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N° 10 – 16-31 maggio 2010
Sommario
Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese
“Il Coltivatore Cuneese” Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 0,77 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Viola Carasso Hanno collaborato Mariangela Abbà, Roberto Bianco, Matteo Bono, Aldo Brustolon, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Davide Costamagna, Simona Daniele, Damiano Dutto, Nicola Fontana, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Silvia Graglia, Roberto Lingua, Carlo Marchisio, Paolo Marengo, Livio Minero, Lauro Pelazza, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Simonetta Re, Elisa Rebuffo, Sonia Riba, Davide Roà, Giampiero Sabena, Monica Vanin Redazione ed amministrazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 47.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo area 90 Madonna dell’Olmo – Cuneo Tel. 0171.411470 – Fax 0171.411714 E-mail: direzione@agam.it Inserzioni esclusivamente presso la ditta Réclame Via Pilos, 20 – Savigliano Tel. 0172.711279 E-mail: info@reclamesavigliano.it Listino prezzi Il costo di 1/8 (cm 9x6) di pagina a colori è di euro 145 + IVA. È vietata la riproduzione, anche parziale, delle pubblicità.
ACCOLTE le RICHIESTE DI COLDIRETTI:
Niente ticket sanitario sui prodotti delle imprese agricole
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Nasce Agrisicura Sviluppo: un nuovo supporto alle imprese agricole nelle scelte assicurative
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Prezzo latte: all’ultimo incontro Coldiretti non ha partecipato
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Immissioni di cinghiali: i responsabili devono pagare
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Energie rinnovabili: importante salvaguardare il suolo agricolo
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Opportunità per le aziende sulla consulenza in agricoltura
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PPC: arrivano i chiarimenti da parte dell’agenzia delle entrate
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Al Santo Padre l’abbraccio di 15mila coltivatori
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Storie di vita: Le sorelle dell’Albergo Italia di Venasca
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Osservatorio Prezzi
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Modelli Intrastat: le novità per l’anno 2010
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Il Corsivo del Coltivatore Io investo, tu investi, noi facciamo fallimento
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Valorizzazione ed Export dell’ortofrutta
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Incontro Terramica-Agrisviluppo
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Cancro batterico dell’actinidia: occorre monitorare la situazione
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Debutterà a Saluzzo il 5 giugno la Birra Martina
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Gruppo d’acquisto per i prodotti KmØ: la qualità al giusto prezzo
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Le aziende di Enoteca Fattoria Amica
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Con gli Agriturismi Terranostra pranzi e cene a kmØ
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Il pubblico premia Expoflora 2010
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Responsabilità sociale in agricoltura: se ne è discusso in Camera di Commercio
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La Mieloteca di Fattoria Amica presentata ad “Amél’Amèl”
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Flavescenza dorata sotto controllo, ma non bisogna abbassare la guardia
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In occasione della Biteg Coldiretti fa da Cicerone alla stampa internazionale
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Bruno Porta riconfermato Presidente Associazione Regionale Pensionati Coldiretti
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A Tarantasca la 7a Sagra del Coniglio
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La fragola protagonista a Peveragno
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Torna il Premio Giornalistico del Roero
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Valorizzare il proprio giardino con le piante per la copertura del suolo
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Scadenze aziendali
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Notizie EPACA: “Opzione donna” per le pensioni di anzianità
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30 giugno: scadenza verifiche UMA
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Adottiamo un filare a Capo Verde!
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Il mercatino del Coltivatore
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Niente ticket sanitario sui prodotti delle imprese agricole
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utte le attività svolte dalle imprese agricole comprese quindi la produzione aziendale di vino, formaggi, olio, salumi e marmellate sono state escluse da pagamento del “ticket” per i controlli sanitari. Sono dunque state accolte le sollecitazioni presentate dalla Coldiretti, con l’approvazione definitiva della legge comunitaria 2009 nella quale si prevede l’esclusione di tutte le attività svolte dall’imprenditore agricolo in merito al pagamento di tariffe a carico degli operatori del settore alimentare per i controlli sanitari ufficiali. Con questa importante disposizione, richiesta da Coldiretti, è finalmente possibile dare una corretta applicazione alla normativa, superando le disparità di trattamento sul territorio che avevano caratterizzato finora l’applicazione del D.Lgs 194 a danno dei produttori. In Italia nel 2009 sono saliti a 63.600 con un aumento del 7 per cento rispetto al 2008, i frantoi, le cantine, le malghe e le cascine dove è possibile comperare direttamente, secondo il rapporto dell’Osservatorio sulla vendita diretta delle aziende agricole promosso da Coldiretti e Agri2000. i
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FONDO
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Nasce Agrisicura Sviluppo: un nuovo supporto alle imprese agricole nelle scelte assicurative
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renderà il via a partire da giugno la nuova Società nata in casa Coldiretti, nata dal desiderio dell’Organizzazione di affiancare le imprese agricole nelle scelte legate al mondo assicurativo. La società, costituita nel mese di gennaio, sarà ufficialmente operativa tra pochissime settimane, non appena si concluderanno le procedure per acquisire i titoli e diventare a tutti gli effetti Agente Assicurativo. Agrisicura, in collaborazione coi i suoi due soci, Agrigranda e Consorzio Agrario, andrà ad acquisire il mandato di Agente Assicurativo dalla Compagnia di Assicurazioni FATA (Gruppo Generali) ed il portafoglio clienti storicamente in capo del Consorzio Agrario. La società sarà guidata con la Presidenza di Tonino Gai e la Direzione tecnica di Sara Ferrero. “Gli obiettivi che hanno spinto Coldiretti verso questa scelta innovativa, – spiega Sara Ferrero – sono principalmente da ricercarsi nella volontà di voler sempre di più essere partner delle proprie imprese nelle scelte imprenditoriali che
ogni giorno si rende necessario affrontare. La definizione della polizza giusta, in base alle necessità dell’azienda, non è sempre cosa facile. Il nostro obiettivo sarà quello di individuare e collocare prodotti specifici per gli imprenditori agricoli e familiari istituendo un servizio di Consulenza ed di Intermediazione assicurativa specifico in grado di consigliare e seguire le imprese”.
Per fare ciò nel migliore dei modi si sono formate delle professionalità specifiche che opereranno negli Uffici di Zona della Coldiretti. Si è voluto fornire attraverso queste figure, dei riferimenti concreti per le imprese agricole, al fine di studiare e valutare le migliori soluzioni per le diverse esigenze. “Ogni giorno – conclude Sara Ferrero – ognuno di noi è sottoposto a dei rischi che
spesso tende a sottovalutare. Un comportamento talvolta rischioso: è dunque meglio evidenziare preventivamente quali potrebbero essere i rischi a cui può andare incontro un’azienda agricola in modo da cucire con cura sartoriale un prodotto soddisfacente e soprattutto in grado di soddisfare l’azienda con il pagamento a danno avvenuto. Ogni imprenditore ha le proprie esigenze: ad esempio è diverso il rischio a cui è sottoposta un’azienda che assume manodopera rispetto a quello corso da un’azienda agrituristica in stretto contatto con il consumatore”. Oggi Agrisicura è pronta per offrire prodotti adeguati alle necessità di ognuno grazie anche alla grande esperienza che ha una compagnia di Assicurazione come il FATA che da sempre opera in agricoltura ed ha a disposizione dei prodotti unici per il mondo agricolo. m
OPERATORI in zona per Agrisicura: Zona di Fossano: Rocca Gabriella Tomatis Manuele
0172/698739 0172/698731
Zona di Mondovì: Daniello Romana
0174/560250
0174/701103
Zona di Saluzzo: Caggiati Delia Bergesio Marco
0175/210233 0175/210226
0171/447312 0171/447229
Zona di Savigliano: Varrone Giorgio Lamberti Antonella
0172/727007 0172/727006
Zona di Alba: Manzo Lorena Perrone Patrizia
0173/292748 0173/292755
Zona di Bra: Bono Claudio Serra Alessandra
0172/413695 0172/413696
Zona di Ceva: Gabutti Aldo Zona di Cuneo: Oberto Davide Martino Ornella
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Prezzo latte: all’ultimo incontro Coldiretti non ha partecipato
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ll’ultimo tavolo convocato per la trattativa latte, che si è conclusa con un nuovo nulla di fatto, Coldiretti Piemonte ha scelto di non partecipare. Approfondiamo il delicato tema con Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte. Direttore Rivarossa, può spiegarci il motivo che ha portato la Coldiretti Piemonte a non partecipare a questo incontro? “La scelta della nostra Organizzazione è stata dettata dal fatto che tale incontro, più che una valenza economica ha avuto una valenza politica ed è stato un tentativo per sdoganare e legittimare una tranche di sigle allevatoriali che nel tempo hanno evitato la regolarizzazione in materia di quote latte”. Si può quindi dire che la scelta della Coldiretti Piemonte sia stata dettata dal voler restare al fianco dei molti produttori che hanno scelto di rispettare la legge? “Assolutamente sì. Capiamo la
necessità dell’Assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto di invitare al tavolo tali associazioni. Nulla di personale contro i rappresentanti di tali sigle, ma fino a quando, oggettivamente, i loro assistiti non avranno versato le multe sulle quote latte alla pari della stragrande maggioranza degli allevatori, per coerenza verso i nostri soci e tutti gli allevatori che con immani fatiche sono rimasti nelle regole, non possiamo accettare un tavolo unitario. La coerenza la si dimostra con i fatti e non con le parole. Siamo curiosi di conoscere le vere motivazioni che hanno spinto a partecipare al Tavolo quelle altre
Organizzazioni Professionali e di Produttori che sino a ieri hanno fatto della legalità un loro cavallo di battaglia, fino a portarle ai falò di Carmagnola e ad aderire alla pressione degli industriali. Questa posizione di Coldiretti nasce da un costruttivo dibattito interno sintomo di vera dialettica e rappresentatività”. Sta di fatto che il prezzo del latte alla stalla non copre i reali costi di produzione sostenuti dagli allevatori nonostante il mercato dei trasformati sia in netta ripresa. “La situazione economica attuale che vede in ripresa il mercato dei formaggi e degli altri trasformati
5 è reale. Il vero problema è che questo valore aggiunto lo incamera l’industria che utilizza questo momento di mercato per tornare a fare business. Dunque manca il tornaconto all’impresa agricola che non riesce ad arrivare a coprire i propri costi di produzione”. Perché succede questo? “È molto semplice. Una parte degli industriali parla di accordi di filiera ma all’interno della stessa non riconosce agli allevatori pari dignità degli altri settori della trasformazione. Solo con l’abbandono di queste vecchie formule medioevali per stabilire il prezzo del latte alla stalla, l’allevatore potrà uscire da questa situazione. Si deve puntare sull’indicizzazione del prezzo: quest’ultimo non deve essere dettato dagli industriali ma nella sua formazione si deve tener conto del mercato nel suo complesso. Ciò significa che l’aumento dei prezzi dei formaggi deve essere riconosciuto in parte anche all’allevatore. Ecco perché ho definito medioevale l’impostazione attuale di trattativa. Mi auguro che l’Assessore regionale che ha un ruolo di mediazione tra le parti, tenga conto del nuovo corso del mercato e della volontà degli allevatori”. m
Immissioni di cinghiali: i responsabili devono pagare
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n relazione alla notizia dei quattro cacciatori sorpresi ad introdurre dei cinghiali nel Comprensorio Alpino della Valle Stura, la Coldiretti Cuneo, nel rivolgere un plauso per l’attività delle Guardie Venatorie Provinciali, chiede che nei confronti dei quattro colti in flagranza di reato non ci si limiti alla sanzione amministrativa ma si valuti una formula di denuncia per i danni indotti che le immissioni di cinghiali provocano all’agricoltura. Affrontiamo la questione con Marcello Gatto, presidente Coldiretti Cuneo. Presidente, è ormai da diverso tempo che la Coldiretti Cuneo denuncia le immissioni clandestine di selvatici sul territorio. “È vero, sono anni che Coldiretti denuncia questa situazione, fino
ad ora però sempre negata dai diretti interessati. Alla luce degli ultimi fatti Coldiretti non accetta le dichiarazioni giustificatorie del presidente del Comprensorio Alpino della Valle Stura secondo il quale ‘fino ad oggi, in Valle Stura, di immissioni non ce ne sono mai state’. È evidente che non sia così, quanto accaduto dimostra il contrario. Coldiretti Cuneo sia attraverso i propri rappresentanti provinciali che attraverso i propri esponenti presso il Comitato di Gestione del Comprensorio Alpino, denuncia da sempre questa situazione.” Dopo anni di denunce finalmente qualcuno è stato colto con le mani nel sacco. Crede ci sia un motivo? “Le tensioni presenti nel Comprensorio legate ai diversi
modi di intendere la gestione della caccia da parte dei cacciatori potrebbero aver influito. Per quanto concerne il Comprensorio Alpino della Valle Stura, sono attualmente circolate bozze di delibere che il CACn4 è in procinto di porre in attuazione, generando una discussione interna sfociata sul tavolo dell’Assessore Provinciale e Regionale alla Caccia. Il tentativo da parte di un gruppo di cacciatori di suddividere in zone la caccia al cinghiale assegnando le stesse ad una squadra, vanno nella direzione sbagliata. Questo istiga ai ripopolamenti clandestini, i cui danni ricadono in primis sull’agricoltura”. A fronte di quest’ultimo episodio, quali scelte sindacali intende percorrere la Coldiretti Cuneo?
