Il Coltivatore Cuneese n.6 marzo 2010

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N° 6 – 16-31 marzo 2010

Sommario

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese

“Il Coltivatore Cuneese” Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 0,77 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Viola Carasso Hanno collaborato Mariangela Abbà, Sonia Abrate, Roberto Bianco, Monica Brignone, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Davide Costamagna, Simona Daniele, Nicola Fontana, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Silvia Graglia, Roberto Lingua, Paolo Marengo, Livio Minero, Laura Occelli, Nadia Olivero, Lauro Pelazza, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Davide Roà, Giampiero Sabena Redazione ed amministrazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 47.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo area 90 Madonna dell’Olmo – Cuneo Tel. 0171.411470 – Fax 0171.411714 E-mail: direzione@agam.it Inserzioni esclusivamente presso la ditta Réclame Via Pilos, 20 – Savigliano Tel. 0172.711279 E-mail: info@reclamesavigliano.it Listino prezzi Il costo di 1/8 (cm 9x6) di pagina a colori è di euro 145 + IVA.  È vietata la riproduzione, anche parziale, delle pubblicità.

Auguri di Buona Pasqua!

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Federico Vacca nuovo vicepresidente della Coldiretti Cuneo

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Il Made in Italy per rilanciare l’economia

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Coldiretti ribadisce l’importanza di un’etichettatura trasparente

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Frutticoltura: la ricerca cuneese fa scuola

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Dal 1° luglio un nuovo logo per il biologico europeo

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Al via l’identificazione elettronica obbligatoria per ovini e caprini

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Fondo pesca: nuove misure a sostegno del settore

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Novità importanti nella prossima campagna lattiero casearia

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Coldiretti Cuneo a sostegno del Congo

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Storie di vita: I 54 mila libri del monaco eremita felice

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Osservatorio Prezzi

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Condifesa: convocate a fine marzo le assemblee parziali

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Incontro con lo psicologo Ezio Aceti

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Il Corsivo del Coltivatore: OGM: obiettivamente giudicati matti

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La Valle Grana protagonista su Melaverde

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Presentati i risultati dei primi monitoraggi dei vigneti

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Enoteca Fattoria Amica: agire in squadra per rafforzare l’individualità 15 Attività di formazione per i giovani

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La birra Martina riceve la sua prima “onorificenza”

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Donne Impresa e Anmil affrontano il tema degli infortuni sul lavoro

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Continua il successo dei Mercati di Campagna Amica sul territorio cuneese

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Appuntamento a Mondovì con la Fiera di Primavera

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Notizie Epaca

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Malattie professionali

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La Previdenza in pillole

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Direttiva nitrati: il punto della situazione in un convegno Asprocarne 21 Dal 16 al 18 aprile Coldiretti a Fruttinfiore

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Onaf a Parigi in difesa del gusto

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Nuovo distributore di latte a Revello

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Il Coalvi all’appuntamento annuale con i propri soci

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Argentina per gli operatori frutticoli a scoprire la frutta

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XXV edizione della “Passione Vivente” a Macellai di Pocapaglia

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Le nuove proposte di In Terre di Granda

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I semi: stranieri nel cassetto (prima parte)

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Scadenze aziendali

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Dall’inferno al Monviso: la vera storia di “Giacu Cayenna”

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Il mercatino del Coltivatore

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a Pasqua ricorda il passaggio: quello grandioso del popolo attraverso il Mar Rosso, quello doloroso di Gesù Cristo attraverso la passione, quello che ci attende. I passaggi sono belli, ma solamente dopo che si sono conclusi. Sulla riva del mare, vedendosi salvi, gli israeliti avevano esultato, mentre prima, all’inizio della traversata, avevano trepidato nell’incertezza. Così anche il Risorto esulta trionfante nel giorno della Risurrezione, mentre prima aveva sudato gocce di sangue per l’angoscia. Noi tutti siamo in un passaggio che non è ancora giunto alla conclusione. A che cosa ci portano i passaggi della vita? Anche chi non guarda troppo lontano si domanda: come andremo a finire? Dove ci porterà questa crisi? Siamo in un passaggio, ma non vediamo l’altra sponda. È questa la nostra Pasqua: non siamo ancora dalla parte del Risorto! Prima del passaggio Gesù ha confidato ai discepoli: «Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione…» (Lc 22,15). «Simone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli» (Lc 22,31-32). Quando siamo nel passaggio e non vediamo come andrà a finire, occorre restare uniti. Eppure, i tempi di passaggio sono sempre a rischio solitudine e divisione. Lo sentiamo vero in questa epoca di incertezze: quanto più ci sarebbe bisogno di solidarietà reciproca, tanto più sembra cresca la difficoltà a viverla. A Simon Pietro, Gesù ha lasciato un compito: confermare i fratelli, dopo la divisione che si è creata nel duro momento di passaggio. Le associazioni che si ispirano alla tradizione cristiana condividono questo compito di vincere la solitudine e di contenere le divisioni per creare solidarietà soprattutto nei momenti più incerti di passaggio, quando non si sa ancora come andrà a finire. Auguri di Buona Pasqua! Don Giuseppe Pellegrino Consigliere Ecclesiastico provinciale


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FONDO

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Federico Vacca nuovo vicepresidente della Coldiretti Cuneo

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i è tenuta nella mattina di giovedì 11 marzo la riunione del Consiglio Provinciale della Coldiretti Cuneo, durante il quale si è proceduto all’elezione del nuovo vice-presidente provinciale, che andrà ad affiancare l’attuale vice-presidente Piero Perucca. È stato votato Federico Vacca, giovane imprenditore vitivinicolo di Neive, già presidente di zona della Coldiretti Alba e fino al 2009 delegato provinciale del movimento giovanile Coldiretti Giovani Impresa. Trentatreenne, laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie, a partire dallo scorso anno è subentrato con il fratello alla guida dell’azienda agricola a conduzione famigliare. Sposato e padre di famiglia, si è distinto da subito per l’impegno sindacale in Coldiretti e

le capacità imprenditoriali. “La nomina di Federico Vacca, che coprirà l’incarico precedentemente sostenuto da Pietro Felice Isnardi di Castagnito, – ha commentato Marcello Gatto,

presidente Coldiretti Cuneo – è stata proposta al Consiglio dalla Giunta Coldiretti, sia per le sue qualità imprenditoriali, sindacali ed umane, sia per sottolineare l’importante ruolo rivestito

Il Made in Italy per rilanciare l’economia

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ono oltre l’80% gli italiani che danno piena fiducia al Made in Italy, considerandolo tra l’altro un valido mezzo per rilanciare l’economia nazionale. Dati interessanti, forniti da un’indagine promossa da Coldiretti/Swg, dai quali emerge come i prodotti Made in Italy siano considerati dagli italiani migliori di quelli stranieri in quasi tutti i settori a partire dagli alimentari, dal vestiario, dall’arredamento, dai prodotti di bellezza e dagli utensili per la casa. I prodotti alimentari nazionali sono quelli però che riscuotono la maggiore fiducia degli italiani e vincono il confronto con tutti i principali paesi sia nella qualità che nel rapporto prezzo/qualità, a differenza di quanto accade per le altre categorie del Made in Italy, con la moda che pareggia con i francesi ed i prodotti tecnologici che perdono il confronto con i giapponesi. L’attenzione all’origine del prodotto è evidenziata dal fatto che la maggioranza degli italiani ritiene che dovrebbe essere sempre indicato il luogo di allevamento o coltivazione dei prodotti contenuti negli alimenti. L’etichetta d’origine continua dunque ad essere richiesta a gran voce non solo dai produttori ma anche dai consumatori. Il pressing della Coldiretti ha portato all’obbligo di indicare varietà, qualità e provenienza nell’ortofrutta fresca, all’arrivo dal primo gennaio 2004 del codice di identificazione per le uova, all’obbligo di indicare in etichetta, a partire dal primo agosto 2004, il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto, all’obbligo scattato il 7 giugno 2005 di indicare la zona di mungitura o la stalla di provenienza per il latte fresco, all’etichetta del pollo Made in Italy per effetto dell’influenza aviaria dal 17 ottobre 2005 e all’etichettatura di origine per la passata di pomodoro a partire dal 1 gennaio 2008. Dal primo di luglio è arrivato anche l’obbligo di indicare l’origine delle olive impiegate nell’extravergine, ma molto resta ancora da fare. Per oltre il 50% della spesa, infatti, l’etichetta resta anonima: tra i prodotti ancora anonimi la carne di maiale, coniglio e agnello, la pasta, le conserve vegetali, ma anche il latte a lunga conservazione e i formaggi non a denominazione di origine. m

dall’albese nell’imprenditoria agricola provinciale”. La riunione del Consiglio Provinciale è stato un appuntamento importante a cui hanno partecipato i membri del consiglio ed i dirigenti dell’Organizzazione. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati temi di attualità quali la problematica degli Ogm, affrontata dalla Coldiretti quale questione economica prima che morale ed etica. Si è inoltre discusso del settore lattiero caseario, dibattendo sugli ormai trentennali sistemi di commercializzazione del latte e prendendo atto del successo riscosso dal progetto alternativo della torre di sprayatura di Moretta, nato grazie ad una proficua collaborazione tra Coldiretti, Inalpi e Ferrero. Il consiglio ha inoltre affrontato il tema della crisi economica e delle sue ripercussioni sul settore agricolo evidenziando il ruolo trainante che, il progetto di filiera interamente italiana e la collaborazione con i consorzi Agrari potranno avere nel superamento di tale delicato momento. m


