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N° 16 – 1-15 ottobre 2010
Sommario
Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese
“Il Coltivatore Cuneese” Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Viola Carasso Hanno collaborato Sonia Abrate, Fabio Barreri, Roberto Bianco, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Elisa Catena, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Nicola Fontana, Cesare Gallesio, Roberto Giobergia, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Paolo Marengo, Livio Minero, Laura Occelli, Lauro Pelazza, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Sonia Riba, Davide Roà, Giampiero Sabena, Giulia Santi, Paolo Stassi Redazione ed amministrazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 45.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo area 90 Madonna dell’Olmo – Cuneo Tel. 0171.411470 – Fax 0171.411714 E-mail: direzione@agam.it Inserzioni esclusivamente presso la ditta Réclame Via Pilos, 20 – Savigliano Tel. 0172.711279 E-mail: info@reclamesavigliano.it Listino prezzi Il costo di 1/8 (cm 9x6) di pagina a colori è di euro 145 + IVA. È vietata la riproduzione, anche parziale, delle pubblicità.
Il Fagiolo Cuneo finalmente IGP
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Inaugurata a Moretta la Torre di Sprayatura: nuova opportuntà per gli allevatori
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Livello produttivo e quote latte inutilizzate
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Latte crudo: l’ennesimo esempio di disinformazione
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Coldiretti propone una filiera cuneese per il pane con agricoltori, mugnai e panettieri
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Contratti Orzo Qualità e Grano Qualità: Campagna Agraria 2010-2011
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La 12a Fiera Nazionale del Marrone a Cuneo
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Storie di vita Stefania, la donna che comanda i vigili urbani di Cuneo
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Osservatorio Prezzi
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OGM: la Regione dice no alla coltivazione, sì alla ricerca
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Rappresentanti di undici nazioni in visita al CReSO
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Il Corsivo del Coltivatore: Le vacche con il pannolone
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A Torino una domenica Bio
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CO.SM.AN.: convocazione assemblee ottobre 2010
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La tracciabilità della Piemontese parte dal libro genealogico
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A Cortemilia il mercato Campagna Amica fino a dicembre
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Coltivazione Kiwi: come migliorare la qualità
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Difesa e prevenzione contro la batteriosi dell’actinidia
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Ad Alba torna la Fiera del Tartufo
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Gli agriturismi Terranostra a Feeling Good
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A Spinetta di Cuneo grande partecipazione per San Foca
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A Torino “I profumi del Barolo”
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Cooperazione e petrolio verde suscitano grande interesse
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Prevenzione sul lavoro: io coltivo in sicurezza!
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Importante riconoscimento a La Costa di Torre Bormida
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“La vallata sommersa. Testimonianze ed immagini della Frazione Chiesa di Pontechianale”
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Dalla Pastorale del lavoro un’agenda di speranza per il futuro del Paese
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Piano straordinario di verifiche degli invalidi civili, convocazione a visita
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La facoltà per i pensionati a basso reddito di dilazionare determinati versamenti
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Scadenze aziendali
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Comuni Fioriti 2010: tra i premiati Limone Piemonte e Savigliano
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Il mercatino del Coltivatore
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uone notizie per un altro prodotto di eccellenza del cuneese:il Fagiolo Cuneo è ormai prossimo al riconoscimento della certificazione di Indicazione Geografica Protetta. È stata infatti pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la domanda di registrazione della denominazione “Fagiolo Cuneo”. La procedura comunitaria prevede ora un arco temporale di sei mesi per permettere agli altri Stati Membri di presentare eventuali domande di opposizione. Trascorso questo periodo il Fagiolo di Cuneo sarà ufficialmente iscritto nel registro europeo delle DOP e IGP. “L’iter ministeriale è stato lungo e complesso – concludono Aldo Marchisio e Franco Ramello, rispettivamente presidente e segretario del Consorzio per la Valorizzazione e la Tutela del Fagiolo Cuneo – Abbiamo dovuto supportare la richiesta della IGP con una documentazione tecnica e storica tesa a dimostrare che effettivamente il Fagiolo Cuneo rappresenta da sempre una fonte di reddito importante per la nostra provincia. Attualmente si producono 25 mila quintali di fagiolo secco e 90 mila quintali di fagiolo fresco, di cui circa 2 mila di fagiolo Billò, per una produzione annuale che si aggira intorno ai 20 milioni di euro. Mentre il fagiolo fresco viene per lo più consumato nel centro e sud Italia, dove esiste una tradizione gastronomica molto legata al consumo di questo prodotto, il fagiolo secco è invece fortemente utilizzato dall’industria di trasformazione del nord, Veneto in particolare, rispetto al quale è stato sottoscritto, alcuni anni fa, un accordo interprofessionale di vendita”. i
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FONDO
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Inaugurata a Moretta la Torre di Sprayatura: nuova opportuntà per gli allevatori
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n impianto unico, il primo in Italia, che andrà a fornire quantità cospicue di latte in polvere, avvalendosi della collaborazione degli allevatori locali ed in grado di integrare nuove forze lavoro. Una filiera importante, preziosa risorsa per il territorio, che vedrà coinvolti trasversalmente molti operatori, a partire dall’imprenditore agricolo sino
all’ultima fase di trasformazione industriale. È stata inaugurata venerdì 24 settembre, la torre di sprayatura della Inalpi di Moretta, un polmone con la capacità di assorbire qualcosa come 5 mila quintali di latte al giorno, pari al 20 per cento della produzione complessiva piemontese di latte crudo. L’amministratore delegato, Ambrogio Invernizzi,
unitamente al Consiglio di amministrazione, alla presenza di personalità politiche, dei rappresentanti di Coldiretti nonché dell’azienda Ferrero Spa, ha illustrato la progettualità economica ed industriale dell’innovativo impianto. “Un progetto – spiega il presidente provinciale Coldiretti Marcello Gatto – risultato di un intenso dialogo costruttivo avviato
nel 2005 e che a piccoli passi, ma soprattutto attraverso un confronto continuo e costruttivo, ha reso possibile quella che oggi la più grande innovazione dell’intero panorama nazionale lattiero caseario. Un’opportunità vera, un’alternativa concreta che ha dato risposte e respiro ad un settore, in un periodo economico molto delicato”. m
Latte crudo: l’ennesimo esempio di disinformazione
“N Livello produttivo e quote latte inutilizzate Per l’attuale campagna non c’è l’obbligo di raggiungere l’85% della quota disponibile
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nche per l’attuale campagna lattiero casearia 20102011 non vi sarà l’obbligo di raggiungere il livello produttivo di almeno l’85% della quota disponibile. È quanto prevede il decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 4 agosto 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 221 del 21 settembre 2010, recante “Inapplicabilità della procedura di cui all’articolo 72, paragrafo 2, del Regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio del 22 ottobre 2007, per il settore lattiero-caseario”. Il Ministero, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, considerato il permanere dello stato di crisi del settore lattiero caseario, ha prorogato la disposizione, già introdotta nella precedente campagna 2009/2010, per cui i produttori potranno mantenere il loro quantitativo di riferimento individuale anche nel caso in cui non raggiungano il livello produttivo di almeno l’85% della propria quota. Viene resa inapplicabile, pertanto, per il periodo di commercializzazione 2010-2011 la norma prevista dall’art. 72 par. 2 del Regolamento CE n. 1234/2007. m
uovamente i titoli dei giornali tornano a fare scalpore portando ingiustificabilmente sul banco degli imputati prodotti alimentari importanti, sia per l’alimentazione quotidiana sia per l’economia del settore agricolo, già in difficoltà per la crisi economica che ha colpito i mercati di tutto il mondo”. Questo il commento del presidente provinciale Coldiretti Marcello Gatto, che continua: “Importanti testate giornalisti riportavano notizie allarmistiche sul latte. E così, dopo la carne di pollo e maiale, adesso anche il latte rischia di essere messo alla berlina”. “Il batterio che avrebbe provocato la malattia fatale, – spiega il dott. Mario Del Piano, Primario di Gastroenterologia Ospedale Maggiore di Novara – vale a dire la sindrome uremico emolitica, (cioè l’Escherichia coli O157:H7) non è stato neppure isolato dai liquidi organici del bimbo torinese o dall’ambiente in cui viveva. Vengono spontanee alcune riflessioni sul pressapochismo di molti giornalisti che, per scrivere un articolo ‘ad effetto’ creano panico fra i cittadini senza nessuna veridicità dei fatti narrati. Per quanto riguarda infatti i titoli a sei colonne è doveroso far notare che la piccola vittima non avesse mai bevuto latte crudo e che l’E coli non è un batterio del latte ma può trovarsi nell’acqua, come nella terra e negli animali. È necessario inoltre ricordare ai cittadini che la malattia si crea solo nell’ interazione fra l’agente patogeno e l’ospite e solo in particolari condizioni ed in particolari soggetti si crea una malattia di tale gravità. L’uomo, infatti, vive fra i batteri e ne ingerisce parecchie decine di miliardi al giorno! Per ora e fino a prova contraria, il latte rimane uno degli alimenti più utili e più sicuri della nostra alimentazione”. Conclude Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte: “Abbiamo la netta sensazione che dietro a certe notizie ed a certe dichiarazioni vi sia la regia di chi vorrebbe ostacolare la vendita diretta del latte crudo. Se così fosse è necessario che soprattutto le Istituzioni scientifiche siano molto precise e circostanziate nelle loro dichiarazioni. Vorremmo continuare ad avere con i consumatori un rapporto chiaro e trasparente”. m
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Coldiretti propone una filiera cuneese per il pane con agricoltori, mugnai e panettieri
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opo il via libera sancito con il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze che considera prodotto agricolo il pane, i panini, le cialde e le pizzette, purché prodotti e messi in vendita direttamente dagli agricoltori, Coldiretti Cuneo lancia ai panificatori, ai panettieri ed ai mugnai la proposta di costituire un percorso di filiera italiana e nel caso specifico la filiera territoriale cuneese. In altre parole pane ed affini di qualità garantita dal campo alla tavola con la certezza per il consumatore di approvvigionarsi di un prodotto veramente Made in Italy ottenuto da grani nazionali coltivati in campi cuneesi i cui imprenditori agricoli sono già ora seguiti da tecnici specializzati facenti capo all’Agenzia 4A. La proposta della Coldiretti di Cuneo viene lanciata immediatamente dopo le polemiche sollevate da panettieri e panificatori. Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, presidente e direttore Coldiretti Cuneo, “si tratta di una norma che Coldiretti ha fortemente voluto non solamente per gli agricoltori che intendono produrre direttamente pane ed affini nelle loro aziende agricole.