“Il fatto verificatosi nel CACn4 è di una gravità estrema. Comminare le sanzioni è ben poca cosa rispetto alla responsabilità di questi cacciatori che con il ripopolamento clandestino arrecano incalcolabili danni all’agricoltura. È necessaria una gestione del cinghiale che, su tutto il territorio provinciale, non preveda la zonizzazione del territorio e l’assegnazione dello stesso, ad una sola squadra. Coldiretti da sempre denuncia queste situazioni di errata gestione. Se dovesse verificarsi un prosieguo di fronte alla Magistratura, Coldiretti è pronta a costituirsi parte civile. In ogni caso chiederemo un incontro al Prefetto di Cuneo e scriveremo ai parlamentari espressi dal nostro territorio affinché, a livello legislativo, vengano inasprite pene e sanzioni”. m
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Energie rinnovabili: importante salvaguardare il suolo agricolo
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on riferimento ai numerosi progetti di realizzazione di campi fotovoltaici di grandi dimensioni da realizzarsi a terra in aree agricole e su terreni fertili e/o vocati a produzioni di pregio, la Coldiretti ha sempre espresso una chiara posizione richiamando di volta in volta l’attenzione di chi ha la responsabilità di autorizzare la realizzazione di tali opere. “Si condivide appieno l’opinione in base alla quale la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ed in particolare la tecnologia fotovoltaica, debba essere promossa in ragione di tutti i numerosi benefici che è in grado di produrre e che non staremo qui a ricordare. – spiega Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo –. Ciò nonostante ogni progetto deve essere attentamente valutato in riferimento alle dimensioni ed all’area in cui lo stesso viene proposto, alla luce di un obiettivo bilancio tra costi/ benefici (anche ambientali) che lo stesso è in grado di produrre, considerata la possibilità di realizzare lo stesso in ambiti ove gli effetti negativi possono essere ridotti al minimo”. “Il paesaggio oltre ad essere un bene collettivo rappresenta una necessità sociale in quanto elemento identificativo per chi vi abita; – aggiunge Marcello Gatto, presidente Coldiretti Cuneo – Tutte le politiche di marketing territoriale prendono le mosse da questa risorsa e non può esistere un progetto di valorizzazione del territorio in assenza di un preciso piano di tutela e valorizzazione del paesaggio: ancor più se ci si riferisce al paesaggio agrario, unico elemento di naturalità
Sì ancora presente nelle aree di pianura piemontesi per le quali le aree rurali rappresentano il 60% del territorio”. La disponibilità di terre fertili costituisce una risorsa limitata e non rinnovabile, continuamente soggetta ad erosione (spesso non si tratta di uso ma di abuso) perpetuata a ritmo di costanti varianti ai piani regolatori adottate per ampliare l’edificato o comunque la cementificazione, sempre ai danni dell’agricoltura. Negli ultimi 40 anni l’Italia ha perso oltre 5 milioni di ettari di terreni agricoli ed il Piemonte non costituisce certo un’eccezione avendo raggiunto veri e propri livelli di emergenza, come dimostrano recenti rilevamenti eseguiti da un gruppo di lavoro costituito presso la Regione Piemonte. Dalle verifiche compiute emerge che la somma delle superfici dei terreni appartenenti alle prime tre classi di capacità d’uso costituisce solo il 36% della superficie agricola piemontese
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e, dato ancor più preoccupante, tra il 1991 ed il 2005 sono stati sottratti all’agricoltura 14.584 ha di terreno appartenente a tali categorie di fertilità. Le strategie di intervento per frenare questo processo non possono che prevedere, in tempi brevi, una convinta adozione di politiche di pianificazione che impongano una moratoria nel consumo di suolo. D’altro canto, ancora recentemente, la Regione Piemonte nel Piano Energetico Regionale ha evidenziato come, nei terreni la cui capacità d’uso risulti di I, II o III classe, sia quanto meno inopportuna la realizzazioni di impianti fotovoltaici a terra adottando a tal fine una procedura tecnica per valutare a livello di particella catastale la classe di capacità d’uso del suolo. Occorre considerare inoltre come, anche trascurando l’enorme disponibilità di coperture di edifici per le quali la decisione di realizzare impianti fotovoltaici spetta evidentemente ai proprietari, la potenza installabile nelle aree già degradate, quali ex zone industriali, discariche esaurite, recuperi ambientali di cave ecc. ecc., risulta comunque rilevante ed in grado di soddisfare appieno le necessità della nostra regione. Lo stesso Piano Paesaggistico
Regionale in vari punti evidenzia la necessità impellente di tutelare il paesaggio agrario evitando di realizzare opere ed infrastrutture che contrastino con i connotati identitari dello stesso. “Desideriamo inoltre evidenziare – continua il direttore Rivarossa – che nella maggior parte dei casi le ipotesi che spesso sentiamo formulare o che leggiamo sui giornali relativamente alla possibile convivenza, sullo stesso sito, dell’attività agricola con i parchi fotovoltaici, risultano infondate. Difficilmente una piantagione arborea potrà coesistere con un parco fotovoltaico per via dell’ombreggiamento che ne deriverebbe all’impianto stesso ed anche l’ipotesi di utilizzare i pannelli come reti antigrandine pare poco realistica considerato lo scadimento quali – qualitativo che subirebbe la produzione per via dell’ombreggiamento. Non fanno eccezione nemmeno le coltivazioni erbacee per le quali occorrerebbe quanto meno garantire il transito delle macchine agricole, condizione teoricamente realizzabile soltanto a condizione, a parità di potenza installata, di incrementare la superficie interessata dall’impianto”. “È d’altro canto più che noto – conclude il presidente Gatto – che la vita media di questi impianti è superiore ai venti anni, più probabilmente trenta, e che le strutture richieste per la loro realizzazione rendono la trasformazione del suolo sostanzialmente irreversibile. Queste dunque le ragioni che ci spingono a chiedere maggiore attenzione e rispetto per quel po’ di terre fertili che ancora esistono nel nostro territorio”. m
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Opportunità per le aziende sulla consulenza in agricoltura
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on questa misura si prevede di finanziare i servizi di consulenza aziendale tramite l´assegnazione diretta di contributi ai singoli beneficiari (imprenditori agricoli e titolari di aziende agricole). La Regione ha stabilito un punteggio relativo alle seguenti priorità: azienda agricola che ha presentato domanda per l’insediamento dei giovani agricoltori (mis. 112); azienda agricola condotta da un giovane agricoltore (con meno di 40 anni); azienda agricola condotta da un agricoltore tra i 40 e i 50 anni; azienda agricola condotta da un Imprenditore Agricolo Professionale; azienda agricola condotta da imprenditrice donna; azienda agricola ricadente in zone vulnerabili da nitrati; ecc. ecc. La Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo in convenzione con il proprio ente riconosciuto può proporre e realizzare l’attività di consulenza. La stessa si esplicita principalmente, a seconda delle richieste e delle necessità dell’imprenditore agricolo, secondo attività di consulenza obbligatoria (condizionalità e sicurezza sul lavoro) e attività di consulenza specialistica facoltativa (settore vegetale e settore zootecnico). L’importo di contributo concedibile da parte della Regione è fino a €1.500,00 pari all’80% per le spese effettivamente sostenute (massimo €1.875,00). A tal fine la sono state predisposte alcune tipologie di servizi da fornire agli interessati a seconda dei propri indirizzi produttivi: - introduzione in azienda di
PARTE OBBLIGATORIA 1. Consulenza sulla condizionalità 2. Consulenza sulla sicurezza sul lavoro.
sistemi per la tracciabilità e rintracciabilità volontaria e obbligatoria delle produzioni agricole; - consulenza specialistica sulla sicurezza sul lavoro; - assistenza specialistica personalizzata; - risparmio energetico e produzione di energia in azienda;
L’insieme degli interventi e delle prestazioni possono essere fornite fino al 31/12/2011 e le aziende agricole interessate devono presentare domanda entro il 28/06/2010. Gli Uffici della Coldiretti sono a disposizione per informazioni e la stesura della domanda. In particolare la mis. 114 prevede:
PARTE FACOLTATIVA 1. Consulenza specialistica produzioni zootecniche: Bovini, Suini, Ovini e Caprini. Avicoli e Cunicoli, Equini. 2. Consulenza specialista produzioni vegetali: Arboricoltura da legno, Cereali, colture oleaginose e industriali colture foraggere, florovivaismo, frutticoltura, orticoltura e piante officinali Viticoltura ed enologia. m
PPC: arrivano i chiarimenti da parte dell’agenzia delle entrate
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ornano con il Decreto cosiddetto Milleproroghe le agevolazione fiscali previste in caso di acquisto di fondi rustici da parte di Coltivatori Diretti o IAP, ovvero la PPC. La nuova normativa, come evidenziato dalla Coldiretti, risultava però poco chiara e faceva emergere alcuni dubbi interpretativi rispetto alla procedura da adottare per l’accesso all’agevolazione. Grazie all’intervento della Confederazione ed alla presentazione di espliciti quesiti direttamente all’Agenzia delle entrate, è pervenuto nei giorni scorsi il chiarimento da parte dell’Agenzia medesima. Secondo la nuova normativa dal 28 di febbraio e fino al 31 dicembre
2010 i trasferimenti di terreni agricoli e relative pertinenze da parte di Coltivatori Diretti ed imprenditori agricoli a titolo principale, sono soggetti all’imposta di registro ed ipotecaria nella misura dell’1%. I beneficiari decadono dall’agevolazione qualora alienino volontariamente i terreni, cessando di coltivarli, prima che siano trascorsi cinque anni dalla stipula degli atti. Coldiretti evidenzia come, ai fini dell’accesso all’agevolazione, diventi di primaria importanza l’iscrizione alla gestione previdenziale specifica e la destinazione agricola dei terreni. A questo riguardo l’Agenzia delle Entrate nell’apposita nota
chiarisce che tale disposizione agevolativa non costituisce di fatto una proroga della PPC ma bensì è da intendersi come una norma autonoma a favore sia del Coltivatore Diretto che dello IAP. Non è pertanto più richiesta la sussistenza della qualità dell’acquirente che deve dedicare abitualmente la propria attività alla lavorazione della terra, la richiesta di un pre-posseduto nonché la mancata alienazione di fondi rustici di oltre un ettaro nel biennio precedente l’acquisto. In virtù di questi aspetti viene dunque meno la funzione della certificazione specifica rilasciata dall’Ispettorato Provinciale Agrario che andava ad attestare i tre requisiti sopra indicati. m
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attualit à
Al Santo Padre l’abbraccio di 15mila coltivatori
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bbiano voluto manifestare al Santo Padre tutto l’affetto e la gratitudine degli agricoltori italiani per sostenerLo ed incoraggiarLo nel Suo impegnativo magistero a difesa del bene comune”. Questo il pensiero comune dei molti imprenditori agricoli partiti dal Piemonte e dalla Provincia di Cuneo e presenti domenica 16 maggio in Piazza San Pietro a Roma per il Regina Cœli, con altri 15mila agricoltori della Coldiretti provenienti dalle delle diverse regioni italiane. “In un contesto di crisi di valori – ha precisato il presidente nazionale Sergio Marini – dobbiamo difendere tutti insieme la più autorevole voce che chiama ad una responsabilità comune per una società più giusta, rispettosa e a misura d’uomo”. Muovendosi dai due punti di accoglienza
in piazza della Città leonina e in via della Conciliazione, il “fiume giallo” dei Coldiretti ha raggiunto Piazza San Pietro. Una giornata intensa, ben rappresentata dal grande boato quando il Papa si è finalmente affacciato dalla finestra del suo studio. Benedetto XVI ha esordito con un “Grazie!” nel suo consueto intervento prima della recita del Regina Cœli, per salutare i duecentomila fedeli convenuti
in piazza San Pietro, da ogni parte d’Italia, in risposta all’invito del Cnal (Consulta nazionale delle aggregazioni laicali). Una piazza stracolma di persone e coloratissima da bandiere, cappellini, striscioni e palloncini. “Il vero nemico da temere e da combattere – ha avvertito Benedetto XVI – è il peccato, il male spirituale, che a volte, purtroppo, contagia anche i membri della Chiesa”. “Dobbiamo temere il peccato – ha sostenuto il Papa – e per questo essere fortemente radicati in Dio, solidali nel bene, nell’amore, nel servizio. È quello che la Chiesa, i suoi ministri, unitamente ai fedeli, hanno fatto e continuano a fare con fervido impegno per il bene spirituale e materiale delle persone in ogni parte del mondo. Proseguiamo insieme con fiducia questo cammino, e le prove, che il Signore
permette, ci spingano a maggiore radicalità e coerenza. È bello, – ha sottolineato il Pontefice – vedere oggi questa moltitudine in Piazza San Pietro. Rinnovo oggi questo appello, confortato dalla vostra presenza così numerosa! Grazie! Ancora una volta grazie a voi tutti!”. m
R I T R AT T I D I I E R I E D I O G G I
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norina (nata il 2 settembre 1915) e Maria (nata il 28 maggio 1924) Sanino per tanti anni hanno mandato avanti l’Albergo Italia di Venasca, proseguendo la tradizione di famiglia. Ricordano, ridendo, che «quando eravamo piccole giocavamo con le bambole e in cortile con le bocce. La povertà per fortuna non l’abbiamo conosciuta, da mangiare a casa nostra ce n’era sempre». «VENASCA, IL PAESE PIÙ BELLO» I vostri genitori come si chiamavano? «Erano Tommaso e Caterina. Eravamo cinque figli, siamo restate solo più noi due e oggi viviamo alla Casa di riposo di Venasca». Ricordate come era Venasca quando eravate giovani? «Per noi, Venasca è sempre stato il paese più bello! Andavamo a catechismo da don Allemano, il parroco era nervoso. In chiesa a suonare l’organo c’era Wanda Bogetti e suonava molto bene!». Cosa ricordate della guerra? Onorina: «Nel nostro Albergo una sera c’erano i partigiani, la sera dopo i fascisti. Ah, era una situazione difficile e avevamo paura, bisognava essere prudenti e barcamenarsi. Nelle camere, tutte le serrature erano saltate». Ricordate l’incendio di Venasca? «Il 10 agosto 1944 è arrivato un camion di soldati di tedeschi e le SS hanno iniziato ad incendiare le case. Il paese bruciava e le fiamme erano alte. Le case bruciate sono state 170. Don Allemano è intervenuto a chiedere clemenza (“Se bruciate anche questa casa, dove andrete a mangiare questa sera?”) e così i tedeschi hanno risparmiato il nostro Albergo». MESSE AL MURO DAI TEDESCHI La parola “guerra” cosa vi fa venire in mente? «Ah, la guerra è una cosa davvero triste, che non si dovrebbe fare mai. Una volta i tedeschi ci
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Storie di vita a cura di Barba Bertu (info@barbabertu.com)
hanno prese e messe al muro in cortile, l’abbiamo vista davvero brutta quella volta lì. I partigiani erano nascosti in una casa vicina e dall’alto vedevano la scena, e avrebbero potuto sparare, ma non intervennero perché rischiavano di uccidere anche noi». Cosa si mangiava negli anni della guerra? «C’erano le tessere per il pane, per lo zucchero, per il caffè ma poi si compravano anche i viveri di nascosto con la “borsa nera” a prezzi più cari, chi veniva sorpreso a fare questo finiva dentro e aveva delle grane». Ricordate il 25 aprile del 1945? «Ah, le campane del paese quel giorno hanno suonato a festa, è stata la fine dell’incubo!». NIENTE NOZZE Onorina, lei non ha mai pensato
di sposarsi? Onorina ride: «Non avevo tempo per gli uomini!» E lei, Maria? «Siamo sempre state bene fra di noi, e ci siamo fatte buone compagnia nella vita, e ce la facciamo ancora oggi. Vivevamo con nostra sorella Ludovica, che è morta cinque anni fa». Non vi sono mancati i figli? «I figli di Rita e di Enrico Allasina, nostri vicini di casa, per noi sono stati e sono come dei figli». Da quando siete alla Casa di riposo? «Siamo arrivate qui sei anni fa, non eravamo più nelle condizioni di vivere da sole. Qui alla Casa di riposo di Venasca ci troviamo proprio bene e non ci manca nulla». Tornate a casa vostra ogni tanto? «Pensiamo sovente a casa nostra,
ma non ci andiamo troppo, oggi siamo finite sulle carrozzelle». L’Albergo fino a che anno l’avete tenuto? «Fino al settembre del 1964. Chi cucinava era nostra zia Eleonora, noi pensavamo al resto. Avevamo tanto lavoro e ci piaceva stare in mezzo alla gente». Nella vostre lunghe vite avete visto cambiare il mondo… «Sì, è vero! Ricordiamo che a Venasca arrivava in piazza il tramway, ricordiamo le prime auto e Giorgetto che guidava il taxi». Il mondo secondo voi è cambiato in meglio o in meglio? «Per quanto riguarda il benessere economico e le comodità, sicuramente in meglio. La gente una volta però si aiutava di più». Maria e Onorina, voi credete in Dio? «Certo! Se non ci fosse Dio sarebbe una tragedia». IL CALORE DELLE AMICIZIE VERE La vecchiaia è una stagione faticosa? «No, siamo serene. Abbiamo delle persone amiche che non ci hanno dimenticate e vengono a trovarci. Qui siamo ben trattate». Quali i piaceri della vita? «Ah, quando Rita Allasina viene a trovarci siamo davvero felici, perché ci vogliamo davvero bene! E anche quando vengono a trovarci altre persone amiche care, che non ci hanno dimenticate». Esiste la felicità nella vita? «Il segreto è quello di sapersi accontentare». Vi piacerebbe rivivere un’altra volta? «No, ci è bastata questa vita». i
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O sservatorio P rezzi
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GASOLIO AGRICOLO
N.B. - Tali prezzi comprendono l’accisa di 0,093 euro/litro.
