Il Coltivatore Cuneese n.04 marzo 2013 by Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

Il risultato elettorale genererà un Governo di mediazione

Carne di razza piemontese nei ravioli e tortellini della Nestlé?

Tares: Coldiretti scrive ai Sindaci

04 - ANNO 67 – 1-15 MARZO 2013

PRESENTI IN FIERA A SAVIGLIANO

Sommario

04 - ANNO 67 – 1-15 MARZO 2013

Il risultato elettorale genererà un Governo di mediazione Carne di razza piemontese nei ravioli e tortellini della Nestlé? Tares: Coldiretti scrive ai Sindaci

Foto di Piermario Turina

“Il Coltivatore Cuneese” Editore: Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa

Il risultato elettorale genererà un Governo di mediazione

Risultati Camera

Risultati Senato

Analisi Coldiretti: è il Parlamento più giovane della storia

Corso su irrigazione e fertirrigazione

44-46

Viaggia insieme a Donne Impresa e Pensionati Coldiretti

48-49

Carne di razza piemontese nei ravioli e tortellini della Nestlé?

Tares: Coldiretti scrive ai Sindaci

Novità dal Servizio vitivinicolo

Il Corsivo del Coltivatore: Malati di politica

Hanno collaborato: Mariangela Abbà, Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Elena Bono, Matteo Bono, Silvia Bosco, Gianluca Bruno, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Piero Camperi, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Gianni Ellena, Nicola Fontana, Tiziana Franchino, Cesare Gallesio, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Alberto Giusta, Claudia Marenco, Laura Occelli, Sabrina Palazzeschi, Franco Parola, Luisa Peano, Lauro Pelazza, Marcello Pellegrino, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Valentina Riba, Davide Roà, Annalisa Sola, Piermario Turina

Le quote rosa salgono in agricoltura

Redazione ed amministrazione: Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 40.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo, 8 Madonna dell’Olmo – 12100 Cuneo Tel. 0171.411470 • Fax 0171.411714 E-mail: direzione@agam.it Concessionaria esclusiva della pubblicità: TEC arti grafiche Via dei Fontanili 12 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 E-mail: adv@tec-artigrafiche.it

L’agricoltura sociale protagonista anche nel Cebano

39-40 40

Assemblea Giovani Impresa Nord Italia

Tecnologia e innovazione protagoniste a Osasco

52-53

Il progetto “A Casa/ Chez soi” entra nel vivo e si amplia Il settore biologico batte la crisi

Coordinamento di redazione Chiara Serra

30-35

Terranostra... sempre un passo avanti! 50-51

Carne: l’Ue frena sull’etichetta ma la vuole il 71% dei cittadini

Storie di Vita I tappi di sughero nelle mani di Alfredo diventano opere d’arte

Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino

Modificato il regolamento forestale del Piemonte

54 56-57

Il biologico italiano vince in Germania 58-59 In Europa si conferma l’opposizione agli Ogm

Nomine ai vertici di Inipa Piemonte e Gruppi Coltivatori Sviluppo

Costituita l’associazione Giallosolidale

Incontri di potatura

59 60-61

Ultima ora: Modelli CUD per i pensionati (certificazione reddito da pensione 2012)

Gli Uffici Coldiretti

Cumulo dei contributi per raggiungere il diritto a pensione

Latte: Il prezzo indicizzato di gennaio è 41,507

Malattie professionali

Mele: positiva la campagna commerciale

Attività usuranti – scadenza 2013

Carne bovina, il futuro dell’etichettatura facoltativa

“Cena dei contadini” a Bene Vagienna 19

Nuovi adempimenti per i produttori di patate

Settore pataticolo: le quotazioni registrano una tendenza al rialzo

Latte: verso la conclusione la campagna 2012/2013 L’Anagrafe equina opera seguendo rigorose procedure

Riso: La contrazione dei prezzi mette a rischio la produzione

Passeggiate a cavallo e turismo equestre

Importazioni record in Russia

Consumi: tornano le ricette antispreco con i piatti del giorno dopo

Giornate del Ringraziamento 24

Tecnologia e innovazione alla Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola

26-27

Coldiretti invita i consumatori a scegliere miele italiano

68-69

A Casalgrasso premiati i giovani agricoltori Fiori e frutti protagonisti a Lagnasco Scadenze aziendali Il mercatino del Coltivatore

72-74 75 76-77 78 80-82

1-15 MARZO 2013

ATTUALITÀ

Il risultato elettorale genererà un Governo di mediazione Le forze politiche sono alla ricerca dei compromessi possibili. Intanto la crisi economica sta colpendo la base del nostro Paese: la famiglia

Meno burocrazia innanzitutto ■ Coldiretti ricorda a tutte le forze politiche e a chi sarà chiamato a governare il Paese che è stato presentato a tutti un documento nel quale in dieci punti veniva evidenziata la necessità di una maggiore trasparenza tra la pubblica amministrazione e i cittadini, la richiesta di un’etica in politica e nella gestione delle problematiche che riguardano le imprese, ma anche l’impellente necessità di porre mano alla semplificazione della burocrazia. Quanto ottenuto da Coldiretti per il settore vitivinicolo non è che un piccolo segnale che il Governo ha dato. Occorre continuare con determinazione e concretezza.

l risultato di queste elezioni era scontato. Gli Italiani si sono espressi favorevolmente nei confronti di quanti hanno saputo interpretare il malcontento nel Paese. Il vero problema è garantire la governabilità. Quanto scaturisce dalle urne dovrà necessariamente generare un governo frutto di mediazione e compromessi. L’esperienza del passato evidenzia purtroppo che governare in questa situazione sarà molto difficile. Mentre i partiti e i leader sono alla ricerca di un Governo che, speriamo, governi, l’indagine svolta nei giorni scorsi da Coldiretti con Swg pone in evidenza la drammaticità di una crisi economica che colpisce alla base il Paese intero: le scelte obbligate delle famiglie alla ricerca del primo prezzo ne sono l’esempio eclatante. La spesa è più che mai “low cost” per 26 milioni di italiani che vanno a caccia dei prezzi più bassi, facendo lo slalom nel punto vendita,

cambiando negozio, supermercato o discount, ma anche sperimentando canali alternativi come gli acquisti di gruppo, quelli on line o dall’agricoltore. L’analisi Coldiretti/ Swg divulgata in occasione della diffusione dei dati Istat evidenzia i motivi del crollo del commercio al dettaglio registrato nel 2012, con il calo su base annua della spesa alimentare (-0,8 per cento) maggiormente accentuato nei piccoli negozi (-3 per cento), mentre tiene la grande distribuzione (+0,6 per cento) e crescono i discount alimentari (+1,6 per cento). Quasi due italiani su tre tagliano sulla spesa con il 62 per cento che confronta con più attenzione del passato i prezzi, il 56 per cento che fa lo slalom tra le corsie alla ricerca delle offerte speciali 3 per 2 e degli sconti, e oltre la metà (51 per cento) che va a caccia dei prodotti a basso prezzo. Si è anche verificato il boom degli acquisti e dei confronti dei prezzi sul web o

addirittura il carpooling della spesa con un numero crescente di persone che di fronte al caro benzina si mettono in auto assieme per dividere i costi e andare a fare la spesa nei punti più convenienti, dalle aziende agricole ai mercati degli agricoltori, dai mercati all’ingrosso agli ipermercati fino ai discount. Una strategia che ha contribuito al contenimento dell’inflazione. Non va inoltre dimenticata la rivoluzione nel mercato di vini e degli alimenti determinata dal web dove oltre il 29 per cento degli italiani dichiara di fare ricerche per confrontare prezzi, qualità dei cibi. Si tratta di un numero non lontano da 15 milioni di persone nel complesso e in particolare sono oltre 5,7 milioni a farlo regolarmente. Dal nostro punto di vista, in controtendenza è da segnalare il boom degli acquisti diretti dal produttore al quale si rivolge regolarmente ormai ben il 14 per cento degli n italiani.

ATTUALITÀ

5 ■ elezioni della camera dei deputati 24-25/02/2013

RISULTATI camera: circoscrizione piemonte 2 DOVE HA VOTATO LA Provincia di cuneo ELETTORI: 449.207; Votanti 352.878 (78,55%)

n GLI ELETTI alla Camera dei deputati Popolo delle Libertà 22,12% con eletti Angelino Alfano – Enrico Costa – Elio Vito (primo escluso Bruno Archi); Lega Nord 6,44% – con eletto Roberto Cota (primo escluso Gianluca Buonanno); Fratelli d’Italia 3,21% – con eletta Giorgia Meloni (primo escluso Gaetano Nastri); La Destra di Storace 0,45% (nessun seggio); Mir – Moderati in rivoluzione 0,19 (nessun seggio). Totale coalizione Centro Destra 32,42%. Partito Democratico 23,43% – con eletti Mino Taricco – Luigi Bobba – Massimo

Fiorio – Flavia Piccoli Nardelli – Enrico Borghi – Cristina Bargero – Franca Maria Grazia Biondelli – Francesco Bonifazi – Gianluca Benamati – Chiara Gribaudo (prima esclusa Marta Giovannini); Sinistra Ecologica e Libertà 2,18% – con eletto Nichi Vendola (primo escluso Fabio Lavagno); Centro Democratico 0,22% (nessun seggio). Totale coalizione Centro Sinistra 25,85%. Movimento 5 Stelle 25,77% – con eletti Fabiana Dadone – Davide Crippa – Mirko Busto – Paolo Nicolò Ro-

mano (primo escluso Gianluca Caiazza). Scelta Civica con Monti 10,75% – con eletti Renato Balduzzi – Mariano Rabino (primo escluso Giovanni Falcone); Unione di Centro 1,37% (nessun seggio); Futuro e Liberà 0,28% (nessun seggio) Totale coalizione 12,41%. Rivoluzione Civile 1,60% (nessun seggio). Fare per fermare il declino 1,41% (nessun seggio.) Forza Nuova 0,38% (nessun seggio). Movimento PPA 0,12% (nessun seggio).

Sul collegio Piemonte 2 (tutte le province piemontesi esclusa Torino)

(continua a pagina 6)

ATTUALITÀ

6 ■ elezioni DEL SENATO DELLA REPUBBLICA del 24 e 25 febbraio 2013

risultati SENATO: circoscrizione piemonte DOVE HA VOTATO LA Provincia di cuneo ELETTORI: 415.235; Votanti 325.027 (78,27%)

Nella circoscrizione Regionale

n Gli eletti al SENATO DELLA REPUBBLICA Partito Democratico 26,83% – con eletti Ignazio Roberto Maria Marino – Stefano Lepri – Vannino Chiti – Daniele Gaetano Borioli – Elena Ferrara – Elena Fissore – Nicoletta Favero – Nerina Dirindin – Patrizia Manassero – Magda Angela Zanoni – Stefano Esposito – Mauro Maria Marino – Federico Fornaro (primo escluso Enrico Buemi); Sinistra Ecologia e Libertà 2,69% (nessun seggio); Centro Democratico 0,29% (nessun seggio). Totale coalizione 29,82%. Popolo della Libertà 20,21% – con eletti Silvio Ber-

lusconi – Lucio Malan – Manuela Repetti (prima esclusa Maria Rizzotti); Lega Nord 4,91% – con eletto Giulio Tremonti (primo escluso Michelino Davico); Fratelli d’Italia 2,66% (nessun seggio); Partito pensionati 0,95% (nessun seggio); La Destra 0,41% (nessun seggio); Mir – Moderati in rivoluzione 0,13% (nessun seggio). Totale coalizione 29,29%. Movimento 5 Stelle 25,73% – con eletti Marco Scibona – Carlo Martelli – Alberto Airola (primo escluso Fabrizio Ghirardi).

Con Monti per l‘Italia 11,62% – con eletti Andrea Olivero – Gianluca Susta (primo escluso Gianluigi Magri). Rivoluzione Civile 1,65% (nessun seggio). Fare per fermare il declino 1,04% (nessun seggio). Partito comunista dei lavoratori 0,38% (nessun seggio). Forza Nuova 0,27% (nessun seggio). Casa Pound Italia 0,16% n (nessun seggio).

Analisi Coldiretti: è il Parlamento più giovane della storia

alle elezioni è uscito il Parlamento più giovane e con il maggiore numero di donne della storia repubblicana con una età media di deputati e senatori di 48 anni ed il 31 per cento di presenza femminile. Emerge dalla prima analisi effettuata dalla Coldiretti sulla composizione di Camera e Senato dopo lo scrutinio dei voti delle elezioni politiche. Nel nuovo Parlamento i deputati eletti avranno una età media di 45 anni e i senatori di 53 anni. Un consistente ringiovanimento rispetto alla scorsa legislatura in cui l’età media dei deputati era di 54 anni (9 anni di differenza) mentre quella dei senatori di 57 anni (4 anni di differenza). Il cambiamento riguarda anche la presenza femminile che nella

legislatura che si è conclusa era pari ad appena il 21 per cento alla Camera e il 19 per cento al Senato mentre dalle elaborazioni Coldiretti si evidenzia che nel nuovo Parlamento saranno il 32 per cento alla Camera e il 30 per cento al Senato. Il gruppo parlamentare con l’età media più bassa è di gran lunga il Movimento 5 Stelle, con 37 anni (33 alla Camera e 46 al Senato), davanti a Lega Nord con 45 anni (42 alla Camera e 48 al Senato), al Partito Democratico (Pd) con 49 (47 alla Camera e 54 al Senato), a Sinistra ecologia e libertà (Sel) con 47 anni (46 alla Camera e 50 al Senato), al raggruppamento Lista Monti – Udc – Fli con 55 anni (55 anni alla Camera e 56 anni al Senato) e al Popolo della Libertà (Pdl) con

54 anni (50 alla Camera e 57 al Senato). Tra i partiti maggiori – continua la Coldiretti – il più alto numero di donne si trova nelle liste del Pd, con il 41 per cento, che precede Movimento Cinque Stelle al 38 per cento, Pdl e Lista Monti-Udc entrambi al 22 per cento, Sel al 20 per cento, Lega Nord al 14 per cento, e Pdl, con n il 25,8 per cento.

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ATTUALITÀ

8 ■ Dalla multinazionale interesse per la proposta di Coldiretti

Carne di razza piemontese nei ravioli e tortellini della nestlé?

