Il Coltivatore Cuneese N. 03 febbraio 2013 by Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

03 - ANNO 67 – 16-28 FEBBRAIO 2013

Coldiretti vince il ricorso al Tar contro l’allargamento del Moscato d’Asti Docg

Modificate le regole dei voucher

Calamità atmosferiche: è l’assicurazione a dare garanzie

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03 - ANNO 67 – 16-28 FEBBRAIO 2013

Coldiretti vince il ricorso al Tar contro l’allargamento del Moscato d’Asti Docg Modificate le regole dei voucher Calamità atmosferiche: è l’assicurazione a dare garanzie

Foto di Gian Mario Agosto

“Il Coltivatore Cuneese” Editore: Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

Coldiretti vince il ricorso al Tar CONTRO L’allargamento del Moscato d’Asti Docg ■ “La sentenza del Tar che blocca l’allargamento della zona di origine del Moscato d’Asti Docg al Comune di Asti, è un atto di giustizia verso l’economia del territorio e una chiara affermazione della qualità della nostra vitivinicoltura”, questo il primo commento di Coldiretti Piemonte sull’annullamento del decreto ministeriale del 16 maggio 2012. Coldiretti Piemonte (unica organizzazione agricola che ha presentato ricorso al Tar, insieme all’Associazione Produttori Moscato d’Asti) ha promosso e vinto il ricorso al tribunale amministrativo dopo che il Ministero delle Politiche Agricole aveva di fatto concesso l’iscrizione all’anagrafe viticola di alcuni ettari di vigneto Moscato d’Asti Docg, senza un’adeguata pubblicità e senza consultare adeguatamente il Comitato Vitivinicolo Nazionale.

Sommario

1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino

Il Bilancio UE penalizza L’agricoltura

Coordinamento di redazione Chiara Serra

Modificate le regole dei voucher

Elezioni politiche 2013: incontro tecnico con Mario Catania e videoconferenza elettorale

“In Coldiretti i giovani contano”

Donne Impresa: nuovi progetti

Settore cunicolo: accolte le richieste di Coldiretti

Solo con l’assicurazione la garanzia del risarcimento

Tre riunioni sul perché associarsi

Passi avanti per la PAC post 2013

10-11

Hanno collaborato: Mariangela Abbà, Gian Mario Agosto, Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Corrado Bertello, Roberto Bianco, Elena Bono, Matteo Bono, Silvia Bosco, Gianluca Bruno, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Piero Camperi, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Mario Dotto, Damiano Dutto, Nicola Fontana, Tiziana Franchino, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Alberto Giusta, Vittorio Marabotto, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Lauro Pelazza, Marcello Pellegrino, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Valentina Riba, Davide Roà, Federica Scaperrotta, Annalisa Sola Redazione ed amministrazione: Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it

Presentazione marchio e tracciabilità agnello delle Langhe

Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it

Il Corsivo del Coltivatore: Non habemus Papam

Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55

Storie di Vita

40.000 Copie

Felice Piola di Centallo: “La pelle salva grazie ai contadini russi”

Tutte le novità per le patenti di guida

14-16

Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo, 8 Madonna dell’Olmo – 12100 Cuneo Tel. 0171.411470 • Fax 0171.411714 E-mail: direzione@agam.it Concessionaria esclusiva della pubblicità: TEC arti grafiche Via dei Fontanili 12 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 E-mail: adv@tec-artigrafiche.it

Al di là della querelle burocratico-amministrativa risolta a favore dei produttori di moscato, si è soddisfatti per aver tutelato al meglio gli associati e per aver fatto salvi i principi democratici di autogoverno della filiera vitivinicola. Con più riunioni pubbliche la nostra base associativa si era infatti espressa negativamente all’inserimento del comune di Asti nel disciplinare produttivo del Moscato d’Asti Docg. Questo per due motivi: l’eventuale danno economico derivante dall’allargamento della zona di produzione, che sostanzialmente dava atto a una maggiore disponibilità di prodotto sul mercato; la salvaguardia dei presupposti qualitativi del Moscato d’Asti Docg che storicamente non viene contemplata sul territorio del comune di Asti.

Rivalutazione terreni edificabili, affrancamento delle plusvalenze

Coldiretti Piemonte chiede di sbloccare il saldo Pac 2012 ai malgari

Ortofrutta: gli adempimenti da ricordare Interventi e dibattiti alle riunioni Associazione Pensionati

18-19 20

ISTAT: avviate le indagini a campione sulla colture frutticole cuneesi

Sanità integrativa: è tempo di pensarci

Attività forestale: nel 2013 importanti novità

Una viticoltura “ripensata” per la sostenibilità e il mercato

24-25

Il CReSO punto di riferimento anche per i frutticoltori francesi

Censimento galline ovaiole

Oscar Green 2013 – aperte le iscrizioni

Giornata bianca a Limone

Novità per i distributori di latte

Terranostra: Agriturismo con la “A” maiuscola

Obbligatoria la comunicazione telematica delle persone alloggiate

Con il “Decreto Balduzzi”: novità per i pagamenti dei controlli sanitari

Terramica incontra i consumatori alla Fondazione Delfino

30-31

Il biologico cuneese presentato all’Hotel Parigi di Bordighera

31-32

Gli allevatori si riorganizzano su scala regionale

Serate informative organizzate da A.C.S.T.E.

Scadenze aziendali

Soggetti salvaguardati dalla riforma pensionistica

Pensione di vecchiaia...

Il mercatino del Coltivatore

40-42

16-28 FEBBRAIO 2013

ATTUALITÀ

Il Bilancio UE penalizza L’agricoltura

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Se ne è parlato a Cuneo nell’incontro tecnico indetto da Coldiretti Piemonte con il ministro dell’agricoltura e nella video conferenza elettorale di Coldiretti Cuneo

ell’accordo raggiunto dai capi di Stato e di governo sul bilancio dell’Unione Europea, la riduzione in termini reali per l’agricoltura è comunque importante. “Coldiretti auspica che il parlamento possa contribuire a migliorare la proposta finanziaria – commenta il presidente di Coldiretti Sergio Marini –. A questo punto diventa fondamentale che le risorse così diminuite vadano riorientate premiando chi vive e lavora di agricoltura e alle attività rivolte alla produzione del cibo e alla sostenibilità ambientale”. Entrando nei particolari più tecnici, evidenziamo che la spesa per Pac (aiuti diretti e sviluppo rurale), pesca e strumento finanziario per l’ambiente, prevede uno stanziamento di 373,48 miliardi di euro di cui

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Marcello Gatto

277,85 miliardi per pagamenti diretti e interventi sul mercato (primo pilastro). Per il primo pilastro, le conclusioni forniscono dettagli sulla convergenza tra gli stati membri, stabilendo, tra l’altro, che tutti dovranno raggiungere, entro il 2020, un livello di pagamento di almeno 196 euro per ettaro. La convergenza sarà finanziata da tutti gli stati membri con pagamenti diretti sopra la media Ue e il processo sarà attuato nell’arco di sei anni, dal 2015 al 2021. Il capping (tetto massimo) degli aiuti diretti sarà volontario (dovrà stabilirlo ogni singolo Stato). Il documento ribadisce che per il greening (politica ambientale) sarà utilizzato il 30 per cento delle risorse nazionali per il primo pilastro. Si sottolinea però che il requisito di avere aree di interesse ecologico (Efa), all’interno di ogni azienda agricola, sarà attuato in modi che non richiedano il ritiro dalla produzione della superficie in questione e che evitino ingiustificate perdite di reddito per gli agricoltori. L’aggiunta di questa frase

costituisce, per quel che riguarda la Pac, una delle principali differenze tra il testo finale e la proposta presentata dal presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy al vertice di novembre. Viene ribadita la flessibilità ai due pilastri sulla possibilità di trasferire il 15 per cento della dotazione nazionale tra l’uno e l’altro. Per quanto riguarda lo sviluppo rurale viene proposto uno stanziamento di 85,09 miliardi, la cui suddivisione annuale sarà fissata dal parlamento europeo e dal consiglio e sarà basata su criteri obiettivi e performance passate. Per alcuni paesi sono stabiliti degli stanziamenti addizionali che, per l’Italia, sono di 1,5 miliardi. Conclude Marcello Gatto, presidente di Coldiretti Cuneo: “Infine viene creata una nuova riserva per le crisi del settore agricolo che colpiscano produzione o distribuzione, con uno stanziamento di 2,8 miliardi. È previsto che tali risorse, se non utilizzate per le emergenze, saranno rimborsate sotto forma di n pagamenti diretti.” www.tec-artigrafiche.it

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ATTUALITÀ

Modificate le regole dei voucher

Bruno Rivarossa

Lauro Pelazza

Romano Magrini

opo le denunce e le proposte, il Ministero del Lavoro ha rivisto profondamente aspetti importanti dei ticket con cui vengono remunerate le prestazioni lavorative accessorie di studenti pensionati. Una correzione importante per i voucher impiegati in agricoltura. Innanzitutto, come chiesto da Coldiretti, è stato rivisto il valore. I dieci euro nominali stabiliti nel decreto del 2005 che ha introdotto il nuovo sistema di retribuzione del lavoro accessorio in agricoltura non saranno più orari. In attesa di una nuova determinazione dell’importo orario, il valore rimane nominale ed è possibile fare riferimento alle retribuzioni orarie delle prestazioni stabilite dai contratti collettivi. Il secondo aspetto riguarda la scadenza dei buoni lavoro fissata dalla precedente circo-

lare del Ministero in 30 giorni. Su questo sono state accolte le richieste di Coldiretti, dove in attesa di modificare le procedure anche per via telematica, di rilascio dei voucher da parte dell’Inps, viene congelata la scadenza dei ticket. Infine, viene liberato il datore di lavoro da eventuali false dichiarazioni del lavoratore. La legge stabilisce che un lavoratore non può incassare dalle prestazioni remunerate con i voucher più di 5 mila euro l’anno, ma la stessa normativa stabilisce anche che se il lavoratore supera quella cifra, la responsabilità viene addebitata al datore di lavoro che è così obbligato a stabilizzare l’assunzione. Con la nuova circolare, il datore di lavoro che deve comunque assicurare le comunicazioni richieste, non sarà più sanzionato per false dichiarazioni fornite dall’operaio.

Dicono Bruno Rivarossa e Lauro Pelazza, direttore di Coldiretti Piemonte e vicedirettore di Coldiretti Cuneo: “Le modifiche ottenute sono frutto di un lavoro determinato e tecnicamente sostenuto da Romano Magrini, responsabile del Lavoro e delle Relazioni sindacali della Coldiretti. Le indicazioni fornite dal Ministero sul valore del voucher, riconducendolo alla contrattazione collettiva, rappresenta un ancoraggio importante alla realtà economica in cui operano le nostre imprese. Siamo sicuri di aver interpretato al meglio le esigenze delle imprese nostre associate che assumono manodopera. Continueremo a vigilare perché le procedure informatiche utili anche per il controllo non siano di una complicazione burocratica per gli imprenditori agricoli, ma al contrario una semplificazione reale”. n

Come chiesto da Coldiretti, ottenuta una circolare del Ministero del Lavoro che rimodula il costo orario. Congelata la scadenza dei 30 gg. di validità dal loro acquisto

(altro servizio a pagina 10)

Elezioni politiche 2013: incontro tecnico con Mario Catania e videoconferenza elettorale ■ La semplificazione della normativa sulle assunzioni dei lavoratori in agricoltura e il ribasso dei costi orari della manodopera era stata richiesta da Coldiretti al Ministero del Lavoro ma anche sollecitata nell’incontro con il ministro all’Agricoltura Mario Catania organizzata da Coldiretti Piemonte e nella video conferenza elettorale con i candidati locali organizzata da Coldiretti Cuneo.

