Coltivatore Cuneese n.11 - anno 2014 by Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

Poste Italiane s.p.a. / Spedizione in Abb. Postale / D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) Art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

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PREMIO FEDELTÀ AL LAVORO 2014: ISCRIZIONI ENTRO IL 24 SETTEMBRE

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La Giunta della Camera di Commercio di Cuneo ha bandito, anche per il 2014, il concorso per l’assegnazione di medaglie d’oro e diplomi per la premiazione della “Fedeltà al lavoro e progresso economico”. Tutti gli interessati possono rivolgersi agli uffici di Coldiretti per la compilazione del modulo di richiesta. All’interessato spetta provvedere all’auto-certificazione sia della data di inizio della conduzione dell’azienda, sia dell’insussistenza di pendenze tributarie e di condanne penali. Alla domanda, va allegata la copia non autenticata di un documento di identità in corso di validità. Le richieste di partecipazione al concorso, da redigersi esclusivamente su appositi moduli scaricabili dal sito internet www.cn.camcom.it o ritirabili presso la Camera di Commercio o presso le Associazioni di categoria, dovranno pervenire alla Camera di Commercio di Cuneo - Ufficio Segreteria Affari generali – di via Emanuele Filiberto n. 3, entro il 24 settembre 2014. Per partecipare al concorso sono necessari alcuni requisiti, in particolare: • per la categoria III: bisogna essere componenti di famiglie diretto-coltivatrici che alla data del 31 dicembre 2013 abbiano prestato almeno 40 anni di ininterrotto lavoro su fondi di proprietà (l’inizio della conduzione è considerato valido non prima del compimento del 18° anno di età). Il numero dei premiati appartenenti a questa categoria non potrà essere superiore al 35% dei premi messi a concorso, equivalente quindi al massimo a 70 riconoscimenti; • per la categoria IV, che si riferisce ad affittuari o mezzadri attuali titolari di azienda con almeno 35 anni di propria ininterrotta conduzione dello stesso fondo alla data dell’11 novembre 2013 (l’inizio della conduzione è considerato valido non prima del compimento del 18° anno di età); oppure appartenenti a famiglia che da almeno 80 anni si trovi alla conduzione a affittanza o mezzadria del medesimo fondo; Nel caso in cui il numero delle domande superasse quello dei premi previsti dal bando, sarà data la precedenza per la graduatoria ai concorrenti con il maggior periodo di lavoro e di anzianità. Le domande in esubero non saranno ritenute valide per la partecipazione alle edizioni successive.

LANGA E ROERO PREMIATE DALL’UNESCO

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese “Il Coltivatore Cuneese” Editore: Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Enzo Pagliano Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Chiara Serra

Sommario

Grafica e impaginazione Mara Chiardola

In Europa vogliamo contare di più.................................................... 4-5 La combustione controllata del materiale agricolo non e’ piu’ reato................................................................................. 6 Precisazioni utili sui misuratori di portata ....................................... 6 Riforma PAC, rush finale tra regioni e ministero................... 7-9 Da Campolibero, per lo sviluppo agricolo............................. 10-11 Agevolazioni per l’assunzione di giovani in agricoltura.......................................................................................................... 11

Stampa Arti Grafiche Cuneo Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Silvia Bosco, Gianluca Bruno, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Luca Castellino, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Nicola Fontana, Cesare Gallesio, Roberto Giobergia, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Giulia Marinari, Laura Occelli, Sabrina Palazzeschi Franco Parola, Luisa Peano, Marcello Pellegrino, Roberto Pio, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Davide Roà

Il Corsivo del Coltivatore......................................................................... 12 Storie di vita........................................................................................................ 13 Bilancio e prospettive della piemonte Asprofrut...................... 14 Le imprese cuneesi premiate all’Oscargreen................................. 15 Giovani impresa coldiretti cuneo: amicizia e passione per l’agricoltura ....................................................................... 15 Dalle Langhe all’Argentina.......................................................................... 16 Nuovi attacchi dei lupi sul versante francese............................. 16 Barra d’involo per salvaguardare i volatili selvatici............. 17 Langa e Roero, patrimonio dell’Unesco.................................. 18-20 Nuovo prodotto per la lotta alla varroa ........................................ 20 Giornata dell’economia: luci e ombre del 2013......................... 22 Vuoi conoscere i prezzi agricoli? Iscriviti per riceverli via sms o mail...................................................... 23 Progetti di filiera: la ricerca è alla base del successo ................................................................................... 24-25 Assistenza tecnica: prova di gestione meccanica nel sottofila del vigneto................................................................................ 25

Redazione ed amministrazione: Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 40.000 Copie Concessionaria esclusiva della pubblicità: TEC arti grafiche Via dei Fontanili 12 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 E-mail: adv@tec-artigrafiche.it

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Ospitalita’ ai raccoglitori stranieri delle imprese Coldiretti.................................................................................. 26 Compral latte: investiamo sulla qualità........................................... 27 “Il P.A.N. penalizza la nostra agricoltura”............................ 28-29 Formazione e dispositivi di protezione individuale....... 30-31 Migliorati i contratti sulla filiera cerealicola BIO 2014........ 32 Riforma norme BIO: sì alla fine della deroga sulle sementi........................................................................................................... 33 Da Localmente le eccellenze della Granda..................................... 34 L’agroalimentare piemontese in Germania.................................... 35 Coldiretti e INIPA Piemonte in Albania ........................................... 36 Necrosi batterica sul nocciolo: i consigli del servizio tecnico Coldiretti................................................................... 37 A Collisioni 2014 musica e gastronomia........................................ 38 Una cena per dire no agli sprechi........................................................ 39 Frutta cuneese con Vissani su RAI 1................................................... 40 Un Borgo di sera… accende l’estate ................................................. 41 Apertura nuovo punto vendita Presto Fresco............................. 41 XXII festa del Socio Catac............................................................................ 41 Notte B(i)anca a Savigliano ...................................................................... 41 Assicurazione Sociale per l’impiego ASpI.............................. 42-43 Invio telematico delle denuncia di infortunio........................... 44 Avviso di scadenza contributi previdenziali.................................. 44 Gli appuntamenti con l’Acste nel mese di agosto................... 45 Scadenze aziendali ........................................................................46-47 Il Mercatino del Coltivatore ................................................48-50

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n. 11 - ANNO 68 - 1 - 31 luglio 2014

1-31 LUGLIO

ASSEMBLEA ANNUALE COLDIRETTI CUNEO: IMPEGNO SU PAC, AGRICOLTORE ATTIVO E PSR

IN EUROPA VOGLIAMO CONTARE DI PIÙ

Matteo Renzi - Presidente del Consiglio

n vista del semestre di presidenza italiana,l’approccio non deve essere di esclusivo respiro economico. Si affaccia la nuova Pac con i suoi regolamenti attuativi a livello nazionale e regionale con il nuovo Psr. I prossimi mesi saranno cruciali per l’agricoltura cuneese

Roberto Moncalvo - Presidente Coldiretti

I prossimi mesi saranno caratterizzati dalla presidenza italiana dell’Unione Europea, di qui la prima considerazione: non ci si deve limitare ad elencare e stabilire una serie di appuntamenti, ma l’Italia deve lavorare per recuperare un’identità forte a livello europeo. Più che soffermarsi sui temi principali, lo stesso presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha sottolineato “l’importanza di recuperare i valori dell’Unione Europea e riportare la fiducia e la speranza dei cittadini nelle Istituzioni”. Resta un fatto fondamentale ed è che oggi l’Italia versa all’Europa più di quanto riceve. In questi momenti di crisi economica, anche gli spiccioli diventano importanti. O si lavora per un’Europa che non sappia solo imporre vincoli e lacci alle imprese oppure il rischio di allontanare sempre di più i cittadini è reale. Nonostante tutto, Coldiretti ribadisce che non si può parlare solo di economia, ma soprattutto di valori, ricordando che l’Europa è una comunità di valori, della quale dobbiamo andare orgogliosi per quanto ha dato e ancora può dare al mondo. È quindi necessaria una nuova fase di ripresa, un momento di transizione che si basa sui progressi realizzati e nuovi programmi di crescita. Come ha ricordato Marcello

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Gatto, presidente di Coldiretti Cuneo, all’assemblea dell’Organizzazione svoltasi a Fossano nei giorni scorsi, in questo momento l’argomento più importante, rispetto al quale Coldiretti è impegnata a tutti i livelli, è quello relativo alla nuova PAC. Abbiamo seguito con grande impegno i lavori della Conferenza Stato Regioni approdata in un documento ministeriale dove le richieste di Coldiretti sono state accolte. Dalla black list per evitare che banche e compagnie di assicurazione, nonché false società, continuassero ad incassare premi PAC, generando una vergognosa speculazione, all’introduzione della figura dell’imprenditore attivo che rappresenta un altro punto di forza a favore dell’agricoltura vera. L’aver assimilato nelle zone montane agli agricoltori attivi gli operatori anche non professionali, concedendo la possibilità di accedere ai premi fino a € 5.000, rappresenta un altro punto di forza che dimostra con i fatti l’attenzione che Coldiretti dedica al presidio del territorio ( v. art tecnico alle pagine 7-8-9). Ora ci si sta dedicando ai rapporti con l’Unione Europea, da una parte, e con le Regioni dall’altra. Nelle scorse settimane, il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, ha incontrato il Commissario Ciolos sostenendo la necessità che l’Europa si muova nella linea individuata da Coldiretti e

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dal Ministero dell’Agricoltura italiana. A livello piemontese, la Giunta regionale di Coldiretti ha incontrato il neo Assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero, chiedendo ed ottenendo attenzione e condivisione nel documento scaturito dalla Conferenza Stato Regioni. Di qui l’impegno a seguire passo a passo la scrittura delle norme attuative in Regione Piemonte che, entro la fine di luglio, debbono essere presentate alla Commissione Europea. Nel PSR regionale, oltre a ribadire quanto richiesto ed ottenuto a livello ministeriale, Coldiretti punta a norme che da subito diano risposte concrete ai margari che sono alle prese con il lupo. Ma, soprattutto, si sta lavorando per favorire gli investimenti delle imprese agricole, soprattutto quelle condotte da giovani. Coldiretti chiede anche lo snellimento della procedura burocratica e la semplificazione dei rapporti con Arpea. Inoltre, al di fuori del PSR, è necessaria una nuova legge che disciplini la caccia e per quanto ci riguarda il contenimento delle specie dannose all’agricoltura. A livello nazionale, abbiamo seguito da vicino il provvedimento del Governo conosciuto sotto il nome di “Campolibero”. Qui abbiamo ottenuto la depenalizzazione e la possibilità di effettuare gli abbruciamenti (v. articolo pagina 6) senza essere

considerati né piromani né inquinatori, ma si è semplicemente ripristinata una pratica agronomica che appartiene alla nostra tradizione. Relativamente agli OGM finalmente si è posta la parola fine ad una situazione di scarsa chiarezza, affermando dal punto di vista legislativo il divieto di coltivazione degli OGM. Prima ancora del provvedimento “Campolibero” ( v. articoli pagine 10 e 11) abbiamo ottenuto lo sblocco dei pagamenti di Agea, con una positiva ricaduta su Arpea. Infine, con la riforma di Agea dovrebbe anche chiudersi il percorso sulle quote latte, evitando che il nostro Paese subisca una procedura di infrazione. Abbiamo già avuto l’approvazione del Ministro Maurizio Martina rispetto alla semplificazione burocratica relativamente ad un decreto di semplificazione nel settore vitivinicolo. Tale provvedimento, che sarà approvato prima della pausa estiva, scaturisce dal tavolo ministeriale chiesto ed ottenuto da Coldiretti al quale come cuneesi abbiamo dato un contributo determinante. Parimenti, ci aspettiamo in tempi brevi un decreto che modifichi completamente le responsabilità dell’agricoltura rispetto all’inquinamento da nitrati. Abbiamo creato le condizioni tecniche affinché il Governo rimettesse mano al decreto senza addossare al mondo zootecnico

responsabilità che non sono solo degli allevatori.

Tre momenti dell’Assemblea Provinciale Coldiretti Cuneo

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LA COMBUSTIONE CONTROLLATA DEL MATERIALE AGRICOLO NON E’ PIU’ REATO

Marcello Gatto

razie all’impegno profuso da Coldiretti, non è più considerata reato la combustione controllata del materiale agricolo e forestale dovuta agli sfalci di potature o ripuliture, effettuata sul luogo di produzione delle stesse. Quanto sostenuto dall’Organizzazione è stato inserito dal pacchetto #campolibero, che ha accolto molte delle proposte presentate da Coldiretti a sostegno dell’agricoltura (v. articolo pagine 10 e 11). “Era un provvedimento indispensabile – commenta il presidente di Coldiretti Cuneo Marcello Gatto – per superare la normativa che metteva sullo stesso piano la bruciatura del materiale di potatura o gli sfalci rispetto allo smaltimento di rifiuti su suolo agricolo, senza

contare che la trinciatura meccanica dei sarmenti di potatura in collina e su appezzamenti caratterizzati da elevata pendenza, può costituire un rischio rilevante per l’operatore”. Il passo successivo spetta alle Amministrazioni comunali, che dovranno elaborare le ordinanze per disciplinare a livello locale le corrette modalità di gestione di tali attività. “La norma – commenta Franco Parola, responsabile del Servizio Ambiente e Territorio di Coldiretti Cuneo - disciplinata dal decreto legge 24 giugno 2014, n. 91 consente la combustione in piccoli cumuli ed in quantità giornaliere non superiore a tre metri steri per ettaro nelle aree, periodi ed orari individuati con apposita ordinanza

del Sindaco competente per territorio. Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata”. “L’azione svolta da Coldiretti per difendere una pratica millenaria, spesso raccomandata per contrastare il diffondersi di pericolose malattie delle piante ha permesso di arrivare alla promulgazione della norma – evidenzia il direttore Enzo Pagliano -. Era necessario trovare un punto di equilibrio tra l’innegabile necessità di prevenire gli incendi, la lotta allo smaltimento abusivo di rifiuti e l’esigenza delle aziende di provvedere allo smaltimento sul posto di prodotti vegetali dovuti a normali pratiche agricole”.

