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N° 8 – 1-15 maggio 2011
Sommario Norme per la vendita delle carni di selvaggina
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a.a.a. politica economica seria cercasi
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Allarme cinghiali: la sopportazione è al limite
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Il Gruppo di lavoro frutticolo Coldiretti incontra l’assessore Sacchetto 6
Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese
Frutticoltura: le proposte del Piemonte per la futura PAC
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Direttiva nitrati: basta criminalizzare l’agricoltura
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Il 5 per mille a Campagna Amica
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Storie di vita: La Scuola di Pace di Marzabotto
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Osservatorio Prezzi
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Assemblea Compral-Latte: bilancio positivo, cresce il numero dei soci 11 “Il Coltivatore Cuneese” Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Chiara Serra Hanno collaborato Sonia Abrate, Marco Benzo, Roberto Bianco, Silvia Bosco, Alberto Burzio, Vittorio Buscemi, Daniele Caffaro, Laura Calcagno, Viola Carasso, Elisa Catena, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Romana Daniello, Sara Ferrero, Nicola Fontana, Tiziana Franchino, Cesare Gallesio, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Roberto Lingua, Vittorio Marabotto, Paolo Marengo, Livio Minero, Laura Occelli, Franco Parola, Marcello Pellegrino, Silvio Pellegrino, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Sonia Riba Redazione ed amministrazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 45.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo area 90 Madonna dell’Olmo – Cuneo Tel. 0171.411470 – Fax 0171.411714 E-mail: direzione@agam.it Inserzioni esclusivamente presso la ditta Réclame Via Pilos, 20 – Savigliano Tel. 0172.711279 E-mail: info@reclamesavigliano.it Listino prezzi Il costo di 1/8 (cm 9x6) di pagina a colori è di euro 150 + IVA. È vietata la riproduzione, anche parziale, delle pubblicità.
Il Corsivo del Coltivatore: Il milionario che vorrei
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Il Consiglio Regionale di Coldiretti a Bruxelles
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Rinnovati gli organi della Fondazione CRC
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A Rosanna Giraudo “la Stella al Merito del Lavoro”
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Suini: ampia progettualità per uscire dalla crisi
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Dalla filiera forestale nuove opportunita’ per il territorio
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Il consorzio Colline Saluzzesi al Vinitaly
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Presentata la Guida Giovane dell’Agroalimentare
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“Dogliani superiore” e “Dogliani” diventano Docg
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Contributi per la promozione dei vini nei Paesi Extra Ue
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Ristrutturazione: necessaria proroga termine lavori
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Marini ad Euroflora per una filiera florovivaistica tutta italiana
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Al convegno sulla batteriosi dell’actinidia grande partecipazione dei frutticoltori
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Domenica 15 maggio 2011 “Giornata Internazionale della Famiglia indetta dall’ONU”
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Inaugurato il “Mercato dei Contadini” a Mondovì
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A Saluzzo la festa dei Margari
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Il progetto Denitren per risolvere il problema dei nitrati
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Prestiti per la conduzione aziendale
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Il mercato biologico italiano continua a crescere
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Giunte in azienda le prime note tecniche Terramica
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La posta de Il Coltivatore Cuneese
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Condifesa Cuneo per le aziende agricole
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Nasce a Ceva il Consorzio Pastorizia delle Langhe
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Pensione agli invalidi civili: l’assistenza dell’Epaca
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L’impegno del Cupla per i pensionati
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La Lega contro i tumori ha istituito un nuovo servizio
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A.C.S.T.E.: approvato Il Bilancio 2010
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“I SERVAJ” 28-29 Maggio Raduno Equestre A Bombonina
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Scadenze aziendali
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Il mercatino del Coltivatore
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er evitare che il mercato clandestino delle carni di cinghiale continui a crescere incontrollato, l’assessore all’Agricoltura Claudio Sacchetto ha pronta una delibera contenente le linee guida per la fornitura di piccoli quantitativi di carne di selvaggina direttamente dal cacciatore al consumatore finale o a laboratori annessi agli esercizi di commercio al dettaglio o di somministrazione nei ristoranti. In buona sostanza, la delibera in fase di approvazione, prevede che la selvaggina abbattuta, anche se privata dello stomaco e dell’intestino è considerata produzione primaria, ogni altra lavorazione deve essere eseguita in impianti riconosciuti. Lo stomaco e l’intestino appartenenti alla grossa selvaggina, abbattuta nell’habitat naturale, possono essere smaltiti sul terreno di caccia, nei seguenti modi: abbandonati in luoghi idonei e secondo la buona pratica venatoria, oppure in casi particolari e di motivata necessità interrati. I cacciatori devono saper eseguire un esame preliminare della selvaggina abbattuta. A tal fine, ogni squadra di cacciatori dovrà avere una “persona formata” previa frequentazione e superamento di appositi corsi. In ogni caso, la lavorazione della selvaggina cacciata, deve avvenire a un centro di lavorazione selvaggina o a un macello riconosciuto, dove avrà la visita del veterinario ufficiale. Nel caso che le carcasse abbattute non siano trasportabili in tempo brevi, possono essere momentaneamente stoccate presso un centro di sosta in attesa di essere conferite al macello. Le temperature di stoccaggio delle carcasse non debbono superare i 7 gradi centigradi e nei centri di sosta non è permesso alcun tipo di lavorazione. Altro servizio sui danni dei cinghiali a pagina 5. i
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FONDO
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a.a.a. politica economica seria cercasi
S
i è concluso il 6 maggio nella capitale del Paraguay il penultimo round negoziale tra Unione Europea e Mercosur (i paesi del Sud America) in vista di un accordo di libero scambio. L’ultimo incontro è in calendario dal 4 all’8 luglio a Bruxelles. Nel frattempo, in Europa sono trapelati i contenuti dello studio della Commissione Europea al Centro Ricerche Comunitario (JRC), nel quale si dà conto di una possibile riduzione delle entrate del settore agricolo dell’UE di oltre 3 miliardi di euro con la conseguente perdita di 33.000 posti di lavoro agricolo. A subire l’impatto maggiore, secondo lo studio, sarebbe il comparto dei bovini da carne. Questi dati confermano che quanto richiede Coldiretti da tempo sia rispondente alla realtà di mercato. È in atto una contrazione internazionale dei consumi di carni rosse, per cui il mercato tende a penalizzare quei Paesi che hanno puntato sulla quantità piuttosto che sulla qualità. Dunque la strategia di Coldiretti di puntare sull’etichettatura, sulla tracciabilità e sull’alta qualità dei prodotti agroalimentari in generale è l’arma vincente per la difesa delle nostre produzioni. Nei giorni scorsi a Roma si è tenuto l’incontro BerlusconiSarkozy. Al centro dei colloqui la situazione in Libia e Siria, la questione dell’immigrazione e della gestione dello spazio Schengen, la cooperazione economica ed in particolare la vicenda Parmalat-Lactalis. Per quel che riguarda la Parmalat, il presidente del Consiglio ha detto di non considerare l’offerta pubblica di acquisto (Opa) lanciata dalla Lactalis come “ostile”. Berlusconi ha auspicato che l’Opa possa non concludersi, ma si arrivi a stabilire un accordo
perché ci possa essere una partecipazione italiana nella cordata, pur evidenziando che sia Parmalat che Lactalis sono gruppi privati e quindi liberi di decidere in piena autonomia. A questo proposito, il presidente Sergio Marini ha ricordato la necessità che, al di là della composizione societaria, la Parmalat lavori latte italiano ed eviti di italianizzare il latte estero. Fra i tanti timori di questa vigilia elettorale si fa strada la paura crescente dei referendum. Una paura apparentemente immotivata, considerato che da tredici anni i referendum sono entrati in crisi quasi irreversibile, cadendo uno dopo l’altro sotto la tagliola della scarsa partecipazione che non ha più consentito di raggiungere la soglia della metà più uno e quindi il quorum. Il governo, cancellando
il piano per il ritorno al nucleare, ha sgombrato il campo dal più sentito dei referendum che dovranno essere votati il 12 giugno e ha precostituito le condizioni per un nuovo fallimento delle due consultazioni superstiti: sul legittimo impedimento e sulla privatizzazioni dei servizi di distribuzione dell’acqua. Qualsiasi ragionamento legato al nucleare rischia di essere classificato politicamente. A noi interessa evidenziare che, al di là dell’emotività del momento, a seguito dell’incidente alla Centrale di Fukushima, l’Italia è attorniata da centrali nucleari realizzate e funzionanti in altri Stati come la vicina Francia. Continuare ad importare energia da loro, pagandola il doppio di quanto costa ai cittadini e alle imprese francesi lascia molti dubbi
sull’opportunità per il nostro Paese di non produrre energia nucleare. La politica italiana che ha favorito la produzione di energia alternativa, soprattutto con i pannelli fotovoltaici, ha costruito un sistema economico di carta. Se queste attività non beneficiassero degli incentivi pubblici, risulterebbero attività antieconomiche. In Europa, viviamo situazioni molto diverse. In Belgio, il cui territorio è più o meno grande come quello di Piemonte e Lombardia messi insieme, funziona a pieno regime una centrale nucleare. Sarà l’unico Paese al mondo in cui le autostrade sono totalmente illuminate a causa dei bassi costi dell’energia elettrica. In Germania, dove nell’energia alternativa ci credono veramente e non la vivono solamente come un opportunità economica del momento com’è avvenuto in Italia, son funzionanti aziende di produzione di pannelli solari che vengono esportati in tutto il mondo, generando occupazione e reddito ai tedeschi. Da noi ci siamo limitati a fungere da semplici installatori e ora che sono finiti gli incentivi, le industrie vanno in cassa integrazione. Ancora una volta pagherà “Pantalone” e cioè il cittadino comune che ha già pagato una volta sulla propria bolletta della luce con un contributo percentuale fisso, per permettere allo stato di versare gli incentivi a quanti hanno realizzato l’impianto fotovoltaico. E allora non ci si deve scandalizzare più di tanto se il governo cerca di evitare il referendum. Quello di cui dovremmo scandalizzarci, nel caso dell’energia, è la totale assenza di una politica economica seria che sappia guardare oltre la punta del naso ed oltre gli interessi di bottega. m
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Allarme cinghiali: la sopportazione è al limite I cacciatori non collaborano fattivamente alle battute di contenimento. Coldiretti chiede con forza la concessione dell’autorizzazione agli agricoltori in possesso di porto d’armi, per abbattere i capi quando stanno recando i danni, a difesa delle proprie coltivazioni e del proprio lavoro.