Cuneo: Postazione leader, 570 persone collegate in video conferenza

Al teatro Toselli l’incontro con il Ministro Catania

ATTUALITÀ

6 ■ Sabato 2 marzo a SAVIGLIANO l’assemblea elegge il nuovo delegato provinciale di Giovani Impresa

“In Coldiretti i giovani contano” Interverrà la prof. Marina Puricelli, docente alla Bocconi di Milano

Dario Perucca

abato 2 marzo, presso il Salone Crusa Neira di Savigliano, si terrà l’Assemblea Elettiva Giovani Impresa “Tracce di futuro”, in cui sarà eletto il nuovo Delegato Provinciale Giovani Impresa e i membri del Comitato. Interveranno Marcello Gatto, presidente di Coldiretti Cuneo, Bruno Rivarossa, direttore di Coldiretti Cuneo e Piemonte, la Prof.ssa Marina Puricelli, docente all’Università Bocconi di Milano e la Prof.ssa Paola Eusebio, direttrice organizzativa del festival “Collisioni” a Barolo e responsabile del Progetto Giovani. Dario Perucca, Delegato regionale Giovani Impresa è il Delegato Provinciale uscente: “Dopo 4 anni di mandato la-

scio l’onore di ricoprire questo importante incarico a un nuovo giovane imprenditore anche per miei “sopraggiunti limiti di età”. Essere stato Delegato Provinciale di Giovani Impresa è stata un’esperienza molto interessante, formativa sia sotto il profilo professionale che personale”. I dati statistici evidenziano un nuovo interesse verso l’agricoltura da parte dei giovani... “Nel progetto di Coldiretti i giovani sono un’opportunità per l’agroalimentare. Una leva per aiutare la società e il Paese in momenti difficili come questo. Ne sono esempio molte nostre aziende che hanno raccolto i frutti dei nostri genitori, delle

CI.EMME

nostre famiglie, ce la stanno mettendo tutta, per far conoscere il prodotto anche fuori dal nostro territorio”. Qual è il futuro dei giovani in agricoltura? “Il futuro delle imprese sarà costruito su un presente che è difficile però aperto a mille opportunità. Nei momenti problematici che viviamo a livello economico e sociale, l’impresa giovane reagisce in modo efficace, perché si apre a nuove idee, con talento, razionalità e concretezza. Ci sono tanti giovani con grandi capacità imprenditoriali, ci saranno sempre più opportunità economiche con Coldiretti, perché non discuterne, ragionare insieme e approfittarne? ” n

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I TUOI DENTI IN UN GIORNO

■ VENERDÌ 15 febbraio si è riunito il Coordinamento provinciale

Donne Impresa: NUOVI PROGETTI

opo il rinnovo delle cariche e la riconferma di Delia Revelli, responsabile provinciale di Donne Impresa Coldiretti, venerdì 15 febbraio si è riunito il Coordinamento provinciale. Nella fase iniziale dell’incontro, è intervenuto il direttore di Coldiretti Cuneo e Piemonte, Bruno Rivarossa, che ha ribadito l’impegno costante di Coldiretti sui progetti economici e sociali, invitando le imprenditrici a continuare a dare impulsi preziosi per la progettualità dell’Organizzazione. Nel corso dell’incontro, le Dirigenti hanno nominato le rappresentanti Donne Impresa nelle consulte di prodotto e in un’ottica di progettualità hanno ribadito l’impegno delle impreditrici a voler lavorare ad una

sburocratizzazione soprattutto per il settore vitivinicolo e a sostenere la nuova Pac improntata all’agricoltore professionale. “Gli obiettivi già raggiunti costituiscono il punto di partenza per il lavoro di domani –

evidenzia Delia Revelli, continueremo a operare con il massimo impegno, in modo che Donne Impresa possa rilanciare nuovi progetti economici a favore di tutte le imprese del territorio”. n

ATTUALITÀ

8 ■ SETTORE CUNICOLO

Accolte le richieste di Coldiretti

n questi ultimi mesi Coldiretti ha preso parte ad alcuni incontri con la Direzione agricoltura, la Direzione sanità della Regione Piemonte e l’Istituto Zooprofilattico per arrivare alla definizione di un programma regionale di monitoraggio e supporto al settore cunicolo. Il Piemonte è la seconda regione italiana per importanza nel settore cunicolo, contando quasi quattrocento allevamenti e più di ottocentomila capi riproduttori allevati, concentrati soprattutto in provincia di Cuneo. L’allevamento è caratterizzato da una prevalenza di strutture di medie/piccole dimensioni. Sin dagli albori la cunicoltura nazionale ha trovato nel Piemonte una delle zone più idonee e recettive per svilupparsi. A fianco dell’allevamento, a livello regionale, si sviluppa una filiera che comprende, tra operatori diretti e indotto, un migliaio di addetti e supera i 35 milioni di euro di fatturato annuo. Gli allevatori piemontesi hanno da sempre posto la massima attenzione alla qualità delle loro carni, nel pieno rispetto dei requisiti sanitari. E proprio in tale contesto si inserisce il piano promosso dalla Regione Piemonte, con l’obiettivo di avviare un’approfondita ricognizione sugli standard produttivi degli

allevamenti cunicoli, sia attraverso la raccolta di informazioni sulla gestione aziendale, sia su aspetti di carattere più strettamente epidemiologico. Le risultanze di tale approfondimento costituiranno un’importante base conoscitiva anche per gli interventi futuri. Il piano definirà standard sanitari e di allevamento, finalizzati a garantire maggiori livelli qualitativi e di sicurezza delle produzioni aziendali, con particolare riferimento a: biosicurezza e misure di profilassi sanitaria, benessere animale, farmaco veterinario e alimentazione. Nell’ambito del piano, poiché una delle criticità principali riguarda l’impegno economico per l’acquisto di vaccini per la mixomatosi già evidenziato da Coldiretti, la Regione si è impegnata a sostenere gli allevatori contribuendo ad una parziale copertura delle spese di fornitura. Lo scorso 18 gennaio, all’interno dell’ultima riunione svoltasi presso l’Assessorato regionale agricoltura, sono state presentate le modalità operative di attuazione del piano. La distribuzione dei vaccini verrà ripartita negli allevamenti di tutto il territorio regionale e per la maggior parte, oltre un centinaio, in provincia di Cuneo.

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Operativamente si procederà nel seguente modo: • il programma di supporto agli allevatori, elaborato dalle Direzioni agricoltura e sanità, sarà inserito in un’apposita determina regionale, in cui verrà inclusa anche la scheda di rilevazione dati (compilata successivamente dai veterinari), utile anche a rilevare il numero di dosi necessarie; • l’Istituto Zooprofilattico distribuirà il vaccino, che dovrà essere ritirato dagli allevatori presso le rispettive sedi di Cuneo e Torino. È previsto un unico ritiro per azienda. • Il contributo da parte delle aziende agricole è stato stabilito nella misura del 50%. Nel momento del ritiro le aziende pagheranno la restante parte del costo dei vaccini all’Istituto Zooprofilattico. • Entro marzo il monitoraggio da parte dei servizi veterinari dovrà essere concluso e entro fine aprile i vaccini saranno in magazzino. I veterinari destineranno una parte dei vaccini agli allevamenti rurali/ amatoriali. Parallelamente a questa iniziativa Coldiretti sta continuando a seguire la problematica legata ai certificati sanitari, auspicando di riuscire ad ottenere n nel breve una soluzione.

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ATTUALITÀ

9 ■ CALAMITÀ ATMOSFERICHE

Solo con l’assicurazione la garanzia del risarcimento

alla grandine al gelo in frutticoltura, orticoltura e viticoltura, dalle epizoozie nel settore zootecnico alle alluvioni: eventi che quando succedono mettono in ginocchio l’impresa agricola. Sinora da parte dello Stato e della Regione era previsto l’intervento diretto sia sul fronte della concessione del credito agevolato che l’intervento in conto capitale. Ora sia per carenza di fondi nel pubblico che per l’orientamento europeo della nuova Pac,per avere un minimo di garanzie di intervento risarcitorio all’impresa, non resta che assicurarsi. Ne parliamo con Lorenzo Bergese e Roberto Bernardi, presidente di Condifesa Cuneo e direttore di Condifesa Cuneo e Piemonte. Per ottenere risarcimenti in caso di calamità atmosferiche come grandine e gelo non ci resta che l’assicurazione… Infatti la Commissione europea ed il Ministero delle politiche agricole vogliono incentivare gli interventi assicurativi affinché le aziende agricole in caso di calamità naturale (grandine, vento, gelo/brina e sbalzi termici, eccesso di pioggia) di calamità catastrofali (siccità e gelo dal 2014) possano ottenere risarcimento dei danni certi ed in tempi brevi per il mancato reddito. Il Ministero per la prima volta ha inserito nel Piano assicurativo agricolo nazionale un forte incentivo per le nuove aziende che non si sono mai assicurate negli ultimi cinque anni al fine di allargare il numero delle aziende assicurate. in questo contesto Italiano ed Europeo quale il ruolo dei consorzi di difesa? I Consorzi di Difesa più propriamente chiamati CONDIFESA ed aderenti ad ASNACODI, l’Asso-

ciazione Nazionale dei Consorzi di Difesa, che esistono solo in Italia, svolgono un ruolo molto importante nel campo agricolo in quanto con trattative collettive mettono in concorrenza le varie società di assicurazione al fine di ottenere le migliori tariffe applicate sul mercato assicurativo. Svolgono una funzione di anticipazione finanziaria a favore delle aziende in quanto pagano interamente i premi alle Compagnie entro le scadenze previste dalle normative ministeriali e di Agea. Inoltre, svolgono un’azione di coordinamento ed i produttori pagano la loro quota parte a fine anno. Svolgono anche un ruolo importante nella gestione delle pratiche di finanziamento pubblico, inserendo i dati sul portale del Sistema Informatico Agricolo Nazionale garantendo una corretta corresponsione del contributo pubblico alle aziende e anticipando la contribuzione PAC e l’eventuale integrazione del Fondo di solidarietà nazionale. Ma se un’impresa vuole assicurarsi per conto suo può farlo? Che convenienza ha? Certamente la normativa ha sempre previsto la possibilità che l’azienda agricola possa assicurarsi con polizze individuali, ovviamente deve corrispondere totalmente i premi assicurativi all’atto della stipula della polizza ed attendere i finanziamenti pubblici senza la garanzia del buon esito della sua pratica. In Italia il 95% delle polizze assicurative sono quelle collettive. Tale percentuale vuol dire che la maggior parte delle Aziende si fidano e si affidano al sistema consortile italiano anche per la reale convenienza economica. Parliamo di tempistiche. Entro quando l’imprenditore deve contattarvi?

