Coltivatore Cuneese n.11 anno 2017

Poste Italiane s.p.a. / Spedizione in Abb. Postale / D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) Art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

A CERNOBBIO NASCE “FILIERA ITALIA”

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SOMMARIO E’ necessario bloccare l’importazione di prodotti trattati con il glifosato. . ............................................. 4-5

Tesseramento 2018: si dice sì a Coldiretti per i fatti che realizza...... 6-7 Dal forum di Cernobbio: nasce il sindacato di filiera. . ................................. 8-10

Etichettatura: si va avanti!.. ...................................... 12

Psr: 5,8 milioni di euro per agriturismi, fattorie didattiche e ospitalità lavoratori........... 13 Anticipi PAC e PSR per 150 milioni di euro alle imprese.................................................... 14 PSR Piemonte: al via tre nuovi bandi............ 15-16 Pac: in vigore dal 2018 le modifiche del Regolamento “Omnibus” ........................... 18-19

“Rottamazione bis” per definire in via agevolata i carichi pendenti con il fisco .. ................................ 20

Emergenza incendi: incalcolabili i danni ambientali.............................. 21 Lotta alla cimice: dalla ricerca prospettive incoraggianti. . ......................................................... 22-26 CreditAgri Italia: le garanzie finanziarie . . .. 28-29

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A OR

Alba, tante eccellenze al Mercato di Campagna Amica, premiato dal pubblico................................. 59

Dal forum di Cernobbio: nasce il sindacato di filiera

Commissioni Uniche Nazionali, al via l’iter per I’istituzione definitiva................................................ 31

IBR: un metodo efficace sviluppato a Cuneo . . ................................................... 32 Verso il raddoppio della produzione del latte in polvere. . ..................................................... 34 Zone vulnerabili da nitrati: dal 1° novembre è operativo il servizio sms di Coldiretti.................. 36 Italiani sempre più consapevoli della qualità del prodotto locale...................................................... 38 Al via le iscrizioni ai corsi obbligatori.. ......... 40-43 “Moria del Kiwi”: conoscerla e combatterla .. ................................ 46-48

Accordo di collaborazione per una ricerca che guardi al mercato......................................................... 50

In piena attività la vendita della Patata della Bisalta tutelata dal Consorzio................................. 51 Vendemmia 2017 - meno uve ma qualità eccellente - i prezzi aumentano. . ............................... 52-53

Lotta alla cimice: dalla ricerca prospettive incoraggianti

ULTIM

Giornata nazionale del Ringraziamento.. ..... 56-57

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A

Interventi agronomici del mese...................... 54-55

La Chiesa italiana celebra il 12 novembre ad Aquileia la 67ª

Alla Fiera del Marrone, “il mondo” di Campagna Amica ............................ 60 Oltre 650 bambini alla fattoria didattica di Coloratissimo Autunno 2017........................................... 61 Nuovo servizio di aiuto domiciliare alle persone in difficoltà .. ......................................... 62 Al via il corso formativo per le future Agritate. . ................................................ 63 Pensionati e Donne Impresa in Puglia. . ............... 64 38^ edizione della Mostra Nazionale bovini di Razza Piemontese . . ..................................................... 67 Le Nostre Radici........................................................... 69 Comunione ereditaria: prelazione agraria ...................................................... 70 Asl CN1: dal 1° gennaio le Casse non accetteranno più contante .. ..................................... 71 A cosa serve la spirometria?. . .................................. 72 Tutto quanto c’è da conoscere sull’Anticipo Pensionistico Volontario........................................... 73 Cumulo dei “Periodi assicurativi” sciolte le riserve sulle “Casse Professionali”................. 74-76

La pensione ai superstiti. . ......................................... 77

Scadenze.. ........................................................................ 78 Il Mercatino del Coltivatore........................................................ 80-82

INPS – Regolarizzazione contributi previdenziali 2016

L’INPS ha provveduto ad elaborare le posizioni debitorie inerenti i contributi previdenziali dei coltivatori diretti anno 2016, gli interessati possono verificare l’emissione di eventuali avvisi bonari presso gli uffici EPACA di Coldiretti.

Editore: Edizioni Il Coltivatore Srl P. Foro Boario n°18 12100 Cuneo edizioni.ilcoltivatore@coldiretti.it Direttore Amministrativo Tino Arosio Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino

Coordinamento di redazione Chiara Serra

Grafica e impaginazione Mara Chiardola

Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Lorenzo Berra, Roberto Bianco, Egle Borgia, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Cesare Gallesio, Rosanna Giraudo, Elena Gola, Hada Kamela, Attilio Ianniello, Romina Imberti, Giulia Marinari, Lorenzo Martinengo, Laura Occelli, Davide Nari, Matteo Orcellet, Franco

Parola, Nadia Olivero, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Manuela Renaudo, Luca Nari, Davide Roà, Francesca Vinai, Graziano Vittone Redazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Stampa: Arti Grafiche Cuneo S.r.l. – agam.it

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EDITORIALE

In attesa della decisione della Commissione europea, è importante mantenere alta la guardia sul CETA

E’ necessario bloccare l’importazione di prodotti trattati con il glifosato Di Delia Revelli presidente Coldiretti Cuneo e Piemonte

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assima attenzione al glifosato: Coldiretti ricorda le misure precauzionali che sono state introdotte a livello nazionale per l’impiego di questa sostanza diserbante, in attesa delle decisioni che l’Europarlamento dovrebbe prendere nei prossimi giorni.

Il Piano di azione nazionale lo rende inutilizzabile, ad esempio, nelle aree frequentate dalla popolazione o da “gruppi vulnerabili” quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi

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Coldiretti chiede alla Regione di non compromettere i premi Pac sui seminativi viste le mancate o ritardate semine a causa della siccità scolastici e strutture sanitarie. Così, in pratica, mentre nel nostro Paese il glifosato può essere adoperato solo come erbicida e molti prodotti che lo contenevano sono stati tolti dal com-

mercio, all’estero viene utilizzato in modo molto più ampio, con il concreto rischio che possa causare un accumulo di residuo negli alimenti.

Questa prescrizione deve essere mantenuta e salvaguardata anche in riferimento ai prodotti importati dall’estero.

Sarebbe assolutamente inconcepibile, infatti, se non si

EDITORIALE tenesse conto di questa tutela e esponessimo la popolazione a rischi causati da prodotti stranieri trattati con modalità differenti, come ad esempio il grano proveniente dal Canada - di cui l’anno scorso sono stati importanti 1,2 miliardi di chili - dove viene fatto un uso intensivo di glifosato nella fase di preraccolta per seccare e garantire artificialmente un livello proteico elevato.

Bisogna pertanto mantenere alta la guardia e vigilare anche sotto questo profilo sull’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada (CETA) che potrebbe permettere l’ingresso di merci non controllate come lo sono quelle del mercato interno.

Sempre in materia di cereali, va detto che purtroppo, la siccità si sta prolungando oltre misura, creando una serie di criticità in tutto il nordovest.

L’assenza di precipitazioni ha fatto sì che la produzione delle coltivazioni già raccolte sia calata e sta producendo anche problemi alle imprese che in questo periodo si trovano a programmare le semine dei cereali

autunno-vernini e dei foraggi.

Prati che non nascono e cereali che non si riescono a seminare: questa è la realtà che stanno vivendo numerosissime imprese piemontesi. Per questo abbiamo provveduto, come Coldiretti, a segnalare tale situazione alla Regione. Le condizioni climatiche, infatti, potrebbero compromettere il rispetto delle regole per accedere ai fondi Pac e ad alcuni bandi

del Psr, ovviamente non per volontà dei nostri imprenditori. All’Assessore Giorgio Ferrero, quindi, chiediamo di farsi portavoce presso gli organi preposti, anche a livello nazionale, per fare in modo che queste cause di forza maggiore non incidano negativamente sulle imprese agricole e che non pesino ulteriormente sulla già grave problematica che si trovano a dover affrontare.

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FONDO

Tesseramento 2018: si dice sì a Coldiretti per i fatti che realizza Di Tino Arosio direttore di Coldiretti Cuneo

E’

un “Coltivatore Cuneese” ricco di notizie e di avvenimenti, quello che vi apprestate a leggere. Sono i fatti che documentano l’attività di Coldiretti a tutti i livelli. Mi permetto di richiamarli alla vostra attenzione con qualche sottolineatura che spero possa aiutare a comprendere di più cos’è oggi la nostra Organizzazione e cosa ci distingue.

Parto però da un fatto che non trovate nel giornale. Mi riferisco alla domanda di costituire la Dop della nocciola delle Langhe. Non entro nel merito della questione. Mi limito ad una considerazione che mi auguro faccia preventivamente piazza pulita da ogni fraintendimento o, peggio, strumentalizzazione.

A chi chiede cosa pensa Coldiretti di questo percorso, rispondiamo con fermezza che la nostra risposta non può essere che quella che emergerà dalla consultazione che abbiamo lanciato con un recente incontro ad Alba. Ovvero quella dei nostri soci produttori.

Aggiungo un secondo fatto che invePRIMA

DOPO

ce trovate ampiamente descritto sul giornale. Mi riferisco al grande convegno sulla cimice di Cherasco con 700 partecipanti e i migliori esperti del problema. Non abbiamo organizzato questo evento per mostrare i muscoli (detto questo, chi può mettere insieme un tale numero di persone in un convegno?), ma semplicemente per raccontare il lavoro che quotidianamente Coldiretti con i suoi tecnici, naturalmente insieme a ricercatori e al meglio delle nostre Università, sta facendo e segnare anche in questo caso una distintività tra chi fa e chi - non facendo - si limita alla denuncia sui giornali del problema cimice o si avventura a proporre le cose da fare. Lo sottolineo non perché vogliamo fare i primi della classe, ma perché ritengo doveroso rispondere a chi con superficialità dice che un’organizzazione vale l’altra! iliera Italia, annuncio del Ministro Martina della etichettatura dei derivati del pomodoro, presentazione delle nuove grandi aziende che sempre più stanno deci-

F

dendo di far parte di Coldiretti. Questo, insieme a tanto altro, è successo nel nostro tradizionale appuntamento autunnale di Cernobbio del Forum dell’agricoltura. Del grande progetto della filiera agricola italiana parliamo da anni. E’ il contenuto di tutte le nostre attività. Tutti i grandi risultati ottenuti sulla obbligatorietà dell’origine in etichetta (dal latte, al riso, alla pasta, ora ai derivati del pomodoro) partono proprio da lì. Ora c’è qualcosa di più. A Cernobbio un gruppo di grandi industriali del cibo (non agricoltori), tra cui Ferrero, Inalca Cremonini, Consorzio Casalasco con i marchi Pomì e DeRica si è unito a noi, dando vita a Filiera Italia: il luogo dove costruire accordi e strategie per dare ulteriore sviluppo e valore ai prodotti di casa nostra nel mondo.

Insomma, si tratta del primo passo per una nuova rappresentanza fatta da chi, industriali e agricoltori insieme, vuole realmente bene al made in Italy. Ai margini, restano certamente quelle rappresentanze di industria-

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FONDO li, come i produttori di pasta che si sono rivolti ai tribunali per impedire l’obbligo di etichettatura della pasta!

Ma ai margini, naturalmente, resta anche chi nel mondo agricolo e della cooperazione difende il Ceta.

Cernobbio è arrivato anche l’annuncio della etichettatura dei derivati del pomodoro, per distinguerci dalle pericolose importazioni dalla Cina ed è partita con forza la richiesta di estendere l’indicazione dell’origine per i trasformati della frutta. Alzi la mano chi ha sentito altri spendersi pubblicamente su questi temi (qui dalle nostre parti, dove politiche commerciali da rimettere in discussione stanno producendo un drammatico crollo della redditività della frutta).

Che sia per questi risultati, per la condivisione di questo modello di sviluppo e per questa reputazione che le più grandi imprese agricole italiane hanno deciso di associarsi a Coldiretti? Dalle Bonifiche Ferraresi alla Maccarese del Gruppo Benetton, da Donna Fugata, alle cantine Mastroberardino e Bellavista nel vino, dal gruppo Farchioni (olio extravergine di oliva) alla società Battagliola, ai vertici di mercato nell’ortofrutta fresca pronta, la Cirio Agricola, poi l’azienda del Pollo Vallespluga, l’azienda cerealicola e zootecnicaTorviscosa di proprietà della famiglia Andretta e del banchiere Ennio Doris (Mediolanum) i gruppi leader della lavorazione di erbe da foraggio: Medica Forte, Montefeltro Foraggi e Carli.

Permettetemi un ultimo richiamo a quanto è successo a Cernobbio, perché ha un nesso con alcune delle impor-

A

tanti produzioni della nostra Provincia. Abbiamo presentato la lista dei prodotti più contaminati che giungono sulle nostre tavole. La Turchia, che di questi è ben fornita, essendo il primo paese per numero di notifiche per prodotti non conformi (276) nel corso del 2016, ha reagito fortemente contro questi dati che non sono nostri, ma del sistema di allarme rapido comunitario (Rasff).

Tra le produzioni più contaminate della Turchia, troviamo al 4° posto i peperoni (con 56 casi di antiparassitari oltre i limiti di legge), al 6° i fichi secchi (53 casi di aflatossine oltre i limiti), al 9° le nocciole (37 casi di aflatossine oltre i limiti di legge) all’11° i pistacchi (32 casi di aflatossine oltre i limiti) e al 13° le albicocche secche (29 casi di solfiti oltre i limiti).

Nel caso delle nocciole, che (naturalmente) ha generato le maggiori proteste, dobbiamo considerare che, senza l’innalzamento del limite di legge deciso dall’Ue qualche anno fa, le partite fuori legge sarebbero state molte, ma molte, di più…

R

itorno al Ceta, l’intesa commerciale tra Europa e Canada.

Tra i primissimi a cantar vittoria per questo accordo (senza aver neppure letto le migliaia di pagine del trattato) ci fu anche il Consorzio del Grana Padano (la più grande Dop europea) il cui Presidente è anche autorevole socio di una organizzazione agricola naturalmente a favore del Ceta. Sono bastati solo alcuni mesi perché lo stesso Consorzio cambiasse radicalmente idea sul Ceta! oncludo invitandovi a leggere il nostro giornale, a leggere la nostra news che ogni settimana mandiamo con tantissime informazioni ai soci che ci hanno comunicato la loro mail (datecela e la manderemo a tutti), a seguirci su stampa e Tv. In questo mese parte la campagna del tesseramento 2018 a Coldiretti. E noi crediamo che siano proprio questi fatti accaduti e condivisi con tutti i soci a far decidere tutti Voi di riconfermare liberamente e con forza l’adesione alla nostra associazione.

C

Cordoglio per la scomparsa di Gaetano Varano

Coldiretti Cuneo esprime la più commossa e affettuosa partecipazione al dolore per la scomparsa di Gaetano Varano, Capo Area Azione Sindacale della Coldiretti. Di lui resteranno le grandi intuizioni sindacali e le storiche battaglie per l’agricoltura italiana. La riforma del credito agrario, il riordino fondiario, la riforma dei contratti agrari, l’adeguamento dello strumento assicurativo hanno visto il suo valido e fondamentale contributo. Una grave perdita per tutta l’agricoltura italiana. Le intuizioni e il lavoro di Gaetano Varano hanno trovato concretezza, da ultimo, in quella “legge di orientamento” che rappresenta oggi un importante strumento di modernizzazione dell’agricoltura italiana.

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ATTUALITÁ

Dal forum di Cernobbio: nasce il sindacato di filiera

Si tratta di un’alleanza agricoltura-industria, fondata su un modello di agroalimentare condiviso che potrà lavorare anche a livello europeo, per esempio su etichetta a semaforo. Ne sono soci promotori Coldiretti, Ferrero Spa, Cremonini-Inalca, Consorzio Casalasco, mentre i soci fondatori sono Bonifiche Ferraresi; Ocrim, Farchioni, Cirio agricola, Donnafugata, Maccarese, Cooperativa Olma, Giorgio Tesi Group, Terre Moretti

L’

intervento del presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo al 16mo forum Coldiretti-Ambrosetti dell’agricoltura e dell’alimentazione ha concluso una due giorni molto intensa di lavori. “Mai come quest’anno c’è stata tanta convergenza su alcuni temi chiave come sovranità, oligopoli, sostenibilità, mentre i valori etici del modello agricolo italiano non sono mai stati cosi vicini al sentire dei cittadini e di tante imprese agroalimentari”, ha detto Moncalvo. Rispetto a questo però “è necessario fare squadra”, ha aggiunto, spiegando

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il perché della Filiera Italiana non basta più per esportare cibo, ma bisogna esportare il modello. “Così si aiutano i Paesi, dove la fame cresce”, ha puntualizzato. “Ci servono atti di “coraggiosa coerenza” tra quello che abbiamo detto e quello che faremo”, ha sottolineato Moncalvo, dando appuntamento al Cernobbio del prossimo anno per parlare dei risultati. Sono intervenuti tra gli altri, il ministro della giustizia Andrea Orlando, Monsignor Nunzio Galantino, presidente della Cei, Carlin Petrini, fondatore di Slow Food, ed è stata dedicata a un confronto poli-

tico, a distanza, tra alcuni dei leader del momento: Matteo Salvini (Lega Nord), Maurizio Martina (PD), Tiziana Beghin (M5S), Giulio Tremonti, Giovanni Toti (Forza Italia).

Il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo ha annunciato la nascita di “FILIERA ITALIA”, presieduta dal cavalier Luigi Cremonini, vice presidente Enzo Gesmundo, segretario generale Coldiretti, presidente comitato scientifico Paolo De Castro. “Si tratta, ha spiegato Moncalvo, della prima esperienza, nell’ottica della filosofia del SINDACATO DI FILIERA - molto apprezzata dal

ATTUALITÁ

ministro Martina - di un’alleanza agricoltura-industria, fondata su un modello di agroalimentare condiviso che potrà lavorare anche a livello europeo, per esempio sull’etichetta a semaforo”. Ne sono soci promotori Coldiretti, Ferrero Spa, CremoniniInalca, Consorzio Casalasco mentre i soci fondatori sono Bonifiche Ferraresi; Ocrim, Farchioni, Cirio agricola, Donnafugata, Maccarese, Cooperativa Olma, Giorgio Tesi Group, Terre Moretti. ETICHETTATURA: “Sono interessato ad un’operazione per un sistema europeo sull’etichetta”, ha detto Martina, criticando senza mezzi termini la parte dell’industria alimentare che si oppone. Ci difenderemo in tutte le sedi sull’obbligo di etichetta per la filiera grano-pasta, ha puntualizzato il ministro. MODELLO AGRICOLO: Martina si è detto convinto che, a prescindere dagli esiti della campagna elettorale, lascerà al Paese una politica agricola molto rinnovata. “Siamo alla quarta legge di bilancio positiva” per l’agricoltura,

ha fatto notare. PAC: “Nel prossimo bilancio dell’UE anche l’agricoltura deve essere obiettivo politico e non devono essere ridotti i finanziamenti per il settore, ma ci vuole una politica agricola ben orientata e trasformata per renderla più moderna, più giovane e competitiva, senza privilegiare un paese rispetto a un altro”, ha detto il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani. Bisogna avere il coraggio di dire di no, “aprendo confronti se non contenziosi”, ha detto Salvini promettendo una grande difesa dell’agricoltura a livello UE. Non si può fare una politica agricola comune di retroguardia, ha, invece, puntualizzato Martina. PANSINDACALISMO: “La Coldiretti ha saputo lasciare il pansindacalismo per la costruzione di una nuova società e per questo è in minoranza in Europa”, ha detto Petrini. MINISTERI DELL’ALIMENTAZIONE: Petrini ha ribadito la sua proposta fatta al G7 di creare Ministeri dell’alimentazione. PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: Orlando ha

criticato il livello dell’amministrazione. ACCORDI LIBERO SCAMBIO: Martina ha difeso la politica del governo italiano a tutto tondo. “Il Ceta è il relitto di un mondo che non c’è più”, ha sostenuto Giulio Tremonti secondo cui il Regno Unito non firmerà il trattato e quindi le regole non potranno entrare in vigore. Tiziana Beghin, eurodeputata del Movimento Cinque Stelle ha sottolineato che i negoziati di libero scambio non tutelano le piccole aziende. REGOLE: “Non si possono aggirare”, ha sostenuto il ministro Orlando, sottolineando che non sono “interventi contro l’impresa”, come si è detto da alcune parti in occasione di alcune scelte del governo, ha aggiunto spiegando che “la legalità non è un fatto astratto”. ANTIDUMPING: “La prossima settimana voteremo regole per tutelare anche l’agricoltura”, ha detto il presidente del parlamento UE, Antonio Tajani. “Usiamo l’agricoltura italiana per vedere se funziona”, ha replicato il presidente Coldiretti Moncalvo. “Finalmente si stabilisce

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ATTUALITÁ che la Cina non è un’economia di mercato”, ha incalzato Salvini. CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA: “Noi ne chiediamo sempre l’introduzione”, ha assicurato Beghin. BREXIT: “Bisognerà affrontare la battaglia delle frontiere”, ha detto Tajani, tutelando i diritti dei cittadini UE; evitando di pagare per i britannici; tutelando la frontiera dell’Irlanda del Nord affinché non sia una groviera da cui entrano prodotti agricoli e animali che non rispettano regole. “Agiremo con il massimo rigore possibile”, ha precisato. EUROPA: “Non basta stare dentro all’UE, ma bisogna impegnarsi, battersi con delle idee e condizionare la politica UE”, ha sostenuto il ministro Orlando.