Il nostro obiettivo rimane quello di valorizzare la filiera del grano con accordi che vadano nella direzione di rilanciare i consumi di pane a tavola. Di qui la nostra disponibilità al
dialogo serio e costruttivo con panificatori, mugnai e panettieri affinchè si approdi ad accordi di filiera seri in grado di rilanciare l’intera economia legata al pane ed al grano. Le polemiche di
questi giorni non ci interessano affatto e siamo sicuri che anche l’Associazione Autonoma Panificatori e l’Associazione+ Artigiani che ha al suo interno una sezione specializzata di panettieri, sapranno cogliere le positività della nostra proposta nell’interesse dell’intera economia cuneese. L’obiettivo è di rafforzare l’economia del territorio fuori dalle vecchie logiche corporative e nell’interesse dei produttori agricoli, dei panificatori e dei consumatori”. Mentre andiamo in stampa informiamo che da parte delle associazioni cuneesi dei panificatori e degli artigiani è giunta una lettera che annuncia la disponibilità al dialogo costruttivo. Secondo Coldiretti, sulla base dei dati Ismea-Ac Nielsen, si tratta anche di un contributo a far tornare il pane sulle tavole dopo che nel primo semestre del 2010 il consumo è calato facendo registrare una riduzione del 2,4 per cento negli acquisti familiari. Nonostante il progressivo calo dei consumi che ha già portato a ridurre quasi di un terzo gli acquisti familiari degli italiani rispetto al 2000, sono oltre 17 milioni gli italiani che vanno “pazzi” per il pane. m
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Contratti Orzo Qualità e Grano Qualità: Campagna Agraria 2010-2011
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nche per la campagna agraria 2010/2011 l’agenzia 4A (C.A.T.A.C.) ed il Consorzio Agrario hanno stipulato contratti relativi alla coltivazione ed alla vendita di orzo (varietà distiche COMETA, ALCE, SFERA e varietà polistiche EXPLORA, KETOS, LUTECE) e grano (varietà BOLOGNA e GRAINDOR). Per entrambi i contratti è necessario: 1) essere associati all’agenzia 4A (C.A.T.A.C.); assistenza tecnica obbligatoria; 2) sottoscrivere i rispettivi contratti presso i tecnici C.A.T.A.C.; 3) comperare tutti i mezzi tecnici necessari per la coltivazione dei cereali (sementi, concimi, diserbi, prodotti fitosanitari) presso il consorzio agrario; 4) pagare i mezzi tecnici, solo quelli acquistati mediante acquisto collettivo, al prezzo che verrà concordato tra il Consorzio Agrario e C.A.T.A.C., entro il 15/12/2010 per i mezzi tecnici autunnali ed entro il 31/07/2011 per i mezzi tecnici primaverili; 5) confluire il raccolto presso le agenzie di seguito elencate nelle specifiche dei contratti;
6) rispettare i disciplinari di produzione redatti dai tecnici dell’agenzia 4A e C.A.P. consegnati all’atto della stipula del contratto. In caso di inosservanza il prodotto non verrà ritirato. Di seguito riportiamo le principali caratteristiche dei contratti. CONTRATTO ORZO QUALITÀ Impegni per l’azienda agricola: ➧ coltivare nel quadro del “Progetto Orzo di Qualità” le varietà distiche COMETA, ALCE, SFERA, le varietà distiche EXPLORA, KETOS,
LUTECE, acquistando il seme certificato presso i punti vendita del Consorzio Agrario; ➧ conferire il prodotto presso il Centro del Consorzio Agrario sito in Fossano Fraz. Cussanio. Da parte sua il Consorzio Agrario delle Province del Nord Ovest si impegna a retribuire il prodotto in base al peso specifico ed all’andamento del mercato del cereale. Qualora il peso specifico dovesse risultare maggiore di 60 Kg/hl, il prezzo verrà determinato assumendo a riferimento la media tra le quotazioni massime dell’orzo francese comune rilevate dal listino della borsa Merci di
Torino per il periodo compreso tra la prima quotazione della campagna 2011 e l’ultima quotazione prima della pausa estiva. All’atto del pagamento eventuali fatture di mezzi tecnici scadute al 31 luglio 2011 e non ancora pagate verranno trattenute dal saldo della fattura. Il pagamento verrà effettuato al 15 settembre 2011. CONTRATTO GRANO QUALITÀ VARIETÀ “BOLOGNA” Impegni per l’azienda agricola: ➧ coltivare nel quadro del “Progetto Grano di Qualità” frumento tenero della varietà
AT T U A L I T À Bologna, acquistandone il seme certificato presso i punti vendita del Consorzio Agrario; ➧ conferire il prodotto presso: ❑ il Centro del Consorzio Agrario sito in Fossano Fraz. Cussanio, ❑ la rappresentanza di Cherasco in Regione Piana, ❑ la rappresentanza di Bra in Cherasco Via Langhe 1/a, ❑ la rappresentanza di Savigliano in Via della Morina 4/a, ❑ la rappresentanza di Saluzzo in Via Don Soleri 20, ❑ la sede centrale di Ronchi Cuneo in via Bra 97. Da parte sua il Consorzio Agrario delle Province del Nord Ovest si impegna a retribuire il grano in base alle caratteristiche molitorie di ogni singolo magazzino dove il prodotto verrà stoccato, assumendo a riferimento la media delle quotazioni massime del listino della Borsa di BOLOGNA rilevate nel periodo che va dalla prima quotazione (7 luglio 2011) all’ultima prima della pausa estiva (4 agosto 2011) e rapportando il prezzo ai seguenti parametri: ❍ generali: impurità 1% e umidità 13,5%; ❍ per valori di W da 150 a 200 e peso specifico minimo di 76 Kg/hl: prezzo del grano panificabile + €2,582/tonn (garantito); ❍ per valori di W da 201 a 300 e peso specifico minimo di 78 Kg/hl: prezzo del grano panificabile superiore; ❍ per valori di W oltre 301 e peso specifico minimo di 79
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Kg/hl: prezzo del grano di forza. Il pagamento verrà effettuato al 15 settembre 2011. All’atto del pagamento eventuali fatture di mezzi tecnici scadute al 31 luglio 2011 e non ancora pagate verranno trattenute dal saldo della fattura. Il prezzo base sarà quello relativo al valore di W ottenuto dall’analisi dell’intero magazzino. Per carenze di peso specifico ci si regolerà in base al Contratto Italiano per Frumento Tenero Nazionale n.101 che prevede una detrazione di 0.75% del prezzo definito per ogni punto in meno di peso specifico. Le detrazioni verranno applicate ai singoli agricoltori interessati. CONTRATTO GRANO QUALITÀ VARIETÀ “GRAINDOR” Impegni per l’azienda agricola: ➧ coltivare nel quadro del “Progetto Grano di Qualità”, frumento tenero della varietà Graindor, acquistandone il seme certificato presso i punti
vendita del Consorzio Agrario; ➧ conferire il prodotto presso: ❑ la rappresentanza di Cherasco, sita in Regione Piana, Cherasco, ❑ la rappresentanza di Bra sita in Via Langhe 1/a, Cherasco, ❑ la rappresentanza di Savigliano in Via della Morina 4/a. Da parte sua il Consorzio Agrario delle Province del Nord Ovest si impegna a retribuire il grano in base alle caratteristiche molitorie di ogni singolo magazzino dove il prodotto verrà stoccato, assumendo a riferimento la media delle quotazioni massime del listino della Borsa di BOLOGNA rilevate nel periodo dal 7 luglio al 4 agosto 2011 e rapportando il prezzo ai seguenti parametri: ❍ generali: impurità 1% e umidità 13,5%; ❍ per valori di W da 150 a 200 e peso specifico minimo di 76 Kg/hl: prezzo del grano panificabile + €2,582/tonn (garantito);