CEREALI FRUMENTO
ORZO PESANTE
MAIS
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‹ Frum. Biscottiero Panificabile 76/78 um. 14% Nazionale p.s. 76/78
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SOIA-semi
Fonte dei dati: CCIAA, Sole 24 Ore Elaborazione Coldiretti Cuneo. Legenda:
ˇ ˇ
‹ ˆ ˆ ˆ
ˆ variazione al rialzo; ˇ variazione al ribasso; ‹ variazione stabile.
AT T U A L I T À
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Modelli Intrastat: le novità per l’anno 2010
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on il recepimento delle Direttive Comunitarie 2008 in tema di territorialità Iva, sono state anche introdotte nel sistema italiano nuove e rilevanti disposizioni riguardanti le modalità di presentazione degli elenchi delle operazioni intracomunitarie. A partire infatti dal 1 gennaio 2010 gli operatori italiani saranno tenuti a presentare i suddetti elenchi oltre che per i beni acquistati o venduti, anche per le prestazioni di servizio ricevute o rese nell’Unione Europea, operazioni per le quali deve essere applicato ora il criterio generale di inversione contabile, con la conseguenza che gli adempimenti Iva graveranno sull’acquirente soggetto passivo di imposta.
Altre significative novità riguardano le modalità di presentazione degli elenchi che a far data dal 30 aprile potranno essere presentati solamente più in via telematica entro il giorno 25 del mese successivo al periodo di riferimento.
Per quanto riguarda invece la periodicità di invio, è da rilevare come sia stata soppressa la cadenza annuale, assumendosi di regola l’invio mensile, fatta salva la possibile presentazione trimestrale per quei soggetti che non abbiano realizzato negli
ultimi quattro trimestri e su base trimestrale operazioni per importi superiori a e50.000 per ogni categoria di operazioni. In caso di superamento della soglia, l’obbligo diventa mensile a partire dal mese successivo a quello di superamento. Le imprese agricole che si avvalgono del servizio Iva di Impresa Verde, sono tenute ad acquisire e consegnare tempestivamente le fatture di acquisto e vendita relative a operazioni svolte con l’estero, per poter adempiere nei termini di legge ai suddetti obblighi ed evitare così di incorrere in eventuali sanzioni. I nostri servizi Iva presso gli uffici di Zona sono a disposizione per ogni eventuale ulteriore informazione. m
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Il Corsivo del Coltivatore Io investo, tu investi, noi facciamo fallimento
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ome si fa a nascondere i soldi nei materassi di lattice? Infilandoli nei buchi che li rendono un po’ più morbidi, oppure disponendoli a strati, come il prosciutto e le sottilette nei tramezzini? Il dubbio tormenta i risparmiatori italiani che, quotidianamente, vedono assottigliarsi il loro patrimonio, per le bizze delle borse. Le azioni vanno a rotoli, i fondi gemono, le altre diavolerie non fanno di meglio. Ci sarebbe da strapparsi i capelli, se non intervenisse provvidamente, il detto: “L’importante è la salute!”. Chi non ha niente si arrovella per tamponare bilanci al lumicino, chi ha qualcosa trema, guarda a risparmi diventati sempre più esigui, ripensa alle fatiche o ai colpi di genio con cui sono stati accumulati ed invidia coloro che se ne sono fatti un baffo e se la sono spassata, senza preoccuparsi del futuro. La pagina della borsa, sui quotidiani, è diventata l’incubo mattutino, anche perché il segno meno sembra essersi insediato in pianta stabile. Ricordo mio nonno che aveva acquistato le azioni di una grande fabbrica di Savigliano e, ogni mattina, ingoiava il suo bicchierino amaro seguendo l’implacabile declino delle stesse. Adesso è un po’ diverso. I risparmiatori fanno il “giardinetto”: un po’ di azioni, l’obbligazionario, l’assicurativo, il fondo monetario. Una minestra che rispetta appieno i consigli dei tecnici, ma che troppo spesso si rivela indigesta e due giorni dopo è già acida. Il verbo investire diventa sempre più enigmatico. Cosa si può fare? La mia decisione l’ho già presa. Faremo una Spa di famiglia e chiederemo a qualche Ministro, in carica o ex, di aiutarci ad acquistare un bell’appartamento. Non a Cuneo o nelle città della provincia, dove le quotazioni sono alle stelle, ma a Roma, nelle vicinanze del Colosseo. Là i prezzi sono stracciati... m Bastian Contrari
varie
Notizie in breve Rottamazione trattori, esauriti gli incentivi Il Ministero dello Sviluppo Economico ha comunicato che sono esauriti gli incentivi per l’acquisto di macchine agricole e movimento terra. Il pieno utilizzo delle risorse per questo settore è avvenuto a un mese dall’avvio dell’operazione varata il 15 aprile scorso con lo stanziamento complessivo di 20 milioni di euro allo scopo di favorire il ricambio le del parco macchine e attrezzature sia agricole che movimento terra. In particolare, per l’acquisizione incentivata di macchine agricole e movimento terra sono stati richiesti 4.559 incentivi per un ammontare di 20 milioni di euro. L’importo statale medio è stato pari a circa 4.386 Euro a cui si deve aggiungere un pari importo di sconto praticato dai rivenditori. L’incentivo pubblico ha permesso così l’attivazione di investimenti privati di circa 160 milioni di Euro da parte delle imprese. L’incentivo statale era pari al 10% del costo di listino, a condizione che il concessionario o il venditore praticasse uno sconto di pari misura sul prezzo di listino, per l’acquisto di macchine agricole e movimento terra. Benessere animale, l’UE pensa a una nuova legge Secondo il Parlamento europeo, il piano d’azione 2006-2010 dell’Ue per il benessere degli animali è stato attuato in maniera soddisfacente. Tuttavia, sono necessari maggiori controlli e sanzioni più efficaci per assicurare il pieno rispetto delle norme esistenti. Queste sono alcune delle conclusioni di una risoluzione sul piano d’azione sul benessere degli animali appena approvata. Un elevato benessere degli animali, garantito dall’allevamento fino alla macellazione, migliorerà la sicurezza e la qualità dei prodotti, a beneficio dei consumatori europei: questo è il messaggio principale espresso dall’Aula. Il testo valuta il piano d’azione della Commissione per il periodo 2006-2010, e invita l’Esecutivo a presentare una proposta legislativa sul benessere degli animali allo scopo di stabilire “una nozione condivisa del concetto stesso di benessere animale, e di stabilire i costi associati e i principi fondamentali da applicare”. I deputati sottolineano però che ciò dovrebbe avvenire solo dopo che le norme esistenti saranno state correttamente applicate.
VA R I E
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Valorizzazione ed Export dell’ortofrutta
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i è svolto venerdì 7 maggio, presso la sede della Coldiretti saluzzese, il seminario organizzato da CSQA Certificazioni e Agenzia 4A Coldiretti Cuneo, sulla valorizzazione e esportazione dell’ortofrutta. L’incontro ha dato la possibilità di aprire una parentesi informativa sulle possibili richieste, essenzialmente in termini di certificazione e riconoscimento del prodotto, con cui le aziende ortofrutticole potrebbero trovarsi a raffrontarsi. Oltre agli ormai famosi e piuttosto diffusi Global Gap, per le aziende agricole e BRC/IFS per i centri di lavorazione e condizionamento, esistono un buon numero di schemi di certificazione che posso diventare necessari per accedere ai mercati stranieri. Nell’Europa del nord si ricorre spesso all’implementazione di standard a garanzia delle produzioni agroalimentari, molto di più che nell’ambito mediterraneo; Questi standard vengono utilizzati come mezzo di distinzione dell’azienda e dei sui prodotti e su di essi spesso si sviluppano dello politiche di marketing. Uno di questi è il Leaf Marque; nato concettualmente negli anni ’90 si distingue per essere una forma di garanzia verso il consumatore sulla produzione sostenibile di cibo nel pieno rispetto dell’ambiente e delle persone che lo producono
e dei consumatori finali. In Gran Bretagna è spesso utilizzato da aziende con fattorie didattiche o che svolgono forme di vendita diretta. Un altro schema presente in Europa è il QS, il sistema di qualità nazionale tedesco per i settori della carne, pollame, frutta e vegetali, nella loro totalità, per esempio certificando anche i laboratori di analisi. La particolarità del sistema è che avendo anche partecipazioni pubbliche svolge importanti azioni di marketing sul territorio tedesco e spesso diventa una forma protezionistica nazionale. Lo schema
probabilmente più interessante per le nostre realtà è la norma UNI 11233:2009 che definisce i sistemi di produzione integrata nelle filiere agroalimentari e i principi generali per la progettazione e l’attuazione nelle filiere vegetali. I punti cardine di questa norma italiana sono la salvaguardia ambientale, della salute umana, il miglioramento delle condizioni tecnico-econimiche in agricoltura e la valorizzazione delle produzione ottenute; essa di fatto rappresenta lo schema nazionale per il riconoscimento, e quindi per la possibile comunicazione,
attraverso marchiatura del prodotto, della produzione integrata che ormai è diventata per gli agricoltori virtuosi uno degli aspetti fondamentali di distinzione e valorizzazione delle proprie produzioni. Vantaggio assolutamente non secondario è che essendo una norma di proprietà pubblica, da accesso a forme di contribuzione e di pubblico riconoscimento (per esempio in alcune misure del PSR) alla stregua delle certificazioni biologiche, DOP, IGP e delle denominazioni di origine dei vini. m
Incontro Terramica-Agrisviluppo
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’incontro, organizzato dall’Associazione Produttori Biologici Terramica, ha permesso ai numerosi partecipanti di conoscere le opportunità di commercializzazione proposte dalla Cooperativa Agrisviluppo. L’incontro è stato introdotto da Marcello Cavallo, capo area Organizzazione di Coldiretti, che ha fatto il punto sulle tendenze del comparto biologico. Andrea Millone, direttore commerciale della cooperativa, ha illustrato le potenzialità offerte dalla struttura che rifornisce numerose mense su
tutta la provincia di Cuneo. Andrea Giaccardi, referente della cooperativa per le produzioni biologiche, grazie alla sua esperienza ormai decennale di produttore di ortofrutta ottenuta con i metodi biologici, ha descritto i vantaggi che derivano dalla cooperazione tra aziende. In chiusura Roberto Lingua, referente della segreteria dell’associazione, ha segnalato che nei prossimi mesi verranno somministrati dei questionari
alle aziende biologiche in modo da raccogliere dei dati sulle produzioni e comprendere le potenzialità del comparto. La serata si è conclusa con un ampio e partecipato dibattito. m
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Cancro batterico dell’actinidia: occorre monitorare la situazione INTRODUZIONE Le batteriosi che da alcuni anni interessano gli impianti di kiwi anche del nostro areale si riducono, fortunatamente, alla specie Pseudomonas viridiflava: questa si manifesta con l’imbrunimento dei petali che, nella fase di prefioritura, marciscono determinando sovente la distruzione delle parti vitali del fiore. L’intensità degli attacchi di questo patogeno dipende essenzialmente dall’andamento climatico di inizio primavera e solo in qualche annata si verificano danni degni di rilievo. Di ben diversa gravità per la vita stessa della pianta, è la presenza di altre specie di Pseudomonas, sia la P. syrigae pv. syringae sia la P. syringae pv. actinidiae; quest’ultima ha fatto la sua prima comparsa in Italia nella provincia di Latina nel 1993; fortunatamente, però, la varietà Hayward, non ha dimostrato una particolare sensibilità e, fino a quando non si sono introdotte varietà piÚ sensibili, il patogeno non ha trovato una grande diffusione. La situazione ha iniziato a mutare con l’introduzione nel Lazio di varietà a polpa gialla le quali si sono dimostrate altamente
1 recettive, favorendo una rapida diffusione del batterio su tutto il territorio anche in concomitanza di andamenti stagionali favorevoli. SITUAZIONE NEL LAZIO Come già anticipato le prime segnalazioni del batterio Pseudomonas s.pv. actinidiae risalgono al 1993 che però non ebbero seguito per i motivi suaccennati. Nel 2001 nella provincia di Latina vennero introdotte le prime cv appartenenti al gruppo dell’Actinidia chinensis in particolare la varietà Hort 16 A (Zespri Ž Gold); da questo momento in poi le segnalazioni
furono sempre piÚ diffuse fino a giungere all’anno 2009 quando ormai la situazione risultò grave e in seguito incontrollabile: su 800 ha di kiwi a polpa gialla piÚ del 50 % risultava irrimediabilmente colpito dal batterio. Siamo al 2010 e la situazione, dopo un inverno abbastanza freddo e umido e quindi favorevole al batterio, è ancora peggiorata. Anche le varietà a polpa verde (precoci e tardive) risultano ormai colpite al pari di quelle a polpa gialla e ogni giorno si assistono nuovi casi, ettari ed ettari di actinidieti sono ormai a rischio di estinzione. Nel contesto della visita tecnica è stata constatata l’importanza
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ricoperta dall’assistenza tecnica “ non di parteâ€? in quanto sia il Veneto che il Lazio hanno, il primo abbandonato questo tipo di assistenza e il secondo non l’ ha proprio mai avuta. Questo comporta, come nel caso di Latina, una confusione tremenda da parte degli agricoltori esposti in balia di venditori senza scrupoli che pur di fare business sono disposti a proporre e poi vendere prodotti considerati miracolosi ma in realtĂ con un contenuto assai dubbioso. Inoltre parlando con degli agricoltori della zona abbiamo potuto constatare come certi prodotti che da noi vengono utilizzati con parsimonia, da loro vengono ripetuti piĂš volte durante l’anno a dosi folli senza neppur pensare all’impatto che questi hanno sull’ambiente o alle conseguenze provocate da un uso improprio. Sicuramente specie per Latina oltre a mancare una consulenza tecnica, non ci sono centri di ricerca in loco utile per ottenere attraverso ricerca qualsiasi innovazione tecnica, difatti spesse volte arrivano esperienze attraverso rivenditori o rappresentanti di
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RIMOZIONE AMIANTO
