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10 - ANNO 67 – 1-30 GIUGNO 2013

Caccia: escono dalla gestione dell’Atc5 e del Ca6 gli esponenti di Coldiretti

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10 - ANNO 67 – 1-30 GIUGNO 2013

Caccia: escono dalla gestione dell’Atc5 e del Ca6 gli esponenti di Coldiretti Trasparenza sul futuro del sito Acna di Cengio Donne che fanno impresa: le sfide cuneesi

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese

“Il Coltivatore Cuneese” Editore: Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Chiara Serra Hanno collaborato: Mariangela Abbà, Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Elena Bono, Matteo Bono, Silvia Bosco, Gianluca Bruno, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Gianni Ellena, Nicola Fontana, Tiziana Franchino, Cesare Gallesio, Cinzia Garro, Roberto Giobergia, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Marcello Pellegrino, Nadia Quaglia, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Davide Roà, Giampiero Sabena, Federica Scaperrotta, Pierfranco Scotto Redazione ed amministrazione: Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 40.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo, 8 Madonna dell’Olmo – 12100 Cuneo Tel. 0171.411470 • Fax 0171.411714 E-mail: direzione@agam.it Concessionaria esclusiva della pubblicità: TEC arti grafiche Via dei Fontanili 12 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 E-mail: adv@tec-artigrafiche.it

Corte di Cassazione: ingannare sull’origine è frode in commercio ■ “Costituisce reato vendere prodotti alimentari utilizzando una etichetta equivoca sia per il contenuto che per la scarsa leggibilità, in quanto idonea ad ingannare il consumatore sull’origine dell’alimento”, lo dispone la recentissima sentenza della Corte di Cassazione (Cass. pen., sez. III, n. 19093/2013), che valorizza l’importanza della etichettatura per garantire la trasparenza negli scambi commerciali tra acquirente e venditore. Secondo la suprema Corte, integra gli estremi della frode in commercio (ai sensi dell’art. 515 c.p.) la vendita di prodotti alimentari, aventi un’origine diversa da quella, ambigua e troppo generica, dichiarata in etichetta, tanto più quando ci si riferisce a specialità e tipicità, di cui il panorama agroalimentare italiano è ricco. Pertanto, risulta giustificata, non tanto la sanzione amministrativa prevista dalla legge n. 4/2011, quanto la più grave pena della reclusione fino a due anni o della multa fino a 2.065 euro, secondo quanto disposto dall’art. 515 c.p. Una etichettatura che non fornisce informazioni adeguate, precise e corrette sulle caratteristiche del bene acquistato sicuramente truffa il consumatore e svaluta, squalifica e svilisce le qualità del prodotto. La legge italiana sull’etichettatura è stata una grande vittoria di Coldiretti: ora anche la Corte di Cassazione – il massimo e il più autorevole organo giudicante italiano, chiamato a stabilire in ultimo grado la legittimità delle sentenze emesse dalla magistratura – si “allinea” su quanto da sempre sostiene Coldiretti: una posizione che difende per davvero i consumatori, riconoscendo in concreto il bisogno diffuso e condiviso della collettività di disporre di dati chiari, trasparenti e non ingannevoli, al fine di procedere agli acquisti con sicurezza e fiducia, senza dover convivere con la sensazione di aver subito una truffa.

Sommario IMU: dopo la proroga Coldiretti punta 4-5 alla semplificazione del fisco Neve e gelo: la Regione integra i contributi del Ministero 5 “Grati al Santo Padre 6 per il riconoscimento del nostro lavoro” Donne che fanno impresa: sfide, esperienze, successi 7 30 giugno: scadenza verifiche UMA 7 All’Assemblea Nazionale Giovani Impresa 8-9 “Per costruire il futuro” Caccia: Escono dalla gestione dell’Atc 5 10 e del Ca 6 i nostri rappresentanti La vergognosa situazione delle nomine 11 nell’Atc 5 e nel Ca 6 Cinghiali e caprioli: servono soluzioni efficaci 12-13 Il prezzo del latte indicizzato 14 Per la difesa del bestiame dalle predazioni dei canidi 15 Ocm vino Piemonte: bando regionale 15 Il Corsivo del Coltivatore: Incubo segretezza

16

Storie di vita: La vita non sempre facile di Nicola Cooperativa Valle Josina: “Il legame con il territorio è la nostra forza” Piemonte latte: una realtà all’avanguardia Campagna Anticipi PAC 2013 Cos’è CreditAgri Italia?

Cos’è il CAA Coldiretti?

Coldiretti chiede trasparenza e chiarezza sul futuro dell’ex “sito ACNA di Cengio” È operativo Lo Sportello (in) Salute Il volto innovativo dell’Agricoltura Sociale Lolacoop: effettuati i primi carichi Coldiretti: “Serve un sostegno concreto al comparto suinicolo” Campagna latte 2012/2013: non ci saranno multe per gli allevatori Coldiretti: “telematizzazione vino”, vinta un’altra battaglia Flavescenza dorata: il piano di lotta 2013 Vendite dirette di vino nell’Unione Europea Frutta piemontese nel progetto che ha coinvolto oltre 500 scuole della Regione

17 18 19 20 21 21 22-23 23 24-25 25 26 27 28-29 29-32 33 34-35

Al Castello della Manta “Il Bello, il Buono e il Naturale” Riforma PAC, le nuove norme sui pagamenti diretti slittano al 2015 Il CAP Nord Ovest ha inaugurato “Hobby Garden” Corsa al risparmio: cambia il menu degli italiani “Giornata del Socio” CATAC-Agenzia 4A Coldiretti Premio Fedeltà al Lavoro 2013: iscrizioni entro il 25 settembre Finte interviste per conto di Ismea I “Bistrò” di Paese “Mantenersi in gamba” con Avsa La 20a Mostra interprovinciale della razza ovina Frabosana-Roaschina Nuove opportunità di acquisto con “Amica Società Cooperativa” A Boves “Mestieri e Città” con la Fattoria Didattica “Le Ravioles” a Verzuolo “Festa della Dula” a Paroldo A Cuneo la “Festa dei Quartieri” Villafalletto è “Capitale della musica” Il ricordo di Anna Ciravegna “Un emendamento alla Spending review per salvaguardare la filiera corta agroalimentare” Terramica incontra i produttori bio della provincia di Siena Al BITEG con Terranostra la Granda è protagonista “Pronti…Via!”: con Coldiretti, Sport insieme ad una Sana Alimentazione Decreto Balduzzi per le Associazioni Sportive Avviso di proroga fino al 31 marzo 2014 dei certificati di esenzione ticket per reddito E01, E03, e04, e05 Indennità ai collaboratori coordinati e continuativi a progetto In arrivo il “bustone” “Famiglia sei Granda” Latte in deroga, dal 1° luglio non potrà più essere utilizzato per uso alimentare Scadenze aziendali Il mercatino del Coltivatore

35 36-41 42 43 43 45 46-47 47 47 48 49 50 50 50 51 51 52 52 53 54 57 58 59 59 59 60 61 62 63-66

1-30 GIUGNO 2013

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ATTUALITÀ

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IMU: dopo la proroga coldiretti punta alla semplificazione del fisco

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a scadenza del prossimo 17 giugno relativa all’acconto IMU vedrà notevolmente assottigliata la platea di soggetti chiamati al pagamento.

Con il Decreto Legge n. 54 del 21 maggio 2013, infatti il Governo è intervenuto disponendo un rinvio del pagamento in relazione a talune tipologie di immobili.

La sospensione, precisa Coldiretti, è dettata dall’esigenza di consentire una riforma generale sulla tassazione del patrimonio immobiliare, ipotizzando, tra l’altro, una forma di imposta che racchiuda anche il nuovo tributo sui servizi e sui

rifiuti (la “TARES”). Beneficiano della sospensione i terreni agricoli, anche incolti, indipendentemente dalla qualifica soggettiva del proprietario e tutti i fabbricati rurali, sia abitativi che strumentali, all’unica condizione che sia stata presentata la prevista domanda di ruralità all’Agenzia del Territorio.

Viene anche sospeso il pagamento in relazione all’abitazione principale con esclusione dei fabbricati di lusso (categorie catastale A/1, A/8 e A/9). Ugualmente, beneficiano della proroga gli immobili delle cooperative edilizie o degli istituti autonomi per le case popolari e gli immobili che per legge vengono assimilati alle abitazioni principali, tra cui l’abitazione di soggetti

ricoverati presso istituti di cura previa delibera del Comune, e la casa assegnata all’ex-coniuge in caso di separazione giudiziale o divorzio.

Il Decreto contiene però una clausola di salvaguardia, per cui in caso la riforma non venga attuata entro il prossimo 31 agosto, il pagamento relativo agli immobili che hanno beneficiato della sospensione dovrà essere eseguito entro il 16 settembre 2013.

Si deve infine osservare che in tema di aliquote applicabili, il Ministero dell’Economia e Finanze con la Circolare 2 del 23 maggio 2013 ha precisato che in considerazione di un emendamento al Decreto 35/2013 già approvato alla Camera, il pagamento dell’acconto, per gli immobili che non rientrano nei casi precedenti, potrà essere effettuato sulla base del’aliquota dell’anno precedente, ma sulla situazione oggettiva e soggettiva dell’anno in corso, anche se i Comuni hanno già pubblicato le nuove aliquote alla data del 16 maggio. L’auspicio è pertan-

to che si giunga presto a una riforma equilibrata che tenga in considerazione la strumentalità dei terreni e dei fabbricati in agricoltura, oltre al maggior

gettito che il settore ha evidenziato nell’anno 2012.

Gli Uffici di Zona potranno fornire agli associati tutti gli ulteriori chiarimenti necessari. n

Neve e gelo: la Regione integra i contributi del Ministero Calamità naturali 2011 e gelate 2012: l’assessorato all’agricoltura integra le risorse per danni a strutture aziendali e produzioni n L’Assessorato Regionale all’Agricoltura garantirà i contributi in conto capitale per i danni alle produzioni, alle strutture aziendali e alle scorte conseguenti alle avversità atmosferiche dell’anno 2011 e del febbraio 2012, erogando un totale di 9.731.617, 99 euro. In seguito al riconoscimento, da parte del Ministero, del carattere di eccezionalità degli eventi registrati nel 2011 (nei periodi 13-17 marzo, maggio-giugno, 10-13 luglio, 4-8 novembre) e delle rigide gelate verificatesi tra gennaio e febbraio 2012, il riparto pianificato dal Fondo di Solidarietà Nazionale prevede l’assegnazione al Piemonte di 3.172.000 euro per compensare i danni al settore rurale.

L’Assessorato Regionale all’Agricoltura, accogliendo le istanze di Coldiretti, ha ritenuto im-

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prorogabile il restringimento dei tempi per i pagamenti alle aziende coinvolte dalle avversità metereologiche, e valutando l’importo statale al di sotto delle esigenze evidenziate dal territorio, ha licenziato la delibera che consente agli uffici regionali di anticipare in tempi brevi le risorse statali non ancora trasferite da parte del Ministero, e di integrare tale importo con 6.559.617,99 euro attraverso l’impiego di economie a disposizione dell’Amministrazione. Mediante il provvedimento non solo si ha un contingentamento dei tempi di pagamento, ma si garantisce il finanziamento del 70% del contributo massimo concedibile per danni alle strutture e del 35% del contributo massimo concedibile per il deterioramento delle produzioni.

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ATTUALITÀ

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“Grati al Santo Padre per il riconoscimento del nostro lavoro”

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Sergio Marini

i è celebrata il 5 giugno in tutto il mondo l’edizione 2013 della Giornata Mondiale dell’Ambiente. Il tema della manifestazione di quest’anno, promossa dall’Unep - il programma ambientale delle Nazioni Unite - è “Pensa, mangia, risparmia”, con particolare riferimento agli sprechi alimentari. Il presidente di Coldiretti Sergio Marini ha espresso apprezzamento per le parole di Papa Francesco in occasione della giornata mondiale dell’ambiente: “Siamo grati al Santo Padre per il riconosci-

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24-26 giugno – in pullma

21 luglio – in pullman

30 giugno – in pullman

21-24 luglio – in pullma

a: TOSCANA bella e golos lcro e Lucca, Arezzo, San Sepo Cortona

Tre

l’acquisto di prodotti alimentari ‘a chilometri zero’, con un contributo determinante al contenimento degli sprechi alimentari e alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra provocate dai trasporti del cibo.

Ha concluso il presidente di Coldiretti: “Acquistare prodotti a chilometri zero è anche un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione n locale”.

osta: Castelli della Valle d’A con Sarre e Issogne degustazione

TI Mini tour delle DOLOMI

28 luglio – in pullman

da

La fioritura della Lavan in PROVENZA

li e il Miniere di talco di Pra le rel est Fen di Forte 3 agosto – in pullman

7 luglio – in pullman

Navigazione sul Lago li Maggiore e la Centoval

14 luglio – in pullman

Papa Francesco

n

nino Rosso del Bernina

6-7 luglio – in pullman

mento del nostro lavoro di cura della terra, ma anche per l’invito a dare valore al cibo in una società che lo ha drammaticamente delegittimato fino a farlo considerare una merce qualsiasi”, il presidente della coldiretti sergio marini ha evidenziato: “la globalizzazione dei mercati, a cui non ha fatto seguito quella della politica ha portato ad un deficit di responsabilità, di onestà e di trasparenza che ha generato la crisi internazionale e ha cambiato la gerarchia dei valori, penalizzando l’economa reale come l’agricoltura e i suoi frutti. gli effetti drammatici che sono sotto gli occhi di tutti vanno dallo spreco di oltre il 25% del cibo prodotto nei paesi sviluppati alle speculazioni sulle materie prime agricole, dal furto di milioni di ettari di terre fertili a danno dei paesi più poveri fino alle grandi bugie sul potere salvifico degli organismi geneticamente modificati”, ma la coscienza collettiva sta cambiando: Nel 2012 sono stati spesi più di 3 miliardi di euro per

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Donne che fanno impresa: sfide, esperienze, successi per l’infanzia e per gli anziani, a difesa delle categorie deboli e a tutela delle aree svantaggiate. n

Delia Revelli

30 giugno: scadenza verifiche UMA

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artedì 22 maggio Delia Revelli, responsabile provinciale Donne Impresa Coldiretti Cuneo, ha partecipato all’incontro sul tema “Donne che fanno impresa”, tenutosi nella Sala Consiliare del Comune di Savigliano, a cura dello Sportello Creazione d’impresa di Savigliano in collaborazione con Informagiovani e

Consulta comunale Pari Opportunità del Comune di Savigliano, Coldiretti, Confartigianato e Confcommercio.

Delia Revelli ha evidenziato le caratteristiche peculiari del fare impresa al femminile, i servizi che Donne Impresa mette a disposizione delle associate, evidenziando le progettualità nel sociale, studiate in particolare

n Il 30 giugno scade il termine per la presentazione delle verifiche annuali del carburante agricolo 2012/2013 (UMA).

Come ormai da alcuni anni, è indispensabile aver costituito e validato il fascicolo aziendale contenente tutte le informazioni riguardanti la consistenza aziendale della ditta.

Gli adempimenti da rispettare per lo svolgimento della verifica UMA sono sempre i medesimi: • devono essere presentate per la verifica tutte le ditte munite di buono/assegnazione 2012 anche se non prelevato e tutte quelle ditte che, anche se sprovviste di buono/ assegnazione 2012 presentano una rimanenza 2011.

I nostri Uffici di Zona sono a disposizione per rilascio del buono carburante, nonché per ogni ulteriore chiarimento.

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ATTUALITÀ

8 ■ In tanti dal Cuneese

All’Assemblea Nazionale Giovani Impresa “Per costruire il futuro”

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umerosa partecipazione di giovani Imprenditori cuneesi all’Assemblea Nazionale Giovani Impresa “L’Italia è il futuro” tenutasi martedì 21 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

I giovani presenti hanno sottolineato che partecipare ad eventi di questi tipo è importante soprattutto per conoscere la progettualità di Coldiretti, ed essere partecipi di un momento

di forte confronto, legato non solo al mondo dell’agricoltura, ma anche di grande interesse generale.

Numerosi gli intervenuti all’Assemblea, tra cui il delegato nazionale Giovani Impresa, Vittorio Sangiorgio, il Presidente nazionale Coldiretti Sergio Marini, il ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo, l’ex ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e il

sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

“Se proprio vogliamo dare un segnale forte, che punti sull’intraprendenza dei giovani, sulla loro voglia di fare e sulla loro capacità di innovare, allora sospendiamo il pagamento di imposte e contributi per cinque anni alle imprese familiari in cui si concretizza quella che viene definita la staffetta generazionale” propone Sangiorgio durante il suo intervento e, rivolgendosi alle istituzioni presenti afferma a gran voce “servono politiche che incoraggino le banche a rischiare sui progetti e sui talenti e meno sul consolidato, Coldiretti tramite CreditAgriItalia quest’anno ha finanziato 57 milioni di investimenti per 760 giovani imprese, 20 milioni in più rispetto all’anno precedente”.

Il neo ministro alle Politiche agricole De Girolamo: “Tra i primi obiettivi che mi sono posta, c’era la questione dell’Imu agricola, abbiamo mantenuto questo impegno: il Governo Letta nel suo primo importante provvedimento ha riconosciuto all’agricoltura l’attenzione che merita e abbiamo ottenuto la sospensione del pagamento” il Ministro continua, affermando:

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“Sono ancora tante le battaglie che dobbiamo fare e vincere: le trattative per la riforma della Pac, a tal proposito per quanto riguarda la maggiorazione del 25% dell’importo del valore medio degli aiuti diretti dei singoli agricoltori per un periodo di 5 anni, nel caso di imprese agricole condotte da giovani imprenditori, intendo applicarla in Italia sia nel caso che essa venga definita obbligatoria che facoltativa”. Altre affermazioni importanti del Ministro riguardano la presa di posizione a favore delle coltivazioni No ogm, di una maggiore possibilità di accesso al credito per tutte le imprese che devono tornare a stare sul mercato, a investire e fare sviluppo e a favore dello snellimento burocratico.

La conclusione dell’Assemblea è stata un’acclamazione congiunta alle parole di Sergio Marini: “Fatevi portavoce del vostro lavoro, siatene sempre fieri ed orgogliosi, l’Italia che vogliamo poggia le sue fondamenta su di voi, sulla vostra agricoltura, sulla vostra passione”.

Luca Beltrando, Delegato

ATTUALITÀ

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Giovani Impresa Cuneo commenta: “Il confronto tra il delegato nazionale Sangiorgio, il Presidente Marini e il ministro De Girolamo è quello che ha colpito maggiormente noi giovani.

