Il Coltivatore Cuneese n.19 novembre 2010

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N° 19 – 16-30 novembre 2010

Sommario

Foto dello Studio Portici di Demonte “Il Coltivatore Cuneese” Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Chiara Serra Hanno collaborato Marco Benzo, Roberto Bianco, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Viola Carasso, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Damiano Dutto, Sara Ferrero, Nicola Fontana, Cesare Gallesio, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Paolo Marengo, Michele Mellano, Livio Minero, Laura Occelli, Franco Parola, Lauro Pelazza, Sergio Peirone, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Sonia Riba, Davide Roà, Giulia Santi Redazione ed amministrazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 45.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo area 90 Madonna dell’Olmo – Cuneo Tel. 0171.411470 – Fax 0171.411714 E-mail: direzione@agam.it Inserzioni esclusivamente presso la ditta Réclame Via Pilos, 20 – Savigliano Tel. 0172.711279 E-mail: info@reclamesavigliano.it Listino prezzi Il costo di 1/8 (cm 9x6) di pagina a colori è di euro 145 + IVA.  È vietata la riproduzione, anche parziale, delle pubblicità.

La Coldiretti e le Giornate del Ringraziamento anche a livello provinciale La crisi dei prezzi ci stimola a realizzare progetti economici Ancora sulle quote latte Operative le modifiche al regolamento forestale Acconti PAC: Coldiretti chiede l’anticipo anche per i malgari “Guardiamo al futuro” invita Carlotto all’assemblea Nazionale Federpensionati La pecora roaschina, il cotechino e lo zampone protagonisti su Melaverde GAL: realizzare nuovi progetti di filiera con i Bandi pubblici

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Storie di vita: Bartlemy Civalleri, il “Signore dei Motori”

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Osservatorio Prezzi

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Il Corsivo del Coltivatore: Alpeggio con servizi Targhe d’argento dell’Onas In California le eccellenze agroalimentari piemontesi Prezzi agricoli: sul sito e negli Uffici Zona Coldiretti Progetti e attività dell’Assoc. Pensionati Coldiretti e Terranostra all’Agri@tour di Arezzo Coordinamento provinciale Donne Impresa Nuove norme per l’allevamento dei polli da carne 2010: anno di grandi cambiamenti per le assicurazioni grandine Contro le frodi alimentari, Coldiretti plaude alle operazioni dei Nas Annata agraria 2010 Al via le nuove attività di Giovani Impresa Cent’anni di Fiera Nazionale del Bue Grasso a Carrù Prezzi per la scadenza di San Martino Fiera di S. Caterina a Cortemilia Prezzi uve 2010, un bicchiere solo mezzo pieno Kiwi: terminata la campagna di raccolta in Piemonte Il Fagiolo Cuneo IGP al Salone del Gusto Tartuficoltura: alcune norme da osservare 17a Mostra Ovini razza Frabosana Roaschina Giornate del Ringraziamento Viaggio a Roma con Udienza Papale Fattoria Amica a “Sapori della Carne” La sagra del Contadino a Villanovetta di Verzuolo 31a Mostra Nazionale Bovini di Razza Piemontese A Borgo San Dalmazzo la 441a Fiera Fredda Il cuore della Granda al IV Concorso Nazionale “Comuni Fioriti” di Ormea La festa della polenta a Robilante La fiera di San Luca a Demonte Il biologico della Granda si presenta alle agenzie di viaggio con gli agriturismi Coldiretti e Campagna Amica alla Stracôni Disoccupazione ai collaboratori a progetto “Opzione Donna” per le pensioni di anzianità

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Scadenze aziendali Accise sul gasolio da serra: no alle agevolazioni

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Il mercatino del Coltivatore

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entre sono in corso su tutto il territorio provinciale le giornate del Ringraziamento che vedono coinvolti dirigenti e soci di Coldiretti, ricordiamo che la Giornata Provinciale del Ringraziamento si svolge a Saluzzo domenica 28 novembre nel Duomo di Saluzzo. La Santa Messa, officiata da Monsignor Giuseppe Guerrini, vescovo di Saluzzo e concelebrata da don Mariano Tallone, parroco del Duomo, e dai consiglieri ecclesiastici Coldiretti, ha rappresentato un momento di grande spiritualità e di ricordo della tradizione Coldiretti nel ringraziare anche quando le annate danno scarse soddisfazioni come quella attuale. Le Giornate del Ringraziamento invitano ad una preghiera comune e a ritrovarsi insieme per guardare al futuro con rinnovata fiducia e speranza. i


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FONDO

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La crisi dei prezzi ci stimola a realizzare progetti economici

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l momento economico attuale non è certamente dei più felici. L’economia americana è sostanzialmente ferma, galoppa quella asiatica, i consumi nei paesi solvibili, ovvero in grado di riconoscere il giusto valore al prodotto agroalimentare, sono fermi da almeno due anni. L’ottimismo tanto auspicato subisce un’ulteriore bastonata dalla crisi politica in atto in Italia. L’agricoltura non è fuori da questi fenomeni anzi, risente degli umori della politica e dell’economia alla pari degli altri settori. In queste ultime settimane è continuata la speculazione mondiale sui cereali, dove mais e soia hanno raggiunto quotazioni record rispetto agli ultimi due anni, superando, rispettivamente, il mais 6 dollari per bushel (sedici centisimi al kg) per le consegne di dicembre e 13 dollari per bushel (34 centesimi al kg) per le consegne a gennaio. Un trend internazionale desumibile dai dati diffusi dalla Chicago Board of Trade, dove l’andamento delle quotazioni dei prodotti agricoli è sempre più fortemente condizionato dai movimenti di capitale che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi come l’oro fino alle materie prime come grano, mais e soia. L’incapacità dei governi di impedire manovre speculative sui cibi, rappresenta la vera debolezza del sistema politico mondiale ad imporre ed a far rispettare regole economiche che hanno anche una valenza etica e sociale. Per l’agricoltura questa situazione ostacola ogni volontà di programmazione per cui si è costretti a vivere alla giornata. La crisi di governo italiana, nonostante la richiesta del Presidente della Repubblica di aprire ufficialmente la stessa solo

dopo l’approvazione della Legge Finanziaria, certamente non aiuta il settore agricolo. E questo, indipendentemente dagli impegni assunti dal governo stesso di evitare un aumento del costo del lavoro anche nel primario. La recente manifestazione nazionale che ha visto a Cuneo il meglio della razza bovina piemontese e la collegata manifestazione “Sapori della Carne” hanno rappresentato un momento di confronto indispensabile per guardare al domani con un minimo di programmazione. I dati confermano che il

patrimonio della Piemontese è in forte aumento (negli ultimi cinque anni sono aumentati di 40.000 unità a fronte di un generato calo di consumi della carne. Gli sforzi compiuti per posizionare la Piemontese anche nei supermercati non hanno sortito gli effetti sperati, in quanto si tratta di un prodotto che difficilmente è collocabile negli scaffali della Gdo. Stessa analisi la possiamo fare per i tentativi di inserire la carne bovina piemontese tritata nella ristorazione collettiva con la surgelazione. Chi consuma la carne di razza piemontese è disposto a pagarla un pochino di più, ma la vuole fresca e ben lavorata. Di qui, la progettualità economica che inevitabilmente occorre realizzare, mettendo insieme tutte le forze che oggi operano nel campo della Piemontese: dall’Associazione Allevatori, al Consorzio di valorizzazione, al mondo della cooperazione,

Ancora sulle quote latte Il Commissario straordinario sulle quote latte, in accordo con Agea, sta procedendo alla notifica dei provvedimenti per la riscossione coattiva delle multe dovute alla produzione di latte eccedente rispetto alle quote assegnate. I destinatari di questi provvedimenti sono i produttori che non hanno fatto la rateizzazione delle multe in base alla legge 33 del 2009 e quei produttori che non hanno controfirmato i relativi contratti.

ai macellatori privati, fino ai macellai. Come si sa i prezzi sono il frutto del rapporto tra domanda ed offerta. Siccome l’offerta è aumentata e la domanda è stagnante, per non dire in discesa, i prezzi sono bassi. Occorre allora individuare nuove fonti di vendita e di consumo. Se nei supermercati le cose non vanno, se nella ristorazione collettiva si tribola a tenere per via del prezzo, resta solamente più la strada del mercato del fresco in bacini di consumo ove la Piemontese è poco presente, ma fortemente apprezzata dai consumatori. Il caso ad esempio di Milano è un fenomeno da studiare e da approfondire velocemente. Probabilmente, anche la politica deve indirizzare i pochi aiuti destinati al settore a filoni diversi. Inutile finanziare la costruzione di nuove stalle per poi lasciarle vuote o illudere dei giovani dal lato economico. Sarebbe molto meglio individuare forme di sostegno nei confronti di imprese agricole singole o associate o il sostegno a contratti di filiera che creino nuove opportunità di mercato per la razza bovina Piemontese. E con ogni probabilità “Sapori della Carne” avrebbe più senso farlo a Milano piuttosto che a Cuneo. Questo per evitare di cantarcela e suonarcela tra addetti ai lavori. In conclusione, la crisi internazionale e le difficoltà oggettive di ordine economico locale impongono a tutti la ricerca di un progetto diverso e finalizzato ad occupare spazi di mercato in fasce di consumo dove le nostre tipicità possono ancora ottenere il giusto apprezzamento economico. E questo vale per la carne, ma anche per tutti gli altri settori produttivi. m


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Operative le modifiche al regolamento forestale

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on la pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione Piemonte sono diventate operative le modifiche al regolamento forestale. Fino al 31 agosto 2011 qualunque intervento selvicolturale inferiore ai 2000 mq di superficie, per singolo richiedente, può essere eseguito in assenza di comunicazione semplice. In assenza di chiare delimitazioni cartografiche su base catastale e di strumenti di pianificazione forestale,

nei siti della rete Natura 2000 e nelle aree protette, gli interventi selvicolturali eseguiti nel rispetto delle misure di conservazione di cui all’articolo 34 del regolamento forestale e riguardanti superfici inferiori ai 2500 mq, per singolo richiedente e per anno, possono essere eseguiti previa comunicazione semplice. Per i tagli fuori dalle aree protette fino a 2000 mq di superficie viene sospesa, fino al 31 agosto, la richiesta di comunicazione semplice,

mentre per i tagli in aree protette fino a 2500 mq di superficie è sufficiente la comunicazione sempice. “La nuova normativa viene incontro alle richieste evidenziate da Coldiretti – sottolinea il presidente provinciale Marcello Gatto – per i tagli fuori dalle aree protette fino a 2000 mq di superficie viene sospesa, fino al 31 agosto 2011, la richiesta di comunicazione semplice, mentre per i tagli in aree protette fino a 2500 mq di superficie è sufficiente la semplice comunicazione”. m

Acconti PAC: Coldiretti chiede l’anticipo anche per i malgari

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l punto sulla PAC e, in particolare, sulle lungaggini di ordine burocratico che riguardano gli operatori zootecnici delle zone montane. Lo ha chiesto Coldiretti, che lunedì 8 novembre ha partecipato all’incontro con il commissario straordinario Giancarlo Sironi nella sede dell’Agenzia Regionale per le erogazioni in Agricoltura, per trovare una soluzione all’ormai annoso problema che vede i malgari esclusi dai pagamenti degli acconti PAC per problemi di ordine informatico che impediscono la determinazione degli importi dei premi. “Il problema è stato sollevato in tutta la sua gravità – evidenzia Bruno Rivarossa, direttore

Coldiretti Cuneo e Piemonte – ma pare esserci la volontà di trovare a breve una soluzione che vedrebbe l’impostazione di un decreto di pagamento specifico in grado di far percepire entro breve a tutte quelle aziende che hanno terreni in area montana gli acconti della Pac. Anche in questa battaglia, Coldiretti è a fianco delle imprese”. Ad oggi, a livello provinciale su oltre 10 mila imprese che sono titolari di titoli PAC, hanno percepito l’acconto oltre 7000 aziende. Ne rimangono in via definizione oltre 2400 e di queste oltre 1000 risultano avere terreni in aree montane. Negli anni passati queste aziende si vedevano penalizzate con

l’erogazione dei premi in sommo ritardo in quanto la pubblica amministrazione aspettava la conclusione della campagna con la discesa dei capi dall’alpeggio per definire i controlli di routine e

l’entità dei premi da erogare. “Quest’anno – continua Rivarossa – Coldiretti sta insistendo con Arpea ed ha sollecitato la problematica anche a livello regionale attraverso l’Assessore all’Agricoltura affinché venga predisposto a breve un decreto di pagamento specifico che veda comunque l’erogazione di un acconto, lasciando a momenti successivi le verifiche amministrative che permetteranno poi di bilanciare il saldo. Siamo fiduciosi che a breve si arrivi al risultato auspicato in modo da dare a tutte le aziende pari opportunità nel percepire i premi comunitari che nel contesto di crisi attuale assumono importanza vitale”. m


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“Guardiamo al futuro” invita Carlotto all’assemblea Nazionale Federpensionati