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Coldiretti ribadisce l’importanza di un’etichettatura trasparente

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on sono previsti requisiti specifici di etichettatura per gli alimenti, come latte, formaggi e carne, prodotti da animali clonati e dalla loro progenie che dovessero essere autorizzati. È questo l’allarme lanciato dalla Coldiretti sui contenuti dell’accordo raggiunto dal Consiglio dei Ministri dell’ambiente dell’Ue sulla possibilità di mettere in commercio sul mercato europeo alimenti provenienti da animali clonati, o provenienti dalla prima generazione dello loro discendenza, che ora passa in seconda lettura all’esame del Parlamento europeo. “L’accordo – spiega Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte – prevede

che i prodotti derivati da animali clonati dalla prima generazione della loro discendenza (come carni e latte) debbano essere sottoposti ad una autorizzazione preventiva in caso di vendita sul mercato comunitario, a maggioranza qualificata, da parte del Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali o del Consiglio, con la stessa procedura seguita per gli organismi geneticamente modificati e previo parere favorevole dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare. A differenza di quanto avvenuto, il Parlamento non voleva che la nuova legislazione sui nuovi alimenti si occupasse di animali clonati e della loro progenie ma

il Consiglio invece, per evitare un vuoto normativo, ha previsto che la nuova legislazione disciplinasse anche gli animali clonati e la loro progenie”. La maggioranza assoluta dei cittadini europei ed italiani – secondo l’ultima indagine di Eurobarometro – bocciano la possibilità che latte, formaggi e carne provenienti da animali clonati arrivino sulle tavole per motivi ambientali, etici, sanitari ed economici, avendo peraltro ben chiaro il significato della nuova tecnica. “La commercializzazione di carne, latte e formaggi proveniente da animali clonati è – conclude il direttore Rivarossa – un rischio inaccettabile che oltre ad un problema di scelta consapevole

Frutticoltura: la ricerca cuneese fa scuola

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’assessore provinciale all’Agricoltura di Verona, accompagnato da alcuni sindaci e dai vertici dell’agricoltura veronese, è stato a Cuneo, giovedì 11 marzo, per studiare da vicino il caso Creso, il Centro di ricerca per la frutticoltura di Manta di cui la Provincia è socio fondatore. Verona è tra le prime provincie agricole italiane, sede della Fiera agricola nazionale e del Vinitaly. La sua frutticoltura (pesche, kiwi e mele) è tra le prime per superficie e volume di affari. Da sempre all’avanguardia per l’innovazione, possiede un Istituto sperimentale di frutticoltura che è uno dei punti di riferimento per la ricerca italiana. Anche la Provincia di Cuneo, che nel

2001 ha partecipato alla costituzione del Creso, ha una realtà frutticola simile da cui è nata l’idea, per i colleghi veronesi, di frequentare i convegni e gli incontri divulgativi presso il Creso di Manta e di proseguire la collaborazione tecnicoscientifica con Cuneo. Gli amministratori veronesi intenderebbero anche rinnovare il loro istituto sulla

base della formula cuneese. Il Creso lavora infatti in risposta alla “domanda di ricerca” espressa dalla filiera per fornire soluzioni tempestive. La sua missione è di portare la ricerca sul territorio, direttamente nel tessuto delle aziende agricole: frutti più gustosi, più sani, legati alla tradizione ma nello stesso tempo di qualità superiore per distinguersi dalla massa dei concorrenti. m

da parte dei consumatori e di rispetto della biodiversità pone evidenti perplessità di natura etica che occorre affrontare con decisione“. m

Dal 1° luglio un nuovo logo per il biologico europeo

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l nuovo logo dell’Unione europea per i prodotti biologici sarà in uso dal settimo giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE, mentre la proposta di regolamento che lo definisce ha ricevuto il parere favorevole delle delegazioni dei Paesi membri dell’UE, ed è stata accolta favorevolmente dalla maggioranza qualificata del Comitato permanente di legislazione per l’agricoltura biologica a Bruxelles. A partire dal 1° luglio 2010, quindi, il logo biologico dell’UE sarà obbligatorio per tutti gli alimenti biologici preconfezionati prodotti in uno Stato membro e che rispondono ai requisiti essenziali, mentre sarà opzionale per i prodotti importati. Accanto al logo UE sarà consentito riprodurre altri loghi privati, locali o nazionali. Nelle settimane a venire il regolamento sull’agricoltura biologica sarà modificato per inserire il nuovo logo in uno degli allegati. Per cui è importante che le aziende intenzionate a etichettare i propri prodotti biologici contattino preventivamente i tecnici di zona per avere le corrette indicazioni da apporre sull’etichetta stessa. m


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AT T U A L I T À

Al via l’identificazione elettronica obbligatoria per ovini e caprini

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l via dal 2010 l’identificazione elettronica obbligatoria per ovini e caprini nati a partire dal 31 dicembre 2009. Da questa data, tutti i nuovi nati – entro sei mesi dalla nascita e comunque prima che gli animali lascino l’azienda in cui sono nati – dovranno essere identificati attraverso due strumenti di tracciabilità: un identificativo elettronico nella forma di bolo ruminale (una piccola capsula di ceramica contenente un microchip) o marchio auricolare elettronico, e un identificativo “convenzionale” nella forma di marchio auricolare o tatuaggio (quest’ultimo non idoneo per gli animali oggetto di scambi all’interno dell’Ue). Nel caso di animali destinati ad essere macellati prima del raggiungimento dei dodici mesi di età e non destinati né a scambi intracomunitari né all’esportazione verso Paesi terzi sarà possibile utilizzare la cosiddetta identificazione semplificata, attraverso l’applicazione di un unico marchio auricolare apposto all’orecchio sinistro riportante il codice di identificazione dell’azienda di nascita. Per l’intero 2010, comunque, gli animali identificati

con sistemi elettronici e quelli ancora identificati con metodi convenzionali potranno essere trasportati e trattati insieme. Si attende a breve l’emanazione da parte del Ministero della Salute di provvedimenti che regolamenteranno la materia. m

Fondo pesca: nuove misure a sostegno del settore

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a Regione Piemonte stanzia nuove risorse per il settore della pesca e dell’acquacoltura e apre un nuovo bando per lo sviluppo di mercati e campagne destinate ai consumatori. Le misure rientrano nel Fondo europeo per la pesca (FEP), uno strumento di programmazione e di intervento specifico per il comparto, istituito dal Regolamento (CE) n. 1198/2006 per il periodo 2007-2013. Le principali misure del Fondo erano già state attivate nel 2009: ora una deliberazione della Giunta Regionale stanzia 132.884 euro per sostenere i progetti in graduatoria sul bando emanato l’anno scorso e che non era stato possibile finanziare per l’Asse 2, relativo a investimenti per la produzione in acquacoltura e investimenti per la trasformazione e commercializzazione. Si apre inoltre un nuovo bando 2010 per l’Asse 3, dedicato allo sviluppo di nuovi mercati e a campagne rivolte ai consumatori, con uno stanziamento di 62.710 euro, che fa seguito ad analogo bando già aperto nel 2009. La misura è destinata a organizzazioni che operano per conto dei produttori, organismi pubblici e organizzazioni professionali riconosciute, per la realizzazione di campagne di promozione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura; attuazione di una politica di qualità; promozione dei prodotti con impatto ambientale ridotto; certificazione della qualità, campagne finalizzate a migliorare l’immagine dei prodotti e del settore, realizzazione di indagini di mercato. Le domande di contributo dovranno essere compilate utilizzando l’ apposita modulistica e dovranno essere presentate entro il termine del 20 maggio 2010. m


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Novità importanti nella prossima campagna lattiero casearia

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aradossalmente in una fase in cui la crisi accomuna tutti i settori comportando una drastica stagnazione della produzione e dei mercati, il settore agricolo si muove in controtendenza offrendo in questo primo scorcio di 2010 importanti novità. In questo contesto la progettualità di maggiore rilievo è certamente rappresentata dal “Progetto Ferrero”. “Forse non tutti gli addetti ai lavori si sono resi perfettamente conto dell’impatto che l’intera iniziativa ha avuto sul settore lattiero caseario, in termini positivi s’intende, con effetti che non si limitano solo al nostro territorio provinciale o regionale, ma addirittura nazionale. – commenta Marcello Gatto, presidente Coldiretti Cuneo - stiamo parlando di un impianto che a regime assorbirà una produzione alla stalla di 5 mila quintali al giorno, pari al 20 per cento della produzione piemontese, liberando così una considerevole fetta di mercato, con un conseguente aumento della domanda.” “Alcuni segnali sono già emersi in questi mesi – precisa Tonino Gai, membro di giunta Coldiretti