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ditte i quali modellano a loro piacimento quella che può essere una novità.Pertanto, noi in Piemonte facciamone buon uso e cerchiamo di mantenere in vita l’ottimo staff tecnico con i centri di ricerca per un supporto ai frutticoltori. L’AGENTE PATOGENO Il batterio responsabile di questa forte moria dell’actinidia è lo Pseudomonas. syringae pv. actinidiae: si tratta di un batterio che penetra nel sistema linfatico dell’ospite attraverso tagli di potatura, ferite da grandine e lesioni da gelo; sopravvive in queste ferite iniziando il ciclo infettivo alla ripresa vegetativa diffondendosi all’interno della pianta stessa e fuoriuscendo poi come essudato di colore rossastro dai tagli di potatura o anche dalle gemme. SINTOMI Questo patogeno causa tipici cancri sul tronco e sui tralci con conseguente emissione di essudato di colore rossastro. Sulle foglie determina la comparsa di maculature tipicamente poligonali di colore marrone circondate da un alone giallo e sui fiori origina imbrunimenti di colore nocciola che evolvono portando alla caduta degli stessi elementi fiorali. L’infezione, diffondendosi attraverso i vasi, può portare, nel giro di pochi mesi, alla morte della pianta stessa. SENSIBILTÀ VARIETALE Tutte le varietà denotano una predisposizione all’attacco del patogeno ma la massima
3 sensibilità è rappresentata dal gruppo dell’Actinidia chinensis (polpa gialla) cioè dalle varietà Hort 16 A (Zespri ® Gold), Jintao Kiwigold ® e Soreli*. Le varietà che presentano una media sensibilità sono quelle appartenenti al gruppo dell’Actinidia deliciosa (polpa verde) cioè Hayward, Summerkiwi ® 3373 e Green Light ®. Le piante staminifere mostrano un’elevata sensibilità ed infatti sono le prime che sono attaccate dal batterio ed in breve tempo muoiono. CAUSE FAVORENTI IL BATTERIO • Introduzione di cultivar a polpa gialla, estremamente sensibili all’attacco del patogeno. • Temperature medio basse (da 0 °C a 20 °C) in concomitanza con periodi umidi determinano delle condizioni molto favorevoli alla proliferazione
del batterio. • Pratiche agronomiche errate: fertilizzazioni abbondanti svolgono un effetto stimolante per lo sviluppo di questo batterio. Un eccesso di elementi nutritivi (azoto in particolare) può favorirne la moltiplicazione determinando lo sviluppo di pericolosi focolai d’infezione. • Potature effettuate in maniera non opportuna possono favorire la diffusione del patogeno. Infatti, la disinfezione costante e continua di tutti gli utensili impiegati con sali d’ammonio quaternari (Benzalconio), così come l’eliminazione (bruciatura) delle porzione infette, risulta fondamentale per ridurre il rischio di diffusione di questa malattia. • Assenza di adeguata profilassi cioè interventi con prodotti rameici nelle fasi di massima
sensibilità quali i periodi successivi alla raccolta, la caduta delle foglie e le potature verdi e a secco. Trattamenti con prodotti rameici devono essere altresì realizzati in corrispondenza di eventi meteorici molto piovosi ed in particolare a seguito di grandinate dove la formazione di nuove ferite costituiscono vie preferenziali all’insediamento del patogeno. DIFFUSIONE IN CAMPO • Temperature miti primaverili ed autunnali favoriscono la sua moltiplicazione e le precipitazioni costituiscono il principale vettore attraverso il quale sono disperse le cellule batteriche contenute nell’essudato emesso dai cancri. • Vettori animali quali formiche e altra forma mobile vivente (continua a pagina 16)
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costituiscono dei potenziali diffusori del batterio. • Strumenti di taglio infettati durante le operazioni di potatura e non opportunamente disinfettati sono in grado di trasmettere il batterio a piante sane. • Polline e frutti lesionati rappresentano dei potenziali vettori del patogeno. PREVENZIONE E LOTTA Per contrastare la diffusione della patologia non esistono al momento delle soluzioni curative ed eradicative: l’utilizzo di antibiotici, anche se espressamente vietato, non ha dato esiti positivi e il batterio ha continuato a proliferare e a diffondersi. La malattia si combatte solamente attraverso una serie di misure di prevenzione che se attentamente osservate
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4 riducono al minimo la possibilità di sviluppo e diffusione. Gli accorgimenti da osservare sono
riassumibili nei seguenti punti: • Evitare l’introduzione in campo di tutte le varietà
appartenenti al gruppo varietale più sensibile cioè di quello a polpa gialla in quanto costituisce l’ospite prediletto del patogeno. • Verificare attentamente la provenienza delle piante al momento della realizzazione di nuovi evitando di acquistare del materiale originario delle zone dove il batterio è presente: Lazio. Per l’actinidia, diversamente dalle altre specie fruttifere, non esiste un apposito passaporto che certifichi e garantisca la salubrità del materiale di origine. • Attenti controlli e monitoraggi eseguiti all’interno degli actinidieti nei periodi in cui si ha la massima diffusione del batterio sono fondamentali a individuare eventuali piante
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sintomatiche in modo da procedere a una loro rapida eradicazione. • Trattamenti preventivi con prodotti rameici in particolare nei periodi in cui le piante sono più sensibili rappresentano una misura di prevenzione valida e in grado di contenere efficacemente lo sviluppo del batterio. • Evitare, per l’impollinazione di supporto, l’utilizzo di polline proveniente dalle zone infette e comunque accertarsi della sanità del materiale proveniente da altre zone al fine di evitare l’introduzione del nemico in casa. • Le piante che manifestano dei sintomi sospetti devono essere immediatamente eradicate e bruciate. La pratica della capitozzatura non è sufficiente a eliminare il batterio in quanto questo è in grado di sopravvivere nella parte di pianta rimasta. • La protezione dei tagli derivanti dalla potatura con mastici o paste cicatrizzanti costituisce una buona pratica da attuare successivamente alle potature. CONCLUSIONI Il fatto che questo patogeno, nelle zone di produzione del Lazio, sia presente da oltre 15 anni ma che solo negli ultimi anni abbia manifestato questa virulenza, ci porta ad alcune importanti riflessioni: • la presenza di questo batterio non sia da escludere anche nelle altre regioni di produzione del kiwi,
6 compresa la nostra; da ciò ne consegue l’importanza di attente osservazioni e segnalazioni di eventuali piante sintomatiche allo scopo di contenerne l’ulteriore diffusione. • l’importanza, per la sua virulenza, di alcuni fattori che ne possono influenzare la diffusione in particolare l’introduzione di nuove varietà altamente recettive e errate pratiche agronomiche; si tenga presente che proprio questi aspetti sono in grado di rendere un patogeno, comunque presente in un certo territorio, altamente aggressivo. • malgrado l’assenza di prove scientifiche sulla diffusione del batterio attraverso il polline, in questa situazione
MICRO PLANT
d’incertezza, si raccomanda in via precauzionale di accertare, nel caso s’intenda acquistare materiale per l’impollinazione di supporto, la tracciabilità sulla sua origine allo scopo di evitare polline provenienti da zone dichiarate infette (Lazio) come pure, evitare il trasferimento di piante anche solo per scopi diagnostici da quelle realtà (Lazio) al nostro areale. • venga presa in massima considerazione l’azione di vigilanza sia da parte dei tecnici ma anche dagli stessi coltivatori allo scopo di poter adottare quelle misure preventive, in particolare interventi rameici, ogni qual volta si verifichino condizioni favorenti la diffusione del batterio.
di AGR. Ivon Disderi Servizio Fitosanitario Nazionale Passaporto delle piante Cee Servizio Fitosanitario Regionale di: Piemonte codice produttore: 02603970043 cod. iscrizione registro nazionale fornitori CN 0004
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IMPORTANTE: In caso di insorgere alcuni sintomi contattare i tecnici sul territorio per eseguire riconoscimento o isolamenti di laboratorio per prevenirne la diffusione. m DIDASCALIE FOTO
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Colorazione rossastra del parenchima affetto da P. syringae pv. Actinidiae
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Essudato rossastro sintomatico di infezione da P. syringae pv. Actinidiae
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Essudato su branca di pianta di kiwi
4 Pianta colpita da batteriosi 5
Foto con essudato da taglio
6 Taglio della parte colpita con disinfezione.
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Debutterà a Saluzzo il 5 giugno la Birra Martina
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a birra “Martina” si presenta al pubblico. L’evento si terrà sabato 5 giugno, a partire dalle 11 del mattino fino alle 13, presso le antiche Scuderie di piazza Montebello 1 a Saluzzo, nel corso dell’inaugurazione di “C’è fermento”, il festivalincontro con la birra artigianale organizzato dalla Fondazione Amleto Bertoni con il patrocinio del Comune di Saluzzo. La nostra birra alla frutta è già diventata un “cult” per i fortunati che hanno avuto il privilegio di assaggiarla lo scorso febbraio a Rimini, durante la manifestazione “Pianeta birra”. In quell’occasione, “Martina” si è classificata al secondo posto nella propria categoria, in attesa del debutto saluzzese a inizio giugno. Nata da un progetto di Coldiretti Giovani Impresa Saluzzo, che si è concretizzato grazie all’importante collaborazione
“grandi birre da piccoli birrifici”, con degustazioni guidate. L’iniziativa testimonia il collegamento creatosi fra il mondo agricolo e le realtà impegnate nei settori dello sviluppo sostenibile e dell’inclusione dei soggetti svantaggiati nella società, rappresentando uno dei primi passi nell’ottica di realizzare in futuro progetti di Agricoltura sociale. Per maggiori informazioni: 0171/447248 – giovani.impresa. cn@coldiretti.it m
con la Cooperativa Pausa Cafè e la Casa di Reclusione Morandi di Saluzzo, la birra prodotta con pere Martin Sec dai detenuti,
sotto l’egida del mastro birraio Andrea Bertola, sarà così protagonista nel corso della manifestazione dedicata alle
Gruppo d’acquisto per i prodotti KmØ: la qualità al giusto prezzo
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l Movimento Consumatori di Cuneo e Coldiretti Cuneo hanno messo in atto una proficua collaborazione per la creazione di un Gruppo di acquisto di prodotti agricoli del territorio, rigorosamente a KmØ, che pone particolare attenzione al giusto rapporto fra qualità e prezzo. “Non è detto che i mercati debbano espandersi per forza fino a raggiungere dimensioni globali – afferma il presidente del Movimento Consumatori di Cuneo, Riccardo Sartoris –; al contrario, noi crediamo che la strada corretta da seguire porti ad avvicinare i consumatori ai produttori senza intermediari, facendo conoscere il prodotto
locale e la sua storia”. Numerosi i vantaggi apportati da questo tipo di approccio, a partire dall’abbattimento dei costi di trasporto sul prezzo finale dei prodotti agroalimentari, oltre ad un minor impatto ambientale ed al sostegno delle coltivazioni tradizionali
e dei prodotti tipici. Perciò, nella prospettiva di rilancio dell’economia cuneese, di cui il settore agricolo è uno dei principali pilastri, il Movimento Consumatori di Cuneo è convinto che i Gruppi di acquisto rappresentino un volano efficace e di semplice realizzazione. È nato così il Gruppo di Acquisto Consapevole, il “GRACCO”, che non a caso nella propria sigla riporta il nome di quel tribuno romano che nell’antichità si batté per una legge agraria più equa. Tra i suoi scopi, il “GRACCO” si prefigge di promuovere la filiera corta, condividendo così un obiettivo strategico per Coldiretti, in modo da
consentire un maggior reddito al produttore e, grazie al “taglio” dei passaggi intermedi, offrire contemporaneamente un prezzo molto vantaggioso per il consumatore, acquistando prodotti freschi di stagione e trasformati dal produttore stesso, garantiti sotto i profili della salubrità e della tracciabilità. “Grazie al sistema dei Gruppi di Acquisto – commenta il Presidente provinciale di Coldiretti Marcello Gatto – si riescono a coniugare perfettamente gli interessi delle imprese agricole con quelli dei consumatori, nell’ottica di un dialogo costante fra l’agricoltura e la società”. m
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Le aziende di Enoteca Fattoria Amica
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cco l’elenco delle aziende che hanno aderito all’ Enoteca di Fattoria Amica. Aziende agricole che hanno iniziato un percorso comune di vendita diretta offrendo una vasta gamma di vini, disponibili in diversi formati: le classica bottiglia, la dama, la damigiana fino al bag in box, per rispondere ad ogni esigenza
del consumatore. Nell’enoteca sono rappresentate le DOCG e le DOC ma anche i vini della quotidianità tipici del cuneese. Vino di qualità, per ogni gusto e per ogni tasca. Vi invitiamo a contattare direttamente i produttori per i vostri acquisti con la possibilità di consegna a domicilio. m
ADA NADA – Via Ausario, 12/B – Loc. Rombone – TREISO Tel. 0173.638127 – 335.7439658 – Fax 0173.638921 info@adanada.it – www.adanada.it VINI: Barbaresco, Langhe Nebbiolo, Dolcetto d’Alba, Langhe Bianco, Barbera d’Alba, Moscato d’Asti.
BLENGIO – Reg. San Giuseppe, 3 – ROCCHETTA BELBO Tel. 0141.880173 – 329.5328270 – Fax 0141.853221 info@blengio.it – www.blengio.it VINI: Dolcetto d’Alba, Favorita, Barbera d’Asti superiore, Vino da tavola.
AGRICOLA BRANDINI – B.ta Brandini, 16 – LA MORRA Tel. 0173.50266 – Fax 0173.50266 info@agricolabrandini.it – www.agricolabrandini.it VINI: Barbera d’Alba, Barolo, Dolcetto d’Alba, Langhe Nebbiolo, Langhe rosso.
BRICCO DEL PRETE – Via Santuario, 1 – PRIOCCA Tel. 0173.616599 – 339.3652007 briccodelprete@libero.it VINI: Barbera d’Alba, Roero, Roero Arneis, Langhe Dolcetto, Piemonte Bonarda.
AVIGNOLO – B.ta Valdibà, 110 – DOGLIANI Tel. 0173.70045 – 338.5964482 – 380.4503815 – Fax 0173.70045 info@agrivignolo.com – www.agriavignolo.com VINI: Dogliani, Dolcetto di Dogliani, Langhe Nebbiolo, Piemonte Barbera, Langhe Dolcetto, Langhe Favorita.
BRUNO FRANCO – Fraz. Madonna di Loreto, 34 – CANALE Tel. 0173.979543 – 335.5407874 – Fax 0173.979543 www.brunofrancovini.it VINI: Roero Arneis, Langhe Arneis e Birbet, Roero Rosso, Nebbiolo d’Alba, Roero, Barbera d’Alba, Piemonte Bonarda, Vino rosato.
BATTAGLINO FABRIZIO – Via Montaldo Roero, 44 – VEZZA D’ALBA Tel. 0173.658156 – 339.3557870 – Fax 0173.978173 battaglino@battaglino.com – www.battaglino.com VINI: Roero Arneis, Nebbiolo D’Alba, Barbera d’Alba, Roero.
BUGANZA RENATO – Cascina Garbianotto, 4 – PIOBESI D’ALBA Tel. 0173.619370 – 347.4329795 – Fax 0173.619370 rbuganza@tn.it – www.renatobuganza.it VINI: Roero Arneis, Langhe Chardonnay, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba.
BIGNANTE GERMANO – Fraz. Madonna dei Cavalli, 24 – CANALE Tel. 0173.98204 – 338.1162563 – Fax 0173.98204 bignantegermano@alice.it VINI: Roero Arneis, Langhe Arneis, Piemonte Barbera, Piemonte Bonaria, Piemonte Grignolino, Langhe Nebbiolo, Langhe Dolcetto, Nebbiolo d’Alba, Roero.
BURLOTTO ANDREA – Via Laneri, 6 (cantina), Cascina Massara, 47 (sede) – VERDUNO Tel. 0172.470120 – 0172.470152 (cantina) – Fax 0172.470152 info@cantinamassara.it – www.cantinamassara.it VINI: Barolo, Langhe Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Pelaverga, Langhe Favorita.
