Coltivatore Cuneese n.3 - Febbraio 2014 by Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

Poste Italiane s.p.a. / Spedizione in Abb. Postale / D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) Art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

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n. 3 - ANNO 68 - 16 - 28 FEBBRAIO 2014

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DANNI DEGLI UNGULATI: COLDIRETTI CUNEO PLAUDE ALL’INIZIATIVA DEL COMUNE DI NIELLA TANARO

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Coldiretti Cuneo prende atto con attenzione della prima ordinanza per abbattimenti selettivi adottata in provincia dal sindaco di Niella Tanaro, Dianora Vizzaccaro. “Si tratta del primo atto concreto da parte di chi vive ed ha a cuore il territorio – evidenzia Marcello Gatto, presidente di Coldiretti Cuneo - da parte di un sindaco che ha sempre partecipato agli incontri e al tavolo tecnico che, su proposta di Coldiretti, è stato insediato dalla Prefettura presso il Corpo Forestale dello Stato di Cuneo e si riunisce periodicamente per monitorare la situazione”. Il provvedimento adottato dal sindaco di Niella Tanaro autorizza in via sperimentale per due mesi un intervento settimanale di abbattimento dei cinghiali sul territorio comunale, che sarà effettuato dagli operatori della Provincia e dalla Guardia Forestale. “L’ordinanza è l’unico strumento utile, ad oggi, per contenere le problematiche causate dalla selvaggina, in particolare cinghiali e caprioli. Auspichiamo che venga adottato anche negli altri Comuni – continua Gatto - . Come denunciato più volte da Coldiretti, è una vera emergenza sociale, che desta preoccupazione per la sicurezza delle persone e per il rischio di trasmissione delle malattie infettive. I danni devastanti all’agricoltura, alle aziende che debbono riseminare più volte il raccolto trovandosi i campi perfettamente “arati” dagli ungulati sono una minima parte del disagio sociale che gli ungulati stanno creando. Chiediamo ai sindaci del territorio atti analoghi: adottare l’unico provvedimento che può contrastare, sotto il controllo della Provincia e del Corpo Forestale, un fenomeno grave e pericoloso, che sta assumendo con il passare del tempo, dimensioni sempre più preoccupanti”.

IN PROVINCIA DI CUNEO MANCA UN PROGETTO INDUSTRIALE PER LA FRUTTA. PRODUTTORI OSTAGGIO DI UN SISTEMA VECCHIO E SUPERATO?

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese

“Il Coltivatore Cuneese” Editore: Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Chiara Serra

Sommario

Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Roberto Bianco, Elena Bono, Silvia Bosco, Gianluca Bruno, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Nicola Fontana, Cesare Gallesio, Roberto Giobergia, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Giulia Marinari, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Marcello Pellegrino, Nadia Olivero, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Simonetta Re, Elisa Rebuffo, Davide Roà,

Matteo Renzi: nuovo Presidente del Consiglio.............................. 4 Enzo Pagliano direttore di Coldiretti Cuneo..................................... 5 Prezzi della frutta: così non va.................................................................. 6 Coldiretti ha incontrato il nuovo Prefetto......................................... 7 Verso la conclusione il regime delle quote latte.................... 8-9 Corso per conducenti di vecoli che trasportano animali vivi ........................................................................9 L’Assemblea Federpensionati alza la voce: “più attenzione dalle Istituzioni” ................................................10-11

Redazione grafica ed amministrazione: Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it

Il Corsivo del Coltivatore ........................................................................12 Storie di vita........................................................................................................ 13

Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it

Moscato: e’ importante sapere chi fa e che cosa..................... 14 Con Creditagri Italia il leasing si apre all’agricoltura...................................................... 16-17 Un nuovo servizio curato da Asprocarne Piemonte ............. 17 Contributi per la ristrutturazione dei vigneti: ultimi giorni..................................................................... 18-20 Coldiretti: affidate ad un pool di avvocati le pratiche di pagamento fermate da Arpea............................................................ 22 Settore avicolo: entro il 14 marzo va completato il caricamento delle analisi in autocontrollo............................... 24

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Raccolta differenziata nelle aziende agricole: ottimi risultati ........................................... 25 Coldiretti è impegno sindacale, attività nel sociale e momenti aggregativi ........................ 26-27 Bando Inail: 30 milioni di euro per le imprese agricole.................................... 28 APA: si completa il percorso di riorganizzazione...................... 29 “Patentino” per l’uso della motosega: cos’e’ e quando occorre....................................................................... 30-32 Terramica ha partecipato al Biofach 2014..................................... 33 Coldiretti: “nuovi criteri per erogare le risorse del fondo sanitario”................................................................... 34 La giornata bianca di Giovani Impresa Cuneo............................ 34 COSMAN: campagna assicurativa 2014........................................... 35 Serate informative per gli associati a cura dell’ACSTE............................................. 36-37 Epaca: Penalizzazione: congedi e permessi l.104 –Novita’.................................................................................. 38 Versamenti volontari ad integrazione part-time.................... 38 Scadenze Aziendali.........................................................................................39 Il Mercatino del Coltivatore........................................................40-42

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n. 2 - ANNO 68 - 16 - 28 FEBBRAIO 2014

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MATTEO RENZI: NUOVO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

on l’incarico a Matteo Renzi, segretario del Pd, sarebbe la terza volta che il presidente della Repubblica dà un incarico senza passare per il Parlamento.

Matteo Renzi

MOLTI CONTESTANO IL METODO CHE DI FATTO HA ESAUTORATO PER LA TERZA VOLTA CONSECUTIVA IL PARLAMENTO Successe quando Berlusconi, dopo essersi dimesso, venne incaricato Monti. La seconda volta si verificò quando Enrico Letta fu nominato al posto di Monti e ora Matteo Renzi che subentra a Enrico Letta. Una prassi che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano deve aver seguito più per necessità che per convinzione. A ENRICO LETTA VA RICONOSCIUTO DI AVER SAPUTO TENERE ALTA LA BANDIERA ITALIANA IN EUROPA Il governo Letta ha tenuto alta la bandiera dell’Italia in Europa ma non ha saputo incidere sulle politiche economiche nazionali. Una disoccupazione giovanile che sfiora il 40% appartiene ad un Paese che non è in condizione di rialzarsi dall’oggi al domani se non con persone che

con lo spread a quota 204, in linea con l’apertura e appena sopra la chiusura del giorno prima. Piazza Affari lima le perdite subito dopo le parole di Renzi e poi chiude con un -0,17% quindi in sostanziale parità e restando sopra i ventimila punti riconquistati il giorno prima. Dunque, i Btp vanno a ruba, i buoni a tre anni, ben 3,5 miliardi a fronte di una domanda di oltre 5 sono stati collocati al tasso dell’ 1,41, il minimo dall’introduzione dell’euro.

intendono giocarsi il tutto per tutto. In questo senso, Matteo Renzi è una garanzia. Poi si può parlare di giochi di palazzo, di accordi più o meno chiari con l’animale politico per eccellenza Silvio Berlusconi. Di fatto, resta la necessità di un Governo che governi l’Italia. PTra gli obiettivi del nuovo presidente del Consiglio, l’accorpamento delle tasse e stop alla burocrazia. Riforma della legge elettorale e taglio alle indennità dei Consiglieri regionali. Ci riuscirà? Renzi vuole una squadra che segni discontinuità e un cambiamento radicale, dove gli Alfaniani (NCD) abbiamo un ruolo importante ma non determinante. Possiamo anche parlare di un ritorno alle faide democristiane per il metodo con cui Renzi ha fatto cadere Letta ed ha ottenuto la sua nomina. Ma siamo anche consapevoli che come disse Steve Jobs “ I cambiamenti veri sono mutamenti e questi li propongono gli irrazionali ed i personaggi che sanno correre fuori dagli schemi”. I mercati finanziari, nonostante l’incertezza politica del Tesoro, hanno sostanzialmente tenuto. Nella giornata del 13 febbraio sono stati collocati 7,5 miliardi di Btp a tassi minimi. La Borsa e lo spread invece paiono ignorare (secondo i pessimisti) accettare in positivo (secondo gli ottimisti) la staffetta Letta – Renzi,

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IL MONDO ECONOMICO E FINANZIARIO CONTINUA A CHIEDERE PER L’ITALIA LA POLITICA DEL RIGORE Per non farci mancare nulla, torna la BCE a lanciare l’allarme: la ripresa è lenta e incerta, la disoccupazione, specie quella giovanile, è il dramma con il quale anche l’Europa si deve confrontare. Solo in Spagna e Grecia la percentuale di giovani senza lavoro è superiore alla nostra. Infine la notizia che la Federal Reserve Usa sia intenzionata a lasciare i tassi a zero ancora a lungo, imporrà una ulteriore limatura ai tassi UE. E non ultima, la speranza che al G 20 di Sidney, possa venire la conferma che la ripresa mondiale è incerta, ma i segnali positivi ci sono.

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ENZO PAGLIANO DIRETTORE DI COLDIRETTI CUNEO

nzo Pagliano è il nuovo direttore di Coldiretti Cuneo. Originario di Mombarcaro, 50 anni, sposato con due figli, già direttore di Bologna, di Milano Lodi, provinciale di Venezia e regionale del Veneto. È stato nominato dal Consiglio Provinciale di Cuneo su indicazione della Confederazione Nazionale Coldiretti lunedì 17 febbraio 2014. Con un bagaglio di esperienza più che ventennale in campo sindacale, da esperto tecnico ed economico Enzo Pagliano raccoglie la sfida, consapevole dell’importanza che il comparto agricolo cuneese riveste: 40mila soci, 20mila imprese iscritte alla Camera di Commercio. A presentarlo al Consiglio di Coldiretti Cuneo, il Segretario Generale di Coldiretti Enzo Gesmundo e il Capo Area Organizzazione e Servizi Bruno Rivarossa, già direttore della Federazione Cuneese, che manterrà il ruolo di Delegato Confederale. “Un’agricoltura così strutturata, dinamica, capace di grandi numeri, e di annoverare tipicità conosciute in tutto il mondo, merita la giusta attenzione e una gestione dei servizi attenta e moderna” – ha detto Pagliano, sottolineando quanto Coldiretti sia concentrata su importanti progetti che vedono coinvolta l’intera filiera agricola italiana, per creare un sistema forte e coeso in grado di coniugare le sfide del mercato con gli interessi degli as-

sociati e della società civile tutta”. Enzo Gesmundo ha evidenziato come l’agricoltura e l’agroalimentare rappresentino una delle poche se non l’unica prospettiva con il turismo e l’ambiente, per la ripresa del Paese. Ha stigmatizzato l’atteggiamento della grande industria, che nel momento in cui il Paese si trova a fare i conti con una disoccupazione dilagante, si compiono scelte di ingegneria finanziaria, ove per due punti di percentuale sulle imposte si insediano le sedi legali a Londra, piuttosto che a Torino. Eppure, quei pochi punti di percentuale non sarebbero altro che restituire al Paese quanto concesso dai vari Governi per tenere in piedi l’industria automobilista italiana. La nostra forza è stata la capacità di riportare al centro del dibattito politico, l’agricoltura e soprattutto la produzione del cibo. Oggi siamo forza sociale che dialoga con i soci, ma anche con il resto della società. Una scelta, quella di Coldiretti, controcorrente, in quanto Coldiretti è l’unica organizzazione ad averla compiuta. Abbiamo però la certezza di aver operato bene e ci assumiamo tutte le responsabilità, come il rilancio dei Consorzi Agrari, quali strumento indispensabile per accompagnare le imprese agricole in questi anni di difficoltà. Bruno Rivarossa, nel ringra-

ziare la collaborazione ricevuta dalla dirigenza e struttura cuneese, ha ricordato le scelte strategiche compiute nel settore del latte, dei cereali, del vino e i progetti per la frutta: “Gli accordi di filiera rappresentano una opportunità per il settore agricolo per ridargli centralità e dignità nel sistema economico”. Pagliano non è nuovo per la Federazione di Cuneo. E’ stato dipendente del Catac di Mondovì con il ruolo di tecnico nel 91. Quindi, è passato nella sede provinciale occupandosi di servizi organizzativi, quali i giovani e la formazione. Dal 94 al 2000 è stato nominato Segretario Zona di Bra. Trasferito alla Zona di Alba, vi è rimasto fino al 31 ottobre 2003. Dal 2002 e fino al 2003 è stato componente del Comitato di direzione della Coldiretti di Cuneo. Pagliano ricopre anche incarichi nazionali: è consigliere del CAA Nazionale e componente del Consiglio confederale in rappresentanza dei direttori.

