni al femminile
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a Commissione femminile del Copa ha istituito un riconoscimento europeo per l’innovazione, intitolato “Premio all’innovazione per le agricoltrici”. Obiettivo del premio è quello di promuovere un’immagine positiva delle donne e di individuare gli ambiti in cui le agricoltrici possono dimostrare le proprie competenze in materia di innovazione. “Il premio sarà attribuito sulla base di criteri quali l’utilizzo di un nuovo know-how, di nuovi metodi o di nuove tecnologie in un determinato settore – spiega Delia Revelli, responsabile provinciale Donne Impresa Coldiretti –. Il ruolo delle agricoltrici è fondamentale per la vita degli ambienti rurali e per le aziende
agricole. Secondo le statistiche, le donne rappresentano nell’Unione europea il 43% della manodopera agricola e il 20% di loro svolge la funzione di imprenditrice, senza parlare di quante sono impegnate nella manodopera familiare, il cui lavoro, spesso, passa inosservato. Questa è un’opportunità importante per fare emergere il ruolo femminile nell’ambito
agricolo e invitiamo le nostre associate a iscriversi, entro il 31 marzo 2011”. L’intera documentazione è disponibile sul sito web:http:// www.copa-cogeca.be/img/ user/File/Prixfemin/prix_i.pdf. Per ogni ulteriore informazione, è possibile contattare gli uffici della segreteria provinciale Donne Impresa Coldiretti (tel. 0171.447.280 e 0171.447.287). m
Le nuove frontiere dell’Agroalimentare
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unedì 28 marzo, a Fossano, si terrà un convegno organizzato da Donne Impresa Coldiretti, dal tema “Le nuove frontiere dell’Agroalimentare”. Saranno presenti relatori di livello universitario ed operatori di importanti società della ristorazione collettiva. Mentre si stanno definendo gli ultimi particolari dell’iniziativa, il coordinamento provinciale di Donne Impresa Coldiretti rivolge a tutte le iscritte un caloroso invito a partecipare. m
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La gestione del rischio agricolo e la PAC 2011
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li strumenti di gestione del rischio, tra cui le assicurazioni agevolate, trovano sempre un maggiore interesse come strumento di politica agraria a tutela dei ricavi e redditi degli agricoltori. Dopo una lunga storia nell’ambio della politica agricola nazionale tramite il fondo di solidarietà nazionale, le assicurazioni agevolate sono entrate nell’ambito della PAC. Anche nella PAC post 2013 ci saranno gli strumenti per la gestione del rischio, come prevede la comunicazione della commissione del 18 novembre 2010. La copertura finanziaria viene garantita dall’art. 68 per quanto concerne le assicurazioni sulla frutta e sui seminativi e dall’OCM vino per il comparto uva. Le polizze finanziabili con la disponibilità finanziaria dell’art.68 coprono i rischi climatici conseguenti da calamità naturali ed hanno una soglia di danno del 30% a carico dell’Assicurato. Il contributo a favore degli agricoltori è pari ad un massimo del 65% della spesa per i premi di assicurazione. La percentuale definitiva di contributo sarà determinata al termine dell’istruttoria di tutte le domande tenendo presente che le disponibilità finanziarie
ammontano a 93,3 milioni di euro. Con l’ausilio del fondo nazionale di solidarietà dette percentuali possono aumentare fino all’80%. Le polizze finanziabili con la disponibilità dell’OCM vino coprono i rischi derivanti da condizioni climatiche avverse a carico dell’uva da vino ed anche in questo caso arrivano fino all’80% del costo della polizza. In entrambi i casi a partire dall’annata 2010 le domande devono essere presentate ad
AGEA o agli organismi pagatori regionali come ARPEA tramite i CAA entro il 15 maggio di ogni anno nell’ambito della domanda della PAC. Successivamente la domanda dovrà essere completata inviando, tramite i Consorzi di difesa, la copia della polizza e la quietanza di pagamento del premio ad Agea e/o Arpea a seconda che si tratti di uva da vino o frutta e seminativi. Ad oggi purtroppo gli organismi