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❍ per valori di W da 201 a 280 e peso specifico minimo di 78 Kg/hl: prezzo del grano panificabile superiore; ❍ per valori di W oltre 281 e peso specifico minimo di 79 Kg/hl e proteine al 14%: prezzo del grano di forza. Il pagamento verrà effettuato al 15 settembre 2011. All’atto del pagamento eventuali fatture di mezzi tecnici scadute al 31 luglio 2011 verranno trattenute dal saldo della fattura. Il prezzo base sarà quello relativo al valore di W ottenuto dall’analisi dell’intero magazzino. Per carenze di peso specifico ci si regolerà in base al Contratto Italiano per Frumento Tenero Nazionale n.101 che prevede una detrazione di 0.75% del prezzo definito per ogni punto in meno. Le detrazioni verranno applicate ai singoli agricoltori interessati. Per maggiori informazioni e per aderire alla progettualità rivolgersi al tecnico 4A di riferimento. m
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La 12 Fiera Nazionale del Marrone a Cuneo a
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iunta quest’anno alla sua dodicesima edizione, torna a Cuneo il consueto appuntamento con la Fiera Nazionale del Marrone. Dal 14 al 17 ottobre, il centro storico della città, tra via Roma, piazza Galimberti e piazza Virginio, si riempirà di colori e profumi per celebrare il frutto simbolo dell’autunno: la castagna. Anche quest’anno Coldiretti parteciperà attivamente e con molte novità alla manifestazione. Come da tradizione la centralissima via Roma accoglierà uno speciale Mercato di Campagna Amica: oltre 60 aziende aderenti al circuito di Fattoria Amica ed all’Associazione Agrimercati di Coldiretti offriranno ai visitatori le migliori eccellenze enogastronomiche del territorio. Prodotti naturali e genuini, sapientemente coltivati e lavorati da imprenditori agricoli che quotidianamente si impegnano per promuovere la propria terra e valorizzare le proprie produzioni. Sui banchi delle aziende agricole i consumatori potranno riscoprire sapori nuovi ed antichi: sarà infatti possibile degustare ed acquistare dalle paste ai salumi, dai formaggi al miele e poi ancora frutta e verdura fresca e trasformata e molto altro. Tra le eccellenze del territorio che tutto il mondo
invidia al cuneese non si può poi dimenticare il vino. Coldiretti Cuneo riserverà dunque agli amanti del buon bere un’intera area sita in piazza Galimberti, dove per l’occasione, ai piedi del monumento di Barbaroux, le aziende aderenti all’Enoteca Fattoria Amica offriranno ai visitatori la possibilità di assaggiare i diversi vini della provincia di Cuneo, conoscerne le peculiarità, parlare con il produttore e gli esperti, prenotarsi per corsi di degustazione, e volendo, acquistare qualche bottiglia. “ Un’occasione – spiega Marcello Gatto, presidente Coldiretti Cuneo – per promuovere il consumo “ragionato”, fortemente legato alla passione per la conoscenza del vino e della sua cultura che accompagna da sempre l’uomo,
all’appagamento del gusto, al piacere di condividere insieme momenti di distensione”. Gli stands con le eccellenze enogastronomiche del territorio, saranno aperti al pubblico giovedì 14 ottobre dalle 17.00 alle 23.00, venedì 15 e sabato 16 dalle 10.00 alle 21.00 ed infine domenica 17 dalle 10.00 alle 21.00. E non mancheranno certo gli spazi e le iniziative dedicate ai più piccoli: in piazza Virginio tornerà infatti la Fattoria Didattica di Coldiretti Cuneo con ben dodici laboratori didattici per far avvicinare i bambini al mondo agricolo e alla natura. Attraverso il gioco i più piccoli, accompagnati da maestri e genitori, potranno conoscere gli animali della fattoria, dagli asinelli ai cavalli, dai volatili che normalmente animano l’aia di un cascinale a pecore e maialini. Potranno poi cimentarsi nella creazione di un piccolo orto oppure imparare a riconoscere le piante del bosco o scoprire l’affascinante mondo delle api e del miele o quello dei pesci. Saranno anche organizzate attività didattiche per imparare a fare la pasta in casa, lavorare le nocciole, “trasformare”il latte in formaggio e, novità assolute di
quest’anno, raccogliere l’uva per poi vendemmiarla e lavorare la lana partendo dalla tosatura della pecora fino alla creazione del feltro. “La Fiera Nazionale del Marrone – commenta Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo – è divenuta nel tempo una delle più importanti vetrine per le eccellenze enogastronomiche, artigianali e culturali del nostro territorio. Un’occasione per consumatori e produttori di incontrarsi e confrontarsi, per promuovere insieme il meglio delle produzioni locali e riscoprire quelle tradizioni enogastronomiche parte integrante della nostra cultura, abbracciando appieno la progettualità di Coldiretti per la creazione di una filiera agricola tutta italiana”. “Un’importanza riconosciuta a livello nazionale e non solo; – concludono Piero Perucca e Secondo Arneodo presidente e Segretario Zona di Coldiretti Cuneo – la Fiera Nazionale del Marrone ha infatti conquistato il pubblico francese. Anche quest’anno, il Comune di Cuneo in collaborazione con la Camera di Commercio di Cuneo con sede a Nizza, ha deciso di presentare la nuova edizione della Fiera agli organi di stampa francesi, che si sono dimostrati molto attenti alla realtà del cuneese. La collaborazione delle imprese agricole cuneesi sarà anche in quest’edizione, come in passato, lodevole e capillare. Questo conferma ulteriormente la volontà del mondo agricolo di rafforzare il legame con i cittadini”. m
R I T R AT T I D I I E R I E D I O G G I
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tefania Bosio, la donna che comanda i vigili urbani di Cuneo, è nata a Cuneo il 16 agosto 1970. «La mia famiglia è originaria di Cervere, mia madre era maestra, mio padre macellaio. Io ho fatto il Liceo Linguistico a Savigliano e poi mi sono laureata in Giurisprudenza». UN SENSO DI GIUSTIZIA INNATO Da piccola cosa sognava di fare? «La poliziotta o il magistrato. Ho dentro di me un senso di giustizia innato. Finita l’Università, volevo lavorare, per non pesare sui miei. Ad Alba ho iniziato a fare la praticante legale, ma non mi piaceva. Poi ho dato un concorso e nel novembre 1995 l’ho vinto e ho iniziato a lavorare come vice comandante dei vigili urbani a Saluzzo». Il primo impatto come è stato? «Non è stato facile. Il comandante Giuseppe Mangione era un omone, con un carattere molto forte, ma con me ha sempre avuto un rapporto bello e siamo restati amici ancora adesso. Nel 2002 Mangione ha lasciato e io l’ho sostituito al comando, dopo aver vinto il concorso. Nel 2006 ho dato un concorso a Santa Margherita Ligure e l’ho vinto e mi sono trasferita al mare». In Liguria come si è trovata? «Come qualità di vita, mi sono trovata bene. Per il lavoro invece no, perché i liguri sono più chiusi di noi. Nel giugno 2009 sono tornata in Piemonte, qui a Cuneo, dove con le procedure della mobilità ho sostituito il comandante Bruno Giraudo, andato in pensione». 33 UOMINI E 13 DONNE Quanti “civich” comanda? «Sono 46, 33 uomini e 13 donne». Una donna come si trova ad indossare la divisa? «Molto bene. E se devo essere sincera, è più facile lavorare con gli uomini che con le donne, perché gli uomini non hanno i preconcetti delle donne». Lei ha la pistola: che rapporto ha con le armi? «Sparo al poligono, e basta.
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Storie di vita a cura di Barba Bertu (info@barbabertu.com)
I cuneesi rispettano le leggi? «Direi proprio di sì. Nel 2009 sono state elevate trentamila contravvenzioni. Aggiungo che i rapporti con le altre forze di polizia sono buoni e di piena collaborazione». Quali le maggiori soddisfazioni per lei? «Tutte le volte nelle quali riusciamo a risolvere i problemi dei cittadini e la gente è soddisfatta».