Durante questo dibattito, Sangiorgio ha evidenziato le principali problematiche del quotidiano come la difficoltà di accesso al credito, la burocrazia ormai insostenibile, la salvaguardia del vero Made in Italy e la protezione da un’indiscriminata cementificazione delle aree rurali. Inoltre,

in tutto l’auditorium trapelava la voglia di non riconoscersi più in un’immagine romanzata e stereotipata di agricoltura, ma la consapevolezza che l’agricoltura di noi giovani è allo stesso tempo tradizione, innovazione, marketing, eccellenza e ha un forte valore sociale per il nostro Paese perché, facendo ‘buona’ agricoltura, si salvaguarda la salute di noi tutti consumatori, si rispetta l’ambiente in cui noi tutti viviamo e si creano nuovi posti di n lavoro”.

Luca Beltrando

ATTUALITÀ

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Caccia: Escono dalla gestione dell’Atc 5 e del Ca 6 i nostri rappresentanti Coldiretti Cuneo: “Lo abbiamo fatto per il rispetto che dobbiamo ai nostri soci, stufi di vedersi rivoltare i campi di notte e alla società tutta per i rischi sulla viabilità e sicurezza.

Chiediamo alla Prefettura, alla Provincia, alla Regione di vigilare sulla gestione disequilibrata dell’Atc 5 e del Ca 6. Ma sono sotto osservazione, tutti gli altri Atc e Ca della provincia

D

opo anni di battaglie, di tentativi di concertazione, di documenti, di impegni assunti e mai mantenuti dal mondo politico e da chi ha generato una stortura nella gestione, Coldiretti è uscita da due comitati, l’Atc Cn 5 di Cortemilia e il Ca Cn 6 Valli Monregalesi.

Alla base della decisione assunta dai vertici provinciali di Coldiretti, vi è la constatazione del fallimento della gestione delle due realtà.

Fallimento dettato dalla esponenziale presenza di ungulati, dagli eccessivi danni agricoli e all’ambiente.

La difficoltà degli enti locali di nominare negli Atc e nei Ca persone chiamate a gestire non già la caccia, ma l’equilibrio territoriale ed ambientale, la scarsa trasparenza delle altre organizzazioni agricole, che hanno spesso nominato dei cacciatori, anziché degli agricoltori e la spudoratezza con la quale pseudo associazioni ambientaliste hanno nominato dei cacciatori nei Comitati di gestione dei due organismi in questione, hanno portato Coldiretti ad una decisione forte: uscire da quella gestione per evitare di essere complici di un sistema falso e superato, che ha

generato lo squilibrio totale nella gestione del territorio.

Oggi, cinghiali e caprioli imperversano, da sempre creano danni all’agricoltura, che sono mal risarciti e negli ultimi anni, pagati dopo 24 mesi. Soprattutto nelle zone montane gli incidenti stradali sono all’ordine del giorno. Le squadre dei cacciatori si sono create sui terreni degli agricoltori dei “riservini”, che gestiscono a loro piacimento con, in alcuni casi, un business senza precedenti, tanto da indurre a pensare che la caccia esercitata da queste persone sia diventata un vero e proprio interesse economico sulle spalle dell’agricoltura.

I nostri rappresentanti, nel momento dell’insediamento, avvenuto lo scorso anno, avevano chiesto ai presidenti ed agli altri membri dei Comitati di gestione un’attenzione vera all’agricoltura. Basta con le squadre, più o meno autorizzate, che si gestiscono una fetta del territorio con la scusa di conoscerlo, basta con il far finta di effettuare le battute fuori periodo di caccia, facendo correre i cinghiali senza catturare o catturando ben poco; basta con gli orientamenti a maggioranza, dove all’agricoltura si privilegiano acquisti di fuoristrada o si effettuano ripopolamenti superflui.

Alcuni giornali hanno dipinto la scelta di Coldiretti come una dichiarazione di guerra ad una organizzazione venatoria. Non è così: l’organizzazione dei cacciatori, che detiene le presidenze e la maggioranza dei rappresentanti nei Comitati di gestione dimostri con i fatti, che sul territorio esercita un vero controllo dell’operatività dei cacciatori affiliati e allora il dialogo potrebbe anche ripartire. Fino a quando, all’interno di queste associazioni, prevarrà l’area oltranzista ed arrogante il dialogo sarà difficile n da intraprendere.

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ATTUALITÀ

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La vergognosa situazione delle nomine nell’Atc 5 e nel Ca 6

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iccome non vogliamo generalizzare e non intendiamo nasconderci dietro ad un dito, e tenuto conto che le nomine negli Atc e Ca sono pubbliche, riteniamo opportuno evidenziare la stortura, citando minuziosamente la situazione nei due Comitati di gestione, lasciando tirare le conclusioni al lettore.

Ca Cn 6 Valli Monregalesi

La Comunità Montana Alto Tanaro Cebano Monregalese ha nominato Ivo Borgna di Scagnello, Giovanni Robaldo di Pamparato e Sergio Salvatico di Montaldo Mondovì. I tre rappresentanti dei Comuni sono cacciatori e portano avanti le istanze di quel mondo e non dell’equilibrio territoriale che la nomina richiede.

Le associazioni agricole hanno nominato sei rappresentanti.

Coldiretti ha nominato Corrado Bertello di Ceva, Claudio Blua di Mondovì, Fabio Trinello di Ceva, nessuno di loro è cacciatore.

L’Unione Provinciale Agricoltori ha nominato Pierfranco Blengini di Vicoforte Mondovì e Cristiano Gallio di Monastero Vasco. Ambedue sono cacciatori.

La Cia ha nominato Costanzo Negro di Lequio Tanaro, caccia-

tore pure lui. Ci chiediamo allora quale sia stato il criterio di nomina seguito dalle altre Organizzazioni. In ogni caso, un criterio che penalizza fortemente l’agricoltura.

Le associazioni di protezione ambientale hanno espresso Marco Bruno di Villanova Mondovì come Eko club International, cacciatore, Angelo di Martino di Mondovì dalla Fipsas, cacciatore pure lui e Daniele Suria, di Ceva, anche lui cacciatore, espresso dal Cai. Ovviamente, le associazioni venatorie, che hanno diritto a 6 rappresentati come nel caso dell’agricoltura, hanno espresso tutti cacciatori. Considerazione finale: sono state fatte delle nomine improprie, che non giovano certo al mantenimento dell’equilibrio sul territorio e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Atc Cn 5 Cortemilia

Gli enti locali hanno espresso 4 rappresentanti: il Comune di Santo Stefano Belbo, Cristiano Amerio, cacciatore; la Comunità Montana Alto Tanaro-Cebano Monregalese, Angelo Ferreri, di Roascio, anche lui cacciatore; la Comunità Montana Alta Langa ha espresso Ezio Gonella di Igliano e Enrico Paroldo di Castino. Gonella è cacciatore.

Le associazioni agricole han-

no nominato 6 rappresentanti: Coldiretti Pier Carlo Fenoglio di Alba, Giacomo Galliano di Gottasecca, Marco Ghione di Pezzolo Valle Uzzone. I tre esponenti non sono cacciatori. La Cia ha nominato Silvio Chionetti di Bastia Mondovì, che non è cacciatore. L’Unione Provinciale Agricoltori ha nominato Massimo Chionetti di Murazzano, che è anche vice presidente del Comprensorio e Stefano Negro di Castelletto Uzzone. Quest’ultimo è cacciatore.

Le associazioni di protezione ambientale hanno nominato 4 rappresentanti: il Cai Riccardo Badano di Saliceto, Eko club International ha nominato Giuseppe Chinazzo di Niella Belbo e Sergio Rabino di Castelletto Uzzone, la Fipsas ha nominato Bruno Rolando di Ceva.

La caratteristica comune è che tutti e quattro sono cacciatori.

Ovviamente i sei rappresentanti delle associazioni venatorie sono cacciatori.

Aggiungiamo un’ulteriore considerazione: le nomine improprie fatte dagli enti locali (Comuni e Comunità Montane), dalle associazioni ambientaliste e, soprattutto, dalle altre Organizzazioni agricole, Upa e Cia, hanno generato una situazione di ingovernabilità dei Comitati di Gestione dell’Atc 5 e del Ca 6.

Ovviamente, con queste presenze, la rappresentanza agricola non solo ha fatto per anni la minoranza, ma a parte qualche caramellina da succhiare, sul territorio l’arroganza di qualcuno ha fatto il bello ed il cattivo tempo, creando allevamenti di cinghiali e caprioli a cielo aperto sul territorio agricolo di proprietà altrui.

Questa situazione è insostenibile in un Paese che vuole considen rarsi civile.

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ATTUALITÀ

12

Cinghiali e caprioli: servono soluzioni efficaci

Marcello Gatto

Alle parole, seguano i fatti: ➥ Non una battaglia contro qualcuno ma per le imprese agricole, per l’ambiente e per quella parte di società che non vuole più subire ➥ Costituito a Mondovì un comitato con i Sindaci ➥ Fortemente operativo il Comitato per la difesa dell’Alta Langa presieduto da Giuseppe Molinari

Bruno Rivarossa

D

Cesare Gilli

opo aver più volte sollecitato l’attenzione sulle problematiche legate alla presenza degli ungulati sul territorio, visto che non sono state date risposte concrete e soluzioni efficaci, Coldiretti Cuneo ha ritirato i propri rappresentanti dal Comprensorio Alpino Ca Cn 6 – che tocca le Valli monregalesi – e dall’Ambito Territoriale di Caccia Atc Cn 5 per Cortemilia.

Presidente, qual è la situazione che sta alla base di un gesto eclatante, che sicuramente non mancherà di sollevare polemiche?

Risponde Marcello Gatto, presidente di Coldiretti Cuneo: “Le problematiche della gestione del territorio sono rimaste irrisolte da anni, nonostante le richieste e le sollecitazioni dell’Organizzazione ai Presidenti ed ai Comitati di Gestione. Questa decisione, sofferta e a lungo ponderata, segue una valutazione oggettiva dei risultati di gestione del territorio. I nostri

Massimo Meineri

rappresentanti non escono da tutti gli Atc e Ca della provincia, ma da quelli che da anni non hanno risolto i problemi dello squilibrio tra la presenza di selvaggina, cinghiali e caprioli in particolar modo, rispetto alla sopportabilità del territorio e dell’agricoltura in particolare. L’attenzione dell’Organizzazione, sia dove si resta che da quelli in cui si esce, continuerà ad essere ai massimi livelli. Abbiamo la necessità di evitare che le nostre imprese siano ostaggio di una gestione scellerata del territorio, per salvaguardare interessi di bottega.

Si tratta di una problematica che da tempo genera tensioni, più che giustificate, sul territorio e che le Istituzioni non hanno mai preso seriamente in considerazione Aggiunge il direttore di Coldiretti Cuneo, Bruno Rivarossa: “È sotto gli occhi di tutti, in queste aree in particolare, il fallimento della gestione del territorio. Il problema dei cinghiali e dei caprioli è

Giuseppe Molinari

diventato un problema non solo economico per i danni che questi generano, ma un vero flagello per l’ambiente, per tutta l’economia di complete aree della nostra provincia e una grande minaccia per tutti i cittadini.

Il mondo agricolo, ma non solo, non può vivere con senso di impotenza verso questo problema e le persone che abitano il territorio non possono correre i rischi di sinistri anche gravi rassegnandosi ad una situazione che inevitabilmente diverrà sempre più grave e ancor più difficilmente gestibile. È una battaglia che dobbiamo a tutta la società ed anche per questo lanciamo un forte appello agli amministratori locali, affinché con forza sostengano nelle sedi istituzionali e politiche il problema, così come noi continueremo a fare per rispetto a tutti quei cittadini che hanno subito incidenti o che ritengono di non dover soccombere in un momento già così difficile dal punto di vista economico e

sociale, rassegnandosi di fronte a fatti di questo genere”.

In particolare qual è la situazione nell’Albese e a Cortemilia?

Risponde Cesare Gilli, segretario Zona di Alba e Cortemilia: “Nell’Atc Cn 5 su 19 componenti 13 sono cacciatori, di cui 3 espressi dagli Enti Locali (Comuni – Comunità Montana), 1 dalle Associazioni Agricole e 4 espressi dalle Associazioni Ambientaliste. Mentre riteniamo normale che i 5 rappresentanti delle Associazioni Venatorie siano esponenti del mondo venatorio, non è normale che tra i rappresentanti delle associazione del settore e degli Enti Locali siano stati nominati dei cacciatori. È da evidenziare, purtroppo, come non siano mai state prese in considerazione le nostre proposte contenute in un documento, presentato nel Consiglio, con il quale si chiedeva la rotazione delle squadre sul territorio, la massima facilitazione all’esercizio della caccia per il cacciatore singolo, l’eliminazione del numero di squadre massimo sul territorio, così come la riduzione del numero minimo dei componenti per la costituzione di una squadra”.

E per quanto riguarda il Monregalese e il Cebano?

Massimo Meineri, segretario zona di Mondovì e Ceva: “Su 20 componenti designati nel Ca Cn 6, 15 sono cacciatori e solo 5 non

lo sono. 3 rappresentanti degli Enti Locali sono cacciatori come lo sono ovviamente i 6 rappresentanti delle Associazioni Venatorie.

Ma sono cacciatori anche 3 rappresentanti su 6 nominati dalle Associazioni Agricole (i 3 non cacciatori sono designati da Coldiretti). Tra i 4 rappresentanti di protezione ambientale 3 sono cacciatori ed 1 solo non lo è.

In un recente incontro tenutosi presso la Coldiretti di Mondovì, l’Organizzazione ha costituito un gruppo di lavoro dove sono presenti gli imprenditori agrico-

ATTUALITÀ

13 li, i Dirigenti delle Zone di Ceva e Mondovì, una rappresentanza delle imprese agricole maggiormente colpite dalle incursioni dei cinghiali e da alcuni Sindaci in rappresentanza del territorio.

L’obiettivo è di continuare a monitorare la complessa problematica dei danni causati dalla selvaggina alle colture agricole, prevenire i numerosi incidenti stradali e di essere momento di forza e pressione nei confronti delle Istituzioni, affinché i provvedimenti possibili siano adottati senza tentennan menti.

Ormai non è più solamente una questione di i sindaci si faccia carico del problema che ha danni agricoli, ma la smisurata presenza di assunto dimensioni da indire lo stato di alleranimali selvatici, cinghiali e caprioli in parti- ta e da richiedere l’intervento mirato di Corpi colar modo, è un problema di sicurezza pub- di polizia sulla base di specifiche ordinanze blica. Ad oggi si sono verificati 370 incidenti contingibili ed urgenti dei sindaci.

16.11.2011 stradali causati dalla selvaggina.

Nessuno indennizza i danni alle auto così come non sono mai state in16.11.2011 dennizzate le invalidità e le giovani vite stroncate da questo genere di incidenti. È necessario che la Prefettura con

S I S T EM IM S I IDC U IR S I ISD T E I S CE U

Gli evidenti danni in un vigneto a Clavesana, a seguito del passaggio probabile dei caprioli

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ATTUALITÀ

14

Il prezzo del latte indicizzato ad aprile è: 42,323 €cents/litro Indice Piemonte reg 2013 04

Pesi:

Estero Grasso

33 35%

Prezzo in �cents per litro, Iva esclusa Base: gen 2010 = Pz Lomb standard grasso, g/litro standard proteine, g/litro

estero

feb-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12 set-12 ott-12 nov-12 dic-12 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13

Costi Proteine

�cents/litro 38 33

= =

indice base apr-giu 2007 costi prodotti totale

95,404 92,400 87,949 85,582 87,174 88,651 91,763 97,590 101,700 102,424 101,831 101,580 100,027 101,108 109,829

138,680 141,277 143,362 142,751 136,487 151,042 159,663 161,157 158,067 156,897 158,354 157,281 158,709 156,513 156,920

126,701 125,884 124,078 121,904 121,424 120,936 120,465 120,465 120,268 119,984 119,676 119,395 118,895 118,895 118,895

120,623 120,068 118,712 117,006 115,243 120,518 124,321 126,752 126,992 126,740 126,938 126,397 126,205 125,815 128,832

34 65%

Prodotti

Sintesi

33

33,16 g/kg g/kg

indice b.

1/10

119,501 118,951 117,608 115,917 114,171 119,397 123,164 125,572 125,811 125,561 125,757 125,221 125,031 124,645 127,633

Sintesi

36,898 32,043 prezzo simul

39,627 39,444 38,999 38,438 37,859 39,592 40,841 41,640 41,719 41,636 41,701 41,523 41,460 41,332 42,323

160,0

g/litro grasso

0,365 0,363 0,359 0,354 0,349 0,365 0,376 0,384 0,384 0,383 0,384 0,382 0,382 0,381 0,390

g/litro proteine

0,781 0,777 0,768 0,757 0,746 0,780 0,804 0,820 0,822 0,820 0,821 0,818 0,817 0,814 0,834

Estero

Costi

Prodotti

Totale

135,0

110,0

85,0

60,0

Lo scenario che ha determinato nel mese di aprile il valore interprofessionale del latte è stato dominato dalle commodity lattiero-casearie, dato che sia il burro che il latte in polvere, tanto intero che scremato, hanno avuto listini in aumento del 14-15%, anche se smorzatisi poi verso la fine del mese. In presenza di contenuti movimenti dei prezzi di Edam (in aumento) e di Cheddar (in diminuzione) ciò si è tradotto in una crescita dell'indice del relativo sotto-paniere vicina al 9%. L'effetto sull'indice complessivo si è tradotto in un aumento del 2,4%, pari a quasi un centesimo per litro nella versione base del modello di indicizzazione, cosicché il divario rispetto a un anno fa è quasi raddoppiato - anche perché marzo 2012 era stato un momento negativo per il prezzo del latte toccando gli otto punti percentuali e mezzo. Per parte sua, la sola componente estera tra aprile 2012 e 2013 ha mostrato un aumento del 25% circa. diventando così in modo netto il principale Commento fattore di crescita del valore del latte nell'ultimo anno. aprile 2013 La relativa stabilità della componente costi, che ha guadagnato tre decimi di punto, non è risultato di assenza di variazioni, quanto piuttosto dell’elidersi di movimenti opposti. Andamenti divergenti hanno, in primo luogo, i due elementi principali del sotto-paniere, il mais che guadagna circa due punti e mezzo e la soia che ne perde quasi due. L’ aumento più sensibile, prossimo al 3%, è però quello del fieno, che oggi costa oltre il 20% in più di un anno fa, mentre è calato il prezzo del gasolio. Lo scarto su dodici mesi è sceso sotto il 10% per la prima volta dopo giugno 2012..

Come già a marzo, anche in aprile è rimasto del tutto fermo il sottopaniere dei prodotti nazionali, ed anche lo scarto negativo accumulato in un anno si mantiene al 5-6%.

VARIE

15 ■ Dalla Regione aiuti agli allevatori

Per la difesa del bestiame dalle predazioni dei canidi

L

a regione con determinazione n. 471 del 4 giugno 2013, ha approvato le disposizioni applicative per la corresponsione degli aiuti a favore degli allevatori di bovini, ovi-caprini ed equini, previsti dal Piano regionale di intervento a sostegno dei costi per la difesa del bestiame dalle predazioni da canidi sui pascoli collinari e montani piemontesi. Per l’attuazione del piano la regione ha stanziato 287.000,00 euro.