Precisazioni utili sui misuratori di portata Agli Uffici Coldiretti sono arrivate molte richieste di precisazione relative a provvedimenti sanzionatori o di diffida adottati dalla Provincia nei confronti di titolari di concessioni di derivazione da corso d’acqua superficiale o di prelievi da pozzi, sorgente o trincea drenante per il mancato rispetto del deflusso minimo vitale (DMV) e, soprattutto, per la mancata adozione dei misuratori di portata. Al riguardo, le scadenze previste per tali adempimenti sono state differenziate in base alla tipologia ed all’entità del prelievo. Successivamente, anche su richiesta di Coldiretti, si sono susseguite tre proroghe, articolate in base alla tipologia e all’entità del prelievo. Per chiarire al meglio al situazione, si puntualizza quanto segue: Casi di esonero dagli obblighi dell’installazione dei misuratori di portata: captazioni da acque sotterranee con prelievo < 5.000 m3/anno; derivazioni a bocca non tassata da corpi idrici superficiali a servizio di una superficie irrigua inferiore ai 50 ha. Casi in cui ancora non è ancora scaduto il termine ultimo: derivazioni da corpo idrico superficiale con prelievi massimi < 500 lt/sec. per i quali la scadenza prevista è il 1° luglio 2015. In tutti gli altri casi i dispositivi di misurazione dei prelievi avrebbero dovuto essere già stati installati.

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A BREVE LA CHIUSURA DELL’ACCORDO

ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE

RIFORMA PAC, RUSH FINALE TRA REGIONI E MINISTERO

alle colonne di questo giornale avevamo annunciato, sullo scorso numero, il raggiungimento dell’accordo politico sui nuovi pagamenti diretti (meglio noti come la “domanda della PAC”) che scatteranno a partire dal 2015. L’intesa tra il ministro Martina e gli Assessori all’agricoltura delle regioni, ottenuta all’interno del Comitato agricoltura del 27 maggio, sarebbe dovuta essere ratificata dalla successiva Conferenza StatoRegioni, organo che riunisce i presidenti delle Regioni svoltasi il 12 giugno.

Ma in tale sede, in cui erano presenti anche il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina e il sottosegretario Giuseppe Castiglione, è arrivato il voto contrario del Veneto. Le ragioni del diniego della Regione euganea sono state le scelte sui nuovi aiuti accoppiati, misura facoltativa che l’Italia ha deciso di introdurre, e sulla quale chiedeva un’ulteriore misura sulla macellazione dei capi a carne bianca (bovini di età compresa tra 6 e 10 mesi) e uno stanziamento supplementare di 5 milioni di euro attualmente senza copertura finanziaria. Ora, secondo

TIPOLOGIA PAGAMENTI DIRETTI

quanto stabilito dal Decreto legislativo n. 281/97, che regola le funzioni della Conferenza Stato Regioni, sono scattati i 30 giorni di tempo per cercare di trovare un accordo unanime; diversamente la palla passerà al Governo il quale potrà procedere di sua iniziativa. Vediamo ora di approfondire quelle che sono state le scelte dell’Italia, proprio in virtù del fatto che questa Riforma prevedeva un ampio margine di manovra ai singoli stati membri, in modo che ognuno di esse potesse cucirsela addosso tenendo conto delle proprie esigenze e differenze nazionali.

DISTRIBUZIONE FONDI (totale 100%)

Pagamenti OBBLIGATORI per gli Stati membri Pagamento di base

58%

Pagamento ecologico (greening)

30%

Pagamento per i giovani agricoltori

Pagamenti FACOLTATIVI per gli Stati membri Pagamento per le zone con vincoli naturali

Pagamento ridistributivo

Pagamento accoppiato

11%

Pagamento dei piccoli agricoltori L’Italia, come si può vedere dalla tabella riepilogativa ha deciso di utilizzare solamente 4 delle 7 tipologie possibili, tenuto conto che 3 di esse (pagamento di base,

pagamento ecologico/greening, pagamento per i giovani agricoltori) sono obbligatorie da regolamento UE. Il pagamento base “peserà” il 58% delle risorse com-

plessive, il greening il 30% (soglia fissata inderogabilmente da Bruxelles), mentre per i giovani andrà l’1% del budget. Il restante 11% andrà invece al pagamento

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

ATTUALITÁ

8 ATTUALITÁ

ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE

coppiati) ma solo per quei settori che non lo percepiranno più nel 2015 (per esempio il premio specifico per il miglioramento della qualità del latte). Il valore del greening non sarà un pagamento uniforme ad ettaro ma verrà calcolato come percentuale di ciascun pagamento di base. Il limite minimo per la presentazione delle domande saranno: 250 euro nel 2015 e nel 2016, che saliranno a 300 euro nel 2017. IL TETTO MASSIMO Un’importante novità introdotta nell’ultima stesura dell’accordo nazionale, e voluta fortemente da Coldiretti, è stato l’aumento dei tagli previsti per gli importi molto elevati. Il regolamento comunitario prevedeva un taglio minimo del 5% per le soglie superiori a 150 mila euro, mentre l’Italia applicherà le seguenti sforbiciate: • taglio del 100% del pagamento base per gli importi oltre i 500 mila euro; • riduzione del 50% per la fascia che va da 150.000 fino a 500 mila euro. In entrambi i casi vi è la possibilità di portarsi in detrazione il costo del lavoro. Per il pagamento accoppiato, sono state individuate alcune produzioni, v. tabella riepilogativa a pag.9. Coldiretti sosteneva una semplificazione del pagamento accoppiato, suddividendolo in due sole voci di spesa: premio zootecnia per il Nord Italia e all’olivicoltura al Sud. L’obiettivo era quello di concentrare le risorse dando un sostegno concreto a due dei settori considerati strategici per il nostro paese e non concedere

aiuti a pioggia senza però incidere in modo determinante su quegli stessi beneficiari, come poi è in realtà accaduto. E’ però riuscita a far si che venissero destinate solo l’11% delle risorse possibili (e non il 15% massimo utilizzabile anche per non penalizzare tutti quei settori non beneficiari del pagamento accoppiato), tenendo a disposizione, potenzialmente, quel 4% come per eventuali correzioni, siccome ci sarà la possibilità di rivedere le scelte nazionali già nel 2016. LA PAC AI VERI AGRICOLTORI Infine la figura di agricoltore attivo, dove sono state inserite alcune importanti esclusioni, quali: persone fisiche o giuridiche che svolgono attività di intermediazione creditizia (banche e finanziarie); persone fisiche o giuridiche che svolgono attività di intermediazione commerciale; società per azioni, cooperative e mutue assicurazioni che svolgono attività di assicurazione e/o di riassicurazione; Pubblica Amministrazione, fatta eccezione per gli enti che effettuano formazione o sperimentazione in campo agricolo. Rientrano come agricoltore attivo, siccome la sua definizione andrà a valere anche per alcune misure del PSR, le seguenti categorie: –– Iscritti INPS (CD e IAP) –– Titolari P.IVA con dichiarazione annuale IVA –– Titolari P.IVA senza dichiarazione annuale IVA per montagna e zone svantaggiate Rientrano inoltre le persone fisiche o giuridiche che percepiscono aiuti diretti per un ammontare massimo di: • 5.000 nelle zone svantaggiate

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Franco Ramello Responsabile Area Economica Coldiretti Cuneo e Piemonte

accoppiato, l’unica delle misure facoltative che il nostro Paese ha deciso di attivare. Sempre riguardo ai pagamenti diretti l’Italia ha dovuto prendere tutta una serie di decisioni sulla loro futura applicazione nel 2015. Innanzitutto ha scelto l’opzione della “regione unica”, decisione che consente di stabilire un pagamento medio nazionale ad ettaro a cui dovranno convergere tutti i pagamenti base. Sul tipo di convergenza interna è stato scelto di applicare quella basata sul modello “irlandese”, ovvero arrivare nel 2019 non a un livellamento del pagamento base uguale per tutti, ma a un progressivo avvicinamento. In pratica nel 2015 i titoli superiori al valore medio avranno al massimo una perdita del 30% nel 2019, mentre quelli inferiori dovranno raggiungere una soglia minima almeno del 60%. Due importanti decisioni per il 2015 saranno: l’ammissibilità di tutte le superfici agricole, ortofrutta e vite incluse, mentre il calcolo del valore iniziale dei titoli 2015 sarà sul “pagato” nella domanda della PAC del 2014 . L’allargamento delle superfici eleggibili, che comporterà un aumento della superficie nazionale totale beneficiaria di pagamenti diretti (attualmente di 10 milioni di ettari circa e con i soli vigneti crescerebbe di 800 mila ettari), è stata fatta soprattutto per aumentare in prospettiva la dotazione nazionale delle risorse per i pagamenti diretti. Una precisazione va fatta anche per quanto riguarda il “pagato” per il 2014: nell’importo della domanda della PAC del 2014 verrà compreso anche l’art.68, (gli attuali aiuti ac-

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e/o di montagna • 1.250 euro nelle altre zone “Coldiretti continuerà a moni-

torare nei prossimi mesi gli sviluppo che avrà questa importate partita per l’intero comparto agri-

MACRO SETTORI

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colo e che ogni anno, a livello nazionale, porta all’erogazione circa 4 miliardi di euro circa”, ha con-

cluso Franco Ramello che segue a livello regionale la scrittura dei regolamenti

SETTORI

Milioni di euro

74,6

17,5

2,3

PIANO ZOOTECNIA

Vitelli nati da vacche da latte Vitelli nati da vacche da latte in zona montagna Vacche nutrici Capi bovini macellati 12-24 mesi Ovicaprini Ovicaprini IGP Bufalini Totale piano zootecnia

PIANO SEMINATIVI

Riso Barbabietola Pomodoro da industria Frumento duro (centro-sud Italia) Totale piano seminativi Soia (nord Italia) Oleoproteaginose (centro Italia) Proteaginose (sud Italia) Totale piano proteine Olivo premio base Olivo in zone con pendenza medio-alta Olio di oliva (DOP-IGP-biologico) Totale piano olivicoltura

40,5 66,4 9,5 5,5 4 210,5 22,6 17,1 11,2 59,7 110,6 10 14 11,7 35,7 43,8 13,2 13 70

9,5 15,6 2,2 1,3 0,9 49,3 5,3 4 2,6 14 25,9 2,3 3,3 2,7 8,4 10,3 3,1 3 16,4

TOTALE

426,8

100

PIANO PROTEINE

PIANO OLIVICOLTURA

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ATTUALITÁ

ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE

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ubblicato il Decreto legge “agricoltura, ambiente e imprese”, meglio conosciuto come #Campolibero. La sua pubblicazione è avvenuta sulla Gazzetta Ufficiale n.144 del 24 giugno con il D. l. n. 91 del 24 giugno 2014. Entro 60 giorni dovrà concludersi l’iter parlamentare di conversione in legge (all’incirca entro il 24 agosto) con eventuali modifiche, pena la decadenza delle disposizioni introdotte dallo stesso decreto legge. Di seguito una breve sintesi delle norme concernenti strettamente il settore agricolo, contenute nel capo I del titolo I del decreto: ÂÂ Art. 1 contiene disposizioni urgenti in materia di controlli sulle imprese agricole, istituzione del registro unico dei controlli sulle imprese agricole e potenziamento dell’istituto della diffida nel settore agroalimentare, come richiesto da Coldiretti. ÂÂ Art. 2 reca interventi per il sostegno del Made in Italy. In particolare, i commi 1-6 introducono crediti di

imposta per le infrastrutture informatiche e il commercio elettronico per le reti di imprese. I commi 7-9 modificano la legge sull’etichettatura d’origine (L. 4/2011), prevedendo da una parte una consultazione pubblica tra i consumatori sulla percezione dell’indicazione di origine e la realizzazione di studi sul legame tra origine e qualità, e dall’altra disponendo che i decreti interministeriali di attuazione dell’etichettatura di origine stessa siano emanati entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto. Il provvedimento è stato più volte sollecitato anche con i Governi precedenti da Coldiretti. Il comma 10 riguarda il fondo per gli indigenti istituito presso Agea; ÂÂ Art. 4 contiene, nei primi 7 commi, misure per la mozzarella di bufala campana dop. Il comma 8, invece, riguarda le sanzioni per la violazione del divieto di coltivazione di ogm; ÂÂ Art. 5 contiene norme

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per l’assunzione di giovani lavoratori agricoli e la riduzione del costo del lavoro in agricoltura; ÂÂ Art. 6 istituisce la “rete del lavoro agricolo di qualita’”: ÂÂ Art. 7 stabilisce le detrazioni per l’affitto di terreni ai giovani (commi 1 e 2) e misure di carattere fiscale (commi 3 e 4) che riguardano il reddito domenicale e agrario. Nel capo II del titolo I sono previste disposizioni urgenti in materia di tutela ambientale, tra cui: Art. 10 reca misure straordinarie per accelerare l’utilizzo delle risorse e l’esecuzione degli interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio nazionale; Art.14, comma 8 prevede che la combustione controllata del materiale agricolo e forestale derivante da sfalci di potature o ripuliture, effettuata sul luogo di produzione delle stesse, non costi-

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ATTUALITÁ

11 Art. 26 interviene sulle tariffe incentivanti dell’elettricità prodotta da impianti fotovoltaici; Art. 30 prevede una semplificazione amministrativa e di regolazione a favore di interventi di efficienza energetica e impianti a fonti rin-

novabili, ivi compresi quelli a biometano. Sarebbe impossibile commentare i vari provvedimenti e soprattutto approfondirli. Gli Uffici di Zona della Coldiretti sono a disposizione per analizzare l’interesse dei provvedimenti con i soci interessati.