Spero di non essere mai costretta a sparare agli esseri umani». La figura della donna comandante come è vista? Stefania Bosio ride divertita: «Ieri un signore ha bussato alla porta, mi ha visto e poi mi ha detto: “Scusi, cercavo il comandante!”. Per molti, è inusuale vedere una donna in un posto di comando. Tanti non sono abituati. E una donna per arrivare nelle “stanze dei bottoni” fa più fatica rispetto agli uomini». Per essere un buon comandante cosa bisogna fare? «È fondamentale non dimenticare mai che hai a che fare con delle persone. Occorre usare sempre la comprensione umana, anche verso chi sbaglia».
CUNEESI RISPETTOSI La sua giornata-tipo… «Mi alzo alle 6.45, mi preparo e poi sveglio mia figlia Natalia, che ha 9 anni. La accompagno a scuola e vado in ufficio, dove generalmente mi fermo fino alle 17. Esco dal Municipio e recupero mia figlia e poi inizia un’altra giornata lavorativa, a casa. Dal lunedì al venerdì». A Cuneo esistono problemi legati alla sicurezza dei cittadini? «Qualche problema c’è, ma non particolarmente preoccupante, in una città di 56 mila abitanti». Ci sono problemi di integrazione degli extracomunitari? «Direi di no».
LA SOLIDARIETÀ C’è qualcosa che le pesa particolarmente del suo lavoro? «Le ingiustizie e quelli che a volte arrivano qui e hanno delle pretese assurde. Io faccio capire a tutti che le leggi vanno rispettate, in modo garbato ma fermo». Cosa è importante nella vita? «Io sono credente convinta. Credo profondamente anche nella solidarietà e apprezzo tutti quelli che sanno mettere al primo posto gli altri». La felicità esiste? «Sì e bisogna essere capaci di accontentarsi delle piccole cose». I suoi hobby quali sono? «Il nuoto, l’aerobica e la musica, che amo moltissimo». Lei è madre di una bimba: come riesce a conciliare gli impegni lavorativi e quelli familiari? «Beh, a volte è faticoso, ma ce la faccio. Per fortuna posso contare sull’aiuto prezioso dei miei genitori». Quali sono i suoi sogni? «Migliorare la situazione qui dentro, riuscire ad avere una vita più tranquilla e costruire qualcosa di bello nella vita». m
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O sservatorio P rezzi
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GASOLIO AGRICOLO
N.B. - Tali prezzi comprendono l’accisa di 0,093 euro/litro.
CEREALI FRUMENTO
ORZO LEGGERO
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Frum. Biscottiero Panificabile 76/78 um. 14% Nazionale p.s. 76/78
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Fonte dei dati: CCIAA, Sole 24 Ore Elaborazione Coldiretti Cuneo. Legenda:
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ˆ variazione al rialzo; ˇ variazione al ribasso; ‹ variazione stabile.
VA R I E
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OGM: la Regione Rappresentanti di undici dice no alla coltivazione, nazioni in visita al CReSO sì alla ricerca l Centro ricerche per la frutticoltura del CReSO ha ospitato
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i è svolta a Roma la Commissione Politiche Agricole con tema centrale la politica nazionale da adottare nei confronti degli OGM. La conferenza, alla quale ha partecipato anche l’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Claudio Sacchetto (nella foto), si è conclusa con l’approvazione di un documento in cui tutte le Regioni ribadiscono unanimemente il loro “No” agli OGM, restando però aperte alla ricerca sugli stessi. Il pacchetto legislativo approvato dalla Commissione Europea offre l’opportunità di non dover, per forza, approvare le linee guida per la coesistenza tra diversi sistemi agricoli, condizione che ha permesso alle Regioni di far valere le loro linee guida. Gli Assessori hanno inoltre fatto espressa richiesta al Ministro affinché per il futuro in sede Europea si esprima in sintonia con la linea adottata dalle Regioni, soprattutto per quel che concerne temi delicati come quello degli OGM. “Il documento approvato – spiega l’assessore Claudio Sacchetto – è anche volto a ribadire il fatto che l’Italia non ha bisogno degli OGM, i quali non porterebbero sicuramente alcun beneficio né alla nostra economia né tantomeno alla nostra agricoltura”. m
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la visita di una delegazione di Addetti e Consiglieri agricoli di ambasciate in Roma, interessati ad approfondire la conoscenza della frutticoltura piemontese. Il programma è stato organizzato dalla Regione Piemonte, in raccordo con il Ministero delle Politiche Agricole. Si tratta dei rappresentanti di undici nazioni: Austria, Danimarca, Estonia, Filippine, Francia, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Thailandia, Ungheria. Tanti i problemi affrontati nella visita dei diplomatici, a partire dalla armonizzazione delle normative dei diversi Paesi, soprattutto extra-UE per il riconoscimento reciproco degli standard qualitativi. Un più stretto rapporto con le ambasciate sarà di supporto all’immagine della frutta piemontese all’estero. Le visite ai laboratori del CReSO e la degustazione di nuovi tipi di mele raccolte direttamente dall’albero hanno dato la possibilità ai diplomatici di apprezzare dal vivo la qualità della frutta del Nordest. Hanno avuto modo di vedere il dietro le quinte del suo successo internazionale, affacciandosi sul fitto lavoro di ricerca, innovazione e organizzazione. m
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Il Corsivo del Coltivatore
A Torino una domenica Bio
Le vacche con il pannolone
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rima le vacche, poi le persone. Per i nostri vecchi, residenti in aree rurali in pianura o montagna, era un imperativo. Sapevano troppo bene quanto la loro vita fosse condizionata dalla presenza del bestiame e quale risorsa rappresentasse ogni capo in stalla. Poi è arrivata la modernità. Si è cominciato a dire che gli allevamenti puzzano, che le mandrie rallentano il traffico, che la priorità va alle persone. Anche nei piccoli centri vallivi, quelli che han costruito la poca fortuna di cui dispongono sulle attività agricole, sui prodotti del territorio, sul mantenimento degli equilibri ambientali, qualcosa è cambiato. Il fondo lo si è toccato a Corsaglia di Frabosa Soprana. Una lettrice ci ha scritto che un malgaro, giunto dall’alpeggio con un centinaio di capi, è sbucato dalla via laterale che delimita la costruzione parrocchiale, allo scopo di immettersi sulla provinciale. Per lui e per le vacche non si trattava della passeggiata giornaliera, bensì della transumanza, vale a dire del ritorno dai tre mesi sui monti. Rispettati i tempi, che vogliono il rientro verso San Michele ed anche il modo, cioè il superamento di un buon tratto del percorso gambe (o meglio: zampe) in spalla. La via però, era bloccata da alcune panchine in ferro poste di traverso e dalla presenza di persone urlanti, impegnate a sostenere che “non si poteva passare perché le mucche avrebbero sporcato la strada su cui, quattro giorni dopo, si sarebbe svolta la processione della Madonna del Rosario”. Il malgaro è stato ad ascoltare e poi, com’era giusto, ha fatto spallucce, ha spostato le panchine e proseguito il suo cammino. Sapeva benissimo che per la chiusura di una strada occorre l’ordinanza del sindaco, resa nota con anticipo. Ricordava anche che il transito degli animali, nello specifico, può essere impedito solo per problemi di ordine sanitario. Al di là della vicenda, resta lo stupore per l’accaduto, soprattutto se si tien conto che il fattaccio si è registrato in una località che pubblicizza ai quattro venti la “Sagra della Raschera”, trae dal prodotto buona visibilità e riscontri economici, batte il chiodo della filiera e ribadisce l’unicità del suo formaggio. Gli elogi dei buongustai sono bene accetti, i risvolti commerciali anche, il plauso per i risultati conseguiti pure. L’importante è che le vacche stiano nel loro ghetto o, al massimo, circolino col pannolone o un tappo nel sedere, per non rovinare la pulizia asettica di un concentrico tirato a lustro per la processione. m Bastian Contrari