È
nuovamente esploso nelle nostre campagne il fenomeno relativo alla eccessiva presenza di selvaggina. In particolare, il cinghiale sta destando forti preoccupazioni tra gli operatori agricoli non solamente nelle zone collinari o montane come avveniva sino a qualche tempo fa, ma anche in pianura. Nelle zone montane poi, è riemerso anche il problema connesso alla eccessiva presenza di caprioli e cervi. In collina, i ghiri impazzano. Ma procediamo per gradi. Ghiri: una delibera dell’Amministrazione provinciale dà la possibilità agli agricoltori che ne fanno richiesta di sistemare le gabbie per la cattura. Di qui, la campagna di Coldiretti, affinché gli agricoltori presentino le domande. Ancora una volta, l’ostacolo più grande arriva dalla burocrazia. Mentre è semplice il modulo di domanda, l’agricoltore si impegna a rispettare norme comportamentali che la provincia
di Cuneo non ha ancora emanato. Il rischio è di sottoscrivere un impegno al buio e di impegnarsi a rispettare delle norme che non si conoscono ancora. Ovviamente questo ostacola l’accelerazione che Coldiretti avrebbe voluto imprimere per affrontare la problematica del ghiro. Ungulati: mentre sono necessari seri piani di contenimento dei cervi e soprattutto dei caprioli, sui cinghiali la situazione è davvero pesante. Di qui, le numerose richieste avanzate all’Amministrazione provinciale tramite i nostri uffici di Zona. Di qui, ancora, la pronta risposta del servizio di vigilanza della Provincia che ha previsto un fitto calendario di abbattimenti che sta per essere ultimato proprio in questi giorni. Il vero problema, in questo caso, non è la provincia che ha posto in essere tutto quanto di sua competenza, ma sono ancora una volta i cacciatori. Abbiamo assistito a squadre che si sono presentate all’appello, ma che poi non hanno sparato un colpo, oppure che non hanno lasciato i cani a causa del cattivo tempo. In molti casi, i nostri agricoltori hanno vissuto l’atteggiamento delle squadre autorizzate agli abbattimento fuori dal periodo di caccia come una vera e propria presa in giro. Considerati gli scarsi, per non dire nulli risultati di questi
interventi, Coldiretti ricorda all’Amministrazione provinciale, nella persona della presidente, Gianna Gancia e dell’assessore alla Caccia, Stefano Isaia, che vi è un impegno formale, assunto lo scorso anno, di semplificare e rendere accessibile l’autodifesa delle proprie coltivazioni da parte degli agricoltori provvisti di porto d’armi. Coldiretti è consapevole che su questo argomento, certamente delicato, sono in molti a mettere il bastone tra le ruote, ma ritiene che alle parole debbono seguire i fatti e che la pazienza e la sopportazione da parte del mondo agricolo sia giunta davvero al limite. “L’autodifesa delle coltivazioni è un diritto degli agricoltori e non può essere vanificato da pareri eccessivamente limitanti e da opinioni di chi sta nelle stanze dei bottoni. Se le squadre non sono in grado di contenere l’eccessiva presenza dei cinghiali, evidentemente gli agricoltori hanno necessità di difendersi da soli. Il vero problema sta nel fatto che la caccia al cinghiale è un business per le squadre e per molti cacciatori”, dice il presidente di Coldiretti Cuneo Marcello Gatto. Altro che passione venatoria! Se è vero che, in provincia di Cuneo, nel 2010, sono stati abbattuti 5000 cinghiali durante il periodo di caccia e da questi si è ricavato
mediamente settanta kg di carne significa che la quantità di carne di cinghiale venduta è pari a 350 mila kg. che ad una media di vendita di 12 euro al kg. dà un giro d’affari di 4 milioni e duecentomila euro. Ecco spiegato perché le squadre fanno finta di cacciare e perché, in tanti ostacolano l’autodifesa da parte dell’agricoltore. Infine, va evidenziato che viene comunque disattesa su tutta la provincia di Cuneo una legge della Regione, in cui per le zone di pianura, non solo il cinghiale non deve essere presente, ma deve essere eradicato. Come si spiegano allora i numerosi incidenti automobilistici di pianura, oppure i numerosi danni liquidati dagli Atc nelle zone dove il cinghiale proprio non dovrebbe esserci? A tutto questo, si deve aggiungere che continuano le immissioni abusive da parte dei cacciatori di scrofe gravide. L’omertà da una parte e l’impossibilità per il servizio di vigilanza della provincia di essere maggiormente presente sul territorio non riescono a stroncare un fenomeno che trova una sua ragion d’essere nella resa delle carni di cinghiale di cui abbiamo citato prima. Una situazione dunque di grave allarme e di grande tensione che le promesse e le parole fatte lo scorso anno dai nostri politici non riescono più a contenere. m
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Il Gruppo di lavoro frutticolo Coldiretti incontra l’assessore Sacchetto
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l gruppo di lavoro frutticolo di Coldiretti Piemonte ha incontrato l’assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto nella sede della Coldiretti Regionale per affrontare le diverse tematiche che insistono sul settore frutticolo piemontese, con la volontà di accelerare l’emanazione dei decreti di attuazione della legge sull’etichettatura a tutela della produzione piemontese e della realizzazione di una filiera frutticola tutta italiana anche nei trasformati. Di qui la ricerca di partner industriali per la produzione di succhi di frutta e di frutta puree utilizzando mele, pere e pesche del Piemonte. “Dobbiamo evidenziare che l’interesse delle industrie di trasformazione è molto elevato – sottolinea il Direttore di Coldiretti Cuneo e Piemonte Bruno Rivarossa –. Vi è la consapevolezza, da parte dei consumatori, della qualità intrinseca della produzione frutticola piemontese. L’Assessore Sacchetto ha ricordato la volontà della Regione di accompagnare il virtuoso processo economico che il gruppo di lavoro ha presentato. Attualmente si è comunque fortemente
impegnati per il contenimento dei danni della batteriosi sul kiwi. Le misure drastiche sin qui adottate consentono di contenere gli ingenti danni per mancata produzione della campagna in corso. Dice Michele Quaglia (foto
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accanto al titolo), membro di giunta di Coldiretti Cuneo con delega al settore: “Abbiamo chiesto di esaminare e liquidare con tempestività gli aiuti relativi alle domande di sviluppo presentate dagli agricoltori colpiti dalla calamità, e sollecitato, anche
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attraverso la conferenza StatoRegioni, la messa a disposizione di fondi nazionali ed europei per un’azione congiunta con le regioni Lazio, Emilia Romagna e Veneto, colpite come il Piemonte dalla batteriosi”. Coldiretti ha ribadito all’assessore regionale all’Agricoltura quanto contenuto nella lettera del 19 aprile a firma del direttore Bruno Rivarossa. “Sono necessarie – continua Rivarossa – misure di aiuto
varie economico per le imprese del settore vivaistico regionale, occorre sviluppare attività di ricerca, affinché si velocizzi l’iter burocratico relativo alla certificazione vivaistica del kiwi. Occorre inoltre attuare un coordinamento nazionale degli enti di ricerca per favorire la prevenzione della batteriosi e promuovere con il Ministero, un coinvolgimento degli stati europei quali Francia, Spagna, Portogallo per l’individuazione di una strategia comunitaria in grado di combattere la malattia”. L’assessore Sacchetto, nel concordare sulle richieste avanzate dal gruppo di lavoro di Coldiretti, ha ricordato che le liquidazioni saranno fatte entro il 2011 e che a livello italiano il coordinamento scientifico è stato affidato al CSO (Centro Servizio Ortofrutticoli) mentre per il Piemonte il riferimento è il CReSO. Inoltre la Regione sta portando avanti l’iter burocratico per poter inserire il kiwi tra le piante certificate (passaporto verde). m
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Frutticoltura: le proposte del Piemonte per la futura PAC
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all’impostazione della futura PAC dipende il destino del settore ortofrutticolo, rappresentato in Piemonte da oltre 50 mila ettari di superficie coltivata, 18 mila aziende agricole e da eccellenti produzioni. Per tracciare le linee guida di una politica comunitaria che sia forte, sinergica e competitiva nelle sfide imposte dal sistema agricolo moderno, la Regione Piemonte nell’ambito dell’ Arefhl, l’Assemblea delle Regioni Europee Frutticole, rivendica maggiore attenzione per il comparto frutticolo che, pur rappresentando dal punto di vista economico il 17% della produzione agricola europea con ricadute importanti sull’occupazione, riceve meno del 4% del sostegno finanziario spettante al settore primario. Inoltre, il Piemonte
propone un’assicurazione commerciale: se è giusto incentivare i produttori europei ad investire più coraggiosamente sul mercato, è altrettanto doveroso tutelarli, perché si espongono ad un tasso di rischio non trascurabile. Le regole di produzione, a salvaguardia della sicurezza alimentare, devono essere uguali e rigorose per tutti: “in caso contrario – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Sacchetto – i regolamenti che gli agricoltori dell’Unione sono tenuti a rispettare, si traducono in un evidente svantaggio competitivo per le nostre aziende mentre l’ingresso di prodotti dai paesi terzi, senza le necessarie garanzie di salubrità, può seriamente mettere a rischio la salute dei consumatori”. m
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AT T U A L I T à
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Direttiva nitrati: basta criminalizzare l’agricoltura
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a Coldiretti del Piemonte, a supporto di un’azione condotta dalla Confederazione Nazionale anche tramite una comunicazione del presidente Sergio Marini alla Regione, è tornata a denunciare l’insostenibilità dell’attuale regime vincolistico relativo alla gestione dei reflui zootecnici e del rischio da cui possa derivare la chiusura di molte imprese agricole. “La normativa nazionale, da cui discendono i piani d’azione delle regioni coinvolte, così come l’individuazione delle aree vulnerabili da nitrati – dice il direttore di Coldiretti Cuneo e Piemonte, Bruno Rivarossa – sono il risultato di decisioni assunte a seguito di forti pressioni esercitate dall’Unione Europea e dell’urgenza di chiudere una procedura d’infrazione aperta nei nostri confronti. Da anni, la Coldiretti sostiene l’incongruenza della normativa e, conseguentemente, l’illogica individuazione delle aree considerate vulnerabili da nitrati, che ha generato ulteriori speculazioni ai danni delle
imprese agricole. Relativamente all’individuazione delle responsabilità, attribuite oggi totalmente alla zootecnia, vengono completamente dimenticate le altre fonti di inquinamento, come i depuratori civili e gli altri settori produttivi”. Chiare e precise le richieste che, conseguentemente, avanza l’Organizzazione agricola. “Riteniamo che sia necessario ed urgente porre in essere adeguate iniziative volte a determinare con maggior grado di affidabilità scientifica ed obiettività la reale ubicazione ed estensione delle aree vulnerate, l’effettiva
responsabilità di tutti i settori coinvolti, allo scopo di giungere in tempi brevi ad una revisione sia delle aree vulnerabili da nitrati che del piano d’azione posto in essere dalla Regione Piemonte” afferma Paolo Rovellotti, presidente di Coldiretti Piemonte. Quanto sopra fa seguito anche ad una risoluzione parlamentare, con
cui la Commissione Agricoltura ha chiesto al Governo una ridefinizione in senso meno estensivo delle aree vulnerabili da nitrati in considerazione del fatto che recenti studi hanno chiaramente validato l’ipotesi che indica il carico zootecnico come fattore non determinante nell’inquinamento da nitrati. m
Il 5 per mille a Campagna Amica
L
a progettualità di Coldiretti dell’ultimo decennio ha enormemente rivalutato il ruolo dell’agricoltura facendo leva sui valori più autentici che interessano cittadini e consumatori. L’adozione dello strumento della “Fondazione” ovvero “Fondazione Campagna Amica” ha contribuito a realizzare una progettualità concreta di valorizzazione del Made in Italy. Da quest’anno, la Fondazione ha avuto l’autorizzazione ad “ente non profit” e può beneficiare del 5 per mille. Coldiretti Cuneo invita i propri associati a valutare la possibilità di destinare il 5 per mille nella prossima dichiarazione dei redditi, in quanto ritiene che sia un dato inconfutabile il fatto che grazie alla progettualità e al grande lavoro di comunicazione svolto dalla Fondazione Campagna Amica, oggi si sia riusciti nell’intento di riconsiderare e valorizzare le produzioni degli agricoltori e la cultura del prodotto locale ed a km zero, ormai patrimonio comune di tutti i consumatori. Un lavoro lungo, iniziato dieci anni fa, che oggi trova conferma nei numerosi mercati e punti vendita di Campagna Amica nonché nella ristorazione collettiva e nei supermercati.
R I T R AT T I D I I E R I E D I O G G I
«N
el 2002 è stata istituita la “Scuola di Pace di Monte Sole” per promuovere iniziative di formazione ed educazione alla Pace e la convivenza pacifica fra i popoli. Qui da noi, arrivano tanti giovani, per non dimenticare quel che è accaduto e perché certe tragedie non abbiano mai più a ripetersi»: a parlare è Elena Monicelli, dell’Area progettazione della Scuola di Pace di Marzabotto. 700 CIVILI TRUCIDATI Famiglie di contadini dell’Appennino sterminate. Donne, vecchi e bambini innocenti, anche in fasce. Sono le toccanti immagini in bianconero delle lapidi del sobrio Sacrario di Marzabotto, in provincia di Bologna, davanti alle quali si resta impietriti. Sono 772 le vittime civili di una delle stragi più crudeli compiute dai nazisti. Autunno 1944: il federmaresciallo Albert Kesserling aveva capito che a Marzabotto agiva con successo la “Brigata partigiana Stella rossa” ed era sua intenzione dare un duro colpo a questa organizzazione e ai civili che la appoggiavano. Capo dell’operazione fu nominato il maggiore Walter Reder, comandante del 16º reparto corazzato ricognitori delle SS. La mattina del 29 settembre 1944, prima di muovere all’attacco dei partigiani, quattro reparti delle truppe naziste accerchiarono e rastrellarono una vasta area di territorio compresa tra le Valli del Setta e del Reno, utilizzando anche armamenti pesanti. «Quindi – ricorda lo scrittore bolognese Federico Zardi – dalle frazioni di Panico, di Vado, di Quercia, di Grizzana, di Pioppe di Solvano e della periferia del capoluogo le truppe si mossero all’assalto delle abitazioni, delle cascine,
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Storie di vita a cura di Barba Bertu (info@barbabertu.com)
bilancio delle vittime civili era spaventoso. REDER GRAZIATO Al termine della guerra, Walter Reder fu processato e nel 1951 condannato all’ergastolo, ma in seguito graziato su intercessione del Governo austriaco. Nel gennaio 2007 il Tribunale Militare di La Spezia ha condannato all’ergastolo dieci imputati per l’eccidio, ritenuti colpevoli di violenza pluriaggravata e continuata con omicidio. Gli ergastoli sono stati confermati successivamente.
delle scuole», e fecero terra bruciata di tutto e di tutti. IL PRETE DECAPITATO Nella frazione di Casaglia la popolazione atterrita si rifugiò nella chiesa di Santa Maria Assunta, raccogliendosi in preghiera. Irruppero i tedeschi, uccidendo con una raffica di mitragliatrice il sacerdote, don Ubaldo Marchioni e tre anziani. Le altre persone, raccolte nel cimitero, furono mitragliate:
195 vittime, di 28 famiglie diverse, tra le quali ben 50 bambini. Fu l’inizio della strage. Ogni località, ogni frazione, ogni casolare fu setacciato dai soldati nazisti e non fu risparmiato nessuno. La violenza dell’eccidio fu inusitata: alla fine dell’inverno fu ritrovato sotto la neve il corpo decapitato del parroco Giovanni Fornasini. Fra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, dopo sei giorni di violenze, il
LO SGUARDO RIVOLTO AL FUTURO Nella piccola frazione di Casaglia di Monte Sole don Giuseppe Dossetti volle creare la a comunità religiosa della Piccola Famiglia dell’Annunziata. L’estesa area della strage è stata trasformata nel Parco storico di Monte Sole, per mantenere la memoria storica della Resistenza e degli eccidi compiuti dai nazifascisti. Elena Monicelli sottolinea che «la Scuola di Pace ha scelto di non fare della memoria una sorta di monumento a sé, bensì di renderla attiva e di farla vivere nel presente, con lo sguardo rivolto al futuro». E visitando quei luoghi, in paesaggi bellissimi che ricordano la nostra Alta Langa, pare davvero impossibile che qui si sia stata scritta una delle pagine più tragiche della follia umana. m
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O sservatorio P rezzi
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GASOLIO AGRICOLO
N.B. - Tali prezzi comprendono l’accisa di 0,093 euro/litro.
CEREALI FRUMENTO
ORZO LEGGERO
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‹ Frum. Biscottiero Panificabile 76/78 um. 14% Nazionale p.s. 76/78
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MAIS
SOIA-semi
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Fonte dei dati: CCIAA, Sole 24 Ore Elaborazione Coldiretti Cuneo. Legenda:
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ˆ variazione al rialzo; ˇ variazione al ribasso; ‹ variazione stabile.
