Coltivatore n.12 anno 2014

Poste Italiane s.p.a. / Spedizione in Abb. Postale / D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) Art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

MAI COSI’ BASSI I PREZZI DELLE PESCHE. SERVE UN RITIRO STRAORDINARIO E LA RIFORMA DELLA FILIERA

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n. 12 - ANNO 68 - 1 - 31 agosto 2014

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MAI COSI’ BASSI I PREZZI DELLE PESCHE. SERVE UN RITIRO STRAORDINARIO E LA RIFORMA DELLA FILIERA

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese “Il Coltivatore Cuneese” Editore: Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

Sommario

1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Enzo Pagliano

Pesche in crisi: intervento straordinario e ristrutturazione della filiera................................................................... 4-5 Il lupo va affrontato, ma con leggi diverse................................ 6-7 PSR: compiuti passi avanti con scelte qualificanti..................... 7 Danni ingenti da pioggia e grandine su coltivazioni e strutture....................................................................................... 8 Coldiretti chiede alla Regione lo stato di calamita’.................... 9 Associazione Regionale Malgari chiede lo stato di calamitá naturale per la montagna............................................... 10 La Provincia sblocca le autorizzazioni alle gabbie per la cattura dei cinghiali.......................................................................................... 11

Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Chiara Serra Grafica e impaginazione Mara Chiardola Stampa Arti Grafiche Cuneo Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Silvia Bosco, Gianluca Bruno, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Luca Castellino, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Nicola Fontana, Cesare Gallesio, Roberto Giobergia, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Roberto Lingua, Giulia Marinari, Laura Occelli, Sabrina Palazzeschi Franco Parola, Luisa Peano, Marcello Pellegrino, Roberto Pio, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Davide Roà

Il Corsivo Del coltivatore......................................................................... 12 Storie di vita........................................................................................................ 13 Pacchetto qualità: i tre regolamenti semplificano le procedure.................................................................. 14-15 Dichiarazione sostanze inquinanti....................................................... 16 Per la legna da ardere c’e’ Balfor........................................................... 17 Misure straordinarie per il credito prorogate al 31 dicembre 2014......................................................................................... 18 Nuovo CDA Asprocarne Piemonte:...................................................... 18 Tessuti e sciarpe con lana delle pecore di langa ...................... 20 Coldiretti Cuneo impegnata nella lotta contro la vespa velutina ................................................................................................ 21 Tutto quello che c’è da sapere per essere vincenti sui mercati internazionali ........................................................................... 22 “Carta Vantaggi”: nuove convenzioni per i Pensionati Coldiretti ....................................................................................... 23 Agricoltura sociale: una legge riconosce l’ampia progettualità di Coldiretti............................................................................ 24 Cisem: “con l’Impresa Sociale si dà valore alla persona” ... 25 Marchio Ospitalità italiana: aperto il bando per gli Agriturismi ............................................................................................. 26 Coldiretti ha partecipato alla Fausto Coppi.................................. 26 Più 20% di boschi in 20 anni ma non c’e’ chi li cura............ 27 Scadenza il 10 settembre per la dichiarazione

Redazione ed amministrazione: Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 40.000 Copie Concessionaria esclusiva della pubblicità: TEC arti grafiche Via dei Fontanili 12 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 E-mail: adv@tec-artigrafiche.it

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1-31 AGOSTO

ULTIMA’ORA: ABBRACCIAMENTI POSSIBILI ANCHE SENZA L’ORDINANZA DEL SINDACO? La norma che consente la combustione dei residui agricoli, già approvata con il decreto legge 24 giugno 2014, n. 91, è stata modificata dal Senato in sede di conversione in legge del decreto.

La variazione dispone che le attività di raggruppamento e abbruciamento in piccoli cumuli ed in quantità giornaliere non superiori a tre metri steri per ettaro dei materiali, effettuate nel luogo di produzione, costituiscono normali pratiche agricole consentite per il reimpiego dei materiali come sostanze concimanti o ammendanti e non attività di gestione dei rifiuti.

La disposizione vieta le operazioni di combustione nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni.

Sembrerebbe pertanto non essere più necessario un intervento, caso per caso, da parte dei sindaci al fine di disciplinare con apposita ordinanza le modalità di tale pratica, che tornerebbe ad essere regolata da consuetudini ed usi territoriali, purché nel rispetto dei periodi dichiarati di massima emergenza per gli incendi, in cui la bruciatura è sempre vietata.

Il decreto legge è ora all’esame della Camera dei deputati ed è quindi necessario attendere la chiusura dei lavori per l’approvazione definitiva della norma.

Coldiretti informerà sui contenuti della norma non appena questa sarà definitivamente approvata, per ora si evidenzia l’importante passo in avanti compiuto per soddisfare le legittime esigenze delle imprese agricole.

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delle giacenze vinicole.................................................................................... 27 Piccole Vigne: Bocchino al vertice........................................................ 28 Accordo tra l’Ente Camerale e il Consorzio di Tutela del Roero................................................................................................... 29 Con Barolo&Barbaresco Festival: i gioielli di Langa a Roma ................................................................................................ 30 34 Aziende vinicole cuneesi premiate alla Douja d’Or di Asti................................................................................................ 31 Patentino per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari: da novembre 2014 in vigore la nuova normativa.................... 32 Sapori autunnali cuneesi con INIPA Piemonte.......................... 33 Consulenza Aziendale 2015: Bando Regionale.......................... 33 Padre Ottavio: la missione della solidarietà “nelle periferie” .......................................................................................... 34-35 La riforma delle norme sul biologico arriva in Consiglio Agricoltura UE............................................................... 36-37 Digestato da biogas ammesso in agricoltura biologica.............................................................................. 38-39 64° Festa del bon vin....................................................................................... 40 Fiera della meccanica agricola a Saluzzo: un’edizione speciale .............................................................................. 41-43 “Fera d’la Madona” a Vicoforte Mondovi’....................................... 44 Alla GFE LocalMente con le eccellenze della Granda .......... 45 Nuovo mercato di Campagna Amica a Ceva............................... 47 Manifestazioni provinciali................................................................. 48-56 Luglio di lavoro per O.N.A.Frut................................................................. 57 Campi con la scuola forestale di ormea........................................... 57 Notizie EPACA.............................................................................................. 58-59 ACSTE : raduno e appuntamenti di settembre........................... 60 P.S.R. 2015 Misure agroambientali indicazioni per le semine autunnali................................................................................. 61 Dal 24 al 31 agosto l’ottavario per la Beata Teresa Bracco.......................................................................................... 61 Scadenze aziendali .............................................................................62-63 Il Mercatino del Coltivatore .....................................................64-66

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oldiretti Piemonte sostiene la richiesta che il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, ha inoltrato alla Commissione Ue per l’utilizzo di quanto previsto dal Regolamento comunitario 1308/2013 (Ocm Unica), con un intervento straordinario per la frutta estiva (pesche e nettarine, angurie, meloni, ecc.) al fine di mitigare gli enormi danni ormai irreversibili per i produttori agricoli. Intervento che il Ministro Martina ha ulteriormente rafforzato in un contatto avuto con il Commissario Ciolos.

“Un percorso che Coldiretti sta monitorando e sostenendo anche attraverso i propri uffici di Bruxelles” Commenta Marcello Gatto presidente di Coldiretti Cuneo: “Questo provvedimento è indispensabile per tamponare gli effetti della crisi che hanno fatto crollare gli acquisti di frutta e di verdura, alimentando una spirale negativa tra consumi e deflazione che sta mettendo a rischio le imprese e la salute dei consumatori, con la presenza di produzioni di scarsa qualità e dubbia provenienza sul mercato”.

Continua Michele Quaglia presidente Zona Coldiretti

Enzo Pagliano

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Saluzzo: “I prezzi pagati agli agricoltori sono in calo per tutte le principali produzioni orotofrutticole e cerealicole.

Senza contare i danni dovuti al maltempo, con la grandine e la pioggia battente degli ultimi giorni che hanno rovinato le coltivazioni prossime alla raccolta, mandando all’aria il lavoro di un intero anno di molte aziende con effetti che si ripercuotono anche sull’occupazione stagionale”. “È necessario – evidenzia Enzo Pagliano – che la filiera della frutta piemontese ed italiana venga totalmente ridisegnata alla luce delle mutate situazioni di mercato, facendo sì che il frutticoltore veda almeno riconosciuti i costi di produzione che nel caso della situazione attuale non può essere inferiore ai 40 centesimi al kg. È interesse di tutti iniziare una discussione in termini economici concreti per ottenere che nella Grande Distribuzione la frutta made in Piemonte, insieme al resto della frutta italiana, sia valorizzata e non mortificata dalle catene di distribuzione. La filiera deve essere completamente ristrutturata.

Conclude Gianni Arnaudo presidente della Consulta: “La

peschicoltura è un settore da troppi anni in sofferenza. Dobbiamo puntare a fare sistema nella filiera, poiché se dovesse spezzarsi l’anello iniziale della produzione, gli effetti negativi sarebbero a ricaduta gravi sul resto dell’economia piemontese. Siamo tutti consapevoli che il problema non si può risolvere dal Piemonte, ma c’è bisogno di fare sistema almeno a livello nazionale, poiché la crisi dei prezzi della frutta ritirata nei frutteti è purtroppo un fenomeno comune al resto d’Italia.

In questi anni i produttori hanno investito per perfezionare gli impianti, per coltivare varietà di alto profilo qualitativo e organolettico. Gli sforzi compiuti non trovano riscontro in un mercato drogato da una filiera che mette all’ultimo posto la produzione. Se crolla il frutticoltore, ne patiscono le imprese commerciali e di trasformazione a monte ed a valle. È quindi interesse di tutti darsi una strategia diversa dal passato e cercare di salvare un’economia fatta di imprese serie e qualificate. Sono in ballo, per la sola peschicoltura in Piemonte, 150 milioni di euro di produzione lorda vendibile ed oltre 10000 addetti”.

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ATTUALITÁ

PESCHE IN CRISI: INTERVENTO STRAORDINARIO E RISTRUTTURAZIONE DELLA FILIERA

BISOGNA RISTRUTTURARE LA FILIERA Le temperature al di sotto delle medie stagionali e l’eccessiva umidità hanno rallentato le maturazioni in tutti i Paesi d’Europa.

Il mercato è particolarmente stanco per via del clima, ma anche per il rallentamento dei consumi complici le temperature non elevate del Nord Europa, l’immancabile concorrenza spagnola e greca e il conseguente sovrapporsi delle produzioni.

Coldiretti però guarda avanti e non si vuole fermare alle problematiche che ormai quasi puntualmente si ripetono tutti gli anni. È necessario che la filiera della frutta piemontese venga totalmente ridisegnata alla luce delle mutate situazioni di mercato, dove il frutticoltore veda almeno riconosciuti i costi di produzione che nel caso della situazione attuale non può essere inferiore ai 40 centesimi al kg. È interesse di tutti iniziare una discussione in termini economici concreti per ottenere che nella Grande Distribuzione la frutta made in Piemonte, insieme al resto della frutta italiana, sia valorizzata dalle catene di distribuzione. Questo lo si ottiene con accordi di filiera che vedono seduti al tavolo i frutticoltori, le Organizzazioni dei Produttori e la GDO con la mediazione del Ministero dell’Agricoltura. Se non si arriva a questo, il rischio default è reale. Il settore deve essere completamente ristrut-

turato con l’apporto dei componenti la filiera, puntando sulla qualità e non più sulla quantità, vista l’eccedenza produttiva rispetto ai consumi del 10%” Ecco le situazioni di mercato a livello europeo. In Francia sono presenti importanti giacenze di prodotto (15 giorni circa), in Spagna, regione Catalogna, magazzini colmi con prevalenza di Calibro A, mentre prosegue l’andamento commerciale difficoltoso che ha segnato il mese di giugno. Difficoltà anche nel collocamento di pesche e nettarine in Grecia: le temperature non sono favorevoli al consumo, anche qui, importanti giacenze di prodotto. Unica nota positiva, la ricettività del mercato russo, ma solo per varietà e pezzature a prezzi contenuti. Relativamente all’Italia, in Emilia Romagna le temperature minime e l’umidità relativa elevata non aiutano. In Puglia, a Cerignola e San Ferdinando di Puglia, il bel tempo ha favorito la qualità, ma la maturazione ritarda per via delle basse temperature. In Basilicata, il Metaponto è stato caratterizzato dal passaggio di alcune perturbazioni atlantiche e l’aumento della nuvolosità e della ventosità hanno rallentato i processi di maturazione. Situazione analoga anche in Campania, che è forse l’unica regione sostanzialmente in linea con i processi di maturazione, dove in provincia di Caserta, si concentra la maggiore produzione.

Infine il Veneto, dove il cielo nuvoloso con elevate probabilità di pioggia e temperature in probabile abbassamento rischiano di concentrare la maturazione

insieme alla realtà piemontese.

La peschicoltura è un settore da troppi anni in sofferenza.

Dobbiamo puntare a fare sistema nella filiera, poiché se dovesse spezzarsi l’anello iniziale della produzione, gli effetti negativi sarebbero a ricaduta gravi sul resto dell’economia piemontese. Siamo tutti consapevoli che il problema non si può risolvere da Cuneo, ma c’è bisogno di fare sistema almeno a livello nazionale, poiché la crisi dei prezzi della frutta ritirata nei frutteti è purtroppo un fenomeno comune al resto d’Italia. In questi anni abbiamo investito per perfezionare gli impianti, per coltivare varietà di alto profilo qualitativo e organolettico. Gli sforzi compiuti non trovano riscontro in un mercato drogato da una filiera che mette all’ultimo posto la produzione. Se crolla il frutticoltore, ne patiscono le imprese commerciali e di trasformazione a monte ed a valle. È quindi interesse di tutti darsi una strategia diversa dal passato e cercare di salvare un’economia fatta di imprese serie e qualificate”.

I tecnici dell’Agenzia 4A stanno monitorando le movimentazioni che avvengono nei magazzini. Emerge che la maggior parte della produzione cuneese va all’estero e che il maggior importatore è la Germania. Va però messo in risalto che le catene tedesche, lottano settimanalmente per ridurre il prezzo, pretendendo di caricare a costi decisamente inferiori ai nostri di produzione. Si tratta di una pretesa che, economicamente parlando, lascia ancora una volta esterrefatti.

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Michele Quaglia

Gianni Arnaudo

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IL LUPO VA AFFRONTATO, MA CON LEGGI DIVERSE

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on l’arrivo dell’estate sono emersi i problemi che attanagliano soprattutto pastori e malgari alle prese con i lupi.

Coldiretti segue la complessa problematica nel tentativo di avviare a soluzione un problema inammissibile dal punto di vista umano e zootecnico. Purtroppo viviamo in un momento dove la legislazione non ci aiuta a ricercare la soluzione vera ai problemi. Paradossalmente, per le leggi italiane ed europee proteggere il lupo viene prima che proteggere i pastori e i malgari con le loro attività zootecniche. Affermare che sono norme assurde è il minimo che si possa fare. Per Coldiretti però bisogna passare dalle parole ai fatti ad agire con maggior concretezza rispetto a quanto si è fatto fino ad ora.

Partiamo dal livello più alto.

E’ necessaria la deroga dell’art.

22 della “Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotipi in Europa” (convenzione di Berna).

I Paesi che hanno sottoscritto la convenzione, tra cui l’ Italia, possono formulare delle riserve rispetto ai contenuti della convenzione stessa se le circostanze sono manifestamente cambiate rispetto al momento della firma dell’accordo. Occorre quindi che a livello nazionale il nostro Governo prenda seriamente in considerazione il fatto che il lupo non è più una specie da

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OZZI

Coldiretti impegnata perché il Governo Italiano chieda deroga dalla convenzione europea (comunemente conosciuta come Berna) che protegge i lupi e per la modifica della legge nazionale sulla caccia.

Nelle modifiche della legge nazionale, Coldiretti ha proposto che sui propri fondi, il coltivatore possa difendersi dagli attacchi dei lupi e dell’altra selvaggina come cinghiali, caprioli. proteggere, ma la sua presenza è diventata incompatibile con la zootecnia. Compiuto questo primo indispensabile passo, allora diventa possibile prevedere per il lupo piani di abbattimento sia nei parchi che fuori dagli stessi.

E qui entrano in ballo le modifiche alla legge nazionale sulla caccia n. 157/92, dove Coldiretti all’art. 5 con titolo “Soggetti abilitati ad esercitare il controllo straordinario” ha chiesto al legislatore di inserire al primo posto “proprietari conduttori o loro famigliari conviventi dei fondi agricoli, se in possesso dell’abilitazione all’esercizio dell’ attività venatoria”.

La legge nazionale attualmente consente i piani di abbattimento solamente alle guardie venatorie oppure alle guardie volontarie (cacciatori che hanno effettuato un corso). Coldiretti

sta lavorando: il successo delle proposte dipenderà molto dalla sensibilità dei politici. Quanto sopra per riportare il dibattito nelle sedi competenti, poiché se è vero che non sono esclusivamente i parchi che devono occuparsi della questione lupo, è altrettanto vero che la soluzione dei problemi non sta nelle affermazioni demagogiche che sono riportate dai giornali. Solo con un quadro legislativo modificato si potranno chiedere ed ottenere gli interventi di contenimento di cui molti parlano nel periodo estivo, salvo poi dimenticarsene quando le mandrie e le greggi scendono dalle nostre montagne.

Detto per inciso, Coldiretti Cuneo già aveva tentato di far autorizzare gli agricoltori in possesso di porto d’armi per far abbattere i cinghiali quando devastano i fondi agricoli coltivati a qualsiasi titolo. Nonostante la delibera provinciale, non se ne fece nulla poiché il Prefetto non autorizzò gli agricoltori per ragioni di sicurezza e per assenza di una legge nazionale di riferimento.