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S P E C I A L E C A M PAG N A A M I C A
BUSSI MAURO – Via Roma, 25 – TREISO Tel. 0173.630207 – 338.3182875 – Fax 0173.630207 az.agricolabussi@tiscali.it VINI: Barbaresco, Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Favorita, Nebbiolo. CALORIO VINCENZO – Via Morra, 15 – MONTA’ D’ALBA Tel. 0173.976334 – 339.3888909 – Fax 0173.976334 info@caloriovincenzo.com VINI: Roero, Roero Arneis, Barbera d’Alba, Favorita, Vino da tavola. CANTAMESSA MARIA – Via San Pietro, 22/A – GOVONE Tel. 0173.58551 – 348.5178966 – Fax 1782219576 cantamessa@tiscali.it – www.casacantamessa.it VINI: Barbera d’Alba, Roero Arneis. CASCINA COSTABELLA – B.ta Valdibà, 61 – DOGLIANI Tel. 0173.70021 – Fax 0173.70021 mariano.sardo@virgilio.it – www.cascinacostabella.it VINI: Dolcetto, Langhe Nebbiolo. CASCINA FORTI – Via Brosia, 36 – CASTIGLIONE TINELLA Tel. 0141.855359 – 0141.855076 – Fax 0141.855076 cascina.forti@yahoo.it VINI: Barbera d’Alba, Vino da tavola rosso. CASCINA PRINCIPE – Via Gaia, 10 – NEIVE Tel. 0173.677375 – 347.2315758 – Fax 0173.677998 info@cascinaprincipe.it – www.cascinaprincipe.it VINI: Langhe Arneis, Langhe Chardonnay, Moscato d’Asti, Dolcetto d’Alba, Barbaresco, Piemonte Grignolino, Barbera d’Alba, Langhe Nebbiolo.
CASTELGHERLONE – Loc. San Cassiano, 56 – ALBA Tel. 0173.280014 – 333.3489545 info@castelgherlone.it – www.castelgherlone.it VINI: Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Nebbiolo d’Alba. CASTELLO DI VERDUNO – Via Umberto I, 9 – VERDUNO Tel. 0172.470284 – Fax 0172.470284 cantina@castellodiverduno.com – www.castellodiverduno.com VINI: Verduno DOC, Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba, Langhe Nebbiolo, Barolo, Barbaresco. CERRINO SERGIO – Via Cappelletto, 54 – TREZZO TINELLA Tel. 0173.630166 – 340.7871386 – Fax 0173.630166 info@cerrinovini.it – simonacerrino@libero.it – www.cerrinovini.it VINI: Moscato d’Asti, Dolcetto d’Alba, Chardonnay, Barbera d’Alba, Langhe Nebbiolo, Langhe Favorita, Passito di Moscato, Langhe Dolcetto. CHIARLE – Loc. Marini, 24 – SANTO STEFANO BELBO Tel. 0141.840977 – 333.4983975 – Fax 0141.840977 chiarle75@tiscali.it VINI: Moscato d’Asti, Piemonte Moscato, Passito, Mosto parzialmente fermentato bianco, Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Barbera d’Asti, Nebbiolo d’Asti, Langhe Rosso, Langhe Arneis. COSTA CATTERINA – Via Castellinaldo, 44 – CASTAGNITO Tel. 0173.213403 – Fax 0173.213403 info@costacatterina.com – info@costacatterina.com www.costacatterina.com VINI: Roero Arneis, Barbera D’Alba, Piemonte Grignolino, Langhe Dolcetto, Nebbiolo. DAI MARI DEL SUD – Loc. Moncucco, 37/A – SANTO STEFANO BELBO Tel. 0141.840641 – 348.5637171 – Fax 0141.840641 daimaridelsud@alice.it VINI: Moscato (Mosto parzialmente fermentato), Favorita, Dolcetto d’Alba, Piemonte Barbera. DELL’ORTO MATTEO – Loc. Pozzetti, 7 – RODDINO Tel. 0173.794203 – 328.2196840 – Fax 0173.794935 dellorto.matteo@libero.it VINI: Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Langhe Rosso. ENOLOCANDA DEL TUFO – B.ta Gombe – DOGLIANI Tel. 0173.70692 – Fax 0173.70692 www.deltufo.it – deltufo@deltufo.it VINI: Dolcetto di Dogliani, Langhe Chardonnay, Langhe Rosso (Cabernet), Langhe Dolcetto.
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GERMANO ETTORE – Loc Cerretta, 1 – SERRALUNGA D’ALBA Tel. 0173.613528 – 335.5364438 – Fax 0173.613593 germanoettore@germanoettore.com – www.germanoettore.com VINI: Langhe Chardonnay, Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Barolo. GHIGLIANO ANDREA – Loc Ghigliani, 18 – CLAVESANA Tel. 0173.75303 – 329.0941456 – Fax 0173.75303 aziendaghigliano@libero.it VINI: Langhe Dolcetto, Dolcetto Dogliani, Piemonte Barbera, Piemonte Chardonnay (quest’ultimo dal prossimo anno). GIACHINO CLAUDIO – Via Brantegna, 7 – MONTELUPO ALBESE Tel. 0173.617227 – 333.7148967 – Fax 0173.617227 info@giachinovini.it – www.giachinovini.it VINI: Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Langhe Chardonnay, Rosato da tavola. ERALDO REVELLI – Loc. Pianbosco, 29 – FARIGLIANO Tel. 0173.797154 – 338.6402913 – Fax 0173.743942 eraldorevelli@tin.it – www.eraldorevelli.com VINI: Dolcetto di Dogliani DOC, Dogliani DOCG, Langhe Rosso DOC. ERBALUNA – Fraz. Annunziata Pozzo, 43 – LA MORRA Tel. 0173.50800 – 348.8731556 – Fax 0173.509336 agriturismo@erbaluna.it – biovini@erbaluna.it – www.erbaluna.it VINI: Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe Nebbiolo, Barolo, Barolo chinato. FILIPPO GALLINO – Fraz. Valle del Pozzo, 63 – CANALE Tel. 0173.98112 – 339.4145847 – Fax 0173.968914 info@filippogallino.com – www.filippogallino.com VINI: Roero Arneis, Barbera d’Alba, Langhe Nebbiolo, Birbet mosto parzialmente fermentato, Roero, Barbera superiore. FRATELLI FERRO – Località Ferro – CASTIGLION TINELLA Tel. 0141.855170 – Fax 0141.855038 ferro.vini@virgilio.it – www.ferrovini.net VINI: Moscato d’Asti, Dolcetto d’alba, Dolcetto Monferrato, Barbera d’Asti, Langhe Nebbiolo, Langhe Rosso, Grignolino d’Asti, Piemonte Cortese. GALLINO DOMENICO – Cascina Boera – Madonna Loreto, 70 – CANALE Tel. 0173.98108 – Fax 0173.98108 gallinodomenico@virgilio.it VINI: Bianco da tavola, Langhe Chardonnay, Langhe Favorita, Roero Arneis, Rosso da tavola, Roero Arneis, Rosso birbet, Rosso Castelvej, Rosato, Langhe Dolcetto, Langhe Nebbiolo, Roero, Barbera d’Alba, Piemonte Bonarda, Piemonte Grignolino.
LA BRUCIATA – Fraz. Valdivilla – SANTO STEFANO BELBO Tel. 0141.847185 – 335.5345423 – Fax 0141.847900 info@la-bruciata.com – www.la-bruciata.com VINI: Moscato d’Asti, Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe Chardonnay, Langhe Arneis, Langhe Nebbiolo, Brut, Moscato vendemmia tardiva, Moscato Chinato. LA FUINA – Loc. Piacerretto, 85/bis – FARIGLIANO Tel. 0173.76571 – Fax 0173.76571 lafuina@email.it VINI: Dolcetto di Dogliani, Langhe Dolcetto, Vino rosato, Vino rosso da tavola. LA RU – Corso F.lli Negro, 9 – COSSANO BELBO Tel. 0141.88479 – 320.2345551 – Fax 0141.88479 info@laru.it – www.laru.it VINI: Dolcetto, Moscato, Passito di Moscato, Barbera d’Alba, Langhe bianco, Grappa. LA TORRICELLA – Loc. S. Anna, 98 – MONFORTE D’ALBA Tel. 0173.78327 pressenda2@internetfree.it – mailto:pressenda2@internetfree.it www.latorricellavini.it – www.latorricellavini.it VINI: Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Langhe Chardonnay e Vino rosato. LE MARIE – Via San Defendente, 6 – BARGE Tel. 0175.345159 – 335.6441042 – 333.7436495 – Fax 0175.345159 info@lemarievini.eu – www.lemarievini.eu VINI: Dolcetto, Bonarda, Barbera, Freisa, Rosso da tavola, Bianco Chardonnay.
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MAERO EMIDIO – Via Provinciale, 12 – CASTELLAR Tel. 0175.46603 – 349.6005184 – Fax 0175.46603 maerovini@libero.it – www.maerovini.it VINI: Vino da tavola rosato, Colline Saluzzesi Doc, Pelaverga, Vino vendemmia tardiva, Grappe.
ROMANA CARLO – Loc. Barroeri – DOGLIANI Tel. 0173.76315 – Fax 0173.76821 info@viniromana.it – www.viniromana.it VINI: Dogliani, Dolcetto di Dogliani, Langhe Dolcetto, Piemonte Barbera, Grappa di Dolcetto.
MANERA F.LLI – Fraz. San Rocco Seno d’Elvio, 8/bis – ALBA Tel. 0173.286956 – 339.2638562 – Fax 0173.286956 maneravini@libero.it VINI: Dolcetto, Barbera, Favorita, Nebbiolo, Langhe Rosso, Barbaresco, Barbera Superiore.
SANDRI PAOLO – Via Roncheiso, 13 – CASTAGNITO Tel. 0173.213177 – 0173.213160 – 338.3088573 – Fax 0173.213160 sandrileyla@libero.it VINI: Barbera d’Alba, Dolcetto, Nebbiolo Langhe, Nebbiolo d’Alba, Langhe Dolcetto, Langhe Arneis, Rosato da tavola, Rosso da tavola.
MONCHIERO F.LLI – Via Alba Monforte, 58 – CASTIGLIONE FALLETTO Tel. 0173.62820 – 349.8723831 – 335.5250947 – Fax 0173.62820 monchierovini@monchierovini.it – www.monchierovini.it VINI: Nebbiolo d’Alba, Dolcetto d’Alba, Langhe Nebbiolo, Barbera d’Alba, Barolo Rocche, Barolo Roero, Barolo classico, Piemonte Moscato, Langhe Arneis, Grappa di Barolo.
SORELLE OLIVERO – Via al Colle, 6 – GRINZANE CAVOUR Tel. 0173.262195 – 338.8959407 – Fax 0173.262494 vini.olivero@infinito.it VINI: Dolcetto, Langhe Dolcetto, Langhe Favorita, Barbera, Nebbiolo, Barolo.
NOVO MARCO – Via Galletto, 16 – CANALE Tel. 0173.973900 – Fax 0173.973900 novomarco@katamail.com – mailto:novomarco@katamail.com VINI: Roero Arneis, Langhe Nebbiolo, Roero, Rusin (vino rosato), Birbet, Barbera D’Alba, Vino da tavola bianco e rosso.
TRANCHERO OSVALDO & C. – Loc. Verlossa, 36 – MANGO Tel. 0141.89651 – 340.5382810 – Fax 0141.89651 o.tranchero@libero.it – www.tranchero.it VINI: Moscato d’Asti, Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe Freisa, Langhe Chardonnay, Piemonte Cortese, Piemonte Moscato passito.
PIOIERO – Cascina Pioeiro, 1 – VEZZA D’ALBA Tel. 0173.65492 – 333.7945569 – Fax 0173.65492 info@pioiero.com – www.pioiero.com VINI: Barbera d’Alba, Langhe Nebbiolo, Langhe Favorita, Roero Arneis, Roero Superiore, Nebbiolo d’Alba, Barbet.
VIGNA MONTE D’ORO – Via San Grato, 68 – VERZUOLO Tel. 0175.85508 – 335.5907053 – Fax 0175.85508 info@vignamontedoro.com – www.vignamontedoro.com VINI: Pelaverga, Colline Saluzzesi rosso (vasca acciaio e vasca legno), Rosato.
PIRA GIORGIO – Località Perno – MONFORTE D’ALBA Tel. 0173.78413 – 337.2801368 – Fax 0173.789921 piravini@piravini.it – www.piravini.it VINI: Barolo, Langhe Nebbiolo, Barbera Alba Superiore, Dolcetto d’Alba, Langhe Chardonnay.
VEGLIO MICHELINO E FIGLIO – Fraz. Valle Talloria – DIANO D’ALBA Tel. 0173.231766 – 340.3607344 – Fax 0173.230970 veglio@vegliomichelinoefiglio.com – www.vegliomichelinoefiglio.com VINI: Dolcetto di Diano d’Alba, Dolcetto d’Alba, Langhe Dolcetto, Barbera d’Alba e Barbera Superiore, Langhe Nebbiolo, Nebbiolo d’Alba, Barolo, Rossi da tavola, Moscato d’Asti, Bianco Chardonnay, Chardonnay vivace.
ROCCA GIOVANNI Loc. San Giuseppe Le Coste, 43/A – MONFORTE ALBA Tel. 0173.78504 – 339.1216266 – Fax 0173.78504 info.rocca@libero.it VINI: Barolo, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe Chardonnay.
ZABALDANO – Via Fracchia, 3 – MONFORTE ALBA Tel. 0173.787179 – 333.45900017 – Fax 0173.787179 zabaldanomarco@alice.it VINI: Barolo, Nebbiolo d’Alba, Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba, Langhe Bianco, Tavola Rosè.