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Assemblea Compral-Latte: bilancio positivo, cresce il numero dei soci
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i è tenuta venerdì 29 Aprile a Fossano, nella sala del ristorante "Giardino dei Tigli", l'assemblea ordinaria dei soci della Compral-Latte, in cui è stato approvato il bilancio dell’esercizio 2010. La Cooperativa Compral-Latte, aderente al sistema Unci-Coldiretti, ha chiuso il suo primo anno di attività con numeri di tutto rispetto. Il fatturato è di 14.121.854 euro. Nella campagna lattiero-casearia (2010/2011), il numero dei soci conferenti è aumentato in modo costante ed è arrivato nel mese di aprile a 239, con un quantitativo di latte conferito di 86.700 quintali. “Per la prossima campagna – ha sottolineato Roberto Chialva, presidente della Compral-Latte – grazie all’ingresso dei nuovi soci, prevediamo che il fatturato salirà a 30 milioni di euro. Anche la
presidente della Sezione Frisona dell’Apa di Cuneo Livio Diale – il latte ci veniva pagato al litro, mentre le analisi di riferimento erano espresse su un rapporto peso/peso e viceversa, questo ci ha penalizzato notevolmente”. «Il prezzo del latte indicizzato sulla base dell’algoritmo studiato dalla Compral-Latte, Coldiretti insieme a Inalpi di Moretta e all’Università di Piacenza – ha evidenziato l’assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto – sarà la quotazione ufficiale di riferimento a livello piemontese per la campagna lattiero casearia 2011/2012». “Questo progetto – ha concluso il qualità del latte è progressivamente dalla Compral-Latte, è stato dal presidente della Coldiretti Cuneo, mese di agosto in progressiva migliorata, grazie al buon lavoro Marcello Gatto – sta facendo crescita, con un picco nel mese di svolto dai soci conferenti e marzo 2011 pari a 0,443 euro (analisi scuola in Italia, in quanto ridefinisce all’assistenza tecnica fornita i rapporti di filiera, dando espressa su parametro peso/ dall’APA di Cuneo”. finalmente dignità all’anello più volume). Il prezzo medio netto al litro debole, cioè quello agricolo”. m “In passato – ha spiegato il pagato nella campagna 2010/2011
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Il Corsivo del Coltivatore Il milionario che vorrei
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inalmente è arrivato! Nei giorni precedenti la Pasqua, un giovane agricoltore si è presentato, come concorrente, a “Chi vuol essere milionario?”, fortunata trasmissione televisiva condotta da Gerry Scotti. Lo aspettavo da un bel po’, convinto che il mondo dei campi vanti molti personaggi curiosi, intelligenti, acuti nelle osservazioni sulla vita e sul mondo. Così, sono stato contento quando un certo Fabio Chiappara, di Ognio, vicino a Genova, occhi azzurri e sguardo interdetto, ha iniziato la sua avventura. Lo ha fatto con un senso dell’humor, una competenza ed una semplicità sconcertanti, tanto da lasciare di stucco persino il Gerry nazionale. Ha raccontato della sua passione per la terra, in una zona non certo generosa, alle prese con l’abbandono, in lotta quotidiana contro gli sterpi; ha parlato della difficoltà a trovarsi una moglie per “mancanza di tempo”, della voglia irrefrenabile di ripulire i boschi, farli tornare alla vita, rilanciare aree cui tutti, o quasi, hanno voltato le spalle. “Nella zona – ha detto con un sorriso disarmante – sono l’unico al di sotto dei 70 anni. Tutti mi chiamano, chiedono aiuto. Io faccio quello che posso”. Ha parlato del suo sogno nel cassetto, quello che intende attivare anche con l’aiuto della Comunità montana: riportare i vigneti di “Cimicià” sui pendii. Da tempo si prepara al grande passo, prende contatti, approfondisce l’argomento, prepara i pali di legno per sostenere le piante. “Con i 70.000 euro vinti agevolmente – ha chiarito – potrò comprarli già pronti. Sarà una fatica in meno!” Serio, dotato di una leggerezza non comune, sorpreso dalla reazione del pubblico e dai complimenti del conduttore, Fabio Chiappara, contadino per vocazione e ragioniere “non si sa perché” ha lasciato esterrefatti per la sua cultura, macinata a poco a poco, tra un taglio d’erba ed una potatura, la coltivazione dell’orto ed il ripristino, “quando il tempo è brutto”, di una costruzione rurale. Ha raccontato, senza spocchia, come se fosse la cosa più naturale del mondo, di conoscere a memoria una buona parte della Divina Commedia, ha dimostrato di aver letto molto, di interessarsi alla fisica, di essere aggiornato sul cinema e di saper fare scelte precise, sicure, senza dubbi ed indugi.Si è incagliato sul nome del musicista che, arrabbiato per un accordo che non gli veniva, ha preso a martellate il suo strumento. Non era facile azzeccare la risposta, anche per lui, capace di cogliere altre musiche, altre melodie: quelle della natura brulla ed avara dell’entroterra ligure, del mondo agricolo legato alla tradizione ed affascinato dal nuovo, della gente dei campi che sa sorridere, parlare poco e conquistare ben più del soloni laureati qua e là, approdati al master in non so cosa, espertissimi nel loro settore, ma incapaci (e spesso lo hanno dimostrato) di collocare sulla carta le città italiane o nel tempo i personaggi storici. m
Il Consiglio Regionale di Coldiretti a Bruxelles
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n’intensa attività di studio ha contraddistinto il viaggio a Bruxelles del Consiglio regionale di Coldiretti Piemonte, che si è riunito nella capitale dell’Europa, per fare il punto sulla Pac, in particolare sui cambiamenti che dopo il 2013 riguarderanno tutte le imprese agricole. Dopo l’incontro con il reggente dell’Ufficio Coldiretti belga, Maurizio Reale, in cui è stato affrontato il tema del futuro della Pac post 2013, la delegazione piemontese è stata ricevuta dall’unità di Sviluppo rurale nell’ambito degli uffici italiani del Ministero dell’Agricoltura, per valutare gli ultimi orientamenti della Commissione rispetto alla nuova Pac. Bruno Rivarossa, direttore di Coldiretti Cuneo e Piemonte commenta con soddisfazione: “I due giorni di lavoro a Bruxelles sono stati utili per portare direttamente a conoscenza la dirigenza piemontese sugli sviluppi del dibattito sulla nuova Pac. L’argomento interessa tutte le imprese agricole, che guardano alle nuove disposizioni con grande interesse. In particolare, abbiamo ribadito la necessità che la Pac sia concessa prioritariamente agli agricoltori professionali, onde evitare rendite di posizione che, soprattutto in altri Paesi europei, hanno sottratto in questi anni risorse preziose al mondo agricolo”. m
Bastian Contrari
AGRICOLA
GHIBAUDO
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Rinnovati gli organi della Fondazione CRC
A Rosanna Giraudo “la Stella al Merito del Lavoro”
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l Consiglio Generale della Fondazione CRC ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, il presidente, i due vice presidenti e i quattro consiglieri. Su 22 consiglieri presenti, Ezio Falco, presidente uscente, è stato nominato presidente con 21 voti favorevoli. Sono stati nominati all’unanimità vice presidenti Guido Bessone e Antonio Degiacomi. “Tra le priorità indicate nel programma, commenta Ezio Falco, vi è l’attenzione al welfare locale nel rispetto del principio di sussidiarietà, con l’obiettivo di rafforzare la coesione sociale del territorio, migliorando il meccanismo delle erogazioni verso terzi e rafforzando una dimensione pro-attiva della Fondazione attraverso bandi e progetti propri. Questo patto, che la Fondazione propone al territorio, impegna senza riserve i suoi organi, dal Consiglio Generale al Consiglio di Amministrazione”. Nel Consiglio generale, è stato nominato per Coldiretti Cuneo, Cesare Gilli, segretario di Zona ad Alba e Cortemilia, residente a Ceva e profondo conoscitore del territorio, essendo stato anche segretario Zona a Mondovì. Cesare Gilli fa parte del Comitato di direzione della Coldiretti di Cuneo. m
opo la solenne cerimonia del 1° maggio a Torino con la consegna delle “Stelle al Merito del Lavoro”, conferite con decreto del Presidente della Repubblica ai Maestri del Lavoro, si svolge sabato 14 maggio alle ore 10, nel salone d’onore della Camera di Commercio di Cuneo, la consegna delle targhe ai nuovi Maestri del Lavoro della Granda. Tra i tredici premiati, vi è Rosanna Giraudo, dal 1° agosto del 1969, dipendente Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo, che ha ricoperto diversi incarichi nel settore fiscale. Dal 1° gennaio 2000, svolge mansioni di coordinatrice responsabile del settore fiscale a livello provinciale e con riferimento agli uffici zonali ed in particolare per il servizio salariati agricoli, alle dipendenze della Società di Servizi della Coldiretti Cuneo-Impresa Verde Cuneo s.r.l. Rosanna Giraudo ha partecipato alla stipula del Contratto Collettivo Provinciale per gli operai agricoli in rappresentanza dell’Organizzazione. Membro della Commissione Provinciale Inps di Cuneo, è stata anche componente del Comitato Consultivo Inail di Cuneo. m
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Suini: ampia progettualità per uscire dalla crisi
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a situazione dei prezzi nel settore suinicolo è pesantissima, da un paio di anni a questa parte. Gli allevatori non riescono neppure a realizzare i costi di produzione, tant’è che molti imprenditori hanno ridotto l’attività, altri pensano di avviarsi alla conclusione della stessa. In poche parole, la pesantezza del mercato rischia di compromettere anni di selezione e di impegno professionale degli allevatori. In questo contesto, APS non solo ha da sempre monitorato il mercato, ma ha anche avviato concrete azioni per dare risultato economico agli imprenditori associati. Presidente a cosa è dovuta, secondo lei, questa crisi che pare non riprendersi dei prezzi dei suini?
La sovrapproduzione italiana negli ultimi anni e l’aumento d’importazione di suini leggeri dall’estero (+20% nel 2010) sono fattori ai quali possono essere imputati l’andamento al ribasso del prezzo dei suini. Il prolungato
calo di potere d’acquisto della popolazione ha provocato una crisi dei consumi, che hanno interessato in particolare i prodotti più costosi (ad esempio i Prosciutti DOP) Dal punto di vista dei costi di allevamento, due fattori in particolare stanno contribuendo all’aumento dei costi di produzione: - l’aumento del prezzo dei cereali, in particolare mais, orzo e soia. L’alimentazione, nel caso del suino pesante italiano, rappresenta circa il 59% del costo di produzione; nel secondo semestre del 2010 il prezzo del mais e dell’orzo, che sono due delle componenti principali della razione alimentare, sono aumentati del 48,4% e del
51,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, facendo lievitare il costo unitario di produzione ben al disopra del già insufficiente prezzo di mercato dei suini vivi. Dunque, la volatilità a livello internazionale dei prezzi delle materie prime agricole e le speculazioni collegate rappresentano una minaccia per la stabilità economica dell’attività d’allevamento; - l’aumento dei costi energetici: si stima un valore di aumento di circa 40 / 50 euro a capo in funzione dei rincari delle “bollette” nell’ultimo anno. In tutti questi anni però avete lavorato per far crescere la qualità inviando i suini ai circuiti di Parma e San Daniele.