“Non scambiare Europa con Unione Europea, che è una sovrastruttura”, avverte Salvini. Il presidente della regione Liguria Giovanni Toti di Forza Italia ha sostenuto che le politiche mediterranee vanno riportate al centro del dibattito. CAPORALATO: Il ministro Orlando ha difeso la bontà della legge, ma ha anche rico-

energetiche. “La rinascita – ha asserito – è legata all’agricoltura NON ECOUTOPICA, che ha saputo cogliere le opportunità tecnologiche tenendo a freno derive tecnocratiche”. Il prelato ha criticato chi ha appiattito l’agricoltura sulle “regole dell’industria estrattiva”. CIBO: “Ne va rivendicata la centralità con sforzo intellettuale forte, cambiando i paradigmi in voga e dando strumenti e socialità alle aree rurali, contro il fatto che negli ultimi 50 anni il cibo ha perso valore e qualità e le multinazionali sempre più ricche producono cibi per i poveri”, ha detto Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, denunciando il fenomeno spaventoso dell’ INURBAMENTO: “Dal 2008 gli abitanti della città hanno superato quelli della campagna e il trend è esponenziale e porterà alla scomparsa dei CONTADINI mentre 500 milioni di piccole aziende danno cibo al 75 per cento dell’umanità e la politica parla d’altro”, ha sottolineato Petrini.

nosciuto la scarsa remunerazione dei prodotti agricoli ed i rischi per la legalità che ne derivano.

Il Ministro ha ringraziato il procuratore Giancarlo Caselli per il lavoro svolto. RESPONSABILITA’: “Il numero degli affamati cresce soprattutto nelle comunità rurali per responsabilità dell’uomo che può, però, invertire la rotta, soprattutto nei paesi più avanzati”, ha detto il presidente della conferenza episcopale Monsignor Nunzio Galantino che ha denunciato la voracità delle industrie degli armamenti e degli stati. “800 mila i PROFUGHI DI ROHINGYA che fuggono dal Myanmar in Bangladesh, perlopiù produttori di riso, dopo che le forze di sicurezza hanno distrutto i loro villaggi, citando ragioni di sicurezza”, ha denunciato Galantino, richiamando tutti a una riflessione non retorica. RINASCITA: Il Presidente della conferenza episcopale ha invitato a riflettere sulla opportunità di cambiare modo di vivere e di gestire le risorse, come acqua, pesce, biodiversità, suolo fertile, materie

di Chiabrando Daniele

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ATTUALITÁ

Via libera al decreto legislativo per l’obbligo di indicare lo stabilimento

Etichettatura: si va avanti!

U

n passo avanti fondamentale per valorizzare le produzioni italiane e, nel contempo, per dare al consumatore la massima certezza e tracciabilità sui suoi acquisti alimentari.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 235 del 7 ottobre 2017 è stato pubblicato il Decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 145 - Disciplina dell’indicazione obbligatoria nell’etichetta della sede e dell’indirizzo dello stabilimento di produzione o, se diverso, di confezionamento, ai sensi dell’articolo 5 della legge 12 agosto 2016, n. 170 - Legge di delegazione europea 2015.

Il provvedimento, approvato in via definitiva lo scorso 15 settembre dal Consiglio dei Ministri, prevede per i prodotti alimentari preimballati, destinati al consumatore finale o alle collettività, la reintroduzione dell’indicazione obbligatoria sull’etichetta della sede dello stabilimento di produzione o, se diverso, di confezionamento, al fine di garantire, oltre ad una corretta e completa informazione al consumatore, una migliore e immediata rintracciabilità dell’alimento da parte degli organi di controllo e, di conseguenza, una più efficace tutela della salute.

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Coldiretti porta a termine un’altra vittoria nel segno della tracciabilità per le produzioni italiane

In attuazione dei principi e criteri direttivi previsti dalla Legge di delegazione europea 2015, viene inoltre disciplinato il rafforzamento e una semplificazione del sistema sanzionatorio nazionale per le violazioni delle disposizioni stabilite dal provvedimento, individuando quale autorità amministrativa competente il Dipartimento Repressione frodi, fatte salve le competenze spettanti ai sensi della

normativa vigente all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, nonché quelle degli Organi preposti all’accertamento delle violazioni. La “scomparsa” dell’obbligo di indicare in etichetta lo stabilimento di produzione era avvenuta con l’entrata in vigore, lo scorso 13 dicembre 2014, delle norme europee sulla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori del Regolamento UE n. 1169/2011. Lo stesso regolamento consente, però, ai singoli Stati Membri di introdurre norme nazionali in materia di etichettatura obbligatoria di origine geografica degli alimenti qualora i cittadini esprimano in una consultazione parere favorevole in merito alla rilevanza delle dicitura di origine ai fini di una scelta di acquisto informata e consapevole. Tale consultazione è stata realizzata dall’Italia nel 2015, aprendo in prima battuta la strada al recente decreto sull’etichettatura dei prodotti lattiero caseari, ai successivi sulla pasta/grano duro e sul riso e infine all’indicazione della sede dello stabilimento di produzione e/o confezionamento. Le disposizioni si applicheranno dal prossimo 6 aprile 2018 (180 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto).

ATTUALITÁ

Psr: 5,8 milioni di euro per agriturismi, fattorie didattiche e ospitalità lavoratori

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alle imprese agricole che intendono investire in strutture per dare ospitalità ai lavoratori stagionali.

Tutti gli investimenti, per essere ritenuti ammissibili, devono essere realizzati successivamente alla presentazione della domanda di sostegno. Coldiretti Cuneo nell’ambito del progetto Campagna Amica organizza lunedì 13 novembre alle ore 17.00 presso l’ufficio zona Coldiretti Cuneo di Fossano un incontro informativo

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48 del 3/11/2017. I beneficiari sono gli agricoltori o coadiuvanti famigliari dell’agricoltore (il coadiuvante è necessario sia iscritto negli elenchi previdenziali). L’azienda agricola beneficiaria (ditta individuale/società/ cooperativa) deve essere in possesso di partita IVA riferita al settore agricolo ed iscritta in CCIAA (fatti salvi i casi di esenzione).

La Dotazione finanziaria del bando è di € 5,8 milioni, il periodo di apertura del bando è dal 20/11/2017 al 28/02/2018. L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale nella misura del 40% del costo dell’investimento ammissibile; la percentuale di aiuto sale al 50% per i giovani agricoltori, e gli interventi in aree montane. Il limite minimo di spesa ammissibile è di € 25 mila, ridotto a € 15 mila in zona montana, sono ammissibili i seguenti interventi: a) Agriturismo; b) Fattorie Didattiche; c) Ospitalità per salariati agricoli stagionali avventizi nelle aziende agricole operanti nei settori frutticolo e/o viticolo.

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per tutte le aziende agricole interesColdiretti Cuneo sate. organizza il Bando “ agriturismo – 13 novembre un incontro fattorie didattiche”: i punti informativo per tutte d’interesse per le aziende Il bando per la presentazione delle le aziende agricole domande è stato approvato con Deinteressate presso termina Dirigenziale n. 1068 del 30 l’ufficio zona di Fossano ottobre 2017 pubblicata sul BURP n.

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a Regione Piemonte ha stanziato fondi per 5,8 milioni di euro che saranno destinati alle attività extra agricole, nello specifico a sostegno di agriturismi e fattorie didattiche. “Si tratta di un bando strategico del PSR 2014-2020, a lungo sollecitato dalla nostra Organizzazione - spiegano Delia Revelli, presidente e Tino Arosio, direttore di Coldiretti Cuneo - che finalmente valorizza come si deve attività, che negli ultimi anni hanno avuto un riscontro sempre maggiore, sia a livello regionale che nella nostra Provincia”. La richiesta di fare le vacanze in Agriturismo così come l’adesione alle proposte delle fattorie didattiche è cresciuta esponenzialmente, anche da fuori Regione. In provincia di Cuneo, operano oltre 250 agriturismi e più di 40 fattorie didattiche, impegnate a custodire le tradizioni rurali e a fare dell’accoglienza il punto di forza per questa tipologia di offerta turistica che è sempre più apprezzata dalle famiglie. Commentano Presidente e Direttore: “L’ agri-“cultura” è un patrimonio da difendere e da potenziare anche nell’ottica di preservare il territorio. Le risorse messe a disposizione potranno dare un concreto sostegno al settore ed un impulso all’economia locale”. Il bando fornirà anche un sostegno concreto anche

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ATTUALITÁ

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Anticipi PAC e PSR per 150 milioni di euro alle imprese Provvedimenti che riguardano 40.000 aziende agricole dopo le pressioni di Coldiretti

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rpea sta erogando alle aziende 40 milioni di euro che rappresentano l’anticipo dell’85% delle misure 10-11-13 agro-climatico-ambientali, biologico ed indennità compensativa del Psr 2014-2020, riferiti alla campagna 2017 ed erogherà nei prossimi giorni l’anticipo comunitario della Domanda Unica 2017 per un importo di circa 104 milioni di euro pari al 70% sui titoli, greening e premio giovani. Una prima tranche di pagamenti consistente, in attesa che vengano erogati gli importi complessivi, indispensabili per dare un impulso all’economia del nostro territorio. Di questi provvedimenti, che arrivano dopo

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Crosetto c’è. agricoltura agricoltura le forti sollecitazioni di Coldiretti, beneficeranno sul territorio regionale rispettivamente 12.939 imprese (PSR) e oltre 30.000 (Domanda Unica). Per quanto riguarda ANNI le aziende seguite da Coldiretti per

la provincia di Cuneo: l’anticipo P.S.R. 2017 è pari ad 10.154.849,41 euro per 3.850 aziende. L’anticipo comunitario della Domanda Unica 2017 è pari 17.245.859,72 euro che andrà ANNI a oltre 3.200 aziende.

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ATTUALITÁ

Indennità Compensativa in montagna, emissioni in atmosfera, reti antigrandine

PSR Piemonte: al via tre nuovi bandi

Indennità Compensativa: stanziati ulteriori 5 milioni e mezzo per adeguare l’importo alle domande di sostegno

La Giunta Regionale ha deliberato di integrare la dotazione finanziaria per la campagna 2017 della misura M13 - Operazione 13.1.1 (indennità compensativa per le zone montane) di euro 5.531.695,39 portandola complessivamente a euro 17.531.695,39. Si tratta di un importante risultato frutto dell’impegno di Coldiretti, che aveva sollecitato la Regione, in quanto dal Sistema informatico risultavano pervenute 7.570 domande di sostegno per un importo complessivo (corrispondente all’importo che è stato integrato) molto superiore alla prima dotazione di euro 12.000.000,00.

Aperto il bando per l’operazione 4.1.3 “riduzione emissioni di gas serra e ammoniaca in atmosfera”

La regione Piemonte, su forte richiesta di Coldiretti, ha aperto il bando per la presentazione delle domande sull’operazione 4.1.3 - Riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca

in atmosfera - del PSR 2014-2020. Il bando prevede aiuti per investimenti (sia in macchinari/attrezzature, che a livello di interventi edilizi) finalizzati a migliorare l’efficienza gestionale degli effluenti zootecnici e dei digestati, a ridurre l’emissione ammoniacale da strutture di allevamento esistenti e a ridurre il consumo di acqua nelle strutture di allevamento esistenti.

Sono beneficiari gli Imprenditori Agricoli Professionali, i giovani che hanno aderito all’Operazione 6.1.1 e risultano essere in posizione ammissibile e finanziabile a livello di graduatoria, ed i giovani che si sono insediati nel corso degli ultimi 5 anni, usufruendo della misura 112 del PSR 2007-2013.

Possono presentare domanda di sostegno anche i soggetti giuridici “collettivi” (es. cooperative, associazioni, consorzi in possesso di partita IVA) per la realizzazione di investimenti ad uso condiviso. La Dotazione finan-

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ATTUALITÁ ziaria del bando è pari a 3.000.000 di euro; è previsto un contributo in conto capitale nella misura del 40% della spesa ammessa, tale percentuale è incrementata del 10% in caso di: investimenti collettivi per uso comune; investimenti effettuati da giovani (beneficiari del premio di insediamento); investimenti realizzati in zona montana; l’incremento della percentuale di contributo è fissato nella misura del 5% per soggetti che hanno aderito all’Operazione 10.1.5 del PSR 20142020, - 5 “Tecniche per la riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca in atmosfera” che si trovano in posizione ammissibile e finanziabile della relativa graduatoria. I limiti di spesa sono così definiti: investimenti collettivi: minimo 30.000 euro, massimo 100.000 euro; altri investimenti (non collettivi): minimo 10.000 euro, massimo 50.000 euro. Per gli acquisti di macchine ed attrezzature, vengono richiesti almeno tre preventivi redatti da ditte concorrenti. Per la presentazione delle domande e informazioni ulteriori, rivolgersi agli Uffici Coldiretti.

In apertura i bandi per Reti antigrandine Prevenzione danni cimice asiatica - Drosophila Suzukii

Sono in via di apertura le domande sui seguenti bandi: Operazione 5.1.2 - prevenzione dei danni da calamità naturali di tipo abiotico – Reti antigrandine - Il periodo di apertura del bando sarà di 120 giorni. Ogni beneficiario potrà presentare più domande di aiuto, una per ogni intervento riferita a specifici impianti di protezione con reti antigrandine (ogni domanda di sostegno riguarda un solo intervento di protezione). Ogni impianto di protezione dovrà essere riferito ad una specifica coltura (prodotto), presente sia in campo, che a livello di fascicolo aziendale (all’atto della presentazione della domanda di sostegno). Alla domanda di sostegno sarà richiesto di allegare anche specifica documentazione fotografica dello stato di fatto delle superfici oggetto di intervento,

con una foto per ogni vertice dell’appezzamento completa della data e della localizzazione geografica dello scatto. Il punteggio minimo affinché la domanda di sostegno possa essere considerata ammissibile, sarà di 10 punti.

Operazione 5.1.1 - prevenzione dei danni da calamità naturali di tipo biotico – Cimice Asiatica - Prevede un contributo in c/capitale per investimenti finalizzati alla copertura laterale con reti anti-insetto, a chiusura dell’impianto anti-grandine o antipioggia preesistente o ammesso a finanziamento con il bando n. 1/2016 dell’Operazione 5.1.2. Le specie da frutto interessate saranno: pero, pesco, melo, albicocco, susino, actinidia, ciliegio.

Operazione 5.1.1 - Prevenzione dei danni da calamità naturali di tipo biotico – Drosophila suzukii - Prevede un contributo in c/capitale per investimenti relativi alla copertura totale o (solo) laterale di colture riconducibili alle seguenti specie da frutto: rovo, mirtillo, lampone e fragola.

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ATTUALITÁ

L’accordo ha recepito numerose richieste presentate da Coldiretti

Pac: in vigore dal 2018 le modifiche del Regolamento “Omnibus”

E

’ stato raggiunto l’accordo politico tra il Parlamento Europeo, il Consiglio e la Commissione europea sulle modifiche che verranno introdotte dal 2018 e contenute nelle proposta del cosiddetto Regolamento “Omnibus”.

Nell’accordo sono state recepite numerose richieste presentate da Coldiretti, nello specifico, l’elenco delle più importanti.

Pagamenti diretti: 1. Greening: si introducono elementi di semplificazione nell’applicazione della diversificazione e delle Aree di interesse ecologico (EFA) adattandole maggiormente alle esigenze delle aziende agricole senza comprometterne però la funzione ambientale. In particolare, si introducono novità per

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Il testo concordato deve ancora essere approvato dal Parlamento e dal Consiglio Europeo il riso e le colture azotofissatrici, considerate entrambe benefiche per l’ambiente. Per le colture azotofissatrici l’innalzamento del coefficiente di ponderazione da 0,7 a 1 rappresenta un importante risultato anche a fronte del divieto di utilizzo dei prodotti fitosanitari in vigore dal 2018 (un ettaro di soia varrà 1 e non più 0,7 ettari). Anche le modifiche introdotte per il riso consentiranno di colmare il vuoto

dell’attuale regolamentazione che in alcuni casi ha provocato la diminuzione delle superfici investite con tale coltura. Ai fini della diversificazione, la possibilità di escludere dall’obbligo le aziende le cui superfici sono investite per più del 75% da leguminose consentirà di riutilizzare i medicai per l’esonero dall’obbligo.

2. Giovani agricoltori: possibilità di richiedere il pagamento aggiuntivo entro i 5 anni successivi all’insediamento e di riceverlo per un periodo pari a 5 anni, senza le riduzioni dovute al numero di anni trascorsi dall’insediamento.

Sviluppo Rurale: 1. Gestione del rischio: inserito un nuovo strumento di stabilizzazione settoriale dei redditi, con il

ATTUALITÁ risarcimento che scatta con una diminuzione di reddito per un determinato settore aziendale del 20% su base annua. La soglia si estende anche alle assicurazioni, portando al 20% la perdita di prodotto necessaria per l’attivazione.

Le novità riguardano anche l’intensità del contributo pubblico (innalzato dal 65% al 70%) e la possibilità di utilizzare indici economici per la misurazione delle perdite.

2. Regimi di qualità: ampliata la platea di beneficiari anche agli agricoltori che già partecipano al regime di qualità da non più di 5 anni.

3. Giovani agricoltori: prevista la possibilità d’insediamento plurimo e di concessione del contributo anche come strumento finanziario.

OCM: 1. Aiuto finanziario nazionale: viene mantenuto il criterio di calcolo su base regionale del livello di aggregazione (non nazionale, come inizialmente proposto dalla Commissione) necessario per la concessione di aiuti finanziari nazionali.

Le modifiche saranno definitive quando verrà raggiunto l’accordo su tutti gli aspetti contenuti dal Regolamento “Omnibus”, i cui aspetti sono ancora in corso di negoziato tra la Presidenza del Consiglio estone e gli eurodeputati delle Commissioni par-

lamentari per lo sviluppo regionale, per l’occupazione, per l’industria, per i trasporti, per il bilancio e per il controllo dei bilanci. Il testo concordato dovrà essere approvato dal Parlamento e dal Consiglio per la sua entrata in vigore prevista per il 2018.