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S P E C I A L E C A M PAG N A A M I C A
Con gli Agriturismi Terranostra pranzi e cene a kmØ
L’
Associazione Terranostra nasce per promuovere, sostenere e diffondere l’esercizio dell’agriturismo e la valorizzazione dell’ambiente rurale e raggruppa in provincia di Cuneo circa 80 aziende rigorosamente selezionate che sono tenute a rispettare il disciplinare fissato dalla Carta dell’Accoglienza. L’utilizzo dei prodotti aziendali e del territorio è fondamentale, il tutto per offrire maggiori garanzie agli ospiti ed improntare fin dall’inizio i rapporti sulla trasparenza. Ma agriturismo non è
soltanto ristorazione, ci sono una vasta gamma di servizi ispirati alla tutela del paesaggio rurale, oltre alla possibilità di pernottamento, di praticare attività sportive perfettamente integrate nell’ambiente, ma soprattutto di conoscere la realtà agricola sotto tutti i suoi aspetti (storia, cultura, tradizioni, tecniche utilizzate…). Gli Agriturismi di Terranostra sono a vostra disposizione per festeggiare con pranzi e cene le occasioni più belle della vita e per trascorrere in amicizia ed allegria fantastici momenti. m
CASCINA NUOVA di Laura Fontaniello Via Soleabò, 27 – 12032 BARGE – tel./fax 0175.30132 info@agriturismocascinanuova.com www.agriturismocascinanuova.com
IL PARCO di Marinella Carletto Via F. Mistral, 131 – San Rocco Castagnaretta (Crocetta) – 12100 CUNEO tel./fax 0171.338320 – cell. 340.0975966
TIBI DABO di Piergiuseppe Ravera e Pierpaolo Costamagna Frazione Prà, 2 – 12041 BENE VAGIENNA – tel. 0172.655358 agri.tibidabo@libero.it – www.agritibidabo.com CASCINA VEJA di Massimiliano Gastaldi Frazione Vigna, 4 – 12013 CHIUSA PESIO tel. 0171.734940 – fax 0171.735714 – cell. 335.7564313 info@cascinaveja.com – www.cascianaveja.com LUNGASERRA di Luciano Ellena Frazione Vigna, 2 bis – 12013 CHIUSA PESIO tel. 0171.734514 – fax 0171.735878 – cell. 338.1165528 info@lungaserra.com – www.lungaserra.com IL PALAZZETTO di Denis Chiecchio Borgata Palazzetto, 18 – 12060 CLAVESANA tel. 0173.790381 – fax 0173.732992 – cell. 333.4285896 info@agriturismoilpalazzetto.it – www.agriturismoilpalazzetto.it
LA PIEVE di Antonia Peyro Via Torino, 353 – 12063 DOGLIANI tel./fax 0173.742554 – cell. 335.1313006 – agriturismo_la_pieve@tiscali.it PIANBOSCO di Luciano Revelli Frazione Pianbosco, 32 – 12060 FARIGLIANO tel. 0173.797155 – info@cascinarevelli.it – www.cascinarevelli.it FIORI DI ZUCCA di G. Battista Bergese Frazione Murazzo, 123 – 12045 FOSSANO tel. 0172.641267 – cell. 333.5773750 LA RIBOTA di Cristina Camperi Frazione S. Lorenzo, 30 – 12045 FOSSANO tel. 0172.691331 – cell. 335.6463937 – la.ribota@libero.it – www.la.ribota.it L’ORTO DEL PIAN BOSCO di Andrea Giaccardi Fraz. Loreto, 28 – 12045 FOSSANO tel. 0172.60453 – cell. 335.6664576 info@ortodelpianbosco.it – www.ortodelpianbosco.it
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IL TORRIGLIONE di Mario Gagliasso Borgata Torriglione, 7 – 12064 LA MORRA tel./fax 0173.50180 – info@gagliassovini.it – www.gagliassovini.it L’AGRIFOGLIO di Silvana Vallauri Frazione Ceresole, 9 – 12015 LIMONE PIEMONTE tel./fax 0171.927970 – cell. 333.6901894 info@agriturismoagrifoglio.it – www.agriturismoagrifoglio.it IL BACO DA SETA di Gianluigi Enrico Meina Via San Leone, 5 – 12030 MANTA tel. 0175.289352 – cell. 340.0955037 – fax 0175.750135 glemeina@yahoo.it – www.ilbacodaseta.com CA’ BRUSÀ di Diego Marengo Località Manzoni, 26 – 12065 MONFORTE D’ALBA tel./fax 0173.78169 – info@cabrusa.com – www.cabrusa.com CASCINA PIANBORGA di Kettj Cavallo Località San Giuseppe, 11 – 12065 MONFORTE D’ALBA tel. 0173.789212 – cell. 333.9277056 – cascinapianborga@virgilio.it TRA SOLE E VIGNE di F.lli Manzone Località Manzoni, 33 – 12065 MONFORTE D’ALBA tel. 0173.78110 – fax 0173.789231 – cell. 333.5747777 manz.one@tiscali.it – www.trasolevigne.it BERRUTO di Gaetano Berruto Via Mortizzo, 6 – 12050 MONTELUPO ALBESE tel. 0173.617265 – fax 0173.617243
COLMUTO
D RAINÈ di Claudio Giachino Via Brantegna, 7 – 12050 MONTELUPO ALBESE tel. 0173.617227 – cell. 333.7148967 – Fax 0173.617227 giachinovini@tiscali.it – www.giachinovini.it LA TORRETTA di Teresio Berchialla Via Torretta, 21 – 12050 MONTELUPO ALBESE tel./fax 0173.617188 – cell. 340.2488957 IL FALCO di Bruna Martini Borgata Cascinetta, 21 – 12020 MONTEROSSO GRANA tel. 0171.989198 – cell. 338.1187657 RUMÈ di Aldo Monchiero Frazione Mellea, 49 – 12060 MURAZZANO tel./fax 0173.797174 – rume.murazzano@libero.it
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CA’ D’ GAL di Alessandro Boido Via Strada Vecchia di Valdivilla, 1 – Frazione Valdivilla 12058 S. STEFANO BELBO tel. 0141.847103 – fax 0141.855970 alessandro.boido@virgilio.it – www.ca-d-gal.com LA MESA VERDE di Maria Rosa Pisano Frazione Mù Catalani, 2 – 12079 SALICETO tel. 0174.98358 – cell. 339.8966595 christian.borrelli@libero.it – www.geocities.com/mesaverde_17010/ CASCINA CASTELLERA di Silvia Veglia Frazione Villa, 2 – 12050 SERRAVALLE LANGHE tel./fax 0173.748264 – veglia.silvia@gmail.com CARLINCARLOTA Soc. Agricola di Voghera Roberta & C. s.s. Via Borio, 6 – Frazione Gavello – 12057 NEIVE tel. 0173.369051 – agriturismo@carlincarlota.it – www.carlincarlota.it CA’ D TISTU di Alfio Mozzone Via Pian Lea, 2 – 12050 NIELLA BELBO tel./fax 0173.796108 – info@cadtistu.it – www.cadtistu.it I FORNELLI di Marco Anselmo Località Fornello, 3 – 12060 NIELLA TANARO tel./fax 0174.226181 – marco.anselmo@tiscali.it DUE CIANCE di Renato Roggia Borgata Corini, 13 – 12060 NOVELLO tel. 0173.731261 – fax 0173.744949 – cell. 339.5058420 LA BORDIGA di Maura Salvai Cascina Bordiga, 11 – 12034 PAESANA tel./fax 0175.945434 – agriturismolabordiga@libero.it ANTICA CASCINA COSTA di Alfio Pejrone Via Romani, 8 – 12030 PAGNO tel. 0175.76113 – fax 0175.76067 I MONTI di Maria Cristina Robaldo Località Casale Monti, 94 – 12087 PAMPARATO tel. 0174.227933 – fax 0174.227278 – cell. 349.0861819
IL TRIFULAU di Antonella Boasso Località Costa, 3 – 12050 SINIO tel./fax 0173.613247 – cell. 338.1910359 – iltrifulau@libero.it LE ARCATE di Silvana Manzone Località Gabutto, 2 – 12050 SINIO tel./fax 0173.613152 – learcate@yahoo.it – www.agriturismolearcate.it LA COSTA di Marisa Vinotto Via della Costa, 1 – 12070 TORRE BORMIDA – tel./fax 0173.88079 info@lacostaagriturismo.it – www.lacostaagriturismo.it Il Bricco di Olga Bongiovanni Via Teodoro Bubbio, 12 – 12050 TREISO – tel. 0173.638014 – cell. 333.6813638 – agrilbricco@yahoo.it – www.agriturismoillbricco.it CA’ DEL RE di Gabriella Burlotto Via Umberto I, 14 – 12060 VERDUNO – tel./fax 0172.470281 castellodiverduno@castellodiverduno.com – www.castellodiverduno.com SANTA LUCIA di Danilo Dalmasso Strada Santa Lucia – Tetto Marinè, 1 – 12019 VERNANTE tel. 0171.920385 – cell. 340.6833039
CASCINA RUDINO di Osvalda Cavallo Borgata Cirieto, 22 – 12070 PRUNETTO tel. 0174.99182 – agrirudino@libero.it
AIA GRANDE di Dario Ferreri Via Carducci, 29 – Località San Grato – 12080 VICOFORTE tel. 0174.563892
SANTA LUCIA di Fausto Stralla Casale Rolfi, 18 – 12088 ROCCAFORTE MONDOVÌ tel./fax 0174.65187
IL BALZO di Sabrina Musso Via San Grato, 38 – 12070 VIOLA tel. 0174.73530 – cell. 333.2297816 – ilbalzo@libero.it
AT T U A L I T À
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Il pubblico premia Expoflora 2010
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a nona edizione ha riscosso un successo che conferma la validità della formula di Expoflora: unire la bellezza di fiori e piante al piacere della buona gastronomia e dei prodotti agricoli locali di qualità. La manifestazione, organizzata dal Comune di Fossano in collaborazione con Coldiretti e con il supporto dei commercianti, ha presentato ai numerosi visitatori di sabato a domenica tutte le eccellenze dai vari settori produttivi del territorio. Particolare accento è stato posto sulla realtà produttiva agricola sia florovivaistica sia zootecnica con la mostra mercato di piante e fiori realizzata presso il parco cittadino e la vendita diretta di prodotti agricoli in via Roma nella giornata di domenica.
La manifestazione, a cui ha partecipato attivamente anche l’Istituto Agrario di Cussanio, è stata quanto mai vivace, nonostante sprazzi di brutto tempo. Il pubblico ha dimostrato di apprezzare
molto le varie iniziative ed in modo particolare quelle organizzate dalle associazioni presenti (Coldiretti, Aps) per la promozione della carne suina. A tal proposito la collaborazione tra Ascom e Aps ha organizzato
l’aperitivo in musica nelle sere di sabato e domenica con degustazioni di Salame Piemonte e Prosciutto Crudo di Cuneo, al fine di promuovere le qualità e l’importanza delle produzioni del nostro territorio. m
Ancoraggi per vigneti e frutteti
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Responsabilità sociale in agricoltura: se ne è discusso in Camera di Commercio
“L
a Responsabilità Sociale in agricoltura: un percorso di valore”. È il titolo dell’incontro che si è tenuto lunedì 17 maggio presso il Salone d’onore della Camera di Commercio di Cuneo. Da un’idea di Donne Impresa Coldiretti, in collaborazione con la Camera di Commercio e l’Inea (Istituto Nazionale di Economia Agraria), l’iniziativa ha permesso di spiegare “dalla A alla Z” in cosa consiste realmente la Responsabilità Sociale d’Impresa in agricoltura, intesa come volontà delle aziende di interessarsi a temi di carattere sociale ed ambientale, promuovendo il rispetto della sicurezza e dei diritti dei lavoratori, della salubrità dei prodotti. Nell’introduzione, Delia Revelli, Responsabile provinciale Donne Impresa, ha ricordato come oggi si parli di imprenditore agricolo, non più solo di “agricoltore”: «è una figura multifunzionale, responsabile nei confronti della società, che adotta strategie vincenti per l’impresa agricola». Maria Assunta D’Oronzio, dell’Inea, ha quindi illustrato i risultati incoraggianti di un’indagine effettuata su una settantina di aziende in provincia di Cuneo, dai quali è emerso un forte
interesse da parte delle imprese nei confronti della Responsabilità sociale d’impresa: «le aziende socialmente responsabili hanno una migliore reputazione nel mondo dei consumatori, con vantaggi significativi anche sotto il profilo economico». Franco Parola, Responsabile del Servizio Ambiente e Territorio della Coldiretti regionale, ha quindi approfondito gli aspetti relativi ai diversi prodotti e all’ambiente, dalle certificazioni alla tracciabilità ed alla gestione del territorio. Giacomo Ballari, presidente del Consorzio Fattoria Amica e dell’Associazione Agrimercati, ha affrontato la tematica del dialogo con il consumatore, dei rapporti di filiera e delle attività connesse: «l’80% dei consumatori, secondo
una recente indagine, è convinto che per rilanciare l’economia bisogna sostenere le imprese del territorio. Una percentuale ancora più ampia afferma di consumare esclusivamente prodotti italiani». Elisa Rebuffo, funzionario Coldiretti, ha quindi illustrato i percorsi, le prospettive e le esperienze in Agricoltura sociale, in quanto «l’azienda agricola, grazie alla sua duttilità e versatilità, può offrire una gamma vastissima di servizi di natura sociale». Patrizia Mellano, Dirigente, CCIAA ha puntato l’attenzione sullo sportello per la Responsabilità sociale d’impresa presso la Camera di commercio di Cuneo: «il nostro ruolo consiste nel favorire tutte le iniziative a favore della consapevolezza sulla Rsi
Serra a Tunnel per deposito rotoballe di varie misure.
tra le imprese e per la loro giusta visibilità». Il Vicedirettore di Coldiretti Cuneo Lauro Pelazza ha sottolineato il percorso di valore legato alla responsabilità sociale d’impresa: «oggi le aziende seguono sempre di più percorsi virtuosi, dopo l’abbuffata di globalizzazione degli ultimi anni. Emerge con maggior forza nel Paese il bisogno di azioni imprenditoriali sostenibili e qualificanti. Molte aziende agricole nella loro prassi quotidiana svolgono già azioni di responsabilità sociale d’impresa, pensiamo al discorso sulla qualità legata non solo alle proprietà organolettiche, ma anche alla trasparenza ed alla territorialità dei prodotti. Spesso, tuttavia, tali azioni non vengono riconosciute alle aziende stesse come esempi di comportamenti eticamente responsabili». Le conclusioni sono state affidate quindi al Presidente di Coldiretti Cuneo Marcello Gatto: «la responsabilità delle aziende nei confronti della società ha effetti economici altamente positivi, e chi si fa carico di questi impegni deve ottenere la giusta visibilità». La conferenza ha ottenuto un’ottima partecipazione da parte del pubblico. m
Novità
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La Mieloteca di Fattoria Amica presentata ad “Amél’Amèl”
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ebutto della Mieloteca di Fattoria Amica, nella mattina di sabato 15 maggio a Sommariva del Bosco, in concomitanza con l’inaugurazione della Vª edizione del festival dei mieli “Amél’Amèl”. Non poteva verificarsi occasione migliore per presentare al pubblico la nuova “rete” virtuale degli apicoltori, fortemente sostenuta da Coldiretti Cuneo per la promozione e la valorizzazione dei prodotti apicoli. «La Mieloteca va presa come esempio – ha esordito nel saluto iniziale Andrea Pedussia, sindaco di Sommariva del Bosco –, sia nella prospettiva di “stare sul mercato”, sia in termini di garanzie sulla qualità e la tracciabilità dei prodotti». La parola è quindi passata a Pier Giuseppe Abrate, apicoltore, Presidente di Zona di Coldiretti Bra e membro della Giunta provinciale Coldiretti, che ha ripercorso i vantaggi della Mieloteca «grazie ad una struttura “leggera”, che mette in collegamento i produttori dell’eccellenza fra loro e con i consumatori, all’insegna della trasparenza e di un’offerta dei prodotti “dell’arnia” sempre più qualificata». Giacomo Ballari, presidente del Consorzio Fattoria Amica, sottolineando la congiuntura
favorevole per il mercato del miele, ha ribadito tuttavia «la necessità di far sì che non ne approfittino gli speculatori. La Mieloteca avvia un percorso di identità forte del prodotto legato al territorio. Grazie ai disciplinari ed ai controlli che verranno effettuati, il consumatore potrà essere sicuro dei prodotti che si fregiano del nostro marchio, sani e rispettosi della biodiversità». «Il concetto di qualità non riguarda esclusivamente le proprietà organolettiche - ha proseguito Carlo Olivero, tecnico Aspromiele e Coldiretti –: del prodotto, si devono considerare anche i metodi con i quali è stato realizzato, il territorio di cui è espressione e la storia che ha alle spalle. Mieloteca non è solo una vetrina commerciale, ma un progetto avviato da 15 aziende apicole che hanno
deciso di crescere insieme, pur conservando la propria individualità, confrontandosi costantemente per migliorare ancora di più l’offerta». «La Mieloteca è un altro tassello nel mosaico delle opportunità per le aziende – ha affermato il Presidente provinciale di
Coldiretti Cuneo Marcello Gatto –, capace di offrire garanzie ai produttori ed ai consumatori tramite una sinergia che fa leva sulle grandi risorse del territorio locale, applicazione concreta del progetto nazionale di Coldiretti “Per una filiera tutta italiana”». Al termine della presentazione, si è tenuta la cerimonia inaugurale di “Amél’Amèl”, in presenza delle autorità comunali, provinciali e regionali, seguita da un aperitivo a base di prodotti tipici abbinati, naturalmente, al “re” della manifestazione: il miele. m
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Flavescenza dorata sotto controllo, ma non bisogna abbassare la guardia
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ono trascorsi ormai dieci anni da quando la nuova malattia, sconosciuta in Piemonte, fu riscontrata per la prima volta nella provincia di Alessandria e denominata inizialmente “sindrome del Tortonese”. Quasi subito si capì che si trattava della virulenta flavescenza dorata e da allora ad oggi molti vigneti sono stati colpiti e molti si sono dovuti estirpare. I viticoltori ricorderanno la visite organizzate in quelle aree per vedere la sintomatologia al fine di saper riconoscere la malattia, individuare le piante colpite e provvedere alla loro eliminazione per contenere i focolai d’infezione. Di lì in avanti il servizio di consulenza tecnica di Coldiretti Cuneo ha assicurato una assistenza completa, fatta di riunioni con i viticoltori in tutti i Comuni , di articoli informativi, bollettini e di divulgazioni dei criteri di lotta preventiva con ogni mezzo, compresi televisione e radio . La collaborazione tra viticoltori e tecnici, insieme ai Comuni, la Provincia e con la supervisione della Regione Piemonte Settore Fitosanitario, ha dunque
in costante contatto con il suddetto Settore e con i vari Comuni interessati, preciseranno ai viticoltori i giorni e le modalità per effettuare i trattamenti necessari.