di controllo non hanno ancora completato l’istruttoria delle domande ma a breve dovrebbero iniziare ad arrivare i pagamenti. Il nuovo sistema di finanziamento delle assicurazioni agevolate, entrato in vigore nel 2010, ha mostrato una buona capacità di funzionamento anche se il meccanismo dovrà ancora essere perfezionato. Importante il ruolo assunto dai CAA in questa materia in quanto il produttore prima di stipulare un’assicurazione sulla grandine ed avversità in genere deve sincerarsi che il proprio fascicolo aziendale sia aggiornato rispetto alle superfici e le colture condotte. Agrisicura Sviluppo, società del gruppo Coldiretti e del Consorzio Agrario, avendo acquisito il portafoglio della Compagnia FATA, leader in campo agricolo a fianco degli Agricoltori da sempre è a disposizione per fornire consulenza specifica nella stipula delle polizze grandine proponendo polizze interessanti e competitive. Per maggiori informazioni potete contattare i subagenti FATA direttamente presso gli sportelli Agrisicura Sviluppo presso gli uffici Coldiretti, anche al momento dell’aggiornamento del fascicolo, in modo tale da agevolare e snellire l’iter procedurale. m
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Settore biologico in Regione Piem la Granda è prima per numero di o
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fine 2010 sono stati diffusi da parte dell’Assessorato Agricoltura e Sviluppo Rurale della Regione Piemonte i dati del settore biologico in regione che sottolineano quanto sia rappresentativo questo comparto a livello della provincia di Cuneo. Coldiretti Cuneo vista l’importanza economica del settore renderà più incisivo l’intervento a favore delle aziende biologiche in riferimento alla consulenza tecnica in campo, alla promozione e alla valorizzazione delle produzioni e nel medio periodo anche ad eventuali azioni più di carattere economico-commerciale. Questa attività verrà svolta
dall’Associazione Regionale Terramica Produttori Biologici che con il suo impegno
contribuisce all’equilibrio dell’ambiente naturale e alla tutela dei consumatori, nonché
all’incremento del reddito delle imprese. L’elenco pubblicato è suddiviso in tre sezioni: Produttori; Produttori-Preparatori; Preparatori. Dalla tabella sottostante si può desumere un’interessante fotografia sulla situazione del
Regione Piemonte: Elenco operatori dell’agricoltura biologica al 31 dicembre 2009
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Biologico nelle diverse province piemontesi. Come già avviene in altri settori dell’agricoltura regionale anche per quel che riguarda il comparto dell’agricoltura biologica è la provincia di Cuneo
ad essere quella con i maggiori numeri, rappresentando da sola oltre la metà degli operatori della regione. Si contano infatti ben 1115 Produttori, 39 ProduttoriPreparatori, 93 Preparatori per un totale di 1247 imprenditori coinvolti nella filiera del Biologico certificato. Complessivamente la regione Piemonte ha fatto registrare un +1,2% rispetto allo stesso periodo del 2008, collocandosi al 9° posto a livello nazionale. m
Una bottiglia di Barolo per i 150 anni dell’Unità d’Italia
www.tec-artigrafiche.it
onte: peratori
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a Castiglione Falletto un omaggio all’Unità d’Italia, a 150 anni di storia del nostro paese. La Cantina “Terre del Barolo” ha inserito nella linea dei suoi prodotti una bottiglia speciale. Prezioso il contenuto, il Barolo 2006, originale lo studio grafico dell’etichetta: sfondo bianco in alto con il numero 150 in giallo dorato e la bandiera italiana che campeggiano sulla scritta Unità d’Italia in nero. Un Barolo giovane ma dalle caratteristiche importanti per ricordare una tappa storica fondamentale per l’Italia: “Il Piemonte, dice Matteo Bosco, il presidente di Terre del Barolo, è stato tra i protagonisti del Risorgimento per giungere all’Unità d’Italia. Camillo Benso Conte di Cavour e Carlo Alberto sono stati, ad esempio, due personaggi chiave per unire il nostro paese sotto un’unica bandiera. Abbiamo pensato di rendere omaggio a questo grande fatto storico abbinando il nostro Barolo 2006 ad un’etichetta dedicata ai 150 anni”. Un’idea che entrerà nella storia: “Il presente simboleggiato dal giovane Barolo si unisce al passato e lo commemora. Consegniamo agli appassionati di vino una bottiglia speciale, anche da collezionare”. m
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LA SCELTA VINCENTE, DAL 1936
Gold sponsor
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UNCI-Coldiretti: la cooperazione al servizio dei soci
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d un anno dall’inizio dell’operatività, con Dario Armando, presidente provinciale, parliamo dell’attività di UNCI-Coldiretti, che in poco tempo è diventata un’importante realtà economica nell’ambito della cooperazione e del mondo agricolo. Quali sono i risultati che fino ad oggi avete raggiunto? Ci siamo inseriti bene nel mondo della cooperazione. A dimostrarlo sono i numeri, che pur non essendo per me la cosa più importante, sono davvero significativi, e soprattutto il fatto che UNCI-Coldiretti ha veramente dato vivacità al
settore cooperativo, con risposte economiche specifiche per le aziende agricole.