Le domande dovranno pervenire al Settore agricoltura della Provincia o alla Comunità Montana competente per territorio entro il 1° luglio 2013.

Per determinare l’importo del contributo per singolo beneficiario, sarà effettuato un calcolo

basato sugli interventi di difesa messi in atto che possono essere uno o più di quelli riportati sotto: Dotazione

montaggio recinzioni elettrificate per il ricovero notturno dimensionate in relazione al numero di capi presenza di cani da guardiania in rapporto di 1 ogni 150 capi presenza di cani da guardiania in rapporto di 1 ogni 300 capi presenza di cani da guardiania in rapporto di 1 ogni 600 capi presenza continua in alpe a custodia del gregge dell’allevatore, della famiglia o di suo personale dimensione della mandria/gregge espressa in classi di ampiezza 0-50 UBA 50-100 UBA 100-200 UBA > 200 UBA

Gli Uffici Coldiretti sono a disposizione per ogni ulteriore informazione.

Ocm vino Piemonte: bando regionale n A “Oltre 7,5 milioni rappresentano una cifra di rilievo per sostenere concretamente le realtà vitivinicole piemontesi che hanno intenzione di lanciare progetti promozionali sui mercati dei Paesi extra UE” evidenzia l’assessore regionale all’agricoltura, Claudio Sacchetto (nella foto), in merito al finanziamento che spetta alla Regione Peimonte per l’Ocm vino per la stagione 2013/14.

La Giunta regionale, recependo le indicazioni del Decreto del Ministero n. 7787 del 30/04/2013, ha approvato i criteri di priorità da utilizzare nella selezione dei progetti: potranno presentare domanda le aziende (singole o associate) e i consorzi di tutela, i fondi co-

Agri 86 s.n.c.

munitari per la stagione 2013/2014 riservati al Piemonte ammontano ad un totale di 7.694.372 euro.

La Regione Piemonte – nello specifico l’Assessorato all’Agricoltura – negli anni ha costantemente attivato la misura promozionale prevista dall’OCM vino, incrementando nel tempo le risorse a disposizione delle aziende: dai 300.000,00 della campagna 2008/2009 ai 10.400.000,00 della campagna 2012/2013 Le aziende vitivinicole e i consorzi di tutela potranno presentare i progetti informativopromozionali fino al 28 giugno 2013.

Per informazioni, rivolgersi agli Uffici Coldiretti.

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BASTIAN CONTRARI

16 IL CORSIVO DEL C OLTIVATORE Incubo segretezza

S

ono solo pochi numeri, intercalati a lettere, ma chi se li ricorda al momento opportuno? Tutti noi abbiamo vissuto e viviamo il dramma della password, quella combinazione che ci fa identificare e rende possibile il ricorso a servizi web e non solo.

Ogni volta che me la chiedono – lo ammetto – il mio cervello va in tilt. Dunque: era il soprannome con cui mi indicavano i miei amici? Una parte dell’indirizzo di casa? La sigla della mia città abbinata al numero di scarpe di mio figlio? La data di nascita del nonno e quella del presunto decesso(!)? Il nome del cane di mia zia con le cifre dell’anno in corso? Il mio nome alla rovescia e la prima sillaba del cognome?

Mistero! Ogni settore ha la sua password, ogni operazione il suo

incubo, molte realtà la loro tessera. Mi è già capitato di infilare il tesserino sanitario nel macchinario del bancomat ed ho dovuto chiedere l’intervento del tecnico perché il marchingegno si è bloccato, oppure di tentare disperatamente di avviare un sistema facendo ricorso, a caso, ad una delle tante sigle che mi sono inventato per avere l’accesso in esclusiva.

Il guaio è che proprio io, l’unico autorizzato a gestire l’operazione, mi trovo spesso a strapparmi i capelli, alla ricerca di una formula così segreta da diventare inaccessibile anche per me.

Ecco che cosa è la privacy: la protezione dei dati personali,

la tutela di una segretezza così profonda che il più delle volte nemmeno l’interessato riesce ad orientarsi al suo interno.

E, a questo punto, la beffarda reazione della controparte. Sul computer appare la scritta: hai dimenticato il tuo numeretto?

Cercheremo di fartelo riavere se risponderai esattamente alla domanda che avevi indicato come opzione di riserva: qual è il cognome da nubile di tua madre?

Quanti fratelli ha tuo zio? Quante fidanzate ha avuto tuo fratello?

A questo punto, tutti cadiamo nello sconforto. Ci sentiamo dei poveracci, dei deboli in preda allo smarrimento, delle banderuole

prese per il naso dalla tecnologia.

I più saggi sostengono che il rimedio c’è: basta farsi un quadernetto con tutte le password in uso. Apriti cielo! La banca ti consegna la prepagata o il bancomat o la carta di credito e raccomanda: “Mai il codice segreto scritto da qualche parte in modo identificabile, mai lo stesso infilato nella medesima busta”. Sarebbe troppo facile, per eventuali ladri, ripulirti dei tuoi risparmi, oppure operare in tua vece. Così, oltre a cercare di ricordare la password, si deve anche tenere a mente che la carta è nel cassetto del comò e la formula che ne consente l’utilizzo nel frigo, insieme ai surgelati, oppure sepolta nel barattolo del riso. Una mia amica ha già cotto due volte al dente la carta di credito di suo marito!

Bastian Contrari n

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STOR IE

DI

RITRATTI

17 VITA

a cura di Barba Bertu info@barbabertu.com

N

on è sempre stata facile la vita di Nicola Tarditi, nato a Lagnasco il 22 marzo 1924.

“Eravamo molto poveri, il mio materasso non era di lana ma di foglie di meliga! Mia madre Teresa era casalinga e andava a fare il bucato nelle case e le davano una pagnotta di pane per una giornata di lavoro… Mio padre Domenico faceva l’operaio in campagna. Eravamo cinque figli e siamo rimasti in due”.

LA GRANDE POVERTÀ Quando era bambino si è divertito?

“Giocavo con le biglie e a nascondino. A nove anni ero già affittato per guardare le mucche.

Eravamo talmente poveri che mia mamma non mi mandava a fare l’esame di terza Elementare! Io ho frequentato fino alla quarta e poi ho smesso”.

Aveva un maestro?

“Sia donne che uomini, erano severissimi! Una volta hanno messo in castigo me e un mio compagno e nella pausa di pranzo ci avevano chiusi a chiave. Siamo riusciti a passare attraverso le inferriate e siamo scappati… Il giorno dopo non volevamo più lasciarci entrare a scuola!”.

TANTI LAVORI Che lavori ha fatto nella vita?

“Da bambino andavo al pascolo, mi portavano la zuppa di latte nel prato, a Lagnasco. Poi ho guardato i maiali e portavo il “barlet” con l’acqua da bere agli operai nei campi. Ho sempre lavorato in campagna come operaio, a Lagnasco e poi in diversi altri paesi”.

Cosa mangiavate una volta?

“Le ho già detto che eravamo molto poveri: nostra mamma ci faceva polenta con il latte a colazione; a pranzo il minestrone di fagioli. E la sera di nuovo la polenta, se c’era”.

Quando ha conosciuto sua moglie?

“Mia moglie Margherita l’ho co-

LA VITA NON SEMPRE FACILE DI NICOLA

Nicola Tarditi

nosciuta una sera qui a Scarnafigi, dove lavoravo. Era il 1955, ci siamo sposati nel 1959! Ma è una storia un po’ particolare..”.

Mi dica pure, prego…

La moglie Margherita ride divertita e Nicola riprende a raccontare: “Quella sera io avevo l’appuntamento con una ragazza, si chiamava Maria ma non era venuta.

Margherita era una mia vicina di casa ci siamo incontrati ed è stato amore a prima vista, lei aveva 25 anni”.

Chi vi ha sposati? “È stato don Antonio Lingua, il parroco di Scarnafigi. Abbiamo fatto festa per due giorni con gli amici”.

IL FIGLIO CHE MUORE Avete avuto dei figli?

“Sì, uno solo. Si chiamava Elio ma non c’è più. Era un bravo ragazzo, è morto nel 1978 a seguito di un incidente con la moto, aveva 16 anni. È stato il momento più difficile e terribile della nostra vita.

Per 18 giorni è stato in coma, poi si era ripreso. Dovevamo portarlo a Rodello per la riabilitazione, don Lingua ci aveva aiutati a trovarlo.

Elio è di nuovo andato in coma e poi è morto”.

Il momento più bello della sua vita?

“Il giorno della nascita di Elio”.

Con sua moglie va d’accordo?

“Prima di vivere qui in centro paese a Scarnafigi, avevamo un “ciabotin” dove allevavamo sette mucche. Un giorno avevo avuto una discussione con mia moglie, lei è partita e ha detto che non sarebbe mai più tornata. Ha fatto 150 metri e poi ha fatto dietrofront, Margherita ha paura dei fulmini e si è messo a tuonare!”.

Il matrimonio è facile o difficile? “È difficile, e per far durare i matrimoni bisogna essere disponibili.

I nostri vecchi raccontavano che sovente la pace la si fa, fra moglie e marito, sotto le lenzuola!”.

LA GUERRA La parola “guerra” cosa le fa venire in mente?

“A 19 anni ero artigliere ad Albenga, sono partito militare il 29 maggio del 1943. Il 10 settembre 1943 dopo il rancio ci hanno fatti partire alle 15 e abbiamo camminato per 24 ore, in direzione di Cuneo. Siamo arrivati sul colle di San Bernardo sopra Garessio, il

mio zaino era molto pesante. Ero stanco e mi sono messo a riposare sotto una pietra. Dopo un po’ mi svegliano di brutto: “Ci sono i tedeschi!”. Allora ci siamo mossi e poi le SS ci hanno fatti prigionieri a Garessio”.

E cosa le è successo?

“Un ufficiale tedesco mi chiama, voleva del vino ma io non capivo.

Lui allora mi ha piantato la sciabola nel ventre e io ho pensato di morire in quel momento. Per fortuna ho avuto la prontezza di fare un passo indietro e mi sono salvato. E sono scappato, era l’11 settembre 1943”.

E poi?

“Arrivato a casa, volevo andare dai Carabinieri, sono passato vicino alla Caserma Musso di Saluzzo, la sentinella tedesca mi blocca. Per mia fortuna un altro italiano stava scappando, il soldato è partito dietro a lui: io mi sono nascosto dietro a un tiglio e dopo un po’ me ne sono andato. Al martedì mi arriva la prima delle tre cartoline precetto ma io non sono mai partito soldato”.

IL CAMPO DELL’AVIAZIONE C’era il campo dell’aviazione?

“Sì, qui a Scarnafigi. Io ci avevo anche lavorato, con piccone e pala, da novembre 1943 all’agosto 1944, a preparare i ricoveri per gli aerei. Dopo fino alla fine della guerra mi sono aggiustato a cercare altri lavori”.

Cosa pensa della guerra? “È una cosa molto brutta, è assurda e non mi piace”.

La vecchiaia le pesa?

“Se c’è un po’ di salute e un po’ di valuta, può andare”.

Lei è credente?

“Certo! Preghiamo e tutte le sere con mia moglie recitiamo il Rosario”.

Vorrebbe rivivere un’altra volta?

“Non so cosa rispondere. La grande miseria, i grandi dolori e la guerra: la mia non è stata una vita n molto bella!”.

ATTUALITÀ

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Cooperativa Valle Josina: “Il legame con il territorio è la nostra forza” Intervista a Piero Perucca, dal 6 maggio, nuovo presidente della Cooperativa che ha sede a Peveragno

P

iero Perucca, allevatore di Chiusa Pesio è il nuovo presidente della Cooperativa Valle Josina.

Presidente che cosa rappresenta oggi la sua cooperativa sia in termini di soci che di fatturato?

Il Caseificio Cooperativo Valle Josina conta 100 soci di cui 50 produttori conferenti latte per un quantitativo di 400 quintali al giorno con volume di affari sul trasformato di 11 milioni di euro.

Gestisce direttamente 13 punti vendita in provincia e uno spaccio aziendale. Dà lavoro a 70 persone tra casari, impiegati, agenti di vendita, e commessi dei negozi.

Il momento economico non è facile, come pensate di affrontarlo e quali sono gli obiettivi futuri della Cooperativa?

La crisi non risparmia di certo le realtà come la nostra. Il Consiglio al completo con il nuovo direttore Roberto Tavelin ha affrontato più volte la problematica ritenendo il legame con il territorio e la qualità delle proprie produzioni la carta vincente per affrontare la crisi.

Sono state messe in campo una riorganizzazione interna di gestione dell’azienda che coinvolge la

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caseificazione, la stagionatura, la gestione del magazzino, la distribuzione, i negozi collegati. Inoltre, sono state riviste le mansioni interne per ottimizzare le risorse del collaboratori. Già dai primi mesi del 2013 sono state intraprese nuove vie commerciali e stipulati nuovi contratti con la grande distribuzione con nuove referenze di prodotti e metodologie di commercializzazioni innovative che rispondono alle richieste di mercato. La riorganizzazione gestionale interna ha come obbiettivo la riduzione dei costi di produzione mentre le nuove strade commerciali che si stanno intraprendendo hanno come obiettivo di incrementare il fatturato il tutto per poter remunerare adeguatamente i soci in tempi più celeri rispetto a quanto avviene generalmente sul n mercato.

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ATTUALITÀ

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Piemonte Latte: una realtà all’avanguardia

R

oberto Morello, allevatore di Savigliano, è il nuovo presidente della Cooperativa Piemonte Latte.

Presidente che cosa rappresenta oggi la sua cooperativa sia in termini di soci che di fatturato?

Piemonte Latte oggi rappresenta oltre 200 famiglie associate che conferiscono 800.000 quintali di latte ogni anno. Con il fatturato di 32.000.000 di euro si attesta tra le maggiori aziende del panorama lattiero caseario piemontese.

Quali sono gli obiettivi futuri della Cooperativa, pur essendo tutti consapevoli che il momento economico è particolarmente difficile? È chiaro che il mercato ci

chiede di essere sempre più competitivi, in proposito diventa normale pensare a politiche di aggregazione e riduzione dei costi, come una delle strade necessarie per la corretta remunerazione del nostro latte che in questi tempi sconta dei costi di produzione veramente troppo alti. Siamo forti di un’esperienza trenten-

nale, che ha visto i nostri soci puntare in modo concreto sulla qualità del latte quale elemento economico distintivo, rispetto alla massa, ivi comprese le troppe importazioni.

Stiamo lavorando affinché il made in Italy trovi la giusta collocazione sul mercato del latte alimentare e dei trasformati, al fine di garantire una remunerazione all’impresa agricola che compensi anche i costi delle materie prime che proprio in questi giorni sono ripartiti, rischiando di compromettere i bilanci delle nostre imprese.

Stiamo lavorando sul fronte del latte alimentare, cercando con i nostri partner della trasformazione, la giusta valorizzazione economica nell’ottica prima evidenziata. n

Intervista al neo presidente Roberto Morello

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Cos’è CreditAgri Italia?

Cos’è il CAA Coldiretti?

n È una Cooperativa di garanzia fidi costituita per offrire assistenza e consulenza tecnico-finanziaria nel settore agricolo, agroalimentare ed agroindustriale. Si occupa in modo specialistico di Credito Agrario e Finanza d’Impresa a vantaggio delle imprese del settore.

CreditAgri Italia si compone di una rete di professionisti chiamati a valutare al meglio ogni progetto, fornendo il supporto per una corretta pianificazione degli investimenti a misura di ogni realtà.

CreditAgri Italia attraverso la contrattazione con gli Istituti Bancari, Società di Leasing e di factoring, è in grado di mettere a disposizione prodotti e servizi creditizi appositamente pensati per rispondere alle esigenze delle imprese appartenenti al mondo dell’agroalimentare, ai Consorzi Agrari, alle Cooperative ed al settore della pesca e dell’acquacoltura e di tutte le filiere.

CreditAgri Italia Consorzio fidi unico nel suo genere, costituisce il più articolato Ente di garanzia fidi italiano operante in agricoltura ed iscritto nell’Elenco Speciale ex art. 107 del Testo Unico Bancario al nr. 19556.0 e soggetto a Vigilanza diretta della Banca d’Italia.

Oggi presente in tutte le regioni d’Italia con oltre 60 filiali e 16.000 imprese associate.

n Il Centro di Assistenza Agricola Coldiretti (C.A.A. Coldiretti) è una società di capitali costituita dalla Coldiretti autorizzata a svolgere servizi diretti alle imprese agricole su tutto il territorio nazionale.

Il CAA Coldiretti è una struttura specializzata che offre alle aziende agricole servizi orientati alla semplificazione delle procedure e degli adempimenti amministrativi, assistenza nel rapporto con la Pubblica Amministrazione, consulenza per la gestione e lo sviluppo delle attività agricole e si occupa anche di diffondere la conoscenza sulle opportunità di finanziamento alle imprese. Il CAA Coldiretti garantisce servizi alle imprese agricole su tutto il territorio nazionale attraverso unità locali nelle quali opera personale specializzato, aggiornato sulla normativa da applicare, sulle procedure da utilizzare ed in grado di rispondere a tutte le esigenze delle imprese.

Attraverso un accordo di collaborazione, il CAA Coldiretti svolge attività di coordinamento dei CAA Coldiretti Regionali (costituiti in alcune Regioni) che partecipano alla rete di società del sistema servizi Coldiretti. È convenzionato con gli Organismi Pagatori e le Regioni per l’acquisizione, la conservazione, la custodia e l’aggiornamento del fascicolo aziendale, cartaceo ed elettronico, e per l’accettazione e la registrazione a sistema delle domande di aiuto, nonché delle dichiarazioni presentate dai produttori agricoli.

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Coldiretti chiede trasparenza e chiarezza sul futuro dell’ex “sito ACNA di Cengio”

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ormai da tempo che si “vocifera” su un probabile, imminente, o addirittura già avvenuto, trasferimento della proprietà dell’ex sito ACNA, da Syndial verso gruppi privati intenzionati ad un suo recupero produttivo.

Com’è noto si tratta di un’area già individuata come ad alto rischio socio-ambientale ed oggetto in epoca più o meno recente di un complesso progetto di bonifica, non ancora del tutto ultimato.

Ai danni ambientali prodotti da un’attività industriale condotta per decenni in sfregio al territorio, si sono sommate nel tempo le inevitabili conseguenze di ordine socio-economico che

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hanno segnato quest’area.

Pare quindi ragionevole pensare ad un recupero anche produttivo dei siti parzialmente bonificati, ma l’obiettivo prioritario deve tassativamente rimanere l’ultimazione degli interventi ed il perpetuo monitoraggio dello stato di salute di acqua, terreno ed atmosfera. Non va dimenticata la valenza che ha l’agricoltura nella valle sia ai fini produttivi, di tutela del territorio che di un rinnovato interesse a fini turistici. La gravità delle compromissioni ambientali compiute in passato determina infatti l’asso-

luta necessità di una costante, attenta e responsabile verifica dell’efficacia degli interventi adottati, accompagnata da tutte quelle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria necessarie per garantire adeguati livelli di sicurezza.

