Il Coltivatore Cunese n.10 giugno 2012

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CreditAgri Italia: nasce la prima “banca” degli agricoltori Mobilitazione per i voucher in agricoltura Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abb. Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

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N° 10 – 1-30 giugno 2012

Sommario CreditAgri Italia: nasce la prima “banca” degli agricoltori Più luci che ombre sulle possibilità di rilancio dell’economia italiana Mobilitazione: restano i voucher in agricoltura L’Unione Europea mantiene l’etichettatura facoltativa delle carni bovine 2000 Giovani Imprenditori a Roma per l’Assemblea Nazionale Domande di variazione della categoria catastale – ultima chiamata al 30 giugno Emissioni: semplificazioni in arrivo per gli essiccatoi La Regione chiede il riconoscimento della calamità naturale per il gelo 2012 Finanziamenti in aiuto dei castagni malati

Foto di Piermario Turina

“Il Coltivatore Cuneese” Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Chiara Serra Hanno collaborato: Sonia Abrate, Rosanna Ariaudo, Secondo Arneodo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Silvia Bosco, Alberto Burzio, Daniele Caffaro, Laura Calcagno, Piero Camperi, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Damiano Dutto, Sara Ferrero, Nicola Fontana, Tiziana Franchino, Cesare Gallesio, Elio Gasco, Cesare Gilli, Roberto Giobergia, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Roberto Lingua, Claudia Marenco, Laura Occelli, Franco Parola, Lauro Pelazza, Marcello Pellegrino, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Manuela Renaudo, Valentina Riba, Davide Roà, Annalisa Sola, Piermario Turina Redazione ed amministrazione: Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 45.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo area 90 Madonna dell’Olmo – Cuneo Tel. 0171.411470 – Fax 0171.411714 E-mail: direzione@agam.it Concessionaria esclusiva della pubblicità TEC arti grafiche Via dei Fontanili 12 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 E-mail: adv@tec-artigrafiche.it

Storie di vita Pietro, il montanaro di Elva che ride sovente, con il sangue da camoscio “Fuori dal seminato” a Torino: l’impegno di Coldiretti nel sociale Il Corsivo del Coltivatore: Di male in peggio A Saluzzo la Festa dei Margari Danni da ungulati: “servono decisioni condivise e azioni urgenti” La Posta del Coltivatore Terremoto in Emilia: da una prima stima 150 milioni di danni Prezzo indicizzato del latte di aprile 2012 Bando regionale: Contributi all’estirpo dei kiwi Batteriosi: decodificato il genoma “Fragola: l’innovazione varietale e la qualità” Sistri, ripartono i lavori del Comitato di vigilanza Misura 132 del PSR: prorogata al 30 agosto la presentazione delle domande di pagamento Notizie dal Settore Vitivinicolo Lotta alla Flavescenza Dorata Al Marriott Grand Hotel Flora di Roma il Dogliani Docg Al margaro Secondo Luigi Mattio una targa speciale dell’Apa Il Coalvi ha allargato il mercato della carne piemontese Bilancio positivo per Compral carne.

Il nuovo direttivo, votato dall’assemblea “Pronti… Via!” Coldiretti promuove lo sport e la sana alimentazione Il CUPLA incontra il Consorzio Socio assistenziale del Cuneese Allevamenti galline ovaiole “Dalla terra alla Tavola”: Punti di Campagna Amica su Telegranda Il Mercato di Campagna Amica anche a Savigliano Fiera Regionale d’Autunno a Caraglio Coldiretti partecipa a Sport Day Il biologico nell’alimentazione dello sportivo Festa Provinciale di Giovani Impresa Coldiretti all’Evita Decima Giornata dell’Economia Il maltempo non ferma le aziende biologiche Terramica Ultimi giorni per aderire al portale web “Piemonte Agri Qualità” La corretta distribuzione degli agrofarmaci in frutteto Mestieri e Città a Boves Benessere Suini, dal 1° gennaio 2013 le nuove norme comunitarie Terranostra e gli Agriturismi di Campagna Amica Risparmio energetico, riapre il bando per la misura 121 del PSR Consorzio Nocciola Piemonte: Ferdinando Trisoglio confermato alla presidenza Nocciola Piemonte IGP: ultimi giorni per scadenze e gli adempimenti per le aziende corilicole Emozionante incontro con gli Argentini di Freyre In arrivo il pagamento dei contributi sull’assicurazione grandine Sagra del Pollo a Monasterolo Decreto semplificazione e sviluppo, i principali riflessi di natura previdenziale e assistenziale

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Scadenze aziendali La Brigue (FR)-Colla Langan-Triora e rientro a La Brigue

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Il mercatino del Coltivatore

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asce la prima “banca” degli agricoltori italiani al servizio di un milione di imprese agricole, cooperative ed agroindustriali che producono il 15 per cento del Prodotto Interno Lordo nazionale con delibera della Banca d’Italia del 5 giugno 2012, CreditAgri Italia è stato abilitato come ente di garanzia vigilato dalla banca centrale e iscritto nell’elenco speciale degli intermediari finanziari ex Art. 107 del Testo Unico Bancario (TUB).

CreditAgri Italia è il risultato di un percorso societario che dal 2008 al 2010 ha visto diversi confidi agricoli territoriali impegnati attivamente alla strutturazione di un progetto di fusione promosso da Coldiretti al fine di dare vita ad un unico ente di garanzia fidi specializzato nel settore agricolo e agroalimentare. Il settore agricolo ed agroalimentare rappresenta per il settore creditizio un universo da 43,5 miliardi di euro impiegati ma il credit crunch ha colpito anche i campi, dove sei imprese agricole su dieci hanno difficoltà ad accedere al credito, con il costo del denaro in agricoltura che ha raggiunto il 6 per cento e risulta superiore del 30 per cento a quello medio del settore industriale. Un ruolo determinante per superare queste difficoltà causate dalla crisi può essere svolto ora da CreditAgri Italia, una realtà nazionale presente oggi in tutta Italia con oltre 50 filiali e un volume storico di affidamenti di oltre 2 miliardi di euro distribuiti in 160 banche.

“Siamo impegnati – ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini – in un progetto economico nei servizi e nelle opportunità offerti alle imprese che operano nell’agroalimentare, che e’ una leva competitiva formidabile per superare la crisi e per trainare il Made in Italy nel mondo”. m

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FONDO

N° 10 – 1-30 giugno 2012

Più luci che ombre sulle possibilità di rilancio dell’economia italiana

I

n questi giorni sentiamo parlare di notizie belle e di altre più brutte. Iniziamo da queste ultime. La Corte dei Conti ha allertato il Governo Monti sostenendo che le entrate dalle tasse dei primi quattro mesi dell’anno non corrispondono alle previsioni. Mancano all’appello tre miliardi e mezzo di euro, che il Governo dovrà recuperare prima possibile.

Questa notizia non aiuta il Governo nell’espletamento del suo mandato. C’è tensione tra il Ministro del Lavoro Elsa Fornero e il Ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi.

La prima sostiene che nella riforma del Lavoro, tutti i lavoratori hanno gli stessi diritti in termini di conservazione del posto di lavoro. Il ministro della Funzione Pubblica ritiene invece che i dipendenti pubblici debbano conservare gli attuali privilegi.

Una discussione che alimenta nuove polemiche e ritarda la riforma del Lavoro.

Infine, la Grecia che chiede a gran voce l’emissione degli Eurobond spalleggiata da Spagna e Francia, pena l’uscita dall’Euro ed il ritorno alla dracma.

Questo fatto ha alimentato una polemica, di cui in Italia ne facevamo certamente a meno, tra il Ministro Corrado Passera e il Presidente del Consiglio Mario Monti, dove il primo accusa il Presidente del Consiglio di non mettere a disposizione sufficienti risorse per avviare lo sviluppo e fermare la retrocessione. È chiaro comunque che tutto si deciderà in questi mesi.

Questo vale sia per l’Italia che per il resto d’Europa. E ora la notizia bella. Un’indagine condotta dalla Bocconi, insieme alla prestigiosa

Positività: siamo la terza potenza economica d’Europa, le famiglie italiane hanno una forte propensione al risparmio.

Un sistema bancario solido, che può dare liquidità alle imprese, un sistema economico basato sulla piccola e media impresa che nell’economia di oggi è un pregio e non un difetto. Negatività: incapacità della politica a rilanciare lo sviluppo. Ministri litigiosi e cattedratici che non sanno dare risposte concrete al Paese. Sviluppo non significa nuove tasse, ma capacità di attrarre in Italia imprenditori e capitali esteri

Harvard, per quanto riguarda l’Italia, smentisce alcuni luoghi comuni. Dall’indagine emerge che l’Italia è la terza maggiore economia dell’Unione Europea, dopo Germania e Francia. Dai dati della Banca Mondiale, l’Italia è sempre stata tra le dieci economie più importanti del mondo, pur non potendo contare sull’indipendenza energetica, sulla ricchezza di materie prime o su un basso costo del lavoro, come accade ai mercati emergenti.

Va anche sottolineato che a differenza di altri Paesi, il sistema

italiano non si è eccessivamente esposto a investimenti rischiosi.

Pertanto è ridotta anche la necessità di disinvestimenti da posizioni speculative come invece accade per gli Stati Uniti d’America.

Altro elemento che dovrebbe riscattare un po’ di italianità sta nel fatto che le famiglie italiane hanno una forte propensione al risparmio. A fine 2010, la loro ricchezza netta (case, terreni, depositi, obbligazioni e azioni) al netto dei debiti ammontava a 8,64 miliardi di euro. Nota dolente, la disuguaglianza: il 45% della ricchezza è in mano al 10% delle famiglie.

Terzo elemento che dovrebbe farci inorgoglire un pochino di più è che il sistema bancario italiano si è sostanzialmente sviluppato secondo principi di basso rischio e bassi rendimenti a garanzia della stabilità. Nonostante l’ennesimo declassamento, annunciato dall’agenzia Moody’s il 15 maggio, l’operazione di finanziamento della Banca Centrale Europea,

ribadita nei giorni scorsi dal Governatore Mario Draghi, ha tamponato i problemi di liquidità a breve termine, ponendo tutte le condizioni per finanziare le imprese. Infine, un ultimo elemento che fino a ieri veniva considerato una debolezza per il sistema economico italiano: la frammentazione del tessuto imprenditoriale. Se fino a ieri, la piccola e media impresa rappresentavano un limite alla formazione di un sistema economico coordinato oggi, se ben orchestrata, rappresenta un vantaggio perché crea flessibilità e diversifica il panorama produttivo.

L’Italia è il Paese con il maggior numero di aziende registrate tra i Paesi Europei, in ogni settore produttivo, la grande maggioranza delle aziende conta meno di dieci dipendenti.

La frammentazione è anche geografica con 101 distretti industriali.

Nel 2009, con la legge sui contratti di rete, si è permesso alle aziende di lavorare in joint venture, senza dover creare entità legali.

In conclusione, se da una parte assistiamo all’incapacità della politica di rilanciare l’economia e le imprese, dall’altra dobbiamo evidenziare che il sistema economico italiano è tra i più sani del mondo. Una garanzia per le imprese, anche estere, che nel nostro Paese, vogliono investire.

Nei prossimi mesi, dovremmo dunque misurarci con la capacità di saper proporre l’Italia, come attrattiva per capitali esteri e per aziende che sulla nostra territorialità intendono sviluppare il loro core business. Certo non sarà facile, ma le condizioni ci sono quasi tutte. m

AT T U A L I T À

N° 10 – 1-30 giugno 2012

“Occorre lavorare per evitare che le limitazioni introdotte ne vanifichino l’utilizzo”

Mobilitazione: restano i voucher in agricoltura

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voucher in agricoltura, introdotti dapprima per i lavori connessi alla vendemmia e poi estesi alle altre attività agricole stagionali, hanno contribuito a facilitare alcune particolari forme di domande e offerta di occupazione nell’interesse reciproco di aziende e lavoratori, introducendo per la prima volta autentiche forme di semplificazione.

Un emendamento al disegno di legge sul Lavoro del Ministro Elsa Fornero relegava l’utilizzo di questo strumento alle sole aziende agricole esonerate dalla tenuta della contabilità Iva, ovvero quelle con un volume d’affari inferiore a settemila euro, colpendo così la stragrande maggioranza delle imprese e danneggiando moltissimi lavoratori.

Coldiretti, di fronte all’eliminazione di fatto di questo importante strumento che ha conciliato esigenze di semplificazione, legalità e flessibilità, garantendo anche un sostegno alle classi sociali più sensibili, ha manifestato, presenti anche dirigenti e soci di Cuneo, lo scorso 22 maggio davanti al Senato per sensibilizzare

il Governo al ripristino del pieno utilizzo dei voucher. In seguito alla manifestazione, la

Commissione ha riformulato l’emendamento consentendo l’utilizzo dei voucher a tutte

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5 le aziende, ma introducendo modifiche ai prestatori e prevedendo un valore orario, che sarà stabilito per decreto, tenuto conto delle indicazioni previste dalle parti sociali.

“Nella nostra provincia – dicono Bruno Rivarossa e Lauro Pelazza, direttore e vicedirettore di Coldiretti Cuneo – lo strumento dei voucher, constatata la forte incidenza delle attività stagionali, in modo particolare quelle connesse alla raccolta dei prodotti, ha rappresentato uno strumento, che ha consentito di introdurre, accanto al lavoro tradizionale, elementi di flessibilità. Imprese e lavoratori ne hanno avuti reciproci vantaggi. L’utilizzo dei voucher ha completato le forme di impiego, senza destrutturare in alcun modo quello che era il tradizionale mercato del lavoro in agricoltura. Noi siamo convinti che occorra ancora approfondire l’argomento e apportare modifiche, per non privarci di uno strumento che per il settore agricolo, ma non solo, ha rappresentato negli ultimi anni, un’autentica innovazione”.

“Auspichiamo – conclude Rivarossa – che le rappresentanze agricole vengano anch’esse convocate dal Governo, per consentire di portare a conoscenza dell’Esecutivo le problematiche dei nostri imprenditori”. I voucher acquistati, fino all’entrata in vigore della nuova legge, per la quale è ancora in corso l’iter di approvazione, sono comunque validi fino al 31 maggio 2013. m

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AT T U A L I T À

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L’Unione Europea mantiene l’etichettatura facoltativa delle carni bovine “È stata riconosciuta la valutazione sostenuta con forza da Coldiretti, a salvaguardia della trasparenza e delle eccellenze”

L’

etichettatura facoltativa delle carni bovine sarà mantenuta, lo ha deciso con la votazione di una serie di emendamenti, la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo, lo scorso 30 maggio.

La Commissione esecutiva aveva avanzato la proposta di sopprimere l’etichettatura facoltativa nell’ambito di una più complessiva rivisitazione delle disposizioni sull’identificazione elettronica dei bovini.

Il parere del Parlamento ha bocciato questa possibilità, dando voce alle istanze promosse da Coldiretti, a tutela dei consumatori e degli allevatori che hanno investito tempo e risorse per conformarsi a questo prezioso strumento utilizzato con grande successo per distinguere la produzione

nazionale, “per informare meglio i consumatori sulle caratteristiche specifiche dei prodotti e aiutarli a compiere delle scelte di acquisto consapevoli ed informate, visto che hanno da tempo dimostrato un crescente interesse anche nei confronti delle altre informazioni utili riportate in etichetta, come la razza dell’animale o la sua alimentazione”.

Se le indicazioni facoltative in etichetta sono state salvate dai membri della Commissione per l’Ambiente, la Sanità Pubblica e la Sicurezza Alimentare del Parlamento Europeo, poco chiara è la sorte che attende

i disciplinari di etichettatura facoltativa.

Si dovrà infatti chiarire se le modifiche votate all’art.

16 (Regole generali) del Regolamento 1760/2000, secondo cui le indicazioni diverse da quelle obbligatorie, aggiunte in etichetta dagli operatori o dalle organizzazioni che commercializzano la carne bovina, devono essere oggettive, verificabili da parte delle autorità competenti e comprensibili al consumatore, sostituiranno o meno la formulazione del testo attuale. “Continueremo a seguire da vicino la questione, in modo sindacale, perché Coldiretti difende l’etichettatura e la

trasparenza delle carni bovine – evidenzia Marcello Gatto, presidente di Coldiretti Cuneo e membro di giunta regionale con delega al settore carne – . In Piemonte, Asprocarne e Coalvi praticano da anni l’etichettatura volontaria con appositi disciplinari approvati dal mistero, a tutela di un’informazione corretta e consapevole, a difesa del consumatore”.

Aggiunge l’Assessore Regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto: “La Regione Piemonte ha sempre sostenuto la causa della trasparenza, specie per quanto riguarda le informazioni inserite in etichetta: un’etichettatura chiara ed esauriente rappresenta uno strumento in più a disposizione di quegli allevatori impegnati in una produzione di elevata qualità e un vantaggio per il consumatore.

Sopprimere l’etichettatura facoltativa si sarebbe tradotto in un singolare passo indietro da parte dell’Ue. La decisione del parlamento Europeo non può che essere d’aiuto ad una Regione quale il Piemonte, contraddistinta dall’allevamento e dalla macellazione di eccellenti carni bovine”. m

AT T U A L I T à

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2000 Giovani Imprenditori a Roma per l’Assemblea Nazionale

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oltissimi giovani provenienti da tutta Italia hanno partecipato all’Assemblea Nazionale Giovani Impresa Coldiretti svoltasi a Roma il 17 maggio, un’occasione per riflettere sulle problematiche riguardanti l’occupazione dei giovani e sugli investimenti che favoriscono e sostengono lo sviluppo dell’imprenditoria agricola giovanile.

Gli argomenti trattati, interessanti per dare una panoramica della situazione italiana, hanno “scaldato” il pubblico di 2000 giovani che, nonostante il lungo viaggio affrontato da ogni provincia italiana, hanno ascoltato con partecipazione gli obiettivi comuni che condividono. Da Cuneo è partito un pullman di oltre 50 imprenditori under 30, i quali hanno assistito a questo importante incontro che ha visto protagonisti esponenti della politica, del mondo dello spettacolo, dello sport che hanno espresso considerazioni personali sul mondo dell’agricoltura, soprattutto giovanile.

“L’assemblea arriva a seguito dell’incontro a Verona a cui abbiamo partecipato a febbraio e per noi è significativo essere venuti a Roma con nostri coetanei di tutt’Italia ad un evento così importante – sostiene Dario Perucca, Delegato Regionale e Provinciale Giovani Impresa

–. Gli interventi hanno dato spunto per riflessioni personali che non possono che arricchire il nostro percorso di giovani imprenditori”.

Ad inizio assemblea, dopo l’inno d’Italia, cantato ad un’unica voce, sono state lette le testimonianze di giovani che hanno deciso di dedicare la loro vita alla campagna e che di una passione ne hanno fatto il loro lavoro: una simbolica lettura a rappresentare tutti i giovani in sala.

“Coldiretti inaugura nuove attività in un momento in cui tutto chiude, questo è un bel messaggio perché significa che sappiamo dove stiamo andando – dichiara Vittorio Sangiorgio, Delegato Nazionale Giovani Impresa – i giovani sono il futuro, noi siamo esempi di coraggio, dobbiamo esserne orgogliosi, scegliamo l’agricoltura perché è la nostra passione; la politica dovrebbe tarare le proposte su noi giovani!”

Di grande intensità l’intervento del Presidente Nazionale Coldiretti Sergio Marini “Vedere giovani che, nonostante mille problemi, mettono ottimismo nel loro lavoro è motivo di orgoglio, diamoci da fare perché non sia la disperazione a vincere, ma il coraggio! Nel nostro Paese la classe dirigente è vecchia, come lo sono certe idee, ma Coldiretti ha una dirigenza giovane! E voi con la vostra forza dovete emergere per migliorare il nostro Paese”.

Erano presenti all’incontro esponenti della politica italiana, primo fra tutti Mario Catania, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che ha dichiarato di voler fare il possibile per creare sostegni a favore delle imprese giovanili. m

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VA R I E

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Domande di variazione della categoria catastale – ultima chiamata al 30 giugno

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el corso del 2011, allineandosi alle posizioni della Corte di Cassazione, il Governo aveva introdotto l’obbligo di presentare all’Agenzia del Territorio una domanda di variazione della categoria catastale per il riconoscimento del requisito di ruralità, richiedendo l’attribuzione della categoria A/6 per i fabbricati abitativi e la categoria D/10 per quelli strumentali. Pertanto è assolutamente necessario che i proprietari di fabbricati rurali già accatastati al catasto urbano e che avevano nei 5 anni precedenti il requisito di ruralità, provvedano alla compilazione e presentazione dell’apposita istanza entro e non oltre il 30 giugno 2012. Questo in particolare per evitare eventuali accertamenti ICI con applicazione di sanzioni e interessi, collegati alla mancata domanda di variazione della categoria catastale, atteso che dal 2012, secondo anche le recenti interpretazioni del Ministero, la normativa IMU presenterà delle importanti differenze.

Gli uffici Zona Coldiretti e i recapiti di riferimento potranno fornire agli associati tutti gli ulteriori chiarimenti. m

Emissioni: semplificazioni in arrivo per gli essiccatoi

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inalmente, dopo un lungo impegno di Coldiretti per una semplificazione della normativa prevista per impianti di essicazione dei cereali, sembra essere in dirittura di arrivo l’esonero per queste attrezzature dall’autorizzazione alle emissioni in atmosfera. È stato infatti trasferito dal Senato alla Camera dei Deputati un disegno di legge che prevede lo stralcio del citato obbligo degli impianti che non lavorano per più di 90 giorni l’anno e la cui potenza installata non superi le 450mila chilo calorie/ora.

“Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Cuneo, evidenziano – si tratta di un provvedimento da lungo tempo auspicato, che speriamo possa trovare rapida conclusione nell’iter di approvazione e le cui ricadute positive riguardano nel solo Piemonte oltre quattromila impianti agricoli. Tra le aree più interessate, vi sono le zone coltivate a riso ed a mais, per le quali l’essicazione del prodotto rappresenta una normale pratica produttiva. Si stima che per la provincia di Cuneo si tratti di non meno di 300 impianti”. m

Finanziamenti in aiuto dei castagni malati

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n questi giorni si è svolta a Roma una riunione del Tavolo Castanicolo Nazionale, cui partecipa anche Coldiretti, in cui è stata presentata la bozza di un progetto che dovrebbe attuare alcune azioni previste dal Piano Nazionale di settore. Tale progetto si affianca ad un programma nazionale di lotta al cinipide, già precedentemente finanziato. Da parte di Coldiretti è stato chiesto con forza che vengano stralciate da esso tutte quelle misure che non hanno una ricaduta diretta sui produttori di castagne, in modo che le poche risorse disponibili possano dare il massimo dei risultati. In particolare per quanto attiene la nostra provincia è stato possibile segnalare con forza la grande preoccupazione che desta il marciume delle castagne (Gnomoniopsis spp.) che negli ultimi anni ha determinato un fortissimo calo produttivo in molte aree del cuneese. Trattandosi di un’avversità del tutto nuova occorre infatti individuare con urgenza tecniche di contenimento che possano salvaguardare le produzioni già gravemente compromesse da anni di forte incidenza del cinipide. Preoccupazione destano d’altro canto anche le altre malattie ed insetti dannosi (cancro e mal dell’inchiostro ed insetti responsabili del “bacato”) e la situazione richiederebbe un organico e duraturo piano d’azione per la tutela di questa preziosa risorsa. m

La Regione chiede il riconoscimento della calamità naturale per il gelo 2012

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a Regione Piemonte ha inviato al Ministero dell’agricoltura la relazione e l’elenco dei comuni per i quali si richiede la dichiarazione dello stato di calamità naturale per il gelo del febbraio 2012.

Non appena il Ministero si pronuncerà sull’esito dell’istanza, verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’elenco dei comuni interessati dalla calamità e potranno essere avviate le procedure per chiedere le provvidenze previste in questi casi, che spetteranno alle aziende che risultino aver avuto un danno superiore al 30 per cento della plv. m

R I T R AT T I D I I E R I E D I O G G I

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onostante sia ospite di una Casa di riposo, intercala i suoi discorsi con sorrisi e frequenti risate. Pietro Claro è nato il 22 agosto 1936, a Elva, in borgata Chiosso, ha gli occhi che brillano ed è un uomo simpatico.

DUE FRATELLI NEL RICOVERO Cosa facevano i suoi genitori?

“I miei genitori lavoravano la terra. Eravamo quattro fratelli e una sorella, oggi siamo rimasti in tre figli: io e mio fratello Chiaffredo ospiti della Casa di riposo di Stroppo e nostra sorella Ernesta”.

Quando era bambino con cosa giocava?

“Ah, io da bambino ho giocato poco! Nel 1948 ero già affittato, facevo il pastore da una mia zia in borgata Dao. Le scuole le ho frequentate in borgata Molini, ho avuto prima una maestra di Centallo che era stata poi ammazzata e poi un maestro di Pantelleria. In classe eravamo 27, a Elva c’erano quattro Elementari allora. Io non studiavo troppo: ero sovente ospite del banco dell’asino!”.

Il pane quante volte all’anno lo facevate?

“Lo facevamo in autunno, dopo i Santi e poi lo facevamo seccare nei solai. Poi lo mangiavamo con il latte. Altri lo mettevano a bagno nella fontana, per farlo rinvenire”.

IL SARVANOT DI CHIOSSO Quando non c’era la televisione dove vi trovavate?

“Di sera l’appuntamento era nelle stalle. I vecchi raccontavano delle storie strane. Io ricordo bene quella del “sarvanot di Chiosso”, la mia frazione: veniva sempre dalle donne a mangiare il burro con il pane. Se le donne non gli davano da mangiare, non riuscivano più a fare il burro! Ma io so bene che con la panna del primo giorno non riesci a fare il burro”.

Si ricorda quando è stata fatta la strada del vallone?

“Certo! Un primo pezzo è stato fatto nel 1922. I lavori sono stati fermi per tanti anni. Nel 1953 è di nuovo iniziato il cantiere: ho

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Storie di vita a cura di Barba Bertu (info@barbabertu.com)

lavorato anch’io su quella strada a fare le buche con il piccone e la pala, mi pagavano 153 lire all’ora. Ti tenevano d’occhio per tre giorni di fila: se non rendevi ti lasciavano a casa”.

Pietro, lei cosa ha fatto nella vita?

“Tanti lavori! Il contadino, l’operaio, il boscaiolo e il margaro, con 150 mucche. Lavoravo a Fossano e d’estate salivo agli alpeggi”.

Cosa ricorda della guerra?

“Io ero bambino e un giorno vicino alla cappella ho sentito dei rumori: c’erano degli uomini armati, ho avuto paura, sono scappato e mi sono nascosto in una siepe. La guerra è una gran brutta cosa e non dovrebbe esserci mai!”.

LA TESTA DELLE DONNE Quale è il segreto per fare un buon nostrale?

“Bisogna impastarlo due volte e

così si conserva anche un anno, e puoi pure grattugiarlo. Una volta torno su a Elva e lo spiego al giovane margaro”.

Pietro, come mai lei non si è sposato?

Il montanaro ride divertito: “Eh, non ho avuto il tempo! Le donne mi piacevano, però ho sempre pensato che è più facile fare il giro di una montagna che cambiare la testa a una donna! Non mi sono mai sposato perché non voglio essere comandato da nessuno.

Una volta ho detto a una mia amica: “Di madre ne ho avuta una, e non voglio averne un’altra!”.

E così abbiamo preso strade diverse”.

Ma le donne le piacevano?

“Certo! Quando ero giovane, ho avuto anche tre fidanzate contemporaneamente. Di sera andavo da una, la sera dopo da un’altra che mi chiedeva cosa avevo fatto la sera prima. E io le raccontavo che, stanco, ero andato a dormire!”.

I PECCATI NELL’ARIA E don Michele Fusero se lo ricorda?

Altra risata divertita: “Una volta gliene abbiamo combinata una: lui era venuto a cercarci per farci confessare per Pasqua, e noi giovani quel giorno ci siamo tutti nascosti dentro un forno! Da lui mi sono andato a confessare solo una volta”.

Coi preti va d’accordo?

“L’altro giorno sono arrivati qui da noi don Natale Gottero e don Ugo Sasia.

Mi sono avvicinato a una finestra, l’ho aperta e ho detto a don Ugo: “Apriamo

la finestra, così i miei peccati escono!”. Io non mi sono confessato, ma don Ugo mi ha dato lo stesso la Comunione”.

Lei crede in Dio? “Io sono cristiano, ma penso anche che l’uomo è come una pianta, che nasce e che muore. La morte è una cosa naturale, ma io non ci penso troppo”.

Dopo la morte cosa c’è?

“Non si sa, nessuno è ancora tornato indietro! E anche il Papa è morto, nonostante i tanti medici bravi che lo seguivano”.

La vecchiaia è difficile?

“Io ho avuto sei operazioni, e i medici mi hanno detto ridendo: “Lei ha il sangue dei camosci, sennò sarebbe già morto!”. Oggi sto abbastanza bene”.

NOSTALGIA DI ELVA Da quanti anni è nella Casa di riposo di Stroppo?

“Sono arrivato nell’agosto nel 2010. Qui mi trovo solo così e così, mi mancano tanto Elva e la mia casa”.

Di notte sogna?

“Non ricordo cosa sogno. Una volta era meglio, oggi i troppi soldi hanno rovinato molto i rapporti. Ritorno a Elva ogni tanto e la malinconia mi assale, non c’è più nessuno. E vedo male il futuro delle nostre montagne”.

La vita come è?

“Facile non è, io ho sempre sofferto. Come quando facevo il boscaiolo, sudavo tutto il giorno e per il freddo le mani sanguinavano… Ah, non vorrei fare di nuovo il margaro e il boscaiolo, sono vite troppo dure! Se rivivo un’altra volta, mi dedico al commercio e vivo più tranquillo”. m

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AT T U A L I T À

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“Fuori dal seminato” a Torino: l’impegno di Coldiretti nel sociale

“F

uori dal seminato, Agricoltura Civica e Agricoltura Sociale per

una Città Smart”: ecco il titolo dell’evento organizzato da Coldiretti Piemonte e Torino,

nell’ambito delle iniziative di Campagna Amica regionale.

L’evento sull’agricoltura “smart”,

ovvero intelligente, brillante, energica, all’avanguardia e al passo con i tempi pur

AT T U A L I T À mantenendo sempre salde le radici nella tradizione anche in una città grande come Torino, si è svolto mercoledì 23 maggio, in piazza Valdo Fusi presso il Giardino d’Inverno (Ex Casa Canada). Nell’area esterna è stato, inoltre, allestito un mercato di Campagna Amica, dove le imprese agricole che operano in campo sociale, sul territorio piemontese, hanno presentato i loro prodotti affiancati da un’esposizione di orti urbani orizzontali e verticali. Agricoltura Sociale e Agricoltura Civica in ambito nazionale ed europeo sono stati i temi centrali dell’incontro, al quale hanno partecipato su invito di Coldiretti, esperti, operatori di pratiche e rappresentanti di reti europee, con i quali sono stati individuati i possibili percorsi di valorizzazione e di sostegno delle esperienze in ambito di agricoltura sociale.

Si è trattato di un’interessante occasione di scambio e di

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N° 10 – 1-30 giugno 2012

confronto con altre realtà europee. “Coldiretti, da sempre sensibile alle tematiche sociali, intende approfondire le questioni legate alla produzione di servizi pubblici in campo sociale – evidenziano Paolo Rovellotti e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Piemonte – In un contesto che chiede un’attenzione specifica, l’offerta

di servizi da parte di aziende che praticano agricoltura sociale diventa più mirata, per rispondere a bisogni esistenti.

Oggi più che mai l’impegno di Coldiretti è concreto, in un momento in cui urgono risposte efficaci e concrete alle problematiche sociali”. “L’ampia progettualità di Coldiretti nel sociale punta a fare impresa attraverso attività di inclusione

ROSSO

lavorativa, di servizi alla persona e di servizi educativi con particolare attenzione alle fasce sociali più deboli come i bambini e gli anziani per i quali sono stati avviati il progetto AgriTata e il progetto transfrontaliero A Casa /Chez Soi”, ha evidenziato durante il convegno Marcello Cavallo, Capo Area Organizzazione Coldiretti Cuneo. m

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VA R I E

N° 10 – 1-30 giugno 2012

Di male in peggio

P

enso che gli italiani dovrebbero mettersi in fila e andare tutti a farsi benedire. Ultimamente, infatti, tutto sembra andare alla rovescia: la crisi che non riusciamo a superare, la corruzione dei cassieri di partito e di qualche politico, lo scandalo dei giocatori di calcio che, non contenti dei miliardi che guadagnano, si sono pure vendute le partite. La botta finale è venuta dal terremoto in Emilia Romagna, una terra laboriosa, che non si è mai pianta addosso e che, anche adesso, cerca di sopportare con dignità un disastro pesante. Mi ha colpito una giovane donna che, davanti a un mucchio di macerie, ha dichiarato di non cercare la carità da nessuno perché le interessa una cosa soltanto: lavorare al più presto e guadagnarsi il pane come ha sempre fatto. Il sostegno dello Stato sarà indispensabile, ma una affermazione del genere, in tempi in cui tutti si strappano i capelli e chi più ne ha più ne vuole, suscita stima ed alza il livello di partecipazione all’accaduto.

La natura sembra studiarle tutte per coglierci in fallo. Scuote il terreno e fa crollare edifici storici, chiese e, soprattutto, capannoni industriali: quelli sotto i quali sarei corso a rifugiarmi in caso di terremoto perché essenziali e più leggeri degli altri immobili.

Anche il punto in cui portare scompiglio pare individuato ad arte.

Non nelle aree a rischio sismico, dove, forse, qualche precauzione è stata presa, bensì in quelle tradizionalmente tranquille, da cui il pericolo pareva essersi allontanato e nei confronti delle quali persino la legge aveva tenuto la mano leggera, evitando di imporre cautele statisticamente ritenute inutili.

Ancora una volta, l’uomo esce sconfitto, costretto al calcolo dei danni subiti. La morale è che, ovunque e in qualsiasi condizione, ci si deve cautelare. Avremmo già dovuto impararlo da un pezzo.

Il monito, ad esempio, arriva dal Giappone, paese abituato a convivere con i terremoti. In Oriente, scosse come quelle che hanno sconvolto l’Emilia Romagna si registrano con impressionante frequenza, ma le persone sanno come comportarsi, le case ondeggiano o sobbalzano, ma restano in piedi e i luoghi di lavoro sono sicuri. Niente è affidato all’improvvisazione, nella consapevolezza che i disastri sismici sono presenza incombente e che i disastri arrivano senza preavviso e senza pietà per gli impreparati. m Bastian Contrari

S

i è svolta a Saluzzo sabato 19 e domenica 20 maggio la tradizionale “Festa dei Margari e della Montagna” con mostra mercato di quattro mandrie per un complessivo di circa 230 capi di bestiame di proprietà dei margari Antonio Agù di Pontechianale, Dino e Andrea Colombero di Villafalletto, Giovanni Peirolo di Bardonecchia e Sabina Gonnet di Bobbio Pellice.

Le mandrie hanno sfilato per le vie della città di Saluzzo per far rivivere i momenti della transumanza dalla pianura agli alpeggi come per anni ed anni le vecchie generazioni hanno fatto, spostandosi a piedi dalle cascine alla malga estiva.

Le vacche portavano al collo il tradizionale e sonante campanaccio ed in più quest’anno, la mandria di Peirolo, che sverna a Scarnafigi nella Cascina “Perrera” dei Fr.lli Lovera Mario e Angelo, ha apposto alle corna di tutte le vacche che sfilavano una coccarda bianca per festeggiare lo sposalizio di Tiziana Agù di Crissolo, Consigliere dell’Associazione A.Re.Ma. (Associazione Regionale Margari) fino all’anno 2011, ed attuale preziosa collaboratrice; inoltre una vacca per ogni mandria portava al collo una campana simile ad una “campana di chiesa” ed una coccarda nera in segno di lutto per ricordare tutti i margari defunti ed in particolare in ricordo di Alberto Rivarossa, figlio diciannovenne del Direttore Provinciale e Regionale Coldiretti, tragicamente mancato a pochi giorni dalla manifestazione, in segno di stima e riconoscenza per l’impegno costante profuso alla categoria.

L’attività dei margari, come molte altre, sta attraversando un momento di grave crisi e l’augurio che ci possiamo oggi fare è quello che questa crisi finisca il più presto possibile ed in ogni caso si può dire che, se qualcosa si vuole attivare a favore della categoria, ci si deve unire e non dividere. m

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Il Corsivo del Coltivatore

A Saluzzo la Festa dei Margari

Serbatoi omologati per aziende agricole, cave, cantieri ed autotrazionein genere

AT T U A L I T À

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Danni da ungulati: “servono decisioni condivise e azioni urgenti”

Q

uello di Coldiretti alle Istituzioni è un vero e proprio ultimatum, perché non si può attendere oltre: la problematica degli ungulati riguarda l’intera società e richiede soluzioni efficaci e urgenti, che non si possono rimandare al futuro.

In un momento in cui, la crisi miete posti di lavoro, le Istituzioni, che fino ad oggi non hanno adottato provvedimenti risolutivi, non ce la fanno neppure a pagare i danni causati dai selvatici, che sono una minaccia concreta e mettono a rischio l’incolumità delle persone, per l’aumento di incidenti stradali e inoltre, sempre più numerosi, devastano i campi seminati e distruggono i raccolti.

Per questo, Coldiretti chiede con forza che venga riconosciuta, a norma di legge, l’autodifesa da parte degli agricoltori.

“Il proprietario di un fondo che continua a subire danni deve potersi avvalere dell’istituto dell’autodifesa che va letto come inevitabile in una situazione totalmente degenerata”, evidenziano Marcello Gatto, presidente di Coldiretti Cuneo e il direttore di Coldiretti Cuneo e Piemonte, Bruno Rivarossa.

In un documento consegnato da Coldiretti al Prefetto Vicario di

Cuneo, Pasquale Aversa, sono state spiegati i problemi con un corredo di immagini eloquenti delle devastazioni causate dagli attacchi dei selvatici e, in particolare, dei crescenti danni che i caprioli arrecano alle produzioni viticole e corilicole, ma, soprattutto è stato evidenziato che la problematica riguarda trasversalmente l’intera società: il rischio di

incidenti stradali è elevatissimo e attualmente non vi sono sufficienti tutele per i cittadini.

L’aumento incontrollato può comportare altresì potenziali problemi di carattere sanitario, per questo occorre intervenire rapidamente, la situazioneè già insostenibile. Nell’albese, dove si è registrato negli ultimi anni un aumento dei danni dei cinghiali, Coldiretti ha inviato nei giorni scorsi una lettera ai sindaci dei comuni del territorio del Moscato per sollecitare anche un loro appoggio al fine di far emergere la problematica agli enti competenti.

“La misura è colma – conclude il presidente di Coldiretti Cuneo – pertanto al fine di scongiurare situazioni e proteste incontrollabili è giunto il momento di decidere come intervenire, ma subito, per riportare la situazione ad un equilibrio fisiologico”. m

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VA R I E

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La Posta del Coltivatore Fattiva collaborazione tra ambientalisti e agricoltori A nome del Circolo Legambiente di Cuneo ritengo mio dovere replicare ad alcune affermazioni comparse recentemente su questo periodico su temi connessi all’attività venatoria, alla presenza ed ai danni causati dalla fauna selvatica.

Respingo fermamente l’accusa di insensibilità verso i problemi del mondo agricolo rivolta alle varie associazioni ambientaliste, alle quali posso contrapporre ripetute iniziative che, ad esempio, Coldiretti e Legambiente hanno intrapreso in difesa di una attività che è di fondamentale importanza per la nostra stessa sopravvivenza.

Il mondo agricolo potrà sempre contare sul nostro appoggio alle sue giuste battaglie per la tutela della qualità dei suoi prodotti, per la totale tracciabilità dei medesimi, per l’incentivazione della filiera corta ed il consumo dei prodotti a “chilometri zero”, tutte cose che costituiscono la vera ed unica strategia vincente nei confronti dei prodotti “low cost” e “low quality” che arrivano da lontano.

Riteniamo anche noi inaccettabile la scarsa remunerazione che il mondo della grande distribuzione, il cosiddetto “mercato”, vuole riconoscere ai vostri prodotti; oltre al danno economico, da questa ne discende anche una pesante offesa alla dignità degli agricoltori e del loro lavoro.

Notiamo con vivo piacere che questo vostro mondo è sempre più consapevole dei problemi derivanti dal consumo selvaggio di terreno agricolo, che i pannelli solari vanno messi sui tetti e non a terra, che la tutela del paesaggio e della biodiversità non sono solo una questione “estetica”. Per altro la relazione del Dr. Franco Parola al Convegno

di Cuneo del 16 maggio sul biogas ci è risultata molto vicina alle nostre posizioni.

Anche per noi sono assolutamente pretestuose le ragioni addotte per lesinare, se non negare addirittura, i risarcimenti per i danni causati dalla fauna selvatica, visto che la corruzione ci costa 60 miliardi

di euro all’anno, l’evasione fiscale ammonta ad almeno 120, mentre il fatturato delle varie mafie è di gran lunga superiore a quest’ultima cifra: i soldi ci sono, non c’è da scialacquare ma, purtroppo, finiscono nelle tasche sbagliate.

In quelle poche serate ed interviste della breve campagna referendaria abbiamo sempre tenuto a precisare che, qualora l’accresciuta consistenza numerica di una qualsivoglia specie faunistica non cacciabile avesse implicato sensibili danni e perdite di produzione, per quella specie si sarebbero potuti adottare immediatamente piani di abbattimento, affidabili agli stessi cacciatori. Va ricordato

che la raccolta delle firme per quel referendum avvenne ben 25 anni fa, con una realtà faunistica ben diversa (specie per gli ungulati) da quella attuale, cosa dalla quale discende la nostra disponibilità ad accettare delle deroghe, a dimostrazione della nostra sensibilità ed attenzione ai problemi del mondo agricolo.

Siccome l’agricoltura è la prima a subire i danni derivanti dalle alterazioni dell’ambiente (e del clima in particolare) ne discende che vi è più di un motivo per una fattiva collaborazione fra agricoltori ed ambientalisti, anche perché continuano a diminuire le divergenze e gli attriti fra i nostri due mondi.

Francesco Musso

Terremoto in Emilia: da una prima stima 150 milioni di danni

C

on una stima di 150 milioni di euro di danni il sistema del Parmigiano Reggiano è in cima alla classifica dei prodotti più danneggiati dal sisma seguito da vicino dal Grana Padano che accusa un colpo da 70 milioni di euro e dall’aceto balsamico che conta perdite per 15 milioni di euro. È questo il primo bilancio provvisorio dei danni tracciato dalla Coldiretti nelle campagne dove piu’ difficile l’opera di sostegno alle popolazioni colpite e la ricognizione delle lesioni subite da case rurali, stalle, fienili e capannoni che sono state stimate in 150 milioni.

A preoccupare sono anche gli effetti del dissesto idrogeologico provocato dal sisma che, insieme al fenomeno della liquefazione delle sabbie, ha messo in pericolo di alluvione circa 200mila ettari di terreno compresi tra Modena, Bologna, Ferrara e Mantova.

Per ripristinare la sicurezza idraulica del territorio colpito – sottolinea la Coldiretti –

servono interventi per almeno 50 milioni di euro nell’immediato per garantire l’irrigazione ed evitare che l’arrivo di forti piogge possa provocare per alluvioni nelle campagne, ma anche nelle principali città emiliane.

Il terremoto – continua la Coldiretti – ha provocato un forte rischio idrogeologico nei territori colpiti con danni dagli impianti idraulici e frane in alcuni alvei che pregiudicano il regolare deflusso delle acque.