Cuneo con delega al settore lattiero caseario – avvicinandosi la conclusione dell’attuale campagna lattiero casearia, che è stata caratterizzata da un bilancio complessivo in negativo per le imprese, ma l’”effetto polverizzatore” sta portando i primi benefici all’intero comparto. Una nutrita schiera di produttori, credendo fortemente al progetto nato dalla collaborazione di Coldiretti e gruppo Ferrero, ha infatti aderito alla Compral-latte, cooperativa di conferimento in seno all’APA

di Cuneo, la quale a sua volta fornirà la torre di essiccazione presso lo stabilimento INALPI di Moretta.” “La grande novità introdotta da questa sinergia creata sul territorio – sottolinea Roberto Chialva, presidente Compral latte – è proprio il sistema di calcolo del prezzo del latte.” I produttori verranno remunerati secondo il prezzo concordato tra Ferrero e Coldiretti, calcolato attraverso un meccanismo che da un lato terrà conto delle oscillazioni del mercato grazie

all’aggiornamento mensile di un paniere di prodotti, e dall’altra riconoscerà anche la qualità del latte del singolo produttore, retribuendolo a seconda del tenore di grasso e di proteine delle partite conferite.” L’arrivo sulla scena di due nuove realtà, quali la torre di sprayatura prima e successivamente Compral-latte, ha originato un’alternativa importante. L’improvviso aumento della domanda di latte ha condizionato fortemente tutto il mercato, stimolando la ripresa delle singole trattative tra i produttori e la parte industriale, per ridiscutere il prezzo del latte. “È stato fatto un primo importante passo ma il percorso, come all’inizio di tutte le nuove esperienze, sarà certamente complesso non nascondiamocelo, ma con la buona volontà di tutti coloro che hanno deciso di mettersi personalmente in gioco, ogni difficoltà potrà essere risolta. – evidenzia infine Tonino Gai – Non dimentichiamo che se nessuno o pochi produttori avessero aderito, oggi saremmo qui a recriminare per esserci fatti sfuggire un’occasione unica ed irripetibile per le nostre aziende.” m


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attualità

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Coldiretti Cuneo a sostegno del Congo

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olidarietà come sostegno economico, ma anche e soprattutto come trasmissione di saperi e conoscenze. In quest’ottica prosegue il progetto a favore dell’imprenditoria agricola in Congo, promosso dalla Coldiretti cuneese in collaborazione con le Suore di San Giuseppe di Cuneo. L’iniziativa, presentata ufficialmente nel dicembre 2009, rappresenta una risposta concreta alla richiesta di aiuto giunta tramite i racconti di numerosi stagionali stranieri impiegati nelle nostre campagne, provenienti dallo Stato centrafricano dilaniato da decenni di dittature, guerre civili, carestie. Grazie al sostegno delle Religiose, presenti a partire dal 1951 nella Repubblica Democratica del

Congo con propri centri di recupero, si è pensato di istituire una scuola professionale nella comunità di Mawete a Selembao. Già nel settembre di due anni fa, una delegazione della Fondazione Campagna Amica di Cuneo composta da un team di esperti si

è recata a Kinshasa per valutare la situazione. L’obiettivo: insegnare ai giovani le pratiche necessarie alla coltivazione di orti ed all’allevamento, garantendo in un primo tempo la sussistenza per giungere quindi alla

commercializzazione dei prodotti agricoli. Si tratta di un esperimento volto a estirpare le radici stesse della miseria e della fame, fornendo in loco gli strumenti necessari al raggiungimento di traguardi professionali ed imprenditoriali alla popolazione congolese. Una volta entrata a regime, nell’arco di un quinquennio la struttura dovrebbe diventare completamente autonoma, svincolata da sovvenzioni esterne. Il primo passaggio di questa operazione prevede la creazione di un pozzo, condizione indispensabile per la nascita della scuola e della didattica in fattoria. A tal scopo, vi invitiamo a versare un contributo, nelle cassettine rosse di solidarietà al Congo, presenti in ciascun Ufficio di zona della Coldiretti. Con un semplice gesto gli imprenditori agricoli cuneesi potranno contribuire a creare un futuro ai giovani e alle giovani congolesi, impegnati nell’agricoltura. Pochi euro, quindi, per un grande risultato! m


R I T R AT T I D I I E R I E D I O G G I

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n un magnifico angolo della Valle Maira, baciato dal sole in tutte le stagioni, c’è la Biblioteca più alta d’Europa, a 1.580 metri di quota. Lui; Padre Sergio De Piccoli, è un monaco benedettino con tre lauree. Non fa la spesa ma ha sempre mangiato finora, grazie alla Provvidenza. La vecchia canonica dove vive è scaldata solo in cucina, il monaco dorme nella stanza gelida a volte come il ghiaccio. Piuttosto il monaco resta anche senza mangiare, se un povero gli bussa alla porta. Padre Sergio De Piccoli è nato il 7 gennaio 1931, vicino a Pavia. LE CELLE DELLA CERTOSA I suoi genitori cosa facevano? «Mia mamma faceva la casalinga e da giovane la mondina, nelle risaie. Mio padre era tipografo e rilegatore, e di qui è nato il mio grande amore per i libri». Eravate tanti figli? «Io ero il quinto, la povertà l’abbiamo conosciuta, mancava anche il pane». Quando è nata in lei l’idea della vocazione? «Da ragazzo sono andato a vedere la Certosa di Pavia, e sono stato colpito dalla povertà assoluta delle celle dei monaci. Fra me ho pensato: “Che solitudine, che bella questa vita solitaria e a contatto con la natura”». Poi cosa è successo? «Ho fatto il militare ad Aviano fra i carristi e in quel periodo ho capito certe bestialità della vita: i soldati pensano solo al sesso e alla tavola. Finito il militare, sono tornato a dare una mano a mio padre». E poi? «Nell’autunno del 1955, ho deciso. Nessuno dei miei genitori andava in chiesa, io un giorno sono andato a bussare alla porta dei Certosini di Lucca e dopo ho scritto ai miei. Poi i Certosini mi hanno consigliato di andare dai Benedettini a Roma e addirittura mi hanno pagato il biglietto del treno. E sono restato all’Abbazia di San Paolo per tanti anni». Lei a Roma, dove è stato fino al 1972, aveva incarichi importanti?

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Storie di vita a cura di Barba Bertu (info@barbabertu.com)

che c’è». Quanti libri ci sono nella sua Biblioteca? «Sono più di 54 mila e 900, io amo i libri e il collezionismo. Nella mia Biblioteca ci sono tutti i tipi di volumi. La Biblioteca è aperta agli studiosi. Tutti i libri sono archiviati nel computer, oggi però mancano gli spazi e gli ultimi arrivi sono ammucchiati, nella vecchia casa canonica». Che fine farà la Biblioteca? «Ho già fatto una donazione al Comune di Marmora, che si è impegnato a costruire un edificio per ospitare tutti i volumi».

«Sono stato maestro dei novizi e sacrestano della Basilica patriarcale: Di novizi ce ne erano pochi e parecchi fra di loro non erano seriamente motivati, per me non è stata una grande esperienza. Dopo il Concilio Vaticano, io non stavo bene a Roma. Il Concilio esortava a “ritornare alle fonti” e con due miei fratelli (padre Luca e padre Ireneo) siamo partiti per Giaveno, dove siamo stati per sei anni, fino al 1978». Come mai è arrivato a Marmora? «Uno dei miei fratelli monaci era di Pinerolo e mi ha indicato questi luoghi. Sono andato dal parroco di Dronero e gli ho spiegato che cercavo un posto isolato. Appena sono arrivato a Marmora, il 18

aprile 1978, mi sono innamorato di queste montagne». L’ACCOGLIENZA La filosofia sua quale è? «È quella dell’accoglienza, e ho sempre accolto anche persone in difficoltà». Come passa le sue giornate? «All’insegna dell’“ora et labora”. Mi alzo tardi, alle 6 del mattino, per via dei problemi alle gambe. Prego e lavoro in Biblioteca. Tutti i giorni celebro la Messa, il più delle volte non c’è nessuno e questo mi pesa un poco. Con i montanari ho rapporti buoni, vanno poco in chiesa ma mi vogliono davvero bene». Il Dio in cui lei crede come è? «È il Dio misterioso, che nessuno ha mai visto. Ma io sono sicuro

«LA VITA È BELLA» Nell’arco della sua vita non ha mai sentito l’esigenza di farsi una famiglia? «Raramente. Non mi manca una famiglia mia». Le donne le piacciono? Padre Sergio ride: «Certo che le noto. A volte ci sono state delle tentazioni, la rinuncia non è stata sempre facile, ma io ce l’ho fatta». Alla sua veneranda età, l’idea della morte la sfiora? «Certo! Ma non ho paura, perché la morte è andare con Dio. Si può morire a qualunque età e bisogna sempre essere pronti». Cosa pensa della Chiesa Cattolica? «Non è fatta solo di santi, ci sono uomini e donne che peccano. È santa e peccatrice. Io non sarei sfavorevole a permettere ai preti di sposarsi, perché il celibato è una istituzione dei monaci, non dei preti». La vita è bella? «È bellissima, perché si vive! Io sono un monaco felice e fortunato, ho tutto quello che desideravo, sono riuscito a realizzare i miei sogni». i


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O sservatorio P re z z i

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GASOLIO AGRICOLO

N.B. - Tali prezzi comprendono l’accisa di 0,093 euro/litro.