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ei giorni 24-25-26 novembre, si è svolta a Palermo l’Assemblea Nazionale Federpensionati in cui è stato eletto il nuovo Consiglio Nazionale dell’associazione. Nel suo discorso, il presidente Natale Carlotto ha incoraggiato tutti a guardare al futuro della Federpensionati, ricordando i traguardi raggiunti dalla Federazione a sostegno dei coltivatori diretti, in particolare di quelli che oggi sono già nonni. Il momento assembleare è importante e significativo, ha sottolineato Carlotto, “questa è l’occasione in cui si ricorda il passato, si analizza il presente e si programma il futuro della nostra Associazione Coldiretti Pensionati nel contesto dei programmi e della attività della Coldiretti della quale, con i Movimenti, Femminile e Giovanile, siamo importante componente”. Nella sua articolata relazione, Carlotto ha continuato: “Non possono esserci progetti e programmi dell’Associazione Coldiretti Pensionati a livello nazionale, regionale, provinciale, locale se non sono inseriti nei progetti e nei programmi della Coldiretti deliberati dai suoi

Organi dei quali siamo paritari componenti”. Richiamando le parole del presidente nazionale Marini, secondo cui “la Coldiretti è una grande famiglia di famiglie, una grande impresa di imprese”, “i coltivatori diretti sono famiglia – impresa, o se preferite, impresa – famiglia, in cui la conduzione dell’azienda agricola è strettamente legata alla famiglia”. “Le nostre famiglie tradizionali sono composte, in maggioranza, dai genitori, dai figli e dai nonni – ha ricordato Carlotto –. I nonni hanno, nell’ambito della famiglia,

un ruolo molto importante. Testimoniano la storia di un loro vissuto, ne conoscono le tradizioni, ne sanno esprimere i valori e sono ricchi di saggezza”. E, in tutte le nostre buone famiglie, i sentimenti, gli affetti ne consolidano i legami fino a rendere possibile, in piena condivisione, anche le scelte famigliari o aziendali più difficili e impegnative. Il presidente ha evidenziato l’importanza dei seminari regionali, della durata di tre giorni, organizzati insieme ai Movimenti Femminile e Giovanile, che hanno dato l’occasione per consolidare, nella “grande famiglia di famiglie Coldiretti”, i rapporti fra giovani, donne ed anziani. “Lo stesso ruolo – rimarca Carlotto – gli anziani possono e debbono avere, come soci o dirigenti della nostra Associazione, nella “grande famiglia di famiglie” che è la Coldiretti, favorendo la crescita di giovani dirigenti. Il presidente ha poi tracciato un quadro storico sulla situazione pensionistica dei Coltivatori diretti, ricordando le battaglie e le conquiste fatte. “La pensione della Coldiretti di Bonomi,

come allora era chiamata, ha dato dignità e sicurezza a tutti gli anziani coltivatori e reso finanziariamente indipendenti i pochi “vecchi” emarginati”. “Certo – ha continuato il presidente – non possiamo essere soddisfatti delle pensioni di oggi. Il cammino è ancora lungo per ottenere la parità con le altre categorie. Sul fronte pensionistico, “per contare di più, per vincere le battaglie, occorre allearsi con coloro che hanno i nostri stessi obiettivi. Questi sono gli autonomi dell’artigianato e del commercio. Con artigiani e commercianti, sotto gli aspetti sanitari e previdenziali, tutto ci unisce, nulla ci divide”. In chiusura, Carlotto si è rivolto direttamente a tutti i pensionati Coldiretti, invitandoli ad essere: “Propositivi ed attivi per una giusta previdenza e per la filiera agricola tutta italiana. alziamo le nostre bandiere, ostentiamo le nostre insegne con l’orgoglio di essere la grande Coldiretti”. All’assemblea nazionale di Palermo hanno partecipato insieme al presidente regionale Bruno Porta, i presidenti provinciali e i delegati eletti nelle assemblee provinciali. m


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La pecora roaschina, il cotechino e lo zampone protagonisti su Melaverde

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elaverde ha girato due puntate sui prodotti tipici cuneesi. Andranno in onda intorno alla metà di dicembre su Retequattro. Ellen Hidding si è occupata della pecora frabosana-roaschina, partendo dalla storia che ha caratterizzato questa razza. La transumanza invernale dei pastori, il consorzio per la tutela e la valorizzazione della pecora frabosana-roaschina costituito recentemente tra gli allevatori della razza in collaborazione con la Comunità Montana Valli Gesso Vermenagna e Pesio, i comuni, l’Associazione provinciale Allevatori. Un particolare ringraziamento va rivolto all’amministrazione comunale di Roaschia che attraverso la presenza di molti amministratori e del sindaco Cosimo Ventruto, in modo particolare, ha permesso l’organizzazione della presenza della troupe di Melaverde per ben due giorni nel comune. Un ruolo fondamentale lo ha avuto la Pro loco di Roaschia che si è occupata della preparazione dei piatti tipici nonché dei prodotti del

territorio. Infine, l’allevatore Franco Fantino che ha permesso di conoscere la vera razza frabosana e roaschina e Marco Giordana che con l’azienda agricola “I Gemei” di Valdieri ha documentato la caseificazione in montagna del latte di pecora e di capra. Il tutto con l’assistenza del vicedirettore dell’Apa Roberto Facelli, che ha illustrato il lavoro di selezione dell’associazione insieme al coordinamento logistico di Coldiretti Cuneo. Un

ringraziamento particolare anche all’hotel Le Lanterne in frazione Beguda di Borgo San Dalmazzo, che si è prestato per l’ospitalità. La seconda parte della puntata è stata registrata presso lo stabilimento dei fratelli Chiapella di Clavesana, individuato dall’Aps, l’Associazione Produttori Suini, quale salumificio che da sempre valorizza la produzione suinicola cuneese con trasformati di alta qualità e tipicità. Qui, visto anche

il periodo prenatalizio, si è approfondita la produzione dello zampone crudo e precotto, del cotechino. Si è parlato anche di Salame Cuneo, di bolliti misti, di acciughe in salsa verde e quant’altro appartiene alla tradizione prenatalizia cuneese in quella parte di Langa. Ospiti di Edoardo Raspelli i fratelli Chiapella. Un ruolo particolarmente importante lo ha svolto l’agriturismo “Il Palazzetto” di Clavesana, che si è prodigato per valorizzare in tavola la salumeria tipica cuneese, nonché prodotti e piatti magistralmente cucinati ottenuti dalle eccellenze agroalimentari della Langa. Hanno collaborato fattivamente all’ospitalità della troupe l’hotel Palazzo di Mezzo, l’Osteria del Borgo e il ristorante Vascello d’Oro operanti in Carrù. Determinanti sono state le indicazioni di ordine tecnico fornite dall’Aps così come l’organizzazione della logistica curata da Terranostra ha permesso uno spaccato di promozione dei prodotti e del territorio. m


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GAL: realizzare nuovi progetti di filiera con i Bandi pubblici

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GAL (Gruppi di Azione Locale) Tradizione delle terre Occitane e Langhe Roero Leader hanno elaborato ed aperto i Bandi pubblici per la presentazione di domande di finanziamento per la Costruzione ed il completamento delle filiere locali. “I bandi sono finalizzati a sostenere la realizzazione di progetti di filiera, – dice Sara Ferrero, responsabile Area Impresa e Territorio di Coldiretti Cuneo – di progetti cioè cui devono partecipare, contemporaneamente e in forma congiunta, più soggetti, ciascuno dei quali realizza un intervento nella propria azienda non soltanto per conseguire un proprio vantaggio diretto, ma anche per favorire la competitività della filiera nel suo complesso e, indirettamente, di tutte le imprese che vi aderiscono”. I bandi sono finanziati utilizzando le risorse finanziarie rese disponibili in applicazione del programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 – Asse 4 LEADER. I Piani di Sviluppo dei GAL Tradizione delle Terre Occitane e Langhe Roero Leader si propongono di raggiungere alcuni

obiettivi attraverso l’attivazione di interventi multisettoriali e integrati che privilegino il territorio come fattore distintivo delle produzioni, la territorialità, l’accoglienza di territorio, i valori del paesaggio. Le filiere individuate e che maggiormente possono contribuire a rafforzare l’immagine del territorio, anche nei confronti dei mercati esterni sono: FILIERE AGROALIMENTARI: Filiera carne, Filiera lattierocasearia, Filiera ortofrutta, Filiera salutistica, Filiera vitivinicola, Filiera cereali e derivati, Filiera della nocciola Piemonte IGP, Filiera del miele, Filiera dei salumi.

FILIERE ARTIGIANALI: Filiera della lavorazione del legno, Filiera dell’edilizia tradizionale, Lavorazione della pietra di Langa Legno di castagno Gessi del Roero. Il bando si sviluppa mediante l’apertura della presentazione di domande ai sensi delle misure: - 121 - Ammodernamento delle aziende agricole - 123.3 - Sviluppo delle microimprese e commercializzazione dei prodotti agricoli - 312.1 - Sostegno allo sviluppo di microimprese. - 312.2 -Sostegno alla creazione di microimprese. Sono ammissibili a finanziamento gli interventi che abbiano lo scopo di: - rafforzare l’integrazione tra le diverse fasi della filiera ; - favorire un rapporto più diretto tra produttori agricoli/artigiani ed utilizzatori finali dei prodotti (commercianti, ristoratori, albergatori e consumatori); - raggiungere obiettivi comuni definiti nell’accordo quali, per esempio, la certificazione di qualità, la tracciabilità di filiera, l’innovazione dei processi produttivi o dei prodotti; - stipulare nuovi accordi di

commercializzazione; - stipulare nuovi accordi che riguardano la fornitura di servizi tra i diversi operatori della filiera. Gli accordi di filiera dovranno essere redatti in forma scritta e, se pertinente, registrati in caso d’uso. I progetti di filiera saranno valutati in base ad una griglia di valutazione che porterà all’attribuzione di un punteggio di merito. Ai soggetti ammessi a finanziamento è concesso un contributo in conto capitale variabile dal 60% al 25% a seconda del tipo di investimento. Termini di presentazione delle domande Le domande di contributo relative al “il GAL Tradizione delle Terre Occitane” possono essere presentate telematicamente a partire dalla data di pubblicazione del presente bando, entro e non oltre il prossimo 31/01/2011 alle ore 12.00; le domande relative al bando del GAL LANGHE ROERO LEADER devono essere trasmesse entro il 09/02/2011 . Ai fini dell’ammissibilità della domanda, copia cartacea della stessa deve essere trasmessa ai GAL entro e non oltre i tre giorni lavorativi successivi all’invio telematico. Maggiori ragguagli ed informazioni possono essere reperite presso il GAL Tradizione delle Terre Occitane Via Cappuccini, 29 – 12023 Caraglio (CN) Presso il GAL Langhe Roero Leader, Via Umberto I, 12060 Bossolasco (CN) e presso gli uffici Coldiretti. m


R I T R AT T I D I I E R I E D I O G G I

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n Valle Varaita è una figura molto conosciuta. Bartolomeo Civalleri di Frassino (ma per tutti è più semplicemente Bartlemy) è il “signore dei motori”. Non solo perché le moto e le auto sono la sua grande passione, ma perché è un signore, nel vero senso del termine. I suoi modi di fare sono gentili, per non far spendere troppi soldi alla gente aguzza sempre l’ingegno, è onesto e non attaccato al vil denaro.

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Storie di vita a cura di Barba Bertu (info@barbabertu.com)

L’AMORE PER I MOTORI Bartlemy, quando è nato? «Sono nato il 19 marzo del 1958 in Francia, a Saint Jean en Royans. Mio padre faceva il contadino ed era emigrato per lavorare in una fabbrica di scarpe, ma a mia madre la Francia non piaceva e così nel 1959 abbiamo fatto ritorno a borgata Grande di Frassino, dove sono cresciuto». La sua passione per i motori da dove nasce? «Nel fienile c’era una moto e io sin da bambino ci giocavo e ci stavo delle ore intorno… Don Filippo Brunofranco mi prestava la moto e io scorazzavo per le borgate. Quella di Stefano Civalleri invece a volte la fregavo io, per andare a divertirmi con gli amici!». LA SCOSSA SUL MANUBRIO E con Costanzo Civalleri, l’operaio factotum del Municipio di Frassino, cosa succedeva? Bartlemy ride divertito: «Ah, Costanzo ogni tanto mi fregava il motorino. Allora un giorno mi sono stufato: ho collegato la batteria al manubrio in modo che “Tanciu” prendesse una scossa, e da quel momento la moto mia non l’ha mai più toccata!». I giochi con le batterie le hanno creato anche qualche problema a scuola? Altra sonora risata: «Ah, io non amavo tanto i libri! Un giorno alle Medie di Sampeyre sono arrivato con una piccola batteria e l’ho collegata ai banchi di ferro. Quell’impresa originale mi è costata tre giorni di sospensione!».

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Perché lei ama tanto Borgata Grande? «Perché è il mio mondo! Ho passato lassù anni indimenticabili e oggi che ci vive ancora mia madre Margherita, io torno volentieri tutti i giorni, a mangiare pranzo da lei. Ricordo bene quando ero ragazzo e le case della Borgata erano tutte piene di gente. Ho tanta nostalgia di mio nonno Battista, una grande figura e mi ricordo di quando nelle case non era ancora arrivata l’energia elettrica. Non dimentico le tante serate passate alla luce del lume a petrolio». Che ricordi ha del parroco? «Don Filippo è sempre stato un prete che ha amato i montanari. Io credo in Dio, ma non sono un “bacchettone”!». Lei ha fatto sempre il meccanico?