Non sembra infatti verosimile pensare che si possa un giorno, più o meno lontano, interrompere le verifiche, non al prezzo di esporre nuovamente l’ambiente e la popolazione a rinnovati rischi.

Coldiretti chiede pertanto chiarezza, trasparenza e garan-

zie sul futuro dell’ex sito ACNA e l’interessamento della Regione Piemonte che, recentemente, ha stipulato con il Ministero dell’Ambiente e tutela del territorio e del mare un accordo di programma per la bonifica ed il recupero ambientale ed economico della Valle Bormida con il coinvolgimento del “Patto di Fiume”.

Bonifica e recupero ambientale della Valle debbono infatti necessariamente prendere le mosse dall’assiduo, responsabile e meticoloso controllo delle aree bonificate o in corso di bonifica. n

È operativo Lo Sportello (in) Salute n Ha aperto martedì 4 giugno, presso l’ufficio Zona di Ceva, Lo Sportello (in) Salute, che nasce dalla collaborazione di Coldiretti insieme ad Asl Cn1 e Asl Cn2 e Confartigianato, per garantire nuovi servizi socio sanitari a tutti i cittadini. Lo sportello è disponibile anche nei recapiti Coldiretti di Ormea, Garessio, Saliceto, Monesiglio e Murazzano.

Presso lo sportello, è possibile presentare le pratiche amministrative per ottenere prestazioni socio-sanitarie e socio-assistenziali:

in particolare, presentare ed ottenere l’esenzione ticket per reddito per le prestazioni ambulatoriali e per i farmaci e presentare domande per protesi e ausilii per i pazienti disabili e non autosufficienti.

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ATTUALITÀ

24 ■ Numerose imprese agricole protagoniste del progetto “a Casa/chez Soi”

Il volto innovativo dell’Agricoltura Sociale

I

l 6 giugno 2013 con le lezioni dedicate alla corretta preparazione e conservazione degli alimenti ed alla sicurezza alimentare tenute dal servizio Igiene degli alimenti dell’ASL CN1 si è concluso il secondo corso per la formazione degli operatori non specializzati che sono stati ammessi al progetto “A Casa/Chez Soi”.

33 nuovi operatori selezionati per ampliare l’area d’inter-

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vento prevista dal progetto che si estende cosi anche alle aree di Barge e Bagnolo, di Saluzzo e della Valle Bronda, di Villafalletto e Moretta.

Il progetto transfrontaliero Interreg-Alcotra nel quale EPACA Coldiretti è partner insieme al Consorzio Socio Assistenziale “Monviso Solidale” e, per la parte francese, l’associazione “Vivre et Vieillir Chez Soi” di Argentiere la Bessèe, conta così oltre 50 operatori in grado di offrire a domicilio i servizi proposti dal progetto per permettere agli anziani di rimanere presso la propria abitazione, grazie al supporto offerto dagli operatori del Monviso Soli-

dale sostenuti da questa nuova figura.

Sono molte le aziende agricole che, soprattutto con questo secondo corso, hanno risposto a questa nuova opportunità di integrazione del reddito aziendale offerta da EPACA Coldiretti.

Attraverso le segnalazioni pervenute dal Monviso Solidale ed eventuali richieste pervenute agli sportelli EPACA presso gli uffici zona e recapito Coldiretti o al numero 0171/447337 potranno essere attivati, dopo una valutazione congiunta della situazione, servizi di primo livello, non professionali, per il trasporto , la consegna pasti, medicinali, spesa, il sostegno alla domiciliarità, l’affido diurno e residenziale.

“Questa nuova opportunità – evidenziano Marcello Cavallo e Roberto Bianco, rispettivamente capo Area Organizzazione Coldiretti Cuneo e direttore Epaca Cuneo – ad oggi è già stata avviata con l’assistenza di oltre 30 persone e siamo certi, insieme agli altri partner, che potrà incontrare l’interesse di molti n altri anziani”.

Lolacoop: effettuati i primi carichi n Sono stati effettuati i primi carichi di vacche da latte fine carriera da parte della Cooperativa Agricola Lolacoop destinati al macello Inalca di Ospedaletto Lodigiano che hanno interessato allevamenti presenti sul territorio delle province di Cuneo e di Torino.

La progettualità, nata in seguito all’accordo tra Coldiretti e il gruppo Cremonini-Inalca, mira a rendere chiaro e trasparente questo mercato a vantaggio delle aziende agricole conferenti.

“Questi primi carichi – spiega Franco Ramello, responsabile del servizio economico di Coldiretti Piemonte – mostrano la bontà del progetto. Infatti sono stati riscontrati da parte degli allevatori significativi vantaggi relativamente alle quotazioni dei capi conferiti.” Una differenza in positivo che viene garantita dall’applicazione del Listino vacche Inalca aggiornato alla settimana di conferimento e dalla classificazione secondo la griglia SEUROP. Una quotazione, quella del macello, alla quale viene sottratto esclusivamente il costo del trasporto per la raccolta sul territorio e la consegna allo stabilimento di macellazione. In questo modo si garantisce la massima redditualità all’impresa agricola.

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ATTUALITÀ

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Coldiretti: “Serve un sostegno concreto al comparto suinicolo” Il comparto suinicolo sta attraversando un momento di forte sofferenza, a causa di una crescita considerevole dei costi di produzione, in primis mais e soia, destinati all’alimentazione dei capi.

C

oldiretti lancia l’allarme, chiedendo attenzione e sostegno da parte delle Istituzioni anche al comparto suinicolo.

Il comparto è nevralgico per la situazione agricola piemontese: basta scorrere le cifre per capire quanto sia importante. “In Piemonte, vengono allevati quasi 1,2 milioni di capi, in circa 1.200 aziende – commenta Guido Riberi (foto accanto al titolo), presidente della consulta suinicola di Coldiretti –. La produzione regionale, in linea con quella nazionale, ha privilegiato l’allevamento di suini pesanti, certificati e conformi ai disciplinari delle diverse DOP. Si è passati dal 56,9% di suini certificati sul totale dei suini macellati nel 2001 all’ 85% attuale.

Nell’ultimo mese, per la soia, si registrano prezzi oltre i 500 euro/tonnellata, segnando un +12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: per contro, a livello di mercato, le quotazioni nazionali dei suini non salgono da diverse settimane.

“All’inizio del 2013 – continua Riberi – si era assistito ad un aumento delle quotazioni, determinato dalla ridotta

quantità di capi in offerta di suini, ma l’industria ha adottato una politica di drastica riduzione delle macellazioni settimanali. Diminuendo la domanda, il prezzo del suino vivo è precipitato fino al livello minimo attuale. In parallelo, si è riscontrata una drastica riduzione delle salature per le cosce destinate alle produzioni DOP nazionali a causa del crollo dei consumi dei prosciutti ed in parte della carne suina”.

Nella nostra Regione, il comparto soffre per l’assenza di trasformazione: la pressoché totalità dei suini certificati allevati in Piemonte è destinata alla produzione fuori regione di salumi DOP o IGP, in particolare prosciutto di Parma e San Daniele DOP. Se si esclude il “Crudo di Cuneo DOP”, riconosciuto definitivamente a dicembre 2009 dall’Unione Europea, il Piemonte può produrre i salumi, ma nessun salume tipico DOP e IGP, con conseguente perdita da parte del territorio di quel valore aggiunto che transita a favore di altre realtà fuori regione.

“Nell’ottica di individuare nuove soluzioni di carattere economico – evidenziano Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, presidente e direttore

di Coldiretti Cuneo – Coldiretti ha portato avanti due importanti progettualità mirate a diversificare la filiera suinicola: l’obiettivo è quello di arrivare ad occupare una parte del mercato delle carni fresche, oggi soprattutto ad appannaggio di produzioni provenienti dall’estero”.

Non sono mancate voci, secondo le quali il maltempo che ha ritardato le semine, avrebbe favorito l’aumento dei prezzi di mais e soia.

“Economicamente parlando – conclude Franco Ramello, responsabile Servizio Economico Regionale di Coldiretti – i fattori che influenzano i prezzi delle due materie prime non sono locali, ma vanno ricercati nella speculazione internazionale. In particolare, la Borsa Merci di riferimento per mais e soia è quella di Chicago, dove il prezzo dei cereali è spesso oggetto di influenze di investitori che trattano il cereali alla stregua dei minerali o del petrolio. Coldiretti auspica che sulle materie prime, come il cibo e gli altri elementi che concorrono a produrli, vi siano le giuste protezioni economiche per mettere a riparo dalle speculazioni i prodotti agroalin mentari”.

ATTUALITÀ

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Campagna latte 2012/2013: non ci saranno multe per gli allevatori

P

er il quarto anno consecutivo, la produzione italiana è rimasta al di sotto della quota nazionale complessiva, scongiurando così il rischio di sforamento. Conseguentemente nessun allevatore dovrà pagare alcuna multa. Nei giorni scorsi AGEA, con apposita circolare ha comunicato ufficialmente la compensazione “automatica” della produzione nazionale 2012/2013.

Il totale delle consegne, rettificato, è stato di 10.831.030 tonnellate a fronte di una quota nazionale, al netto delle vendite dirette, di 10.871.559 tonnellate.

Nei prossimi mesi, quindi, verrà tutto quanto restituito il prelievo trattenuto e precedentemente versato ad AGEA da parte dei primi acquirenti ai singoli produttori che avevano sforato la loro quota individuale.

Come abbiamo raccontato su queste pagine, l’esito non è stato affatto scontato e soltanto con i dati produttivi aggiornati a febbraio si è prospettata la possibilità di rimanere ancora una volta al di sotto del Quantitativo nazionale garantito. La campagna 2012/2013, infatti, era iniziata con una notevole crescita della produzione rispetto alla precedente: nel primo trimestre si evidenziava un aumento

Per il quarto anno la produzione è rimasta sotto la quota nazionale

delle consegne di circa il 3-4% a livello nazionale. Già a partire dal mese di luglio, e proseguendo nei mesi autunnali si è avuta una lenta regressione dei livelli produttivi, che restavano tuttavia al di sopra del 2011/2012. Il calo veniva confermato anche nei mesi di dicembre e gennaio, arrivando pressoché in linea con la produzione della precedente campagna lattiero caseario fino a febbraio, quando per la prima volta si scendeva sotto il 2011/2012. A livello nazionale sono state le regioni del Centro Sud, assieme a Veneto, Friuli ed

Emilia Romagna, ad aver garantito il contenimento della produzione, mentre Lombardia, Piemonte e Trentino Alto Adige, pur diminuendo la produzione in questi ultimi mesi, hanno mantenuto un livello al di sopra della scorsa campagna. A livello piemontese, la produzione rettificata (947.946 tonnellate) è rimasta comunque superiore dello 0,19% rispetto alla precedente campagna (946.116 tonnellate), che già era stata di un 4,3% superiore al 2010/2011.

Di seguito la tabella riepilogan tiva.

Quantitativo nazionale consegnato

10.806.666 tonnellate

Quantitativo consegnato rettificato

10.831.030 tonnellate

Saldo mobilità (da consegne a vendite)

65.275 tonnellate

Quantitativo nazionale di riferimento (al netto delle mobilità)

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28 ■ News dal servizio vitivinicolo

Coldiretti: “telematizzazione vino”, vinta un’altra battaglia • Il Ministero ha accolto le richieste della Organizzazione Agricola • Rinviato l’obbligo di informatizzare i documenti di trasporto

U

n altro importante risultato di Coldiretti contro la burocrazia che soffoca le imprese vitivinicole, si aggiunge allo stop ottenuto a febbraio sull’applicazione del codice della denominazione del registro europeo, E-Bacchus, per i documenti di trasporto del vino.

Ne parliamo con Federico Vacca, presidente di Coldiretti Zona Alba, vice presidente Coldiretti Cuneo, membro di giunta con delega al settore vitivinicolo.

Presidente, un altro risultato positivo sul fronte della burocrazia del vino…

Federico Vacca

“Le osservazioni critiche e le richieste che Coldiretti ha mosso contro la sfrenata corsa alla “telematizzazione” hanno

portato il Ministero delle Politiche Agricole a riconsiderare le precedenti posizioni che avrebbero comportato, a partire da agosto 2013, l’obbligo indistinto all’impiego di supporti informatici per tutti i documenti di trasporto dei prodotti vitivinicoli”.

Proviamo a scendere maggiormente nel particolare…

“Nello specifico, Coldiretti ha chiesto di esonerare i prodotti imbottigliati poiché il lotto in etichetta e la fascetta applicata sono sufficienti a dimostrare e garantire l’avvenuta certificazione, il controllo e la rintrac-

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ciabilità del vino. La telematizzazione potrà in futuro portare benefici, ma questa deve essere attentamente e progressivamente introdotta, continuando ad ammettere il cartaceo, quando non sia possibile utilizzare il sistema informatizzato o l’impresa non possa dotarsi di mezzi informatici”.

Tutto rimandato, a data da destinarsi...

“Il Ministero ha confermato un approccio graduale e autorizzato il proseguimento all’impiego dei tradizionali stampati.

La predisposizione in formato elettronico dei documenti sarà solamente volontaria e non obbligatoria per i produttori e

saranno inoltre esenti tutte le vendite di prodotto confezionato. Coldiretti ha inoltre chiesto una dettagliata circolare esplicativa in modo che le imprese siano informate e non vi possano essere fraintendimenti o problematiche che rallentino la commercializzazione del n vino”.

Flavescenza dorata: il piano di lotta 2013 L a malattia non è sotto controllo e periodicamente manifesta la sua virulenza, continuando a provocare danni, specie laddove colture limitrofe al vigneto o vegetazioni spontanee non consentono di regimare le popolazioni della cicalina vettore Scaphoideus titanus.

Nonostante siano in corso varie prove, ad oggi, non si conoscono efficaci forme di cura o prevenzione, eccetto il controllo del suddetto insetto e l’impiego della termoterapia per produrre

materiale vegetativo indenne.

L’eliminazione delle piante infette, consente di abbassare la pressione della malattia.

Invitiamo tutti i conduttori di vigneti, a qualsiasi titolo, sia operatori professionali che hobbysti privati consumatori a leggere con attenzione quanto riportato di seguito, estratto dalla Determinazione D.D. 448 del 27/05/2013, curata dal Settore fitosanitario Regionale del Piemonte, “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescen-

VITIVINICOLO

29

za Dorata della vite” per l’anno 2013.

• sono individuate come zone focolaio le seguenti aree: • i comuni della Provincia di Cuneo: Bastia Mondovì, Belvedere Langhe, Benevagienna, Briaglia, Carrù, Castellino Tanaro, Costigliole Saluzzo, Lesegno, Magliano Alpi, Marsaglia, Monastero di Vasco, Mondovì, Niella Tanaro, Piozzo, Saluzzo, San Michele Mondovì, Somano, Vicoforte, Villanova Mondovì.

• Pubblicate le misure dal Settore Fitosanitario Regionale • Come effettuare gli interventi: i tecnici Coldiretti indicheranno tempi e modi • Le Zone interessate • Le sanzioni per gli inadempienti (continua a pagina 30)

VITIVINICOLO

30 (continua da pagina 29)

• sono individuate come zone di insediamento le seguenti aree: • i comuni della Provincia di Cuneo: Alba, Baldissero d’Alba, Barbaresco, Barolo, Camo, Canale, Castagnito, Castellinaldo, Castiglione Falletto, Castiglione Tinella, Castino, Cherasco, Cigliè, Clavesana, Corneliano d’Alba, Cortemilia, Cossano Belbo, Diano d’Alba, Dogliani, Farigliano, Govone, Grinzane Cavour, Guarene, La Morra, Magliano Alfieri, Mango, Marsaglia, Monchiero, Monforte d’Alba, Montà, Montaldo Roero, Montelupo Albese, Monteu Roero, Monticello d’Alba, Murazzano, Narzole, Neive, Neviglie, Novello, Perletto, Piobesi d’Alba, Pocapaglia, Priocca, Rocca Cigliè, Rocchetta Belbo, Roddi, Roddino, Rodello, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Belbo, Santo Stefano Roero, Serralunga d’Alba, Sinio, Sommariva Perno, Treiso, Trezzo Tinella, Trinità, Verduno, Vezza d’Alba;

• sono individuate come zone indenni particolarmente a rischio le seguenti aree: • tutti i comuni della Provincia di Cuneo non inseriti in zona focolaio o in zona insediamento.

• Nelle zone focolaio ogni pianta con sintomi sospetti di Flavescenza Dorata deve essere immediatamente estirpata, senza necessità di analisi di conferma; nei vigneti dove è presente più del 30% di piante infette, l’estirpo dell’intero vigneto è obbligatorio. Inoltre nel caso di superfici vitate abbandonate, trascurate o viti inselvatichite, può essere disposto l’estirpo dell’intero appezzamento.

• Nelle zone di insediamento, nei vigneti con percentuale di presenza della malattia inferiore al 4%, è obbligatorio estirpare le viti infette; nel caso di superfici vitate abbandonate, trascurate o viti inselvatichite, è obbligatorio l’estirpo di tutte le viti o dell’intero appezzamento. Nei vigneti dove non esistano le condizioni per ef-

fettuare un efficace controllo del vettore e nei vigneti dove è presente più del 30% di piante infette, il Settore Fitosanitario può disporre l’estirpo dell’intero vigneto.

• In qualsiasi tipo di zona, comprese le zone indenni particolarmente a rischio, nel caso di superfici vitate abbandonate, trascurate o viti inselvatichite dove non esistano le condizioni per effettuare un efficace controllo del vettore, è obbligatorio l’estirpo di tutte le viti o dell’intero appezzamento.

• Nelle zone focolaio e nelle zone di insediamento è comunque sempre obbligatorio asportare tempestivamente la vegetazione sintomatica.

• Nei progetti pilota (nella provincia di Cuneo: Doglianese; Zona Moscato; Roero) può essere reso obbligatorio l’estirpo delle piante infette con qualsiasi percentuale di danno.

• Nelle zone focolaio e nelle zone di insediamento devono essere effettuati obbliga-

toriamente due trattamenti insetticidi all’anno.

• Se il livello di popolazione lo richiede può essere effettuato un terzo trattamento insetticida. Può inoltre essere effettuato un quarto trattamento insetticida scegliendo tra le seguenti modalità: - un trattamento insetticida a tutto campo; - un trattamento insetticida localizzato sui filari esterni di vigneti situati in prossimità di vigneti abbandonati o incolti o capezzagne con presenza di viti selvatiche in cui si verifichino una recrudescenza della malattia e/o catture significative di adulti di scafoideo su trappole cromotattiche eventualmente poste sui filari limitrofi; - un trattamento insetticida post vendemmia.

• In prossimità di incolti o capezzagne con presenza di viti selvatiche il trattamento deve essere localizzato e rivolto al vigneto; è vietato trattare gli incolti e le capezzagne al fine di evitare danni agli insetti pronubi e alle api.