AT T U A L I T à Ora anche questa strada si sta chiudendo? In Piemonte sono allevati 1.200.000 suini, di cui il 70 per cento circa in provincia di Cuneo. Quella della nostra provincia è quindi una grande produzione, in termini numerici e di qualità, che va garantita e tutelata, anche a protezione del consumatore finale. Come si è visto recentemente – anche attraverso alcune trasmissioni televisive sui canali nazionali- purtroppo investire sulla qualità non sempre paga come dovrebbe, e occorrono misure sempre più stringenti di controllo della origine e tracciabilità delle materie prime. A nostro avviso resta indispensabile una azione forte e continua di monitoraggio delle importazioni di carne suina e trasformati, che oggi raggiungono quasi 14 mila tonnellate in Piemonte, per un valore di circa 30 milioni euro, sottraendo valore all’ economia locale. Per rispondere alla crisi, va inoltre accelerato il processo
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di trasformazione dei suini direttamente sul territorio, in modo tale da trattenere in loco il valore aggiunto derivante dalla trasformazione sia in termini economici che occupazionali. Oggi questo non avviene ancora in forma completa, a scapito della nostra provincia, favorendo quelle regioni che hanno sviluppato una tradizionale
trasformazione del prodotto suinicolo. Parallelamente, occorre investire in percorsi di diversificazione, ad esempio arrivando alla produzione del suino leggero italiano per i tagli da macelleria. A questo riguardo APS è da tempo attiva nella ricerca, ed ha recentemente organizzato un convegno, il primo in Piemonte, divulgando il lavoro
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che sta svolgendo in questa direzione, insieme all’ Università di Torino e alla Regione Piemonte, coinvolgendo alcuni macelli e stabilimenti di lavorazione in un’ottica di ricerca percorsi integrati di diversificazione, dentro una filiera sempre tutta italiana, e il più possibile localizzata nella nostra Regione. m
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Dalla filiera forestale nuove opportunita’ per il territorio
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egli ultimi anni si è parlato molto di filiera forestale ed utilizzo delle risorse boschive che sono ben rappresentate nella nostra provincia, tuttavia le linee di gestione delle foreste devono giocoforza tenere conto delle svariate funzioni che le stesse svolgono per la società (protettiva, ricreativa, ecologica, ecc.). La nuova filiera forestale contempera quindi un settore produttivo più un settore sociale e la sua gestione deve considerare nuove forme di organizzazione produttiva e commerciale. Occorre che tutti gli attori della filiera forestale si consapevolizzino sul fatto che il prodotto forestale
segue le stesse dinamiche di quello agricolo. “Partendo da tale presupposto – evidenzia Marcello Gatto, presidente di Coldiretti Cuneo – Coldiretti intende utilizzare nel settore forestale le stesse progettualità
produttive e di filiera messe in atto nel settore agricolo, quindi partendo dai dati che ci indicano che il 70% delle superfici boschive sono di privati (nella maggior parte dei casi aziende agricole) e che almeno il 50% dei boschi risulta avere una provvigione molto elevata dovuta al salto di almeno un turno di utilizzazione, si intende favorire anche nel settore forestale lo sviluppo di filiere finalizzate a valorizzare la risorsa boschiva”. Il mercato del legno, a differenza di quello dei prodotti agricoli, ha sempre “lavorato” a prezzi mondiali, quindi è strutturato in ottica globale, esistono tuttavia ampi margini per realizzare, anche in questo mercato, una filiera tutta italiana, per farlo
occorre un nuovo approccio al sistema produttivo che valorizzi la risorsa sotto tutti i suoi aspetti, se si continua a pensare al legno come ad un prodotto indifferenziato ed anonimo si sarà sempre sottoposti alle regole fredde e massificanti del mercato globale, e non si riesce a ricavare dalla risorsa legno (che è pur sempre limitata anche se abbondante) il giusto valore. “Coldiretti ha iniziato a mettere in campo la sua progettualità per il settore forestale – continua il presidente Gatto – stipulando accordi con le principali realtà nazionali in campo forestale tra cui Federforeste ( Federazione Italiana delle comunità Forestali) con le quali si porranno le basi per un nuovo approccio al
VA R I E sistema foresta - legno italiano. Gli scenari socio-economici che hanno portato al progressivo sottoutilizzo dei boschi sono profondamente cambiati, ed è cambiato l’approccio che occorre avere nei confronti del settore forestale, la domanda di prodotti legnosi si fa sempre più forte per soddisfare un mercato che si diversifica (biomasse per usi energetici o industriali, legname da opera, paleria varia), tuttavia è necessario organizzare bene le filiere produttive per evitare che si vada semplicemente a sfruttare a basso prezzo la biomassa forestale oppure che si ricorra ad importazioni massicce che sottraggono risorse all’economia locale; anche col legno occorre creare filiere a KmØ”. Nell’ambito di questo nuovo panorama, la progettualità Coldiretti parte da un punto fermo: valorizzare al massimo le biomasse presenti nei boschi utilizzando strategie e metodi già applicati con successo nel settore agricolo. m
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Il consorzio Colline Saluzzesi al Vinitaly
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l Vinitaly dei record (+10% di visitatori, di cui quasi la metà stranieri) il Consorzio Colline Saluzzesi ha segnato un punto importante. Centinaia i contatti con gli operatori professionali che hanno affollato. la rassegna veronese, grazie ai quali i vignaioli del Marchesato contano di creare nuove occasioni per espandere il mercato, oggi sulle centomila bottiglie, sia in Italia che all’estero. Nello stand delle Colline Saluzzesi, si sono alternati il presidente Marco Occelli e il produttore Emidio Maero, che al rientro hanno commentato con soddisfazione i risultati raggiunti: “Ci siamo confrontati – dicono – con trader e responsabili acquisti di tutto il mondo, cogliendo segnali di grande interesse. I nostri vini storici, per le loro caratteristiche di colore, profumo e stoffa, rappresentano un’opportunità per chi cerca emozioni enoiche diverse e originali”. È stato proprio un vino di antica nobiltà saluzzese, il Provana del Sabbione che nasce dal vigneti del Castello della Manta, ad aprire le degustazioni nello stand Piemonte-Unioncamere. Il Provana è stato presentato dall’attuale proprietario del vigneto, conte Carlo de Rege e dal produttore Emidio Maero che ha curato la parte vitivinicola. Storia e caratteristiche del prodotto sono state illustrate da Fabrizio Rapallino, responsabile Settore Vitivinicolo di Coldiretti e dall’enotecnico Edmondo Bonelli dell’Agri Valle Bronda di Pagno, mentre il rito dell’assaggio è stato guidato dal titolato Lorenzo Tablino. m
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Presentata la Guida Giovane dell’Agroalimentare
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n tempi in cui l’attenzione dei consumatori riconosce nei prodotti made in Italy il valore aggiunto della terra che li produce, della qualità e della salubrità che li distingue, della tracciabilità che non li divide dal campo, Coldiretti Giovani Impresa Cuneo ha voluto offrire a tutti i cittadini, e più specificamente a ciascun potenziale acquirente, una guida dove trovare “il produttore agricolo che fa per sé”, ovvero la carta d’identità dei giovani agricoltori che lavorano per valorizzare il patrimonio agroalimentare.
Lunedì 2 Maggio, all’Istituto Alberghiero IPSSAR “G. Giolitti”, sezione associata di Barge, si è svolta la presentazione della Guida Giovane dell’Agroalimentare, targata
Coldiretti Giovani Impresa Cuneo, realizzata con la preziosa collaborazione degli studenti dell’Istituto Alberghiero. La pubblicazione rappresenta un catalogo tascabile,
AT T U A L I T À ordinato secondo l’ubicazione territoriale delle aziende agricole inserzioniste, dove sono presenti non soltanto i prodotti agroalimentari, ma la storia dell’azienda ed il territorio in cui lavorano i giovani imprenditori, che non hanno paura di metterci la faccia e a disposizione di cittadini, ristoratori, esercizi commerciali e di chiunque voglia acquistare i prodotti agricoli della Granda direttamente dal produttore. La presentazione, moderata dal Segretario Provinciale Giovani Impresa Daniele Caffaro, ha visto partecipare i principali attori di questa importante iniziativa. Dopo il benvenuto del Sindaco di Barge, Luca Colombatto, hanno poi preso parola il Delegato Provinciale Coldiretti Giovani Impresa Dario Perucca, il Presidente Provinciale Coldiretti Marcello Gatto, il Dirigente Scolastico dell’IPSSAR Salvatore Linguanti, il neo-Presidente dell’Associazione Albergatori e Ristoratori Piero Sassone e
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l’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Cuneo Roberto Mellano. Nei vari interventi, è emerso come filo conduttore della serata il binomio “cibo-giovani”, che per questa iniziativa hanno collaborato insieme, perché soltanto così, valorizzando
il territorio in cui viviamo, producendo cibo di alta qualità e trasformandolo in prelibate ricette è possibile far crescere il settore agroalimentare e scrivere ancora importanti pagine di economia. In sala erano presenti inoltre i principali rappresentanti
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del mondo della ristorazione cuneese e dei giornalisti della Provincia. L’evento si è concluso con una stuzzicante cena, con prodotti a KmØ, forniti dalle giovani aziende, preparati e serviti con maestria, dagli studenti dell’Istituto Alberghiero. m
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“Dogliani superiore” e “Dogliani” diventano Docg
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n data 27 aprile, è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il passaggio a DOCG, il più alto gradino della scala della qualità dei vini, del vino “Dogliani superiore” e del “Dogliani”. “È il frutto di numerosi incontri avvenuti sul territorio, nei quali la lungimiranza dei produttori ha superato le ragioni di “campanile” ed ha puntato alla valorizzazione e l’unificazione del vino dolcetto prodotto nelle colline doglianesi e monregalesi”, dice Mario Boschis (foto a lato), presidente Consulta Vitivinicola Coldiretti, che ha seguito tutto l’iter della pratica. Un unico disciplinare, che tuttavia identifica e distingue due tipologie, sempre DOCG: l’una, il “Dogliani superiore”, di maggior struttura e con tempo di affinamento di almeno 12
mesi; l’altra, il “Dogliani”, di più immediato e quotidiano consumo. In particolare, il disciplinare entra in vigore a decorrere dalla campagna vendemmiale 2011/2012. Le doc Dolcetto di Dogliani, Dolcetto delle Langhe Monregalesi sono revocate a decorrere dalla entrata in vigore del decreto. I produttori che intendono porre in commercio, a partire dalla campagna vendemmiale 2011/2012, i vini a denominazione di origine controllata e garantita «Dogliani» provenienti da vigneti non ancora iscritti, sono tenuti ad effettuare
la denuncia dei terreni vitati ai fini dell’iscrizione allo schedario. I quantitativi di vino a denominazione di origine controllata e/o atti a divenire a denominazione di origine controllata «Dolcettodi Dogliani», a denominazione di origine controllata «Dolcetto delle Langhe Monregalesi» e a denominazione di origine controllata e garantita «Dolcetto di Dogliani superiore» o «Dogliani» ottenuti in conformità ai relativi disciplinari , provenienti dalla vendemmia 2010 e precedenti, che alla data di entrata in vigore del
disciplinare di produzione, si trovano già confezionati, in corso di confezionamento o in fase di elaborazione, possono essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte con le rispettive denominazioni, previa comunicazione alla struttura di controllo. “I quantitativi di vino a
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Contributi per la promozione dei vini nei Paesi Extra Ue È denominazione di origine controllata e garantita «Dolcetto di Dogliani superiore» o «Dogliani», provenienti dalla vendemmia 2010 e precedenti, aventi i requisiti previsti dal “nuovo” disciplinare di produzione che alla data di entrata in vigore si trovano già confezionati, in corso di confezionamento o in fase di elaborazione, possono essere commercializzati con la DOCG «Dogliani» previa comunicazione alla struttura di controllo”, ha precisato il vice presidente provinciale di Coldiretti con delega al settore vinicolo, Federico Vacca (foto sopra). m
in corso di pubblicazione il Decreto che stabilisce le modalità di erogazione degli aiuti previsti dalla misura dell’OCM vino “Promozione nei Paesi Terzi”. Le risorse a livello nazionale per questo capitolo sono di oltre 82 milioni di euro. Il contributo è in conto capitale (a fondo perduto) ed è pari al 50% del costo totale del progetto, ma può arrivare al 70% in caso di cofinanziamento da parte di fondi nazionali o regionali. Le singole aziende interessate potranno aderire (considerando che i progetti dovranno raggiungere un costo per ciascun Paese non inferiore a 100 mila euro) a progetti “collettivi” che vari soggetti (consorzi, organizzazioni, associazioni, ATI) presenteranno secondo le scadenze fissate. Per avere un quadro indicativo
delle azioni che possono rientrare nei progetti ed essere finanziate, si legga il seguito.
Azioni ammissibili Sono previste quattro tipologie di azioni che riguardano anche i marchi commerciali 1) Promozione e pubblicità dei prodotti relativamente a qualità, sicurezza alimentare, rispetto dell’ambiente ecc 2) Partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale 3) Campagne di informazione e promozione, in particolare, sulle denominazioni d’origine e sulle indicazioni geografiche, da attuarsi presso i punti vendita, la grande distribuzione, la ristorazione dei paesi terzi; 4) Altri strumenti di comunicazione (ad es.: siti
internet, opuscoli, pieghevoli, degustazioni guidate, incontri con operatori e/o giornalisti). Sono comunque escluse le iniziative aventi carattere prettamente commerciale o legate alla vendita del prodotto. Più dettagliatamente è concesso il contributo per: la pubblicità e gli annunci nei media; azioni di pubbliche relazioni; sampling per la presentazione dei prodotti; produzione di depliant e opuscoli; costo di creazione e sviluppo di brand; annunci di prodotto, pos, house organ; degustazione prodotto, materiali da banco e da esposizione; creazione siti internet, nella lingua ufficiale del Paese destinatario delle azioni; realizzazione di opuscoli, (continua a pagina 22)
22 pieghevoli o altro materiale informativo; incontri con operatori e/o giornalisti dei Paesi terzi; la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; degustazioni guidate, wine tasting, gala dinner; promozione sui punti di vendita della Gdo e degli specializzati: consulenza di marketing, pretests di validazione di nuovi prodotti, pre-validazione del lancio sul mercato, focus group, panels. Coldiretti ha in programma la presentazione di un progetto di Promozione Paesi Terzi, che possa coinvolgere anche le piccole e medie imprese di tutto il territorio nazionale. Al momento, secondo le indicazioni ricevute dalle nostre aziende vitivinicole, si è schematizzato un progetto di promozione per il Canada. Si resta tuttavia a disposizione di chi è interessato, per valutare l’inserimento di ulteriori iniziative di promozione a valere sui fondi stessi, per la presentazione di altri progetti sia di carattere nazionale che
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regionale o multi regionale. Il calendario dei lavori previsto • Raccolta adesioni dei beneficiari partecipanti fine aprile • Definizione prima bozza progettuale e raccolta suggerimenti, osservazioni e proposte migliorative – inizio maggio
• Invio documentazione amministrativa da parte delle aziende – inizio maggio • Redazione progetto semi definitivo con azioni e quote di investimento – metà maggio • Invio documentazione finanziaria da parte delle aziende – metà maggio • Stesura progetto definitivo, firma e consegna del progetto entro 10 giugno.