CEREALI FRUMENTO

ORZO

MAIS

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Frum. Biscottiero Panificabile 76/78 um. 14% Nazionale p.s. 76/78

SOIA-semi

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Fonte dei dati: CCIAA, Sole 24 Ore Elaborazione Coldiretti Cuneo. Legenda:

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ˆ variazione al rialzo; ˇ variazione al ribasso; ‹ variazione stabile.


AT T U A L I T À

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Condifesa: convocate a fine marzo le assemblee parziali

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i terranno alla fine di marzo le assemblee parziali a cui Condifesa invita a partecipare i propri soci, sulla base del comune di residenza. Nel corso dei diversi appuntamenti si discuteranno le nomine dei delegati che parteciperanno all’Assemblea Generale Ordinaria. Le assemblee parziarie avranno luogo in prima convocazione alle ore 19.30 ed in seconda convocazione alle ore 20.30 presso i comuni di: • Dogliani, presso la biblioteca civica in via Einaudi – lunedì 22. • Alba, presso la sala Bebbe Fenoglio, via Maestra n. 19 – martedì 23. • Lagnasco, presso il Salone Asprofrut, via Praetta n. 2 – mercoledì 24.

• Cuneo, presso salone Coldiretti piazza Foro Boario – giovedì 25. • Santo Stefano Belbo, presso sala riunione del Comune, p.zza Umberto I – venerdì 26. Sabato 27 marzo è inoltre indetta l’Assemblea Generale Ordinaria presso la sede Condifesa di via Caraglio n.16 a Cuneo.

L’appuntamento, in prima convocazione alle ore 7.00 ed in seconda convocazione alle ore 9.30, dopo le comunicazioni

del presidente, vedrà l’elezione degli organi sociali, i compensi dei suddetti relativi al mandato, l’approvazione del bilancio consuntivo 2009 e l’approvazione di quello preventivo 2010. Saranno inoltre discusse le procedure per l’assicurazione e la determinazione Contributi Consortili anno 2010. m

RUBRICA DELLA FAMIGLIA

Incontro con lo psicologo Ezio Aceti

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rganizzata da “Insieme per Educare” in collaborazione con il Forum delle Associazioni familiari giovedì 15 aprile, ore 21,00, nella Sala Falco della Provincia a Cuneo, in Corso Dante, si svolgerà una tavola rotonda sull’importante tema dell’educazione. All’incontro, dal titolo “Alleanze educative nella terra di mezzo”, sarà nuovamente protagonista l’ormai conosciuto psicologo Ezio Aceti, esperto sulle problematiche educative, in particolare degli adolescenti. Presente pure Gianni Nicolì, pedagogista e vice presidente AGE. Scopo dell’incontro è quello di stimolare i genitori ad associarsi tra di loro ed entrare in sinergia con la scuola per una educazione più efficace. L’invito è soprattutto rivolto ai genitori e agli educatori. m


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Il Corsivo del Coltivatore OGM: obiettivamente giudicati matti

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tutto una sigla, ben che vada, accompagnata da un nome, naturalmente in inglese. Chi non conosce la lingua d’Oltremanica si trova spiazzato, boffonchia, abbozza e... si sente cretino. Questo succede in tutti i campi, agricoltura compresa. Adesso al centro del bailamme ci sono gli Ogm, anch’essi ridotti a un acronimo che significa “organismi geneticamente modificati” e non “organismi gestiti malamente” come ironizza qualcuno. Ricorrendo alle alchimie della ricerca applicata, si sono ottenuti prodotti cui è stata cambiata l’anima, per renderli più resistenti, quantitativamente più generosi, più belli alla vista. Poco importa che si sia andati contro natura, intervenendo pesantemente per piegarla alla volontà dell’uomo che, purtroppo, anche se non apertamente dichiarata, è sempre quella di aumentare i profitti. Patate e mais (per fermarci ai prodotti cui la UE ha espresso un preoccupante, iniziale assenso) sono stati trattati come una medicina. Si è trafficato in laboratorio, si è modificato il Dna (un’altra sigla!), si è ottenuto il nuovo e lo si è sperimentato. Poi si sono trovati i fautori del cambiamento di rotta, i tanti abbacinati da tutto ciò che è diverso. Ci si è dichiarati dalla parte degli agricoltori, dei molti che soffrono la fame, della vittoria dell’uomo sulla natura, delle prodezze del laboratorio. Le conseguenze? Sottovalutate o smentite a priori, come se i guai si manifestassero sempre nel giro di pochi anni e l’ inquinamento

genetico prodotto dagli Ogm fosse sicuramente gestibile e, soprattutto, reversibile. Come le medicine, se ho capito bene, i prodotti modificati saranno vincolati a brevetto e verranno gestiti da chi ha investito per ottenerli. Di conseguenza, esattamente come per i farmaci, avranno un prezzo che va be oltre il loro reale valore e, per anni, saranno accessibili solo a condizione di versare il tributo alle ditte che li hanno ottenuti. Per gli agricoltori, una bella bastonata, appena sminuita dal fatto di vedersi ridurre i costi per la lotte alle malattie (ma fino a quando?) e dalla maggiore produzione, obiettivo non determinante, visto che già oggi si fatica ad esitare quanto si produce. Mi ribolle il sangue nel pensare al triste destino delle nostre patate di montagna, dei mais legati alla tradizione contadina, della impossibilità di contrastare un’avanzata che, strisciando, avverrà comunque, anche nei terreni di chi non vuole saperne. Lo scenario futuro vede il laboratorio al posto del coltivatore, l’omogeneità asettica del prodotto invece della straordinaria diversificazione dello stesso, la scienza vittoriosa sull’esperienza e la capacità di interpretare la natura, la polenta trasformata in pozione magica e la purea come ennesimo esempio dell’arrogante supponenza umana. m Bastian Contrari

La Valle Grana protagonista su Melaverde

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ercoledì 17 e giovedì 18 marzo Melaverde, trasmissione domenicale di Mediaset condotta dal famoso giornalista enogastronomico Edoardo Raspelli, è stata nuovamente ospite del cuneese per celebrare le sue eccellenze. Protagonisti di questa nuova puntata, realizzata grazie alla collaborazione ormai consolidata con la Coldiretti Cuneo, sono stati il formaggio “Castelmagno” e la pregiatissima carne del coniglio piemontese. La troupe della nota trasmissione ha avuto la possibilità di registrare le immagini relative al famosissimo formaggio stagionato grazie alla collaborazione del Consorzio per la tutela e valorizzazione del Castelmagno.

La parte della puntata dedicata alla carne cunicola è stata invece effettuata in accordo con il Conalpi, il Consorzio per la valorizzazione del coniglio piemontese e con la società Sabi di Caraglio, presso la quale Edoardo Raspelli e il suo gruppo di lavoro hanno affrontato il tema della lavorazione e trasformazione delle carni. Ospite dell’Hotel del Viale di Valgrana, la troupe di Melaverde ha concluso la registrazione della puntata con le imperdibili ricette suggerite dal noto giornalista e realizzate in collaborazione con lo chef Poldo del ristorante Il Portichetto di Caraglio. Al momento non sono ancora note le date di messa in onda della puntata dedicata a queste eccellenze cuneesi. m


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VITIVINICOLO

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Presentati i risultati dei primi monitoraggi dei vigneti