Da sinistra: Bruno Rivarossa, Enzo Gesmundo, Marcello Gatto, Enzo Pagliano Il Consiglio Provinciale di Coldiretti Cuneo

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PREZZI DELLA FRUTTA: COSÌ NON VA

n questo inizio d’anno, negli uffici e nelle riunioni, abbiamo assistito ad una serie di commenti da parte dei frutticoltori circa le liquidazioni della frutta. C’è insoddisfazione soprattutto per le pesche, mentre per le mele pare si salvino le rosse e le estive in particolare; le gialle

hanno avuto meno apprezzamento. I commenti si sprecano e come normale in questi casi, si cerca il colpevole o i colpevoli di questa situazione. La ricetta per uscire da questa situazione non la possiede nessuno. Di certo, la filiera frutticola cuneese deve, per Coldiretti, ammettere di aver toppato tante scelte economiche compiute in passato. Non vi è quindi un colpevole, ma la colpa – se di colpa si vuole parlare – va ricercata nel nostro sistema frutticolo, fatto di rotondità e di confusione dei ruoli. Commercianti che fanno i frutticoltori. Frutticoltori che reggono la spalla ai commercianti, fino ad una scarsa chiarezza della definizione dei ruoli, anche nelle realtà organizzate. Senza voler criminalizzare nessuno, quando Coldiretti parla di filiere, non intende asserire che per forza di cose “dobbiamo volerci tutti

bene”, ma la filiera va costruita nel rispetto dei ruoli e lasciando ad ognuno le proprie competenze. Questo in provincia di Cuneo non è successo, perché la commistione dei ruoli ha portato ad indebolire il primo anello della catena: il frutticolore. Per Coldiretti occorre una forte analisi autocritica ed è necessario rilanciare un progetto industriale che sottragga dal mercato la quantità di frutta, che va ad appesantire le quotazioni. Occorre creare nuovi sbocchi alle nostre produzioni frutticole, pensando anche al mercato interno. Di qui la progettualità di Coldiretti. È nei momenti difficili che i frutticoltori si debbono affrancare e cercare la vera autonomia, nel tentativo di costruire un progetto dove tutti abbiano riconosciuto il loro ruolo. Se questo non dovesse avvenire, i problemi continueranno ad ingrandirsi.

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COLDIRETTI HA INCONTRATO IL NUOVO PREFETTO

l Prefetto di Cuneo, Giovanni Russo, ha ricevuto giovedì 13 febbraio una delegazione di Coldiretti Cuneo. Erano presenti il presidente di Coldiretti Cuneo, Marcello Gatto, accompagnato dal presidente onorario, Lorenzo Bergese, in qualità di presidente provinciale dei Pensionati Coldiretti, Delia Revelli, responsabile provinciale di Donne Impresa, Lauro Pelazza, vice direttore di Coldiretti Cuneo e Marcello Cavallo, capo Area Organizzazione e Sociale di Coldiretti Cuneo. Il presidente Gatto ha manifestato al Prefetto, l’impegno di Coldiretti Cuneo, nei vari ambiti, da quello economico alle importanti progettualità nel sociale, presentando le diverse attività che l’Organizzazione porta avanti a presidio del territorio e, in particolare a difesa delle fasce di popolazione più in difficoltà. L’Organizzazione rappresenta 39 mila imprenditori agricoli e oltre 23 mila imprese sul territorio. Il presidente di Coldiretti Cuneo

ha chiesto al Prefetto che venga mantenuta alta l’attenzione sui danni da selvaggina e che continui il monitoraggio della Prefettura sull’apposito tavolo di lavoro costituito presso la Forestale, nato per arginare un’emergenza sempre più sentita, che incide fortemente sulla sicurezza della comunità. Il vice direttore Pelazza ha chiesto una maggiore attenzione alle problematiche sociali, evidenziando come la ripartizione delle risorse del Fondo sanitario regionale, abbia fortemente penalizzato l’area cuneese: su 30 milioni stanziati, soltanto poche migliaia di euro sono state at-

tribuite all’Asl Cn 1 e nessun finanziamento è stato riconosciuto all’Asl Cn 2, con conseguenti ricadute negative sull’assistenza domiciliare degli anziani non autosufficienti. Coldiretti è attivamente impegnata nel sociale, ma è indispensabile una forte attenzione affinché non cadano sui più deboli gli effetti della crisi economica del Paese. il Prefetto ha manifestato la propria disponibilità ad affrontare le problematiche emerse, ha raccolto la proposta di Coldiretti a pianificare incontri congiunti sul territorio per la sicurezza ed ha ringraziato la delegazione per la collaborazione.

Lorenzo Bergese ha rilevato la necessità di una manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi d’acqua, data la marcata presenza di attività umane e aree residenziali in zone poste nelle vicinanze dei bacini fluviali. Gli eventi alluvionali del 1994 in provincia di Cuneo, seppur lontani nel tempo, evidenziano il rischio costante di esondazione che interessa il nostro territorio: Bergese ha sottolineato il ruolo importante che le imprese agricole possono avere nell’attività di prevenzione.

Delia Revelli ha evidenziato come sempre più frequenti siano gli episodi criminali, furti, raggiri che avvengono nei contesti extra urbani, interessando sovente i nuclei abitativi più lontani dai centri abitati. Per questo motivo, Coldiretti ha chiesto al Prefetto che venga intensificata l’attività di prevenzione e di controllo da parte delle Forze dell’Ordine e si è detta disponibile ad organizzare con i propri associati incontri informativi volti a sensibilizzare l’attenzione della popolazione su queste tematiche. Giovanni Russo

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VERSO LA CONCLUSIONE IL REGIME DELLE QUOTE LATTE Volumi al di sotto dello scorso anno ma, negli ultimi mesi, le quotazioni positive del mercato spingono ad un aumento delle produzioni

i avviciniamo ormai al termine della campagna lattiero casearia 2013/2014, l’ultima regolata dal regime delle “Quote latte”. Dal 1°aprile 2015 infatti, come già anticipato dal “Pacchetto latte” e confermato dal recente Regolamento comunitario

sull’OCM (Organizzazione Comune di Mercato Unica), terminerà il meccanismo delle quote latte e si entrerà appieno nel libero mercato. Tralasciando quelle che possono essere i possibili scenari produttivi ed economici nazionali, europei globali del dopo quote, analizziamo ora l’attuale campagna lattiero casearia sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili. Mancano ormai poco meno di due mesi al termine della campagna lattiero casearia 2013/2014. Gli ultimi dati produttivi diffusi da Agea, aggiornati alle consegne del mese di novembre (primi 8 mesi della campagna), indicano che la produzione nazionale rettificata cumulata (aprile/novembre) di 6.981.382 tonnellate. Confrontata con lo scorso anno l’attuale campagna risulta inferiore dell’1,7%, quando invece si erano raggiunte i 7.101.455 tonnellate. Ad una più attenta esamina si può osservare come in questi ultimi mesi, dopo che la produzione aveva raggiunto, a giugno 2013, la flessione massima del 3,7% rispetto alla campagna precedente, da luglio in poi si è verificato un inversione del trend, con una progressivo ripresa dei volumi. A luglio la produzione cumulata era stata di 3.665.092 tonnellate

(-2,9% rispetto al 2012/2013), ad agosto di 4.492.012 tonnellate (-2,5%), a settembre a 5.302.501 tonnellate (-2%) e a ottobre era arrivata a 6.145.974 tonnellate (-1,8%). Anche a livello regionale si è avuto un andamento analogo a quello nazionale. Gli ultimi dati della produzione piemontese indicano una produzione cumulata, nel periodo aprile/ novembre, di 618.513 tonnellate con una flessione del solo 0,5% rispetto allo stesso periodo 2012/2013, quando si erano raggiunte le 621.654 tonnellate. In Piemonte, rispetto alla campagna precedente, si è verificato un aumento dei volumi, a partire già dal mese giugno. A giugno, infatti, la produzione cumulata era stata di 246.387 tonnellate (-3,1% rispetto allo scorso anno), a luglio di 322.406 tonnellate (-2,2%), ad agosto di 395.418 tonnellate (-1,6%), a settembre di 467.541 tonnellate (-1,1%) sino al recente -0,5% di ottobre. Mentre nei primi due mesi della campagna (aprile e maggio) il calo era stato addirittura del 3,3%. Per cui bisognerà attendere i dati definitivi con le produzioni rettificate (adeguata al tenore di materia grassa) degli ultimi mesi (dicembre, gennaio e febbraio) e soprattutto cosa accadrà a marzo, ultimo mese della campagna.

Questi ultimi quattro mesi potrebbero essere decisivi per capire se l’Italia riuscirà a rimanere, anche per questa campagna al di sotto del Quantitativo Nazionale Garantito e quindi avere nuovamente la compensazione automatica. Per l’Italia si tratterebbe del quinto anno consecutivo, come già avvenuta a partire dalla campagna 2009/2010, tenendo presente che soprattutto negli due periodi si è rimasti al di sotto della quota nazionale per poche decine di migliaia di tonnellate. E se i primi mesi di produzione facevano supporre una campagna tutto sommato “tranquilla”, senza rischi di splafonamento, ora il risultato sembrerebbe non essere più scontato, tenendo presente che proprio negli ultimi mesi della scorsa campagna si era verificato un netto calo dei volumi. Infine, con le ultime favorevoli condizioni del mercato, con quotazioni interessanti, sia per quanto riguarda l’indicizzato Compral-latte (45 €cent./

litro di media a dicembre) che per il recente accordo siglato in Lombardia a 44,5 €cent./litro (febbraio 2014/giugno 2014), il tutto potrebbe diventare ancora più complicato. E qualora si dovesse superare il tetto massimo nazionale, risultato che nessuno auspica, si metterebbe in moto il complicato meccanismo della compensazione nazionale (attualmente chiamata “restituzione”) con tutti i suoi calcoli di prelievo. La restituzione prevede diversi criteri di priorità dettati dalla Legge n. 119/2003 e dalla Legge n. 33/2009, ovvero: in primis le aziende ubicate in zona di montagna, successivamente le aziende ubicate nelle zone svantaggiate (Legge n. 119/2003); successivamente quanto previsto dalla Legge n. 33/2009 che indica, nell’ordine, le aziende che non hanno superato il livello produttivo nel periodo 2007/2008 e le aziende che non abbiano superato di oltre il 6% la quota individuale disponibile a fine campagna.