Intanto Coldiretti ritiene utile che nel nuovo PSR del Piemonte, vengano inserite quattro misure per l’agricoltura di montagna con lo scopo, non solamente di contenere gli attacchi del lupo, ma di offrire alle imprese agricole opportunità economiche legate sia alla trasformazione

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dei prodotti, sia alla vivibilità degli alpeggi.

1. Aiuto pastore. La presenza del lupo determina la necessità di sorveglianza delle mandrie e delle greggi. Un aggravio di costi non indifferente che sarebbe opportuno rimborsare ai malgari ed ai pastori che effettivamente assumono del personale per la custodia degli animali.

2. Locali di trasformazione. Il presidio della montagna lo si garantisce creando nuove opportunità economiche per gli imprenditori che operano in quelle zone, siano esse nel Parco che fuori. Il nuovo PSR dovrà prevedere l’erogazione di sostanziosi contributi per i malgari ed i pastori che si impegnano ad effettuare la trasformazione in alpe.

3. Vivibilità del pascolo. Sono noti gli scarsi servizi alla persona di cui oggi i pascoli sono dotati. Necessario il finanziamento di baite, siano esse private che dei Comuni, dotate di locali per il riposo, ma anche di docce, servizi e di angolo cottura, al fine di rendere meno gravosa la già dura vita quotidiana di chi vive in quelle realtà.

PSR: COMPIUTI PASSI AVANTI CON SCELTE QUALIFICANTI

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l Consiglio Direttivo di Coldiretti Piemonte, nei giorni scorsi riunitosi a Torino, ha esaminato ed approvato le oltre quaranta pagine di riflessioni e osservazioni ed ha formulato proposte concrete, inclusa la Tabella Finanziaria riveduta e corretta. Inoltre ha sintetizzato e ribadito alcune scelte strategiche che ritiene debbano essere contenute nel PSR del Piemonte.

Le osservazioni e le proposte di Coldiretti Piemonte saranno pubblicate sul sito della Regione messo a disposizione dall’Autorità di Gestione del P.S.R. per ricevere contributi e osservazioni da parte del partenariato.

Coldiretti Piemonte pur riconoscendo il lavoro svolto rispetto al Documento proposto nell’ aprile scorso chiede alla

Regione un ulteriore sforzo per poter conseguire pienamente i risultati a cui il P.S.R. deve poter giungere.

Innanzitutto è da considerarsi assolutamente prioritaria la destinazione delle risorse finanziarie all’Impresa Agricola professionale e diretto coltivatrice. E’ assolutamente necessario che nel P.S.R. Piemonte 2014 – 2020 venga posta grande attenzione a quanto riportato dall’articolo 7 del Regolamento Comunitario 1305 in riferimento soprattutto ai Giovani Agricoltori, alle Donne ed allo Sviluppo delle Filiere Corte.

Coldiretti Piemonte auspica concreti interventi a sostegno della trasformazione agroalimentare.

Essi devono essere finalizzati con priorità assoluta alla rea-

lizzazione di valore aggiunto per le produzioni del territorio in una logica di Filiera.

Grande attenzione Coldiretti intende porre alle Misure destinate alla preservazione del patrimonio montano attraverso il mantenimento delle attività produttive agro-zootecnico forestali.

Inoltre si auspica una adeguata sensibilità nei confronti della risorsa acqua e degli ecosistemi ad essa legati.

“Tutto il Piano di Sviluppo Rurale - hanno concluso i dirigenti di Coldiretti Piemonte - deve essere reso fruibile attraverso la massima semplificazione dell’impostazione e vanno attuate adeguate misure di che faciliti no l’accesso al credito e l’erogazione delle spettanze alle Imprese Agricole”.

4. Green Energy. La luce è determinante per la vivibilità, per la produzione dei caseifici, nonché per la sorveglianza delle mandrie, soprattutto di notte. Coldiretti insiste su misure che incentivino l’installazione di pannelli solari e relativi gruppi di accumulo dell’energia prodotta di giorno per essere utilizzata di notte.

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DANNI INGENTI DA PIOGGIA E GRANDINE SU COLTIVAZIONI E STRUTTURE

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nnata davvero strana quella di quest’anno. Dire strana è quasi un eufemismo. Praticamente dall’inverno siamo passati ad un’estate tropicale con gradi di umidità e piogge persistenti che hanno generato, insieme alle sparse grandinate che hanno colpito a macchia di leopardo praticamente quasi tutta la provincia di Cuneo. Conseguentemente, frutta ed ortaggi sono poco co-

loriti e ricchi di acqua con scarsa conservabilità. Nelle viti è un trattare continuo per tenere sotto controllo le muffe. Molti cereali sono stati allettati, altri sono stati trebbiati tra un acquazzone e l’altro. L’unica coltivazione, se non toccata dalla grandine, è stata quella del mais, con la soddisfazione di evitare almeno tutte o quasi le irrigazioni.

Problemi anche negli alpeggi, dove la fienagione è stata parti-

colarmente difficoltosa e le basse temperature hanno creato difficoltà agli animali. Il maltempo ha colpito anche la produzione del miele, costringendo le api a restare a terra. È previsto un calo della produzione fino al 70%.

Qui sotto, alcune fotografie che ritraggono alcune scene di danni da maltempo, ivi compreso lo scoperchiamento di porticati causato dalle trombe d’aria.

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IN PIEMONTE IL MAL TEMPO FA MALE DUE VOLTE

COLDIRETTI CHIEDE ALLA REGIONE LO STATO DI CALAMITA’

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a concomitanza di un insieme di fattori ha determinato una situazione drammatica per l’agricoltura piemontese. Da una parte le basse temperature hanno rallentato i consumi di frutta in tutta Europa e dall’altra hanno generato l’accavallarsi delle produzioni per cui Spagna, Grecia e sud Italia hanno visto maturare le pesche ed altra frutta nello stesso periodo generando uno sbilanciamento dell’offerta superiore al 15% rispetto alla domanda di prodotto. Dall’altra le basse temperature e l’eccessiva pioggia che hanno generato un aumento dei costi di produzione da parte di tutti i settori produttivi per via dello sviluppo di muffe che viticoltori e frutticoltori hanno dovuto contenere incrementando i costi di produzione. Non si sono evitati i danni alle coltivazioni a seguito di grandinate e mancata allegagione dei fiori come nel caso del riso.

Coldiretti Piemonte, sentite le Federazioni Provinciali, stima che approssimativamente il mal tempo di quest’anno abbia già recato danni per 15 milioni di euro con una minor occupazione per mancate operazioni colturali di circa 400 mila giornate lavorative. E’ di questi giorni la notizia che anche le zone montane stiano patendo il mal tempo con la mancata fienagione e con il mancato accrescimento dei bovini nonché la minore produzione di latte per le basse temperature e l’ erba dei pascoli eccessivamente bagnata.

“Chiediamo alla Regione lo stato di calamità naturale – dice Antonio De Concilio direttore Coldiretti Piemonte-. Anche se vi sono colture assicurabili ed assicurate, è necessario attivare la procedura per il riconoscimento della calamità naturale, al fine di ottenere benefici sugli oneri previdenziali e le imposte dirette a carico degli imprenditori agricoli”.

Intanto continua il pressing di Coldiretti sulla Commissione Europea dove in sintonia con il Ministro dell’ Agricoltura Maurizio Martina e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, si cerca di ottenere un intervento straordinario per il ritiro delle pesche. Operazione quanto mai difficoltosa soprattutto in Piemonte dove è molto poco sviluppata l’industria di trasformazione.

Dopo l’incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per gli Affari europei Sandro Gozi, il Presidente Roberto Moncalvo ha dichiarato “l’occasione è stata propizia anche per affrontare importanti questioni di attualità che necessitano di una presa di posizione da parte della Commissione europea, ovvero le richieste italiane, fortemente volute da Coldiretti, di un intervento straordinario per la frutta fresca (pesche, nettarine, angurie, meloni, ecc…).

Roberto Moncalvo

Antonio De Concilio

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ASSOCIAZIONE REGIONALE MALGARI CHIEDE LO STATO DI CALAMITÁ NATURALE PER LA MONTAGNA

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Massimo Tribolo Presidente Arema

onsiderato il perdurare del maltempo che da parecchi giorni attanaglia le nostre vallate alpine, l’Associazione Regionale Malgari Arema ha provveduto a segnalare agli organi competenti lo stato di calamità naturale richiedendo interventi di sostegno al mondo rurale della montagna, sia per quanto riguarda la mancata fienagione e la qualità del prodotto per le aziende stanziali, sia per quanto riguarda il grande disagio ed i danni relativi al benessere

animale sugli alpeggi, che ne compromettono fortemente la produttività in termini di produzione di latte e di accrescimento.

Dice Massimo Tribolo, presidente di Arema, “Il primo atto per ottenere la delimitazione dello stato di calamità naturale anche nell’alpicoltura è che i Sindaci deliberino in modo argomentato fornendo tutti gli elementi alla Regione per la delimitazione da parte del Ministero”.

Conclude Enzo Pagliano, direttore Coldiretti Cuneo, “Gli

eventi metereologici sono andati ulteriormente ad inasprire una situazione già molto difficile per le condizioni in cui i malgari devono operare. I nostri tecnici sono a disposizione dei Sindaci e delle Istituzioni, che ne hanno necessità, per fornire la più ampia consulenza per avviare l’iter procedurale che consente ai pastori ed ai malgari, ma anche agli agricoltori stanziali di montagna, di beneficiare delle provvidenze previste in questi casi”.

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so di validità e regolare copertura assicurativa. Questo significa che i cinghiali eventualmente catturati vanno sempre segnalati all’Amministrazione Provinciale, ma possono essere abbattuti direttamente dall’agricoltore qualora questo sia in possesso di regolare porto d’armi.

Per ulteriori informazioni, rivolgersi presso gli Uffici di Zona Coldiretti.

In questi giorni, il gruppo di lavoro nazionale per le modifiche alla legge 157/92, ha ultimato i lavori con una proposta che sarà sottoposta alla Giunta della Confederazione Nazionale per essere poi proposta ai gruppi

parlamentari per l’esame. Essa introduce, per quanto concerne il contenimento delle specie selvatiche in esubero, la figura dell’agricoltore in possesso di porto d’armi uso caccia relativamente ai propri fondi, a qualunque titolo siano condotti.

Si tratta di una proposta nella quale Coldiretti crede molto e rappresenta quanto tentato a livello provinciale e poi bloccato dalla Prefettura per motivi di sicurezza e per l’assenza di un aggancio legislativo da parte delle autorità locali.

Infine si informa che, a livello regionale, stanno giungendo pressioni sul tavolo dell’Assessore per una nuova legge regionale sulla caccia. Non è ancora chiaro se, in assenza di una legge regionale, sia possibile cacciare a settembre.

Fonti venatorie sostengono di no, mentre pare che l’intenzione della nuova Giunta regionale sia quella di attendere le modifiche della 157/92 e, quindi, procedere con una legge regionale che tenga conto delle indicazioni della nuova legge nazionale.

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’Amministrazione provinciale ha sbloccato le domande di autorizzazione alla cattura dei cinghiali con le gabbie auto-costruite. Come si ricorderà, infatti, le vecchie richieste d’autorizzazione vennero bloccate dall’Ispra in quanto l’Istituto non riteneva sufficiente la documentazione prodotta per continuare nelle autorizzazioni. Ancora oggi, l’Ispra sta effettuando ulteriori approfondimenti. Vista la situazione di necessità di procedere alle autorizzazioni delle gabbie per la cattura dei cinghiali, su richiesta di Coldiretti, è stata emanata una delibera dirigenziale con la quale sono autorizzate tutte le domande giacenti presso gli uffici della Provincia e che sono state inviate, in questi giorni, presso il domicilio dei richiedenti.

Informiamo che il modulo di domanda è stato leggermente integrato: si pone il quesito al richiedente se intende abbattere direttamente i cinghiali eventualmente catturati in quanto in possesso di porto di fucile uso caccia in cor-

ATTUALITÁ

LA PROVINCIA SBLOCCA LE AUTORIZZAZIONI ALLE GABBIE PER LA CATTURA DEI CINGHIALI

12 BASTIAN CONTRARI

I L C O R S I V O D E L C O LT I V ATO R E SIAMO ALLA FRUTTA

R

amasin a pochi centesimi e pesche che seguono a ruota. Ancora un tiro mancino nei confronti dei frutticoltori. Sembra che, ormai, la regola non si schiodi dai due estremi: scarsa produzione o quantitativi tanto consistenti da travolgere i prezzi al ribasso. Passi per le prugne, tradizionalmente legate ad un anno vissuto al massimo, seguito da un altro al risparmio. Ma... le pesche? La colpa sarebbe, in questo 2014, delle condizioni atmosferiche, con temperature mediamente inferiori a quelle consuete sin quasi a metà luglio e maturazione velocissima alle prime calure estive, oltre che della concorrenza greca e spagnola e della tendenza dei maggiori acquirenti del prodotto cuneese, i tedeschi, a pretendere sconti che non tengono conto delle spese.. La conseguenza è sotto gli occhi di tutti, aggravata dal fatto che parecchie aree, nonostante la scelta di cultivars diverse, arrivano in contemporanea sul mercato.

Forte anche la componente

psicologica. Perché la voglia di nettarine o di “persi” di vario tipo si manifesti tra i consumatori, il termometro deve salire. In caso contrario, la frutta diventa un optional ed il mercato langue. A questo si aggiunga l’ormai consolidata abitudine dei ristoratori di non presentarla più in tavola, a fine pasto, quando, dopo le varie portate, l’interesse dei convitati è morto e sepolto, in un guazzabuglio di dolci, caffè, digestivi vari ed altro ancora.

Ma torniamo al punto. Come si possono raccogliere i ramassin, sapendo che saranno pagati 20 centesimi al chilo? Meglio telefonare agli amici ed invitarli a venire a far provvista con tanto di cestino. Un po’ diverso il caso delle pesche per cui si invoca un intervento di alleggerimento del mercato.

In questa estate 2014 i frutticoltori percepiscono l’ennesima conferma che il loro è un mestiere ad altissimo rischio. Se non arriva la grandine, se ogni dettaglio sembra predisposto ad un’annata con i fiocchi, ci si

mette la temperatura ed ecco la crisi di mercato. Di qui un amaro senso di impotenza, di qui la voglia di mollare tutto, di qui la constatazione che il pericolo è sempre dietro l’angolo. Si innesta su questi dati di fatto l’intervento della Consulta agricola Coldiretti che avvalla la richiesta di un ritiro straordinario, per destinazioni diverse da quella alimentare.

E, intanto, si parla, viste le crisi ricorrenti, di ridisegnare la filiera frutta, rafforzare i rapporti con la grande distribuzione e punta-

re alla qualità in modo sempre più determinato.

Per il consumatore, si delinea qualche vantaggio? Qualcuno sostiene di sì.

Poi va in Liguria, tanto così per fare un giro al mare e, in un punto vendita della grande distribuzione organizzata, scopre che, a 70 chilometri (e anche meno) da Cuneo, i ramassin costano 1 euro e 90 a confezione da mezzo chilo, tanto da indurre anche gli appassionati a scartare l’idea di acquistarli.

Bastian Contrari

IL CILIEGIO CADUTO La sua vita è stata facile?

“No. Mio padre era andato per buttare giù un ciliegio, che poi di colpo gli è caduto addosso.

Era il 12 maggio 1947. Io avevo 13 anni, erano le 7 e mezza del mattino, avevo due buoi ed ero solo: attaccati i buoi alla pianta, ho potuto soccorrere mio papà. Con una Balilla l’abbiamo portato all’Ospedale di Saluzzo, purtroppo una peritonite l’ha stroncato e alla sera è morto a casa. Mia madre ha fatto baciare a tutti noi bambini il corpo morto di nostro padre, che a me ha raccomandato di occuparmi delle mie sorelle e dei miei fratelli”.

E’ stato duro?

“E’ stato difficile. L’anno dopo, a 14 anni, sono andato a Castagnole Piemonte a lavorare nella Cascina Motta. La padrona mi metteva a giocare con un suo figlio portatore di handicap: io tiravo le pannocchie di mais alle galline, il cane arrivava abbaiando e il ragazzo malato rideva di gusto. Io ero contento di questo, la padrona mi diceva: “Tu Tomaso sei fantasioso, è un peccato che alle 4 del mattino sei già nei campi a pompare acqua”. Alle 7 mi davano una tazza di latte per colazione, poi tornavo a lavorare”.

IL MAESTRO PODESTA’ Che scuole ha fatto?

“Il maestro Prato era anche il podestà qui a Piasco, io ho frequentato fino alla quinta Elementare. Era una brava persona, non era severo con noi ragazzi. A me piaceva studiare ma non ho potuto continuare, c’era la famiglia nostra da mantenere”.

Si ricorda la guerra?

“Certo! Io mi ricordo quando facevo il balilla. Poiché eravamo tanti figli, il Fascio ci dava un secchio di minestra, andavo ogni giorno a prenderlo in paese, nella sede del Fascio, dove c’erano tanti muli”.

S TO R I E

D I

V I TA

a cura di Barba Bertu info@barbabertu.com

SCRIVERE POESIE, LA GRANDE PASSIONE DI TOMASO ASTESANO DI PIASCO

Tomaso Astesano, una vita non sempre facile

I tedeschi?

“Una sera che c’era il coprifuoco tornavo a casa dopo le 20 dai campi e le SS mi hanno sparato, ma non mi hanno preso. Quando mia madre ha partorito una mia sorella, un’altra mia sorella e io eravamo andati in paese a cercare l’ostetrica: hanno sparato nel buio anche a mia sorella, per fortuna non l’hanno colpita”.