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ono stati presentati a fine febbraio da Federico Lessio e da Paola Gotta i dati del monitoraggio 2009 sullo Scaphoideus titanus. Un incontro, molto partecipato a cui erano presenti tra gli altri i sindaci dei 23 Comuni del Comitato oltre che i responsabili ed i tecnici coinvolti nel progetto tra cui anche quelli di Coldiretti. Nel corso dell’appuntamento Alberto Alma del Di.Va.Pra di Torino, in collaborazione con il dott. Lessio, ha presentato un esame sulle catture dello Scaphoideus titanus (principale vettore della Flavescenza dorata) e sul monitoraggio dei voli della Tignola e Tignoletta, lepidottero che agisce sulla buccia dell’acino provocandone

il marciume. Dai dati ottenuti è risultato evidente come alcune situazioni “variabili”, quali la presenza di gerbidi a confine, boschi, vigneti incolti e trattamenti poco efficaci, possano influire sulla

diffusione dello Scaphoideus titanus. Come già segnalato più volte da Coldiretti gli incolti rappresentano un punto ancora molto critico, pertanto verranno continuati i sopralluoghi per verificarne la presenza ed eventualmente emettere le ordinanze di ripulitura oppure di estirpo. In accordo con i sindaci e tutti i presenti le fasi di monitoraggio proseguiranno nel 2010, al fine di poter meglio individuare il periodo dei trattamenti e migliorarne l’efficacia. Inoltre, dove possibile, si potranno utilizzare prodotti con un minore impatto ambientale, verificandone comunque l’efficacia e l’uso corretto. Nel 2010 il progetto sarà esteso anche al controllo della Tignola

e Tignoletta in due zone di circa 20 ettari ciascuna. Il metodo applicato consisterà nel disorientamento sessuale, quindi una tecnica strettamente biologica. “Con queste azioni incisive e mirate – commenta Massimo Meineri, segretario zona Coldiretti Mondovì – si può difendere la nostra pregiata viticoltura, in particolare contro la flavescenza dorata, e tuttavia nel rispetto sia del lavoro e della salute dei viticoltori sia dell’ecosistema, riducendo al minimo l’impiego di antiparassitari. Coldiretti proseguirà, con il lavoro fondamentale dei propri tecnici, la lotta ormai pluriennale alla malattia proseguendo la collaborazione al progetto”. m


vitivinicolo

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Enoteca Fattoria Amica: agire in squadra per rafforzare l’individualità

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oldiretti Cuneo presenterà “Enoteca Fattoria Amica” o “Friendly Farm Winery”, mercoledì 31 marzo alle ore 17.00 presso il castello di Grinzane Cavour. Questa “Enoteca” non è un luogo fisico, ma il ramo vitivinicolo del consorzio “Fattoria Amica”, al quale già aderiscono molte aziende vitivinicole. L’uva è direttamente prodotta e poi trasformata nelle proprie cantine di Alba, Dogliani, Langhe, Roero, Monregalese e Saluzzese. La conduzione dei vigneti avviene in armonia con la natura e l’ambiente. Origine e qualità del vino sono garantite direttamente dai produttori che “ci mettono la faccia.” Le piccole e medie imprese vitivinicole manterranno la loro tradizionale individualità produttiva mettendosi insieme: sembrerebbe un paradosso, ma in realtà non lo è. Cambiano stili e luoghi di consumo, come mutano i rapporti tra i vari canali distributivi, dove la GDO in pochi anni ha assunto la posizione di leader rispetto i punti di vendita più storici.

Cresce la concorrenza dei paesi produttori e la difficile congiuntura economica erode il potere d’acquisto delle famiglie. Nonostante ciò il modello produttivo delle aziende vitivinicole del nostro territorio ha confermato la sua validità in termini di qualità e giusto prezzo offerti e non si vede, dunque la ragione di cambiare. Tuttavia in un’epoca dove ogni giorno per reggere la concorrenza, dal privato al pubblico, si vedono accorpamenti, fusioni, anche la piccola e la media impresa diventano veramente troppo piccole se devono affrontare azioni promozionali o hanno

necessità di avviare accordi commerciali con quelle entità distributive che richiedono elevate quantità, specifiche certificazioni o determinate confezioni “Enoteca Fattoria Amica – spiega Fabrizio Rapallino, responsabile del settore vitivinicolo Coldiretti Cuneo – punta alla concretizzazione del progetto di Coldiretti Una filiera agricola tutta italiana con specifico riferimento al settore viticolo e vinicolo e offre alle imprese la possibilità di accrescere, collaborando tra loro, la singola competitività e quella del gruppo stesso. Il programma già avviato guarda al mercato

nazionale e, con particolare interesse ed impegno all’internazionalizzazione – come sta a dimostrare il nome affiancato “Friendly Farm Winery” – alla ricerca di nuovi consumatori. Enoteca si prefigge, inoltre, di concentrare l’offerta per attivare nuovi canali di vendita ed orientare le risorse per la promozione. Intende trasmettere al consumatore i valori del vino piemontese, comunicare il principio del consumo quotidiano consapevole e vuole offrire agli imprenditori vitivinicoli servizi innovativi e consulenza tecnica specializzata”. m


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G I OVA N I I M P R E S A

Attività di formazione per i giovani

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a formazione è sicuramente una fattore fondamentale per lo sviluppo dell’impresa, soprattutto in una situazione di difficoltà economica come quella che stiamo attraversando, perché permette di avere una visione imprenditoriale più ampia e affrontare le nuove sfide che è necessario affrontare per restare sul mercato. Questa è una delle conclusioni che sono emerse dalle esperienze dei circa 400 giovani dai 18 ai 40 anni che hanno partecipato ai corsi di Accompagnamento Personalizzato per i Giovani Insediati realizzati su tutta la provincia di Cuneo dall’INIPA, ente di formazione emanazione di Coldiretti. I partecipanti ai corsi hanno

avuto la possibilità di accedere ad una formazione a tutto tondo sui vari argomenti che riguardano l’impresa agricola, come aspetti economico-fiscali e di gestione aziendale, lezioni di tecniche colturali, previdenza e sicurezza sul lavoro.

Su questo ultimo tema si innesta “Coltiva la salute”, un’iniziativa realizzata a carattere nazionale che vedrà coinvolti circa 90 giovani sul territorio provinciale. Il progetto prevede la realizzazione di un percorso di formazione e informazione sul

tema della sicurezza in azienda, sulla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, in cui saranno coinvolti anche i dirigenti di Coldiretti e i referenti degli organismi preposti ai controlli e alle verifiche in materia di sicurezza come ASL, INAL e Vigili del Fuoco. “L’argomento è di grande interesse ed attualità” commenta Dario Perucca, Delegato Provinciale Giovani Impresa Cuneo “come dimostrato dall’attenzione posta dai vertici di Coldiretti. La sicurezza è un valore a cui non possiamo rinunciare, perché purtroppo molto spesso basta una semplice disattenzione per causare incidenti che possono avere gravi conseguenze per la nostra salute e che spesso si traducono in enormi difficoltà per le nostre imprese. Diventa quindi fondamentale rimarcare l’importanza del rispetto delle norme di sicurezza e dei comportamenti che possono prevenire gli infortuni e le malattie professionali.” m


G I OVA N I I M P R E S A

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La birra Martina riceve la sua prima “onorificenza”

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rimo successo per Martina, la birra realizzata con le pere Martin Sec, nata da un’idea di Giovani Impresa Saluzzo con la collaborazione del Birrificio Pausa Cafè che opera all’interno del Carcere Rodolfo Morandi, che ha sede nella capitale del Marchesato. Attraverso il micro birrificio, la cooperativa che opera all’interno della casa di reclusione, intende incentivare la riabilitazione sociale dei reclusi. Valentino Sacchetto, vicedelegato del Comitato Giovani Impresa, commenta l’iniziativa: “Come giovani imprenditori ci dobbiamo rendere conto che siamo chiamati a dare il nostro contributo nella società, anche nei confronti delle persone che sono in una situazione difficile.

Inoltre, grazie alla collaborazione del Mastro Birraio Andrea Bertola, abbiamo potuto

realizzare una birra che utilizza le pere Martin Sec, varietà autoctona che rischia di essere

dimenticata e che potremmo rivalorizzare.” Nei primi giorni del mese di marzo, è stato inviato un piccolo campione della birra Martina (ancora in affinamento) alla manifestazione “Pianeta Birra”, all’interno della Fiera di Rimini, per sottoporla ad un primo giudizio di esperti assaggiatori. “Martina” si è classificata seconda nella categoria birre alla frutta e la sua etichetta sarà arricchita con il “logo dorato” a testimonianza del riconoscimento ricevuto. La presentazione ufficiale si terrà sabato 5 giugno presso la Sala del Vecchio Comune a Saluzzo, data in cui inizierà “C’è fermento”, rassegna di birre artigianali organizzato dalla Fondazione Amleto Bertoni. m

Ancoraggi per vigneti e frutteti


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DONNE IMPRESA

Donne Impresa e Anmil affrontano il tema degli infortuni sul lavoro

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na giornata speciale quella festeggiata dall’Anmil a Santo Stefano Belbo, il 7 marzo scorso. Per l’ANMIL, la Festa della donna è stata infatti un’occasione particolare per ricondurre l’attenzione sul significato di questa ricorrenza e per avvicinare giovani, opinione pubblica e istituzioni a questioni importanti per il miglioramento e la tutela della condizione delle donne all’indomani di un infortunio sul lavoro. La giornata è iniziata nella sala consiliare del comune di Santo Stefano Belbo, con il saluto del sindaco Giuseppe Artuffo e quello del Vice Sindaco Angelo Torrielli, con delega alle politiche sociali. È seguito l’importante convegno su “Donna-lavoroinfortunio” introdotto dal Presidente provinciale Anmil Domenico Bongiovanni che si è soffermato sulle difficoltà che le donne incontrano tuttora sul posto di lavoro specialmente dopo un infortunio. Tematica delicata affrontata con chiarezza e sensibilità anche da Monica Rullo, rappresentante Donne Impresa della Coldiretti Cuneo, responsabile di un’azienda viticola e di una fattoria didattica

a Monforte d’Alba. Nel corso del suo intervento, la giovane imprenditrice agricola ha evidenziato come l’infortunio non abbia ripercussioni negative soltanto a livello individuale, bensì provochi un danno economico per l’azienda e la collettività. Per tale motivo Coldiretti sta portando avanti il progetto-pilota “Coltiva la salute”, al fine di promuovere la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro.. m