Lorenzo Bergese

Roberto Bernardi

Al 31 gennaio 2013 il Ministero ha emesso il decreto relativo al nuovo Piano assicurativo agricolo nazionale (PAAN). È in fase di emanazione il decreto prezzi Ismea, la circolare relativa alla nuova gestione dei rischi agricoli ai sensi del nuovo PAAN. Il Condifesa sta iniziando la contrattazione collettiva con le Compagnie di assicurazione per cui chi vuole essere assicurato contro i rischi atmosferici nel mese di marzo sarà tempestivamente informato dal Condifesa. Se ritiene può contattare direttamente gli Uffici del Condifesa di Cuneo presso la sede di Cuneo Palazzo Coldiretti in Via Caraglio 16 0171-66276 oppure presso i recapiti: Alba presso la Piemonte Asprocor in Corso Europa 43 il giovedì mattina dalle ore 10 alle ore 12, Lagnasco presso la Piemonte Asprofrut in Via Praetta 2 il mercoledì mattina sempre dalle ore 10 alle ore 12. n

Tre riunioni sul perché associarsi • Cuneo – lunedì 11 marzo alle ore 17,30 in Sala San Giovanni • Alba – martedì 12 marzo alle ore 17,30 presso palazzo Congressi piazza Medford • Lagnasco – mercoledì 13 marzo alle ore 17,30 presso Piemonte Asprofrut.

ATTUALITÀ

10 ■ Raggiunto l’accordo sul budget 2014-2020

Passi avanti per la PAC post 2013

n importante tassello al lungo e intricato percorso che porterà alla nuova PAC è stato raggiunto. Con l’accordo sul bilancio comunitario 20142020 strappato nell’ultimo Consiglio europeo del 7-8 febbraio, si intravede qualche certezza in più sui tempi di approvazione della PAC. Diversamente, una mancata intesa sul bilancio e quindi sulle risorse da destinare al comparto agricolo, avrebbe inevitabilmente posticipato anche il dibattito sul futuro della Politica Agricola Comune. Te-

nendo conto che, già allo stato attuale, sembra ormai scontata la proroga dell’attuale normativa e l’entrata in vigore della nuova PAC al 2015. Vediamo brevemente cosa prevede l’accordo sul bilancio 2014-2020, il quale fornisce anche alcune indicazioni importanti sulla stessa PAC, che pesa circa il 40% delle risorse complessive: • ll’UE: prevede 959 miliardi di impegni, per 908 miliardi di pagamenti. • Budget per la PAC: la spesa complessiva della voce Rubrica2, che contiene la PAC e la pesca, é di 373,48 miliardi di euro; di questi 277,85 miliardi saranno per pagamenti diretti e interventi sul mercato. • Convergenza: gli Stati membri dovranno raggiungere, entro il 2020, un livello di almeno 196 euro per ettaro. La convergenza sarà finanziata da tutti gli Stati membri con pagamenti diretti sopra la media Ue (tra cui anche l’Italia) e il processo sarà attuato nell’arco di sei anni, dal 2015 al 2020. Il cap-

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ping (tetto massimo agli aiuti) sarà volontario. • Greening: per il greening sarà utilizzato il 30% delle risorse. Il requisito di avere aree di interesse ecologico (EFA), all’interno di ogni azienda agricola, sarà attuato in modi che non richiedano il ritiro dalla produzione della superficie in questione e che evitino ingiustificate perdite di reddito per gli agricoltori. • Flessibilità: sarà possibile trasferire il 15% della dotazione nazionale tra un pilastro e l’altro. • Sviluppo rurale: viene proposto uno stanziamento di 85,09 miliardi, la cui suddivisione annuale sarà fissata su criteri obiettivi e le performance passate. Per l’Italia, sono stati concordati 1,5 miliardi di stanziamenti addizionali. • Crisi del settore: viene creata una nuova riserva per le crisi del settore agricolo con uno stanziamento di 2,8 miliardi. È previsto che tali risorse, se non utilizzate per le emergen-

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ze, saranno rimborsate sotto forma di pagamenti diretti. Il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e il presidente della Commissione europea Josè Barroso hanno definito l’accordo come il migliore che si potesse ottenere all’unanimità l’accordo. Infatti da un lato vi era la linea del rigore di Germania, Gran Bretagna e paesi del Nord Europa, dall’altra Francia, Italia e Spagna, più favorevoli a non ridimensionare eccessivamente il bilancio Ue. E alla fine è stato raggiunto un compromesso. Ora l’attenzione si sposta sul Parlamento Europeo, il quale dovrà esprimersi sul bilancio, con la possibilità di opporre il veto. E, contestualmente al bilancio, dovrà votare anche sulle proposte di regolamento della PAC, approvate a fine gennaio dalla Commissione agricoltura. Come ribadito dal nostro presidente Sergio Marini la riduzione in termini reali per l’agricoltura é comunque importante. Naturalmente ci si aspetta che il Parlamento possa contribuire a migliorare la proposta finanziaria ma, avendo a disposizione meno risorse, diventa fondamentale che vadano riorientate premiando chi vive e lavora di agricoltura e all’attività rivolte alla produzione di cibo e alla sostenibilità ambientale. n

Presentazione marchio e tracciabilità agnello delle Langhe

ercoledì 30 gennaio nella sala consigliare del Comune di Paroldo si è svolta la giornata di promozione della Pecora delle Langhe. L’Associazione, guidata dal Presidente Claudio Adami, in collaborazione con l’Ufficio Zona Coldiretti Ceva, il tecnico Mauro Forneris dell’Agenzia 4A e il Laboratorio della CCIAA di Torino e la Ditta Themis ha presentato il marchio con il quale differenzierà l’agnello della pecora delle Langhe dalle altre razze e il sistema di tracciabilità mediante il quale si potrà identificare il capo dal momento della nascita fino al momento in cui arriva in casa del consumatore finale. L’obbiettivo è quello di dare al consumatore la massima garanzia sulla provenienza della carne; si utilizzerà il codice QR mediante il quale si potrà risalire al nome dell’azienda di provenienza del capo, al tipo di allevamento e addirittura a chi erano il padre e la madre dell’agnello. “Questo, spiega il Presidente

Adami, è il sistema più efficace per rispondere alle esigenze dei consumatori, sempre più alla ricerca di un prodotto di qualità e contrastare l’arrivo di carne, già sezionata, destinata alla ristorazione e spacciata per carne di agnello delle Langhe si più facile da cucinare ma con un gusto e qualità ben diversi n dai nostri”.

La partecipata attenzione del pubblico e, nel riquadro, Claudio Adami (a destra) e Mauro Forneris

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12 IL CORSIVO DEL C OLTIVATORE Non habemus Papam imprevedibile e pesante, anche se giustificabile. “Non ce la faccio più” – ha ammesso il Pontefice, chiamato ad un ruolo che richiede fede, coraggio, convinzioni profonde, lucidità e anche forza fisica. A 86 anni si può essere stanchi e sentirsi inadeguati di fronte ad una missione tanto importante. Inutile cercare nel passato e fare indagini nella storia della Chiesa, confrontandoci con periodi in cui si viveva mediamente molto meno! Ognuno ha incassato la notizia a seconda del suo sentire e del suo rapporto con la fede. Si è rimasti ammutoliti, si è pianto e si è anche sorriso, grazie all’irriverente tamtam dei network. Su Facebook un Papa con i capelli dritti afferma :”Visto che a Roma è annunciata neve

e che nella capitale nevica ad ogni morte di papa, ho deciso di dimettermi, per non correre rischi”. Altri hanno tirato in gioco Berlusconi che invita alla calma affermando... ”Tanto ci sono io” o lo hanno addirittura promosso sommo pontefice, con il nome di Pio Tutto, consapevoli dei suoi sospetti cedimenti all’onnipotenza. Altri ancora, come il corsivista Gramellini, hanno scritto una lettera aperta alla regina Elisabetta, capo della chiesa anglicana, invitandola a prendere in considerazione la possibilità di dimettersi anche lei. Tanto così, per dimostrare come, a volte, sia molto più difficile andarsene che restare, cedere il posto anziché avvinghiarsi ad esso facendone

l’unica ragione di una vita ormai al tramonto. Perché non lasciare qualche possibilità ad altre generazioni, sperando che riescano in imprese rivelatesi ardue per predecessori troppo avanti negli anni, sicuramente saggi, ma fisicamente deboli, ricchi di esperienza, ma anche impermeabili agli entusiasmi ed alle innovazioni? In ogni caso, Papa Ratzinger ci ha dato, con la sua decisione, una grande dimostrazione di ciò che significa essere a servizio degli altri, un esempio che, se imitato anche al di fuori della Chiesa, potrebbe avviare questo periodo storico verso una società più serena, consapevole dei limiti, ma anche delle grandi possibilità insite in ogni essere umano. Bastian Contrari n

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così Benedetto XVI ha dato le dimissioni, lasciandoci tutti di sasso. A partire dalle 20.01 del 28 febbraio, saremo senza Pontefice. Una delle ultime nostre, grandi sicurezze si è dissolta, spenta da una dichiarazione in latino ai cardinali, riuniti a Roma lunedì 11 febbraio. Abituati agli scoppiettanti rovesciamenti della politica nazionale, in contemporanea con le consultazioni elettorali, i cattolici italiani si trovano costretti a confrontarsi con un inatteso evento epocale. Alla sensazione di essere politicamente orfani o, peggio ancora, alle prese con figure di riferimento sempre più opinabili, inaffidabili, votate all’autopromozione e alla cura di propri interessi, si affianca ora il trauma di un abbandono

STOR IE

RITRATTI

13 VITA

a cura di Barba Bertu info@barbabertu.com

elice Piola è nato il 6 marzo 1922 a Madonna dell’Olmo e oggi vive a Centallo: “Eravamo 8 figli, mio padre lavorava la terra e faceva il trebbiatore del grano”. LE “BANDIOLE” Da bambino giocava? “Ho giocato poco, a 6 anni guardavo già le mucche del mio padrino e tempo per giocare ne avevo poco. Non ho mai visto un soldo, solo le mucche e la scrofa da controllare”. Ricorda i suoi maestri? “Il maestro Audisio era di Centallo e l’ho avuto in quinta, prima avevo una maestra: erano severi, ma giusti. Oggi la scuola è tutta cambiata! A volte facevamo “bandiole”, non andavamo a scuola per andare a tirare le pietre nel Grana”. Cosa pensa dei giovani di oggi? “Non sempre sono educati, per colpa dei genitori che non li seguono”. Il pane come lo facevate? “Veniva cotto ogni settimana, la famiglia di mia mamma aveva il forno: le mie zie facevano dei dolci, mettendo un po’ di frutta nella pasta del pane, che a me piacevano molto”. LA RUSSIA La fame l’ha conosciuta? “In Russia sì, per tre giorni non ho mangiato. A casa per fortuna il pane c’era”. La parola “guerra” cosa le fa venire in mente? “Non bisognerebbe mai combattere, perché è spietata e crudele e di mezzo ci va sempre la povera gente”. Lei quando è partito per la Russia? “Era il 10 giugno 1942. avevo 20 anni. Sono partito da Casale Monferrato ed ero nell’Artiglieria contraerea. Sulla tradotta eravamo 450 soldati, piangevamo tutti. Avevo un soffio al cuore, ma mi hanno fatto partire lo stesso”.