Coldiretti: verso la semplificazione della riforma della PAC

“Si tratta di primo passo importante nella direzione della semplificazione e del miglioramento delle regole della Politica agricola comune ma molto resta da fare per una riforma che sappia premiare il lavoro e combattere le rendite”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo all’indomani dell’accordo raggiunto tra le Istituzioni comunitarie sulla riforma della politica agricola comune. “Resta centrale - dichiarano Delia Revelli e Tino Arosio, Presidente e Direttore di Coldiretti Cuneo - la figura dell’agricoltore attivo quale beneficiario degli interventi della Politica Agricola Comune”. Di pari passo al tagliando di metà periodo alla PAC appena approvato, è in fase avanzata la discussione sulla riforma della Politica Agricola Comune (PAC) Nella futura Pac – concludono Revelli e Arosio - occorre rafforzare tutte le misure che escludono la “rendita” premiando chi vive di agricoltura e puntare su un’assegnazione degli aiuti che consideri anche il contributo alla sostenibilità sociale e quindi all’occupazione, da parte delle imprese agricole, del lavoro e del valore aggiunto generato dal settore, ma anche valorizzare l’esperienza italiana di “distintività” – di cui tracciatura dell’origine ed etichettatura sono i principali strumenti – per alzare gli standards qualitativi delle produzioni europee”.

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FISCALITÀ AGRICOLA

“Rottamazione bis” per definire in via agevolata i carichi pendenti con il fisco

Tre sono gli aspetti innovativi in tema di rottamazione racchiusi nel decreto:

Gelate primaverili: riconosciuto il carattere di eccezionalità

Il Ministero delle Politiche Agricole ha decretato l’esistenza del carattere di eccezionalità delle gelate avvenute sul territorio piemontese tra il 18 e il 21 aprile 2017: l’iter partì dopo che, nell’imminenza della calamità, Coldiretti sollecitò i Comuni a segnalare alla Regione le aree colpite. Dalla data di pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale, decorreranno 45 giorni di tempo per presentare domanda di intervento compensativo, per il quale è necessario dimostrare di aver subito un danno pari almeno al 30% della produzione lorda vendibile (PLV). Gli Uffici Zona Coldiretti sono a disposizione dei soci per l’inoltro della domanda. A seguito di tali segnalazioni, il Ministero ha delimitato le aree colpite.

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1) i contribuenti non in regola con il pagamento delle rate della precedente rottamazione in scadenza nei mesi di luglio e settembre 2017 hanno an-

cora tempo fino al 30 novembre 2017 per adempiere; 2) i contribuenti esclusi dalla prima rottamazione perché alla data del 24 ottobre 2016 avevano piani di dilazione in corso con l’ex Equitalia, ma non erano in regola con i pagamenti, possono aderire alla definizione agevolata presentando apposita istanza di adesione entro il 31 dicembre 2017; 3) i contribuenti aventi carichi affidati dal 1° gennaio al 30 settembre 2017 agli agenti della riscossione possono aderire alla definizione agevolata, presentando apposita istanza (con le modalità e in conformità alla modulistica pubblicate dallo stesso agente della riscossione sul proprio sito internet) entro il 15 maggio 2018. Ricordiamo che il decreto potrà subire ancora modifiche in fase di conversione. Gli uffici Coldiretti sono a disposizione per ogni chiarimento in merito.

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I

l Decreto fiscale collegato alla Manovra 2018 (D.L. 148/2017), in vigore dal 16/10/2017, ha introdotto la cd. “Rottamazione bis”, una nuova opportunità per chiudere i conti con il Fisco. Il nuovo decreto va ad inserirsi sulla normativa dettata dal decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2017, con cui era stata concessa ai contribuenti la possibilità di definire in via agevolata i carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2016, estinguendo il debito senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora.

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Ci vorranno 15 anni per ricostruire i boschi bruciati e ripristinare le risorse foraggere indispensabili per l’alimentazione del bestiame

Emergenza incendi: incalcolabili i danni ambientali

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uperata l’emergenza ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco con incalcolabili danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo.

E’ la stima di Coldiretti in riferimento agli incendi che hanno colpito il Piemonte, in particolare la nostra e quella di Torino, anche se nel momento in cui andiamo in stampa, non è ancora possibile quantificare complessivamente i danni.

Quelli maggiori si registrano in alta Valle Stura e in alta Valle Varaita, luoghi simbolo per la produzione delle nostre produzioni tipiche, dove sono stati distrutti i pascoli di vaste aree e le risorse foraggere indispensabili per l’alimentazione del

Coldiretti ha chiesto alle Istituzioni misure ad hoc per sostenere l’agricoltura di montagna, gravemente colpita da questa calamità

bestiame. A causa della bruciatura di alberi ed essenze arboree, anche di particolare pregio, come abete e castagno, non sarà facile ristabilire il normale habitat del bosco.

Di fronte a questa emergenza, le imprese agricole sono state fondamentali per presidiare il territorio e hanno svolto una importante attività, collaborando con i soccorritori, mettendo a disposizione i loro mezzi ed autobotti al fine di aiutare i volontari, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine impegnate nelle operazioni di spegnimento, ma è una priorità assolutamente fondamentale che le Istituzioni e gli enti preposti prevedano misure per sostenere l’agricoltura di montagna, su cui non mancheranno gravi ripercussioni.

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Lotta alla cimice: dalla ricerca prospettive incoraggianti 700 persone hanno partecipato al convegno organizzato da Coldiretti a Cherasco

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on siamo qui a raccontare soluzioni miracolistiche, ma quello che è stato fatto e si farà in concreto grazie alla squadra di lavoro che coinvolge in primis l’Università di Agraria di Torino, la Fondazione Agrion e i nostri tecnici dell’Agenzia 4A, grazie ad un progetto pluriennale finanziato dalla Fondazione CRC». Con queste parole il direttore di Coldiretti Cuneo Tino Arosio ha aperto il convegno dedicato alla cimice asiatica di mercoledì 11 ottobre a Cherasco.

Circa 700 persone hanno partecipato all’ incontro tecnico organizzato per fare un quadro esaustivo sulla situazione attuale e condividere le informazioni e gli studi fatti su questo insetto di recente introduzione.

L’obbiettivo del convegno era ben espresso nelle parole del titolo: presentare conoscenze, risultati prospettive sul tema della cimice.

Tino Arosio ha specificato che il focus centrale era quello di fare chiarezza, dicendo la verità su tutti gli aspetti della vicenda, dal riconoscimento dell’ insetto in tutti gli stadi

metamorfici, l’ analisi del danno sulle varie colture di interesse agrario, l’analisi del ciclo biologico sul cuneese e gli spostamenti tra le colture nell’annata appena passata e l’analisi dei metodi di lotta: chimica, fisica e biologica.

Le caratteristiche e quindi la pericolosità dell’insetto possono essere riassunte in alcuni punti chiave: • elevata prolificità (almeno 300 uova per femmina); • elevata mobilità, sia dovuta al fatto che gli adulti hanno le ali, sia per il trasporto passivo; • pericolosità in tutti gli stadi metamorfici (sia i giovani che gli adulti si nutrono sulle colture provocando danni); • grande polifagia, infatti può attaccare e nutrirsi a scapito di più di 300 specie vegetali.

Fondamentali le premesse sui metodi di lotta espresse dall’ Agenzia 4 A e condivise tra i relatori: • Non esistono trattamenti preventivi: gli insetticidi fosforganici e piretroidi agiscono solo per contatto, quindi se l’insetto non è presente è assolutamente inutile effettuare il

trattamento.

• La lotta chimica non è risolutiva.

• Trattamenti o prodotti repellenti o dissuasori al momento non sono stati testati e pertanto di dubbia utilità.

• Evitare categoricamente il fai da te o rimedi casalinghi ed effettuare accurati monitoraggi delle colture aziendali.

La lotta all’ insetto non deve essere vista come qualcosa di slegato ma invece occorre mantenere unite le forze e studiare strategie di lotta che consentano - come è stato per il cinipide che fino a pochi anni fa decimava la castanicoltura cuneese - di debellarla facendo squadra, tra aziende di settori diversi e tutte le realtà del territorio, con la Ricerca in primis.

L’insetto infatti colpisce e danneggia irreversibilmente tutte le nostre produzioni agrarie: orticole, frutticole, cerealicole ed anche ornamentali.

Delia Revelli, presidente Coldiretti Cuneo e Piemonte ha espresso preoccupazione per la situazione ma ha anche ribadito la presenza di Coldiretti a fianco delle aziende per affrontare assieme tecnicamente e politicamen-

te la situazione senza sottovalutare alcun aspetto. «Cercheremo nel più breve tempo possibile una soluzione concreta, nel rispetto di un fatto che è importante per Coldiretti: l’attenzione all’ambiente e alla qualità delle produzioni con il giusto team proprio come fatto allora per la problematica del castagno, cercheremo insieme di arginare anche questa emergenza per salvaguardare le nostre imprese agricole».

Non solamente un convegno tecnico di analisi della situazione di emergenza, ma un momento di confronto anche politico e civile.

Presenti in sala infatti il presidente Giandomenico Genta della Fondazione CRC, finanziatrice del progetto “Haly-end” che prevede un finanziamento di 300.000 euro per tre anni finanziando lo studio di questo insetto sul territorio cuneese per trovare

soluzioni concrete che ha ribadito: «Quando Coldiretti ci ha esposto la situazione abbiamo deciso di finanziare da subito questo progetto con una cifra molto elevata per far capire quanto la Fondazione sia attenta al settore agricolo, fulcro dell’ economia cuneese e non solo. La cimice inoltre è un problema non solo agricolo ma anche civile, aspetto che unisce maggiormente l’ agricoltura ai cittadini».

La presenza politica è stata quella della Regione con il Settore Fitosanitario a testimoniare l’interesse e l’attenzione per la problematica.

Giorgio Ferrero, assessore regionale all’Agricoltura ha ribadito in apertura: «Ringrazio Coldiretti che da sempre è in prima linea nell’affrontare le problematiche in tutti gli ambiti del mondo agricolo e con la quale abbiamo una proficua colla-

borazione, in quanto rappresenta la maggior parte delle aziende agricole piemontesi. Nell’ambito economico, la globalizzazione ha aumentato le potenzialità delle aziende, ma dall’altra le ha esposte a nuove sfide, tra le quali la cimice asiatica. La Regione è attiva anche ai tavoli nazionali per sbloccare la normativa sull’introduzione degli insetti antagonisti e a livello regionale stiamo lavorando alla creazione di un bando destinato all’acquisto di reti anti insetto». Dopo questi interventi di apertura si sono susseguiti i relatori ciascuno analizzando uno specifico tema.

A rompere i ghiaccio è stata la Dottoressa Lara Bosco, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari Università degli Studi di Torino che ha descritto l’ insetto. L’adulto di Halyomorpha halys è grigio-marrone, lungo 12-17 mm,

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ATTUALITÁ re provinciale Tecnici Agenzia 4A, ha invece descritto l’ analisi dei danni sulle produzioni ed il monitoraggio dell’ insetto sul territorio cuneese. Il danno è provocato dalla puntura del vegetale dal quale la cimice estrae la linfa per nutrirsi immettendo saliva.

Questo “scambio” provoca reazioni all’ interno del vegetale che si manifestano con deformazioni, macchie necrotiche, zone callose con conseguente deprezzamento delle partite.

Tra la frutta particolarmente colpite le pesche, le albicocche, le ciliegie, le susine, le mele (soprattutto granny smith, rosse e fuji e meno le gala), le pere (conference e william e poco abate), nashi e kiwi (dove il danno esternamente non si vede). Piccoli frutti con lampone e fragole soprattutto varietà rifiorenti; fagiolo, peperone, pomodoro, asparagi tra le orticole; mais, soia ed erba medica tra i cereali più colpiti. Anche le ornamentali non son esenti con danni ai fiori (gigli, hybiscus), agrumi ecc.

L’Agenzia A4 di Coldiretti da tre anni monitora l’insetto sul territorio della

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Granda e nel 2017 sono state messe 80 trappole che hanno catturato circa 50.000 individui. Questo sistema permette di attribuire una percentuale della presenza ed aiuta a definirne il ciclo biologico su una zona precisa. Oltre alle trappole sono stati effettuati monitoraggi con frappage su noccioleti e test dei principali feromoni in commercio. Le prime neanidi sono comparse a giugno con un secondo picco intorno ad agosto, confermando le due generazioni.

Giacomo Ballari, presidente Fondazione Agrion: ha analizzato i vari metodi di lotta alla cimice. Le prove effettuate da Agrion hanno riguardato essenzialmente le prove dei prodotti chimici in semi campo e campo e la valutazione della sopravvivenza degli adulti svernanti. Dalle prove è emerso come i migliori insetticidi risultano essere i fosforganici ed i piretroidi. Nel 2018 verranno testati i prodotti biologici. Ulteriori metodi di contenimento sono stati le reti e il metodo denominato “attract and kill”, ovvero la cattura massale attraverso

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Le ninfe sono peculiari, in quanto mostrano spine sui margini del pronoto e una banda centrale bianca sulle tibie. Le ovature sono composte da multipli di 7 uova (tipicamente 28) con diametro di circa 1 mm e disposte casualmente ma in maniera ortogonale. Si distinguono facilmente dalle ovature di altre specie, per il colore e/o la tipica disposizione delle uova. Più simili sono le ovature di Pentatoma rufipes, tipicamente formata da 14 uova, e di Palomena prasina, di solito composta da 28 uova ma disposte secondo una diagonale (riempiendo tutti gli spazi).

Lorenzo Martinengo, coordinato-

ATTUALITÁ l’attrazione con feromoni di aggregazione. Le prove sperimentali si sono svolte utilizzando “totem” ricoperti di reti imbibite di prodotti fitosanitari. I risultati sono stati interessanti ma da gestire attentamente in quanto il feromone attrae ulteriormente le cimici all’interno del frutteto. Sulle reti risulta fondamentale la tempistica soprattutto nella chiusura delle stesse poiché se l’insetto viene rinchiuso all’interno dell’appezzamento si aumentano i danni; altresì importante è la corretta scelta della maglia della rete. Interessante la gestione mista delle reti, ovvero la copertura antigrandine sopra e laterale con reti antinsetto per contenere i costi della copertura per l’azienda agricola, che offre comunque buoni risultati.

Emanuela Giacometto, ricercatrice Settore fitosanitario e Servizi Tecnico- Scientifici Regione Piemonte ha presentato il progetto della Regione Piemonte finalizzato alla lotta biologica alla cimice in Piemonte. La cimice asiatica non è un organismo da quarantena quindi non è sottoposto a

legislazione fitosanitaria, ma dal Settore Fitosanitario Regionale il problema è stato seguito con attenzione per i molti danni al comparto tramite i coordinamenti tecnici e i disciplinari di lotta integrata dove sono state anche concesse deroghe specifiche.

La Regione, vedendo la grave situazione, ha deciso di finanziare un progetto di durata triennale (2017-19) con un impegno economico di circa 200mila euro affidando l’incarico al Crea, al Disafa e ad Agrion. Il Crea focalizzerà l’attenzione su Ooencyrtus telenomicida per il quale sono state eseguite prove di laboratorio con ovature sentinella congelate di Hh ottenendo un 35% di uova parassitizzate. Sarà interessante svolgere delle prove nell’areale piemontese per vedere se è in grado di ambientarsi e stabilirsi, valutando la capacità di parassitizzazione sia tramite ovature presenti sulle colture che tramite l’allevamento di uova sentinella. Il Disafa si focalizzerà invece su diversi aspetti: studio sistematico dei parassitoidi oofagi dei generi Trissolcus e

Telenomus, famiglia Scelionidae e indagine dei fattori di regolazione della popolazione della cimice.

Luciana Tavella, professoressa del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari Università degli Studi di Torino ha analizzato la situazione attuale della lotta biologica all’ insetto in Piemonte descrivendo il lavoro svolto dal DISAFA. Date l’ampia diffusione e dannosità della cimice asiatica Halyomorpha halys, oltre che la difficoltà di contenerne le infestazioni con la lotta chimica, grande attenzione è stata rivolta allo studio dei limitatori nelle aree sia di origine sia di nuova colonizzazione.

In Cina è stato rilevato un complesso di parassitoidi oofagi fra cui Trissolcus japonicus, che è risultato il più abbondante ed efficiente. Purtroppo, T. japonicus non è specializzato soltanto su H. halys, ma può attaccare le uova anche di altre cimici. In Piemonte sono state avviate indagini per individuare eventuali parassitoidi oofagi indigeni in grado di adattarsi all’ospite esotico. Dalle uova

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ATTUALITÁ raccolte in campo nel biennio 20162017 sono state ottenute due specie: Anastatus bifasciatus e Trissolcus sp.

In particolare A. bifasciatus, parassitoide generalista che può svilupparsi su molti ospiti differenti, ha mostrato una parassitizzazione a carico delle uova di H. halys pari a 13%. Trissolcus sp. è attualmente in studio per rilevarne capacità ed efficienza di parassitizzazione in laboratorio.

L’ultimo intervento è stato di Alberto Alma, professore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari Università degli Studi di Torino che ha analizzato il tema dei simbionti intestinali come possibile bersaglio per la lotta alla cimice asiatica. Halyomorpha halys infatti ospita nel suo intestino un batterio simbionte, chiamato Pantoea carbeckii, necessario per la sua sopravvivenza. Questo batterio è trasmesso dalla madre alla progenie durante la deposizione delle uova, imbrattando la superficie dell’ovatura con secrezioni contenti cellule di P. carbeckii; alla nascita, le neanidi si nutrono di queste secrezioni, assumendo i bat-

teri. Questa modalità di trasmissione rappresenta una promettente risorsa per lo sviluppo di strategie innovative di lotta alla cimice. Prove preliminari condotte dal nostro gruppo di ricerca hanno dimostrato che la quasi totalità delle neanidi nate da ovature private di P. carbeckii non è stata in grado di raggiungere la II età.

Questi studi rappresentano la base di partenza per la verifica dell’attività insetticida indiretta esercitata da sostanze ad azione antibatterica (no antibiotici) distribuite sulle ovature di H. halys, al fine di sviluppare un nuovo approccio per la lotta integrata alla cimice.

Tutti questi metodi e relativi studi di laboratorio, semicampo e campo descritti al convegno dai vari relatori mirano ad arginare la problematica prima che le cimici si sviluppino sulle varie colture con la stagione proficua, eliminando i primi stadi giovanili e mirando ad un controllo sempre più biologico e sostenibile dell’ insetto.

Per arrivare a questo, sarà fondamentale continuare a monitorare con i tecnici la presenza e gli spostamen-

ti della cimice per essere sempre al fianco dei produttori, ma possiamo dire che da quanto emerso si possono vedere all’ orizzonte prospettive più incoraggianti malgrado la situazione in molti settori sia davvero delicata.

A seguito del convegno anche la Regione ha emesso un bollettino informativo rivolto a tutta la popolazione per informare sulla problematica della cimice e invitare tutti ad essere partecipi nelle azioni di contenimento anche durante l’inverno, periodo in cui la cimice sverna anche nelle abitazioni, rendendola fastidiosa così per tutta la popolazione.

Questo permette di unire maggiormente produttori e consumatori nella lotta ad un insetto che se non gestito correttamente può mirare realmente a compromettere le produzioni di qualità della nostra Provincia e Regione.

Nei prossimi anni della progettualità, si mirerà a trovare soluzioni applicabili e concrete, potenziando la ricerca e replicando in campo gli studi di questo primo anno di progetto parecchio incoraggianti.