IL TORO INFURIATO Cosa mangiavate da bambini?

“Allora ed oggi al mattino io mangio sempre la minestra di fagioli. Eravamo poveri, mia madre dava il latte a me ma allattava anche un altro bimbo, per guadagnare qualcosa. Io sono nato insieme alla Principessa Maria Pia e allora il Re aveva deciso di regalare il latte Mellin a chi era nato in quella settimana, anche a me”.

Le veglie le facevate?

“Poco da noi, eravamo poveri”.

Quando ha iniziato a scrivere poesie?

“Da quando ero a Castagnole. Dovevo guardare le bestie e tenere a bada con un bastone anche un toro, è stato lo zoccolo che custodisco ancora, che non si è sfilato dal piede, che mi ha

permesso di correre e di salvarmi dietro da quell’animale infuriato! Avevo 14 anni e ho iniziato a scrivere le poesie in quel momento e non ho più smesso, ne ho scritte già 6.000! La padrona si è raccomandata che leggessi sempre “Selezione” e così ho fatto”.

Le sue poesie di cosa parlano?

“Della vita e delle persone. Il mio obiettivo è insegnare ai giovani il rispetto per gli anziani, l’essere gentili, il vivere in armonia, l’importanza del lavoro”.

Il mondo di oggi come lo vede?

“I troppi soldi hanno rovinato il mondo, dobbiamo ripensare a come viviamo, il nostro tenore di vita è troppo alto e la gente è meno solidale. L’altro giorno a Saluzzo la carrozzella di una disabile è finita in una grata di un tombino: nessuno aiutava quella donna, l’ho fatto io”.

Dove ha conosciuto sua moglie?

“Pierina Ruatta l’ ho conosciuta vicino alla Cappella di Santa Brigida, era seduta su un tronco, io avevo 26 anni… è stato un colpo di fulmine! Ci siamo sposati dopo sei mesi, il 3

marzo 1962: le nozze davanti a don Maurino, abbiamo fatto un piccolo rinfresco per gli amici.

Poi il viaggio di nozze a Sanremo di 5 giorni, in treno: è stato bello!”.

Quanti figli avete?

“Due figli, Paola e Piercarlo e sette nipoti. Ci piace fare i nonni”.

L’AVVOCATO DELLA MONTAGNA Che lavori ha fatto?

“Tanti. Il contadino, il cameriere, il manovale muratore, il gruista, l’operaio alla Michelin per 30 anni, il fruttivendolo, l’inventore ma anche suggeritore, vivaista, boscaiolo, idraulico…”.

Ricorda qualcuno che passava in campagna?

“Prima di mia moglie frequentavo Maria. Suo padre era stato Frate Cappuccino a Busca, ma poi aveva lasciato il Convento e sposato una vicina di casa. Costanzo Pittavino era un uomo giusto, era l’avvocato della montagna, difendeva sempre i deboli e li aiutava. Un’ottima persona!

Mi diceva che lui non osava più andare a fare la questua in certe case, dove la gente era più povera dei Frati….”.

Le masche?

“Non ci ho mai creduto!”.

Lei è credente?

“Sì, io sono religioso, ma non vado sempre a Messa. Il prete che confessava mio padre in fin di vita lo ha tranquillizzato: “Chi lavora, prega”. E io lavoro molto”.

Rivivrebbe un’altra volta?

“Sì, perché la vita mi piace. E risposerei Pierina, non ho dubbi.

La felicità è l’amore”.

La moglie Pierina ha lasciato improvvisamente questo mondo: e oggi Tomaso deve fare i conti con questo nuovo grande dolore.

INCONTRO CON BARBA BERTU A DEMONTE Venerdì 5 settembre alle 21, nella Cappella di San Bernardo nel Parco Borelli di Demonte, “Barba Bertu” presenterà i suoi cinque volumi dedicati alle storie di vita dei semplici. Saranno presenti alcuni personaggi dei libri, che saranno intervistati in diretta.

L’ingresso è libero.

RITRATTI

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a sua grande passione è scrivere poesie. Tomaso Astesano è nato a Piasco il 16 ottobre 1934: “I miei genitori, Maddalena e Tommaso, lavoravano la terra. Eravamo in 11 figli, siamo restati in due, mio fratello Eligio ed io”.

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14 ATTUALITÁ

PACCHETTO QUALITÀ: I TRE REGOLAMENTI SEMPLIFICANO LE PROCEDURE Dalla Commissione Europea, le nuove norme sulle produzioni Dop, Igp, Stg

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a Commissione Europea ha pubblicato 3 nuovi regolamenti ad integrazione del cosiddetto “Pacchetto qualità”.

Il cosiddetto “Pacchetto qualità”, più precisamente il Regolamento UE 1151/2012, è il regolamento varato a fine 2012 dalla Commissione Europea e che rivede l’ampia materia che riguarda le produzioni delle indicazioni geografiche - DOP (Denominazione d’Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Protetta) e STG (Specialità Tradizionale Garantita), e le procedure per ottenerne il riconoscimento, abrogando il precedente Regolamento CE 510/2006. Tra le principali novità introdotte dal “Pacchetto qualità” vi è certamente l’accorciamento dei tempi di approvazione per il riconoscimento delle certificazioni DOP, IGP e STG, che passano da 12 a 6 mesi e la semplificazione delle procedure. Vediamo nel dettaglio le nuove disposizioni introdotte dai 3 nuovi regolamenti applicativi e che sono: 1.

Regolamento delegato (UE) n.

665/2014 della Commissione, dell’11 marzo 2014 per quanto riguarda le condizioni d’uso dell’indicazione facoltativa di qualità «pro-

dotto di montagna»; 2. Regolamento delegato (UE) n. 664/2014 della Commissione, del 18 dicembre 2013, per quanto riguarda alla definizione dei simboli dell’Unione per le DOP, le IGP e le STG e ad alcune norme sulla provenienza, ad alcune norme procedurali e ad alcune norme transitorie supplementari; 3. Regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione, del 13 giugno 2014, per quanto riguarda alcune modalità di applicazione dello stesso Regolamento (UE) n.

1151/2012.

Il primo regolamento, sicuramente il più importante, dettaglia le condizioni d’uso dell’indicazione facoltativa di qualità «prodotto di montagna». L’obiettivo è di evitare che i consumatori siano indotti in errore e, quindi, chiarisce le condizioni d’uso del termine «prodotto di montagna» per i prodotti di origine animale. In tal senso, il regolamento rimarca che questa indicazione facoltativa di qualità può essere applicata ai prodotti forniti da animali purché allevati nelle zone di montagna e trasformati in tali zone. In deroga a tale principio, gli animali devono essere stati allevati per almeno due terzi del loro ciclo di vita nel-

le zone di montagna, se i prodotti sono trasformati in tali zone, o almeno un quarto della loro vita in pascoli di transumanza nelle zone di montagna. Anche per i mangimi degli animali sono previsti requisiti specifici: quelli che non possono essere prodotti nelle zone di montagna non devono superare il 50% della dieta annuale per gli animali, espressa in percentuale di materia secca, il 40% nel caso di ruminanti e il 75% per i suini. Tali limitazioni non si applicano ai transumanti, quando sono allevati fuori dalle zone di montagna. Per il miele il regolamento prevede che per usufruire dell’indicazione facoltativa di qualità il nettare e il polline deve essere raccolto nelle zone di montagna, mentre lo zucchero di alimentazione delle api non deve provenire necessariamente dalle stesse zone. Lo stesso principio vale per i prodotti di origine vegetale, per cui le piante devono essere coltivate nelle zone di montagna, mentre i prodotti usati come ingredienti, così come le erbe, le spezie e lo zucchero, possono provenire fuori dalle zone di produzione a condizione che non rappresentino più del 50% del peso totale degli ingredienti. In deroga al Reg. (UE) 1151/2012 alcune operazioni di trasformazione possono avvenire al di fuori

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delle suddette zone, ma ad una distanza non superiore ai 30 chilometri dalle zone di montagna e gli Stati membri possono ridurre o annullare tale distanza. La deroga riguarda le operazioni di trasformazione per la produzione di latte e dei prodotti lattiero caseari in impianti in funzione il 3/1/2013, la macellazione di animali e il sezionamento e disossamento delle carcasse e la spremitura dell’olio di oliva. Questo nuovo regolamento pone alcuni interrogativi per quanto riguarda l’utilizzo di termini similari che possono confondere il consumatore: infatti, l’uso corrente di termini similari, come ad esempio il “prosciutto di montagna” - molto diffuso presso la distribuzione italiana - dovrebbe essere esaminato dallo Stato membro, alla luce del nuovo dispositivo regolamentare, per valutare se risulti fuorvianti per il consumatore.

Per quanto riguarda i controlli, la Commissione non intende emanare disposizioni minime essendo questi di competenza degli Stati membri, anche per quanto riguarda l’applicazione delle sanzioni.

Il secondo regolamento delegato riguarda la definizione dei simboli dell’Unione per le DOP, le IGP e le STG e le indicazioni grafiche per la riproduzione dei loghi.

Inoltre perfeziona alcuni aspetti del Regolamento 1151/2012,

ATTUALITÁ

15

stabilendo alcune norme procedurali, le informazioni per le domande di registrazione e le norme transitorie supplementari. Infine il terzo regolamento, di esecuzione, riguarda invece alcune modalità di applicazione dello stesso Regolamento (UE) n.

1151/2012 su alcuni aspetti applicativi, tra i quali in particolare quella relativa ai prodotti DOP di origine animale, i cui mangimi devono provenire all’interno della zona geografica delimitata; qualora ciò non sia tecnicamente fattibile, i mangimi provenienti al di fuori della zona geografica definita non possono superare in un anno il 50% della sostanza secca per il bestiame. Eventuali carenze impreviste di mangimi nelle zone di produzione (es. per siccità, aflatossine, ecc.) dovranno essere risolte chiedendo allo Stato membro una deroga temporanea al disciplinare di produzione.

Il settore delle indicazioni geografiche è un settore importante per l’Italia, che detiene il primato in Europa per numero di registrazioni: 264 per i prodotti DOP, IGP e STG a cui si aggiungono 523 vini DOCG, DOC e IGT. Tuttavia, la registrazione di una denominazione a 16.11.2011 livello comunitario non basta da sola a raggiungere il successo sul mercato, se non è 16.11.2011 accompagnata da una adeguata organizzazione dell’offerta, con la piena condivisione e partecipazione delle imprese, nonché un’efficace comunicazione, capace di far apprezzare al consumatore la qualità e S Proprio I S T EM IM S I IDC U IR Z la storia del prodotto.

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INTERESSATE ANCHE LE AZIENDE DI POLLAME E DI SUINI

DICHIARAZIONE SOSTANZE INQUINANTI

L

a Direzione Ambiente della Provincia di Cuneo ha trasmesso una nota dove ricorda che il D.P.R. 157/2011 ha istituito il registro informatico europeo del rilascio di sostanza inquinanti e definito le conseguenti modalità di dichiarazione cui alcune tipologie di aziende sono soggette.

Per quanto di interesse agricolo le tipologie di aziende interessate risultano essere le seguenti: • allevamenti intensivi con oltre 40.000 posti pollame, 2.000 posti suini da produzione di oltre 30 kg., 740 posti scrofa (i medesimi limiti previsti per l’IPPC) • acquacoltura intensiva

con capacità di produzione di 1.000 t/anno di pesci • macelli con capacità di produzione di carcasse di 50 t/g.no • trattamento e trasformazione del latte con capacità di ricezione di 200 t/g. no di latte (valore medio su base annua) I gestori di tali impianti debbono provvedere a verificare se: –– il rilascio di inquinanti fuori sito (in atmosfera, suolo o acqua) supera alcune soglie –– il trasferimento di rifiuti fuori sito supera il limite di 2t/anno per i rifiuti pericolosi o di 2.000 t/anno

per i non pericolosi Qualora si verifichi uno dei casi precedenti il gestore è tenuto a presentare una dichiarazione, entro il 30 aprile di ogni anno, alla Provincia (attraverso le modalità definite nel sito http://eprtr.it/homepage.asp ) che a sua volta validerà la dichiarazione e la trasmetterà all’ISPRA per la definitiva approvazione ed inoltro all’UE Con il D.Lgs. 4/2014 è stato altresì introdotto il relativo regime sanzionatorio a carico di chi omette,se tenuto, la presentazione della citata dichiarazione.

Ulteriori informazioni presso il Servizio Ambiente e Territorio della Coldiretti.

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PER LA LEGNA DA ARDERE C’E’ BALFOR

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on l’aumento dei consumi della legna da ardere, aumentano sempre più quelle aziende agricole che propongono questo economico e confortevole combustibile alla clientela.

La legna da ardere è però un qualcosa che deve essere maneggiato il meno possibile e preparato nel minor tempo possibile per poter lasciare un margine accettabile al produttore.

Sappiamo tutti che produrre legna da ardere è abbastanza faticoso e porta via molto tempo, sono molte le soluzioni che, nel tempo, sono state provate per ottimizzare i processi produttivi e ridurre la fatica e non sempre sono state efficaci.

L’azienda Balfor, dopo una lunga ricerca innovativa, ha introdotto una macchina che riesce ad effettuare tutto il processo (dal tronco intero al

pezzo finito) in pochi passaggi velocissimi e soprattutto senza fatica.

La Continental 450 di Balfor riesce a lavorare tutti i tronchi fino ad un diametro di 45cm e di qualsiasi lunghezza con una produttività oraria mai vista prima.

L’operatore, agendo solo su un comando a Joystick, riesce a caricare fino a 70 quintali di legna segata e spaccata in un’ora.

La novità di questa macchina sta nell’aver eliminato tutti i tempi morti, e di poter lavorare grossi diametri, pur utilizzando una macchina di medie dimensioni.

Fino ad oggi, queste produzioni e questi grandi diametri erano riservati ai grandi impianti fissi per legna da ardere che erano molto ingombranti e soprattutto costosissimi.

Oggi invece tutto questo si

può fare con una macchina compatta, di semplice utilizzo e di grande versatilità.

La Continental 450 è una macchina che lavora con il cardano del trattore e richiede una potenza di circa 80 cv.

La macchina può essere attaccata ai 3 punti del trattore quindi si può lavorare ovunque, anche a casa del cliente finale.

La Continental offre una velocità di taglio mai vista prima, uno spacco di alta potenza (18ton) e tutti i movimenti idraulici.

Il nastro trasportatore è orientabile destra – sinistra per caricare un carro senza doverlo spostare.

“Abbiamo voluto creare un prodotto davvero utile e alla portata di tutti” dicono i titolari della Balfor “ e ci siamo riusciti grazie al lungo lavoro di progettazione , studio e con-

fronto con i nostri clienti” La nuova Continental 450 è disponibile per prove anche a domicilio a tutti coloro che fossero interessati.

Chi volesse vedere e provare questa novità del campo della legna, non deve far altro che rivolgersi alla Balfor e prenotare una prova, oppure andare a provarla in azienda.

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è l’ultima novità nel campo della legna da ardere.

Le nuove soluzioni studiate appositamente per aumentare velocità e diametro di taglio, ne fanno la combinata più produttiva della sua categoria.

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18 ATTUALITÁ

MISURE STRAORDINARIE PER IL CREDITO PROROGATE AL 31 DICEMBRE 2014 Sei mesi in più per aderire alle misure straordinarie per il credito, con l’obiettivo di sostenere la ripresa e lo sviluppo delle imprese Determinante il ruolo di CreditAgri Italia, il Consorzio Fidi di Coldiretti

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isalgono al 3 agosto 2009, con l’Avviso comune, le misure straordinarie poste dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e dalle Associazioni di Categoria (compresa Coldiretti), in attuazione delle quali sono al momento oltre 400 mila i finanziamenti, per un controvalore complessivo di debito residuo di circa 115 miliardi di €uro ed una liquidità aggiuntiva di oltre 23 miliardi di €uro, per i quali è stata richiesta la sospensione.

Stante la valenza di tali interventi, con l’obiettivo di evitare che si venisse a creare una situazione di discontinuità in una fase in cui cominciano a registrarsi i primi segnali di avvio della ripresa (seppur lenta), è stato prorogato al 31 dicem-

bre 2014 il termine di scadenza dell’Accordo per il credito 2013.

Quarto, in ordine di tempo, l’accordo 2013 prevede la possibilità, per le imprese interessate, di usufruire delle seguenti opportunità: –– sospensione, per un periodo massimo di 12 mesi, della quota capitale delle rate dei finanziamenti, anche se agevolati o perfezionati tramite il rilascio di cambiali; –– sospensione per 12, ovvero per 6 mesi, della quota capitale dei canoni di locazione finanziaria (leasing), rispettivamente immobiliare e mobiliare; –– allungamento della durata dei mutui per un periodo massimo pari al 100% della durata

Nuovo CDA Asprocarne Piemonte: L’Assemblea Generale ha eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione che resterà in carica fino all’approvazione del bilancio 2016.

Confermati i consiglieri Consiglieri già eletti. Sono entrati a far parte del CDA tre nuovi soci. Nella riunione del 21 luglio, il nuovo CDA ha eletto il Presidente ed i Vice. Confermando Mario Panero (nella foto) alla Presidenza insieme ai 4 Vicepresidenti uscenti: Roberto Buratto di San Carlo Canavese (TO) con delega all’area Marketing e Sviluppo tecnico, Franco Martini di Chivasso (TO) con delega ai rapporti istituzionali, Giacomo Baravalle di Solero (AL) con delega allo sviluppo dell’allevamento della vacca nutrice e Mauro Capello di Ceresole d’Alba (CN) con delega al servizio commerciale. Si inserisce tra i Vicepresidenti il neo eletto consigliere Marco Favaro che affiancherà Franco Martini nella gestione dei rapporti con gli enti istituzionali e le organizzazioni professionali. Gli altri cuneesi nel Cda di Asprocarne Piemonte: Bertone Piermario Mondovì; Perucca Piero Chiusa di Pesio; Giobergia Domenico Savigliano; Villosio Domenico Cardè; Cravero Davide Sommariva del Bosco.