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L’ASSEMBLEA FEDERPENSIONATI ALZA LA VOCE: “PIÙ ATTENZIONE DALLE ISTITUZIONI”

n Italia ci sono più di 800mila pensionati coltivatori diretti con pensioni inferiori o integrate al minimo di 480 euro al mese che stanno vivendo un periodo estremamente difficile ma che, nonostante questo, contribuiscono in misura determinante al sostegno delle famiglie, come dimostra il fatto che ben il 93 per cento degli italiani sostiene che un pensionato in famiglia sia molto importante. E’ uno degli spunti emersi dall’assemblea nazionale di Fe-

derpensionati Coldiretti che ha portato a Roma quattrocento delegati, in rappresentanza degli oltre settecentomila associati, assieme al presidente nazionale della Coldiretti, Roberto Moncalvo, al Segretario generale dell’organizzazione, Vincenzo Gesmundo e al presidente di Federpensionati, Antonio Mansueto. Una tregiorni di lavori, svoltisi all’Hotel Ergife, e iniziative, con la festa per i 45 anni della costituzione dell’Associazione e la visita in

Vaticano per il saluto di Papa Francesco. Nel corso dell’udienza gli anziani coltivatori, guidati dal consigliere ecclesiastico nazionale don Paolo Bonetti, hanno donato al Pontefice due piantine d`ulivo e numerosi cesti con prodotti tipici regionali. Nel porgere il saluto alla delegazione, il Santo Padre ha detto: “Tutti incoraggio ad essere fedeli a Cristo, affinché nella Chiesa possa risplendere la gioia del Vangelo”. Ma anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, non ha fatto mancare il suo saluto all’Assemblea, con un telegramma. “Considerata a torto come una forma arcaica da superare, la presenza degli anziani si sta dimostrando fondamentale per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini – ha sottolineato il presidente Mansueto -. Ma i pensionati non sono utili solo nel ruolo di nonni o per l’aiuto che danno ai figli. Nelle campagne sono impegnati nel presidio territoriale IMPIANTI A GAS METANO E GPL

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nelle aree rurali e sono spesso il motore di iniziative ed esperienze culturali, economiche e di solidarietà”. Si va dalle fattorie didattiche per insegnare i segreti della campagna ai più piccoli fino ai tutor dell’orto nelle città, ma c’è anche chi trasmette alle nuove generazioni la propria manualità per realizzare oggetti di artigianato. E’ anche per questo che meritano maggiore attenzione da parte delle Istituzioni. Occorre, in particolare intervenire per recuperare il potere di acquisto delle pensioni più basse ed eliminare ogni forma di discriminazione fra lavoratori dipendenti ed autonomi anche per quanto attiene gli assegni familiari. Serve poi riconoscere un sostegno per le famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità e/o non autosufficienza; definire i livelli essenziali di assistenza e potenziare i servizi di prevenzione per assicurare agli anziani a basso reddito gli accertamenti diagnostici in forma ambulatoriale, con riduzione delle liste di attesa, dei ricoveri in ospedale e della spesa sanitaria. La delegazione di Cuneo era composta da Angela Chionetti di Bastia Mondovì,Giuseppe Robaldo di Cravanzana, Mario Massimino di S.Albano Stura, Natale Carlotto di Cuneo, Marcello Cavallo e Roberto

Bianco nei loro ruoli di Segretario dell’associazione provinciale dei pensionati Coldiretti e di direttore provinciale del Patronato Epaca. Una proposta concreta sta inoltre emergendo dalla Federpensionati e proprio in questi giorni è stata valutata dal consiglio direttivo di cui fa parte il cuneese Natale Carlotto. In buona sostanza i pensionati coldiretti sostengono che con le mofiche del calcolo della pensione disposto dalla legge “Dini” che passa dal retributivo al contributivo, abbia aumentato notevolmente il divario con i lavoratori dipendenti. Per gli agricoltori attivi,soprattutto per quelli che operano nelle le zone montane e svantaggiate, proporre un ulteriore alleggerimento dei contributi versati dagli agricoltori , significa di fatto poi penalizzarli all’atto del pensionamento. Di qui la proposta, oggetto di approfondimenti,di attribuire ai coltivatori diretti delle fascie più basse dei contributi figurativi non onerosi. Non si tratterebbe di un privilegio. In occasione dell’assemblea della federpensionati, il presidente della coldiretti Roberto Moncalvo ha delineato la strategia della confederazione. “dobbiamo andare avanti sulla strada intrapresa molti anni fa” e che ha portato la Coldiretti a

costruire “un modello di agricoltura completamente diverso, riavvicinando agricoltori e consumatori”, ha detto. Questo approccio “inizia a portare frutti importanti” dal punto di vista del riconoscimento del settore, non piu’ considerato residuale, ha affermato Moncalvo, aggiungendo pero’ che si e’ di fronte ad un “paradosso: non c’e’ mai stata tanta attenzione per l’agricoltura e le nostre aziende, in media, non sono mai andate tanto male”. Adesso - ha spiegato - “il nostro grande compito, senza tralasciare la comunicazione col consumatore, e’ guardare alle aziende in difficolta’”. Per questo “abbiamo ripreso in mano la rete dei consorzi agrari”, per costruire “grazie ad un’ infrastruttura presente su tutto il territorio nazionale, una filiera” che faccia recuperare valore aggiunto all’agricoltura. Sempre per questo - ha continuato Moncalvo “abbiamo dato vita ad iniziative sindacali importanti, come quella del Brennero” per difendere il made in italy e il lavoro degli agricoltori. “Quest’anno sara’ decisivo per l’applicazione della nuova pac”, ha poi ricordato Moncalvo, ribadendo che per la Coldiretti e’ fondamentale che le risorse vadano a chi vive di agricoltura e non “a realta’ dell’agroindustria che poi importano materia prima dall’estero”.

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ATTUALITÁ

BASTIAN CONTRARI

I L C O R S I V O D E L C O LT I V ATO R E LA POLITICA? MEGLIO PENSARE AD ALTRO!

così, il 25 maggio, voteremo per l’Europa ed anche – la cosa appare molto probabile – per il Piemonte. Nel frattempo, moriranno le province intese come sono oggi, si definiranno gli equilibri a livello nazionale ed inizierà una nuova primavera. La politica non cessa di stupire e ci rivela sorprese superiori a quelle che la nostra fantasia potrebbe mai configurare. Andiamo a votare con la stanchezza di chi, il lunedì mattina, riprende la settimana di lavoro e con lo scetticismo di quanti, di fronte alle affermazioni che “la crisi è superata”, che “le prospettive sono più rosee del previsto” e che, dopo anni di subacquea, “torniamo ad emergere”, alzano gli occhi al cielo, scuotono le spalle e tirano avanti, senza cer-

tezze e senza illusioni. Gli italiani, tradizionalmente entusiasti, caciaroni ed empatici, in politica sono diventati diffidenti, scettici, disgustati. Guardano ai loro rappresentanti non con l’ammirazione per chi è stato chiamato nella stanza dei bottoni, ma con il distacco e l’amarezza con cui ci si rapporta con soggetti di cui si deve avere timore. Osservano il politico con sguardo indagatore e si pongono

mille domande, senza distinzione di schieramento o di partito. Loro, gli “osservati speciali”, fanno di tutto per mimetizzarsi ed assumere un aspetto di normalità. Niente auto privata blu (per non alimentare sospetti, il colore è stato messo al bando), niente orologi portati all’Agnelli, cioè sul polsino della camicia, per non fare intravedere la marca; niente cappotto scuro, ma un semplice piumino da fun-

zionario di media tacca; niente cravatta (anche se adesso costano poco perché non sono più di moda), niente alloggi con vista, comprati da qualche amica “a loro insaputa”, niente pranzi con belle donne, perché, tanto, non si possono inserire in nota spese. C’è da piangere?No, assolutamente. Non si è sempre detto che la politica è una passione, un servizio, un sacrificio in nome di nobili ideali? Chi la pensa ancora così, si faccia avanti. Le liste per le consultazioni di maggio sono aperte. Se saranno ammessi solo coloro che presentano requisiti di altruismo e generosità, saranno poche, selezionate e valide. A tutto beneficio degli elettori, chiamati a scegliere tra gente per bene. Bastian Contrari

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GRANDI DOLORI Da bambino giocava? “Giocavamo a “topo, topolino!” e a nascondiglio”. Le scuole? “Ho frequentato fino alla quinta Elementare qui a Masueria, i maestri erano severi, noi ragazzi eravamo una quarantina. Se ridevamo o scarabocchiavamo i quaderni, arrivavano le bacchettate!”. Nella borgata quante persone c’erano? “Eravamo otto o nove famiglie, andavamo d’accordo e ci aiutavamo”. La povertà l’ha conosciuta? “Per fortuna no, mio padre lavorava molto. Avevo 20 anni, mia madre ha preso improvvisamente la polmonite ma il medico non è riuscito a salire per la neve, era il gennaio 1953. Dopo tre giorni mia mamma è morta”. Lei ricorda le veglie? “Erano bellissime! Ci ritrovavamo quasi tutte le sere sui “paiun” nelle stalle, c’erano i lumi a petrolio, facevamo il fuoco piccolo per risparmiare… si filava la canapa e si raccontavano storie sulle masche che facevano paura!”. Lei credeva alle masche? “Io avevo un po’ di paura, ma non ci credevo”. I PARROCI DI GILBA Ricorda i parroci di Masueria? “Ricordo don Banchio, servivo la Messa tutte le mattine e lui mi dava qualche soldo da mettere nel salvadanaio. Poi c’è stato don Garnero di Sampeyre, bravissimo. Poi c’è stato don Vittorio Olivero, di animo buono e disponibile con i ragazzi, li faceva giocare tanto: oggi è a Sant’Antonio di Piasco e siamo

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a cura di Barba Bertu info@barbabertu.com

GIOVANNI MARTINA, UNA VITA FRA I BOSCHI DI GILBA

Giovanni Martina, 82 anni portati molto bene

restati amici”. Don Emilio Bonelli lo ricorda? “Era nelle borgate più alte di Gilba, ha fatto tantissimo per i montanari. Ha fatto fare la strada, arrivare l’energia elettrica ed è ricordato con riconoscenza”. E la maestra Claudia Bogetti? “Abitava proprio qui dietro a noi, lei insegnava qui a Masueria: una donna bravissima. Io avevo notato che don Emilio, quando era nato l’amore fra loro due, veniva a trovarla di sera: saliva sul muretto di pietre, poi si arrampicava su una scala di legno a pioli per raggiungere la finestra di Claudia, che non aveva grate. Ma non l’ho mai detto a nessuno! Si sono poi sposati, sono stati felici insieme e ogni tanto tornavano a trovarci. Due ottime persone! Emilio quando poi è restato vedovo negli ultimi anni della sua vita è tornato a fare il prete”. Cosa pensa del celibato dei sacerdoti? “Credo che sarebbe giusto permettere ai preti di sposarsi, se lo desiderano”.