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ÂÂ CreditAgri Italia è un Ente Finanziario di Interesse Pubblico Intermediario Finanziario Vigilato dalla Banca d’Italia, iscritto dal Giugno 2016, all’Albo Unico degli Intermediari finanziari previsto dall’art.106 del nuovo Testo Unico Bancario, e si occupa in modo specialistico di assistenza e consulenza tecnico-finanziaria in Agricoltura, Agroindustria ed Agroalimentare. ÂÂ Creditagri Italia favorisce l’accesso al credito ordinario e agevolato e incentiva lo sviluppo con prodotti dedicati ed un servizio di consulenza perso-

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Unico degli intermediari finanziari (art.106 del Testo Unico Bancario), sottoposti, come le banche, alla vigilanza di Bankitalia, come ne caso specifico di Creditagri Italia. ÂÂ I Confidi vigilati sono ad ogni effetto società finanziarie abilitate non solo alla concessione di finanziamenti a favore delle imprese socie e/o clienti (non associate), ma anche all’esercizio di attività di erogazione di Fideiussioni a favore dell’Amministrazione finanziaria dello Stato, delle Regioni e degli Enti Pubblici, al fine dello smobilizzo di crediti tributari e commerciali, e concessione antici-

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zi di recente attivazione sono così riassumibili: 1. Rilascio Fideiussione a Garanzia verso la Pubblica Amministrazione per la partecipazione di una Impresa a pubblici appalti 2. Rilascio Fideiussione a Garanzia verso Stato e Regioni per l’ottenimento delle anticipazioni contributive previste da bandi pubblici 3. Rilascio Fideiussione a Garanzia verso gli Enti gestori dei PSR territoriali a fronte delle

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Si inizia con i comparti suinicolo e cunicolo, in cui le CUN sono già attive

Commissioni Uniche Nazionali, al via l’iter per I’istituzione definitiva

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on l’entrata in vigore del Decreto interministeriale n.72 del 31 marzo 2017 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.128 del 5 giugno 2017) sono state introdotte le disposizioni per l’istituzione delle Commissioni Uniche Nazionali (CUN) per le filiere più rappresentative del sistema agricolo-alimentare. Le Commissioni Uniche Nazionali sono organismi istituiti dal Ministero delle Politiche Agricole e dal Ministero dello Sviluppo Economico per formulare, in modo regolamentato e trasparente, la tendenza del mercato e dei prezzi di uno o più prodotti a livello nazionale.

Per svolgere questo compito, ogni CUN deve essere composta in modo paritetico da rappresentanti della parte venditrice e di quella acquirente (per es. 5 allevatori e 5 macellatori per parte), i quali si riuniscono settimanalmente.

I commissari che ne fanno parte della CUN sono espressione delle organizzazioni professionali e delle associazioni di categoria dei produttori agricoli, della cooperazione agricola e agroalimentare, dell’industria di trasformazione, del commercio e della distribuzione, competenti per le filiere a cui la CUN si riferisce e che acquistano o vendono prodotti in nome e per conto proprio.

In particolare, il decreto intermini-

Le Commissioni Uniche Nazionali rappresentano le filiere più importanti del sistema agricoloalimentare steriale prevede che I’istituzione delle CUN avvenga formalmente attraverso l’emanazione di un decreto del Ministero delle politiche agricole - di concerto con il Ministero dello sviluppo economico - che ne stabilisce la composizione, la sede di svolgimento delle riunioni, il settore di riferimento e/o le categorie di prodotto e/o i prodotti oggetto d’intervento.

Negli anni scorsi, prima dell’entrata in vigore del decreto, a livello nazionale hanno iniziato ad operare alcune CUN, inizialmente in via sperimentale, successivamente consolidandosi come un vero e proprio riferimento per il mercato. Si tratta della CUN Suini da macello (la prima ad essere attivata), la CUN Suinetti; Conigli da macello, la CUN Tagli carne suina e la CUN Grasso e Strutti.

Per le CUN esistenti - affinché possano proseguire la loro operatività - la procedura prevede che venga effettuato preliminarmente, per ogni Organizzazione/Associazione, il calcolo della rappresentatività, sulla base del numero di deleghe delle aziende e dei relativi quantitativi di

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prodotto venduto negli anni 2015 e 2016. Sulla base delle deleghe raccolte, il Ministero delle politiche agricole provvederà successivamente a stabilire, all’interno di ogni CUN, il numero dei commissari espressione delle singole Associazioni.

Pertanto è molto importante che tutti i soci allevatori del comparto cunicolo e suinicolo contattino al più presto gli Uffici Zona di riferimento per la compilazione delle dichiarazioni sostitutive di notorietà necessarie per il calcolo della rappresentatività delle CUN conigli da macello, suini da macello e suinetti.

Il Piemonte è la terza regione suinicola italiana, dopo Lombardia ed Emilia Romagna, contando oltre 3.000 allevamenti per un totale di circa 1,3 milioni di suini. Mentre la cunicoltura regionale, che è la seconda dopo il Veneto, ha una consistenza di circa 670 mila capi presenti in 280 allevamenti.

Lo strumento delle CUN potrà in futuro essere ulteriormente esteso anche in altri comparti, previa richiesta al Ministero delle politiche agricole che venga avanzata la parte delle organizzazioni di produttori, le organizzazioni professionali e le associazioni di categoria dei produttori agricoli, della cooperazione agricola e agroalimentare, dell’industria di trasformazione, del commercio e della distribuzione.

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SANITA’ ANIMALE

Una svolta fondamentale per la zootecnia con un pregetto della Fondazione CRC. Il protocollo verrà utilizzato dalla sanità regionale

IBR: un metodo efficace sviluppato a Cuneo

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na svolta storica per la zootecnia grazie ad un progetto di ricerca tutto piemontese e in gran parte cuneese. Il protocollo di ricerca, sviluppato su trecento aziende da latte, ha validato sul campo metodi rapidi, economici e non invasivi per la diagnosi della Rinotracheite Bovina Infettiva (IBR), malattia virale che colpisce il bovino determinando rilevanti perdite per l’allevamento a causa della comparsa di aborti, diminuzione della fertilità e calo delle produzioni.

Finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, ha coinvolto l’Associazione regionale allevatori, l’Asl Cn1, l’Istituto Zooprofilattico e il Dipartimento di scienze veterinarie dell’Università di Torino. “Una piccola parte del latte campionato per i controlli di routine dai nostri tecnici di campagna - spiega il dottor Roberto Facelli che ha seguito il progetto per l’Arap - è servita per allestire pool di latte successivamente testati per Ibr con nuovi metodi di analisi sviluppati dal Dipartimento di scienze veterinarie. I risultati ottenuti sono stati confrontati con le analisi ufficiali ed illustrati in varie sedi scientifiche nazionali ed estere, suscitando grande interesse”.

Sottolinea Roberto Chialva, presidente dell’associazione allevatori: “Il metodo è diventato ufficiale e le autorità sanitarie regionali lo hanno adottato, per prime in Italia, su

dersi anche a vantaggio della razza bovina Piemontese”.

Per il professor Sergio Rosati dell’Università di Torino, coordinatore del team di ricerca, “E’ un grande risultato nato dalla sinergia fra allevatori, enti pubblici e privati. Finora il controllo dell’IBR è avvenuto tramite analisi di sangue individuale prelevato da ciascun animale, determinando un enorme investimento in termini logistici ed economici.

D’ora in avanti

metodo che questo nuovo sì r fa a ito bu ri l suo ha cont nità regionale ne Sa Anche Coldiretti lla da o es pr vamente ri Rinotracheite venisse successi di controllo della o an Pi l de to en m anni 2017recente aggiorna Piemonte per gli l de o ri ito rr te l aggio BR) ne n DGR del 22 m co e Bovina Infettiva (I al on gi Re ta del dalla Giun à una riduzione tir en 2019, approvato ns co o od et Il nuovo m oltre ad un 2017, n. 27-5081. vamenti da latte, le al i gl ne pi ca i stività i su a maggiore tempe numero di analis un e ch an , he lic zato rse pubb lo a quanto realiz lle ra risparmio di riso pa In . le ra olazione vi in sinergia nel rilevare la circ carne Coldiretti, e or tt se il r pe tte, ovo piano per il reparto la a inserire nel nu to bu ri nt co ha entirà orapi, borapi, che cons na con Arap e Anab A ll’ da to ta ot stione ad ficiare di una IBR il piano di ge ontese di bene em Pi a zz ra di agli allevamenti he nutrici. l premio PAC vacc maggiorazione su

tutto il territorio piemontese. Grazie alle economie ottenute, il piano di risanamento regionale riceverà nuovo impulso e potrà diffon-

potrà basarsi sull’utilizzo dei prelievi di routine effettuati dai tecnici Arap, migliorando così il benessere animale e ottenendo un notevole risparmio di tempo e denaro”.

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ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE

Dal progetto Coldiretti – Inalpi – Ferrero nasce nel 2008 la prima torre di sprayatura del latte. In arrivo la seconda

Verso il raddoppio della produzione del latte in polvere

“A

ffari & Finanza” del quotidiano “La Repubblica” ha annunciato nei giorni scorsi che presso Inalpi è partita la fase due del progetto di aumento della produzione di polvere di latte. Attualmente il progetto Coldiretti – Inalpi – Ferrero lavora con il polverizzatore di Moretta 5500 q.li di latte al giorno di cui 4 mila raccolti dalla Compral Latte e 1500 dalla Piemonte Latte. Con la seconda torre, a regime saranno prodotte 40mila tonnellate di polvere di latte, circa 22 mila in più dell’attuale ottenibili da 220mila tonnellate di latte liquido. Un progetto, quello nato nel 2008, che ha rivoluzionato il mercato del latte in Piemonte, che vedeva sino ad allora gli allevatori ostaggio degli industriali il cui potere contrattuale era stato notevolmente deteriorato anche da situazioni collaterali al mercato quali le quote latte. Lo spunto che diede il via al progetto fu la necessità espressa dalla Ferrero Spa di utilizzare latte in polvere Made in Italy di qualità. Un percorso di successo che venne subito avversato dall’industria locale costretta anche a misurarsi con il prezzo indicizzato. Nacque così il progetto di filie-

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5500 quintali di latte al giorno sono trasformati in polvere per l’industria dolciaria Ferrero. Il prezzo pagato agli allevatori è quello indicizzato. I benefici economici del progetto non ricadono solamente sui 500 allevatori che hanno aderito al progetto iniziale, ma su tutto il comparto della produzione di latte ra che vide protagonisti Coldiretti, Inalpi e Ferrero.Si chiudeva così l’obsoleto sistema della trattiva regionale del prezzo del latte. Come ormai tutti sanno il prezzo indicizzato viene stabilito in base alle quotazioni di 15 prodotti lattierocaseari misurati per il 33 per cento sul mercato europeo, per il 33 per cento su quello nazionale e per il 34 per cento sui costi per la produzio-

ne del latte. Nel caso dell’accordo Coldiretti – Inalpi – Ferrero, con il grande lavoro svolto dalla cooperativa Compral Latte è stato inserito successivamente un premio qualità per gli allevatori che rispettano un protocollo di filiera.

La costruzione della nuova torre che vedrà arrivare latte anche dagli allevatori della vicina Lombardia rappresenta l’evoluzione naturale del progetto originale: individuare nuove forme di utilizzo del latte e costruire con l’industria che è disponibile un percorso virtuoso di valorizzazione del vero Made in Italy.

Il progetto non ha portato vantaggi solamente ai 500 allevatori che sono oggi impegnati attraverso le due Cooperative a consegnare il latte al polverizzatore di Inalpi, ma ha avuto ed ha tutt’ora una ricaduta molto positiva su tutti gli allevatori che producono latte, anche quelli che sono fuori dal progetto. Questa è la dimostrazione concreta che Coldiretti è capace di intercettare i nuovi bisogni dei consumatori e le mutate esigenze dell’industria di trasformazione, dando risultati economici alle imprese agricole associate nell’ottica di crescita e sviluppo economico dei vari settori produttivi.

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AMBIENTE

Con le nuove norme antismog, limiti nella distribuzione dei liquami e divieto di bruciatura in campo dei residui vegetali

Zone vulnerabili da nitrati: dal 1° novembre è operativo il servizio sms di Coldiretti

D

al primo novembre, nell’ambito delle zone vulnerabili da nitrati, la possibilità di distribuire in campo liquami, materiali ad essi assimilati ed acque reflue su suoli dotati di copertura vegetale o di residui colturali in preparazione di una semina primaverile anticipata, viene regolata da bollettini bisettimanali redatti dalla Regione Piemonte.

Ricordiamo che la legislazione vigente prevede, per tali materiali, il divieto della distribuzione per un periodo di 90 giorni dei quali: 60 fissi e continuativi a partire dal primo di dicembre fino al 31 gennaio ed i rimanenti 30 individuati sulla base delle condizioni climatiche e di umidità del terreno, durante il mese di novembre e di febbraio.

Oltre a quanto sopra occorre considerare che la Regione Piemonte, insieme con tutte le altre Regioni della Pianura Padana, ha sottoscritto un “Protocollo di misure urgenti antismog” che prevedono, in alcuni casi, ulteriori prescrizioni riguardanti anche lo spandimento dei reflui zootecnici.

In particolare a fronte di situazioni di perdurante accumulo di inquinanti atmosferici (soprattutto di PM10 ),

limitatamente ad alcuni comuni (si veda la tabella che segue), insieme ad altre misure restrittive riguardanti la circolazione delle autovetture, l’utilizzo di generatori di calore domestici a biomassa, potrà scattare il divieto di spandimento dei liquami zootecnici quand’anche ciò risultasse consentito dalle condizioni climatiche e del suolo.

Esclusivamente nel caso citato sarà comunque consentita la distribuzione eseguita tramite iniezione diretta e, per i soli prati, rasoterra in bande o sottocotico.

E’ ripresa pertanto la pubblicazione, da parte della Regione, di bollettini bisettimanali con i quali viene definita la possibilità o meno di operare in campo interventi di utilizzo agronomico nelle diverse macroaree in cui la regione è stata

Zona agglomerato di Torino

Zona di Pianura (per la sola Provincia di Cuneo e Città metropolitana di Torino) Zona di collina (per la sola Provincia di Cuneo e Città metropolitana di Torino)

suddivisa, con l’eventuale indicazione di divieto, limitato ad alcuni comuni, per ragioni di inquinamento atmosferico.

Conseguentemente è ripartito il servizio erogato da Coldiretti mediante l’invio di brevi sms in cui si riportano le diposizioni impartite dalla Regione.

I bollettini della Regione, completi di ogni dettaglio, sono comunque consultabili alla pagina web http:// www.3acloud.it:800/pan/ Le disposizioni “antismog” - previste dalla Regione Piemonte e condivise con le altre regioni della pianura padana - stabiliscono inoltre il divieto di bruciatura su tutto il territorio regionale di qualsiasi residui vegetale in campo a partire dal 1° ottobre di ogni anno fino al 31 marzo dell’anno successivo.

Comprendente 30 comuni della Città metropolitana di Torino Bra, Carmagnola, Chivasso Alba, Ivrea

Per il dettaglio riferibile alle altre province rivolgersi agli uffici Coldiretti

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DENTRO CARAVAGGIO

Mostra-evento a Palazzo Reale a Milano dedicato ad uno dei più grandi genii della pittura mondiale con circa 20 dipinti originali.

Domenica 26 novembre 2017

CREMONA, il torrone, la mostarda ed i violini

Cremona è sinomimo della Festa del Torrone, ma è questa l’occasione per scoprire un bellissimo centro storico con la storia di nomi noti come Sperlari o Stradivari. dal 2 al 3 dicembre 2017 (NOVITA’)

BRESSANONE, INNSBRUCK E NOVACELLA

L’atmosfera più intrigante dell’avvento in luoghi di grande storia e fascino tra Dolomiti e Tirolo; Bressanobne Insbruck, l’abbazia di Novacella ed i cristalli Swarovsky.

Dal 7 al 10 dicembre 2017

IL MERCATINO PIU’ BELLO D’EUROPA: ZAGABRIA

Per due anni premiato come mercatino più bello d’Europa: Zagabria è una nuova meta ricca di fascino per chi cerca qualcosa di diverso durante l’Avvento.

8 dicembre 2017

IL ROMANTICO MERCATINO DI GRAZZANO VISCONTI

Nell’atmosfera medievale delle colline di Piacenza esiste un mercatino di grande suggestione che vi proponiamo per il secondo anno. Una novità per chi è alla ricerta delle belle atmosfere romantiche.

PENSANDO AL 2018 dal 30 dicembre al 3 gennaio 2018

CAPODANNO A BUDAPEST

Una delle città più belle dell’est Europa per festeggiare il nuovo anno e godersi i tesori di questa parte di Ungheria. dal 30 dicembre al 2 gennaio 2018 (NOVITA’)

CAPODANNO TRA LE DOLOMITI IN FESTA Levico Terme e la corona straordinaria delle Dolomiti dove festeggiare e godersi fantastiche escursioni giornaliere. martedì 30 gennaio 2018

FIERA DI SANT’ORSO AD AOSTA

La tradizionale Þera di S.Orso che nelle piazze di Aosta celebra da più di mille anni l’artigianato locale.

10 dicembre 2017

AOSTA E IL MERCATINO AL TEATRO ROMANO

Un mercatino in un luogo d’eccezione e una selezione di espositori che hanno visto crescere la qualità negli ultimi anni. Con piccola merenda valdostana. dall’8 al 10 dicembre 2017 (NOVITA’)

PERUGIA E L’AVVENTO

Uno dei centri storici più belli d’Italia, dove l’atmosfera a Natale diventa ancora più magica. Un’occasione per vivere l’aria di festa visitando luoghi d’arte e di assoluta bellezza.

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ETICHETTATURA

Italiani sempre più consapevoli della qualità del prodotto locale

Origine, trasparenza e attenzione agli aspetti nutrizionali sono i motivi che spingono il consumatore moderno ad acquistare prodotti agroalimentari Sono diversi, gli studi che dimostrano la disponibilità del consumatore moderno a spendere di più per cibi che riportano la provenienza e l’origine del prodotto, informazioni quali storia, tradizioni, metodi di produzione e siano stati prodotti in maniera sostenibile e biologica. Questo trend è probabilmente il risultato dei diversi scandali che coinvolgono, da diversi anni, il mondo agroalimentare (si pensi alle uova contaminate).

Il nuovo consumatore diventa dunque sempre più critico ed esigente: è orientato ad acquistare cibi di qualità, prodotti in maniera sostenibile e portatori di benefici per la salute. Per ricercare que- ste caratteristiche, il consumatore si affida perciò sempre di più ai piccoli produttori del territorio.

Le piccole e medie imprese agroalimentari italiane, troppo spesso però non riescono a cogliere l’oppor-

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tunità che il mercato gli sta dando per poter davvero valorizzare il proprio lavoro. Ora più che mai, infatti, le piccole e medie aziende locali dovrebbero sfruttare i moderni mezzi di comunicazione per farsi conoscere, incrementare la propria visibilità e quella dei propri prodotti e aumentare la propria clientela, e quindi le vendite. Le informazioni in etichetta non bastano più al nuovo consumatore, critico, attento e totalmente pervaso, in tutti gli aspetti della vita quotidiana, dalla tecnologia e dalle possibilità che questa dà di ricercare e ottenere informazioni – testuali, immagini e video – che possono rendere, l’esperienza di acquisto, un vero e proprio viaggio alla scoperta del prodotto, dell’azienda e del luogo esatto da cui proviene.

TRACCIABILITA’

Promuovere e comunicare per facilitare la vendita del prodotto locale

Parte il progetto nazionale TRusTTM e Campagna Amica per la tracciabilità, valorizzazione e promozione della produzione agroalimentare Promuovere e comunicare con efficacia un’azienda e il suo prodotto è una attività che richiede, da parte del produttore, tendenzialmente due sacrifici, il primo sacrificio di tempo “Quanto tempo impiego per questa attività?”. Un secondo è quello del prezzo “Quanto costa?”. È proprio per rispondere a queste domande che, Campagna Amica in collaborazione con i Coordinatori nazionali di Coldiretti ha promosso il progetto nazionale di sperimentazione della piattaforma TRusT™, totalmente gratuita, per la tracciabilità e storytelling agroalimentare che vede coinvolti più di 300 produttori provenienti da tutte le regioni d’Italia. Il progetto si pone l’obiettivo di supportare le piccole e medie aziende del settore agroalimentare per comunicare e valorizzare l’eccellenza e l’unicità dei propri prodotti e del proprio lavoro.