• Le aziende che aderiscono all’azione 214.1 del PSR 2007-2013 per il terzo e il quarto trattamento insetticida possono impiegare una delle sostanze attive già utilizzate nei primi due interventi, una sostanza attiva non potrà comunque essere impiegata più di due volte (clorpirifos etil non

può essere utilizzata oltre il 30/07 per il rischio residui nel vino, ma può essere di nuovo impiegata dopo la vendemmia). Si precisa che la possibilità di utilizzare la stessa sostanza attiva per due volte vale solo a partire dal terzo trattamento.

• Per le aziende site in zone focolaio o di insediamento che aderiscono all’azione 214.1 del PSR 2007-2013 la presente Determinazione dirigenziale ha valore di deroga sia in caso di esecuzione di un quarto trattamento e sia per l’impiego della stessa sostanza attiva per due volte.

• Tutte le aziende e i conduttori hobbisti sono tenute a seguire le indicazioni che vengono emanate a livello locale dagli organismi di assistenza tecnica e dai Progetti Pilota.

• Nelle zone indenni particolarmente a rischio deve essere effettuato obbligatoriamente un trattamento insetticida all’anno.

• Al fine di salvaguardare l’azione pronuba delle api, sono vietati i trattamenti con prodotti fitosanitari (insetticidi, erbicidi e fungicidi) tossici per le api durante il periodo di fioritura della vite. In presenza di eventuali fioriture spontanee nella vegetazione sottostante le viti, occorre eliminare la vegetazione stessa tramite sfalcio e appassimento o asportazione. Il trattamento deve inoltre essere effettuato in assenza di vento per evitare fenomeni di deriva.

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- Devono essere evitati i trattamenti in presenza di melata nei mesi di luglio e agosto.

• Deve essere tenuta registrazione dei trattamenti insetticidi effettuati in ogni appezzamento con l’indicazione della data e del prodotto fitosanitario impiegato • Esclusivamente nelle situazioni (sia in zona focolaio sia in zona insediamento) in cui non sono presenti piante con sintomi e viene opportunamente documentata l’esiguità di popolazione di Scaphoideus titanus, il numero di trattamenti obbligatori può scendere a 1 solo. I comprensori territoriali che hanno una conoscenza pregressa del livello di popolazione di S. titanus e che intendono ridurre i trattamenti contro S. titanus da due a uno, devono comunicarlo per mail al Settore Fitosanitario all’indirizzo virologia@ regione.piemonte.it, entro il 30 giugno 2013, specificando:

(continua a pagina 32)

VITIVINICOLO

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(continua da pagina 31)

N

• l’area omogenea individuata; • il numero di punti di rilievo per area omogenea; • quando e quanti rilievi vengono effettuati sui giovani e sugli adulti; - il tecnico referente che compila e conserva le schede di monitoraggio firmate.

• Il Settore Fitosanitario emetterà specifici comunicati in prossimità dei periodi ottimali per l’esecuzione dei trattamenti insetticidi contro l’insetto vettore e i tecnici Coldiretti attueranno una verifica sul territorio per determinare l’epoca e le modalità più opportune per effettuarli.

• Nel periodo invernale è obbligatorio eseguire le seguenti operazioni al fine di migliorare la situazione per la stagione successiva: - eliminare e distruggere la vite selvatica presente in incolti, boschi, rive, gerbidi vicini ai vigneti dove potrebbero essere presenti le uova dell’insetto vettore;

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- durante la potatura eliminare le piante che hanno manifestato tardivamente i sintomi.

• Per i nuovi impianti e per la sostituzione di singole viti è raccomandato l’utilizzo di materiale di moltiplicazione che sia stato sottoposto a trattamento termoterapico a 50°C per 45 minuti.

• Nei campi di piante madri marze le piante infette devono essere sempre estirpate sia che il campo ricada in zona focolaio sia che ricada in zona di insediamento e (anche nei campi di piante madri portainnesti e nei barbatellai) devono essere attuate le disposizioni di specifiche misure obbligatorie per il vivaismo viticolo.

Per le violazioni alle misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata sono applicate sanzioni amministrative: • I soggetti che non rispettano l’obbligo di estirpazione entro i termini fissati dal Settore fitosanitario regionale, sono puniti con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di 0,3 euro per metro quadrato di superficie; in ogni caso la sanzione pecu-

niaria non può essere inferiore a 1.500,00 euro.

• Chiunque non rispetti gli obblighi relativi all’esecuzione di trattamenti fitoiatrici obbligatori entro i termini fissati dal settore fitosanitario, ai sensi del comma 1, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 200,00 euro a 1.200,00 euro.

• Sono inoltre applicate le seguenti misure: l’esecuzione coatta delle misure fitosanitarie ponendo a carico del trasgressore le relative spese; la sospensione di ogni forma di contributo economico in ambito agricolo a qualsiasi titolo amministrato dalla Regione Piemonte.

I tecnici viticoli di Coldiretti cuneo partecipano costantemente agli incontri d’aggiornamento con la Regione Piemonte – Servizio Fitosanitario e durante tutto il periodo vegetativo forniranno le indicazioni sul territorio per attuare le misure contro la Flavescenza dorata, anche emettendo appositi bollettini n informativi.

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■ UNA SOLUZIONE SALVA-AZIENDE

Vendite dirette di vino nell’Unione europea

L

a Commissione Ue ha preso atto delle difficoltà che oggi caratterizzano le vendite a distanza di vino all’interno della Unione Europea e sta finalmente lavorando per individuare delle possibili soluzioni. Grazie alla azione di Coldiretti, si punta ora a dare la possibilità anche ai produttori di vino di beneficiare della “libera circolazione delle merci” e spedire direttamente il proprio vino ai consumatori europei.

Come è noto, il vino – in quanto bevanda alcolica – è assoggettato alla normativa accise. La detenzione e la circolazione di vino in ambito Ue è assoggettata alla direttiva 2008/118 del 16 dicembre 2008 che fissa le condizioni che acquirenti e speditori devono rispettare.

Attualmente, qualsiasi persona che acquista vino in uno Stato membro diverso dal suo deve essere registrato ed avere una autorizzazione che nel caso di acquirenti occasionali può avere carattere temporaneo. La circolazione del vino può avvenire in regime di sospensione dall’accisa ovvero in regime di accisa assolta ma in entrambi i casi sono previsti adempimenti burocratici che rendono disagevole e onerosa la vendita diretta al consumatore finale e impediscono la libera circolazione di piccoli quantitativi di vino.

Inoltre per quanto riguarda la circolazione in regime sospen-

sivo dal 1 gennaio 2011 tutte le transazioni devono essere svolte utilizzando documenti di accompagnamento elettronici (e-Ad).

Questo ha comportato ulteriori costi e maggiore burocrazia sia per i produttori che per gli acquirenti, specie quelli occasionali, determinando una considerevole riduzione delle vendite dirette di vino in ambito comunitario. Attualmente solo l’acquisto di vino da parte di privati trasportato dal medesimo da uno Stato membro in un altro Stato membro usufruisce di una agevolazione (limite fissato in 90 litri di vino o 60 di spumante).

Sin dall’entrata in vigore delle procedure telematiche Coldiretti ha fortemente richiesto sia a livello nazionale che a livello Ue una revisione della normativa che possa facilitare la libera circolazione del vino in ambito Ue quando destinato al consumatore finale. Nei mesi scorsi, finalmente la problematica è stata presa in carico dalle autorità di Bruxelles che hanno attivato uno specifico gruppo di lavoro per analizzare la problematica ed individuare le possibili soluzioni.

La scorsa settimana a Bruxelles in occasione di un incontro ad hoc con i vertici europei di DG Agri e DG Taxud, si è fatto il punto della situazione. In quella sede i rappresentanti della Commissione Ue pur confermando la conoscenza della problematica e la volontà di indivi-

duare delle soluzioni hanno sottolineato il lungo iter appena avviato e la difficoltà di arrivare ad una omogeneizzazione delle procedure all’interno della Ue. Taluni paesi consumatori del nord Europa infatti pur essendo a favore della libera circolazione delle merci non vedono positivamente la vendita diretta di vino sollevando problematiche connesse con la garanzia del pagamento delle relative accise.

In occasione dell’incontro, Coldiretti ha ulteriormente rimarcato l’importanza delle vendite dirette – che di fatto oggi dirette non sono – per i produttori di vino e il rilevante incremento di costi e di burocrazia al quale oggi sono assoggettati. Ma ha anche proposto due possibili soluzioni. La prima, di gran lunga la più semplice per i produttori di vino, consiste nel prevedere una assimilazione delle vendite a distanza (art. 36 della direttiva accise) all’acquisto da parte di privati (art. 32) nei limiti dei quantitativi già previsti. La seconda, invece, prevede l’istituzione di una nuova procedura, unica a livello Ue, semplificata e alternativa a quella ordinaria che consenta il pagamento anticipato da parte del produttore (o acquirente) dell’accisa dovuta nel paese di destinazione, evitando così gli obblighi di registrazione e garanzia nello stato n membro di destinazione.

VITIVINICOLO

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ATTUALITÀ

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Frutta piemontese nel progetto che ha coinvolto oltre 500 scuole della regione Nell’anno scolastico 2012/2013 la frutta è stata distribuita alle scuole in media 2 volte a settimana per un totale di 579 tonnellate di prodotti freschi

S

i è concluso anche quest’anno il progetto Europeo “frutta nelle scuole”.

Dopo anni di realizzazione con cooperative emiliane e lombarde quest’anno il progetto europeo è stato realizzato in Piemonte, con il concorso dell’ Asprofrut. Ha coinvolto circa 90.000 bambini nella sola regione Piemonte.

Presidente Domenico Sacchetto, com’è andata quest’anno, dopo le polemiche più che giustificate degli scorsi anni, quando la frutta arrivava dal Trentino ed i nostri ragazzi non avevano la possibilità di gustare la frutta locale?

Domenico Sacchetto

“Frutta nelle scuole è stata una bella iniziativa, non abbiamo avuto problemi con la fornitura della nostra frutta, mele susine e fragole, anche se non è facile dare un prodotto buono da mangiare, senza avere problemi. Sicuramente è un’iniziativa da ripetere se saremo supportati dai nostri magazzini per la fornitura di frutta, avendo una possibilità in più con l’IGP della Mela Rossa Cuneo”.

Questo è sicuramente un bel progetto, nobile nei suoi intenti teorici. La gestione è però difficile anche solo dal punto di vista logistico.

Cosa si dovrebbe migliorare o cambiare?

“Bisognerebbe cercare di migliorare la logistica che è mol-

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to dispendiosa, dovendo fare forniture singole alle scuole. Si dovrebbero cambiare le grammature della frutta fresca (oggi richiesta in 180 gr.) perché è troppo grande per un frutto e troppo piccola per due e si rischia di non dare un prodotto di qualità superiore da mangiare.

Dobbiamo cercare di dare un prodotto eccezionale ai bambini per invogliarli a mangiare la frutta”.

La Valle d’Aosta, ad esempio, ha preteso che gli attori del progetto e la frutta distribuita fossero dei produttori valdostani. L’anno prossimo sarà così anche per il Piemonte?

“Dobbiamo farci portavoce con la Regione per avere, nei limiti del possibile, (come la Valle d’Aosta) la possibilità di utilizzare il più possibile la frutta piemontese e far conoscere le nostre eccellenze frutticole”.

Cambiamo argomento: come si è conclusa per la Piemonte Asprofrut la campagna 2012 e quali sono le vostre previsioni sul 2013?

“Dopo le gelate invernali si prospettava un’annata veramente difficile per i produttori avendo perso circa il 70% della

produzione del kiwi e il 30% di pesche e nettarine. Asprofrut ha chiuso il bilancio 2012 con 100 milioni di fatturato, in linea con gli anni precedenti, grazie al buon risultato economico che hanno dato le mele e le susine . Siamo molto contenti perché i soci aumentano ( sono circa 500) alcuni arrivano dal mondo organizzato , ma molti sono i soci nuovi che hanno capito che l’OCM dà risultati e che il futuro europeo andrà verso questo sistema di associazionismo.

Sicuramente dovremo impegnarci perché negli anni futuri avremo sfide importanti da superare per competere con i frutticoltori di altre nazioni europee che hanno costi di produzione inferiori ai nostri e operano sui nostri mercati. Abbiamo due priorità importanti, istituire il consorzio varietale e cercare di sfruttare l’IGP Mela Rossa Cuneo per far conoscere il nostro territorio e le nostre produzioni.

Sicuramente questo lo otterremo lavorando insieme e coinvolgendo tutta la filiera frutticola”.

Presidente, recentemente è

stato riconfermato alla guida di Asprofrut...

“Ringrazio il consiglio di amministrazione Asprofrut che mi ha ridato fiducia, riconfermandomi presidente per acclama-

VARIE

35 zione per altri tre anni. Spero di riuscire a rappresentare bene l’associazione, continuando a farla crescere e a collaborare sempre di più con tutta la filiera n frutticola”.

Al Castello della Manta “Il Bello, il Buono e il Naturale” n Proseguono gli appuntamenti che abbinano la cultura e le eccellenze agroalimentari con l’evento “Il Bello, il Buono e il Naturale”, organizzato dal FAI, Fondo Ambiente Italiano, insieme al Castello della Manta e alle aziende di Campagna Amica Coldiretti: i visitatori saranno accompagnati in un viaggio nella storia dalle esperte guide del FAI al Castello della Manta e potranno degustare, gratuitamente, le specialità del territorio.

Domenica 30 giugno, sarà protagonista il progetto “Buono due volte”, con i prodotti etici dell’agricoltura sociale: sono molte le aziende aderenti al circuito Campagna Amica Coldiretti, sensibili alle tematiche del sociale, che uniscono ai prodotti di qualità, l’impegno in questo ambito, a favore delle persone con fragilità che incontrano più difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro: prodotti ittici, marmellate e tisane saranno i veri protagonisti della giornata, mentre domenica 28 luglio, vi saranno le degustazioni di piccoli frutti, in particolare lamponi, fragole e mirtilli.

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Riforma PAC, le nuove norme sui pagamenti diretti slittano al 2015 Nel 2014 rimarranno le attuali regole ma con il nuovo budget

C

ome anticipato sullo scorso numero, nel 2014 all’interno della PAC verrà mantenuto l’attuale regime dei pagamenti diretti. Già nei mesi scorsi il commissario europeo all’agricoltura Dacian Ciolos aveva ventilato questa ipotesi. Il 2014, avrebbe dovuto essere il primo anno di applicazione della riforma della Politica Agricola Comune ma, visto il protrarsi della discussione in sede comunitaria all’interno dei cosiddetti triloghi, è stato deciso di prorogare l’attuale sistema dei pagamenti diretti ancora per un anno. Questo perché anche se il Parlamento europeo e il Consiglio dovessero raggiungere un accordo politico entro la fine di questo mese sulla riforma, gli Stati membri non sarebbero comunque in grado di introdurre tutte le procedure amministrative/operative necessarie per attuare la nuova PAC già nel 2014. Perciò sebbene i nuovi regolamenti verranno pubblicati ancora di quest’anno, la loro piena applicazione partirà soltanto dal 1 gennaio 2015.

Per prorogare a tutto il 2014 l’attuale regime dei pagamenti diretti la Commissione europea ha pubblicato ad aprile una proposta di regolamento che il Consiglio e Parlamento europeo dovranno approvare entro la

fine della anno. Questa proposta sostanzialmente prevede che il regime di pagamento unico e i pagamenti relativi all’articolo 68 attuali siano mantenuti anche per la domanda PAC 2014. Mentre le nuove regole, ad esempio quelle relative al greening, saranno applicate soltanto dal 2015. Le regole rimarranno ancora le stesse per un altro anno (il 2014) ma non le risorse economiche che farà invece riferimento ai parametri del bilancio UE 2014-2020. La proposta della Commissione infatti contiene le conclusioni sul bilancio UE 2014-2020 (detto anche QFP – Quadro Finanziario Pluriennale), fatte dal Consiglio europeo lo scorso 8 febbraio, anche se non ancora definitive, in quanto non sono ancora state approvate dal Parlamento.

Ciò vuol dire che la distribuzione delle risorse tra gli Stati membri, detta “convergenza esterna”, e che prevede un taglio per i paesi che hanno un importo medio di pagamenti diretti superiore alla media europea (tra questi anche l’Italia) a favore di quelli che sono sotto tale soglia, sarà in vigore già dal 2014. In pratica per i pagamenti diretti, nel 2014, ci saranno le regole attuali ma nuovo budget. Per l’Italia significa una riduzione del proprio budget da 4,02 a 3,95 miliardi di euro. La proposta di regolamento per la PAC 2014, che prevede norme transitorie anche per lo sviluppo rurale, l’OCM unica ed il regolamento orizzontale della PAC e, per poter essere applicata dal 1 gennaio del prossimo anno, dovrà essere approvata dal Consiglio e dal Parlamento

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entro dicembre ma più verosimilmente già a ottobre, una volta raggiunti gli accordi sulla riforma PAC e sul bilancio UE 2014-2020, entrambi ancora in fase di negoziazione. Tale cronologia é necessaria perché il regolamento con le norme transitorie per la 2014 andrà a modificare in parte quanto previsto sui futuri nuovi regolamenti di riforma della PAC. In realtà per lo sviluppo rurale é prassi definire apposite regole per colmare il divario tra due periodi di programmazione pluriennale, in questo caso tra il 2007-2013 e il 2014-2020. E tali disposizioni sono già state introdotte con il Regolamento di esecuzione (UE) n. 335/2013. Tuttavia, sempre il 2014, la Commissione ha ritenuto necessario inserire un ulteriore gruppo di disposizioni transitorie specifiche.

I dibattiti su bilancio UE 20142020 e riforma della PAC viaggiano pressoché di pari passo e sono strettamente legati tra loro, poiché la Politica Agricola Comune assorbe circa il 40% delle risorse comunitarie.

Vediamo ora nel dettaglio le disposizioni contenute nella proposta di regolamento della Commissione per il 2014.

Una precisazione: quando nel testo vengono riportati: • “regolamento (UE) n. […] [SR]” si fa riferimento al nuovo regolamento sullo sviluppo rurale, • “regolamento (UE) n. [HZ]” si fa riferimento al nuovo regolamento orizzontale (finanziamento, gestione, monitoraggio della PAC in cui rientra anche la condizionalità).

Entrambi al momento non ancora approvato ma che verrà fuori dalla riforma della PAC.

PAGAMENTI DIRETTI PROROGA AL 2014 DEI TITOLI PAC Articolo 6 È prorogato sino al 31 dicembre 2014 il Regolamento (CE) n. 73/2009 (e di conseguenza i TITOLI DELLA PAC attuali): «esso continua ad essere applicato per quanto riguarda le domande di aiuto relative ad anni che hanno inizio anteriormente

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RIFORMA PAC

37 al 1° gennaio 2015».

Di conseguenza il nuovo regolamento di riforma PAC, quando approvato, entrerà in vigore a decorrere dal 1° gennaio 2015.