Cominciamo dai numeri... Abbiamo attualmente 30 cooperative che coprono tutti i settori dell’agricoltura: dallo zootecnico, al vitivinicolo, dall’ortofrutticolo a quello forestale e delle cooperative sociali. Alcune di queste già esistevano e hanno trovato in UNCI-Coldiretti una proposta convincente. La nostra soddisfazione più grande è quella di aver costituito un numero rilevante di nuove cooperative, che rappresentano veramente l’obiettivo per il quale UNCIColdiretti è stata costituita: dare risposte concrete alle nostre imprese.
Per conoscere meglio la realtà delle cooperative, ci può descrivere, a seconda dell’ambito in cui operano, quelle più rappresentative? Alcune cooperative sono state costituite per far crescere la vendita diretta e valorizzare i prodotti locali, tipo Orti del Casalito e Fagiolcoop, e altre sono state costituite per sviluppare accordi di filiera con le consegne per la ristorazione collettiva, un esempio importante è costituito dalla cooperativa Agrisviluppo, e una novità assoluta è rappresentata dagli accordi di filiera con l’agroindustria. Primo di questi è l’accordo con Inalpi e Ferrero per
I N T E R V I S TA la fornitura di latte attraverso la Compral Latte che ha permesso di dare uno sbocco strategico a un settore da anni in sofferenza, grazie anche all’innovativo prezzo indicizzato, ormai preso ad esempio in diverse altre Regioni. Questa intesa ha fatto da apripista ad altri accordi... In conseguenza di questo e grazie al progetto di Coldiretti “una filiera agricola tutta italiana” che ha dato veramente valore aggiunto alle produzioni, abbiamo già chiuso altri accordi come quello tra la Sebaste e la cooperativa Corilanga per le nocciole, e siamo in dirittura d’arrivo con altri che riguardano i settori orticoli e frutticoli molto importanti. Cosa può dirci di un settore che oggi riscuote molto interesse, quello forestale delle energie rinnovabili? Grazie alla cooperativa AlpiForest, alla quale ora si è aggiunta il Castagné, abbiamo già tenuto due convegni su questo
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tema e non ci fermiamo qui. AlpiForest con il pellet ricavato dal legno dei nostri boschi e messo in vendita dal Consorzio Agrario, ha avviato un percorso estremamente significativo e innovativo dal punto di vista economico e ambientale. Questo, unito alle cooperative sociali, fa sì che la nostra azione vada ben oltre il solo ambito economico. A fianco di quest’attività, state sviluppando nuovi progetti di cooperazione... Noi riteniamo che il messaggio dato fino ad ora dalla cooperazione sia stato parziale. L’impegno attraverso la formazione e l’informazione è quello di far conoscere tutte le opportunità che la cooperazione dà, soprattutto alle piccole e medie imprese che da sole non riescono a stare sul mercato o ad attuare progetti significativi. Le grandi cooperative fini a se stesse non fanno parte del nostro progetto. Ci interessano particolarmente quelle che nascono per dare risposte
concrete e qualificanti alle imprese. Per fare questo, abbiamo preparato un corso di formazione che faremo nei prossimi giorni, aperto a quanti siano interessati a questo strumento, al quale seguiranno altri incontri territoriali per divulgare questo messaggio. Oltre ad essere presidente provinciale, lei è vice presidente regionale di UNCIColdiretti. Quali sono le finalità che state sviluppando in Piemonte? A livello regionale, con il presidente regionale Piero Montaldo, stiamo lavorando molto bene, per mantenere il collegamento e lo scambio di esperienza tra le varie province e le cooperative. Ci stiamo muovendo anche per far crescere ulteriormente tutto il settore dirigenziale. A questo punto, parliamo di obiettivi per il 2011... Sarei contento se riuscissimo a sviluppare il discorso che in
23 questo anno siamo riusciti ad intraprendere e ben delineare. UNCI-Coldiretti è nata per completare il progetto di valorizzazione dei prodotti italiani, da anni portato avanti dalla Federazione, e per colmare le lacune che c’erano nella cooperazione. Questo siamo riusciti a fare bene lo scorso anno e questo vorremmo sviluppare e far crescere d’ora in poi. Chi pensava che volessimo monopolizzare all’interno di Coldiretti tutta la cooperazione, è rimasto spiazzato e si è reso conto che la nostra finalità era molto diversa. Il timore di alcuni, che la nostra iniziativa potesse creare turbamento nel panorama cooperativo, non si è affatto verificato, anzi, l’aver creato una sana e leale concorrenza ha vivacizzato tutto il settore e di conseguenza ha fatto del bene alle aziende agricole in generale.