Il progetto promuove l’utilizzo gratuito di una piattaforma in grado di mettere in contatto diretto il consumatore e produttore. Attraverso la piattaforma TRusT™ è infatti possibile tracciare il proprio prodotto, raccontare la propria storia e tradizione, produrre e stampare l’etichetta digitale – il QRCode – da applicare alle proprie confezioni e pubblicare in maniera totalmente automatica sui social network. Qualsiasi consumatore può, scansionando il QrCode, attraverso il proprio smartphone o leggendo il post sui social, ac-

cedere a tutte le informazioni che il produttore ha inserito e, se interessato, contattarlo direttamente.

Ad oggi è possibile tracciare, raccontare e condividere con TRusT™ più di dodici filiere di produzione – della birra, delle carni, cerealicola, degli insaccati, del latte e derivati, delle lumache, del miele, dell’olio, del vino, ortofrutticola e dei fiori, dei preconfezionati e del riso – e sono in fase di sviluppo quella ittica, del tartufo e dei liquori. Le fasi delle filiere, insieme con i materiali promozionali che la piattaforma genera automaticamente (come ad esempio cards delle dimensioni di biglietti da visita o cavalieri da utilizzare sui banconi dei mercati o ancora, per gli agriturismi, menù), sono state studiate insieme ai produttori Campagna Amica che hanno, per primi, sperimentato la piattaforma, diventando così, Testimonial della soluzione.

In sintesi, il progetto di sperimentazione della piattaforma TRusT™, totalmente gratuita, potrebbe rivelarsi la soluzione ideale per il produttore che intende utilizzare i moderni mezzi di comunicazione per farsi conoscere, promuovere e comunicare in maniera chiara e trasparente il proprio prodotto, ed allo stesso tempo una risposta concreta al bisogno di informazione, sicurezza e qualità di un consumatore che oggi acquista più consapevolmente i prodotti agroalimentari.

Vuoi entrare anche tu a far parte del progetto TRusT™ e dare maggiore visibilità ai tuoi prodotti?

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FORMAZIONE

Al via le iscrizioni ai corsi obbligatori

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niziano i corsi della nuova stagione formativa di Coldiretti Cuneo, realizzati con il supporto di INIPA Piemonte, agenzia formativa accreditata.

In particolare, per rispondere alle esigenze aziendali in materia di formazione obbligatoria per la sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del Dlgs. 81/2008 e degli accordi Conferenza Stato Regioni, si organizzano i seguenti corsi: Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) rischio medio (32 ore), addetto al Primo Soccorso – gruppi B e C(8 ore), addetto Antincendio rischio medio (8 ore) e formazione lavoratori (8 ore rischio basso e 12 ore rischio medio).

Le norme prevedono, inoltre, che periodicamente si partecipi a corsi di aggiornamento, con scadenza variabile a seconda della tipologia e in particolare come riportato nelle seguenti tabelle :

CORSO DI AGGIORNAMENTO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO IN AZIENDA - GRUPPI B-C Tipologia Destinatari Durata

Obiettivi Periodo realizzazione Docente

Certificazione finale

Riferimenti legislativi

AGGIORNAMENTO CON VALIDITA’ TRIENNALE Formazione obbligatoria Corso a pagamento

Lavoratori o datori di lavoro già addetti al primo soccorso che hanno frequentato il corso completo e che devono provvedere all'aggiornamento 4 ore in aula

Aggiornamento delle conoscenze e delle capacità operative di base necessarie per affrontare le emergenze.

Novembre – Dicembre 2017 Personale Medico

Al termine della formazione, previo superamento del test di verifica, verrà consegnata l’Attestazione di frequenza valida ai fini di legge

Art. 45 D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. - Accordo Stato Regioni del 07/07/2016 rep. 128 - D.M. 388/2003

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FORMAZIONE

CORSO DI AGGIORNAMENTO RSPP – RISCHIO MEDIO Tipologia

AGGIORNAMENTO CON VALIDITA’ QUINQUENNALE - Formazione obbligatoria – Corso a pagamento

Durata

10 ore

Destinatari

Datori di lavoro che svolgono direttamente i compiti di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione che devono provvedere all'aggiornamento

Obiettivi

Periodo realizzazione Certificazione finale

Riferimenti legislativi

Aggiornamento dell’RSPP Datore di Lavoro al fine di mantenere valido il requisito necessario per ricoprire l’incarico Dicembre 2017 – Marzo 2018

Al termine della formazione, previo superamento del test di verifica, verrà consegnata l’Attestazione di frequenza valida ai fini di legge Art. 34 D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. – Accordo Stato Regioni del 07/07/2016 rep. 128

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FORMAZIONE Saranno inoltre avviati corsi di formazione base e di aggiornamento per gli addetti all’utilizzo delle attrezzature tra cui trattori, carrelli elevatori e PLE. Si ricorda che per gli imprenditori e i lavoratori agricoli che, entro la data del 31 dicembre 2017, possano dichiarare almeno 2 anni di esperienza (nell’ultimo decennio) per l’utilizzo delle attrezzature, è prevista la facoltà di frequentare il solo corso di aggiornamento.

CORSO DI AGGIORNAMENTO PER INCARICATI ALL’USO DELLE ATTREZZATURE Tipologia

AGGIORNAMENTO CON VALIDITA’ QUINQUENNALE - Formazione obbligatoria – Corso a pagamento

Durata

4 ore di cui 3 relative agli argomenti dei moduli pratici

Destinatari Obiettivi

Periodo realizzazione Certificazione finale

Riferimenti legislativi

Addetti alla conduzione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori

Apprendimento di tecniche operative adeguate per utilizzare in condizioni di sicurezza le attrezzature Novembre 2017 – Marzo 2018

Al termine della formazione, previo superamento del test di verifica, verrà consegnata l’Attestazione di frequenza valida ai fini di legge Art. 73 D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. - Accordo Stato Regioni del 22/02/2012 rep.53

Altra corsualità divenuta obbligatoria, a seguito dell’entrata in vigore delle nuove norme imposte dal Piano di Azione Nazionale (PAN) del novembre 2014, è l’abilitazione (nota in passato come “patentino”) per l’acquisto e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari. Il rilascio ex-novo prevede la partecipazione a un corso di 20 ore più esame.

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FORMAZIONE Per quanto concerne il rinnovo, invece, ricordiamo che è prevista la partecipazione, entro i 5 anni di validità del patentino al seguente corso:

CORSO DI RINNOVO PATENTINO FITOFARMACI Tipologia

RINNOVO CON VALIDITA’ QUINQUENNALE - Formazione obbligatoria – Corso a pagamento

Destinatari

Utilizzatori professionali con patentino in scadenza entro il 30/09/2018

Durata

12 ore

Obiettivi

Periodo realizzazione Certificazione finale

Riferimenti legislativi

La partecipazione è finalizzata al rinnovo del patentino fitofarmaci entro la data di scadenza dello stesso.

Dicembre 2017 – Giugno 2018

Al termine della formazione verranno consegnate le Attestazioni valide per la richiesta del rinnovo patentino alla Regione Piemonte

Decreto 22 gennaio 2014 – Adozione del Piano d’Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs.n.150/2012.

DGR Formazione n.44-645 del 24.11.2014

Le iscrizioni si possono effettuare presso gli uffici Zona Coldiretti ove è possibile anche reperire tutte le varie informazioni utili a valutare gli obblighi formativi relativi alla propria tipologia aziendale.

Prosegue quindi l’impegno di Coldiretti, per offrire agli imprenditori agricoli una formazione continua, traducibile nella quotidianità delle attività aziendali sui molteplici aspetti che riguardano l’impresa agricola.

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RICERCA

Nell’ambito del progetto finanziato dalla Regione Piemonte, l’incontro al campo sperimentale di Saluzzo della Fondazione Agrion

“Moria del Kiwi”: conoscerla e combatterla

N

el mese di ottobre, si è svolto un apposito incontro sulla “Moria del Kiwi” presso il campo sperimentale, realizzato dalla “Fondazione Agrion” nell’ambito del Progetto KIMOR, finanziato dalla Regione Piemonte.

“Sono stati oltre 200 i partecipanti a questo appuntamento tecnico - spiega il presidente Giacomo Ballari - questo testimonia la grande attenzione e preoccupazione che c’è sul tema. L’obiettivo del campo prova è quello di comprendere meglio il fenomeno e indentificare le possibili soluzioni al problema. E’ stata l’occasione di valutare sul campo le azioni più efficaci da portare avanti per contrastare un fenomeno in ampia diffusione. La coltivazione del kiwi

ha un futuro positivo: l’importante sarà applicare scrupolosamente le corrette pratiche agronomiche nella fase preparatoria dell’impianto e fare in modo che l’irrigazione sia gestita sulla base dell’effettivo fabbisogno idrico del terreno”.

La “Moria del Kiwi”, segnalata per la prima volta in Piemonte nel 2015 nel vercellese (Borgo d’Ale, Alice Castello) e nella Provincia di Cuneo nel 2016 (Lagnasco, Saluzzo), si è ampiamente diffusa nel 2017. Le condizioni climatiche estive di quest’anno, con temperature oltre norma e la mancanza di precipitazioni, sono state determinati per la sua diffusione e hanno ulteriormente aggravato la situazione. Un tema sul quale il confronto proseguirà anche nelle pros-

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RICERCA

In oltre 200 hanno partecipato all’appuntamento tecnico, in cui è stato fatto il punto sulle azioni più efficaci da portare avanti per contrastare il fenomeno sime settimane, in particolare nel contesto di Tutto Mele a Cavour, con un convegno tutto dedicato a questa problematica. Nel maggio 2017 è stato realizzato un impianto di actinidia ex-novo nell’areale di prima diffusione della problematica, proprio dove era stato appena estirpato un actinidieto causa “Moria del Kiwi” grazie alla segnalazione del tecnico di zona Coldiretti Valerio Soleri. Si è deciso dunque di lavorare in condizioni di massima criticità. Come è noto questa fisiopatia non è causata da patogeni specifici (funghi, batteri ecc..), tuttavia gli apparati radicali delle

piante colpite risultano devitalizzate a causa di condizioni pedologiche avverse, determinanti condizioni di asfissia radicale, purtroppo con esito letale per le piante. In questo contesto, la tecnica agronomica fa quindi la differenza ed è proprio lì che si sono concentrati gli sforzi.

Nel campo sperimentale si è lavorato su differenti fronti: • Sistemazione del terreno: sono state realizzate apposite baulature a doppia falda per limitare fenomeni di ristagno idrico, a confronto con una parte dell’appezzamento non baulato;

•

•

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Creazione di condizioni favorevoli agli apparati radicali mediante l’apporto di compost, consorzi microbici e minerali filtranti (zeoliti); Corretto Apporto idrico: sono stati installati strumenti che rilevano in continuo l’umidità del suolo (tensiometri elettronici) e permettono di definire il corretto fabbisogno idrico delle piante; Nuovi portinnesti: si sono impiegate specie botaniche diverse rispetto ad Actinidia deliciosa per comprendere la capacità

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RICERCA di queste specie nel superare la problematica.

Dopo il primo anno di sperimentazione sono emerse alcune indicazioni importanti, che certo non risolvono la problematica, ma che risultano utili a meglio comprendere il fenomeno e ad individuare gli accorgimenti chiave da consentire la continuazione della coltivazione di questa specie in Piemonte.

Dai primi rilievi è emerso che irrigazioni precise, decise in base ai valori rilevati dai tensiometri, hanno garantito sulle file baulate un equilibrio idrico costante senza eccessi idrici che potrebbero innescare la moria.

Anche l’apporto del compost ha mostrato differenze significative rispetto alle altre tesi: l’aumento della sostanza organica e quindi della fertilità biologica del terreno ha significativamente favorito lo sviluppo delle piante le quali a fine stagione resentano una vegetazione più rigogliosa e importante.

Per quanto riguarda i portinnesti i lavori sono in corso e solo nei prossi-

mi anni si potrà dare un giudizio più obiettivo a seguito dell’innesto della varietà di riferimento Hayward. Anche per le altre tesi con l’impiego di consorzi microbici e zeoliti non è ancora possibile esprimere un giudizio definitivo e si dovrà attendere alle

prossime stagioni.

“Grazie alle ricerche effettuate nel campo prova di Saluzzo, in condizioni molto critiche, - spiega Graziano Vittone, Responsabile Area difesa frutticola di Agrion che, insieme al collaboratore Luca Nari ha seguito il campo prova - è stato possibile verificare con concretezza come, grazie ad alcune pratiche agronomiche diverse da quelle attuali, sia possibile contrastare la diffusione della Moria del Kiwi. In particolare: irrigazione, sistemazione del terreno e nuovi innesti sono le linee sulle quali si e’ maggiormente lavorato.”

I lavori al campo dimostrativo, nell’azienda Sacchetto Giuliano che sin dall’inizio hanno dimostrato una completa disponibilità, proseguiranno per poter raccogliere ulteriori dati da verificare e discutere nel coordinamento frutticolo anche con i tecnici dell’ Agenzia 4 A Coldiretti per trovare soluzioni concrete e altre possibili attività da portare avanti per limitare la diffusione della moria e dare nuova vita alla coltivazione del Kiwi in Piemonte.

Farigliano Programma 2017

1-2-3 dicembre 2017 Venerdì

1

Sabato

2

ore 15.00 Presso la Chiesa di San Nicolao (Loc. San Nicolao) - Santa Messa

SEGUE

Domenica

3

ore 09.30 - Apertura fiera

ore 15.00 Gara di ricerca simulata del tartufo “Trofeo Trifulau dei Puciu”

ore 09.30 “COLORI E SAPORI DI LANGA” con la partecipazione della Banda Musicale “I Giovani” di Farigliano e il cantastorie di strada Daniele Campogrande

ore 17.00 Inaugurazione Mostra Fotografica “SI, VIAGGIARE” di Giancarlo Tavella

ore 09.30 RADUNO TRATTORI D’EPOCA Esposizione di piccoli animali con la partecipazione del gruppo 3C - Training a cavallo - ASD Galli

ore 22.30 In Piazza Vittorio Emanuele II: inizio preparazione della “Minestra degli Uomini” e cottura durante la notte

Domenica

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dalle 10 alle 18 davanti alla Canonica: “I trenini di zio Jerry oggi provo a fare il macchinista”: attrazione per adulti e bambini con i modelli dei treni in miniatura

Dal 19 novembre 2017 al 6 gennaio 2018 GRANDE MOSTRA dei “Presepi dal Mondo” presso la sede dell’Associazione Aquilone Onlus in Via Torino

ore 11.30 Inizio visite guidate alla Chiesa di San Nicolao con partenza dalla Biblioteca Civica in navetta ore 11.30 MINESTRA DEGLI UOMINI Distribuzione del tradizionale minestrone di trippe con i Ceci di Nucetto. Street Food con: il PANINO con porchetta di Farigliano, gallina in brodo e in insalata, bruschetta, peperoni al forno, vitello tonnato, dolci. ore 14.00 SOTTO I PORTICI BASSI Caldarroste e vin brulè a cura del Gruppo Alpini di Farigliano

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RICERCA

Con l’accordo tra il Centro di Sperimentazione Laimburg e la Fondazione Agrion

Accordo di collaborazione per una ricerca che guardi al mercato

L

a collaborazione del Centro di Sperimentazione Laimburg e la Fondazione Agrion, nata dall’esperienza del Creso, parte nel 1990 ed arriva fino ad oggi con nuovi importanti traguardi da raggiungere.

Parliamo di due realtà di grande rilievo per la ricerca nell’agricoltura: Fondazione Agrion nasce nel 2014 con l’obiettivo di promuovere l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese. Il cuore della sua attività è la creazione di percorsi di innovazione volti a migliorare la qualità del prodotto agricolo e agroalimentare piemontese. In questo caso la qualità è intesa in tutte le sue diverse accezioni: non solo sen-

soriale e nutrizionale, ma anche come sinonimo di salubrità, sicurezza alimentare, ecosostenibilità.

Il Centro di Sperimentazione Laimburg è l’istituto di ricerca leader nel settore agroalimentare in Alto Adige e si occupa soprattutto di ricerca applicata volta ad aumentare la competitività e la sostenibilità dell’agricoltura altoatesina per garantire la qualità dei prodotti agricoli.

Ogni anno, i 200 collaboratori del centro lavorano a 350 progetti e attività in tutti campi dell’agricoltura altoatesina, dalla frutticoltura e viticoltura fino all’agricoltura montana e alle tecnologie alimentari. Il Centro di Sperimentazione Laimburg è stato fondato nel 1975 a Vadena nella Bassa Atesina.

Qualità, sostenibilità, agricoltura biologica e coinvolgimento di industria e consorzi sono gli assi dei due centri di ricerca che hanno deciso di ufficializzare la propria collaborazione firmando un accordo quadro.

Lo scopo è promuovere la collaborazione scientifica, il trasferimento tecnologico, la formazione superiore e la divulgazione scientifica con particolare attenzione all’agricoltura altoatesina e piemontese.

Si semplifica così lo scambio di know-how sulla ricerca varietale di frutti e sulle tecniche di difesa delle piante e si aprono anche nuove prospettive per le due Regioni coinvolte, che potranno valorizzare al meglio le reciproche ricerche in diversi settori.

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In piena attività la vendita della Patata della Bisalta tutelata dal Consorzio

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a superato i 15 anni di operatività, il Consorzio di Tutela e Valorizzazione della patata della Bisalta, fondato per volontà di una ventina di produttori di patate dell’area pedemontana, ai piedi della montagna che con le sue due cime è il simbolo dingCuneo. ere Boves te Come raggiu di pa La coltivazione ha una tradizione antica e si svolge su una superficie dita circa 80 Gnocchi Torino ro e salvia ur b a lt a della Bisquintali. giornate piemontesi per una produzione complessiva di ottomila ssano Bra 1 6 personeIl terriCuneo Fo Dose per 0g - Uovo intero Alba na 30 Faripedemontana g 1k torio interessato alla coltivazioneBOdella patata è collocato nella fascia te olarle Pata sc VES , ia cc vì Mondo con la bu Lasciarle le patate acciapatate.le a sud est della città di Cuneo, ai piedi della montagna Bisalta Valli oe Lessaree coinvolge hi rina, l’uov Tenda le allo sc Nizza e passar , aggiungere la fa i, cuoceteli in tela ch re di oc i gn Gesso, Vermenagna e Pesio. Sono suoli alluvionali, dotati di una eli e intiepi buona e glpercentuale uti. Scolat e. Format nsorzio di zTuione o C impastar nte per pochi min lvia. Serviteli vona Sa lia ig im lle sa a z Vent a bomateriale fuso e drenanato. acqudi Genova e Valoriz con burro rmigiano grattugi lta conditeli oli di pa della Bisa Imperia ta olverand ta spte. a P Annualmente, gli della l più svastessik terreniile, nellesono ente digerib entazione infanlm ci fa è La patata azioni, sia nell’alim sta nutriziovi concimati con letame riate prepar trica, dal punto di calorie ogni che geria o è di 80 tic tilematuro oteige er en proveniente orto ti come pr nale, l’app ne preziosi elemen , fosforo, fintie tassio co , po 0g C. o, 10 rr fe da allevamenti , B1, PP e i Alocai, calcio, ne, glucid ri e vitamine tra cu ta en im partire dal mese li.e alA br di agosto e per tutto l’inverno, fino a tarda primavera, in tutti i punti vendita, negozi, fiere o direttamente nelle aziende agricole, socie del Consorzio della Bisalta, viene proposto l’ortaggio di qualità coltivato secondo regole rispettose dell’ambiente. La confezione è accompagnata dall’opuscoletto che diffonde la storia e pubblica alcune ricette. zione con:

In collabora

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VITIVINICOLO

Determinati i valori dell’uva per calcolare l’affitto dei terreni

Vendemmia 2017 - meno uve ma qualità eccellente - i prezzi aumentano La resa è mediamente più bassa della scorsa vendemmia, da un -15 ad un - 25 %, a seconda dei vigneti

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uve. L’aumento, rispetto l’anno precedente, va da un minimo di circa il 4% per il Barolo ad un massimo del 25% per la Barbera d’Alba, passando per altre tipologie tra un +10 e un + 15-20% . Osserviamo che il prezzo delle uve nebbiolo da Barolo già rappresenta una punta elevata, mentre la Barbera ha da poco abbandonato il livello appena sopra i costi di produzione, e questo vale per molte altre varietà. Si fa più sotto il Barbaresco con un + 13%, ma occorre evidenziare il ridotto quantitativo scambiato e la resa mediamente più bassa, dovuta anche alla grandinata.