«No, finite le Medie ho fatto per dieci anni il muratore. Poi ho iniziato a fare il meccanico, prima con Domenico Ribodetti e poi con Spirito Fino, di Melle». E poi? «Nel 1983 mi sono messo in proprio, a San Rocco. Che freddo in quell’angolo di Frassino! Dal 2004 invece sono qui a Casale San Bernardo, ed è tutt’altra cosa». Perché le piacciono i motori? «Sono una delle mie grandi passioni e io ci passo volentieri delle ore sopra. Provo grandi soddisfazioni ogni volta che un motore torna a girare bene». CON CHIARA IN MONTAGNA È vero che lei ha anche costruito una motoslitta? Bartlemy ride di nuovo: «Sì, 25

anni fa. E poi scorazzavo da solo, sulla neve, dal Santuario di Valmala al monte Birrone, in luoghi dove nessuno si avventura! Una sera sono venuti a cercarmi, credevano che fossi morto». Lei è stato anche campione di motocross… «Ah. Di questo non è il caso di parlare!». Ed è anche un bravo sciatore… «Me la cavo sugli sci. E una delle mie grandi gioie, oggi, è quella di portare la mia giovane figlia Chiara in montagna con me». Le piace vivere in Valle Varaita? «Ah, mai e poi mai lascerei Frassino! Amo molto la mia Valle, e non lascerei per nulla questi luoghi, dove si vive ancora bene. E qui c’è ancora tanta brava gente». La vita come è? «È bella! Io sono felice di vivere, alla morte ci penso mai, anche se mi accorgo che gli anni passano. Ma io mi sento ancora giovane». La morte le è già passata vicino… «Sì, e non dimentico il mio caro amico Dino, compagno della mia giovinezza, che a 20 anni si è ucciso. Provo una grande tristezza quando penso a lui, che non c’è più». È vero che lei ha creato il sentiero per raggiungere da San Maurizio il monte Birrone? «Sì, è vero. Dall’autunno del 1996 all’estate del 1997, con il mio amico Mauro Giusiano, abbiamo passato molte ore per tracciare e realizzare quel sentiero». E la Baìo di San Maurizio di Frassino? «Una grande festa, io ho sempre interpretato (sia in quella del 1979 che in quella del 2009) “lu viei”, e mi diverto molto». i


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O sser v atorio P re z z i

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GASOLIO AGRICOLO

N.B. - Tali prezzi comprendono l’accisa di 0,093 euro/litro.

CEREALI FRUMENTO

ORZO LEGGERO

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Frum. Biscottiero Panificabile 76/78 um. 14% Nazionale p.s. 76/78

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SOIA-semi

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Fonte dei dati: CCIAA, Sole 24 Ore Elaborazione Coldiretti Cuneo. Legenda:

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ˆ variazione al rialzo; ˇ variazione al ribasso; ‹ variazione stabile.


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Il Corsivo del Coltivatore Alpeggio con servizi

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on pensate ad una bella baita per il malgaro, con cucina e camera da letto. Per ora, si è cominciato dal bagno o, almeno, dalla vasca. Peccato che sia fuori, en plein air, a disposizione degli animali. Una grande vasca bianca, smaltata, appoggiata sull’erba. Viene, probabilmente, da qualche casa “cittadina” in ristrutturazione. In pianura ha lasciato le piastrelle e la rubinetteria in acciaio inox. All’interno tanta acqua. E non già perché le vacche si mettano in fila settimanalmente per deliziarsi nel bagnoschiuma, ma perché il tutto ha una destinazione diversa da quella consueta e serve da abbeveratoio. Il ricorso all’utilizzo improprio si è diffuso negli ultimi anni. Si spende meno a sistemare il contenitore di recupero scovato chissà dove che a realizzarne uno in legno o a comprare quelli in pietra! Promosso per il servizio che assicura, il sanitario è stato bocciato – com’è comprensibile – dagli amanti della natura, giustamente convinti che l’abbeveratoio improvvisato sia un pugno nell’occhio, un corpo estraneo in un paesaggio che vive di equilibri irrinunciabili. Parole sante, spesso ignorate dai malgari che, abbandonati a se stessi, alle prese con contratti di affitto sempre più esosi, in difficoltà nel far tornare i conti e nel mantenere una tradizione zootecnica importante, cercano di arrangiarsi da soli come, d’altronde, hanno quasi sempre fatto. Gli strilli di ambientalisti e difensori della natura a tutti i costi sono, dunque, caduti inascoltati. In questi giorni il fatto nuovo. Il comune di Sampeyre, consapevole che l’alpeggio non è solo un’operazione limitata all’allevatore, ma è attività capace di mantenere viva la montagna, di dare prodotti eccezionali, di impedire il degrado e l’abbandono, ha deliberato la concessione di aiuti per sostituire le vasche da bagno con grandi contenitori realizzati, come in passato, scavando un tronco o un grande masso. Un’idea intelligente, l’unica capace di indurre a tornare all’antico, meritevole di un grazie dai malgari, del plauso di chi ama la montagna e... di un muggito riconoscente da parte dei fruitori futuri. m Bastian Contrari

Targhe d’argento dell’Onas Il riconoscimento assegnato a Michelangelo Pellegrino per la promozione e la divulgazione e a Giuseppe Bressi, quale allevatore

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enerdì 5 novembre si è svolta a Fossano l’assemblea annuale di Onas, l’Organizzazione Nazionale assaggiatori di Salumi, durante la serata presieduta da Bianca Piovano, a capo dell’associazione nazionale. Sono stati consegnati 75 attestati di merito ad altrettantti allievi che hanno frequentato i corsi per assaggiatori. Inoltre sono state consegnate le targhe d’argento a coloro che si sono adoperati per la crescita dell’importante organismo. Per quanto concerne la comunicazione e la promozione, la targa d’argento è stata assegnata a Michelangelo Pellegrino, direttore responsabile del nostro giornale e conduttore di Obiettivo Agricoltura e di Dalla parte del consumatore, in onda su Telecupole per l’impegno profuso nel divulgare l’attività di Onas e per la valorizzazione degli allevamenti suinicoli piemontesi attraverso una promozione della salumeria tipica cuneese. È stato premiato anche l’allevatore Giuseppe Bressi per l’impegno dedicato da lui e dalla sua famiglia per l’allevamento di suini e per la realizzazione di un punto di trasformazione e vendita diretta aziendale a Centallo. Durante la serata sono stati premiati anche macellatori e trasformatori di carni suine che contribuiscono con il loro lavoro e il loro impegno a valorizzare la suinicoltura piemontese. m


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In California le eccellenze agroalimentari piemontesi

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er incrementare le esportazioni delle peculiarità agroalimentari nel mercato statunitense, l’assessorato regionale all’Agricoltura in collaborazione con l’Istituto di Marketing Agroalimentare hanno invitato i migliori chef e buyers delle principali catene di ristoranti attive sul territorio americano, ad assaggiare i prodotti alimentari tipici della tradizione piemontese all’evento “Restaurant Award”, che si è svolto dal 6 al 9 novembre in Napa Valley, in California. Il presidente della Regione, Roberto Cota, crede fortemente nelle potenzialità del progetto: “L’eccellenza agroalimentare piemontese, profondamente legata alle tradizioni e

all’identità della nostra terra, può avere nella Regione un supporto importante per la sua promozione e valorizzazione. Le grandi potenzialità dimostrate da questo settore negli ultimi anni, anche nei momenti più

difficili della nostra economia, dimostrano come l’agricoltura non sia oggi un comparto secondario, ma possa a tutti gli effetti essere una realtà nuova, dinamica e vincente, capace di affermarsi in tutto il mondo”. “La

nostra Regione in passato spesso è stata identificata come polo industriale avanzato, mettendo da parte le potenzialità gastronomico-culturali legate ad una tradizione culinaria di rara qualità” dichiara l’Assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto: “Questo nostro progetto è partito da una premessa specifica: localizzare geograficamente il Piemonte, far conoscere al mondo quell’area del nord-ovest d’Italia, territorio di grandi eccellenze, culinarie e non solo. Questa esperienza, seppur solo all’inizio, ha già ampiamente dimostrato come, anche investendo risorse ragionevoli, si possano avviare progetti di altissima qualità finalizzati alla promozione del Piemonte nel mondo”. m


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attualità

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Prezzi agricoli: sul sito e negli Uffici Zona Coldiretti

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l fine di fornire un ulteriore servizio agli imprenditori agricoli, il Consiglio Provinciale di Coldiretti Cuneo su proposta del direttore Bruno Rivarossa ha deciso di pubblicare settimanalmente le rilevazioni dei prezzi operate dall’Osservatorio regionale Mercati che è in collegamento telematico con le Borse merci di tutta Italia. “Ne scaturisce una tabella – spiega Mara Chiardola di Coldiretti Cuneo che ha sviluppato il progetto web – che consente agli imprenditori di confrontare i prezzi che circolano sulle piazze locali con i rilievi compiuti nelle Borse merci”. Tale tabella è pubblicata sul sito

di Coldiretti Cuneo alla voce Andamento Economico dei Prodotti Agricoli, raggiungibile cliccando su: www.cuneo. coldiretti.it. Un commento alle principali variazioni dei

prezzi settimanali sarà svolto in Obiettivo Agricoltura in onda su Telecupole la domenica alle 12.30 e alle 19.30. Considerato però che molti imprenditori agricoli sono impossibilitati a consultare

tali dati attraverso Internet, il Consiglio Provinciale di Coldiretti ha deciso di dotare tutti gli Uffici di Zona di un monitor che proietta costantemente i prezzi dei principali prodotti agricoli. Dice il direttore Bruno Rivarossa: “Si tratta di uno strumento di valutazione e di confronto sulla base di dati ufficiali. Coldiretti si sta muovendo nell’economico con progetti mirati per settore. Alla realizzazione di tale progettualità sono chiamati dirigenti e soci, poiché la difficile situazione attuale necessita di dover affrontare la problematica dei bassi prezzi dei prodotti agricoli con urgenza, chiarezza e senza tentennamenti”. m


VA R I E

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Progetti e attività dell’Assoc. Pensionati

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Coordinamento provinciale Donne Impresa

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o scorso 6 novembre si è svolto il Consiglio direttivo dell’associazione provinciale Pensionati. Tra gli argomenti all’ordine del giorno il rinnovo delle cariche sociali Coldiretti e dell’associazione provinciale pensionati. A conclusione dei rinnovi che si effettueranno nelle varie sezioni, ci sarà l’elezione del Consiglio e del presidente provinciale. Marcello Cavallo, segretario provinciale dei Pensionati, ha illustrato i progetti sociali di Coldiretti con particolare riferimento agli anziani. Il presidente provinciale Lorenzo Bergese ha relazionato sull’attività della Federazione provinciale per quanto riguarda i vari ambiti economici. Infine il Consiglio ha esaminato i progetti di attività future, in particolare negli incontri che saranno effettuati in tutte le zone, i soggiorni invernali per i pensionati ed il viaggio a Roma per l’udienza papale. m

iovedì 4 novembre si è riunito il Coordinamento provinciale di Donne Impresa. L’assemblea ha fatto il punto sui rinnovi delle sezioni. Lauro Pelazza, vice direttore di Coldiretti Cuneo, ha sottolineato “l’importante ruolo della donna come imprenditrice, in qualità di rappresentante nelle sezioni Coldiretti”. Delia Revelli, responsabile provinciale Donne Impresa, ha fatto il punto sull’attività del comitato, ricordando tutte le iniziative che sono state organizzate nell’estate e soffermandosi sui contratti di filiera, in particolare quelli che riguardano i settori latte e nocciole. Delia Revelli ha sottolineato quanto sia fondamentale l’apporto femminile per un cambiamento della visione d’impresa, con uno sguardo orientato al futuro. Laura Occelli, coordinatrice provinciale, ha evidenziato la progettualità nell’ambito di Donne Impresa, gli aspetti inerenti alla formazione, il progetto di collaborazione con la facoltà di Agraria dell’Università di Cuneo e la cooperazione ai progetti sociali di Coldiretti. m

Coldiretti e Terranostra all’Agri@tour di Arezzo

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iù di 150 espositori tra enti, territori e agriturismi hanno partecipato all’Agri@tour 2010 che si è svolto dal 12 al 14 novembre ad Arezzo. Particolare attenzione, ha avuto il workshop, nucleo centrale della manifestazione, con la presenza dei buyers specializzati provenienti da tutto il mondo, interessati a scoprire le novità dell’offerta del settore in Italia. Coldiretti era presente all’interno della fiera con lo stand nazionale, dedicato alle tante iniziative portate avanti dall’associazione per l’agriturismo, l’ambiente ed il territorio Terranostra. La segreteria di Terranostra di Cuneo ha promosso le aziende del nostro territorio nell’ottica di valorizzare il mondo rurale al fine di far “vivere” questa realtà a chi ancora non la conosce. m


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attualità

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Nuove norme per l’allevamento dei polli da carne