Considerando i tempi ristretti per la presentazione delle domande, dovute ai ritardi con cui sono state emanate le norme (decreto e circolari), sarà necessario definire e presentare i progetti a breve, quindi per conoscere meglio le possibilità di accesso ai contributi, oppure per ad aderire alla proposta suindicata si invita a contattare gli uffici Coldiretti. m
Ristrutturazione: necessaria proroga termine lavori
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oldiretti ha chiesto alla Regione Piemonte una proroga per la scadenza del termine di effettuazione lavori di ristrutturazione in riferimento alle domande presentate nella campagna 2009 e le due precedenti. L’originaria scadenza (2 anni dopo) è per giugno/luglio 2011, ma alcune aziende non sono in grado di rispettarla. La principale motivazione è da ascrivere alle frane iniziate e causate dalle piogge e nevicate eccezionali degli anni scorsi, relativamente alle quali il fronte smottato non si è ancora stabilizzato. Le precipitazioni di fine inverno - inizio primavera, sebbene non siano da considerarsi eccezionali, hanno nuovamente compromesso la stabilità, impedendo di fatto l’impianto in talune situazioni o facendo sì che sia prudenziale evitarlo in attesa di importanti opere di sistemazione del terreno. m
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Marini ad Euroflora per una filiera florovivaistica tutta italiana
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rande è stata anche quest’anno la partecipazione al viaggio, organizzato da Donne Impresa Coldiretti, per la decima edizione di Euroflora, tenutasi dal 21 Aprile al 1° maggio presso la Fiera di Genova, appuntamento quinquennale riconosciuto come uno degli avvenimenti di maggiore rilievo mondiale nel settore con oltre 700.000 presenze interessate a vedere le coreografie floreali allestite su 15 ettari di superficie. Durante la giornata di mercoledì 27 aprile si è tenuto, all’interno della Fiera, il convegno organizzato da Coldiretti Nazionale dal titolo “Una filiera florovivaistica tutta italiana”, presieduto dal Presidente Sergio Marini, alla quale hanno partecipato oltre 150 cuneesi. L’evento ha offerto l’occasione
per presentare il primo studio di Coldiretti/SWG sul futuro del fiore Made in Italy che svela i comportamenti di acquisto e le preferenze dei consumatori. Durante il Congresso sono stati resi noti i dati 2010 del mondo florovivaistico, che, con 20.500 aziende che danno occupazione ad oltre 120.000 addetti e con un
superficie coltivata di oltre 36.000 ettari, rappresenta uno dei settori di punta dell’economia agricola in Italia. Altrettanto interessanti sono stati i dati sulla vendita, sia per quanto riguarda il nostro paese, ma soprattutto per l’estero che ha visto negli ultimi anni un deciso incremento della richiesta. Nel convegno si è discusso anche di
scarsa trasparenza sull’origine di fiori importati e “spacciati” come made in Italy e sulla mancata proroga dell’annullamento dell’accisa sul gasolio destinato al riscaldamento delle serre che rappresenta un ingente aumento dei costi. Coldiretti rinnova l’invito di partecipazione alla prossima edizione di Euroflora, che si terrà nel 2016. Le 6 Aziende florovivaistiche cuneesi che hanno partecipato ad Euroflora si sono aggiudicate quattro medaglie d’oro e tre medaglie d’argento: Armando Garden – Verzuolo Roagna Vivai – Cuneo Miretti Giardini – Busca Barberis Vivai – Cherasco Garden Jardecò – Bra Edelwess Vivai – Villar San Costanzo. m
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Al convegno sulla batteriosi dell’actinidia grande partecipazione dei frutticoltori
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ltre 500 persone hanno partecipato al Convegno sulla batteriosi dell’Actinidia promosso dall’Agenzia 4A della Coldiretti e organizzato in collaborazione con il Creso presso il Centro Ricerche di Manta. L’assessore regionale Claudio Sacchetto ha testimoniato la piena consapevolezza circa la gravità della situazione e la necessità di interventi forti a supporto dei frutticoltori. In questa situazione di emergenza, la Regione Piemonte ha recepito le linee guida del Decreto Ministeriale, interpretandole alla luce delle peculiarità del territorio e coinvolgendo le amministrazioni locali a vari livelli, affinché le prescrizioni e le raccomandazioni giungessero capillarmente a tutti gli interessati.
Un dispiego di forze ed energie che è diventato – insieme a quello dell’Emilia Romagna – un riferimento a livello nazionale per le altre regioni colpite dal batterio. A questo punto, lo scenario è stato delineato ed è tempo per gli interventi tecnici. La prima relazione è frutto dell’opera sinergica di Settore Fitosanitario regionale e CReSO, che da mesi collaborano in stretto contatto per fronteggiare l’emergenza, circoscrivere l’epidemia, produrre indicazioni e raccomandazioni. Chiara Morone e Graziano Vittone hanno ripercorso la vicenda PSA in Piemonte: i primi sintomi sospetti, le prime indagini, la prima conferma. A maggio dello scorso anno fu accertata analiticamente la presenza di PSA in Piemonte.
Si conosceva la situazione di Latina e ci si chiedeva con una certa preoccupazione se sarebbe potuto accadere anche qui o se si trattava solo di casi isolati e sporadici. L’estate 2010 sembrò smorzare i toni di tale preoccupazione. Furono stilate e concordate le linee guida per la difesa e la protezione degli impianti colpiti e non, ma la situazione pareva sotto controllo: forse il timore iniziale era stato eccessivo? Il mese di novembre continuò a rassicurare: il raccolto fu buono. Ma nello scorso mese di gennaio furono individuati nuovi casi su impianti fino a quel momento asintomatici. Tra febbraio e marzo, aumenta la preoccupazione. Le gemme emettono essudato, i rami infetti ripuliti generano nuove infezioni. Interviene il legislatore a mettere
ordine nello stato di emergenza e preoccupazione generale, prevedendo l’estirpo degli impianti colpiti e l’incenerimento del materiale infetto asportato. Tradotto in numeri, il ciclone PSA, in meno di un anno dall’isolamento del batterio in Piemonte, ha decuplicato il numero di impianti colpiti (oggi sono 600). La panoramica presentata da Morone e Vittone chiude con uno sguardo a quanto è oggi disponibile per contenere la diffusione del batterio: le diverse tipologie di prodotto (rameici, igienizzanti, induttori di resistenza, microrganismi antagonisti), i primi passi mossi dalla ricerca applicata per testarne formulazioni, combinazioni e effetti, le prossime attività previste. Marco Scortichini, batteriologo del CRA di Roma e voce autorevole in materia di Pseudomonas syringae pv actinidiae, ha poi ampliato lo zoom rendendo note le prime segnalazioni del patogeno su scala mondiale. E così si scopre
AT T U A L I T À che la storia del PSA ha inizio circa un trentennio orsono, nei paesi orientali, culla della specie. Il primo caso a Roma è datato 1992. Scortichini espone con chiarezza il complesso lavoro di investigazione molecolare che è stato svolto negli anni per tracciare la carta d’identità del batterio, concludendo che l’attuale popolazione di PSA è diversa da quelle degli anni ’90, rispetto alla quale si mostra molto più virulenta. Segue una carrellata di immagini eloquenti che rendono la presentazione esaustiva e suscitano commenti tra la gente in platea, che tra sconforto e compiacimento, riscopre nelle immagini che scorrono quanto visto nel proprio frutteto. Gelo e grandine sono fattori predisponenti per la malattia, così come tutti i fenomeni e le pratiche colturali che provocano ferite e potenziali vie di ingresso per il patogeno. Il grafico che descrive il ciclo della malattia spiega come l’estate sia un periodo di calma apparente, in cui la batteriosi
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sembra rallentare la propria attività virulenta, per ritornare al massimo dell’infezione in inverno e dopo il germogliamento. Gli spunti più interessanti per la difesa riguardano le vie di ingresso, le modalità di diffusione all’interno della pianta e le fasi fenologiche di maggior esposizione all’infezione da PSA. Le vie di accesso più frequenti per l’ambiente piemontese sono le ferite da grandine, il fenomeno di gelo/disgelo, i tagli di potatura, le legature etc. I periodi di maggior sensibilità vanno dal germogliamento all’allegagione e dalla raccolta a fine caduta foglie. Si delinea così la possibilità di mettere a punto sul territorio un modello previsionale che consenta di posizionare gli interventi fitoiatrici in corrispondenza dei momenti di maggior rischio. Come tutti gli altri relatori, insiste sull’assoluta necessità di fare sistema, individuando quale indiscussa priorità la necessità di abbattere l’inoculo batterico oggi presente attraverso la
rapida eliminazione di piante e materiale vegetale infetti. Fare tesoro delle altrui esperienze è utile e importante in situazioni come queste e così al dottor Scortichini è seguita un’altra voce esperta dell’actinidicoltura laziale, quella di Fabio Marocchi, tecnico dell’Apofruit a Latina. Le sue sono considerazioni raccontano di prove condotte su ampie superfici di appezzamenti colpiti messe dai frutticoltori a diposizione della ricerca: combinazioni di diversi formulati
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per il contenimento, testate in momenti diversi dello sviluppo vegetativo, i primi risultati ottenuti. Dai grafici che scorrono appare evidente come non esistano ad oggi un prodotto né una combinazione di prodotti risolutivi. Più che nella difesa, le riposte vanno ricercate nella prevenzione e nel contenimento dell’inoculo. Uno spunto interessante sembra derivare da un’altra evidenza esposta (continua a pagina 26)
26 da Marocchi. Alcuni ettari di frutteto, circondati da aree fortemente colpite dal batterio, si mostrano quasi del tutto indenni. È quindi ipotizzabile che siano molteplici le variabili che intervengono nel determinare la curva di evoluzione del batterio, come ad esempio la composizione chimica e minerale del terreno. La prof. Maria Lodovica Gullino ha esposto l’attività di indagine condotta da Agroinnova in collaborazione con CReSO e Settore Fitosanitario dal 2010 ad oggi, introducendo i prossimi passi della ricerca regionale, che intende approfondire gli aspetti epidemiologici (il ruolo del polline, la sopravvivenza del batterio, la durata del periodo di incubazione, etc), di difesa, di caratterizzazione molecolare per contornare la batteriosi da PSA. A concludere la mattinata è stato il dirigente del settore fitosanitario Giacomo Michelatti, che ha illustrato le normative adottate dalla Regione Piemonte, dalla
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dichiarazione dello stato di allerta, all’apertura del bando regionale per la presentazione delle domande di contributo, passando per la definizione delle misure urgenti di prevenzione, controllo ed eradicazione del PSA e l’aggiornamento continuo delle aree contaminate. Nel dibattito finale, i frutticoltori hanno posto numerose e spinose domande ai relatori, esprimendo preoccupazione nel constatare che non sono ancora state estirpate e bruciate alcune piante o interi appezzamenti infetti, che fungono da focolai e ritardano l’azione di bonifica che si intende realizzare sul territorio. Condividendo questa legittima preoccupazione, il dirigente del servizio fitosanitario ha assicurato che si provvederà alla rigorosa attuazione delle disposizioni previste dalla delibera regionale. Le presentazioni e la scheda tecnica distribuita in occasione del Convegno sono disponibili sul sito del CReSO (www.cresoricerca.it) m
Domenica 15 maggio 2011 “Giornata Internazionale della Famiglia indetta dall’ONU”
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a famiglia da sempre rappresenta il fondamentale gruppo sociale e l’ambiente naturale per lo sviluppo e il benessere di tutti i suoi membri e della società. Il 15 maggio 2011, in occasione della “Giornata Internazionale della Famiglia” indetta dall’ONU, il Forum delle Associazioni Familiari di Cuneo, ha organizzato una giornata dedicata alla famiglia nelle città di Cuneo, Savigliano, Mondovì, Bra, Fossano, Dronero e Busca. L’iniziativa denominata “Famiglia sei Granda”, consentirà a tutti i cittadini di vivere una giornata di intrattenimento e di svago all’insegna della “famiglia”. m
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Inaugurato il “Mercato dei Contadini” a Mondovì
A Saluzzo la festa dei Margari
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abato 30 aprile, alla presenza delle autorità cittadine e di numerosi visitatori, è stato inaugurato il nuovo mercato dei contadini di Mondovì. Il progetto, realizzato dal Comune grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione Piemonte, ha consentito la ristrutturazione e il miglioramento dell’ala coperta di Piazza Ellero. Il sindaco Stefano Viglione ha ringraziato tutto lo staff degli uffici comunali per l’impegno profuso, mentre una menzione speciale è andata a Coldiretti, individuata fin dalle prime battute come partner per la realizzazione delle iniziative di promozione e organizzazione del mercato. “I produttori hanno seguito un corso di formazione – commenta Carlo Gabetti, presidente di Zona di Mondovì – in cui sono stati affrontati diversi argomenti di carattere fiscale, normativo e di marketing. È stato anche visitato un mercato creato a Milano, al fine di fornire un servizio sempre migliore per i consumatori.” Marcello Gatto, presidente provinciale Coldiretti, ha sottolineato come le aziende presenti sul mercato svolgono una funzione fondamentale per la diffusione sul territorio e tra i cittadini del Progetto di Filiera Agricola Tutta Italiana: “Grazie al contatto diretto con i consumatori con cui ogni giorno interagiamo, il nostro messaggio non è solamente uno slogan, ma diventa un elemento sempre più radicato nella coscienza collettiva.” m
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l Direttivo A.Re.Ma. organizza, in collaborazione con la Coldiretti di Cuneo e dell’APA, la tradizionale “Festa dei Margari e della Montagna”, con la caratteristica sfilata di mandrie bovine ed ovine. La cosiddetta “rudunà” per le vie del centro cittadino farà rivivere il passato della transumanza delle mandrie dalla pianura alla montagna ed è un momento di particolare attenzione per il mondo dei margari che, oltre a svolgere tale attività con grande passione, sono un importantissimo tassello per il presidio del territorio montano. Il programma della manifestazione prevede giovedì 19 maggio alle ore 21 nella sede dell’Ufficio Zona di Coldiretti Saluzzo, un incontro dibattito sul tema della pastorizia e la presentazione del libro “ël birucin” di Emilia Maddalena e Giovanni Ghibaudo a cura di Aldo Ponso. Si continuerà sabato 21 maggio alle ore 15 con l’arrivo della mandria in mostra al Foro Boario. Alle ore 17 è previsto l’inizio della sfilata per le vie del centro di Saluzzo; alle ore 18 la merenda sinoira; alle ore 21 la cena margara, servita da “Cabaret sull’Aia”, allietata da musica e balli. Domenica 22 maggio alle ore 10 vi sarà la dimostrazione di tosatura delle pecore da parte di Piero Fantino, alle ore 11 si aprirà il laboratorio didattico dedicati ai più giovani, con per imparare la lavorazione del latte e sarà offerta al pubblico la possibilità di acquistare prodotti locali. Il pomeriggio sarà allietato con balli lisci ed occitani e, alle ore 17, vi sarà la sfilata conclusiva dei capi in mostra. m
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Il progetto Denitren per risolvere il problema dei nitrati
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i avvia alla conclusione il progetto triennale di ricerca DENITREN, promosso dalla Regione Piemonte e realizzato in collaborazione di Environment Park , Politecnico di Torino, Coldiretti Piemonte e Associazione Allevatori Regione Piemonte, finalizzato alla realizzazione di un fotobioreattore pilota per il trattamento di reflui zootecnici (bovini e suini) con microalghe e testato in due aziende zootecniche selezionate in Piemonte.