ATTUALITÁ

tuisca reato; Art. 16 contiene modifiche alla legge 157/92 sulla caccia; Nel capo III del titolo I il capo III sono previste una serie di disposizioni urgenti per le imprese, tra cui:

Previsto dall’articolo 5 D. L. 91/2014

AGEVOLAZIONI PER L’ASSUNZIONE DI GIOVANI IN AGRICOLTURA Approfondiamo l’articolo 5 del c.d. “decreto campo libero” che disciplina gli “incentivi per l’assunzione di giovani in agricoltura”. Destinatari Datori di lavoro che hanno i requisiti di cui all’articolo 2135 del codice civile (imprenditore agricolo). Requisiti soggettivi Assunzione di giovani fra 18 e 35 anni a. privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi oppure b. privi di diploma di istruzione secondaria superiore. Tipologia di contratto Contratto di lavoro a tempo indeterminato oppure con contratto di lavoro a tempo determinato con le seguenti ca-

ratteristiche:

riconosciuto al datore di lavoro

a. avere durata almeno trienna-

unicamente mediante compensazione dei contributi dovuti e con le modalità di seguito illustrate: a) per le assunzioni a tempo determinato: 1. 6 mensilità a decorrere dal completamento del primo anno di assunzione; 2. 6 mensilità a decorrere dal completamento del secondo anno di assunzione; 3. 6 mensilità a decorrere dal completamento del terzo anno di assunzione; b) per le assunzioni a tempo indeterminato: 18 mensilità a decorrere dal completamento del primo anno di assunzione. Periodo di agevolazione Assunzioni dal 1° luglio 2014 al 30 giugno 2015; dalla mede-

le; b. garantire al lavoratore un periodo di occupazione minima di 102 giornate all’anno; c. essere redatto in forma scritta. Incremento occupazionale L’agevolazione è riconosciuta a condizione che sussista incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra il numero di giornate lavorate nei singoli anni successivi all’assunzione e il numero di giornate lavorate nell’anno precedente l’assunzione. Agevolazione L’incentivo è pari a un terzo della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali, per un periodo complessivo di 18 mesi,

sima data abolizione dell’agevolazione per assunzione giovani limitatamente alle aziende agricole (art. 1 D. L. 76/2013). Procedura L’incentivo è riconosciuto dall’Inps in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande e, nel caso di insufficienza delle risorse indicate, valutata anche su base pluriennale con riferimento alla durata dell’incentivi. Occorre evidenziare che trattasi di decreto legge che quindi potrebbe subire delle modifiche, in alcuni passaggi, sicuramente auspicabili che Coldiretti chiederà al Governo affinché la norma possa diventare uno strumento per agevolare veramente l’assunzione di giovani in agricoltura.

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I L C O R S I V O D E L C O LT I V ATO R E TIFARE PER...

adesso,per chi tifiamo? Non per la nazionale italiana che, ai mondiali di calcio, ha dato forfait quando era ora di rimboccarsi le maniche; non per la ripresa economica che continua a fare la preziosa, si mostra per qualche attimo e si ritira immediatamente in attesa di tempi migliori;non per la politica,anche se qualche speranza di cambiamento l’abbiamo avvertita,salvo poi confrontarci con il solito mare di chiacchiere;non per le ferie,visto che si fanno sempre più improbabili, complicate e costose;non per l’imprenditorialità coraggiosa, costretta spesso a battere il naso ed a tirare i remi in barca;non per la scuola che sembra sempre più difficile (o alle prese con ragazzi meno capaci);non per la tivù che ci propina quotidianamente un sacco di insulsaggini; non per questo e non per quello. Ma allora? Non ci resta che tifare per noi stessi, per la nostra testardaggine nel continuare a fare gli agricoltori, per

Gambe sottratte al calcio?

la fiducia nel lavoro autonomo, per la speranza che si guardi con attenzione ad un primario che, anche nella crisi, sa mantenere la propria dignità e, nonostante l’indifferenza dei più, continua ad aggiornarsi, ad innovare, a seguire le esigenze dei consumatori ed a mettersi in discussione. Di noi si parla poco, perché difficilmente scendiamo in piazza a protestare, perché non abbiamo tempo per le dichiarazioni, le denunce e le sceneggiate. Facciamo il nostro lavoro,

affrontiamo crisi di mercato e disastri causati dal maltempo. Non abbiamo la cassa integrazione, non ci appelliamo al part-time, non consideriamo la flessibilità, non saliamo sul tetto della stalla e non incrociamo le braccia a singhiozzo. Meritiamo il tifo, perché, senza di noi, non si mangia. Visto che nessuno ci regala un applauso, in linea con il nostro modo di agire, ce lo facciamo da soli. In questo caso, sì che vale la pena di tifare! E non per il mondo del pallone, ma per quello dei campi.

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D I

V I TA

RITRATTI

S TO R I E

a cura di Barba Bertu info@barbabertu.com

a visto la morte da vicino e spiega che “sono salva per un miracolo!”. Caterina Gandino, nata a Bra l’11 luglio 1921, è una donna di straordinaria vitalità e lucidità. LA SUORA INSENSIBILE I suoi genitori? “Facevano i contadini, eravamo sette figli, siamo restate quattro sorelle. Mio padre coltivava tre giornate di vigneti ed era mezzadro, avevamo due mucche, grazie a Dio la fame non l’abbiamo conosciuta”. La carne la mangiavate sovente? “Tutte domeniche, di sera ed era una festa mangiare il bollito! A Natale e a Pasqua mangiavamo bene: le tagliatelle, il pollo o il coniglio”. Le piaceva andare a scuola? “Frequentavo le Elementari alla Mendicità di Bra, c’erano 4 chilometri da fare a piedi per raggiungerla. La mia maestra era Suor Sigismonda, non mi trattava bene. Io arrivavo a scuola con gli zoccoli con i chiodi, per non consumare le suole. E lei mi prendeva in giro: “E’ arrivata la campagnina!”. Così finita la terza Elementare ho smesso”. E poi? “Poi a 11 anni sono andata a servizio, a guardare due bimbi in una panetteria, mi trattavano bene. I miei genitori sono diventati mezzadri di una cascina più grande e così hanno voluto che io tornassi a casa, per aiutarli”. LE NOZZE Che lavori ha fatto nella sua vita? “Ho lavorato sempre la terra, iniziando con i miei genitori. Ma io a mio papà avevo detto: “Per fare una vita così, il primo uomo che si presenta, io lo sposo!”. E così è stato, ho sposato Pietro Gullino, di 12 anni più vecchio”. Quando ha conosciuto Pietro? “Pietro aveva un debole per

CATERINA DI BRA: “I GESTI BUONI DANNO UN SENSO ALLA VITA”

Caterina Gandino, classe 1921, in bici tutti i giorni.

me, me ne ero accorta! Quando andavo al mercato con mia mamma a vendere i polli, lui ci seguiva e diceva ai suoi amici: “Caterina mi piace e io la sposerò!”. Il 25 novembre 1939, mio onomastico, si è presentato dai miei genitori, era alto e bello e innamorato di me, e ha chiesto la mia mano. Mio padre lo ha invitato ad aspettare tempi migliori, la guerra era nell’aria”. E poi? “Ci siamo sposati a Bra l’8 maggio 1940 alle 8, io avevo 18 anni e mio padre ha firmato le carte, perché allora si era maggiorenni solo a 21 anni. Mia madre era d’accordo che lo sposassi. Alle nozze, era un lunedì, eravamo noi più i testimoni, dopo mio papà ci ha pagato la colazione in un bar. Poi siamo andati in treno a Torino a trovare mia zia “Ginota” ed abbiamo fatto festa con lei”. E il viaggio di nozze? “Siamo stati a Roma, però dopo due giorni io volevo tornare a casa, mi era presa la malinconia! Così siamo stati solo 4 giorni, ma Pietro ha capito e non si è arrabbiato. Con Pietro sono stata felice. Abbiamo avuto 5 figlie”.

LA MORTE VICINA La guerra? “Andavo in bici a Dronero e a Borgo, dove Pietro era soldato. Dal 1940 al 1944 è stato militare, però sovente aveva delle licenze per venire a casa, per i lavori dell’azienda. E un giorno l’ho vista brutta…”. Che è successo? “Una trentina di partigiani GL si erano nascosti in una casa vuota vicino a noi. Davamo a loro da mangiare. Un giorno sono arrivati due tedeschi e due fascisti. Ero a casa con una delle mie due bimbe piccole… I nazifascisti hanno trovato una borraccia nella casa vuota dove c’erano stati i partigiani e un telo militare. Tornati, mi hanno messa al muro”. E lei? “Mi sono messa a piangere, ho chiesto di poter prendere in braccio la piccola Mariuccia che dormiva e ho detto a loro: “Se volete uccidermi, ammazzatemi con mia figlia”. Il mitra era puntato contro di noi, io piangevo e pregavo. Ma poi uno dei fascisti ha detto qualcosa al tedesco e se ne sono andati… Il nazista mi ha minacciato prima di andare via: “Non dica a nessuno quello che

è successo oggi, sennò torniamo e le bruciamo la casa!”. E’ stato un miracolo….”. SORELLA DEI FRATI Chi passava in campagna? “Ricordo “Panuc”, un vecchio che arrivava ed era pieno di pidocchi. Gli davamo da mangiare e dormiva nella stalla. Poi passavano i Frati a fare la questua e davamo a loro un bicchiere di vino buono, le uova, dei soldi e pregavamo insieme”. Lei è soddisfatta della sua famiglia? “Tanto! Sono vedova dal 1988, oggi ho anche 7 nipoti e 7 pronipoti”. Come passa le sue giornate? “Mi alzo alle 6.30, faccio ginnastica, prego e faccio colazione. Vado in bici. Vado in 4 Case di riposo a trovare delle mie amiche più giovani di me e se posso aiuto chi è in difficoltà”. Lei è Terziaria Francescana: perché? “Amo San Francesco, che da giovane era “birichin”! I Frati Cappuccini di Bra sono molto semplici e buoni e sono miei fratelli… A loro porto uova e conigli, lascio dei soldi nelle cassette delle offerte… Lei “Barba Bertu” lo sa che assomiglia a Frate Luca?”. Perché lei aiuta gli altri? “Perché sono i gesti buoni che danno un senso alla vita. Quando faccio il bene, sto meglio. Provo più gioia nel fare un dono che nel riceverlo”. Il segreto per far durare i matrimoni? “Papa Francesco ci ricorda che in famiglia bisogna usare queste parole: permesso, per piacere, grazie e scusa”. Le piace il Papa? “Tanto, perché è semplice, non ama la ricchezza e ha i poveri nel cuore!”. La vita? “E’ facile, se la prendi per il verso giusto. Sono certa che Dio, la Madonna e i Santi ci sono, non capisco chi non crede”.

14 ATTUALITÁ

BILANCIO E PROSPETTIVE DELLA PIEMONTE ASPROFRUT

C Domenico Sacchetto Presidente Asprofrut

ogliamo l’occasione dell’assemblea per l’approvazione del bilancio della Piemonte Asprofrut per dialogare con il presidente dell’associazione circa il ruolo attuale della storica o.p. e di sentire direttamente da lui la situazione di mercato della frutta in un’annata non certamente facile. Presidente qual è la sua valutazione sul bilancio 2013? Cresce e chiude con un + 10 milioni di euro il bilancio 201 3 approvato nelle scorse settimane dal nostro Consiglio di Amministrazione: questo risultato è frutto di una annata che, nell’insieme, può essere considerata valida, nonostante la campagna estiva sia stata caratterizzata da prezzi di vendita

Campagna 2014 pesche e nettarine in Piemonte: Secondo l’Ufficio Economico di Coldiretti Cuneo, la produzione europea di pesche e nettarine è prevista in aumento di circa un 10-15% rispetto al 2013. Sono ultimate su tutte le varietà le operazioni di diradamento e si prevede un prodotto di buona qualità per colore e caratteristiche organolettiche. La campagna commerciale è iniziata con un anticipo di due settimane sul 2013. L’offerta si pronostica abbondante, ma è presto per fare bilanci. Almeno nella prima fase, il clima particolarmente brutto su tutta l’Europa non ha sicuramente favorito la commercializzazione, con quotazioni mediamente più basse rispetto all’inizio della campagna 2013. I primi segnali di mercato, infatti, non sono così positivi. Il bacino di commercializzazione delle nostre pesche è rappresentato dall’Europa e dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Si spera in una stabilizzazione del tempo che faccia aumentare i volumi commercializzati e di conseguenza le quotazioni.

non certo eccezionali per la nostra frutta e in particolare per le pesche. D’altro canto, però, il buon andamento sul mercato di susine, mele estive e dei kiwi “risparmiati” dalla batteriosi, cui si aggiunge un incremento del numero dei nostri soci che ha superato quota 500, non può che essere motivo di grande soddisfazione per la nostra associazione. Sempre a proposito di bilancio, e nell’ottica del potenziamento dei servizi che Asprofrut offre ai soci, tra le voci di spesa è statp inserito l’acquisto di 2.000 bins per agevolare le operazioni di ritiro da parte dell’industria e del fresco. E proprio in questi giorni stiamo lavorando, in primis con Coldiretti per cercare di agevolare tutti i soci nella fase dei controlli dei programmi operativi (fatture originali, etc.. .): l’obiettivo è quello di instaurare una collaborazione costante per alleggerire il carico burocratico e agevolare i nostri associati, cui potranno essere risparmiate code e corse da un ufficio all’altro per l’adempimento di tutte le pratiche necessarie. Con Mela Rossa a che punto siamo? Continua l’iter di crescita del consorzio Mela Rossa Cuneo lgp: vorrei ringraziare i molti produttori e i dieci magazzini che han-

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no già aderito e invitare tutti gli altri “colleghi” a certificare al più presto i propri impianti di produzione di mela rossa. Il 201 3 è stato un anno importante, ma transitorio, è necessario continuare a crescere e promuovere questo nostro prodotto, con il fine di incrementarne la vendita. Nell’ottica della valorizzazione, ricordo che durante il “Machfrut” in programma a Cesena il prossimo settembre sarà organizzata una presentazione ufficiale del prodotto di fronte agli addetti ai lavori, potenziali e grandi acquirenti. Per la campagna 2014, come si presenta la situazione? Per la campagna che sta per iniziare si prospetta, una grande produzione e una buona qualità di tutte le specie frutticole: anche se le previsioni danno un aumento della produzione in tutta Europa, infatti, l’anticipo di primavera cui abbiamo assistito rappresenta per noi un importante vantaggio che speriamo di poter “sfruttare” per ottenere prezzi di mercato remunerativi per tutta la nostra frutta. Una prospettiva rosea, dunque, seppur dobbiamo continuare a “lottare”contro malattie (batteriosi, sharka, erwinia, ecc..) che stanno rovinando i nostri splendidi impianti realizzati negli ultimi anni.

artedì 8 Luglio, presso il Teatro Regio – Foyer del Toro a Torino si è svolta la serata di premiazione della finale regionale Oscar Green 2014, l’evento di Coldiretti Giovani Impresa che premia a livello regionale le realtà imprenditoriali capaci di accogliere e di rilanciare le sfide di un mercato innovativo ed in costante cambiamento. All’evento hanno presenziato Maria Letizia Gardoni, Delegata Nazionale Giovani Impresa e Carmelo Troccoli segretario Nazionale Giovani Impresa, Giorgio Ferrero, assessore all’Agricoltura regionale, Antonio De Concilio, direttore Coldiretti Piemonte, oltre ai presidenti e direttori delle Federazioni Provinciali Coldiretti del Piemonte. Tre le realtà cuneesi premiate: Per la categoria “IN FILIERA” finalista regionale è l’ impresa “7 Vie Del Belbo Società Agricola Cooperativa”, rappresentata da Renato Icardi “Per la grande capacità di valorizzazione e recuperare prodotti d’ elevata qualità, caratteristici del proprio territorio. Per la lungimiranza imprenditoriale nel saper colloquiare con altri soggetti della filiera e per la forza di fare rete attraverso il sistema cooperativistico”. Per la catego-

ria “NON SOLO AGRICOLTURA” finalista regionale è: l’impresa “Il Casolare Società Cooperativa Sociale A.R.L.” nella persona di Sergio Gerardi. Si legge nella motivazione: “Per la spiccata sensibilità e predisposizione all’accoglienza della cooperativa, la quale in collaborazione con i servizi socio assistenziali, gli enti locali e le ASL da tempo si impegna con importanti esperienze di agricoltura sociale, creando posti di lavoro per soggetti svantaggiati e preclusi dal mondo lavorativo classico”. Per la categoria “MENZIONE SPECIALE PAESE AMICO” il finalista regionale è: l’ “ASL CN1” che sarà anche una delle due finaliste a Roma, per la finale nazionale. Motivazione: “Per il grande impegno nella promozione di servizi innovativi a favore della popolazione all’ interno di un sistema che vede l’ ente pubblico fattivamente interagire con l’utenza. Per la lungimiranza nell’aver compreso l’importante valore del km 0, come meccanismo di identificazione della vera italianità. Per l’attenzione e la sensibilità nel promuovere la sana alimentazione come importante leva per benessere della cittadinanza”, ha ritirato il premio Gianni Bonelli.