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ulla Gazzetta Ufficiale n. 259 del 5/11/2010 è stato pubblicato il Decreto legislativo 27 settembre 2010, n. 181 riguardante “Attuazione della direttiva 2007/43/CE che stabilisce norme minime per la protezione di polli allevati per la produzione di carne”, in vigore dal 20 novembre 2010. Campo di applicazione Il ciclo di allevamento in corso alla data di entrata in vigore del decreto e i due cicli successivi non sono soggetti all’applicazione del decreto. Il decreto riguarda i polli allevati per la produzione di carne, animali della specie Gallus Gallus, quindi anche galletti e capponi, non solamente i broiler. Non rientrano nel campo di applicazione del nuovo decreto, gli allevamenti con meno di 500 polli, gli incubatoi, i polli da riproduzione allevati estensivamente al coperto e all’aperto e i polli allevati con metodi biologici. Regole per tutte le aziende Negli allevamenti i polli devono avere: accesso adeguato alla lettiera, all’acqua potabile e al cibo, adeguata illuminazione e ventilazione, 2 ispezioni giornaliere. Qualsiasi pollo che sia in cattive condizioni di salute deve essere

curato o immediatamente abbattuto. La maggior parte delle procedure chirurgiche eseguite per scopi di versi dal trattamento medico sono vietate. La troncatura del becco e la castrazione sono permessi in alcuni casi ed effettuati dal veterinario. Il produttore deve tenere un dettagliato registro dei polli allevati, le condizioni in cui si trovano, il loro stato di salute, il tasso di mortalità e le eventuali cure mediche somministrate. Proprietari e detentori Sono il proprietario e il detentore i responsabili, ciascuno per quanto di competenza, del benessere degli animali e dell’applicazione delle misure di protezione (disposizioni su abbeveratoi, alimentazione, lettiera, ventilazione e riscaldamento, rumore, luce, ispezioni, pulizia, registrazioni movimentazione capi/razza). Formazione del personale I proprietari e i detentori debbono possedere conoscenze adeguate in materia di benessere animale. I detentori devono partecipare ad appositi corsi di formazione ed essere in possesso di un certificato che attesta la formazione conseguita. Il Ministero della Salute stabilirà i criteri e le modalità di realizzazione dei

corsi di formazione, il rilascio dei certificati, il riconoscimento dell’esperienza acquisita anteriormente alla data del 30 giugno 2010. I detentori che già esercitano attività di allevamento dei polli alla data di entrata in vigore della norma, hanno 3 anni per conseguire il certificato della formazione conseguita. Densità degli allevamenti La densità massima di allevamento in ogni capannone non deve superare in alcun momento 33 kg/m2, salvo deroghe che l’autorità sanitaria territorialmente competente può autorizzare “a condizione che siano rispettate le disposizioni di cui all’Allegato II (facoltà di richiedere al produttore informazioni tecniche sulla struttura del capannone e delle sue attrezzature) oltre a quelle di cui all’Allegato I”. Anche in caso di deroga, la densità massima di allevamento in ogni capannone dello stabilimento non deve superare in qualsiasi momento 39 kg/m2. Si può arrivare ad un’ulteriore aumento, fino ad un massimo di 42 kg/m2 qualora siano soddisfatti alcuni criteri: il monitoraggio dello stabilimento, compiuto dall’autorità competente negli ultimi due anni, non deve aver rivelato carenze rispetto ai

requisiti previsti dallo stesso decreto; se non eseguito, dovrà essere svolto un monitoraggio. In via eccezionale, l’autorità competente può decidere di aumentare la densità di allevamento quando il proprietario o il detentore abbia fornito spiegazioni riguardo alla natura eccezionale di un tasso di mortalità giornaliera cumulativo più alto o abbia dimostrato che le cause sfuggono al suo controllo. Sanzioni Il decreto prevede anche sanzioni amministrative per chi non rispetta le norme di benessere, in particolare per il mancato rispetto delle densità di allevamento (da 1.550 a 9.300 euro) e nel caso di reiterazione delle violazioni è disposta la sospensione dell’esercizio dell’attività svolta, a fine ciclo, per la durata dell’intero ciclo successivo in riferimento ai capannoni risultati non conformi. La mancanza del certificato di formazione è punita con una sanzione da 400 a 1.600 euro. I criteri e le modalità per stabilire le deroghe saranno stabiliti con apposito decreto dal Ministero della Salute, da emanarsi entro sessanta giorni dal 20 novembre, sentita la Conferenza StatoRegioni. Lo stesso decreto stabilirà le procedure per determinare le densità di allevamento. m


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attualitĂ

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2010: anno di grandi cambiamenti per le assicurazioni grandine D

al primo di gennaio 2010 la copertura assicurativa dei rischi agevolati agricoli ha visto l’attivazione di un legame stretto con la domanda unica con l’obbligo di indicare al momento della presentazione della PAC la volontĂ dell’agricoltore di stipulare una polizza grandine o rischi agricoli in genere. Per quanto concerne le polizze assicurative stipulate per l’uva da vino, il premio è stato pagato da Agea a partire dal 15 ottobre 2010. Il comparto frutta si vedrĂ rimborsato il premio contestualmente al pagamento della domanda unica. Le polizze assicurative stipulate attraverso i consorzi

di difesa sono state pertanto contestualizzate nell’ambito della PAC ed il premio è stato anticipato dai consorzi di difesa medesimi alle diverse compagnie

e a seconda delle tempistiche definite dai diversi consorzi di difesa andranno a richiedere all’associato il versamento del premio assicurativo già erogato

o in via di erogazione da parte degli enti pagatori direttamente alla aziende. Si ricorda che il contributo pubblico nel caso specifico arriva a coprire fino all’80% del premio. In questi giorni, i soci del Condifesa riceveranno pertanto una lettera dove verrà loro richiesto di versare un anticipo del premio assicurativo con saldo previsto entro il mese di gennaio 2011. Entro tale data, si prevede che i vari enti pagatori in causa, ovvero Agea per l’OCM vino ed Arpea per le altre colture, abbiamo provveduto a versare il contributo alle aziende. Questa nuova impostazione, che ha visto la luce nel 2010, continuerà anche per gli anni prossimi, pertanto, tutte le aziende che ritengono di stipulare una polizza assicurativa grandine, dovranno recarsi presso i nostri uffici per l’aggiornamento del fascicolo aziendale e la comunicazione dell’intenzione della stipula della polizza. m

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Contro le frodi alimentari, Coldiretti plaude alle operazioni dei Nas

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opo i diversi casi di “mozzarelle blu”, contaminate dal batterio “pseudomonas fluorescens” che hanno interessato da vicino il Piemonte e anche la provincia Granda, non desta stupore il fatto che in un sondaggio realizzato in ambito nazionale da Coldiretti-Swg, le frodi a tavola siano diventate quelle più temute dagli italiani, con sei cittadini su dieci che le considerano più gravi di quelle fiscali e degli scandali finanziari. Secondo i risultati dell’inchiesta, al secondo posto (40 per cento) vengono le truffe fiscali, mentre quelle finanziarie preoccupano il 26 per cento degli italiani,

seguite a stretta distanza da quelle commerciali, come la contraffazione dei marchi (25 per cento). Nel primo semestre 2010 le confezioni di generi alimentari sequestrate dai Nas sono aumentate del 40 per

cento per un totale di oltre 10 milioni di confezioni sequestrate e ritirate dal commercio. Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, rispettivamente presidente e direttore Coldiretti Cuneo, esprimono

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apprezzamento per i risultati dell’ultima operazione dei Nas di Parma, che ha portato al sequestro di nove tonnellate di prosciutti, fiocchetti e altri prodotti a base di carne pericolosi per la salute. “La sicurezza alimentare è fondamentale nel percorso di trasparenza in cui crede Coldiretti. Nell’ottica di salvaguardare la salute dei consumatori e tutelare il lavoro degli imprenditori onesti, è fondamentale l’apporto delle forze dell’ordine e in particolare le indagini e i sequestri operati dai Nas volti a smascherare chi commercia prodotti pericolosi per la salute”. m


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Annata agraria 2010

SETTORE FRUTTICOLO Avrebbe dovuto essere l’annata del rilancio per la frutticoltura piemontese, soprattutto dopo un 2009 avaro di soddisfazioni, soprattutto per le pesche ed il kiwi, ma così non è stato. Le previsioni si sono avverate solo in parte e l’intero comparto continua a registrare sofferenza, sia per criticità cicliche legate al tempo ed ai consumi, sia a problematiche di carattere strutturale che, considerato il numero delle destinazioni commerciali e le loro profonde differenze, continuano ad attanagliare il mercato. Passiamo di seguito ad una lettura più puntuale delle diverse specie frutticole. La produzione di albicocche ha segnato invece una ripresa sia in termini di quantità (+2%), attestandosi intorno ai 315.000 quintali, con una buona qualità mercantile, buona richiesta del mercato e quotazioni costanti. Positivo è stato anche il mercato delle ciliegie, forte di una

PRIMA PARTE

produzione di circa 50.000 quintali e di buona qualità mercantile, che ha portato a spuntare una remunerazione media interessante. Per quanto riguarda il comparto pesche e nettarine, a livello piemontese, la campagna di commercializzazione può considerarsi nel suo complesso discreta ma non certamente esaltante, sebbene i presupposti di inizio campagna fossero ampiamente positivi. Se da un lato si ipotizzava un calo complessivo di produzione piemontese nell’ordine del 6-10% rispetto all’anno passato (dato confermato a consuntivo), il buon livello qualitativo in termini di colore e pezzatura per le varietà precoci aveva trovato buoni riscontri fin dalle prime quotazioni di mercato. Il tutto faceva perciò ben presupporre per il prosieguo della campagna. E così è stato, con oscillazioni contenute del prezzo sia per le pesche che le nettarine, fino a ferragosto, momento topico, in quanto coincide tradizionalmente con l’arrivo sul mercato delle produzioni medie e tardive. Proprio a partire dalla metà di agosto però, si è verificata invece una progressiva diminuzione sia delle richieste che dei prezzi. Le abbondanti piogge di ferragosto in Italia e nel resto d’Europa, con considerevole calo delle temperature, hanno causato notevoli rallentamenti dei consumi. Per questo motivo, pur essendoci in questa fase una buona disponibilità di prodotto, anche di buona qualità, il mercato è stato poco ricettivo. Solamente con il successivo ritorno del bel tempo si sono leggermente mitigate le difficoltà, con una parziale recupero della domanda, ma con ritorni sicuramente inferiori alle previsioni. Le susine delle varietà europee, mantengono livelli produttivi e di mercato stazionari. Situazione diversa invece per le varietà autunnali


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di più recente introduzione dove, un considerevole aumento della produzione, ha causato sia la diminuzione del calibro medio nelle singole partite, sia un’inevitabile contrazione delle quotazioni. In questo periodo sta terminando la commercializzazione e si riscontrano problemi di collocazione per i calibri più piccoli, mentre si mantengono interessanti ed invariate le quotazioni per i frutti di calibro maggiore. Dagli ultimi aggiornamenti sulla campagna di raccolta delle mele, le stime di ottobre vedono confermato lo scenario di un calo produttivo a livello nazionale del 7%, per una produzione di 2.074.000 tonnellate (fonte Assomela). A livello piemontese invece non si rileva una particolare riduzione della produzione, che si attesta, nell’ordine delle 125.000 tonnellate. Attualmente il mercato, sia per le Gala, Red Delicious e Golden Delicious, sta mantenendo una certa stabilità sia dal punto di vista della domanda che per quanto concerne le quotazioni. Le produzioni inoltre presentano buone caratteristiche qualitative sia in riferimento alla durezza, sia in riferimento al colore. La campagna è lunga ma le prospettive sono positive. Per le pere si è mantenuto a livello piemontese un trend stazionario di produzione, mentre nel resto d’Europa la produzione è stata caratterizzata da un netto calo dell’offerta, soprattutto in Emilia Romagna, con conseguente aumento dei prezzi. Le quotazioni sono state importanti sopratutto per le pere della varietà Abate Fetel confezionate. La produzione di kiwi in Italia, con la campagna di raccolta ancora in corso, dovrebbe attestarsi intorno alle 379.400 tonnellate (fonte IKO), segnando un pesante –20% rispetto allo scorso

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anno. La forte riduzione è dovuta principalmente freddo nelle regioni del centro nord ed agli estirpi, soprattutto delle varietà a polpa gialla, in particolare dalla provincia di Latina, pesantemente colpita dalla batteriosi del kiwi. Il kiwi italiano è esportato in oltre 80 paesi del mondo, anche se i volumi più significativi sono destinati agli altri paesi dell’Unione Europea. Il mercato domestico è aumentato notevolmente nell’ultimo periodo, passando da 76.000 (anno 2000) a 130.000 tonnellate (anno 2007). Negli anni 2008 e 2009, il consumo italiano di kiwi si è stabilizzato sulle 125.000 ton. Dalle prime rilevazioni si riscontrano una buona qualità mercantile e buone quotazioni. Nel complesso si può finora, considerare l’annata maggiormente positiva, rispetto alla precedente, rilevando una seppur minima, ripresa dei mercati, in particolare dell’export verso i paesi UE ed extra UE. Rimane però aperta la problematica della gestione delle cosiddette “crisi di mercato”, ovvero momenti od intere stagioni (quest’anno la fase finale della commercializzazione di pesche e nettarine), in cui la distribuzione - soprattutto le grandi catene europee -, fa la parte del leone ed ai produttori tocca accontentarsi di prezzi inferiori ai costi di produzione. In quest’ultimo anno due importanti iniziative hanno preso forma: la costituzione dell’Osservatorio del Settore Ortofrutticolo Regionale e l’avvio della creazione di un nuovo progetto di filiera. Il primo è nato nel mese di luglio per volontà di Coldiretti Piemonte, in (continua a pagina 22)


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collaborazione con l’Assessorato regionale all’agricoltura. Si tratta di un organismo tecnico, composto dai rappresentanti delle associazioni di categoria, delle Organizzazioni dei Produttori e dai principali centri di condizionamento facenti capo all’associazione degli esportatori, con l’obiettivo di coordinare l’offerta locale e di rilevare le tendenze del mercato, fornendo indicazioni sulle dinamiche di prezzo dei prodotti ortofrutticoli. Parallelamente Coldiretti Piemonte sta portando avanti lo sviluppo di un progetto di filiera che possa dare maggiore sbocchi commerciali al settore, diversificando il mercato, tradizionalmente legato al fresco. In particolare, da alcuni mesi, sono in corso contatti con alcuni operatori dell’industria di trasformazione, con l’obiettivo finale di costruire una filiera, sul territorio, per la produzione di trasformati e succo limpido. In questo modo si potrebbe venire a creare sia un prezioso strumento di regolazione del mercato, sia un nuovo veicolo per la promozione delle imprese agricole e del territorio.