Marcello Gatto

Bruno Rivarossa

opo lo scandalo scoppiato in diversi Paesi Europei della carne di cavallo trovata in preparazioni alimentari, le cui etichette riportavano come ingrediente esclusivamente la carne di manzo, Coldiretti rilancia l’impegno a difesa del consuma-

tore e invita la Nestlé a preparare ravioli e tortellini con la pregiata carne di razza piemontese. “Se la Buitoni con lo stabilimento di Moretta nel Cuneese ci contatta, noi siamo pronti a fornire il ripieno dei ravioli e dei tortellini con la carne dei bovini di razza piemontese, che sono allevati a pochi centinaia di metri dallo stabilimento” le parole di Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Cuneo ricevono attraverso le pagine de La Stampa immediata risposta dalla Multinazionale, che a nome della responsabile delle Relazioni Esterne, Manuela Kron, manifesta interesse e dichiara che contat-

terà presto la Direzione regionale della Federazione. Coldiretti, oltre a portare avanti da sempre, la ferma battaglia per un’etichettatura chiara e trasparente dei prodotti alimentari che, anche in questa occasione ribadisce con forza, è pronta a dialogare con colossi industriali come Nestlè-Buitoni, se questi vorranno veramente valorizzare il Made in Italy ed indicare, dalle farine alle carni ai prosciutti, l’origine degli alimenti. In Piemonte, operano centinaia di imprese agricole, singole o associate, disponibili per la stipula di contratti di filiera, che Coldiretti ha già realizzato in altri settori dell’agroalimentare. n

Carne: l’Ue frena sull’etichetta ma la vuole il 71% dei cittadini

opo lo scandalo britannico diventato crisi europea, sono state aperte da più Paesi Europei inchieste sulla carne di cavallo spacciata per carne di manzo. L’Unione Europea, però, temporeggia sull’obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti gli alimenti che il 71% dei cittadini comunitari ritiene importante conoscere. È quanto rileva Coldiretti sulla base dei dati di Eurobarometro in riferimento alla decisione della Commissione Ue che, su richiesta degli Stati membri, ha deciso di anticipare ‘’all’estate o all’inizio dell’autunno’’ la presentazione del rapporto, previsto per fine anno, sull’eti-

chettatura della carne lavorata e dei prodotti che la contengono. Di fatto questo significa che ci vorranno ancora anni prima di una eventuale entrata in vigore delle nuove norme nonostante lo scandalo della carne di cavallo abbia dimostrato concretamente il forte ritardo della legislazione europea di fronte ai rischi di frodi commerciali causati dalla globalizzazione dei mercati. Si tratta di una inutile perdita di tempo che va incontro alle pressioni esercitate dalle lobby che fanno affari nella mancanza di trasparenza come ha dimostrato – sottolinea la Coldiretti – il giro vorticoso di partite di carne che si spostano

da un capo all’altro dell’Europa attraverso intermediazioni poco trasparenti. Un meccanismo che rende difficile risalire all’origine delle contaminazioni sia per le multinazionali che per le piccole aziende, che dovrebbero invece valutare concretamente l’opportunità di risparmiare sui trasporti per acquistare prodotti locali che offrono maggiori garanzie di qualità e sicurezza alimentare. Secondo l’indagine Coldiretti/Swg ben il 65 per cento dei consumatori si sente garantito da un marchio degli agricoltori italiani, il 16 per cento da quello della distribuzione commerciale e appena il 9 per cento da uno industriale. n

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ATTUALITÀ

10 ■ L’Organizzazione chiede l’esenzione del Tributo Comunale sui Rifiuti e sui Servizi

Tares: Coldiretti scrive ai Sindaci

n relazione alla Tares, la nuova imposta approvata dal precedente Governo, Coldiretti ha scritto a tutti i Sindaci della provincia di Cuneo la lettera che di seguito pubblichiamo: Gentile Sig. Sindaco, Le scriviamo in occasione dell’adozione da parte delle Amministrazioni comunali del regolamento che disciplinerà l’applicazione del tributo sui rifiuti e sui servizi (“Tares”).

Nelle zone rurali alcuni servizi non sono garantiti ed altri pur essendolo non sono caratterizzati dalla stessa qualità ed efficienza che è riservata alle zone urbane. Le novità introdotte nell’ambito della fiscalità, anche comunale, hanno comportato un notevole appesantimento dei tributi che gravano sulle aziende agricole, che si trovano ad affrontare e a doversi destreggiare, anche sotto questo profilo, in una situazione economica sempre più difficile. Il Legislatore, rilevando le peculiari caratteristiche del settore agricolo, ha espressamente riconosciuto ai Comuni la facoltà di prevedere, oltre alle esenzioni stabilite dalla normativa in materia, ulteriori esenzioni e ridu-

zioni (es. i fabbricati rurali ad uso abitativo). Con la presente siamo, quindi, a richiederLe di voler valutare e prevedere esenzioni e riduzioni tariffarie in ordine all’applicazione della “TARES”, per il settore agricolo. Tocca ora alle Amministrazioni Comunali accogliere o meno la richiesta di Coldiretti, fatta nell’esclusivo interesse delle imprese agricole già fortemente tartassate dall’Imu. È evidente che i Dirigenti e i Soci impegnati nelle Amministrazioni Comunali o che hanno contatti con queste, sono invitati a perorare la richiesta dell’Organizzazione che riteniamo ancorata alla realtà in cui operano le imprese agricole. n

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■ EXPORT IN ALBANIA

Novità dal Servizio vitivinicolo

seguito dell’entrata in vigore in questo paese della nuova legislazione sulle accise, che associa il livello del prelievo oltre al grado alcolico anche alla quantità annualmente prodotta, l’esportazione di vino verso l’Albania deve essere corredata di una attestazione rilasciata dall’autorità fiscale competente del Paese d’origine (Agenzia delle Dogane o delle Entrate) che la possa comprovare. Coldiretti si è immediatamente attivata poiché l’Agenzia delle Dogane Italiana ha negato competenze nel merito e sostenuto che un tale sistema non è coerente con le procedure previste in Italia. Sussistono inoltre informazioni discordanti circa le soglie di applicazione. Secondo talune fonti autorevoli, la linea

di demarcazione tra un livello d’accisa più basso e uno più alto sembrerebbe essere fissato a 10.000 ettolitri. Sulla base della normativa in vigore per il calcolo dell’accisa sul vino, oltre alla gradazione alcolica, infatti, altro parametro variabile è la quantità prodotta durante l’anno precedente. Se la quantità prodotta è superiore ai 10.000 hl, il livello di tassazione, indipendentemente dalla gradazione, quasi triplica. Di conseguenza, per avvantaggiarsi di un’imposizione più bassa, l’importatore deve presentare presso il Dipartimento dell’Accisa nella Direzione albanese delle Dogane un documento, come si diceva sopra, che evidenzi la quantità di produzione della cantina italiana, relativamente alla categoria

e tipologia del vino esportato. In assenza di questo documento le Dogane albanesi applicheranno il tasso più elevato. In questa situazione incerta e di rimpallo di competenze occorre evitare di ostacolare le vendite e pertanto, in attesa che le autorità trovino un punto di accordo, Coldiretti ha proposto che il dato produttivo possa essere certificato in base alla competenza di tenuta del fascicolo del produttore – tramite i CAA – e secondo i dati desumibili presentazione della dichiarazione di produzione. Per ora la procedura suddetta sarebbe accettata, ma si attendono risposte definitive da Dogane e Ministero. In caso di necessità, per il rilascio del documento richiesto, rivolgetevi agli uffici Coldiretti. n

ATTUALITÀ

BASTIAN CONTRARI

12 IL CORSIVO DEL C OLTIVATORE Malati di politica qualche canale tivù, si è trovato Berlusconi che ribadiva per la milionesima volta la sua intenzione di togliere l’Imu sulla prima casa, in Bersani che cercava la ricetta per smacchiare il giaguaro, in Grillo che urlava il suo dissenso e invitava i politici alla resa, in Vendola che “senza di noi il disastro”, in Monti che affermava di avercelo fatto evitare, al gigantesco Crosetto che trasudava il veleno accumulato nell’ultimo anno, alla Lega di “prima il nord”, ai vari Giannino, Ingroia ecc. che si esercitavano a fare i solisti in una orchestra stonata. E noi in mezzo, ridotti all’esasperazione. Sappiamo che dobbiamo ancora programmare un periodo di trattamento massiccio e che, sopravvissuti alle due giornate di chiamata

ai seggi, non ci sarà risparmiata la parentesi, dei bilanci a senso unico, delle recriminazioni e delle analisi elettorali in netto contrasto tra loro. Ad avventura conclusa, però, una cosa andrebbe fatta. I medici, riuniti a consulto al nostro capezzale, dovrebbero ammettere, anche se a malincuore, la sconfitta, espressa dalle schede bianche e dalle astensioni. Presi dalla loro prosopopea, dalla sicumera di chi ha la ricetta per tutto, i politici non hanno capito, che, nel tempo, gli italiani hanno accumulato una straordinaria resistenza ai farmaci e che producono quotidianamente dosi massicce di anticorpi che ci fanno rischiare lo scetticismo ed il disfattismo, ma consentono la sopravvivenza. La teoria del

“lasciali dire” si sta facendo strada ed ha radici profonde in montagne di promesse non mantenute, di asserzioni contraddette, di progetti finiti in fumo e di programmi spentisi nel marasma di Montecitorio o di palazzo Madama. Abbiamo capito che, prima o poi, tutti i nostri rappresentanti si allineano non appena mettono piede nella capitale e, delusi da decenni di sconfitte, stiamo reagendo con l’unico strumento che ancora ci resta: quello dell’indifferenza e dell’attesa di un cambiamento capace di riavvicinarci alla politica e di riaccendere le speranze nel futuro. A meno che il virus da consultazioni non ammazzi anche queste ultime. Bastian Contrari n

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e facessero un’analisi del sangue a tutti gli italiani, troverebbero che, tra globuli bianchi e rossi, in tutti è presente un virus da consultazioni elettorali. Ce lo hanno iniettato tutti i giorni, da gennaio in poi, a dosi massicce. Il trattamento, gratuito, è stato applicato a cittadini e campagnoli, montanari e marinai, nessuno escluso. Al posto della siringa, si è utilizzato lo schermo televisivo. Inutile vaccinarsi, adottare ogni misura per scansare il contagio. Il nemico è stato presente ovunque, nei dibattiti e nelle trasmissioni pomeridiani, ad “uno mattina” come alla “vita in diretta”, a “mattino cinque” come nel pomeriggio e la sera. Anche la notte, quando, impossibilitati a dormire, ci si è sintonizzati su

STOR IE

RITRATTI

13 VITA

a cura di Barba Bertu info@barbabertu.com

tappi di sughero che recupera nei bar diventano piccole opere d’arte in miniatura, dopo essere passati tra le sue mani. Alfredo Spada è nato il 18 maggio 1943 a Genova e vive a Sambuco, piccolo e grazioso paese della valle Stura: “Mio padre è morto a 35 anni di età e faceva il netturbino, mia madre casalinga si è trovata con 7 figli da tirare su e non si è più risposata”.

80 LIRE PER DUE FILM Con cosa giocava da bambino? “Con le figurine, le biglie, le trottole con gli spaghi… giocavo nei carruggi di Genova, la povertà l’ho conosciuta e non avevo altri giochi. C’era un Cinema, il Pidocchietto, che apriva dal mattino alla sera e con 80 lire si potevano vedere due film, stando al caldo. Tante persone non benestanti passavano le loro giornate lì”. Che scuole ha frequentato? “Sono andato a scuola fino alla quinta Elementare, a 12 anni nel 1955 ho iniziato ha lavorare in una tipografia dove ho fatto di tutto… fino all’età della pensione”. Come era la vita una volta? “Era molto diversa da quella di oggi! Nel 1955, il mio stipendio era di 3.200 lire al mese, ma mia madre quei soldi li teneva tutti lei, c’erano tante bocche da sfamare in famiglia. E ogni tanto quando facevo il birichino qualche mestolo in testa me lo sono preso!”. INNAMORATO DI SAMBUCO Come mai è finito a Sambuco? “Avevo conosciuto una signora di Sampierdarena che aveva la casa qui…ero venuto a fare qualche lavoro per lei. Era il 1992 e appena ho visto Sambuco, con le sue splendide montagne, mi sono innamorato della valle Stura!”.

I tappi di sughero nelle mani di Alfredo diventano opere d’arte

Alfredo Spada davanti a uno scorcio di Sambuco in miniatura

Come si trova in valle Stura? “Benissimo! Io vado a Genova due o tre volte all’anno, con la gente del luogo ho ottimi rapporti e mi sono inserito bene. Il mio motto è “vivi e lascia vivere”. I montanari di qui sono delle brave persone”. Lei capisce l’occitano? “Se lo parlano velocemente, no. Se lo parlano lentamente, riesco a cogliere il senso dei discorsi”. Come si svolgono le sue giornate? “Quando mi alzo al mattino, vado a vedere le galline e l’orto, che è una delle mie passioni. Mi piace coltivare la terra e l’orto lo lavoro tutto a mano. Traffico di qui, traffico di là e le giornate passano serenamente”. Lei riutilizzando il sughero dei tappi delle bottiglie ha realizzato Sambuco in miniatura: come le è venuta l’idea? “Era in casa un giorno e si è accesa la lampadina. Dopo 16 mesi di lavoro e 15 ore di lavoro al giorno, nel 2000, dopo aver disegnato tutte le case e le chiese di Sambuco, ho realizzato il paese in miniatura, con i fogli di sughe-

ro ricavati dai tappi. In tanti vengono a vederlo, in tanti restano meravigliati, si complimentano e vanno via contenti. Per me queste sono grandi soddisfazioni”. LE TOVAGLIE TAGLIATE È un hobby difficile per lei? “No, per me non è difficile. Certamente è un impegno che richiede grande pazienza e molta precisione, il tempo poi io ce l’ho, essendo in pensione”. La moglie Rosanna interviene ridendo: “Alfredo si installa in cucina e la occupa per ore… Ho già cambiato 10 tovaglie perché lui le aveva tagliuzzate con il coltello, o rovinate con la colla! Però sono contenta nel vedere la sua felicità e nell’ammirare le sue creazioni, frutto di una grande manualità e di una grandissima pazienza”. Nei locali che ospitano il piccolo museo, nella via centrale di Sambuco, Alfredo Spada ha anche ricavato un angolo per gli alpini: “Gli alpini per me sono tutto! Ho fatto l’alpino in Fiuli, non mi perdo mai un’adunata nazionale, a Genova sono il cuoco del mio gruppo. Gli alpini sono

nel mio cuore e li ho rappresentati in diverse situazioni”. Cosa pensa dei montanari che hanno realizzato Sambuco e le sue borgate? “Ci penso sovente e resto meravigliato per le loro straordinarie capacità. Avevano niente, non c’erano le attrezzature di oggi eppure hanno costruito degli edifici bellissimi! E sono felice quando c’è qualcuno oggi che spende dei soldi per rimettere le case a posto”. VIVI E LASCIA VIVERE Le piace il mondo di oggi? “No, ma sono obbligato a viverci. Una volta c’erano meno soldi, il benessere e i troppi soldi hanno rovinato tanto”. Alfredo, lei è credente? “Sì, credo in Dio, ma vado poco in chiesa. Non credo molto nei preti. Io credo che sia importante comportarsi bene nella vita, non il fatto di andare in chiesa”. Lei pensa alla morte? “Sì, ci penso, so che arriverà ma spero che arrivi in modo tale che il distacco dalla vita sia lieve e non doloroso, in modo da non creare dei problemi a chi mi è vicino. Quando sarà l’ora, pazienza”. Il segreto della felicità? “Accontentarsi di quello che si ha e non essere invidiosi degli altri. Io vivo e lascio vivere gli altri, questa è la mia regola”. Dove ha conosciuto sua moglie Rosanna? “Lei lavorava in una lavanderia vicino alla tipografia dove lavoravo io. All’inizio ho fatto fatica a conquistarla, ma poi lei si è innamorata e ha ceduto! Ognuno di noi ha pregi e difetti, ma siamo contenti di vivere insieme. Ci siamo sposati il 2 settembre 1971, nostra figlia ha 41 anni e fa la pediatra a Genova e io Rosanna nella prossima vita, se ci sarà, la risposo di nuovo!”. Il sorriso di Rosanna è chiarissimo e fa capire subito che anche lei è della n stessa idea.