ATTUALITÁ

LE IMPRESE CUNEESI PREMIATE ALL’OSCARGREEN 2

1- Il Casolare nella persona di Sergio Girardi 2 - 7 Vie Del Belbo nella persona di Renato Icardi 3 - ASL CN1 nella persona di Gianni Bonelli 4 - I cuneesi premiati insieme al direttore regionale De Concilio, al presidente e direttore Coldiretti Cuneo Gatto e Pagliano

GIOVANI IMPRESA COLDIRETTI CUNEO: AMICIZIA E PASSIONE PER L’AGRICOLTURA Un appuntamento da tutto esaurito, con la partecipazione di quasi 500 persone: “L’amicizia non nasce per caso, ma dalla passione che ci unisce” è stato il motto della festa Giovani Impresa Coldiretti Cuneo, che si è svolta domenica 29 giugno, in uno spazio appositamente riservato presso l’Evita Club, disco-restaurant di Cavallermaggiore. “I giovani che scelgono di lavorare nell’azienda di famiglia o di aprire nuove attività sono in aumento, l’impegno e la creatività degli imprenditori Under 30 sono una marcia in più per l’agricoltura di oggi”, ha commentato Luca Beltrando, delegato provinciale Giovani Impresa. E i protagonisti, gli imprenditori, hanno le idee chiare: ”Il futuro si costruisce giorno per giorno e le sfide da affrontare non mancano, ma l’essere uniti e il fare innovazione e impresa insieme è il passo fondamentale per riuscire”. “Dedicare questa serata all’amicizia e alla passione che ci unisce è stato il motto ben riuscito della serata, per costruire il futuro delle nostre aziende”.

Dalle Langhe all’Argentina “Nonna Rosa, la roccia delle Langhe, da Cortemilia all’Argentina” è il titolo della pubblicazione di Osola Appendino e Giancarlo Libert dedicata a Nonna Rosa Vassallo: la persona più importante nella vita di Papa Francesco. La presentazione del libro è stata effettuata a Torino il mese scorso ed a Piana Crixia (SV) Domenica 8 Giugno. Quest’ultimo evento ha avuto luogo presso la chiesa parrocchiale in frazione San Massimo – Cagna, luogo che ha dato i natali a nonna Rosa. La presentazione è stata anticipata da una solenne celebrazione di Pentecoste presieduta da Monsignor Croce, vicario del Vescovo di Asti, e da Monsignor Siri, vicario del Vescovo di Acqui. Le Langhe si confermano un territorio sacro, infatti accanto alle due note Beate Teresa Bracco e Margherita di Savoia, stà diventando celebre anche questa donna che tanto operò nell’educazione cristiana del nostro caro Papa Francesco. Curiosità: secondo Giancarlo Libert il cognome Bergoglio deriverebbe da Bergolo, piccolo comune della provincia di Cuneo, situato nei pressi di Cortemilia.

Nuovi attacchi dei lupi sul versante francese

Nuovi attacchi dei lupi particolarmente gravi sul versante francese. Nella fotografia, alcune delle 50 pecore sgozzate. Sulle montagne cuneesi, l’ansia e il timore delle predazioni domina l’arrivo dei nostri pastori e margari. Si segnalano già degli attacchi. (Foto Martin Charpenel, sindaco di Barcellonette)

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l periodo della fienagione e dello sfalcio dei prati coincide con il periodo in cui in campagna si trovano, oltre alla selvaggina adulta, anche nidiate e cucciolate. Queste ultime sono più vulnerabili e rischiano di essere travolte e distrutte dalle barre falcianti. Partendo da questa constatazione e dalla volontà di ridurre al massimo la mortalità dei nuovi nati, è nato il progetto denominato “Fienagione e tutela fauna selvatica”, voluto e interamente finanziato dalla sezione comunale ANLC (Associazione Nazionale Libera Caccia) di Cavallermaggiore, che ha realizzato un prototipo di dispositivo di salvaguardia, denominato “Barra d’involo”, da impiegare durante le operazioni di sfalcio di prati e medicai.

ATTUALITÁ

BARRA D’INVOLO PER SALVAGUARDARE I VOLATILI SELVATICI Il progetto è stato finanziato dall’Associazione Nazionale Libera Caccia La “Barra d’involo” è uno strumento molto semplice dal punto di vista della costruzione. E’ composto da una barra di ferro munita di catene poste a una distanza di venti centimetri l’una dall’altra con lunghezza di circa un metro. La larghezza deve essere pari a quella della barra falciante e montata parallelamente e anteriormente alla barra falciante stessa (fissata alla parte anteriore del trattore)”. Il principio di funzionamento è elementare: le catene che strisciano a terra “setacciano” l’erba ancora in piedi mettendo in allarme gli eventuali capi di

selvaggina che, in questo modo, riescono ad involarsi/fuggire prima dell’arrivo delle lame di taglio. Questa iniziativa, promossa per la prima volta in provincia di Cuneo dalla ANLC di Cavallermaggiore, non vuole essere un sostituirsi alla gestione faunistica degli enti preposti, ma un esempio di concreta e nuova sinergia tra il mondo agricolo e quello venatorio.

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LANGA E ROERO, PATRIMONIO DELL’UNESCO Grande soddisfazione per aver ottenuto l’ambito riconoscimento. Coldiretti chiede che le imprese vitivinicole non siano gravate da ulteriori, costose e spesso inutili bardature burocratiche

Enzo Pagliano

’inserimento dei paesaggi vitivinicoli di Langa, Roero e Monferrato tra i siti patrimonio dell’Unesco rappresenta senz’altro la notizia più importante di queste ultime settimane, non fosse altro che da tempo, ai vari livelli, si stavano producendo documenti atti a comprovare l’interesse del sito da parte dell’ United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization. Di seguito, alcune notizie con una scheda descrittiva, qualche dato e alcune informazioni. Teniamo ad evidenziare che l’essere inseriti nell’Unesco è certamente un onore, ma comporta anche degli oneri. “Coldiretti – evidenzia il direttore provinciale, Enzo Pagliano (foto a lato) - sin dalla proposta di candidatura ha richiesto attenzione alle Istituzioni amministrative e politiche affinché l’at-

prima

tività delle imprese vitivinicole, notoriamente già assoggettata a innumerevoli norme e vincoli burocratici, non venisse ulteriormente gravata da ulteriori ostacoli e oneri in una situazione economica e di mercato delicata. Ogni prescrizione aggiuntiva, per Coldiretti, deve quindi essere davvero necessaria per il raggiungimento degli obiettivi posti. Questo non significa andare contro corrente, ma apportare del sano realismo, considerando che, se oggi il territorio è inserito nei siti di interesse internazionale, lo si deve sicuramente ai grandi nomi che in questi giorni sono stati intervistati sui giornali e dalle tv, ma anche a quella miriade di medi e piccoli imprenditori vitivinicoli che, con i calli sulle mani, hanno conservato e scolpito questo territorio, rendendolo unico ed inimitabile”.

La Lista del Patrimonio Mondiale comprende ad oggi 981 siti. L’Italia è il Paese che conta più siti in assoluto: 50 in totale. Per essere inserito all’interno della Lista, un sito deve dimostrare di possedere un “eccezionale valore universale”, ovvero esprimere un significato culturale e/o naturale talmente rilevante da superare i confini nazionali e da essere di comune importanza per le generazioni presenti e future. Nel caso dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte, è stato premiato il cosiddetto “paesaggio culturale” quella speciale interazione tra uomo e ambiente che attraverso la cultura della vite ha permesso di modellare e armonizzare le colline piemontesi in un modo unico e da oggi riconosciuto in tutto il mondo. Il riconoscimento è avvenuto domenica 22 giugno 2014 a cura del comitato dell’Unesco

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riunito a Doha nel Qatar. La denominazione del sito è: I Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato. Di seguito il contenuto del comunicato UNESCO a favore del riconoscimento: “I paesaggi culturali vitivinicoli del Piemonte di Langhe-Roero e Monferrato sono una eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino. […] I vigneti di Langhe-Roero e Monferrato costituiscono un esempio eccezionale di interazione dell’uomo con il suo ambiente naturale: grazie ad una lunga e costante evoluzione delle tecniche e della conoscenza sulla viticoltura si è realizzato il miglior adattamento possibile dei vitigni alle caratteristiche del suolo e del clima, tanto da diventare un punto di riferimento internazionale. I paesaggi vitivinicoli di LangheRoero e Monferrato incarnano l’archetipo di paesaggio vitivini-

colo europeo per la loro grande qualità estetica..”. Le aree incluse - tre province che ospitano 29 comuni facenti parte dell’area UNESCO definita “core zone” e 72 comuni nell’area chiamata “buffer zone. In totale 10.789 ettari inclusi. L’area UNESCO “corezone” Asti: Agliano Terme, Castelnuovo Calcea, Mombercelli, Montegrosso d’Asti, Nizza Monferrato, Vaglio Serra, Vinchio, Calosso, Canelli. Alessandria: Camagna Monferrato, Cella Monte, Frassinello Monferrato, Olivola, Ottiglio, Ozzano Monferrato, Rosignano Monferrato, Sala, Vignale. Cuneo : Santo Stefano Belbo, Barolo, Castiglione Falletto, Diano d’Alba, La Morra, Monforte d’Alba, Novello, Serralunga d’Alba, Grinzane Cavour, Barbaresco , Neive. L’area cuscinetto “buffer zone” 72 comuni fanno parte delle “buffer zone” o zone cuscinetto, che non rientrano nel sito Unesco, ma devono osservare alcuni

parametri per la tutela dell’ambiente. Provincia di Asti: Asti, Belveglio, Calamandrana, Cassinasco, Castagnole delle Lanze, Castel Boglione, Castel Rocchero, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Coazzolo, Cortiglione, Costigliole d’Asti, Fontanile, Incisa Scapaccino, Isola d’Asti, Maranzana, Moasca, Mombaruzzo, Mongardino, Montabone, Montaldo Scarampi, Quaranti, Rocca d’Arazzo, Rocchetta Palafea, Rocchetta Tanaro, San Marzano Oliveto, Vigliano d’Asti, Casorzo, Grana, Grazzano Badoglio, Moncalvo e Penango. Provincia di Alessandria: Acqui Terme, Alice Bel Colle, Bergamasco, Bistagno, Cassine, Masio, Occignano, Ricaldone, Strevi, Terzo, Altavilla Monferrato, Casale, Castelletto Merli, Cereseto, Conzano, Cuccaro, Fubine, Lu, Ponzano, Serralunga di Crea, Terruggia, Treville. Provincia di Cuneo: Alba, Castiglione Tinella, Cherasco, Dogliani, Mango, Monchiero, Montelupo Albese, Monticello

d’Alba, Narzole, Neviglie, Roddi, Roddino, Rodello, S. Vittoria d’Alba, Sinio, Treiso, Trezzo Tinella, Verduno).

Le sei componenti che costituiscono il sito 1 “La Langa del Barolo”: Barolo (CN); Serralunga d’Alba (CN); Castiglione Falletto (CN); La Morra (CN); Monforte d’Alba (CN); Novello (CN); Diano d’Alba (CN). 2 “Il Castello di Grinzane

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Cavour”: Grinzane Cavour (CN). 3 “Le Colline del Barbaresco”: Barbaresco (CN); Neive (CN). 4 “Nizza Monferrato e il Barbera”: Montegrosso (AT); Mombercelli (AT); Agliano (AT);

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E’ stato autorizzato dal Ministero della salute con DM n. 63 del 5 giugno 2014 il medicinale veterinario “Strisce per alveare per api mellifere” (nome commerciale MAQS 68,2g), a base di acido formico. A fronte di un numero esiguo, sul mercato italiano, di strumenti di difesa per la lotta alla varroa della api, Coldiretti si è interessata perché fosse accelerata la procedura di autorizzazione amministrativa dell’immissione in commercio di tale farmaco veterinario. Il farmaco, la cui procedura di registrazione è stata avviata in Gran Bretagna è ora disponibile in Italia grazie all’applicazione della norma sul mutuo riconoscimento. Durante il periodo di 7 giorni in cui viene impiegato per il trattamento della varroa, l’apicoltore non deve raccogliere il miele. L’infestazione degli alveari da parte dell’acaro Varroa destructor rappresenta la principale minaccia alla loro sopravvivenza a causa sia della sua azione di danneggiamento diretta nei confronti della covata e delle api, adulte sia di agente predisponente nei confronti dell’azione lesiva di altri agenti come i virus.