La Barbera conferma il trend positivo di valorizzazione e una vivace domanda di mercato, mentre il Dolcetto come già l’anno scorso sembra aver trovato un punto di equilibrio, anche se resta penalizzato dalla mi-

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a Commissione nominata dalle Organizzazioni Agricole, secondo quanto previsto dall’Accordo Collettivo sui Contratti Agrari (siglato ai sensi dell’articolo 45 della Legge 203/82) ha rilevato i valori delle uve delle varie Denominazioni d’Origine Controllata e Controllata e Garantita, necessari per la determinazione del canone d’affitto dei vigneti, nel rispetto delle condizioni pattuite e indicate nei singoli contratti.

Le quotazioni indicate in tabella, precisando che non possono considerarsi prezzi di accordo interprofessionale, prevedono minimi e massimi e di conseguenza un prezzo medio. I due intervalli, dei valori, eccetto pochi casi sono ravvicinati quest’anno, considerando il generale elevato standard qualitativo raggiunto dalle

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VITIVINICOLO nor vocazione, almeno per ora, all’ internazionalizzazione. Tali aumenti, è necessario comunque considerare sarebbero “annullati”, o meglio compensati, da una resa generalmente e mediamente più bassa della scorsa vendemmia, che va da un -15 ad un - 25 %, a seconda dei vigneti.

Se in passato, nelle operazioni di scambio delle uve, era diffusa l’abitudine di vendere al prezzo medio pubblicato (precedentemente al 2012 si attendevano i mercuriali della CCIAA), oggi i produttori tendono a non sottoscrivere un contratto con prezzo da determinarsi e preferiscono invece una negoziazione immediata e un prezzo finale, da subito concordato. Questo permette di riconoscere e valorizzare le partite con caratteristiche particolari e mette al riparo da eventuali rilevazioni postume, non sufficientemente rappresentative, per la specifica qualità della partita o effettuate con metodi non esenti da possibili soggettività e condizionamenti.

Nebbiolo per vino “BAROLO” con menzione aggiuntiva Nebbiolo per vino “BARBARESCO” Nebbiolo per vino “BARBARESCO” con menzione aggiuntiva Dolcetto per vino “DOGLIANI” e “DOGLIANI superiore” Dolcetto per vino “DOLCETTO DI DIANO D’ALBA” Nebbiolo per vino “ROERO” Arneis per vino “ROERO ARNEIS” Pinot e Chardonnay per vino “ALTA LANGA” Moscato per vino “ASTI” e “MOSCATO D’ASTI”

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CONSULENZA AGRONOMICA

A cura dei tecnici dell’Agenzia 4A di Coldiretti Cuneo

Interventi agronomici del mese

U

no sguardo alle coltivazioni del territorio mese per mese a cura dei tecnici dell’Agenzia 4 A di Coldiretti Cuneo.

Mese di novembre con temperature sopra la media e precipitazioni nella media. Potrebbe non mancare qualche assaggio di inverno grazie alle correnti più fredde provenienti dall’Europa.

Nel dettaglio:

CEREALI: sui cereali autunno vernini in presenza di infestanti diffuse, qualora necessario e con situazioni pedo-cli-

In ottemperanza a quanto disposto dal decreto 22 gennaio 2014 (PAN) punto A.7.2 Difesa integrata obbligatoria matiche permissive, intervenire con prodotti registrati in post emergen-

za precoce. Per chi dovesse ancora seminare, analizzare le condizioni pedo-climatiche e valutare il posizionamento di eventuali diserbi di pre emergenza; in presenza accertata di

elateridi posizionare durante la semina specifici insetticidi o geodisinfestanti. Valutare eventuale presenza di zabro gobbo e, qualora necessario, intervenire con prodotti registrati per tale uso con dosi da etichetta. In considerazione delle calde temperature, valutare con attenzione lo sviluppo di infestazioni di afidi, pericolosi vettori di virosi soprattutto su orzo.

FRAGOLA e PICCOLI FRUTTI:

su mirtillo sono consigliati interventi con rame per l’inverno e un controllo della presenza di cocciniglia. Sugli impianti di lampone è consigliato un intervento con rame per la difesa dei tralci che verranno mantenuti nell’inverno. Su fragola e mora mantenere la copertura con zolfo.

Verificare la presenza di topi e talpe sotto la pacciamatura ed impostare sugli impianti più vigorosi interventi con rame per ridurre la spinta vegetativa della pianta e favorire la differenziazione delle gemme.

FRUTTA:

su tutte le specie frutticole, considerato il clima particolarmente asciutto in questa prima fase dell’autunno, è

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CONSULENZA AGRONOMICA consigliabile rimandare i trattamenti fungicidi autunnali alla completa caduta delle foglie. Sul kiwi, terminata la raccolta, sarà utile provvedere ad una prima potatura, tesa a eliminare i tralci secchi e la maggior parte dei piccioli; questa operazione andrà fatta con clima secco e, oltre a dare luce alla pianta, risulterà utile anche per la prevenzione della PSA. In tutti gli impianti in allevamento, si possono ultimare le operazioni di legatura e piegatura dei rami; laddove questa operazione non sia possibile prima del freddo invernale, bisognerà rimandarla alla ripresa vegetativa. Nei giovani impianti di kiwi, prima dell’arrivo del freddo, è necessario provvedere alla protezione del tronco, con paglia o altri materiali isolanti. Nei giovani impianti di melo, pero, albicocco, pesco, susino e ciliegio, si può procedere in questo periodo, all’imbiancatura del tronco, che sarà utile per prevenire le forti escursioni termiche del periodo invernale. Su tutte le piante appena innestate, è consigliabile proteggere la gemma con carta o paglia; nel caso in cui si riscontri l’emissione di linfa (colla), bisogna provvedere ad una accurata pulizia della stessa, dopodiché ricoprire la superficie interessata, con mastice per innesti.

NOCCIOLO e CASTAGNO:

l’attuale stadio vegetativo del nocciolo è poco uniforme in base alle

aree di coltivazione per effetto della carenza idrica, pertanto si consiglia l’intervento con prodotti a base di rame a metà caduta foglie, da ripetere a piante completamente spoglie.

Per le particolari condizioni di siccità, si consiglia di non fare concimazioni chimiche ed attendere a fine inverno o primavera. Su castagno non sono necessari interventi.

non riuscirebbero più a generare larve pericolose per le colture. Quando il terreno lo permette e se già completamente secca, asportare la vegetazione degli asparagi tagliandola o trinciandola. Cosa buona sarebbe portare via dal campo le vegetazione per evitare inoculi di patogeni fungini la primavera successiva. Nelle colture a fine ciclo di pomodoro e pe-

ORTICOLE:

perone asportare la vegetazione evitando di lasciarle seccare in campo o in serra per limitare il problema della tuta absoluta per il prossimo anno.

continuano le semine dell’aglio per tutto il mese; si raccomanda il diserbo di pre emergenza subito dopo la messa a dimora dei bulbilli. La buona preparazione del letto di semina è necessaria per prevenire pericolosi ristagni idrici invernali e primaverili. Su cavoli e cavolfiori in raccolta in questo periodo non dovrebbero più esserci problemi per la presenza della cavolaia, perché malgrado si possano vedere ancora volare gli adulti,

C O

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VITE:

mese dedicato al lavoro in cantina.

Non sono previsti interventi fitosanitari. Possibilità di rompere il cotico erboso a filari alterni per permettere l’accumulo di acqua nel terreno. Periodo ottimale, tempo permettendo, per effettuare la concimazione autunnale.

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ATTUALITÁ

La Chiesa italiana celebra il 12 novembre ad Aquileia la 67ª Giornata nazionale del Ringraziamento Uno stralcio del Messaggio della Conferenza Episcopale Italiana. Sul prossimo numero de Il Coltivatore, un ampio servizio dedicato alla nostra Giornata Provinciale il 12 novembre a Mondovì

“ Le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato” (Dt. 26, 10)”

Ringraziamento per un dono

Fin dalla sua istituzione la Giornata del Ringraziamento si caratterizza ogni anno come invito a guardare ai frutti della terra - ed all’intera realtà del mondo agricolo - nel segno del rendimento di grazie. È, dunque, l’occasione per rinnovare uno sguardo sul mondo che coglie in esso ben più che la semplice natura: come sottolinea l’enciclica Laudato si’ di papa Francesco, la parola da usare è piuttosto creazione, molto più ricca ed espressiva.

Una pluralità di dimensioni, nuove opportunità per l’alleanza tra umanità e ambiente

Attorno al dono della terra, si intreccia una pluralità di dimensioni:

vale la pena di esplicitarle nel loro intreccio, che anche oggi può presentarsi in tutta la sua attualità nella vita di tante famiglie del mondo agricolo.

La terra è, in primo luogo realtà affidataci per essere coltivata, in una pratica che genera lavoro, che produce cibo, benessere e sviluppo, contribuendo al contempo a dare significato alle esistenze dei tanti che vi sono coinvolti. Non è certo casuale che proprio in questi anni, il nostro Paese veda una persistente e sempre rinnovata attenzione per la realtà dell’agricoltura, che anche

per molti giovani appare come opportunità significativa in cui investire generosamente energie e competenze. …Le nostre imprese agricole cercano di riconciliare la famiglia con l’economia di mercato, superando l’incompatibilità con l’«economia dello scarto» e promuovendo snodi di «economia civile».

Per farlo le nostre famiglie rigenerano una capacità inclusiva del lavoro che ne esemplifica la trasformazione da “lavoro come produzione” a “lavoro come servizio”; dove si realizzano beni che non sono solo merci, ma cibo, e contemporaneamente si impiega il tempo anche per la relazione, che in se stessa è cura, nello svolgimento dell’attività produttiva. …La giornata del Ringraziamento è anche memoria viva ed efficace della rinnovata risposta degli agricoltori ai doni del Signore (dono

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ATTUALITÁ delle terra, dono di se stesso), testimonianza del fatto che Dio è in mezzo al suo popolo.

In questo modo di abitarla e lavorarla, la terra emerge chiaramente come una realtà da custodire e trovano ascolto il forte richiamo dell’enciclica Laudato si’ alla cura della casa comune, la sua percezione di un’interdipendenza globale che «ci obbliga a pensare a un solo mondo, ad un progetto comune», il suo richiamo a «programmare un’agricoltura sostenibile e diversificata» (n. 164). L’enciclica approfondisce le ragioni della promozione di una rinnovata pratica di coltivazione della terra, declinata nel segno dell’attenzione all’ambiente, intensificando le buone pratiche già in atto in molte realtà dei nostri territori, favorendo forme di produzione a basso impatto, attente alla biodiversità, capaci di privilegiare le produzione autoctone e senza varietà geneticamente modificate. È anche un modo di contrastare lo sviluppo di quel mutamento climatico che proprio sull’agricoltura ha alcuni

degli impatti più devastanti.

Ma la terra è anche una realtà che sempre più ha a che fare con l’ospitalità e l’accoglienza: i mercati e le altre iniziative della vendita diretta degli agricoltori italiani sono diventati espressione - nei grandi centri urbani come nei piccoli borghi - della nuova economia capace nel contempo di restituire protagonismo alle imprese agricole, generare occupazione, migliorare la qualità della vita e delle relazioni sociali. Pratiche come quella dell’agricoltura sociale (occasione di inserimento lavorativo anche per molti immigrati) e dell’agriturismo danno espressione a queste dimensioni della nostra vocazione sulla terra e spesso lo fanno con originali intrecci di modalità inedite e di forme tradizionali.

Turismo sostenibile per lo sviluppo

La bellezza dei nostri territori, del resto, quando è adeguatamente custodita e valorizzata, porta in sé

una forza di attrazione importante, capace di offrire a molti quelle esperienze di meditazione e ricreazione nel contatto con la natura che sempre più vengono oggi ricercate.

Promuovere forme di turismo strettamente collegate alla terra ed al mondo agricolo, infatti, permette positive sinergie tra il lavoro di coltivazione e quello legato all’ospitalità, così come tra questi due e la sostenibilità. Coltura e cultura si intrecciano così in forme spesso innovative generando crescita in umanità e buona occupazione, perché sia possibile continuare ad avere cura della terra di Dio. L’agriturismo un’occasione formidabile per aumentare la consapevolezza sul nostro patrimonio materiale e immateriale, fatto di bellezze storicopaesistiche, attività agricole compatibili con l’ambiente ed opportunità di crescita sociale e spirituale.

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EVENTI E MANIFESTAZIONI

In occasione dell’ 87ª edizione della Fiera del Tartufo

Alba, tante eccellenze al Mercato di Campagna Amica, premiato dal pubblico

I

l mercato di Campagna Amica realizzato nelle domeniche di ottobre, in occasione della 87a Fiera del Tartufo di Alba riconferma il successo delle edizioni precedenti: i tre appuntamenti hanno proposto, alternandole, una cinquantina di aziende e di prodotti di ogni genere merceologico e di provenienza diversa. Anche quest’anno, la risposta da parte dei consumatori è stata molto positiva, a dimostrazione di quanto siano importanti e fondamentali i principi che il circuito di Campagna Amica difende e valorizza: trasparenza, qualità, sostenibilità, rispetto per l’ambiente. Tante le produzioni rappresentate: il vino delle Langhe, del Roero e del Monferrato, frutta, prodotti orticoli, zafferano, il Cappone di Morozzo, miele biologico, la regina delle Langhe la “Nocciola Piemonte IGP” e i dolci a base di nocciola, salumi, il peperone di Carmagnola, formaggi dell’Alta Langa, olio ligure, peperoncini, marmellate e succhi di frutta, conserve, e tanti altri prodotti tipici garantiti dal circuito di Campagna Amica. Domenica 8 ottobre ha dato inizio alle tre domeniche previste, presentando un buon afflusso che è andato sempre crescendo nei successivi appuntamenti: domenica 15 ottobre e domenica 22 ottobre con il record di presenze e la piazzetta gremita per tutta la giornata.

Sempre nell’ambito della Fiera del Tartufo, Coldiretti tornerà protagonista per un altro importante evento ad Alba: il Campagna Amica Day. Nei giorni 18 e 19 novembre su una delle piazze più importanti di Alba, Piazza Risorgimento, una due giorni di eventi, attività, degustazioni legate alle eccellenze del Cuneese e al mondo Campagna Amica. a

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• Lunedì 13/11 • Mercoledì 15/11

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• Venerdì 17/11

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• Lunedì 20/11 • Mercoledì 22/11

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• Venerdì 24/11

ore 20.00 • Serata gastronomica: “Il Porro Cervere incontra le eccellenze del territorio”

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EVENTI E MANIFESTAZIONI

Una tre giorni di eventi, degustazioni e show cooking

Alla Fiera del Marrone, “il mondo” di Campagna Amica Con il grande mercato, i laboratori del gusto, Agriarti e le Fattorie didattiche

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e eccellenze della Granda firmate Coldiretti sono state le vere padrone di casa alla 19 edizione della Fiera nazionale del Marrone fra colori, profumi e gusti dell’autunno. Oltre quaranta aziende aderenti al circuito Campagna Amica hanno colorato di giallo piazza Galimberti, portando il meglio delle loro produzioni agricole, fresche e trasformate. Insieme al grande mercato, appuntamento consolidato per promuovere la ricchezza dell’agroalimentare cuneese, novità di quest’anno, i laboratori del gusto organizzati in collaborazione con Confartigianato con l’aperitivo consapevole, gli show cooking e degustazioni molto apprezzate dai visitatori, guidati in un suggestivo percorso alla scoperta di caratteristiche, storia, curiosità e sapori delle produzioni agricole e delle migliori ricette cuneesi accompagnate dai prestigiosi vini marchiati “The Green Experience”. All’interno del padiglione “AgriArti”, ottimo il riscontro per la ristorazione di qualità con le eccellenze autunnali della Granda. In piazza Virginio, grande successo per i laboratori delle fattorie didattiche del progetto Educazione alla Campagna Amica: 1200 i bambini hanno gustato una giornata “a scuola di campagna” seguendo come nasce il pane, come si produce il miele e provando anche a fare il formaggio, è il caso di dire.. giocando si impara!

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EVENTI E MANIFESTAZIONI

Oltre 650 bambini alla fattoria didattica di Coloratissimo Autunno 2017

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oldiretti Fossano insieme ai tecnici dell’Agenzia 4A ha dato un caldo benvenuto alla stagione autunnale con la mostra mercato Coloratissimo Autunno, che si è svolta da venerdì 6 a domenica 8 ottobre nella città degli Acaja. Coldiretti ha collaborato attivamente all’organizzazione dell’evento, confermando l’azione di promozione e tutela delle eccellenze del territorio. Un successo che è confermato dal gran numero di visitatori e dagli oltre 650 bambini delle Scuole Primarie che hanno visitato la mostra ortofrutticola accompagnati dagli esperti tecnici dell’Agenzia 4A che hanno illustrato la grande varietà di frutti e ortaggi che l’agricoltura cuneese è in grado di offrire.

I bambini hanno anche sperimentato l’attività del “contadino” in un laboratorio allestito e dedicato all’orto. Nella parte esterna, l’azienda agricola di Raffaele Tortalla ha presentato ai più piccoli gli animali della fattoria e ha insegnato loro come si fa il formaggio e lo yogurt.

“Questa manifestazione rappresenta un importante occasione per rafforzare il rapporto diretto tra produttore e consumatore - commenta Corrado Bertello, segretario di Zona Coldiretti Fossano - “con il progetto Educazione alla Campagna Amica, cerchiamo di sensibilizzare i bambini fin dalle scuole dell’infanzia ai temi della stagionalità, della corretta alimentazione e del rispetto della natura”.

Il mercato di Campagna Amica, nelle giornate di sabato e domenica, ha permesso ai visitatori di degustare ed acquistare le eccellenze delle produzioni locali.

Nella serata del sabato, una bella novità accolta con entusiasmo dal pubblico è stata la “Cena del contadino” proposta dalla Pro loco, preparata esclusivamente con le eccellenze del territorio dell’Isola della Bottega Italiana “Localmente” di piazza Dompè.

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AGRICOLTURA SOCIALE

Siglata la sinergia di Coldiretti Cuneo con il Consorzio Socio assistenziale di Alba

Nuovo servizio di aiuto domiciliare alle persone in difficoltà

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oldiretti Cuneo ed il Consorzio Socio Assistenziale di Alba, Langhe e Roero hanno stipulato una convenzione per un programma di assistenza domiciliare dedicato alle persone in difficoltà, in particolare agli anziani in Alta Langa. Sostanzialmente, operatori preparati daranno assistenza “a casa” alle persone che vivono da sole o in situazione di disagio, permettendo loro di continuare a vivere al proprio domicilio.

“Gli operatori - spiega il direttore del Consorzio, Marco Bertoluzzo daranno questo supporto, prendendosi cura della persona e della casa, occupandosi dell’accompagnamento a visite mediche, della predisposizione dei pasti e di tutte le attività individuate nel progetto”.

E’ iniziato il corso di formazione per gli operatori che, dopo la selezione, saranno inseriti nel percorso di assistenza “Sono le assistenti sociali del territorio – evidenzia il presidente del Consorzio, Giuseppe Cencio – ad individuare le situazioni nelle quali è necessario attivare l’intervento, valutando caso per caso, in relazione alle disponibilità progettuali”.