Il funzionamento prevede che il refluo zootecnico inizialmente stoccato all’interno di un serbatoio di carico, venga filtrato e pompato verso il fotobioreattore, al cui interno “lavorano” le microalghe (organismi vegetali foto sintetici) che utilizzano energia radiante, anidride carbonica e nutrimento rappresentato in particolare da azoto e fosforo, per il proprio metabolismo. L’attività sperimentale ha evidenziato che nel trattamento
AT T U A L I T À dei reflui zootecnici l’alga Chlorella vulgaris ha portato, mediamente, ad una riduzione della quantità di ione ammonio pari a circa il 90%, ad una riduzione dell’azoto inorganico pari a circa il 30% con parziale conversione in azoto organico. L’efficacia del trattamento, a titolo sperimentale, si traduce pertanto in una riduzione della concentrazione di azoto nei reflui e in una maggiore stabilizzazione degli stessi per effetto dell’organicazione dell’azoto restante. Nel corso di tre anni di sperimentazione, il fotobioreattore pilota è stato inizialmente testato presso Environment Park, quindi spostato presso un azienda di allevamento bovino per 6 mesi (in provincia di Torino) e infine presso un azienda di allevamento suino (in provincia di Cuneo). Le aziende zootecniche selezionate sono state identificate sia in base alle caratteristiche dell’allevamento (numero di capi, tipologia di stabulazione, presenza
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di strutture moderne) sia in base alla localizzazione geografica sul territorio piemontese (zone vulnerabili e non vulnerabili da nitrati). L’attività di analisi per la valutazione dell’efficienza di depurazione sui reflui bovini e suini è stata condotta effettuando inizialmente numerosi test in laboratorio e successivamente effettuando alcuni test su scala pilota in continuo direttamente nel fotobioreattore per la valutazione dell’andamento delle concentrazioni di elementi chimici. A valle del trattamento è possibile separare il refluo in una frazione liquida più facilmente spandibile e una frazione solida, costituita dalla massa algale, utilizzabile come sotto prodotto ad elevato valore aggiunto. Le alghe infatti possono essere utilizzate come materiale grezzo per la produzione di biodiesel (in quanto caratterizzate da un elevato contenuto lipidico), oppure utilizzate nell’industria farmaceutica e alimentare
(integratori alimentari, creme e trattamenti per la cura del viso), infine essere utilizzate come ammendante agricolo. Dal punto di vista della gestione dei reflui zootecnici aziendali l’iniziativa sperimentale potrebbe avere futuri sviluppi pratici in termini di riduzione della concentrazione di azoto e
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maggiore stabilizzazione della sostanza organica; a livello ambientale, il trattamento dei reflui zootecnici attraverso il fotobioreattore consentirebbe di ridurre le emissioni di metano, ammoniaca, protossido d’azoto e anidride carbonica proprio per effetto della maggiore stabilizzazione. m
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Prestiti per la conduzione aziendale
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a Giunta Regionale ha istituito, a partire dal 01/01/2008, un programma che prevede la concessione di contributi negli interessi sui prestiti per la conduzione aziendale, di durata massima di un anno. Possono beneficiarne le imprese agricole attive aventi sede operativa in provincia di Cuneo, condotte da imprenditori agricoli singoli o associati, iscritte al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio competente e alla gestione previdenziale e assistenziale per l’agricoltura, che risultino altresì in possesso di partita IVA per il settore agricolo e che abbiano costituito il fascicolo aziendale presso uno dei Centri autorizzati di Assistenza Agricola (CAA). Sono escluse dai benefici del bando le cooperative agricole di produzione, servizio e forestali e le
altre forme associate composte da cinque o più imprenditori agricoli che potranno, invece, presentare domanda a valere su specifico bando regionale. Per le imprese di pianura e collina, il contributo negli interessi a carico della Provincia di Cuneo è pari al 50% del tasso di riferimento vigente alla data di presentazione della domanda di finanziamento. Qualora almeno il 50% dell’importo del prestito sia assistito da garanzia prestata da confidi che operino in agricoltura il contributo negli interessi sarà aumentato di 0,30 punti percentuali. Per le imprese di zona montana, il contributo negli interessi così come sopra determinato è incrementato di un punto percentuale. Per definire a quale zona altimetrica riferire un’azienda agricola si considera la localizzazione del
superiore alle risorse, verrà data priorità secondo i seguenti criteri: aziende agricole condotte da giovani di età inferiore ai 40 anni; aziende agricole site in zona montana; data di presentazione della domanda (intendendo in tal senso la data di centro aziendale (sede operativa protocollazione della stessa). principale). Nel caso di società di persone, il Il prestito di conduzione che può requisito deve essere in capo al beneficiare dell’aiuto non può rappresentante legale. essere né inferiore a 15.000 Euro né Nel caso di giovani imprenditori sarà superiore a 80.000 Euro per azienda. data precedenza ai richiedenti più L’importo della spesa ammessa giovani sulla base del giorno, mese e a prestito di conduzione verrà anno di nascita. determinata dall’ufficio istruttore La scadenza per la presentazione provinciale sulla base dei seguenti delle domane è fissata al 31.12.2011 parametri ettaro/coltura adottati Le agevolazioni concesse ad una per l’iniziativa. medesima impresa “non possono Qualora l’ammontare complessivo superare i 7.500,00 euro nell’arco di delle richieste pervenute sia tre esercizi fiscali”. m ✔ Euro 600,00/Ha per colture erbacee estensive (seminativo, prato, etc); ✔ Euro 900,00/Ha per colture erbacee estensive (seminativo, prato, etc) praticate da aziende zootecniche; ✔ Euro 1.200,00/Ha per colture erbacee intensive (ortaggi e fiori in pieno campo); ✔ Euro 2.500,00/Ha per colture arboree specializzate (vigneti e frutteti); ✔ Euro 500,00/Ha per noccioleti e castagneti da frutto; ✔ Euro 3.500,00/Ha per vivai e colture orticole e floricole protette.
TERRAMICA
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Il mercato biologico italiano continua a crescere
Giunte in azienda le prime note tecniche Terramica
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ei mesi di gennaio e febbraio 2011, i prezzi all’origine dei prodotti biologici hanno registrato in prevalenza un andamento stabile sia a livello congiunturale che tendenziale. Nella fase al consumo, sia rispetto alla fine del 2010 che in confronto ai primi due mesi dello stesso anno per i principali prodotti confezionati non si registra una tendenza univoca, mentre per l’ortofrutta sfusa si sono riscontrati prezzi in aumento. Sul fronte dei consumi domestici è ancora cresciuta, secondo i dati Ismea relativi al primo bimestre 2011, la spesa domestica per prodotti biologici confezionati (+13%), mentre per l’ortofrutta fresca e sfusa l’aumento è stato lievemente più ridotto (+11,6%). In relazione ai confronti con i comparti convenzionali, dall’analisi dei dati emerge che rispetto ad inizio 2010, i prezzi dei prodotti biologici sembrano in prevalenza aumentare di meno rispetto ai corrispondenti prodotti convenzionali. Inoltre, soprattutto in tema di consumi, il biologico sembra ancora registrare performance migliori rispetto al convenzionale. m
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’Associazione Produttori Biologici Terramica ha inviato alle aziende biologiche dei diversi settori produttivi della provincia il primo numero delle note tecniche al fine di fornire utili informazioni per la gestione delle colture effettuate con il metodo dell’agricoltura Biologica. Dopo il settore vitivinicolo, sono state interessate all’invio dello specifico bollettino le aziende orticole e quelle frutticole. Nei prossimi mesi Terramica proseguirà con l’invio di nuove note tecniche per dare continuità al servizio. A tutte le aziende biologiche della provincia si ricorda che per qualsiasi necessità è possibile contattare l’Associazione nella persona di Marcello Pellegrino ai seguenti numeri: 0171/447349 oppure 366/6392624 e all’e-mail terramica.cn@coldiretti.it m
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L A P O S TA D E L C O LT I VAT O R E
Lettere a Il Coltivatore Cuneese • Lettere a Il Coltivatore Cuneese • Mondi diversi che dovrebbero cercare di capirsi... Giorni fa ero a Torino al Lingotto, ex stabilimento Fiat ora diventato 8Gallery. Ero entrato per far compere e in un attimo mi sono perso sotto le stupende capriate della rampa a chiocciola che conduce alla pista sul tetto, ero come imbambolato a cavallo tra due ere geologiche, tra due periodi storici, tra due civiltà, tra due mondi. Giorni fa, in valle Maira, è stato fotografato un lupo che ciondolava quassù in sotto le nostre case, e paragonato a questo, sembra davvero un altro mondo. A uno sguardo superficiale, il mondo dei montanari pare destinato a finire presto, perso in un deserto verde, ma d’altro canto non riesco a cogliere “le magnifiche sorti e progressive” del popolo dell’8Gallery,
dove diavolo pensa di andare vivendo in un reality fragile, incerto, eterodiretto? Due mondi che dovrebbero però cercare di capirsi, confrontare le ragioni degli uni e degli altri, fare squadra e pensare a un avvenire possibile per entrambi. Visto da quassù pare difficile pensare di discutere con gente che conosce il mondo rurale perché ha letto le storie della fattoria di Nonna Papera e si è fatto una idea dei grandi predatori sulle striscie di Lupo Alberto e con i cartoons dell’orso Yoghi. Visto dalla metropoli è difficile
accettare che qualcuno voglia essere libero di vivere e gestire in libertà un monte che sempre più è considerato un polmone verde non da vivere, ma in cui sfogare le nevrosi accumulate salendo e scendendo per le scale mobili, spingendo un carrello all’ipermercato e lavorando davanti a un video. La centralità sulle Alpi si è spostata dall’uomo che le vive all’ambiente, peccato che non possa essere questo un approccio storicamente possibile e neppure accettabile da parte nostra. Per tutti e due i mondi, la questione comunque attiene a uno dei fondamentali del vivere: quello dell’idea di libertà. La libertà quassù è sotto attacco e la presenza del lupo e di una fauna aliena non è che l’ultimo in ordine di tempo, nella metropoli la libertà invece se ne sta andando alla chetichella, senza dare nell’occhio, viene sostituita da luci, lustrini, musiche, parole
e reality. Quassù ce ne siamo accorti da tempo, perché per noi la libertà è indispensabile per poter vivere, mentre la sotto si dovrebbe cercare di gestirla senza… farsi male. Troviamo il modo di confrontarci, conviene a tutti! Mariano Allocco Intanto grazie per aver inviato la fotografia. Prova inconfutabile che i lupi esistono e, come dice lei, ciondolano sotto casa. Coldiretti ha partecipato al gruppo di lavoro insediato presso l’assessorato regionale all’Agricoltura. Dobbiamo dire che, anno dopo anno, le risorse destinate agli allevatori sono in aumento. Certo, avremmo preferito fare a meno degli indennizzi e non avere la presenza del lupo. Però, ha ragione lei, quando sostiene che città e campagna o meglio, in questo caso, città e montagna, debbono instaurare
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• Lettere a Il Coltivatore Cuneese • Lettere a Il Coltivatore Cuneese un dialogo serio per garantire alle poche persone che vivono ed operano in montagna di poter continuare a farlo. La montagna è un patrimonio di tutti. Non chiudiamo le porte della stalla quando i buoi sono scappati. In ricordo del cavalier armando bellino Egr. Direttore, i dirigenti della zona di Ceva vogliono ricordare il Cav. Armando Bellino deceduto la vigilia di Pasqua all’età di 99 anni. Il Cav. Armando Bellino, conosciuto in tutta la Val Tanaro come “Riccheto”, nel 1946 ha fondato la sezione Coldiretti di Cerisola ricoprendo il ruolo di Presidente di Sezione per molti decenni. Nel 1952 è stato promotore della Mutua Volontaria Coldiretti e nel 1955 costitutore
e dirigente della Cassa Mutua Malattia Coltivatori Diretti. Di piccola statura ma di grande intelligenza ha saputo essere di esempio e stimolo per tutta la Comunità. Importante il suo impegno anche nella sezione alpini e nell’amministrazione comunale. A Cerisola, la piccola ma deliziosa e attiva frazione di Garessio al confine fra
Piemonte e Liguria, era presente in tutte le iniziative. Particolare il suo impegno non solo in tutte le iniziative della Coldiretti, in tutte le manifestazioni o gli impegni sindacali , ma anche nella gestione del recapito nella piccola frazione. Riccheto si assicurava che il piccolo ufficio fosse sempre accogliente e caldo, insieme
alle signore della frazione si occupava che tutti i soci fossero avvertiti degli incontri o delle iniziative. Con il sorriso sempre impresso sul viso non mancava mai un suo saluto, un abbraccio caloroso , un mazzo della prima mimosa raccolto giù in Liguria ove si recava per lavorare la terra nei terrazzamenti che aveva subito al confine nell’entroterra ligure. Con la moglie Gemma, quando era ancora in vita , trasmetteva entusiasmo ed ottimismo a larghe mani, con grande senso dell’ospitalità e dell’impegno prima di tutto. Ha lasciato nella nostra organizzazione un grande vuoto ma un grande esempio di quelle essenze di valori sociali, umani, di impegno disinteressato e di apertura di vedute che servirà sicuramente a noi tutti ed alle nuove generazioni. Lettera firmata dai dirigenti Coldiretti della Zona di Ceva
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Condifesa Cuneo per le aziende agricole