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ento paesi in Italia e per la prima volta 5 continenti del mondo si sono uniti, domenica 3 ottobre, nelle piazze per promuovere ai cittadini il consumo dei prodotti biologici, sicuri e di qualità. Con un’importante collaborazione Coldiretti e Legambiente hanno promosso la XI edizione di “Biodomenica”, un’iniziativa, da quest’anno internazionale, che propone l’agricoltura biologica come una grande opportunità per rispondere in modo concreto alla crisi climatica, ambientale, alimentare ed economica degli ultimi anni. Sono state oltre 23 le imprese agricole biologiche presenti in piazza IV Marzo a Torino per dare concretezza a questa nuova edizione della manifestazione. Negli ultimi anni il settore del biologico ha registrato una costante crescita, tanto che nel primo semestre del 2010 stime ufficiali indicano un incremento delle vendite di circa il 10%, pur se accompagnate da una leggera flessione dei prezzi. Nel solo Piemonte sono oltre 1.800 i produttori biologici, dei quali circa 450 fanno parte di Terramica, associazione delle aziende agricole bio che operano in ambito Coldiretti i cui prodotti, certificati e controllati, sono la migliore garanzia per i consumatori rispetto ad un percorso di trasparenza che attraverso la progettualità di Campagna Amica ambisce a rafforzare il legame tra mondo agricolo e consumatori. Al mondo del biologico saranno dedicate due puntate di Obiettivo Agricoltura in onda su Telecupole domenica 17 ottobre e domenica 7 novembre alle ore 12.30 e 19.30. m
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CO.SM.AN.: convocazione assemblee ottobre 2010
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i terranno alla fine del mese di ottobre le Assemblee Parziali dei Consorziati Cosman, durante il quale si discuterà sulle materie oggetto dell’Assemblea generale e sulla nomina dei delegati all’Assemblea generale. Verranno inoltre illustrati i programmi e le attività del Consorzio. Gli incontri avranno luogo: 1. Lunedì 25 OTTOBRE 2010, (alle ore 13,30 in prima convocazione) ed occorrendo in SECONDA CONVOCAZIONE alle ore 14.30, a SAN MICHELE Fraz. di ALESSANDRIA (AL), presso la Sala della Parrocchia (uscita autostrada Alessandria Ovest) per i consorziati delle Province di AL, AT, BI, NO, VB, VC;
2. Martedì 26 OTTOBRE 2010, (alle ore 13,30 in prima convocazione) ed occorrendo in SECONDA CONVOCAZIONE alle ore 14.30, a CARMAGNOLA (TO), presso la Sala Comunale “Monviso”, Cascina Vigna, Via San Francesco di Sales n. 188, per i consorziati della Provincia di Torino; 3. Mercoledì 27 OTTOBRE 2010, (alle ore 13,30 in prima convocazione) ed occorrendo in SECONDA
CONVOCAZIONE alle ore 14.30, a FOSSANO (CN), presso il Salone “Brut e Bon”, area Foro Boario, per i consorziati della Provincia di Cuneo. Ai sensi dell’art. 16 dello Statuto ogni consorziato ha diritto ad un voto e può farsi rappresentare con delega scritta da altro consorziato o da un famigliare convivente. Ogni consorziato può rappresentare al massimo altri due consorziati. La delega deve essere accompagnata da fotocopia della carta d’identità
del delegante e riportare chiaramente i dati identificativi del delegato. L’Assemblea Generale dei delegati eletti nelle Assemblee Parziali, nel corso della quale verranno discusse l’approvazione del Programma di attività per l’anno 2011 e l’approvazione modifiche statutarie si terrà invece in prima convocazione per il giorno giovedì 28 Ottobre 2010 alle ore 8.30 presso la sede del Consorzio ed occorrendo in SECONDA CONVOCAZIONE VENERDÌ 29 OTTOBRE 2010, alle ore 14.30, presso la sede del Consorzio in Corso Stati Uniti, 21 – Palazzo della Regione – Torino. Per ogni eventuale informazione in merito è possibile rivolgersi al Consorzio, Tel. 011.432.60.84, Fax 011.432.60.85, e-mail: info@cosmanpiemonte.it. m
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La tracciabilità della Piemontese parte dal libro genealogico
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i profilano all’orizzonte importanti novità per gli allevatori della Razza Piemontese, in particolare per i Soci del Coalvi, il Consorzio di Tutela della Razza Piemontese. Abbiamo domandato a Carlo Gabetti, Presidente del Coalvi, di spiegarci di cosa si tratta. “Più che una novità, lo definirei un traguardo raggiunto dopo un percorso cominciato già da alcuni anni. A far data dal 1° gennaio 2011 potranno essere inseriti in banca dati Coalvi esclusivamente i bovini iscritti al Libro Genealogico dell’Anaborapi per i quali in etichetta è previsto il termine Razza Piemontese. È quindi di fondamentale importanza che
tutti gli allevatori soci del Coalvi siano consapevoli che solo fino al 31 dicembre 2010 sarà possibile inserire in banca dati quei bovini non iscritti al Libro
Genealogico dell’Anaborapi ma riportanti l’informazione “Piemontese” sul passaporto. Come prassi consolidata, ciò sarà possibile solo dopo
l’intervento di un esperto di razza dell’Anaborapi che farà una valutazione morfologica dei bovini. Naturalmente quando questi bovini saranno pronti
attualit à per la macellazione, potranno essere etichettati dal Coalvi con la dicitura in etichetta Tipo Genetico Piemontese” . Albino Pistone, Presidente dell’Anaborapi, saluta con soddisfazione il raggiungimento di un obiettivo del sistema allevatori. “Sono ormai più di cinque anni che il Coalvi ha intrapreso la strada che porta alla valorizzazione dei bovini di Razza Piemontese iscritti al Libro Genealogico. L’attenzione principale è sempre stata quella di meglio qualificare la produzione dei Soci. Poter affermare che il nostro Consorzio etichetterà solo bovini di ‘Razza Piemontese’, sarà il raggiungimento di un obiettivo importante, ottenuto coinvolgendo ben 1.600 aziende agricole, prendendole per mano, senza eccessive costrizioni, ma anzi condividendo con loro un percorso virtuoso. Al 31 dicembre 2010 verrà tagliato l’ultimo traguardo. Oltre il quale troveremo un Coalvi perfettamente integrato nelle logiche dell’Anaborapi,
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importante e storico segnale di future auspicabili sinergie, nel segno dell’ottimizzazione delle risorse e per la crescita del mondo della Razza Piemontese”. A Roberto Chialva, Presidente dell’Arap, dell’Apa di Cuneo e della Compral, l’ultimo commento. “L’impossibilità di inserire in banca dati Coalvi dei bovini non iscritti al Libro Genealogico dell’Anaborapi, riguarderà anche tutti quei bovini che, pur essendo nati in allevamenti iscritti all’Apa, non hanno diritto alla
certificazione di razza. Infatti il Certificato di Razza (la R) di un bovino del Libro Genealogico della Razza Piemontese è subordinato al fatto che tale
15 bovino abbia i genitori iscritti ad un Registro Genealogico. Ecco che bisognerà prestare attenzione sia ai bovini nati da vacche o da tori non iscritte ad un Registro Genealogico, sia ai bovini non inseriti in tempo utile nell’archivio Anaborapi. D’altro canto mi fa piacere sottolineare quanto sia importante questo momento per il “Sistema Allevatori” in quanto completa l’integrazione tra le diverse strutture che operano per migliorare l’allevamento della Razza Piemontese. Come sempre gli uffici ed i controllori di tutte le Apa piemontesi saranno a disposizione degli allevatori per la risoluzione di qualsiasi problema”. m
A Cortemilia il mercato Campagna Amica fino a dicembre
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rosegue a Cortemilia il consueto appuntamento con il mercato di Campagna Amica, che propone ai consumatori il meglio delle eccellenze del territorio, nel pieno rispetto della stagionalità e della genuinità. Un appuntamento che continuerà tutti i venerdì mattina (dalle ore 8.00 alle 13.00 circa) fino alla fine di dicembre in Piazza Savona. m
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Coltivazione Kiwi: come migliorare la qualità
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a coltivazione del Kiwi, iniziata in Piemonte a cavallo degli anni ’70, non ha mai registrato momenti di sosta, tanto da far diventare il Piemonte, la terza regione italiana, sia per ettari investiti alla specie, sia per produttività, mentre il polo di condizionamento ed esportazione della provincia di Cuneo, è primo a livello nazionale ed europeo per volume di prodotto commercializzato. Con lo scopo di continuare il miglioramento qualitativo, vengono di seguito presentati i risultati di un’indagine realizzata dai tecnici del coordinamento frutticolo CReSO ed O.N.A.Frut nelle campagne di raccolta 2008 e 2009. Lo studio analizza l’evoluzione del grado di
maturazione dei frutti, della varietà Hayward prelevati settimanalmente, a partire da inizio settembre sino al periodo normalmente preso in considerazione per la raccolta. Nel grafico n.1 è facilmente identificabile il progressivo aumento del grado zuccherino dei campioni presi in esame partendo dalla fine di agosto fino alla fine di ottobre. Per quanto riguarda invece le caratteristiche organolettiche, evidenziate nel grafico n.2, vale la pena sottolineare come il livello di accettabilità nel giudizio gustativo, vada crescendo con il ritardo dello stacco, in particolare per i frutti raccolti nel mese di ottobre. E sull’incremento in peso di cui il frutto beneficia nell’ultimo mese
in pianta? Ebbene, dalla prova svolta ed evidenziata nei grafici n.3 e 4, risulta che da settembre a metà ottobre, il frutto è aumentato in peso del 15% nel 2008, mentre nel 2009 tale incremento è stato del 30,7%.