Felice Piola di Centallo: “La pelle salva grazie ai contadini russi”

Felice Piola, una vita difficile alle spalle

Il viaggio è durato molto? “Tre giorni sul treno per arrivare in Austria. Poi sui camion, che erano colorati di giallo e verde, perché erano destinati all’Africa: un mese per arrivare in Ucraina”. IL GRANDE FREDDO Eravate bene equipaggiati contro il freddo? “Ah, no! Il freddo lo abbiamo patito molto. Io ero riuscito a fondere un anello di ferro, ho vinto una scommessa e così mi hanno tolto dai servizi di guardia e lavoravo nell’officina, preparando le macchinette per accendere i sigari. Il 24 dicembre 1942 c’è stata la disfatta, non si capiva più niente! Mi sono salvato per miracolo… è scoppiata una bomba vicino a me, ho pensato che era giunta la mia ora. Ero alla fine della colonna di camion: 20 gradi sotto lo zero, siamo usciti tre volte fuori strada!”. Ha avuto paura di morire? “Salvare la pelle è stata dura… non sono morto grazie ai contadini russi, brava gente, che tante volte ci hanno dato da mangiare. Nella disfatta mi sono rifugiato in un’isba con un commilitone friulano, Carlo: ci hanno lasciati

dormire al caldo, vicino alla stufa. A quei due contadini, marito e moglie, dobbiamo la vita!”. Una storia di guerra? “Ricordo il mio compagno Chiaffredo Gamba di Campiglione, sterminato con la sua batteria dai carri armati russi. Il padre un giorno è venuto a cercarmi per avere notizie su Chiaffredo, ma io non mi sono osato a dirgli la verità”. Chi c’era a casa quando è tornato dalla Russia? “Finita la licenza a Scandicci, dove sono stato in isolamento per un mese per paura del tifo, sono arrivato in treno, qui a Centallo. Era il 23 marzo 1943: Sono arrivato a casa a piedi, mia madre era sulla porta con una bimba in braccio: era Elda, la mia sorellina nata quando io ero in Russia. Mio padre l’ho visto poi di sera e abbiamo fatto una buona cena”. LA TREBBIATURA E poi? “Sono stato mandato ancora a difendere Torino dagli apparecchi degli alleati. L’8 settembre 1943 i tedeschi mi hanno portato alle Nuove, in prigione. Ci hanno fatto posare le armi e ci hanno rac-

comandato di non uscire prima delle 6 del mattino, perché c’era il coprifuoco: ma alle 5 eravamo già fuori. Il 25 aprile 1945 la guerra è finalmente finita”. Dopo la guerra che lavori ha fatto? “Avevamo una bottega per riparare gli attrezzi agricoli, eravamo in tre con nostro padre che andava in giro a prendere il lavoro. Ho fatto anche il trebbiatore del grano, nelle cascine”. Come è cambiato il lavoro dei campi nella sua vita? “Quando dopo la guerra al posto dei buoi sono arrivati i trattori, è stata una rivoluzione: meno fatiche e più guadagni. I macchinari hanno ridotto i sudori, ma oggi coltivare la terra rende poco e far quadrare i conti non è facile”. Quando si è sposato? “Il 28 novembre 1945, alla Gerbola, davanti a don Mandrile. Mia moglie Mariuccia Margaria l’ho sposata dopo due anni di fidanzamento: non abbiamo fatto il viaggio di nozze, non c’erano i soldi, mentre mio fratello Eligio si era sposato il giorno prima. Mariuccia è morta il 2 aprile 1983, è stata dura. Andavamo d’accordo, avevamo tre figli. Nostra figlia Elsa è morta per un tumore a 61 anni, perdere un figlio è una prova molto difficile”. E poi? “Ho conosciuto Ippolita Lerda, anche lei vedova. Ci siamo sposati e ci facciamo buona compagnia”. LA VITA È BELLA Il segreto per far durare i matrimoni? “Bisogna andarsi incontro. Faccio fatica a capire i giovani che si separano molto facilmente”. Lei pensa alla morte? “Ci penso, ma non ho paura di morire”. Un bilancio della sua vita? “Sono soddisfatto. La felicità c’è, se sai accontentarti. Rivivrei ancora, perché la vita è bella, ma senza le guerre per favore”. n

ATTUALITÀ

14 ■ Dal 19 gennaio 2013 operativa la nuova LEGGE. PER QUANTI L’HANNO CONSEGUITA PRIMA, NON CAMBIA NULLA

Tutte le novità per le patenti di guida

al 19 gennaio 2013 è applicabile la nuova disciplina in materia di patenti di guida. Prima di esaminarla brevemente, precisiamo che per coloro che hanno conseguito una patente entro il 18 gennaio 2013 nulla cambia, nel senso che essi potranno continuare a guidare quei veicoli che la patente posseduta consente di guidare e che nulla cambia anche per quanto riguarda la guida delle macchine agricole e delle macchine operatrici. Infatti, per guidare macchine agricole e macchine operatrici, che circolano su strada, occorre avere ottenuto una delle seguenti patenti: a) della categoria A1, per la guida delle macchine agricole o dei loro complessi che non superino 1,60 m di larghezza 4,00 m di lunghezza e 2,50 m di altezza e la cui massa complessiva a pieno carico non ecceda 2,5 t e che non superino la velocità di 40 km/h;

n 17-18 marzo – in pullma

FIRENZE: Ville, signori lizie d’eleganza ed altre de

17 marzo – in pullman

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30 marzo-1 aprile – in pul

Pasqua nelle MARCHE

1 aprile – in pullman

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b) della categoria B, per la guida delle macchine agricole e macchine agricole eccezionali, diverse da quelle di cui alla lettera a), nonché delle macchine operatrici; c) della categoria C1, per le macchine operatrici eccezionali. Di seguito si riportano le nuove categorie di patenti ed i requisiti per ottenerle: Patente AM: è richiesta per la guida di ciclomotori a 2 o 3 ruote e di quadricicli leggeri (cilindrata ≤50 cm3 o potenza ≤4 kW, velocità ≤45 km/h, massa a vuoto ≤350 kg, escluse batterie). Questa patente si può conseguire in Italia a partire da 14 anni, ma abilita alla guida su tutto il territorio UE e SEE dal compimento dei 16 anni, fatta salva la possibilità di altri Stati membri di riconoscere la validità nel proprio territorio di una patente AM rilasciata a 14 anni.

Patente A1: è richiesta per la guida di motocicli di cilindrata ≤125 cm3, o potenza ≤11 kW e rapporto potenza/ massa ≤0,10 kW/kg, nonché di tricicli di potenza ≤15 kW. Questa patente si può conseguire a partire da 16 anni, fatta salva la possibilità di altri Stati membri di riconoscere la validità nel proprio territorio di una patente AM rilasciata a 14 anni. Patente A2: è richiesta per la guida di motocicli di potenza ≤35 kW e rapporto potenza/ massa ≤ 0,20 kW/kg, tali che non derivino da una versione che sviluppi più del doppio della potenza massima consentita, nonché di tricicli di potenza ≤15 kW. Questa patente si può conseguire a partire da 18 anni. Patente A: è richiesta per la guida di motocicli senza limitazioni, nonché di tricicli di potenza >15 kW a condizione che il titolare abbia compiuto

7 aprile – in pullman

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21 anni. Questa patente si può conseguire con accesso graduale a partire da 20 anni, a condizione di essere titolare di patente di cat. A2 da almeno 2 anni, oppure con accesso diretto a partire da 24 anni. In ogni caso occorrerà superare una prova pratica di guida su veicolo specifico. Patente B1: è richiesto per la guida dei quadricicli diversi da quelli leggeri (massa a vuoto ≤400 kg o 550 kg se per trasporto cose, escluse batterie, potenza nominale netta ≤15 kW). Questa patente si può conseguire a partire da 16 anni e non abilita alla guida di alcun motociclo. Patente B: è richiesta per la guida di autovetture (numero di posti ≤9 e massa massima autorizzata ≤3500 kg). Questa patente si può conseguire a partire da 18 anni. Con la patente B è possibile guidare anche un complesso di veicoli composto da motrice di categoria B e rimorchio con massa massima autorizzata ≤750 kg, oppure rimorchio con massa massima autorizzata >750 kg, purché la massa massima autorizzata del complesso ≤3500 kg; rimorchio con massa massima autorizzata >750 kg e massa massima autorizzata del complesso > 3500 kg ma ≤4250

Kg, a condizione di superare una prova di pratica di guida su veicolo specifico. Tale estensione dell’abilitazione della patente B è comprovata dall’apposizione del codice 96 sulla patente, in corrispondenza di tale categoria. Patente BE: è richiesta per la guida di complessi di veicoli composti da motrice dì categoria B e rimorchio con massa massima autorizzata > 750 kg ma ≤3500 kg: ne deriva che la massa massima autorizzata del complesso è ≤7000 kg. Questa patente si può conseguire a partire da 18 anni. Patente C1: è richiesta per la guida di autocarri aventi massa massima autorizzata > 3500 kg ma ≤7500 kg, anche se trainanti un rimorchio con massa massima autorizzata ≤750 kg. Questa patente si può conseguire a partire da 18 anni. Patente C1E: è richiesta per la guida di complessi di veicoli composti da: motrice di categoria C1 e rimorchio con massa massima autorizzata >750 kg, purché la massa massima autorizzata del complesso ≤12000 kg; motrice di categoria B e rimorchio con massa massima autorizzata >3500 kg, purché la massa massima autorizzata del complesso ≤12000 kg. Questa patente

si può conseguire a partire da 18 anni. Patente C: è richiesta per la guida di autocarri aventi massa massima autorizzata >3500 kg, anche se trainanti un rimorchio con massa massima autorizzata ≤750 kg. Questa patente si può conseguire a partire da 21 anni, fatta salva l’ipotesi che il candidato sia titolare di CQC per il trasporto di cose: in tal caso, il requisito anagrafico minimo è di 18 anni. Patente CE: è richiesta per la guida di complessi di veicoli composti da motrice di categoria C e rimorchio con massa massima autorizzata >750 kg. Questa patente si può conseguire a partire da 21 anni, fatta salva l’ipotesi che il candidato non sia titolare di CQC per il trasporto di cose: in tal caso, il requisito anagrafico minimo è di 18 anni. Patente D1: è richiesta per la guida di autoveicoli con numero di posti ≤17 e lunghezza ≤8 metri, anche se trainanti un rimorchio con massa massima autorizzata ≤750 kg. Questa patente si può conseguire a partire da 21 anni. Patente D1E: è richiesta per la guida di complessi di veicoli composti da motrice di categoria D1 e rimorchio con massa massima autorizzata

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16 (continua da pagina 15)

>750 kg. Questa patente si può conseguire a partire da 21 anni. Patente D: è richiesta per la guida di autoveicoli con numero di posti >9, anche se trainanti un rimorchio con massa massima autorizzata ≤750 kg. Questa patente si può conseguire a partire da 24 anni, fatta salva l’ipotesi che il candidato sia titolare di CQC per il trasporto di persone: in tal caso, il requisito anagrafico minimo è di 21 anni.

Patente DE: è richiesta per la guida di complessi di veicoli composti da motrice di categoria D e rimorchio con massa massima autorizzata >750 kg. Questa patente si può conseguire a partire da 24 anni, fatta salva l’ipotesi che il candidato sia titolare di CQC per il trasporto di persone: in tal caso, il requisito anagrafico minimo è di 21 anni. Gradualità delle patenti Secondo le nuove norme, solo

coloro che siano già titolari di patente di categoria B possono conseguire le patenti di categoria C1, C, D1 o D, mentre le patenti di categoria BE, C1E, CE, D1E o DE possono essere conseguite solo da conducenti rispettivamente già titolari di patente di categoria B, C1, C, D1 o D. Per guidare veicoli a trazione animale o condurre animali da tiro, da soma o da sella, ovvero armenti, greggi o altri raggruppamenti di animali serve avere n compiuto gli anni 14.