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Circolazione mezzi agricoli eccezionali: licenze e permessi
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ome ogni anno, è arrivato il momento di predisporre le domande di richiesta autorizzazioni al transito per i mezzi agricoli eccezionali. Rivediamo in dettaglio tutte le casistiche.
Licenze mietitrebbiatura Devono essere richieste da quanti intendono esercitare la trebbiatura, mietitrebbiatura e la sgranatura. La licenza scade il 31 dicembre di ogni anno. Autorizzazioni mezzi agricoli eccezionali
Sono eccezionali i mezzi agricoli che superano i m. 2,55 di larghezza ed i sollevati che, oltre a superare i m. 2,55 di larghezza, superano il 90% della lunghezza del trattore se posteriori o il 60% se anteriori. L’autorizzazione è rilasciata dall’ANAS per le strade statali e
dall’Amministrazione Provinciale di Cuneo per le strade provinciali e comunali che ricadono sotto la Provincia di Cuneo e le altre Province del Piemonte. A partire da quest’anno (L.120/10 art.15 c.1) le autorizzazioni rilasciate della Provincia di Cuneo potranno essere rinnovate e/o rilasciate con scadenza biennale (restano a scadenza annuale le autorizzazioni relative alle trattrici munite di attrezzatura per attività di manutenzione territorio es. sgombraneve…); quelle rilasciate dall’ANAS possono essere sia biennali che annuali. Dovranno sempre essere versati gli oneri per “la maggiore usura della strada (art.18 reg. C.d.S.)” per tutte quelle macchine agricole eccezionali che superano le 14
t. Tale indennizzo è dovuto sia quando si transita su strade statali che su strade di competenza della Provincia di Cuneo. In questo caso l’autorizzazione continuerà ad avere scadenza annuale. È importante ricordare che la Provincia di Cuneo autorizza il transito solamente nelle ore diurne, ma se eccezionalmente si deve transitare nelle ore notturne “le macchine agricole dovranno essere precedute da scorta tecnica (indipendentemente dalle misure del veicolo e/o del convoglio) ed essere dotate di cartello luminoso di cm.90 x 90 dotato di quattro luci lampeggianti gialle applicato alla parte posteriore del convoglio (mietitrebbiatrici) e per i soli complessi agricoli eccezionali (trattrice più attrezzo portato), in alternativa al cartello luminoso, possono essere posti all’estremità
laterali della parte posteriore del convoglio due luci lampeggianti del tipo omologato”. Permessi di circolazione festivi Sono pure eccezionali quei mezzi agricoli, che oltre a superare i limiti di sagoma, superano le 7,5 t. a pieno carico. Tali mezzi agricoli, solo quando circolano su strade statali nei giorni di divieto indicati dal calendario prefettizio, devono essere muniti di permesso rilasciato dalla Prefettura. Il permesso dura 3 mesi rinnovabili e devono essere indicati nel modo più dettagliato possibile, il percorso effettuato e la motivazione del transito (comprovata necessità ed urgenza). A lato è pubblicato il calendario dei divieti che deve essere consultato con la massima attenzione. m
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CALENDARIO 2011 DIVIETI DI CIRCOLAZIONE (D.M. n. 984 14.12.2010) È vietata la circolazione fuori dai centri abitati, ai veicoli ed ai complessi di veicoli, per il trasporto di cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 7,5 t. nei giorni festivi e negli altri particolari giorni dell’anno 2011 di seguito elencati: a) tutte le domeniche dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, ottobre novembre e dicembre, dalle ore 8.00 alle ore 22.00; b) tutte le domeniche dei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, dalle ore 7.00 alle ore 24.00; c) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 1 gennaio; d) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 6 gennaio; e) dalle ore 16.00 alle ore 22.00 del 22 aprile; f) dalle ore 8.00 alle ore 16.00 del 23 aprile; g) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 25 aprile; h) dalle ore 7.00 alle ore 24.00 del 2 giugno; i) dalle ore 7.00 alle ore 24.00 del 2 luglio; j) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 9 luglio; k) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 16 luglio; l) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 23 luglio; m) dalle ore 16.00 alle ore 24.00 del 29 luglio; n) dalle ore 7.00 alle ore 24.00 del 30 luglio; o) dalle ore 16.00 del 5 agosto alle ore 23.00 del 6 agosto; p) dalle ore 16.00 alle ore 24.00 del 12 agosto; q) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 13 agosto; r) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 15 agosto; s) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 20 agosto; t) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 27 agosto; u) dalle ore 14.00 alle ore 22.00 del 29 ottobre; v) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 1 novembre; w) dalle ore 16.00 alle ore 22.00 del 7 dicembre; x) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 8 dicembre; y) dalle ore 16.00 alle ore 2.00 del 23 dicembre; z) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 24 dicembre; aa) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 26 dicembre.