ATTUALITÀ

14 ■ In controtendenza rispetto alla situazione economica

Le quote rosa salgono in agricoltura Lorella Ansaloni, responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti: le parole d’ordine sono modernizzazione, multifunzionalità, attenzione al sociale”

e “quote rosa” portano un valore aggiunto all’agricoltura e crescono nel settore primario in controtendenza rispetto alla crisi economica generale. Secondo i dati di Coldiretti sono 300mila le donne alla guida di imprese agricole, con un sensibile aumento di assunzioni anche per le lavoratrici dipendenti. Il punto sulle donne manager in agricoltura è stato fatto nell’ambito dell’Assemblea elettiva di Donne Impresa Coldiretti, in cui è stata eletta responsabile nazionale Lorella Ansaloni. Modenese, 53 anni, sposata e madre di tre figli, Lorella Ansaloni ha lasciato l’attività in banca per dedicarsi con il marito all’azienda ad indirizzo frutticolo e florovivaistico e al Punto di Campagna Amica aziendale con prodotti alimentari naturali e biologici e per il giardinaggio. “Ringrazio per la grande opportunità che mi è stata offerta – ha commentato Lorella Ansaloni dopo la sua elezione –. Il mio impegno sarà forte e

determinato, contando anche sull’aiuto delle donne imprenditrici che saranno al mio fianco in questi anni. Dobbiamo assolutamente proseguire sul cammino già intrapreso della ‘mo-

dernizzazione’ dell’agricoltura e favorire la multifunzionalità che emerge anche dai dati nazionali sull’imprenditoria in rosa”. L’ingresso progressivo della presenza femminile nell’agri-

Lorella Ansaloni, al centro della fotografia, con Delia Revelli e un gruppo di Donne Impresa Cuneo in visita nel modenese ad aprile 2012

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Lorella Ansaloni

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15 coltura italiana ha dato un forte impulso all’innovazione, con l’ampliamento delle attività ad esso connesse come la trasformazione dei prodotti, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pettherapy, e tante altre innovazioni in rosa. Lorella Ansaloni ha incontrato il gruppo delle imprenditrici del Cuneese, nel viaggio studio che si è tenuto nell’ambito del percorso di formazione per la commercializzazione dei prodotti. n

Nomine ai vertici di Inipa Piemonte e Gruppi Coltivatori Sviluppo ■ I consigli di amministrazione di Inipa Piemonte e dell’Associazione Regionale Gruppi Coltivatori Sviluppo hanno eletto alla presidenza dell’Istituto di Formazione di Coldiretti Delia Revelli e dell’Associazione Gruppi Coltivatori Sviluppo Marco Melica. Delia Revelli, giovane imprenditrice agricola del cuneese che opera nel settore ittico, ricopre già l’incarico di Vice Responsabile regionale di Donne Impresa e Responsabile provinciale di Cuneo del Movimento. Marco Melica 33 anni di Buttigliera d’Asti gestisce con il fratello un’azienda agricola ad indirizzo zootecnico allevando capi di razza bovina piemontese. Il giovane imprenditore astigiano è il Delegato provinciale Giovani Impresa Asti nonché membro del Comitato Giovani Impresa di Coldiretti Piemonte.

, l’innovativo sistema di copertura per qualsiasi impianto fotovoltaico. , l’unico sistema di copertura che non necessita di alcun foro per il montaggio, eliminando totalmente , qualsiasi intervento di manutenzione! Il sistema unito alla tecnologia dei moduli Policristallini Flessibili permette di ottenere il massimo contributo dal gestore energetico (GSE) secondo quanto previsto dal V Conto Energia.

ATTUALITÀ

Costituita l’associazione Giallosolidale

Al centro della foto il presidente Aldo Viale e alla sua sinistra la vicepresidente Elsa Bonamico Brunetti

unedì 25 febbraio, è stata costituita l’associazione Giallosolidale, che opera con finalità di solidarietà sociale. Il neo presidente, Aldo Viale spiega le finalità dell’associazione: “Sempre più spesso le pagine della cronaca segnalano le carenze del sistema sanitario e il deficit dei servizi socio assistenziali. Per questo abbiamo costituito Giallosolidale, per portare avanti pro-

getti concreti e sopperire, ove necessario, a quei servizi che non sono più garantiti dalle strutture pubbliche, in modo da assicurare servizi efficienti e sostenere concretamente le persone che si trovano quotidianamente in difficoltà: soggetti svantaggiati, anziani, minori, persone diversamente abili”. Il campo d’azione di Giallosolidale è ampio, perché nella

società si moltiplicano le situazioni di disagio che richiedono interventi tempestivi ed efficaci. Per questo, oggi più che mai, serve un’azione di ampio respiro, a 360 gradi, con la possibilità di realizzare, in ambiti diversi, progetti di accoglienza, servizi di assistenza socio-sanitaria, infermieristica e riabilitativa, con azioni volte al presidio del territorio. n

GIALLOSOLIDALE ONLUS Presidente: Aldo Viale Vicepresidente: Elsa Bonamico Brunetti Segretario: Laura Occelli Membri del consiglio direttivo: Lorenzo Bergese; Enrico Bertello; Marcello Cavallo; Marcello Gatto; Dario Perucca; Delia Revelli.

Latte: Il prezzo indicizzato di gennaio è 41,507 Indice Piemonte reg 2013 01

Pesi:

Estero Grasso

33 35%

Prezzo in �cents per litro, Iva esclusa Base: gen 2010 = Pz Lomb standard grasso, g/litro standard proteine, g/litro

estero

nov-11 dic-11 gen-12 feb-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12 set-12 ott-12 nov-12 dic-12 gen-13

Costi Proteine

�cents/litro 38 33

128,786 131,631 134,731 138,680 141,277 143,362 142,751 136,487 151,042 159,663 161,157 158,067 156,897 158,354 157,281

129,255 128,734 127,899 126,701 125,884 124,078 121,904 121,424 120,936 120,465 120,465 120,268 119,984 119,676 119,244

119,944 119,969 120,405 120,623 120,068 118,712 117,006 115,243 120,518 124,321 126,752 126,992 126,740 126,938 126,348

Prodotti

33,16

= =

indice base apr-giu 2007 costi prodotti totale

101,522 99,189 98,150 95,404 92,400 87,949 85,582 87,174 88,651 91,763 97,590 101,700 102,424 101,831 101,580

34 65%

Sintesi

g/kg g/kg indice b. 1/10

118,828 118,853 119,285 119,501 118,951 117,608 115,917 114,171 119,397 123,164 125,572 125,811 125,561 125,757 125,172

Sintesi

36,898 32,043 prezzo simul

39,403 39,412 39,555 39,627 39,444 38,999 38,438 37,859 39,592 40,841 41,640 41,719 41,636 41,701 41,507

150,0

g/litro grasso

0,363 0,363 0,364 0,365 0,363 0,359 0,354 0,349 0,365 0,376 0,384 0,384 0,383 0,384 0,382

g/litro proteine

0,776 0,776 0,779 0,781 0,777 0,768 0,757 0,746 0,780 0,804 0,820 0,822 0,820 0,821 0,818

125,0

100,0

75,0 Estero

Costi

Prodotti

Totale

50,0

La graduale riduzione del valore dell'indice di valore del latte, che aveva caratterizzato l'ultimo scorcio del 2012 ma si era interrotta a dicembre, riprende con più vigore a gennaio: il "prezzo calcolato" diminuisce infatti dello 0,5%, pari a circa 0,2 centesimi per litro di latte. Da notare non è tanto l'entità di questa diminuzione, quanto il fatto che per la prima volta dopo maggio 2012, tutte e tre le componenti dell'indice concordano nell'assumere il segno negativo e mostrano valori delle variazioni abbastanza in linea tra loro, anche se con una relativa maggiore evidenza per i costi di produzione. Su quest’ultima componente, malgrado il contenuto aumento del prezzo dell’orzo – che fa seguito a quello più consistente di dicembre – e di quello del gasolio, ciò che spicca particolarmente è il calo del prezzo del mais, calato in un solo mese di circa 12 euro per tonnellata: rispetto allo scorso mese di agosto i prezzo è calato di circa il 10%. E’ molto più contenuto il calo mensile del prezzo della soia, ma nell’arco agosto-gennaio in questo caso la riduzione supera il 14%.

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Commento La componente prezzi esteri, che a dicembre aveva lasciato sul terreno sei decimi di punto percentuale, mostra in gennaio una riduzione pari ad un terzo di quella: in pratica all’aumento di oltre il gennaio 5% del prezzo del latte scremato in polvere – che si conferma l’elemento più erratico nel sotto-paniere: ha infatti segnato la quarta inversione di segno nelle variazioni mensili da gennaio 2012 – fanno da contraltare una riduzione modesta del listino del burro ed una più accentuata per il Cheddar. La quasi stabilità di questa componente non hai impedito che il suo differenziale a dodici mesi, 2013 già positivo, si consolidasse, poiché nello stesso mese dell’anno scorso il sotto-indice era in calo: lo scarto è passato dal 2,7% al 3,5%. L’andamento del sottopaniere relativo ai prodotti nazionali conferma nuovamente a gennaio 2013 quanto si osservava da alcuni mesi, ossia una lento, graduale diminuzione., conseguenza di un ritocco dei listini di Parmigiano Reggiano e Grana Padano (rispettivamente 5 e 8 centesimi per kg). Lo scarto annuo si mantiene attorno al 7%. Per effetto dell’arretramento di tutti e tre gli indici, leggermente più accentuato per la componente che si colloca al livello più elevato, ha ridotto in modo contenuto le loro differenze: la differenza media assoluta tra le tre componenti è infatti passata da 37,7 a 37,1. Da notare che sei mesi fa essa era pari a 41,6; va ricordato che una maggiore convergenza delle componenti è sintomo di una situazione più stabile, mentre una loro divergenza indica possibili tensioni tra gli interessi delle controparti.

ATTUALITÀ

18 ■ SETTORE FRUTTICOLO

Mele: positiva la campagna commerciale Quotazioni in rialzo e richiesta elevata per il prodotto fresco e per quello trasformato

a campagna commerciale 2012/2013 delle mele, iniziata alla fine del mese di agosto, è stata fin da subito caratterizzata dalla pesante contrazione produttiva, quantificabile a livello europeo in circa due milioni di tonnellate. In Piemonte, nonostante le forti gelate nel mese di febbraio 2012, la produzione è risultata sostanzialmente pari a quella della campagna precedente; ad incidere pesantemente sulla riduzione di produzione europea, sono state soprattutto le province di Trento e di Bolzano in Italia e la vicina Francia. Fin da subito, la mancanza di prodotto, ha fatto registrare quotazioni in rialzo ed un’elevata richiesta, sia per il prodotto fresco che, per quello avviato alla trasformazione industriale. Per le varietà del gruppo Gala, gli stock sono ormai pressoché esauriti e la destinazione prevalente è stata l’oltreoceano, con l’aumentata richiesta da parte dei paesi africani. Per le altre varietà maggiormente tardive, si è mosso invece anche il mercato europeo e le quotazioni, sono ad oggi stabili su livelli superiori alla scorsa stagione. Anche il prezzo del prodotto destinato alla trasformazione industriale, si è po-

Michele Quaglia

Gianni Arneodo

sizionato sin da subito su livelli migliori rispetto alla campagna commerciale precedente con una notevole domanda, soprattutto dalla vicina Francia. “Finalmente una boccata d’ossigeno per le aziende frutticole – dichiara Michele Quaglia, membro di giunta Coldiretti con delega al settore e presidente della Zona di Saluzzo – le imprese sono state infatti pesantemente condizionate nella passata stagione, dalla quasi totale perdita di produzione del kiwi e dalla parziale riduzione di produzione di pesche e nettarine dove continua la serie di campagne commerciali deludenti e ancora lontane dalla remunerazione dei costi di produzione”.

“Un risultato positivo, che ci fa ben sperare per il futuro – sottolinea Gianni Arnaudo, presidente della Consulta provinciale frutticola di Coldiretti Cuneo – soprattutto dopo le ultime annate non troppo brillanti in termini economici. Ma tale esito, condizionato soprattutto da fattori esterni come i cali produttivi di altre regioni, non ci deve distogliere dal raggiungere un altro importante obiettivo - conclude Arnaudo – e a cui Coldiretti sta lavorando da diversi mesi: lo sviluppo e la,concretizzazione di nuove filiere alternative, che ci consenta di diversificare l’offerta e mantenere così elevata la remunerazione delle nostre pron duzioni negli anni futuri.”

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ATTUALITÀ

19 ■ In Unione Europea PROSEGUE LA DISCUSSIONE

Carne bovina, il futuro dell’etichettatura facoltativa

o scorso settembre il Parlamento Europeo aveva bocciato, per otto voti, un emendamento che avrebbe consentito di evitare l’abolizione delle disposizioni relative all’etichettatura facoltativa delle carni bovine (art.16 del Regolamento Ce n. 1760/2000), prevista dalla proposta di modifica avanzata dalla Commissione Europea. Il Parlamento si era espresso negativamente, nonostante in precedenza la Commissione Ambiente avesse deciso di mantenerla e la Commissione agricoltura avesse proposto una proroga fino al 2014 anziché il 2013.

Dai

In attesa di un accordo definitivo nell’ambito del trilogo (Commissione, Consiglio, Parlamento), potrebbero aprirsi nuovi spiragli per salvare l’etichettatura facoltativa della carne bovina proprio dallo stesso Parlamento Europeo: insieme all’Italia, le associazioni di allevatori francesi, irlandesi e spagnole sono orientate a “salvare” il sistema volontario di etichettatura. L’argomento è stato affrontato in sede di Commissione Agricoltura Europea dove erano presenti i dirigenti di Asprocarn ne Piemonte.

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ATTUALITÀ

20 ■ Autorizzazione e iscrizione al registro ufficiale dei produttori

Nuovi adempimenti per i produttori di patate

on l’entrata in vigore del Decreto legislativo n. 84 del 9 aprile 2012, pubblicato sul Supplemento Ordinario

n. 130 della Gazzetta Ufficiale n. 147 del 26 giugno 2012, e che modifica il precedente Decreto legislativo n. 214 del 19 agosto 2005, sono state introdotte nuove disposizioni per i produttori di patate, oltre ai centri di raccolta collettivi, i centri di trasformazione, ed i commercianti di patate. La nuova formulazione degli articoli 19 e 20 del Decreto legislativo n. 214 del 19 agosto 2005, prevede che i produttori richiedano l’autorizzazione per svolgere l’attività e l’iscrizione al Registro ufficiale dei produttori (RUP), operante presso il Servizio fitosanitario nazionale. Per poter effettuare sia la richiesta di autorizzazione che l’iscrizione, occorre inviare l’apposita documentazione al Settore Fitosanitario della Regione

Piemonte. In realtà si tratta di una disposizione tecnica già in corso da qualche anno e molte aziende dovrebbero già essere dotate sia dell’autorizzazione e dell’iscrizione. Visti i dubbi sollevati nella lettura della normativa, abbiamo sottoposto alcuni quesiti alla Regione Piemonte. A seguire i chiarimenti: • il produttore che vende alla GDO – grande distribuzione organizzata – deve essere autorizzato all’attività ed iscritto al Registro ufficiale produttori, in quanto si tratta a tutti gli effetti di vendita all’ingrosso; • il produttore che vende al negozio al dettaglio/ambulante, di per sé effettua una vendita all’ingrosso per cui ricade completamente nella

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normativa fitosanitaria, quindi necessita di autorizzazione all’attività e iscrizione al Registro ufficiale produttori; • il produttore che vende totalmente al commerciante all’ingrosso ricade completamente nella normativa fitosanitaria, quindi necessita di autorizzazione all’attività ed l’iscrizione al Registro ufficiale produttori. Sono previste comunque delle esenzioni, in quanto gli adempimenti riguardano solo chi produce e/o commercializza all’ingrosso, tutto o anche solo in parte, patate da consumo. Vediamo alcuni casi di esenzione: • il produttore che cede direttamente a utilizzatori finali (consumatori) tutta la produzione non ha alcun obbligo, né di autorizzazione né di iscrizione al Registro ufficiale produttori; • il produttore che conferisce la propria produzione totalmente ad una cooperativa non ha alcun obbligo, né di autorizzazione né di iscrizione al Registro ufficiale produttori.