Continua il successo dei Mercati di Campagna Amica sul territorio cuneese Mercati di prossima apertura: • Castagnito: Loc Baraccone, cadenza quindicinale da domenica 11/04 nei mesi di aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre, novembre. Il mattino. • Ceresole d’Alba: Piazza Vittorio Emanuele. Da domenica 11 aprile. Il mattino. • Sommariva Bosco: Piazza Roma. Da metà aprile. Il sabato pomeriggio Mercati attivi: • Roreto di Cherasco: Via Bra 28 dal martedì al sabato. Tutto il giorno • Borgo S. Dalmazzo: Corso Nizza 103 martedì venerdì sabato. Tutto il giorno • Piasco: Via Provinciale Busca venerdì sabato domenica. Tutto il giorno • Ceva: Piazza Vittorio Veneto mercoledì mattina • Cuneo: Corso Francia c/o Palazzo Pegaso sabato mattina • Fossano: Piazza Diaz Sabato mattina • Mondovì: P.zza Ellero martedì e sabato mattina • Mondovì: P.zza Monteregale mercoledì mattina • Roreto di Cherasco: c/o Consorzio agrario Via Langhe 1/a da lunedì a sabato • Costigliole Saluzzo: c/o Albifrutta da lunedì a sabato tutto il giorno. m


F iera di P rimavera

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Réclame

Appuntamento a Mondovì con la Fiera di Primavera

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iunta alla 51a edizione la Fiera di Primavera, che si terrà il 10 e l’11 aprile tra le vie di Mondovì, continua un’antica tradizione che per secoli è stata una grande occasione di ritrovo, di commercio e di scambio. Da questo nasce il significato prevalentemente agricolo di questo appuntamento fieristico che nel tempo si è esteso a ogni genere commerciale e artigianale con una particolare attenzione al turismo e la tempo libero, nonchè ai prodotti del territorio e alla loro sapiente elaborazione. La fiera ha origini lontane:

nacque infatti per festeggiare la fine dell’inverno e l’inizio della primavera e rappresentava il ritorno dalle vallate degli abitanti, che, dopo il lungo inverno tornavano per fare scorte di sementi e attrezzi agricoli e vendere quanto era stato prodotto durante l’inverno. Un appuntamento divenuto tradizione con il passare degli anni. Due giorni per godersi le magnifiche strade di Mondovì girovagando tra bancarelle colorate e godendosi profumi e colori delle prime giornate di Primavera. m

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N oti z ie E paca

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Malattie professionali

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uò capitare a volte di sentire alcuni lavoratori autonomi lamentarsi per delle problematiche fisiche che nel tempo sono peggiorate, soprattutto in relazione ed a causa del lavoro svolto in ambito professionale. Non tutti sanno che questa situazione particolare potrebbe rientrare a buon diritto nel riconoscimento della malattia professionale da parte dell’ INAIL; sono in molti a pensare che questo tipo di indennizzo sia riservato solo ai lavoratori dipendenti, mentre anche i lavoratori autonomi, versando regolarmente la loro quota di contributi infortunistici, hanno titolo ad ottenere, in determinate situazioni, tale risarcimento. Infatti, a differenza dell’infortunio che viene causato da un evento causale improvviso, violento ed inatteso, la malattia professionale viene definita come una patologia che si realizza in funzione di una causa o concausa lenta nel tempo che sia riconducibile ad una o più attività svolte e ripetute su più anni. Il Patronato EPACA della Coldiretti, attraverso una qualificata consulenza medica gratuita, sta sviluppando in questi ultimi tempi un’attenta analisi di queste casistiche in modo da garantire a coloro che ne potrebbero avere diritto un’assistenza immediata con la

possibilità di erogazione da parte dell’INAIL di indennizzi e rendite.

Secondo la vigente normativa, qualora venga riconosciuta la

malattia professionale (tunnel carpale, tendiniti ecc…) e dalla stessa derivi una percentuale di invalidità permanente, verrà erogato un indennizzo una tantum per i danni dal 6 al 15 per cento ed una rendita mensile per i danni cui venga riconosciuta una percentuale superiore al 15. Invitiamo tutti coloro che ritengono di poter rientrare in tale casistica affinché contattino al più presto l’ufficio di zona o recapito Coldiretti più vicino per avviare l’iter amministrativo per il riconoscimento della malattia professionale. m

La Previdenza in pillole Malattie professionali – Il lavoratore che durante l’attività lavorativa viene a contatto con sostanze nocive per la salute e se in conseguenza di tale situazione contrae una malattia professionale è previsto da parte dell’INAIL un indennizzo economico. Coloro che ritengono di avere problemi di salute eventualmente riconducibili a tale circostanza, possono rivolgersi al patronato Epaca per un accertamento rivolto a verificare la sussistenza delle condizioni previste per l’erogazione di una rendita. Pensione di anzianità e lavoro – L’eventualità dell’attività lavorativa da parte di un pensionato di anzianità è stata oggetto di un chiarimento del Ministero del Lavoro. Il predetto Ministero ha precisato che accertata da parte dell’INPS l’avvenuta interruzione del precedente rapporto di lavoro finalizzato al conseguimento della pensione di anzianità, con il rispetto di tutte le formalità previste (dimissioni del lavoratore, comunicazioni e scrittura di legge, liquidazione di tutte le competenze economiche, ecc.), è possibile una rioccupazione del pensionato sia presso un datore di lavoro diverso da quello alle dipendenze del quale si trovava al momento della domanda di pensione, sia qualora detta rioccupazione avvenga con il medesimo datore di lavoro. Maternità al di fuori del rapporto di lavoro – Un decreto del 2001 dispone l’accredito figurativo del periodo di astensione obbligatoria per maternità, nonché il riscatto di quello di astensione facoltativa per maternità verificatasi al di fuori del rapporto di lavoro, a condizioni che l’interessato possa far valere almeno cinque anni di contributi. m


AT T U A L I T À

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Direttiva nitrati: il punto della situazione in un convegno Asprocarne

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i è svolto venerdì 5 marzo a Carmagnola, il convegno organizzato dall’Asprocarne Piemonte sul tema della “La direttiva nitrati: stato dell’arte e sostegno all’adeguamento della zootecnia piemontese”. L’evento, che ha visto la partecipazione di un folto pubblico rappresentato sia da allevatori che da tecnici, è risultato un momento importante per fare il punto della situazione sull’applicazione della Direttiva Nitrati in Piemonte. A tal proposito rilevante importanza hanno rivestito gli interventi dell’Assessore all’Agricoltura del Comune di Carmagnola Dino Cavaglià e

del Presidente della Coldiretti di Cuneo Marcello Gatto che hanno rimarcato quanto la Direttiva Nitrati debba essere affrontata in modo serio dalle

istituzioni per evitare che gli allevamenti debbano essere eccessivamente penalizzati. La prima relazione è stata presentata dal dott. Paolo Cumino e dalla dott.sa Monica Bassanino della Direzione Agricoltura della Regione Piemonte, i quali hanno ricostruito la vicenda legata alla Direttiva Nitrati. Successivamente è intervenuto il prof. Carlo Grignani dell’università di Agraria di Torino che ha relazionato sullo stato di avanzamento della deroga allo spandimento di 170 kg/ha di azoto nelle zone vulnerabili da nitrati presentata alla Comunità Europea. L’ultima relazione è invece stata affidata

all’Ing. Roberto Fiume della AUSTEP s.r.l. di Milano che ha presentato alcune soluzioni tecnologiche in grado di limitare l’impatto della Direttiva negli allevamenti, in particolare alcuni impianti di biogas che con particolari trattamenti potrebbero ridurre la quantità di azoto nelle deiezioni. L’incontro è stato chiuso dall’intervento dei presidenti Asprocarne Mario Panero e Marco Favaro i quali hanno sollecitato la Regione a implementare soluzioni tali da incentivare le aziende agricole ad indirizzo non zootecnico ad utilizzare i reflui provenienti dagli allevamenti piemontesi. m


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Dal 16 al 18 aprile Coldiretti a Fruttinfiore