Una prima conseguenza è stata la sospensione del servizio irriguo che è necessario per preservare una delle agricolture più floride della Pianura Padana: ortofrutta, viticoltura, riso, parmigiano

reggiano in particolare i settori a rischio. Una situazione che potrebbe fare aumentare il conto dei danni nel settore agroalimentare che ha già superato il mezzo miliardo anche per gli effetti del sisma sugli stabilimenti di lavorazione della frutta, alle cantine e ai macelli che hanno dovuto fermare le attività in un distretto agroalimentare dove si produce oltre il 10 per cento del Pil agricolo e dal quale partono verso l’Italia ed il resto del mondo le piu’ prestigiose produzioni agroalimentari nazionali, dal Parmigiano Reggiano all’aceto balsamico di Modena, dal prosciutto di Parma fino al Lambrusco. Ora è necessario scongiurare il rischio delle speculazioni – sottolineano il presidente e il direttore di Coldiretti Cuneo, Marcello Gatto e Bruno Rivarossa – per questo Coldiretti è in prima linea, per aiutare concretamente le popolazioni colpite dal terremoto”. m

AT T U A L I T À

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N° 10 – 1-30 giugno 2012

Anche on line sul sito Coldiretti Cuneo

Prezzo indicizzato del latte di aprile 2012

A

partire da questo numero de Il Coltivatore Cuneese verrà creata un’apposita sezione dedicata al prezzo indicizzato del latte.

Mensilmente verrà pubblicato il foglio di calcolo del prezzo indicizzato, ogni volta che il Professore Daniele Rama

dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona provvederà ad aggiornarlo. Il prezzo indicizzato prevede un meccanismo di calcolo che tiene conto dell’andamento del mercato dei principali prodotti lattiero caseari mondiali ed italiani, nonché dei costi di

produzione delle imprese agricole inseriti all’interno di un apposito paniere e aggiornati mensilmente. Già utilizzato con successo da due anni nell’ambito del progetto “Latte in polvere” il metodo ha riscontrato notevoli apprezzamenti, divenendo in breve tempo il principale

riferimento del mercato, non solo per il Piemonte ma anche a livello nazionale.

Lo scorso anno, su proposta di Coldiretti, la Regione Piemonte lo ha adottato ufficialmente in seno all’accordo regionale del prezzo del latte per la campagna 2011/2012.

Per dare ulteriore visibilità, Coldiretti ha deciso di pubblicare periodicamente l’indice su Il Coltivatore Cuneese e anche sul proprio sito web www.cuneo.coldiretti.it.

Su questo numero l’ultimo indice aggiornato al mese di aprile. m

indice Piemonte reg 2012 04 Pesi:

Estero Grasso

33 35%

Prezzo in �cents per litro, Iva esclusa Base: gen 2010 = Pz Lomb standard grasso, g/litro standard proteine, g/litro

estero

feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 nov-11 dic-11 gen-12 feb-12 mar-12 apr-12

Costi Proteine

�cents/litro 38 33

= =

indice base apr-giu 2007 costi prodotti totale

108,375 109,503 103,769 103,879 105,418 103,969 102,048 101,807 102,242 101,522 99,189 98,150 95,941 92,400 87,949

145,451 145,174 146,662 146,812 139,339 135,830 133,878 130,123 126,721 128,786 131,631 134,731 138,680 141,277 143,362

126,383 129,376 130,159 130,309 130,275 130,034 129,255 129,255 128,200 129,255 128,734 127,899 126,701 125,884 124,078

126,923 128,189 127,061 127,198 125,154 123,403 121,849 120,492 119,131 119,944 119,969 120,405 120,623 120,068 118,712

34 65%

Prodotti Controllo

33 100%

Controllo:

100

33,16 g/kg g/kg

indice b.

1/10

125,743 126,997 125,879 126,015 123,989 122,255 120,715 119,371 118,023 118,828 118,853 119,285 119,501 118,951 117,608

Sintesi 160,0

36,898 32,043 prezzo simul

g/litro grasso

41,696 42,112 41,742 41,787 41,115 40,540 40,029 39,584 39,136 39,403 39,412 39,555 39,627 39,444 38,999

0,384 0,388 0,384 0,385 0,379 0,373 0,369 0,365 0,360 0,363 0,363 0,364 0,365 0,363 0,359

135,0

g/litro proteine

0,821 0,829 0,822 0,823 0,810 0,799 0,788 0,780 0,771 0,776 0,776 0,779 0,781 0,777 0,768

110,0

85,0 Estero

Costi

Prodotti

Totale

60,0

La modesta riduzione del prezzo indicizzato che si era manifestata in marzo prende corpo in aprile, poiché esso scende di 1,34 punti (con base gennaio 2010 = 100), equivalenti a 44 centesimi per 100 litri; l’indice arriva così al suo valore più basso dopo dicembre 2010. In questo modo lo scarto a dodici mesi sale dal -6,3% di marzo all’attuale -6,6%. L’accelerazione nella discesa dell’indice deriva da un’intensificazione del calo della componente estera, così come di quella relativa al mercato dei prodotti nazionali, accompagnate da un minor impulso nella crescita della componente costi di produzione. Relativamente a quest’ultima, infatti, che segna un aumento dell’1,5% (il sesto consecutivo, in una serie iniziata a novembre 2011, ma comunque il più modesto dell’intera serie) ha giocato positivamente l’inversione di tendenza nel prezzo del gasolio, in calo dopo sette mesi consecutivi in crescita; esso rimane comunque più alto di quasi il 7% rispetto ad un anno prima. Tra le materie prime per l’alimentazione si segnala la soia, che ha messo a punto un aumento del 6% nell’ultimo mese e complessivamente di oltre il 17% in un trimestre.

Commento Sul mercato continentale, mentre sono grossomodo stabili i listini dei formaggi, è proseguita la riduzione di quelli delle commodities: la polvere, sia intere che magra, perde tra marzo e aprile circa aprile 2012 un 6%, mentre il burro addirittura il 12%. L’indice del sotto-paniere si colloca così al 15% sotto quello di un anno prima. Si osserva tuttavia che nelle settimane di chiusura del mese, e nelle prime di maggio, i listini si vanno stabilizzando, anche perché le consegne di latte hanno iniziato a diminuire in modo consistente. Per questo gli analisti mantengono la previsione che dopo l’estate le condizioni di mercato dovrebbero migliorare, e in effetti il future Eurex sul burro dà una ripresa tra luglio e ottobre (da 2.540 a 2.585 �/ton) e poi una stabilizzazione; per il latte scremato in polvere il future attualmente rimane invariato tra luglio 2012 e gennaio 2013 a 1.950 �/ton.

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La componente relativa al mercato interno mostra un’accelerazione nel tasso di riduzione in quanto, pur restando ancora invariati i listini degli altri formaggi, si è accentuato il calo delle quotazioni dei due grana, con una riduzione tra la media di marzo e quella di aprile di 45 �cent/kg per il Parmigiano Reggiano e 24 �cent/kg per il Grana Padano.

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AT T U A L I T À

N° 10 – 1-30 giugno 2012

Bando regionale: Contributi all’estirpo dei kiwi

L

a Regione Piemonte ha emanato il bando per la presentazione delle domande di contributo per la campagna 2012 a sostegno dell’estirpo di frutteti di actinidia previste dal “Piano di applicazione in Piemonte delle misure di emergenza per la prevenzione, il controllo o l’eradicazione della batteriosi dell’actinidia causata da Pseudomonas syringae pv. actinidiae (P.s.a.)”.

Sono previsti contributi per interventi di estirpazione di frutteti di actinidia infetti da Pseudomonas syringae pv. actinidiae in attuazione delle misure obbligatorie previste dal “Piano di applicazione in Piemonte delle misure di

emergenza per la prevenzione, il controllo o l’eradicazione della batteriosi.

Vengono erogati finanziamenti per l’estirpazione di frutteti di actinidia infetti attuata entro il 30 aprile 2012 e successiva distruzione del materiale risultante mediante incenerimento o interramento profondo in loco o secondo le modalità concordate preventivamente con il Settore Fitosanitario regionale.

Gli actinidieti estirpati non possono essere reimpiantati con Actinidia sp. fino al 31 dicembre 2014.

Possono presentare domanda di aiuto e richiedere il contributo regionale i conduttori di actinidieti (singoli o associati), le cooperative agricole e le società di persone o di capitali che esercitano attività agricola che siano conduttori, di superfici coltivate ad actinidia e che abbiano effettuato l’estirpazione

dei frutteti di actinidia infetti, entro il 30 aprile 2012. previa dichiarazione di estirpo per motivi fitosanitari anno 2011-2012 trasmessa al settore fitosanitario regionale entro il 24 aprile 2012.

L’aiuto è concesso sotto forma di contributo in conto capitale direttamente al beneficiario, è di tipo Forfettario e pari a €/ha 8.000,00, non cumulabile con altre forme di aiuto per le medesime finalità o per il sostegno alla stessa coltura per danni derivanti da avversità climatiche.

Viene definito un importo massimo erogabile per ciascuna domanda pari a €50.000,00.

I termini per la presentazione delle domande scadranno il 6 luglio 2012. m

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attualità

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Batteriosi: decodificato il genoma Un passo avanti nella lotta ad un patogeno che mette a dura prova le coltivazioni del kiwi

B

uoni riscontri emergono dalla ricerca nell’ambito della lotta alla batteriosi del kiwi, gli studi messi in campo contro la malattia dell’actinidia iniziano a produrre i primi risultati concreti.

Dalle relazioni presentate nei giorni scorsi nell’ambito del convegno organizzato dal Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA) a Latina, sono emerse importanti novità: sono state completate con successo la decodificazione

del genoma del batterio, l’identificazione dell’origine, delle caratteristiche genetiche, dei fattori di virulenza e di adattamento ambientale.

I primi segnali di diffusione del batterio manifestatisi in Piemonte risalgono al 2010, il

patogeno ha colpito però le coltivazioni di actinidia non solo in tutta Italia, ma anche in Nuova Zelanda, Cile e Francia.

“La battaglia è ancora agli inizi – commenta Michele Quaglia, presidente di Zona Coldiretti di Saluzzo e membro di giunta provinciale con delega al settore frutticolo – per il momento non sono conosciute varietà resistenti alla malattia, la ricerca però deve proseguire e non bisogna assolutamente abbassare la guardia. L’economia frutticola della nostra provincia è fortemente legata alla coltivazione del kiwi, per cui anche piccoli passi in avanti nella ricerca sono da ritenersi davvero importanti”.

Per il momento, però, aldilà delle strategie di contenimento e della profilassi in uso non

esistono ancora sul fronte della difesa novità di riguardo.

I tecnici dell’Agenzia 4 A Coldiretti e del Coordinamento Frutticolo ribadiscono che non esistono prodotti in grado di curare la malattia.

L’assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto evidenzia: “Dal punto di vista delle misure fitosanitarie da intraprendere la nostra Regione si è attivata con particolari coordinazione e rapidità, mettendo a disposizione del territorio un buono strumento logistico.

Individuando il Dna del batterio si compie un ulteriore passo in avanti: conoscendo meglio il patogeno potrà essere più semplice affrontarlo diminuendone le conseguenze negative”. m

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AT T U A L I T À

N° 10 – 1-30 giugno 2012

“Fragola: l’innovazione varietale e la qualità”

N

ell’ambito della 55a Sagra della Fragola si è svolto un incontro organizzato, dal CReSO e da Coldiretti, e rivolto ai produttori ed ai consumatori, per approfondire alcune tematiche relative alle caratteristiche qualitative della fragola anche in relazione alla costante innovazione agronomicovarietale che contraddistingue il comparto produttivo. L’ambiente pedemontano della Bisalta è particolarmente vocato alla coltivazione di questo prelibato frutto; da oltre 60 anni questa coltura trova attuazione in molte aziende specializzate che operano negli areali pedemontani del cuneese.

La serata, dal titolo “Fragola: l’innovazione varietale e la qualità”

svoltasi il 12 giugno, presso Casa Ambrosino a Peveragno è stata divisa in due parti; nella prima parte sono stati affrontati i temi

legati agli aspetti agronomici e commerciali che caratterizzano la produzione della fragola negli areali della Bisalta, nella seconda parte, hanno preso la parola i responsabili dei gruppi di ricerca italiani impegnati nella selezione di nuove cultivar di fragola, che hanno tracciato i profili delle nuove cultivar di fragola unifera e rifiorente di recente introduzione nel panorama varietale. Per cercare di dare indicazioni ai produttori di settore da anni il CReSO, nell’ambito di progetti di ricerca finanziati dalla Regione Piemonte, conduce attività finalizzate alla valutazione dell’adattabilità e rispondenza di nuovi cloni di fragola a particolari ambienti di coltivazione.

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commenta Michele Baudino, (foto sopra), ricercatore Settore Orticolo del CReSO – particolare attenzione viene riservata, nella valutazione complessiva della cultivar alla ‘qualità’ dei frutti prendendo in esame parametri di contenuto zuccherino e di acidità, colorazione della superficie e stabilità di colore nel post raccolta, aroma, consistenza della polpa e tenuta della superficie alle manipolazioni. È fondamentale, infatti, per il prodotto locale possedere caratteristiche qualitative ottimali in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori; una fragola aromatica e con un buon rapporto zuccheri / acidi risponde pienamente alle esigenze del mercato attuale”. m

VA R I E

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N° 10 – 1-30 giugno 2012

Sistri, ripartono i lavori del Comitato di vigilanza

S

u sollecitazione di Coldiretti, sono ripartiti i lavori del Comitato di vigilanza del Sistri, composto da rappresentanti del Ministero dell’ambiente e delle organizzazioni professionali delle categorie interessate, che ha l’incarico di monitorare l’andamento del sistema.

Coldiretti, in particolare, aveva lamentato, in più sedi, il rallentamento dei lavori, esprimendo preoccupazione, soprattutto in considerazione dell’imminente avvio dell’operatività del sistema, previsto - fatte salve ulteriori proroghe in extremis - per il 30 N con E L riferimento F U T U RO giugno 2012, alle imprese con più di dieci dipendenti. Nelle due riunioni

effettuate, il Ministero dell’ambiente ha aggiornato gli operatori sulle novità normative in corso di approvazione.

Attualmente, è già passato al vaglio del Consiglio di Stato ed è in fase di pubblicazione un decreto ministeriale che

data di avvio del sistema, risulta ancora in fase di studio. Coldiretti ha iniziato a confrontarsi con il Ministero e con la società incaricata per definire i contenuti del manuale tecnico e di una demo che possa supportare le imprese nella comprensione del funzionamento del sistema.

Parallelamente, si resta in attesa di conoscere l’esito della proposta di proroga richiesta dal Ministero dello Sviluppo economico ed in discussione al Consiglio dei Ministri nell’ambito dei lavori del nuovo “Decreto legge crescita”. m

contiene alcune modifiche alle procedure tecniche, mentre il decreto ministeriale che dovrebbe contenere le procedure semplificate da applicare ai produttori di rifiuti pericolosi che hanno meno di dieci dipendenti e fissare, per questi operatori, la

Misura 132 del PSR: prorogata al 30 agosto la presentazione delle domande di pagamento

C

on Provvedimento regionale del 22/5/2012 è stata prorogata, fino al 30 agosto, la scadenza di presentazione delle domande di pagamento per ottenere i contributi CO N Salla U misura M E R132 E del M O E M P di cui PSRS2002013, inerente la partecipazione degli agricoltori ai Sistemi di

Qualità Alimentare. La proroga era stata richiesta da Coldiretti, a causa del ritardo di alcuni Enti di certificazione delle produzioni nell’invio dei giustificativi di Rspesa E M E N O R I S 2011 P Aalle R M relativa ai ,controlli aziende agricole. Entro il 30 agosto, dovranno pervenire alle Province

competenti le domande corredate da tutta la documentazione richiesta (fatture, etc..). Con provvedimento del 29 maggio, sono stati prorogati al 2 luglio 2012 Ai termini N D O per D la I presentazione P I Ù. delle domande di contributo per l’annata 2012. m

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VITIVINICOLO

N° 10 – 1-30 giugno 2012

Notizie dal Settore Vitivinicolo Attenzione! Da subito è obbligatorio spedire la copia dei documenti per il trasporto di tutti i prodotti sfusi, indipendentemente dalla loro tipologia o destinazione.

DOCUMENTI DI TRASPORTO – IMPORTANTI NOVITÀ Il regolamento 436/2012, che ha abrogato l’obbligo di annotare le aggiunte di solforosa sui registri di cantina, prevede importanti modifiche alle disposizioni per l’emissione dei documenti di trasporto del vino. Coldiretti ha posto alcuni quesiti al Ministero, cercando di ottenere l’interpretazione più favorevole, ed ora è possibile fornire dettagli importanti. Per prima cosa, si introduce un concetto di “autenticità” che viene sott’inteso quando i documenti sono emessi tramite un sistema informatico, al fine di rendere più efficace il controllo sulla circolazione dei prodotti. Come si è già fatto per i documenti delle accise, anche per i documenti di accompagnamento vitivinicoli che circolano all’interno si preannuncia la telematizzazione.

Per tutti i documenti emessi invece con supporto cartaceo (quello attuale), il REG. 436, le successive note interpretative e le risposte dell’ICQ stabiliscono, a partire dal 1 agosto 2013 l’obbligo di convalida, indipendentemente che il trasporto interessi vini sfusi (come era già in vigore), che imbottigliati in recipienti fino a 60 litri. Procedura complicata che specie per le vendite del prodotto confezionato e

N

sottoposto al piano dei controlli ed all’apposizione del contrassegno a fascetta appare inutilmente burocratico. Ma c’è dell’altro: i suddetti documenti, convalidati dovranno poi essere spediti al’ICQRF indifferentemente si tratti di prodotti a monte del vino o vino generico o DOC/G anche se già certificato oppure atto o non certificato.

La spedizione dovrà avvenire non più entro il primo giorno dalla spedizione, ma al più tardi al momento della partenza del mezzo di trasporto.

Obblighi che per i documenti cartacei non telematizzati rischiano di ostacolare ancora di più le vendite, oltre a gravare di costi inutili.

Tutto questo è previsto dal 1-8-2013, con la possibilità che gli Stati Membri possano derogare alcuni obblighi per i trasporti che si

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VITIVINICOLO

N° 10 – 1-30 giugno 2012

svolgono interamente sul proprio territorio. Ma fino a quando non interverranno ulteriori e diverse interpretazioni ovvero non si provvederà alla modifica del DM 768/04 (che potrebbe semplificare alcuni adempimenti) e già da questo momento lo speditore, per le vendite sfuse (recipienti oltre 60 litri), ha sempre l’obbligo di inviare, entro il primo giorno lavorativo successivo, il documento di accompagnamento all’ ICQRF competente per il luogo di carico per tutti i vini sfusi a Do, Ig, varietali e di annata, a prescindere dalla fase di lavorazione nella quale si trovano (“Atti a” , o “certificati” ) e a prescindere dalla destinazione diretta o meno all’imbottigliamento. È evidente che sebbene l’obiettivo del regolamento sia di consentire alle autorità competenti un adeguato controllo sui prodotti vitivinicoli, a causa della mancanza di coordinamento delle disposizioni normative nazionali in tema di documenti di accompagnamento e sistema di certificazione e controllo dei vini DOP /IGP, si determina ancora una volta un rilevante aggravio burocratico per i produttori.

DECRETO PIANO CONTROLLI: ARRIVA UNO STOP Avrebbe dovuto accelerare l’iter di approvazione il nuovo Decreto sui controlli, ma viste le critiche e le richieste di emendamenti ha subito uno stop in sede di riunione Conferenza Stato-Regioni.

Ora il decreto è nuovamente nelle mani del Mipaaf, che potrà valutare se discostarsi dal parere della Conferenza ed approvarlo, oppure, come ci si attende, riaprire i tavoli di discussione.

Dalla lettura dello schema del decreto “stoppato”, non emergono significativi miglioramenti rispetto la situazione odierna. Coldiretti a livello nazionale aveva presentato (momento divulgativo in sede di Vinitaly 2012), una innovativa e semplificativa proposta di sistema di certificazione e controllo.

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ALLERGENI – NUOVE DATE Bocciato dall’ufficio giuridico della Commissione il regolamento atteso che avrebbe posposto a gennaio 2013 l’ingresso dell’obbligo di indicare gli allergeni derivanti da uso di sostanze a base di uova o latte nelle etichette del vino. Stante questo, dal primo luglio 2012 scatteranno gli obblighi annunciati se il residuo di queste sostanze risulterà superiore a 0,25 mg/litro.

Sono esentati i vini confezionati o immessi sul mercato entro il 30 giugno prossimo.

Il pittogramma potrà essere utilizzato, ma solo in aggiunta alla scritta “contiene allergeni…” e, come per i solfiti il rischio è che si debba scrivere in varie lingue della UE, a seconda della destinazione. La pubblicazione del regolamento applicativo è attesa per fine giugno, ma fin d’ora è da valutare bene l’impiego di prodotti a base uovo o latte (albumina o caseina) o se possibile rimandare la stampa di nuove etichette.

La colla di pesce e la gelatina non hanno provocato reazioni allergiche e pertanto il loro impiego resta attualmente non assoggettato all’indicazione in etichetta. m

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VITIVINICOLO

N° 10 – 1-30 giugno 2012

Lotta alla Flavescenza Dorata Si raccomanda ai viticoltori la massima attenzione a causa dell’avanzamento della malattia

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opo aver pubblicato sul numero 7 del Coltivatore Cuneese le novità emerse dal campo della ricerca scientifica sulla malattia, riprendiamo nel seguito gli aspetti più significativi delle linee di difesa emanate dal Settore Fitosanitario della Regione Piemonte (SFR), secondo i dettami del Decreto Ministeriale di Lotta Obbligatoria.

Ricordiamo inoltre, che Coldiretti è attivamente impegnata sul fronte della difesa dalla Flavescenza dorata in ogni dove: dai costanti contatti con il SFR, alla partecipazione ai Progetti Pilota ( Dogliani, Cossano e nell’area dell’Asti), alla collaborazione con i Comuni, alla diffusione dei bollettini per la segnalazione dei trattamenti necessari, alla consulenza diretta alle imprese

viticole, fino all’invio tramite SMS degli interventi necessari.