(in questo caso ricade anche il produttore che conferisce parte della produzione alla cooperativa e/o centro di raccolta e commercializza il restante al consumatore finale). Ovviamente la cooperativa e/o il centro di raccolta devono avere autorizzati all’attività ed

essere iscritti al Registro ufficiale produttori. • Nel caso il produttore conferisca tutta la produzione ad altri soggetti autorizzati non deve richiedere più nulla. Per ulteriori informazioni, rivolgersi agli Uffici di Zona n Coldiretti.

Settore pataticolo: le quotazioni registrano una tendenza al rialzo ■ Le quotazioni della patata da consumo fresco rilevano una tendenza al rialzo sul mercato nazionale grazie ad un andamento regolare delle vendite ed ad una disponibilità di prodotto in Italia ed Europa in linea con la domanda di mercato. Il mercato europeo – evidenzia il Servizio Economico di Coldiretti Piemonte - registra una situazione di sostanziale stabilità delle quotazioni nei diversi Paesi. In Francia, si registra una lieve flessione nelle quotazioni del prodotto scambiato grezzo, le quotazioni del prodotto offerto verso il mercato italiano oscillano tra i 28 ed i 34 euro cents/kg franco partenza a seconda dell’indice di lavabilità e della varietà trattata. In Germania, le quotazioni del prodotto offerto verso il mercato italiano muovono dai 20 euro cents/kg franco partenza

con variazioni in aumento a seconda del livello qualitativo e della varietà offerta. Il mese di gennaio e la prima parte del mese di febbraio hanno registrato un andamento regolare delle vendite di patata da consumo fresco nel mercato italiano, mentre le quotazioni del prodotto si sono mantenute su livelli soddisfacenti con aumenti dei prezzi nell’ordine di alcuni centesimi di euro al kilogrammo nei canali commerciali della distribuzione organizzata, dove viene mediamente scambiato un prodotto a filiera e con caratteristiche qualitative definite.

VARIE

ATTUALITÀ

22 ■ settore lattiero-caseario

Latte: verso la conclusione la campagna 2012/2013

In calo la produzione, ma c’è ancora il rischio superare la quota nazionale

iamo ormai giunti alla fine della campagna lattiero casearia 2012/2013, ma non si hanno ancora certezze se l’Italia riuscirà, per il quarto anno consecutivo, a restare entro la quota complessiva nazionale. Se lo scorso anno il rischio fu scongiurato in extremis, tanto che la produzione italiana rimase al di sotto della quota complessiva nazionale di “sole” 40.000 tonnellate, anche per la campagna in corso il rischio é nuovamente possibile. In questi giorni Agea ha pubblicato gli ultimi dati produttivi, aggiornati al mese di dicembre 2012. Dall’analisi dei dati, giunti a tre

quarti della campagna lattiero casearia, il quantitativo nazionale rettificato registra un +0,65% nei confronti dello stesso periodo della campagna precedente 2011/2012. Tra aprile e dicembre 2012 la produzione complessiva nazionale è di 8.005.406 tonnellate, mentre nello stesso periodo del 2011 era stata di 7.953.845 tonnellate. Prosegue la contrazione, con una netta diminuzione rispetto al dato dei mesi precedenti: a settembre 2012 la produzione era ancora a +1,98%, a ottobre +1,54% e a novembre +1,14%. La conferma di tale tendenza è confermata, a livello nazionale, anche prendendo in considerazione il solo mese di dicembre, che ha fatto segnare un –3,02% rispetto a quello analogo del 2011. Analizzando più nel dettaglio la situazione piemontese, sempre secondo i dati di Agea, la produzione di aprile/dicembre 2012 risulta ancora superiore dell’1,1% rispetto allo scorso anno (700.946 tonnellate a fronte di 693.34). Nonostante anche a livello regionale si sia verificata, negli ultimi mesi, una riduzione

della produzione: a settembre risultava ancora a +2,6%, a ottobre a +2,14%, mentre a novembre era scesa a +1,6%. A questo punto, non avendo ulteriori dati ufficiali aggiornatigli, ultimi tre mesi di produzione saranno decisivi per scongiurare uno sforamento della quota nazionale. Qualora si dovesse superare tale limite, si metterebbe in moto il complicato meccanismo della compensazione nazionale (attualmente chiamata “restituzione”) con tutti i suoi calcoli di prelievo. La restituzione prevede diversi criteri di priorità dettati dalla Legge n. 119/2003 e dalla Legge n. 33/2009, ovvero: in primis le aziende ubicate in zona di montagna, successivamente le aziende ubicate nelle zone svantaggiate (Legge n. 119/2003); successivamente quanto previsto dalla Legge n. 33/2009 che indica, nell’ordine, le aziende che non hanno superato il livello produttivo nel periodo 2007/2008 e le aziende che non abbiano superato di oltre il 6% la quota individuale disponibile a fine campagna. Di seguito due tabelle riepilogative con il dato n nazionale e piemontese.

DICHIARAZIONI MENSILI DI CONSEGNA LATTE – VALORE RETTIFICATO (Dati aggiornati con il mese di dicembre 2012)

Italia

2012/13

2011/2012

Variazione (tonnellate)

Variazione %

8.005.406

7.953.845

+51.561

+0,65%

DICHIARAZIONI MENSILI DI CONSEGNA LATTE – VALORE RETTIFICATO (Dati aggiornati con il mese di dicembre 2012)

Piemonte

2012/13

2011/2012

Variazione (tonnellate)

Variazione %

700.946

693.346

+7.600

+1,1%%

Quantitativi espressi in tonnellate – Elaborazione dati Coldiretti su fonte Sian-Agea

www.deltadoc.eu

ATTUALITÀ

24 ■ Esiste sin dal 2007 ed è gestita dal Sistema Allevatori Italiano

L’Anagrafe equina opera seguendo rigorose procedure Microchip obbligatorio per ogni capo e registrazione nella banca dati nazionale. In Italia catalogati 426 mila cavalli e 57 mila asini

ulla vicenda dei tortellini con carne di cavallo, mentre il ripieno doveva essere di puro manzo, sono state scritte pagine intere sui giornali. Tra le molte cose giuste messe in evidenza, circa la necessità di garantire i consumatori con una sicura tracciabilità della materia prima, non è stato però detto che esiste un’anagrafe equina, che opera rispettando procedure rigorose, esattamente come accade per i bovini. “L’Anagrafe Nazionale Equidi esiste, in Italia come in Europa”, fa notare l’Associazione Provinciale Allevatori di Cuneo. Istituita con Legge nel 2003, l’anagrafe equidi dal 4 luglio

2007 è affidata all’AIA (Associazione Italiana Allevatori) per tramite degli specifici uffici istituiti presso le Apa sull’intero territorio nazionale, tant’è che

all’anagrafe equina nazionale sono oggi regolarmente iscritti e registrati circa 426.000 cavalli, 57.150 asini, 5.899 muli e 150 bardotti (ibrido fra un’asina e un

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cavallo stallone). La procedura per chi vuole detenere un cavallo, o un altro equide, è rigorosa. In via preliminare il luogo di detenzione deve essere denunciato ai Servizi Veterinari della Asl che, verificata la sussistenza dei requisiti di idoneità, ne registrano in banca dati la posizione, titolarità, ecc. Successivamente il detentore deve recarsi presso gli Uffici Anagrafe Apa per registrare in BDE il cavallo. Una volta registrate le generalità del proprietario – ogni cavallo è legato a un codice fiscale – il luogo di detenzione ed il codice di stalla rilasciato dall’Asl, l’ufficio invia in allevamento un veterinario convenzionato che procede alla registrazione dei dati segnaletici ed all’inserimento sottocute di uno speciale microchip di identificazione elettronica che impedisce ogni possibilità di manipolazione, ancor più della marca auricolare attualmente applicata ai bovini. Una volta definito se il soggetto sarà destinato alla produzione di alimenti (DPA) o all’attività sportiva, l’ufficio Apa procede

ATTUALITÀ

alla definiva registrazione in Banca Dati ed al rilascio del previsto documento di identificazione (Passaporto) che, da quel momento, dovrà seguire l’animale in ogni suo spostamento. Inoltre, ogni eventuale passaggio di proprietà deve essere registrato e aggiornato presso gli uffici anagrafe. Quando nasce un puledro stessa procedura: visita, catalogazione, applicazione del microchip. Per quanto riguarda le importazioni, i soggetti provenienti dalla Cee dovrebbero giungere

in Italia scortati da regolare Passaporto rilasciato dalle autorità competenti dei paesi di origine ed idonea documentazione sanitaria sottoposta a verifica degli Uffici Veterinari di confine italiani al momento dell’importazione. Sotto il controllo dei Servizi Veterinari Pubblici e come previsto dalla vigente normativa in materia, nessun cavallo privo di passaporto e registrazione in anagrafe può essere macellato e tantomeno inviato alla produzione di alimenti n destinati all’uomo.

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26 ■ Al via la 32a edizione, si svolgerà dal 15 al 17 marzo

Tecnologia e innovazione alla Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola

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al 15 al 17 marzo si svolge, presso il quartiere fieristico di Savigliano

(Cn), la 32a edizione della “Fiera nazionale della Meccanizzazione agricola”. Lo spazio espositivo è da 46 mila mq e accoglie circa 350 espositori. I settori merceologici presenti alla rassegna sono: macchinari e attrezzature nuove ed usate per l’agricoltura in pianura, collina, montagna e per il giardinaggio. Anche quest’anno è presente “EcoTech” alla sua 5a edizione, area dedicata alle opportunità offerte dalle energie rinnovabili e dall’efficienza energetica, alla bioedilizia e alle soluzione ecologiche. n

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PROGRAMMA 32a FIERA NAZIONALE MECCANIZZAZIONE AGRICOLA 32a edizione 15-16-17 marzo 2013 Savigliano – Area Fieristica, Via Alba 15, 16 e 17 marzo 2013 – Area Fieristica di Borgo Marene / via Alba – 32a FIERA NAZIONALE DELLA MECCANIZZAZIONE AGRICOLA Mostra Mercato Macchinari e Attrezzature per l’agricoltura, nuovi ed usati, per la pianura, la collina, la montagna ed il giardinaggio, concessionarie di autoveicoli. Area Eco Tech dedicata alle energie rinnovabili, efficienza energetica, biomasse, soluzioni ecologiche. 46.000 mq di esposizione di cui 44.000 mq scoperti, 2000 mq coperti, 340 espositori dislocati in 900 stand. Orario dalle ore 8,30 alle ore 19. Ingresso gratuito.

Tra gli eventi, segnaliamo: Venerdì 15 marzo – ore 11,00 area fieristica Inaugurazione della 32^ edizione della Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola. Venerdì 15 marzo – ore 21 alla Crusà Neira Il metereologo Luca Mercalli dialogherà con l’ambientalista Ermete Realacci sulle tematiche relative all’ecologia ed ecosistema agricolo. Domenica 17 marzo (tutto il giorno) centro Savigliano 16a edizione Fiera di Primavera. 300 bancarelle di ambulanti per le vie e le piazze principali del centro.

ATTUALITÀ

28 ■ SETTORE APIstico

Coldiretti invita i consumatori a scegliere miele italiano Dall’Asia cresce l’importazione di miele sotto costo, ma spesso mancano o sono carenti i controlli sulla genuinità

resce l’importazione di miele dall’estero e, per contro, scende la produzione italiana: il fenomeno è

cresciuto negli ultimi mesi, a danno non solo degli apicoltori italiani, ma anche dei consumatori, perché spesso all’estero

mancano controlli adeguati sulla salubrità del miele. In particolare dall’Asia si assiste ad esportazioni verso l’Europa di miele sottocosto, come quello cinese e indiano, addirittura ad un prezzo inferiore al 50% rispetto alla quotazione internazionale. Il flusso di fornitura del prodotto adulterato, liberamente immesso sul mercato europeo, si stima essere superiore al 40% dei consumi e va denunciato: il prodotto falsamente etichettato come miele che subisce fermentazioni, pastorizzazione, ultrafiltrazione, aggiunta a miscelazione di pollini, “taglio” con zuccheri quali quello derivato dal riso, non è comparabile

sotto il profilo nutrizionale con il miele naturale e non può soddisfare le attese dei consumatori, che, per contro, rischiano di allontanarsi dal consumo di miele naturale. Coldiretti insiste sulla tutela dei consumatori e degli apicoltori italiani: “L’invito è quello di consumare miele di origine certa, conosciuta e tale da garantire genuinità – dicono Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Cuneo – a difesa del buon miele

e del diritto dei consumatori ad alimenti sani e non adulterati industrialmente”. Le qualità del miele sono ben note fin dall’antichità: i preziosi oligoelementi (quali rame, ferro, iodio, manganese, silicio e cromo, le vitamine (A, E, K, C, complesso B), gli enzimi e le sostanze battericide ed antibiotiche ne giustificano ampiamente l’utilizzo come disinfettante naturale, nella stagione invernale è utile per rinforzare naturalmente l’organismo, prevenen-

do efficacemente i malesseri di stagione. “I problemi dell’apicoltura non mancano: per quanto riguarda le patologie apistiche, non ci sono molti prodotti autorizzati per combattere la varroa, mentre all’estero sono più avanti, inoltre la produzione italiana di miele di qualità non è tutt’oggi tutelata come dovrebbe – continua Pier Giuseppe Abrate, presidente di Zona Bra e membro di giunta Coldiretti con delega al settore apistico – ma il consumatore può scegliere, perché l’etichettatura del nostro Paese è chiara e i controlli sono seri, così se vuole consumare miele puro, gli basta acquistare il prodotto italiano. Coldiretti rimarca la necessità di un’etichettatura chiara e di facile consultazione da parte di chi acquista e, inoltre, auspica che a livello politico si sappiano difendere in primo luogo i consumatori dal prodotto estero, che non offre le dovute garanzie di qualità, ma che risulta spesso lavorato e adulterato con sostanze che non hanno nulla di n naturale.