“TANET” E LA POLENTA Ricorda qualche personaggio particolare? “Diverse persone passavano a chiedere l’elemosina. “Tanet” si mangiava una polenta intera da solo… aveva davvero tanta fame! E dopo la guerra arrivava ancora “Tunin Ciampas” con un sacco di iuta, amava il vino e viaggiava con una grosso boccale che si faceva riempire”. La parola “guerra” cosa le fa venire in mente? “E’ bruttissima, colpisce sempre la povera gente… Una volta le SS stavano facendo un rastrellamento nelle baite degli alpeggi, lì davanti… Eravamo tutti in fila contro il muro, e le SS ci avrebbero uccisi tutti se qualcuno di loro fosse stato ucciso durante il rastrellamento: tanta paura, ma per fortuna sono ancora qui”. Quando ha conosciuto sua moglie Anna? “Ci conoscevamo da bambini, la simpatia è nata quando avevo 18 anni. Siamo stati fidanzati tre anni e poi ci siamo sposati a Masueria il 22 agosto 1953. Poi siamo venuti a vivere con mio padre che era gravemente malato,

Anna ha faticato non poco ed è stata eccezionale nel seguirlo, facendo i lavori più umili”. Quanti figli avete? “Quattro femmine: Carla, Mariangela, Mirella e Caterina. Siamo contenti della nostra famiglia e siamo nonni felici di sei nipoti”. LA VITA E’ BELLA Che lavori ha fatto? “Un po’ di tutto. Ho lavorato la terra, tagliato la legna, fatto il muratore e il teleferista, ho lavorato come operaio manovale saltuario per il municipio. La teleferica portava giù il legname dalla punta della montagna sulla strada di Gilba, era un lavoro abbastanza complicato. Nel 1985 sono andato in pensione”. Lei continua a lavorare. Come mai? “Non riesco a stare fermo!”. Oggi come passa le giornate? “Taglio l’erba sotto le piante, colgo le castagne ancora a mano, in autunno tolgo le foglie nei boschi. Ricordo il mercato delle castagne di Venasca, quando durava dalle cinque del mattino fino alla tarda serata. Con il mulo scendevamo a piedi a portare i sacchi grandi di castagne sulla mulattiera. Finivano poi sul tramway”. Chi comanda a casa vostra? “Sia mia moglie che io”. Il segreto per far durare i matrimoni? “Ci va tanta pazienza”. Lei va in chiesa? “Sì, prego Dio e credo che ci sia. So che la morte arriverà, alla mia età ci penso ma non troppo. Non riesco a capire se c’è qualcosa dopo, nessuno è mai tornato indietro”. La felicità c’è? “Bisogna saper vederla, la vita è bella se sai prenderla per il verso giusto. E imparare a ridere anche quando hai voglia di piangere”. CUNEO - Incontro con “Barba Bertu” venerdì 7 marzo alle 20.30, nel Centro Anziani Acli di Roata Rossi. Sarà presente Luigi Giorgis, scampato all’eccidio della Candelora. L’ingresso è libero.

RITRATTI

iovanni Martina è nato il 17 agosto 1931 in borgata Masueria, nel vallone di Gilba. Porta in modo giovanile le numerose “primavere” che ha sulle spalle: “Mio padre si chiamava Bartolomeo e faceva tanti lavori (muratore, falegname, contadino…), mia madre Antonietta era casalinga. Ho una sorella, Caterina, di 91anni oggi nella Casa di riposo di Venasca”.

14 ATTUALITÁ

MOSCATO: E’ IMPORTANTE SAPERE CHI FA E CHE COSA Coldiretti Cuneo e Piemonte, da sempre al fianco dei moscatisti, hanno sostenuto attivamente e accolgono in modo favorevole la decisione della Regione Piemonte di sbloccare i 5 q/ha di riserva vendemmiale della vendemmia 2013 proposta dal Consorzio per la Tutela dell’Asti .

l Moscato è in continuo fermento, anche al di fuori delle cantine; negli ultimi tempi sono nate nuove rappresentanze, che raggruppano più organizzazioni ed associazioni, con l’obiettivo - espressamente dichiarato - di “portare avanti progetti e istanze che favoriscano lo sviluppo del comparto, troppo spesso al centro di polemiche e contrapposizioni”. Le nuove organizzazioni contraddicono però con i fatti le posizioni assunte davanti ai produttori. Nell’assemblea a Canelli l’11 novembre del 2011, i produttori diedero un chiaro ed unanime mandato alle rispettive organizzazioni e associazioni: contrastare il tentativo illegittimo di allargamento della zona di produzione da parte di un grosso imprenditore. “Alla prova dei fatti - eviden-

ziano Roberto Cabiale, vicepresidente Coldiretti Piemonte con delega al settore vitivinicolo e Bruno Rivarossa, direttore di Coldiretti Piemonte - soltanto Coldiretti e Associazione Produttori Moscato hanno mantenuto fede al mandato e hanno avviato azioni concrete. Grazie alle posizioni ferme e determinate nelle varie sedi di confronto quali il Comitato Vitivinicolo nazionale a Roma e grazie all’avvio di complesse azioni legali in sede di ricorso al Tar e successivamente al Consiglio di Stato, Coldiretti e Associazione Produttori Moscato, Muscatellum e Associazioni dei sindaci hanno ottenuto che prevalessero i legittimi interessi dei produttori, da chi avrebbe voluto piegare a suo uso e consumo alcune precedenti decisioni, mentre le organizzazioni che si sono aggregate nella

nuova associazione non hanno difeso le posizioni tenute in Assemblea a Canelli, in sede di Comitato Vitivinicolo a Roma e neppure hanno aderito ai ricorsi legali successivamente”. Concludono Rivarossa e Cabiale: “Per scegliere con chi sia meglio associarsi, più che dare ascolto a chi si erge a difesa degli interessi comuni, con ‘una unica voce’ è bene valutare cosa dica quella voce, ma soprattutto cosa in realtà stia facendo, concretamente”. Coldiretti invita ad aderire all’Associazione Produttori Moscato e Muscalletum per i vinificatori che da sempre si confrontano con i viticoltori in modo aperto e portano avanti le istanze democraticamente, nell’interesse dei propri soci. Gli uffici Coldiretti sono a disposizione per raccogliere le iscrizioni.

16 ATTUALITÁ

CON CREDITAGRI ITALIA IL LEASING SI APRE ALL’AGRICOLTURA Uno strumento finanziario che può costituire una valida alternativa a supporto degli investimenti riconducibili alle varie filiere del comparto agricolo

i amplia la gamma di prodotti e servizi offerti da CrediAgri Italia a supporto del settore primario. Per effetto, infatti, del primo accordo sul leasing in agricoltura sottoscritto con la società Albaleasing, le aziende e cooperative agricole hanno la possibilità di usufruire di un canale dedicato, anche in termini di condizioni economiche, per realizzare investimenti strumentali ed immobiliari. Una valida alternativa al canale del finanziamento bancario, avente la finalità di sostenere ed agevolare la ripresa del processo di sviluppo. Sotto questo punto di vista gli investimenti finanziabili in leasing sono riconducibili alle seguenti categorie: fabbrica-

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IL LEASING NEL SETTORE PRIMARIO Sul fronte del credito l’ultimo anno, per quanto concerne il settore primario, può essere definito un periodo in chiaroscuro. Se da un lato, infatti, si è registrata una lieve crescita delle erogazioni (+ 0,3% rispetto al 2012), dall’altro sono aumentate in misura sensibile le sofferenze, che hanno superato la soglia dei 4 miliardi di euro con un’incidenza del 10% sull’ammontare delle linee di credito concesse. Decisamente più marcato è risultato essere l’utilizzo del leasing in agricoltura, che ha segnato un incremento superiore al 38% (nel medesimo arco temporale, rispetto all’esercizio precedente). Un dato che evidenzia come tale strumento possa costituire un concreto canale di carattere finanziario, per supportare il processo di investimento a livello aziendale.

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dell’IVA lungo l’intero periodo di rimborso del contratto di locazione finanziaria. L’accordo siglato da CreditAgri Italia, inoltre, prevede un processo di gestione trasparente, diretto (il confidi costituisce l’unico interlocutore per l’impresa) e rapido in termini di delibera, così da

consentire una pianificazione sia a livello gestionale, che economico da parte dell’impresa. Per maggiori informazioni, è possibile contattare direttamente CreditAgri Italia (sig.ri Girò Domenico o Bruno Francesco), telefonando al numero 0171.447297.

Un nuovo servizio curato da ASPROCARNE PIEMONTE Si è svolto il 6 Febbraio, a Carmagnola, presso la sala Monviso del Parco Cascina Vigna, un importante convegno dal titolo “impatto economico della sindrome respiratoria, delle zoppie e delle dismetabolie digestive nell’allevamento del bovino da carne”, organizzato da Asprocarne Piemonte. Il convegno ha visto la partecipazione di un folto pubblico di allevatori, veterinari e tecnici di stalla. Il presidente di Asprocarne Mario Panero ha evidenziato l’importanza che riveste la fase del ristallo dei capi in allevamento, soprattutto per le razze più delicate quali Piemontesi e Blonde d’Aquitaine. Per cercare di limitare le problematiche legate a questa parte del ciclo produttivo, da quest’anno l’Asprocarne ha stretto un accordo commerciale con il più importante gruppo di commercializzazione di bovini della Francia, per lo sviluppo di un protocollo per lo svezzamento dei giovani bovini da ristallo in Francia, in modo tale da garantire agli allevatori piemontesi l’acquisto di capi che limitino le problematiche all’ingrasso dei capi in allevamento. Per avere maggiori informazioni in merito a questo nuovo servizio lanciato da Asprocarne potete contattare i nostri uffici (tel 011/9715308) chiedendo del direttore Simone Mellano.

VARIE

18 VITIVINICOLO

CONTRIBUTI PER LA RISTRUTTURAZIONE DEI VIGNETI: ULTIMI GIORNI

’ stato pubblicato il bando della regione Piemonte che reca le disposizioni attuative della misura di ristrutturazione e riconversione dei vigneti inserita nel Programma Nazionale di Sostegno (PNS). Le domande dovranno osservare i seguenti termini di scadenza: • Presentazione telematica: 282-2014 • Presentazione documenti cartacei (presso Provincia Cuneo - Settore Agricoltura) 7-32014 ore 12.00

AREA DELL’INTERVENTO La misura interessa l’intero territorio regionale, ma è limitato ad interventi relativi alle produzioni DOC /DOCG. BENEFICIARI Possono beneficiare della misura di ristrutturazione e riconversione dei vigneti: imprenditori agricoli singoli, cooperative agricole, società di persone e di capitali, che esercitano attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del codice civile. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE La domanda viene presentata avvalendosi del Sistema telematico (SIAP). Il richiedente nella domanda di aiuto, oltre a sottoscrivere dichiarazioni e impegni, indica: la superficie vitata, certificata dallo schedario viticolo presente nell’Anagrafe agricola del Piemonte, per la quale richiede l’aiuto; gli eventuali diritti di reimpianto che intende utilizzare; la tipologia o le tipologie di in-

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tervento che intende realizzare. Allega un progetto che in sintesi riassume le caratteristiche tecniche dell’intervento. Interventi non ammissibili - Il regime di aiuto non si applica: a) al rinnovo normale dei vigneti giunti al termine del loro ciclo di vita naturale (il rimpianto sulla stessa particella con la stessa varietà secondo lo stesso sistema di allevamento della vite); b) agli impianti viticoli che nei dieci anni precedenti alla presentazione della domanda abbiano beneficiato di aiuti per interventi di ristrutturazione e riconversione. REQUISITI DI AMMISSIBILITÀ Alla data di presentazione della domanda i soggetti interessati devono: aver costituito o aggiornato il proprio fascicolo aziendale (che deve contenere aggiornate le informazioni delle superfici coltivate a vigneto, la documentazione concernente la titolarità alla conduzione