Castelnuovo Calcea (AT); Vinchio (AT); Vaglio Serra (AT); Nizza Monferrato (AT). 5 “Canelli e l’Asti spumante”: Santo Stefano Belbo (CN); Calosso (AT); Canelli (AT). 6 “Il Monferrato degli Infernot”: Cella Monte (AL); Ozzano Monferrato (AL); Sala Monferrato (AL); Rosignano Monferrato (AL); Ottiglio (AL); Olivola (AL); Frassinello Monferrato (AL); Camagna Monferrato (AL); Vignale Monferrato (AL). Il sito è oggetto di tutela legislativa a diversi livelli. A livello nazionale, la zona è protetta dalla legislazione relativa alla protezione dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs 42/2004). A livello regionale, sono attivi diversi strumenti di pianificazione per tutelare il paesaggio culturale. In particolare, è stato adottato il Piano Paesaggistico Regionale, che contiene indirizzi per la di tutela dei diversi aspetti caratterizzanti il paesaggio. A livello comunale, il principale strumento di tutela è il Piano Regolatore Generale, che prevede regole per la conserva-

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zione delle aree d’insediamento storico, delle aree agricole e produttive. Tutti i Comuni coinvolti nella candidatura hanno verificato che il loro Piano Regolatore prevedesse norme idonee alla tutela delle zone di particolare pregio paesaggistico. Inoltre i Comuni hanno adottato varianti al proprio strumento, introducendo particolari regimi di salvaguardia del paesaggio vitato. Una particolare forma di protezione è costituita dai rigorosi e dettagliati disciplinari di produzione dei vini per il riconoscimento dei marchi D.O.C e D.O.C.G. che garantiscono l’autenticità delle qualità pedologiche dei terreni, dei prodotti e delle pratiche vitivinicole nonché la permanenza degli aspetti visibili del paesaggio. Per quanto riguarda la gestione generale del sito sul quale agiscono, con diverse competenze,molteplici soggetti istituzionali e non, è stata creata un’ Associazione, che coordina i diversi attori del territorio ed è responsabile dell’attuazione del Piano di Gestione.

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GIORNATA DELL’ECONOMIA: LUCI E OMBRE DEL 2013

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Delia Revelli

l “Rapporto Cuneo”, reso noto dalla Camera di commercio, in occasione della 12esima Giornata dell’Economia, presenta un’analisi approfondita dell’economia provinciale. “I dati relativi al 2013 - ha precisato il presidente Ferruccio Dardanello (foto a lato) - mettono in evidenza il persistere di una situazione di difficoltà, contrastata a lungo e confermata dai dati sulle imprese nate e cessate che chiude con un -1,03%, superiore al dato regionale fermo allo -0,54. Ora più che mai, l’ente camerale deve essere al fianco delle imprese per aiutarle a investire nell’innovazione e nell’export per riconquistare nuove quote di mercato e offrire nuove opportunità di lavoro qualificato ai nostri giovani”. I dati del mercato del lavoro sono emblematici e la Granda, area subalpina che meglio ha

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resistito alle difficoltà, vede ulteriormente ridursi i livelli occupazionali, con la disoccupazione che raggiunge il 6,9% e il tasso di occupazione che, dal 67,1% del 2012, approda al 65,9%. Un’ulteriore riprova delle problematiche che stanno attraversando i comparti produttivi viene dal maggior ricorso alla cassa integrazione, in aumento e, soprattutto, in controtendenza rispetto all’andamento regionale. Il credito, tradizionale punto di forza, mostra anch’esso la corda con l’ulteriore peggioramento del rapporto sofferenze-impieghi. Anche il commercio estero, da sempre risorsa positiva dell’economia provinciale, ha fatto rilevare segnali di difficoltà con un ridimensionamento del valore trattato, valutato nel -1,5% delle esportazioni e del -5,8% delle importazioni. Resta positivo il saldo import-export, con il prevalere

delle merci in uscita rispetto a quelle in ingresso per complessivi 2,8 miliardi di euro, a fronte dei 2,7 del 2012, con incremento del 4,8%. Una voce favorevole è quella legata al turismo che ha fatto registrare un trend in crescita, sia per quanto concerne la disponibilità di strutture che per l’incremento di arrivi e presenze. Nella “giornata cuneese dell’economia”, sono stati approfonditi i temi del modello di impresa sociale, con al centro il lavoro e la persona e hanno chiuso la giornata alcune testimonianze di imprese sociali e di imprese attive nella green economy con testimonianze che hanno arricchito la giornata di contenuti, con esempi di come progetti innovativi possano rappresentare un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Tra le altre, è intervenuta la San Biagio di Delia Revelli di Margarita (foto a lato).

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n servizio mirato, pensato per gli imprenditori del mondo agricolo e gli intermediari del commercio, integrativo del tradizionale listino prezzi diffuso settimanalmente tramite il portale prezzi accessibile dal sito internet della Camera di commercio. È già operativo ed è stato presentato lo scorso 17 giugno, nel salone consiliare dell’Ente come importante novità per un’annata agraria che sta affrontando il periodo estivo. Dopo un passato di bollettini cartacei e l’approdo al Televideo regionale di Rai 3, l’ente camerale ha realizzato un servizio personalizzato, per fornire su cellulare, tablet o PC i prezzi rilevati dalle Commissioni preposte. Gli interessati, per ricevere settimanalmente i dati, possono registrarsi gratuitamente al portale (www.cuneoprezzi.it) predisponendo un paniere con i prodotti che li interessano, da scegliersi tra le voci oggetto di pubblicazione camerale, vale a dire i cereali, il comparto avicunicolo e quello zootecnico, comprensivo anche della suinicoltura. Ogni volta che il mercato delle contrattazioni rileverà i prezzi settimanali, i fruitori riceveranno un sms oppure una mail che li

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24 ATTUALITÁ

PROGETTI DI FILIERA: LA RICERCA È ALLA BASE DEL SUCCESSO

lla base dei progetti filiera, è essenziale la ricerca di varietà che meglio si esprimono negli areali di coltivazione, a cui bisogna collegare la richiesta da parte dell’industria di trasformazione. Per questo, i campi varietali hanno un’importanza strategica: chi avrebbe coltivato un kg. di Bologna o di Aubusson se prima non avesse visto i risultati dei campi varietali? Solo dopo la sperimenta-

zione di alcuni anni, le varietà hanno evidenziato una stabilità di comportamento sia produttivo che qualitativo. Non basta consultare le prove nazionali o un catalogo fornitori per fare la scelta colturale che può incidere notevolmente sull’economia aziendale. “Le prove nazionali – evidenzia Paolo Rosa, responsabile Commerciale del Cap Nord Ovest - restituiscono risultati ed os-

servazioni generali, servono agli operatori di settore per avere indicazioni di massima sulle varietà, ma hanno il difetto di non coprire tutto il territorio nazionale. In provincia di Cuneo, per esempio, non vengono effettuate”. I cataloghi, oltre ad essere di parte, forniscono indicazioni generali, essendo validi per tutto il territorio nazionale non evidenziando le peculiarità delle varietà in ogni singola zona. Quindi è importante la sperimentazione a livello locale, distribuendo i campi, in modo logico per coprire la vastità del territorio cuneese ed ottenere prove e confronti in varie tipologie di territorio (leggi pianura e pedemontano, “beinale” e terreni sciolti). La semina di un campo varietale è solo l’ultimo passo prima della commercializzazione di una varietà: dietro a questa, ci sono anni di lavoro che ne hanno permesso l’emergenza in mezzo ad una mare di altre “linee”. Durante una recente visita in un centro di selezione varietale, si è potuto constatare come una varietà

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di frumento superi una serie di prove in campo e in laboratorio prima di venir messa in commercio ma tutto questo non basta, occorre ancora verificare l’adattabilità della varietà alla zona di coltivazione. Questa adattabilità è fonte di una serie di fattori quali il ciclo di maturazione, gli aspetti qualitativi, fitosanitari e produttivi. Ciclo di maturazione: molto importante per vedere se la varietà si presenta coltivabile nella zona di sperimentazione, infatti cicli non corretti es. troppo lunghi esporrebbero le varietà ad inconvenienti nella maturazione del prodotto (vedi stretta). Aspetti qualitativi: bisogna verificare che le caratteristiche qualitative vengano correttamente estrin-

secate dalla varietà nell’areale di coltivazione, infatti non sempre le qualità indicate o ricercate dal costitutore in determinate zone si manifestano; addirittura, in alcune zone si possono avere qualità superiori. Aspetti fitosanitari: le caratteristiche varietali di resistenza o tolleranza indicate dal costitutore verso alcune patologie possono essere invece essere facilmente superate o aumentate a secondo dell’ambiente in cui si opera. Aspetti produttivi: è un aspetto che va sempre considerato, infatti non si possono fare produzioni di qualità e sanità, se non supportati dall’aspetto produttivo. Un esempio classico è quello della varietà Taylor frumento di forza, ma che nelle

nostre zone non offre che scarsi risultati produttivi. A volte occorrono almeno due anni per avere risposte certe, perché le varietà possono dare risultati diversi da un anno all’altro, in funzione di molteplici fattori. Infatti, l’andamento climatico, i fattori tecnici le modalità tecnico-operative colturali influenzano fortemente i risultati sia produttivi che qualitativi in annate simili e il tutto peggiora se gli andamenti stagionali non sono comparabili fra un anno e l’altro. “L’insieme di tutti questi parametri – conclude Aldo Brustolon (foto a lato) coordinatore dei Tecnici dell’Agenzia 4A - fa esprimere ai tecnici e agli agricoltori stessi la preferenza

ATTUALITÁ

Aldo Brustolon

verso una varietà o l’altra sempre rimanendo però all’interno della domanda dei trasformatori. Risulta così importante la partecipazione degli agricoltori alle visite dei campi varietali per meglio comprendere l’evoluzione della coltura e coglierne gli aspetti agronomici e tecnici”.

ASSISTENZA TECNICA: PROVA DI GESTIONE MECCANICA NEL SOTTOFILA DEL VIGNETO 16.11.2011

16.11.2011

Nel mese di giugno, Coldiretti Cuneo ha organizzato una prova di gestione meccanica nel sottofila del vigneto, con l’assistenza dei tecnici dell’Agenzia 4 A, per mettere a confronto diverse tipologie di macchine, presso l’azienda agricola “Punset” in località Punset - Neive. “L’iniziativa, che si colloca nel contesto della ‘viticoltura ripensata’ ha raccolto moltissime adesioni – evidenzia Cesare Gilli, segretario di Zona Coldiretti Alba - I turni delle prove sono stati ripetuti nell’arco dell’intera giornata per permettere a tutti di valutare le differenti caratteristiche delle macchine agricole, in grado di lavorare in aree declivi, anche con presenza di scalini”. Conclude Gilli: ”Per stare al passo con i tempi, occorre sperimentare nuove tecnologie, nell’ottica di una sempre maggiore attenzione all’ambiente, per eliminare i prodotti di sintesi per il controllo delle erbe infestanti, supplire all’intervento dell’uomo con gli attrezzi manuali ed essere sempre più competitivi sul mercato”.

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Lagnasco sono quattro ed ospitano, rispettivamente, 60, 36 e 24 persone. “Anche quest’anno vi è l’impegno concreto delle imprese aderenti a Coldiretti per dare una sistemazione dignitosa ai racco-

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glitori della frutta” – commenta Michele Quaglia, presidente Zona Coldiretti Saluzzo. “I container sono dotati di letti, arredi, servizi sanitari, allacciamento all’acqua e alla luce elettrica e cucina e,

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rispetto all’anno scorso, abbiamo aumentato il numero di posti letto disponibili, per venire incontro ad un maggior numero di richieste”, commenta Mario Dotto, segretario di Zona Coldiretti.

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prezzo: la garanzia è data dal fatto che il sistema indicizzato viene elaborato da un ente terzo, l’Università Cattolica di Piacenza, che lega la remunerazione del latte ad oggettivi parametri economici e commerciali. La composizione del paniere dell’indice consente di garantire in egual misura tutti gli attori della filiera, dai produttori di latte fino agli utilizzatori della polvere.

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nare questo concetto, garantendo una fornitura di latte e una produzione di polvere di qualità elevata per la Ferrero. I dati di Compral-Latte sono in tal senso inequivocabili e, in questi 4 anni di attività, hanno visto migliorare costantemente i parametri commerciali e igienico-sanitari del latte conferito fino a raggiungere livelli di eccellenza. Il prezzo del latte indicizzato ha fatto scuola in Piemonte ed in Italia. In Piemonte ha addirittura sostituito la trattativa per il prezzo regionale, in Lombardia è preso a riferimento per la trattativa stessa. Dove sta l’interesse dei produttori ad operare con il sistema del prezzo indicizzato? Il sistema del prezzo indicizzato rappresenta una garanzia per i produttori di latte che consente di svincolarsi dalle obsolete trattative per la determinazione del

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ell’intervista al presidente Raffaele Tortalla, la fotografia di una cooperativa che è un punto di riferimento nel settore lattiero caseario Quanti sono i soci attualmente e quanto latte commercializzate? I soci conferenti di CompralLatte sono 220; la Cooperativa ha iniziato la Campagna in corso commercializzando circa 2900 q.li di latte al giorno. La cooperativa è nata in funzione del progetto con Inalpi e Ferrero ed avete adottato il sistema del prezzo indicizzato. Come stanno andando le cose? Il progetto relativo alla produzione di polvere di latte ha visto dapprima concretizzarsi e poi rafforzarsi nel tempo il concetto di filiera, che garantisce la tracciabilità del latte dal singolo produttore conferente di Compral-Latte, al trasformatore sino

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“IL P.A.N. PENALIZZA LA NOSTRA AGRICOLTURA”