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Modificato il regolamento forestale del Piemonte

(continua a pagina 32)

a regione Piemonte con propria delibera di Giunta, ha modificato il regolamento forestale 8/R del 22/09/2011. Le modifiche riguardano le modalità di esecuzione degli interventi selvicolturali nelle aree natura 2000 (SIC e ZPS), sostanzialmente sono state cambiate le norme di esecuzione degli interventi in tali aree e precisati i termini dimensionali dei tagli oltre i quali scatta l’obbligo di richiedere la valutazione di incidenza. Le aree SIC e ZPS interessano molte migliaia di ettari della nostra provincia ed in tali aree insistono molte aree forestali ragion per cui le prescrizioni introdotte nel regolamento forestale possono interessare molte aziende che svolgono attività forestali. Altra importante novità in-

trodotta con le modifiche è lo spostamento al 1° giugno 2015 del termine entro il quale le ditte forestali devono dimostrare di possedere i requisiti professionali per operare su superfici pubbliche oppure su superfici di privati superiori a 5000 mq, attualmente il termine era fissato al 1° giugno 2013 , con le suddette modifiche è stato spostato in avanti di 2 anni. Di seguito si riporta il testo delle modifiche. 1. Nei siti della rete Natura 2000 e nelle aree protette, gli interventi selvicolturali conformi alle misure di conservazione di cui all’articolo 30 e riguardanti superfici inferiori a 0,5 ettari, per singola proprietà e per anno solare, sono eseguiti previa comunicazione semplice di cui all’articolo 4. In tutti gli altri

casi si applicano i commi 2 e 3. 2. Gli interventi selvicolturali ricadenti nei siti della rete Natura 2000 sono realizzati applicando le seguenti procedure: a) in presenza di strumenti di pianificazione forestale sottoposti a procedura di valutazione di incidenza ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 (Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche): 1) gli interventi selvicolturali previsti dagli strumenti di pianificazione forestale non richiedono ulteriore procedura di valutazione

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di incidenza e sono soggetti alla comunicazione semplice di cui all’articolo 4; 2) gli interventi selvicolturali non previsti dagli strumenti di pianificazione forestale sono soggetti alla presentazione della comunicazione con relazione tecnica di cui all’articolo 5 e richiedono la procedura di valutazione di incidenza; b) in presenza di strumenti di pianificazione forestale non sottoposti a procedura di valutazione di incidenza: 1) gli interventi selvicolturali previsti dagli strumenti di pianificazione forestale eseguiti nel rispetto delle misure di conservazione di cui all’articolo 30 sono soggetti alla comunicazione semplice di cui all’articolo 4; 2) gli interventi selvicolturali diversi da quelli di cui al punto 1 sono soggetti alla presentazione della comunicazione con relazione

tecnica di cui all’articolo 5 e richiedono la procedura di valutazione di incidenza; c) in assenza di strumenti di pianificazione forestale: 1) gli interventi selvicolturali eseguiti nel rispetto delle misure di conservazione di cui all’articolo 30 sono soggetti alle procedure previste dagli articoli 4, 5 o 6; 2) gli interventi selvicolturali diversi da quelli di cui al punto 1 sono soggetti alle procedure previste dagli articoli 4, 5 o 6 e richiedono la procedura di valutazione di incidenza. 3. Gli interventi in boschi localizzati in aree protette non facenti parte della Rete Natura 2000 sono realizzati applicando le seguenti procedure: a) in presenza di strumenti di pianificazione forestale, gli interventi selvicolturali previsti dagli stessi sono soggetti alla comunicazione semplice di cui all’articolo 4, quelli non previsti sono sog-

getti alla presentazione della comunicazione con relazione tecnica di cui all’articolo 5; b) in assenza di strumenti di pianificazione forestale: 1) gli interventi selvicolturali eseguiti nel rispetto delle misure di conservazione di cui all’articolo 30 sono soggetti alle procedure previste dagli articoli 4, 5 o 6; 2) gli interventi selvicolturali diversi da quelli di cui al punto 1 sono soggetti alla richiesta di autorizzazione corredata da progetto di cui all’articolo 6. 4. Preventivamente alla comunicazione semplice di cui all’articolo 4, gli enti di gestione delle aree protette o i soggetti gestori dei siti o, in loro assenza, la struttura regionale competente in materia di aree protette e siti della rete Natura 2000, hanno la facoltà di provvedere, ove richiesto dai soggetti di cui all’articolo 3, comma 1, alla contrassegnatura delle piante, nonché alla definizione delle vie di esbosco.

ATTUALITÀ

34 5. Per gli interventi soggetti alla comunicazione con relazione tecnica di cui all’articolo 5 o alla richiesta di autorizzazione corredata da progetto di cui all’articolo 6, gli enti di gestione dell’area protetta, i soggetti gestori dei siti o, in loro assenza, la struttura regionale competente in materia di aree protette e siti della rete Natura 2000, emana eventuali pareri o prescrizioni che comunica alla struttura regionale competente in materia forestale, unitamente al giudizio di incidenza, ove previsto. I pareri, le prescrizioni ed il giudizio concorrono alla formulazione dei provvedimenti in merito all’esecuzione degli interventi. 6. Gli strumenti di pianificazione con valenza forestale specifici delle aree protette vigenti e le relative procedure restano in vigore fino alla loro scadenza o revisione. I relativi interventi selvicolturali sono soggetti alla comunicazione semplice di cui all’articolo 4 a cura dell’ente di gestione dell’area protetta. 1. Per i boschi inseriti in aree protette e nei siti della rete Natura 2000 gli strumenti di pianificazione con valenza forestale definiscono, sulla base di specifici motivi di tutela, le norme particolari per la conservazione della biodiversità. 2. Fino all’approvazione degli strumenti di cui al comma 1 o di misure di conservazione più dettagliate per i diversi habitat e specie forestali di interesse comunitario, ai fini dell’applicazione dell’articolo 7, le misure di conservazione

per la tutela della biodiversità sono così definite: a) i cedui a regime di querceti di rovere e cerrete sono gestiti a governo misto o convertiti a fustaia; b) nei cedui delle categorie forestali costituenti habitat di interesse comunitario l’estensione massima delle tagliate è di 2 ettari, con il rilascio di almeno il 25 per cento di copertura; c) nei robinieti l’estensione massima delle tagliate è di 2 ettari e la copertura minima da rilasciare è elevata al 25 per cento; d) nel governo misto, nei tagli intercalari e di conversione per le categorie forestali costituenti habitat di interesse comunitario l’estensione massima delle tagliate è di 5 ettari; e) non è ammesso il trattamento a tagli successivi uniformi; f) i tagli nelle aree di pertinenza dei corpi idrici sono effettuati nel rispetto del presente comma per tratte continue di lunghezza non superiore a 500 metri, separate da fasce di pari estensione non trattate. Quando la larghezza dell’alveo inciso è superiore a 10 metri, i tagli praticati sulle sponde opposte devono essere effettuati ad aree alternate; g) qualsiasi intervento selvicolturale, incluso l’esbosco, è sospeso nei periodi di nidificazione dell’avifauna: dal 1 aprile al 15 giugno fino a 1000 metri

di quota e dal 1 maggio al 15 luglio per quote superiori; nel caso delle garzaie la sospensione è anticipata al 1 febbraio, fermo restando quanto stabilito al comma 3, lettera b), 2); h) in tutti i tipi d’intervento sono rilasciati all’invecchiamento a tempo indefinito almeno un albero maturo ed uno morto di grandi dimensioni ogni 2500 metri quadrati d’intervento, appartenenti a specie autoctone caratteristiche della fascia di vegetazione, con priorità per quelli che presentano cavità idonee alla nidificazione o al rifugio della fauna; i) in tutti i tipi di intervento è rilasciato almeno il 50 per cento della copertura di arbusti e cespugli di specie autoctone e almeno un albero dominante a ettaro colonizzato da edera ove presente; in caso di copertura arbustiva inferiore al 10 per cento, essa è conservata integralmente; j) in tutti i tipi di intervento è rilasciato almeno il 50 per cento delle ramaglie e cimali, sparsi a contatto col suolo o formando cumuli di dimensioni non superiori ai 3 metri steri in aree idonee; k) in tutti i tipi di intervento sono rispettati nidi e tane, specchi d’acqua e zone umide anche temporanee, ecotoni e stazioni di flora protetta; l) i boschi di neoformazione

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sono governati a fustaia, eccetto robinieti e castagneti. 3. Nei siti della rete Natura 2000, fino all’approvazione degli strumenti di cui al comma 1 o di misure di conservazione più dettagliate: a) non sono assoggettati alla procedura di valutazione di incidenza il taglio a scelta colturale ed i tagli intercalari operati a carico dei tipi forestali costituenti habitat di interesse comunitario prioritario (Tab. 1 dell’Allegato A) per qualunque superficie e gli altri interventi selvicolturali di cui al comma 2, di estensione inferiore a 0,25 ettari, per singola proprietà e per anno solare, che interessano tipi forestali costituenti habitat di interesse comunitario prioritario (Tab. 1 dell’Allegato A); b) sono assoggettati alla procedura di valutazione di incidenza: 1) gli interventi selvicolturali che interessano habitat di interesse comunitario prioritario diversi da quelli di cui alla lettera a); 2) gli interventi forestali all’interno delle garzaie e nell’intorno di 500 metri dall’area occupata dai nidi; 3) gli interventi per il contrasto dei danni di origine biotica di cui all’articolo 39, com-

presi quelli che prevedono l’impiego di sistemi di lotta biologica o chimica; 4) gli interventi di ripristino di boschi danneggiati o distrutti di cui all’articolo 41, di estensione superiore a 0,25 ettari per singola proprietà e per anno solare, esclusi quelli previsti dai piani d’intervento straordinari di cui all’articolo 17, comma 2 della l.r. n. 4/2009; 5) la trasformazione dei boschi di tutte le categorie forestali e dei castagneti da frutto in altra destinazione o qualità di coltura; 6) l’eliminazione definitiva delle formazioni arboree o arbustive non costituenti bosco, quali filari, siepi campestri a prevalente sviluppo lineare, fasce riparie, boschetti e grandi alberi isolati; 7) la realizzazione di imboschimenti, rimboschimenti e di impianti di arboricoltura da legno in habitat di interesse comunitario. 4. In caso di omissione della valutazione di incidenza ove prevista, i lavori sono sospesi a cura degli organi di vigilanza fino al completamento della procedura. A decorrere dal 1° giugno 2015 gli interventi selvicolturali eseguiti su superfici superiori

a 5.000 metri quadrati devono essere realizzati da operatori professionali. Si considerano professionali gli operatori aventi i seguenti requisiti: a) tre anni di attività forestale documentati con possesso di partita IVA; b) iscrizione al registro delle imprese della Camera di commercio, industria e artigianato (CCIAA) con codice ATECO principale o secondario compreso nella sezione A, divisione 02; c) possesso di attestazione di frequenza ad almeno un corso di aggiornamento professionale ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, prevenzione degli infortuni, normativa ambientale e forestale) indetto da un ente di formazione accreditato. 2. Sono esentati dal possesso dei requisiti di cui al comma 1 i proprietari, i possessori o conduttori dei fondi che eseguono direttamente gli interventi selvicolturali. 3. La Regione promuove e finanzia appositi percorsi formativi rivolti ad operatori non professionali per il conseguimento della professionalità attraverso moduli formativi di cui all’allegato F che dovranno essere rimodulati in accordo con le associazioni di categoria e percorsi di aggiornamento per gli operatori professionali. n

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L’agricoltura sociale protagonista anche nel Cebano

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di volontariato locale saranno protagoniste di questo progetto nel quale operano i Servizi Sociali della locale Comunità Montana, Coldiretti Cuneo e il Distretto di Ceva dell’ASL CN1. Il

progetto entra nel vivo con una formazione mirata ad approfondire la conoscenza del mondo dell’anziano e della domiciliarità nelle loro molteplici sfaccettature che prenderà avvio lunedi 4

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a biblioteca comunale di Ceva ha ospitato martedi 25 febbraio l’ultima presentazione pubblica del progetto “Reti per la domicialiarità degli anziani nel cebano”. Il progetto, cofinanziato dalla Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo era stato già illustrato nei centri di Ormea, Garessio, Mombasiglio, Murazzano, Monesiglio con l’intento di sensibilizzare la popolazione locale e le imprese agricole e individuare nuovi volontari ed operatori interessati e disponibili a favorire la permanenza degli anziani autosufficienti presso la propria abitazione, offrendo loro servizi di compagnia, assistenza, accompagnamento e affidamento temporaneo. Le aziende agricole, le loro famiglie e le associazioni

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marzo, dalle 15 alle 17, presso la sala conferenze della Comunità Montana Alto Tanaro Cebano Monregalese di Ceva per tutti coloro che hanno manifestato il loro interesse all’iniziativa, unica nel suo genere nel Cebano. Dopo questa lezione introduttiva di condivisione del progetto e dei servizi messi a disposizione dell’anziano, seguiranno altri 4 momenti di approfondimento sui temi del benessere e della si-

curezza dell’anziano a domicilio, sulla sua psicologia ed autosufficienza come risorsa per la famiglia e il territorio. Queste altre lezioni si terranno, sempre dalle 15 alle 17, presso l’aula magna del CFP Cebano Monregalese di Via Regina Margherita n. 2, sempre a Ceva, nei giorni 11, 18, 22 e 25 marzo prossimi. La presenza dell’azienda agricola per il suo ruolo strategico nella salvaguardia e custodia del territorio

e di chi lo vive è fondamentale per la completa riuscita del progetto. Quanti sono interessati sono invitati a contattare l’Ufficio zona Coldiretti di Ceva al numero 0174.701103 oppure l’ufficio Organizzazione-Area sociale presso la sede provinciale di Cuneo ai numeri 0171/447337 e 447245. Per i servizi resi si ricorda che sarà dato un rimborso n spese.

Assemblea Giovani Impresa Nord Italia ■ Il 26 marzo (al pomeriggio) si svolgerà a Milano presso il Teatro Manzoni l’assemblea Giovani Impresa Nord Italia. Parteciperanno i giovani di Piemonte, Veneto, Lombardia, Liguria, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. I temi saranno: Sviluppo economico dell’impresa; Territorio: la rivincita della terra tradita; Innovazione in agricoltura: il supporto alle politiche di welfare I 6 Delegati Regionali Giovani Impresa si confronteranno su questi temi. Parteciperà anche il Delegato nazionale Giovani Impresa Vittorio Sangiorgio e la segreteria nazionale Giovani Impresa oltre esperti sui 3 temi. Sarà un’assemblea con contributi audio video e la moderatrice sarà Chiara Albicocco Dj di Radio 24. Per info rivolgersi alla Segreteria provinciale Giovani Impresa 0171 447348.

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le nel dibattito odierno dove è vivo l’obiettivo di una gestione oculata della risorsa acqua: la disponibilità della risorsa idrica è infatti essenziale sia per mantenere in vita i sistemi agricoli, senza i quali è a rischio la competitività del Made in Italy alimentare, sia per la sopravvivenza stessa del territorio. Per questo è fondamentale il ruolo che il settore agricolo deve giocare nell’ambito della promozione di un uso razionale dell’acqua, sia attraverso lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto, sia mediante altre innovazioni delle tecniche produttive.

Durante l’attività formativa si tratterà anche il tema dell’analisi delle acque e le loro valutazioni, cercando di utilizzare un linguaggio tecnico e corretto, ma che possa essere apprezzato anche dai non addetti ai lavori. Verranno descritte le apparecchiature, i diversi sistemi e le varie modalità per l’irrigazione: su questo aspetto in particolare interverrà un esperto esterno a Coldiretti che già da alcuni anni si occupa della materia. Il corso proseguirà poi affrontando vari argomenti specifici sulla fertirrigazione quali le richieste nutritive delle diverse colture, i metodi di interpretazione delle analisi del terreno, la stesura di un piano di concimazione specifico per la propria azienda, la valutazione di diverse metodologie e apparecchiature per la fertirrigazione; verranno anche fatti, inoltre, degli approfondimenti di fisiologia vegetale al fine di capire meglio le esigenze idriche e nutritive delle colture. Durante l’attività formativa verranno valutate anche diverse metodologie di coltivazioni fuori suolo e verranno analizzate le differenti gestioni e le diverse tipologie di strutture, con riferimenti alla gestione delle soluzioni nutritive. Anche su quest’ultima parte i Spollonatore meccanico adattabile a qualsiasi decespugliatore

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tecnici Coldiretti della zona di Cuneo in collaborazione con l’agenzia formativa di Coldiretti INIPA Piemonte organizzano un corso dedicato alle tecniche di gestione delle irrigazioni e fertirrigazioni in colture ortofrutticole. Il corso avrà la durata di 9 ore suddivise in 3 serate da 3 ore. Durante il corso verranno descritte le modalità per una corretta irrigazione delle colture orticole e frutticole e verranno analizzati vari altri aspetti relativi a questo argomento. Si parlerà di consumo e risparmio idrico, tema molto attua-

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Giovedì 21 marzo dalle 20.00 alle 23.00 – Martedì 26 marzo dalle 20.00 alle 23.00 – Giovedì 4 aprile dalle 20.00 alle 23.00. Il corso avrà luogo presso la sede provinciale di Coldiretti, in p.zza Foro Boario 18 a Cuneo. Le lezioni si svolgeranno nel salone del III piano. La frequenza del corso è gratuita, ma è obbligatoria l’iscrizione entro sabato 16 marzo. Per adesioni ed eventuali richieste di informazioni potete contattare gli uffici provinciali della Coldiretti: Servizio Tecnico – tel. 0171 447291 (Simone Marchisio) oppure Servizio Formazione INIPA Piemonte – sede di Cuneo – tel. 0171 447246. Le adesioni possono essere inviate, compilando il modulo di pre-adesione a pagina 46, via fax al n. 0171 447300 oppure via mail all’indirizzo inipa.cuneo@coldiretti.it o recapitate personalmente presso l’Ufficio zona Coldiretti di riferimento o presso uno degli Uffici recapito del territorio. n