Quindi anche questo dato, oltre a quello ben più importante del miglioramento qualitativo, dovrà far riflettere il produttore sino a che punto conviene raccogliere anticipatamente. Da quanto esposto, ne
Fig. 1: CReSO – Andamento del residuo secco rifrattometrico durante il periodo di monitoraggio
AT T U A L I T À consegue che un ragionevole compromesso può sussistere fra l’innegabile esigenza, da parte di aziende con superfici importanti di kiwi, di ultimare la raccolta prima del sopraggiungere del rischio gelate e il raggiungimento di un buon livello qualitativo. Naturalmente, nelle tipologie aziendali che lo consentono, è sempre vantaggioso, in particolare per la conservabilità, attendere il più possibile per lo stacco, infatti sono proprio
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gli stacchi di fine ottobre primi di novembre quelli che garantiscono la maggior tenuta del prodotto. L’invito a procrastinare il più possibile la raccolta, arriva anche dai componenti dell’osservatorio frutticolo che, dopo anni di esperienza e numerose ricerche, convengono sull’importanza di ritardare lo stacco, anche di pochi giorni, per migliorare la qualità e le caratteristiche organolettiche. m
Fig. 3 Agenzia 4A – 2008 Andamento dell’accrescimento dei frutti, espresso in peso ed in volume nel periodo di prova. Fatto 100 il valore finale: +15,6% di peso e +14,8% in volume
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Fig. 2 O.N.A.Frut – Andamento del giudizio di gradimento sui frutti valutati ad un mese dalla rispettiva data di raccolta (in rosso) ed a gennaio 2009 (in blu)
Fig. 4 Agenzia 4A – 2009 Andamento dell’accrescimento dei frutti, espresso in peso ed in volume nel periodo di prova. Fatto 100 il valore finale: +30,7% di peso e +31,3% in volume
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Difesa e prevenzione contro la batteriosi dell’actinidia Poiché si sta avvicinando uno dei periodi fondamentali per la difesa da questo patogeno si ritiene utile riportare le principali raccomandazioni per il suo controllo.
C
ome già si era ampiamente data notizia nell’articolo del Coltivatore della scorsa primavera e seguito da un’aggiormaneto del mese di giugno, in alcuni appezzamenti di actinidia della nostra zona, è stata riscontrata la presenza della batteriosi già diffusa in Lazio e in alcune altre regioni, ad opera dello Pseudomonas syringae pv. actinidiae. Nell’articolo in oggetto già si è provveduto a descriverne i sintomi, il riconoscimento e la potenziale trasmissione.
MISURE PREVENTIVE ✦ l’approvvigionamento del
materiale vivaistico risulta una tappa fondamentale per prevenire l’insorgere di certe patologie come quella in oggetto. Infatti, è di fondamentale importanza conoscere il luogo di provenienza delle piante madri in modo da evitare il reperimento di materiale probabilmente già infetto. È da dire che al momento non esiste un passaporto verde per il kiwi come invece esiste
per gli altri fruttiferi, anzi, l’actinidia a livello europeo non è nemmeno considerata una specie da frutto. Questa mancanza è però in corso di discussione da parte delle autorità competenti sia a livello nazionale sia europeo e si è in attesa per un pronunciamento; ✦ vanno evitate le cultivar che presentano una spiccata sensibilità nei confronti del batterio in questione quindi valutare l’opportunità d’impiantare le varietà appartenenti al gruppo Actinidia chinensis; ✦ mantenere l’attuale “biodiversità” presente sul nostro territorio delle diverse specie frutticole (melo, pesco, susino) in modo da costituire una possibile barriera alla
diffusione del patogeno dai focolai d’infezione; ✦ introdurre una strategia di difesa standard con prodotti rameici su tutti gli actinidieti, colpiti e non, nei periodi maggiormente critici (dopo la raccolta, la caduta foglie, la potatura invernale e a seguito di grandinate ) seguita da altri interventi di cui si dirà in seguito negli appezzamenti colpiti. DIFESA FITOSANITARIA: PRODOTTI DISPONIBILI In seguito all’esplosione del fenomeno “batteriosi actinidia” nella Regione Lazio è stato dato inizio in questi territori colpiti a tutta una serie di prove con diversi tipi di prodotti i quali vanno dai comuni rameici
AT T U A L I T À agli induttori di resistenza, ai disinfettanti, agli organismi antagonisti. Attualmente, dopo alcune segnalazioni della presenza del batterio CATEGORIA DI PRODOTTI
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Pseudomonas syringae pv. actinidiae anche nel nostro areale, si è ritenuto d’iniziare una sperimentazione avente l’obiettivo di testare tali prodotti FORMULATO
al fine di valutarne l’efficacia e controindicazioni. Al momento le prove sono in corso di svolgimento per cui non sono ancora disponibili risultati certi
MODALITÀ D’AZIONE
EPOCA D’IMPIEGO
19 sulla loro validità. Di seguito è riportata una tabella riassuntiva dei prodotti disponibili. (Il testo segue a pagina 20)
A LIVELLO NORMATIVO
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RAMEICI: sono prodotti di copertura non sistemici i quali presentano un’attività batteriostatica/battericida. Dalle prove eseguite dal CReSO è stato osservato che l’actinidia tollera adeguatamente bene l’apporto del rame in vegetazione a dosaggi contenuti (anche 3-4 trattamenti) mentre se si eccede con le dosi sono evidenti manifestazioni di fitotossicità. La normativa vigente, escludendo i concimi fogliari, non consente l’utilizzo di prodotti fitosanitari a base di rame in verde (salve poche eccezioni quali Bentoram, Cuprobenton blu, Aquilone) ma esclusivamente da caduta foglie alla ripresa vegetativa; questa limitazione è in corso di discussione presso gli organi competenti e al momento si è in attesa di una deroga nazionale che consenta l’impiego generalizzato pei prodotti fitosanitari a base di rame anche su foglia. PERIODO DELL’ANNO
MISURE DA ADOTTARE IN PRESENZA DI ACTINIDIETI INFETTI In presenza di un impianto colpito è necessario: ✦ estirpare completamente la/le piante colpite nel caso di pochi soggetti che manifestano i sintomi su tutta la chioma. ✦ successivamente all’estirpo, concentrare tutto il materiale legnoso eliminato in un unico punto dell’appezzamento evitando il trasporto del materiale infetto all’esterno
e in un secondo tempo procedere alla bruciatura rispettando le norme vigenti in materia. ✦ se l’actinidieto risulta interamente colpito se possibile eliminarlo (estirpo + bruciatura) oppure capitozzare tutte le piante allevando poi i ricacci basali con apposite cure. ✦ negli actinidieti colpiti le attrezzature utilizzate per le operazioni di taglio devono essere accuratamente disinfettate con “sali quaternari d’ammonio” (Benzalconio) in quanto una via di diffusione del batterio risulta proprio le forbici infette; questa prassi deve essere attentamente osservata in modo particolare per quelle aziende che hanno più appezzamenti di kiwi e ubicati in diverse zone del territorio e nelle quali sono presenti actinidieti infetti e altri non infetti.