I nostri tecnici confermano che la malattia ha dimostrato particolare virulenza dove i trattamenti contro il vettore non sono stati effettuati o dove le condizioni (esempio presenza di boschi o altre colture) non consentono di adottare i criteri di intervento a livello di comprensorio. L’insetto vettore si sposta facilmente dalle aree di “rifugio” ai vigneti, pertanto è fondamentale affermano sempre i tecnici dell’assistenza Coldiretti, eliminare queste aree dove può regnare indisturbato.

Attenzione quindi agli incolti, specie se ex vigneti ( eliminare totalmente i ricacci selvatici ), trattare con attenzione i bordi e le aree limitrofe ai vigneti.

La sincronizzazione degli interventi, come viene indicata dai comunicati è,utile a colpire l’insetto in modo generalizzato e diffuso, onde evitarne le “vie di fuga” verso zone non trattate.

In fine si invitano i viticoltori ad imparare e ad effettuare (si sono organizzati incontri già in passato per illustrare le tecniche)

i controlli di monitoraggio sulla presenza di insetti vettori per meglio tarare gli interventi ed a collaborare in team, sostenendo i comitati di sorveglianza intercomunale.

Le disposizioni regionali circa la lotta obbligatoria individuano le zone vitate in : focolaio, insediamento e indenni a rischio.

Per quanto riguarda la nostra provincia di Cuneo si legga quanto segue.

LE ZONE Sono individuate come zone focolaio i comuni: Bastia Mondovì, Belvedere Langhe, Benevagienna, Briaglia, Carrù, Castellino Tanaro, Costigliole Saluzzo, Lesegno, Magliano Alpi, Marsaglia, Monastero di Vasco, Mondovì, Niella Tanaro, Piozzo, Saluzzo, San Michele Mondovì, Somano, Vicoforte, Villanova Mondovì. Nelle zone focolaio ogni pianta con sintomi sospetti di Flavescenza Dorata deve essere immediatamente estirpata, senza necessità di analisi di conferma; nei vigneti dove è presente più del 30% di piante infette, l’estirpo dell’intero

vigneto è obbligatorio. Inoltre nel caso di superfici vitate abbandonate, trascurate o viti inselvatichite, vale a dire in quelle situazioni dove non vi siano le condizioni per un efficace controllo del vettore, può essere disposto l’estirpo dell’intero appezzamento. Sono individuate come zone di insediamento i comuni: Alba, Baldissero d’Alba, Barbaresco, Barolo, Camo, Canale, Castagnito, Castellinaldo, Castiglione Falletto, Castiglione Tinella, Castino, Cherasco, Cigliè, Clavesana, Corneliano d’Alba, Cortemilia, Cossano Belbo, Diano d’Alba, Dogliani, Farigliano, Govone, Grinzane Cavour, Guarene, La Morra, Magliano Alfieri, Mango, Marsaglia, Monchiero, Monforte d’Alba, Montà, Montaldo Roero, Montelupo Albese, Monteu Roero, Monticello d’Alba, Murazzano, Narzole, Neive, Neviglie, Novello, Perletto, Piobesi d’Alba, Pocapaglia, Priocca, Rocca Cigliè, Rocchetta Belbo, Roddi, Roddino, Rodello, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Belbo, Santo Stefano Roero, Serralunga d’Alba, Sinio,

VITIVINICOLO Sommariva Perno, Treiso, Trezzo Tinella, Trinità, Verduno, Vezza d’Alba.

Nelle zone di insediamento, in vigneti con percentuale di presenza della malattia inferiore al 4%, è obbligatorio estirpare le viti infette; nel caso di superfici vitate abbandonate, trascurate o viti inselvatichite dove non esistano le condizioni per effettuare un efficace controllo del vettore, è obbligatorio l’estirpo di tutte le viti o dell’intero appezzamento. Nei vigneti dove non esistano le condizioni per effettuare un efficace controllo del vettore e nei vigneti dove è presente più del 30% di piante infette, il Settore Fitosanitario può disporre l’estirpo dell’intero vigneto.

Sono individuate come zone indenni particolarmente a rischio tutti i comuni della Provincia di Cuneo non inseriti in zona focolaio o in zona insediamento.

In qualsiasi tipo di zona, comprese le zone indenni particolarmente a rischio, nel caso di superfici vitate abbandonate, trascurate o viti inselvatichite dove non esistano le condizioni per effettuare un efficace controllo del vettore, è obbligatorio l’estirpo di tutte le viti o dell’intero appezzamento.

Nei vigneti – tutti – è obbligatorio asportare tempestivamente la vegetazione sintomatica.

TRATTAMENTI Nelle zone focolaio e nelle zone di insediamento devono essere effettuati obbligatoriamente due

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N° 10 – 1-30 giugno 2012

trattamenti insetticidi all’anno.

Se il livello di popolazione lo richiede possono essere effettuati durante tutta la stagione fino ad un totale di quattro trattamenti insetticidi distribuiti in base alle specifiche esigenze aziendali.

Attenzione: appositi comunicati indicheranno i periodi ottimali per i trattamenti, pertanto attendere le comunicazioni. In talune circostanze, dove non si riscontrino piante sintomatiche o il livello dell’insetto sia molto basso (0,02 forme giovanili per pianta), in deroga possono ridursi i trattamenti. Tali deroghe devono essere richieste e documentate al SFR entro il 30-6 pv.

Nelle zone indenni particolarmente a rischio deve essere effettuato obbligatoriamente un trattamento insetticida all’anno.

RACCOMANDAZIONI Sono sempre vietati i trattamenti insetticidi nel periodo di fioritura della vite. In presenza di eventuali fioriture spontanee nella vegetazione sottostante le viti, occorre eliminarla con sfalcio e appassimento o asportazione.

Il trattamento deve inoltre essere effettuato in assenza di vento per evitare fenomeni di deriva.

L’inosservanza di tali norme può essere causa di gravi danni all’apicoltura e all’ambiente.

Per le violazioni alle sopraccitate disposizioni, verranno adottate le sanzioni previste dalla normativa vigente in materia.

ATTENZIONE AGLI AVVISI Il Settore Fitosanitario emetterà specifici comunicati in prossimità dei periodi ottimali per l’esecuzione dei trattamenti insetticidi contro l’insetto vettore. Un’indicazione più puntuale sul territorio sarà assicurata tramite i bollettini che i tecnici della Coldiretti

diffonderanno.

SANZIONI Per le violazioni alle disposizioni regionali in applicazione del Dec. Min. “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite” sono applicate delle sanzioni amministrative da 200 a 3.000,00. m

Al Marriott Grand Hotel Flora di Roma il Dogliani Docg

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Roma, il Marriott Grand Hotel Flora ha ospitato il 6 giugno un prestigioso evento: l’ingresso in società di una nuova stella nel firmamento vitivinicolo, il Dogliani Docg.

L’iniziativa, che ha visto protagoniste 48 aziende del Cuneese produttrici di Dogliani Docg, con l’adesione di oltre 75 rinomate etichette, è stato presentato dalla Camera di commercio di Cuneo, grazie alla sua azienda speciale CEAM (Centro Estero Alpi del Mare), in collaborazione con i produttori del Dogliani Docg, la Bottega del Vino di Dogliani, la Regione Piemonte, la Provincia di Cuneo, Ima Piemonte, l’Associazione romana Sommelier, la Fipe Confcommercio Roma, la Federalberghi e Unioncamere.

La produzione riguarda i vigneti coltivati in 21 Comuni nella destra orografica del fiume Tanaro; gli ettari coltivati sono oltre un migliaio, per un quantitativo d’uva che si aggira sui 75.000 quintali, da cui si ricavano 55.000 ettolitri di vino. Oltre 6 milioni e mezzo di bottiglie, ogni anno, allietano le tavole di attenti consumatori nazionali e internazionali.

Il vino degustato è stato abbinato alle specialità e ai prodotti del territorio cuneese, abilmente preparati dai docenti dell’Istituto alberghiero di Mondovì e Dronero. m

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Al margaro Secondo Luigi Mattio una targa speciale dell’Apa

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a mezzo secolo quando arriva giugno imbocca la via della transumanza con la sua mandria di 60 vacche e 30 vitelli, il cavallo e i cani, da Revello ad Oncino.

Tutto il percorso rigorosamente a piedi, lui, le sue bestie, e i campanacci che risuonano per la strada della Valle Po. Una lunga giornata di marcia, dall’alba a sera, tra i saluti festosi dei bambini e gli incitamenti dei valligiani. È un personaggio d’altri tempi, Secondo Luigi Mattio, allevatore di razza e margaro nell’anima: per questo l’Apa di Cuneo, cogliendo l’occasione del cinquantenario di salita agli alpeggi, intende riconoscere i suoi meriti con un premio speciale. Nei giorni di San Giovanni, una delegazione dell’Associazione guidata dal presidente Roberto Chialva e dal direttore Bartolomeo Bovetti salirà all’Alpetto di Oncino per consegnargli una targa, con una semplice cerimonia sotto il Monviso. m

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A Parma, in un convegno nazionale

Il Coalvi ha allargato il mercato della carne piemontese

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a carne ai tempi della sostenibilità: mercati, qualità e rispetto dell’ambiente”. È il titolo del convegno nazionale, organizzato da Coalvi lo scorso 30 maggio a Tabiano Castello, in provincia di Parma. Al centro dell’incontro, i modelli produttivi più idonei a conciliare le esigenze della filiera e dei consumatori, e i fattori nei quali occorre investire idee e risorse. Non sono mancati gli approfondimenti su sostenibilità economica, ambientale, etica, qualità nutrizionali e valorizzazione.

Era presente una platea molto qualificata sulla carne bovina: chi la produce, chi la trasforma, chi la commercializza, chi la cucina, chi la controlla, chi ne fa oggetto di ricerca scientifica, chi la valorizza. Si trattava di allevatori di bovini, di macellatori e trasformatori, di grossisti, di macellai e di rappresentanti della Grande Distribuzione, di aziende della ristorazione collettiva e della ristorazione d’elite, esperti e nutrizionisti, mondo accademico e sindacale.

L’organizzazione è stata curata dal

Coalvi, Consorzio di Tutela della Razza Piemontese, e da Marini Group.

Carlo Gabetti, presidente del Coalvi, ha esposto il progetto per valorizzare l’attività del Consorzio di Tutela della Razza Piemontese, per proporsi sul territorio nazionale con nuovi servizi, “consapevoli di non rappresentare né una razza in via di estinzione, né un prodotto di nicchia, ma una delle più grandi

produzioni italiane di alta qualità”.

Il Consorzio opera in armonia con il sistema degli allevatori e delle organizzazioni professionali – hanno proseguito Gabetti e il direttore del Coalvi Giorgio Marega – segue l’evolversi della normativa comunitaria e nazionale, è posizionato sull’SQN e sull’IGP e naturalmente sull’etichettatura volontaria, è impegnato sulla ricerca sia in allevamento sia sulla carne in

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collaborazione con le Università e con le aziende private come appunto Marini Group, ha attivato un settore marketing che supporta quotidianamente tutte le iniziative pubblicitarie dei vari clienti e si impegna nella proposizione di nuovi progetti di comunicazione e di informazione”.

Il presidente della Coldiretti Cuneo, Marcello Gatto, ha sottolineato il punto di vista degli allevatori nelle filiere, con un forte e deciso richiamo al rispetto del ruoli e delle funzioni ed ai risvolti economici di corretta distribuzione dei ricavi lungo la filiera. Albino Pistone, Presidente dell’Anaborapi ha ricordato come la Razza Piemontese abbia le carte in regola in termini di sostenibilità ambientale: un ambito che riveste grande importanza e su cui non teme la competizione. m

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Bilancio positivo per Compral carne. Il nuovo direttivo, votato dall’assemblea

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n bilancio a cifre positive e un consiglio di amministrazione rinnovato con l’ingresso di giovani allevatori.

A Cussanio di Fossano, si è tenuta l’assemblea annuale della cooperativa Compral, forte di 210 soci specializzati nell’allevamento dei bovini di razza Piemontese.

Aprendo i lavori, il presidente Roberto Chialva (in foto) ha illustrato i numeri dell’esercizio 2011. I capi gestiti sono stati 12.800, per un fatturato complessivo di 21 milioni 799 mila euro. Un trend di crescita sottolineato dai risultati del primo trimestre 2012, che registrano un incremento dei

vitelloni piemontesi avviati alla macellazione dalla Compral dell’8,7 per cento.

“Siamo soddisfatti – ha detto Chialva – perché il sistema allevatoriale è sempre più protagonista anche in campo commerciale.

Lo dimostra l’avvenuta inaugurazione del Laboratorio

Compral per il sezionamento e porzionatura delle carni”.

La nuova struttura che sta entrando in funzione al Miac – primo importante investimento del nascente Polo agroalimentare di Cuneo – è destinata in prospettiva ad ampliare il mercato della carne Piemontese presso le comunità, i gruppi di acquisto e la ristorazione collettiva. Un domani, con l’apertura dello spaccio, sarà possibile servire direttamente i consumatori. Un nuovo passo avanti per Compral, che intanto conferma il suo ruolo di principale interlocutore sul mercato della carne di razza Piemontese, grazie a un

rapporto storico con la grande distribuzione di alta gamma.

L’assemblea ha votato il nuovo Consiglio di amministrazione.

Ecco i nominativi dei nove eletti: Roberto Chialva, Renato Giordano, Davide Fiandino, Sergio Milanesio, Giuseppe Bertola, Livio Diale, Giorgio Giugia, Giovanni Maria Bertolotto e Pierluigi Ravera.

Il Cda provvederà nella prima seduta alla nomina delle cariche interne: per la presidenza si prevede la riconferma di Roberto Chialva, allevatore di Tarantasca, a capo dell’Apa di Cuneo e dell’Associazione regionale allevatori. m

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“Pronti… Via!” Coldiretti Il CUPLA incontra il Consorzio Socio assistenziale del Cuneese promuove lo sport e la sana alimentazione ercoledì 30

Ripasso tetti sia tegole che coppi vecchi PRIMA DOPO

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maggio si è riunito, presso la sede provinciale della Coldiretti di Cuneo, il CUPLA (Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo) che in provincia di Cuneo rappresenta 95.829 pensionati artigiani, coltivatori diretti e commercianti. I responsabili del Consorzio Socio assistenziale del Cuneese hanno illustrato i compiti istituzionali dell’Ente e le eventuali difficoltà per fornire la dovuta assistenza agli aventi diritto. “A fronte delle preoccupazioni manifestate dai componenti del CUPLA – dichiara Natale Carlotto coordinatore CUPLA provinciale – il presidente del Consorzio Maria Gabriella Aragno e il direttore Aurelio Galfré hanno proposto di fare fronte comune, per effettuare le opportune pressioni, nei confronti dei Comuni, della Provincia, della Regione e del Governo nazionale, affinché non siano ridotti o vengano a mancare le risorse, peraltro previste per legge, per assistere umanamente e doverosamente le persone più fragili e bisognose”.

Marcello Cavallo, segretario provinciale del CUPLA, ha evidenziato l’opportunità di portare avanti progetti per fornire concretamente sostegno a quanti vivono in aree montane e periferiche e permettano agli anziani di mantenersi il più possibile autosufficienti, come l’accoglienza in famiglie e servizi di assistenza in loco. m

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ono stati circa 600 gli studenti, di scuole elementari, medie e superiori, coinvolti nelle giornate dedicate alla 12a edizione di “Pronti.. Via!”, la manifestazione sportiva dedicata alle scuole della provincia Granda, compresi gli atleti disabili o con situazioni di handicap.

Le gare si sono svolte a Fossano il 17 maggio, a Cuneo il 18 maggio e ad Alba il 25 maggio. Lo sport scolastico ha un ruolo molto importante nella crescita dei ragazzi: oltre all’esperienza di gruppo, al divertimento e alla competizione, sensibilizza verso uno stile di vita sano e corretto.

Coldiretti è vicina a queste tematiche e, al termine delle gare, ha offerto a tutti i giovanissimi atleti una merenda sana a base di frutta: una purea ottenuta da frutti coltivati nella zona, come pere, mele e albicocche biologiche. m

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Dal 1° gennaio 2012 le nuove norme sul benessere per gli allevamenti in gabbia

Allevamenti galline ovaiole

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al 1° gennaio 2012 sono scattate le nuove norme sul benessere per tutti gli impianti in gabbia di galline ovaiole così come previsto dal Decreto Legislativo n.

267/2003, in attuazione della Direttiva 1999/74/CE. L’Italia, consapevole da tempo di non riuscire a rispettare la scadenza imposta da Bruxelles, aveva tentato fino all’ultimo di arrivare ad un compromesso, senza però riuscirci, ricevendo un no perentorio. Gli ultimi mesi del 2011 sono stati caratterizzati da una notevole confusione, senza avere risposte precise su cosa sarebbe accaduto dal 1 gennaio 2012 in caso di mancato rispetto della normativa. Lo stesso Decreto del Ministero delle Politiche Agricole, dello scorso autunno, e che

dava la possibilità alle aziende di indicare i tempi di adeguamento con la predisposizione di un piano triennale (2012-2014) aveva generato un ulteriore disorientamento, alimentando in molti la possibilità di dilazionare il tutto fino al 2014, senza però mai avere la validità di una proroga.

Nonostante le numerose richieste avanzate da Coldiretti non giungevano risposte chiare. Infine, proprio negli ultimi giorni del 2011, con apposita Circolare del 16 dicembre il Ministero della Salute incaricava i Servizi veterinari delle Asl di effettuare, entro il 29 febbraio 2012, un primo ciclo

di ispezioni al fine di verificare lo stato di adeguamento di tutti gli allevamenti, ed in caso di mancato rispetto dei nuovi criteri sul benessere di sanzionare.

In sintesi la nuova normativa sul benessere prevede che, a partite dal 1 gennaio 2012, tutti gli allevamenti in gabbia rispettino i seguenti requisiti: - avere una densità di 750 cm2/ capo (fino al 31/12/2011 poteva essere di 550 cm2/capo); - avere gabbie arricchite con tutta una serie di optional (nido, posatoi, bagno di sabbia, ecc.).

Nel corso dei controlli i Servizi Veterinari hanno verificato: - che l’azienda avesse aderito al piano triennale di adeguamento previsto dal Decreto del (continua a pagina 30)

30 (continua da pagina 29)

Ministero delle Politiche agricole; e qualora l’azienda non l’avesse fatto, provvedere alla sospensione dell’autorizzazione al codice allevamento e quindi ogni possibilità di vendita delle uova; - il rispetto della densità (750 cm2/capo), ed in caso contrario a provvedere a tale adeguamento entro il 30 aprile 2012; - la presenza di gabbie non arricchite (sebbene fosse garantito il rispetto della densità).

Secondo la stessa Circolare ministeriale, inoltre, i Servizi veterinari avrebbero dovuto comminare le sanzioni per il mancato adeguamento degli impianti, generalmente per un importo di 3.000 euro (il doppio della minima). E in questi giorni stanno arrivando, a seguito delle ispezioni di febbraio, i relativi verbali di accertamento alle aziende, mentre un secondo ciclo

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di controlli sarà effettuato entro la fine dell’anno.

Ora, nell’immediato, le sanzioni rimangono certamente un aspetto rilevante per le aziende ancora non in regola, ma che al momento hanno potuto continuare la produzione. Se si guarda invece ai prossimi mesi, lo scenario potrebbe assumere un quadro completamente nuovo e sicuramente più drastico.

In tutta questa confusione generale infatti, rimane ferma la posizione assunta dalla Commissione europea che, lo scorso 26 gennaio, ha aperto un procedimento d’infrazione nei riguardi dell’Italia inviandole una comunicazione di messa in mora, sollecitandola ad intervenire per l’attuazione della normativa.

Come l’Italia, anche altri stati membri come Belgio, la Bulgaria, la Grecia, la Spagna, la Francia, Cipro, la Lettonia, l’Ungheria, i Paesi Bassi, la Polonia, il Portogallo e la Romania si trovano nella stessa situazione.

Il diritto comunitario prevede

infatti che, prima di presentare un ricorso alla Corte di giustizia dell’UE e quindi di aprire un contenzioso, la Commissione europea avvia un procedimento amministrativo nei confronti dello Stato membro inadempiente, detto procedimento d’infrazione, invitandolo a mettersi volontariamente in regola. Si articola in più tappe e può essere preceduto da una fase di indagine o di esame. La prima tappa è costituita dalla messa in mora: la Commissione invita lo Stato membro a comunicarle, entro un termine prefissato, le sue osservazioni sul problema di applicazione del diritto dell’Unione riscontrato. Nel caso specifico del benessere ovaiole, la messa in mora è la comunicazione del 26 gennaio e il termine di risposta dato all’Italia era di due mesi (fine marzo). Una volta ricevuta la risposta, la seconda tappa prevede il parere motivato della Commissione in cui esprime il suo punto di vista e crea i presupposti per un eventuale

ricorso per inadempimento, chiedendo allo Stato membro di porre fine all’infrazione entro un dato termine. L’Italia è in attesa di conoscere la risposta di Bruxelles e, tenendo conto dei tempi tecnici dell’intero procedimento d’infrazione, la Commissione europea potrebbe chiedere, verosimilmente, che tutte le aziende si mettano in regola per gli ultimi mesi dell’anno (ottobre/ dicembre 2012). Le disposizioni di Bruxelles renderebbero del tutto inutili anche i singoli piani triennali di adeguamento che, pur non avendo mai avuto la validità di una proroga, hanno consentito essenzialmente alle aziende, nel corso dell’ispezione di inizio anno, di non chiudere gli allevamenti non in regola.