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tecnici di Coldiretti saranno affiancati da un esperto esterno. Questo approfondimento di Coldiretti Cuneo si inserisce nelle riflessioni nell’ambito della problematica più generale dei cambiamenti climatici in corso e sulla necessità di un inderogabile impegno generale: dai comportamenti individuali del cittadino, a quelli delle singole aziende, fino alle parti politicoistituzionali. L’obiettivo è quello di intraprendere tutti gli interventi possibili per ripristinare condizioni di equilibrio, attraverso la gestione responsabile del territorio e delle sue risorse, anche attraverso una modifica complessiva degli stili di vita. In relazione alla risorsa idrica, come questa attività formativa cercherà di sottolineare, è necessario incentivare l’innovazione per rispondere al problema della scarsità con lo sviluppo di nuove tecnologie e di nuovi prodotti e processi, ragionando in termini di efficienza e di riduzione degli sprechi. Le date nelle quali si prevede la realizzazione del corso sono:

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46 MODULO DI PRE-ADESIONE AL CORSO DI IRRIGAZIONE

Dati del partecipante (quelli evidenziati in rosso sono obbligatori) Cognome e Nome Data e luogo di nascita Codice fiscale Indirizzo – Comune – CAP POSIZIONE IN AZIENDA

Titolare ❏

Socio ❏

Coadiuvante ❏

Dipendente ❏

Altro

❏

Telefono – cellulare E-mail Titolo di studio

Dati dell’azienda (il dato evidenziato è obbligatorio) Ragione sociale Nome titolare Telefono

Fax

E-mail Settore attività

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Con la presente manifesto il mio interesse per il corso indicato con la crocetta Corso/i prescelto/i

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Firma per consenso dell’interessato

Per informazioni: Ufficio INIPA Coldiretti Cuneo. Tel. 0171.447246 • e-mail: formazione.cn@coldiretti.it Orario Segreteria: mattino dal LUNEDÌ al SABATO dalle 8.00 alle 12.30 – pomeriggio: dal LUNEDÌ al GIOVEDÌ dalle 14.00 alle 17.00

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Attenzione!! A tutte le associate Donne sulla quota di partecipazione. Il numero minimo Domenica 7 Aprile 2013

LUCCA e le mura in fiore

Quota partecipazione Soci Coldiretti (minimo 30 partecipanti): o56,00 (anziché e61) Quota partecipazione Coldiretti Donne Impresa (minimo 40 partecipanti): o49,00 (anziché e54)

Domenica 5 Maggio 2013

I navigli milanesi tra ville, sapori e l’antica abbazia di Morimondo

Quota partecipazione Soci Coldiretti (minimo 30 partecipanti): o59,00 (anziché e64) + o18 pranzo Quota partecipazione Coldiretti Donne Impresa (minimo 40 partecipanti): o55,00 (anziché e60) + o18 pranzo

Dal 19 Maggio al 26 Magg

Sole, mare e arte: Soggio

Quota partecipazione Soci Coldiretti o786,0 Assicurazione annullamento e bagaglio: o35,0 Tasse aeroportuali: da definire al momento de Transfert Cuneo-Milano Linate: o45,00 (con

resa e

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iniziative che uniscono agli aspetti culturali e di interesse paesaggistico ciati. Possono prendervi parte amici e parenti

e Impresa è riservato un prezzo “ridotto” o dei partecipanti (30/40) è su base provinciale. Domenica 12 Maggio 2013

Casale Monferrato e le vie del riso del vercellese – con visita al principato di Lucedio

Quota partecipazione Soci Coldiretti (minimo 30 partecipanti): o59,00 (anziché e64) pranzo/degustazione incluso Quota partecipazione Coldiretti Donne Impresa (minimo 40 partecipanti): o55,00 (anziché e60) pranzo/degustazione incluso

Domenica 2 Giugno 2013

La villa reale di Monza, la corona ferrea e il roseto Fumagalli

Quota partecipazione Soci Coldiretti (minimo 30 partecipanti): o45,00 (anziché e49) Quota partecipazione Coldiretti Donne Impresa (minimo 40 partecipanti): o38,00 (anziché e41)

gio 2013

orno a Malta

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Per conoscere in modo dettagliato i programmi potete richiederli alla segreteria Provinciale Donne Impresa: 0171 447 287 o agli Uffici Zona Coldiretti

ATTUALITÀ

Terranostra… sempre un passo avanti!

I partecipanti piemontesi ad “Agriturismoinfiera” a Milano

n un mondo in cui per essere competitivi, la comunicazione deve essere veloce, accattivante e sempre un passo avanti rispetto agli altri… Terranostra Cuneo si distingue ancora una volta

nel panorama dell’Agriturismo di qualità e unisce innovazione e tradizione, scegliendo la nuova “video” cartolina per presentarsi ai propri associati e alla clientela: la cartolina interattiva può esse-

re affrancata come una normale cartolina postale e al suo interno contiene un dvd che presenta le peculiarità del circuito e delle aziende agrituristiche Terranostra della provincia di Cuneo. “Siamo convinti che la cartolina interattiva riuscirà a trasmettere, attraverso le immagini, emozioni, cultura, territorio e la quotidianità delle aziende agrituristiche Terranostra – dice Giuseppe Buttieri, presidente Terranostra Cuneo –. Il nostro obiettivo è quello di essere sempre aggiornati, di raggiungere le aziende e la clientela con messaggi efficaci e presentarci al pubblico con la qualità che contraddistingue il nostro circuito. Un bel segnale è arrivato anche dalla partecipazione di un numeroso gruppo di operatori agrituristici piemontesi delle province di Cuneo, Asti e

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ATTUALITÀ

Giuseppe Buttieri

Stefania Grandinetti

Alessandria alla manifestazione “Agriturismoinfiera” a Milano, la manifestazione creata per presentare alla società le numerose proposte del settore agrituristico e dare una risposta concreta agli esperti di turismo, per intrattenere rapporti di marketing e presentare i servizi offerti dalle oltre 20.000 aziende agrituristiche registrate in Italia”. Continua Stefania Grandinetti – Presidente di Terranostra Piemonte – “Alla kermesse, abbiamo portato le nostre eccel-

lenze, con le golosità e i piatti semplici, studiati per una pausa veloce, come l’agripanino, le croccole alle nocciole, i biscotti di meliga, ma anche le nocciole fresche e tostate, i formaggi, la toma di capra dell’Alta Langa, i ceci, le confetture e il salame crudo. Ad accompagnare le vivande, non potevano mancare i pregiati vini piemontesi: Dolcetto e Barbera d’Alba, Barolo Docg, Dolcetto di Dogliani Doc, Langhe Chardonnay Doc, Moscato d’Asti Docg”. n

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52 ■ Macchine Frandent: sull’esclusiva pista Shock Track la presentazione al pubblico

Tecnologia e innovazione protagoniste a Osasco

abato 2 e domenica 3 febbraio, oltre 1500 persone hanno partecipato al “Frandent Days”, evento organizzato

dalla Frandent nello stabilimento di Osasco. Nei grandi piazzali dello stabilimento è stata presentata

la nuova gamma di macchine, ognuna corredata da grandi pannelli esplicativi: erpici rotanti dotati di nuovi monoblocchi ancora più robusti, nuove barre affinazolle a vite per un super affinamento del terreno, nuovi rulli Paker con nuova barra pulitrice anti-intasamento, nuove fiancate laterali con deflettore anticumulo. Nel settore spandivoltafieno, molto interesse hanno suscitato i Professional dotati di nuovo attacco a 3 punti che ottimizza l’applicazione al trattore. Nuovi al 100% anche gli spandivoltafieno speciali per terreni collinosi che consentono di seguire

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perfettamente i dislivelli dei terreni scoscesi e con avvallamenti. Interessanti novità anche nel ranghinatori con nuovi attacch a 3 punti con testa snodata, nuovi denti per un rastrellamento ancora più efficace e un trattamento più delicato del foraggio. L’accurata organizzazione, che ha previsto un tecnico Frandent presso ogni macchina, ha consentito di rispondere alle domande degli agricoltori e alla richiesta di più informazioni. Numerosi gazebo dei principali fornitori-partners, tutte aziende di eccellenza nei rispettivi settori, hanno consentito di evidenziare la qualità della componentistica utilizzata. Ezio Bruno, titolare dell’azienda, afferma che “l’innovazione è la nostra forza e investire in ricerca è l’unico modo per competere con successo nel mercato mondiale”. A conferma di queste parole, alle spalle dello stabilimento è stata progettata e costruita una pista prove denominata Shock Track. Si tratta di una esclusiva pista circolare per prove in condizioni di la-

ATTUALITÀ

voro estreme che, accellerando gli eventi, permette di testare rapidamente le nuove soluzioni tecnico-ingegneristiche e nuovi materiali: i tecnici Frandent comparano i risultati con quelli ottenuti sulle produzioni attuali e ne verificano l’efficacia e l’affidabilità. La pista è composta da due anelli: quello esterno è suddiviso in quattro settori con diversi livelli di difficoltà (terreno pietroso, lastroni con sovrastanti 20 cm di pietre, pavè cementato

più pietre frantumate, spuntoni di roccia annegati in cemento armato). Su questo anello vengono testati gli erpici: le prove servono ad accelerare le usure che si possono verificare nel tempo ed evidenziare eventuali criticità meccaniche. L’anello interno è composto da buche e dossi che sollecitano la struttura della macchina applicata al trattore, verificando la resistenza dei suoi organi (ad esempio l’attacco a tre punti). n

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ATTUALITÀ

Il progetto “A Casa/ Chez soi” entra nel vivo e si amplia Partono i servizi a domicilio a favore della popolazione anziana con le imprese agricole protagoniste

inizio Marzo gli operatori selezionati e formati nella prima fase di “A casa/ Chez soi” raggiungeranno il domicilio degli anziani, segnalati dal Consorzio Monviso Solidale, per offrire loro i servizi di assistenza,compagnia e accompagnamento, previsti dal progetto transfrontaliero. Oltre 25 anziani autosufficienti delle Valli Varaita e Po e dei comuni del fondovalle saranno visitati settimanalmente dai 17 operatori istruiti ai servizi di primo livello offerti e che integreranno l’attività già svolta dal Monviso Solidale su quel territorio. Alcune imprese agricole hanno aderito al progetto e, viste le adesioni giunte in occasione del nuovo ciclo di presentazioni

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realizzate a Barge, Bagnolo Piemonte, Pagno, Saluzzo, Moretta, Revello, Piasco e Villafalletto, si è certi che il loro numero aumenti. Oltre 100 persone hanno infatti partecipato a queste iniziative, testimoniando la validità del progetto che intende favorire la residenzialità degli anziani autosufficienti a casa propria. Oltre la metà si sono candidate a ripetere l’esperienza dei primi 17 operatori ed entro la metà di Marzo verranno effettuati i colloqui di selezione a cui seguirà, per gli idonei, un nuovo corso di formazione presso l’Ufficio Zona di Saluzzo. La volontà di Epaca-Coldiretti

e del “Monviso Solidale”, ente capofila, è di ampliare l’area d’intervento del progetto anche ai territori che oggi non ne sono ancora interessati, come l’area della pianura che va da Villafalletto a Moretta, il fondovalle di Barge e Bagnolo Piemonte e le valli Bronda e infernotto. Per eventuali informazioni contattare i numeri 0171.447337 n e 447245.

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ATTUALITÀ

56 ■ CONSUMI SU DEL 7,3%

Il settore biologico batte la crisi

a crisi dei consumi non contagia i prodotti biologici. A testimoniarlo è l’ultima rilevazione del Panel famiglie Ismea/ GFK-Eurisko che indica, nel 2012, una crescita della spesa bio del 7,3%, dopo il più 9% messo a

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segno nel 2011. I dati, riferiti agli acquisti di prodotti biologici confezionati presso i punti vendita della grande distribuzione organizzata, rivelano in valore andamenti particolarmente favorevoli per biscotti, dolciumi e snack (+22,9% rispetto al 2011) e bevande analcoliche (+16,5%). Bene, sempre in relazione alle referenze biologiche, anche pasta, riso e sostituti del pane (+8,9%), frutta e ortaggi, sia freschi che trasformati (+7,8%), e lattierocaseari (+4,5%), mentre chiudono in leggera flessione le uova, in calo dell’1,9%. I risultati 2012 confermano una forte concentrazione degli acquisti su poche referenze, con i primi venti prodotti che coprono quasi tre quarti della spesa totale e i primi dieci vicini al 60% di quota.

Le uova, nonostante la battuta d’arresto, restano il prodotto più gettonato, con il 13% circa della spesa complessiva. Tra i prodotti più acquistati seguono confetture e marmellate, con l’8,8% di incidenza e un più 15,7% della spesa sul 2011, e il latte che copre un altro 8,6%, grazie anche a un aumento di quasi il 9% rilevato su base annua. Fuori dal podio lo yogurt, con l’8,2% di quota, prodotto che ha però subito un calo del 4,1% degli acquisti rispetto all’anno precedente. I dati per macroripartizione territoriale confermano una maggiore propensione al consumo di prodotti biologici nelle regioni settentrionali, che rappresentano oltre il 70% del mercato, a fronte di una quota di quasi il 23% del Centro Italia e di circa il

7% del Mezzogiorno. La dinamica degli acquisti rivela un andamento positivo in tutte le aree ad eccezione del Sud che ha chiuso il 2012 in flessione del 7,1% su base annua. Relativamente ai diversi canali distributivi, Ismea segnala, per effetto della crisi, un forte incremento della spesa nei discount, con un balzo in avanti del 25,5% rispetto al 2011. Un’altra indagine Ismea sulla vendita diretta di prodotti biologici conferma quelle che erano le percezioni provenienti dagli operatori su una quota di domanda, quella sulla vendita diretta. Il consumatore infatti sceglie sempre più questa forma di acquisto in quanto predilige il contatto diretto col produttore e ritiene di avere maggiori garanzie di qualità, come si è potuto constatare nell’indagine. Il segmento della vendita diretta è costituito da aziende soprattutto agricole ma anche di trasformazione, in prevalenza di piccole dimensioni che vendono gran parte della loro produzione (soprattutto ortofrutta, olio, vino, carni fresche e trasformate,

ATTUALITÀ

prodotti caseari) attraverso questo canale distributivo. Tra le diverse tipologie di vendita diretta è prevalente quella effettuata direttamente presso l’azienda, seguita dall’emergente segmento dei Gruppi di Acquisto oltre che dagli altrettanto emergenti “Farmer’s markets”, modalità queste ultime due che gli intervistati ritengono siano maggiormente da valorizzare anche in futuro. Per la gran parte delle aziende le vendite sono risultate in crescita e sono aumentate di una percentuale sostanzialmente in linea con le tendenze dei consumi interni nei vari canali distributivi nazionali registrate nello stesso anno. Iper e super-

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mercati hanno chiuso invece con un più 5,5%. Tra esportazioni e consumi interni il giro d’affari complessivo del biologico ammonta in Italia, secondo gli ultimi dati FIBL-IFOAM, a circa 3 miliardi di euro. Un fatturato che pone l’Italia al quarto posto al livello europeo dietro Germania, Francia e Regno Unito e in sesta posizione nella classifica mondiale. Da rilevare - conclude l’Ismea - che negli ultimi anni il biologico in Italia ha presentato un andamento del mercato più favorevole rispetto a importanti nazioni, registrando soprattutto performance superiori a quelle di Germania, Regno Unito, Stati n Uniti e Svizzera.