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l 2010 è stato un anno positivo per il Condifesa di Cuneo che ha assicurato oltre 170 milioni di euro con un aumento del 21% rispetto al 2009, per le compagnie che hanno incassato oltre 16 milioni di euro a fronte di indennizzi per danni atmosferici per 9 milioni di euro, alle aziende agricole che per il primo hanno ricevuto o ricevono la contribuzione pubblica entro il mese di giugno 2011. Nel mese di aprile, si sono svolte le assemblee parziali nelle diverse zone della provincia con la nomina dei delegati che sabato 16 aprile hanno approvato il bilancio consuntivo 2010 ed il preventivo 2011. Durante le assemblee, il presidente Lorenzo Bergese ha commentato l’esito positivo del
lavoro svolto dal Condifesa a favore delle aziende agricole, in particolare si è soffermato sulle modifiche apportate dalla normativa che per il primo anno ha visto il passaggio dalla contribuzione statale tramite il Fondo di solidarietà nazionale a quella europea attraverso l’art. 68 della PAC e dell’OCM Vino. Un commento positivo arriva anche dai soci produttori di uva che hanno ricevuto la contribuzione pubblica nello stesso anno in cui si sono assicurati, mentre rimangono ancora in attesa del ricevimento del contributo pubblico tutte
quelle aziende che beneficiano della contribuzione PAC Art. 68. È stato sollecitato l’Assessore all’agricoltura Claudio Sacchetto affinché intervenga con Agea perché trasmetta al più presto i fondi europei ad Arpea (ente pagatore per la PAC della Regione Piemonte), la quale provvederà a liquidare direttamente le aziende agricole. Di questo ritardo nel pagamento dei contributi PAC sulle assicurazioni, le aziende agricole non hanno risentito, in quanto lo stesso Condifesa ha anticipato i pagamenti dei premi alle Compagnie, utilizzando un’anticipazione bancaria rilasciata dalla Bre Banca per 21 milioni di Euro. In questo periodo di crisi economica, nel caso in cui le
aziende agricole associate al Condifesa di Cuneo, subiscano dei notevoli danni a causa di eventi atmosferici alle proprie produzioni, potranno ricevere anticipatamente i risarcimenti danni direttamente dalla Bre Banca a condizioni vantaggiose. Il direttore Roberto Bernardi ha evidenziato nelle riunioni assembleari gli aspetti della normativa del piano assicurativo 2011 oltre ai finanziamenti pubblici correlati alla stipula di polizze assicurative agevolate. Con la nuova tempistica nella erogazione dei contributi OCM Vino e PAC Art. 68 a regime fino al 2013 si potranno riscontrare delle economie di scala per cui il Consiglio di amministrazione, delegato dall’assemblea dei soci, potrà valutare la possibilità anche di una riduzione delle quote associative al Condifesa di Cuneo. m
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Nasce a Ceva il Consorzio Pastorizia delle Langhe
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a pastorizia è una tradizione che si tramanda da secoli nelle valli cebano-monregalesi, una storia fatta di generazioni di allevatori che hanno contribuito a modellare e conservare il paesaggio del territorio montano e collinare. Per contrastare la tendenza
all’oblio, a cui sembrava destinata questa tipica forma di allevamento, alcuni giovani pastori hanno deciso di riunirsi e, grazie al supporto di Coldiretti Cuneo, hanno costituito il Consorzio di Valorizzazione e la Tutela della Pastorizia nelle Langhe e nei Territori Montani. “I nostri obbiettivi – spiega
MICRO PLANT
Claudio Adami di Paroldo, neo presidente dell’associazione – sono rivolti alla valorizzazione del nostro lavoro e dei risvolti che questo ha sul territorio. Ora garantiamo il presidio di quelle aree che rischiano di essere abbandonate, siamo coinvolti in prima linea nel mantenimento
35 dell’equilibrio idro-geologico delle nostre valli. Inoltre siamo interessati a sviluppare e aggiornare in modo sostenibile le tecniche di pascolamento e ci siamo posti come traguardo la valorizzazione e la crescita di una filiera riconoscibile, in grado di distribuire in modo equo i proventi ottenuti dalla vendita dei prodotti tipici”. Altri propositi del Consorzio riguardano la conservazione delle biodiversità e delle razze autoctone, la collaborazione con amministrazioni comunali e altri enti pubblici, per la gestione e l’organizzazione di tutte le iniziative necessarie per la conservazione del territorio. “Coldiretti si conferma un valido interlocutore – commenta Marcello Gatto, presidente Coldiretti Cuneo e della zona di Ceva – per tutte quelle aziende che hanno intenzione di valorizzare il ruolo dell’agricoltura in tutte le sue sfaccettature, sia dal punto di vista dell’impegno per il territorio, sia nell’ottica di un miglioramento della redditività attraverso i progetti di filiera”. m
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Pensione agli invalidi civili: l’assistenza dell’Epaca Soggetti interessati Possono essere interessati tutti i soggetti in età lavorativa tra i 18 e 65 anni affetti da malattie e menomazioni permanenti e croniche di natura fisica e/o psichica ed intellettiva che abbiano una riduzione della capacità lavorativa non inferiore ad un terzo. Anche i minori di diciotto anni affetti da malattie e menomazioni permanenti che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età rientrano nella categoria degli assistibili. Infine, i cittadini ultra sessantacinquenni affetti da malattia e menomazioni permanenti e croniche possono ottenere l’indennità di accompagnamento qualora necessitino di assistenza continua per incapacità a compiere gli
PRESTAZIONE
IMPORTI
LIMITE DI REDDITO
Invalidità civile parziale (dal 74% al 99%) € 260,27 mensili € 4.470,70 annui Invalidità civile totale (100%) € 260,27 mensili € 15.305,79 annui Indennità di accompagnamento € 487,39 mensili -
atti della vita e/o impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore. Limiti di reddito Per l’attribuzione della pensione agli invalidi civili sono presi in considerazione soltanto i redditi personali del richiedente e gli stessi, per l’anno in corso, non devono superare € 4.470,70, se riferiti all’invalidità parziale e € 15.305,79 se attinenti all’invalidità totale. L’indennità di accompagnamento è erogata indipendentemente dalle condizioni economiche dell’interessato.
Documenti La documentazione da presentare a corredo della relativa domanda è costituita dal certificato medico su modulo INPS (telematico o cartaceo), dal codice fiscale e dalla carta d’identità del richiedente. Dal 1 aprile 2010 la presentazione
delle domande d’invalidità civile avviene esclusivamente tramite programma telematico INPS. Tale procedura, disponibile presso il Patronato EPACA, consente di dialogare con l’INPS e, a regime, consentirà di ridurre i tempi di attesa per ottenere le pensioni agli invalidi civili. Invitiamo pertanto tutti gli interessati ad avvalersi della professionalità del Patronato EPACA Coldiretti che, coadiuvata dai consulenti medico-legali e legali convenzionati, garantiranno l’assistenza in merito.
ERNIA AL DISCO Indennizzata dall’INAIL Chi ha contratto ernia discole lombare in quanto impegnato in LAVORAZIONI DI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI svolte in modo non occasionale in assenza di ausili efficaci o in LAVORAZIONI SVOLTE CON MACCHINE può chiederne il riconoscimento come malattie professionale. È consigliabile produrre la denuncia, tramite il patronato EPACA, entro un anno dalla cessazione delle lavorazioni.
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L’impegno del Cupla per i pensionati
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l Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo rappresentativo di 5 milioni di pensionati in Italia e ben 95.829 in provincia di Cuneo, ha indetto la giornata di mobilitazione nazionale “Pensionato Day”. Lo scorso 29 aprile, la delegazione del Cupla
(Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo) di Cuneo, coordinato da Natale Carlotto, ha consegnato il documento della protesta e di proposta dei Pensionati del lavoro autonomo al sindaco di Cuneo Alberto Valmaggia (anche nella veste di Presidente dell’Assemblea
dei Sindaci dell’ASL1), il quale ha assicurato ogni possibile interessamento poiché condivide le richieste contenute nel documento, soprattutto nella parte che concerne i sevizi domiciliari e di assistenza capillarmente diffusa sul territorio.
37 “La nostra sanità provinciale, ha affermato Alberto Valmaggia, è una sanità di eccellenza che non deve essere penalizzata da tagli indiscriminanti tendenti a coprire “buchi” fatti da altre realtà piemontesi, non così virtuose”. Nel concludere, il sindaco di Cuneo ha assicurato massima attenzione alle istanze proposte dal Cupla e che lo stesso comitato verrà coinvolto nei tavoli di concertazione che verranno attivati nel prossimo futuro. Per quanto concerne il Cupla Piemonte, il 29 aprile una delegazione composta dai rappresentanti delle otto associazioni dei pensionati del mondo del lavoro autonomo, si è recata dal presidente della Regione Roberto Cota e dall’assessore alla Sanità Caterina Ferrero, nonché dal presidente del Consiglio Regionale Valerio Cattaneo per consegnare il documento con le istanze sia di livello nazionale che regionale. m
La Lega contro i tumori ha istituito un nuovo servizio
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ILT Informa” è il nuovo sportello oncologico che la Lega Italiana per la lotta contro i tumori ha aperto il 1° maggio nella sua sede di Cuneo e nelle tre delegazioni di Alba, Mondovì e Saluzzo. L’iniziativa, promossa dalla Consulta femminile, di cui Coldiretti Donne Impresa fa parte, si rivolge in particolare
alle persone affette da patologie tumorali, le quali, nell’affrontare un percorso difficile della loro vita, hanno bisogno di sostegno psicologico, ma anche di assistenza burocratica e legale. Lo sportello sarà gestito da personale volontario, opportunamente formato, che con un linguaggio semplice e chiaro avrà il compito di
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agevolare a pazienti e familiari l’accesso alle consulenze riguardanti i diritti del malato. Anche il patronato Epaca collabora all’iniziativa prestando l’assistenza previdenziale a tutti i cittadini. Lo sportello “LILT Informa” sarà aperto al pubblico con i seguenti orari: sede di Cuneo, il secondo ed il quarto martedì del mese
dalle 15.00 alle 18.00; delegazione di Alba, primo e terzo giovedì del mese dalle 14.30 alle 18.00; delegazione di Mondovì, primo e terzo lunedì del mese dalle 14.30 alle 18.00; delegazione di Saluzzo: secondo e quarto sabato del mese dalle 9,30 alle 11,30. Per ulteriori informazioni: 0171.697057 – legatumori@gem.it. m
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A.C.S.T.E.: approvato Il Bilancio 2010
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enerdì 29 aprile si è svolta presso la sala riunioni del Miac, la riunione per l’approvazione del bilancio consuntivo 2010 e preventivo 2011 dell’Acste con una buona partecipazione dei soci. Per le operazioni dell’assemblea, si è rivelata preziosa la presenza e la collaborazione di Cristina Tomatis ex segretaria Acste e Bruno Ivano e Nardini Guido ex consiglieri. La serata è stata resa ulteriormente interessante dalla partecipazione del Sig.Giordanengo Walter dell’Associazione Ippica Dilettantistica “La Riviera” di Cavallermaggiore che ha illustrato il metodo da lui utilizzato per comunicare con i cavalli nel loro linguaggio, ottenendo risultati strabilianti e risolvendo i problemi che spesso i cavalieri hanno con i loro amici a 4 zampe. Il metodo permette a chiunque, sia cavaliere alle prime armi od esperto, un corretto approccio all’animale, per favorire un rapporto molto stretto e affidabile. I tempi sono diversi, ma tutti possono arrivare ad un buon livello di comunicazione. Si è fin troppo abituati a considerare sempre e “solo” il cavallo: è praticamente sempre lui ad avere problemi: è troppo nervoso, non capisce, è stupido e così via, ma a volte un buon lavoro sui cavalieri stessi e la comprensione del bagaglio comportamentale del cavallo portano, non a cambiare il carattere del cavallo, ma, pur
N otizie dal mondo dei cavalli
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lasciandogli la sua personalità, ad interagire con lui, smussando gli spigoli, facendosi capire in modo chiaro, instaurando una partnership (una buona collaborazione). Dato l’interesse suscitato nei soci e le numerose richieste, nel corso dell’estate saranno organizzati degli stages presso il centro del Sig. Giordanengo, stages che potranno essere organizzati sia in orari serali che nei week-end in gruppi di 5-6 cavalieri. Per informazioni sulle attività svolte dal Sig. Giordanengo è possibile visitare il sito: www.ippicalariviera.it oppure telefonate al numero 3336319215. Per informazioni sulla partecipazione agli stage, si può contattare la segreteria dell’Acste al numero 3394243330.
“I SERVAJ” 28-29 Maggio Raduno Equestre A Bombonina
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l Circolo Ippico i Servaj di Bombonina organizza il 12° Raduno Equestre presso la Cascina Peschiera a Bombonina Bassa piccola frazione alle porte di Cuneo immersa nella natura, facilmente raggiungibile da qualsiasi parte si arrivi: saranno due giorni da trascorrere nel verde del Parco Fluviale dello Stura, raduno riservato ai soci Acste, ricordando che tutti coloro, che ancora soci non sono, avranno la possibilità di associarsi al momento del ritrovo.
Sabato 28 maggio Ore 15.00 ritrovo presso la Cascina Peschiera sede del Circolo. Ore 16.30 partenza per la passeggiata sulle piste del Parco, lungo il percorso verrà offerto l’aperitivo a tutti i partecipanti.
Ore 18.30 rientro, sistemazione cavalli e cavalieri (possibilità di campeggio). Ore 20.30 cena riservata ai soci con musica. Domenica 29 maggio Colazione offerta dal Circolo. Ore 10.00 partenza per passeggiata con benedizione cavalli ed aperitivo offerto dal Circolo. Ore 13.00 pranzo riservato ai soci. Ore 14.30 inizio giochi equestri e intrattenimenti per adulti e bambini. Per la partecipazione è richiesta una buona gestione del cavallo, libretto sanitario cavalli in regola e copertura assicurativa personale tipo capo famiglia. I ragazzi minori di 14 anni devono essere accompagnati da un genitore. Per info: Silvio: 3382542192 Roby: 3471646310.