SETTORE ORTICOLO L’annata 2010 è stata caratterizzata da produzioni abbondanti, favorite dal positivo andamento climatico. Il mercato ha riscontrato quotazioni ancora non soddisfacenti. In particolare zucchine, melanzane e peperoni, sia sui mercati generali che all’ingrosso, hanno fatto registrare quotazioni scarse, mentre il pomodoro ha rilevato una leggera ripresa. L’eccesso di

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offerta ed una non sufficiente organizzazione della stessa, hanno fortemente contribuito a far si che da alcune annate perduri uno stato di incertezza per i produttori. In risposta all’attuale situazione di ristagno del mercato, Coldiretti Piemonte ha avviato alcuni contatti con un importante gruppo industriale per definire un progetto di filiera. Dai primi confronti sono emersi segnali positivi, con reciproca disponibilità a valutare possibili accordi per il conferimento di ortaggi piemontesi da destinare alla produzione di ortaggi in composta “Made in Piemonte”. Per il fagiolo rampicante fresco le quotazioni, sono state soddisfacenti. Il mercato, avviatosi a fine luglio con prezzi medi di 1,40, aveva avuto un trend in crescita fino a metà settembre con quotazioni medie di 1,80, per poter avere una contrazione considerevole fino alla conclusione della campagna (0,80 €/kg). Per quanto riguarda il fagiolo secco invece si é verificata una campagna molto positiva. Già ai primi giorni di novembre il prodotto risulta pressoché esaurito in campagna con quotazioni che oscillano tra 2,60-2,70 €/kg. Il 2010 è stato inoltre l’anno in cui il Consorzio di Tutela e Valorizzazione del Fagiolo Cuneo ha ottenuto, dopo un notevole lavoro, il riconoscimento definitivo dell’IGP da parte dell’Unione Europea, base di partenza per lo sviluppo di un nuovo progetto di filiera territoriale.

SETTORE CEREALICOLO Dopo due campagne contraddistinte da notevoli difficoltà, si è avuta un’ ottima annata per il frumento tenero, sia per qualità che resa e con un forte rialzo di tutti i listini nazionali. Complice anche la siccità e gli incendi che hanno distrutto il 20% della produzione di grano tenero in Russia nel corso dell’estate, spingendo il governo di Mosca a bloccare le esportazioni, si è verificato un rialzo di tutte le quotazioni

Réclame

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dei frumenti nelle principali borse merci nazionali. Dopo quasi due anni pesantemente negativi, con i listini che dalla bolla della primavera 2008 viaggiavano a senso unico al ribasso, dalla fine di luglio tutte le quotazioni dei cereali hanno registrato rialzi sostenuti. Per quanto riguarda il frumento però, a livello nazionale, occorre distinguere il mercato del tenero di dimensioni mondiali da quello, molto più limitato, del grano duro. E proprio il frumento tenero, ha avuto una crescita più consistente delle quotazioni: da luglio ad oggi i prezzi hanno raggiunto importi che, pur variando a seconda della tipologia di frumento, costantemente al di sopra dei 200 euro alla tonnellata, con punte nel mese di agosto, di addirittura 220 euro. Un andamento che, pur con oscillazioni minime, ha continuato a salire fino a metà ottobre e che attualmente pare stabilizzato, ma di cui è molto difficile fare previsioni nel lungo termine. Ad oggi, su base annuale, si rileva un aumento del prezzo pari al 45-50% su tutte le principali borse merci italiane. Con un tale trend di mercato, è inevitabile, pur tenendo conto della forte debacle del mercato russo che può parzialmente giustificare il rialzo delle quotazioni, non ipotizzare il ritorno di nuove formule speculative. Facendo un passo indietro alla precedente campagna, una situazione simile, conti alla mano, era impensabile. I cerealicoltori ricordano ancora fin troppo bene l’esito disastroso della campagna 2009 con prezzi fortemente in discesa, che oscillavano dai 130 ai 140 euro alla tonnellata. E proprio nel tentativo di limitare gli effetti di un andamento di mercato altalenante ed imprevedibile Coldiretti Piemonte, in collaborazione con il Consorzio Agrario del Nord-Ovest, ha stipulato sin dallo scorso anno importanti contratti di filiera con l’industria di trasformazione. Dopo una prima esperienza positiva nel 2010, con la sottoscrizione di cinque differenti tipologie di forniture di frumento, anche per la campagna agraria 2010/2011 verranno proposti ai produttori nuovi contratti, con l’introduzione di alcune novità. Ad ulteriore miglioramento del comparto cerealicolo, Coldiretti ha avviato un ulteriore dialogo con l’associazione panificatori, nell’intento di creare

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una rete di imprese che possano realmente dare vita ad una filiera locale del pane, dal campo sino alla tavola del consumatore. Andamento analogo si è verificato anche per l’orzo, dove a fronte di una buona resa produttiva ed un’elevata qualità, sono corrisposti prezzi ampiamente soddisfacenti e nettamente al di sopra dello scorso anno. A partire dalle prime quotazioni di luglio si è verificato un trend di crescita costante del prezzo, passando dalle 120 euro fino alle 180 – 190 euro/tonnellata attuali. Per il comparto maidicolo si registrano ottime rese e ottimi prezzi per l’annata 2010. Elevata anche la qualità, soprattutto in quelle aree tradizionalmente vocate a causa della discreta disponibilità idrica. La campagna di raccolta, soprattutto per le semine e ibridi tardivi si sta tuttavia prolungando a causa delle piogge di fine ottobre. Unica nota negativa può essere ricondotta ad alcune problematiche legate all’umidità del prodotto che si sta cercando di ovviare. Sul fronte del mercato invece, giungono notizie estremamente positive, soprattutto dopo annate difficoltose (2008 e 2009) con prezzi in netto rialzo. Attualmente le quotazioni si attestano ampiamente al di sopra delle 200 euro/tonnellata, segnando un aumento del 65-70% rispetto ad un anno fa.

Ancoraggi per vigneti e frutteti


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Al via le nuove attività di Giovani Impresa

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ell’ultimo comitato del mese di ottobre, si è discusso il programma dell’attività Giovani Impresa della prossima stagione 2010/0211. I delegati GI insieme alla segreteria provinciale si

impegneranno per mettere in campo momenti di formazione sulle tematiche della gestione e sviluppo aziendale e comunicare la progettualità Coldiretti in un convegno primaverile in cui si dibatterà, anche in chiave

satirica, delle truffe alimentari e dei danni ai produttori e consumatori. Non mancherà l’appuntamento con Oscar Green 2011, il premio alle idee più innovative per una filiera agricola tutta italiana e l’aggiornamento del protocollo d’intesa con i giovani imprenditori del settore industriale, commerciale e artigianale. Al via anche il progetto della “Guida giovane dell’agroalimentare”, per fornire alle imprese un mezzo per fare pubblicità delle proprie produzioni e metterle in diretto contatto con acquirenti. Già aperte le iscrizioni per il viaggio studio in Toscana e Lazio, preziosa opportunità per migliorare ed approfondire le

conoscenze imprenditoriali, visitando realtà aziendali e consorziali di alto livello. “Fin da subito, tutti saranno impegnati – come ricordano il delegato provinciale Dario Perucca e il direttore Bruno Rivarossa – nell’ambito del rinnovo delle cariche dirigenziali di Coldiretti Cuneo, importantissimo momento della vita dell’organizzazione”. Per le attività e gli appuntamenti Giovani Impresa sul territorio ci si può rivolgere ai referenti GI di zona. m


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Le polizze auto specifiche per il mondo agricolo le propone

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SPECIALE FIERA DEL BUE GRASSO

Cent’anni di Fiera Nazionale del Bue Grasso a Carrù

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iovedì 16 dicembre si svolgerà a Carrù la 100a edizione della Fiera Nazionale del Bue Grasso, la mostra mercato di bovini da macello di razza piemontese. Centoquattro i premi in palio, che saranno suddivisi in sedici categorie: buoi nostrani,

migliorati e della coscia, manzi nostrani, migliorati e della coscia, vitelle della coscia, vitelli castrati nostrani, migliorati e della coscia, vacche, manze, torelli della coscia, tori a due denti, da quattro a sei denti ed oltre i sei denti. “La Fiera, che si tiene fin dall’anno 1910 – dice Massimo Meineri, segretario di Zona Coldiretti Mondovì – è nata per valorizzare il patrimonio zootecnico locale ed è diventata un tradizionale avvenimento commerciale e folkloristico. Il bue grasso è un prodotto di traino che valorizza la zootecnia, speriamo che la centesima edizione con l’ampia visibilità che avrà sui media nazionali serva da volano per tutto il comparto dell’allevamento della pregiata

razza piemontese”. Momento clou della giornata sarà la premiazione che inizierà alle 11 nel foro boario in Piazza Mercato, con l’attribuzione agli allevatori delle ambite gualdrappe e fasce. Seguirà la passerella espositiva dei buoi e manzi. Insieme alla mostra

zootecnica, si terrà il mercato settimanale, ampliato con l’esposizione di macchine ed attrezzature agricole. Per tutto il giorno, nel padiglione riscaldato in Piazza Divisione Alpina Cuneense, ci sarà la distribuzione di porzioni di bollito no stop a cura della Pro Loco di Carrù. m


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a Consulta Agricola e Forestale della Camera di Commercio nella riunione del 9 novembre 2010 ha approvato i seguenti prezzi delle derrate e delle scorte agrarie da servire di base alla liquidazione per le consegne e riconsegne alla scadenza di S. Martino. m

Fiera di S. Caterina a Cortemilia

Grano Meliga Carne

S

Prezzi per la scadenza di San Martino

L

al kg. €0,165 al kg. € 0,150 al kg. € 2,539

Latte Fieno Paglia

al kg. € 0,350 al kg. € 0,129 al kg. € 0,098

Prezzi medi delle uve rilevati dalla Camera di Commercio €

€ € €

i è svolta a Cortemilia la Fiera di S. Caterina, ultimo appuntamento del calendario della tradizione contadina. Da alcuni anni, la Coldiretti di Alba e l’Ecomuseo dei terrazzamenti e della Vite hanno scelto di dare attenzione alla dimensione agricola e artigianale della Fiera, coinvolgendo i produttori dell’Alta Langa. Quest’anno, hanno partecipato i produttori del territorio come mercato di Campagna Amica e l’Ecomuseo che ha proposto con successo le castagne bianche seccate al caldo delle braci e i produttori del Paniere del paesaggio Terrazzato dell’Alta Langa. Un’offerta ampia e diversificata di prodotti e di saperi che testimonia la vitalità dell’economia locale e la crescita di consapevolezza rispetto alle capacità produttive del territorio dell’Alta Langa. m


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VITIVINICOLO

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Prezzi uve 2010, un bicchiere solo mezzo pieno

N

onostante il Tavolo interprofessionale abbia dedicato molti incontri a discutere di gestione di domanda ed offerta per trovare un punto di incontro con le ditte industriali acquirenti e fornire indicazioni sui prezzi prima della vendemmia, la parte acquirente non ha ritenuto opportuno siglare un accordo di filiera. Per l’ennesima volta, a ritiro di uve avvenuto, la Consulta della CCCIAA di Cuneo ha dovuto fissare le mercuriali, dovendosi riferire a volumi di scambio sempre meno rilevanti, addirittura per certi vini si arriva nemmeno al 20%, ed a sempre più rade indicazioni sulle partite compravendute da parte degli acquirenti. Siamo di fronte ad un paradosso dove si estende la forma di vendere “alla media”, ma proprio per questo sono sempre meno i dati sui quali calcolarla e sono sempre di più le uve che vengono direttamente vinificate dall’azienda stessa oppure dalla cantina sociale, senza passare per la vendita. Altro fenomeno da prendere in considerazione è quello dei premi “più della media”, che è un plusvalore, ma che non aiuta in sede di trattativa dove la parte che paga tende a partire più in basso perché sa che poi il reale prezzo pagato sarà maggiore.