PRESENTI LUZZO IN FIERA A SA E E VICOFORT

residua del piano di ammortamento e, comunque, non oltre 3 anni per i mutui chirografari e 4 anni per quelli ipotecari; –– allungamento per un massimo di 120 giorni delle scadenze di credito agrario di conduzione; –– allungamento fino a 270 giorni delle scadenze inerenti il credito a breve termine.

Le modalità operative, in linea generale, prevedono la necessità di presentare una specifica richiesta alla banca interessata (sempre che quest’ultima abbia deciso di aderire all’accordo), a condizione che l’impresa non presenti posizioni debitorie classificate a sofferenza o comunque che registri ritardi di pagamento da oltre 90 giorni, né procedure esecutive in corso.

Parallelamente le aziende che intendono richiedere l’applicazione delle suddette misure, devono essere in grado di fornire elementi che pongano in evidenza la presenza di prospettive di sviluppo dell’attività svolta, in un’ottica di continuità aziendale.

Per maggiori informazioni, per effettuare un’analisi in merito all’opportunità di aderire alle suddette misure e valutarne l’effettivo impatto sull’assetto aziendale, è possibile contattare la segreteria provinciale di CreditAgri Italia s.c.p.a., al numero 0171 447297/447299.

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OCCHIELLO

A A PRESENTI IN FIERA A SALUZZO

20 ATTUALITÁ

CONTINUA IL CONFERIMENTO DI LANA SUCIDA A THE WOOL COMPANY

TESSUTI E SCIARPE CON LANA DELLE PECORE DI LANGA

A

nche quest’anno, la lana sucida ottenuta dalla tosatura delle pecore proveniente da alcuni allevamenti dell’alta Langa è passata da essere materia prima poco valorizzata a valore aggiunto.

Infatti, grazie all’accordo tra il Consorzio per la Pastorizia e Biella The Wool Company, quasi 3 tonnellate di lana sucida saranno trasformate in filati o addirittura prodotti finiti come sciarpe o tessuti. “E’ indispensabile valorizzare, nel limite del possibile, ogni tipo di produzione proveniente dall’agricoltura. Questo accordo per il conferimento della lana è importante in virtù del fatto che la lana stessa diventa fonte di integrazione al reddito aziendale e non più mero sottopro-

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dotto da smaltire” commenta Marcello Gatto presidente Coldiretti Cuneo.

“Il Consorzio per la Pastorizia persegue lo scopo di trovare ulteriori sbocchi commerciali e di agevolare coloro che possono ancora essere chiamati a tutti gli effetti pastori. È già il secondo anno che proponiamo questo tipo di conferimento e ne siamo pienamente soddisfatti, sia sotto il profilo remunerativo che pratico. Ringrazio sentitamente la Cooperativa 7 vie del Belbo per aver fatto da tramite in questa operazione.

Sono certo che questo tipo di conferimento potrebbe interessare anche ad altri allevatori della provincia granda ai quali ci rendiamo a disposizione” conclude Claudio Adami

Presidente del Consorzio per la pastorizia.

Per ogni informazione, è possibile rivolgersi all’ufficio Zona Coldiretti di Ceva 0174/701103.

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IL PROGETTO È COFINANZIATO DALLA CAMERA DI COMMERCIO DI CUNEO

COLDIRETTI CUNEO IMPEGNATA NELLA LOTTA CONTRO LA VESPA VELUTINA nota come calabrone asiatico.

Da Bordeaux tale insetto si è rapidamente diffuso oltre che in tutta la Franca, in Belgio, Spagna e Portogallo finché, nel 2012, è stato per la prima volta ritrovato a Loano (SV) in Italia.

Alla fine del 2013 la presenza del calabrone, oltre ad essere stata riconfermata in Liguria, è stata accertata anche per la provincia di Cuneo nelle aree meridionali confinati con la Liguria, in particolare la Valle Tanaro ed in un caso a Borgo San Dalmazzo, a dimostrazione che le aree confinanti con la Riviera Ligure di Ponente ed il valico del Colle di Tenda, rappresentano le principali vie di ingresso nel territorio cuneese.

La lotta attiva viene attuata principalmente mediante la distruzione dei nidi, operazione complessa a causa delle dimensioni e del numero di individui in essi presenti, dei rischi per gli operatori e per la difficoltà che riveste la loro individuazione.

Dunque risulta della massima importanza eseguire un capillare monitoraggio sul territorio utilizzando trappole attrattive quanto più selettive possibili, allo scopo di individuare l’eventuale presenza di qualche individuo e, conseguentemente, inten-

sificare le ricerche nelle

aree circostanti la cattura, con lo scopo di individuarne il nido ed attuare le procedure di distruzione (attività che deve essere eseguite esclusivamente da personale specificatamente addestrato).

Il progetto attuato dalla Coldiretti, con il contributo della Camera di Commercio di Cuneo, ha comportato una prima fase di formazione di alcuni tecnici, svoltasi presso l’Osservatorio di Apicoltura del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA), durante il quale sono stati approfonditi alcuni aspetti relativi all’origine ed alla diffusione dell’insetto, alla sua biologia, alle caratteristiche utili per il suo riconoscimento, agli effetti previsti sulle api e sull’ambiente, alle tecniche di ricerca, monitoraggio e lotta.

Possibili vie di ingresso nella provincia di Cuneo ed in Piemonte del calabrone asiatico,

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sono rappresentate dai confini con la riviera ligure di ponente, dalla Valle Roja e, secondariamente, dagli altri valichi alpini; luoghi in cui è più elevata la probabilità di reperire dei soggetti sono le aree limitrofe agli apiari, i centri di lavorazione dei prodotti dell’apicoltura ed i centri di produzione e lavorazione di frutta ed uva matura.

E’ pertanto in questi luoghi che i tecnici di Coldiretti eseguiranno il “trappolaggio”, in sinergia con l’Osservatorio di Apicoltura del DIVAPRA e con ASPROMIELE, anche’essi impegnati in attività di controllo e lotta alla Vespa velutina, nel tentativo di costruire una “cintura protettiva di controllo” ed evitare o ritardare lo sviluppo di questo pericoloso imenottero.

PRIMA

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L

’importanza di questo insetto è dovuta al fatto che si tratta di un attivo predatore delle api la cui attività può portare alla morte delle famiglie negli apiari o, nei casi meno gravi, ad un forte disturbo dell’attività delle bottinatrici, tale da ridurre fortemente la produzione ed indebolire la colonia, esponendola ad ulteriori avversità: tanto di natura biotica che abiotica.

La Vespa velutina rappresenta d’altro canto anche un potenziale rischio per le coltivazioni di frutta e uva, stante il fatto che, oltre a ricercare con l’attività di predazione fonti alimentari proteiche destinate all’alimentazione delle larve, i calabroni si nutrono di sostanze zuccherine e tra esse prioritariamente di frutta matura.

Riveste quindi la massima importanza monitorare con attenzione la sua presenza nella nostra regione e nel nostro Paese ed adottare conseguentemente tutte le strategie di difesa possibili allo scopo di evitare che essa possa svilupparsi o, quanto meno, al fine di rallentarne la diffusione.

Nel 2005 nei dintorni di Bordeaux in Francia è stata segnalata per la prima volta in Europa la presenza della Vespa Velutina,

DOPO

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TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE PER ESSERE VINCENTI SUI MERCATI INTERNAZIONALI Aperte fino al 30 agosto le iscrizioni al corso di formazione organizzato da Donne Impresa e Inipa Piemonte

In due giornate saranno forniti gli strumenti e i metodi più qualificati per monitorare la propria impresa e dirigerla con successo anche sui mercati oltre confine.

A

ffacciarsi su mercati internazionali per un’impresa, in particolare nel settore agroalimentare, è un passo importante, che va affrontato con un adeguata pianificazione strategica ed organizzativa, per ottenere il massimo ritorno dell’investimento. Il percorso d’internazionalizzazione d’impresa spesso viene associato ad un’attività legata allo sviluppo distributivo in uno nuovo canale di vendita, ma questa è una visione che non tiene conto di alcuni aspetti fondamentali; si tratta di un percorso che porta l’azienda ad espandersi, a sviluppare un nuovo mercato ed è indispensabile approfondire le fasi di valutazione e gli step finalizzati all’obiettivo.

Per approfondire questi

aspetti, Donne Impresa sta organizzando un percorso di formazione con il supporto di Inipa Piemonte, che si svolgerà a Fossano nel mese di novembre 2014; saranno 16 ore distribuite su 2 giornate e nell’ambito del percorso formativo, verranno approfondite le dinamiche che governano tale passaggio analizzando quattro componenti fondamentali: • INTERNAZIONALIZZAZIONE come cambiamento culturale, organizzativo e di prodotto • INTERNAZIONALIZZAZIONE come superamento delle barriere culturali mentali dei mercati • INTERNAZIONALIZZAZIONE dal punto di vista del marketing strategico e della comunicazione

• INTERNAZIONALIZZAZIONE come percorso di crescita e potenziamento manageriale.

L’iniziativa nasce dal coordinamento provinciale Donne Impresa ed è di estrema attualità: “Abbiamo ritenuto di dare l’opportunità di seguire questo corso – commenta Delia Revelli, responsabile provinciale –.alle imprese che vogliono affrontare le sfide dei mercati internazionali con un’adeguata preparazione, conoscendone le dinamiche fondamentali”.

Invitiamo tutte le imprenditrici e gli imprenditori interessati a contattare la Segreteria Provinciale Donne Impresa per formalizzare l’iscrizione al corso, entro sabato 30 agosto 2014 al numero di tel. 0171447280 (Laura Occelli).

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“CARTA VANTAGGI”: NUOVE CONVENZIONI PER I PENSIONATI COLDIRETTI Sono state di recente stipulate nuove convenzioni per tutti i pensionati possessori della “Carta Vantaggi”. Ecco le strutture presso le quali, esibendo la carta, si otterranno riduzioni e condizioni di favore: STUDIO ODONTOIATRICO – A questo studio sono collegati 4 diversi centri distribuiti in provincia di Cuneo e Torino e più precisamente a: • Ceresole d’Alba – Via Martiri 78 – Dott.ssa Laura Viano tel.

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La convenzione stipulata prevede la possibilità di effettuare la prima visita gratuita e sconto del 15% su tutte le terapie odontoiatriche.

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La convenzione stipulata prevede una scontistica variabile dal 10% al 30% su tutti i trattamenti e lo sconto del 30% su tutti i prodotti in vendita.

“Continuano i contatti con diverse realtà presenti sul territorio

per garantire ai nostri Soci un’offerta sempre più ampia” – afferma Marcello Cavallo, Capo Area Organizzazione Coldiretti Cuneo.

“Ad oggi, con la Carta Vantaggi è possibile ottenere una serie di riduzioni o condizioni agevolate in diversi settori, dalla sanità, ai negozi agroalimentari, alle agenzie viaggi, ai consorzi agrari, etc., senza dimenticare i vari Punti di Campagna Amica della nostra provincia e non, che offrono sconti sull’acquisto di prodotti freschi e locali direttamente in azienda, oltre agli Agriturismi e a Localmente, la Bottega di Fossano, sempre del circuito di Campagna Amica”.

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AGRICOLTURA SOCIALE: UNA LEGGE RICONOSCE L’AMPIA PROGETTUALITÀ DI COLDIRETTI

I

l 15 luglio 2014 la Camera dei deputati ha approvato la proposta di legge “Disposizioni in materia di Agricoltura sociale” che ora prosegue il suo cammino al Senato. Questo passaggio parlamentare è un importante passo avanti per dare un giusto riconoscimento normativo alle attività che già oggi molte aziende agricole svolgono con servizi a favore della società nel suo insieme ed alle fasce più deboli della popolazione (anziani, bambini, famiglie soggetti con disabilità e in condizioni di fragilità).

Questa prima approvazione, a cui hanno dato un importante contributo i cuneesi senatore Andrea Olivero, vice ministro dell’Agricoltura, e il deputato on. Mino Taricco, è quanto mai opportuna per una definizione puntuale di queste prestazioni che grazie alla legge diventano attività connesse ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile.

La norma, alla quale anche Coldiretti ha dato il proprio contributo e sostegno, riconosce l’agricoltura sociale come aspet-

to della multifunzionalità delle aziende agricole quando queste esercitano servizi sociali, socio sanitari, educativi e di inserimento lavorativo, su tutto il territorio nazionale, in particolare nelle zone rurali o svantaggiate.

L’imprenditore agricolo in forma singola o associata e le cooperative sociali rientrano tra i soggetti titolati per svolgere le attività di agricoltura sociale che variano dagli inserimenti socio lavorativi di soggetti svantaggiati e minori, attività di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e accoglienza di minori in età prescolare e di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica, prestazioni e servizi terapeutici a supporto della terapia medica e progetti di educazione ambientale, alimentare e salvaguardia della biodiversità.

Coldiretti Cuneo con il suo “Progetto sociale”, in collaborazione con numerosi enti ed istituzioni pubbliche e private, sta promuovendo progetti ed iniziative volte a diffondere l’agricoltura sociale e promuovere

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questo nuovo ruolo sociale delle nostre imprese.

L’agricoltura e le migliaia di aziende presenti sul territorio, al termine dell’iter legislativo di questo provvedimento, potranno sicuramente contribuire alla riscrittura di un nuovo modello di welfare, nel quale anche soggetti e mondi nuovi, com’è appunto quello agricolo, hanno il diritto e il dovere di essere presenti e coinvolti. Importante per la nostra organizzazione i numerosi richiami alle istituzioni pubbliche per la valorizzazione dei prodotti provenienti dall’agricoltura sociale nelle mense scolastiche e ospedaliere, nella destinazione e alienazione di terreni demaniali e soprattutto alle amministrazioni regionali affinché includano nella propria programmazione, in particolare nel PSR 2014 2020, linee d’intervento capaci di favorire lo sviluppo della multifunzionalità e dell’agricoltura sociale in un ottica di progettazione territoriale integrata ed opportuni criteri e agevolazioni a sostegno di queste attività.

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C

ontinua l’attività del Comitato per l’imprenditorialità sociale e il microcredito (Cisem), costituito dalla Camera di Commercio di Cuneo, per favorire lo sviluppo dell’impresa sociale in provincia di Cuneo, monitorare la crescita dell’economia del Terzo settore e facilitare l’accesso al credito, soprattutto al microcredito.

Questo comitato, all’interno del quale, in rappresentanza di Coldiretti Cuneo, partecipano Marcello Gatto, presidente provinciale e Marcello Cavallo, capo Area Organizzazione e Sociale, ha promosso la nascita di una Cabina di regia, quale importante strumento di confronto tra i rappresentanti del privato sociale, degli enti gestori dei servizi socio assistenziali e delle Asl CN1 e CN2, candidato a diventare, luogo di rappresentanza e condivisione delle politiche sociali e sanitarie della provincia di Cuneo.

Lo scorso 22 Luglio, il Cisem ha incontrato per la prima riunione operativa i membri designati per la Cabina di regia, ai quali è stata presentata l’attività che il Comitato intende svolgere nel prossimo autunno, condividendo obiettivi e prospettive.

Il periodo che stiamo attra-

COLDIRETTI CUNEO IN PRIMA LINEA NEL SOCIALE PER SOSTENERE LA COOPERAZIONE E PORTARE NUOVE PROGETTUALITÀ IN REGIONE versando con la riforma in atto del Terzo Settore, l’approvazione alla Camera della proposta di legge sull’agricoltura sociale (v. articolo a pagina accanto), l’insediamento della nuova giunta regionale del Piemonte e, soprattutto, l’attivazione della nuova programmazione europea dei fondi strutturali (FSE, FEASR, PSR, LEADER) non può che essere di stimolo per l’attivazione di una Cabina di regia, capace di portare le esigenze e le progettualità dalla provincia di Cuneo alla Regione Piemonte, di sostenere il mantenimento degli attuali standard socio assistenziali e sanitari, garantendo la centralità dell’utente e dei suoi bisogni nella programmazione futura.

Il Cisem e la Cabina di regia intendono operare insieme per valorizzare il ruolo dell’impresa e della cooperazione sociale nel nuovo welfare di territorio all’interno delle politiche so-

ATTUALITÁ

CISEM: “CON L’IMPRESA SOCIALE SI DÀ VALORE ALLA PERSONA” ciali di domani, che si auspica siano capaci di fornire risposte adeguate alle esigenze emergenti dalla popolazione, soprattutto di quelle fasce più deboli ed a rischio di esclusione ed emarginazione sociale.

“Sia il Cisem che la neo costituita Cabina di regia” afferma Marcello Gatto, presidente provinciale Coldiretti “vogliono e devono agire in ogni contesto per ottenere il riconoscimento istituzionale necessario per diventare un punto di riferimento territoriale per tutti gli operatori del Welfare. Un traguardo sicuramente ambizioso ma, in questo momento, assolutamente necessario”.

“Come Cisem, grazie anche alla nascente Cabina di regia che include rappresentanti degli enti gestori e delle Asl del territorio” spiega Marcello Cavallo, capo Area Organizzazione e Sociale di Coldiretti Cuneo e membro del Cisem ” vogliamo darci uno strumento capace di incidere sulle politiche di welfare in atto, di sostenere l’impresa e la cooperazione sociale e favorire il dialogo tra tutti gli operatori del settore. Un impegno gravoso ma indispensabile che, come Cisem, abbiamo scelto di assumerci”.