- veicoli per il trasporto di prodotti deperibili, quali frutta e ortaggi freschi, carni e pesci freschi, fiori recisi, animali vivi destinati alla macellazione o provenienti dall’estero, nonché i sottoprodotti derivati dalla macellazione degli stessi, pulcini destinati all’allevamento, latticini freschi, derivati del latte freschi e sementi vive. Detti veicoli devono essere muniti di cartelli indicatori di colore verde delle dimensioni di 0,50 m. di base e 0,40 m. di altezza, con impressa in nero lettera “d” minuscola di altezza pari a 0,20 m. fissati in modo ben visibile su ciascuna delle fiancate e sul retro. - latte, escluso quello a lunga conservazione, o di liquidi alimentari, purchè, in quest’ultimo caso, gli stessi trasportino latte o siano diretti al caricamento dello stesso (sempre muniti di cartelli indicatori verdi). Sono anche esclusi dal divieto, purché muniti di autorizzazione prefettizia, i seguenti veicoli: - macchine agricole eccezionali (massa complessiva superiore alle 7,5 t. o superiori per limiti di sagoma) destinate al trasporto di cose che transitano su STRADE STATALI; - veicoli adibiti al trasporto di prodotti che per la loro intrinseca natura o per fattori climatici e stagionali, sono soggetti ad un rapido deperimento e che pertanto necessitano di un tempestivo trasferimento dai luoghi di produzione a quelli di deposito o vendita, nonché i veicoli adibiti al trasporto di prodotti destinati all’alimentazione degli animali (sempre muniti di cartelli verdi).
Il divieto non trova applicazione per i veicoli e per i complessi di veicoli, di seguito elencati (tra gli altri), anche se circolano scarichi: - macchine agricole adibite al trasporto di cose che circolano su STRADE NON STATALI; - veicoli per il trasporto di derrate alimentari deperibili in regime di ATP;
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no t izie epaca
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Alla Meccanizzazione arriva CamBIO
Mobilità e decorrenza della pensione
“C
L
Réclame
amBIO… per un’altra terra”, sarà la grande novità di quest’anno, nell’ambito della Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola di Savigliano. All’interno della manifestazione sarà infatti allestito un mercato interamente dedicato al biologico, pensato per dare origine ad una nuova ed interessante area tematica legata all’agricoltura, dove parteciperanno le aziende di Coldiretti aderenti al circuito Terramica e Fattoria Amica. All’interno di questa importante fiera sarà organizzato anche un convegno dedicato al biologico dal titolo “Terramica presenta il biologico!”, che si svolgerà sabato 19 Marzo. m
a legge n. 122/2010 ha previsto dal 2011 una nuova disciplina in materia di decorrenza delle pensioni di anzianità, mantenendo le disposizioni vigenti in precedenza, più favorevoli, per i lavoratori titolari di trattamenti a tutela del reddito (mobilità e fondi di solidarietà), nel limite complessivo di 10.000 beneficiari residenti nelle regioni del CentroSud Italia. Ora, la legge n. 220/2010, ha introdotto in merito due innovazioni: 1) la deroga viene estesa ai lavoratori in mobilità ordinaria (concessa sulla base di accordi stipulati anteriormente al 30 aprile 2010) di tutte le aree del Paese; 2) inoltre, si afferma l’intento di garantire la copertura degli ammortizzatori sociali (mobilità e prestazioni a carico
dei fondi di solidarietà) fino al momento in cui i lavoratori potranno effettivamente accedere al trattamento pensionistico anche se maturino i requisiti a decorrere dal 1° gennaio 2011 e comunque entro il periodo di fruizione delle prestazioni a tutela del reddito. Va tuttavia tenuto presente che l’intervento dovrà essere attuato dai Ministeri interessati e sarà in ogni caso necessariamente vincolato alle risorse finanziarie disponibili. Gli uffici Coldiretti/EPACA sono a disposizione per i chiarimenti in merito. m
N° 3 – 16-28 febbraio 2011
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Ancoraggi per vigneti e frutteti