Franco Parola

on il corrente anno si è avviata la progressiva attuazione, su tutto il territorio nazionale, del “Piano d’Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari” approvato con D.M. 22 gennaio 2014 in applicazione della Direttiva 2009/128/CE e del D. Lgs. 150/2012. Già durante la fase precedente la pubblicazione, sia del Decreto che del Piano, la Coldiretti ha più volte denunciato il fatto che tutto l’iter di definizione e di analisi della problematica è stato portato avanti, a livello nazionale, senza il coinvolgimento delle Organizzazioni Professionali Agricole e ciò contravvenendo il basilare principio della concertazione con le rappresentanze, condizione imprescindibile qualora si voglia pervenire a regole condivise. Il risultato che ne è scaturito è quello di un Piano di difficile attuazione, penalizzante per la nostra agri-

coltura, nel quale non si è saputo tenere nella dovuta considerazione i punti di forza della nostra realtà agricola, quali per esempio il primato italiano in materia di minor livello di residui di fitofarmaci nelle derrate alimentari ed il minor numero di irregolarità registrate negli ultimi anni. Il risultato è quello di un piano complesso, incapace di raggiungere i fini per i quali è stato pensato che rischia di creare non pochi problemi per la sua concreta attuazione e di penalizzare pesantemente la nostra realtà agricola. Vediamo gli aspetti più importanti presi in esame dal PAN: Anzitutto il Piano prevede sia norme di tipo cogente sia indicazioni di ordine volontario e, pur essendo a tutti gli effetti in vigore, contempla obblighi per i quali sono previste date di avvio differenziate. Per molti degli aspetti considerati, inoltre, ancora mancano le indicazioni di detta-

glio che dovranno essere definite dalle Regioni, anche attraverso la stesura di manuali e linee guida. Va evidenziato che il PAN prevede un forte coinvolgimento delle Regioni le quali per prime sono chiamate ad ottemperare a precisi compiti di raccolta e divulgazione di tutti i dati necessari per la concreta attuazione di uno dei cardini di tutto il Piano, ovvero per la lotta integrata resa obbligatoria per tutte le imprese agricole. In pratica le Regioni dovranno mettere a disposizione di tutti gli operatori professionali, un’efficace rete di monitoraggio, in grado di registrare tutte le variabili che hanno rilevanza per le scelte di tipo fitoiatrico, a partire dai dati climatici, passando attraverso la verifica degli stadi fenologici delle colture, alla presenza di predatori e/o avversità, del livello di antagonisti ….., fino a giungere all’applicazione di modelli previsio-

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nali e rendere tutto ciò fruibile per le imprese agricole, affinché queste possano adottare idonee strategie di lotta integrata. “E’ evidente - sottolinea Franco Parola, responsabile del Servizio Ambiente e Territorio di Coldiretti Cuneo e Piemonte come, quanto oggi presente sul territorio regionale, risulti inadeguato per il raggiungimento degli obiettivi posti da un piano “scritto a tavolino” con poca aderenza alla realtà e con il rischio che gli imprenditori agricoli si trovino costretti a dover rispondere di inadempienze attribuibili a responsabilità non loro”. Nel dettaglio i principali aspetti considerati: La lotta integrata obbligatoria Dal primo gennaio del corrente anno è entrato in vigore l’obbligo di adozione delle tecniche di lotta integrata per tutti gli agricoltori professionali; obiettivo perseguibile secondo quanto previsto dal Decreto ispirandosi alle seguanti indicazioni di carattere generale: • adozione di tecniche agronomiche ottimali (es. scelta

di cultivar resistenti, utilizzo di tecniche idonee, ricorso ad organismi utili ….) • esecuzione di un costante monitoraggio delle colture ed adozione di metodi previsionale per l’esecuzione dei trattamenti necessari …. • ogni valutazione relativa alla necessità di eseguire un intervento dovrà essere svolta sulla base di soglie di intervento e si dovrà preferire, quando possibile, mezzi biologici o fisici o comunque utilizzare prodotti con caratteristiche tossicologiche e eco – tossicologiche quanto più favorevoli possibile • si dovrà far ricorso a dosi ridotte, quando possibile, e limitare il numero dei trattamenti adottando, quando necessario, strategie anti resistenza verso gli organismi nocivi • occorre tuttavia precisare che il PAN prevede, per così dire, due livelli di lotta integrata: uno di natura volontaria ed uno obbligatorio. Mentre la lotta integrata vo-

lontaria troverà concreta attuazione attraverso specifiche misure del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) e prevede anche la possibilità di aderire al Sistema di Qualità Nazionale della Produzione Integrata (SQNPI), la difesa obbligatoria si traduce per le aziende nell’obbligo di dimostrare di disporre della possibilità di reperire i dati necessari ad indirizzare correttamente i trattamenti fitosanitari secondo le indicazioni generali sopra elencate. Controlli delle attrezzature per la distribuzione dei prodotti fitosanitari Entro il 26 novembre del 2016 tutte le attrezzature utilizzate per la distribuzione dei fitofarmaci dovranno essere sottoposte, con esito positivo, a controllo funzionale presso un Centro Prova autorizzato dalla Regione. Le attrezzature acquistate dopo il 31 dicembre 2012 dovranno essere controllate entro 5 anni dalla data di acquisto. Fino al 2020 tra un controllo e l’altro potranno intercorrere al massimo 5 anni, mentre successivamente tale periodo verrà

ridotto a 3 anni. Oltre al controllo funzionale le attrezzature dovranno essere sottoposte annualmente a taratura, la quale potrà limitarsi alla registrazione annuale da parte dell’utilizzatore della data di esecuzione della regolazione e dei volumi di irrorazione utilizzati per le principali colture (tale scheda dovrà poi essere allegata al così detto “quaderno di campagna”) oppure potrà essere volontariamente svolta presso i Centri prova autorizzati dalla Regione ed attuata tramite apposite attrezzature. Quello appena presentato è un altro dei capitoli più critici di tutto il Piano poiché né il Piemonte né il resto del nostro Paese dispone di una rete sufficientemente capillare, attrezzata e formata per eseguire tutti i necessari controlli funzionali e le regolazioni, con il rischio che, a fronte di un obbligo posto in capo alle imprese, manchino gli strumenti necessari per potervi assolvere. Questi sono gli aspetti principali, per gli aspetti tecnici, rivolgersi agli Uffici Zona Coldiretti.

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ra i più importanti adempimenti a carico del Datore di lavoro, secondo il D.Lgs. 81/08 e s.m.i., vi è l’obbligo di informazione/formazione (Artt. 36 e 37) e di dotare dei D.P.I. Dispositivi di Protezione Individuale il lavoratore (Capo II). Formazione: Il datore di lavoro deve provvedere affinché ciascun lavoratore riceva un’adeguata informazione e formazione sui rischi per la sicurezza e la salute connessi all’attività dell’impresa, sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate. Per il settore agricolo, l’obbligo formativo è previsto nella seguente misura: • formazione generale: concet-

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ti generali in materia di sicurezza sul lavoro, 4 ore (può essere svolta anche mediante e-learning); • formazione specifica: in funzione dei rischi specifici, 8 ore - qualora il lavoratore vada a costituire un nuovo rapporto di lavoro con un’azienda dello stesso settore produttivo (es. “agricoltura”) a cui apparteneva quella d’origine o precedente, non è necessario ripetere la formazione, se invece cambia settore produttivo (es. da “edilizia” a “agricoltura”) è necessario fornire la formazione specifica. La battaglia per la semplificazione, che conduce da tempo Coldiretti, ha portato a far sì che

tale obbligo non sia previsto per i lavoratori stagionali che svolgono fino a 50 giornate lavorative annue, presso lo stesso datore di lavoro, per mansioni semplici. In questo caso, la formazione può avvenire fornendo e divulgando gli opuscoli formativi E.B.A.T. FAVLA Cuneo. La formazione va comunque formalizzata insieme alla documentazione di assunzione utilizzando i modelli presenti nella Valutazione dei Rischi o quelli forniti dal Servizio Salariati di zona al momento dell’assunzione. Gli opuscoli FAVLA sono tradotti e disponibili anche in varie lingue, così da facilitare la comprensione delle informazioni al lavoratore straniero.

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a protezione dell’udito, da utilizzare impiegando attrezzature agricole rumorose. I D.P.I. da impiegare in funzione della mansione svolta sono indicati nel Documento di Valutazione dei Rischi. E’ importante registrare, con cura, l’avvenuta consegna dei DPI a ciascun lavoratore, apponendo data e firma per ricevuta. In merito, si possono utilizzare i modelli presenti sempre nella Valutazione dei Rischi o quelli forniti dal Servizio Salariati di zona al momento dell’assunzione. I lavoratori sono obbligati ad utilizzarli. Il non utilizzo costituisce “causa di giusto licenziamento”. Il Servizio Datori di lavoro di Coldiretti è a disposizione per

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MIGLIORATI I CONTRATTI SULLA FILIERA CEREALICOLAVie delBIO Belbo 2014 Società Agricola Cooperativa

ssendo in corso la trebbiatura dei cereali biologici è opportuno fare il punto della situazione sui contratti stipulati dall’Associazione Produttori Biologici Terramica. Anche per il 2014 sono stati riproposti interessanti contratti di filiera per il settore della cerealicoltura biologica. Lo scopo è quello di offrire alle aziende associate delle importanti opportunità economiche volte a valorizzare la produzione biologica cuneese dei cereali. Questi importanti accordi sono stati sottoscritti con due dei principali mulini biologici piemontesi: il Mulino Marino di Cossano Belbo e il Mulino Sobrino di La Morra. I contratti sono stati stipulati da Terramica in collaborazione con la Cooperativa 7 Vie del Belbo che, essendo certificata biologica, è in grado di garantire alle aziende agricole che hanno sottoscritto i contratti, condizioni vantaggiose relativamente alla remunerazione del prodotto. Nello specifico i contratti stipulati riguardano la produzione di frumento tenero e di Enkir. Relativamente al frumento tenero biologico sono stati messi

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Società Agricola Cooperativa

sotto contratto oltre 20 ettari coinvolgendo una decina di aziende sull’intero territorio della provincia di Cuneo con produzioni stimate di circa 700 quintali. Per quel che riguarda l’Enkir la superficie è raddoppiata rispetto allo scorso anno, attestandosi su oltre 25 ettari, le aziende coinvolte sono dieci con una produzione stimata di circa 750 quintali. Tutti i contratti hanno visto una ridiscussione da parte di Terramica che ha portato al miglioramento delle condizioni economiche a vantaggio delle aziende. Infatti sono stati migliorati tutti i valori di riferimento riconosciuti alle aziende in base alla qualità del prodotto conferito e ai costi di trasporto. Tali migliorie riconoscono ulteriormente dal punto di vista economico l’impegno delle aziende a produrre un prodotto biologico di qualità. Queste pre-

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mialità, legate agli aspetti qualitativi espressi dai parametri P/L e W oltre al riconoscimento di un premio aggiuntivo per coprire i costi di trasporto, vanno a sommarsi alle quotazioni stabilite sulla base della borsa granaria di Milano alla voce agricoltura biologica. “Questi ulteriori miglioramenti, afferma Marcello Pellegrino responsabile provinciale di Terramica (foto a lato), dimostrano come l’azienda capace di produrre qualità riesce ad ottenere quotazioni superiori anche del 30% rispetto alle quotazioni di mercato. Tali incrementi sono stati possibili grazie al continuo rafforzamento della filiera cerealicola biologica della provincia di Cuneo che ogni anno permette di coinvolgere sempre più aziende, aumentando i territori destinati alle coltivazioni biologiche soprattutto nelle zone marginali della provincia di Cuneo. Una filiera che gli stessi mulini riconoscono essere di qualità, in quanto capace di fornire prodotto con buoni parametri tecnologici e strettamente legato al territorio a garanzia della provenienza locale, aspetto che il consumatore ricerca sempre più attentamente nei suoi acquisti”.

RIFORMA NORME BIO: SÌ ALLA FINE DELLA DEROGA SULLE SEMENTI chieste nell’anno 2004 a 35.258 nel 2012. Di queste, nel 2004, sono state concesse 28.898 deroghe, a fronte di ben 32.085 nel 2012. Inoltre, il continuo ricorso alla deroga per l’uso di sementi convenzionali ha impedito la disponibilità di varietà adatte all’agricoltura biologica, visto anche l’insufficiente livello di ricerca nel settore. In sostanza, la deroga ha, purtroppo, legittimato un utilizzo massiccio di sementi convenzionali, a scapito delle sementi prodotte con metodi biologici già di per sé scarse, che, peraltro, spesso mal si prestano al regime biologico. Il regolamento comunitario recentemente approvato sul materiale vegetale non ha tenuto in alcun conto la specificità del mercato delle sementi biologiche. Il diritto degli agricoltori di scambiare i propri semi non può essere limitato: questo rappresenta una condizione fondamentale per avere sementi al 100% biologiche. Esaminando i dati dell’Ense relativi alle superfici investite a sementi biologiche, si rileva che è attualmente possibile ottenere a breve una produzione al 100% bio, come prevede la proposta di regolamento, per avena, cece, frumento duro, cece, farro, loglio, trifoglio, veccia. Un aspetto critico è la

mancanza di sementi relative agli ortaggi biologici. Nel 2004 il numero di richieste di deroga era 11.158 a fronte di 9.327 deroghe concesse. Nel 2012 le richiede di deroga salgono a 13.054 a fronte di 11.501 deroghe concesse. Le ortive sono, pertanto, le sementi quelle per le quali occorre incentivare in modo sensibile la produzione con metodo biologico. In conclusione, secondo Coldiretti la deroga sulle sementi, nonostante le attuali difficoltà, deve essere eliminata, così come prevede l’attuale proposta di regolamento, altrimenti non è possibile avviare un percorso di sviluppo del mercato delle sementi biologiche che rischia di essere procrastinato infinitamente nel tempo, impedendo la realizzazione di una filiera al 100% bio.