Rivalutazione terreni edificabili, affrancamento delle plusvalenze

Coldiretti Piemonte chiede di sbloccare il saldo Pac 2012 ai malgari

■ La vendita di terreni suscettibili di capacità edificatoria secondo gli strumenti urbanistici vigenti, può determinare ai fini reddituali il realizzo di una plusvalenza tassabile ai fini Irpef. Tale plusvalenza è quantificata in misura pari alla differenza tra il corrispettivo percepito dalla vendita e il costo fiscalmente riconosciuto. Negli ultimi anni le varie leggi finanziarie hanno più volte aperto la possibilità di affrancare tali plusvalenze pagando un’imposta del 4% sul valore di mercato del terreno, sulla base di una perizia giurata di stima redatta da un professionista abilitato. La Legge 228/2012 (Legge di stabilità 2013) ha nuovamente riaperto tale possibilità per le persone fisiche, società semplici ed enti non commerciali, in relazione ai terreni posseduti alla data del 1 gennaio 2013. La perizia di stima deve essere redatta entro il 30 giugno 2013 e la relativa imposta pagata entro la medesima data in unica soluzione, ovvero in tre rate annuali di pari importo con l’applicazione degli interessi nella misura del 3% annuo. Seppur non esplicitamente richiamata, dovrebbe comunque trovare applicazione la norma introdotta nella precedente edizione e che prevede anche la possibilità di detrarre dall’imposta dovuta quanto eventualmente versato in occasione di precedenti rivalutazioni sul medesimo terreno. Gli Uffici zona di riferimento potranno fornire agli associati gli eventuali ulteriori chiarimenti necessari.

■ Coldiretti Piemonte ha chiesto all’Assessore Regionale all’Agricoltura di intervenire, con urgenza, nei confronti di Arpea affinché si proceda con celerità al saldo della Pac 2012. Dicono Roberto Moncalvo e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Piemonte: “A causa del refresh, la procedura burocratica di controllo delle particelle catastali con nuove foto aeree, sono ferme in Arpea molte domande di imprenditori agricoli per l’ottenimento della Pac. Particolarmente penalizzati dalla situazione attuale, gli agricoltori ed i malgari delle zone montane, che si vedono bloccato il contributo spettante della Pac, senza avere alcuna responsabilità”. La richiesta di Coldiretti alla Regione è che Arpea anticipi subito i premi dovuti, basandosi sugli accertamenti del precedente refresh (20072009) ai quali le aziende si erano allineate e per le quali Arpea stessa aveva convalidato un dato riferito alle superfici che nel corso degli ultimi 3 anni non può aver subito sostanziali modifiche trattandosi, nella maggioranza dei casi, di pascoli e quindi di superfici agricole permanenti che non subiscono variazioni significative. Concludono Moncalvo e Rivarossa: “Dalla Regione abbiamo ottenuto attenzione. Auspichiamo che Arpea sblocchi questa situazione insostenibile per le imprese che operano soprattutto nelle zone montane, dove la Pac diventa una integrazione al reddito, irrinunciabile, per cercare una quadratura dei bilanci delle imprese agricole, già compromessi dalle calamità naturali del 2012”.

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e imprese che, a valle della produzione primaria, effettuano il confezionamento o la commercializzazione di prodotti ortofrutticoli, sono tenute all’iscrizione nella banca nazionale degli operatori ortofrutticoli. L’obbligo all’iscrizione, è derogato per le seguenti categorie: • gli imprenditori agricoli che vendono, consegnano o avviano i prodotti ortofrutticoli ai centri di confezionamento o di deposito, all’interno dell’ambito italiano; • i titolari di centri di deposito che avviano esclusivamente i prodotti ortofrutticoli verso i centri di confezionamento e di imballaggio, all’interno dell’ambito italiano; • gli imprenditori agricoli che

avviano esclusivamente i prodotti ortofrutticoli agli impianti di trasformazione; • gli imprenditori agricoli che cedono nella propria azienda i prodotti ortofrutticoli direttamente al consumatore, per il fabbisogno personale di quest’ultimo; • le imprese agricole che conferiscono esclusivamente prodotti ortofrutticoli alle organizzazioni di produttori o alle cooperative di appartenenza per la commercializzazione; • le cooperative che conferiscono esclusivamente prodotti alle organizzazione dei produttori per la commercializzazione; • gli imprenditori agricoli ortofrutticoli (non associati ad OP o a Cooperativa), con un volume annuo di prodotto commercializzato inferiore a 60.000 euro. Tale importo è riferito all’anno precedente, escludendo l’IVA e solo per i prodotti soggetti a norma di commercializzazione; • strutture della G.D.O. (ipermercati, supermercati, discount ed altre grandi superfici di vendita) con un volume annuo di prodotto commercializzato del comparto ortofrutticolo inferiore a 60.000 euro (fatto salvo per imprese di nuova costituzione). Tale importo è

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riferito all’anno precedente, escludendo l’IVA e solo per i prodotti soggetti a norma di commercializzazione; • dettaglianti (esercizi specializzati in frutta e verdura, ambulanti), con un volume annuo di prodotto commercializzato inferiore a 60.000 euro (fatto salvo per imprese di nuova costituzione). Tale importo è riferito all’anno precedente, escludendo l’IVA e solo per i prodotti soggetti a norma di commercializzazione; • le persone fisiche o giuridiche, la cui attività nel settore degli ortofrutticoli consiste esclusivamente nel trasporto delle merci (trasportatori).

L’etichettatura

Le norme di commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli introdotte dagli appositi regolamenti CE e dalle norme CE o nazionali sull’etichettatura che, sono difficilmente sintetizzabili, impongono a tutte le imprese che effettuano il confezionamento di prodotti ortofrutticoli, di correttamente indicare in etichetta, le generalità del prodotto posto in commercio, pena l’addebito di pesanti sanzioni pecuniarie. Si rimarca l’obbligo per tutti gli operatori interessati, di indicare sia nel documento di trasporto che sulla fattura i dati

obbligatori in etichetta: Specie, Categoria, Calibro se previsto dalle norme, Origine, Dati aziendali,. e n° Lotto + numero di iscrizione alla B.N.D.D.O.

L’etichetta

Premettendo la necessità di realizzare le “etichette” con sistemi che impediscano le eventuali colature dell’inchiostro, proviamo di seguito a sintetizzare le indicazioni necessarie: • Specie: è necessario indicare la specie (es.: PESCA) e poi seguire le indicazioni delle norme di commercializzazione che variano da specie a specie. Nel caso delle pesche sono obbligatori il nome della specie ed il colore della polpa, è facoltativo inserire anche il nome della varietà. • Origine: è obbligatorio riportare lo stato di produzione (Italia) e facoltativo riportare dizioni più caratterizzanti (Italia, Cuneo ecc) • Categoria (CAT): per tutti i prodotti normati è obbligatorio riportare la categoria del prodotto, secondo le specifi-

che del singolo regolamento. • Calibro (CAL): per tutti i prodotti normati delle categorie I ed Extra, è obbligatorio riportare anche il calibro del prodotto, secondo le specifiche del singolo regolamento. • Tara – Peso: va indicato il peso all’origine o la tara dell’imballaggio; la prima dizione si usa per la vendita prevista a collo mentre, la seconda si usa per la vendita prevista a peso. • Imballatore e/o speditore: vanno riportati il nome e l’indirizzo. • Lotto: è obbligatorio identificare il lotto di produzione e/o confezionamento; la metodologia va stabilita dalla singola impresa; di minima è un codice alfanumerico preceduto dalla lettera L. Nazionale degli • Banca Operatori Ortofrutticoli (B.N.D.O.O.): è obbligatorio per le imprese che commercializzano più di 60.000,00 euro/ anno di prodotti ortofrutticoli, iscriversi od aggiornare la loro posizione nella B.N.D.O.O. e si evidenziano quindi tre posizioni:

• Trazione equivalente ad un trattore plurigommato • 4 cingoli motrici indipendenti su telaio snodato • Reversibilità “RGS” (massima versatilità di utilizzo) • Motore da 87 CV - TIER III - 4 cilindri, 16 valvole • Omologazione stradale velocità 30 Km/h (opt. 40 Km/h) • (Opt.) Cabina StarLight con aria climatizzata

ATTUALITÀ

• Chi è iscritto, usa il numero già a sua disposizione • Chi non era iscritto e raggiunge il volume commercializzato annuo di 60.000,00 euro deve iscriversi alla B.N.D.O.O. ed utilizzare provvisoriamente la dicitura: richiesta del ……. raccomandata n.°……….. • Chi non raggiunge il volume commercializzato annuo di 60.000,00 euro, deve usare la dizione: “esonerato ai sensi del D.M. del 03/08/2011 n n. 5462”.

QUADRICINGOLO ARTICOLATO REVERSIBILE

ATTUALITÀ

20 ■ progettualità per gli associati

Interventi e dibattiti alle riunioni associazione Pensionati to il tema principale delle riunioni, approfondito da Lauro Pelazza, vicedirettore Coldiretti Cuneo. Negli incontri è stata data voce alle domande degli associati e sono stati illustrati i progetti di Coldiretti per il sociale, tra cui l’assicurazione infortuni per i pensionati e il “Mapi” (per saperne di più v. articolo a pag. 22). “Questi momenti di incontro

i sono concluse le riunioni promosse presso gli Uffici Zona dall’Associazione Pensionati Coldiretti Cuneo per i propri associati, per fare il punto sulle ultime novità che riguardano l’assistenza e la previdenza sociale e non solo. Guardare “Oltre la crisi...” è staie r a t i in F P r e s e n li a n o a S a v ig

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sono appuntamenti importanti e di aggregazione per i nostri pensionati – ha evidenziato Lorenzo Bergese, presidente provinciale Associazione Pensionati –. Anche quest’anno gli incontri, molto partecipati, sono stati utili a spiegare i progetti e le iniziative che si rivolgono agli associati e ad ascoltare il loro punto di vista”. n

■ L’istat (Istituto Nazionale di Indagini Statistiche) ha avviato l’indagine sulle principali coltivazioni legnose agrarie con riferimento alla annata agraria 2001-2012, per la provincia di Cuneo sono coinvolte 349 aziende scelte come campione da ISTAT tra le aziende rilevate dal censimento generale dell’agricoltura 2010. Alcuni tecnici debitamente riconoscibili, (circa 10 tecnici provinciali e 5 tecnici di Comunità Montana) si recheranno nelle aziende individuate per realizzare interviste ai titolari e compilare le schede di rilevazione. Le aziende interessate dovrebbero ricevere o aver ricevuto apposita comunicazione da parte di ISTAT la quale garantisce la riservatezza dei dati che saranno divulgati nella sola forma aggregata; in ogni caso gli uffici Coldiretti sono a disposizione per fornire informazioni alle aziende interessate dal rilevamento.

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associati prestazioni di qualità a costi agevolati in tempi brevissimi. I suoi punti di forza sono la tempestività degli interventi ed un ottimo rapporto tra costi del servizio e prestazioni. Per ulteriori informazioni, rivolgersi agli Uffici Zona Coldiretti.

ecco alcuni servizi agli associati CARTA MUTUASALUS COS’È? È una tessera personale nominativa annuale riservata ai Soci di Mapi e ai loro familiari fiscalmente a carico. PER AVERLA: È sufficiente recarsi agli Uffici di Zona e di recapito della Coldiretti. QUANTO COSTA: occorre versare un contributo associativo annuo di euro 20,66 per nucleo familiare oltre alla quota di prima iscrizione a MAPI EUROPA 2000 di euro 2,58.