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delle superfici stesse e l’indirizzo di posta elettronica certificata aziendale); condurre le superfici inserite in domanda e nel caso in cui non fossero proprietari della superficie inserita in domanda, possedere (ed allegare) il consenso del proprietario alla misura e agli impegni previsti; essere in regola con le norme vigenti in materia di potenziale viticolo; aver presentato la dichiarazione obbligatoria di raccolta, di produzione e rivendicazione (non occorre allegarla). Si precisa che tale obbligo non riguarda le aziende di recente costituzione che detengono esclusivamente diritti di reimpianto senza condurre superfici vitate. Al momento della presentazione per via telematica della domanda i soggetti interessati devono:

• aver almeno presentato la comunicazione di estirpo delle superfici vitate, oppure • essere in possesso di un diritto di reimpianto proveniente dalla estirpazione di un proprio vigneto (diritto in portafoglio), oppure • essere in possesso di un diritto di reimpianto trasferito o aver attivato la procedura per il suo trasferimento ( allegare copia della scrittura privata e comunicazione di vendita) , oppure • aver presentato la comunicazione di reimpianto anticipato, oppure • aver presentato la comunicazione di sovrainnesto per le particelle oggetto del contributo. • VINCOLI Le superfici impiantate con il contributo di cui al presente provvedimento devono man-

tenere la destinazione di uso e pertanto non possono essere estirpate per almeno dieci anni a partire dalla data della dichiarazione di reimpianto, fatte salve eccezioni. I beneficiari sono tenuti a rispettare nella loro azienda i criteri di gestione obbligatoria e le buone condizioni agronomiche e ambientali, come definito nella normativa vigente. SUPERFICIE MINIMA La superficie minima oggetto della operazione di ristrutturazione e riconversione dei vigneti ammessa è fissata in 0,5 ettari. In talune circostanze può ridursi a 0,3 ettari, ed in presenza di superfici con altitudine media superiore ai 500 metri sul livello del mare (di seguito 500 m) o terrazzati o ciglionati o con pendenza media superiore a 30% la superficie minima di intervento è ulteriormente ridotta a 0,1 ettari.

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20 ENTITÀ DEL CONTRIBUTO Il contributo è fissato forfetariamente da apposite tabelle. Gli impianti in comuni di zona montana e/o in appezzamenti con altitudine superiore a 500 metri o con pendenze superiori al 30%, o terrazzato o ciglionati, beneficiano di aiuti maggiorati. Alcuni esempi (valori in € per ettaro, tra parentesi contributo in comuni montani oppure impianti terrazzati o ciglionati o con pendenze superiori al 30%): ÂÂEstirpo e reimpianto : 16.000 (19.400); ÂÂReimpianto con diritto in portafoglio o da acquisto, o anticipato :11.100 (13.800);

ÂÂSovrainnesto: 4.500 (5.500); ÂÂTrasformazione forme allevamento: 6.500 (7.600); ÂÂModifiche alle strutture di sostegno: 5.200 (6.300); Il contributo erogato non potrà comunque superare il 50% dei costi effettivi per l’intervento ed è fissato un tetto massimo per domanda di 150.000 euro. Le spese ammissibili sono quelle sostenute nel periodo successivo alla data di presentazione telematica delle domande. DOMANDA, ALLEGATI E ITER Non è più richiesta l’attestazione bancaria che comprovi il codice IBAN; non sarà più co-

municata l’approvazione provvisoria (verrà inviata solo l’approvazione definitiva), mentre saranno avvisati i titolari delle domande irricevibili; allegare fotocopie dei codici fiscali del richiedente e degli eventuali proprietari/comproprietari del terreno, insieme al consenso dei medesimi all’impianto; indicare la PEC; allegare progetto dell’intervento proposto, e le visure ed estratti di mappa. Occorre anche predisporre la dichiarazione di inizio lavori. Per la predisposizione e la presentazione delle domande sono a disposizione gli uffici Zona di Coldiretti.

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22 ATTUALITÁ

COLDIRETTI: AFFIDATE AD UN POOL DI AVVOCATI LE PRATICHE DI PAGAMENTO FERMATE DA ARPEA

ono giorni di tensione e di contatti intensi con la dirigenza di Arpea, l’organismo pagatore della regione Piemonte e con la Regione per il tramite dell’assessorato all’Agricoltura. Sono mesi che Coldiretti insiste con i funzionari di Arpea perché si proceda al pagamento della PAC 2013. Su undicimila aziende circa, della provincia di Cuneo, 10mila sono andate regolarmente in pagamento, mentre circa 1000 sono state fermate da Arpea. Il guaio è che di queste mille, almeno ottocento presentano qualche vizio formale dovuto a non coincidenza di piccole superfici o situazioni irrilevanti dal punto di vista sostanziale

della domanda. Questi mancati pagamenti stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di imprese agricole che sono una risorsa per l’economia, bloccando anche l’indotto. Da sempre, Coldiretti ha sostenuto e chiesto con fermezza che non si blocchi il pagamento dell’intera domanda in attesa di verifiche spesso solamente formali, che vanno a compromettere l’erogazione delle spettanze alle imprese agricole. Di questi tempi, poi, la liquidità che arriva alle imprese agricole con la Pac è determinante e molto importante per far fronte alle spese di gestione dell’azienda agricola. Coldiret-

ti Piemonte, nel richiedere per l’ennesima volta, alla Regione di intervenire sull’organismo pagatore, ha dovuto prendere tristemente atto della insostenibile e complessa situazione politica regionale. L’approccio eccessivamente burocratico a tale problematica da parte di Arpea allontana sempre di più gli uffici preposti dalla realtà esistente e dalle esigenze delle imprese, impedendone un percorso economico. Per tutti, vale la stessa considerazione: con quale diritto ed in base a quale disposizione di legge si fermano questi pagamenti, mettendo in crisi le imprese agricole che sono finite nei controlli? La risposta

di Coldiretti, dopo mesi di colloqui serrati, è quella di affidarsi ad un Corpo legale per chiarire nell’interesse dei soci e del sistema agricolo piemontese nel suo complesso le problematiche esistenti. Giusto effettuare i controlli e le verifiche necessarie, meno accettabile che un accavallarsi di situazioni burocratiche generi ulteriori difficoltà alle imprese. Coldiretti è pronta a qualsiasi confronto nella massima trasparenza affinché tutte le imprese che hanno diritto a ricevere i pagamenti possano sostenere le loro richieste legittime in tutte le sedi opportune.

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ATTUALITÁ

24 LO PREVEDE IL PROGRAMMA NAZIONALE DI CONTROLLO SALMONELLOSI

SETTORE AVICOLO: ENTRO IL 14 MARZO VA COMPLETATO IL CARICAMENTO DELLE ANALISI IN AUTOCONTROLLO

l Programma nazionale di controllo salmonellosi, redatto annualmente dal Ministero della salute sulla base della normativa comunitaria, prevede che tutti i detentori e/o proprietari di allevamenti di ovaiole, di riproduttori e polli da carne (senza alcuna distinzione tra le diverse tipologie) Gallus gallus, di tacchini da riproduzione e da ingrasso con capacità strutturale uguale o superiore a 250 capi e, a prescindere dalla capacità, in tutti gli allevamenti a carattere

commerciale, inseriscano i risultati dei campionamenti di autocontrollo effettuati in azienda su un apposito portale informatico previsto dal Ministero della Salute. Per poter accedere a tale portale ed effettuare il caricamento degli esiti delle analisi occorre inoltrare una apposita richiesta al Ministero per ricevere l’assegnazione di uno username e password personale. In particolare, per i campionamenti per il prelievi in autocontrollo svolti nel 2013, il Mi-

nistero ha stabilito l’inserimento dovrà essere completato entro il 14 marzo. Una volta ottenute le credenziali per accedere al portale, inoltre, ogni allevamento potrà scaricare le schede ufficiali in parte precompilate, da utilizzate per riportare gli esiti dei prossimi prelievi in autocontrollo. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi agli Uffici Zona Coldiretti di riferimento. Infine, si ricorda che per gli allevamenti di riproduttori e per gli incubatoi, qualora non avessero ancora provveduto, è necessario inoltrare richiesta al Ministero per l’attribuzione di un apposito codice identificativo, come previsto dal DM del 29 dicembre 2010 del Ministero del Ministero delle Politiche Agricole recante “Disposizioni nazionali in materia di commercializzazione di uova da cova e pulcini di volatili da cortile”.

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Servizi e il centro di riciclaggio è stata proficua e costante per tutto l’arco dell’anno; lo sforzo profuso non si può dire sia stato indifferente, da una parte per la gestione dell’accurata pulizia e del corretto stoccaggio in azienda del materiale, dall’altra per la complessa organizzazione della logistica e per l’adempimento del carico burocratico. Questa possibilità ha indotto i produttori agricoli ad adottare un comportamento virtuoso, non soltanto perché ha disincentivato l’adozione di modalità non corrette di smaltimento ma, al contrario, perché ha permesso di avviare tali rifiuti verso la filiera del riciclaggio anziché del mero smaltimento. Sulla base di questi risultati è intenzione del CATAC di Fossano dar seguito anche per il 2014 e per gli anni futuri a questa pregevole iniziativa che vede le aziende agricole impegnate in una importante ed impegnativa azione di tutela ambientale. L’impegno è certamente quello di incrementare i numeri, cercando di migliorare per quanto possibile la qualità del servizio, riducendo al minimo le problematiche che per forza di cose non possono mancare durante il primo anno di sperimentazione di una nuova attività. E’ utile ricordare che quel-

la delle plastiche non è l’unica attività di gestione oculata e rispettosa dell’ambiente che le aziende agricole svolgono sotto il profilo della gestione dei rifiuti: l’azienda agricola si differenzia sostanzialmente da altre realtà produttive, poiché alcuni rifiuti da essa prodotti possono essere convenientemente riciclati nell’ambito dei processi produttivi che nell’azienda stessa si compiono, come il caso del materiale derivante da sfalci e potature che nella quasi totalità dei casi viene utilizzato per reintegrare la fertilità dei suoli attraverso processi di trinciatura ed interramento. Un ulteriore caso di virtuosismo è rappresentato dai contenitori dei fitofarmaci che vengono sottoposti a “bonifica” attraverso procedure di lavaggio standardizzate e che, come tali, vengono declassati da pericolosi a non pericolosi ed assimilati agli urbani. Infine, lo smaltimento dei rifiuti aziendali pericolosi, quali contenitori esausti di fitofarmaci e di farmaci veterinari, materiali a rischio infettivo, filtri batterie e oli esausti, avviene attraverso un capillare servizio di smaltimento che già da diversi anni le aziende del Catac attuano nel rispetto delle rigide normative ambientali, sempre grazie alla preziosa collaborazione con la MondoServizi.