PAGAMENTI DIRETTI LE SCELTE DELL’ITALIA SU VALORE DEGLI AIUTI E CONVERGENZA INTERNA Articolo 6 punto 4 • Tuttavia, l’articolo 20, paragrafo 5 (valore dei diritti all’aiuto e convergenza), “Entro il 1º agosto 2013 gli Stati membri comunicano alla Commissione la decisione di cui al paragrafo 1, unitamente alle misure adottate per l’applicazione del paragrafo 2 e del paragrafo 3”; • l’articolo 22, paragrafo 6 (valore dei diritti all’aiuto e convergenza), “Quando applicano i paragrafi 2 e 3, gli Stati membri, in ottemperanza ai principi generali del diritto unionale, procedono al ravvicinamento del valore dei diritti all’aiuto a livello nazionale o regionale. A tal fine

(continua a pagina 38)

RIFORMA PAC

38 gandolo anche per il 2014: «Entro il ..., gli Stati membri che hanno adottato la decisione di cui all’articolo 69, paragrafo 1, possono riesaminarla e decidere, a partire dal 2014» • Flessibilità tra pilastri, trasferimento da un pilastro all’altro sino al 15% (dal primo-pagamenti diretti al secondo-sviluppo rurale pilastro o viceversa).

(continua da pagina 37)

gli Stati membri stabiliscono entro il 1º agosto 2013 le disposizioni da adottare. Tali disposizioni comprendono modifiche annue progressive dei diritti all’aiuto, secondo criteri oggettivi e non discriminatori”; [Queste prime due disposizioni riguardano la definizione dei criteri che ogni Stato membri assumerà per quantificare il pagamento base a livello regionale, la suddivisione del massimale nazionale tra le regioni e il processo, detto anche convergenza interna, che porterà al loro progressivo allineamento] • l’articolo 35, paragrafo 1 (disposizioni finanziarie dell’aiuto aree svantaggiate), • l’articolo 37, paragrafo 1 (disposizioni finanziarie dell’aiuto giovani), • e l’articolo 39 (disposizioni finanziarie dell’aiuto accoppiato), si applicano a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente regolamento (quando verrà approvato, prevedibilmente ad ottobre 2013) In pratica tutte queste scel-

te che l’ITALIA dovrà fare, sino ad oggi previste entro il primo agosto 2013 , sono rinviate alla data di entrata in vigore del regolamento di transizione, ossia prevedibilmente entro ottobre 2013.

PAGAMENTI DIRETTI MODIFICHE DEL REGOLAMENTO (CE) n. 73/2009 (attuale regime PAC) Articolo 5 • Anticipi (aggiunto all’articolo 29 del Regolamento (Ce) n. 73/2009): gli Stati membri possono versare, a decorrere dal 16 ottobre 2014, anticipi agli agricoltori fino al 50% dei pagamenti diretti nell’ambito dei regimi di sostegno elencati nell’allegato I per quanto riguarda le domande presentate nel 2014.

• Adeguamento ai nuovi massimali della PAC 2014 che per l’Italia corrisponderanno a (3.953.394.000 di euro per i pagamenti diretti) • Possibilità di modificare nel 2013 l’articolo 68 del Regolamento (CE) n. 73/2009 (aiuto accoppiato) proro-

SVILUPPO RURALE IMPEGNI GIURIDICI ASSUNTI NEL 2014 AI SENSI DEL REGOLAMENTO (CE) N. 1698/2005 Articolo 1 Per alcune misure previste all’articolo 36 del Regolamento (Ce) n. 1698/2005: a) misure intese a promuovere l’utilizzo sostenibile dei terreni agricoli, in particolare: i) indennità a favore degli agricoltori delle zone montane; ii) indennità a favore degli agricoltori delle zone caratterizzate da svantaggi naturali, diverse dalle zone montane; iii) indennità Natura 2000 e indennità connesse alla direttiva 2000/60/CE; iv) pagamenti agroambientali; v) pagamenti per il benessere degli animali; b) misure intese a promuovere l’utilizzo sostenibile delle superfici forestali, in particolare: b. iv) indennità Natura 2000; b. v) pagamenti silvoambientali;

gli Stati membri possono continuare ad assumere nuovi impegni giuridici nei confronti dei beneficiari nel 2014 conformemente ai programmi di sviluppo rurale adottati in base al Regolamento (CE) n. 1698/2005, anche dopo l’esaurimento delle risorse finanziarie del periodo di programmazione 2007-2013, fino all’adozione del rispettivo programma di sviluppo rurale per il periodo di programmazione 2014-2020. Le spese sostenute in base a tali impegni sono ammissibili conformemente all’articolo 3 del presente regolamento.

SVILUPPO RURALE IMPEGNI GIURIDICI ASSUNTI NEL 2014 AI SENSI DEL REGOLAMENTO (CE) n. 1698/2005 Articolo 1 La condizione «che ci si impegnano a proseguire un’attività, agricola in una zona svantaggiata per almeno un quinquennio a decorrere dal primo pagamento dell’indennità compensativa» non si applica ai nuovi impe-

gni giuridici assunti dagli Stati membri nel 2014 ai sensi dell’articolo 36, lettera a), • punto i) “indennità compensative a favore degli agricoltori in zone montane” • punto ii) “indennità compensative a favore degli agricoltori in aree svantaggiate”.

Assunzioni

nuovi impegni sviluppo rurale nel 2014

SVILUPPO RURALE PROSEGUIMENTO DELL’APPLICAZIONE DEGLI ARTICOLI 50 BIS E 51 DEL REGOLAMENTO (CE) n.

1698/2005 Articolo 2 Gli articoli 50 bis e 51 del Regolamento (CE) n. 1698/2005 (zone ammissibili al sostegno e condizionalità) continuano ad applicarsi fino al 31 dicembre 2014 per quanto riguarda le operazioni selezionate nell’ambito dei programmi di sviluppo rurale del periodo di programmazione 2014-2020 ai sensi:

RIFORMA PAC

39 - dell’articolo 22, paragrafo 1, lettere a) “forestazione e imboschimento” e b) “allestimento di sistemi agroforestali” del regolamento (UE) n. […]

[SR] relativamente al premio annuale ed agli articoli (sempre nuovo regolamento in approvazione): • 29 Pagamenti agro-climatico-ambientali, • 32 Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifiche, • 34 Benessere degli animali, • 35 Servizi silvo-climaticoambientali e salvaguardia della foresta,

SVILUPPO RURALE AMMISSIBILITÀ DI ALCUNI TIPI DI SPESA Articolo 3 • In deroga all’articolo 7, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. […] [SR], le spese relative agli impegni giuridici nei confronti dei beneficiari, assunti nell’ambito delle MISURE previste all’articolo 36, del Regolamento (CE) n. 1698/2005.

(continua a pagina 40)

(continua da pagina 39)

a) misure intese a promuovere l’utilizzo sostenibile dei terreni agricoli, in particolare: i) indennità a favore degli agricoltori delle zone montane; ii) indennità a favore degli agricoltori delle zone caratterizzate da svantaggi naturali, diverse dalle zone montane; iii) indennità Natura 2000 e indennità connesse alla Direttiva 2000/60/CE; iv) pagamenti agroambientali; v) pagamenti per il benessere degli animali; b) misure intese a promuovere l’utilizzo sostenibile delle superfici forestali, in particolare: i) primo imboschimento di terreni agricoli; iii) primo imboschimento di superfici non agricole; iv) indennità Natura 2000; v) pagamenti silvoambientali; sono ammissibili al beneficio di un contributo del FEASR nel periodo di programmazione 2014-2020 nei casi: a) per i pagamenti effettuati tra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2015, se la dotazione finanziaria per la misura interessata del rispettivo programma adottato conformemente al Regolamento (CE) n.

1698/2005 è già esaurita; b) per i pagamenti effettuati successivamente al 31 dicembre 2015.

• Le spese di cui al paragrafo 1 sono ammissibili al beneficio di un contributo del FEASR nel periodo di programmazione 2014-2020, alle seguenti condizioni: (a)tali spese sono previste nel

rispettivo programma di sviluppo rurale per il periodo di programmazione 2014-2020; (b) si applica il tasso di partecipazione del FEASR al finanziamento della misura corrispondente nell’ambito del regolamento (UE) n. […] [SR] fissato nell’Allegato I del presente regolamento; (c) gli Stati membri assicurano che le corrispondenti misure transitorie siano chiaramente identificate mediante i propri sistemi di gestione e di controllo.

SVILUPPO RURALE APPLICAZIONE DI TALUNE DISPOSIZIONI DEL REGOLAMENTO (CE) N. 73/2009 NEL 2014 (CONDIZIONALITÀ) Articolo 4 Per il 2014, il riferimento al titolo VI, capo I del regolamento (UE) n. [HZ] negli articoli 29 (pagamenti agro-climaticoambientali), 30 (agricoltura biologica) 31 (indennità Natura 2000 e indennità connesse alla direttiva quadro sulle acque) e 34 (benessere degli animali) del regolamento (UE) n. […] [SR] va

letto come un riferimento agli articoli 5 (criteri di gestione obbligatori) e 6 (buone condizioni agronomiche e ambientali) del Regolamento (CE) n. 73/2009 ed agli allegati II e III di quest’ultimo.

Visto lo sfasamento tra l’entrata in vigore dello sviluppo rurale dal primo gennaio 2014 e i pagamenti diretti primo gennaio 2015, per quanto riguarda la condizionalità base dello sviluppo rurale per certe misure sopra elencate si tiene in considerazione la CONDIZIONALITA’ attuale del Regolamento (CE) n. 73/2009.

REGOLAMENTO ORIZZONTALE PAC Articolo 7 Il nuovo regolamento orizzontale (finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune) della PAC si applica a decorrere dal 1° gennaio 2014, ad eccezione: • degli articoli 7 (Riconoscimento e revoca del riconoscimento degli organismi pagatori e degli organismi di coordinamento), 8 (Poteri della Commissione) e 9 (Organismi di certificazione), che si applicano a decorrere dal 16 ottobre 2013; • degli articoli 18 Modalità relative ai pagamenti mensili, 42 (Rispetto dei termini di pagamento), 43 (Riduzione e sospensione dei pagamenti mensili e dei pagamenti intermedi) e 45 (Destinazione specifica delle entrate), che si applicano a decorrere dal 16 ottobre 2013 per quanto www.tec-artigrafiche.it

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riguarda le spese sostenute a decorrere dal 16 ottobre 2013; • del titolo III (SISTEMA DI CONSULENZA AZIENDALE) del titolo V, capo II (Sistema integrato di gestione e di controllo), e del titolo VI (CONDIZIONALITÀ), che si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2015.

Pertanto è rinviata al 1° gennaio 2015 l’entrata in vigore della NUOVA CONDIZIONALITA’, del SISTEMA DI CONSULENZA AZIENDALE e

del SISTEMA INTEGRATO DI GESTIONE E CONTROLLO. CONDIZIONALITÀ 2014 Conformemente all’articolo 22 della Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque, la direttiva 80/68/CEE del Consiglio, del 17 dicembre 1979, concernente la protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento provocato da certe sostanze pericolose è abrogata a

decorrere dal 22 dicembre 2013.

Al fine di mantenere le regole di condizionalità in materia di protezione delle acque sotterranee, è opportuno adeguare la portata della condizionalità e definire una norma per il mantenimento del terreno in buone condizioni agricole ed ambientali che includa i requisiti degli articoli 4 e 5 della Direttiva 80/68/CEE. È stato introdotto un apposito allegato nella proposta di regolamento per ovviare all’abrogazione n della Direttiva 80/68/CEE.

tabella riepilogativa, le norme transitorie 2014 REGOLAMENTO

ENTRATA IN VIGORE CONSEGUENZE

Pagamenti diretti

1 gennaio 2015

- validità degli attuali titoli anche per la domanda Pac 2014; - prosecuzione dell’articolo 68 nel 2014; - nuovi titoli assegnati in base alla domanda Pac 2015.

Ocm unica

1 gennaio 2014

- avvio delle nuove misure di mercato (tra cui la riserva di crisi).

Sviluppo rurale

1 gennaio 2014

- avvio della fase di programmazione dei PSR 2014-2020; - nuovi impegni per il 2014 delle misure “per superficie” (indennità compensative, misure agro ambientali, ecc.) con i contenuti dei PSR 2007-2013 e le risorse finanziarie 2014-2020.

Regolamento orizzontale PAC

1 gennaio 2014

- eccezione ed entrata in vigore 1 gennaio 2015 per sistema consulenza aziendale, nuova condizionalità, sistema integrato di gestione e controllo

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ATTUALITÀ

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Il CAP Nord Ovest ha inaugurato “Hobby Garden”

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abato 1° giugno il CAP Nord Ovest Consorzio Agrario di Cuneo ha inaugurato Hobby Garden: Per gli amanti del giardinaggio e i professionisti, oltre 800 metri quadri dedicati al giardinaggio hobbistico e professionale.

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Hobby Garden è aperto dal lunedì al venerdì 8.30/12.3015.00/19.00 e per tutto il mese di giugno aperto anche il sabato con stesso orario. All’inaugurazione erano presenti (nella foto) il presidente del CAP Nord Ovest Tonino Gai, il direttore Vanni Valevano insieme al sindaco di Cuneo, n Federico Borgna.

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ATTUALITÀ

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Corsa al risparmio: cambia il menu degli italiani

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si evidenzia che aumentano gli acquisti di latte a lunga conservazione (+4 per cento) a scapito di quello fresco (-4 per cento) che è di gran lunga di migliore qualità, ma leggermente piu’ costoso e piu’ facilmente deperibile per raggiunti limiti di scadenza.

In calo del 4 per cento anche gli acquisti di frutta e del 2 per cento quelli di verdure che per prima volta interessa anche gli ortaggi e le insalate pronte per l’uso, la cosiddetta quarta gamma, che fa segnare un calo nei volumi di acquisto record del 5 per cento. A cambiare non sono solo le quantità dei diversi prodotti acquistati che complessivamente calano del 2 per cento, ma si riscontra in generale una tendenza a privilegiare prodotti

low cost che possono anche rappresentare una incognita per la n salute.

“Giornata del Socio” CATAC-Agenzia 4A Coldiretti n Il 27 giugno 2013 presso l’area pic-nic “LA SORGENTE” di Demonte, l’Agenzia 4A ed i Centri di Assistenza Tecnica Agraria e Contabile, organizzano per gli associati ed i loro famigliari la ormai tradizionale “Giornata del Socio” giunta alla 21a edizione. La festa è una occasione per trascorrere in compagnia dei propri colleghi di Zone diverse una giornata in allegria e serenità. Il programma prevede la celebrazione della Santa Messa in suffragio dei defunti, seguita dalla distribuzione di polenta con spezzatino, formaggio e macedonia di frutta. Nel pomeriggio vengono organizzati divertimenti vari sia per i bimbi e sia per gli adulti. Nell’area pic-nic “LA SORGENTE”, vi è la possibilità di usufruire del servizio Bar e di svolgere diverse attività ricreative quali pesca facilitata e sportiva, il gioco delle bocce ed il calcio. La giornata si conclude con la distribuzione della “Merenda Sinoira” e la premiazione dei vincitori dei giochi.

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a corsa al risparmio delle famiglie italiane fa cambiare anche il menu: lo si può notare anche nelle piccole scelte quotidiane: il latte fresco fa spazio a quello a lunga conservazione, le uova prendono sempre più spesso il posto di carne e pesce.

Scendono gli acquisti in quantità di olio di oliva (-8 per cento) sostituito con il burro (+5 per cento); gli italiani mettono nel carrello più uova (+2 per cento) e portano in tavola frittate al posto di fettine e braciole con un calo della carne bovina (-6 per cento) e di maiale (-5 per cento) ma anche del pesce (-5 per cento).

Emerge da un’analisi di Coldiretti sulla spesa degli italiani nel primo trimestre del 2013: in cui

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44 ■ Azienda leader nella produzione di attrezzature per la raccolta delle nocciole e frutta in guscio

Chianchia: attrezzature per nocciole e frutta in guscio

L

’Azienda nasce nel 1995 e si occupa di carpenteria in ferro in un capannone sotto casa, ma le richieste degli agricoltori del luogo spingono la ditta Chianchia a studiare mac-

chinari adatti ad alleggerire il lavoro della raccolta nocciole: coltivazione che da ottimi riscontri sia di resa che di qualità ed è in continuo aumento. Nascono così le prime macchine per la raccolta e pulizia delle nocciole e, con queste, il salto di qualità: da fabbri a costruttori.

Mario e Giovanni insieme al cugino Dario acquisiscono una ditta di semilavorati meccanici e il ciclo di lavorazione si completa: da materiale grezzo al macchinario finito e la produzione è in continuo aumento per la progettazione e sviluppo di nuove attrezzature.

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Premio Fedeltà al Lavoro 2013: iscrizioni entro il 25 settembre

L

a Giunta della Camera di Commercio di Cuneo ha bandito, anche per il 2013, il concorso per l’assegnazione di medaglie d’oro e diplomi per la premiazione della “Fedeltà al lavoro e progresso economico”.

Tutti gli interessati possono rivolgersi agli uffici di Coldiretti per la compilazione del modulo di richiesta. All’interessato spetta provvedere all’auto-certificazione sia della data di inizio della conduzione dell’azienda, sia dell’insussistenza di pendenze tributarie e di condanne penali. Alla domanda, va allegata la copia non autenticata di un documento di identità in corso di validità. Le richieste di partecipazione al concorso, da redigersi esclusivamente su appositi moduli scaricabili dal sito internet www.cn.camcom.it o ritirabili presso la Camera di Commercio o presso le Associazioni di categoria, dovranno pervenire alla Camera di Commercio di Cuneo – Ufficio Segreteria Affari generali –di via Emanuele Filiberto

n. 3, entro il 25 settembre 2013.

Per partecipare al concorso sono necessari alcuni requisiti, in particolare: • per la categoria III: bisogna essere componenti di famiglie diretto-coltivatrici che alla data del 31 dicembre 2012 abbiano prestato almeno 40 anni di ininterrotto lavoro su fondi di proprietà (l’inizio della conduzione è considerato valido non prima del compimento del 18° anno di età). Il numero dei premiati appartenenti a questa categoria non potrà essere superiore al 35% dei premi messi a concorso, equivalente quindi al massimo a 70 riconoscimenti; • per categoria IV, che si riferisce ad affittuari o mezzadri attuali titolari di azienda con almeno 35 anni di propria ininterrotta conduzione dello stesso fondo alla data dell’11 novembre 2012 (l’inizio della conduzione è

considerato valido non prima del compimento del 18° anno di età); oppure appartenenti a famiglia che da almeno 80 anni si trovi alla conduzione a affittanza o mezzadria del medesimo fondo.

Nel caso in cui il numero delle domande superasse quello dei premi previsti dal bando, sarà data la precedenza per la graduatoria ai concorrenti con il maggior periodo di lavoro e di anzianità. Le domande in esubero non saranno ritenute valide per la partecipazione alle edizion ni successive.