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S caden z e a z iendali
N° 3 – 16-28 febbraio 2011
28 FEBBRAIO COMUNICAZIONE ANNUALE DATI IVA 2011 Entro tale data i soggetti IVA persone fisiche, società ed enti obbligati ad effettuare la liquidazione ed i versamenti IVA mensili o trimestrali debbono trasmettere in via telematica la comunicazione annuale dei dati IVA riferiti all’anno 2010. Sono esonerati dall’obbligo delle comunicazioni annuali IVA le persone fisiche che hanno realizzato nell’anno 2010 un volume d’affari inferiore a euro 25.000,00. REGISTRAZIONE CONTRATTI D’AFFITTO Entro tale data scade il termine per registrare i contratti di affitto stipulati nel corso dell’anno 2010 per i quali è possibile la registrazione cumulativa. ELENCHI CLIENTI E FORNITORI “BLACK LIST”: SOGGETTI MENSILI Invio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili che abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio fiscale in Paesi “black list” registrate o soggette a registrazione nel mese di gennaio 2011. IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta. IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39,secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento all’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.
CONSEGNA MODELLI CUD E CERTIFICAZIONI PER LAVORO AUTONOMO I datori di lavoro che hanno assunto manodopera nel corso dell’anno 2010 devono consegnare entro tale data ai lavoratori la certificazione attestante i compensi corrisposti. Entro lo stesso termine i sostituti d’imposta devono consegnare le certificazioni relative alle somme erogate nel 2010 riferite a redditi di lavoro autonomo e soggette a ritenuta d’acconto.
16 MARZO IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di febbraio, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè febbraio. VERSAMENTO IVA DICHIARAZIONE ANNUALE Scade il termine per effettuare il versamento relativo alle dichiarazioni annuali IVA 2010 senza maggiorazione. IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI FEBBRAIO Annotazione di liquidazione per il mese di febbraio e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano l’attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2010 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 309.874.13, se prestazione di servizio o di euro 516.456,90 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66 legge 427/93. VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate
VA R I E nel mese di febbraio sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.
CONTRIBUTI INPS DATORI DI LAVORO AGRICOLI I datori di lavoro che hanno assunto alle proprie dipendenze operai agricoli a tempo determinato e/o indeterminato nel 3 trimestre 2010 devono effettuare entro tale data il versamento della relativa rata dei contributi. m
Festa della Donna: si festeggia il 6 marzo
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l coordinamento provinciale Donne Impresa ha deciso di organizzare un momento di incontro conviviale per tutte le iscritte in occasione della festa della Donna. L’incontro sarà domenica 6 marzo a Cussanio, Fossano. Il ritrovo è alle 12 al Ristorante Giardino dei Tigli. Dopo il pranzo (il menù prevede, tra le altre portate, un delizioso ensémble di antipasti: insalatina mimosa, sformato di carciofi di Albenga con fonduta di toma d’Alba, sfogliatina ripiena ai funghi porcini e un’imperdibile selezione di dolci: mousse alla nocciola, panna cotta, charlotte creôle) seguirà il pomeriggio danzante con l’orchestra di Sonia De Castelli e un delicato omaggio floreale per tutte le partecipanti. Il costo del pranzo è di euro 28,00 a persona per le Socie Donne Impresa e di euro 30,00 per familiari ed amici. Possibilità di avere il trasferimento in pullman al costo di euro 16,00 a persona, per i gruppi composti da almeno 10 persone: le adesioni dovranno pervenire entro sabato 26 febbraio alle responsabili Donne Impresa. m
N° 3 – 16-28 febbraio 2011
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La salute nell’agenda dei Sindaci, presentazione del PePS