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ATTUALITÀ

Il biologico italiano vince in Germania Secondo uno studio dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero, la Germania si conferma lo sbocco più interessante per le esportazioni italiane

econdo uno studio dell’Ice, l’Istituto Nazionale per il Commercio Estero, sul mercato tedesco del biologico nel 2010–2011, la Germania si conferma come lo sbocco più interessante per l’export di prodotti biologici italiani, con un volume di vendite di poco superiore ai 20 milioni di euro. I principali prodotti bio esportati dall’Italia in Germania sono: conserve di pomodoro e pelati, mosti di uva, olio di oliva, paste di frumento, riso e vini. Per la frutta fresca e refrigerata l’Italia figura al secondo posto dopo la Spagna e per gli ortaggi freschi o refrigerati al terzo posto dopo la Spagna ed i Paesi Bassi. Si stima che il valore dell’export dovrebbe essere di poco inferiore al miliardo di euro, secondo i dati dell’Ice l’attività di export delle imprese biologiche

italiane è rilevante e lo si nota non appena si varcano i confini nazionali: nei punti vendita specializzati di tutto il mondo è normale trovare sugli scaffali prodotti bio tricolori. Di alcune imprese è nota l’esportazione in decine di mercati esteri, quali Francia, Spagna e Stati Uniti.

Le dimensioni del mercato e le condizioni climatiche fanno sì che la domanda superi l’offerta, sia attualmente che in prospettiva. In particolare, la Germania è importatore netto di ortofrutta bio: circa il 90 per cento della frutta commercializzata viene importato, ad eccezione delle

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nella Gdo, nei supermercati biologici a catena e nei punti vendita indipendenti (oltre che delle quantità destinate all’industria di trasformazione), si stima che

l’Italia sia il primo fornitore estero, con una quota superiore al 25 per cento dell’import e al 12 per cento del mercato della vendita n al dettaglio.

In Europa si conferma l’opposizione agli Organismi Geneticamente Modificati trarietà da parte dei consumatori (il 71% degli italiani non vuole il cibo transgenico secondo un’indagine Coldiretti/Swg) ad acquistare tali prodotti. Essere liberi dagli Ogm rimane una leva importante per posizionare i nostri prodotti ad un livello di maggiore interesse nel panorama economico mondiale. Gli Stati Uniti continuano ad essere leader nella produzione di coltivazioni geneticamente modificate, con 69,5 milioni di ettari. Tra i paesi in via di sviluppo, i 5 leader nel biotech sono la Cina, l’India, il Brasile, l’Argentina ed il Sud Africa, che coltivano il 46% delle colture biotech globali (78,2 milioni di ettari). Due nuovi paesi hanno piantato colture biotech per la prima volta nel 2012, si tratta del Sudan (cotone Bt) e di Cuba (mais Bt).

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■ In Europa, grazie anche all’azione costante di Coldiretti mirata a difendere il consumatore e le produzioni genuine Made in Italy, sono rimasti solo cinque paesi (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania) a coltivare Ogm, con 129 ettari di mais transgenico piantati nel 2012, una percentuale irrisoria della superficie agricola comunitaria. Lo evidenzia il Rapporto del Servizio Internazionale per l’acquisizione delle applicazioni nelle biotecnologie per l’agricoltura (ISAAA) sullo Status globale della commercializzazione di coltura biotech/Ogm. La maggioranza degli Stati membri Ue, in primis l’Italia, vuole difendere le proprie produzioni territoriali da possibili contaminazioni con le colture geneticamente modificate, vista anche la forte con-

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mele, di cui la Germania è un produttore significativo. Il paese tedesco importa anche il 90 per cento degli ortaggi, a eccezione delle patate, di cui arriva dall’estero solo il 20 per cento. Gli allevamenti biologici teutonici non riescono, inoltre, a soddisfare la domanda interna di carne biologica soprattutto per quanto riguarda quella di pollo. Il consumatore tedesco è fortemente orientato all’acquisto di prodotti bio. Almeno il 44 per cento di persone di 65 anni, ha dichiarato che intende acquistare solo prodotti biologici; un sondaggio non scientifico su 500 persone curato dal periodico Bild suggerisce che il 20 per cento dei tedeschi ha cominciato ad acquistare uova e carne biologici. Dal 2007 il Paese è deficitario anche per i lattiero caseari (in particolare per il burro nella stagione invernale); insufficienti anche grano, avena e farro biologici. L’Ice evidenzia che, considerando i valori riferiti dai principali esportatori italiani di prodotti bio e la presenza media di prodotti biologici italiani

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ATTUALITÀ

60 ■ A cura dell’Agenzia 4A Coldiretti

Incontri di potatura

nche quest’anno, va registrata una notevole attenzione e partecipazione degli imprenditori frutticoli, agli incontri di potatura in campo

che, si sono succeduti nell’area frutticola della nostra provincia nel periodo invernale; frutticoltori e tecnici si sono confrontati sulle più recenti ed innovative

tecniche di potatura di pesco, melo, susino, kiwi e mirtillo gigante. Gli appuntamenti sono stati organizzati, come nelle passate stagioni, dai tecnici dell’Agenzia 4A Coldiretti in collaborazione con i tecnici del coordinamento frutticolo CReSO. In tutti gli incontri, i tecnici si sono alternati nella presentazione delle tecniche di potatura e specie per specie, sono stati affrontati anche altri aspetti della gestione complessiva del frutteto. Su pesco e melo, si è spesso discusso sulla corretta programmazione dell’impianto, soprattutto in merito alla forma d’allevamento ed al conseguente corretto sesto d’impianto. Per quanto riguarda il kiwi, oltre alla importante tecnica colturale, ci si è soffermati a parlare della virulenza manifestata nella nostra regione dalla cosiddetta

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PSA e sull’importanza del ruolo che ogni frutticoltore dovrà svolgere, rimondando od eradicando, tempestivamente le piante o le parti di pianta compromesse. Sul susino invece l’attenzione è stata posta unicamente sulla varietà Angeleno che risulta ad oggi la varietà più diffusa ed economicamente rilevante; ci si è soffermati sul corretto abbinamento della potatura estiva, con la potatura invernale; tale tecnica, unita al miglioramento dell’impollinazione, ha infatti permesso negli ultimi anni di ottenere una maggiore costanza di produzione, non facilmente raggiungibile in passato. Nella potatura del mirtillo gigante i tecnici ed i frutticoltori, si sono confrontati, soprattutto sulla necessità per le prossime campagne di curare con attenzione questa tecnica colturale, perché foriera di maggiore pezzatura e conseguenti migliori risultati commerciali. Nelle prossime settimane, sarà organizzato a livello provinciale, un ulteriore momento di confronto sulla potatura del pero. n

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Modelli CUD 2013 per i pensionati (certificazione reddito da pensione 2012) ■ La legge di stabilità n. 114 del 2013 ha previsto che gli Enti previdenziali non debbano più inviare il modello CUD ai pensionati ma lo rendano disponibile con modalità telematiche. Si informano i Soci che gli Uffici di Coldiretti si stanno attivando per erogare l’assistenza in merito al reperimento di tali modelli.

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Via A. Mathis, 3 - tel. 0172429411 - fax 017244920 - tutti i giorni* Segretario di zona: Giorgio Bergia Ceresole Alba - Municipio - 1º e 3º mercoledì 14.30-16.30 Cherasco - C.so L. Einaudi, 1/A - giovedì 8.30-12 - tel. 0172489465 La Morra - Via V. Emanuele, 29/31 - lun. 8.30-12 - tel. 0173509794 Sommariva Bosco - Ex-Scuole Elementari - martedì 8.30-11 Sommariva Perno - Piazza Torino, 8 - mercoledì 14.30-16.30

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Piazza Cappuccini - tel. 0174701103 - fax 0174700203 - tutti i giorni* Segretario di zona: Massimo Meineri Garessio - Piazza Bava, 5 - giovedì 8.30-12 Monesiglio - Municipio - martedì 8.30-12 Murazzano - Via Roma, 34 (c/o Municipio) venerdì 8.30-12 - tel. 0173791611 Ormea - Piazza Romita, 6 - 2º e 4º sabato 9-12 Saliceto - Municipio (piano terra) - 2º e 4º venerdì 9-11.30

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Piazza Foro Boario, 18 - tel. 0171447227 - fax 0171447400 - tutti i giorni* Segretario di zona: Secondo Arneodo Bernezzo - Sala Polivalente Comunale, 1º sabato 8.30-12 Borgo San Dalmazzo - Via Lovera, 50 - giovedì 8.30-12 Boves - Via Moschetti, 8 - merc. 8.30-12 - tel. 0171387441 Busca - C. Giolitti, 10 - c/o CAP - merc./ven. 8.30-12 - tel. 0171944567 Caraglio - V. Roma, 201/b (davanti posta) merc. 8.30-12 - tel. 0171618532 Chiusa Pesio - P. Cavour, 14 - venerdì 8.30-12 - tel. 0171734125 Demonte - Via Martiri e Caduti Libertà, 20 giovedì 8.30-12 - tel. 0171955079 Dronero - Via Garibaldi, 16 - lun./ven. 8.30-12 - tel. 0171905551 Limone Piemonte - Municipio - 2º giovedì 9,00-11.30 Margarita - Municipio - 1º giovedì 9.30-11.00 Peveragno - Via Piave, 23 - lunedì 8.30-12 - tel. 0171339785 Robilante - Sala parrocchiale - 2º venerdì 8.30-10.00 Roccavione - Via Barale, 38 - mercoledì 8.30-12 Tarantasca - Municipio - 1º e 3º lunedì 8.30-12 Vernante - Sala parrocchiale - 2º venerdì 10.30-12 Villafalletto - Via Roma, 28 martedì/giovedì 8.30-12 - tel. 0171938650

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Via Biglia, 5 - tel. 0174560211 - fax 0174560300 - tutti i giorni* Segretario di zona: Massimo Meineri Carrù - P.zza Mercato, 6 - lun./giov. 8.30-12 - tel. 0173759130 Dogliani - P. Umberto I, 21 - mar./ven. 8.30-12 - tel. 0173721269 Morozzo - Via Marconi, 40 - lunedì 8.30-12 - tel. 0171772285

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Via Circonvallazione, 25/h - tel. 0175210211 - fax 0175210300 - tutti i giorni* Segretario di zona: Michele Mellano Bagnolo P. - Via Einaudi, 1 - mercoledì 8.30-12 - tel. 0175348340 Barge - Piazza S. Giovanni martedì/giovedì 8.30-12 - tel. 0175343337 Casteldelfino - Municipio - penultimo giovedì 10-12 Lagnasco - Saletta CRS (entrata cortile Municipio) - martedì 9-11 Martiniana Po - Municipio - penultimo martedì 10-12 Melle - Municipio - penultimo mercoledì 10-12 Moretta - Via della Crociata (sopra ASL) - ultimo lunedì 8.30-12 Paesana - Via Roma, 35 - venerdì 8.30-12 - tel. 0175987299 Revello - Municipio - ultimo mercoledì 8.30-12 Sampeyre - Piazza della Vittoria, 45 - venerdì 8.30-12 - tel. 3398427526 Sanfront - Piazza Statuto - lunedì 8.30-12 - tel. 0175986214 Venasca - Via G. Marconi, 2 - lunedì 8.30-12 - tel. 0175567109 Verzuolo - Municipio - ultimo martedì 8.30-12

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*Orario apertura al pubblico: dal lunedì al sabato dalle 8 alle 12.30 – martedì e mercoledì pomeriggio dalle 14 alle 17

Sede provinciale: Cuneo – piazza Foro Boario, 18 – tel. 0171447211 – fax 0171447300 – tutti i giorni* – direttore: Bruno Rivarossa

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a legge di Stabilità n. 228/2012 ha introdotto una nuova forma di valorizzazione dei periodi assicurativi che si aggiunge all’istituto della ricongiunzione onerosa ed a quello della totalizzazione contributiva. A decorrere dal 1° gennaio 2013, possono richiedere di cumulare i periodi assicurativi non coincidenti al fine del conseguimento di un’unica pensione, i soggetti iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti di: - AGO lavoratori dipendenti, - Gestioni speciali autonomi, - Gestione separata - Forme sostitutive (telefonici, ENEL, Fondo Clero, exINPDAI, Dazieri, servizi pubblici di trasporto, fondo Volo, ecc) ed esclusive (ex-INPDAP) dell’AGO. Le condizioni richieste per effettuare il cumulo sono le seguenti: - non essere già titolari di trattamento pensionistico presso una delle predette gestioni; - non essere in possesso dei requisiti per il diritto al trattamento pensionistico autonomo presso una delle predette gestioni. Si può effettuare tale cumulo esclusivamente per ottenere la liquidazione di una pensione di vecchiaia, inabilità o ai superstiti (reversibilità). La facoltà di cumulo deve avere ad oggetto tutti e per intero i periodi assicurativi accreditati presso le gestioni interessate al cumulo. Le diversità rilevanti che distinguono tale forma di cumulo dei contributi rispetto alla totalizzazione sono le seguenti: 1) SISTEMA DI CALCOLO:

non si prevede come per la totalizzazione l’applicazione integrale del “sistema di calcolo contributivo” ma viene specificato che, per la determinazione dell’anzianità contributiva rilevante ai fini dell’applicazione del sistema di calcolo della pensione, si tiene conto di tutti i periodi assicurativi non coincidenti (ai fini del diritto), accreditati nelle gestioni coinvolte nel cumulo, fermo restando che, a decorrere dal 1° gennaio 2012, con riferimento alle anzianità contributive maturate a decorrere da tale data, la quota di pensione corrispondente a tali anzianità è calcolata secondo il “sistema contributivo”; 2) GESTIONI CUMULABILI: a differenza della totalizzazione, non sono cumulabili con tale modalità i contributi presenti nelle Casse professionali, cioè in tutte le forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti di cui ai D.Lgs. n.509/1994 e 103/1996. Tali disposizioni dovranno essere applicate con l’emissione dei decreti attuativi da parte del governo. Gli uffici EPACA di Coldiretti sono a disposizione per i chiarin menti in merito.

NOTIZIE EPACA

65 ■ INFORMATUTTO SU PENSIONI, INFORTUNI, ECC.

Malattie professionali

Secondo la vigente normativa, qualora venga riconosciuta la malattia professionale (tunnel carpale, tendinite ecc…) e dalla stessa derivi una percentuale di invalidità permanente, verrà erogato un indennizzo una tantum per i danni dal 6 al 15 per cento ed una rendita mensile per i danni cui venga ricono-

sciuta una percentuale superiore al 15. È importante che tali patologie siano denunciate all’INAIL tempestivamente al fine di poter ottenere, dimostrato in nesso con l’attività agricola, il giusto indennizzo. Gli uffici del Patronato EPACA sono a disposizione per le informazioni in merito. n

Attività usuranti – scadenza 2013 ■ IMPORTANTE: Le domande di riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti (Lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti, Lavoratori a turni e Lavoratori Notturni) per tutti i soggetti che perfezionano i requisiti agevolati dal 1/1/2013 al 31/12/2013, dovevano essere presentate entro il 1° marzo 2013 alla competente struttura territoriale INPS. La presentazione della domanda oltre il termine del 1° marzo dell’anno di maturazione dei requisiti comporta, in caso di accertamento positivo dei requisiti, il differimento della decorrenza del trattamento pensionistico da 1 mese a tre mesi. Tali domande sono necessarie per ottenere poi l’accesso anticipato alla pensione di anzianità ai sensi della normativa sulle attività usuranti. Gli uffici EPACA della Coldiretti sono a disposizione per i chiarimenti in merito.