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ATTUALITÀ

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■ Coldiretti raccomanda alle aziende la massima prudenza

Finte interviste per conto di Ismea

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ono giunte diverse segnalazioni agli Uffici Coldiretti, secondo le quali, alcune persone si sarebbero presentate alla aziende spacciandosi per operatori che agiscono per conto di Ismea, per fare interviste dettagliate.

“Coldiretti – dice Elio Gasco, (foto a lato), segreario di Zona Coldiretti Savigliano – ha ricevuto da Ismea la conferma che non ci sono assolutamente attività di ricerca in corso: per cui i soggetti che girano attualmente le campagne sono molto probabilmente millantatori”.

Ismea inoltre ha la ferma intenzione di attivare le azioni legali volte a far cessare l’azione di questi soggetti. Pubblichiamo per opportuna conoscenza, il fac simile della lettera che è stata

nell’ambito della Rete Rurale Nazionale nell’ambito delle attività della Task Force Ambiente e Condizionalità.

Ai sensi dell’art. 13 del DLgs 196/2003 La informiamo che: • I dati sono raccolti principalmente ai fini di analisi e di elaborazioni statistiche.

• I dati raccolti saranno trattati, con sistemi automatizzati, in forma anonima e aggregata per scopi statistici e saranno diffusi solo in questa modalità.

• Lei può esercitare in ogni momento i diritti previsti dall’art. 7 del DLgs 196/2003, in particolare può opporsi al trattamento dei dati che La riguardano, esercitando gratuitamente tale diritto, rivolgendosi al titolare del trattamento:

recapitata ad alcune aziende: INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL DECRETO LEGISLATIVO 30 GIUGNO 2003, N. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali) Ai sensi del DLgs 196/2003 si autorizza il trattamento dei dati forniti attraverso la presente lettera di richiesta al solo scopo dell’attività svolta da Ismea

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ATTUALITÀ

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ALL’ATTENZIONE DI: .............................

OGGETTO: Richiesta raccolta dati Secondo l’oggetto della lettera sono a richiederLe i dati inerenti la Sua azienda al fine di completare il profilo della stessa, completamento utile principalmente ai fini statistici.

Dati richiesti: • SAT (Superficie agraria totale) • SAU (Superficie agricola utilizzata) – (solo riguardante la domanda PAC del pagamento unico aziendale) • Eventuali modifiche dai dati, inerenti ai titoli del disaccoppiamento, attuate in passato • Importo in euro dell’ultimo pagamento ricevuto (solo riguardante la domanda PAC del pagamento unico aziendale) • Iscrizione ad altre misure/aiuti comprese all’interno del PSR • Iscrizione ad altre misure/aiuti esterne al PSR • Eventuali corsi di formazione frequentati • Costo di presentazione della domanda (solo riguardante la

domanda PAC del pagamento unico aziendale) • Mezzo di presentazione della domanda (indicare eventuale CAA a cui si è iscritti) • Indirizzi di settore di tutta l’azienda (indicare quindi le colture presenti in azienda)

VARIE

47 • Indirizzi di settore PAC (solo riguardante quindi la domanda PAC del pagamento unico aziendale).

In attesa di un Suo gentile riscontro colgo l’occasione per porgerLe n Distinti Saluti.

I “Bistrò” di Paese

“Mantenersi in gamba” con Avsa

n La Camera di commercio di Cuneo ha realizzato un importante progetto che ha dato vita ad una rete di Bistrò di Paese sul territorio della provincia di Cuneo.

Ogni primo venerdì del mese, l’offerta dai Bistrò di Paese, legata ai prodotti del territorio, viene caratterizzata dal filo conduttore “unico prodotto” da ciascuno di essi interpretato in modo personale attraverso degustazioni e menù. Il costo della degustazione è di 15 euro; il menù, che si potrà gustare a pranzo o cena, è fissato a 25 Euro, bevande escluse. Le proposte della rete dei Bistrò di Paese per il 2013 saranno presenti sui siti web dei singoli Bistrò, sui siti di G.A.L. Mongioie, G.A.L. Langhe e Roero Leader e su quello della Camera di commercio di Cuneo.

n Martedì 18 giugno, a Fossano, presso la sala polivante “Brut e Bon”, in piazza foro Boario, alle ore 17, ci sarà un incontro pubblico dal titolo “Mantenersi in gamba”, organizzato dall’associazione A.V.S.A. – “Si può” di Cuneo, che svolge attività di tutela dei diritti degli anziani e di formazione per “invecchiare in salute”.

Il relatore, dott. Dario Panero, specialista in chirurgia vascolare, parlerà della salute delle vene degli arti inferiori.

Nel corso della serata, l’associazione presenterà le proprie attività e distribuirà gratuitamente un video utile all’assistenza degli anziani, non autosufficienti.

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La 20a Mostra interprovinciale della razza ovina Frabosana-Roaschina n Ha compiuto vent’anni la Mostra interprovinciale ovini di Razza Frabosana-Roaschina, che si è tenuta, come tradizione, la terza domenica di maggio a Roaschia, in Valle Gesso.

L’evento è stato organizzato dal Comune di Roaschia, in collaborazione con l’Apa e il Consorzio per il recupero e la valorizzazione di questa antica razza autoctona: un’occasione per valorizzare quella che fino ad alcuni decenni fa era la razza ovina da latte più allevata in Piemonte. La popolazione iscritta al Registro anagrafico è di circa 3 mila capi, distribuiti dalle Alpi monregalesi alla Val Pellice. La Roaschina, insieme alle altre razze autoctone, costituisce un patrimonio zootecnico di tutto rispetto. La produzione di latte varia da 80 a 200 litri per una lattazione di 150-180 giorni. Il latte viene trasformato in formaggio puro (Sola, Saras, Brus) o miscelato al latte vaccino (Raschera, Castelmagno, Toma, Seiras del fen). La produzione di carne è invece orientata verso l’agnello allattato dalla madre, del peso di 12-15 Kg; la prolificità è di 1,1-1,3 agnelli per parto.

Archivio Fotografico Giorgio Ferrero, Entracque

20a MOSTRA OVINI RAZZA FRABOSANA ROASCHINA – Roaschia 18-19 maggio 2013 CAMPIONE MOSTRA: VICE CAMPIONE: CAMPIONESSA MOSTRA: VICE CAMPIONESSA: Categoria Maschi da 12 a 24 mesi di età Categoria Maschi oltre 24 mesi di età Categoria Femmine da 12 a 24 mesi di età Categoria Femmine da 24 a 36 mesi di età Categoria Femmine oltre 36 mesi di età 1° Migliore Gruppo di 5 soggetti 2° Migliore Gruppo di 5 soggetti Premio speciale del Comune di Roaschia a: 1° Gruppo più omogeneo e meglio preparato 2° Gruppo più omogeneo e meglio preparato

IT004000034863 VAREN di Martini Giovanni Luigi – Boves IT004000001578 di Gastaldi Andrea – Chiusa di Pesio IT004000057924 di Martini Bartolomeo e Gianfranco (Nini) – Boves IT004000075904 di Bottero Aldo – Garessio IT004000076419 – di Fantino Franco – Roaschia Campione: IT004000045664 – di Martini F.lli Bartolomeo e Gianfranco (Nini) – Boves Riserva: IT004000034863 VAREN di Martini Giovanni Luigi – Boves Campione: IT004000001578 di Gastaldi Andrea – Chiusa di Pesio Riserva: IT004000066492 – di Macagno Gian Franco – Peveragno Campionessa: IT004000063041 – di Revelli Alessio e Aldo – Mondovì Riserva: IT004000015182 – di Basso Piergiorgio – Frabosa Sottana Campionessa: IT004000067696 – di Macario Aldo – Boves Riserva: IT004000057924 – di Martini F.lli Bartolomeo e Gianfranco (Nini) – Boves Campionessa: IT004000075904 – di Bottero Aldo – Garessio Riserva: Macario Aldo – Boves Allevatore: Musso Giovanni – Chiusa di Pesio Allevatore: Allevatore: Allevatore:

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ATTUALITÀ

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Nuove opportunitÀ di acquisto con “Amica SocietÀ cooperativa”

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ta operando ormai da oltre due anni e con successo, “Amica Società Cooperativa”, che ha come finalità gli acquisti collettivi organizzati di articoli, materie e attrezzature per le aziende agricole.

Gli scopi sono delineati chiaramente nello statuto: “…La Cooperativa è retta e disciplinata secondo i principi della mutualità, senza fini di speculazione privata.

Lo scopo mutualistico che i soci intendono conseguire attraverso la gestione della cooperativa consiste nell’ottenimento, delle migliori condizioni di approvvigionamento delle merci che rappresentano attrezzature, materie prime, sussidiarie e di consumo per i soci a livelli e condizioni di pagamento migliorative rispetto a quelle ottenibili dall’acquisto dei prodotti sul mercato. I soci intendono altresì conseguire lo scopo mutualistico dell’ottenimento di mezzi tecnici e/o di servizi dalla cooperativa a condizioni e standard qualitativi migliori e a prezzi inferiori rispetto a quelli conseguibili sul mercato….”

“Non secondario – spiega Fabrizio Rapallino, direttore della cooperativa – è anche l’effetto calmiere dei prezzi sul mercato che si sta registrando. Solo a titolo esemplificativo, non esaustivo poiché la gamma dei prodotti acquistabili è aperta alle richieste e necessità espresse dai soci, la Cooperativa può fornire nell’immediato bottiglie (vino, succhi di frutta, latte, ecc), vasi e barattoli di vetro (conserve alimentari, miele, yoghurt, ecc.), capsule per barattoli, articoli vari per la sicurezza degli operatori agricoli e agroindustriali (guanti, scarpe e stivali antinfortunistici, tute protettive, maschere antipolveri), trappole cromotropiche, sementi, diffusori per la lotta biologica (confusione sessuale degli insetti parassiti) etc.. Da qualche giorno è inoltre attiva una piattaforma logistica finalizzata alla fornitura e consegna anche di piccole ordinazioni”. “Tra le priorità indicate dal Consiglio di Amministrazione – aggiunge il presidente Bernardino Negro – vi è quella di estendere la base associativa per

una maggiore incisività, grazie alla crescita di potere contrattuale in fase di acquisto, nonché alla raccolta delle necessità di nuovi articoli da inserire nelle proposte di acquisto. La quota di adesione per diventare soci ordinari è di 50,00 euro (una tantum) ed è bene precisare che non è obbligatorio per i soci acquistare esclusivamente da Amica Cooperativa”.

“Siamo fiduciosi – conclude il direttore Fabrizio Rapallino – che le proposte di Amica Società Cooperativa trovino ampio consenso, specie in questi momenti non facili. Certi che “il primo guadagno inizia dal risparmio”, la Amica Società Cooperativa è a disposizione per le richieste di fornitura e le iscrizioni dei soci e per ascoltare esigenze e suggerimenti delle imprese per sfruttare appieno le possibilità della cooperativa”. n

Bernardino Negro

Per tutte le informazioni la segreteria di “Amica Cooperativa” risponde al n. 0171447.295, e-mail: cooperativa.amica.cn@ coldiretti.it.

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A Boves “Mestieri e Città” con la Fattoria Didattica n Domenica 2 giugno, si è conclusa con grande successo a Boves la manifestazione “Mestieri e Città”: Coldiretti Cuneo con alcune fattorie didattiche e aziende agricole del territorio, ha realizzato una vera e propria “Fattoria Didattica” su Piazza Italia. Numerose scuole hanno partecipato alle diverse attività: il laboratorio del miele per contribuire ad avvicinare i bambini al mondo dell’apicoltura, alla vita delle api e ai prodotti dell’alveare e per intraprendere un percorso di educazione alimentare; il laboratorio del latte, la trasformazione in formaggio e i mestieri di un tempo, con un minuzioso intarsio di cesti in vimini, nonché un percorso per la conoscenza degli animali della fattoria.

Molto apprezzato anche il mercato di Campagna Amica, con le eccellenze agroalimentari che rendono unico il nostro territorio.

“Le Ravioles” a Verzuolo n Si svolgerà a Verzuolo (Cn), dal 28 al 30 giugno la seconda edizione della “Festa Delle Ravioles Valle Varaita”, organizzata dall’associazione commercianti “Punto Impresa” in collaborazione con Comune di Verzuolo, Coldiretti e Confcommercio. L’obiettivo della manifestazione è quello di far conoscere oltre al piatto tipico, il territorio verzuolese e le sue eccellenze alimentari, le attività commerciali: tutti i prodotti che verranno serviti provengono da produttori o commercianti locali.

Nella giornata di domenica, verrà organizzata una mostramercato enogastronomica con vari prodotti tipici del territori e non solo. Da non perdere: venerdì 28: ore 21 “birra e panini a volontà” con intrattenimento musicale; sabato 29: ore 20 2a edizione “cena della ravioles”, esibizione ballo latino americani e intrattenimento musicale. Domenica 30: mostra-mercato enogastronomica, spazio bimbi con giochi, ore 12,30 “pranzo delle ravioles”, balli occitani, ore 20 “cena delle ravioles” seguirà la serata di ballo liscio. Per info, tel: 3292169741.

“Festa della Dula” a Paroldo n Domenica 2 giugno, a Paroldo si è svolta la “Festa della Dula”, la manifestazione itinerante volta alla valorizzazione della razza ovina delle Langhe.

I visitatori hanno potuto assistere ad ogni fase della caseificazione, dalla mungitura alla tuma, inoltre esperti tosatori hanno mostrato la corretta tosatura degli animali per

poi passare alla filatura e tessitura. Non potevano mancare i produttori del circuito di Campagna Amica, con le specialità del territorio, insieme ai punti degustazione a cura delle Pro Loco dell’Alta Langa.

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VARIE

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A Cuneo la “Festa dei Quartieri”

n Sabato 1° Giugno, in Piazza della Costituzione, si è svolta la Festa dei Quartieri (Donatello, Gramsci, San Paolo e Cuneo Nuova) in collaborazione con Coldiretti e in concomitanza con l’Agrimercato Città di Cuneo.

I presidenti dei quartieri con grande entusiasmo hanno animato la giornata con musica, letture, giochi per bimbi e la “Corsa dei Quattro Quartieri”, concludendo la serata con polentata, vino e musica. Arneodo Secondo, segretario Zona Coldiretti di Cuneo sottolinea: “È un bell’esempio di positiva collaborazione tra Campagna Amica Coldiretti e i quartieri che hanno fortemente voluto e sostenuto l’apertura dell’ Agrimercato Città di Cuneo”.

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Villafalletto è “Capitale della musica” n Grande successo per la 1a edizione di Musicando in fiera a Villafalletto, svoltasi domenica 2 Giugno: d’ora in poi, Villafalletto potrà essere definita “Capitale della Musica”! È stata la banda musicale di Villafalletto ad inaugurare la giornata, con la sfilata per le vie del paese, una giornata all’insegna della musica quindi, ma non solo. Il vasto percorso fieristico, che ha completamente occupato il centro del paese, la zona dedicata alla valorizzazione dei prodotti tipici locali ha compreso anche il mercato di Campagna Amica. Non sono mancati oggetti di antiquariato, artigianato artistico oltre alle numerose “bancarelle” commerciali e un’estesa esposizione di attrezzature per l’agricoltura. Elevata l’affluenza di pubblico, che ha apprezzato l’unicità della manifestazione, sia a livello locale che regionale.

Anche il bel tempo ha dato il suo contributo, finalmente, dopo tanti week-end caratterizzati da pioggia e freddo.

Nel tardo pomeriggio, tutti i complessi musicali intervenuti – circa 300 musici – si sono esibiti all’unisono in un grande concerto finale. Emozionante, in particolar modo l’esecuzione dell’Inno di Mameli a ricordare la ricorrenza della Festa della Repubblica.

VARIE

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

52 ■ LA POSTA DEL COLTIVATORE

“Un emendamento alla Spending review per salvaguardare la filiera corta agroalimentare”

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gregio Direttore, consentire alle Pubbliche Amministrazioni di acquistare presso i produttori locali le forniture per i servizi di mensa, mediante un emendamento alle disposizioni contenute nel decreto sulla spending review varato dal governo nazionale lo scorso agosto e ripristinando, a livello regionale, i contributi a favore dei produttori previsti dalla legge regionale n. 12 del 23

Il ricordo di Anna Ciravegna

E

gregio Direttore, è recentemente scomparsa la nostra carissima zia, Anna Ciravegna di Benevagienna. Per tanti anni è stata responsabile delle donne coltivatrici nella frazione Podio ed era stata insignita dell’Ordine di Cavaliere delle Tre Spighe d’Oro Coldiretti. Mi fa piacere ricordarla a tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di conoscerla e di apprezzarne la sua disponibilità ed il suo spirito di servizio.

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maggio 2008, è quanto prevede un ordine del giorno presentato a Palazzo Lascaris da alcuni consiglieri regionali di maggioranza e opposizione, tra cui, il sottoscritto.

La Regione Piemonte è impegnata da anni nella promozione e nel sostegno della filiera corta dei prodotti agroalimentari piemontesi, ma per effetto delle disposizioni introdotte nel Decreto sulla Spending review, la Pubblica amministrazione è obbligata a procedere ai vari acquisti tramite gli strumenti messi a disposizione da Consip S.p.A., escludendo di fatto dai bandi di fornitura la partecipazione diretta dei produttori locali. Pertanto ora, presso le mense degli ospedali piemontesi e presso i circuiti della ristorazione collettiva, non vi è più alcuna garanzia di fornitura di prodotti locali, con gravi danni economici per l’Ente e per le imprese locali.

Nell’ordine del giorno presentato, chiediamo alla Giunta regionale di verificare tramite l’Ufficio legale la possibilità di prevedere deroghe nell’ambito degli acquisti collettivi a favore delle Aziende sanitarie locali, consentendo loro di rivolgersi al mercato locale. Si chiede inoltre l’impegno ad attivarsi presso il Parlamento, affinché sia preparata una proposta di emendamento alle disposizioni contenute nella Spending Review, consentendo alle Pubbliche Amministrazioni, per quanto riguarda le forniture per i servizi di mensa, di rivolgersi ai produttori locali. Infine, chiediamo alla Regione di rinnovare l’ impegno a sostegno della filiera corta dei prodotti agroalimentari piemontesi ripristinando i contributi a favore dei produttori previsti dalla legge regionale n. 12 del 23 maggio 2008.

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■ Viaggio studio in Toscana

Terramica incontra i produttori bio della provincia di Siena

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i è svolto mercoledì 29 e giovedì 30 maggio un “viaggio studio” in Toscana, organizzato dall’Associazione Produttori Biologici Terramica, realizzato grazie al contributo erogato dalla Regione Piemonte sulla Misura 133 del PSR 2007 – 2013 che promuove le attività di informazione e promozione dei prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentare. Al viaggio hanno partecipato alcuni imprenditori agricoli membri del Consiglio dell’Associazione, con la finalità di acquisire informazioni e conoscere le strategie attuate in altre regioni d’Italia per la promozione e la crescita del settore biologico.