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Marchio Ospitalità Italiana: aperto il bando per gli Agriturismi

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La Camera di Commercio di Cuneo, insieme alle associazioni di categoria e dei consumatori, promuove il marchio di qualità “Ospitalità Italiana” per valorizzare la qualità nel settore turistico, promuovendo l’accoglienza e l’ospitalità nelle strutture della provincia di Cuneo. Il bando prevede che 4 marchi di qualità vengano assegnati ad altrettante aziende agrituristiche. La partecipazione è volontaria e gratuita per tutte le strutture che svolgono l’attività da almeno un anno e rispondono ai requisiti previsti dal disciplinare relativo alla propria categoria. Tutti gli interessati devono compilare un’apposita scheda di adesione, inviandola alla Camera di Commercio di Cuneo entro il 20 agosto 2014, esclusivamente tramite mail all’indirizzo: protocollo@cn.legalmail.camcom. it . Per l’ammissione delle domande si terrà conto dell’ordine cronologico di arrivo della scheda di adesione. Per informazioni sul bando, contattare la segreteria provinciale Terranostra 0171/447336-248 o collegarsi al sito www.cn.camcom.gov.it/ marchiqualita.

Coldiretti ha partecipato alla Fausto Coppi

In occasione della XXVII edizione della Fausto Coppi che si è svolta nel Cuneese, Coldiretti ha allestito il Mercato di Campagna Amica, in piazza Galimberti per far conoscere all’ ampia platea degli appassionati della Gran Fondo le eccellenze del territorio e ha promosso l’escursione «La Fausto Coppi Mangia & Pedala» con punti tappa e degustazioni di prodotti locali presso due aziende del territorio, che aderiscono al circuito Campagna Amica Coldiretti: l’azienda Agricola Le Tre Rose specializzata nella produzione di frutta e l’azienda Agricola AL.BUS, che alleva vacche da latte di razza frisona e di razza piemontese e aderisce anche al circuito delle Fattorie didattiche Coldiretti.

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Più 20% di boschi in 20 anni ma non c’e’ chi li cura Negli ultimi 20 anni, il bosco italiano è aumentato del 20 per cento ed oggi la stima provvisoria della superficie forestale complessiva, comprensiva delle altre terre boscate (arbusteti, boscaglie e formazioni rade) è pari al valore record di 10,9 milioni di ettari, ben il 35 per cento del territorio nazionale. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base del terzo Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio elaborato dal Corpo forestale dello Stato nel sottolineare che il vero pericolo per il bosco è l’abbandono e l’incuria e non certo i vigneti che svolgono invece una funzione drenante. Sulla base dei dati Istat negli ultimi 20 anni si è infatti dimezzata - sottolinea la Coldiretti la superficie di bosco di proprietà delle aziende agricole che hanno dovuto chiudere per la mancanza di concrete opportunità economiche e sociali e non c’è dunque piu’ chi svolge attività di custodia, di valorizzazione, di protezione e di sorveglianza del bosco. E’ questa una delle ragioni della fragilità del territorio italiano dove ogni giorno viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) che vengono abbandonati o occupati dal cemento con un amento della superficie impermeabilizzata soprattutto nei centri urbani.

Scadenza il 10 settembre per la dichiarazione delle giacenze vinicole Dichiarazione delle giacenze vinicole: Mercoledì 10 settembre scade il termine per presentare l’annuale dichiarazione delle giacenze dei prodotti vinicoli. Sono tenute a questo adempimento tutte le aziende che alla mezzanotte del 31 luglio 2014 detenevano presso le loro cantine vini o altri prodotti vinicoli sia allo stato sfuso che imbottigliato. Per presentare tale dichiarazione, sono disponibili gli Uffici di Zona Coldiretti, ai quali vi potete rivolgere anche per ricevere ulteriori informazioni.

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PICCOLE VIGNE: BOCCHINO AL VERTICE

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gle Bocchino succede a Maria Maier in qualità di presidente dell’Associazione Piccole Vigne.

A Maria Maier, che ha preferito non ricandidarsi per favorire l’ingresso di nuove figure giovani, va il merito di aver condotto l’Associazione in un primo biennio di crescita sia per qualità delle azioni che per

numero di soci iscritti (oggi oltre 80 ). Il Consiglio di amministrazione il 5 giugno 2014, compatto, ha quindi nominato nuova presidente la non ancora trentenne Egle Bocchino.

Ed Egle Bocchino ha le idee chiare: “Pasolini scrisse: “Il giorno in cui il nostro Paese perderà i suoi contadini e i suoi artigiani perderà la sua storia”.

E’ proprio questa consapevolezza che ha animato, fin dal principio, il progetto “Piccole Vigne”, un’associazione nata sulla base di una certezza: che la promozione del nostro prodotto debba passare, necessariamente, attraverso la valorizzazione di ciò che eleva una semplice bottiglia a qualcosa di veramente unico, ossia la sto-

Egle Bocchino, nata a Canelli (AT), giovane e dinamica, diploma di Liceo Classico e studente in Legge, conduce insieme al compagno Daniele Reale l’azienda agricola Blengio con terreni a Calosso e Rocchetta Belbo con indirizzo vitivinicolo e annesso agriturismo.

A lei i soci affidano l’importante compito di condurre l’Associazione verso una più spinta internazionalizzazione che affianchi le imprese vitivinicole anche nelle missioni all’estero (l’associazione non guarda solo alla promozione) . A tal proposito Piccole Vigne ha indirizzato da poco i soci verso programmi promozionali in USA, Norvegia e Svizzera, partecipando al progetto OCM. In cantiere ci sono altre iniziative che vedranno impegnati la neopresidente e il suo CDA, dove il componente più anziano data 1969 e la vicepresidente, riconfermata, è Annamaria Rivetti, dell’azienda vitivinicola Mario Rivetti, loc Serre Alba.

ria dell’autenticità di un territorio e del lavoro, instancabile, di chi si prende cura di questa terra ricevendone in cambio i suoi frutti, come in una sorta di simbiotico accordo tacito che si rinnova da generazioni.

Questo “plusvalore”, insieme con il desiderio e la volontà di noi piccoli produttori di “fare squadra”, sono un insostituibile punto di forza a nostro vantaggio, determinante in un momento storico - economico la cui incertezza sembra penalizzare soprattutto piccole realtà come le nostre. Personalmente, ringrazio di cuore Maria Maier per aver pioneristicamente guidato “Piccole Vigne” nella fase più delicata,ossia quella iniziale, e tutti coloro che in Coldiretti hanno impiegato e impiegheranno tempo, impegno e cuore nel portare avanti le iniziative”.

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ACCORDO TRA L’ENTE CAMERALE E IL CONSORZIO DI TUTELA DEL ROERO 2013, e ha ottenuto, con decreto Mipaaf n. 15519 del 4 marzo 2014, il riconoscimento e l’attribuzione dell’incarico a svolgere le funzioni di tutela e cura generali degli interessi per la citata DOCG “Roero”. A seguito del conseguente cambiamento organizzativo, i rappresentanti hanno manifestato, con richiesta del 21 marzo 2014, l’esigenza di poter disporre di uno spazio operativo, con creazione di una sede tecnico-consortile, presso gli uffici camerali di Alba.

Nel mese di aprile è stato promosso un incontro, tra i rappresentanti del Consorzio e il presidente della Camera di commercio Dardanello, in cui è stata abbozzata un’ipotesi di collaborazione, in sintonia con le scelte operate negli anni dall’Ente e l’attuale disponibilità di locali e

attrezzature nella sede albese.

La Giunta camerale all’unanimità, con deliberazione n. 89 del 26 maggio scorso e con piena condivisione dell’opportunità di intervenire in favore del sistema imprenditoriale ha approvato il testo che è stato sottoscritto, lunedì 28 luglio, in occasione della riunione di giunta, dal presidente della Camera di Commerco e da quello del Consorzio del Roero, Francesco Monchiero.

Nell’accordo, è precisato che le strutture e la postazione di lavoro vengono messe a disposizione, previo versamento di un importo forfettario, per la copertura dei meri costi economici di gestione. La collaborazione sarà espletata durante il periodo di ordinario sevizio di apertura al pubblico, onde non incidere sui costi funzionali.

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a riforma dell’organizzazione comune del mercato vitivinicolo (OCM), da parte del Consiglio Europeo, e il decreto legislativo n. 61/2010 hanno determinato nuove modalità di gestione e di controllo delle denominazioni d’origine dei vini, con potenziamento del ruolo dei Consorzi di tutela.

Questi si costituiscono con scopi di assistenza tecnica, vigilanza, controllo, valorizzazione e promozione della denominazione e ad essi spetta la designazione del soggetto incaricato di gestire i piani di controllo.

A inizio 2013 è stato creato un nuovo Consorzio, per la denominazione “Roero”, con l’obiettivo di garantire la più ampia rappresentatività della sinistra Tanaro.

Il Consorzio si è iscritto nel Registro imprese, in data 14 febbraio

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CON BAROLO&BARBARESCO FESTIVAL: I GIOIELLI DI LANGA A ROMA

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l Marriott Grand Hotel Flora di via Veneto, dopo le passate edizioni di Dogliani Docg, Roero e Roero Arneis Docg, è tornato a ospitare Barolo&Barbaresco Festival, con l’ingresso in società di due gioielli di Langa: il Barolo 2010 e il Barbaresco 2011.

L’iniziativa, che ha visto protagoniste 139 aziende produttrici (100 per il Barolo e 39 per il Barbaresco), con altrettante etichette, è stata presentata dalla Camera di commercio di Cuneo, grazie alla sua azienda speciale, il Centro Estero Alpi del Mare, in collaborazione con i produttori del Barolo e del Barbaresco, le enoteche omonime, la Regione Piemonte, la Provincia di Cuneo, l’Associazione romana Sommelier, la Fipe Confcommercio Roma, l’Arte dei Vinattieri, Confcommercio Imprese per

l’Italia e Unioncamere.

“Dopo Dogliani, Roero e Roero Arneis Docg - afferma Marcello Gatto, vice presidente della Camera di Commercio di Cuneo e presidente di Coldiretti Cuneo – tornano le eccellenze di Langa a denominazione di origine controllata e garantita: Barolo 2010 e Barbaresco 2011. “Cuneo è al primo posto tra le province italiane per la percentuale di vigneti iscritti agli albi e maggior numero di vini docg. Nel 2013, la produzione complessiva ha superato i 113 milioni di bottiglie”.

Il Barolo 2010, nell’area di produzione comprendente i Comuni di Barolo, Castiglione Falletto, Cherasco, Diano d’Alba, Grinzane Cavour, La Morra, Monforte d’Alba, Novello, Roddi, Serralunga d’Alba e Verduno, ha assicurato oltre 12 milioni di bottiglie,

commercializzate da 320 aziende, su una superficie vitata che si attesta sui 1.900 ettari.

Il Barbaresco, prodotto su una superficie vitata di circa 700 ettari, nell’ambito dei Comuni di Alba, Barbaresco, Neive e Treiso, nella vendemmia 2011, ha invece assicurato 4 milioni e 300.000 bottiglie, commercializzate da 185 aziende.

Per entrambi i vini la percentuale di export (tra il 70 e l’80% per il Barolo e superiore al 65% per il Barbaresco) è elevata, caratterizzata da un trend di ripresa.

I vini degustati, Barolo 2010 e Barbaresco 2011, sono stati abbinati alle specialità e ai prodotti del territorio cuneese, abilmente preparati dai docenti dell’Istituto alberghiero di Mondovì e Dronero.

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34 AZIENDE VINICOLE CUNEESI PREMIATE ALLA DOUJA D’OR DI ASTI

S

ono 34 le aziende vinicole della provincia di Cuneo premiate al 42° concorso enologico nazionale “Premio Douja d’Or 2014”, bandito dalla Camera di commercio di Asti in collaborazione con l’Onav, l’organizzazione nazionale assaggiatori di vini.

Tecnici ed esperti, dopo aver esaminato i campioni a livello organolettico, hanno stilato la classifica, riconoscendo a molti concorrenti le caratteristiche di qualità elevata.

L’operazione precede la 48esima edizione del grande appuntamento astigiano del Salone nazionale “Douja d’Or” in programma dal 12 al 21 settembre a palazzo Enofila.

Per l’occasione sono stati esaminati ben 966 campioni di vini Doc e Docg, proposti da 370

cantine italiane, premiandone 513 (43 dei quali con l’Oscar delle eccellenze).

Il Piemonte ha fatto la parte del leone con 117 aziende premiate per un totale di 233 vini, di cui 19 Oscar. Ecco le aziende premiate: Adriano Marco e Vittorio (Alba), Bera di Bera Valter (Neviglie), Borgogno Francesco di Borgogno G. e C. (Barolo), Bric Castelvej Gallino Domenico di Repellino Mario e Cristiano (Canale), Burlotto Gian Carlo (Verduno), Cagliero (Barolo), Canonica Cav. Cesare (Torre Bormida), Cantina Clavesana (Clavesana), Cantina del Nebbiolo (Vezza d’Alba), Cantina Terre del Barolo (Castiglione Falletto), Capetta I.VI.P (S. Stefano Belbo), Cascina Galletto di Perrone Mauro (S. Stefano Belbo), Casetta F.lli di Casetta Ernesto & C. (Vezza d’Alba), Caudrina

di Romano Dogliotti (Castiglione Tinella), Corte dei Balbi Soprani (S. Stefano Belbo), Davide Campari Milano (Canale), Duchessa Lia (S. Stefano Belbo), Enrico Serafino (Canale), Gallino Antonio (Canale), Giordano Vini (Diano d’Alba), Massucco Fratelli (Castagnito), Poderi del Palas di Chiotti Diego (Costigliole Saluzzo), Poderi Roccanera (Cossano Belbo), Produttori di Govone (Govone), Roberto Garbarino (Neviglie), Rosso Francesco (S. Stefano Roero), Salvano (Diano d’Alba), San Matteo di Diotti Massimo (Alba), Santero F.lli & C. I.v.a.s.s. (S. Stefano Belbo), Savigliano F.lli Dario e Giuseppe di Marino e Stefano (Diano d’Alba), Sibona F.lli Stefano e Domenico (S. Stefano Roero), Terrenostre (Cossano Belbo), Toso Spa (Cossano Belbo) e Villadoria (Serralunga d’Alba).

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32 ATTUALITÁ

PATENTINO PER L’UTILIZZO DEI PRODOTTI FITOSANITARI: DA NOVEMBRE 2014 IN VIGORE LA NUOVA NORMATIVA

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n relazione al Patentino per l’acquisto e l’utilizzo dei Prodotti Fitosanitari, a partire dal 26 novembre 2014, entreranno in vigore le nuove norme che fanno riferimento al recepimento della Direttiva 2009/128/CE e all’applicazione del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti

fitosanitari e il raggiungimento dei parametri di qualità ambientale raccomandati a livello europeo.

Le nuove regole riguarderanno vari aspetti inerenti la classificazione dei prodotti, le modalità di acquisto e di utilizzo.

Per quanto riguarda il rilascio dell’autorizzazione le ore di du-

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Per coloro che desiderano conseguire il patentino prima di novembre 2014 verranno organizzati dei corsi nel mese di ottobre 2014 nelle varie zone della Provincia.

I corsi saranno gratuiti e finanziati per i titolari, i soci, i coadiuvanti e i dipendenti di azienda agricola e gli utilizzatori professionali; per i non addetti in agricoltura invece i corsi saranno a pagamento. I titolari di tessera Coldiretti riceveranno uno sconto del 35% sul costo del corso.

Gli interessati possono compilare il modello di iscrizione allegato ed inviarlo via mail a inipa. cuneo@coldiretti.it o via fax al n. 0171 447300 o consegnarlo ad uno degli uffici Coldiretti.

Per maggiori chiarimenti e informazioni vi preghiamo di contattare la sede Provinciale di INIPA Piemonte ai numeri 0171 447246 – 289.

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Per maggiori informazioni e iscrizioni contattare la Segreteria INIPA, telefonando allo 0171/447289 oppure scrivendo a inipa.cuneo@coldiretti.it.

Consulenza aziendale 2015: Bando Regionale È stato approvato ed emanato il bando relativo alla Misu- r a 114 del PSR (Consulenza aziendale) per il periodo di transizione 2014-2015; ll termine per la presentazione delle domande di aiuto, da parte delle aziende agricole che intendono utilizzare i servizi di consulenza, scade alle ore 24.00 del giorno lunedì 15 Settembre 2014.

Gli interventi di consulenza aziendale agricola dovranno essere attuati e terminati entro la data del 30 Settembre 2015.

Oltre agli imprenditori agricoli già attivi, possono accedere all’aiuto anche i giovani che intendono insediarsi per la prima volta in una azienda agricola, che hanno presentato domanda sulla Misura 112 del PSR (insediamento giovani). Possono presentare domanda di aiuto tutti gli imprenditori agricoli che, ai sensi della Misura 114 del PSR 2007-2013: non hanno mai usufruito della Misura 114, ne hanno già usufruito una volta; ne hanno già usufruito per due volte.

Non possono quindi presentare la domanda coloro che hanno già usufruito nel periodo 2010-2014 di tre consulenze.

Per ulteriori informazioni rivolgersi presso gli Uffici di Zona e la sede provinciale di Coldiretti.