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uò capitare a volte di sentire alcuni lavoratori autonomi lamentarsi per delle problematiche fisiche che nel tempo sono peggiorate, soprattutto in relazione ed a causa del lavoro svolto in ambito professionale. Non tutti sanno che questa situazione particolare potrebbe rientrare, a buon diritto, nel riconoscimento della malattia professionale da parte dell’INAIL; sono in molti a pensare che questo tipo di indennizzo sia riservato solo ai lavoratori dipendenti, mentre anche i lavoratori autonomi, versando regolarmente la loro quota di contributi infortunistici, hanno titolo ad ottenere, in determinate situazioni, tale risarcimento. Infatti, a differenza dell’infortunio che viene causato da un evento causale improvviso, violento ed inatteso, la malattia professionale viene definita come una patologia che si realizza in funzione di una causa o concausa lenta nel tempo che sia riconducibile ad una o più attività svolte e ripetute su più anni. Il Patronato EPACA della Coldiretti, attraverso una qualificata consulenza medica gratuita, sta sviluppando in questi ultimi tempi un’attenta analisi di queste casistiche in modo da garantire, a coloro che ne potrebbero avere diritto, un’assistenza immediata con la possibilità di erogazione da parte dell’INAIL di indennizzi e rendite.

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“Cena dei contadini” a Bene Vagienna

“Nel mese di febbraio si è svolta l’ottava edizione della cena dei contadini e simpatizzanti di Bene, oltre 160 i partecipanti a questo allegro convivio, che grazie a tutti gli organizzatori è stato un successo”.

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ATTUALITÀ

68 ■ Settore risicolo

La contrazione dei prezzi mette a rischio la produzione

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l Comitato tecnico Ente Risi ha presentato il report sullo stato dell’arte del settore, nell’insicurezza INTEGRA.pdf 1 14/02/13 13.40 contro di filiera del 18 febbraio

Una risaia a Barge

scorso, concernente la situazione mercantile nel comparto riso, le quotazioni a livello varietale, l’orientamento per le prossime

semine (seppure su un campione molto ristretto) e l’aggiornamento sul negoziato PAC. Coldiretti ha ribadito la preoccupazione per la contrazione dei prezzi di mercato corrisposti al produttore, il cui livello attuale copre appena i costi di produzione, al consumo invece la situazione resta invariata o addirittura vengono registrati piccoli incrementi di prezzo. Tutto ciò pone a rischio l’interesse dell’agricoltore, per le prossime semine, che potrebbe orientarsi verso altre colture più remunerative. Andamento del mercato italiano: dall’ultimo aggiornamento risultano vendite per 15.966

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Farmix | Località Vignetto, 17 - 37060 Mozzecane (VR) | Tel. +39 045 6764380 | Fax +39 045 6764382 Concessionario di zona: INTEGRA s.r.l. - Via Oltre Tanaro 1 - 12068 Narzole (CN) - Tel. 0173 776589 - Fax 0173 729021

tonnellate di “lunghi A”, 8.463 tonnellate di “lunghi B”, 6.781 tonnellate di “tondi” e 253 tonnellate di “medi”, per un totale di 31.463 tonnellate di risone. Il confronto tra le vendite di questa campagna e quelle dell’anno scorso evidenzia un aumento di 48.784 tonnellate (+6,4%). Il collocamento si è portato al 49% della disponibilità a fronte del 48% registrato un anno fa. Per la terza settimana consecutiva non si riscontrano variazioni nelle quotazioni rilevate presso la Borsa Merci di Vercelli: Thaibonnet a 293 e/t, Selenio a 310 e/t, Loto a 300 e/t e Arborio a 335 e/t. Andamento del mercato europeo: la situazione delle importazioni risulta allineata con i dati dell’anno scorso, poiché sono stati registrati i titoli di importazione rilasciati nell’ambito dei contingenti GATT di gennaio. Le importazioni si attestano a 386.086 tonnellate, base lavorato, in calo di 15.017 tonnellate (–3,7%) rispetto alla scorsa campagna; risultano in calo sia le importazioni di riso

ATTUALITÀ

semigreggio (–4,4%), nonostante un aumento del 15,2% delle importazioni di riso semigreggio basmati, sia le importazioni di riso lavorato (–3,1%). Per quanto riguarda l’export, le richieste totali degli operatori ammontano a 70.293 tonnellate, base lavorato, in calo di 14.622 tonnellate (–17,2%) rispetto all’anno scorso. Vietnam: le esportazioni di gennaio si sono attestate a 400.000 ton-

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nellate, in aumento del 44% rispetto al mese di gennaio 2012, ma in calo del 37% rispetto al mese di dicembre 2012; ne sono previste altrettante per il mese di febbraio e 600.000 tonnellate per marzo. Tuttavia, se il ritmo non si intensificherà nel prosieguo dell’annata, sarà impossibile raggiungere i 7,5 milioni di tonnellate preventivati per il 2013 dall’agenzia governativa n Vinafood.

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NOTIZIE DAL MONDO DEI CAVALLI

Passeggiate a cavallo e turismo equestre

Sul prossimo numero sarà pubblicato il calendario 2013 chi è interessato ad inserire un evento è pregato di comunicarlo in segreteria.

na giornata in sella o un trekking a cavallo sono un’esperienza indimenticabile, la provincia di Cuneo offre paesaggi perfetti per escursioni con il cavallo, montagne, pianure, fiumi e laghi sono luoghi magici da visitare cavalcando, inoltre esistono già alcuni agriturismi attrezzati per ospitare il turismo equestre. Per chi ama le passeggiate a cavallo è nata nella provincia di Cuneo l’Associazione Cuneese e Sporte Turismo Equestre (A.C.S.T.E.) che

si occupa di turismo equestre e svolge la sua attività grazie alla collaborazione dei numerosi Circoli Ippici Amatoriali presenti sul territorio Cuneese, Circoli che organizzano raduni equestri, passeggiate e trekking di più giorni. L’A.C.S.T.E. dal 2011 è affiliata ad un ente di promozione sportiva ed è riconosciuta dal Coni, in tal modo può garantire la copertura assicurativa ai Circoli affiliati per l’organizzazione di eventi e copertura assicurativa

CORSO INTERNAZIONALE GIUDICI DI MORFOLOGIA per la razza CRIOLLA Si svolge il 10 marzo il “I corso per la formazione di giudici internazionale di morfologia per la razza Criolla” presso l’Associazione Sportiva “L’ORIZZONTE” di Monasterolo di Savigliano, con il seguente programma: • ore 9: inizio con presentazione programma dell’Associazione Nazionale Allevatori Cavalli Criolli (ANACC) 2013; • ore 10: tematiche sulla razza Criolla pura: caratteristiche, standard di razza ,concetto sul biotipo funzionale moderno; • ore 11 morfologia e funzionalità, esposizioni e competizioni, metodi di giudizio e chiarimenti; • ore 12: pausa pranzo ( picadita casera ) • ore 14: spiegazione pratica dell’ammissione a una esposizione (con cavallo in campo) standard di razza • ore 16: prove e discussione per i partecipanti • ore 18: saluti e ringraziamenti. Per informazioni ed iscrizioni: Denis Lanzanova tel.3356094610

infortuni ai soci quando partecipano agli eventi organizzati sotto l’effige dell’A.C.S.T.E.. Chiunque desiderasse associarsi ad un circolo può scegliere quello più vicino, i circoli A.C.S.T.E. sono presenti a : Bernezzo, Borgo San Dalmazzo, Bombonina, Bagnolo Piemonte, Busca, Caraglio, contattando per informazioni, la segreteria al numero 3387049109 – 3394243330 e-mail: acste@ libero.it. Ricordiamo inoltre che l’A.C.S.T.E., oltre che del turismo equestre, si occupa di organizzare numerose attività aperte anche ai non soci: quali corsi di informatica, corsi da sellaio, corsi di mascalcia, clinic di monta western e monta inglese con istruttori Fise, serate informative su argomenti diversi quali veterinaria, mascalcia, etologia, sicurezza stradale. Con questa breve informativa ci auguriamo di aver soddisfatto tutti coloro che si chiedono: n “Ma l’A.C.S.T.E.... chi è?”

Serate informative al Circolo San Biagese a San Biagio di Centallo ore 21.00: • Lunedì 4 marzo: “Ferratura comoda… sarà comoda davvero?” a cura di Bersano Erio; • Lunedì 11 marzo: “La sella: un ausilio per cavallo e cavaliere” a cura di Fabrizio Peano; • Lunedì 18 marzo: “Tutti i documenti necessari per trasportare il cavallo su strada”.

VARIE

71 ■ SETTORE CEREALICOLO

importazioni record in Russia

a Russia guarda all’occidente a causa della carenza cerealicola e potrebbe essere sul punto di stravolgere il mercato ancora una volta. Il prezzo interno del frumento è raddoppiato nel corso dell’ultimo anno. Alcuni operatori e analisti prevedono che le importazioni

del paese dall’occidente segneranno il livello record degli ultimi vent’anni. La carenza cerealicola russa si registra proprio nel momento in cui l’intera regione del Mar Nero, che comprende anche il Kazakhstan e l’Ucraina, ha sofferto a causa di avverse condizioni meteoro-

logiche, e le scorte continuano a essere piuttosto contenute. L’area costituisce circa un quarto delle esportazioni mondiali di frumento e rappresenta un fornitore chiave per il Nord Africa e il Medio Oriente, che sono i principali importatori n cerealicoli mondiali.

Consumi: tornano le ricette antispreco con i piatti del giorno dopo

uasi 33 milioni di italiani sono diventati più virtuosi anche per effetto della crisi ed hanno ridotto lo spreco di cibo facendo più attenzione agli acquisti nel negozio: nel ristorante torna il “Doggy bag”, mentre in cucina vengono controllate con attenzione le scadenze e più frequentemente si portano in tavola i piatti del giorno dopo. Un’ analisi realizzata da Coldiretti-Swg fa una puntuale verifica di come è cambiato lo stile di vita degli italiani nel tempo della crisi. Tra quanti hanno ridotto lo spreco, il 59 per cento lo ha fatto - sottolinea la Coldiretti - utilizzando quello che avanza per il pasto successivo, il 40 per cento riducendo le dosi acquistate e il 38 per cento guardando con più attenzione alla data di scadenza. Oltre che a casa si evitano sprechi anche al ristorante dove aumentano gli italiani che non si vergognano di portare via gli avanzi di pranzo o cena o la bottiglia di vino non terminata. Il tradizionale “Doggy bag” sta tornando anche nel nostro Paese. In Italia, a causa degli sprechi dal campo alla tavola, viene perso cibo per oltre dieci milioni di tonnellate e si stima che finisca nel bidone della spazzatura circa il 25 per cento di quello acquistato dalle famiglie. Un dato po-

sitivo è che la spinta al risparmio aiuta a riscoprire le buone prati-

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che del passato. Le ricette con i piatti del giorno dopo non sono solo una ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato, secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio. n

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ATTUALITÀ

A Casalgrasso premiati i giovani agricoltori

passato”. Alla premiazione dei giovani erano presenti il Presidente di Zona Tonino Gai, la Presidente di Sezione Grazia

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n occasione della Giornata del Ringraziamento, domenica 20 gennaio a Casalgrasso, i giovani imprenditori, coordinati dal Delegato Giovane di Zona Davide Giordana, sono stati premiati con attestato e targhetta, simboli di ringraziamento per aver intrapreso la strada dell’imprenditoria agricola credendo nei valori che essa rappresenta e come augurio perché la forza e l’impegno li sostengano sempre nel loro percorso. “Sia di stimolo per noi giovani – dichiara Davide Giordana, Delegato Giovani casalgrassese – per guardare al futuro, seguendo le novità che arriveranno di giorno in giorno, pur mantenendo salde le radici nella tradizione e nei valori del

ATTUALITÀ

76 ■ Dal 12 al 14 aprile la XI edizione di Fruttinfiore

Fiori e frutti protagonisti a Lagnasco

orna a Lagnasco dal 12 al 14 aprile Fruttinfiore, la manifestazione che per tre giorni vuole festeggiare la migliore produzione frutticola locale, per la frutta: quella sana, buona… e in fiore! Giunta alla sua XI edizione, l’inaugurazione è prevista per venerdì 12 aprile alle 16.30 nel piazzale Asprofrut. Fruttinfiore accompagnerà i visitatori in una full immersion nel mondo della frutta facendo scoprire e valorizzare il lavoro di un intero territorio. Un territorio ricco di colture, ma anche di cultura, di gente con ambizione, volontà, caparbietà, che grazie alla continua innovazione ha saputo

trasformare antiche tradizioni nella moderna frutticoltura. Come da tradizione, anche

l’edizione 2013 vanta un calendario ricco di appuntamenti. Protagonisti saranno, come

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sempre, lo STAO, Salone delle Tecnologie Applicate all’Ortofrutticoltura, i mercatini ricchi di prelibatezze, i laboratori e tante attività didattiche per i più piccoli. E non solo: arte e convegni, bancarelle ricche di curiosità, fuochi d’artificio, ospiti e, per tutti gli appassionati di fitwalking, la V edizione della “Camminata tra i frutteti in fiore” . Confermato, inoltre, Fruttintavola, un percorso gastronomico in collaborazione con le Associazioni di categoria, per celebrare la frutta anche a tavola, tra piatti tradizionali e gustose ricette innovative. Tre giornate davvero intense, dunque, che porteranno i visitatori a conoscere ed apprezzare il mondo della frutta, nella splendida cornice di un territorio ricoperto di fiori e frutti. All’organizzazione, la cui regia è affidata alla Pro Loco di Lagnasco, partecipano, oltre all’Amministrazione comunale che ha fortemente voluto ed appoggiato la manifestazione Coldiretti Cuneo, CReSO e As-

sortofrutta. L’evento si avvarrà del contributo finanziario, oltre che della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo, anche della Camera di Commercio di Cuneo, della Cassa di Risparmio di Saluzzo e dell’omonima Fondazione. Anche per l’edi-

zione del 2013, la Pro Loco Lagnasco si è avvalsa della collaborazione e del supporto tecnico della Flyeventi di Cervere. Il programma dettagliato dell’evento è visitabile sul sito ufficiale della manifestazione: n www.fruttinfiore.it.

ATTUALITÀ

scadenze aziendali ■ 18 MARZO (essendo il 16 sabato) VERSAMENTO IVA DICHIARAZIONE ANNUALE Scade il termine per effettuare il versamento relativo alle dichiarazioni annuali IVA 2012 senza maggiorazione. IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI FEBBRAIO Annotazione di liquidazione per il mese di febbraio e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano l’attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2012 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000, se prestazione di servizio o di euro 700.000 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66 legge 427/93. IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTO Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento, ricevuta dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza Iva nel mese di febbraio 2013. Sono obbligati a tale adempimento le ditte Iva che emettono fatture nei confronti degli esportatori abituali ai sensi dell’art.8 lettera c) del D.P.R. 633/72. VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di febbraio sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

■ 25 MARZO

ACQUISTI, CESSIONI INTRACOMUNITARI E PRESTAZIONI DI SERVIZI RESE O RICEVUTE Entro tale data scade il termine per i contribuenti mensili per la trasmissione in via telematica, all’Agenzia delle Dogane, dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di febbraio.

■ 1 APRILE (essendo il 31 sabato)

IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli art.23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente. IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta. ELENCHI CLIENTI E FORNITORI “BLACK LIST”: SOGGETTI MENSILI Invio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili che abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio fiscale in Paesi “black list” registrate o soggette a registrazione nel mese di febbraio 2013. PROSECUZIONE VOLONTARIA CONTRIBUTI I soggetti autorizzati dall’Inps a proseguire volontariamente nel pagamento dei contributi devono, entro questa data, versare i contributi relativi al quarto trimestre 2012, il versamento deve essere effettuato utilizzando gli appositi bollettini di conto corrente postale rilasciati dall’Inps. n

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