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lla fine del 2012 il Catac di Fossano, in collaborazione con i Catac di Bra, Centallo e Savigliano, aveva stipulato una convenzione con la ditta MondoServizi s.r.l. di Bra per la raccolta e il recupero dei rifiuti agricoli indirizzati alla filiera del riciclaggio. L’accordo prevedeva che tutti i nylon, film e pellicole plastiche, reti, sacchi e sacconi, tubi e manichette, dopo un’accurata operazione di pulizia e stoccaggio aziendale, sarebbero state recuperate dalla MondoServizi tramite un capillare servizio di raccolta porta a porta. Si trattava di una sfida impegnativa e dall’esito incerto, ma al contempo rappresentava un’opportunità per le imprese agricole di dimostrare, in contrasto con un errato sentire comune, di non essere solamente delle fonti “inquinatrici”, ma di partecipare sempre più in maniera virtuosa al rispetto e alla tutela dell’ambiente in cui anche loro vivono. A distanza di un anno è possibile affermare che la scommessa è stata vinta; infatti i numeri parlano chiaro: 150 aziende aderenti per un quantitativo di materiale plastico riciclato superiore alle 50 tonnellate. Grazie al prezioso lavoro di intermediazione svolto dal CATAC di Fossano, la collaborazione tra le aziende agricole, la Mondo-

ATTUALITÁ

RACCOLTA DIFFERENZIATA NELLE AZIENDE AGRICOLE: OTTIMI RISULTATI

DOPO

COLDIRETTI È IMPEGNO SINDACALE, ATTIVITÀ NEL SOCIALE E MOMENTI AGGREGATIVI Per Coldiretti è fondamentale l’impegno sindacale, a cui si accompagna l’attività nel campo sociale, ma non solo: insieme a questi aspetti, vi sono i momenti aggregativi e conviviali organizzati da Donne Impresa e Pensionati Coldiretti per dare agli associati la possibilità di incontrarsi e dare un contributo utile, in un contesto differente, ma non per questo meno significativo, alle attività dei movimenti.

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29 e 30 marzo 2014 LUCCA E VILLE IN FIORE ville aperte per la festa delle Camelie Quota di partecipazione: € 199,00 a persona in camera doppia La quota comprende: il viaggio in pullman da Cuneo, Mondovì, Bra, Savigliano e Fossano, pernottamento con colazione a buffet in hotel 4 stelle, cena in hotel bevande incluse, 2 pranzi bevande incluse, visite guidate come da programma, assistenza di accompagnatore qualificato, assicurazione medico–bagaglio (minimo 25 partecipanti). Supplemento singola: € 19,00 Scadenza prenotazioni: 8 marzo 2014 - acconto di € 100,00 al momento della prenotazione

Dal 12 al 19 maggio 2014 - Costa Favolosa LE CITTA’ DEL SOLE (Spagna, Baleari e Malta) Quota partecipazione: € 618,00 a persona (in cabina doppia interna). La quota comprende: il trasferimento in pullman da Cuneo e provincia per Savona, trattamento di pensione completa con il pacchetto bevande incluse ai pasti, accompagnatore agenzia, assicurazione medico–bagaglio. (minimo 35 partecipanti). Supplemento cabina interna singola: € 230,00 Tasse portuali: € 130,00 Polizza annullamento obbligatoria: € 19,00 a persona Scadenza prenotazioni: 8 marzo 2014 – acconto di € 100,00 al momento della prenotazione

–

27 Dal 18 al 25 maggio 2014 MALTA PARADISO BLU Sole, mare ed arte Quota partecipazione: € 695,00 a persona in camera doppia La quota comprende: transfer in pullman riservato da e per Milano Linate da Cuneo e provincia, passaggi aerei con volo di linea da Milano Linate, trasferimento da e per l’aeroporto a Malta, trattamento di pernottamento e prima colazione per il 1° giorno, mezza pensione per 3 giorni e i restanti giorni pensione completa, accompagnatore agenzia, assicurazione medico– bagaglio. (minimo 25 partecipanti). Quota iscrizione: € 50,00 - Supplemento singola: € 250,00 Tasse aeroportuali: € 43,48 (da confermarsi al momento della prenotazione) Polizza annullamento obbligatoria: € 48,00 a persona Supplemento bevande per i pasti inclusi: € 77,00 Scadenza prenotazioni: 15 marzo 2014 – acconto di € 250,00 al momento della prenotazione Dal 4 al 13 novembre 2014 – Costa Fortuna

OLTRE LE COLONNE D’ERCOLE (Spagna, Marocco e Portogallo) Quota partecipazione: € 618,00 a persona (in cabina doppia interna) La quota comprende: il trasferimento in pullman da Cuneo e provincia per Savona, trattamento di pensione completa con il pacchetto bevande incluse, accompagnatore agenzia, assicurazione medico–bagaglio (minimo 40 partecipanti). Supplemento cabina interna singola: € 215,00 Tasse portuali: € 135,00 Polizza annullamento obbligatoria: € 19,00 a persona Scadenza prenotazioni: 29 marzo 2014 – acconto di € 100,00 al momento della prenotazione

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28 ATTUALITÁ

BANDO INAIL: 30 MILIONI DI EURO PER LE IMPRESE AGRICOLE Stanziati 30 milioni di euro a livello regionale: saranno erogati da 2.000 a 50.000 euro ad azienda per progetti di innovazione tecnologica che migliorano le condizioni di salute e di sicurezza sul lavoro

’Inail, dando seguito alle richieste di Coldiretti, ha annunciato l’emanazione, entro il prossimo mese di marzo, di un bando a graduatoria per le piccole e micro imprese anche individuali operanti nel settore dell’agricoltura e dell’edilizia. L’importo complessivo del finanziamento sarà di 30 milioni di euro che verranno ripartiti a livello regionale/provinciale. Il contributo in conto capitale coprirà fino al 65% dei costi ammissibili sostenuti e documentati per la realizzazione del progetto, al netto IVA; l’erogabile andrà da un minimo di 2.000 a d un massimo di 50.000 euro. Saranno ammissibili i progetti di innovazione tecnologica di impianti macchinari e attrezzature finalizzati ad introdurre un

miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro. La procedura di ammissione sarà valutativa a graduatoria. È prevista un’istruttoria del progetto, seguirà la formazione di una graduatoria e l’ammissione al contributo nei limiti della somma stanziata. Al bando potranno partecipare anche imprese aggregate che in tal caso dovranno individuare una impresa capofila (il progetto sarà il medesimo per tutte). La trasmissione del progetto, della relazione tecnica dovrà avvenire via PEC, con l’utilizzo della firma digitale, all’indirizzo della direzione INAIL Regionale/Provinciale di competenza nel termine fissato dal bando. L’ammissione al contributo sarà comunicata alle imprese che do-

vranno inoltrare accettazione. Possibile la richiesta di un’anticipazione fino al 50% dell’importo del contributo richiesto, previa prestazione di fideiussione bancaria o assicurativa irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta che copre l’ammontare dell’anticipazione maggiorata del10%. Il progetto dovrà essere realizzato nel termine di 12 mesi salva proroga di ulteriori sei mesi. Il contributo è compatibile con la normativa sugli aiuti di Stato e rientra nel regime del de minimis che è stato innalzato a 15.000 €. PER ULTERIORI INFORMAZIONI, CONTATTARE GLI UFFICI ZONA COLDIRETTI.

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lungo corso di eventi che affonda le sue radici a inizio Novecento. Spiega Bartolomeo Bovetti, direttore dell’Apa e appassionato studioso del settore: “Allora i Comizi Agrari, istituzioni create dopo l’Unità nazionale per dare sostegno all’agricoltura, gestivano le stazioni di monta e diedero vita ai primi nuclei di selezione, puntando ovviamente sulla razza più diffusa, la Piemontese”. In quel tempo furono organizzati i primi concorsi zootecnici con lo scopo di individuare i migliori riproduttori da inserire nei piani di miglioramento, in questo contesto assume un significato particolare il concorso organizzato a Cuneo dal locale Comizio agrario nel 1909 alla presenza del primo ministro Giovanni Giolitti di cui esiste una rara

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on il 2014, decolla il nuovo assetto su base regionale del mondo allevatoriale. Il processo di regionalizzazione è avvenuto su impulso dell’Aia, l’associazione nazionale allevatori, che ha recepito le indicazioni in materia di spending review del ministero dell’Agricoltura. “Ora abbiamo un sistema più efficiente a livello amministrativo e gestionale – afferma Roberto Chialva, presidente dell’Arap, l’associazione degli allevatori piemontesi – con il vantaggio di assicurare tutti i servizi e i controlli con una riduzione dei costi”. Il perno operativo per tutta una serie di attività sarà l’Apa provinciale, che conta il più alto numero di iscritti e ha il maggior peso zootecnico. L’attuale ridisegno è soltanto l’ultimo atto di un

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30 ATTUALITÁ

“PATENTINO” PER L’USO DELLA MOTOSEGA: COS’E’ E QUANDO OCCORRE

n merito alle attività forestali, negli ultimi anni, a livello regionale, vi è stato un susseguirsi di cambiamenti normativi, in particolare sono emerse alcune esigenze in campo formativo che, divulgate in modo estemporaneo dalla regione, hanno creato qualche confusione, una di quelle più discusse è il cosiddetto “patentino” per l’uso della motosega. Innanzi tutto occorre specificare che per eseguire interventi

selvicolturali su superfici in proprietà o affitto della ditta utilizzatrice, di qualunque estensione, non sono necessarie abilitazioni, riconoscimenti o patentini di alcun genere, occorre soltanto rispettare le prescrizioni del regolamento forestale nell’esecuzione dei tagli. Per quanto riguarda le ditte che eseguono tagli su superfici di proprietà di altri privati, fino al 1° giugno 2015 tutti gli interventi selvicolturali eseguiti su qualunque estensione, possono essere effettuati senza alcun obbligo formativo relativo all’uso della motosega; dal 1° giugno 2015 per eseguire interventi selvicolturali su superfici superiori ai 5000 mq occorrerà essere “operatori professionali” e per essere considerato professionale un operatore dovrà possedere

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i seguenti 3 requisiti: 1) tre anni di attività forestale documentati dal possesso della Partita IVA; 2) iscrizione al registro delle imprese della Camera di Commercio (CCIAA) con codice ATECO principale o secondario compreso nella sezione A divisione 02; tale codice può essere semplicemente richiesto ed ottenuto mediante richiesta motivata alla CCIAA di competenza; 3) possesso dell’attestazione di frequenza ad almeno un corso di formazione professionale ai sensi del D. l.vo 81/2008 e s.m.i. (corso antincendio, o pronto soccorso o responsabile sicurezza) meglio noti come “corsi sulla sicurezza”. Quindi per interventi su superfici private, se la ditta possiede la partita iva da almeno 3 anni ed

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ha un codice Ateco principale o secondario nella divisione 02, la formazione per l’uso della motosega non è né sarà necessaria; quello che servirà, dal 1° giugno 2015, è frequentare almeno un corso sulla sicurezza. Unica eccezione vale per gli interventi eseguiti su superfici di privati di estensione superiore ai 5 ettari che usufruiscono di contributi pubblici, in tal caso è necessario che l’impresa che svolge le operazioni sia iscritta all’albo regionale delle imprese forestali; tale fattispecie si assimila agli interventi eseguiti su superfici di

proprietà pubblica. Riguardo l’esecuzione di interventi interessanti superfici di enti pubblici, la situazione è la seguente: i tagli di utilizzazione (ceduazione o abbattimento delle piante d’alto fusto a seguito di martellata) di qualunque estensione, o gli altri interventi selvicolturali (diradamenti, conversioni, sfolli) su estensioni superiori ai 5 ettari, devono essere effettuati da ditte iscritte all’albo delle imprese forestali del Piemonte; per essere iscritti a tale albo è necessario aver acquisito specifiche com-

petenze tecnico-professionali in campo forestale ed è questo che viene comunemente scambiato come patentino per la motosega perché per l’acquisizione delle competenze tecnico professionali la regione finanzia alcune attività corsuali suddivise in vari moduli, all’interno dei quali si insegna, tra le altre cose, ad abbattere le piante e ad utilizzare la motosega. Il cosiddetto patentino è quindi necessario solo per ottenere l’iscrizione all’albo delle imprese forestali e di conseguenza solo per alcuni interventi su superfici pubbliche, e/o

su superfici di privati che effettuano interventi con contributi pubblici; il timore che tale iscrizione all’albo serva in modo incondizionato per svolgere attività selvicolturale è quindi infondato; quello che sarà necessario per tutti quelli che non intendono iscriversi all’albo e che percorrono annualmente superfici superiori a 5000 mq, è frequentare entro il 1° giugno 2015, almeno un corso previsto dal D.l.vo 81/2008 in materia di sicurezza sul lavoro. Di seguito si riporta una schematizzazione degli adempimenti.