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iovedì 13 gennaio 2011 si è tenuto, presso la Sala San Giovanni del Comune di Cuneo, un incontro pubblico di presentazione del “PePS”, Profilo e Piano di Salute del Distretto di Cuneo. L’obiettivo costante perseguito dal “CIPES” – Confederazione Italiana per la Promozione della salute e l’Educazione Sanitaria – è quello di promuovere e proteggere la salute delle persone durante tutto l’arco della vita riducendo l’incidenza delle principali malattie e lesioni e alleviando le sofferenze che esse causano. Dall’esame degli studi effettuati e degli interventi espressi dai relatori dell’incontro è emerso un principio importantissimo “le società con minori differenze sociali al loro interno hanno una speranza di vita più lunga”. La grande partecipazione all’incontro ha dimostrato quanto gli argomenti trattati siano di interesse per la società civile, l’auspicio è che si vada verso un futuro dove la salute sia sempre più “bene primario”. m
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RINGRAZIAMENTO
N° 3 – 16-28 febbraio 2011
G i o r n a t e
DOGLIANI – 5 dicembre 2010
d e l
R i n g r a z i a m e n t o
MARTINIANA PO – 19 dicembre 2010
MURAZZANO – 19 dicembre 2010
BAGNOLO – 19 dicembre 2010
CASALGRASSO – 16 gennaio 2011
N o t izie dal mondo dei cavalli
N° 3 – 16-28 febbraio 2011
A.C.S.T.E.: obiettivi e progetti per il 2011
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o scorso 11 gennaio è stato nominato il nuovo Consiglio Direttivo dell’AC.S.T.E. cosĂŹ composto: presidente: Silvio Regis, vice presidente: Erio Bersano; segretaria: Manuela Cavallo; Addetta informazioni e stampa: Marcella Cavallo; Addetta redazione calendario raduni: Debora Vigna; Consiglieri: Marco Ballatore, Paola Barale, Emanuele Barale, Ivo Bianco, Sonny Crocetta, Roberto Caula, Renato Giordano, Flavio Schiavini. “La nostra associazione per poter svolgere attività – dice il presidente Silvio Regis – ha bisogno oltre che del lavoro attivo del Direttivo, anche della partecipazione dei soci che sono la linfa vitale dell’A.C.S.T.E. Tra gli obiettivi per il 2011, ci impegneremo per affiliare
l’Acste ad un Ente di Promozione Sportiva cosÏ da diventare una Associazione Sportiva Dilettantistica riconosciuta dal Coni che ci garantirà piÚ visibilità nell’ambiente del Turismo Equestre e di disporre anche delle agevolazioni previste per questa
RIMOZIONE AMIANTO #)6),) ).$5342)!,) !'2)#/,) 2)34254452!:)/.) )--/"),) #)6),) % 15!,3)!3) !44)6)4° $%,, %$),):)! ). '%.%2% "/.)&)#! 4%22%.) %$ !.!,)3)
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tipologia di associazioneâ€?. In particolare, con l’affiliazione, si disporrĂ di una copertura assicurativa propria di ogni socio per gli eventuali infortuni nello svolgimento dell’ attivitĂ equestre sia organizzata dall’Acste sia individuale; si disporrĂ
31 di assicurazioni temporanee che garantiranno la copertura assicurativa del cavaliere non socio che si presenterĂ ad un appuntamento Acste. “Questo richiederĂ un aumento della tessera sociale di 5 euro annui – puntualizza Regis –. Essendo un aspetto importante il Direttivo vorrebbe discuterne con tutti i soci in una riunione in prima ed unica convocazione venerdĂŹ 25 febbraio alle ore 20.30, presso il Circolo Sportivo di San Biagio di Centallo (vicino alla Chiesa)â€?. Ricordiamo ai Presidenti dei Circoli di comunicare al piĂš presto a Deborah Vigna tel 3335825948 la date dei raduni per procedere alla redazione del calendario, a questo proposito si è deciso di inserire nel calendario gli annunci pubblicitari. Per info, tel. a Silvio Regis tel.3382542192. I soci che ancora non ricevono Il Coltivatore Cuneese devono comunicarlo a Marcella Cavallo al numero 3387049109. Per info, la segreteria A.C.S.T.E. risponde al numero 3394243330 e all’indirizzo e-mail: acste@libero.it
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N° 3 – 16-28 febbraio 2011
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