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STRATEGIA DI DIFESA La profilassi da attuare in campo, seppur con modalità diverse, coinvolge sia gli appezzamenti colpiti sia gli appezzamenti adiacenti a quelli colpiti. Per quelli ubicati in zone non ancora infette si dovrà comunque adottare un programma “di minima” che protegga preventivamente la pianta nei periodi maggiormente critici. Infatti nonostante si segnali solamente alcuni casi di positività risulta fondamentale attuare in campo anche negli appezzamenti “sani” delle misure di prevenzioni consistenti in una serie di trattamenti con prodotti rameici posizionati nei periodi più critici della stagione nei quali il batterio ha la possibilità di insediarsi. Di seguito è riportata una tabella riassuntiva con la tempistica e il tipo di prodotto da utilizzare a seconda dei diversi casi. m
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Ad Alba torna la Fiera del Tartufo
Gli agriturismi Terranostra a Feeling Good
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orna ad Alba il più importante appuntamento per gli amanti del tartufo: dal 4 al 9 novembre, le vie della città accoglieranno infatti l’80a Fiera Internazionale del Tartufo di Alba. Anche quest’anno Coldiretti parteciperà attivamente alla manifestazione allestendo, nell’ambito dell’iniziativa “Natura in Piazza”, un Mercato di Campagna Amica. Nelle domeniche del 3, 17 e 24 ottobre, presso la piazzetta antistante il tribunale, le aziende aderenti al circuito di Coldiretti “Fattoria Amica”, potranno dunque presentare ai visitatori il meglio delle loro produzioni. rigorosamente a kmØ e di stagione, frutto di processi produttivi trasparenti ed ecocompatibili. m
era anche Coldiretti a promuovere gli agriturismi aderenti al circuito Terranostra alla IV edizione del Workshop Internazionale “Feeling Good in Piemonte”, tenutosi da venerdì 1 a domenica 3 ottobre presso il Movicentro di Acqui Terme. 32 Tour Operator italiani ed esteri, tra i maggiormente qualificati, erano presenti in questa importante occasione per promuovere il meglio dell’offerta turistica che sa coniugare relax e benessere in una terra ricca d’arte, cultura ed eccellente enogastronomia, sport e natura incontaminata. “L’obiettivo dell’iniziativa – spiega Severino Oberto (nella foto), presidente provinciale Terranostra Cuneo – è stato quello di favorire l’incontro tra i compratori nazionali e non, ed una selezione di Operatori Turistici piemontesi. Un’occasione sia per promuovere l’immagine del territorio sia per sostenere, attraverso la realizzazione di pacchetti turistici di elevata qualità, l’economia del territorio stesso”. La manifestazione ha inoltre previsto, nella giornata di sabato 2 ottobre, ben tre educational tour nel cuneese, nelle Langhe e nell’astigiano. m
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A Spinetta di Cuneo grande partecipazione per San Foca
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a “10 Rassegna dei Frutti della Terra”, iniziativa realizzata dal gruppo Donne Impresa Coldiretti della frazione di Spinetta e dall’Ascd spinettese ha avuto come protagonisti le eccellenze enogastronomiche del territorio. Con questi prodotti il gruppo Donne Impresa Coldiretti guidate dallo Chef Alfio Lingua, hanno realizzato deliziose e genuine degustazioni che fin dal primo pomeriggio hanno soddisfatto il palato dei partecipanti. Come ha ricordato Delia Revelli, responsabile provinciale Donne Impresa – “il ruolo delle donne nel mondo dell’imprenditoria agricola sta assumendo un aspetto sempre più importante e significativo poiché esse rappresentano un tassello fondamentale a livello della produzione agricola e una funzione essenziale per mantenere vivo il territorio”. m a
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A Torino “I profumi del Barolo”
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al 28 ottobre 2010 al 4 novembre presso palazzo barolo a torino sull’onda del successo delle “Lezioni di Barolo” svoltesi lo scorso anno presso le Storiche Cantine restaurate di Palazzo Barolo, l’Enoteca Regionale del Barolo proporrà due serate di approfondimento intitolate “I Profumi del Barolo”. I saluti iniziali saranno della Presidente dell’Enoteca Regionale del Barolo, Renata Salvano, mentre la conduzione e la guida alla scoperta dei profumi del mitico vino saranno curate dall’enologo e storico del territorio, Lorenzo Tablino. I due incontri saranno effettuati nelle serate di giovedì 28 ottobre e giovedì 4 novembre 2010, presso il Salone d’Onore di Palazzo Barolo, con inizio alle ore 18.00, verrà chiesta obbligatoriamente la prenotazione sino ad esaurimento dei posti disponibili. Il primo appuntamento sarà concentrato sui meccanismi della percezione olfattiva, partendo dall’origine dei principali profumi del Barolo concludendo con prove e test di analisi e di valutazione sensoriale, attraverso essenze naturali e artificiali. Il secondo invece riguarderà il riconoscimento e le tipologie dei profumi di Barolo diversi sul piano dell’origine territoriale, dello stato evolutivo e della tecnica di cantina. Le lezioni saranno a pagamento, Euro 15.00 a serata, e avranno la durata di circa due ore al termine delle quali sarà rilasciato agli iscritti un apposito attestato di partecipazione ed una pubblicazione in omaggio. Per maggiori info: Tel. +39 0173.56277 barolo@baroloworld.it m
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Cooperazione e petrolio verde suscitano grande interesse
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i è svolto sabato 2 ottobre, presso la sala San Giovanni in Cuneo, il partecipato convegno su “La Cooperazione che fa Cooperazione. Il Petrolio Verde che fa economia”, organizzato dall’Associazione Provinciale, in collaborazione con Alpiforest. Unci-Coldiretti Filo conduttore dell’evento il concetto di cooperazione, come cioè i diversi settori che partecipano ad uno stesso processo produttivo, in questo caso in campo forestale, possano favorire un sano e corretto sviluppo economico, nel pieno rispetto dell’ambiente. Dopo un breve saluto del sindaco di Cuneo, Alberto Valmaggia
i lavori sono proseguiti con l’intervento del Presidente Provinciale Unci Dario Armando, e del presidente della cooperativa Alpiforest Mario Rosso che hanno illustrato rispettivamente la progettualità di Unci-Coldiretti e d i vantaggi legati alla riqualificazione
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energetica del patrimonio forestale ed alla sua trasformazione in pellets e cippato. Ai numerosi partecipanti sono poi state presentate da Marco Benzo, funzionario Coldiretti Cuneo, le prospettive di cooperazione nel settore forestale e le leggi
regionale che regolano gli interventi per lo sviluppo e la promozione della cooperazione. Il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri Cuneo, Adriano Gerbotto, è invece intervenuto sui vantaggi ed il risparmio legati alla riqualificazione energetica del patrimonio forestale ed edilizio esistenti. A conclusione dell’evento sono state presentate le nuove macchine agroforestali delle ditte Merlo e Pezzolato, le nuove tecnologie delle case a basso impatto ambientale a cura di Idrocentro e le possibilità di ottenere finanziamenti in questo ambito (Duilio Macario – Banca delle Alpi Marittime). m
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Prevenzione sul lavoro: io coltivo in sicurezza!
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el territorio dell’ASL CN2 gli infortuni sul lavoro in agricoltura rappresentano un problema serio purtroppo anche con eventi mortali spesso causati dal ribaltamento dei trattori. La prevenzione degli infortuni in Agricoltura è però anche una priorità nazionale, tanto che recentemente sono state varate 2 importanti novità per il settore: • L’estensione anche ai Coltivatori Diretti e ad altri operatori agricoli precedentemente esclusi, di alcuni obblighi di legge tra i quali l’utilizzo di attrezzature di lavoro e di dispositivi di protezione individuale conformi alla normativa. • L’approvazione del Piano Nazionale Agricoltura e
Selvicoltura 2009-2011 che, per la prima volta, ha elaborato un progetto per la tutela
della salute e della sicurezza dei lavoratori agro-forestali, individuando strategie ed
azioni comuni su tutto il territorio nazionale, tra le quali l’aumento dei controlli sulla sicurezza nelle aziende agricole e la promozione della crescita culturale degli operatori agricoli in materia di sicurezza e salute sul lavoro. In questo contesto l’ASL di Alba-Bra ha organizzato una serie di incontri a cui sono invitati i coltivatori diretti, datori di lavoro e non, su tutto il territorio dell’Asl. Presso gli Uffici zona di Alba e Bra è possibile conoscere le date degli appuntamenti. m
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LETTO PER VOI
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Importante “La vallata sommersa. riconoscimento a Testimonianze ed La Costa di Torre Bormida immagini della Frazione Chiesa di Pontechianale”
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ll’agriturismo La Costa di Torre Bormida, aderente all’associazione Terranostra di Coldiretti, è stato riconosciuto il premio internazionale alla qualità dal Gotha del Gusto, l’accademia mondiale indipendente del settore enogastronomico, agroalimentare e turisticoalberghiero. Il premio, consegnato direttamente dal presidente internazionale il principe Stefano Cernetic di Montenegro e di Cerne, viene conferito ogni anno a 500 esclusive strutture in tutto il mondo e ne certifica, tramite un’apposita commissione, l’eccellenza in termini di professionalità e servizio. “È un riconoscimento molto prestigioso – spiega Fabio Fresia – che sono onorato di ricevere. Ci tengo a sottolineare che con me è stato premiato un intero territorio, quello dell’alta Langa, che da anni promuovo attraverso i suoi prodotti e i suoi produttori”. m
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ono pagine che regalano profonde emozioni quelle contenute nel volume “La vallata sommersa. Testimonianze ed immagini della Frazione Chiesa di Pontechianale” (92 pagine, 20 euro), fresco di stampa. Il libro, curato dal saluzzese Paolo Infossi, ripercorre con numerose foto le vicende legate alla costruzione della diga di Pontechianale, con la sommersione della borgata Chiesa. È passato molto tempo da quel lontano 1942. È rimasto qualche esile segno, pietre e ruderi, a ricordare un’epoca che non esiste più. Emozioni che rafforzano il desiderio di recuperare un capitolo di questa storia, riscoprendo attraverso lettere, testimonianze, documenti, fotografie i frammenti di una storia vissuta con grande dignità. m
rubrica della famiglia
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N° 16 – 1-15 ottobre 2010
Dalla Pastorale del lavoro un’agenda di speranza per il futuro del Paese
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l Convegno annuale della Pastorale Sociale e del Lavoro Piemontese tenutasi a Torgnon (AO) dal 26 al 28 agosto scorso è stato un ottimo stimolo affinché siano percorse strade nuove per vivere da credenti un rinnovato impegno nel mondo sociale e politico. Per i credenti l’accettazione della relazione con Dio e la consapevolezza della reciproca interdipendenza fra gli uomini attiva la dimensione etica della convivenza, la solidarietà sociale, l’equa distribuzione delle risorse, la promozione e la difesa della dignità dell’uomo, la salvaguardia della natura, un pacifico confronto fra culture diverse,
insieme all’onestà intellettuale che permette di riconoscere i propri limiti, coscienti che un “io” che si ritiene autosufficiente è più limitato di un “io” in relazione.