INTERVENTI SU AREE BOSCATE DI PROPRIETÀ PRIVATA Necessità di corsi di formazione sulla sicurezza o sull’uso della motosega

necessità di iscrizione all’albo regionale delle imprese forestali

0-5000

nessuna

Oltre 5000

Dal 1° giugno 2015 occorre: - aver frequentato almeno un corso sulla sicurezza sul lavoro; - 3 anni di partita Iva; - codice Ateco sezione 02

INTERVENTO

Superficie (mq)

Qualunque intervento

INTERVENTI SU AREE BOSCATE DI PROPRIETÀ PRIVATA CHE USUFRUISCONO DI CONTRIBUTI PUBBLICI Necessità di corsi di formazione sulla sicurezza o sull’uso della motosega

necessità di iscrizione all’albo regionale delle imprese forestali

0-5000

nessuna

Oltre 5000 fino a 50.000

Dal 1° giugno 2015 occorre: - aver frequentato almeno un corso sulla sicurezza sul lavoro; - 3 anni di partita Iva; - codice Ateco sezione 02

Oltre 50.000

Dal 1° giugno 2015 occorre: - aver frequentato un corso sulla sicurezza sul lavoro; - 3 anni di partita Iva; - codice Ateco sezione 02

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ATTUALITÁ

32 INTERVENTI SU AREE BOSCATE DI PROPRIETÀ PUBBLICA INTERVENTO

Superficie (mq)

Necessità di corsi di formazione sulla sicurezza o sull’uso della motosega

necessità di iscrizione all’albo regionale delle imprese forestali

Diradamenti, sfolli, conversioni

0-5000

nessuna

Oltre 5000

Dal 1° giugno 2015 occorre: - aver frequentato almeno un corso sulla sicurezza; - 3 anni di partita Iva; - codice Ateco sezione 02

Qualunque superficie

Dal 1° giugno 2015 occorre: - aver frequentato un corso sulla sicurezza; - 3 anni di partita Iva; - codice Ateco sezione 02

Diradamenti, sfolli, conversioni

Ceduazione e/o taglio di piante d’alto fusto

Occorre ricordare che il regolamento forestale prevede l’esenzione dal possesso dei requisiti professionali (frequenza corso sulla sicurezza, 3 anni di p.iva e codice Ateco divisione 02) se si effettuano interventi su superfici in proprietà o possesso (affitto, comodato ecc.) ciò significa che se l’intervento non richiede l’iscrizione all’albo, la ditta forestale in qualità di proprietaria o affittuaria (almeno per 10 -12 anni) delle superfici forestali può svolgere la propria

attività senza obbligo di frequentare alcun corso. È buona norma considerare che alcuni corsi previsti dal D.l.vo 81/08 sono consigliabili ed utilissimi per le imprese, ad esempio il corso sul pronto soccorso della durata di 12 ore è sicuramente valido per chi svolge un’attività a rischio elevato come quella forestale. Le ditte agroforestali possono comunque sempre iscriversi e frequentare i corsi regionali nei quali si impara ad usare

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zione all’albo regionale delle imprese forestali, in modo da uniformare i requisiti di professionalità richiesti dal regolamento forestale con quelli richiesti per l’albo delle imprese forestali; attualmente infatti la regione non ritiene validi i corsi sulla sicurezza frequentati dalle ditte per l’iscrizione all’albo e questo fatto, oltre ad essere di dubbia legittimità, crea confusione dato che si discosta da quanto previsto dal regolamento forestale.

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la motosega e ad abbattere le piante, il limite di tali corsi è di essere piuttosto lunghi (40 ore) e mal distribuiti sul territorio, in ogni caso Coldiretti ha richiesto una revisione dei programmi di tali corsi in modo da renderli più rispondenti alle esigenze dell’utenza, in particolare per individuare percorsi più brevi e mirati per le ditte già professionali. Coldiretti ha anche richiesto il riconoscimento di validità dei corsi ex D.lvo 81/08 per l’iscri-

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NORIMBERGA 12 – 15 FEBBRAIO

TERRAMICA HA PARTECIPATO AL BIOFACH 2014

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’Associazione Produttori Biologici Terramica ha partecipato al Biofach, evento di riferimento per il biologico europeo, giunto ormai alla sua 25° edizione, tenutosi a Norimberga dal 12 al 15 Febbraio. All’interno dei padiglioni del Biofach gli addetti del settore hanno avuto l’occasione di condividere la loro passione per il cibo biologico, conoscersi e scambiare opinioni. Terramica ha messo in mostra le eccellenze del biologico del territorio all’interno dello stand 4-348 – Hall 4 con una nutrita delegazione di aziende biologiche piemontesi. Scopo della partecipazione della collettiva è stato quello di intercettare l’interesse degli oltre 40.000 buyers e addetti al settore accreditati che hanno visitato la fiera durante i quattro giorni di apertura degli stand creando dei contatti

commerciali in grado di aprire nuove possibilità di fornitura delle proprie produzioni. All’interno dello stand Terramica le aziende associate hanno esposto un paniere di prodotti biologici rigorosamente di provenienza piemontese. Protagonisti sono state l’ortofrutta sia fresca che trasformata, i formaggi e gli yogurt, il miele e i vini fino ad arrivare alle uova, alle nocciole e ai cereali. Una grande vetrina per le aziende Terramica che hanno potuto in questo modo incontrare direttamente i visitatori per fargli scoprire in degustazione le proprie produzioni che grazie all’elevata qualità sono state molto apprezzate. Una presenza quella della nostra Associazione che ha permesso di far conoscere al di fuori dei confini nazionali anche il territorio della nostra regione che vede una su-

Fondo europeo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

perficie di 29.306 ettari destinati alla coltivazione con metodo biologico e ben 1977 operatori interessati. La partecipazione all’evento, che è stata un grande successo per Terramica e per le aziende presenti, si è resa possibile grazie al finanziamento della Regione Piemonte nell’ambito della misura 133 del PSR 20072013 Attività di informazione e promozione riguardo ai prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentare.

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COLDIRETTI: “NUOVI CRITERI PER EROGARE LE RISORSE DEL FONDO SANITARIO” L’assistenza a domicilio degli anziani non autosufficienti deve essere garantita. da parte di Coldiretti l’impegno nelle progettualità del sociale e la volontà di partecipare a tavoli di lavoro con le Istituzioni per elaborare proposte valide e trovare soluzioni concrete

criteri con i quali sono state distribuite le risorse del Fondo Sanitario regionale nel 2013 hanno fortemente penalizzato la nostra provincia. In una società in cui la popolazione over 70 supera il 25%, è gravissimo che vengano meno le garanzie per offrire gli standard minimi di assistenza per le famiglie che si occupano degli anziani non autosufficienti. Commentano Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Cuneo. “La ripartizione non dà garanzie e continuità ad una territorialità come quella cuneese: la disomogeneità rilevata in sede di bilancio regionale penalizza in maniera

evidente il territorio provinciale, con conseguenti ricadute negative sull’assistenza domiciliare”. “Bisogna che vengano rivisti in generale i criteri di distribuzione dei fondi, tenendo conto che tra una quindicina d’anni, nella nostra provincia, un terzo della popolazione avrà più di 75 anni: e di questi, il 60% vivranno fuori dalle 7 sorelle, in territori che offrono minori servizi – continuano Bruno Rivarossa e Lorenzo Bergese, presidente Associazione Pensionati Coldiretti Cuneo –. Su questi aspetti, Coldiretti si sta impegnando con iniziative concrete nell’agricoltura sociale, con progetti che mettono al centro la persona e la famiglia, soprattutto

per garantire sostegno alle fasce di popolazione che più soffrono disagi”. “Auspichiamo che vengano rivalutati al più presto i criteri compensativi per il futuro – conclude Marcello Cavallo capo Area Organizzazione e Sociale di Coldiretti Cuneo - per sanare questa disparità. Confermiamo la massima disponibilità a partecipare a tavoli di lavoro con le Istituzioni e tutti i soggetti interessati per elaborare proposte valide e trovare soluzioni concrete, per continuare a garantire le somme indispensabili alle famiglie che assistono a domicilio gli anziani non più autosufficienti”.

La Giornata bianca di Giovani Impresa Cuneo L’attività del Comitato Giovani Impresa Cuneo e dei vari gruppi di Zona si è fermata per un giorno. L’occasione è stata la giornata bianca, organizzata, lo scorso 6 febbraio, nel comprensorio sciistico Riserva Bianca di Limone Piemonte, a cui hanno partecipato quasi un centinaio di giovani imprenditori della provincia. Nel pomeriggio si è svolta la seconda edizione della gara “Giovani Impresa Cuneo”, che ha visto competere, in un clima di sincera amicizia, molti dei giovani partecipanti. Il tutto si è concluso con la premiazione dei vincitori e cena sulle piste innevate, presso lo Chalet Morel a quota 1.600. “Anche queste sono occasioni importanti per consolidare i rapporti fra i giovani associati e irrobustire i gruppi di lavoro che, non dimentichiamo, con il loro dinamismo promuovono la crescita professionale, imprenditoriale e sindacale dei giovani che operano in agricoltura” – ha evidenziato il delegato provinciale Giovani Impresa, Luca Beltrando.