L’invito rivolto alle imprese è perciò quello di accelerare il più possibile i tempi di adeguamento degli impianti, onde evitare ulteriori sanzioni o scongiurare il rischio di provvedimenti anche più drastici, quali la chiusura degli allevamenti stessi. m

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“Dalla terra alla Tavola”: Il Mercato di Campagna Punti di Campagna Amica anche a Savigliano Amica su Telegranda l progetto di

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ono state girate le riprese televisive di “Dalla Terra alla Tavola” in alcune Aziende Agricole ed Agrituristiche cuneesi registrate come Punti di Campagna Amica. Il progetto nazionale dei Punti di Campagna Amica mira a valorizzare il rapporto di fiducia tra produttore e consumatore eliminando i passaggi intermedi: l’acquisto avviene direttamente in azienda, dove, in questo caso, si sono girate le puntate presentate da Daniela Bianco (nella foto). Vi invitiamo a seguire le puntate di “Dalla Terra alla Tavola” sul canale Telegranda nelle seguenti date: Mercoledì 27 giugno ore 21,00 azienda agricola Dutto – Peveragno / azienda agrituristica S. Lucia – Vernante Mercoledì 4 luglio ore 21,00 azienda agricola Tortone – Manta / azienda agricola Longo – Racconigi Mercoledì 11 luglio ore 21,00 azienda agrituristica Il Parco – San Rocco Castagnaretta Cuneo / azienda agricola Manera f.lli – Alba Mercoledì 18 luglio ore 21,00 Noemi società cooperativa agricola – Fossano.

Tutte le puntate saranno visibili in replica il giovedì alle ore 13,30 e il sabato e la domenica alle ore 12,00 ed inoltre sul sito www.telegranda.net. m

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Coldiretti “Una Filiera Agricola Tutta Italiana” si concretizza sul territorio anche tramite i Mercati di Campagna Amica. In provincia di Cuneo, ecco finalmente arrivato anche a Savigliano il Mercato di Campagna Amica, dove ha debuttato, in Piazza Cesare Battisti, martedì 5 giugno. Si tratta di uno spazio riservato ai produttori del circuito Campagna Amica che venderanno, nei giorni di mercato, martedì e venerdì mattina, prodotti freschi o trasformati provenienti dalle loro aziende. Il martedì saranno presenti le aziende agricole Mandrile di Genola (ortofrutta), Rocchia di Demonte (formaggi), Il Farro di Peveragno (pane e biscotti), San Biagio di Revelli di Margarita (pesci), Azii di Reitano di Feisoglio (nocciole). Questi due ultimi banchi sono sostituiti al venerdì da quelli dell’azienda Tomatis di Busca (vino e frutta) e Ceaglio di Bernezzo (ortofrutta biologica). “Siamo soddisfatti della prima giornata e ci auguriamo che le persone possano diventare fedeli clienti apprezzando la qualità dei prodotti che propongono i produttori di Campagna Amica” dichiara Elio Gasco, Segretario di Zona a Savigliano. m

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Fiera Regionale d’Autunno a Caraglio

Coldiretti partecipa a Sport Day

Valle Grana protagonista con la Fiera Regionale dal 21 al 23 settembre 2012

Per sostenere la sana alimentazione

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a Fiera, da quest’anno regionale, è diventata la vetrina delle attività che sono la base dell’economia caragliese e della Valle Grana.

L’edizione di quest’anno presenta molteplici novità: innanzitutto verrà adibita un’area dedicata esclusivamente all’agricoltura nella p.zza del Peso, con fattoria didattica, fattoria degli animali da cortile, esposizione di trattori d’epoca e macchine agricole, esposizione ornitologica, mercato di attrezzature agricole del usato e mercatino di piccoli animali. Nelle giornate di venerdì, sabato e domenica saranno dislocati intrattenimenti musicali su più aree espositive; visto il grande successo ottenuto negli anni precedenti, verrà riproposta la Sagra degli “Gnocchi al Castelmagno” giunta alla 9^ edizione; inoltre - mercoledì 19, giovedì 20 e venerdì 21 - verranno proposte delle “serate gastronomiche” che coinvolgeranno i prodotti tipici culinari di altre zone del cuneese e non solo. Chi fosse interessato a partecipare come espositore può contattare l’Associazione Insieme per Caraglio ai seguenti indirizzi: info@insiemepercaraglio.it oppure telefonando al numero 0171 619816 (martedì e giovedì dalle 10 alle 13).

Sul sito www.insiemepercaraglio.it sono scaricabili il regolamento e la domanda di partecipazione. Le adesioni devono pervenire all’Associazione Insieme per Caraglio entro e non oltre il 31.08.2012. m

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omenica 3 giugno, piazza Galimberti di Cuneo ha ospitato una nuova edizione di Sport Day 2012-Giornata Nazionale dello Sport, manifestazione organizzata dal CONI provinciale, dal Comune e dalla Provincia di Cuneo, con lo scopo di avvicinare bambini e ragazzi allo sport. Coldiretti, attenta da sempre alle tematiche legate all’alimentazione sana e al buon cibo, ha distribuito puree di frutta ai bambini per indirizzare i più giovani a merende genuine e prodotte con frutti del nostro territorio. I piccoli atleti durante la giornata, guidati da istruttori e da tecnici delle federazioni sportive cuneesi, in una sola piazza trasformata per l’occasione in una palestra a cielo aperto, hanno potuto sperimentare gratuitamente ben 50 discipline sportive. Erano circa 60 gli stand presso i quali si sono praticati, tra gli altri sport, anche pesca, tiro alla fune, arrampicata, pattinaggio, boxe, equitazione, arrampicata e tiro con l’arco. m

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Il biologico nell’alimentazione dello sportivo Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

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l concetto di un’alimentazione sana ed equilibrata è ormai diventato fondamentale per tutti i consumatori ed in particolare per lo sportivo che ricerca nell’alimento un qualcosa che va al di là del semplice sostentamento. Lo sportivo è infatti particolarmente attento alla dieta che segue, che deve garantire l’apporto degli elementi nutritivi necessari per lo svolgimento dell’attività fisica ad alti livelli. Un’alimentazione caratterizzata da una ricchezza di materie prime di origine vegetale e animale in grado di fornire proteine, vitamine

e grassi insaturi e polinsaturi.

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viene vista come un “agroeco-sistema” nel quale l’attività dell’uomo si inserisce in un contesto ambientale naturale.

Questa moltitudine di fattori ha spinto l’Associazione Produttori Biologici Terramica a concentrare i propri sforzi nell’organizzazione della serata svoltasi a Valdieri, giovedì 31 maggio, alla “Locanda di Linu” volta a far conoscere agli atleti e agli addetti ai lavori l’importanza di scegliere gli alimenti certificati biologici nell’alimentazione quotidiana. Protagoniste della

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serata sono state le aziende agricole associate a Terramica che con le proprie eccellenze, presentate in degustazione, permettono al consumatore di trovare quotidianamente il prodotto biologico a km Ø da portare in tavola.

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Festa Provinciale di Giovani Impresa Coldiretti all’Evita

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ora di festeggiare per i giovani imprenditori agricoli cuneesi! Domenica 1 luglio, presso la discoteca “Evita” a Cavallermaggiore, si terrà la festa provinciale Giovani Impresa Coldiretti che arriva a seguito di un ricco percorso svoltosi negli ultimi mesi.

Dall’autunno alla primavera, sono state molte le iniziative organizzate per i giovani imprenditori: a partire dai corsi di formazione sulle tematiche relative al progetto economico di Coldiretti, agli sviluppi e agli accordi di filiera, alle nuove opportunità assicurative, all’accesso al credito e le tecnologie informatiche per la gestione della comunicazione aziendale. Inoltre un nutrito gruppo di giovani ha partecipato agli incontri di Verona e di Roma per le Assemblee del Nord Italia e nazionale a febbraio e a maggio. “È molto importante questo momento di aggregazione in quanto si da la possibilità ai

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giovani di creare gruppo e di conoscersi meglio – dichiara Dario Perucca, Delegato Provinciale Coldiretti Giovani Impresa – e inoltre, dopo un periodo di formazione, di incontri e convegni, è giusto dedicarsi una sera al divertimento!”.

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Il Comitato provinciale Giovani Impresa Cuneo invita tutti i Giovani Imprenditori, ma anche amici e conoscenti a partecipare alla serata! Apericena a partire dalle ore 19,30 e a seguire dalle ore 21,30 si potrà ballare con la musica di tendenza

del momento. Vi aspettiamo numerosi!

Maggiori informazioni e adesioni entro mercoledì 27 giugno presso i Referenti di Zona Coldiretti Giovani Impresa e presso la Segreteria Provinciale al numero 0171.447248. m

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Decima Giornata dell’Economia Il Rapporto Cuneo 2012 fotografa una provincia che nonostante le oggettive difficoltà si conferma prima in Piemonte, anche se bisognerà attendere il 2013 per la ripresa

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er l’economia della provincia di Cuneo il 2011 è stato un anno partito in crescita, ma non sono mancati i dati in negativo: secondo le previsioni elaborate da Unioncamere e Prometeia, bisognerà attendere il 2013 per vedere i primi segnali di ripresa.

prima in Piemonte. Oggi piÚ che mai, per rilanciare l’economia, bisogna seguire l’esempio delle imprese piÚ innovative e dinamiche, che per prime hanno accettato la sfida del cambiamento.

Un anno in 10 cifre

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â‚Ź 28.911,1

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85 ab/Kmq

175 ab/Kmq

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3,80%

7,60%

69,00%

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6.431 mln â‚Ź

38.533 mln â‚Ź

3,73

5,13

5,34%

7,92%

1.622.873

12.845.074

Elaborazione a cura dell'Ufficio studi (*) calcolato sulla popolazione dell'anno 2010

Nonostante la recessione, la situazione economica della

Granda si conferma migliore rispetto a quella nazionale e

Alcuni dati del bilancio 2011 Il Pil si riconferma come il piÚ elevato a livello piemontese; il dato sul valore aggiunto si assesta sui 16 miliardi di euro e registra un contributo forte soprattutto da parte del settore servizi (67%), seguito dall’industria (23%) e dal comparto agricolo che, con il 4%, caratterizza la nostra provincia come la piÚ agricola a livello regionale.

Ha tenuto il numero delle imprese (87.313 quelle iscritte, di cui 74.109 le sedi di impresa registrate) pur non partecipando al trend positivo registrato a livello nazionale e regionale.

Sono 17.738 le realtĂ al femminile e 7.812 quelle gestite da Under 35.

Avanzano le presenze straniere, con poco meno di 4.000 realtĂ , la

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N° 10 – 1-30 giugno 2012

%

3

4 " / (

Andamento del commercio estero (anno 2011) – variazione % su base annua

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metĂ delle quali artigianali.

Di rilievo, in linea con una situazione che si ripropone da anni, il dato relativo al tasso di disoccupazione, mantenutosi al 3,8% in un contesto nazionale che ha raggiunto l’8,4%. L’aumento, rispetto ai dati 2010 è dello 0,4%.

Nella giornata dell’economia sono stati resi noti i primi dati del Sistema Informativo Excelsior che Unioncamere e il sistema camerale elaborano insieme al Ministero del Lavoro. Quest’anno, l’occupazione dipendente nell’industria e nei servizi

diminuirà a livello provinciale dell’1%, provocando la perdita di ulteriori 1.250 posti di lavoro, causata soprattutto dalla riduzione delle assunzioni che le imprese dell’industria e dei servizi prevedono di effettuare nell’arco dell’anno. Di poco superiori alle 6mila unità , esse saranno oltre 3mila in meno di quelle preventivate nel 2011. Il dato allarmante è che quasi la metà di questa ulteriore riduzione riguarderà le microimprese con meno di 10 addetti, tessuto portante dell’imprenditoria

cuneese. Soddisfacenti i dati sul turismo, in linea con una situazione generalizzata a tutto il territorio nazionale.

La vera ricchezza è data dalla qualità delle produzioni Made in Granda, a partire dalle eccellenze agroalimentari. A dimostrarlo sono i dati sull’export, con merci per un valore di 6,4 miliardi di euro in uscita dall’Italia e 3,4 in entrata. Permane, dunque, il forte saldo positivo che appartiene alla tradizione cuneese.

Aumentati i depositi bancari, con un incremento del 5,4%, a fronte di un calo degli impieghi per la contrazione del credito

alle imprese. I dati del Rapporto Cuneo sono tali da infondere fiducia, alimentando l’impegno per far ripartire lo sviluppo, sfruttando appieno le potenzialità del sistema impresa-territorio, per adattarsi a un contesto in costante evoluzione. cIl sistema camerale ha presentato Cinque proposte per far ripartire l’economia: dagli investimenti all’internazionalizzazione, dal credito alle imprese e lavoro, alla semplificazione. Per saperne di piÚ sul Rapporto Cuneo 2012, si può visitare il sito: http:// www.cn.camcom.gov.it/ rapportocuneo2012 m

IMPRESE DELLA PROVINCIA DI CUNEO DISTINTE PER SETTORE ECONOMICO

I(AL mprese della provincia di Cuneo distinte per settore economico (al 31.12.2011) 31.12.2011) agricoltura, silvicoltura e pesca

30,53%

estrazione di minerali / attivitĂ manifatturiere / fornitura energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata / fornitura acqua, reti fognarie

2,37%

9,32% 17,02%

costruzioni commercio ingrosso e dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli

15,16%

5,08%

trasporti e magazzinaggio attivitĂ dei servizi di alloggio e ristorazione

18,53% 1,98%

servizi imprese non classiďŹ cate

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TERRAMICA

N° 10 – 1-30 giugno 2012

Il maltempo non ferma le aziende biologiche Terramica Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

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omenica 20 Maggio sì è tenuta a Savigliano la seconda edizione della fiera CamBio per un’altra Terra.

Nonostante il forte maltempo, non è stato condizionato lo svolgimento della fiera, che ha visto impegnate in vendita diretta ben 18 aziende associate all’Associazione Produttori Biologici Terramica. La giornata è stata premiata da una buona affluenza di pubblico: questo a dimostrazione dell’interesse crescente da parte del consumatore agli alimenti certificati biologici. Alla manifestazione, Terramica ha

partecipato con il proprio stand istituzionale che ha permesso a membri dell’Associazione di incontrare il consumatore.

Sottolinea Marcello Pellegrino, responsabile provinciale Terramica: “La giornata è stata molto positiva perché ha permesso alle nostre aziende di incontrare un buon numero di persone, a cui proporre le eccellenze aziendali. Un pubblico che si è dimostrato molto interessato e molto attento alle tematiche del mangiar sano e della tutela dell’ambiente, due aspetti che stanno alla base dell’attività quotidiana delle

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aziende biologiche del nostro territorio.

Questa occasione ha permesso alla nostra associazione di illustrare al consumatore le specificità dell’agricoltura biologica, fornendo del materiale che in modo semplice e accessibile definisce gli aspetti peculiari del prodotto biologico locale certificato e dell’attività quotidiana di Terramica volta a garantire un alimento sano e genuino. Una manifestazione sicuramente da riproporre all’interno dello splendido scenario del chiostro di San

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Pietro che ha ospitato le nostre aziende”.

Il successo della manifestazione fa ben comprendere come il consumo dell’alimento biologico non sia più soltanto un fattore sporadico ma sia entrato quotidianamente nelle scelte alimentari del consumatore italiano.

Un messaggio che spinge il comparto del biologico cuneese a continuare sulla strada della strutturazione e della creazione di filiere ad hoc capaci di offrire al consumatore il biologico locale. m

Ultimi giorni per aderire al portale web “Piemonte Agri Qualità”

Sagra del Coniglio di Tarantasca

N

ell’ambito dell’attività di valorizzazione delle produzioni e del territorio, la regione Piemonte sta ultimando la realizzazione del progetto di comunicazione e promozione “Piemonte Agri Qualita”, portale web e servizio gratuito di vetrina delle aziende produttrici di produzioni di qualità.

L’obiettivo del portale web è quello di far conoscere il territorio, le politiche e le produzioni di qualità della nostra regione anche attraverso una modalità di navigazione che consiste in una mappa del Piemonte attraverso la quale si possono esplorare le diverse aree territoriali della nostra regione e conoscere le aziende con produzioni ottenute da Agricoltura Biologica. Terramica con la sua attività ha eseguito un primo inoltro dei modelli di adesione delle aziende che hanno mostrato interesse al servizio. Rimane ancora la possibilità per le aziende interessate ad aderire al servizio di inviare il modulo di adesione.

Per qualsiasi informazione contattare la segreteria Terramica al numero 0171/447349. m

Antichi sapori, piatti prelibati e una bella manifestazione che si rinnova nel tempo: dal 25 al 27 maggio, a Tarantasca si è svolta la “Festa di Primavera – Sagra del Coniglio”, un’ottava edizione ricca di eventi, premiata dalla calorosa presenza del pubblico, che ha partecipato agli appuntamenti più tecnici e importanti per il settore cunicolo, come alle occasioni di svago e agli appuntamenti gastronomici.

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La corretta distribuzione degli agrofarmaci in frutteto

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el convegno presentato a Lagnasco, nell’ambito di Fruttinfiore, sono stati divulgati i risultati del Progetto Rica, progetto che vede coinvolti Agenzia 4A Coldiretti, Creso, DEIAFA – Meccanica Agraria dell’Università di Torino, e la Syngénta.

La regolazione della macchina irroratrice, comunemente denominata taratura, è un’operazione indispensabile per garantire l’efficacia del trattamento fitoiatrico. Una macchina correttamente funzionante ma non accuratamente regolata non potrà, infatti, fornire risultati soddisfacenti in termini di controllo del patogeno e/o parassita e, soprattutto, di sicurezza ambientale. Opportune scelte tecniche, quali la determinazione del dosaggio di agrofarmaco e del volume d’acqua in funzione della massa vegetativa da proteggere, permettono di far arrivare in chioma la giusta dose e di

intervenire solo dove necessario, riducendo le perdite a terra e le derive nell’ambiente.

Il CReSO, l’Agenzia 4A ColdirettiImpresa Verde Cuneo e il DEIAFA – Meccanica Agraria dell’Università di Torino, con il contributo tecnico della Società Syngénta, hanno avviato nel 2008 una sperimentazione volta al miglioramento della qualità della distribuzione degli agrofarmaci. La ricerca si traduce ora in indicazioni pratiche ai frutticoltori, condensate nel volume pubblicato dal CReSO “La corretta distribuzione degli agrofarmaci in frutticoltura” e qui sinteticamente riportate unitamente a indicazioni di massima per la distribuzione degli agrofarmaci.

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a. Miscele di prodotti Per garantire il miglior funzionamento dei prodotti, è preferibile l’utilizzo di miscele con al massimo due o eccezionalmente tre prodotti.

Per i fitoregolatori è consigliabile, quando possibile, utilizzarli singolarmente, aggiungendovi soltanto bagnanti.

Nel caso si debba ricorrere a miscele, oltre a prestare attenzione alle note d’incompatibilità presenti in etichetta, si dovrà rispettare una sequenza ben precisa nella preparazione delle miscele: 1. Formulazione in sacchetti idrosolubili 2. Formulazione in Granuli idrodispersibili (WG – DF) 3. Formulazione in Polvere Bagnabile (PB – WP) 4. Formulazione in Sospensione Concentrata (SC-SE) 5. Formulazione in Concentrato emulsionabile (EC) 6. Bagnanti – Adesivanti – Concimi fogliari.

Eventuali prodotti correttivi del pH dovranno essere messi prima dell’agrofarmaco. b. Quantità di miscela ad ettaro Per qualsiasi formulato commerciale la dose da rispettare risulta quella indicata

ad ettaro, indipendentemente dal volume d’acqua impiegato.

Nel caso in cui in etichetta sia solamente riportata la dose ad ettolitro, per tutti i volumi d’acqua utilizzati andrà impiegato il dosaggio di prodotto commerciale pari a quello che si utilizzerebbe in 1500 litri d’acqua.

Può succedere che l’applicazione di agrofarmaci avvenga ad elevati volumi d’acqua, cioè con oltre 1500 l/ha. È possibile tuttavia ridurre il volume di acqua impiegato ad ettaro senza ripercussioni negative sul controllo delle avversità fungine ed entomologiche, adottando un volume di 600 l/ ha con piante di massa vegetativa ridotta e 800 l/ha con piante a massa vegetativa elevata. Per fare questo, è necessario osservare scrupolosamente gli accorgimenti riportati nel riquadro finale. c . Velocità di avanzamento Tale parametro incide direttamente sul volume di distribuzione e deve essere scelto in maniera da garantire l’efficacia del trattamento e una sicura conduzione dell’irroratrice nei filari. Per piante di altezza

AT T U A L I T À

di gocce facilmente soggette alla deriva e all’evaporazione, con conseguenti rischi di inquinamento ambientale, spreco di prodotto e scarsa efficacia del trattamento.

pari a 4.5-5 m, nelle nostre zone, risulta adeguata una velocità di 4.5-5 km/h. Prove sperimentali hanno tuttavia evidenziato che, quando le condizioni ambientali e operative lo consentono, non vi sono controindicazioni all’impiego di velocità sino a 7-8 km/h. d. Posizionamento degli ugelli su un atomizzatore È consigliabile posizionare gli ugelli con il diametro delle piastrine crescente dal basso verso l’alto, in modo da garantire una buona copertura anche della parte apicale della pianta che, spesso, è quella più soggetta a malattie.

Indipendentemente dagli ugelli presenti sulla macchina, una corretta distribuzione si ottiene quando la distribuzione della miscela è sufficientemente simmetrica sui due lati e il flusso delle gocce erogate è indirizzato sulla vegetazione bersaglio, evitando fenomeni di gocciolamento. Per verificare con precisione se ciò avviene è bene chiedere assistenza ad un centro prova abilitato alla verifica funzionale delle irroratrici che potrà procedere al rilievo del diagramma di distribuzione verticale utilizzando uno specifico banco prova (vedi diagramma a pagina 42).

1 luglio – in pullman

e. Pressione di esercizio La pressione di esercizio non deve essere utilizzata per modificare la capacità di penetrazione del prodotto all’interno della vegetazione, in quanto quest’ultima è principalmente determinata dal flusso d’aria prodotto dal ventilatore. In generale, si suggerisce di operare con pressioni di 12÷18 bar nel caso delle piastrine e comprese tra 5 bar e 15 bar con ugelli con colorazione Albuz ATR o con colorazione ISO. In questi ultimi due casi la pressione può essere ricavata da apposite tabelle fornite dal costruttore che correlano la portata erogata alla pressione di esercizio.