Nella prima fase di sperimentazione, il servizio verrà attivato prioritariamente nel territorio dell’Alta Langa e nel Cortemiliese.

“Valutiamo positivamente questa collaborazione con il Consorzio Socio Assistenziale di Alba - dichiarano Delia Revelli e Tino Arosio, presidente e direttore di Coldiretti Cuneo - perché ci dà la possibilità di dare attuazione pratica al ruolo di forza sociale che Coldiretti ha deciso di avere nella nostra società”.

E’ partito a fine settembre a Borgomale, presso il comune, il corso di formazione per gli operatori che, dopo la selezione, sono stati inseriti nel nuovo percorso di assistenza. La preparazione del personale è elemento essenziale affinché il servizio risponda alle attese degli assistiti.

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AGRICOLTURA SOCIALE

La corsualità prevede 400 ore da cui usciranno figure professionali specializzate in un servizio educativo di qualità per bambini dai tre mesi ai tre anni

Al via il corso formativo per le future Agritate

È

partito il 19 ottobre il nuovo corso di formazione per diventare Agritata, organizzato da Coldiretti Piemonte e dall’agenzia formativa INIPA, in collaborazione con la cooperativa Linfa Solidale.

Tredici le partecipanti provenienti dalla provincia di Cuneo e dal resto del Piemonte, che in queste settimane stanno seguendo il corso, della durata complessiva di 400 ore.

Ne usciranno figure professionali specializzate, con adeguate conoscenze pedagogiche, che saranno pronte ad accogliere in casa propria i bambini dai tre mesi ai tre anni, per far scoprire loro la natura e la stagionalità dei prodotti, in un ambiente rurale e domestico.

Il progetto Agritata, nato nel 2012, sinora ha permesso a più di 100 bambini di usufruire di un servizio educativo di grande qualità, sempre più richiesto. “È un successo, quello delle Agritate, che si rafforza e continua a vantaggio delle famiglie - commentano la Presidente di Coldiretti Cuneo, Delia Revelli, e il Direttore, Tino Arosio oltre a rappresentare un’opportunità di integrazione al reddito per le imprese agricole e di conciliazione lavorofamiglia per le donne”.

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MOVIMENTI

Pensionati e Donne Impresa in Puglia L’estate, in Puglia, dura più a lungo. Lo sanno bene i Pensionati e le Donne Impresa Coldiretti Cuneo, che sono stati nel Salento dal 15 al 22 ottobre.

I settanta del gruppo Coldiretti hanno soggiornato a Torre Canne, a due passi da Ostuni, dove hanno goduto del caldo sole pugliese per una settimana di completo relax, fra spiaggia e terme. Non sono poi mancate le escursioni alla scoperta di bellezze culturali e naturali uniche, con un assaggio della realtà agricola locale. Di particolare interesse, la visita all’uliveto e all’agriturismo della Masseria Mozzone a Speziale, in provincia di Brindisi, e l’incontro con la titolare Floriana Fanizza, Responsabile pugliese di Donne Impresa, a cui ha partecipato anche Delia Revelli, presidente regionale di Coldiretti. Molto apprezzato da tutti il clima di convivialità e di condivisione che si è venuto a creare, distintivo dei viaggi Coldiretti Pensionati e Donne Impresa.

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MOVIMENTI

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RECENSIONI

“Il respiro del bene.

Raggi di sole all’ombra del Monviso”

S’intitola “Il respiro del bene. Raggi di sole all’ombra del Monviso” l’ultima fatica del giornalista Alberto Burzio (“Barba Bertu”), edita da Primalpe (304 pagine, 60 foto, 15 euro), fresco di stampa. Sono 44 nuove storie di vita ed è il sesto libro scritto da Burzio. Le storie di vita appaiono sul “Coltivatore Cuneese” e sul settimanale “La Guida”. Come dice l’autore a proposito della rubrica pubblicata sul “Coltivatore Cuneese”: “Sono più di 270 persone che ho già raccontato, per me ogni incontro è sempre molto emozionante! Ringrazio tutte le donne e tutti gli uomini che ho incontrato, che hanno aperto non solo le porte delle loro case, ma anche i loro cuori”. La prima storia del nuovo libro è la testimonianza toccante di Piero Massardi di Piasco, che ha perso la moglie Carla Gaveglio l’anno scorso nel tragico attentato di Nizza. L’ultima è il ritratto di Padre Emanuele, il nuovo priore di Pra ‘d Mill. Scrive Checco Giraudo nella postfazione del libro: “Vite vissute senza il clamore sgargiante ... Vite vissute senza protagonismo, ma cariche di umanissima dignità. L’insieme delle storie raccontate ci fa respirare un po’ di ottimismo, un po’ di pace. Ci fa riflettere sul bene che non fa rumore. L’autore è disponibile ad organizzare momenti di presentazione dei suoi libri (per contatti: info@barbabertu.com; 347.5825566).

“Il farmacista di via Maestra”

La fedeltà alla terra, l’impegno pubblico e politico, il contributo allo sviluppo culturale, turistico e commerciale dell’Albese e di tutta la Granda. Sono alcuni dei temi del libro «Il farmacista di via Maestra» con cui Giacomo Oddero, 91 anni, si racconta, grazie alla penna e allo stile dello scrittore Attilio Ianniello. L’opera è stampata presso L’Editrice Impressioni Grafiche di Acqui Terme. Per riceverla, contattare la famiglia Oddero ( i recapiti sono sul sito www.oddero.it …)

La storia di Giacomo Oddero, la sua professione di farmacista, il suo impegno politico amministrativo e territoriale sono strettamente intrecciati alle vicende della città di Alba e della provincia di Cuneo.

“Il Pituicita” romanzo scientifico e d’amore

E’ stato presentato a Cuneo in Sala Vinai “Il Pituicita”. L’opera prima di Lia Rosso, biologa cuneese che, dopo il liceo Classico a Cuneo ha proseguito gli studi in Francia ed oggi vive in Svizzera. Questo romanzo, che vede la luce nella lingua francese e poi a richiesta del pubblico italiano, è stato tradotto dalla stessa autrice nella sua lingua materna, ci accompagna alla scoperta della teoria della biologia cellulare. Scienza e amore sono due concetti che appaiono così diversi.. ma in questo libro che porta a ritrovare l’interiore conoscenza di noi stessi, sono più vicini di quanto immaginiamo, in un mondo il cui linguaggio è universale.

L’autrice ha spiegato nel corso della serata le motivazioni che l’hanno spinta a trovare una strada tutta sua per la divulgazione delle nuove frontiere della scienza attraverso un linguaggio che va dritto al cuore delle persone. L’opera (207 pagine – 15 euro) è edita da Rosso Editions, per informazioni e per scoprire il mondo della cellula e i termini della biologia cellulare, www.rossoeditions.com.

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MANIFESTAZIONI

Nella prestigiosa cornice del Miac di Cuneo con Sapori di Carne

38^ edizione della Mostra Nazionale bovini di Razza Piemontese

U

n’edizione speciale, quella del 2017 che segna un cambio di direzione nel mondo dell’allevamento e delle esposizioni animali.

Alla Mostra è presente una qualificata rappresentanza dei 4.000 allevatori soci del Libro Genealogico della Piemontese, ma quest’anno anche un’ esposizione campionaria di soggetti piemontesi al fine di presentare la biodiversità della razza, che si esprime non solo con differenze fenotipiche del bestiame, ma anche con differenze di tipologie di allevamento e di ambiente. Ci sono infatti allevatori di pianura e altri di montagna, aziende di Cuneo ma anche della Lombardia, animali sempre pascolati ed altri ricoverati in stalla.

La Mostra è anche una prima occasione per divulgare gli obiettivi che

Iscritti al Libro Genealogico della Piemontese 4000 allevatori.

Un comparto giovane la cui età media degli allevatori è intorno ai 46 anni l’Anaborapi si pone partecipando con il progetto I-Beef al bando previsto nel Programma di Sviluppo Rurale Nazionale 2014-2020, che vede nei suoi punti fondamentali la riduzione dell’impatto ambientale degli allevamenti, il benessere e la salute degli animali allevati, il mantenimento della variabilità genetica e della loro caratterizzazione.

SEGHERIA - COMMERCIO LEGNAMI LEGNA DA ARDERE - PELLET

Ai fornelli il team Oh Cuntacc!, ristorante del Miac che propone il rinomato “oro rosso”, che quest’anno per la prima volta si fregia del titolo Igp, nelle sue più classiche versioni.

Spazio quindi ai piatti della tradizione come il bollito e la tagliata, passando per l’albese ed il fritto misto ma dando spazio anche al più moderno hamburger. Un’area espositiva presenta invece al pubblico prodotti ed associazioni legate al mondo della Razza Piemontese. Tra gli stand istituzionali, quello delle ARA, le Associazioni Regionali Allevatori e di Anaborapi. Con le Scuole di Agraria di Piemonte, Liguria e Lombardia è riproposto - sabato mattina - un concorso di Caratterizzazione Fenotipica con studenti impegnati a classificare gli animali sulla base della morfologia e della loro presentazione.

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APERTURA DEI LAVORI

Delia Revelli – Presidente Coldiretti Cuneo Antonio Gai – Presidente Consorzio Agrario delle Province del Nord Ovest Giandomenico Genta – Presidente Fondazione CRC

INTERVENTI

Paolo Barbera - Agenzia 4 A Coldiretti Cuneo Scelta varietale e produttività dei frumenti “speciali” in Piemonte Massimo Blandino - Dip. di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari - Università di Torino Percorsi colturali per il raggiungimento degli obiettivi produttivi e qualitativi dei frumenti speciali Marta Bertolino - Dip. di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari - Università di Torino Effetto della varietà e dell’agrotecnica sulla qualità di alcuni prodotti da forno Giovanna Visioli – Dip. di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale Università di Parma Strategie agronomiche per migliorare la qualità del glutine nei frumenti di forza Teresina Mancuso - Dip. di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari - Università di Torino Sostenibilità economica ed ambientale di frumenti speciali Paolo Rosa - Consorzio Agrario delle Province del Nord-Ovest Ruolo dello stoccaggio nella qualificazione delle produzioni nelle filiere Andrea Valente - Molino Valente Evoluzione delle esigenze del mercato delle farine Amedeo Reyneri - Dip. di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari - Università di Torino Prospettive e ruolo dei cereali per le reti agroalimentari Piemontesi Dibattito e chiusura lavori con aperitivo

MODERA Tino Arosio – Direttore Coldiretti Cuneo

Progetto “Filiere avanzate per la produzione di frumenti speciali per l’industria alimentare - SPECIALWHEAT” finanziato dalla Fondazione CRC nell’ambito del bando Ricerca Scientifica

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“I BAMBINI SONO MERAVIGLIOSI” Domenico Marengo

Domenico Marengo è nato il 16 ottobre 1937 a Rivoira di Sommariva Perno, dove vive: “Mio padre si chiamava Antonio, mia mamma era Margherita Cagliero. Lavoravano la terra e coltivavano le vigne, i frutteti e facevano un po’ di orto, con al massimo quattro mucche. Eravamo cinque figli, io sono il più vecchio: due miei fratelli, Pietro e Battista, sono già morti e questo mi fa stare male. Ho ancora due sorelle, Anna e Caterina, con le quali i rapporti sono buoni”.

LA MAESTRA

Le scuole: “A Sommariva ho frequentato fino alla quinta Elementare, la maestra era giusta: mi ha fatto imparare tante cose e la ringrazio. A scuola siamo arrivati ad essere 44 ragazzi in classe. Facevamo chilometri a piedi sui sentieri tutti i giorni da qui, per andare a scuola ed alla fine della camminata verso la scuola eravamo una quindicina di bambini.

Oggi i bambini che vanno a scuola di qui sono quattro e si spostano con l’auto dei genitori. Non ho giocato tanto, sin da quando avevo 12 anni andavo a dare una mano a mio padre nei lavori di campagna: davanti alle mucche quando c’era da arare i campi e nelle altre incombenze. Dopo le Elementari, ho frequentato un corso serale e ho fatto la sesta”.

I NAZISTI

La guerra: “Ricordo bene quel giorno che sono arrivate qui le SS e ci hanno preso una pecora e un vitello.

Mio padre quando li vedeva arrivare scappava sempre nei boschi per nascondersi, perché aveva paura di fare una brutta fine in Germania! Quando i nazisti andavano via, andavamo ad

avvisarlo. I tedeschi da noi sono arrivati almeno quattro volte, perché questo era un posto in cui facevano frequenti rastrellamenti. Un giorno le SS hanno fatto una battuta in un campo di granoturco di mio padre e hanno preso sei uomini: uno di loro è finito in Germania (aveva 17 anni), gli altri li hanno lasciati andare. Per me la guerra è una cosa bruttissima e oggi quando vedo in tv che si combattono ancora mi dispiace tanto, perché nelle guerre chi ci va di mezzo sempre è la povera gente e io non lo trovo giusto”.

Quelli che arrivano con i barconi: “Scappano dalle guerre e dalla fame, mi fanno pena. Vanno accolti e aiutati, facendo rispettare le nostre leggi”.

“AMO LA TERRA”

La vita di una volta: “Era completamente diversa: non c’era nulla!

Noi avevamo la fortuna di avere due pozzi, prendevamo l’acqua lì. L’acqua potabile in casa è stata una rivoluzione e con l’arrivo dei macchinari nei campi è stato meno faticoso”.

I lavori che ha fatto: “Ho sempre coltivato la terra, perché mi piace.

Per due anni ho fatto anche il manovale muratore, poi quando Pietro si è sposato sono tornato a tempo pieno a casa, dove ho coltivato le vigne, le pesche e altra frutta. Avrei potuto andare a lavorare in Fiat, ma mio papà mi ha convinto a restare qui, ma la vita della fabbrica non mi è mai mancata! Sono appassionato del mio lavoro e amo la terra: per fortuna, ci sono i macchinari. A livello economico, è complicato e bisogna fare tanta attenzione, con le tante cartacce che complicano la vita! Nella stagione dei frutti, la Pro loco organizza a Sommariva Perno il “Mercato delle fragole”: per noi è una buona cosa, perché saltiamo il passaggio degli intermediari e vendiamo direttamente alla gente”.

Le veglie: “Le ricordo bene. Io ero

bambino e ascoltavo tante storie, o si giocava a carte. Storie di fantasia, storie che facevano ridere …”.

Chi arrivava in cascina: “Ricordo due medicanti, vecchi e sporchi, chiedevano un pezzo di pane o del vino, povera gente che ha smesso di passare negli anni Sessanta. Passava l’arrotino e arrivava ancora da Asti con un furgone, fino a quattro anni fa. Ricordo quelli che arrivavano con il carro con un mulo ed erano attrezzati, per fare la pasta a domicilio”.

Le nozze: “Maria Bertolusso abitava a borgata Ciorassi. Siamo stati fidanzati 3 anni, ci siamo sposati il 30 settembre 1972 a Sommariva, davanti a don Cortese. Abbiamo fatto una bella festa, con una ottantina di persone. Il viaggio di nozze, tre giorni a Laigueglia con una “1100 Fiat”, è stato bello. Per far durare i matrimoni, basta … dare sempre ragione alle donne! A volte discutiamo, ma poi facciamo pace. Nostra figlia Luisa è infermiera a Bra e abbiamo un nipotino di due anni, Umberto: mi ha cambiato la vita, emozioni bellissime! Con il trattore spento, accendo le luci di emergenza e lui si diverte un mondo: i bambini sono una cosa meravigliosa!”.

LE CANZONI

In cosa crede: “Io sono cattolico e vado a Messa, credo che Dio ci sia.

Canto anche nella Corale della Parrocchia e mi piace anche andare a cantare con gli amici le canzoni nostre popolari”.

La vita: “È molto difficile: tanto il lavoro e pochi i guadagni! Il futuro delle nostre zone qui non è roseo, dove la terra era coltivata ora ci sono ortiche e rovi.

Sono contento perché la salute va abbastanza bene, ogni tanto penso alla morte: è una cosa naturale, ma più tardi arriva, meglio è!”.

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CONSULENZA LEGALE

Un’attenta disamina delle norme da applicare nel caso concreto, richiamate da una recentissima pronuncia della Suprema Corte

Comunione ereditaria: prelazione agraria

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on sentenza dell’ 11 settembre 2017 la Corte di Cassazione interviene sullo spinoso problema relativo alla prelazione agraria nel caso di vendita di un fondo rustico oggetto di comunione ereditaria.

Il problema sorge quando la normativa sulla prelazione agraria si “incrocia” con la prelazione ereditaria.

Con riguardo ad un fondo offerto in vendita, il diritto di prelazione agraria è il diritto di acquistare tale fondo, a parità di condizioni, che compete, ricorrendo determinati presupposti, all’affittuario del fondo offerto in vendita oppure al proprietario del fondo confinante con quello offerto in vendita.

La prelazione agraria deve però essere coordinata con quella ereditaria, cioè il diritto di prelazione previsto dall’art. 732 del Codice Civile spettante al coerede nel caso in cui un altro coerede intenda vendere la sua quota in comunione ereditaria.

Poniamo il caso che Tizio decida di vendere ad un terzo una quota di un fondo rustico, il quale fa parte di un’eredità ancora indivisa, e sul fondo vi sia un affittuario coltivatore diretto. Si possono verificare due ipotesi: • Tizio (il venditore) fa parte di una famiglia coltivatrice. In tal

caso, gli altri componenti della famiglia coltivatrice hanno il diritto di prelazione, il quale prevale sul diritto di prelazione dell’affittuario coltivatore diretto; • Tizio (il venditore) non fa parte di una famiglia coltivatrice, ma fra i coeredi vi è un soggetto con la qualifica di coltivatore diretto. In quest’ultimo caso, al coerede con la qualifica di coltivatore diretto spetta il diritto di prelazione (anche in questa ipotesi, prioritario rispetto al diritto dell’affittuario).

La Cassazione è intervenuta sulla questione, precisando che il diritto di prelazione in favore del coerede coltivatore diretto non si applica nel caso in cui un coerede alieni ad un altro coerede la propria quota di fondo rustico, oggetto di comunione ereditaria. Pertanto, all’interno della comunione ereditaria ciascuno dei coeredi è libero di trasferire la propria quota di terreno indiviso all’uno o all’altro coerede, non essendo applicabili tra i coeredi le limitazioni all’autonomia negoziale che discendono dalla prelazione riconosciuta a favore del coerede coltivatore diretto. Quindi, nel caso sopra descritto, dove Tizio intende vendere la propria quota ad un ter-

zo, il coerede coltivatore diretto potrà invocare la prelazione.

Viceversa, se Tizio decide di vendere la quota di fondo rustico in eredità al fratello Sempronio, coerede, non coltivatore diretto - secondo la Suprema Corte - alla sorella Caia, anch’essa coerede ma coltivatrice diretta, non spetta la prelazione e, quindi, il diritto di essere preferita a Sempronio nell’acquisto della quota di terreno in comunione ereditaria.

Secondo i giudici, il fatto che l’alienazione della quota sia avvenuta a favore di uno dei coeredi e non di un estraneo risulta ostativo all’applicazione della prelazione a favore di Caia.

Questa pronuncia lascia un po’ perplessi in quanto, da una parte, il coerede coltivatore diretto ha la prelazione in luogo dell’affittuario coltivatore diretto non coerede, dall’altra parte, il coerede senza qualifica può liberamente acquistare la quota del fondo rustico venduta da un altro coerede, senza subire la prelazione del coerede che sia coltivatore diretto. Se l’affittuario coltivatore diretto non coerede ha la prelazione quando l’acquirente della quota è un coerede non coltivatore diretto, perché il coerede non dovrebbe avere la prelazione rispetto al coerede non coltivatore diretto?