Altrettanto importante per l’economia complessiva del nostro territorio è considerare quello che vogliamo e dobbiamo definire “sistema”, cioè : vigneto, cantina, enoturismo. Solo mantenendo un attento equilibrio tra questi elementi e valorizzandoli tutti si determina il successo; l’uva deve trovare la corretta remunerazione affinché non si perda potenziale vitato, ma anche il vino deve potersi mantenere a prezzi tali da poter competere e mantenere se non aumentare il suo mercato. Va in ogni caso ricordato che fatte salve poche eccezioni, le uve sono in sofferenza da tempo perché i costi di produzione, sempre in aumento sono superiori ai prezzi di vendita. Si è ormai consumato “il fieno in

cascina” e se perdurerà l’attuale situazione si fa concreto il rischio di perdere viticoltura e questo significa impoverimento per tutti, non solo per il viticoltore. Il fenomeno dell’enoturismo è associato al vino ed alla cantina, ma nel contesto paesaggistico dei vigneti, grazie allo spettacolo che offrono le colline vitate, senza ombra di dubbio. Per entrare nel merito delle quotazioni 2010 in linea di massima si è trattato di confermare i prezzi 2009, il che significa, per dirla in una battuta vedere il bicchiere mezzo pieno. In questo periodo una congiuntura positiva, ma in assoluto una fase fortemente critica perché il bilancio aziendale tra spese e ricavi ha segno negativo. Coldiretti ha rimarcato queste osservazioni ed ha sostenuto l’esigenza di articolare un progetto economico di settore interdisciplinare che porti a valorizzare tutto il “sistema” ed a governare con strumenti efficaci domanda ed offerta. Il Tavolo Interprofessionale avrà da lavorare. Intanto per interpretare al meglio il riconoscimento delle eccellenze (intrinseche ed estrinseche) e promuoverne l’espansione, per taluni vini come Barolo, Barbaresco, e

Barbera d’Alba si è introdotta la variabile della tipologia “menzioni aggiuntive” per i primi due DOCG e “superiore” per la DOC . In questi casi le quotazioni partono da un livello più elevato. I prezzi indicativi (minimi e massimi) stabiliti dalla CCIAA di Cuneo sono intesi all’ingrosso, franco partenza, IVA esclusa e non comprendono premi stabiliti dalle parti. Da rilevare, inoltre, la possibilità di aumentare del 15% i prezzi per particolari partite d’uva di qualità. Il bicchiere è anche mezzo pieno perché arrivano segnali positivi dal mercato, specie per talune DOC, in primis Asti e Moscato d’Asti e dai volumi imbottigliati anche del Barolo, che rispetto l’anno scorso sono in evidente crescita. CAMPAGNA VENDEMMIALE 2010 Prezzi indicativi stabiliti dalla Camera di Commercio I.A.A. di Cuneo, sulla base dell’elaborazione da parte della Consulta Sezionale Vitivinicola, tenuto conto delle segnalazioni fornite da un campione di ditte acquirenti di uva (Prezzi all’ingrosso in Euro per chilogrammo sul mercato – franco partenza, salvo diverso accordo – esclusa I.V.A. – vedi tabella nella pagina a fianco). m


VITIVINICOLO

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A – UVA PER LA PRODUZIONE DI VINI D.O.C.G.

B – UVA PER LA PRODUZIONE DI VINI D.O.C.

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Kiwi: terminata la campagna di raccolta in Piemonte

È

terminata nei primi giorni di novembre, la raccolta dei kiwi in Piemonte. Le basse temperature registrate alla fine di dicembre 2009, danneggiando le gemme, soprattutto nel saluzzese, hanno inevitabilmente provocato una contrazione produttiva, quantificabile mediamente in circa il 30%. Complessivamente, in Italia si stima una contrazione produttiva del 20% la stessa contrazione è registrabile, in ordine di importanza in Francia (–13%), in Grecia (–15%), in Spagna (–17%) ed in Portogallo (–6%); nel nostro emisfero, sono invece previste in aumento le produzioni di California (+14%) e Corea (+3%). Da rilevare che a fronte di una previsione produttiva dell’emisfero nord quantificabile in poco meno di 580.000 tonnellate, circa 380.000, sono prodotte nel nostro paese (fonte IKO). La varietà di riferimento, sia per il Piemonte che per il resto d’Italia, è la varietà Haiward che in Italia occupa la superficie di circa 26.000 ettari. Negli ultimi anni, si è diffusa la coltivazione di alcune varietà a maturazione precoce ed alcune varietà a polpa gialla che attualmente si stima, occupino la superficie complessiva di circa 1.700 ettari (fonte CSO). L’Italia con quasi 28.000 ettari di

coltivazione ed un produzione prevista in poco meno di 380.000 tonnellate, si conferma il primo paese produttore di kiwi al mondo ma anche, di gran lunga, il primo paese produttore europeo e dell’emisfero nord. Il Piemonte con una superficie coltivata

stimata in 6.050 ettari, continua ad essere la seconda regione produttrice italiana con il 21% della superficie dedicata, dopo il Lazio (32%) e prima dell’Emilia Romagna (14%) ed il Veneto (13%). Allo stesso tempo la provincia di Cuneo, continua ad essere la seconda provincia produttrice italiana dopo la provincia di Latina. “La Provincia di Cuneo – evidenzia Franco Ramello, capo area tecnico-economica di Coldiretti – rappresenta il più grande polo di condizionamento e di commercializzazione europeo ed uno dei più importanti poli di esportazione al mondo. Nel cuneese, viene infatti condizionata (frigoconservazione, calibrazione, imballaggio e spedizione), la maggior parte del prodotto piemontese

ma anche una considerevole quantità proveniente soprattutto dal Lazio ma anche dalle altre regioni italiane, con importanti ricadute in termini economici ed occupazionali a livello locale”. Anche se è presto per trarre delle conclusioni, le prime quotazioni di mercato unite alla contrazione produttiva fanno ben sperare per la campagna di commercializzazione che è appena incominciata. A differenza di altre regioni produttive europee e del mondo, la produzione del Piemonte pur essendo ormai esportata in più di 80 paesi ed in tutti i continenti, manca di una politica di identificazione e di promozione ed è anche su questo aspetto che la filiera piemontese dovrà migliorare per garantire al settore la dovuta stabilità di mercato. m

Il Fagiolo Cuneo IGP al Salone del Gusto

MICRO PLANT

I

l Consorzio di Tutela e Valorizzazione del Fagiolo Cuneo era presente, con un suo spazio espositivo, all’ultima edizione del Salone del Gusto, rassegna internazionale del cibo svoltasi lo scorso ottobre a Torino. Un’occasione importante per proporre a consumatori e operatori agroalimentari il “fagiolo Cuneo” che recentemente ha ottenuto l’ambito riconoscimento dell’indicazione geografica protetta (IGP) da parte della Commissione Europea. m

di AGR. Ivon Disderi Servizio Fitosanitario Nazionale Passaporto delle piante Cee Servizio Fitosanitario Regionale di: Piemonte codice produttore: 02603970043 cod. iscrizione registro nazionale fornitori CN 0004

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Tartuficoltura: alcune norme da osservare

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a raccolta dei tartufi è regolata della Legge n° 752/85 e dalla Legge Regionale n° 16/08, in base alla normativa vigente la raccolta dei tartufi è libera nei boschi e nei terreni non coltivati. Nelle tartufaie coltivate o controllate i tartufi prodotti sono di proprietà di chi le conduce, purché siano apposte apposite tabelle delimitanti le tartufaie stesse. Dalla normativa vigente emerge inoltre che le tabelle per riservare la raccolta possono essere apposte solo se la tartufaia è riconosciuta dalla provincia, in caso contrario non è possibile utilizzare la cartellonistica indicante la raccolta riservata, ma si deve utilizzare la normale indicazione di divieto di accesso o proprietà

privata. Il Settore Agricoltura provinciale rilascia le attestazioni di riconoscimento di tartufaia controllata o coltivata, la domanda di riconoscimento delle tartufaie controllate o coltivate deve essere prodotta su carta legale; può essere presentata dalla persona fisica

o dal legale rappresentante della persona giuridica (es. Consorzi) che conduce a titolo di proprietà, affitto, comodato o usufrutto il terreno da destinare a tartufaia. La domanda di riconoscimento deve essere integrata da una dichiarazione sostitutiva diretta ad attestare gli elementi

conoscitivi dei terreni interessati dal riconoscimento (comune, superficie catastale complessiva, superficie interessata dalla tartufaia) e l’intestazione di proprietà dei terreni o il titolo di possesso del fondo (affitto, comodato, usufrutto). Devono inoltre essere allegate una cartografia che indichi la localizzazione planimetrica dei terreni per i quali si chiede il riconoscimento e una relazione che evidenzi le caratteristiche dei terreni da destinare a tartufaia redatta da un tecnico qualificato e che attesti la vocazione di questi terreni alla tartuficoltura. Nell’ipotesi in cui il richiedente non sia unico proprietario dei terreni su cui insiste la tartufaia per cui è chiesto il riconoscimento, la relativa


AT T U A L I T à domanda deve essere ulteriormente corredata da una dichiarazione sostitutiva sottoscritta dagli altri comproprietari del terreno nella quale gli stessi dichiarino di aver concesso in uso al richiedente il terreno in questione quantomeno per il periodo di validità del riconoscimento stesso. In alternativa, analoga dichiarazione può essere resa dal richiedente stesso. Se il riconoscimento viene chiesto da un solo soggetto a nome di più conduttori di terreni confinanti, la dichiarazione deve contenere le medesime attestazioni per ciascun richiedente. Dopo aver valutato la documentazione presentata ed esperito un sopralluogo sul posto, il Settore Provinciale rilascia l’attestazione di riconoscimento comprendente eventuali prescrizioni a cui il richiedente deve attenersi. Le tartufaie riconosciute devono essere delimitate da apposite tabelle di cui si riporta uno

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schema in calce all’articolo. Il riconoscimento della tartufaia ha validità quinquennale. Il proprietario del fondo su cui insiste la tartufaia e il conduttore della tartufaia che abbia ottenuto il riconoscimento o il rinnovo del riconoscimento della stessa non hanno diritto ad usufruire dell’indennità per la conservazione del patrimonio tartufigeno per le piante radicate all’interno delle tartufaie, per tutto il periodo di validità del riconoscimento. L’attestazione di riconoscimento necessita di una marca da bollo (€14,62). La regione al fine di promuovere il patrimonio tartufigeno, prevede un’indennità per la conservazione delle piante tartufigene, concedendo un’indennità ai proprietari o possessori di terreni su cui sono radicate piante arboree di riconosciuta capacità tartufigena per ogni soggetto arboreo che si impegnino a conservare, secondo uno specifico piano di coltura e conservazione, permettendo nel

contempo la libera raccolta dei tartufi sul terreno ove lo stesso è radicato. La stessa indennità è concessa, alle associazioni di raccoglitori che conducano, a titolo di proprietà o affitto, terreni su cui

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sono radicate piante arboree di riconosciuta capacità tartufigena. L’identificazione delle piante tartufigene è demandata alla Commissione consultiva comunale per l’agricoltura e le foreste. m


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17a Mostra Ovini razza Frabosana Roaschina

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giornate del ringra z iamento

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Giornate del Ringraziamento L

a S. Messa del Ringraziamento a Montanera ha festeggiato la presenza della classe del 1960 (al centro della fotografia il sindaco Francesco Dadone che fa parte della leva) e dei due gemelli Agostino e Giuseppe Franco al loro 80° compleanno: “Si sono così mescolati i frutti della terra e i frutti della vita”, dice don Giuseppe Pellegrino, parroco di Montanera. Dopo la messa, i frutti della terra sono stati condivisi nel pranzo organizzato dal circolo Acli nella piazza del paese. È seguita la premiazione delle buonissime torte fatte in casa dalle mamme, mentre i giovani della Pro loco hanno offerto le caldarroste. “Una giornata intera di festa che ha coinvolto tutto il paese – conclude don Pellegrino – in cui si è celebrata la Giornata del Ringraziamento al termine della stagione dei raccolti.” m LA MORRA VILLAR SAN COSTANZO – 7 novembre

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MONTANERA – 24 ottobre

ome nuovo parroco della comunità rurale di Morra del Villar e insieme con il Team Morra – dice don Ezio Giovanni Marsengo – abbiamo deciso di benedire e festeggiare questo importante momento di ringraziamento per i doni e frutti della terra”. Nella celebrazione della S. Messa sono stati offerti da molte famiglie della parrocchia i frutti degli orti di casa, dell’allevamento bovino e del lavoro dei campi. “Sono stati tanti i cestini di primizie ortofrutticole, latte, pane, paste alimentari, presentati all’offertorio in segno di gratitudine al Padre Celeste – continua don Ezio – così abbiamo pensato di destinarli in beneficienza alla “Casa Divina Provvidenza Blanchi di Roascio – Le Perle” di Dronero che, con grande gioia e gratitudine ha accolto quanto generosamente offerto dai parrocchiani di Morra”. Al termine della funzione è stato offerto dal Team Morra un gradito rinfresco a tutti i parrocchiani. m


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TEMPO LIBERO

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Viaggio a Roma con Udienza Papale Associazione provinciale Pensionati Donne Impresa Coldiretti Martedì 25 gennaio 2011 CUNEO-ROMA Partenza in pullman da Cuneo e provincia per ROMA. Pranzo libero lungo il percorso. Arrivo nella capitale e passeggiata alla scoperta delle bellezze della Città Eterna. Spostamento in hotel, sistemazione nelle camere riservate, cena e pernottamento.

Martedì 25 gennaio 2011 – ROMA Dopo la prima colazione partenza per la città del Vaticano per l’udienza con il Santo Padre Benedetto XVI. Tempo a disposizione. Pranzo in hotel e nel pomeriggio proseguimento della visita guidata. Tempo libero per approfondimenti e per lo shoping. Cena con musica in una tipica trattoria romana per degustare l’enogastronomia locale. Rientro in hotel per il pernottamento.

Giovedì 27 gennaio 2011 – Castelli Romani, rientro Dopo la prima colazione visita con guida della zona dei Castelli Romani e delle sue splendide colline. Pranzo in trattoria. Al termine partenza per il viaggio di rientro con opportune soste lungo il percorso. Cena libera in autogrill. L’arrivo è previsto in serata.