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orna a Lagnasco dal 16 al 18 aprile Fruttinfiore, la nota manifestazione che per tre giorni vedrà protagonista la migliore produzione frutticola locale. Giunta quest’anno alla sua VIII edizione, la manifestazione propone un ricchissimo calendario con tanti appuntamenti a cui parteciperà attivamente anche Coldiretti Cuneo. Anche nel 2010 gli organizzatori intendono proporre momenti di incontro tra realtà diverse ma vicine per volontà di valorizzazione. In piazza Umberto I° le rappresentanze istituzionali (Assortofrutta, Creso, Onafrut, Coldiretti) ed in particolar modo i consorzi di tutela presenteranno i loro

prodotti: dal porro di Cervere alla mela della Valle Bronda, dalla carota di San Rocco Castagnaretta alla patata di Entracque, dalla fragola della Bisalta alla Mela Rossa di Cuneo. Per l’edizione 2010 verrà inoltre ampliata la partecipazione della regione Liguria e sarà aggiunto un tocco d’internazionalità con la presenza di ospiti provenienti dalla vicina Francia: un’occasione per scoprire aromi, spezie e profumi direttamente dalla Côte d’Azur. Le vie del centro e le piazze saranno poi allestite con graziose bancarelle colorate divenendo una vetrina del territorio dove

saranno presentate al pubblico le eccellenze agricole e artigianali. Lungo il corso della via principale (via Roma) per i tre giorni della manifestazione sarà presente il mercato della vendita diretta curato dall’Associazione delle Terre dei Savoia, in collaborazione con Coldiretti e Confartigianato Cuneo. Strizzano l’occhio alla filosofia di Campagna Amica i prodotti a KM Ø, le aziende agricole che operano nella filiera corta cercando di raggiungere direttamente il consumatore finale con trasparenza, qualità a prezzi sostenibili. Il contatto diretto con le persone che lavorano la terra e con gli artigiani del gusto sarà impreziosito da una piazza con uno scenografico allestimento

ispirato all’architettura e alle tipicità locali. Infine un vero tributo alla razza bovina piemontese: la Cooperativa Agricola Buschese allestirà uno spazio dove poter conoscere e acquistare i vari tagli di carne del Consorzio di Tutela Coalvi, ma anche dove poter degustare i piatti di carne alla brace. Domenica 18 aprile il GIA (Gruppo Italiano Assaggiatori) organizzerà una serie di degustazioni guidate di frutta, salumi, aceti, mieli, acquavite, grappe o infusi secondo un preciso calendario. Infine, come da tradizione, per tutta la durata della manifestazione saranno servite, a cura della Pro Loco di Lagnasco le frittelle di mele. m


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Onaf a Parigi in difesa del gusto

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’Onaf, Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi, ha ufficialmente presentato il suo “Manifesto in difesa della qualità riconoscibile dal gusto” a Parigi presso il Salon du Fromage et des Produits Laitieres. Invitati come giuria al Concours general Agricole che determina le eccellenze casearie francesi per il 2010, Piercarlo Adami, Elio Ragazzoni ed Enrico Surra hanno colto l’occasione per presentare il documento che l’Associazione ha stilato in difesa di una inoppugnabile esigenza del consumatore: la considerazione del gusto come parametro riconosciuto di valutazione qualitativa. Di gusto si parla sempre ma nella realtà i controlli e le garanzie del formaggio si fermano alla prima parte della sua filiera produttiva. Di fatto il consumatore non ha al momento dell’acquisto alcuna certezza che gli salvaguardi una sensazione gustativa di eccellenza, pur essendo garantito in tutti gli altri aspetti produttivi. “Qualità anche in bocca” è il messaggio che l’Onaf lancia con l’intenzione di far sottoscrivere un problema che continua ad essere sottostimato. m

Nuovo distributore di latte a Revello

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rriva anche a Revello, nel pieno del centro del paese in Via Vittorio Emanuele II n. 10, la possibilità di avere latte fresco ogni giorno. È infatti stata installata la prima macchinetta erogatrice di latte fresco, grazie alla quale i consumatori potranno acquistare ogni giorno il latte appena munto. Un’iniziativa nata grazie all’allevatore Remo Beltramo di Barge, che non è nuovo a questo tipo di proposte. Oltre alla qualità ed alla freschezza del prodotto, sostituito ogni giorno, per i consumatori vi sarà anche la possibilità di risparmiare: alla macchinetta automatica, una volta muniti di un contenitore adeguato, il latte sarà erogato ad un prezzo decisamente conveniente: 1 euro al litro. m


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Il Coalvi all’appuntamento annuale con i propri soci

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i è tenuto venerdì 19 marzo 2010 presso la sede del Coalvi, l’assemblea ordinaria dei soci del Consorzio, durante la quale, il Presidente Carlo Gabetti ha presentato la relazione sulla gestione dell’anno 2009. Tra i vari argomenti trattati, particolare risalto è stato dato all’attività svolta per la registrazione dell’Indicazione Geografica Protetta “Vitellone piemontese della coscia”. Attualmente l’istanza è già stata approvata dalle Regioni Piemonte e Liguria, ed è in attesa di valutazione ed approvazione da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Il Presidente Gabetti h inoltre messo in evidenza l’ottimo

incremento dei quintali di carne bovina di Razza Piemontese etichettati nell’anno 2009 rispetto agli anni precedenti, dovuto anche all’aumento dei punti vendita, frutto

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della strategia “Sviluppo nuove adesioni” messa in atto dal Consorzio e mirata all’accrescimento delle “filiere corte” nella rete vendita del Coalvi. Il 2009 ha registrato un notevole aumento in percentuale degli animali iscritti al Libro Genealogico che attualmente tocca l’88,89%: manca ormai solo un piccolo sforzo, l’11,11%, per ottenere la totalità dei capi presenti in banca dati Coalvi che potranno essere etichettati come “Razza” e non più come “Tipo Genetico”, meta che si prevede di raggiungere entro la fine dell’anno corrente. Il Presidente, infine, ha presentato l’attività promozionale,sottolineando il successo del libro “Oro Rosso. Il libro della Piemontese”. Un’opera

di AGR. Ivon Disderi Servizio Fitosanitario Nazionale Passaporto delle piante Cee Servizio Fitosanitario Regionale di: Piemonte codice produttore: 02603970043 cod. iscrizione registro nazionale fornitori CN 0004

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su cui il Consorzio ha impegnato molte risorse nella presentazione e divulgazione, con l’obiettivo di mettere in risalto le straordinarie qualità nutrizionali ed organolettiche della carne bovina di Razza Piemontese. m


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Argentina per gli operatori frutticoli a scoprire la frutta

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u richiesta di molti frutticoltori della Provincia di Cuneo per aumentare il bagaglio formativo di ciascuno di essi e per scoprire nuove realtà, si è organizzato un viaggio formativo in Argentina, con un programma di visite tecniche in frutteti,magazzini di lavorazione, di trasformazione,di packging, centri sperimentali, centri di ricerca e operatori commerciali. Ormai da tre anni un gruppo di frutticoltori della Provincia di Cuneo va a scoprire le realtà frutticole di altri emisferi attraverso viaggi denominati “Agenzia 4A Tour”. Grazie all’impegno degli organizzatori Giampiero Sabena e Alberto Invernizzi, anche questo quarto viaggio ha permesso di scoprire nuove


AT T U A L I T À realtà produttive e riflettere su quelle caratteristiche del settore frutticolo su cui in Italia è ancora necessario lavorare. “La promozione ed il marketing della frutta, – spiega Sabena – la ricerca sperimentale ben organizzata; la gestione dell’acqua per il fabbisogno dell’irrigazione, la poca burocrazie e la grande imprenditorialità presente nelle diverse realtà sempre supportata

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dagli organismi governativi a favore dello sviluppo dell’agricoltura, sono solo alcuni degli aspetti su cui ci siamo maggiormente fermati a riflettere e che dovremmo imparare ed applicare anche nel nostro Paese”. Partiti dall’aeroporto di Caselle, la delegazione di Torino, composta da 41 frutticoltori ha avuto a disposizione 15 giorni per scoprire l’Argentina e la sua imprenditoria agricola. Oltre 800 km percorsi in autobus e a quattro voli interni hanno possibile attraversare l’Argentina e la Patagonia, da Buenos Aires a Nequen a Terra del Fuoco estremo sud. Il programma molto impegnativo ha previsto visite tecniche sia nei frutteti di kiwi, mele, pere e pesche sia presso il Centro sperimentale Creab nella cui sede vengono effettuati gli studi sulle nuove varietà frutticole. Sono stati oggetto di studio anche il confezionamento e la trasformazione grazie alla visita di alcune delle più importanti centrali di packaging. m

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XXV edizione della “Passione Vivente” a Macellai di Pocapaglia

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ornerà con la Santa Pasqua 2010 il toccante appuntamento con la rappresentazione della Passione Vivente di Cristo, organizzata come ogni anno dalla parrocchia in collaborazione con gli abitanti della Frazione Macellai di Pocapaglia. La rappresentazione avrà inizio il 2 aprile, Venerdì Santo, a partire dalle ore 21.00, presso la parrocchia “Beata Vergine del Buon Consiglio” di Macellai. Un appuntamento che coinvolge tutti gli abitanti della zona, di cui moltissimi provenienti dal mondo agricolo: oltre a tutti coloro che saranno impegnati nella preparazione e nell’allestimento della rappresentazione, saranno oltre 100 i figuranti che, nelle vie della Frazione, metteranno in scena la Passione del Salvatore, dal momento dell’Ultima Cena al processo di fronte a Ponzio Pilato, fino alla crocefissione ed alla risurrezione. Giunta alla sua XXV edizione, la “Passione Vivente” è un importante momento di riflessione e dialogo durante il quale viene proposta alla sensibilità dell’uomo la storia di un Dio dalle sembianze umane che ancora oggi riesce a sorprendere l’animo. m