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Nel 2016 sono stati incassati 5 milioni cash su 9 complessivi. Ampliata la convenzione attiva con le Farmacie, dove il cittadino dal 1° novembre potrà pagare anche in contanti

Asl CN1: dal 1° gennaio le Casse non accetteranno più contante

A

nche l’Asl CN1 (come la CN2 di Alba-Bra), abolisce, con decorrenza dal 1° gennaio 2018, il contante nei pagamenti per le prestazioni sanitarie. Una decisione non più dilazionabile che consentirà di snellire le procedure e ridurre i costi aggiuntivi per la gestione di sportelli periferici, o per l’incasso in banca o il ritiro periodico del contante.

Nel 2016, sono stati incassati tiPer chi invece fatica ancora ad abcket per poco meno di 9 milioni, di bandonare la vecchia modalità di cui 5 in contanti. Il cittadino avrà pagamento, e in generale per le faquindi due mesi per abituarsi alle sce più deboli che vivono nelle zone nuove procedure e utilizzare carte più marginali del territorio o in picdi credito o di debito per effettuare coli paesi, c’è la possibilità di rivoli pagamenti allo sportello, oppure gersi alla Farmacia. scegliere il pagamento online16:59 con il Pagina Massimo Mana è il presidente tmc bozza1:Layout 1 24-11-2008 1 provinciale e regionale dell’assoSistema Piemonte.

ciazione titolari farmacie: “In occasione del rinnovo della convenzione attiva con l’Asl da qualche anno per alcuni servizi - spiega - abbiamo inserito anche la possibilità di effettuare i pagamenti presso i nostri punti e stiamo lavorando per consentire all’utenza di prenotare le visite. In questo modo il ciclo si chiude. Siamo orgogliosi di continuare ad essere un presidio riconosciuto sul territorio.”

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consiste nella misurazione della quantità d’aria utiliz-

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E’ stato di recente pubblicato il decreto attuativo

Tutto quanto c’è da conoscere sull’Anticipo Pensionistico Volontario

E’

stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 17 ottobre 2017, n. 243, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 settembre 2017, n. 150, con il Regolamento attuativo delle disposizioni in materia di anticipo finanziario a garanzia pensionistica (cosiddetta APE volontaria).

Pur essendo ancora in attesa della circolare INPS, con le necessarie disposizioni operative, si evidenzia che tale beneficio riguarda coloro che compiono o hanno compiuto il 63° anno di età e non hanno ancora maturato il diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia.

La prestazione dell’anticipo pensionistico è compatibile con lo svolgimento dell’attività lavorativa e potrà essere erogata previa adesione

L’ “Ape” si rivolge a chi compie o ha compiuto il 63° anno di età e non ha ancora maturato il diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia al Fondo di garanzia; infatti, coloro che usufruiscono di tale beneficio, dovranno restituire l’importo complessivamente percepito per il periodo dal compimento dell’età alla

maturazione del diritto a pensione in forma rateale sulla pensione con applicazione di un interesse che verrà determinato a seguito degli accordi che dovranno essere sottoscritti dall’INPS con l’ABI (banche).

La restituzione potrà avvenire con trattenuta diretta sulla pensione in 20 anni. Dovrà essere preventivamente sottoscritto un contratto di assicurazione in caso di premorienza in quanto la restituzione non è trasmissibile agli eredi. Anche per questa circostanza, l’INPS dovrà sottoscrivere un accordo specifico con l’ANIA (assicurazioni). Seguiranno ulteriori aggiornamenti, appena chiariti gli aspetti più tecnici da parte dell’Inps.

Gli uffici del patronato Epaca Coldiretti sono a disposizione per chiarimenti in merito.

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EPACA

La Legge di bilancio per il 2017 ha rivisto in senso estensivo, a partire dal 1° gennaio 2017, il perimetro di applicazione del cumulo dei periodi assicurativi

Cumulo dei “Periodi assicurativi” sciolte le riserve sulle “Casse Professionali”

I

l cumulo è un meccanismo particolare, in aggiunta alla ricongiunzione e alla totalizzazione, per valorizzare la contribuzione mista, ovvero quella contribuzione accreditata in più casse della previdenza obbligatoria frutto di carriere lavorative discontinue. La Legge di bilancio permette al lavoratore di cumulare i periodi assicurativi accreditati presso differenti gestioni, senza oneri a suo carico, per il riconoscimento di un’unica pensione da liquidarsi secondo le regole di calcolo previste da ciascun fondo e sulla base delle rispettive retribuzioni di riferimento.

Destinatari

Dal 1° gennaio 2017, il cumulo con-

tributivo è esercitabile dai lavoratori iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti dei lavoratori dipendenti, autonomi (commercianti, artigiani, coltivatori diretti e mezzadri) e dagli iscritti alla gestione separata dell’Inps, oltre che dagli iscritti alle forme sostitutive ed esclusive della medesima (ex Inpdap, ex Enpals, Fondo Volo, Elettrici, Telefonici eccetera) nonché anche dagli iscritti alle casse professionali (es. Cassa Forense, Cassa dei Dottori Commercialisti eccetera).

Con riferimento alle Casse Professionali, l’INPS ha finalmente sciolto le riserve a seguito di nulla osta del Ministero del Lavoro e delle Politiche

Sociali, chiarendo le modalità operative da adottare per le pensioni in regime di cumulo inerenti gli iscritti alle casse professionali.

I requisiti

Il cumulo deve interessare tutti e per intero i periodi contributivi non coincidenti accreditati presso le diverse gestioni assicurative menzionate, purché gli assicurati non risultino già titolari di un trattamento pensionistico diretto in una delle gestioni interessate dal cumulo stesso (comprese le casse professionali).

Dal 1° gennaio 2017, per effetto di una modifica contenuta nella legge di bilancio 2017, il cumulo è ammesso anche qualora gli interessati abbiano perfezionato i requisiti per il diritto

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EPACA a un trattamento pensionistico autonomo in una delle casse interessate.

I trattamenti erogati tramite il cumulo

Dal 1° gennaio 2017 attraverso Anno

Dal 2017 al 2018 Dal 2019 al 2020

il cumulo dei periodi assicurativi è possibile conseguire sia la pensione di vecchiaia che la pensione anticipata (tabella sottostante) al perfezionamento dei requisiti previsti dalla Legge Fornero.

TABELLA PENSIONE ANTICIPATA Uomini

42 anni e 10 mesi

43 anni e 3 mesi *

*Requisito provvisorio legato alla speranza di vita

Il sistema di calcolo

L’importo della pensione è determinato dalla somma dei pro-quota, tante quante saranno le gestioni interessate: ciascuna determinerà il trattamento in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento e sulla base delle rispettive retribuzioni. Ciò significa che, a differenza della totalizzazione, la pensione verrà liquidata con il sistema retributivo ove applicabi-

le, fermo restando, in ogni caso, che, per i periodi successivi al 1° gennaio 2012, dovrà essere utilizzato solo il sistema contributivo. ATTENZIONE: per la determinazione del sistema di calcolo, occorre avere riguardo all’anzianità contributiva complessivamente maturata nelle diverse gestioni assicurative.

La domanda

I soggetti che intendono esercitare la facoltà di cumulo devono presentare la relativa domanda all’Ente

Il cumulo consente, inoltre, la liquidazione della pensione di inabilità e di una pensione indiretta, mentre non prevede la possibilità di conseguire l’assegno ordinario di invalidità.

Donne

41 anni e 10 mesi 42anni e 3 mesi *

previdenziale di ultima iscrizione ed in particolare alla forma assicurativa dove risulta accreditata l’ultima contribuzione a favore del lavoratore.

Nel caso in cui il soggetto interessato al cumulo risulti da ultimo iscritto a più forme assicurative, ha facoltà di scegliere quella alla quale inoltrare la domanda.

L’Ente istruttore, accertata la sussistenza del diritto al trattamento pensionistico richiesto, acquisisce le quote di pensione di competenza delle forme interessate al cumulo.

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EPACA

CUMULO DEI PERIODI ASSICURATIVI

Prestazioni Conseguibili

Pensione di vecchiaia Pensione di anzianità Pensione di inabilità Pensione indiretta

Ciascuna Gestione per la parte di propria competenza, determina il trattamento pro quota in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento e sulla base delle rispettive retribuzioni di riferimento

Sistema di calcolo

Nessuna pensione diretta liquidata a carico delle gestioni interessate nel cumulo

Condizioni

AGO (FPLD – Gestione Speciali del lavori Autonomi)

Fondi Sostitutivi dell’AGO (es. ex Elettrici, Ex telefonici, Ex Enpals Fondo Volo, Inpgi, ecc.)

Fondi Esclusivi dell’AGO (Cassa Stato, Cassa Stato, Cps, Cpi, Cpug,Cpdel, FS, Poste)

Gestioni interessate

Gestione Separata INPS Fondo Clero

Pagamento dei trattamenti pensionistici in regime di cumulo

Casse Libero Professionali

Il pagamento dei trattamenti pensionistici in regime di cumulo è effettuato dall’INPS che stipula apposite

convenzioni con gli Enti di previdenza privati interessati, L’Istituto è ente pagatore anche nei casi in cui non è interessato al pagamento di alcuna quota di pensione L’onere dei trattamenti è a carico CARMAGNOLA (To) Via C. Luda, 25/27

delle singole gestioni e forme pensionistiche, ciascuna in relazione alla propria quota. Il Patronato EPACA di Coldiretti è a disposizione per la consulenza e la presentazione delle istanze di cumulo.

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I parametri in base ai quali viene erogata la prestazione economica

La pensione ai superstiti

L

a pensione ai superstiti è una prestazione economica erogata nei confronti dei familiari dell’assicurato in caso di suo decesso.

Si tratta di una “protezione” che l’ordinamento giuridico riconosce ai familiari più stretti del defunto quali il coniuge e i figli ed, in subordine, ai suoi genitori, ai fratelli o alle sorelle inabili che trova fondamento nell’esigenza di tutelare le esigenze di vita

della famiglia cui il defunto contribuiva. Nella sottostante tabella, vediamo i principali requisiti e condizioni per accedere a queste tipologie di prestazioni con la precisazione che le regole esposte riguardano tutti gli assicurati presso l’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, le gestioni speciali dei lavoratori autonomi (Artigiani, Commercianti, Agricoli autonomi), la gestione separata dell’Inps, le gestioni

sostitutive ed esclusive dell’AGO (dipendenti pubblici, FF. SS e Poste).

Tali regole trovano applicazione, generalmente, anche nei confronti dei liberi professionisti assicurati presso le casse professionali (es. avvocati, medici, notai ecc.) anche se talune differenze rispetto alla previdenza pubblica obbligatoria possono sussistere in funzione dell’autonomia statutaria riconosciuta dalla legge a tali enti nei regolamenti attuativi.

LE PRESTAZIONI SPETTANTI AI SUPERSTITI NELLA PREVIDENZA PUBBLICA (INPS) Requisito contributivo del defunto

Soggetto Deceduto PENSIONATO

LAVORATORE ASSICURATO DIPENDENTE O AUTONOMO

•

Prestazione Spettante ai familiari

Nessuno in particolare: il defunto era già titolare di una prestazione pensionistica Pensione di Reversibilità (Vecchiaia, Anzianità o Inabilità) 780 contributi settimanali oppure, in alternativa, 260 contributi settimanali di cui Pensione Indiretta almeno 156 nel quinquennio antecedente la data del decesso

Pensione supplementari indiretta Mancato raggiungimento dei suddetti re(al solo superstite già beneficiario di quisiti contributivi pensione indiretta o di reversibilità)

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SCADENZE

Scadenze 16 NOVEMBRE VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di ottobre sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI OTTOBRE Annotazione di liquidazione per il mese di ottobre e versamento dell’eventuale imposta, tramite modello F24 telematico, da parte dei contribuenti che esercitano l’attività agricola, d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2016 hanno realizzato un volume d’affari superiore a 400.000,00 se prestazione di servizio o di 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.

66, legge 427/91.

IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO – CONTRIBUENTI TRIMESTRALI Entro tale data, i contribuenti che esercitano l’attività agricola, d’impresa o di lavoro autonomo che hanno realizzato nell’anno 2016 un volume d’affari inferiore a euro 400,000,00 se esercitano l’attività di prestazioni di servizi, ed arti e professioni e inferiore a euro 700.000,00 se esercitano l’attività agricola o di impresa ed hanno optato ai sensi dell’art. 66 L. 427/93 per la liquidazione trimestrale devono annotare sul registro delle vendite la liquidazione periodica dell’imposta relativa al trimestre luglio – agosto – settembre 2017 ed effettuare il relativo versamento IVA. VERSAMENTO CONTRIBUTI AGRICOLI INPS LAVORATORI AUTONOMI Entro tale data, scade il termine per il pagamento della terza rata dei contributi previdenziali agricoli Inps anno 2017 dei lavoratori autonomi.

25 NOVEMBRE

ACQUISTI E CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI Entro tale data, scade il termine per i contribuenti mensili per la trasmissione in via telematica, all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di ottobre.

30 NOVEMBRE

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IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta, il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

IVA COMUNICAZIONE DEI DATI DELLE LIQUIDAZIONI 3° TRIMESTRE Entro tale termine per i soggetti passivi Iva devono essere inviati, esclusivamente in via telematica all’Amministrazione Finanziaria, i dati relativi alle operative attive e passive, effettuate nel 3° trimestre.

Sono esonerati i soggetti passivi non obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale Iva o all’effettuazione delle liquidazioni periodiche.

ACCONTO IMPOSTA IRPEF 2017 Scade il termine per versare l’acconto dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (IRPEF), il versamento dell’acconto è stabilito nella misura del 100% e si calcola sull’imposta relativa all’anno 2016 dedotte le detrazioni, i crediti d’imposta e le ritenute. Dall’importo suddetto, deve essere dedotto l’eventuale primo acconto.

ACCONTO IRAP 2017 – PERSONE FISICHE E SOCIETA’ DI PERSONE I contribuenti che esercitano attività dirette alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi debbono entro tale termine effettuare il versamento dell’acconto IRAP stabilito nella misura del 100%.

Dall’importo suddetto, deve essere dedotto l’eventuale primo acconto. Non sono tenuti al versamento i soggetti che esercitano attività agricola, ai sensi dell’art.32 del TUIR 917/86, mentre continuano ad essere soggetti al versamento le attività di agriturismo, allevamento e le attività connesse rientranti nell’art.56 del TUIR. ACCONTO CEDOLARE SECCA SUGLI AFFITTI Scadono i termini per il versamento dell’acconto della cedolare secca sugli affitti per i soggetti che hanno optato per il nuovo sistema per le locazioni di immobili ad uso abitativo. L’acconto è dovuto nella misura del 95% e dall’importo va detratto l’eventuale primo acconto.

15 DICEMBRE

IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art. 21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni effettuate nel mese di novembre, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè novembre.

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Ciao sono una ragazza piemontese in cerca di amicizia seria e un domani di fidanzamento.

Sono del 1987, abbastanza carina, con lavoro fisso. Ho tanti amici su WhatsApp e Facebook ma in realtà sono sola perchè ho sempre fatto molta fatica a legare con i miei coetanei a causa della timidezza. Non voglio assolutamente avventure.

Mi chiamo Alessandra, sono donna vedova di 49 anni, seria, benintenzionata, di discreta presenza. Incontrerei, scopo seria relazione, uomo corretto e con buon lavoro. Causa motivi di lavoro fino all’inizio del mese di Dicembre sono impossibilitata a frequentazione assidua dovendo recarmi fuori provincia per tre giorni alla settimana.

Sono Elena, donna rumena, bionda, magra, non guido la macchina e ho quasi 42 anni.

Non sono mai stata sposata, sono in Italia da quasi cinque anni e qui non conosco nessuno. Mio grandissimo desiderio è avere una famiglia. Sono sincera, di carattere umile e lavoro tanto. Mi piace la casa e la cucina. Cerco uomo serio come me.

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Ho abitato per quasi tredici anni in un piccolo paese di alta montagna. Dalla fine del 2016 mi sono trasferita in pianura. Mi chiamo Manola. Ho 36 anni e sono una ragazza piemontese. Sogno un futuro vicino a un uomo bravo, non bevitore, lavoratore e che ami i bambini. Possibilmente con un carattere dolce e timido come lo sono io.

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Lavoro da tanto tempo come persona di servizio, ho 59 anni e sono separata non per causa mia.

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Via . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Comune . . . . . . . . . . . . . . .

Data . . . . . . . . . . . firma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Affascinante, altezza media, lunghi capelli castani, occhi verdi, vive sola con casa propria, ha la passione per il cinema, 31enne, nubile, lavora in un centro estetico, è una ragazza simpatica, sempre sorridente e cerca un uomo serio con cui pensare a costruire una famiglia. No stranieri, grazie.

Piemontese, bella donna, lavora in un agriturismo e produce miele, 50enne, vive sola, le piace giocare a bocce, andare in montagna. Nella sua vita manca solo un uomo cui voler bene e a cui dedicare attenzioni e coccole. Non importa l’età, ma che abbia un buon carattere.

Bella presenza, bionda, occhi azzurri, bei lineamenti, coltivatrice diretta, 36enne, non si è ancora sposata e non ha avuto figli, sogna d’incontrare un uomo semplice, anche più grande, ma che abbia voglia di vivere il futuro in coppia. NO perditempo, possibilmente NO fumatori, grazie.

Pensionata, automunita, carattere mite, le piace cucinare, tenere in ordine la casa e lavorare a maglia, 60enne, giovanile, ex infermiera, italiana, libera da impegni familiari sarebbe disponibile anche a trasferirsi, se incontrasse uomo affidabile e sincero.

Insegna musica alle Scuole Medie ed è una fantastica 41enne, bruna, occhi scuri, snella, generosa verso il prossimo, volontaria CRI, ha sani principi morali e crede nel valore della famiglia, single non per sua scelta, anche se molto bella, nel suo cuore c’e’ il sogno d’incontrare proprio te... che stai leggendo e hai il suo stesso desiderio...

Medico veterinario in pensione 61enne, è un signore dai modi gentili, ha un aspetto distinto, ama giocare a scacchi, ma anche ballare e vivere bene. Cucina benissimo, gli è mancata la moglie da giovane e non si è più risposato. Non fumatore, cerca una brava signora con cui farsi buona compagnia per il resto della vita.

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& a cura di Anna & Anna - Carmagnola - tel. 011 9626940

Per rispondere alle richieste degli associati la Coldiretti di Cuneo destina uno spazio de Il Coltivatore Cuneese agli associati che intendono pubblicare avvisi di vendita, scambio od acquisto di attrezzature, prodotti od altro. A) La rubrica è gratuita qualora l’annuncio sia inerente l’attività agricola per i soci della Coldiretti di Cuneo in regola con il versamento della quota associativa. B) L’avviso economico deve essere contenuto in un max di 10 parole; articoli, preposizioni, sigle e numeri compresi. L’indirizzo od il recapito telefonico sono conteggiati a parte. C) Dell’annuncio e della sua veridicità risponde direttamente l’interessato attraverso la pubblicazione del recapito telefonico o dell’indirizzo personale. D) Si precisa che l’art. 6 c.2 - quater, d. lgs.

192/05 nel caso di annunci di vendita o locazione di fabbricati, rurali compresi, impone venga indicato l’indice di prestazione e classe energetica, a pena di una sanzione da 500 a 3000 Euro. E) Sono esclusi dal Mercatino gli annunci strettamente personali (matrimoniali, ecc.). F) Ogni socio ha diritto alla pubblicazione di un solo annuncio economico nell’arco dell’anno solare (come da punto A); eventuali altri annunci, o quelli non attinenti l’attività agricola, saranno pubblicati, compatibilmente con lo spazio, al costo di Euro 20 cadauno. Il pagamento potrà essere effettuato presso gli Uffici della Coldiretti. G) Tutti gli annunci devono pervenire sull’apposito tagliando che deve essere spedito a: “Il Mercatino del Coltivatore” P.zza Foro Boario, 18 – 12100 Cuneo. H) La Coldiretti, oltre a non rispondere del contenuto degli annunci e della qualità della merce proposta, si riserva il diritto di non pubblicare eventuali inserzioni.

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