permesso di contenere la diffusione della Flavescenza ed oggi, pur riscontrando ancora la presenza di piante malate, si può affermare - come scrive lo stesso Settore Fitosanitario – che la situazione è sotto controllo. La lotta con la malattia si gioca su tempi lunghi e pertanto in questa fase, seppur superata l’emergenza, non occorre sentirsi al sicuro e continuare sulla strada intrapresa. Coldiretti anche quest’anno, insieme alla consulenza diretta alle aziende, collaborerà con i Comuni applicando i principi della lotta preventiva attraverso i Progetti Pilota, finalizzati a
monitorare puntualmente la presenza dell’insetto vettore ed a stabilirne il controllo secondo criteri ecocompatibili. Il buon esisto delle strategie messe in atto dipenderà tuttavia dalla condivisione e dall’applicazione a livello di territorio, vale a dire che sarà determinante che tutti i conduttori di vigneti si attengano alle indicazioni. Pubblichiamo qui di seguito un estratto della nota tecnica del Settore fitosanitario del Piemonte, con la quale si illustrano le linee di lotta 2010; successivi e specifici bollettini emessi dai tecnici Coldiretti,
NOTA DEL SETTORE FITOSANITARIO DELLA REGIONE PIEMONTE A seguito della revisione nella delimitazione delle zone nel 2008 sono state classificate come zone di insediamento le intere province di Asti e Alessandria e una parte dei comuni in provincia di Cuneo, Torino e Novara. La malattia risulta essere ancora presente anche se la “sensazione” generale è che l’epidemia sia sotto controllo e si sia stabilita una situazione di convivenza con la malattia. Le situazioni che creano i maggiori problemi alle aziende viticole sono quelle legate alla presenza di ex-vigneti in situazioni di abbandono totale o parziale o di vigneti comunque sottoposti ad una conduzione approssimativa, in cui i trattamenti insetticidi obbligatori non vengono effettuati o, qualora eseguiti, non producono i risultati attesi per negligenze o imperizie
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nelle modalità di esecuzione. I dati che emergono dal monitoraggio del 2009 dimostrano una perdurante e preoccupante presenza dell’insetto vettore in Piemonte nelle situazioni di marginalità: nel 45% dei vigneti controllati la presenza dell’insetto vettore supera i 9 individui a trappola, per arrivare, ad oltre 50 individui nel 17% dei vigneti controllati. Il numero di catture relativo a questi casi lascia presupporre la mancata o non corretta esecuzione dei trattamenti insetticidi obbligatori. Non abbassare la guardia L’attuale situazione piemontese in merito all’emergenza flavescenza dorata richiede alcune riflessioni e la necessità di ribadire alcuni punti fondamentali: 1 la flavescenza dorata è una malattia causata da un fitoplasma che viene trasmesso attraverso un insetto vettore il cicadellide Scaphoideus titanus ; 2 il decreto di lotta obbligatoria prevede proprio la lotta al vettore perché in questo modo si previene la trasmissione della malattia; 3 adagiarsi sui risultati ottenuti trascurando la lotta insetticida al vettore è molto pericoloso: se il vettore aumenta nuovamente l’epidemia potrebbe riesplodere; 4 pensare di smettere di contenere il vettore perché la malattia sembra essere diminuita è un grave errore, occorre piuttosto quantificare la popolazione del vettore
31 non deve essere usato più di una volta all’anno. ALTRE AZIENDE PRINCIPI ATTIVI AUTORIZZATI SU VITE CONTRO LE CICALINE.
31/05/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”) La Flavescenza dorata della vite si previene solo se si elimina l’insetto che la trasmette, pertanto è necessario attenersi scrupolosamente alle seguenti DISPOSIZIONI OPERATIVE OBBLIGATORIE: Primo trattamento: fine giugno, al termine della fioritura della vite ad allegagione completa (eccetto le aziende biologiche) per effettuare trattamenti più mirati. 5 è importante continuare a seguire tutte le regole che sono riportate nel box. FLAVESCENZA DORATA DELLA VITE TRATTAMENTI INSETTICIDI OBBLIGATORI anno 2010 contro l’insetto Scaphoideus titanus, vettore della malattia (Decreto Ministeriale del
ATTENZIONE!!! È INUTILE TRATTARE PRIMA PERCHÉ L’INSETTO NON È ANCORA INFETTIVO. AZIENDE IN PRODUZIONE INTEGRATA (che aderiscono all’azione 214.1 del PSR 2007-2013) THIAMETHOXAM CLORPIRIFOS ETILE CLORPIRIFOS METILE NB: ognuno dei principi attivi
AZIENDE BIOLOGICHE – ATTENZIONE I TRATTAMENTI CON PIRETRO SONO EFFICACI SOLO SUI GIOVANI E QUINDI DEVONO ESSERE ANTICIPATI RISPETTO A QUELLI CON INSETTICIDI DI SINTESI E RIPETUTI 2-3 VOLTE A DISTANZA DI 7-10 GIORNI, PARTENDO DA INIZIO GIUGNO, EVITANDO COMUNQUE DI TRATTARE NEL MOMENTO DI FIORITURA DELLA VITE PIRETRO – Più efficace se addizionato con piperonil butossido. Trattare la sera tardi, usare acque non calcaree o acidificare la soluzione (pH <7). Secondo trattamento: fine luglio – inizio agosto (nel rispetto dei tempi di sicurezza) AZIENDE IN PRODUZIONE INTEGRATA* (che aderiscono all’azione 214.1 del PSR 2007-2013) ETOFENPROX CLORPIRIFOS ETILE CLORPIRIFOS METILE THIAMETHOXAM NB: ognuno dei principi attivi non deve essere usato più di una volta all’anno ALTRE AZIENDE PRINCIPI ATTIVI AUTORIZZATI SU VITE CONTRO LE CICALINE (elenco a pagina 32). (continua a pagina 32)
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NB: i periodi sono indicativi, vanno verificati in zona seguendo il decorso del ciclo biologico dell’insetto e possono variare da un anno all’altro: ATTENDERE I BOLLETTINI DEI TECNICI. IL SETTORE FITOSANITARIO REGIONALE EFFETTUERÀ CONTROLLI SULL’OSSERVANZA DELLE DISPOSIZIONI DEL DECRETO DI LOTTA OBBLIGATORIA. IN CASO DI INADEMPIENZA SI PROCEDERÀ CON DENUNCIA ALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA, AI SENSI DELL’ART. 500 DEL CODICE PENALE, E CON SANZIONE AMMINISTRATIVA DA 500,00 A 3.000,00 EURO. m
ELENCO
SALVAGUARDIA DEGLI INSETTI PRONUBI (Legge regionale 3/8/98, n. 20) • Divieto trattamenti insetticidi in fioritura. • Sfalcio e appassimento/ asportazione della vegetazione sottostante nel caso di presenza di fioriture spontanee prima di eseguire i trattamenti insetticidi. • Evitare fenomeni di deriva (non trattare in presenza di vento).
ACCORGIMENTI • Controllare il pH della soluzione in modo che sia inferiore a 7. • Impiegare volumi di acqua e pressioni di distribuzione in grado di bagnare bene tutta la vegetazione; trattare tutti i filari da entrambi i lati. • Cercare di far arrivare la soluzione sulla pagina inferiore delle foglie, comprese quelle dei polloni. • Evitare presenza di polloni o erbe infestanti troppo sviluppate alla base dei ceppi.
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In occasione della Biteg Coldiretti fa da Cicerone alla stampa internazionale
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n’incursione sul territorio alla scoperta delle eccellenze produttive
locali. Sabato 8 maggio, nell’ambito delle iniziative in programma per l’11a edizione della Biteg (Borsa Internazionale del Turismo Enogastronomico), un gruppo di 22 giornalisti, di cui 17 stranieri (provenienti da Canada, Stati Uniti, Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Irlanda, Norvegia e Olanda), ha fatto visita all’Azienda di Aldo Dotto a Castelletto Stura, che pratica un sistema di allevamento biologico, per approfondire la conoscenza sulla filiera della carne bovina di razza piemontese. È stato questo, infatti, il tema portante del programma informativo sull’enogastronomia pensato per la stampa estera. Il tour, promosso dall’Atl di Cuneo, ha contemplato tappe in stalla, presso il macello aziendale ed il punto vendita, con l’accompagnamento del prof. Adriano Rovere, esperto di zootecnia, e di Roberto Lingua di Coldiretti Cuneo. Molto apprezzata dai giornalisti la duplice attitudine di questa razza bovina autoctona, capace
di fornire carni di ottima qualità sotto il profilo organolettico e salutistico, in quanto a basso contenuto di grassi, dalla buona resa al macello e produttrice di un latte da cui traggono origine numerosi formaggi di grande pregio.
Al termine “della visita sul campo”, ai rappresentanti della stampa è stato offerto da Coldiretti un omaggio per la degustazione a base di salse rosse e verdi, naturalmente perfette in abbinamento con la carne. m
Bruno Porta riconfermato Presidente Associazione Regionale Pensionati Coldiretti
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el corso della riunione del Consiglio regionale dell’Associazione Pensionati Coldiretti del 23 aprile scorso, Bruno Porta è stato rieletto Presidente. Astigiano, al suo terzo mandato il Presidente Porta sarà affiancato dai vicepresidenti Alfredo Penasso, già Presidente dei Pensionati Coldiretti della Provincia di Torino e da Bruna Zublena, Presidente provinciale dei Pensionati di Vercelli. «Ringrazio tutto il Consiglio per la fiducia accordatami – ha dichiarato Bruno Porta, preannunciando la grande mole di lavoro nell’agenda dell’Associazione –: intendiamo lavorare non solo per difendere i diritti acquisiti in tema
socio-assistenziale e sanitario, ma anche per chiedere al nuovo Governo Regionale la conferma degli impegni rispetto all’assistenza domiciliare, inoltre
lavoreremo per il progetto “Una Filiera agricola tutta italiana”, promosso con forza dalla nostra Organizzazione sindacale». «Con la conferma del presidente Porta – dichiarano Bruno Rivarossa e Paolo Rovellotti, direttore e presidente di Coldiretti Piemonte – si profila un futuro di continuità nell’ambito della strategia progettuale di Coldiretti. L’associazione pensionati, da sempre parte vitale del sistema Coldiretti, sarà promotrice di numerose iniziative e attività di sicuro interesse collettivo». Rappresenta i pensionati della Provincia di Cuneo nella Giunta regionale la signora Maddalena Sacchetto di Savigliano. m
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A Tarantasca la 7a Sagra del Coniglio
Torna il Premio Giornalistico del Roero
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orna dall’11 al 13 giugno, per il settimo anno consecutivo, l’ormai tradizionale appuntamento con la “Sagra del coniglio”. Alla manifestazione, organizzata da Pro Loco ed amministrazione comunale di Tarantasca, saranno protagoniste indiscusse le carni cunicole di ottima qualità ed apprezzate per la loro digeribilità. La manifestazione affiancherà iniziative espositive, quali la Mostra Provinciale Cunicola, con capi di alto profilo genetico e relative premiazione (in programma sabato 12 giugno a partire dalle ore 8.00), a spettacoli, teatro e musica oltre che a momenti gastronomici. Si ricorda che per partecipare ai momenti conviviali organizzati per le giornate di sabato e domenica è necessaria la prenotazione obbligatoria entro lunedì 7 giugno. Tra le vie del paese, inoltre, sarà anche possibile acquistare prodotti locali di eccellenza, grazie alla presenza del Mercato di Campagna Amica. Il tutto nell’obiettivo di offrire ai consumatori produzioni di buona qualità, risorsa importante per l’economia agricola locale approdata anche ad un marchio nato in ambito Conalpi. m
La fragola protagonista a Peveragno
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orna a Peveragno il consueto appuntamento estivo con la Sagra della Fragola, giunta ormai alla sua 53esima edizione. I due giorni dedicati al piccolo frutto inizieranno nella serata di sabato 12 giugno quando sul palco allestito in piazza Toselli si procederà alla votazione della ragazza più bella che sarà insignita dell’ambito titolo di Miss Fragola. La festa continuerà naturalmente domenica 13 giugno, quando per le vie del paese sarà possibile assaggiare ed acquistare i prodotti tipici del nostro territorio, presentati anche dalle aziende agricole aderenti al circuito Campagna Amica, quest’anno presenti nell’elegante scenario di piazza XXX Martiri. Non mancheranno poi le bancarelle con l’esposizione e la vendita delle diverse varietà di fragole, gli spettacoli di musica e balli, le tavole originali di fumetti esposti a PeveComics e l’allegro mercatino gestito dai bambini. m
Il 20 giugno termine ultimo per l’invio del materiale
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ormai prossima la scadenza per l’invio degli articoli e dei servizi per la XXII edizione del Premio Giornalistico intitolato “Il Roero, i suoi prodotti e le sue tradizioni”, promosso dall’Associazione Premio Giornalistico del Roero. Il 20 giugno sarà infatti il termine ultimo per l’invio del materiale. Il Premio Giornalistico è destinato ai giornalisti che hanno trattato i temi legati alla realtà del “Roero”, con articoli su quotidiani, settimanali, mensili e riviste di larga diffusione e trasmissioni radio-televisive, sistemi telematici e siti web in Italia ed all’estero. Il Premio 2009/10 è diviso in quattro sezioni con i seguenti montepremi: Premio testate generaliste (€2.000,00), Premio testate enogastronomiche e turistiche (due premi da €2.000,00), Premio testate locali (€1.000,00) e Premio per lavori sul Web (€1.000,00). L’organizzazione, inoltre, potrà individuare articoli, senza riferimento alle singole sezioni, che per il loro livello qualitativo possano meritare una “segnalazione”: ad ogni articolo o servizio che meriti una segnalazione verrà attribuito un riconoscimento pari ad € 500,00. Il conferimento dei premi avverrà lunedì 19 luglio 2010 in occasione di una manifestazione organizzata nel Roero dall’Associazione Premio Giornalistico del Roero. A norma di Regolamento, chi intende concorrere al Premio Giornalistico del Roero dovrà inviare 3 copie di ogni articolo o servizio sul tema in concorso a: Studio Montaldo snc – Segreteria Premio Giornalistico del Roero, Via Roma 38 – 12050 Castagnito CN, con lettera raccomandata (farà fede il timbro postale di partenza). Ricordiamo che saranno presi in considerazione solamente gli articoli e i servizi pubblicati nel periodo tra il 16 giugno 2009 e il 31 maggio 2010. Chi avesse la necessità di ricevere altre informazioni potrà rivolgersi al nostro Studio o potrà consultare il Bando sul sito dell’Associazione all’indirizzo: www.premiodelroero.it Con i saluti più cordiali. m
A CURA DI MAURIZIO ZARPELLON
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Valorizzare il proprio giardino con le piante per la copertura del suolo