Quota individuale di partecipazione in pullman: €315,00 La quota è calcolata sulla base minima di 30 partecipanti paganti. Quota individuale di partecipazione in pullman: €279,00 La quota è calcolata sulla base minima di 40 partecipanti paganti. Supplemento camera singola (intero viaggio): €41,00 I gruppi composti da almeno 10 persone verranno prelevati nel comune di residenza e qualora fossero meno di dieci verranno prelevate presso il comune sede dell’Ufficio Zona Coldiretti più vicino.

La quota comprende:

- Viaggio in pullman riservato (con secondo autista) - Sistemazione in hotel 3 stelle, in camera doppia - Pensione completa dalla cena del 1° giorno di pranzo del 3° giorno (bevande incluse) - Cena in ristorante tipico - Visita guidata a Roma (mezza giornata) e ai Castelli Romani (mezza giornata) - Assistenza di nostro accompagnatore qualificato - Assicurazione medico sanitaria bagaglio.

La quota non comprende:

- Ingressi, mance, extra di carattere personale - Tutto quanto non espressamente indicato nel programma.

Modalità di pagamento:

• accordo del 25% alla conferma • saldo entro 30 giorni dalla data di arrivo. Le prenotazioni dovranno pervenire agli uffici Zona e di Recapito Coldiretti oppure alla Segreteria provinciale Donne Impresa e Pensionati Coldiretti (0171/447287) versando un acconto di €100 fino ad esaurimento di posti disponibili. Sarà possibile, per chi interessato, riservare il volo aereo o il biglietto ferroviario per gruppi di almeno 15 persone alle tariffe disponibili nel momento della prenotazione (per maggiori informazioni vi invitiamo a contattare la Segreteria al numero 0171/447287).

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VA R I E

Fattoria Amica a “Sapori della Carne”

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La sagra del Contadino a Villanovetta di Verzuolo

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rande successo di pubblico ha premiato l’VIII edizione di “Sapori della Carne”, vetrina della carne di Razza Bovina Piemontese. L’importante manifestazione ha visto la presenza, all’interno del salone gastronomico, delle Aziende di Coldiretti aderenti al circuito Fattoria Amica, per promuovere l’eccellenza cuneese, tra i quali il vino del “La Torricella”, il miele dell’Azienda apistica Boetti e il Consorzio per la tutela e la valorizzazione della Patata della Bisalta, prodotti rigorosamente a kmØ, di qualità, genuini e di stagione. Coldiretti era anche presente con lo stand istituzionale, con Agrisicura e il patronato Epaca. m

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i è svolta nella frazione Villanovetta di Verzuolo, la quarta edizione della Sagra del Contadino. Nel palatenda montato in piazza Alessandro Schiffer, a cura della Coldiretti, un convegno sulla coltivazione, la produzione e la valorizzazione dei piccoli frutti. Michele Baudino, responsabile del settore orticolo del CReSO, ha relazionato sulla storia della coltivazione dei piccoli frutti nelle vallate del cuneese e sul peso che rivestono nell’economia delle nostre aree montane e pedemontane. Cesare Gallesio, segretario provinciale di O.N.A.Frut, ha illustrato le possibilità che l’analisi sensoriale può fornire per la valorizzazione della produzione e nella fidelizzazione del consumatore. Sono stati poi presentati al pubblico alcuni confronti e profili sensoriali, realizzati dall’organizzazione, sul mirtillo, sulla mora e sul lampone. “L’O.N.A.Frut – evidenzia Gabriella Mellano (foto sopra), presidente dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Frutta – continua a seguire queste manifestazioni per promuovere il gusto e il sapore della frutta, nell’ottica di orientare il consumatore all’acquisto dei prodotti locali.” Alla fine degli interventi la Coldiretti saluzzese ed il Comune di Verzulo, hanno chiamato sul palco per insignirlo con una targa ricordo, il verzuolese Agostino Spertino che è stato, nella zona, uno dei pionieri nella coltivazione del mirtillo. In serata, oltre la cena a base di prodotti locali, la Pro Loco ha onorato del quarto premio “Alessandra Boarelli 1864 la prima donna sul Monviso”, la signora Giovanna Zetti per l’impegno profuso nella valorizzazione dei piccoli frutti. m


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attualità

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31a Mostra Nazionale Bovini di Razza Piemontese SEZIONE TORI Muschio, campione assoluto

SEZIONE MANZE CAMPIONESSA JUNIOR: QUESTURA di DELSOGLIO ROBERTO GIUSEPPE e DOMENICO – FOSSANO. RISERVA CAMPIONESSA JUNIOR: PIOPPA di RIGAMONTI M.LUISA – OLTRONA DI SAN MAMETTE.

RISULTATI PER CATEGORIA CATEGORIA 1 – TORELLI DA 8 A 11 MESI CAMPIONE: RINGER di DELSOGLIO ROBERTO GIUSEPPE e DOMENICO – FOSSANO. RISERVA: RISO di VIGNOLO MARCO – MOROZZO. TERZO CLASSIFICATO: RIDGE di ROSSO DOMENICO – VILLAFRANCA PIEMONTE. QUARTO CLASSIFICATO: REBUS di CAFFER MARIO – CAVOUR. QUINTO CLASSIFICATO: QUERRO di BERTOLA BRUNO – MOROZZO.

CAMPIONE ASSOLUTO: MUSCHIO di LUINO EDOARDO – CARAMAGNA PIEMONTE. RISERVA CAMPIONE: PUNTO di VIGNOLO MARCO – MOROZZO.

SEZIONE TORELLI CAMPIONE JUNIOR: QUIZ di ISAIA CARLO – CUNEO. RISERVA CAMPIONE JUNIOR: QUGLO di VIGNOLO MARCO – MOROZZO.

SEZIONE VACCHE CAMPIONESSA ASSOLUTA: LEGA di DELSOGLIO ROBERTO GIUSEPPE e DOMENICO – FOSSANO. RISERVA CAMPIONESSA: LIRA di ISAIA CARLO – CUNEO.

CATEGORIA 2 – TORELLI DA 11 A 14 MESI CAMPIONE: QUGLO di VIGNOLO MARCO – MOROZZO. RISERVA: QUIZ di QUAGLIA’S FARM 1 di QUAGLIA FRANCESCA – SALUZZO. TERZO CLASSIFICATO: QUATTRO di VALLA ROBERTO – CASTAGNOLE PIEMONTE. QUARTO CLASSIFICATO: QUINZI di TINIVELLA LUCIANA – BORGOMANERO. CATEGORIA 3 – TORELLI DA 14 A 18 MESI CAMPIONE: QUIZ di ISAIA CARLO – CUNEO. RISERVA: QUIK di ROSSO LORENZO e GIUSEPPE SS – POIRINO. TERZO CLASSIFICATO: di CAFFER MARIO – CAVOUR. QUARTO CLASSIFICATO: QUARTIROLO di BUSSO LUCA – TARANTASCA. QUINTO CLASSIFICATO: QUID di AMEGLIO F.LLI S.S. SOCIETÀ AGRICOLA – ALTAVILLA MONFERRATO. CATEGORIA 4 – TORI DA 18 A 24 MESI CAMPIONE: PUNTO di VIGNOLO MARCO – MOROZZO. RISERVA: QUARK di CAFFER MARIO – CAVOUR. TERZO CLASSIFICATO: PROFETA di CAFFER MARIO – CAVOUR.


attualità

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CATEGORIA 6 – TORI DI OLTRE 36 MESI CAMPIONE: MUSCHIO di LUINO EDOARDO – CARAMAGNA PIEMONTE. RISERVA: MERLO di ROSSO LORENZO e GIUSEPPE SS – POIRINO. TERZO CLASSIFICATO: MIRINO della SOC. AGR. LA MANDRIA di GIORDANO RENATO – CUNEO. QUARTO CLASSIFICATO: NELSON di VALLA ROBERTO – CASTAGNOLE PIEMONTE. QUINTO CLASSIFICATO: MATADOR di VIALE LUCIANO – LIMONE PIEMONTE.

CATEGORIA 11 – MANZE DA 24 A 30 MESI CAMPIONESSA: PIOPPA di RIGAMONTI M. LUISA – OLTRONA DI SAN MAMETTE. RISERVA: PETRA di COLOMBERO BERNARDO – VILLAFALLETTO. TERZA CLASSIFICATA: PINA di VIGNOLO MARCO – MOROZZO. QUARTA CLASSIFICATO: PRUGNA di ISAIA CARLO – CUNEO. QUINTA Muschio e Punto CLASSIFICATA: PISCINA della AZ. AGR. BELVEDERE di GIRAUDO ROBERTO – CUNEO.

CATEGORIA 7 – MANZE DA 8 A 11 MESI CAMPIONESSA: RIVIERA di VIGNOLO MARCO – MOROZZO. RISERVA: ROMA di ISAIA CARLO – CUNEO. TERZA CLASSIFICATA: RANA di QUAGLIA’S FARM 1 di QUAGLIA FRANCESCA – SALUZZO. QUARTA CLASSIFICATA: REGINA di TOP GENETIC QUAGLIA’S FARM S.S. – SALUZZO. QUINTA CLASSIFICATA: RUOTA di DELSOGLIO ROBERTO GIUSEPPE E DOMENICO – FOSSANO.

CATEGORIA 12 – VACCHE FINO A 4 ANNI CAMPIONESSA: OSSIA di DELSOGLIO ROBERTO GIUSEPPE e DOMENICO – FOSSANO. RISERVA: NURSE di PELLEGRINI GIUSEPPE – APPIANO GENTILE. TERZA CLASSIFICATA: OLBIA di MALFETTANI DANIELE ALBERTO – ALESSANDRIA. QUARTA CLASSIFICATA: PEDRA di DEMARCHI PAOLO – VILLAFRANCA PIEMONTE. QUINTA CLASSIFICATA: OSTA di ROSSO LORENZO e GIUSEPPE SS – POIRINO.

CATEGORIA 8 – MANZE DA 11 A 14 MESI CAMPIONESSA: QUEEN di PELLEGRINI GIUSEPPE – APPIANO GENTILE. RISERVA: QUERCIA di VALLA ROBERTO – CASTAGNOLE PIEMONTE. TERZA CLASSIFICATA: QUARTA di VALLA ROBERTO – CASTAGNOLE PIEMONTE. QUARTA CLASSIFICATA: QUELINA di BARALE PIERANNA – RIVAROLO CANAVESE. QUINTA CLASSIFICATA: QUOMA della SOC. AGR. LA MANDRIA di GIORDANO RENATO – CUNEO.

CATEGORIA 13 – VACCHE DA 4 A 6 ANNI CAMPIONESSA: MELISSA di ROSSO DOMENICO – VILLAFRANCA PIEMONTE. RISERVA: MABEL di QUAGLIA’S FARM 1 DI QUAGLIA FRANCESCA – SALUZZO. TERZA CLASSIFICATA: NAOMI di ISAIA CARLO – CUNEO. QUARTA CLASSIFICATA: MICA di VIGNOLO MARCO – MOROZZO. QUINTA CLASSIFICATA: MILUNA di DEMARCHI PAOLO – VILLAFRANCA PIEMONTE.

CATEGORIA 9 – MANZE DA 14 A 18 MESI CAMPIONESSA: QUERTA di DELSOGLIO ROBERTO GIUSEPPE e DOMENICO – FOSSANO. RISERVA: QUANTITA di ROSSO DOMENICO – VILLAFRANCA PIEMONTE. TERZA CLASSIFICATA: QUERTA della AZ. AGR. BELVEDERE di GIRAUDO ROBERTO – CUNEO. QUARTA CLASSIFICATA: QUAQUARA di CAFFER MARIO – CAVOUR. QUINTA CLASSIFICATA: QUERCIA di LUINO EDOARDO – CARAMAGNA PIEMONTE.

CATEGORIA 14 – VACCHE DA 6 A 10 ANNI CAMPIONESSA: LEGA di DELSOGLIO ROBERTO GIUSEPPE e DOMENICO – FOSSANO. RISERVA: LIRA di ISAIA CARLO – CUNEO. TERZA CLASSIFICATA: GIADA di BARALE PIERANNA – RIVAROLO CANAVESE. QUARTA CLASSIFICATA: GUMA di VIGNOLO MARCO – MOROZZO. QUINTA CLASSIFICATA: LUCCA della SOC. AGR. LA MANDRIA di GIORDANO RENATO – CUNEO.

CATEGORIA 10 – MANZE DA 18 A 24 MESI CAMPIONESSA: QUESTURA di DELSOGLIO ROBERTO GIUSEPPE E DOMENICO – FOSSANO. RISERVA: QUARANTA di ISAIA CARLO – CUNEO. TERZA CLASSIFICATA: PLUSA della SOC. AGR. LA MANDRIA di GIORDANO RENATO – CUNEO. QUARTA CLASSIFICATA: PANTERA di ISAIA CARLO – CUNEO. QUINTA CLASSIFICATA: QUKARACIA di DEMARCHI PAOLO – VILLAFRANCA PIEMONTE.