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oldiretti ha risposto ad una consultazione avviata dal Copa Cogeca sul problema della produzione sementiera biologica, esprimendo parere positivo alla norma della proposta di regolamento di riforma della legislazione sull’agricoltura biologica, che stabilisce l’eliminazione della deroga che attualmente consente, in via eccezionale, il ricorso all’impiego di sementi convenzionali. Coldiretti, ha evidenziato che il problema della disponibilità di sementi biologiche è molto complesso in quanto ancora oggi vi sono diversi ostacoli da affrontare e questioni insolute cui la ricerca ha iniziato, da poco più di un ventennio, a cercare risposte. La deroga prevista dalla legislazione comunitaria all’obbligo di utilizzo esclusivo di sementi e materiale di riproduzione vegetativo derivante da piante madri che siano state allevate con metodo biologico, già prevista dal reg. CEE 2092/91, non ha consentito nel tempo di favorire una produzione adeguata di sementi bio. Se si esaminano gli dati resi disponibili dall’Ense (Ente Nazionale Sementi Elette), si nota che il numero di deroghe concesse in Italia, anziché diminuire, negli anni sono aumentate. Si è passati da 33.663 deroghe ri-

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n punto d’incontro quotidiano tra produttori e consumatori, con l’impegno di garantire al consumatore tutti i prodotti freschi e trasformati che offre il territorio attraverso le proprie aziende agricole e i prodotti di eccellenza a livello nazionale. Questo è lo spirito della Cooperativa Agricola localMente di Fossano, costituita da 10 aziende e cooperative agricole del territorio. L’obbiettivo principale di localMente, aperta al pubblico dal 2012, è la valorizzazione dei prodotti agricoli locali attraverso la vendita diretta dal produttore al consumatore, mettendo al primo posto la qualità, la genuinità, la

sicurezza alimentare, attraverso un dialogo autentico e trasparente tra la realtà di chi produce e le esigenze di chi fa acquisti. “Grande novità di quest’anno spiega il presidente della cooperativa, Raffaele Tortalla - lo stand curato dalla Bottega Localmente alla Grande Fiera d’Estate, dove i visitatori potranno acquistare direttamente i prodotti agricoli del territorio e scoprire le eccellenze della Granda”. Presso la Bottega è possibile trovare un’ampia scelta di tagli di carne bovina piemontese, la sfiziosa carne in gelatina vegetale, ideale come piatto fresco in estate, le trote fresche e i preparati trasformati, come il ragù, i ravioli e la terrina di trota, le acciughe “come una volta” sotto sale e sott’olio, senza conservanti, i vini sfusi della Cantina del Dolcetto di Dogliani, i formaggi saporiti, freschi e stagionati del territorio, le

farine con il grano del cuneese e il pane 100 per cento e la menta di Pancalieri, con gli sciroppi purissimi di meta bianca e, per la casa, gli agridetersivi totalmente vegetali e biologici“per pulire senza sporcare il mondo”. Ma c’è di più: da Localmente è arrivata la carta fedeltà: ogni € 20,00 di spesa si avrà diritto ad 1 bollino e ogni 20 bollini si riceverà un pratico e utile trolley spesa “Io compro localmente”. La Bottega è aperta tutti i giorni feriali a Fossano, in piazza Dompé nell’area del Foro Boario con i seguenti orari: dalle ore 9 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30, tranne il lunedì, con apertura solo al mattino dalle 8.30 alle 12.30 e il mercoledì, con apertura dalle 9.00 alle 13 e chiusura al pomeriggio. Inoltre è aperta la seconda domenica del mese, al mattino, dalle ore 8.30 alle 12.00.

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UECOOP HA ACCOMPAGNATO LE COOPERATIVE A MONACO DI BAVIERA

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na nutrita delegazione di Cooperative agricole aderenti a UECoop Piemonte e aziende associate a Coldiretti è stata protagonista a Monaco di Baviera nelle giornate del 25 e 26 Giugno per promuovere le eccellenze del “made in Piemonte” in Germania. Fitto il programma di incontri per favorire l’apertura di nuovi canali commerciali sul mercato tedesco. I responsabili delle Cooperative e delle aziende agricole piemontesi hanno incontrato i buyers della grande, media e piccola distribuzione tedesca, gli operatori del settore HoReCa (ristoratori e operatori del catering e delle catene alberghiere), le istituzioni e i media nazionali e internazionali. Le eccellenze piemontesi sono state presen-

qualità, accompagnata da prestigiosi vini, tra cui Arneis, Dolcetto, Barbera, Barbaresco, Nebbiolo, Brachetto,

tate in incontri “B2B”, accompagnati da degustazioni e cene dedicate in prestigiose ambientazioni come la “Casa degli Artisti” di Monaco di Baviera. Vastissima la gamma di produzioni agroalimentari piemontesi, dagli antipasti tipici ai dolci di nocciola passando per risi, carni, salumi e formaggi di altissima

Spumante e Moscato d’Asti. “Attraverso il progetto, coinvolgiamo ogni volta nuove Cooperative e aziende” prosegue Vittorio Marabotto, responsabile regionale di UECoop Piemonte, “tenendo conto delle

UeCoop ha presentato tutte le realtà del Piemonte e della Granda che rappresenta, con la partecipazione diretta di numerose cooperative agricole, tra le quali, per il Cuneese: la Cooperativa Fagiolcoop, la Cooperativa Buschese, la Coperativa Valle Josina e la Cooperativa Produttori Alta Valle Grana. esigenze dei mercati e garantendo al maggior numero di associati l’opportunità di aprirsi ai mercati internazionali. In questa occasione, porteremo in Germania i prodotti di oltre 30 Cooperative UECOOP e aziende associate a Coldiretti, che insieme rappresentano un fatturato annuo potenziale di oltre 50 mln di EUR”.

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i è svolto a Bushat, in Albania, per una durata di 13 giorni e un totale di 104 ore, il corso di formazione promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e realizzato in collaborazione con Coldiretti e INIPA Piemonte nell’ambito dei progetti di formazione professionale per i cittadini residenti nei paesi di origine dei flussi migratori finalizzati all’ingresso in Italia per motivi di lavoro.

Nella foto un momento dell’incontro divulgativo promozionale del progetto

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Il corso ha visto protagonisti 60 lavoratori stagionali albanesi segnalati da aziende agricole della nostra provincia che li conoscevano per averli avuti in forze come operai negli anni precedenti ed intenzionate ad assumerli nuovamente nel 2014. E’ stato proposto un percorso formativo che potesse accrescere le competenze professionali nel settore dell’assistenza tecnica agricola, la conoscenza specifica delle normative di sicurezza e l’acquisizione di elementi di base di educazione civica. Grazie al progetto le aziende agricole cuneesi coinvolte hanno potuto non solo elevare le competenze professionali e ge-

stionali dei loro lavoratori, senza oneri a loro carico, ma anche rafforzare il legame di fidelizzazione con i loro dipendenti. Il percorso formativo ha aggiunto valore professionale ai partecipanti con ricadute positive sui medesimi e sulle aziende che li impiegano. L’esperienza, inoltre, si è rivelata virtuosa per aver innescato un processo positivo di creazione di una rete di relazioni con la comunità albanese che ha ospitato il format: la città di Bushat, nella quale si è svolto il corso presso la scuola professionale “Ndre Mjeda”, ha promosso dei veri piccoli eventi intorno alla presenza dei tecnici Coldiretti nel loro paese. Il percorso è stato vissuto da tutti con estrema soddisfazione e si sono create sicuramente le premesse per un rinnovo dell’esperienza in futuro.

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NECROSI BATTERICA SUL NOCCIOLO: I CONSIGLI DEL SERVIZIO TECNICO COLDIRETTI

Cesare Gilli Seg. Zona Coldiretti Alba e Cortemilia

’Agenzia 4 A Coldiretti informa che è stata segnalata, in alcuni areali, la presenza di una necrosi batterica su nocciolo, Xanthomonas arboricola pv corylina – maculatura batterica: Si tratta di un batterio che attacca gemme, foglie, rami, tronco e frutti. I sintomi sono,

per le gemme, l’imbrunimento delle squame esterne; sulle foglie, si manifestano macchioline tondeggianti, circondate da un’aureola più chiara, clorotica (macchia d’olio), sui germogli ,il patogeno si manifesta mediante macule che si possono estendere. Le macule compaiono anche sulle brattee che

Sintomi su: rametti

rivestono i frutti. Evidenziano i tecnici dell’Agenzia 4 A: “I danni comportano la riduzione della superficie foto sintetizzante, la caduta delle foglie, la morte delle parti più colpite e l’alterazione dell’accrescimento dei germogli apicali, bisogna tenere presente che un solo sintomo

foglie

non è caratteristico della malattia. Consigliamo di acquistare il materiale vegetativo esclusivamente da vivaisti certificati e invitiamo gli imprenditori che rilevassero anomalie sulle piante di nocciolo a contattare i tecnici del Coordinamento corilicolo, presso gli uffici di Zona Coldiretti”. frutti

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A COLLISIONI 2014 MUSICA E GASTRONOMIA

’edizione 2014 di Collisioni, il festival agri-rock che si tiene a Barolo dal 18 al 21 luglio, prende il nome dall’album più celebre di Neil Young: Harvest, termine che in inglese indica “il Raccolto”. Collisioni infatti non è solo una gigantesca kermesse di musica e letteratura, ma in primo luogo una festa agricola, in cui gli spettatori avranno l’opportunità di abbinare musica e letteratura all’alta enogastronomia di strada e alla conoscenza dei prodotti di eccellenza del territorio piemontese. Fra questi non mancherà la buona carne di Fassona presente a Collisioni grazie alla cooperativa Compral carne, nel ruolo di sponsor della manifestazione. Così, in ideale abbinamento ai grandi vini di Langa e al re dei vini, il Barolo, sarà protagonista la Piemontese regina delle carni. Nei vari giorni del Festival sulla piazza, la Fassona diventerà succulento hamburger naturale e genuino, preparato all’istante per il grande pubblico, con fragrante pane campagnolo. Versioni d’autore della carne Compral verranno proposte nell’area vip dal giovane chef stellato Giuseppe Iannotti del ristorante Kresios di Telese (Benevento). Iannotti, oltre a servire la fassona, è solito presentarla durante i suoi tour gastronomici, in Italia e all’estero: “A Barolo – spiega lo chef - voglio interpretare a modo mio la carne cruda e la lingua in salsa”.

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UNA CENA PER DIRE NO AGLI SPRECHI ma quasi un miliardo di persone soffre la fame e due miliardi la malnutrizione. Per combattere questi profondi squilibri, è necessario evitare che il cibo vada sprecato”. Ai partecipanti, che dovranno dare tempestiva adesione, prenotandosi presso l’LVIA (tel 0171.696975), o Pro Natura (Ag. Bramardi, tel 0171.692692) e altri punti in città www.lvia. it. è richiesto di portarsi le stoviglie da casa. Il contributo è di 18 euro per gli adulti e di 10 euro per i bambini, fino a 10 anni.

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enerdì 18 luglio, si terrà a Cuneo in piazza Europa (lato Ippogrifo) la “Cena degli avanzi”, un’iniziativa organizzata dall’associazione LVIA in collaborazione con altri organismi per dare attenzione ai progetti di solidarietà che l’LVIA sta attuando in Burkina Faso sulla sicurezza alimentare. Coldiretti fornirà i prodotti agricoli a kmØ, valorizzando così le eccellenti produzioni del territorio: “L’obiettivo – dicono gli organizzatori - è quello di dare il giusto significato al cibo, evitando gli sprechi alimentari, che nella società moderna rappresentano un’emergenza etica, economica ma anche ambientale. Oggi il mondo sta producendo una quantità di cibo sufficiente per nutrire tutta la popolazione,

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FRUTTA CUNEESE CON VISSANI SU RAI 1

’eccellente frutta del Cuneese celebrata dal grande chef Gianfranco Vissani, che per la trasmissione in onda su Rai 1 “L’altro Vissani” si è occupato della Tonda di Costiglione (nella foto, l’azienda Giordanino socia di Albifrutta) e di mirtilli (azienda Corrado Boero, a Sanfront). Dopo la visita alle aziende, la frutta cuneese approda in piazza Galimberti a Cuneo e Vissani, al 11° esima edizione di Pizza Fest, ne prepara una ai “Ramassin” ed una con “l’albicocca tonda di Costigliole”. (La frutta è stata fornita da Albifrutta ed il motocoltivatore con rimorchio è stato messo a diposizione dal Consorzio Agrario del Nord Ovest). Quest’ ultima parte di registrazione sarà invece programmata nella “Vita in diretta”.

Propo!e " viaggio domenica 20 luglio Villa Savoia a Gressoney e la festa del pane nero valdostano 3 agosto Briancon e il borgo fortificato di Mont Dauphin 10 agosto Chamois, perla della Valle d'Aosta 15 agosto Ferragosto a Gruyere (Svizzera) 20 - 25 agosto Londra con il TGV domenica 24 agosto Portovenere ed il giro delle tre isole 7 settembre Monaco e Saint Paul de Vence ... e per le tue vacanze estive, tante proposte e sconti esclusivi Coldiretti QUESTI ED ALTRI VIAGGI IN AGENZIA O ANCHE PRESSO IL PUNTO COLDIRETTI PIU' VICINO A TE! IN TERRE DI GRA NDA piazza europa, 9 cuneo tel. 0171 67575 info@interredigranda.com

Un Borgo di sera… accende l’estate

Torna una ricca estate di manifestazioni, con i venerdì sera in cui sono protagoniste enogastronomia, musica ed eventi, grazie alla collaborazione tra Comune ed Ente Fiera Fredda. Dopo il successo riscosso nella passata edizione, vengono riproposte le serata a tema con ciascun venerdì associato ad un colore, invitando tutti coloro che vorranno ad indossare abiti e accessori “a tono”. Il colore giallo sarà abbinato alla serata “La montagna in piazza… con i suoi animali” che si svolgerà venerdì 18 luglio: insieme al Mercato di Campagna Amica, con le eccellenze delle produzioni cuneesi, vi sarà l’esposizione di trattori d’epoca, la Sagra della Chiocciola Estiva e una mostra fotografica sulla montagna. Tutte le serate saranno accompagnate da appuntamenti musicali per le strade del paese, da appuntamenti gastronomici alle aperture straordinarie dei monumenti a cura dell’Associazione Pedo Dalmatia e dell’Associazione Amici di Monserrato.

Apertura nuovo punto vendita Presto Fresco È stato inaugurato, alla presenza delle autorità e del sindaco di Cavallermaggiore, Antonio Parodi, giovedì 19 giugno il nuovo punto vendita di Presto Fresco, la catena di supermercati di prossimità che ha scelto di riservare in tutti i punti, uno spazio per le eccellenze agroalimentari, a KM O, dando attenzione alla realtà del cuneese e offrendo al consumatore un ampia gamma di prodotti di qualità a prezzi convenienti.