Si ricorda che valori troppo elevati della pressione di esercizio si traducono in un’eccessiva polverizzazione della miscela con formazione

a

iglian Sacra di S. Michele e Av

8 luglio – in pullman

Lago di Iseo e la Crociera delle Tre Isole

n 14-15 luglio – in pullma

La casa di Heidi e il Trenino Rosso

f. Volume e velocità dell’aria La velocità dell’aria deve essere opportunamente regolata, in quanto, se troppo elevata provoca dispersione del prodotto che oltrepassa la vegetazione e può generare deriva, se troppo bassa non consente di raggiungere le parti più interne della chioma.

Se si dispone di piante alte o con elevata massa vegetativa è bene operare con la velocità della ventola più elevata. Con piante basse o in presenza di scarsa vegetazione (prime fasi vegetative) è sempre preferibile operare con la marcia più ridotta o con un regime di giri della pdp inferiore.

Si ricorda che uno dei parametri da tenere in considerazione quando si sceglie una macchina irroratrice è la capacità del ventilatore di erogare un flusso d’aria uniforme per tutta l’altezza della vegetazione.

Solo così, infatti, si ha la garanzia che il prodotto fitoiatrico giunga correttamente anche sulle parti più elevate della chioma.

g. Orientamento del flusso d’aria in base all’altezza della pianta Sulle macchine dotate di deflettori dell’aria è possibile effettuare un corretto orientamento degli stessi posizionando l’atomizzatore nel filare e seguendo questa procedura: 1. Fissare nastri di plastica o di stoffa sui deflettori superiori ed inferiore; 2. Fissare dei nastri di plastica o di stoffa 50 cm sopra il vertice della pianta e 50 cm sotto il punto più basso della vegetazione: nastri di controllo; 3. Fissare dei nastri sull’estremità superiore ed inferiore della pianta; 4. Mettere in azione il ventilatore; 5. Modificare l’orientamento dei deflettori fino a quando i nastri sono in linea retta con quelli situati alle estremità della vegetazione. I nastri di controllo devono essere interessati solo parzialmente dal flusso d’aria.

Indipendentemente dalla presenza dei deflettori, tale procedura è comunque sempre applicabile ogni qual volta si voglia verificare in tempi rapidi se lo spray irrorato è

26-29 luglio – in pullman

Vienna e la Crociera sul Danubio

Domenica 29luglio – in

pullman

Domenica 5 agosto – in

pullman

Monte Generoso e il Lago di Lugano

na Trenino Rosso del Berni n

15 luglio – in pullman

te e il Notre Dame de la Salet n nço lago di Serre Po

Domenica

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22 luglio – in pullman

ggiore

Centovalli e il Lago Ma

5-12 agosto – in pullma

olo Soggiorno Tour nel Tir n

10-12 agosto – in pullma

La Svizzera del Lago di Ginevra

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(continua a pagina 42)

42

AT T U A L I T À

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(continua da pagina 41)

correttamente indirizzato sulla vegetazione.

Le prove svolte dimostrano che la possibilità di ridurre i volumi d’acqua distribuiti a ettaro è ampiamente confermata, ma, ancor di più in questo caso, va ribadita la fondamentale importanza della corretta regolazione della macchina, che ciascun frutticoltore può, almeno

in parte, monitorare da sé, con attente osservazioni in campo e seguendo le indicazioni qui riportate.

PUNTI FONDAMENTALI PER ATTUARE LA RIDUZIONE DEI VOLUMI D’ACQUA DA DISTRIBUIRE: - Taratura del serbatoio che consenta una perfetta corrispondenza tra il livello indicato e la quantità effettiva

del liquido; - Rispetto della dose ad ettaro riportata in etichetta . Solo per i fungicidi , è possibile ridurre il quantitativo di agro farmaco fino al 20%; - Dotazione di una ventola efficiente che assicuri il trasporto del liquido sino alle parti più alte della pianta; - Assicurarsi che gli ugelli siano disposti correttamente , con il diametro delle piastrine in

ordine crescente dal basso verso l’alto; - La pressione di distribuzione non dovrà essere superiore a 15 bar; - Il volume d’acqua dovrà essere ridotto a 600 l/ha con piante di massa vegetativa ridotta ; 800 l/ha con piante a massa vegetativa elevata; - Tenere sempre conto dell’effettivo volume della pianta da trattare (TRV). m

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Mestieri e Città a Boves

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a giovedì 31 maggio a domenica 3 giugno, a Boves si è svolta la manifestazione “Mestieri e Città” organizzata dalla città di Boves in collaborazione con l’Assessorato alle Attività produttive, Agricoltura, Territorio, Commercio, Manifestazioni e Pro Loco.

Una grande iniziativa espositiva, una mostra sulle professioni ed eccellenze artigiane, una vetrina per i prodotti locali che ha coinvolto tantissime persone.

Questo evento ha visto la partecipazione di Coldiretti di Cuneo insieme aalle associazioni di categoria, alle Scuole San Carlo e alla Scuola Edile, per la promozione delle professioni, dei prodotti tipici dell’agricoltura locale e tutti gli operatori del commercio con le loro attività aperte e attive.

Le varie piazze di Boves in questi

giorni sono diventate uno scenario a tema: Coldiretti Cuneo, con alcune aziende agricole del territorio, su Piazza Italia ha realizzato e gestito una vera e propria “Fattoria Didattica” con vari laboratori: il laboratorio della pasta, con interessante percorso di produzione delle farine, i ragazzi hanno avuto modo di “mettere le mani in pasta” provando in prima persona a impastare e modellare tagliatelle e tutte le

forme suggerite dalla fantasia, il laboratorio dell’orto, i mestieri di un tempo con minuzioso intarsio di cesti in vimini, nonché un percorso per la conoscenza degli animali della fattoria e la scoperta del bosco, del suo fascino e dell’importanza nell’ecosistema.

Si è vista la partecipazione di numerose scuole e circa 500 alunni hanno partecipato ai laboratori.

Presente anche il mercato di

Campagna Amica con i prodotti locali sempre molto apprezzati dai consumatori.

“Questa iniziativa, sottolinea Secondo Arneodo, segretario di Zona Coldiretti Cuneo, ha avuto una finalità dimostrativa, di promozione del territorio e al tempo stesso di apprendimento sull’origine degli alimenti, sulla stagionalità degli stessi e sulle metodologie produttive. Un ringraziamento sentito a tutte le aziende di Boves che, con la loro collaborazione, hanno reso possibile l’ottima riuscita della manifestazione, ricevendo consensi e complimenti”. m

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Benessere Suini, dal 1° gennaio 2013 le nuove norme comunitarie Riguarderanno tutte le aziende suinicole

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ntro il 1° gennaio 2013 le aziende suinicole europee dovranno adeguarsi alle disposizioni della Direttiva 2008/120/CE, recepita in Italia con Decreto Legislativo 7 luglio 2011 n. 122. I nuovi requisiti strutturali richiesti agli allevamenti suinicoli, indicati in particolare all’articolo 3 del Decreto Legislativo, introducono l’obbligo di “allevare le scrofe e le scrofette in gruppo nel periodo compreso tra quattro settimane dopo la fecondazione e una settimana prima della data prevista per il parto”. Inoltre vengono indicati i nuovi requisiti

delle pavimentazioni nel reparto di gestazione e negli altri settori di allevamento. Vengono confermati alcuni capisaldi del benessere dei suini, previsto già per le aziende di nuova costruzione dopo il 1

gennaio 2003, e che diverranno obbligatorie per tutte le aziende a partire dal 1 gennaio 2013.

Di seguito riportiamo una breve sintesi di quanto disposto dal nuovo decreto legislativo.

Disposizioni a partire dal 1° gennaio 2013 Alcune norme sui locali devono già essere applicate dalle aziende nuove o ricostruite o adibite a tale uso per la prima volta dopo il 1 gennaio 2003. A partire dal 1 gennaio 2013 tali disposizioni verranno applicate a tutte le aziende. Si tratta nello specifico di: - superfici libere a disposizione per scrofe e scrofette; - pavimentazioni conformi; - scrofe e scrofette devono essere allevate in gruppo nel periodo compreso tra 4 settimane dopo la fecondazione ed 1 settimana prima della data del parto. I lati del recinto in cui viene allevato (continua a pagina 46)

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(continua da pagina 45)

il gruppo di scrofe dovranno avere una lunghezza superiore a 2,8 m; nel caso in cui vengano allevati meno di 6 animali i lati del recinto dovranno avere una lunghezza superiore a 2,4 m; - i suini malati o feriti sono posti in recinti individuali.

norme riguardano anche le stalle di sosta. Questa definizione è uniformata alla definizione contenuta nelle disposizioni riguardanti già la malattia vescicolare dei suini.

Definizioni Per azienda s’intende qualsiasi luogo, anche all’aria aperta, in cui gli animali sono allevati o detenuti, anche temporaneamente, quindi le

Suinetti e suini all’ingrasso Occorre prendere misure per evitare lotte tra gli animali. I suini sono allevati in gruppo e non dovrebbero essere mescolati tra loro, se non in caso di necessità

Scrofe e scrofette Le scrofe e le scrofette gravide devono, se necessario, essere sottoposte a trattamento contro i parassiti interni od esterni. E’ vietato costruire o convertire impianti in cui le scrofe e le scrofette sono tenute all’attacco.

I pavimenti devono essere non sdrucciolevoli e senza asperità per evitare lesioni ai suini. Le scrofe e le scrofette sono allevate in gruppo nel periodo compreso tra quattro settimane dopo la fecondazione e una settimana prima della www.tec-artigrafiche.it

Ambito di applicazione Le norme minime si applicano ai lattonzoli (dalla nascita allo svezzamento), ai suinetti (dallo svezzamento all’età di dieci settimane), ai suini all’ingrasso che hanno superato le dieci settimane, alle scrofe e alle scrofette. Questi animali, salvo eccezioni (parto, allattamento, verro), sono allevati in gruppo.

Lattonzoli (non svezzati) Nessun lattonzolo deve essere staccato dalla scrofa prima che abbia raggiunto un’età di 28 giorni, a meno che la permanenza presso la madre influenzi negativamente il benessere o la salute del lattonzolo o di quest’ultima. Lo svezzamento a 21 giorni è possibile in caso di allevamento in impianti specializzati (con un sistema di pulizia e di disinfezione tra gli impianti). I lattonzoli non svezzati devono poter essere allattati senza difficoltà.

prima dello svezzamento o entro una settimana dallo svezzamento. Gli animali particolarmente aggressivi o feriti vanno separati dal gruppo.

L’allevatore deve mettere in atto misure destinate a prevenire le aggressioni nei gruppi. La somministrazione di tranquillanti per facilitare la commistione va limitata a condizioni eccezionali e solo dopo aver consultato un veterinario.

data prevista per il parto Una settimana prima del parto le scrofe e le scrofette devono essere isolate. Dietro alla scrofa o alla scrofetta deve essere prevista una zona libera che renda agevole il parto naturale o assistito.

Gli stalli devono essere provvisti di sistemi di protezione dei lattonzoli. In deroga alle disposizioni, le scrofe e le scrofette allevate in aziende di meno di 10 scrofe possono essere allevate individualmente nel periodo in precedenza, a condizione che gli animali possano girarsi facilmente nel recinto.

Operazioni che possono arrecare dolore agli animali Solo un veterinario o altra persona formata sugli aspetti relativi al benessere degli animali, è autorizzata a svolgere le seguenti operazioni: - riduzione degli incisivi dei lattonzoli, - mozzamento di una parte della

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coda (entro il settimo giorno di vita o, se successivamente, solo sotto anestesia e con somministrazione prolungata di analgesici da parte di un veterinario), - castrazione di suini di sesso maschile (entro il settimo giorno di vita o, se successivamente, solo sotto anestesia e con somministrazione prolungata di analgesici da parte di un veterinario), - apposizione di un anello al naso negli allevamenti all’aperto.

La riduzione degli incisivi e l’amputazione caudale sono da effettuarsi soltanto ove sia comprovata la presenza di ferite.

Salute I suini malati o feriti sono posti in recinti individuali. In tal caso, il recinto individuale deve permettere all’animale di girarsi facilmente se ciò non é in contraddizione con specifici pareri veterinari.

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Alimentazione Il Decreto prevede altresì norme relative all’alimentazione in «quantità sufficiente» e all’abbeveraggio «continuo». Tutti i suini devono aver accesso agli alimenti contemporaneamente agli altri suini del gruppo. Gli animali devono essere nutriti almeno una volta al giorno.

I pavimenti devono essere non sdrucciolevoli e senza asperità per evitare lesioni ai suini. La zona in cui coricarsi, che deve consentire che tutti i suini possano distendersi contemporaneamente, deve essere confortevole, pulita e asciutta. I suini devono riposare e alzarsi contemporaneamente.

Locali di stabulazione Le norme sulla superficie sono stabilite secondo il peso dell’animale: 0,15 m2 per un suino al di sotto dei 10 kg; 1 m2 per animali superiori a 110 kg; 6 metri quadri per un verro (10 metri quadrati se il verro viene impiegato per l’accoppiamento); 1,64 m2 per scrofetta; 2,25 m2 per scrofa. Allorché siano allevate in gruppi di meno di 6 animali, le superfici libere disponibili devono essere aumentate del 10%; oppure se sono allevate in gruppi di 40 o più animali, le superfici libere disponibili possono essere ridotte del 10%.

Ambiente I rumori continui di intensità superiore a 85 decibel sono vietati. I suini devono essere tenuti alla luce di un’intensità di almeno 40 lux per un periodo minimo di 8 ore al giorno.

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Ispezioni Ogni anno il Ministero della salute, le Regioni e le Asl provvedono a realizzare ispezioni su un campione statisticamente rappresentativo. Annualmente, entro il 30 giugno, il Ministero della salute presenta alla Commissione europea una relazione sulla base delle ispezioni effettuate.

Formazione del personale Il personale addetto ai suini deve aver ricevuto istruzioni in merito ai requisiti generali riguardanti gli allevamenti. I corsi per il benessere sono organizzati dalle regioni che provvedono con risorse proprie.

Importazioni Per essere importati nell’Unione europea, gli animali provenienti da paesi terzi devono essere accompagnati da un certificato attestante che hanno beneficiato di un trattamento almeno equivalente a quello accordato agli animali di origine comunitaria.

Sanzioni Chiunque non osserva le disposizioni é soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 1.550 euro a 9.296 euro. Nel caso di ripetizione delle violazioni la sanzione amministrativa pecuniaria é aumentata fino alla metà. m

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N° 10 – 1-30 giugno 2012

Terranostra e gli Agriturismi di Campagna Amica Tutto il bello di un agriturismo di Terranostra più tutto il buono dei prodotti di Campagna Amica: una fantastica sinergia!

I

l legame tra produttori e consumatori è fondamentale per l’agriturismo che, prima e più di altre attività, ha saputo gettare le basi per la costruzione di una preziosa “alleanza” tra chi produce e chi consuma, ha fatto conoscere l’importanza dell’agricoltura e delle produzioni, della tipicità dei prodotti e del collegamento con la loro origine, il territorio e la cultura locale. Il rapporto con il consumatore e la sua fiducia

verso l’agricoltura sono elementi imprescindibili per il successo del progetto di Coldiretti. “Oggi

Terranostra, la cui azione è sinergica con quella di Coldiretti e di Fondazione Campagna

Amica , entra a pieno titolo nel percorso di Campagna Amica – dichiara Silvia Bosco, Segretario Nazionale Terranostra – il progetto mira al miglioramento della qualità delle proposte e ne siamo molto orgogliosi”.

Gli Agriturismi di Terranostra diventano quindi “Agriturismo di Campagna Amica” sempre seguiti e promossi da Terranostra. Un nuovo percorso, a livello nazionale, che richiede sicuramente maggiori attenzioni e controlli, per garantire una qualità che contraddistinguerà sempre più gli aderenti al circuito.

Gli agriturismi per accreditarsi come “Agriturismo Campagna Amica” dovranno essere soci di Terranostra, aderire alla Fondazione, e impegnarsi a rispettare, oltre alla “carta

AT T U A L I T À dell’accoglienza”, anche un disciplinare/regolamento predisposto appositamente per il settore in relazione alle diverse attività offerte nelle strutture. Le aziende agrituristiche dovranno proporre per le colazioni, i pasti e le degustazioni, un Menù di Campagna Amica che dovrà contenere prodotti primari provenienti dalla produzioni proprie aziendali e dalla rete di Campagna Amica.

“Siamo sicuri che questo disciplinare darà maggiore credibilità alle aziende del circuito Terranostra, omologando il livello su tutto il territorio nazionale e noi per primi teniamo alla qualità che proponiamo ai visitatori quindi ci impegneremo a rispettarlo” dichiara Giuseppe Buttieri, Presidente Provinciale Terranostra Cuneo.

Per informazioni vi invitiamo a contattare la Segreteria Provinciale Terranostra 0171.447280 – 337. m

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TRIBUNALE DI CUNEO

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Esec. 12/10 DRONERO Via Marchisa, 11 Lotto I: Intera proprietà su fabbricato costituito da abitazione su tre piani F.T., composta da due cantine (piano interrato), centrale termica, ingresso, vano scala (piano 1° FT) cucina, soggiorno, tre camere, bagno, lavanderia e due balconi (piano 2° FT) sottotetto con due locali uso sgombero (piano 3° FT). Autorimessa al piano terra. Porzione ancora da ultimare composta da tre locali autorizzati come cucina, soggiorno e bagno.

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OFFERTE IN AUMENTO NON INFERIORI A € 8.000 PER IL LOTTO I, € 500 PER IL LOTTO II. Giudice: Dr.sa R. Bonaudi Custode: IFIR PIEMONTE SRL Tel. 011.4731714 41.2

Esec. 24/10 PEVERAGNO Frazione Santa Margherita Strada Tetto Marchese Lotto Unico: Piena proprietà su porzione di fabbricato ex rurale, parzialmente ristrutturato costituito da cantina al piano interrato, lavanderia, autorimessa, sgombero e vano scala al piano 41.3

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Esec. 68/10 CUNEO Via Saluzzo, 32 Lotto Unico: Piena proprietà su alloggio al primo piano di mq.

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Esec. 67/09 DEMONTE Vicolo Baluardi, 6 Lotto Unico: Alloggio al piano terreno e al piano primo con annessi locale ripostiglio e cantina al piano seminterrato; superficie commerciale al piano terreno e primo di circa 102 mq; al piano sottotetto locale sgombero di 10 mq; al piano seminterrato ripostiglio e cantina di 46 mq.

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N° 10 – 1-30 giugno 2012

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Il fabbricato principale è disposto su due piani, quello accessorio su un piano (terreno). L’area urbana ha superficie complessiva di 534 mq; adiacenti terreni agricoli in Centallo divisi da un canale irriguo.

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Esec. 56/09 FOSSANO Località Piovani, 66 Lotto Unico: Piena e intera proprietà su fabbricato con unita area pertinenziale adibita in parte a cortile, in parte a prato verde e in parte a strada, utilizzata per l’accesso alla proprietà di terzi.

Il fabbricato è composto di una rimessa al piano terreno, di un’abitazione distribuita su piano terreno, primo piano e sottotetto e di locali accessori adibiti a sgombero/deposito/tettoia al piano terreno e solaio al primo piano.Il totale della superficie commerciale è di 300 mq circa.

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TRIBUNALE DI CUNEO

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Giudice: Dr.sa R. Bonaudi rato, con ampio cortile esclusivo Custode: IFIR PIEMONTE SRL DI VENDITA CON INCANTO IL Giudice: Dr.sa R. Bonaudi 11/07/2012 ALLE ORE 10,00. Custode: IFIR PIEMONTE SRL di pertinenza e due accessi. Piano Tel. 011.4731714 interrato: due cantine; Piano terOFFERTE IN AUMENTO NON Tel. 011.4731714 reno: cucina, camera, forno con 41.21 INFERIORI A € 3.500 PER IL Esec. Fall. 10/09 accesso esterno, wc sulle scale, LOTTO I, € 3.000 PER IL LOTTO 41.28 CUNEO - Frazione Esec. 85/10 ex stalla, portico, corte; Piano priII. San Rocco FOSSANO mo: due camere, vano scale, porGiudice: Dr.sa R. Bonaudi Castagnaretta Località Maddalena, 43 tico e sgombero; Piano secondo: Custode: IFIR PIEMONTE SRL Via Roccavione, 11 Lotto Unico: piena proprietà su ampio sottotetto. Si consiglia viTel. 011.4731714 Lotto I: Appartamento ed autorifabbricato localizzato in zona sione dell’elaborato peritale. messe in edificio tipo condomiagricola, composto da due piani PREZZO BASE € 101.250,00 Esec. 44/11 niale con caratteristiche e grado 41.24 f.t. Al piano terreno vi sono due 41.32.1 VILLAR SAN COSTANZO CARAGLIO di finitura buoni. (P.SEMINT.) camere comunicanti e il bagno. Al Via Ripe Macra, 12 Via Mazzini, 2B cantina, autorimessa con due posti auto di 14 m² ciascuno; (1°P.) Lotto Unico: Piena e intera pro- primo piano, cui si accede tramite Lotto II: Piena e intera proprietà soggiorno, cucina-tinello, disim- prietà su alloggio al piano rialzato scala esterna, vi è un locale cu- su fabbricato ad uso deposito pegni, bagno, camera, disimpe- con cantina pertinente e rimessa cina-soggiorno, un bagno e due attrezzi agricoli. Il fabbricato, in gno zona notte, bagno, camera, al piano seminterrato facente par- camere confinanti. Terreni di circa acciaio, con capriate a traliccio, due balconi; (2°P. MANS.) locale te del “Condominio San Giorgio”, 350 mq pianeggianti. Si consiglia si sviluppa su unico piano terra, composto da 4 vani a deposito,

VENDITE IMMOBILIARI

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N° 10 – 1-30 giugno 2012

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INFERIORI A € 3.000.

Frazione Vallera Tel. 011.4731714 Giudice: Dr.sa R. Bonaudi Giudice: Dr.sa R. Bonaudi Lotto IV: Piena proprietà su riCustode: IFIR PIEMONTE SRL Custode: IFIR PIEMONTE SRL messa al piano terreno con pavi41.42 Tel. 011.4731714 Esec. 101/10 Tel. 011.4731714 mentazione in battuto.