L’importanza del lavoro come atto della persona e il mercato come meccanismo indispensabile, ma sempre soggetto a regole che vedono nella centralità della persona umana il riferimento fondamentale. Diventa allora importante che chi è chiamato a creare il lavoro attraverso l’investimento dei propri beni materiali e immateriali e coloro che offrono la propria opera per il raggiungimento degli obiettivi dell’impresa vivano nuove relazioni capaci di rendere possibile, all’interno della difficile ricerca del bene comune, trovare soluzioni durature anche ai problemi economici e produttivi
a livello globale e locale. È proprio in questo periodo di crisi che è possibile favorire la ricerca di nuovi stili di vita insieme ad una critica seria e puntuale ad un sistema informativo che ha l’obiettivo di guidare le scelte delle persone. Sarà importante, quindi, contribuire a creare nuove forme di sostegno all’orientamento alla formazione professionale e universitaria, un accompagnamento qualificato alla ricerca di un impiego, un sostegno alla piccola imprenditoria attraverso la micro finanza, all’interno di un sistema del credito nuovamente attento alla persona. m
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N OT I Z I E E PAC A
N° 16 – 1-15 ottobre 2010
Piano straordinario di verifiche degli invalidi civili, convocazione a visita
L’
articolo 20 comma 2 del D.L. n. 78/2009 assegna all’INPS la funzione di accertare la permanenza dei requisiti sanitari che hanno dato luogo alla concessione dei benefici economici di “invalidità civile”. A seguito di presentazione della documentazione sanitaria all’INPS tramite il Patronato EPACA, gli interessati stanno ricevendo, in questi giorni, le convocazioni a visita presso l’INPS. Nell’ipotesi in cui i titolari di “Invalidità Civile” non siano nella possibilità di presentarsi a visita per impedimento fisico dovuto a condizioni di intrasportabilità, oppure perché ricoverati,
dovranno inviare all’INPS apposita documentazione per consentire la visita domiciliare o in struttura.
Si rammenta che la mancata presentazione a visita comporterà la sospensione della prestazione di “Invalidità Civile”
in pagamento. Gli Uffici EPACA sono a disposizione per eventuali informazioni in merito. m
La facoltà per i pensionati a basso reddito di dilazionare determinati versamenti
L’
articolo 38, commi 7 e 8, della legge n. 122/2010, prevede interventi a favore dei pensionati con reddito da pensione inferiore ai 18 mila euro. Gli interventi sono indirizzati a dilazionare determinati versamenti rendendoli meno onerosi per I pensionati. La normativa prevede che, qualora in fase di determinazione dei conguagli fiscali di fine anno risulti un debito di imposta superiore a 100 euro, l’Ente Previdenziale effettui il recupero non più fino al mese di febbraio, ma debba distribuire detto recupero in undici mesi, ossia fino al mese di novembre dell’ anno successivo. Detta rateizzazione viene operata dall’Ente Previdenziale automaticamente senza applicare alcun interesse. Il comma 8 prevede che l’INPS possa convenzionarsi con altri enti percettori di tributi, al fine di consentire il pagamento di tali tributi in forma rateizzata con trattenute mensili sulla pensione.Il Patronato EPACA provvederà a pubblicare ulteriori informazioni appena disponibili. m
N OT I Z I E F L A S H E PAC A
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S caden z e a z iendali
25 OTTOBRE PRESENTAZIONE MODELLO 730 INTEGRATIVO Scade il termine per la presentazione, esclusivamente ad un CAF, del modello 730/2010 integrativo utilizzabile nel caso in cui il contribuente rilevi errori od omissioni (oneri deducibili e/o detraibili ecc.) tali da determinare, per ogni singola imposta, un maggior credito d’imposta od un minore debito d’imposta. Il contribuente sarà tenuto anche alla presentazione di tutta la documentazione necessaria. ACQUISTI – CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI mese di settembre e 3 trimestre 2010 Scade il termine per i contribuenti mensili e trimestrali per la trasmissione, in via telematica, all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi ricevuti rispettivamente nel mese di settembre e nel 3 trimestre 2010.
31 OTTOBRE TRASMISSIONE TELEMATICA DENUNCIA TRIMESTRALE MANODOPERA AGRICOLA Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente all’Inps la denuncia (modello DMAG) relativa alla manodopera agricola assunta nel trimestre luglio – settembre 2010. IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse . Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.
IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento all’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.
1 NOVEMBRE 2010 ACCONTO IRPEF – IRES e IRAP ANNO 2010 Da oggi decorrono i termini per effettuare il versamento dell’acconto IRPEF, IRES ed IRAP anno 2010. Per le persone fisiche l’acconto IRPEF è stabilito nella misura del 99% mentre per i soggetti IRES è stabilito nella misura del 100%. L’acconto IRAP per le persone fisiche e società di persone è previsto nella misura del 99% mentre per i soggetti IRES l’acconto IRAP è stabilito nella misura del 100%. m
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Comuni Fioriti 2010: tra i premiati Limone Piemonte e Savigliano
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are al nostro paese un’immagine diversa, ripartendo dalla voglia di costruire positività, amore per la natura, spirito d’accoglienza. Questo il proposito che ha dato il via a Cervia alla premiazione delle 142 amministrazioni comunali che hanno partecipato al concorso nazionale Comuni Fioriti 2010. Una giornata di festa contornata da uno spirito europeo, rinvigorito dalla presenza in platea e sul palco (insieme al presidente di Asproflor-Comuni Fioriti Renzo Marconi e del sindaco di Cervia Roberto Zoffoli) dei vertici del concorso Entente Florale Europe: Herbert Titz, presidente AEFP (Association Europeenne pour les Fleurissemente et du Paysage e il suo vice Jaap Sproos. La premiazione di Comuni Fioriti ha chiuso dunque una tre-giorni iniziata a Cervia proprio con la premiazione (per la prima volta in Italia) delle 24 città europee selezionate nel 2010 per Entente Florale all’hotel Palace e continuata sabato con l’elezione di Miss Comuni Fioriti al Fantini Club (la vincitrice è la diciottenne Alice Conchin Gubernati di Vigliano Biellese, seguita da Elena Pinca di Spoleto e Imeriana
Foti di Ventimiglia). A premiare i Comuni Fioriti, al Dante Club Hotel, un parterre di ospiti illustri, innanzi ad una platea di oltre 1500 intervenuti: presenti molte delegazioni giunte da tutta Italia. Presentata dall’attore Domenico Brioschi, la premiazione ha visto la consegna delle targhe stradali di “Comune Fiorito” ai 142 Comuni selezionati quest’anno per la partecipazione al concorso nazionale. Poi sono stati annunciati i due prossimi partecipanti alla selezione europea di Entente Florale: la nostra nazione sarà dunque rappresentata, nel 2011, dal paese di Transacqua (Trentino Alto Adige, provincia di Trento) e dalla città di Grado (Friuli Venezia
Giulia, provincia di Gorizia). Per l’edizione 2010 medaglie d’argento sono andate a Stresa e Salsomaggiore Terme. A seguire, sono stati premiati i Comuni Fioriti vincitori delle
quattro categorie: si tratta di Transacqua per i Comuni sotto i 3.000 abitanti (secondo classificato l’abruzzese Ari, provincia di Chieti), di Villorba (Veneto, provincia di Treviso) per i Comuni da 3.000 a 20.000 abitanti (secondo classificato Peschiera del Garda, Veneto, provincia di Verona), di San Donà di Piave (Veneto, provincia di Venezia) per le Città oltre i 20.000 abitanti (secondo classificato Savigliano), di Grado per i Comuni Turistici (secondo classificato Limone Piemonte). Premiata anche la Provincia di Biella per la più alta percentuale di Comuni Fioriti aderenti al concorso. m
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Sullo scorso numero di questo giornale, nella rubrica del “Mercatino”, è stato pubblicato un annuncio relativo alla vendita di un’azienda agricola a Morozzo. Tale annuncio non ha alcun effetto poiché l’azienda agricola in questione ha altri comproprietari che, all’oscuro della volontà di vendita, non sono affatto disponibili alla cessione della stessa.