XXII Festa del Socio Catac

Oltre 500 persone hanno partecipato alla XXII Festa del Socio Catac, il 25 giugno, presso l’area pic-nic La Sorgente a Demonte. Un successo di pubblico e l’occasione per fare il punto sull’assistenza tecnica gestita da Coldiretti, nel settore agricolo. 45 tecnici, che accompagnano tutti i settori produttivi dell’agricoltura cuneese

Notte B(i)anca a Savigliano

Il 21 giugno si è festeggiata la Notte B(i)anca a Savigliano, l’evento organizzato dalla Cassa di Risparmio di Savigliano con musica, divertimento e, grazie alla collaborazione di Coldiretti Cuneo, iniziative studiate per i bambini e i ragazzi dai 3 ai 13 anni, come il laboratorio didattico curato dall’Azienda Agricola Ferrero Mario di Racconigi, aderente al circuito delle fattorie didattiche e al progetto Educazione alla Campagna Amica. Le degustazioni sono state curate dalla cooperativa Localmente, aderente a Ue.coop e al circuito Campagna Amica, valorizzando i prodotti dei propri soci, in particolare le fragole della cooperativa Orti del Casalito e lo yogurt della Cooperativa Al Santuario di Fossano. “E’ stata grande la partecipazione del pubblico alle attività svolte da Coldiretti, sottolinea Danilo Todini, segretario Zona Coldiretti Savigliano Campagna Amica, sia per il laboratorio organizzato per i più piccoli, sia per le degustazioni.

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42 EPACA

ASSICURAZIONE SOCIALE PER L’IMPIEGO ASpI

a legge n. 92 del 28 giugno 2012 di riforma del mercato del lavoro ha operato una serie di interventi, tra i quali si evidenzia quello di revisione degli strumenti di tutela del reddito. Con decorrenza dal 1° gennaio 2013, è stata istituita l’Assicurazione Sociale per l’Impiego - ASpI, con la funzione di fornire ai lavoratori che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione un’indennità mensile di disoccupazione. Tale nuova assicurazione che ha sostituito la preesistente assicurazione contro la disoccupazione involontaria si caratterizza per l’ampliamento della platea dei soggetti tutelati, per l’aumento della misura e della durata delle indennità erogabili agli aventi diritto, nonché per un sistema di finanziamento alimentato da un contributo ordinario nonché da maggiorazioni contributive. In particolare, l’ASpI eroga un trattamento di sostegno al reddito in relazione agli eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere dalla predetta data del 1° gennaio 2013, sostituendo le preesistenti indennità di disoccupazione non agricola ordinaria con requisiti normali e l’indennità di disoccupazione speciale edile nonché, a far tempo dal 1° gennaio 2017, l’indennità di mobilità.

Una ulteriore misura introdotta è la mini ASpI, destinata a sostituire la precedente indennità di disoccupazione non agricola con requisiti ridotti. A CHI SPETTA Ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che abbiano perduto involontariamente l’occupazione, ivi compresi: • i dipendenti del settore privato, indipendentemente dalla tipologia di contratto di lavoro subordinato; • gli apprendisti; • i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato; • il personale artistico, teatrale e cinematografico con rapporto di lavoro subordinato; • i dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche Amministrazioni; A CHI NON SPETTA Non sono destinatari della indennità di disoccupazione ASpI: –– i dipendenti a tempo indeterminato delle Pubbliche Amministrazioni; –– gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato per i quali continua a trovare applicazione la specifica normativa come modificata dalla stessa legge di riforma; –– i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la spe-

cifica normativa. QUANDO SPETTA L’indennità è riconosciuta alle categorie di lavoratori che siano in possesso dei seguenti requisiti: a. siano in stato di disoccupazione con dichiarazione rilasciata al Centro per l’Impiego (la normativa già introdotta dalla legge n.92/2012, prevede che – al fine di semplificare la erogazione delle prestazioni di disoccupazione – il lavoratore disoccupato possa scegliere se rilasciare direttamente all’INPS la dichiarazione di disponibilità al lavoro, al momento della presentazione della domanda di indennità, anziché recarsi al Centro per l’impiego). b. lo stato di disoccupazione sia involontario, con esclusione, quindi, dei lavoratori il cui rapporto di lavoro sia cessato a seguito di dimissioni o di risoluzione consensuale; c. possano far valere almeno due anni di assicurazione, devono essere trascorsi almeno due anni dal versamento del primo contributo contro la disoccupazione (il biennio viene determinato a decorrere dal primo giorno in cui il lavoratore risulta disoccupato). d. possano far valere almeno un anno di contribuzione contro la disoccupazione, l’interessato deve possedere

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un anno di contributi (contributo DS e/o contributo ASpI) nel biennio precedente l’inizio del periodo di disoccupazione. ANNO CESSAZIONE 2014

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2016 (a regime)

DURATA DELLA PRESTAZIONE Le nuove norme prevedono un graduale aumento della durata della prestazione, collegata

all’età anagrafica del lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, nella sottostante tabella sono specificati i termini:

ETA’ ASSICURATI

MESI INDENNIZZATI

Meno di 50 anni

otto mesi

Più di 50 anni e meno di 55 anni

dodici mesi

Più di 55 anni (nei limiti delle settimane di contribuzione negli ultimi due anni)

quattordici mesi

Meno di 50 anni

dieci mesi

Più di 50 anni e meno di 55 anni

dodici mesi

Più di 55 anni (nei limiti delle settimane di contribuzione negli ultimi due anni)

sedici mesi

Meno di 55 anni

dodici mesi (periodo massimo)

Più di 55 anni

Diciotto mesi (periodo massimo)

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA Per fruire dell’indennità i lavoratori aventi diritto devono, a pena di decadenza, presentare apposita domanda, esclusivamente in via telematica, entro il

termine di due mesi dalla data di spettanza del trattamento. La prestazione può decorrere dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro, se la domanda viene presenta-

ta entro lo stesso giorno, pertanto è consigliato presentare l’istanza senza ritardo. Gli uffici EPACA di Coldiretti sono a disposizione per l’assistenza in merito alla presentazione di tali domande.

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EPACA

Invio telematico delle denuncia di infortunio

Ricordiamo agli associati che dal 01 luglio 2013 le denunce di infortunio e di malattia professionale INAIL devono essere inviate con modalità telematiche PEC (posta elettronica certificata). Come risaputo, per i coltivatori diretti ed i datori di lavoro agricoli è obbligatorio denunciare gli infortuni all’INAIL ed alle autorità di pubblica sicurezza (Questura o Sindaco) entro 2 giorni dall’infortunio. La corretta denuncia di infortunio, presentata nei termini di legge, attiva l’ITER di indennizzo della indennità temporanea ed, eventualmente, l’indennizzo dei postumi che derivino dallo stesso. Si ricorda che il certificato medico rilasciato dal Pronto soccorso o dal Medico curante, deve essere seguito dalla denuncia di infortunio, tutti i soci possono usufruire degli uffici di COLDIRETTI/EPACA per l’inoltro telematico di tali istanze all’INAIL.

AVVISO DI SCADENZA

Contributi previdenziali coltivatori diretti, coloni, mezzadri e iap

I° rata al 16 luglio 2014

Comunichiamo ai soci che anche quest’anno l’INPS non invierà i modelli F24 precompilati per il pagamento dei contributi previdenziali. Nel corso di questi giorni l’Istituto ha inviato, come lo scorso anno, una comunicazione che riassume i contributi dovuti per l’anno 2014 dai Titolari di Aziende Agricole Al fine di agevolare i soci nelle operazioni di compilazione, gli uffici Coldiretti stanno provvedendo alla elaborazione dei modelli F24 necessari per i relativi pagamenti, compilati in tutte le loro parti. Presso gli Ufficio di Zona e gli Uffici di Recapito si potranno ottenere l’assistenza e le informazioni in merito. I termini di scadenza per il pagamento dei contributi sono fissati al 16 luglio, 16 settembre, 16 novembre 2014 e 16 gennaio 2015.

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GLI APPUNTAMENTI CON L’ACSTE NEL MESE DI AGOSTO

’ tempo di vacanze, quindi cosa c’è di meglio che partire per una gita con il proprio cavallo? Grazie ai Circoli Acste, ecco un agosto ricco di appuntamenti: • 2-3 agosto Trekking al “Rifugio Gardetta e giro della Meja” organizzato dal Circolo di Borgo S. D. “I Due Pini”. Per informazioni, Annalisa 3479678223 – Fabrizio 3497730281; • 2-3 agosto Raduno a Bernezzo alla “Fontana Magnesia” con passeggiata, musica Country ed intrattenimenti organizzato dal Circolo di Caraglio “Gli Avventurieri” in collaborazione con la sezione Alpini di Bernezzo. Per informazioni, Sonny 3291231403; • 9-10 agosto “Raduno Bagnolo-Rukas” organizzato dal Circolo di Bagnolo

P. “Gli Amici degli equini”. Per informazioni, Bartolo 3287230117; • 14-15 agosto “Raduno a Desertetto” organizzato dal Circolo di Borgo S.D. “I Due Pini”. Per informazioni, Renato 3392800781; • 24 agosto “Passeggiata a Caporale” Roccaforte Mondovì organizzata dal Circolo di Bombonina “I Servaj” . Per informazioni, Silvio 3382542192 – Roby 3471646310; • 31 agosto “Raduno a San Giovanni Govoni” organizzato dalla Pro Loco di San Giovanni in collaborazione con l’Acste. Novità di quest’anno sarà la CACCIA AL TESORO A CAVALLO! Per informazioni, Cristina 3384384070 – Segreteria Acste 3394243330.

ELEZIONI NUOVO DIRETTIVO ACSTE

Tutti i soci sono convocati giovedì 4 settembre presso il Circolo Ricreativo a San Biagio di Centallo, alle ore 21, per l’elezione del nuovo Direttivo Acste. L’argomento è IMPORTANTE quindi PARTECIPATE! Nel frattempo inviate in Segreteria i nominativi dei canditati!

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SCADENZE AZIENDALI 25 LUGLIO ACQUISTI – CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI – mese di giugno e 2° trimestre 2014. Scade il termine per i contribuenti mensili e trimestrali per la trasmissione, in via telematica, all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti rispettivamente nel mese di giugno e nel 2° trimestre 2014. 31 LUGLIO DENUNCIA DELLE RETRIBUZIONI DEGLI OPERAI AGRICOLI Entro tale data devono essere inviate in via telematica all’INPS ex Scau le denunce delle retribuzioni (modello DMAG) corrisposte agli operai a tempo determinato ed indeterminato nel trimestre aprile – maggio – giugno 2014. IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita, il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

TRASMISSIONE TELEMATICA MODELLO 770 SEMPLIFICATO Entro tale termine, deve essere inviato in via telematica all’amministrazione finanziaria il modello 770 semplificato. Sono obbligati alla presentazione di tale modello i datori di lavoro che hanno assunto manodopera nel corso dell’anno 2013 ed i soggetti che hanno versato ritenute d’acconto per prestazioni professionali. IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente. ELENCHI CLIENTI E FORNITORI – BLACK LIST – SOGGETTI MENSILI Invio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili e trimestrali che abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio in Paesi

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black – list rispettivamente nel mese di giugno e nel 2 trimestre 2014 di importo superiore a 500 euro. 16 AGOSTO (essendo il 15 festivo) IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art. 21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di luglio, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè luglio. 20 AGOSTO (termine stabilito dal D.L.16/2012) VERSAMENTO IRPEF, ADDIZIONALI REGIONALI, COMUNALI E IRAP Entro tale termine devono essere effettuati i versamenti delle imposte per le persone fisiche soggette a studi di settore con la maggiorazione dello 0,40%. Sono soggetti a tale proroga anche i soggetti diversi dalle persone fisiche che applicano gli studi di settore. DIRITTO ANNUALE CCIAA I contribuenti soggetti agli studi di settore, entro tale termine, possono effettuare il versamento del diritto annuale anno 2014 con la maggiorazione dello 0,40 per cento. Si ricorda che il diritto è dovuto da tutte le imprese iscritte presso il registro imprese della CCIAA. VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti delle ritenute effettuate nel mese di luglio sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO (contribuenti trimestrali) Entro tale data i contribuenti che esercitano l’attività agricola, d’impresa o di lavoro autonomo che hanno realizzato nell’anno 2013 un volume d’affari inferiore a € 400.000,00, se esercitano l’attività di prestazioni di servizi, ed arti e professioni e inferiore a € 700.00,00 se esercitano l’attività agricola o di impresa ed hanno optato ai sensi dell’art .66 L.427/93 per la liquidazione trimestrale devono annotare sul registro delle vendite la liquidazione periodica dell’imposta relativa al trimestre aprile –maggio -giugno 2014 ed effettuare il versamento IVA mediante modello F24 telematico. IMPOSTA VALORE AGGIUNTO (contribuenti mensili) Annotazione di liquidazione per il mese di luglio e versamento dell’eventuale imposta, tramite modello F24 telematico, da parte dei contribuenti, che esercitano attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2013 hanno realizzato un volume d’affari superiore a € 400.000,00, se prestazione di servizio o di € 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art. 66, legge 427/93. IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTO Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta, dai contribuenti mensili Iva, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA nel mese di luglio 2014. Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art. 8 lettera c) del D.P.R. 633/72.

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Per rispondere alle richieste degli associati la Coldiretti di Cuneo destina uno spazio de Il Coltivatore Cuneese agli associati che intendono pubblicare avvisi di vendita, scambio od acquisto di attrezzature, prodotti od altro. A) La rubrica è gratuita qualora l’annuncio sia inerente l’attività agricola per i soci della Coldiretti di Cuneo in regola con il versamento della quota associativa. B) L’avviso economico deve essere contenuto in un max di 10 parole; articoli, preposizioni, sigle e numeri compresi. L’indirizzo od il recapito telefonico sono conteggiati a parte. C) Dell’annuncio e della sua veridicità risponde direttamente l’interessato attraverso la pubblicazione del recapito telefonico o dell’indirizzo personale. D) Si precisa che l’art. 6 c.2 - quater, d. lgs. 192/05 nel caso di annunci di vendita o locazione di fabbricati, rurali compresi, impone venga indicato l’indice di prestazione e classe energetica, a pena di una sanzione da 500 a 3000 Euro. E) Sono esclusi dal Mercatino gli annunci strettamente personali (matrimoniali, ecc.). F) Ogni socio ha diritto alla pubblicazione di un solo annuncio economico nell’arco dell’anno solare (come da punto A); eventuali altri annunci, o quelli non attinenti l’attività agricola, saranno pubblicati, compatibilmente con lo spazio, al costo di Euro 20 cadauno. Il pagamento potrà essere effettuato presso gli Uffici della Coldiretti. G) Tutti gli annunci devono pervenire sull’apposito tagliando che deve essere spedito a: “Il Mercatino del Coltivatore” P.zza Foro Boario, 18 – 12100 Cuneo. H) La Coldiretti, oltre a non rispondere del contenuto degli annunci e della qualità della merce proposta, si riserva il diritto di non pubblicare eventuali inserzioni.

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