CATEGORIA 15 – VACCHE DI OLTRE 10 ANNI CAMPIONESSA: DIAMANTE-ET di QUAGLIA GEOM. PIETRO – SALUZZO. RISERVA: CARINA-ET di QUAGLIA GEOM. PIETRO – SALUZZO. TERZA CLASSIFICATA: ZIA-83 di ROSSO DOMENICO – VILLAFRANCA PIEMONTE. QUARTA CLASSIFICATA: CARLACAROLINA della AZ. AGR. CONTI NUVOLI di GRINZANE – SAN DAMIANO D’ASTI. QUINTA CLASSIFICATA: EGLE di COLOMBERO BERNARDO – VILLAFALLETTO. m

QUARTO CLASSIFICATO: QUESIO di VIGNOLO MARCO – MOROZZO. QUINTO CLASSIFICATO: QUIZIANO di TINIVELLA LUCIANA – BORGOMANERO. CATEGORIA 5 – TORI DA 24 A 36 MESI CAMPIONE: PRODI di VALLA ROBERTO – CASTAGNOLE PIEMONTE. RISERVA: PRATO di ROSSO LORENZO e GIUSEPPE SS – POIRINO. TERZO CLASSIFICATO: PEDRO di SCHIAPPAROLI STEFANO – ALBUZZANO.


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SPECIALE FIERA FREDDA

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A Borgo San Dalmazzo a la 441 Fiera Fredda

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orgo San Dalmazzo festeggia la Helix Pomatia Alpina, protagonista assoluta della 441a Fiera Fredda. Grande novità del 2010 sono le date: la manifestazione, inaugurata venerdì 26 novembre, prosegue sabato 27 e domenica 28. Poi, gli stand a Palazzo Bertello resteranno chiusi e riapriranno il secondo week end, da venerdì 3 a domenica 5 dicembre. Più di trenta comuni delle valli che circondano la città di Borgo San Dalmazzo saranno

rappresentati in Fiera Fredda e, per il secondo anno, proporranno in degustazione i loro piatti tipici, trasformando Palazzo Bertello in un luogo di incontro tra culture e tradizioni tipiche del territorio. “Un gran numero di appuntamenti culturali e folcloristici riempiranno tutti i giorni di apertura della fiera, dice Emanuela Bertone, Presidente Ente Fiera Fredda – che per la prima volta si svolgerà in due weekend, proponendo il grande mercato delle bancarelle per le vie della città domenica

5 dicembre. Questa sarà una novità che sicuramente riscuoterà notevole successo”. I Comuni delle vallate e della provincia si presentano alla Fiera portando in degustazione un loro piatto tipico e la cucina mobile verrà gestita dai ristoratori delle valli che si alternerano nella preparazione delle lumache. Nell’ultimo padiglione di Palazzo Bertello ci sarà la mostraconcorso Lumac Art, organizzata dalla consigliera dell’Ente Fiera Fredda Monica Sepe. m

Il cuore della Granda al IV Concorso Nazionale “Comuni Fioriti” di Ormea

S

abato 13 novembre ad Ormea si è svolta la premiazione provinciale del IV Concorso Nazionale “Comuni Fioriti”. Sono saliti sul podio a ritirare il riconoscimento i Comuni di Alba, Bagnasco, Bergolo, Bossolasco, Busca, Casteldelfino, Cossano Belbo, Crissolo, Garessio, Limone Piemonte, Martiniana Po, Monasterolo Casotto, Neviglie, Nucetto, Ormea, Pamparato, Peveragno, Racconigi, Robilante, Rocca Ciglié, Sale Langhe, Sambuco, San Michele Mondovì, Savigliano, Sommariva Perno, Tarantasca e Vernante. “Si sono già svolte sette edizioni, tre a livello regionale e questa è la quarta a livello nazionale – commenta con soddisfazione Livio Piumatto, presidente Asproflor Cuneo –. La Granda è un po’ la culla di questa manifestazione, la nostra provincia è a quella che ha sempre vantato il maggior numero di partecipanti. Quest’anno hanno partecipato ventisette comuni cuneesi con un leggero incremento rispetto all’anno scorso”. L’importanza dell’evento si legge anche nell’ottica di valorizzare il lavoro degli operatori florovivaistici. “Con il maggior interesse mostrato dai Comuni a sviluppare progetti in questo ambito, conclude Piumatto, valutiamo anche una positiva ricaduta economica sulle aziende, sia come produttrici che come realizzatrici di aree verdi”. m


VA R I E

La festa della polenta a Robilante

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La fiera di San Luca a Demonte

U

I

n occasione della 7a edizione della Festa della Polenta a Robilante, su invito della Pro loco nella persona di Marco Giorcelli, Coldiretti Cuneo ha gestito un laboratorio didattico con un’azienda del circuito di Fattorie Didattiche. All’attività hanno preso parte 70 ragazzi della scuola elementare di Robilante, che hanno seguito il percorso della panificazione partendo dalla spiga, attraverso la farina, fino alla cottura della pagnotta in forno. Commenta con soddisfazione il progetto, Secondo Arneodo segretario di zona Cuneo Coldiretti: “Siamo contenti di questa collaborazione con la scuola, che è partita due anni fa e prosegue nel tempo. Ringraziamo il preside del plesso scolastico della Valle Vermenagna, il dott. Silvano Calcagno e le insegnanti per la sensibilità dimostrata nel programmare argomenti specifici inerenti all’origine del cibo, al suo percorso e alle stagionalità dei prodotti. m

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na suggestiva sfilata di mandrie, greggi e cavalli ha accompagnato a Demonte la Fiera di San Luca, da sempre uno degli appuntamenti più cari alla tradizione della valle Stura, tipico della stagione autunnale. La manifestazione, organizzata dal Comune di Demonte, nasce per rendere omaggio ad un’antica memoria: la transumanza. Tale usanza, che prevede la salita agli alpeggi in primavera ed il ritorno nella pianura per il periodo invernale, è stata rivissuta, con il tradizionale passaggio dei capi di allevamento per le vie del paese. In origine la fiera rappresentava un momento di incontro per i malgari ed un vero e proprio mercato di acquisto e vendita di bestiame. I malgari che hanno sfilato con le mandrie sono Mafalda e Daniele Schievenin con i bovini, Elisabetta Blua e figli con le pecore, mentre l’Associazione A.C.S.T.E. ha partecipato con i cavalli. m


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v arie

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Il biologico della Granda si presenta alle agenzie di viaggio con gli agriturismi

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al 12 al 14 novembre, Coldiretti, Terranostra Cuneo e Terramica (l’associazione produttori biologici) hanno organizzato un educational tour “Sapori, colori, suoni, saperi e profumi della Provincia di Cuneo” aperto ad agenzie viaggi, tour operator, cral, interessati al discorso agrituristico per conoscere la nostra provincia e vivere i suoi prodotti e le sue eccellenze. Un momento centrale del progetto è stato l’incontro con finalità formative e pratiche che si è svolto a Fossano venerdì 12 novembre. Nel work shop, le aziende agrituristiche hanno presentato la loro attività e hanno risposto alle domande degli operatori turistici provenienti dalle regioni del Nord e Centro Italia. “Anche in questo work shop – sottolinea Severino Oberto presidente di Terranostra Cuneo – la dimensione del biologico e del naturale di qualità ha riscosso l’interesse degli operatori che hanno aderito all’invito. Oggi più che mai promuovere l’agricoltura biologica significa difendere l’ambiente, la biodiversità, valorizzare l’alimentazione e

il gusto, salvaguardando la nostra salute e privilegiando

una distribuzione che ha come priorità il mercato interno e il

rapporto diretto fra produttore e consumatore”. Nell’Educational Tour, gli operatori hanno avuto la possibilità di visitare le aziende aderenti al circuito Terranostra e Terramica, con l’obiettivo di organizzare dei gruppi turistici da portare in visita nella nostra provincia. “Questo progetto di Coldiretti è un piccolo contributo – evidenzia Marcello Gatto, presidente di Coldiretti Cuneo – allo sviluppo e a tutta la filiera turistica”. m

Coldiretti e Campagna Amica alla Stracôni

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opo il bagnato ma felice battesimo della scorsa stagione alla Stracôni, Coldiretti ha partecipato anche quest’anno al grande evento cuneese, un bel modo per avvicinare ed incontrare, dai più ai meno giovani, intere famiglie, che sempre più spesso, riscoprono in questa “camminata non competitiva” per le vie della città, il buon modo per sentirsi in forma. A tutti i partecipanti, che sono stati anche in questa occasione più di 15.000, Coldiretti ha dedicato, pubblicando un apposito numero di “Campagna Amica” presente in ciascun pacco gara, l’importanza del progetto di “Una filiera agricola tutta italiana”. Nell’inserto sono state presentate le più importanti iniziative di Coldiretti: dai Mercati di Campagna Amica, agli agriturismi di Terranostra che offrono servizio di ristorazione, ai punti vendita di Terramica. m


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N OT I Z I E E PAC A

Disoccupazione ai collaboratori a progetto

L

a misura, introdotta – tramite l’art. 19, L. n. 2/2009 – in via sperimentale per il triennio 2009-2011, consiste nel riconoscimento di una somma liquidata in unica soluzione pari al 20% (ex art. 7 – bis L. n. 33/2009) del reddito percepito l’anno precedente, ai co.co.co. iscritti in via esclusiva (cioè non iscritti a un’altra forma di previdenza obbligatoria, o che non siano già titolari di una pensione) alla gestione separata presso l’Inps, con esclusione dei soggetti titolari di reddito di lavoro autonomo. Per la funzione dell’assegno, occorrerà soddisfare, congiuntamente, le

seguenti condizioni: - operare in regime di monocommittenza; - aver conseguito, nell’anno precedente, un reddito superiore a 5 mila euro ma pari o inferiore al minimale di reddito contributivo (14.240 euro nel 2009) e aver avuto un accredito presso la gestione separata Inps di un numero di mensilità non inferiore a tre (e non superiore a 10); - avere, nell’anno di riferimento, l’accredito di almeno tre mensilità nella gestione separata; - vi sia stata cessazione del rapporto. m

“Opzione Donna” per le pensioni di anzianità PREMESSA L’art. 1, comma 9 della legge 243/2004 aveva previsto, per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2008 ed il 31 dicembre 2015, la possibilità, per le lavoratrici dipendenti ed autonome, di beneficiare della pensione di anzianità in presenza di un’anzianità contributiva pari ad almeno 35 anni e di un’età anagrafica di 57 anni, se dipendenti, e di 58, se autonome. CONDIZIONI Per avvalersi del beneficio è necessario che le lavoratrici interessate scelgano, per la determinazione del trattamento pensionistico, il sistema di calcolo contributivo. DEROGHE AL SISTEMA CONTRIBUTIVO L’opzione per il calcolo contributivo non esclude la possibilità

dell’integrazione al trattamento minimo, né richiede, per il diritto il requisito dell’importo non inferiore a 1,2 volte l’importo dell’assegno sociale. In tempi di norme sempre più restrittive in materia di pensioni, si è ritenuto utile tornare sull’argomento “opzione donna” che, previa opportuna verifica contributiva, consentirebbe alle lavoratrici di godere con notevole anticipo del loro trattamento pensionistico. Gli uffici EPACA della Coldiretti sono a disposizione per fornire informazioni ed assistenza alle donne interessate dalla possibilità loro offerta. m


S cadenze aziendali

30 NOVEMBRE IVA REGISTRAZIONE FATTURE

Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

IVA ESPORTATORI

I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta, il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

ACCONTO IMPOSTA IRPEF 2010

Scade il termine per versare l’acconto dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (IRPEF) il versamento dell’acconto è stabilito nella misura del 99% e si calcola sull’imposta relativa all’anno 2009 dedotte le detrazioni, i crediti d’imposta e le ritenute. Dall’importo suddetto deve essere dedotto l’eventuale primo acconto.

ACCONTO IRAP 2010 – PERSONE FISICHE E SOCIETÀ DI PERSONE I contribuenti che esercitano attività dirette alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi debbono entro tale termine effettuare il versamento dell’acconto IRAP stabilito nella misura del 99%. Dall’importo suddetto deve essere dedotto l’eventuale primo acconto. Non sono tenuti al versamento i produttori agricoli esonerati dalla tenuta della contabilità Iva.

ACCONTO IRES – IRAP

Le società di capitali e gli enti non commerciali devono versare l’acconto d’imposta IRES ed IRAP 2010 nella misura del 100%. Dai versamenti effettuati va dedotto l’eventuale primo acconto.

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15 DICEMBRE 2010 IVA FATTURAZIONE DIFFERITA

A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di novembre, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè novembre. m

Accise sul gasolio da serra: no alle agevolazioni

È

stata giudicata inammissibile, nell’ambito dell’esame della Legge di Stabilità per il 2011 (legge Finanziaria), la proposta volta a reintrodurre l’accisa ridotta sul gasolio da riscaldamento per le serre. Sebbene in precedenza, come riportato nello scorso numero de Il Coltivatore Cuneese, la Commissione Agricoltura della Camera avesse dato parere favorevole alla reintroduzione dell’agevolazione, all’esame successivo è arrivata la bocciatura da parte della Commissione Bilancio della Camera. Dal 2002 i serricoltori potevano avvalersi di tale agevolazione, beneficiando di un’aliquota ridotta. La sua soppressione improvvisa a fine 2009 ha comportato una notevole ripercussione in termini di costi di produzione per le imprese, e nonostante siano state proposte numerose iniziative, per ottenere il giusto accoglimento (Finanziaria estiva, “Mille proroghe”, l’attuale Legge di stabilità), permane il pagamento per intero dell’accisa. Si tratterebbe di un onere annuale, a carico dello stato, di circa 20 milioni di euro. Una cifra variabile a seconda del decorso stagionale più o meno freddo, ma sostanzialmente esigua, se si pensa alla ricaduta in termini di competitività sulle imprese orto-florovivaistiche, quindi sull’occupazione e sull’indotto.


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