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a definizione è controversa, sono molti i giardinieri, anche professionisti che utilizzano un termine piuttosto che l’altro. Tappezzare sarebbe meglio indicato al mondo della decorazione murale, dove rotoli di carta più o meno pregiata finisce incollata con le maledizioni di chi un giorno dovrà toglierla. Tappezzante è comunque usato e abusato e dovrebbe indicare anche un insieme di piante utili a coprire il terreno con vigoria, facendo risparmiare tempo soprattutto al professionista che poi terrà la manutenzione del giardino. Coprire il terreno appunto è il mestiere che talune piante sanno fare benissimo, quindi sarebbe più indicato definirle “copri suolo”. D’altronde in quasi tutti i cataloghi francesi e anglosassoni le piante in questione vengono indicate come “groundcovers”, quindi coprisuolo mi sembra il termine più adatto. L’elenco delle piante coprisuolo è lunghissimo e va dalle semplici e conosciute erbacee perenni come la Pachysandra terminalis o l’Hypericum calycinum alle più ricercate Cornus canadensis, strisciante e rizomatosa, dalle intriganti infiorescenze a 4-6 brattee, oppure la Gaultheria procumbens, bellissima
sempreverde dall’aspetto di piccolo arbusto che produce una profusione di bacche rosse invernali. La prima indicazione sull’uso delle coprisuolo è proprio sulla loro diffusione, nel senso di reperibilità. Quando si tratta di ricoprire una vasta superficie di terreno soleggiato, inframmezzato di arbusti o alberelli viene spontaneo raccomandare le solari varietà di Hypericum, per la fioritura giallo intensa e di lunga durata oltre che per la rusticità ma anche per il suo costo, inferiore a quello delle altre perenni: lo si trova praticamente in ogni garden center, anche nei meno forniti. Stesso discorso vale per la Pachysandra terminalis, ma questa è meglio utilizzabile nella mezz’ombra o anche in piena ombra. La Pachysandra è però innegabilmente triste, vuoi per la fioritura bianca ma poco appariscente, vuoi per le situazioni a lei congeniali, cioè il retro
delle abitazioni o le rive meno soleggiate, magari inframmezzate di muschi aggressivi con cui deve continuamente vedersela per sopravvivere. Al suo posto, in passato, hanno avuto una certa diffusione tutte le edere, che oltre a salire sui muri possono in alcune varietà fornire un’ottima copertura del suolo, in posizioni ombrose e mediamente umide, soprattutto l’Hedera helix hibernica, dal bel fogliame lucido e verde scuro. Comunissima è anche la Vinca minor e major, arbusti striscianti che formano velocemente una massa sempreverde, reperibili nelle colorazioni blu, lilla, bianca, porpora e gialla, addirittura con interessanti variegature fogliari bianche e gialle, così come la Waldsteinia ternata e geoides, adattabili ad ogni situazione di luce e terreno e dai numerosissimi fiorellini gialli. Quando invece desideriamo qualcosa di ricercato e meno comune si può indagare nei vivai più specializzati in perenni e piante da collezione dove sono reperibili, ma non sempre in buone quantità, alcune piante di sicuro effetto come il Cornus canadensis o le molte varietà di Oxalis. Del primo abbiamo già detto ma della seconda si potrebbe raccontare molto. Non
tutti la considerano una vera coprisuolo, ma l’esperienza dice che nelle situazioni favorevoli, cioè in pieno sole (mezz’ombra per O. acetosella) e con substrato fertile e fresco, il suo sviluppo non desta dubbi. Molte varietà sono infatti rizomatose e striscianti, producendo bulbini minuti ma numerosissimi che in un paio di stagioni coprono lo spazio attribuitogli. Il fogliame assomiglia a quello del comune trifoglio ma i fiori sono numerosi e in molti colori, dal bianco puro di O. enneaphylla all’arancio aragosta dell’O. tetraphylla “Iron Cross”, per passare a tutte le sfumature di rosa delle Oxalis obtusa, depressa, tetraphylla e adenophylla. Un’altra coprisuolo poco usata è la Veronica prostrata nelle varietà “Blue Sheen” e “Trehane”. Sono vere e proprie veroniche in miniatura che si allargano sul terreno con una buona velocità, donando una fioritura blu-azzurra e blu-genziana all’inizio dell’estate, veramente strepitosa, anche se di breve durata. Ugualmente rustica e sempreverde ma dai fiori ancora più blu scuri è la Veronica austriaca subsp. Teucrium, che non cresce più di 25 cm di altezza e ogni pianta si espande fino al diametro di 50 cm. m
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31 MAGGIO IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse . Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta. IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.
15 GIUGNO IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di maggio, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè maggio.
16 GIUGNO
S caden z e a z iendali VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di maggio sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente. VERSAMENTO ACCONTO ICI 2010 Scade il termine per il versamento della prima rata ICI, pari al 50% dell’imposta dovuta calcolata sulla base dell’aliquota e delle detrazioni dei dodici mesi dell’anno precedente. VERSAMENTO IRPEF, ADDIZIONALE REGIONALE E COMUNALE IRPEF, IRAP SALDO 2009 Scade il termine per effettuare il versamento del saldo IRPEF, addizionale regionale e comunale IRPEF ed IRAP anno 2009, per i contribuenti obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi. ACCONTO IRPEF Scade il termine per versare la prima rata di acconto IRPEF, nella misura del 40% dell’acconto totale dovuto (99%) se l’importo risultante al rigo RN34 è pari o superiore a euro 257,72. Il contribuente può dedurre dagli acconti da versare i relativi crediti d’imposta.
IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI MAGGIO Annotazione di liquidazione per il mese di maggio e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola d’impresa e di lavoro autonomo che nell’anno 2009 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 309.874,14, se prestazione di servizio o di euro 516.456,0 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore ai limiti suddetti che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art. .66, legge 427/93.
ACCONTO IRAP I contribuenti che esercitano attività diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi debbono effettuare il versamento della prima rata di acconto IRAP nella misura del 40 per cento dell’acconto totale dovuto (99%) se l’imposta è pari o superiore a euro 257,52. Non sono tenuti al versamento i produttori agricoli esonerati dalla tenuta della contabilità IVA.
IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLA DICHIARAZIONE D’INTENTO Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese di maggio 2010 Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che effettuano cessioni nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art.8, lettera c) del D.P.R. 633/72.
DIRITTO ANNUALE CCIAA 2010 Entro tale data le imprese iscritte al Registro annuale della Camera di Commercio sono tenute al versamento, tramite modello F24, del diritto annuale 2010. L’importo del diritto per le imprese individuali e le società semplici iscritte nella sezione agricola per l’anno 2010 è stato stabilito in euro 88 (ottantotto). Le imprese che esercitano l’attività attraverso unità locali devono versare, per ciascuna di esse, un diritto pari al 20% di quello dovuto per la sede principale, nella fattispecie 18 euro. m
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“Opzione donna” per le pensioni di anzianità PREMESSA L’art. 1, comma 9 della legge 243/2004 aveva previsto, per il periodo compreso tra il 1 gennaio 2008 ed il 31 dicembre 2015, la possibilità, per le lavatrici dipendenti ed autonome, di beneficiare della pensione di anzianità in presenza di un’anzianità contributiva pari ad almeno 35 anni e di un’età anagrafica di 57 anni, se dipendenti e di 58, se autonome.
CONDIZIONI Per avvalersi del beneficio è necessario che le lavoratrici interessate scelgano, per la determinazione del trattamento pensionistico, il sistema di calcolo contributivo. DEROGHE AL SISTEMA CONTRIBUTIVO L’opzione per il calcolo contributivo non esclude la
possibilità dell’integrazione al trattamento minimo, né richiede, per il diritto, il requisito dell’importo non inferiore a 1,2 volte l’importo dell’assegno sociale. In tempi di norma sempre più restrittive in materia di pensioni, si è ritenuto utile tornare sull’argomento “opzione donna” che, previa opportuna verifica contributiva, consentirebbe alle
lavoratrici di godere con notevole anticipo del loro trattamento pensionistico. Gli uffici EPACA della Coldiretti sono a disposizione per fornire informazioni ed assistenza alle donne interessate dalla possibilità loro offerta. m
30 giugno: scadenza verifiche UMA EPACA NOTIZIE IN PILLOLE AUMENTO IN VIA STRAORDINARIA DELLE INDENNITÀ DEL DANNO BIOLOGICO (Infortunio/Malattia Professionale) A partire dal mese di Aprile 2010 l’INAIL eroga, tramite assegno bancario, l’aumento straordinario degli indennizzi per danno biologico di infortuni o malattie professionali. L’incremento è stabilito nella misura dell’8,68% e si applica a tutti gli indennizzi in capitale liquidati a partire dal 1 gennaio 2008 ed ai ratei di rendita maturati dalla stessa data.
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l 30 giugno scade il termine per la presentazione delle verifiche annuali del carburante agricolo 2009/2010 (UMA). Come ormai da alcuni anni, è indispensabile aver costituito e validato il fascicolo aziendale contenente tutte le informazioni riguardanti la consistenza aziendale della ditta. Gli adempimenti da rispettare per lo svolgimento della verifica UMA sono sempre i medesimi: devono essere presentate per la verifica tutte le ditte munite di buono/assegnazione 2009 anche se non prelevato e tutte quelle ditte che, anche se sprovviste di buono/assegnazione 2009, presentano una rimanenza 2008. Per opportuna conoscenza
informiamo che le verifiche presentate successivamente al 31 maggio subiranno una riduzione del 30% dell’assegnazione e del 50% se presentate dopo il 30 giugno, così come previsto dal D.M.451/2001. I nostri Uffici di Zona sono a disposizione per rilascio del buono carburante, nonché per ogni ulteriore chiarimento. m
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AT T U A L I T À
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Adottiamo un filare a Capo Verde!
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adre Ottavio Fasano, Segretario delle Missioni dei Cappuccini Piemontesi, ha qualcosa di bello da raccontare e da proporre ai lettore del “Coltivatore”. Che foto sta guardando? Un vulcano in mezzo al mare? Questo gran cono nero che spunta dall’oceano, di fronte al Senegal, è Fogo, una delle isole di Capo Verde. È una realtà che conosco da tanti anni. Noi Cappuccini piemontesi ci siamo dal 1947 e la gente ci vuole bene. Abbiamo portato il Vangelo accompagnando lo sviluppo di un piccolo popolo che ha tante qualità ma anche seri problemi di sopravvivenza. Cosa c’è di interessante per noi laggiù? Una bellissima storia di solidarietà. Un pezzo delle nostre Langhe è arrivato perfino lì, a migliaia di chilometri di distanza. Le Langhe in Capo Verde? In pratica sì. Una vigna di oltre 25 ettari, sulla costa del vulcano, tra i 500 e i 900 metri. Sono più di 100.000 piante. Hanno attecchito e stanno crescendo bene, dall’estate dello scorso anno. Il progetto deve moltissimo ad agronomivitivinicoltori delle nostre zone, come Claudio Conterno di Monforte d’Alba e Paolo Peira
(ma anche a generosi lavoratori come Aldo Alessandria, Andrea Migliarina e tanti altri... Sarebbe
troppo lungo ricordarli!). I vitigni sono stati selezionati dagli amici veneti di “Evoluzione Ambiente”,
Luigi Bonato e Giuseppe Baldessin. Le piante vengono dai vivai di Rauscedo. Senza il loro “volontariato professionale” non avremmo potuto fare nulla. Sembra una terra arida, difficile. È vero. Ma anche le Langhe erano così, sessanta-settant’anni fa. Mi ricordo i racconti di mia madre, che era di Ceresole d’Alba: quanta fatica, che vita dura si faceva allora! E guarda adesso: case moderne, un altro vivere, un’agricoltura che è un modello per il mondo... È stato l’esempio delle nostre Langhe a darmi l’idea. L’Africa è l’Africa, però. Certo, Capo Verde è uno dei Paesi del Sahel africano, i più
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assetati del mondo. Un velo di verde veste il vulcano solo un paio di mesi all’anno, con le piogge: ogni volta è un’emozione. Però queste isole sono fertili, hanno un clima mite e sorgenti nascoste a varie profondità. Lavorando con le autorità locali siamo arrivati a una buona falda che ora viene distribuita dall’acquedotto col “goccia a goccia”. È il futuro dell’economia nei Paesi aridi. In Capo Verde un progetto come il nostro può fare da volano per tutto l’arcipelago. Qui la frutticoltura, nel suo piccolo, ha un futuro. E il vino, quando arriverà? I primi grappoli già quest’anno, ma la piena produzione sarà nel 2012. Ai piedi della vigna sta già sorgendo una grande cantina. La vendita del vino andrà a favore di vari progetti sociali promossi dall’AMSES in Capo Verde. E la vigna diventerà un luogo
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di incontro e di formazione, per sostenere lo sviluppo e la modernizzazione dell’agricoltura capoverdiana. Cosa propone agli amici cuneesi? Adottate dei filari! Ne abbiamo moltissimi a disposizione.
In testa a ogni filare “adottato” viene messa una targhetta col nome di chi ha offerto. E resterà lì, un documento di amicizia che vivrà con la vigna. Abbiamo trovato un buon sostegno di partenza (anche nella Chiesa italiana) ma c’è
n. 50 piante: 250€; n. 100 piante: 500€
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ancora bisogno dell’aiuto di tanti. E se qualcuno volesse venire a Fogo a vedere? Perché no? Lo “scambio culturale” non è solo una questione di libri o di musica, ma anche di esperienze di lavoro: vedere cosa significa coltivare in un Paese come Capo Verde, come reagiscono le piante, malattie comprese, il clima e così via. E incontrare la gente. Una parola in conclusione, almeno per ora? Siamo una terra di emigranti: sappiamo cosa vuol dire non riuscire a lavorare e a vivere sulla propria terra. Sostenere questo progetto significa aiutare i capoverdiani a non emigrare, a trovare la speranza di un futuro restando nel loro Paese. Un modo responsabile di affrontare un problema di cui si parla tanto e non sempre con coscienza. m
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H Carraro TGF 8.400, anno 2006 cabinato A.C., sollevatore anteriore, 230 ore tel. 3355243671
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H Trattore Fiat 780 2 RM tel. 0173776074
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