S c a den z e a z iend a li
15 MAGGIO IVA FATTURAZIONE DIFFERITA
A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di aprile, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè aprile.
16 MAGGIO VERSAMENTO RITENUTE FISCALI
Scade il termine per i versamenti diretti, con modello F24, delle ritenute effettuate nel mese di aprile sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente. IMPOSTA VALORE AGGIUNTO 1 TRIMESTRE
Entro tale data i contribuenti che esercitano l’attività agricola, d’impresa o di lavoro autonomo che hanno realizzato nell’anno 2010 un volume d’affari inferiore a euro 309.874,14 se esercitano l’attività di prestazione di servizi, ed arti e professioni e inferiore a euro 516.456,89 se esercitano l’attività agricola o di impresa ed hanno optato ai sensi dell’art.66 L.427/93 per la liquidazione trimestrale devono annotare sul registro delle vendite la liquidazione periodica dell’imposta relativa al trimestre gennaio- febbraio- marzo 2011 ed effettuare il versamento IVA tramite modello F24 telematico. IVA – COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTO
Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento, ricevute nel mese di aprile 2011. Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti degli esportatori abituali ai sensi dell’art.8 lettera c) del D.P.R. 633/72. IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI APRILE
Annotazione di liquidazione per il mese di aprile e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola d’impresa
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e di lavoro autonomo che nell’anno 2010 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 309.874,14, se prestazione di servizio o di euro 516.456,90 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affarI inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66, legge 427/93.
25 MAGGIO ACQUISTI E CESSIONI INTRACOMUNITARI MENSILI
Scade il termine per i contribuenti mensili, per la trasmissione in via telematica all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di aprile.
31 MAGGIO IVA REGISTRAZIONE FATTURE
Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Per le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta. IVA ESPORTATORI
I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente. ELENCHI CLIENTI E FORNITORI “BLACK LIST” SOGGETTI MENSILI
Invio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili che abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio fiscale in Paesi “black list” registrate o soggette a registrazione nel mese aprile 2011. m
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Il mercatino del Coltivatore VENDO H Piantini di peperoni (vero “Cuneo”) e “pule” del Consorzio Cappone di Morozzo Tel. 3346156329 H Same Solaris, ottimo stato Tel. 3397987788 H Disco da 25 e aratro fuorisolco Scalmana Tel. 0174698563 H 70 titoli Pac Tel. 0174681130 H Rotofalce Galfrè 1,85 in ottimo stato e cerco girello oltre m. 5 Tel. 3331015604 H Trattore cingolato Landini C35, riverniciato, funzionante, Euro 2.800,00 trattabili Tel. 0174781458 ore serali H Cavalletti per pomodori Tel. 3487324972 H Aratro in ottime condizioni per trattore 50/60 CV Tel. 3339444222 H Trincia Palladino come nuova, prezzo interessante Tel. 017350265 H Pompa rialzamento acqua, rincalza e concima mais, perfettamente funzionanti Tel. 0172490028 H Rimorchio ribaltabile Perona 2 ruote Tel. 0172474318 H Rimorchio ribaltabile omologato 380x180, fuorisolco Moro n. 8, erpice a dischi 25 seminuovi Tel. 0172641344 ore pasti
H Tosaerba Castelgarden 500 come nuovo Tel. 3397847497
H Ranghinatore, trigenia e attrezzature varie, per cessata attività Tel. 0172377203
H Pali per kiwi in cemento 7x7 con traverse Tel. 3395950732
H Macchina per pacciamatura come nuova Tel. 3409848271
H Girello Deutz Fahr, larghezza m. 5,20, erpice Perlo a disco da 25 Tel. 3389698338
H Girello PZ largh. m. 5, ottimo stato, euro 1.000,00, Fiat 128 d’epoca Tel. 017530141
H Caricaerba Morra Tel. 017267294
H Rotofalce seminuova 190, trattorino Pasquali, fresa 120 per trattore, fresa a ruote Tel. 3200886789
H Gabbia per mascalcia Tel. 335299373 H Valpadana 80-80 reversibile, muletto per trattore portata 14 q.li, estirpatore 11 punte, 4 antineve135x13 Tel. 3490953859 H Cisterna in plastica l. 5000 per acqua o gasolio da esterno, mai usata Tel. 017564238 H Imballatrice balle piccole New Holland Tel. 3333216990 H Attrezzature agricole varie Tel. 0172377136 3286655670 H Rototerra circa m. 3, erpice 29 dischi con “spianale” e spandiconcime Tel. 0172716570 ore pasti H 2 ventilatori Munters EM 336, portata mc. 22.450 cadauno, nuovi Tel. 3382366680 H Carica erba Supertino con rotofalce Tel. 0171936253 H Trattore Fiat 1380 con caricatore frontale, lama spartineve Garnero Tel. 3474417526 H Jumbo con pinza da letame e benna da terra, desilatore a sollevamento Tel. 3496141629
H Rimorchio omologato 50 q.li con portellone idraulico e spandiletame Crosetto m. 4,50 Tel. 3331884598 H Trattorino 4 RM con arco di protezione 40 HP, 200 ore e motoagricola Pasquali 26 HP con documenti Tel. 0171719131 3491137207 H Rimorchio 190.30 ribaltabile con sponde in alluminio Iveco, ottimo stato Tel. 0172695728 H Legna da ardere di Faggio, Rovere, Carpino, segata e spaccata, consegna a domicilio, disponibile anche su bancali Tel. 3387453766 H Catena piana per alimentazione polli-galline, tipo Big Dutchman lunghezza m. 1000, metà prezzo da concordare Tel. 3355951466 H Spandiconcime tipo Cosmo 300 come nuovo, euro 200,00 Tel. 3276864693 H Motofalciatrice BCS, ruote basse larghezza m. 1,10 con carrello, buon prezzo Tel. 3355369104
H Seminatrice mais pneumatica 2 file a prezzo modico Tel. 0175948313 H Girello 4 giranti m. 3,20 in ottimo stato Tel. 3389304059 ore pasti H 4 titoli Pac Euro 105,92 e 1 a Euro 29,98 Tel. 0174787192 3421926537 348883358 H Girello Morra A4, rastrella m. 3, erpice a disco da 29 sterzante Tel. 3393643729 H 50 balle di fieno Tel. 3331296716 dopo le ore 20,00 H Motofalciatrice BCS 620, miniescavatore Hinowa 15q.li, ottimo stato Tel. 3392717848 H 12 Gabbie per conigli (fattrici) in ottimo stato Tel. 0171911244 ore pasti H Attrezzi agricoli, falciatrice Bos, erpice, aratro, pala posteriore e girello per fieno Tel. 0174345163 H Desilatore Giordano a sollevamento, idropulitrice RM 2 trifase e pigiatrice dirapartice per uva Tel. 0172474615 3392123713
P R O P O S T E D ’A F F A R I H Piantini peperoni tipo Cuneo, ottima qualità Tel. 3394418524 H Sala di mungitura per caprini e frigo latte da 26 q.li Tel. 3471504139 H Atomizzatore per pioppi con cannone per l. 3.000 di acqua Tel. 017267236 3312848589 ore pasti H Autocaricante Supertino, buono stato Tel. 017298147 3473386239 H Rotofalce Deutz Fahr m. 1,85 in ottimo stato Tel. 017377339 H Mietitrebbia Claas 85 in ottimo stato completa con 4 ruote Tel. 0172488617 H Diritti reimpianto vigneto per Ha 0,19 Tel. 3292169462 H Ruota trattore 14.9.30, coclea diam. 12x600, cappe gas e luce sala parto Tel. 0171931938 3392059473 H Autocaricante Supertino tipo medio Tel. 3334099576 H Carro miscelatore Unifeed Crosetto mc. 13 con pesa trainato Tel. 0171384948 3349594813 ore pasti H Arnie con api, nucleo e famiglie Tel. 3343548736 H Botte diserbo q.li 4 e pressatrice Claas Marcant 40 Tel. 0171339619 H Tagli erba medica in zona Montanera Tel. 3355373849 H Cisterna per abbeveraggio animali in ottimo stato Tel. 3357069321 H Carica erba Supertino omologato, medio a 2 assi Tel. 0174587334 ore pasti H Rimorchio agricolo non ribaltabile 4x2 Tel. 3496190172 H Rototerra con attacco idraulico e seminatrice Frandent 250 Tel. 3355258458
H Vacche, manze d’alpeggio e vitelli Tel. 3397891346 H Cuccioli di Border Collie vaccinati e sverminati con Pedigree, adatti a guardia mandrie Tel. 3332022385
H Terreno agricolo Fraz. San Alessio di Busca, g.te P.si 4,5 a prezzo interessante Tel. 3284882371 H Vigneto, frutteto e prato Tel. 3339277805
H Cuccioli Labrador, Retriever biondi, nati il 11-03-2011, iscritti con Pedigree Tel. 3474162597
H Terreno agricolo 15 g.te Piemontesi a Vigone (TO) Tel. 336214126
H 2 cani addestrati per mandria anche per alpeggio Tel. 3687462446
H Mercedes Classe E, fine 2005, colore blu, 170.000 km. Tel. 3498640343
H Splendidi cuccioli di San Bernardo con Pedigree Tel. 336309242
H Pick-up Mitzubishi L 200 grigio metalizzato, doppia cabina, modello Intense, imm. fine 2006, pochi km Tel. 3496021379
H Cuccioli Boxer fulvi, genitori visibili, prezzo interessaante Tel. 3331522132 H Cavalla Merens anni 7 circa con documenti APA Tel. 3381320369
H Malaguti Grisly 12 in buono stato, Kart Intrepid 125 cc. monomarcia raffreddamento liquido, avviamento elettrico Tel. 3291920193
H Cavalla Criolla Argentino, molto docile Tel. 3892726763
H Scooter Aprilia come nuovo, km 1800, usato pochissimo Tel. 0175257787
H 4 capre nane Tel. 3387354196
H Autocarro Iveco Daily 35C13, anno 2001, passo 3750, cassone fisso, climatizzatore, buono stato Tel. 017195755
H Vigneto a Nebbiolo d’Alba in ottima posizione, anno impianto 2000, Ha 0,90.00 in Langa Tel. 3392267442 H 9 Ha recintati, 15 grandi capanni e recinti, impianto irrigaz. adatto allev. equino, bovino, maneggio 10 box, possibile villa 2 Ha limitrofa Tel. 3358070791 H In Valle Varaita, rustico da ristrutturare, posizione magnifica Tel. 3471182307 H Cascina a 15 km sud di Torino, mq. 900 stalla, mq. 1000 tettoie, 9 g.te, 2 alloggi Tel. 3200749066 H Benevagienna, unico appezz. (noccioleto) mq. 23.000 con cascinale libero 3 lati, comodo str. prov.le, prezzo interessante Tel. 0173795495 3383710313 ore pasti H Ampio cascinale da ristrutturare a San Pietro del Gallo, volendo 2 g.te di terreno irriguo (unico corpo) Tel. 3665350871 ore pomeridiane
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H Volkswagen Polo 1.4 Turbo (T.D.I.) 75 CV, anno 2001, 3 porte color blu metallizato, 1500,00 Euro Tel. 3474917299 ore serali H Auto Niva 1997, GPL, gancio traino, collaudata, Euro 3.000,00 Tel. 017195708
H Forno a legna e impastatrice come nuovi Tel. 3312262753 H Saldatrice a filo continuo trifase, usata poco Tel. 0172691223 ore pasti H Stufa a legna, 2 macchine da cucire, lucidatrice e tinello Tel. 0172692429 H Miele Millefiori in vasetti da 1 kg Tel. 3317509941 ore pasti H 6000 coppi vecchi e lose Tel. 017575378 3385810726 H 100 bottiglie nere per vino da un litro Tel. 0171772357 H S. Giovenale di Peveragno, vicino chiesa. Villetta da ristrutturare solo interiormente, circondata da circa 200-250 mq. di terreno. Prezzo da concordare Tel. 0171734473 ore pasti H Lurisia, casa parzialmente ristrutturata, libera su 4 lati, con 9 giornate di terreno, 200 metri dagli impianti di risalita al Monte Pigna Tel. 3343798291 0171695743 H Chiusa Pesio, alloggio di circa 80 mq., corridoio d’ingresso, camera, tinello, bagno, cucina, grande balcone, giardino circa 300 m., cantina. Prezzo interessante Tel. 3356061217 ore pasti
42 H Per cessata attività, trattore d’epoca Lanzioo, macchina raccogli castagne e noci, cisterna gasolio l. 2300, betoniera a cardano Tel. 3382355502 ore pasti H Coppi e mattoni vecchi Tel. 3336188097 H 2 pneumatici trattore 14-34 in buono stato Tel. 0172381644 H Bilancia elettronica 12 kg, rotolo scontrino, marca Suprema Tel. 3334018840 H Segatura consegna a domicilio Tel. 011974574 3407660032 ore pasti H Peso elettronico m. 9x3 q.li 400, profondità cm. 38 Tel. 0113195851 3387180024 H Vecchia impastatrice in ghisa kg. 50/70, aratro fuorisolco alt. m. 1,30 marca Segala Tel. 017260984 H 4 pneumatici Energy 50/60 R16 Michelin Tel. 0172694640 H Gruppo termico di caldaia e bruciatore (idonei a gasolio, olio di colza, olio pesante, di kw 60 Tel. 3481509609 H Massey Ferguson TE20, anno 1951 a petrolio con documenti originali e funzionante Tel. 3397925388
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AFFITTO
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