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Giudice: Dr.sa R. Bonaudi Giudice: Dr.sa R. Bonaudi Esec. 46/08 Giudice: Dr.sa R. Bonaudi Custode: IFIR PIEMONTE SRL Custode: IFIR PIEMONTE SRL PEVERAGNO Custode: IFIR PIEMONTE SRL Tel. 011.4731714 Tel. 011.4731714 Frazione San Lorenzo, 9 Tel. 011.4731714 Lotto I: Piena e intera proprietà 41.40 41.43 Esec. 34/10 Esec. 70/10 su fabbricato in villa costituito 41.36 Esec. 4/11 CUNEO CENTALLO da: Alloggio composto da cuCUNEO Via Passatore, 83 Frazione S. Biagio, cina, soggiorno, disimpegno, Località Martinetto Lotto Unico: Appartamento al Via Murazzo, 142 ripostiglio, bagno, due camere (Cerialdo) piano terreno, con uniti canti- Lotto Unico: piena proprietà su e porticati al pian terreno. N. 3 Via San Pio X, 5 na interrata e solaio al secondo complesso immobiliare costituito camere, n. 2 bagni, un antibagno Lotto Unico: intera proprietà su- piano e due rimesse al piano da: fabbricato di civile abitazione e terrazzi esterni al primo piano. perficiaria su alloggio di civile terreno. Superficie commerciale al piano terreno, primo e sottoCantina, autorimessa e sgombero abitazione sito al piano primo appartamento: 125 mq circa. tetto con annesse due cantine del condominio Martinetto, con L’appartamento si compone di in- di superficie commerciale lordo al piano interrato con terreno di cantina al n. 8 su planimetria e gresso, bagno, cucina e camera; muri mq. 335. Autorimessa e 2 pertinenza. Fabbricati accessori autorimessa individuata al n. 1 su camera con angolo cottura e ba- magazzini al piano terreno. Una costituiti da forno con porticato e planimetria. L’alloggio è composto gno con accesso a sinistra della tettoria chiusa. Si consiglia con- da tettoia uso rimessa. Quota di 1/2 proprietà su terreno ad uso da ingresso in soggiorno, cucina, scala comune; camera e bagno sultazione elaborato periteale. disimpegno, ripostiglio, due ca- con accesso a destra della scala PREZZO BASE € 234.000,00 strada accesso. Si consiglia visione elaborato peritale. mere, due bagni e due balconi. comune.

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VENDITE IMMOBILIARI

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OFFERTE IN AUMENTO NON INFERIORI A € 10.000 PER IL LOTTO I, € 5.000 PER IL LOTTO III. Giudice: Dr.sa R. Bonaudi Custode: IFIR PIEMONTE SRL Tel. 011.4731714 Esec. 2035/10 LIMONE PIEMONTE Borgata Tetti Marghè Lotto II: Fabbricati rurali/ruderi da riattare con terreno di pertinenza.

Si consiglia consultazione della perizia.

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OFFERTE IN AUMENTO NON INFERIORI A € 4.000.

Giudice: Dr.sa R. Bonaudi Custode: IFIR PIEMONTE SRL Tel. 011.4731714 41.46

Esec. 40/09 ACCEGLIO Borgata Lausetto Lotto Unico: Piena proprietà su alloggio civile abitazione e accessori. Ex stalla, legnaia al piano terreno, alloggio costituito da cucina e scala interna al piano terreno, quattro camere, disimpegno, bagno e balcone al piano primo PREZZO BASE € 24.600,00 VENDITA SENZA INCANTO Udienza di vendita 04/07/2012 ore 10.00 EVENTUALE SECONDA UDIENZA DI VENDITA CON INCANTO IL 11/07/2012 ALLE ORE 10,00.

OFFERTE IN AUMENTO NON INFERIORI A € 2.000.

Giudice: Dr.sa R. Bonaudi Custode: IFIR PIEMONTE SRL Tel. 011.4731714 41.47

Esec. 42/11 CARAGLIO Frazione Vallera, Borgata Bacias, 50 Lotto I: alloggio di abitazione sito al piano terreno con annessa cantina al piano primo sotterraneo con superficie al piano terrreno di circa 43 mq. Si consiglia la consultazione dell’elaborato peritale.

PREZZO BASE € 36.500,00 41.48.1 CARAGLIO Frazione Vallera Borgata Bacias, 50 Lotto II: piena proprietà su due alloggi di civile abitazione posti rispettivamente al I e al II piano con superficie di 40 mq il primo e di 32 mq il secondo. Si consiglia la consultazione peritale.

PREZZO BASE € 57.000,00 VENDITA SENZA INCANTO Udienza di vendita 04/07/2012 ore 10.00 EVENTUALE SECONDA UDIENZA DI VENDITA CON INCANTO IL 11/07/2012 ALLE ORE 10,00.

OFFERTE IN AUMENTO NON INFERIORI A € 2.500 PER IL LOTTO I, € 4.000 PER IL LOTTO 41.48

N° 10 – 1-30 giugno 2012

II.

Giudice: Dr.sa R. Bonaudi Custode: IFIR PIEMONTE SRL Tel. 011.4731714

COMMERCIALI Esec. 91/10 FOSSANO Strada del Lucchetto, 2/B Lotto Unico: Piena e intera proprietà su immobile a destinazione commerciale costituito da: locale commerciale al piano terreno individuato come unità “C2b” suddiviso in una porzione destinata ad esposizione e vendita ed un’altra porzione destinata ad uffici e magazzino, il tutto formante unico corpo con adiacenti aree scoperte di uso esclusivo.

PREZZO BASE € 294.750,00 VENDITA SENZA INCANTO Udienza di vendita 04/07/2012 ore 10.00 EVENTUALE SECONDA UDIENZA DI VENDITA CON INCANTO IL 11/07/2012 ALLE ORE 10,00.

OFFERTE IN AUMENTO NON INFERIORI A € 20.000.

Giudice: Dr.sa R. Bonaudi Custode: IFIR PIEMONTE SRL Tel. 011.4731714 41.49

Esec. 52/11 LIMONE PIEMONTE Corso Torino, 1 Lotto Unico: Piena proprietà su immobile a destinazione negozio al piano terra e laboratorio/ magazzino al piano interrato in condominio Albarosa.

PREZZO BASE € 177.000,00 VENDITA SENZA INCANTO Udienza di vendita 04/07/2012 ore 10.00 EVENTUALE SECONDA UDIENZA DI VENDITA CON INCANTO IL 11/07/2012 ALLE ORE 10,00.

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Giudice: Dr.sa R. Bonaudi Custode: IFIR PIEMONTE SRL Tel. 011.4731714 41.50

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PREZZO BASE € 211.500,00 VENDITA SENZA INCANTO Udienza di vendita 04/07/2012 ore 10.00 EVENTUALE SECONDA UDIENZA DI VENDITA CON INCANTO IL 11/07/2012 ALLE ORE 10,00.

OFFERTE IN AUMENTO NON 41.51

TRIBUNALE DI CUNEO

53

colto.

PREZZO BASE € 12.000,00 CANCELLERIA ESECUZIONI IMMOBILIARI - CANCELLERIA FALLIMENTARE VENDITA SENZA INCANTO Udienza di vendita 04/07/2012 ore 10.00 EVENTUALE SECONDA UDIENZA consultabili su internet all’indirizzo: www.tribunalecuneo.it - www.entietribunali.kataweb.it DI VENDITA CON INCANTO IL II, € 4.000 PER IL LOTTO III. INFERIORI A € 5.000.

Chiusa di Pesio 11/07/2012 ALLE ORE 10,00.

Giudice: Dr.sa R. Bonaudi a Valle Pesio Giudice: Dr.sa R. Bonaudi OFFERTE IN AUMENTO NON Custode: IFIR PIEMONTE SRL Loc. “C.tto Piagna” Custode: IFIR PIEMONTE SRL INFERIORI A € 8.000 PER IL Tel. 011.4731714 Lotto II: Terreni destinati a varia Tel. 011.4731714 LOTTO I, II E III, € 1.000 PER IL coltura (mq 25.723).

LOTTO IV. 41.54 Esec.

1099/10 PREZZO BASE € 33.500,00 41.52 Esec. 57/11 Giudice: Dr.sa R. Bonaudi FOSSANO 41.56.1 CHIUSA DI PESIO CUNEO Custode: IFIR PIEMONTE SRL Corso Emanuele Strada Provinciale da Via XXVIII Aprile, 3 e 5 Filiberto, 28/30 Tel. 011.4731714 Chiusa di Pesio Lotto Unico: Quota pari a 1/4 di Lotto Unico: Piena proprietà su a Valle Pesio nuda proprietà su immobile desti- negozio con relativi locali acces41.58 Esec. 67/10 Borgata “Castlar” nato ad ufficio sito nel condomi- sori con accesso carraio sia da BORGO Lotto III: Terreni destinati a varia nio Centro al piano primo, com- via Emanuele Filiberto 28/30 sia coltura (mq. 7.651).

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Nella clinica Salzano-Tirone opera un team giovane e preparato in costante espansione: con i 2 titolari cooperano 3 odontoiatri, 1 ortodontista, 1 pedodontista, 2 consulenti anestesisti, 1 igienista laureata, 4 segretarie e 9 assistenti per un servizio efficiente.

La struttura dispone di un’avanzata tecnologia diagnostica, con la possibilità di effettuare panoramiche e tomografie computerizzate “cone beam”, che offrono immagini tridimensionali della bocca esponendo ad una dose contenuta di radiazioni.

Lo studio Salzano-Tirone offre ai propri pazienti tutte le tipologie di trattamento odontoiatrico.

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E N E RG I A A LT E R NATIVA

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I contributi sono finalizzati agli investimenti aziendali in materia di risparmio energetico ed idrico e sulla ristrutturazione del settore lattiero caseario

Risparmio energetico, riapre il bando per la misura 121 del PSR

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o scorso 27 febbraio si sono chiusi i termini per la presentazione delle domande di contributo finalizzate a sostenere gli investimenti aziendali in materia di risparmio energetico ed idrico e per la ristrutturazione del settore lattiero caseario; le domande presentate non hanno tuttavia esaurito il budget finanziario che è stato messo a disposizione a livello regionale per cui la Regione al fine di non perdere risorse finanziarie del PSR per mancato impiego ha riaperto i termini di presentazione delle domande dal 7 al 28 giugno 2012. Per quanto riguarda il bando relativo alla lotta ai cambiamenti climatici ed alla gestione delle risorse idriche le operazioni ammissibili per le domande di contributo sono le seguenti:

a) Risparmio energetico Investimenti / lavori / spese ammissibili: - costruzioni e/o impiantistica che riducono il consumo energetico sfruttando tecnologie energetiche passive quali isolamento termico, coibentazione, geotermia fredda, sfruttamento degli apporti solari, accumulo termico, raffrescamento passivo (es. scambiatori di calore, camini),

cogenerazione, recupero di cascami termici (sfruttamento del calore residuo proveniente da impianti aziendali), schermature solari, solar wall, essiccazione a freddo; - costruzione e ristrutturazione di impianti di essiccazione e/o generazione di calore (e relativi annessi) che riducano il consumo energetico attraverso il miglioramento del rendimento energetico, l’uso di energie rinnovabili o di fonti di energia a minore contenuto in carbonio e minore effetto serra o che conseguano i medesimi effetti in termini di riduzione di effetto serra attraverso il miglioramento della filtrazione e/o depurazione delle emissioni gassose e dei fumi.

- costruzioni e/o impiantistica che riducono la necessità di apporto energetico dall’esterno all’azienda, attraverso la (continua a pagina 56)

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ENERGIA ALTERNATIVA

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(continua da pagina 55)

- realizzazione/costruzione/ristrutturazione di invasi e di altre opere per l’accumulo di acqua, finalizzati a ridurre il consumo di picco in situazioni di maggior fabbisogno idrico; spesa massima ammissibile per azienda: 40.000,00 €, spesa minima ammissibile 8.000,00 €.

- Interventi di razionalizzazione dei sistemi irrigui finalizzati a ridurre le dispersioni e le perdite idriche Investimenti / lavori / spese ammissibili: - realizzazione di interventi di razionalizzazione dei sistemi irrigui finalizzate a ridurre le dispersioni e le perdite idriche (compreso il ricondizionamento di pozzi e/o la realizzazione di pozzi nuovi previa chiusura di pozzi non utilmente ricondizionabili).

Spesa massima ammissibile per azienda: 40.000,00 €; spesa minima ammissibile 8.000,00 €;

produzione aziendale di energia da fonti rinnovabili ad es. con solare termico o fotovoltaico, centraline idroelettriche, biogas, eolico, ecc.

• è ammissibile la produzione aziendale di energia da fonti rinnovabili limitatamente ai soli fabbisogni aziendali, cioè per impianti dimensionati per produrre al massimo in un anno la stessa quantità di energia utilizzata in un anno dall’azienda; • qualora l’investimento richiesto in domanda corrisponda ad una tipologia che può usufruire di altre forme di agevolazione quali ad esempio tariffe incentivanti, conto energia e/o certificati verdi, la percentuale di contributo erogata ai sensi della Misura 121 è del 20% sulla spesa ammissibile; • per i pannelli fotovoltaici la spesa ammissibile massima è di euro 4.500,00 /kw di potenza installata.

La spesa massima ammissibile per azienda è di 40.000,00 €, quella minima è di 8.000,00 €.

c) Sistemi di irrigazione a basso utilizzo di acqua (pioggia, goccia, spruzzo e simili) in luogo dell’irrigazione a scorrimento Investimenti / lavori / spese ammissibili: - realizzazione (attraverso la costruzione/ristrutturazione di opere e l’acquisto di macchine e attrezzature) di sistemi di irrigazione a basso utilizzo di acqua ( irrigazione a pioggia, a goccia, a spruzzo e simili) in luogo di irrigazione a scorrimento.

Spesa massima ammissibile per azienda: 100.000,00 € spesa minima ammissibile 8.000,00 €;

b) Opere idriche e sistemazioni del terreno finalizzate a prevenire smottamento ed erosione (NON ammesso in zone pianura in quanto i fenomeni di smottamento ed erosione caratterizzano i terreni declivi) Investimenti / lavori / spese ammissibili: - realizzazione / ristrutturazione di opere idriche e sistemazioni del terreno finalizzate a prevenire lo smottamento e/o l’ erosione dovuta a eventi estremi connessi al clima (quali la pioggia torrenziale); spesa massima ammissibile per azienda: 50.000,00 €; spesa minima ammissibile 8.000,00 €; - Invasi e altre opere per l’accumulo di acqua Investimenti / lavori / spese ammissibili:

d) Miglioramento della qualità dell’acqua Investimenti / lavori / spese ammissibili: - impianti (depuratori e simili) per il trattamento e per l’abbattimento del carico inquinante delle acque di scarico dell’azienda agricole e degli impianti aziendali per la trasformazione/lavorazione dei prodotti agricoli, comprensivi di eventuali opere di accumulo necessarie, sia di acque da trattare che di acque già trattate (NON è ammessa la realizzazione di stoccaggi di effluenti zootecnici).

Spesa massima ammissibile per azienda: 100.000,00 €; spesa minima ammissibile 8.000,00 €.

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E N E RG I A A LT E R NATIVA Straordinario in tempi compatibili con la chiusura del periodo di programmazione, la copia cartacea di ogni domanda di aiuto, pena l’inammissibilità, dovrà essere consegnata alla Provincia completa di tutta la documentazione progettuale esecutiva (progetti approvati dal Comune, computi metrici, ecc.) e di tutte le autorizzazioni necessarie a permettere l’immediata cantierabilità (permessi di costruire, autorizzazioni varie, ecc.) senza possibilità di integrazione successiva.

La procedura informatica di compilazione/presentazione delle domande prevede che scattino dei controlli bloccanti che verificheranno il superamento del budget assegnato al bando e attueranno il blocco della presentazione delle domande di aiuto. È nell’interesse del richiedente ultimare la realizzazione dei lavori/ investimenti ed l’effettuare le spese il più rapidamente possibile.

L’inserimento in posizione utile nella graduatoria iniziale provvisoria non garantisce al richiedente l’effettivo ottenimento del contributo, anche in caso di completa realizzazione dell’investimento, in quanto per l’erogazione dei contributi sarà decisivo l’ordine di ultimazione dei lavori.

Il richiedente/beneficiario dovrà realizzare investimenti/lavori/spese pari ad almeno il 70% di quanto richiesto (in termini fisici o di importo) pena la decadenza della domanda.

PROGRAMMA STRAORDINARIO PER IL SOSTEGNO AGLI INVESTIMENTI CONNESSO ALLA PRODUZIONE LATTIERO CASEARIA Il bando prevede aiuti nei seguenti ambiti: 1) Riduzione dei costi di produzione e incremento della competitività delle aziende con i seguenti Investimenti ammissibili:

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- costruzione e la ristrutturazione di fabbricati (con i relativi annessi), finalizzata all’ottenimento di fabbricati aziendali di maggiori dimensioni e maggiore capienza in termini di capi allevati, in modo da concentrare la produzione e/o ottenere economie di scala; - costruzione e la ristrutturazione di fabbricati aziendali (con i relativi annessi) finalizzata all’introduzione di forme di organizzazione della produzione caratterizzate da minori costi gestionali, quali la stabulazione libera; - acquisto di macchinari e attrezzature specifici, adeguati alle necessità derivanti dalla nuova forma di organizzazione aziendale, nonché di impianti o macchinari per migliorare le operazioni di alimentazione e pulizia del bestiame (es. carri unifeed, impianti ad alta automazione per asportazione delle deiezioni); - acquisto di macchinari e impiantistica a basso consumo energetico per la mungitura e la conservazione del latte.

2) Miglioramento del livello di sicurezza e della qualità dei prodotti (compresa l’implementazione di sistemi di tracciabilità e di certificazione delle produzioni).

Investimenti ammissibili: - costruzione e la ristrutturazione di fabbricati (con i relativi (continua a pagina 58)

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ENERGIA ALTERNATIVA

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(continua da pagina 57)

annessi), finalizzata ad avere caratteristiche tali da migliorare le condizioni di conservazione dei prodotti (latte e derivati) nonché dei foraggi e/o mangimi per il bestiame; - acquisto di attrezzature innovative ad alta automazione e di strumentazioni di controllo nonché di attrezzature informatiche e relativi programmi per la gestione di sistemi di qualità e tracciabilità.

3) Riconversione e diversificazione della produzione (la riconversione e/o diversificazione dovranno avvenire con riduzione della produzione di latte bovino pari almeno al 50%) l’operazione è finalizzata alle aziende che intendono uscire dal settore del latte.

La riconversione e diversificazione della produzione dovrà avvenire puntando verso settori con più favorevoli condizioni di mercato , quali, per le Aree C e D prioritariamente il latte ovicaprino e per le Aree A e B prioritariamente il latte bufalino, o la carne bovina, sia in forma mista che esclusiva, preferibilmente adottando, nel caso del settore bovino, la linea vacca-vitello.

Investimenti ammissibili: - ristrutturazione di fabbricati aziendali precedentemente destinati all’allevamento bovino da latte per adeguarli alle necessità derivanti dalla riconversione produttiva verso altri settori; - costruzione di nuovi fabbricati aziendali adeguati alle necessità derivanti dalla riconversione produttiva verso altri settori; - acquisto di macchinari e attrezzature specifici, adeguati alle necessità derivanti dalla riconversione produttiva verso altri settori.

4) Trasformazione e commercializzazione diretta di prodotti aziendali Ammissibile solo nelle aree C e D. La dimensione aziendale (sia in situazione iniziale che finale) deve essere inferiore a 30 vacche da latte e l’azienda (in situazione finale) deve trasformare o vendere prodotti DOP, IGP o biologici.

Investimenti ammissibili: - costruzione e la ristrutturazione di fabbricati aziendali destinati a trasformazione, lavorazione e commercializzazione diretta di prodotti aziendali; - acquisto di macchinari e attrezzature specifici per trasformazione, lavorazione e commercializzazione diretta di prodotti aziendali.

La spesa massima ammissibile per azienda è pari a euro 180.000,00.

Il sostegno della Misura sarà concesso in conto capitale secondo le percentuali di aiuto valide per il PSR variabili dal 25% al 40% a seconda della tipologia di investimento e dell’età del beneficiario.

Al fine di consentire la celere realizzazione del presente bando in tempi compatibili con la chiusura del periodo di programmazione, la copia cartacea di ogni domanda di sostegno, pena l’inammissibilità, dovrà essere consegnata alla Provincia completa di tutta la documentazione progettuale esecutiva (progetti, computi metrici, ecc.), senza possibilità di integrazione successiva. m

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Consorzio Nocciola Piemonte: Ferdinando Trisoglio confermato alla presidenza

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Piemonte IGP. Ma il suo ruolo principale rimane la promozione e la valorizzazione proprio dell’IGP a tutti i livelli all’interno di tutti i passaggi della filiera, da monte sino a valle, ovvero dai produttori sino al consumatore finale. Ed i risultati dell’ultima campagna hanno confermato l’ottima riuscita dell’attività svolta dal Consorzio in questi anni.

Per l’annata 2011/2012 i quantitativi di nocciola certificata IGP hanno raggiunto il traguardo di 39.000 quintali e con un numero sempre più ampio di produttori che

scelgono di aderire al sistema di certificazione, individuando in esso uno strumento di maggiore competitività.

Nel complesso la campagna appena conclusa ha dato ottimi risultati, proseguendo il trend positivo avviato dallo scorso anno, con buoni quantitativi, una qualità eccellente e soprattutto riscontri significativi anche in termini di prezzi. Il mercato ha mostrato notevoli apprezzamenti e riconosciuto gli elevati standard qualitativi offerti dalla Nocciola Piemonte IGP, riconoscendone il valore aggiunto. m

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1000 produttori piemontesi, in quanto alle due principali realtà cooperative associate al Consorzio fanno a loro volta riferimento circa 700 produttori conferitori. Tra i soci aderenti al Consorzio di tutela vi sono inoltre una decina tra sgusciatori, utilizzatori, imprese industriali ed altri operatori commerciali che vanno a completare la filiera corilicola.