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IL MISSIONARIO CAPPUCINO HA REALIZZATO A CAPO UNA VIGNA DI 23 ETTARI

PADRE OTTAVIO: LA MISSIONE DELLA SOLIDARIETÀ “NELLE PERIFERIE”

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adre Ottavio Fasano da quarantanove anni agisce “alle periferie” come Missionario Cappuccino sulle isole dell’arcipelago di Capo Verde, un crocevia di popoli, situato

nell’Oceano Atlantico a 500 chilometri dal Senegal. Fondatore dell’Associazione Missionaria Solidarietà e Sviluppo – AMSES Onlus, Padre Ottavio è nato a Racconigi (CN) il 12 Ottobre 1936. “Sono coetaneo di Papa Francesco!”, sottolinea scherzoso, ma si capisce subito che non condividono solo l’anno di nascita, ma anche la grinta contagiosa ed il desiderio di una Chiesa in prima linea nel Mondo.

UNA VIGNA A CAPO VERDE Padre Ottavio, lei è prossimo alla partenza per la sua missione. Quanto è estesa la grande vigna, per di più moderna, che ha realizzato

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nell’isola di Fogo…

“Posso proprio definirla una grande vigna” – ride divertito – “perché sono 23 ettari ricavati lungo la costa est del vulcano dell’isola di Fogo, ed anche perché GRANDE è il lavoro che è stato fatto per dissodare il terreno vergine di queste terre aride”.

Ma perché proprio una vigna? “È il frutto di un’attenta riflessione mia, come missionario, e dello stesso Governo capoverdiano, sulla possibile strada di sviluppo di questo popolo, nel rispetto di antiche tradizioni e delle esperienze già presenti che vedono da tempo

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Comunque ci sono anche delle soddisfazioni…

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Quali sono state e sono tuttora le fatiche più grandi?

“Certo, non mancano grandi difficoltà, che riassumerle in poche righe è dura.” – sorride – “La prima fatica più grande, da parte mia, è stata quella di mettere in piedi tutto il background e raccogliere i fondi per realizzare e portare avanti questo progetto. Tuttora non mancano problemi legati ai gravosi costi logistici per il trasporto dei

materiali, che superano di gran lunga i costi dei materiali stessi e la difficoltà nel trovare le persone giuste, che possano portare avanti un lavoro continuativo. Ma sono solo due esempi!”.

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gli abitanti di queste isole come agricoltori e, in particolare sull’isola di Fogo, come produttori di vino. Ho deciso di fare questa scelta, logicamente consultandomi con vari professionisti e professori universitari del settore, agricoltori della zona dell’albese e piemontesi. Questo perché, da sempre, il mio pensiero è che non si possa lavorare nei Paesi in via di sviluppo, se non con la collaborazione di persone qualificate e con molta esperienza. Il risultato è indubbiamente vincente”.

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LA RIFORMA DELLE NORME SUL BIOLOGICO ARRIVA IN CONSIGLIO AGRICOLTURA UE

S

i è tenuta a Bruxelles il 14 Luglio scorso la riunione del Consiglio Agricoltura e Pesca, presieduta dal Ministro italiano delle politiche agricole, Maurizio Martina.

La Presidenza italiana ha avviato i l dibattito

politico sulla proposta della Commissione europea di revisione della legislazione sul biologico, la cui analisi era stata iniziata dalla Presidenza greca a livello di gruppi di lavoro.

La maggior parte degli Stati membri ha espresso il proprio supporto all’obiettivo di semplificare le regole da applicare alla produzione biologica ed aumentare la fiducia dei consumatori nel settore. La Commissione ha proposto, in particolare, di rafforzare e armonizzare le norme di produzione eliminando le deroghe attuali.

Un certo numero di delegazioni ha espresso preoccupazione per un tale cambiamento alla legislazione

vigente in materia di agricoltura biologica, che potrebbe essere considerato un rischio per la crescita del settore biologico.

Varie si sono espresse a favore di una revisione delle attuali deroghe, purché oggetto di una valutazione caso per caso.

Per quanto riguarda il sistema di controllo, la Commissione ha proposto di eliminare l’attuale requisito di una verifica annuale obbligatoria di conformità per tutti gli operatori e di rafforzare l’approccio basato sull’analisi del rischio per i controlli ufficiali. Inoltre, la proposta prevede che tutti gli operatori della filiera agroalimentare biologica siano assoggettati al sistema di controllo. Infine, si prevede una norma che modifica il sistema di controllo,

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per cui questo sarà ricondotto nell’ambito delle disposizioni quadro contenute nella proposta di regolamento relativa ai controlli ufficiali in alimenti e mangimi. Tuttavia, molti Stati membri non sono favorevoli a questa impostazione in quanto affermano che i controlli in agricoltura biologica hanno modalità e finalità differenti.

Nel corso del suo intervento, il Commissario Ciolos ha ricordato che per quanto riguarda l’eliminazione delle deroghe, la Commissione non prevede di eliminarle automaticamente tutte, ma saranno mantenute quelle “di buon senso” in modo da limitarne il numero a quelle realmente necessarie. Per il momento, ha dichiarato Ciolos, le deroghe per sementi e mangimi sarebbero mantenute, in attesa di avere materiali biologici, per i quali si faranno investimenti al fine di favorire la ricerca e l’innovazione. In generale, la maggior parte degli Stati membri ha espresso un giudizio favorevole nei confronti della proposta di revisione della legislazione sul biologico, in particolare verso gli obiettivi di rafforzare la fiducia dei consumatori e semplificare gli oneri amministrativi per i produttori. La maggioranza delle delegazioni ha, inoltre, appoggiato la proposta di introdurre una certificazione

di gruppo per i piccoli agricoltori. Nel corso del dibattito la maggioranza si è espressa contro l’eliminazione delle aziende miste, poiché ridurrebbe il numero di produttori di prodotti biologici. Infine, nel corso della conferenza stampa terminato il Consiglio agricoltura, il ministro Martina ha evidenziato le preoccupazioni da parte di alcuni Stati membri riguardo la separazione delle norme di produzione e la proposta di includere un tale numero di atti delegati, ma si è detto tuttavia soddisfatto del dibattito intercorso tra Consiglio e Commissione. Coldiretti, come già evidenziato in un incontro organizzato dal Copa Cogeca con i rappresentanti della DG Agricoltura della Commissione Ue, ritiene che la proposta di regolamento sia condivisibile nei diversi aspetti (eliminazione di gran parte delle deroghe, semplificazione, esclusione della fattispecie delle aziende biologiche miste, rafforzamento del sistema di controllo) in quanto è giunto il momento a distanza

di 20 anni dall’entrata in vigore della normativa comunitaria in materia di agricoltura biologica, di elevare gli standard qualitativi degli alimenti biologici al fine di offrire ai consumatore un prodotto realmente differente da quello dell’agricoltura convenzionale. Del resto, il sistema particolarmente flessibile di norme, che finora è stato applicato, non ha consentito, ad esempio, di far sviluppare il mercato dei mezzi di produzione in biologico (v. il caso delle sementi) e di favorire la diffusione della zootecnia biologica, sì che si assiste a processi di produzione che il consumatore pensa siano al 100 per cento rispondenti al metodo di produzione bio quando, invece, la realtà è molto differente. Il biologico deve valorizzare produzioni legate al territorio, tutelando razze di animali e varietà di colture vegetali a forte connotazione locale, promuovendo la biodiversità in agricoltura. Non ha alcun senso promuovere un biologico commerciale come intendono alcuni paesi nord europei: il principio, secondo Coldiretti, è che il metodo di produzione biologico deve avere regole rigorose ed applicarsi là dove esistono le condizioni ambientali e di rispetto di elevati standard di benessere animale che il metodo richiede.

ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

ATTUALITÁ

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PUBBLICATO IL REGOLAMENTO DI ESECUZIONE UE N. 354/2014

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

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e modifiche del regolamento CE n. 889/2008 introdotte dal regolamento di esecuzione (UE) N. 354/2014 oggetto di questo articolo riguardano anche i concimi e gli ammendanti del terreno.

In base alle raccomandazioni formulate dall’EGTOP (Expert Group for Technical advice on Organic Farming) le sostanze da digestato da biogas sono conformi agli obiettivi e ai principi dell’agricoltura biologica. “Le sostanze digestato da biogas, proteine idrolizzate da sottoprodotti di origine animale, leonardite, chitina e sapropel – recita il regolamento – sono conformi agli obiettivi

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e ai principi dell’agricoltura biologica, tali sostanze dovrebbero essere incluse nell’Allegato I del regolamento CE n.

889/2008 per essere impiegate a determinate condizioni”.

Dopo la riga relativa a «Miscela di materiali vegetali compostata o fermentata» dell’Allegato I del regolamento CE n. 889/2008 è inserita la riga seguente: «Digestato da biogas contenente sottoprodotti di origine animale codigestati con materiale di origine vegetale o animale… non devono provenire da allevamenti industriali. I processi devono essere conformi al regolamento (UE) n.142/2011 della Commissione.

Non applicabili alle parti commestibili della coltura».

Con queste ulteriori precisazioni si presentano nuove soluzioni per le aziende agricole che operano nel settore biologico. Prima fra tutte la possibilità di avere a disposizione un prodotto fertilizzante, il digestato da biogas, ottenuto dalla fermentazione anaerobica di matrici organiche generalmente liquami zootecnici che avviene negli impianti di biogas. Tale prodotto è in grado di apportare sostanza organica al terreno e sostanze nutriti-

ve alle coltivazioni. Questo è un aspetto di grande importanza per le aziende agricole biologiche. Infatti se da una parte è vero che il biologico si è fondato in origine sulla stretta vicinanza tra terreni ed allevamento per permetterne lo sfruttamento del letame dall’altra si sta assistendo ad un continuo aumento delle superfici condotte secondo i metodi dell’agricoltura biologica che spesso riguardano aziende che non hanno allevamento. In questi casi la sostanza organica del terreno deve essere accresciuta e mantenuta tale con l’apporto di sostanze ammesse e con una corretta gestione delle rotazioni. La possibilità di impiego del digestato da biogas si prefigura come una valida alternativa all’impiego di letame o di liquame che come indicato dai regolamenti comunitari deve provenire da allevamenti estensivi. Il digestato da biogas è un prodotto con elevate caratteristiche ammendanti, elevato livello di stabilità in quanto ha subito un processo di digestione anaerobica da parte dei batteri e sicuramente sano dal punto di vista dei possibili residui di farmaci o sostanze di sintesi

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orna la Fiera della Meccanica Agricola di Saluzzo, giunta alla 67a edizione e per il sesto anno insignita del riconoscimento di Mostra Nazionale. Filo conduttore dell’esposizione si riconferma l’innovazione ed i nuovi orizzonti della tecnologia per un’agricoltura ecosostenibile. Giunta alla sua 67ª edizione, la tradizionale Fiera della Meccanica di Saluzzo vanterà per il sesto anno la qualifica di Mostra nazionale.

Questo, a riconoscimento della rilevanza e della crescita qualitativa che ha assunto in questi anni nel settore, diventando una vetrina d’eccellenza dell’agricoltura professionale piemontese e non solo. Le date 2014 sono il 5-6-7-8 settembre, nella Piazza del Foro Boario, a Saluzzo. 515

gli stand disponibili, per uno spazio espositivo scoperto di 35 mila mq. 513 gli stand occupati nel 2013 dagli 180 espositori presenti e, a due mesi di distanza dall’inaugurazione della Mostra 2014, sono 510 gli stand venduti e confermati. Migliaia i visitatori che affollano la Fiera ogni anno, oltre 5.000 i cataloghi e oltre 5.000 i flyer distribuiti nell’edizione 2013. Circa una ventina le new entry 2013 accanto alle presenze consolidate: il segno che la Mostra di Saluzzo è considerata una vetrina di prestigio, che assicura una promozione di ampio respiro.

Numerose anche per il 2014 le domande di partecipazione di nuovi espositori:alcuni arrivano a Saluzzo dal nord – est d’Italia, oltre che dal centro e dall’estero.

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FIERA DELLA MECCANICA AGRICOLA A SALUZZO: UN’EDIZIONE SPECIALE

Sempre presenti gli spazi dedicati alle energie rinnovabili alternative, alle specializzazioni legate al binomio “qualità – sicurezza”, e confermata la centralità della zootecnica all’interno della rassegna, con la 42esima Mostra Regionale della frisona.

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Collaudata pertanto la collaborazione con Arap, Apa e Aia per il campo zootecnico, oltre alle collaborazioni con le diverse associazioni di categoria, tra cui Coldiretti e alcune delle più importanti azien-

de del settore del nostro territorio.

Riconfermata l’esposizione collaterale dei Trattori d’Epoca che quest’anno giunge all’ottava edizione e sa fare da cornice ad una fiera, in cui sta alla base il legame con il passato e le tradizioni.

5 mila i posti auto gratuiti per i visitatori, 1 parcheggio espositori e 1 ristorante in Fiera: nulla è tralasciato.

Vincenti le scelte di allestimento delle porte di ingresso, che saranno nuovamente sponsorizzate da aziende e associazioni, e confermato l’apprezzato nuovo tipo di illuminazione adottato nel 2013: quello delle sfere luminose, eventualmente personalizzabili, che han-

no illuminato la piazza a giorno e saputo dare un importante apporto nella presentazione della Mostra.

Sempre presente la collaborazione con Supertino e Vaudagna, aziende leader del saluzzese, che continuano ad essere promotrici della Fiera e delle serata danzante inaugurale.

Quella di Cuneo è una provincia, che rappresenta a livello nazionale un panorama di realtà produttive di indiscussa eccellenza in campo agroalimentare. Nel contesto piemontese, Cuneo si conferma la provincia a maggior vocazione agricola, ruolo di primo piano attestato non solo dai numeri delle imprese (ben 22.623 alla ultima rilevazione disponibile), ma ancor di più dalle superfici

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utilizzate e dalla relativa produzione, in diversi comparti: dalla frutticoltura al cerealicolo fino alla zootecnia.

Innovazione e applicazione della ricerca caratterizzano le imprese della Granda ad ogni livello nella loro “mission” di sostenibilità. E questo sarà, come nelle passate edizioni, un aspetto di primissimo piano nella Mostra Nazionale della Meccanica Agricola di Saluzzo.

La Mostra della Meccanica Agricola conferma così ogni anno il suo successo nella sua grande particolarità: quella di essere al tempo stesso una mo-

stra specialistica per gli agricoltori in continua evoluzione, ma senza perdere la vocazione secolare d’incontro popolare con il mondo agricolo del territorio, il momento della festa, della tradizione.

Una fiera pensata per gli imprenditori agricoli, dove anche il pubblico più esigente potrà trovare concentrato il meglio della produzione agro-meccanica italiana e non solo.

Quattro giorni dedicati agli addetti ai lavori e appassionati del settore, per offrire ai saluzzesi e a tutti coloro che arriveranno a Saluzzo, uno spaccato

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della nostra terra e delle nostre tradizioni più radicate. La Fiera saprà fare da apri pista agli appuntamenti che prenderanno il via con il mese di settembre.

Da non perdere l’evento collaterale legato al mondo automobilistico, giunto alla sua 15esima edizione: il Salone Auto e Moto che si terrà nelle giornate del 6-7-8 settembre, presso l’Ala di ferro di piazza Cavour. I concessionari locali esporranno i migliori modelli, che potranno essere ammirati nelle vie del centro in occasione della Festa Patronale.

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“FERA D’LA MADONA” A VICOFORTE MONDOVI’

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al 6 al 10 settembre, si svolge La “Fera d’la Madona” di Vicoforte, che continua e rende omaggio ad una tradizione molto sentita, che perdura da 4 secoli.

tante sarà l’8 settembre, ricorrenza della Natività di Maria Santissima e festa patronale, con la processione religiosa e le bancarelle, con i prodotti della terra e le esposizioni di nuovi mezzi.

O g n i ZONA D anno, quasi un milione ZONA H di visitatori si dà appuntamento ZONA C qui: per una feZONA F sta che si tramanda ZONA G di genera z i o n e in generazione e che unisce tutta la La giornata più impor- famiglia, per le innovazioni che A RIO BASILIC AREA SANTUA DISABILI PARCHEGGI

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porta la fiera, ma anche per la tradizione religiosa. L’8 settembre è in programma il pellegrinaggio che partirà da Mondovì con arrivo alle 8,30 al santuario di Vicoforte. Il 9 è il giorno della fiera e il 10, l’ultimo, della “ferota”.

La fiera dei cavalli e dei piccoli e medi animali sarà collocata nell’area nord, dietro la basilica, mentre la fiera del bestiame vicina a via delle Acque; i mezzi agricoli si troveranno all’altezza della rotonda d’ingresso al paese per i visitatori che arrivano da Mondovì.

Le bancarelle troveranno posto attorno al Santuario. Alla ricca fiera commerciale, saranno affiancati il luna park e momenti di divertimento. Per informazioni, consultare il sito del Comune di Vicoforte: http://comune.vicoforte.cn.it.

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duzioni italiane sono un patrimonio sociale, ambientale, culturale che il mondo ci VER invidia – commenta MarSO cello Cavallo, capo Area Organizzazione e Sociale 20 di Coldiretti Cuneo - auNutriam 1 5 spichiamo che questa o il Pian fiera diventi un luogo eta L’agroalim in cui i produttori loe n t a r e da valournizpatrimonioitaliano, cali possano dialogare zare e tut elare realmente con i buyer internazionali”.

“L’obiettivo da raggiungere – conclude Marcello Gatto presidente di Coldiretti Cuneo - è che le forze economiche della provincia sappiano fare quadrato e rappresentare al meglio il valore del territorio in attesa dell’Expo 2015”.