Il programma ha previsto visite ad aziende agricole che operano seguendo le tecniche dell’agricoltura biologica e biodinamica dei diversi settori produttivi (zootecnia, orticoltura, viticoltura, frutticoltura, olivicoltura..). Durante tali incontri, caratterizzati da interessanti momenti di confronto sulle tecniche produttive e sulle esperienze di vendita diretta, di promozione e valorizzazione del prodotto è stato altresì possibile porre a confronto differenti percorsi di crescita del settore.

La prima tappa è stata presso l’Agriturismo “Natura e Salute”

dell’azienda Agricola Fattoria dei Vagli immerso nei boschi, a pochi chilometri da San Gimignano, realtà “multifunzionale” dove le produzioni spaziano dall’allevamento di suini allo stato semibrado (dai quali si ottengono con metodi tradizionali di lavorazione e stagionatura salumi tipici della regione) alla coltivazione di ortaggi, frutta e cereali (farro, grano duro e orzo) destinati alla trasformazione ed alla vendita diretta. Oltre a ciò presso questa azienda, in un’ottica di multifunzionalità, vengono svolte attività di selvicoltura e agriturismo.

Successivamente, la delegazione si è recata presso la cooperativa biologica e biodinamica, Il Poggio di Camporbiano, fondata e condotta da persone che hanno scelto di condividere totalmente questa esperienza di gestione degli oltre 100 ettari di bosco e 50 di seminativi. Presenti in azienda anche un allevamento di capre e di vacche (pezzata rossa, bruna alpina e jersey), alimentate totalmente con foraggi aziendali, dalle quali si ottiene latte e formaggi.

Molto interessante anche la visita all’Azienda vitivinicola Cappella di S’Andrea dove vengono prodotti con passione, vini quali, tra i tanti, la Vernaccia di S. Gi-

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

mignano DOCG e il Chianti Colli Senesi DOCG….

Nel secondo giorno, il programma ha previsto un incontro con funzionari della Coldiretti di Siena e la visita ad una bella Bottega di Campagna Amica nel centro della città di Siena oltre alla visita all’azienda biologica S’Anna dei F.lli Sanna, immersa in 160 ha di terreno collinare nel quale vengono prodotti foraggi e cereali destinati all’allevamento di un gregge di oltre 700 pecore con il latte delle quali, dopo la trasformazione, si ottengono una miriade di ottimi prodotti caseari. Anche in questo caso, attività didattiche ed agriturismo completano la gamma dell’offerta aziendale, costituendo un “mix multifunzionale” di reale n successo.

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ATTUALITÀ

54 ■ Vetrina internazionale per Terranostra – Agriturismi di Campagna Amica Cuneo

Al BITEG con Terranostra la Granda è protagonista

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enerdì 24 e Sabato 25 maggio, si è svolta a Monforte d’Alba, presso Palazzo Martinengo, una nuova edizione di BITEG, la Borsa Internazionale del Turismo Enogastronomico. Tra gli oltre 200 operatori specializzati nella vendita di pacchetti turistici gourmand, c’era anche l’Associazione Terranostra, Agriturismi di Campagna Amica

Cuneo, per presentare i suoi agriturismi agli oltre 90 tour operator sia italiani che stranieri, provenienti da 19 Paesi che spaziano dalla Germania alla Russia, dal Giappone all’Ungheria e ai quattro Paesi con la maggior propensione ai viaggi del gusto: Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna e Olanda.

Terranostra, ben consapevole che l’enogastronomia è il pro-

dotto turistico che rende più competitivo il Piemonte a livello europeo, ha raccolto molto interesse soprattutto per le proposte di soggiorno nelle colline delle Langhe e del Roero, gli itinerari del vino e i cooking tour.

Le impressioni a caldo non lasciano spazio ai dubbi. Afferma Giuseppe Buttieri, presidente Terranostra Cuneo: “la Provincia Granda è una destinazione turistica ormai riconosciuta a livello internazionale grazie soprattutto ai prodotti tipici della tavola, che ne hanno fatto la fortuna e agli stupendi paesaggi, meta di affascinanti escurn sioni”.

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“Pronti…Via!”: con Coldiretti, Sport insieme ad una Sana Alimentazione

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ono stati circa 600 gli studenti di scuole elementari, medie e superiori, coinvolti nelle giornate dedicate alla 13a edizione di Pronti… Via!, la manifestazione sportiva dedicata alle scuole della provincia Granda, compresi gli atleti diversamente abili.

Le gare si sono svolte a Cuneo il 13 maggio, ad Alba il 22 maggio e a Fossano il 23 maggio.

Lo sport scolastico ha un ruolo molto importante nella crescita dei ragazzi: oltre all’esperienza di gruppo, al divertimento ed alla competizione, sensibilizza verso uno stile di vita sano e corretto.

Coldiretti è vicina a queste tematiche e, al termine delle gare,

ha offerto a tutti i giovanissimi atleti una merenda sana a base di frutta: una deliziosa mousse

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NOTIZIE DAL MONDO DEI CAVALLI

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Decreto Balduzzi per le Associazioni Sportive

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l 26 aprile è stato firmato il Decreto Balduzzi, pertanto divengono operativi per le associazioni sportive alcuni obblighi, che di seguito anticipiamo.

DEFIBRILLATORI E CERTIFICATI MEDICI Defibrillatori semiautomatici obbligatori, sia per le società sportive professionistiche, sia per quelle dilettantistiche come l’A.C.S.T.E. ONERI E TEMPISTICHE Le società professionistiche dovranno adeguarsi in 6 mesi, mentre le dilettantistiche avranno a disposizione 30 mesi. Gli oneri saranno a loro carico, an-

APPUNTAMENTI FINE MESE GIUGNO 22-23 giugno “Transumanza” da Cavour a Roucas organizzato dal Circolo di Bagnolo P.te per chi vuole provare l’ebrezza del lavoro con il bestiame! Per info: Bartolo 3287230117.

RADUNO EQUESTRE A MONTEMALE 29-30 GIUGNO Sabato: ritrovo ore 16; ore 20 cena con prenotazione obbligatoria entro giovedì 27, serata musicale con Karaoke Show.

Domenica: ore 9 partenza per passeggiata sulle maestose montagne di Montemale con aperitivo al bar del Castello; ore 12,30 benedizione degli animali; ore 13 pranzo con prenotazione obbligatoria entro giovedì 27. Nel pomeriggio giri in carrozza per i bambini e gran finale con lotteria. Per informazioni e prenotazioni: Michele 3280152568 Lorena 3397202836.

che se è concessa la possibilità di associarsi qualora si operi all’interno dello stesso impianto sportivo. Il decreto ministeriale contiene linee guida dettagliate sulla dotazione dei defibrillatori e dovrà essere presente del personale formato e pronto all’intervento. I corsi saranno effettuati dai Centri di Formazione delle singole Regioni. Il decreto riforma anche la disciplina dei controlli e dei certificati medici: i soggetti non tesserati alle Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni, che praticano attività amatoriale devono sottoporsi a controlli medici periodici secondo indicazioni precise. Il certificato medico avrà valore biennale per gli uomini sotto i 55 anni e le donne sotto i 65, a patto che non presentino patologie o fattori di rischio.

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EPACA

59 ■ NOTIZIE EPACA

Avviso di proroga fino al 31 marzo 2014 dei certificati di esenzione ticket per reddito E01, E03, E04, E05

L

a Regione Piemonte, al fine di evitare disagi agli assistiti, ha confermato fino al 31 marzo 2014 la validità dei certificati di esenzione per reddito dalla compartecipazione alla spesa sanitaria sia per la specialistica sia per la farmaceutica per i codici: ❱ E01 cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a euro 36.151,98; ❱ E03 titolari di pensione o assegno sociale e loro familiari a carico; ❱ E04 titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant’anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a euro

8.263,31, incrementato fino a euro 11.362,05 in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori euro 516,46 per ogni figlio a carico.

Sia per la sola spesa farmaceutica per il codice: ❱ E05 bambini di età sup. a 6 anni e cittadini inf. a 65 anni appartenenti a nuclei familiari con reddito complessivo lordo inferiore a 36.151,98 euro.

TRE AVVERTENZE 1. Si precisa che gli utenti che nell’anno 2011 non hanno presentato denuncia dei redditi e che, pertanto, non sono compresi negli elenchi di esenzione del Ministero dell’Economia e delle Finanze e gli utenti che comunque, previa verifica presso il proprio Medico di Medicina Generale o lo spor-

tello dell’ASL, non risultano compresi in tali elenchi, devono recarsi agli Sportelli per la relativa AUTOCERTIFICAZIONE, sempre che abbiano i requisiti di età e di reddito.

2. Si precisa che, in caso di eventuale perdita dei requisiti reddituali che danno diritto all’esenzione, l’assistito è tenuto a darne tempestiva comunicazione all’ASL per la cessazione del diritto all’esenzione e, comunque, a non avvalersi più di tale diritto.

3. Si ricorda che eventuali abusi di utilizzo del certificato di esenzione, in carenza dei requisiti prescritti dalla legge, comporta responsabilità amministrative e penali, di cui all’art.

75 del D.P.R. 445/2000 e n s.m.i.

In arrivo il “bustone” Informiamo i pensionati che quest’anno il “bustone” INPS conterrà il modello RED, le varie dichiarazioni relative alle prestazioni assistenziali agli invalidi civili (ICRIC e ICLAV), la dichiarazione dei redditi ai fini del cumulo (che ormai riguarda le sole prestazioni di invalidità). In relazione al RED, l’INPS ha chiarito che sarà allegata una comunicazione in cui sono riepilogate le casistiche per le quali è previsto l’invio del modello all’Istituto.

Gli Uffici di Coldiretti sono a disposizione per la consulenza in merito e per l’invio, qualora sia previsto, delle comunicazioni all’INPS.

Indennità ai collaboratori coordinati e continuativi a progetto n La legge n. 92/2012, recante “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”, ha dettato nuove norme in materia di mercato del lavoro e di ammortizzatori sociali.

La legge di riforma ha riconosciuto, a decorrere dal 1° gennaio 2013 (triennio 2013-2015), una indennità ai collaboratori coordinati e continuativi iscritti in via esclusiva alla Gestione separata presso l’Inps, che soddisfino “in via congiunta” una serie di requisiti.

BENEFICIARI: I beneficiari della prestazione sono i collaboratori coordinati e continuativi, sono esclusi, per espressa previsione normativa, i soggetti titolari di redditi di lavoro autonomo.

Sono peraltro esclusi tutti i lavoratori iscritti alla Gestione separata a vario titolo, ma non inquadrabili nell’ambito di applicazione dei contratti di collaborazione a progetto, esempio; - coloro che abbiano stipulato rapporti di lavoro diversi dal contratto di collaborazione a progetto; - i soggetti che svolgono un mero rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, cioè le prestazioni occasionali; - i soggetti assicurati presso altre casse previdenziali, che siano già titolari di pensione ovvero assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie.

N.B. I potenziali beneficiari devono essere iscritti in via esclusiva alla Gestione separata.

REQUISITI: L’indennità è riconosciuta ai collaboratori, che soddisfino “in via congiunta” i seguenti requisiti: a) abbiano operato, nel corso dell’anno precedente con un solo “committente”; b) abbiano conseguito l’anno precedente un reddito lordo complessivo non superiore al limite di 20.000 euro (annualmente rivalutato); c) con riguardo all’anno di riferimento sia accreditato, presso la predetta Gestione separata un numero di mensilità non inferiore a uno; d) abbiano avuto un periodo di disoccupazione ininterrotto di almeno due mesi nell’anno precedente; e) risultino accreditate nell’anno precedente almeno quattro mensilità presso la predetta Gestione separata.

DOMANDA: La domanda di prestazione deve essere presentata dal collaboratore entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento.

MISURA DELLA PRESTAZIONE: L’importo della prestazione è pari al 5% del minimale annuo di reddito (anno 2013 euro 15.357,00), moltiplicato per il minor numero tra le mensilità accreditate l’anno precedente e quelle non coperte da contribuzione.

Gli Uffici EPACA di Coldiretti sono a disposizione per le informazioni in merito.

ATTUALITÀ

60 ■ DAL 10 MAGGIO AL 02 GIUGNO 2013

“Famiglia sei Granda” Lavoro – la famiglia sfida la crisi.

In tale occasione, è stata presentata per Coldiretti l’esperienza “Agritata”, espressione di una volontà di cercare soluzioni nuove in aiuto alle famiglie con il valore aggiunto della ruralità a beneficio dei bambini.

L’esperienza, presentata da due “Agritate” – Erika Aimar e Vanda Giordano di Barge – ha riscosso molto interesse per la positività e l’innovazione che rappresenta questo servizio.

Domenica 19 maggio è stato il momento centrale dell’evento con la mattinata dedicata alla festa diocesana delle famiglia e il pomeriggio di intrattenimento e di svago, cui Coldiretti ha dato il contributo confermando i forti principi imprenditoriali e sociali che da sempre caratterizzano l’Associazione in risposta alle esigente crescenti della n società. www.tec-artigrafiche.it

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nche quest’anno nell’ambito dell’evento “Famiglia sei Granda” ci sono stati momenti diversi dedicati alla famiglia nelle città della provincia di Cuneo (Alba, Bra,Busca, Boves, Fossano, Saluzzo, Cuneo, Mondovì e Savigliano). Quest’anno il “Forum delle Associazioni Familiari” e la “Pastorale Sociale del Lavoro”, alle quali Coldiretti

aderisce, hanno proposto una serie di eventi atti a promuovere un nuovo modello di sviluppo e di crescita dell’Italia, partendo dalle famiglie e dai cittadini e puntando anche sul volontariato e sull’impresa sociale. “Famiglia sei Granda” oltre che essere un occasione di incontro delle famiglie, è stato un momento di preparazione alla 47a edizione “Settimana Sociale dei Cattolici Italiani” che si terrà a Torino dal 12 al 15 settembre 2013.

Il tema della 47° edizione è “La famiglia, speranza e futuro per la società italiana”, con tali stimoli sono state organizzate due serate nelle quali sono stati affrontati il tema del welfare e del lavoro.

A Fossano, il 17 maggio si è parlato di “Un nuovo Welfare – responsabilità di chi” e a Cuneo il 24 maggio la tavola rotonda ha avuto come oggetto “Cercasi ELETTROMECCANICA

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Latte in deroga, dal 1° luglio non potrà più essere utilizzato per uso alimentare

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n Come stabilito dall’accordo Stato Regioni del 23 Settembre 2010, dal primo luglio 2013 il latte non conforme, con contenuto di cellule somatiche superiore a 400.000/ ml e carica batterica superiore a 100.000/ ml, non potrà più essere destinato al consumo umano ma utilizzato esclusivamente per uso zootecnico, oppure smaltito come previsto dal Regolamento (CE) 853 del 2004. L’adeguamento ai parametri comunitari, previsti dallo stesso Regolamento (CE) 853/2004, non giunge in modo perentorio ma, come definito dall’Accordo Stato Regioni, era stato stabilito in modo graduale nel corso degli anni, sino ad arrivare al definitivo allineamento, che scatterà dal 1° luglio.

Il cosiddetto latte in deroga, che non rientra nei limiti previsti per cellule somatiche e carica batterica, fino al 30 giugno 2013 potrà ancora essere destinato alla produzione di formaggi con stagionatura superiore a 60 giorni. Mentre, dal 1° luglio, scatterà il divieto per l’uso alimentare.

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scadenze aziendali ■ 25 GIUGNO

■ 16 LUGLIO

ACQUISTI E CESSIONI INTRACOMUNITARI Scade il termine per i contribuenti mensili, per la trasmissione in via telematica all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitari di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di maggio 2013.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI GIUGNO Annotazione di liquidazione per il mese di giugno e versamento dell’eventuale imposta tramite modello F24 telematico da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola d’impresa e di lavoro autonomo che nell’anno 2012 hanno realiizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000,00 se prestazione di servizio o di euro 700.000,00 per le altre attività.

Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore ai limiti suddetti che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art. .66, legge 427/93.

■ 1° LUGLIO (essendo il 30 giugno festivo) IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse.

Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento all’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

ELENCHI CLIENTI E FORNITORI – BLACK LIST – SOGGETTI MENSILI Invio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili che abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio in Paesi black – list di importo superiore a 500 euro.

UMA VERIFICA LIBRETTI Scade il termine per eseguire le operazioni di verifica dei libretti riguardanti il carburante agevolato consumato nel 2012 e le richieste per l’anno 2013.

IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLA DICHIARAZIONE D’INTENTO Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta, dai contribuenti mensili Iva, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA nel mese di giugno 2013. Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che effettuano cessioni nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art.8, lettera c) del D.P.R. 633/72.

VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di giugno sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

VERSAMENTO IRPEF, ADDIZIONALE REGIONALE E COMUNALE IRPEF, IRAP ecc. SALDO 2012 con maggiorazione dello 0,40% Scade il termine per effettuare il versamento del saldo IRPEF, addizionale regionale e comunale IRPEF ed IRAP anno 2012, per i contribuenti obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Entro tale termine deve anche essere effettuato il versamento del saldo relativo alla cedolare secca, dell’IVIE e IVAFE. ACCONTO IRPEF

0,40% Scade il termine per versare la prima rata di acconto IRPEF, nella misura del 40% dell’acconto totale dovuto (99%) se l’importo risultante al rigo RN33 è pari o superiore a euro 257,52. Entro lo stesso termine deve anche essere effettuato il versamento del primo acconto, se dovuto, della cedolare secca, dell’IVIE e IVAFE. con maggiorazione dello

■ 15 LUGLIO IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di giugno, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè giugno.

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0,40% I contribuenti che esercitano attività diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi debbono effettuare il versamento della prima rata di acconto IRAP nella misura del 40 per cento dell’acconto totale dovuto (99%) se l’imposta è pari o superiore a euro 257,52. Non sono tenuti al versamento i produttori agricoli esonerati dalla tenuta della contabilità IVA. con maggiorazione dello

DIRITTO ANNUALE CCIAA 2013 con maggiorazione dello 0,40% Entro tale data le imprese iscritte al Registro annuale della Camera di Commercio sono tenute al versamento, tramite modello F24, del diritto annuale 2013. L’importo del diritto per le imprese individuali e le società semplici iscritte nella sezione agricola per l’anno 2013 è stato stabilito in euro 88 (ottantotto). Le imprese che esercitano l’attività attraverso unità locali devono versare, per ciascuna di esse, un diritto pari al 20% di quello dovuto per la sede principale, nella fattispecie 18. n

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G) Tutti gli annunci devono pervenire sull’apposito tagliando che deve essere spedito a: “Il Mercatino del Coltivatore” P.zza Foro Boario, 18 – 12100 Cuneo. H) La Coldiretti, oltre a non rispondere del contenuto degli annunci e della qualità della merce proposta, si riserva il diritto di non pubblicare eventuali inserzioni.

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