FORMULA GRANDI INTERVENTI CHIRURGICI I “Grandi Interventi Chirurgici” sono tutti quegli interventi considerati più complessi dal punto di vista chirurgico e più onerosi dal punto di vista economico. Nel caso l’ iscritto o un componente del suo nucleo debbano sottoporsi ad un “Grande Intervento Chirurgico”, questa formula del Fondo Mutuasalus rimborsa: tutte le spese mediche chirurgiche sostenute per l’intervento; La retta di degenza fino a e180,76 giornaliere; tutte le spese mediche, specialistiche e diagnostiche effettuate nei 90 giorni precedenti e successivi il ricovero. • Diaria sostitutiva: in caso di ricovero presso ospedale pubblico con costi a totale carico del SSN viene corrisposta una diaria sostitutiva. • Garanzia: la garanzia di copertura economica è prestata fino a concorrenza della somma di e41.316,55 l’anno. • Contributo Associativo: per nucleo familiare (coniuge e figli fiscalmente a carico) e103,29, supplemento per iscritti oltre i 50 anni e25,82, per il primo; per i successivi e15,49.

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Attività forestale: nel 2013 importanti novità

norma dell’articolo 31 del regolamento forestale piemontese, a partire dal 1° giugno 2013 per eseguire interventi selvicolturali su superfici forestali di estensione superiore a 5000 mq che non siano in proprietà o affitto, occorre essere in possesso dei seguenti requisiti professionali: a) tre anni di attività forestale documentati con possesso di partita IVA; b) iscrizione al registro delle imprese della Camera di commercio, industria e artigianato (CCIAA) con codice ATECO principale o secondario compreso nella sezione A , divisione 02; c) possesso di attestazione di frequenza ad almeno un corso di aggiornamento professionale ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. Sono esentati dal possesso dei requisiti professionali i proprietari, i possessori o conduttori dei fondi che eseguono direttamente gli interventi selvicolturali, quindi tutti coloro i quali utilizzano superfici di loro proprietà o in affitto, sia per produzione

16.11.2011

e autoconsumo che per commercio, non sono tenuti a possedere i requisiti professionali di cui sopra. Riguardo l’attestato di frequenza ai corsi sulla sicurezza, non si specifica di quale tipologia debbano essere ragion per cui qualunque corso sulla sicurezza frequentato negli ultimi anni è idoneo a soddisfare il requisito. Resta ovvio che se la ditta anziché acquistare il taglio del bosco stipula un contratto di affitto dello stesso di durata almeno superiore ai 12 anni, l’obbligo di

possesso dei requisito professionali decade in virtù del’esenzio16.11.2011 ne prevista dal regolamento per le superfici in proprietà o affitto. Ai sensi del regolamento forestale la regione si è impegnata a programmare corsi per il conseguimento dei requisiti professionali da parte di chi al momento S Iquelli S T EM IM S I IDC U IR S I ISD T E I S CE U non riesce a soddisfare richiesti in quanto non possiede ANTIFURTI partita iva o esercita da meno di ANTIFURTI – Impianti con e senza filo per int 3 anni. esterno – Impianti con ee per senza filo per interno – Controllo opere di valore Per ogni tipo di informazione e per esterno – Controllo finestre – Controllo opere di valore gli uffici Coldiretti sono a dispoVIDEO CONTROLLI n sizione. – Controllo finestre – Telesorveglianza – Controllo accessi

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F C V

VITIVINICOLO

24 ■ LA CONDUZIONE DEL VIGNETO SECONDO CRITERI DI NATURALITà PER SALUTE, AMBIENTE E COMPETITIVITà

Una viticoltura “ripensata” per la sostenibilità e il mercato Coldiretti: pronti i corsi di formazione – nessun costo, ma posti limitati

Italia in 50 anni da 120 liti a meno di 40 procapite deve indurci a riconsiderare aspetti che se qualche anno fa ancora potevano “resistere” oggigiorno sono anacronistici. Si è passati dal raccogliere a terra gli acini caduti accidentalmente in vendemmia al diradamento. Ma vale anche il ragionamento opposto visto con le tecnologie proposte per la cantina: dal concentratore si parla ora di dealcolatore. L’enologia di quantità dell’epoca dove i consumi erano a 120 litri procapite è passata via via all’enologia di qualità, che a sua volta da semplicemente organolettica

ha aggiunto il significato multiplo di salute, di sostenibilità, di ambiente, con forte aggancio al principio dell’origine territoriale, cardine portante per le nostre produzioni. Potature, lavorazioni, concimazioni, trattamenti i e pratiche che tendevano solo e comunque a “produrre tanto” o viceversa “produrre poco” devono essere ripensate e pur senza preconcetti, adattate verso il modello “produrre bene”. In linea di principio il diradamento ante raccolta è errato poiché dovrebbe essere ricercato nelle fasi precedenti, scegliendo materiale vegetativo meno vigoro-

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Federico Vacca, vice presidente Coldiretti Cuneo e membro di giunta provinciale con delega al settore vitivinicolo

l mutare di vari elementi, alcuni naturali come il clima e altri indotti come la domanda – legata agli stili di consumo o all’evoluzione del gusto,ai nuovi mercati in fase di crescita, alle politiche di tutela della salute e dell’ambiente , alla capacità di spesa, e quindi alle esigenze del consumatore – comporta necessariamente un costante adattamento della produzione della trasformazione. E questo, che vale per tutti i comparti produttivi, per il settore vitivinicolo è ancor più evidente e dinamico. Considerando ancora il calo dei consumi di vino, passati in

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SONO PREVISTI ALCUNI CORSI (offerti alle imprese) DELLA DURATA DI TRE LEZIONI SERALI NEL PERIODO MARZO/APRILE 2013. OCCORRE PRESENTARE ADESIONE ED ATTENDERE LE INDICAZIONI DI LUOGO E DEL CALENDARIO DEGLI INCONTRI

so; gestioni del terreno adatte; concimazioni chimiche ridotte rispetto il passato; impiego di agro farmaci ragionato in funzione degli obiettivi qualitativi e di “naturalità” e non della assoluta difesa – a qualunque costo e conseguenza- del frutto. L’impiego sperimentale alternativo della chimica in molti casi (esempio controllo delle tignole), così come una conduzione agronomica attenta aegli equilibri naturali biologici ha dato esiti positivi che vanno estesi . Il mercato dimostra di gradire in misura crescente i vini biologici o comunque ottenuti con protocolli a ridotto impiego di chimica e quindi si presentano opportunità di diversificazione per coprire anche quegli spazi che precedentemente erano solo di nicchia. Diversificazione interessante delle produzioni vinicole poiché comporta valorizzazione. Occorre per questo fornire alle imprese informazioni e strumenti e protocolli di produzione applicabili nel contesto viticolo e agricolo del terroir Cuneese, rivolto al business.

TITOLO E ARGOMENTI prima lezione

Apertura: Presentazione dei contenuti, delle ragioni, delle tematiche e degli obiettivi d’impresa tecnici ed economici. Il significato multiplo di viticoltura sostenibile. Temi: Conoscere il suolo ed i cicli degli elementi nutritivi – Il biosistema in equilibrio quale base per una conduzione della vite con minor impiego della chimica di sintesi. Impiego di prodotti fertilizzanti ed ammendanti vegetali, minerali e animali. Coltivazioni interfila. La gestione “ripensata” degli seconda lezione

VITIVINICOLO

interventi agronomici nel vigneto, finalizzata a equilibrare le rese, aumentare la qualità, mantenere gli equilibri naturali per una migliore eco sostenibilità. Lavorazioni, operazioni colturali. I prodotti fitosanitari “alternativi” con ridotto impatto e i nuovi formulati con basso dosaggio di rame. Confronti con i prodotti “convenzionali” terza lezione Le nuove strategie nella trasformazione per un prodotto sempre più naturale e salubre. Produrre uva e vino biologico. Le normative e le certificazioni per produrre biologico. Conclusioni, confronti e provocazioni sulle scelte intraprese e quelle n future.

MODULO DI PRE-ADESIONE AI CORSI

Dati del partecipante (i dati evidenziati in rosso sono obbligatori) Cognome e Nome Data e luogo di nascita Codice Fiscale / Tel. / cellulare Indirizzo – Comune – CAP Posizione in azienda E-mail / Titolo di studio

Titolare ❏

Socio ❏

Coadiuvante ❏

Dipendente ❏

Altro

❏

Il modulo va consegnato all’Ufficio Zona di riferimento oppure inviato via fax al numero: 0171.447300 o via mail a Inipa.Cuneo@coldiretti.it

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Dai

VARIE

Il CReSO punto di riferimento anche per i frutticoltori francesi

ricercatori del CReSO hanno ospitato il 12 e 13 febbraio scorsi, i rappresentanti dell’Associazione di produttori biologici della Drôme, che coltivano alcune centinaia di ettari sulle colline del Rodano. Producono albicocche e ciliegie, ma anche mele e pesche. Una realtà di primo piano nel panorama biologico europeo, supportata dalla stazione di ricerca SEFRA di Valenza e dal Centro di consulenza tecnica della Chambre d’Agriculture della Drôme. Entrambi i centri lavorano a stretto contatto con i ricercatori del CReSO

Nella foto, una parte dei frutticoltori della Drôme guidati dalla dott.ssa Sophie Stevenin della Chambre d’Agriculture della Drôme

per mettere a punto i protocolli di produzione biologica sui due versanti delle Alpi. Nel metodo biologico si utilizzano solo agrofarmaci di origine naturale. La protezione dalle malattie delle piante è più difficile. Per questo occorre affinare continuamente le strategie di difesa, in modo da risolvere i problemi a monte, prevenendo l’impatto delle malattie e coltivando piante rustiche e resistenti. Un bel terreno di confronto, dove l’esperienza sul melo dei frutticoltori piemontesi si integra con la competenza dei n francesi sull’albicocco.

Censimento galline ovaiole ■ Uno specifico decreto del Ministero prevede che gli allevatori di galline ovaiole annualmente aggiornino i dati di consistenza dei capi presenti in stalla su apposita Banca dati anagrafe nazionale (BDN) entro il 31 gennaio di ogni anno. Tale servizio veniva di consueto svolto dagli Uffici di Zona della Coldiretti, ma da quest’anno, il Servizio Veterinario ASL CN1 invierà a tutti i proprietari una lettera nella quale sono richieste le consistenze al 31/12/2012 di tutte le specie avicole. In accordo con i Servizi Veterinari, per i censimenti riferiti alla campagna 2012 non più sarà necessario acquisire mandati poiché questo adempimento rimane di competenza delle singole ASL. Per ulteriori informazioni, rivolgersi agli addetti Anagrafe degli Uffici Zona Coldiretti.

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■ aperte le iscrizioni

Oscar Green 2013

ino al 15 marzo sono aperte le iscrizioni ad Oscar Green 2013, il concorso di Coldiretti Giovani Impresa. Possono partecipare gli imprenditori agricoli, singoli o associati, under 40, fatta eccezione per la categoria “In filiera” dove non vi sono limiti di età. Le categorie sono: • Stile e cultura d’impresa – Premia la capacità di interagire con altri settori dell’economia; • Esportare il territorio – Premia la capacità di esportare insieme al prodotto, il patrimonio paesaggistico e culturale dei territori italiani; • In filiera – Premia un’impresa agricola che passa da mera produttrice di commodity a produttrice di cibo; • Campagna amica – Premia la capacità delle imprese agricole di accorciare la filiere e portare il cibo sulle tavole

degli italiani senza intermediazioni; • Non solo agricoltura – Pre-

mia l’agricoltura che si prende cura della società con la produzione di servizi per il benessere dell’ambiente e delle persone; • Ideando – Premia l’idea che ha fatto nascere un’impresa che ha al massimo un anno di vita. Oscar Green premia l’innovazione semplice, fatta di idee brillanti, che rendono le imprese agricole e l’agricoltura il bello dell’Italia. Per info, contattare i referenti Giovani Impresa di Zona e la Segreteria Provinciale Giovani Impresa. n

Giornata bianca a Limone ■ Grande successo per la Giornata Bianca organizzata da Giovani Impresa lo scorso giovedì 7 febbraio sulle piste del Comprensorio Alpino Riserva Bianca di Limone Piemonte: hanno partecipato con entusiasmo un centinaio di appassionati, giovani sciatori... di tutte le età. Dopo una mattinata libera, trascorsa sulle piste, nel pomeriggio si è svolta la gara sociale: sono stati premiati Giulia Gai, la partecipante più giovane, Antonella Lamberti, prima tra le donne, Daniele Marengo, miglior tempo assoluto e primo della categoria.