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a trentanovesima Grande Fiera d’Estate di Cuneo accoglierà i visitatori nell’area del Miac dal 29 agosto al 7 settembre. Coldiretti vi partecipa per valorizzare l’eccellenza delle produzioni agricole, destinate sia alla filiera lunga che alla filiera corta. Nello stand istituzionale, i visitatori potranno ricevere informazioni sui Punti, le Botteghe, i Mercati di Campagna Amica, sugli Agriturismi di Terranostra, sulle iniziative del Sociale e sul nuovo strumento a salvaguardia dell’agricoltura: l’Osservatorio sulla Criminalità, fondato da Coldiretti per smascherare comportamenti illeciti contro il Made in Italy alimentare. Presso lo stand, sarà attivo uno sportello del Patronato Epaca, presso cui si potranno ottenere gratuitamente gli estratti contributivi e i conteggi

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NUOVO MERCATO DI CAMPAGNA AMICA A CEVA

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’ stato inaugurato mercoledì 9 luglio il mercato Campagna Amica a Ceva.

L’evento nasce in stretta collaborazione con il Comune di Ceva che, dimostrandosi attento alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari del territorio, ha offerto la possibilità di insediare alcune Aziende agricole aderenti al circuito di Campagna Amica nel già esistente mercato cittadino. Ecco che formaggio, miele, prodotti orticoli biologici, frutta e verdura convenzionali e salumi trovano il loro giusto spazio.

“Nel contesto territoriale cebano, le Aziende agricole sono rimaste i capisaldi della cultura e della originalità dei prodotti agroalimentari - afferma Marcello Gatto, presidente di Coldiretti Cuneo - . Non a caso, molti alimenti che producono sono marchiati DOP o IGP. Attraverso il percorso della vendita diretta

instaurato da Coldiretti questa cultura continua a crescere e diffondersi”.

“Esprimo molta gratitudine rispetto a questa iniziativa, in una zona come quella del cebano, il mercato è ancora vissuto secondo tradizione che esalta il rapporto di fiducia del con-

sumatore nei confronti di ciò che acquista. Era la scelta più giusta da fare, quindi, quella di dare la possibilità alle Aziende, in primis quelle del territorio, di valorizzare i propri prodotti a stretto contatto con i cittadini” dice il segretario di Zona, Elio Gasco.

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A BOVES LUNEDI’ 25 AGOSTO LA FESTA DEL RICETTO Lunedì 25 agosto torna a Boves la “Festa del Ricetto”.

Ad organizzare l’evento, insieme al comune di Boves, è la sezione bovesana del gruppo Donne Impresa Coldiretti che festeggia quest’anno il 60° anniversario. Il Movimento è nato nel 1953 quando comincia ad intervenire su temi sociali come le pensioni, la scuola, le abitazioni e le infrastrutture del territorio rurale. Nel 1976 assume il carattere di movimento di categoria autogestito dalle imprenditrici agricole ed inizia ad occuparsi di temi professionali e sindacali, contribuendo al successo di alcune battaglie fondamentali, come quella per la parità dei componenti dell’impresa, quella per la tutela della maternità e per la legge sull’imprenditoria femminile.

Il ricco menù vedrà come piatto forte il tipico minestrone di fagioli, prevede inoltre: insalatina di verdure di stagione con julienne di crudo, peperone Cuneo al forno con salsa piemontese, vitello tonnato della tradizione contadina, sottopaletta di fassone con nocciole igp e contorno di carote di San Rocco, formaggi, coppa di piccoli frutti bovesani in macedonia con gelato. L’appuntamento per tutti i buongustai sarà a partire dalle ore 20 nel Ricetto (Via Roma e lungo le strade laterali del centro storico del paese), dove sarà servita la “cena sotto le stelle” e a KmØ. Il costo dalla cena è di € 16. Per le prenotazioni contattare il comune di Boves al numero 0171391834; per ricevere ulteriori informazioni telefonare all’Ufficio Zona Coldiretti di Cuneo 0171447227.

IL 7 SETTEMBRE A RIVOIRA LA MOSTRA “AI PIEDI DELLA BISALTA” A Rivoira di Boves domenica 7 settembre, alle ore 11.00, con la presenza delle autorità e del Presidente dell’associazione “Rivoira Terra di Vita”, Giancarlo Pellegrino, verrà inaugurata la 16a Mostra delle Produzioni Agricole e Artigianali “Ai Piedi della Bisalta”. Sempre in mattinata verrà conferito il premio “La Bisalta 2014”. L’orario di visita della mostra è dalle ore 15 alle 19 e dalle ore 20.30 alle 22. La mostra è organizzata in collaborazione con Coldiretti Cuneo e Creso.

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i svolgerà a Savigliano, nell’ambito della Festa del Pane il 27 e 28 settembre, la seconda edizione del Campagna Amica “Daii”, una due giorni in cui i produttori che incontrano “da vicino” i consumatori, presentando i prodotti agricoli di eccellenza, all’insegna del buon cibo di qualità, della trasparenza e del prezzo equo.

Piazza Santarosa si vestirà di “giallo”, trasformandosi in una vetrina di prodotti agricoli rigorosamente made in Italy: parteciperanno oltre 50 aziende aderenti al circuito di Campagna Amica, cuneesi, piemontesi e provenienti da altre regioni d’Italia, con le tipicità locali. Degustazioni, attività didattiche, musiche ed animazioni: L’evento si svolgerà nell’ ambito alla “Festa del Pane” arrivata

alla 8a edizione e per valorizzare al meglio questa collaborazione, all’interno della piazza sarà allestita un’area “Fast good!!”, in cui gustare “panini a km zero!” a base di materie prime ovviamente freschissime e del territorio, in cui il pane è fatto con grano locale, per valorizzare un’importante produzione del territorio.

“La rete di Campagna Amica con Mercati, Punti e le Botteghe, rappresenta il meglio della filiera agricola tutta italiana, creando un reale valore aggiunto sia in termini etici che economici per le imprese agricole e per i consumatori” commenta il Presidente del Consorzio Fattoria Amica e Agrimercati Cuneo Giacomo Ballari.

“Riteniamo sia molto importante far conoscere le proget-

tualità di Coldiretti, puntando a sensibilizzare il consumatore ad un’alimentazione più consapevole, legata alle tipicità locali e ai piatti, che racchiudono saperi, tradizioni del nostro territorio e Campagna Amica Daii è un’occasione unica” conclude Marcello Gatto, presidente di

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A “CAMPAGNA AMICA DAII!” LA FESTA DEL MADE IN ITALY”

Coldiretti Cuneo.

Vieni anche tu al “Campagna Amica Daii”! Ti aspettiamo a Savigliano, in Piazza Santarosa, che si trasformerà in un grande “salotto”, sabato 28 settembre dalle ore 9 alle ore 24 e domenica 29 settembre dalle ore 9 alle ore 21.

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A CORTEMILIA LA SAGRA DELLA NOCCIOLA

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l 2014 sarà per Cortemilia l’anno della 60a edizione della Sagra della Nocciola: l’amministrazione civica e la Pro-Loco stanno allestendo un programma di eventi, che per la prima volta dureranno 3 weekend anziché la tradizionale settimana compresa tra le ultime due domeniche di agosto, con le

manifestazioni che inizieranno sabato 16 e termineranno il 31 del mese.

I festeggiamenti si apriranno, con una sorta di “….Aspettando la Sagra” già durante il fine settimana festivo di Ferragosto, allorché prenderà il via il primo “International Hazelnut Festival “, il “Festival Internazionale della Nocciola”: una fiera gastronomica con oltre 30 stand di cuochi e specialità enogastronomiche locali e dal mondo che si svolgerà lungo i due borghi medievali del paese con a tema le specialità culinarie del globo reinterpretate con la Nocciola di Cortemilia. Parteciperanno numerosi chef provenienti da Canada, USA, Scozia, Regno Unito, Argentina, Francia, Africa e Asia che proporranno ai visitatori una passeggiata ludica con specialità a base di carne, pesce e verdure, tutte in versione originale rivisitate con gli ingredienti di Langa oppure reinterpretate con le nocciole. I produttori di vino cortemiliesi, allestiranno degli stand dove sarà possibile degustare il nettare di Bacco prodotto sulle colline terrazzate che circondano il paese. Tra gli altri eventi che caratterizzeranno il Ferragosto cortemiliese si segnalano, per importanza, Il 16 agosto la cerimonia d’apertura con la sfida per entrare ufficialmente nel Guinnes mondiale dei record, il World Guinnes Record

con la “Fila di Nocciole più lunga del Mondo” e l’International Hazelnut Festival, con, al termine della serata, la cerimonia di chiusura del Capodanno d’Estate: uno spettacolo con la pontina sul fiume Bormida a fare da scenario per danze, ballerini, fuochi d’artificio e musiche che porteranno i visitatori a festeggiare lungo il fiume la notte di mezza estate. La passeggiata enogastronomica sarà implementata da eventi di vario genere che culmineranno alle 23,00 con l’inizio del Capodanno d’Estate, uno spettacolare show di fuochi, musica e balli di strada che trasformeranno Cortemilia in un grande centro di spettacolo e divertimento mai visto prima. La 60^ Sagra della Nocciola si inaugurerà la sera di sabato 23 agosto con la sfilata storica di epoca romana, per la quale sono previsti oltre 100 figuranti e che rievocheranno la fondazione di Cortemilia con il Console Emilio che arriva da Roma e fonda la cittadina. Sempre sabato sera, i ristoratori, i pasticcieri ed i produttori enogastronomici della val Bormida e dell’Alta Langa, animeranno le vie del centro storico con numerosi stand gastronomici nei quali si potranno degustare varie specialità in una atmosfera da Impero Romano.

Sul sito www.comunecortemilia. it, le informazioni sulle manifestazioni.

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EVENTO ORGANIZZATO DA DONNE IMPRESA COLDIRETTI

A FEISOGLIO: LA NOCCIOLA PIEMONTE IGP SI RACCONTA

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a Nocciola Piemonte IGP si racconta: il suo utilizzo in cucina, proprietà nutritive e cenni storici” è il titolo dell’evento che si terrà a Feisoglio, domenica 14 settembre alle ore 10,30 presso la Chiesetta dei Battuti – Via della Chiesa .

L’evento, in occasione del 40° anniversario della festa della Nocciola, è promosso da Donne Impresa Coldiretti in collaborazione con il Comune di Feisoglio. I relatori tratteranno diversi temi: Delia Revelli, Responsabile Provinciale Donne Impresa Coldiretti, rappresenterà l’imprenditoria femminile. Un approfondimento sulla valorizzazione della Nocciola Piemonte Igp verrà proposto dal Presidente del Consorzio di Tutela Nocciola Piemonte Ferdinando Trisoglio, collegando a questo cenni stori-

ci e aspetti più particolari trattati da Irene Roagna, laureata al Politecnico di Torino, che ha fatto della Nocciola argomento principale della sua tesi.

Delle proprietà nutritive e delle conseguenze positive che ha sulla nostra salute parlerà Annalisa Rosatello, specializzata in Endocrinologia e Diabetologia, che spiegherà come la nocciola vada ad influire positivamente sul benessere del nostro corpo e mantenga la nostra salute. Seguirà l’intervento di un’esperta di ricette di Langa, Fernanda Giamello, “La Chisinera” che andrà ad illustrare gli usi in cucina.

“La corilicoltura – commenta Cesare Gilli, Segretario Zona di Alba rappresenta per il nostro territorio, in particolare per l’Alta Langa, un importantissimo settore, nell’otti-

ca della valenza economica, e della tutela del territorio.

Molte sono le aziende giovani che hanno intrapreso la propria attività in questo settore apportando innovazione e tecnologia anche nel settore della trasformazione del prodotto” L’evento sarà introdotto dal Sindaco di Feisoglio, Gianpaolo Fenoglio, sarà presente come moderatore Michelangelo Pellegrino, Responsabile Ufficio Stampa Coldiretti Cuneo, seguirà un rinfresco per tutti i presenti.

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NOCCIOLE D’ELITE: DALL’ALTA LANGA A NEW YORK

L

e nocciole dell’Alta Langa protagoniste a New York. Emanuele Canaparo, titolare dell’azienda agricola Nocciole d’Elite, ha vinto il bando “Promozione dell’Imprenditorialità giovanile in Agricoltura”(DM 21282 del 30.10.2013) e ha partecipato dal 29 giugno al 1° luglio al SUMMER FANCY FOOD di New York, la più importante fiera dedicata al Food & Beverage del Nord America, a cui hanno partecipato oltre 3000 espositori in rappresentanza di 80 Paesi.

Un traguardo importante, perché dal Ministero per le Politiche Agricole sono state selezionate soltanto 50 tra le giovani aziende agricole italiane, per presentare a New York il meglio delle tipicità e della produzione agroalimentare Made in Italy (vino, birra, alcolici, gluten free, succhi e bevande non alcoliche, oli , piante officinali … ).

Come è venuto a conoscenza del bando?

Sono venuto a conoscenza del bando grazie alla pubblicazione su “Il Coltivatore“ e al successivo dalla Segreteria di Giovani Im-

presa di Coldiretti, che mi ha anche seguito nella presentazione della domanda di partecipazione al bando.

Aveva già preso parte a manifestazioni così ampie di profilo internazionale?

Avevo partecipato ad altre manifestazioni internazionali in Italia quali Cibus e Vinitaly, ma questa è stata la prima manifestazione internazionale fatta all’estero.

Cosa porterà a casa da questa esperienza e dal confronto con le altre realtà?

La prima impressione positiva

è stata il grande interesse dimostrato dai visitatori (buyer, operatori della grande distribuzione, ristoratori ed importatori) per il padiglione Italia, grazie anche all’altissima qualità dei prodotti esposti. Questo evento è stato anche un’ottima possibilità per incontrare e consolidare clienti già esistenti, inoltre, la partecipazione al Summer Fancy Food sarà sicuramente un’ottima vetrina per la mia azienda e confido che porterà ad un incremento negli accordi commerciali con varie realtà di distribuzione americane e non solo.

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S

i è riconfermata un successo la XV edizione della Sagra d’Estate, con la partecipazione di oltre 300 persone alla manifestazione organizzata dal CATAC Agenzia 4A di Fossano e da Coldiretti Fossano, con il patrocinio del Comune di Fossano, lo scorso 11 Luglio.

Al centro della serata, la cena

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a base di piatti cucinati utilizzando rigorosamente prodotti del territorio forniti dalla Cooperativa Agricola Localmente.

Impegnati nell’organizzazione i consiglieri ed il Presidente del Catac di Fossano, supportati dall’aiuto dei dipendenti di Coldiretti.

“La Sagra d’Estate – dice il

presidente del Catac di Fossano Raffaele Tortalla – continua negli anni ad essere un evento importante per il Catac e per Coldiretti, di promozione del territorio e del lavoro quotidiano delle imprese agricole; in riferimento ai prodotti utilizzati nelle varie portate del menù, tutti erano di provenienza e pro-

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il territorio da alla realtà agricola locale.

Composizione del Catac di Fossano: Presidente: Tortalla Raffaele Consiglieri: Abrate Aldo, Ambrogio Giuseppe, Eandi Giovanni, Fruttero Giuseppe, Panero Pier Carlo, Pettiti Elio, Pirra Domenico, Rocca Stefano e Tortone Nicola.

RINGRAZIAMENTI: • Paolo Stassi, Manuele Molinari, Samuele Capraro, Federico Sironi tecnici di riferimento del C.A.T.A.C di Fossano • Dipendenti Coldiretti Fossano.

Si ringraziano inoltre tutte le ditte che hanno contribuito a vario titolo nella riuscita della manifestazione, in particolare: Integra S.R.L. e poi Farmix, Co.Pi. Co., Medinova, Randazzo F.lli, Cassa di Risparmio di Fossano, Vetefar S.r.l., C.A.P. Nord Ovest, Agrisicura Sviluppo S.r.l., Mondo Servizi, Tekfire, Eviso, Az. Agr. Delpero s.s. – S. Stefano Roero, Novasem S.R.L.

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La serata si è aperta come di consuetudine con la settima edizione del conferimento del riconoscimento “Galantòm” assegnato al sig. Reynaudo Vittorio di frazione Sant’Antonio Baligio di Fossano (anno di nascita 1936). Quest’anno un’importante new entry: il riconoscimento di “Fomna Special” alla sig.ra Bonino Margherita ved. Sarale (anno di nascita 1929). “Questi riconoscimenti – ha dichiarato il Sindaco di Fossano, Davide Sordella sono simbolici ma molto sentiti, vanno a dare pubblicamente valore ed importanza a persone “comuni”, scelte perché la comunità gli vuole bene; è proprio da queste persone che le nuove generazioni devono imparare per poter avere un futuro ed una comunità locale migliori.

Il grande successo riscosso dalla Sagra, l’apprezzamento per i piatti degustati e per il lavoro svolto da tutti gli organizzatori sono un segnale importante che

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“FUMA LON CA PUMA..

MANGIUMA LON CA FUMA”

D

omenica 14 settembre sarà un giorno di festa a San Biagio di Mondovì, l’occasione è la 6ª edizione di “Fuma lon ca puma, mangiuma lon ca fuma”. Il Circolo Ricreativo San Biagio, in collaborazione con Coldiretti Cuneo organizza una giornata di eventi gastronomici, visite guidate in aziende agricole, mostre, musica, esposizioni, attività ludico-educative e non solo.

La manifestazione inizierà alle 9,30 per protrarsi fino a sera.

Una giornata in cui si potrà passeggiare a piedi o in bicicletta immersi nel verde delle campagne monregalesi, ammirare i paesaggi e le bellezze artistiche della zona, oltre che degustare le prelibatezze della tradizione locale.