Le nuove proposte di In Terre di Granda

È

fresco di stampa il nuovo depliant grazie al quale l’agenzia viaggi In Terre di Granda propone nuovi viaggi di gruppo, della durata di uno o di più giorni. Non mancano poi le proposte pensate appositamente per la Pasqua. All’interno è possibile trovare anche i “Viaggi al ritmo del Cuore” ovvero una nuova serie di itinerari dedicati a piccoli gruppi di persone che amano scoprire luoghi e tradizioni assaporandole lentamente ed immergendosi totalmente nella loro quotidianità. Richiedi il nuovo catalogo presso gli Uffici Zona Coldiretti o direttamente presso l’agenzia viaggi al numero 0171.67575. m


A CURA DI MAURIZIO ZARPELLON

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I semi: stranieri nel cassetto (prima parte)

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hi non ha mai seminato, nemmeno un fagiolo, alzi la mano!! Seminare è un gesto naturale che fa parte del patrimonio genetico di tutti, anche di coloro che la terra la vedono solo più in TV o durante le vacanze estive. Due mani gentili che appoggiano dei semi sul terreno soffice, rappresentano il desiderio nemmeno troppo nascosto di ogni vegetale. Il tramite del meraviglioso processo riproduttivo delle piante siamo molto spesso proprio noi, animali pensanti ma in questo caso estremamente istintivi, facenti parte di un ciclo che unisce in fratellanza fiori e uomini. Certo le piante concluderebbero i loro processi riproduttivi anche senza di noi, ma a quanto pare la natura ha voluto i frutti dolcissimi e colorati sperando che qualche bocca si sfami e porti lontano i semi, così come certe spighe forniscono un prezioso aiuto proteico o lipidico proprio nell’augurio che un processo digestivo animale possa propagare una progenie lontano dalla pianta madre. Guardando un grande albero, ma anche una semplice erba fiorita della mia aiuola penso che questi esseri in apparenza semplici sono effettivamente dotati di una sorta di “furbizia”, che senza chiassi o clamori ha assoggettato

e continua per fortuna a farlo tutto il mondo animale. Sarà per questo che l’atto della semina ci coglie spesso felici e sorridenti, dal profondo di noi affiora un piacere antico colmo di trepidazione e speranza per il futuro. Ancora nei villaggi che hanno mantenuto qualche tradizione si fa festa nel periodo della semina. Nei millenni l’uomo ha interagito con le piante cogliendo ogni sfumatura che abbia favorito la buona riuscita della semina. Si è spesso abbandonato a conoscenze sottili che dopo alcuni periodi di oblio sono ora tornate in auge, come l’attenzione al movimento delle luna e degli astri. Molti semi rimangono però spesso chiusi

nei loro tegumenti e ostinati non vogliono offrirsi, quasi avessero paura di incontrare qualche malintenzionato poco disposto ad aiutarli in seguito. Come certi figli, faticano a venire. In punta di piedi vediamo come fare al meglio una buona semina e come invogliare certi caparbi individui a venire a patti con le nostre grazie e la passione che ci attanaglia. È il caso di tutti quei semi che germinano solo con basse temperature, spesso considerati erroneamente amici del freddo intenso, ma non è sempre vero. Per esempio molte specie e varietà di Allium (flavum, giganteum – foto sopra –, moly, nigrum, sphaerocephalum, ursinum ecc), tutti gli Iris (barbata,

sibirica, pumila, kaempferi, pseudacorus, sanguinea, setosa ecc) e alcune Pulsatilla (alpina, halleri, vernalis ecc) si giovano enormemente se i loro semi vengono posti per 2-4 settimane in ambiente caldo e molto umido di almeno 18-20° C. Nelle successive 5-7 settimane si spostano in ambiente freddo tra i –4 e i +5 . Solo così si attivano dei particolari acidi ormonali necessari alla germinazione. In pratica bisognerebbe ricreare le uguali condizioni che troverebbero con un bel manto di neve sopra, quindi sarebbe utile seminare queste specie in vaschette all’aperto sperando in belle nevicate che mantengano i fatidici zero gradi di media e una bella umidità. Per nulla al mondo si dovrà ricorrere al congelatore, dove si raggiungono facilmente i –20 o –30°C. Al contrario un buon calore, cioè oltre i 2325°C, è importante per Bergenia cordifolia, la pianta onnipresente nei vecchi giardini di campagna, quella che gli inglesi chiamano “orecchie d’elefante” per via della forma ovale delle grosse foglie cuoiose, o per il Delphinium belladonna, l’altezzosa speronella dai fiori blu metallici che ama farsi sostenere, insomma portare a braccetto, per via dell’esile stelo che solo un discreto tutore in bambù può sostenere. m


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S caden z e a z iendali

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31 MARZO IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltĂ di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente. PROSECUZIONE VOLONTARIA CONTRIBUTI I soggetti autorizzati dall’INPS a proseguire volontariamente nel pagamento dei contributi devono, entro questa data, versare i contributi relativi al quarto trimestre 2009, il versamento deve essere effettuato utilizzando gli appositi bollettini di conto corrente postale rilasciati dall’INPS. IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta. Si ricorda che entro il 31 marzo 2010 tutti gli allevatori delle specie ovina, caprina e suina, sono tenuti ad effettuare il censimento dei propri capi.

15 APRILE IVA FATTURAZIONE DIFFERITA Entro tale data deve essere emessa, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di marzo, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè marzo.

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16 APRILE VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti diretti, con modello F24, delle ritenute effettuate nel mese di marzo sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente. IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI MARZO Annotazione di liquidazione per il mese di marzo e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola d’impresa e di lavoro autonomo che nell’anno 2009 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 309.874,14, se prestazione di servizio o di euro 516.456,90 per le altre attività . Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66, legge 427/93. IVA – COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTO Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento, ricevute nel mese di marzo 2010. Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti degli esportatori abituali ai sensi dell’art.8 lettera c) del D.P.R. 633/72. m


L etti per voi . . .

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Dall’inferno al Monviso: la vera storia di “Giacu Cayenna”

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u suggerimento di un nostro lettore, Gennaro Russo, proponiamo la recensione di un libro dal titolo significativo: Dall’inferno al Monviso: la vera storia di “Giacu Cayenna”, edito dalla casa editrice LAReditore di Perosa Argentina. Il libro di 208 pagine, con molte fotografie dell’epoca, narra la storia di Giacomo Bernardi nativo di Ostana (paesino situato a 1250 ai piedi del Monviso). Una storia incredibile ma molto ben documentata dal diario dell’autore scritto nel 1934 e rimasto in un cassetto fino ai giorni nostri . In questo diario Giacomo Bernardi racconta i suoi anni vissuti in carcere, in particolare in uno dei penitenziari più duri di quel tempo: il bagno penale della

Cayenna nella Guyana Francese. Emigrato in Francia nel 1923 con la famiglia, a 18 anni nel corso di una disputa uccide involontariamente un giovane italiano, con il lancio di una pietra. Incriminato e condannato ai

lavori forzati, Bernardi verrà mandato nel marzo del 1930 in Guyana, a San Lorenzo del Maroni, per perdere la propria identità divenendo la matricola 50576. Inizia così il suo calvario con due idee fisse: salvare la pelle e tentare il possibile e l’impossibile per riconquistare la libertà. Nel 1933 all’età di 25 anni riesce ad evadere via mare con dei compagni, con cui affronta l’Atlantico e le sue tempeste con una imbarcazione di fortuna. Gli otto coraggiosi arrivano all’isola di Trinidad e infine approdano in Colombia, uno Stato che garantiva la possibilità di salvarsi. Di qui riesce a rimpatriare in Italia dove, dopo molte tappe intermedie, risale la Valle Po ed arriva a Ostana nel giorno della

festa di San Martino dopo 229 giorni di incredibili avventure. Da quel momento Giacomo Bernardi diventa per tutti Giacu Cayenna. Chi leggerà questo libro certo non potrà non ricordare gli scritti di Henri Charrière detto Papillon in cui però Giacomo Bernardi non si rispecchiò mai. “Il libro è la fedele trascrizione del manoscritto composto di una curiosa lingua ricca di piemontesismi, vocaboli francesi e spagnoli, a tratti in un italiano stentato e a tratti con frasi e riflessioni degne di un grande scrittore”, così scrive la nipote Livia Bernardi, che ha il grande merito di aver curato l’immane lavoro di trascrizione di tutto il diario facendo così diventare realtà il sogno di suo Nonno Giacu. m


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P R O P O S T E D ’A F F A R I

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ERMES GOMMISTA snc Via Carmagnola, 5 - 10046 POIRINO (TO) Tel. 011.9450558 - Fax 011.9451972 e-mail: ermesgommista@tiscalinet.it

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P R O P O S T E D ’A F F A R I

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