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ATTUALITÀ

28 ■ SETTORE LATTIERO-CASEARIO

Novità per i distributori di latte

ella Gazzetta Ufficiale n. 24 del 29 gennaio 20123 è stato pubblicato il decreto attuativo del Ministero della salute del 12 dicembre 2012, contenente le nuove regole per la vendita di latte e crema crudi. Il decreto ministeriale attua le norme introdotte in precedenza dal “Decreto Balduzzi”. Sono confermate alcune disposizioni già introdotte da precedenti ordinanze ministeriali ora divenute definitive. Ecco una sintesi delle novità per i distributori automatici di latte crudo. L’art. 1 stabilisce che l’operatore del settore alimentare che immette sul mercato latte crudo o crema cruda destinati all’alimentazione diretta, deve riportare sulla confezione del prodotto o in etichette la dicitura “prodotto da

consumarsi previa bollitura”. L’articolo 2 stabilisce le misure sanitarie che devono essere attuate per i distributori automatici, ovvero: • riportare in maniera “chiara e visibile” sul frontale del distributore automatico, in rosso e con caratteri di almeno 4 centimetri, la dicitura “prodotto da consumarsi previa bollitura”; • indicare in maniera chiara e visibile la data di mungitura del latte e la data di scadenza dello stesso, che non deve superare i 3 giorni dalla data di mungitura; • escludere la disponibilità di contenitori destinati al consumo in loco del prodotto. • nel caso in cui il distributore disponga di un sistema di imbottigliamento, i contenitori de-

vono riportare sull’etichetta le stesse indicazioni riportate sul distributore, in colore rosso e con caratteri di almeno un centimetro, la dicitura: “prodotto da consumarsi previa bollitura e riportare la data di mungitura e la data di scadenza del latte”. Inoltre il “Decreto Balduzzi” ha stabilito che va garantito il trattamento termico del latte crudo utilizzato per la produzione di gelati; il divieto di somministrazione di latte crudo e crema cruda nell’ambito della ristorazione collettiva, comprese le mense scolastiche. Gli uffici Coldiretti sono a diposizione per ulteriori informazioni. Per completezza di informazione si ricorda che l’inosservanza della norma comporta una sanzione amministrativa da n 2.000 a 20.000 euro.

VARIE

29 ■ Numerosi servizi e iniziative offerte ai Soci

Terranostra: Agriturismo con la maiuscola

’Associazione per l’Agriturismo e l’Ambiente “Terranostra”, riconosciuta dal Ministero dell’ambiente come Associazione di promozione ambientale, promuove, sostiene e diffonde l’attività agrituristica e la valorizzazione del mondo rurale. “La forza delle imprese agricole Terranostra sta nella capacità di produrre qualità e genuinità, nel garantire produttività, salvaguardia del territorio, tutela dell’ambiente e nel conservare e promuovere la cultura e le tradizioni del mondo rurale – afferma Giuseppe Buttieri Presidente Provinciale Terranostra Cuneo e Vice Presidente Regionale –”. Gli agriturismi di Terranostra

sono un luogo ideale per organizzare una vacanza o anche un momento di relax nella natura, ma dal punto di vista imprenditoriale, la rete Terranostra rappresenta un’ottima opportunità, per chi abbia già un agriturismo o intenda aprirne uno nella propria azienda, per usufruire di numerosi servizi ed entrare a fare parte di una realtà consolidata sul n territorio.

A destra, il nuovo depliant Terranostra distribuito negli uffici Coldiretti

Tra i servizi offerti ai Soci Terranostra:

• Tariffe agevolate per assolvere agli adempimenti HACCP • Aggiornamenti regolari sui provvedimenti legislativi • Campagne pubblicitarie su testate giornalistiche • Convenzioni con la Siae che prevede una riduzione dei costi del 15% • Green Assicurazioni e Fata per una polizza multi rischi pensata in esclusiva per gli agriturismi • Agriturismo.it il portale dell’agriturismo on line con oltre 5 milioni di visite annue • Creditagri Italia per il servizio P.O.S • Alpitour World per la realizzazione del cofanetto We Box • Realizzazione di materiale promozionale in ambito agrituristico sia a livello nazionale, regionale e provinciale • Partecipazione ad eventi, fiere, manifestazioni e work-shop e News letter con proposte di iniziative organizzate dalle aziende trasmesse a oltre 2.000 indirizzi tra cral, agenzie, tour operator e consumatori che hanno manifestato interesse • Molti altri in via di definizione... Per informazioni rivolgersi agli uffici Zona Coldiretti.

Obbligatoria la comunicazione telematica delle persone alloggiate

Con il “Decreto Balduzzi”: novità per i pagamenti dei controlli sanitari

■ Con l’entrata in vigore al cosiddetto “Decreto Balduzzi” vengono introdotte alcune modifiche al Decreto legislativo n. 194/2008 sui controlli sanitari. Rimane l’esenzione per gli imprenditori agricoli, ma li vincola al sottostare ad alcuni parametri e non più tout court. Nello specifico le produzioni previste dalla Sezione 6 dell’Allegato A, (dove sono incluse la maggior parte della produzione agricola), rimangano esenti dal pagamento se rientrano nei limiti produttivi stabiliti dalle fasce produttive A o B. Qualora, invece, un produttore produca in “fascia C” della Sezione 6 dell’Allegato A, allora non vi è più l’esenzione. Tale modifica è stata introdotta dal cosiddetto “Decreto Balduzzi” (Legge 8 novembre 2012, n. 189 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute.), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 263 del 10.11.12 - Supplemento ordinario n. 201. Per ulteriori chiarimenti, contattare gli Uffici Zona Coldiretti.

’associazione Terranostra informa che sulla G.U. n. 14 del 17/01/2013 è stato pubblicato il decreto 7 gennaio 2013 che interessa gli agriturismi e detta “Disposizioni concernenti la comunicazione alle autorità di pubblica sicurezza dell’arrivo di persone alloggiate in strutture ricettive”, rendendo obbligatoria la comunicazione alla Questura per le strutture che offrono ospitalità, delle generalità delle persone alloggiate, con mezzi informatici/telematici, entro le 24 ore successive all’arrivo delle persone alloggiate, o all’arrivo, se il soggiorno ha durata inferiore a 24 ore. Solo nel caso di impedimenti di natura tecnica, tempestivamente comunicati alla questura, sarà possibile la comunicazione via fax o tramite posta elettronica certificata. Per informazioni contattare la segreteria provinciale Terranostra al numero 0171 447280 – 0171 447281. n

■ settore BIOLOGICO

Terramica incontra i consumatori alla Fondazione Delfino

’inizio del 2013 ha visto impegnata l’Associazione Produttori Biologici Terramica nell’attività di promozione dei prodotti biologici cuneesi nei confronti del consumatore in col-

biologiche delle aziende associate a Terramica rigorosamente a kmØ e nel rispetto della stagionalità. Due sono stati gli incontri svoltisi. Il primo si è tenuto il 31 Gennaio e ha visto come protagonisti la frutta e i salumi abbinati in degustazione in modo originale e innovativo. Per quel che riguarda la frutta sono state presentate le mele delle varietà gala, golden orange, golden rash e braeburn oltre alle pere abate e al kiwi; mentre per i salumi pancetta, lardo, bresaola e salame crudo e cotto. Il secondo incontro si è tenuto nella serata del 7 Febbraio dove gli abbinamenti hanno riguardato frutta, miele e formaggi. Per la frutta sono stati riproposti i pro-

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laborazione con le principali Associazioni di Assaggiatori operanti a livello nazionale e regionale tra le quali OnaFrut e Onas. L’iniziativa, svoltasi all’interno della Misura 133 del PSR 2007-2013 (attività di informazione e promozione riguardo ai prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentare) ha permesso di realizzare incontri a tema per illustrare le caratteristiche organolettiche dei prodotti in esame e le tecniche produttive mediante degustazioni comparative. Le serate svoltesi presso la Fondazione Delfino di Cuneo sono state guidate da esperti assaggiatori che hanno accompagnato i partecipanti alla scoperta delle produzioni certificate

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dotti della prima serata mentre per quel che riguarda le altre produzioni i consumatori intervenuti hanno potuto degustare diverse tipologie di miele quali quello di Acacia, di Castagno, di Tarassaco, di Tiglio, Millefiori Alta Montagna e Melata di Bosco. Relativamente al formaggio sono stati presentati in degustazione il Raschera DOP, latticini freschi oltre ad altre tipologie di formaggi con diverso grado di stagionatura. Durante questi incontri, molto partecipati, il consumatore ha potuto conoscere le caratteristiche dei prodotti biologici partendo dalle fasi produttive e di trasformazione fino alla lettura attenta e consapevole dell’etichetta. In particolare, i momenti di degustazione dei prodotti biologici, guidati da esperti assaggiatori delle diverse associazioni, hanno fatto riscoprire ai consumatori l’importanza del coinvolgimento dei sensi nell’alimentazione. Aspetti che fanno crescere la consapevolezza nel degustare i prodotti dell’eccellenza dell’agricoltura biologica cuneese. n

ATTUALITÀ

Il biologico cuneese presentato all’Hotel Parigi di Bordighera

rosegue l’attività dell’Associazione Produttori Biologici Terramica volta alla valorizzazione del prodotto biologico piemontese inserita nell’ambito della Misura 133 del PSR Attività di informazione e promozione riguardo ai prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentare. La volontà di Terramica è quella di creare delle occasioni nelle quali il consumatore, non solo piemontese, possa venire a conoscenza delle eccellenze agroalimentari cuneesi rigorosamente certificate biologiche conoscendo chiaramente il luogo di produzione oltre al produttore. È da queste intenzioni che è nata la collaborazione tra Ter-

ramica e l’Hotel Parigi di Bordighera centro benessere Maurice Mességué volta a far conoscere il prodotto biologico delle aziende associate ai clienti della struttura ricettiva. L’iniziativa è stata presentata l’8 Febbraio

(continua a pagina 32)

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nella struttura ricettiva dell’Hotel Parigi nell’ambito di una serata nella quale sono stati serviti in degustazione piatti preparati con prodotto biologico cuneese alla quale oltre ad alcune aziende agricole che hanno fornito la materia prima sono stati invitati gli addetti al settore della ristorazione ligure oltre alla carta stampata e alle televisioni. “Questa iniziativa afferma Aldo Viale, presidente di Terramica, è per noi di grande importanza. Ci ha infatti permesso di incontrare gli addetti al settore della ristorazione ligure presentando in degustazione il prodotto biologico delle aziende asso-

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ciate a Terramica al fine di creare nuovi sbocchi commerciali”. “Con questa collaborazione dichiara Marcello Pellegrino responsabile provinciale Terramica possiamo inserire il prodotto biologico cuneese all’interno del Centro Benessere Mességué dell’Hotel Parigi. L’alimentazione biologica abbinata al concetto di salute e benessere è un binomio vincente. La preparazione di piatti con prodotto biologico delle aziende Terramica permetterà di far conoscere al cliente della struttura le nostre aziende

e l’eccellenza del territorio.” “La volontà da parte nostra di contattare direttamente l’Associazione Produttori Biologici Terramica dichiara Davide Sattanino titolare dell’Hotel Parigi è volta a interagire direttamente con le aziende agricole per reperire prodotto biologico di qualità. Questa collaborazione ci permette di accorciare la filiera distributiva ordinando il prodotto che inseriremo all’interno di alcuni nostri piatti direttamente all’azienda agricola a garanzia della qualità e n della freschezza.”