Dalle ore 11,30 si servirà il

pranzo, mentre alle ore 17,30 ci sarà la “merenda sinoira”. E se ci fosse il maltempo a comp l i c a re i piani, nessun problema, il Circolo Ricreativo assicura 250 posti a sedere al coperto nel padiglione polivalente. Per ulteriori informazioni è possibile chiamare i numeri telefonici: 333-8248005 / 338-1495010; oppure visitare il sito web www.fumaloncapuma.it.

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LUGLIO DI LAVORO PER O.N.A.FRUT

I

l mese di luglio è stato un mese di lavoro per i Maestri Assaggiatori di O.N.A.Frut: con il settimo concorso provinciale “Il Mirtillo più buono” sabato 12 luglio a Martiniana Po nell’ambito dell’undicesima “Sagra dei Piccoli Frutti, Buon Gusto e Benessere” e il quinto concorso “La pesca più buona” sabato 19 luglio nell’ambito della dodicesima edizione della “Sagra della Pesca, Commercio e Artigianato” a Revello.

Come ormai da tradizione e da regolamento, dalle ore 9.30 alle 15.30 di sabato 12 luglio presso la sede del comune di Martiniana Po, le aziende agricole hanno provveduto alla consegna dei campioni dei piccoli frutti che, dopo essere stati codificati da un funzionario comunale per mantenere l’anonimato della provenienza, sono stati sottoposti al giudizio dei Maestri Assaggiatori.

L’elevato standard qualitativo dei 23 campioni partecipanti al concorso ha reso molto ardua e impegnativa la scelta fatta dagli assaggiatori di frutta che, dopo più di due ore di riunione del “panel”, hanno decretato il podio dei vincitori dell’edizione 2014 del concorso. Vincitrice è risultata essere l’azienda agricola Gonella Susi, al secondo posto l’azienda agricola Lazzarino Caterina ed al terzo posto l’azienda agricola Maero

Fabrizio. Tutte le 23 aziende che hanno concorso sono state premiate con un attestato di partecipazione da parte del Sindaco Bruno Allasia e del Vice Sindaco Giovanna Zetti di Martiniana Po, prima della consueta cena a base di prodotti locali e dell’ormai celebre ed apprezzatissimo “Risotto ai Mirtilli”.

A farla invece da padrona dal 18 al 20 luglio, nel ricchissimo programma della dodicesima edizione della “Sagra della Pesca, Commercio e Artigianato” organizzata dal Comune e dalla Pro Loco di Revello, come sempre la produzione frutticola locale principale ovvero la Pesca, che i visitatori hanno potuto degustare sia fresca, sia trasformata nei famosissimi “persi pien”. Durante la manifestazione, si è tenuto il quinto concorso provinciale “La Pesca più Buona”: la gara sulle qualità sensoriali, organizzata dal comune di Revello in collaborazione con l’Agenzia 4A Coldiretti e l’Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Frutta O.N.A.Frut. I campioni raccolti e, come da regolamento del concorso, resi anonimi e contrassegnati da un codice numerico di tre cifre da un funzionario del comune, sono stati valutati sabato pomeriggio da un apposito “panel” di assaggiatori di O.N.A.Frut che,

al termine della degustazione, ha stilato la classifica generale.

Quest’anno - precisa Giovanni Quaglia, Presidente di O.N.A.Frut. - l’elevato standard qualitativo dei campioni esaminati ci permette di segnalare un netto miglioramento delle qualità sensoriali delle pesche, che evidenzia gli sforzi messi in campo dagli imprenditori per la ricerca di un continuo miglioramento del gusto.

Domenica 20, alla presenza del sindaco del Comune di Revello Daniele Mattio e degli assessori Giuseppe Crosetti e Marina Borgognone, si è svolta la premiazione che per la campagna di produzione 2014 ha visto la vittoria dell’azienda agricola Allasia Davide di Revello; al secondo posto, si è classificata l’azienda agricola Allasia Giuseppe di Revello ed al terzo posto l’azienda agricola Gonella Susi di Revello.

Campi con la Scuola Forestale di Ormea L’estate 2014 è molto dinamica per la Scuola Forestale di Ormea, oltre alle attività di routine (gestione del vigneto e del giardino botanico, tutoraggio stage classe Seconda), alcuni gruppi di lavoro stanno partecipando al Programma “Leonardo Da Vinci”. “Siamo l’istituto capofila del Programma comunitario Leonardo Da Vinci. I nostri partner sono le altre tre Scuole forestali italiane: Edolo (Brescia), Feltre (Belluno), Pieve Santo Stefano (Arezzo). Gli studenti partecipano a quattro settimane di stage all’estero” dichiara la Prof.ssa Gabriella Pesce, Responsabile della sede di Ormea e Collaboratore del Dirigente Scolastico Antonella Germini.

Le quattro settimane di permanenza all’estero non hanno solo uno scopo linguistico ma anche professionale. Spiega la Prof.ssa Pesce: “la prima settimana di permanenza ha degli obiettivi formativi relativi alla lingua del paese ospitante ed all’attività forestale in loco mentre le tre successive settimane rappresentano un vero e proprio coinvolgimento nel lavoro aziendale con il supporto di un tutor locale”.

Il primo gruppo di lavoro è rientrato ad Ormea Domenica 6 Luglio, le quattro settimane di stage si sono svolte a Pointel (Normandia del Sud).

L’11 Luglio sono partiti gli altri due gruppi di lavoro, le loro destinazioni sono il Galles e la Repubblica Ceca.

ATTUALITÁ

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LA “QUATTORDICESIMA” DI PENSIONE L’articolo 5 della legge 3 agosto 2007, n. 127, prevede la corresponsione di una somma aggiuntiva, cosiddetta “quattordicesima”, in presenza di determinate condizioni di età, di contribuzione e di reddito, a favore dei titolari di uno dei trattamenti pensionistici a carico dell’INPS o di altri Enti.

ETÀ E LIMITI DI REDDITO Come già sottolineato, i pensionati beneficiari della “quattordicesima” debbono avere un’età pari o superiore ai 64 anni (per l’anno 2014 sono interessati i soggetti nati dal 1 gennaio 1951) e non possedere un reddito individuale relativo al corren-

te anno pari a euro 9.767,16.

I redditi da considerare sono quelli di qualsiasi natura, compresi anche i redditi esenti da imposte.

Non devono, viceversa, essere calcolati nel reddito: • i trattamenti di famiglia comunque denominati; • le indennità di accompagnamento; • il reddito della casa di abitazione; • i trattamenti di fine rapporto; • le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata; • le pensioni di guerra; • le indennità previste per i ciechi parziali e le indennità di comunicazione per i sordi.

ANZIANITÀ CONTRIBUTIVA Il beneficio spettante non è di importo fisso, ma è collegato, oltre che al reddito, alla gestione di appartenenza della pensione (dipendente, autonomo) e all’anzianità contributiva complessiva, cioè alle settimane di versamento che può far valere l’interessato.

Poiché sono utili, a tal fine, sia i contributi figurativi che quelli a supplemento, si ritiene opportuno richiamare l’attenzione degli interessati su questi due elementi, in quanto un corretto accredito potrà attribuire un beneficio economico sia per la “ quattordicesima” ed indipendentemente da essa all’importo in pagamento.

Importo Somma aggiuntiva 2012

Limite massimo di reddito 2012

Meno di 18 anni di contributi

€ 336,00

€ 10.103,16

da 15 a 25 anni di contributi

da 18 a 28 anni di contributi

€ 420,00

€ 10.187,16

Più di 25 anni di contributi

Più di 28 anni di contributi

€ 504,00

€ 10.271,16

Anni di contribuzione Lavoratori dipendenti

Anni di contribuzione Lavoratori autonomi

Meno di 15 anni di contributi

I CONTRIBUTI FIGURATIVI I periodo di assenza dal lavoro o privi di attività possono essere coperti mediante l’accredito di contributi figurativi, che non comportano mai alcun onere per il soggetto interessato.

Alcuni accrediti avvengono

d’ufficio, cioè senza necessità di domanda, mentre altri richiedono una esplicita istanza all’INPS. Tra questi ultimi rientrano: • servizio militare; • malattia ed infortunio; • maternità.

In presenza di uno o più di

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questi eventi verificatosi nel corso della vita assicurativa, occorre procedere alla richiesta di accredito della contribuzione figurativa all’INPS. IL SUPPLEMENTO Qualora il pensionato possa far valere, dopo la decorrenza

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della pensione, altra contribuzione per attività lavorativa, dipendente od autonoma oppure contribuzione figurativa, potrà presentare domanda all’INPS per la valorizzazione dei predetti contributi.

Sia per quanto riguarda la contribuzione figurativa, che per quella a supplemento, il Patronato Epaca della Coldiretti è a

disposizione per assistere le persone interessate all’accredito dei contributi ed alla presentazione della relativa domanda di ricostituzione o supplemento della pensione.

PAGAMENTO DI LUGLIO 2014 L’INPS ha confermato che, la “quattordicesima”, è stata attri-

buita in via generalizzata sulla mensilità di luglio 2014, ai soggetti che siano risultati in possesso dei requisiti reddituali previsti e che, alla data del 31 luglio 2014, abbiano un’età maggiore o uguale a 64 anni.

A coloro che perfezionano l’età richiesta dal 1° agosto 2014 in poi, la corresponsione verrà effettuata con una successiva

elaborazione sulla rata di dicembre 2014.

Qualora vi siano pensionati che, pur rientrando nei limiti di reddito, non ricevano tale beneficio, sono invitati a presentarsi tempestivamente presso gli uffici di zona o recapito Coldiretti/EPACA per la predisposizione dell’istanza.

AVVISO - CONTRIBUTI PREVIDENZIALI COLTIVATORI DIRETTI, COLONI, MEZZADRI E IAP Si informano i soci che nel corso dei questi giorni l’INPS ha inviato, come lo scorso anno, ai Titolari di Aziende Agricole una comunicazione che riporta i contributi dovuti per l’anno 2014.

Nell’eventualità in cui tali comunicazioni non siano pervenute, al fine di agevolare i soci, gli uffici Coldiretti hanno elaborato i modelli F24 necessari per i relativi pagamenti.

Presso gli Uffici di Zona e gli Uffici di Recapito si potranno ottenere l’assistenza e le informazioni in merito.

Si ricorda che le prossime rate scadranno il 16 settembre, 16 novembre 2014 e 16 gennaio 2015.

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ACSTE : RADUNO E APPUNTAMENTI DI SETTEMBRE

L

’estate giunge al termine e con settembre ecco l’appuntamento con La Festa dell’associazione Acste a San Biagio di Centallo in collaborazione con il Circolo Ricreativo San Biagese, festa che quest’anno verrà anticipata a metà settembre con il seguente programma:

Sabato 13 settembre:

arrivo dei cavalli nel pomeriggio e sistemazione. Possibilità di campeggio.

Ore 20.30 cena presso il Circolo con intrattenimenti nel dopocena e gara sul TORO MECCANICO con ricchi premi. Necessaria la prenotazione entro giovedì telefonando alla Segreteria Acste;

Domenica 14 settembre:

alle ore 10.00 la sfilata dei

Giovedì 4 settembre ore 21.00 a San Biagio di Centallo presso il Circolo Ricreativo si terrà la riunione per le selezioni del nuovo direttivo Acste. Data l’importanza dell’argomento, in quanto dall’esito delle elezioni dipenderà il futuro dell’Acste, i soci sono “caldamente” invitati a partecipare!!!

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L’Acste invita tutti i soci e i simpatizzanti a partecipare alla

Festa per chiudere la stagione in allegria!

Per informazioni e prenotazioni pasti, telefonare in segreteria ai seguenti numeri : 3394243330 - 3387049109 oppure via mail: acste@libero.it.

MODIFICA CALENDARIO : Il Raduno del 5 ottobre a San Martino di Busca non verrà organizzato in quanto il Circolo Costa Olearia di Busca, circolo organizzatore, è stato sciolto.

P.S.R. 2015 Misure agroambientali indicazioni per le semine autunnali Vista la momentanea incertezza in merito alle rotazioni del nuovo P.S.R., in considerazione delle ormai imminenti semine estive autunnali, si consiglia agli agricoltori aderenti alle misure agroambientali di continuare a rispettare la vecchia normativa di seguito esposta e di considerare il 2015 come quinto anno di impegno (periodo di riferimento 2011 – 2015); anche per le aziende che avevano iniziato nel 2007, che avevano il vincolo meno restrittivo delle 2 colture diverse nei 5 anni: per le colture erbacee annuali e le orticole in pieno campo le aziende devono adottare una rotazione quinquennale che comprenda almeno tre colture e preveda sullo stesso appezzamento al massimo un ristoppio per ogni coltura; nel quinquennio di impegno, la stessa coltura non deve tornare per più di tre anni; ai fini del rispetto della rotazione colturale vengono considerate le coltivazioni principali, che devono coincidere con l’eventuale domanda PAC presentata per lo stesso anno; i cereali autunno vernini (frumento tenero, frumento duro, orzo, avena, segale, triticale, farro) sono considerati colture analoghe ai fini della successione colturale; le colture erbacee poliennali tecnicamente non avvicendabili non sono soggette ai vincoli rotazionali; gli erbai sono considerati agli effetti dell’avvicendamento colture di durata annuale. Si consiglia agli interessati di rivolgersi presso gli uffici dei tecnici Coldiretti prima delle semine per la predisposizione dei piani colturali.

Dal 24 al 31 agosto l’ottavario per la Beata Teresa Bracco

Tra le centinaia di eventi che hanno visto protagonista San Giovanni Paolo II, uno riguarda la zona savonese della Diocesi di Acqui. Il 24 Maggio 1998 a Torino il Santo Padre polacco celebrò la beatificazione di Teresa Bracco. Il Vescovo acquese Livio Maritano (deceduto nel Maggio 2014) dedicò le sue energie affinché tutto si svolgesse per il meglio ed anche Don Giuseppe Olivieri lavorò incessantemente per anni affinché la nostra Teresa Bracco conoscesse l’onore degli altari. Quest’anno ricorre il 70° anniversario del Martirio. Dal 24 al 31 Agosto si svolgerà il consueto Ottavario, il 30 Agosto sarà celebrata la Festa Liturgica.

La ricorrenza è molto sentita a Santa Giulia, paese delle Langhe liguri e nel cuore di decine di Pellegrini che in tutto il Nord Ovest d’Italia si sentono legati alla Beata Teresa Bracco. A Santa Giulia il lavoro non manca, purtroppo i luoghi sacri del paese necessitano di interventi di restauro, per questo durante le festività di fine Agosto verrà allestito un banco di beneficienza che possa fornire fondi utili ai lavori. Grazie ad un gruppo di volenterosi la zona del “cippo”, luogo in cui avvenne il Martirio è gestita in modo adeguato.

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ATTUALITÁ

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ATTUALITÁ SCADENZE AZIENDALI

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SCADENZE AZIENDALI 20 AGOSTO 2014 (termine stabilito dal D.L.16/2012) VERSAMENTO IRPEF, ADDIZIONALI REGIONALI, COMUNALI E IRAP Entro tale termine devono essere effettuati i versamenti delle imposte per le persone fisiche soggette a studi di settore con la maggiorazione dello 0,40%. Sono soggetti a tale proroga anche i soggetti diversi dalle persone fisiche che applicano gli studi di settore.

DIRITTO ANNUALE CCIAA Entro tale termine è possibile effettuare il versamento del diritto annuale anno 2014 con la maggiorazione dello 0,40 per cento. Si ricorda che il diritto è dovuto da tutte le imprese iscritte presso il registro imprese della CCIAA. VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti delle ritenute effettuate nel mese di luglio sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO (contribuenti trimestrali) Entro tale data i contribuenti che esercitano l’attività agricola, d’impresa o di lavoro autonomo che hanno realizzato nell’anno 2013 un volume d’affari inferiore a € 400.000,00, se esercitano l’attività di prestazioni di servizi, ed arti e professioni e inferiore a € 700.00,00 se esercitano l’attività agricola o di impresa ed hanno optato ai sensi dell’art .66 L.427/93 per la liquidazione trimestrale devono annotare sul registro delle vendite la liquidazione periodica dell’imposta relativa al trimestre aprile - maggio - giugno 2014 ed effettuare il versamento IVA mediante modello F24 telematico.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO (contribuenti mensili) Annotazione di liquidazione per il mese di luglio e versamento dell’eventuale imposta, tramite modello F24 telematico, da parte dei contribuenti, che esercitano attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2013 hanno realizzato un volume d’affari superiore a € 400.000,00, se prestazione di servizio o di € 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.

66, legge 427/93.

IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTO Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta, dai contribuenti mensili e trimestrali Iva, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA rispettivamente nel mese di luglio e nel 2 trimestre 2014.

Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art. 8 lettera c) del D.P.R. 633/72.

25 AGOSTO 2014 CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI Scade il termine per i contribuenti mensili per la trasmissione in via telematica all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di luglio 2014.

31 AGOSTO 2014 IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento all’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

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16 SETTEMBRE 2014 VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti delle ritenute effettuate nel mese di agosto sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO (contribuenti mensili) Annotazione di liquidazione per il mese di agosto e versamento dell’eventuale imposta tramite modello F24 telematico da parte dei contribuenti, che esercitano attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2013 hanno realizzato un volume d’affari superiore a € 400.000,00, se prestazione di servizio o di € 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art .66, legge 427/93.

IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTO Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta, dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni

realizzate senza IVA nel mese di agosto 2014..

Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art .8, lettera C) del D.P.R. 633/72.

CONTRIBUTI INPS DATORI DI LAVORO AGRICOLI I datori di lavoro che hanno assunto alle proprie dipendenze operai agricoli a tempo determinato e/o indeterminato nel 1 trimestre 2014 devono effettuare, entro tale data, il versamento della relativa rata dei contributi.

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