COSMAN: CAMPAGNA ASSICURATIVA 2014

ubblichiamo la nota del Cosman relativa alla campagna assicurativa 2014. Per ulteriori informazioni gli allevatori possono chiedere chiarimenti sia direttamente al Cosman, sia presso gli uffici di Zona della Coldiretti. I premi assicurativi base della polizza collettiva Ambito 2 per la copertura dei costi di smaltimento per l’anno 2014 saranno agevolati: • con l’80% di contributo regionale per gli allevamenti bovini, ovi-caprini, ed equini ubicati nei Comuni Montani; • con il 70% di contributo regionale per gli allevamenti di da 0 fino a 5 UBA da 5 fino a 10 UBA

tutte le specie ubicati in tutti gli altri Comuni. La quota di adesione è stata adeguata in aumento e la modifica introdotta riguarda entrambe le componenti di calcolo della quota di adesione, pertanto: • la prima componente, che ha come base di calcolo la consistenza media totale prevista per l’anno successivo (ovvero la sommatoria di tutti i capi potenzialmente presenti in ciascun allevamento), definirà un importo forfetario di € 12,00 fino a 20 UBA e crescente di ulteriori € 12,00 per ogni scaglione aggiunti-

ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

vo di 30 UBA fino al raggiungimento del limite di 1490 UBA oltre il quale l’importo rimane sempre fisso e pari a € 600,00; • la seconda componente, che ha come base di calcolo il valore del capitale assicurato, definirà un importo calcolato in base alla percentuale del 2 per mille; questa seconda componente della quota di adesione può al massimo essere pari alla prima componente cioè € 600,00. La riscossione per tutti gli allevatori obbligati (cioè con consistenze superiori alle 10 UBA) avverrà per il tramite

di Equitalia con l’invio di un avviso di pagamento all’inizio del mese di marzo 2014 e con scadenza 31 marzo 2014 per importi inferiori a € 1000 e per importi superiori a € 1000 in due rate con scadenze 31 marzo 2014 e 30 giugno 2014. La riscossione per tutti gli allevatori volontari (cioè con consistenze inferiori alle 10 UBA) avverrà per il tramite di Poste Italiane con l’invio di bollettini precompilati a fine febbraio con scadenza 31 marzo 2014. Gli importi forfettari per l’anno 2014 per quota di adesione e premio sono i seguenti:

Premio Totale € 25,60 Premio Agevolato € 7,68 Quota Minima € 12,00 Premio Totale € 51,20 Premio Agevolato € 15,36 Quota Minima € 12,00 CHIARAMENTE GLI ALLEVATORI AGRICOLI PAGANO IL PREMIO AGEVOLATO + LA QUOTA MINIMA, MENTRE GLI ALLEVATORI NON AGRICOLI PAGANO IL PREMIO TOTALE + LA QUOTA MINIMA

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NOTIZIE DAL MONDO DEI CAVALLI PPPPP

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SERATE INFORMATIVE PER GLI ASSOCIATI A CURA DELL’ACSTE

l mese di marzo sarà dedicato all’informazione e alla formazione, le serate si svolgeranno a San Biagio di Centallo presso il Circolo Ricreativo, gli argomenti scelti sono: • Benessere del cavallo • Primo soccorso del cavaliere • Alimentazione BENESSERE DEL CAVALLO La prima serata si svolgerà giovedì 27 febbraio alle ore 21 presso il Circolo Ricreativo a San Biagio di Centallo a cura di Fabrizio Peano, che riprenderà alcuni degli argomenti trattati l’anno scorso dove si era toccato l’aspetto del benessere del cavallo partendo dal conoscere meglio la fisionomia e la biomeccanica, per comprendere se la nostra sella fosse veramente adatta, se ben posizionata può agevolare

cavallo e cavaliere e se mal posizionata può dare gravi problemi ad entrambi. Dato che si prospetta una nuova stagione di lavoro e divertimento con il cavallo, durante la serata si approfondiranno argomenti su come migliorare l’addestramento, imparando a discernere fra le miriadi

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di informazioni che riceviamo quelle davvero utili, comprendendo quali aspetti ci daranno la possibilità di valutare ciò che è meglio per il nostro cavallo per superare i problemi e migliorare altri aspetti indipendentemente dai metodi che siamo abituati ad usare. La serata è un invito ad

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importanza in quanto alcune nozioni di primo soccorso possono aiutare una persona a sopravvivere e a far fronte ad infortuni, nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi qualificati, importante soprattutto per noi cavalieri Acste che pratichiamo i il turismo equestre e spesso ci troviamo in zone isolate. Seguirà nel mese di aprile un corso di defibrillazione. ALIMENTAZIONE A cura della Dr.ssa Valle Emanuela Veterinario specializzato in alimentazione, la data verrà comunicata prossimamente.

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PROGRAMMA MANIFESTAZIONI 2014 Il Direttivo ha iniziato a stilare il programma delle attività ACSTE per l’anno in corso quindi invita i Circoli che desiderano pubblicare il loro evento di comunicare le date entro e non oltre il 15 marzo in segreteria ricordando che nel “Calendario manifestazioni” verranno inseriti sia gli eventi organizzati dall’Acste sia gli eventi organizzati da altri Enti quali Pro loco e Comuni, in quanto il calendario Acste ha lo scopo di pubblicizzare gli eventi equestri che si svolgono sul nostro territorio. L’Acste risponderà come responsabilità civile solamente per gli eventi organizzati dall’Acste, ed anche i soci avranno la copertura assicurativa infortuni quando parteciperanno ai raduni organizzati dall’Acste e dai Circoli affiliati Acste.

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essere più responsabili verso il cavallo e verso noi stessi. La parola “respons-abile” significa abile nel dare una risposta o una soluzione, non solo nelle discussioni fra amici, ma soprattutto nel dare risposte o soluzioni per aiutare, quando necessario, il nostro amico cavallo. PRIMO SOCCORSO CAVALIERE Questa seconda serata si svolgerà mercoledì 12 marzo alle ore 21.00 a cura del Dr. Danilo Bono Direttore del Dipartimento di Emergenza regionale 118. Il corso ha una notevole

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PENALIZZAZIONE: CONGEDI E PERMESSI L.104 –NOVITA’

’ stato ulteriormente ampliato l’elenco dei periodi contributivi da valutarsi come utili per evitare la penalizzazione della pensione anticipata, ammettendo come contributi validi a tale fine, anche i congedi e i permessi concessi ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 104/1992, usufruiti dal lavoratore per se stesso o per assistere un familiare in situazione di disabilità grave. Si ricorda che la Legge n. 214/2011, come integrata dalla Legge n. 216/2011, ha previsto che alla pensione anticipata (spettante a soggetti in possesso di anzianità contributiva al 31/12/1995), se liquidata prima del compimento di 62 anni di età, vada applicato un sistema di riduzione percentuale del tratta-

mento pensionistico spettante, la “penalizzazione”. Tale regola generale non trova applicazione per i soggetti che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva (tabella sottostante) entro il 31/12/2017 qualora la predetta anzianità “derivi esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro, includendo i periodi di astensione obbligatoria per maternità, per l’assolvimento degli obblighi di leva, per infortunio, per malattia e di cassa integrazione guadagni ordinaria”. A tale elencazione tassativa sono state aggiunte altre tre tipologie di situazioni, che non comportano l’applicazione della penalizzazione: 1) i congedi parentali di maternità e paternità;

2) assenze o permessi derivanti da donazione di sangue ed emocomponenti: 3) dal 1° gennaio 2014, anche i periodi contributivi corrispondenti ai congedi ed ai permessi ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge n.104/1992. Si ricorda, inoltre, che anche la contribuzione dà riscatto di contribuiti omessi da coltivatore diretto, artigiano, commerciante, lavoro dipendente ecc. (ex art.13 legge n. 1338/1962) è considerata utile per evitare la penalizzazione. Il Patronato Epaca della Coldiretti è a disposizione per la consulenza in merito alla verifica dei requisiti contributivi utili per ottenere la pensione di anticipata e per valutare le eventuali penalizzazioni.

PENSIONE ANTICIPATA Anzianità contributiva Anno

Uomini

Donne

2012

42 anni e 1 mese

41 anni e 1 mese

2013

42 anni e 5 mesi

41 anni e 5 mesi

2014

42 anni e 6 mesi

41 anni e 6 mesi

2015

42 anni e 6 mesi

41 anni e 6 mesi

2016

42 anni e 10 mesi

41 anni e 10 mesi

2017

42 anni 10 mesi

41 anni e 10 mesi

VERSAMENTI VOLONTARI AD INTEGRAZIONE PART-TIME L’art. 8 del D.Lgs. n. 564/1996 ha previsto la possibilità, per i soggetti che svolgono attività di lavoro dipendente con contratto “part-time”, di coprire con assicurazione, mediante riscatto o versamenti volontari, i periodi successivi al 31 dicembre 1996, scoperti da contribuzione obbligatoria, durante i quali non viene prestata attività lavorativa per gli effetti derivanti dal contratto di lavoro a “parttime” di tipo verticale, orizzontale e ciclico. I lavoratori dipendenti “part-time” possono, pertanto essere autorizzati ai versamenti volontari a condizione che presentino domanda all’INPS, pena la decadenza, entro i 12 mesi successivi alla data di scadenza ordinaria del termine per la consegna agli stessi della certificazione CUD riferita all’anno interessato. Si informa che il 28 febbraio 2014 è il termine ultimo per la presentazione della domanda di versamenti volontari ad integrazione del “part-time” relativa all’anno 2012.

Gli uffici EPACA di Coldiretti sono a disposizione per i chiarimenti in merito alla presentazione di tali istanze.

SCADENZE AZIENDALI 28 FEBBRAIO

15 MARZO

COMUNICAZIONE ANNUALE DATI IVA 2014 Entro tale data i soggetti IVA persone fisiche, società ed enti obbligati ad effettuare la liquidazione ed i versamenti IVA mensili o trimestrali debbono trasmettere in via telematica la comunicazione annuale dei dati IVA riferiti all’anno 2013. Sono esonerati dall’obbligo delle comunicazioni annuali IVA le persone fisiche che hanno realizzato nell’anno 2013 un volume d’affari inferiore a euro 25.000,00.

IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di febbraio, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrate entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè febbraio.

REGISTRAZIONE CUMULATIVA CONTRATTI AFFITTO AGRARI Entro tale data scade il termine per la registrazione cumulativa dei contratti di affitto agrari stipulati nel corso dell’anno 2013.

VERSAMENTO IVA DICHIARAZIONE ANNUALE Scade il termine per effettuare il versamento relativo alle dichiarazioni annuali IVA 2013 senza maggiorazione.

ELENCHI CLIENTI E FORNITORI “BLACK LIST”: SOGGETTI MENSILI Invio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti mensili che abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio fiscale in Paesi “black list” registrate o soggette a registrazione nel mese di gennaio 2014 di importo superiore a euro 500.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI FEBBRAIO Annotazione di liquidazione per il mese di febbraio e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano l’attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2013 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000, se prestazione di servizio o di euro 700.000 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66 legge 427/93.

IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta. IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 25 ovvero 39,secondo comma D.P.R. 633/72, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento all’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente. CONSEGNA MODELLI CUD E CERTIFICAZIONI PER LAVORO AUTONOMO I datori di lavoro che hanno assunto manodopera nel corso dell’anno 2013 devono consegnare entro tale data ai lavoratori la certificazione attestante i compensi corrisposti. Entro lo stesso termine i sostituti d’imposta devono consegnare le certificazioni relative alle somme erogate nel 2013 riferite a redditi di lavoro autonomo e soggette a ritenuta d’acconto.

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17 MARZO (essendo il 16 marzo festivo)

IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTO Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento , ricevuta dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza Iva nel mese di febbraio 2014. Sono obbligati a tale adempimento le ditte Iva che emettono fatture nei confronti degli esportatori abituali ai sensi dell’art.8 lettera c) del D.P.R. 633/72. VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di febbraio sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente. CONTRIBUTI INPS DATORI DI LAVORO AGRICOLI I datori di lavoro che hanno assunto alle proprie dipendenze operai agricoli a tempo determinato e/o indeterminato nel 3 trimestre 2013 devono effettuare entro tale data il versamento della relativa rata dei contributi.

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