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Gli allevatori si riorganizzano su scala regionale

inizio gennaio è stato completato il percorso di regionalizzazione che ora vede l’Arap (l’associazione piemontese) diventare l’organismo di primo grado che riunisce direttamente gli allevatori. Per quanto riguarda i maggiori settori di attività, la carne e il latte, si conferma il trend positivo generato dalle iniziative promosse e consolidate nel corso del 2012. L’obiettivo della regionalizzazione è assicurare più efficienza e valore alle funzioni amministrative e tecniche. Il nuovo livello appena entrato in funzione, andrà a regime entro l’anno. “È stato un lavoro complesso – spiega Roberto Chialva, presidente Apa e Arap – perché si sono dovute amalgamare realtà provinciali diverse. Nella sostanza contiamo di ottenere un sensibile risparmio, ottimizzando i servizi precedenti e i livelli di qualità”. In linea con l’importanza della zootecnia cuneese, nella nuova articolazione, Apa Cuneo mantiene la sua presenza sul territorio in modo significativo e continuerà a svilupparsi l’operatività delle cooperative Compral latte e Compral carne,

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soggetti di sempre maggiore peso sui rispettivi mercati. Da metà 2012 è operativo il laboratorio di sezionamento e porzionatura al Miac di Cuneo, investimento di oltre 3 milioni di euro in gran parte autofinanziato. Nella struttura, realizzata con tecnologie di avanguardia su un’area di 1600 metri quadri, sono lavorate le mezzene fornite dai circa 250 soci Compral, con una fondamentale diversificazione dell’attività che porta alla preparazione finale dei tagli. A fine anno 2012 i risultati parlano chiaro: +8 per cento di capi trattati, e un aumento del fatturato intorno al 10 per cento. Incoraggiante anche l’avviamento del punto vendita, che offre self-service tutta la gamma della migliore carne Piemontese, dagli hamburger al bollito. “Uno spaccio aziendale che abbiamo voluto molto innovativo – dice il presidente Roberto Chialva – dove il consumatore e i gruppi di acquisto possono ordinare il fabbisogno settimanale, sapendo di avere a disposizione ottima carne ipercontrollata, a filiera corta, a un prezzo molto conveniente”. n

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NOTIZIE DAL MONDO DEI CAVALLI

Serate informative organizzate da A.C.S.T.E.

uest’anno gli appuntamenti di informazione/ formazione organizzati dall’A.C.S.T.E. si svolgeranno a marzo, il lunedì, alle ore 21.00 presso il Circolo Ricreativo San Biagese e verranno trattati argomenti di attualità per i cavalieri in quanto si parlerà di mascalcia, di legislazione inerente al trasporto dei cavalli e di benessere del cavallo sellato.

A MARZO VERRÀ STAMPATO IL CALENDARIO APPUNTAMENTI A.C.S.T.E. 2013 invitiamo i Circoli a comunicare le date di Raduni e Trekking alla segreteria.

• Lunedì 4 marzo: si parlerà di mascalcia nella fattispecie verrà trattato l’argomento della: “Ferratura comoda... sarà comoda davvero?” a cura di Erio Bersano; • Lunedì 11 marzo: “La sella: un ausilio per cavallo e cavaliere” come riconoscere la sella adeguata al nostro cavallo e se la sella l’abbiamo già, come adeguarla alla schiena del cavallo a cura di Fabrizio Peano; • Lunedì 18 marzo: “Tutti i documenti necessari per trasportare il cavallo su strada”, quindi come compilare il modello rosa, quando disinfettare il trailer, quando collaudare il trailer, ecc… Invitiamo tutti i partecipanti a prepararsi delle domande in modo da poter dar vita a un dibattito costruttivo.

Le serate sono aperte anche ai non soci. VI ASPETTIAMO NUMEROSI! Per informazioni: segreteria 3387049109 e-mail: acste@libero.it n

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23 aprile inizierà un secondo corso base, però questa volta affrettatevi ad iscrivervi telefonando in segreteria.

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CONSEGNA MODELLI CUD E CERTIFICAZIONI PER LAVORO AUTONOMO I datori di lavoro che hanno assunto manodopera nel corso dell’anno 2012 devono consegnare entro tale data ai lavoratori la certificazione attestante i compensi corrisposti. Entro lo stesso termine i sostituti d’imposta devono consegnare le certificazioni relative alle somme erogate nel 2012 riferite a redditi di lavoro autonomo e soggette a ritenuta d’acconto.

REGISTRAZIONE CUMULATIVA CONTRATTI AFFITTO AGRARI Entro tale data scade il termine per la registrazione cumulativa dei contratti di affitto agrari stipulati nel corso dell’anno 2012.

■ 15 MARZO

COMUNICAZIONE ANNUALE DATI IVA 2013 Entro tale data i soggetti IVA persone fisiche, società ed enti obbligati ad effettuare la liquidazione ed i versamenti IVA mensili o trimestrali debbono trasmettere in via telematica la comunicazione annuale dei dati IVA riferiti all’anno 2012. Sono esonerati dall’obbligo delle comunicazioni annuali IVA le persone fisiche che hanno realizzato nell’anno 2012 un volume d’affari inferiore a euro 25.000,00.

ELENCHI CLIENTI E FORNITORI “BLACK LIST”: SOGGETTI MENSILI Invio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili che abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio fiscale in Paesi “black list” registrate o soggette a registrazione nel mese di gennaio 2013. IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta. IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 25 ovvero 39,secondo comma D.P.R. 633/72, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento all’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

■ 18 MARZO (essendo il 16 sabato)

VERSAMENTO IVA DICHIARAZIONE ANNUALE Scade il termine per effettuare il versamento relativo alle dichiarazioni annuali IVA 2012 senza maggiorazione. IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI FEBBRAIO Annotazione di liquidazione per il mese di febbraio e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano l’attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2012 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000, se prestazione di servizio o di euro 700.000 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66 legge 427/93. IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTO Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento , ricevuta dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza Iva nel mese di febbraio 2013. Sono obbligati a tale adempimento le ditte Iva che emettono fatture nei confronti degli esportatori abituali ai sensi dell’art.8 lettera c) del D.P.R. 633/72. VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di febbraio sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente. CONTRIBUTI INPS DATORI DI LAVORO AGRICOLI I datori di lavoro che hanno assunto alle proprie dipendenze operai agricoli a tempo determinato e/o indeterminato nel 3 trimestre 2012 devono effettuare entro tale data il versamento della relativa rata dei contributi. n

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NOTIZIE EPACA

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Soggetti salvaguardati dalla riforma pensionistica

a legge di riforma delle pensioni (Monti/Fornero) ha stabilito che, le disposizioni in materia di requisiti di acces-

so e di regime delle decorrenze di pensione vigenti prima della data di entrata in vigore della legge 214/2011, continuino ad applicarsi ad alcune categorie di persone, ancorché maturino i requisiti per il pensionamento successivamente al 31 dicembre 2011 (Coltivatore Cuneese n. 13 del 2012). La “legge di stabilità” ha introdotto delle importanti novità allargando la platea sui c.d. “salvaguardati” che maturano i requisiti per il pensionamento successivamente al 31.12.2011. Elenchiamo in sintesi quali saranno le categorie dei nuovi “salvaguardati”: a) lavoratori cessati dal rapporto di lavoro entro il 30

settembre 2012 e collocati in mobilità ordinaria o in deroga a seguito di accordi governativi o non governativi, stipulati entro il 31 dicembre 2011. Devono perfezionare i requisiti utili al trattamento pensionistico entro il periodo di fruizione dell’indennità di mobilità ordinaria o in deroga e in ogni caso entro il 31 dicembre 2014; b) lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione entro il 4 dicembre 2011, ancorché abbiano svolto, successivamente alla medesima data del 4 dicembre 2011, qualsiasi attività, non riconducibile a

rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, dopo l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria, a condizione che abbiano: - almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile al 6 dicembre 2011; - abbiano conseguito successivamente alla data del 4 dicembre 2011 un reddito annuo lordo complessivo riferito a tali attività (escluso quindi il lavoro subordinato a tempo indeterminato) non superiore a euro 7.500; - perfezionino i requisiti utili a comportare la decorrenza del trattamento pensionistico entro il 6 dicembre 2014; c) ai lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro entro il 30 giugno 2012, in ragione di accordi individuali o collettivi stipulati entro il 31 dicembre 2011, ancorché abbiano svolto nuovamente, dopo la cessazione, altra attività lavorativa (escluso il lavoro subordinato a tempo indeterminato) a condizione che: - abbiano conseguito successivamente alla data del 30 giugno 2012 un reddito annuo lordo complessivo riferito a tali attività non superiore a euro 7.500; - perfezionino i requisiti utili a comportare la decorrenza del trattamento pensionistico entro il 6 dicembre 2014; d) ai lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria

NOTIZIE EPACA

39 della contribuzione entro il 4 dicembre 2011 e collocati in mobilità ordinaria alla predetta data, i quali, in quanto fruitori della relativa indennità, devono attendere il termine della fruizione della stessa per poter effettuare il versamento volontario, a condizione che perfezionino i requisiti utili a comportare la decorrenza del trattamento pensionistico entro il 6 dicembre 2014. Entro 60 giorni dalla entrata in vigore della legge di stabilità (1° gennaio 2013) verrà emanato uno specifico decreto interministeriale per definire le modalità di attuazione di questa normativa. Gli Uffici EPACA/Coldiretti sono a disposizione per i chiarin menti in merito.

Pensione di vecchiaia – deroghe sui requisiti contributivi – 15 anni di contributi al 1992 e autorizzazione ai versamenti volontari ■ A seguito di specifici approfondimenti effettuati presso i Ministeri del Lavoro e dell’Economia, l’INPS ha ora comunicato che possono accedere alla “pensione di vecchiaia” e sono esclusi dall’elevazione dei requisiti di assicurazione e di contribuzione (20 anni): a) i lavoratori dipendenti ed autonomi che al 31 dicembre 1992 avevano maturato i requisiti di assicurazione e di contribuzione previsti dalla normativa previgente (15 anni di contributi). b) i lavoratori dipendenti ed autonomi ammessi alla prosecuzione volontaria da data anteriore al 31 dicembre 1992 (non è invece richiesto che l’assicurato ammesso alla prosecuzione volontaria abbia anche effettuato versamenti anteriormente a tale data). Le deroghe previste riguardano esclusivamente i “requisiti contributivi” finalizzati alla maturazione del diritto a pensione di vecchiaia e non “nuovi requisiti anagrafici” introdotti dalla Riforma Monti Fornero. Si ricorda che a decorrere dal 1° gennaio 2013, anche nei confronti dei soggetti rientranti in queste deroghe, i requisiti anagrafici per il diritto alla pensione di vecchiaia devono essere adeguati agli incrementi della speranza di vita.

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