Il Consorzio, su incarico del Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali, ha il compito di svolgere le funzioni di vigilanza per la Nocciola

è applicabile a: TRaTTORi ReVeRSibili e Da FRUTTeTO cON SOlleVaTORe aNTeRiORe e pReSa Di FORZa puNTI VENDITA

o scorso 10 maggio si è svolta l’Assemblea generale del Consorzio della Nocciola Piemonte all’interno del quale, oltre all’approvazione del bilancio 2011, si è provveduto al rinnovo delle cariche sociali.

Il 29 maggio si è riunito il nuovo Consiglio d’Amministrazione del Consorzio di Tutela della Nocciola Piemonte e che rimarrà in carica per i prossimi tre anni.

Nel corso della seduta del CdA è stato eletto e confermato alla presidenza Ferdinando Trisoglio, mentre vice presidenti saranno Piergiorgio Mollea e Piercarlo Fenoglio. Fanno inoltre parte del Consiglio: Maria Rosa Alpiste, Sandra Boffa, Silvio Busca, Lodovico Cogn, Sergio Lasagna, Gianpiero Rozzo, Vittorio Caffa, Fabio Canova, Giuseppe Fontana. Sindaci sono stati nominati Giuseppe Vico, Alessandro Bottallo e Vincenzo Casavecchia.

Il Consorzio per la valorizzazione e la tutela della Nocciola Piemonte IGP è stato costituito il 3 maggio 1984 ed ha attualmente 311 associati. In realtà la sua rappresentanza è molto più ampia raggiungendo, per la sola parte agricola, oltre

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N° 10 – 1-30 giugno 2012

Nocciola Piemonte IGP: ultimi giorni per scadenze e gli adempimenti per le aziende corilicole

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ome già riportato lo scorso numero, ricordiamo di seguito gli ultimi adempimenti a carico delle aziende corilicole richiesti dall’attuale Piano dei Controlli della Nocciola Piemonte IGP. Se il termine per le nuove iscrizioni al Piano dei controlli o per l’aggiunta di nuovi appezzamenti è scaduto il 31 maggio, le aziende già aderenti hanno ancora tempo fino al 30 giugno per i seguenti adempimenti: • Trasmissione dati produttivi: tutte le aziende già iscritte nel 2011, devono trasmettere ad INOQ entro il 30 giugno 2012, l’apposito modello (Allegato 4) riportando le quantità di Nocciola Piemonte IGP

raccolta (controllata e ritenuta idonea) e venduta (certificata); • Conferma iscrizione per il 2012 (mantenimento nel sistema di controllo): attraverso lo stesso allegato (ALL. 4) e

sempre entro il 30 giugno 2012, dovranno esprimere la propria intenzione in merito all’utilizzo della denominazione per la campagna entrante. Coloro che intendono utilizzare

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la denominazione anche per il 2012 compileranno il campo “CHIEDE PER L’ANNO ......................... il mantenimento nel sistema di controllo...” riportato sulla prima pagina dell’allegato stesso.

Qualora l’azienda non voglia avvalersi della denominazione Nocciola Piemonte IGP per il 2012, daterà e firmerà il campo “Nel caso l’azienda preveda di non utilizzare l’IGP per l’anno in corso” come riportato sul retro dell’Allegato 4 Può trattarsi anche di rinuncia temporanea, per uno o più anni; il registro noccioleti viene mantenuto, ma non è possibile vendere il prodotto come Nocciola Piemonte IGP per il periodo di rinuncia. m

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Andamento campagna 2011/2012 Quotazioni punto resa - Agosto 2011/Giugno 2012 - Elaborazione Coldiretti su fonte CCIAA Cuneo -

6,800 6,600

Piemonte IGP

6,400 6,200 6,000 5,800

Tonda gentile trilobata

5,600 5,400 5,200 22/2012

21/2012

20/2012

19/2012

18/2012

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35/2011

5,000 34/2011

Qui a lato un grafico riepilogativo delle quotazioni della campagna 2011/2012, elaborato dall’Ufficio Economico Coldiretti Cuneo su fonte CCIAA

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N° 10 – 1-30 giugno 2012

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N° 10 – 1-30 giugno 2012

Vivono a 13.000 km da noi, ma il loro piemontese, è perfetto

Emozionante incontro con gli Argentini di Freyre

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omenti di intensa commozione, occhi lucidi e grandi feste a Barge nei giorni scorsi per l’arrivo dei “cugini” Argentini di Freyre.

La prima cosa che impressiona: pur vivendo a 13 mila chilometri da noi, parlano una splendido piemontese! La seconda: i nostri “cugini” sono molto attaccati alle loro radici, che sono qui, a piedi del Montebracco, da dove agli inizi del Novecento i loro nonni partirono, per guadagnarsi la pagnotta, solcando il mare.

Nel pomeriggio di lunedì 4 maggio, nell’Azienda vinicola “Le Marie” di Valerio Raviolo, ad accogliere gli Argentini c’erano Michele Mellano, segretario di Zona Coldiretti Saluzzo e il giornalista scrittore Alberto Burzio, conosciuto dai nostri lettori come “Barba Bertu”.

Mellano nel dare a loro il più cordiale benvenuto, ha fatto vedere un interessante filmato su Paolo Bonomi, fondatore della Coldiretti, spiegando gli aspetti più significativi del mondo dei campi di allora e di quello di oggi. Valerio Raviolo ha accompagnato i graditi ospiti nelle vigne ed ha illustrato l’attività della sua Azienda, che produce ottimi vini.

Il giornalista Barba Bertu si è subito scusato: “Mio padre, seppure insegnante di Filosofia ed autore di diversi apprezzati volumi sul piemontese, a me il dialetto non l’ha mai insegnato!

Io ho fatto il postino per 20 anni a Saluzzo, e girando nelle campagne, avevo capito che parlando in italiano la gente era imbarazzata. Se invece parlavo in piemontese, erano “desgenà”… Ma cari amici dell’Argentina, vogliate scusare il mio piemontese imperfetto!”. Poi ha spiegato le grandi emozioni

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che prova nell’incontrare le persone semplici, Michele Mellano ha sottolineato che “le storie raccolte da Barba Bertu sono molto seguite dai lettori del nostro giornale”. Gli Argentini hanno apprezzato molto la giornata e uno di loro, Jose Beltramo, ha commentato: “Per me, poter essere qui, oggi, dove sono nati i miei avi, è una felicità enorme!”: Un suo amico era invece felice, perché a Cuneo in Municipio ha trovato tanta gentilezza e disponibilità, ed è uscito con in tasca il foglio con

i dati anagrafici di suo nonno, grazie ai quali potrà ricostruire la storia della propria famiglia. Già, le “radici” , che a volte qualcuno di noi, purtroppo, dimentica.

E Barba Bertu, ringraziando per l’accoglienza calorosa con cui gli Argentini hanno apprezzato le Storie di Vita da lui raccontate, ha trasmesso tutto il suo entusiasmo: “Attraverso le storie dei semplici, viene sempre fuori la Storia, quella con la S maiuscola. E la vita: con le difficoltà, le gioie e i dolori quotidiani”. m

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attualità

N° 10 – 1-30 giugno 2012

In arrivo il pagamento dei contributi sull’assicurazione grandine 2) D. Lgvo 102/2004 integrazione del contributo previsto dall’art.

68 dal 65% fino all’80% e contribuzione sulle strutture (serre, reti antigrandine) 50%.

3) OCM vino – contribuzione fino all’80%.

A tal fine tutte le aziende anche quest’anno hanno già provveduto, entro il 15 di maggio, a farne richiesta specifica, dopo la sottoscrizione della polizza grandine, nell’ambito della domanda PAC 2012.

Certificati assicurativi e quietanze di premio sono conservati nel fascicolo aziendale. Ogni azienda che stipula una polizza assicurativa per la grandine è

quindi tenuta a rimborsare al Consorzio di Difesa la quota da questi anticipata. In caso di mancato pagamento da parte del produttore, l’intero importo dell’aiuto sarà recuperato a cura dell’Organismo pagatore con conseguente mancato pagamento della PAC. Anche quest’anno di conseguenza il Consorzio di Difesa al fine di agevolare i propri associati su quanto di sua competenza, nel mese di Dicembre 2011, aveva anticipato l’importo della parte di polizza che verrà poi erogata da ARPEA sotto forma di contributo PAC e l’eventuale integrazione del 15% per raggiungere la

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contribuzione pubblica fino all’ 80% della spesa ammessa, .

A questo punto entro giugno 2012 ARPEA erogherà direttamente ai produttori la somma relativa alla contribuzione pubblica sulle assicurazioni grandine e pertanto in questi giorni Condifesa ha inviato una lettera a tutti i propri associati per comunicare che entro il 30 giugno saranno tenuti a pagare, attraverso un bollettino inviato da Equitalia Nord, l’importo precedentemente anticipato dal Condifesa.

Gli uffici della Coldiretti e del Condifesa sono a disposizione per eventuali utili approfondimenti. m

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rmai da alcuni anni la campagna assicurativa grandine prevede alcune novità importanti a seguito delle quali la richiesta di contribuzione agevolata sull’assicurazione grandine ed avversità atmosferiche viene richiesta contestualmente alla richiesta dei premi PAC – Domanda Unica.

Le fonti di contribuzione pubblica, calcolata sul costo assicurativo rapportato ai parametri ministeriali sono: 1) art. 68 per tutte le produzioni vegetali (esclusa l’Uva da vino) con contribuzione pubblica pari al 65% del valore della polizza

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N° 10 – 1-30 giugno 2012

Sagra del Pollo a Monasterolo

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a venerdì 29 giugno a lunedì 2 luglio musica, gastronomia e intrattenimenti a Monasterolo di Savigliano con “la Sagra del Pollo”. Nata con l’intento di favorire la valorizzazione e la promozione di quei prodotti e quelle attività locali che rappresentano il lavoro di numerose aziende del territorio, a conduzione famigliare che rappresentano l’ossatura del sistema produttivo locale e provinciale. In programma, venerdì il dibattito sul tema: filiera corta, opportunità d’incontro tra produttore e consumatore” alle ore 18, a seguire, sia venerdì che sabato a partire dalle ore 20. Serate gastronomiche con piatti a base di pollo e dei prodotti locali nel padiglione delle feste, poi musica (sabato con l’Orchestra di Sonia dei Castelli), domenica, giornata clou con l’apertura della fiera mostra mercato con bancarelle dei prodotti tipici locali eno-gastronomici, il mercato di Campagna Amica, macchinari agricoli ed esposizioni artigianali locali, raduno delle auto e moto d’epoca e la serata gastronomica a partire dalle ore 20. m

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N° 10 – 1-30 giugno 2012

Decreto semplificazione e sviluppo, i principali riflessi di natura previdenziale e assistenziale

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llustriamo, di seguito, le principali novità in materia previdenziale e assistenziale contenute nel DecretoLegge n. 35 del 2012, recante disposizioni urgenti in materia di “semplificazione e di sviluppo” (c.d. decreto “Semplifica Italia”).

Si precisa che tali disposizioni dovranno essere attuate da appositi decreti interministeriali.

dal 10 febbraio scorso, anche la sussistenza dei requisiti sanitari necessari per ottenere il contrassegno invalidi e le agevolazioni fiscali previste per gli autoveicoli.

In tali casi, dunque, per l’accesso ai suddetti benefici (agevolazioni fiscali sui veicoli e contrassegno invalidi), sarà sufficiente

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Semplificazioni in materia di documentazione per le persone con disabilità I verbali di invalidità civile o stato di handicap, rilasciati dalle commissioni mediche integrate ASL/INPS, dovrebbero riportare,

le amministrazioni competenti, al fine di gestire, programmare e monitorare la spesa sociale, per valutare l’efficienza e l’efficacia degli interventi in tale settore.

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presentare agli enti competenti una copia del verbale della commissione medica ASL/INPS e una autocertificazione che lo stesso è conforme all’originale e che, quanto ivi attestato, non è stato revocato, sospeso o modificato.

Un’altra disposizione rilevante riguarda la fissazione, a livello nazionale, della durata minima dell’esenzione dal ticket per le persone affette da malattie croniche e invalidanti.

Lo scopo è quello di unificare la durata di tali esenzioni in tutto il territorio nazionale.

Misure concernenti i pagamenti in favore dell’INPS (art. 16 – co.7) Al fine di ridurre i costi finanziari e amministrativi derivanti dalla gestione del denaro contante e degli assegni, a decorrere dal 1° maggio 2012, per l’effettuazione di qualsiasi pagamento presso tutte le sedi dell’Inps, il cittadino dovrà utilizzare esclusivamente gli strumenti elettronici, bancari o postali (es. le carte di credito prepagate ecc.).

Scambio di informazioni in materia di interventi e servizi sociali Gli enti erogatori di interventi e servizi sociali dovranno inviare telematicamente all’INPS le informazioni sui beneficiari e sulle prestazioni concesse.

Tali informazioni, verranno utilizzate e scambiate tra tutte

Recupero da parte dell’INPS delle somme indebitamente erogate ai pensionati Come noto (Il Coltivatore Cuneese n. 9 del 2012 a pagina 18) l’INPS procede annualmente alla verifica delle situazioni reddituali dei pensionati incidenti sulla misura o sul diritto alle prestazioni pensionistiche a mezzo dei “modelli RED” e provvede, entro l’anno successivo, al recupero di quanto eventualmente pagato in eccedenza.

Ora, con tale nuova norma, si dispone che con apposito Decreto, saranno individuati dei termini più lunghi (non oltre il secondo anno successivo a quello della verifica) per recuperare le somme erogate in più sulle pensioni.

Sperimentazione proroga “carta acquisti” (art. 60 – commi 1-4) Il nuovo provvedimento prevede, inoltre, l’avvio di una sperimentazione nei comuni con più di 250.000 abitanti, per favorire la diffusione della carta acquisti tra le fasce di popolazione in condizione di maggiore bisogno, anche al fine di valutare la possibile generalizzazione come strumento di contrasto alla povertà assoluta.

In attesa che sia data attuazione, con appositi decreti, alle disposizioni sopra descritte, gli uffici EPACA di Coldiretti sono a disposizione per i chiarimenti in merito. m

S caden z e a z iendali

25 GIUGNO ACQUISTI E CESSIONI INTRACOMUNITARI Scade il termine per i contribuenti mensili, per la trasmissione in via telematica all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitari di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di maggio 2012.

30 GIUGNO IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse.

Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento all’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

ELENCHI CLIENTI E FORNITORI – BLACK-LIST – SOGGETTI MENSILI Invio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili che abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio in Paesi black-list.

UMA VERIFICA LIBRETTI Scade il termine per eseguire le operazioni di verifica dei libretti riguardanti il carburante agevolato consumato nel 2011 e le richieste per il 2012.

9 LUGLIO (in attesa di approvazione del relativo decreto) VERSAMENTO IRPEF, ADDIZIONALI REGIONALI E COMUNALI e IRAP Un decreto attualmente in bozza prevede la proroga dal 18 giugno a tale data dei versamenti delle imposte per le persone fisiche. Sono soggetti a tale proroga anche i soggetti diversi dalle persone fisiche che applicano gli studi di settore.

DIRITTO ANNUALE CCIAA 2012 È prorogato anche al 9 luglio 2012 il termine per il versamento del diritto annuale CCIAA relativamente alle persone fisiche ed ai soggetti diversi dalle persone fisiche che applicano gli studi di settore.

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CEDOLARE SECCA SUGLI AFFITTI Entro tale data deve essere pagato, da parte delle persone fisiche, che hanno optato per l’anno 2012, per la cedolare secca sugli affitti, l’eventuale acconto della prima rata da calcolare nella misura del 38 per cento del rigo RB11, col.3 del Modello Unico – persone fisiche.

Il primo acconto deve essere versato se l’importo dovuto è pari o superiore a euro 257,72.

15 LUGLIO IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di giugno, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè giugno.

16 LUGLIO IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI GIUGNO Annotazione di liquidazione per il mese di giugno e versamento dell’eventuale imposta tramite modello F24 telematico da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola d’impresa e di lavoro autonomo che nell’anno 2011 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000,00 se prestazione di servizio o di euro 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore ai limiti suddetti che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art. .66, legge 427/93.

IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLA DICHIARAZIONE D’INTENTO Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta, dai contribuenti mensili Iva, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA nel mese di giugno 2012. Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che effettuano cessioni nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art.8, lettera c) del D.P.R. 633/72.

VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di giugno sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

VERSAMENTI IRAP e IRPEG Per i soggetti diversi dalle persone fisiche e non soggetti agli studi di settore scade il termine per effettuare il versamento dell’ IRAP e/o IRPEG anno 2011 e gli eventuali acconti 2012 con la maggiorazione dello 0,40 per cento.

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N° 10 – 1-30 giugno 2012

N otizie dal mondo dei cavalli

Con l’arrivo dell’estate cosa c’è di più bello di una passeggiata in montagna con il nostro amico cavallo!

Ecco a voi la nuova rubrica “Itinerari”, rubrica dove verranno pubblicati itinerari sia di montagna che di campagna.

Quello di questo numero è presentato da Fabrizio e Annalisa del Circolo I Due Pini di Borgo San Dalmazzo.

La Brigue (FR)-Colla LanganTriora e rientro a La Brigue 1° giorno – Partenza da La Brigue (Francia) dove c’è la chiesetta di ‘Notre Dame de Fontaines’, percorrenza della strada sterrata che dalla chiesetta si snoda fino a raggiungere il Colle di Sanson.

Girare a destra in direzione cime di Marta, di qua fino al monte Grai con ampia visuale del Lago di Tanarda (e qua, solo per i ‘cavalieri esperti’, ci sarebbe la possibilità di scendere su di un’impervia mulattiera che taglia di molto la strada raggiungendo Colla Melosa) si prosegue cmq lungo la via del Sale fino a raggiungere l’asfalto e poi arrivando a Colla Melosa (rifugio all’Avena). Di qua, subito dopo il Rifugio, si prende a destra un sentiero che scendendo arriva ad affiancare per un tratto la Diga di Tanarda.

Si continua la percorrenza dello stesso fino a giungere la strada asfaltata. Lì si prende subito a destra una stradina sterrata che ci porterà per la seconda volta sulla strada asfaltata di prima.

Anche qua, subito a destra, c’è un sentiero (questo segnalato da palina) che porta direttamente al “Rifugio Langan” dove si pernotterà. Ampi recinti per i cavalli. Ore di percorrenza: 6-7 circa.

2° giorno – Partenza da Langan nella direzione opposta di quella dell’arrivo, si raggiungerà la strada asfaltata. Subito di fronte c’è un unico sentiero a

tratti impervio, per cui è meglio la conduzione dei cavalli alla mano per i meno esperti. Lo si percorre scendendo, alla prima deviazione e per un’altra volta si deve tenere sempre la sinistra, lunga discesa su terreno un po’ accidentato, si arriva nella ‘foresta delle Masche’ caratterizzata da suggestivi castagni secolari che sembrano incarnare le streghe che, a detta degli abitanti di quei luoghi, abitano ancora là. Si scende sempre più in basso fino ad oltrepassare un fiumiciattolo, e arrivando a delle borgate arroccate alle rocce, prima fra tutte Cetta. Percorrenza della strada asfaltata fino al Ponte di Triora, di qua si prende a destra per giungere appunto al ‘Paese delle Streghe’). In centro paese, si svolta a sinistra (c’è un bar di fronte al fondo della strada), arrivando al bar si gira un’altra volta a sinistra e poi sempre su fino al ‘Passo della Guardia’ (per evitare il lungo tratto asfaltato ci sono mulattiere e scorciatoie che si inerpicano su, ma non essendo segnalate ed essendo a tratti solo delle ‘tracce’ è difficile spiegare...). Al Passo della Guardia si prende a sinistra verso Collardente, qua percorrenza della ‘Galleria Buia’ (450 metri di lunghezza), completamente scura percorribile con torcia e cavalli alla mano (esiste comunque una mulattiera per esperti che passa

al di fuori della galleria). Di qua si prosegue lungo Collardente fino a raggiungere le indicazioni per ‘Basse di Sanson’. Rientro a La Brigue. Ore di percorrenza: 8-9 circa. È consigliabile, per chi volesse fare questo trekking, procurarsi la Cartina ‘Alpi Marittime e Liguri” ed una torcia a testa.

Lasciamo di seguito il numero di telefono del ‘Rifugio Langan’ in Liguria per il pernottamento e la

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Buone Cavalcate a tutti!!!

Chiunque avesse un itinerario da presentare può inviare il materiale con relative fotografie all’indirizzo e-mail: acste@libero.it

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Appuntamenti mese di luglio 6-7 luglio Fiera di San Savino festa patronale di Ivrea, nella serata di venerdì sfilata di oltre 90 carrozze per le vie cittadine.

14-15 luglio Trekking sull’Ippovia della Valle Stura con partenza da Borgo S. Dalmazzo organizzato dal Circolo di Borgo. Per info: Renato: 3392800781.

21-22 luglio Passeggiata a Palanfrè organizzata dal Circolo di Borgo. Per info: Fabrizio 3497730281.

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Tel. 3664225058 H Ragazza del 1979 provincia di Cuneo, ancora da sposare, lavoro alle poste. Sono onesta e senza grilli per la testa. Sono abbastanza carina, alta 1,67 bionda un pò magrolina, segno del sagittario. Conoscerei ragazzo di serie intenzioni. Chiamare sabato o domenica. Gli altri giorni solo in ore pasti.

Tel. 3291529189 H Abito da sola, vicinanze Saluzzo, sono signora di 54 anni, ho sempre lavorato tanto senza pensare mai a crearmi una compagnia.

Adesso vorrei pensare un po’ a me e finalmente trovare un affetto. Telefonare solo se con intenzioni più che serie e di oltre 60 anni. Grazie.

Tel. 3313814725 H Vedova 63enne, ex titolare di edicola, senza figli, automunita, buona forma fisica, conoscerebbe uomo serio per duratura relazione. No maleducati.

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ho sempre lavorato al massimo. Mi piace la famiglia, abito in provincia di Cuneo. Cerco bravo ragazzo per fidanzarmi. No scherzi telefonici.

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